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Target

La fascia di gente da prendere in considerazione per la campagna riguarda sia gli abitanti dei luoghi della Transumanza, sia i soggetti che vivono al di fuori di essere, in Italia e all'estero.

Vi sono due tipi di target, per due campagne differenti: i soggetti che partecipano e vivono la Transumanza come esperienza, e i soggetti che invece la vivono e contribuiscono attraverso le loro attività. Ad esempio un evento di ambito culturale, potrà essere rivolto sia a dei visitatori, che alle attività che intendono promuoversi attraverso questa iniziativa.

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I luoghi di azione, dove dovrà svolgersi la campagna comunicativa rivolta ai visitatori, riguardano quei territori dove non sono presenti alcune qualità che rendono caratteristiche queste zone: salubrità dell'aria, ambiente incontaminato, tradizioni intatte, dialetti antichi, spazi enormi, silenzio, vivacità, low cost, salite e discese, balconi fioriti, storie misteriose, cucina a km 0 e per l'aggiunta salutare e casereccia. Un elenco che continuerebbe a lungo, ma che potrebbe già selezionare alcuni luoghi dove potrebbe comparire un cartellone pubblicitario di grande dimensione: ad esempio all'interno della stazione Termini di Roma, oppure lungo la facciata di un tetro palazzone di Milano.

Per quanto riguarda i soggetti veri e propri, è difficili dare un quadro approssimativo. Il target vuole mirare sia ad anziani che a giovani, sia a pigri che iperattivi, a motociclisti e corridori, ad amanti dei concerti e quelli della pace e del silenzio.

La transumanza non dev'essere necessariamente percorsa, ma appunto, anche percepita, vissuta in prima persona non con i passi, specie per quanto riguarda i soggetti impossibilitati. Il vero target dovrebbe quindi essere: nessuno escluso, ognuno deve sentirsi accolto.

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