Nuova Scintilla Chioggia

Page 1

servizi quotidiani su: www.nuovascintilla.com Twitter e Facebook Anno 72 | n. 15 | 17 aprile 2016| € 1,20 | Sede: Chioggia (VE), R.ne Duomo 735 | tel. 0415500562| www.nuovascintilla.com | nuovascintilla@gmail.com| Poste Italiane abb.post.D.L.353/2003 (L. 27/2/2004 n°46) art.1,c.1/ NE-PD

Anno LXXII - n. 15 - 17 aprile 2016

Tra il sì e il no... c’è di mezzo il mare In questa domenica 17 aprile gli italiani sono chiamati alle urne per il Referendum sulle trivellazioni in mare. Anche se il quesito è circoscritto, forte la campagna per il “sì” - a livello simbolico per orientare all’energia alternativa - specialmente nel nostro territorio, particolarmente sensibile ai disagi provocati in passato (subsidenza) e ai rischi di inquinamento che possono ripercuotersi sulla pesca e sul turismo. Servizi alle pp. 2 e 15

CHIOGGIA 5 e 8

CAVARZERE 14

POLESINE 16

Candidate al via

La corsa elettorale

A Porto Tolle 16 cantieri

Presentate intanto due candidate-sindaco. Appello a tutti i candidati sulla legge speciale.

Campagna elettorale al via anche a Cavarzerecon la presentazione dei primi candidati...

Saranno conclusi entro novembre nel territorio portotollese ben sedici cantieri di opere pubbliche.

EDITORIALE

L’amore che dà gioia di Vincenzo Tosello

A

ccompagnare, discernere, integrare: è la trilogia degli atteggiamenti suggeriti, specialmente nelle situazioni difficili, in tema di pastorale familiare, dall’esortazione postsinodale di papa Francesco “Amoris laetitia”, resa nota venerdì 8 aprile, del resto fondamentalmente in linea con quanto emerso nei due Sinodi sulla famiglia. Il discorso del papa, organico e articolato, è molto ampio poiché affronta e sviluppa in tutti i suoi aspetti, sia positivi che problematici, “l’a-

more nella famiglia” a partire dalla Parola di Dio e dalla realtà attuale. Quella della famiglia è una impegnativa e avvincente vocazione che esige un’adeguata formazione e che ha una sua specifica spiritualità ed insieme un profondo e inalienabile carattere sociale che si esprime in modo speciale nel compito educativo. Ma scopo esplicito del documento, oltre che delineare i fondamenti di un’autentica concezione cristiana della famiglia, è proprio quello di affrontare questioni cruciali - come del resto si era fatto nell’ampia consultazione ecclesiale e nei due Sinodi dei vescovi - per indicare una strada di comprensione delle problematiche contemporanee ispirata non a ideologie, né a ideali troppo astratti o a legalismi, ma al vangelo e alla sua cifra

che è la misericordia. La prospettiva è illuminante fin dal titolo poiché si tratta di rilanciare la bellezza e la gioia dell’amore sponsale e familiare. Ma i problemi vanno affrontati con realismo e persino con autocritica: il papa invita le coppie in difficoltà ad accostarsi con fiducia ai pastori e invita questi ad ascoltarle con affetto e serenità con il desiderio sincero di entrare nel cuore del loro dramma. E’ fuorviante pensare - come da qualche parte si insinua - che il papa intenda sovvertire la teologia della famiglia, ma certamente egli vuole offrirne una interpretazione e un’attualizzazione più adeguate a partire dal principio della gradualità (del resto già enunciato dai suoi predecessori) e procedendo con una difficile quanto preziosa opera

Filiale di Chioggia

Viale Stazione, 53 tel 041 5500980 chioggia@bccpiove.it

di accompagnamento in ogni differente situazione (si direbbe, appunto, caso per caso) per un serio lavoro di discernimento che sia capace insieme di indicare e spronare verso l’ideale ma anche di integrare la fragilità umana in un cammino di redenzione e di speranza, senza mai pretendere di condannare per sempre. E il discorso vale alla fine per tutte le famiglie, anzi per ogni persona, chiamate a cercare sempre la pienezza dell’amore. V. T. (servizi alle pp. 3 , 9 e 10)

“COMMENTANDO....” a p. 11

Il vescovo: “Non è mai finito!” dai grandi lavori all’energia agli immigrati alle banche

Filiale di Chioggia Mercato Ittico

Via G. Poli. 1 tel 041 3036181 chioggiaittico@bccpiove.it

Filiale di Sottomarina

Viale Venezia, 6 tel 041 5507300 sottomarina@bccpiove.it


2

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

ATTUALITÀ

REFERENDUM

PROVE DI TERZA REPUBBLICA

Oggi alle urne per il quesito sulle trivellazioni

Ora la parola passa ai cittadini con il referendum previsto in ottobre

Come si vota

Q

uesta domenica 17 aprile dalle ore 7 alle ore 23 gli elettori veneti e italiani sono chiamati alle urne per un referendum popolare per l’abrogazione del comma 17 terzo periodo, dell’articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come sostituito dal comma 239 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208… Per poter votare l’elettore deve recarsi nella sezione in cui è registrato (indicata sulla tessera elettorale) munito di un documento di riconoscimento e della tessera elettorale. L’elettore può esprimere un voto sulla scheda rispondendo al quesito con Sì oppure No. IL QUESITO La scheda per la votazione riporterà la seguente domanda: «Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?» COSA SIGNIFICA? Con il referendum del 17 aprile si chiede di cancellare la norma che consente di cercare ed estrarre gas e petrolio anche entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. Il referendum, quindi, non riguarda nuove trivellazioni, ma la possibilità per gli impianti già esistenti di continuare a operare fino a che i giacimenti sottostanti non saranno esauriti. Il comma 17 recita “Ai fini di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, all’interno del perimetro delle aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette per scopi di tutela ambientale, in virtù di leggi nazionali, regionali o in attuazione di atti e convenzioni dell’Unione europea e internazionali sono vietate le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, di cui agli articoli 4, 6 e 9 della legge 9 gennaio 1991, n. 9. Il divieto è altresì stabilito nelle zone di mare poste entro dodici miglia dalle linee di costa lungo l’intero perimetro costiero nazionale e dal perimetro esterno delle suddette aree marine e costiere protette. I titoli abilitativi già rilasciati sono fatti salvi per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale…”. Quindi se l’elettore sceglie di rispondere “Sì”, esprime la sua volontà di eliminare le parole «per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale». Cioè esprime la sua volontà di fermare i giacimenti in attività quando scadranno le rispettive concessioni. Se invece l’elettore sceglie di rispondere “No”, esprime la sua volontà di mantenere in vigore l’art. 6, comma 17 del decreto legislativo. Cioè esprime la sua volontà che si continui ad estrarre petrolio e metano per tutta la durata di vita dei giacimenti già autorizzati. CHI PUÒ VOTARE Possono votare tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni entro il giorno della votazione. Sono esclusi quei cittadini che abbiano subito limitazioni del diritto di elettorato attivo per incapacità civile o a seguito di una sentenza penale irrevocabile o negli altri casi stabiliti dalla legge. Possono partecipare al voto anche i cittadini italiani residenti all’estero. Questi possono votare per corrispondenza e, ove abbiano comunicato all’Ufficio consolare operante nella circoscrizione di residenza entro il 26 febbraio 2016 le loro decisione di optare per il voto in Italia, non potranno avvalersi di alcun rimborso delle spese di viaggio. Anche i cittadini temporaneamente presenti all’estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi in cui sia compresa anche la data dell’elezione e i loro familiari conviventi possono votare all’estero per corrispondenza, ove abbiano presentato opzione entro il 26 febbraio 2016. Per approvare la proposta di abrogazione, al referendum deve partecipare la maggioranza degli aventi diritto (il cosiddetto quorum) e il Sì deve ottenere la maggioranza dei voti validamente espressi.

Via libera alla riforma costituzionale

C

on il sì definitivo della Camera dei Deputati (361 favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti) il disegno di legge di riforma costituzionale è giunto al traguardo. Non hanno partecipato al voto le opposizioni: Movimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia e Sinistra italiana. Ora la parola finale spetta ai cittadini italiani attraverso il referendum confermativo previsto per ottobre. Ecco, in sintesi, i cardini della riforma costituzionale. Rivoluzione in Parlamento. La novità più rilevante della riforma costituzionale è la fine del cosiddetto “bicameralismo perfetto”. Finora Camera dei deputati e Senato della Repubblica hanno svolto funzioni praticamente identiche. Nel nuovo testo la sola Camera “è titolare del rapporto di fiducia con il Governo ed esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e quella di controllo dell’operato del governo”. Soltanto la Camera dà la fiducia al Governo e approva le leggi, fatta eccezione per alcuni casi. Per il Senato cambia tutto. I senatori passano da 315 a 100. Tra di essi 74 saranno consiglieri regionali eletti dai rispettivi consigli, ma in conformità alle scelte espresse dagli elettori al momento dell’elezione dei consigli regionali. In altre parole, gli elettori indicheranno quali consiglieri dovranno essere anche senatori (percepiranno comunque l’indennità da consiglieri regionali e non una specifica da parlamentari). Il numero dei senatori di ogni Regione sarà proporzionale alla popolazione di ciascuna di esse sulla base dell’ultimo censimento. Altri 21 senatori saranno scelti dai consigli regionali tra i sindaci dei Comuni delle rispettive Regioni. Altri 5 senatori potranno essere nominati dal presidente della Repubblica, ma con un mandato di sette anni (come il presidente) e non a vita. Resteranno senatori a vita, invece, gli ex-presidenti della Repubblica. Quindi il computo di 100 potrà variare di qualche unità. Secondo la riforma, il Senato “rappresenta le istituzioni territoriali ed esercita funzioni di raccordo fra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica”. Il percorso delle leggi. Come già accennato, la funzione legislativa spetta alla Camera. Il Senato partecipa ad essa in modo paritario soltanto nel caso di leggi costituzionali e di leggi che riguardano il siste-

ma elettorale e le prerogative dei senatori, l’ordinamento degli enti territoriali, i termini della partecipazione dell’Italia alle decisioni europee, i referendum popolari. Nell’attività legislativa ordinaria il Senato può soltanto proporre modifiche su cui la Camera si esprime in via definitiva. Nuovi quorum per il Presidente della Repubblica. Vengono modificati i quorum necessari per eleggere il presidente della Repubblica da parte del Parlamento in seduta comune – deputati e senatori, senza ulteriori integrazioni – per tener conto dei nuovi assetti parlamentari. Così pure sarà il presidente della Camera e non quello del Senato a esercitare le eventuali funzioni di supplenza del Capo dello Stato. Per quanto riguarda la Corte costituzionale, dei cinque giudici di nomina parlamentare tre saranno espressi dalla Camera e due dal Senato. Stato e territorio, questioni di competenza. Il dato più evidente è che scompaiono dalla Costituzione le Province. Per quanto riguarda le Regioni, viene eliminata la cosiddetta “legislazione concorrente”, cioè in condominio con lo Stato, e vengono ridefiniti i confini delle rispettive attribuzioni, riportando all’esclusiva competenza statale alcune materie di grande rilevanza: dalle grandi reti di trasporto e dell’energia alle norme generali in tema di salute e politiche sociali. Oltre alle Province viene abolito anche il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel). Prove di democrazia diretta. Potenzialmente di grande importanza è la previsione di referendum popolari propositivi e d’indirizzo, una novità assoluta per il nostro ordinamento. Per i referendum abrogativi viene introdotto un quorum ridotto (la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni della Camera e non degli aventi diritto) qualora siano state raccolte almeno 800mila firme. Viene alzato a 150.000, contro 50.000, il numero delle firme necessarie per presentare proposte di legge d’iniziativa popolare, ma i regolamenti parlamentari dovrebbero stabilire finalmente tempi certi di discussione e votazione. Diviene norma costituzionale l’obbligo di trasparenza delle amministrazioni pubbliche. Stefano De Martis

Oltre l’economia fossile

U

n referendum è sempre un momento importante: non va mai sottovalutata la rilevanza della partecipazione su temi che interessano il bene comune. Questa domenica l’Italia è chiamata al voto su quesiti che – aldilà dell’oggetto specifico del quesito, relativamente tecnico – coinvolgono questioni di notevole spessore. Va riconosciuto che l’unico quesito sottoposto ha una portata limitata: un’eventuale vittoria del Sì non avrebbe impatti immediati sulle estrazioni di idrocarburi nei nostri mari, ma porrebbe solo limiti al futuro delle concessioni. E tuttavia è chiaro che gli elettori hanno un’occasione importante per esprimersi circa il futuro energetico ed ambientale del paese. Il tema del mutamento climatico Non è questione da poco, specie se ricordiamo le decisioni moralmente impegnative assunte dal governo italiano alla COP 21, quando l’Italia si impegnò con gli altri partner in una vera alleanza per il clima. Si tratta di orientarsi ad una drastica riduzione di quelle emissioni dei gas climalteranti, che si devono in buona parte ad un’economia centrata su fonti fossili. È un’assunzione di responsabilità nei confronti dello stato del pianeta e delle generazioni future, che del degrado climatico si troveranno a sopportare le conseguenze più gravi. Non a caso, in tale direzione guarda anche papa Francesco che nell’Enciclica Laudato Si’ ha innalzato un forte appello per una mitigazione del riscaldamento globale: è a rischio l’abitabilità della terra donataci e a pagarne le conseguenze sarebbero in primo luogo i poveri. Il quesito referendario mira ad abrogare quelle norme che rendono automatica la proroga delle concessioni relative all’estrazione di idrocarburi nei nostri mari fino all’esaurimento dei relativi giacimenti. In effetti, perché dovremmo legarci all’estrazione di

combustibili fossili, restando all’interno di una logica vecchia, impegnata a sfruttare una forma energetica ormai superata e pesantemente inquinante sia a livello locale che globale? Perchè non orientarci piuttosto all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili, in vista di un futuro equo e sostenibile per il pianeta? Solo con scelte forti in tal senso possiamo sperare di contenere l’incremento della temperatura media del pianeta. Interrogativi tecnici Ma vi sono anche altre questioni legate al problema, che evidenziano il rischio associato a tecniche di prelievo potenzialmente pericolose per l’ambiente locale. Non sono certo casuali le perplessità espresse anche da tante realtà del mondo cattolico sulle trivellazioni. In esse, infatti, l’economia fossile trova una realizzazione caratterizzata da tecniche potenzialmente impattanti per un’economia dei territori che genera occupazione e che ha nella qualità il proprio punto di forza. Perché mettere, allora, a rischio tali realtà con opzioni di politica energetica di modesta portata quanto ai risultati attesi, ma decisamente problematiche quanto ai rischi di deterioramento? Non è forse più morale, più saggio, più lungimirante custodire la fragile bellezza degli ecosistemi, sapendo che il loro grande valore ha – tra le molte dimensioni - anche quella economica? Deve essere chiaro che qui non è tanto in gioco una semplicistica contrapposizione tra lavoro ed ambiente, quanto piuttosto una scelta tra diversi modelli di sviluppo, tra diversi orientamenti economici. Tante questioni, livelli di analisi e di riflessioni differenti, quasi a testimoniare come il referendum del 17 aprile - pur nella complessità di un quesito tecnico - metta in gioco questioni moralmente rilevanti, davvero meritevoli di attenzione. Simone Morandini


CHIESA E SOCIETÀ “AMORIS LAETITIA”. Accompagnare, discernere, integrare

La pastorale matrimoniale non è la pastorale delle eccezioni

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

3

LA FAMIGLIA SECONDO PAPA FRANCESCO

Umanità da integrare nella vita della Chiesa

Dentro l’Esortazione apostolica Con discernimento pastorale

U

n documento concreto e pure denso, variegato, multiforme, che colpisce per la sua ampiezza e articolazione (nove capitoli e 325 paragrafi). Ancora una volta, Papa Francesco, con il cuore del Pastore, entra nelle realtà quotidiane della vita familiare in maniera semplice, ma profonda e, a tratti, poetica e romantica. La sfida principale per le comunità ecclesiali è racchiusa in quei tre verbi che danno il titolo al capitolo ottavo: “Accompagnare, discernere e integrare”. La pastorale matrimoniale e familiare non è la pastorale delle eccezioni. Potrebbe essere sintetizzato in questo slogan uno dei messaggi principali – forse il più atteso - dell’Esortazione apostolica post-sinodale “Amoris laetitia, sull’amore nella famiglia” di Papa Francesco. E conviene partire proprio da qui nell’accostarsi alla lettura del testo per stemperare entusiasmi o fughe in avanti e mitigare lamenti e critiche per ciò che non è stato e poteva essere. Il perché? Lo si legge in maniera chiara al n.307 del documento: “Oggi, più importante di una pastorale dei fallimenti è lo sforzo pastorale per consolidare i matrimoni e così prevenire le rotture”. È questione di sensibilità con cui si guarda alla realtà matrimoniale e familiare. È questa, nella sua complessità, a non accettare discussioni vane e futili tra “vincitori e vinti”, che peraltro non appartengono alla natura stessa della Chiesa. Ciò che, invece, è costruttivo è lo sguardo in profondità sulla vita familiare, sul matrimonio, sul popolo di Dio, chiamato a vivere la propria vocazione in tempi difficili e complessi. In questo il titolo stesso scelto per l’Esortazione - “Amoris laetitia” (“La gioia dell’amore”) – suggerisce uno spirito positivo e propositivo. Si sa che l’incipit dei principali documenti papali indica generalmente l’intenzione principale del testo, il suo cuore, il punto dominante. Così è per “Amoris laetitia”: “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa”, si legge al n.1. Non si sta parlando di astrazioni o proiezioni ideali, ma della bellezza della vita matrimoniale e familiare, nonostante tutte le sfide che questa comporta. Il testo, dunque, sorprende per la sua concretezza: basta leggere i nn.32-57 per rendersene conto, oppure i capitoli quarto, quinto e sesto. Ancora una volta, Papa Francesco, con il cuore del Pastore, entra nelle realtà quotidiane della vita familiare in maniera semplice, ma profonda e, a tratti, poetica e romantica. Come, ad esempio, al n. 163 quando parla della “trasformazione dell’amore” e della “necessità di ritornare a scegliersi a più riprese”.

P

ubblicata l’esortazione del Papa che raccoglie il lavoro dei due anni di cammino del Sinodo sulla famiglia. “Integrare tutti”, la frase guida. Parlare alle famiglie “così come sono”, la consegna. Niente più distinzioni tra situazioni “regolari” o “irregolari”: “accompagnare, discernere e integrare” l’invito ai vescovi e ai pastori, chiamati a valutare caso per caso. “Non è più possibile dire che tutti coloro che si trovano in qualche situazione cosiddetta ‘irregolare’ vivono in stato di peccato mortale”. Nell’Anno del Giubileo, bisogna “tenere i piedi per terra” e adottare uno “sguardo positivo” sulla famiglia.

Un documento concreto e, pure, denso, variegato, multiforme, che colpisce per la sua ampiezza e articolazione (nove capitoli e 325 paragrafi). “A causa della ricchezza dei due

anni di riflessioni che ha apportato il cammino sinodale – spiega Francesco al n.7 – l’Esortazione affronta, con stili diversi, molti e svariati temi. Questo spiega la sua inevitabile estensione. Perciò non consiglio una lettura generale affrettata. Potrà essere meglio valorizzata, sia dalle famiglie sia dagli operatori di pastorale familiare, se la approfondiranno pazientemente una parte dopo l’altra, o se vi cercheranno quello di cui avranno bisogno in ogni circostanza concreta. (…) Spero che ognuno, attraverso la lettura, si senta chiamato a prendersi cura con amore della vita delle famiglie”. Nelle parole del Papa ritornano due accenti forti: lo sguardo secondo la spiritualità ignaziana (= prendersi cura) e la pastorale attenta alla concretezza della vita familiare. Ma non solo. “Amoris laetitia” porta iscritto, in modo indelebile e a chiare lettere, il cammino sinodale, compiuto nel 2014 e nel 2015, con due assemblee dedicate allo stesso tema: la famiglia, appunto. Senza rischio di essere smentiti, si può allora affermare che davvero “Amoris laetitia” è un’Esortazione post-sinodale nel senso autentico del termine. È espressione del “camminare insieme” (= Sinodo) - laici, pastori, vescovo di Roma - generatore di quel “dinamismo di comunione” che dovrebbe stare alla base di tutte le decisioni ecclesiali. E qui non siamo alla teoria, ma alla realtà originaria e profonda della Chiesa (mistero di comunione) che deve manifestarsi in ogni comunità ecclesiale e deve funzionare come norma di vita. La sinodalità e la collegialità emergono pure dal cosiddetto apparato critico, ossia dalle “note” del testo. Vi sono quelle consuete in un documento di questo genere: il precedente magistero pontificio e gli altri interventi della Santa Sede. Importanti i riferimenti a Tommaso d’Aquino e a Ignazio di Loyola. Colpiscono le citazioni “ecumeniche”, come Martin Luther King e Dietrich Bonhoeffer, e quelle di personalità significative, tra cui lo psicanalista Erich Fromm, i poeti Jorge Luis Borges e Octavio Paz, i filosofi Antonin Sertillanges e Josef

Pieper. Particolare la citazione del film “Il pranzo di Babette”, utilizzata per spiegare il concetto di gratuità. E, come già avvenuto per altri testi di Francesco, ci sono i contributi di diverse Conferenze episcopali del mondo: Spagna, Corea, Argentina, Messico, Colombia, Cile, Australia, Celam (Consiglio episcopale latinoamericano), Italia, Kenya. È il respiro della cattolicità che, assimilata la lezione del Concilio Vaticano II, si apre sempre più alla sua dimensione reale, ovvero planetaria. Le conseguenze, a livello ecclesiologico, sono rilevanti e impegnative. E Francesco lo sa bene. Per questo, al n.3 “ricordando che il tempo è superiore allo spazio”, ribadisce che “non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero. Naturalmente, nella Chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi, ma ciò non impedisce che esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che da essa derivano. Questo succederà fino a quando lo Spirito ci farà giungere alla verità completa (cfr Gv 16,13), cioè quando ci introdurrà perfettamente nel mistero di Cristo e potremo vedere tutto con il suo sguardo. Inoltre, in ogni paese o regione si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali”. Più avanti, al n.300, chiarisce: “È comprensibile che non ci si dovesse aspettare dal Sinodo o da questa Esortazione una nuova normativa generale di tipo canonico, applicabile a tutti i casi”. Anche perché, evidenzia al n.304, “è meschino soffermarsi a considerare solo se l’agire di una persona risponda o meno a una legge o a una norma generale…”. Insomma, la sfida principale per le comunità ecclesiali è racchiusa in quei tre verbi che danno il titolo al capitolo ottavo: “Accompagnare, discernere e integrare”. Tre atteggiamenti di fondo che si completano e si richiamano a vicenda, modificando l’orientamento verso le “fragilità”: “I Pastori che propongono ai fedeli l’ideale pieno del Vangelo e la dottrina della Chiesa devono aiutarli anche ad assumere la logica della compassione verso le persone fragili e ad evitare persecuzioni o giudizi troppo duri e impazienti” (n.308). È “la logica della misericordia pastorale”, la sola in grado di dare risposta al desiderio di salvezza che c’è nel cuore di ognuno, di ogni famiglia.

Tre verbi – “accompagnare, discernere e integrare” – e un imperativo: “Integrare tutti”, cioè “aiutare ciascuno a trovare il proprio modo di partecipare alla comunità ecclesiale, perché si senta oggetto di una misericordia immeritata, incondizionata e gratuita”. È Amoris laetitia, l’esortazione apostolica di Papa Francesco firmata il 19 marzo, ma pubblicata l’8 aprile e indirizzata “ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate, agli sposi cristiani e a tutti i fedeli laici sull’amore nella famiglia”. “Non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero”, esordisce Francesco nel documento in cui definisce “un prezioso poliedro” il contributo offerto dai padri sinodali nei due anni di cammino del Sinodo sulla famiglia. E proprio le due “Relatio Synodi” del 2014 e del 2015, insieme alle 28 catechesi del mercoledì nel periodo intersinodale (menzionate 50 volte), sono i testi maggiormente citati da Francesco, insieme agli interventi dei suoi predecessori san Giovanni Paolo II, Paolo VI e Benedetto XVI. Parlare delle famiglie “così come sono”, la consegna del Papa improntata a un sano realismo cristiano e alla tradizione gesuitica dell’educazione alla responsabilità personale: di qui la necessità di “una salutare autocritica” sul modo in cui abbiamo parlato del matrimonio, facendone a volte “un ideale troppo astratto”. No, allora, alla distinzione tra famiglie “regolari” e “irregolari”: “Non è più possibile dire che tutti coloro che si trovano in qualche situazione cosiddetta ‘irregolare’ vivono in stato di peccato mortale”. Sì, invece, nell’Anno del Giubileo, allo “sguardo positivo” sulla famiglia, improntato a quella stessa misericordia che Gesù ha usato con la samaritana. “Se si tiene conto dell’innumerevole varietà di situazioni concrete – l’affermazione di sintesi del Papa sull’impostazione di fondo del documento – è comprensibile che non ci si dovesse aspettare dal Sinodo o da questa Esortazione una nuova normativa generale di tipo canonico applicabile a tutti i casi”. Per le situazioni difficili, complesse e “irregolari” delle famiglie la legge da seguire è quella della “gradualità”, già sancita da san Giovanni Paolo II 35 anni fa, nella Familiaris consortio. “I divorziati che vivono una nuova unione possono trovarsi in situazioni molto diverse”, scrive il Papa esortando i vescovi e i pastori a coniugare “discernimento personale” e “discernimento pastorale”. I divorziati risposati “devono essere più integrati nelle comunità cristiane nei diversi modi possibili, evitando ogni occasione di scandalo”. È la “logica dell’integrazione”: “Sono battezzati, sono fratelli e sorelle”, “non devono sentirsi scomunicati”, e la loro partecipazione “può esprimersi in diversi servizi ecclesiali”, attraverso la capacità di “discernere quali delle diverse forme di esclusione attualmente praticate in ambito liturgico, pastorale, educativo e istituzionale possano essere superate”. “Credendo che tutto sia bianco e nero, a volte chiudiamo la via della grazia e della crescita e scoraggiamo percorsi di santificazione che danno gloria a Dio”. Nell’Amoris laetitia, non si nomina mai esplicitamente il tema dell’accesso alla comunione per i divorziati risposati ma – in una nota dell’ottavo capitolo -, a proposito dell’“aiuto della Chiesa”, si fa presente che “in certi casi, potrebbe essere anche l’aiuto dei sacramenti”. L’invito ai pastori è al “discernimento pratico” caso per caso: “Un piccolo passo, in mezzo a grandi limiti umani, può essere più gradito a Dio della vita esteriormente corretta di chi trascorre i suoi giorni senza fronteggiare importanti difficoltà”. “Oggi, più importante di una pastorale dei fallimenti è lo sforzo pastorale per consolidare i matrimoni e così prevenire le rotture”. Ne è convinto il Papa, che nell’ultima sezione dell’ottavo capitolo del testo spiega in questi termini la “logica della misericordia pastorale”. Tiene i “piedi per terra” il Papa, nel secondo capitolo, dedicato all’analisi della situazione delle famiglie. L’abuso sessuale sui bambini è “ancora più scandaloso nelle istituzioni cristiane”, tuona Francesco, che stigmatizza l’ideologia del “gender”, la pratica dell’“utero in affitto”, la violenza sulle donne e in fatto di migrazioni esorta a distinguere tra “mobilità umana” e “migrazioni forzate”. Nel sesto capitolo, ampio spazio alla preparazione remota e prossima al matrimonio. Tra le proposte, istituire nelle parrocchie “un servizio d’informazione, di consiglio e di mediazione, legato alla pastorale familiare”. Una trattazione a parte meriterebbero il quarto e il quinto capitolo, definiti “centrali” dallo stesso Francesco: un tributo all’“amore” umano in tutti i suoi aspetti, comprese la fecondità e la generatività. “Il divorzio è un male, ed è molto preoccupante la crescita del numero dei divorzi”. A ribadirlo è il Papa, che nel capitolo sesto dell’Amoris laetitia, tra le “situazioni complesse”, cita i matrimoni tra cattolici e altri battezzati, i matrimoni misti e quelli con disparità di culto. Imparare a educare i figli senza l’“ossessione del controllo”. È uno dei consigli del Papa ai genitori, nel capitolo VII dedicato a questo tema. “Sì all’educazione sessuale”, il titolo di un paragrafo, in cui il Papa propone un esame di coscienza: “Dovremmo domandarci se le nostre istituzioni educative hanno assunto questa sfida”. M. Michela Nicolais


4

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

CHIOGGIA

LUSENZO NEL CUORE

NELL’OTTAVA DI PASQUA

Volontariato ed associazioni in festa per l’annuale iniziativa

Abbraccio, nel cuore di luce

D

omenica 10 aprile, durante una bella giornata di sole, si è tenuta la terza edizione di “Lusenzo nel cuore”, manifestazione voluta dall’Associazione “Amico Giardiniere” nelle persone della presidentessa Nicoletta Querzè e del vicepresidente Francisco Merli Panteghini, assieme a molte altre realtà del volontariato e dell’associazionismo della nostra città. Dalla mattina alle 9 si sono alternati gli sportivi dei Cavalli Marini e del Triathlon con una corsa attorno al Lusenzo, l’addestratrice cinofila Francesca Pugiotto con una passeggiata con cani e padroni, lo joga di Rosanna Castello con la musica del pianista Francesco Bertoldo e del cantastorie Claudio Girotto. Contemporaneamente sull’acqua l’Andos portava le sue rematrici sul Dragonboat, la Remiera le sue imbarcazioni, la Lega Navale un battello con un fotografo per documentare l’evento e il Canoa Kayak Chioggia, i suoi kayak. L’associazione Apnea doc provvedeva intanto

alle pulizie del fondale mentre volontari di “Amico Giardiniere”, volontari e ragazzi dei centri Migrantes, collaboravano per la pulizia della terraferma. Tutto si è svolto con tranquillità grazie anche alla Protezione Civile ed all’IPA. È stata effettuata anche la pulizia dell’Isola dell’Unione con l’aiuto di ragazzi dei Salesiani. Nel pomeriggio oltre ai laboratori creativi per i bambini organizzati da “Chioggiainmente”, si sono tenute dimostrazioni di reiki, yoga, danza hip op e di avvicinamento di cani da parte di bambini. L’atmosfera era garantita dalla musica di musicisti di “Arena Artis” e dei musicisti Morris e Alex Bacci che, assieme a Francisco Merli Panteghini, hanno cantato una canzone dedicata al Lusenzo: “Cuore di luce”. Premiati gli alunni delle scuole “Chiereghin”, “Baldo Morin” e “Olivi” per i loro bei disegni sul Lusenzo. Don Marino

Callegari ha presentato l’Emporio alimentare che aprirà a settembre a Borgo San Giovanni, un negozio della solidarietà funzionante come un piccolo supermercato, organizzato per sostenere le fasce più deboli della popolazione, una esperienza nuova per Chioggia che servirà anche per Cavarzere (in Italia sono già presenti circa 40 negozi di questo tipo). Ha dato un suo saluto il sindaco Giuseppe Casson. Alle 18,30 un “abbraccio” ha coinvolto i presenti che hanno circondato il Lusenzo per testimoniare l’amore che molti cittadini provano per questa meravigliosa zona della nostra città, un vero “cuore di luce”. Nella Talamini

ANDOS. “Circolo degli abbracci”: scrivere fa bene al cuore e alla mente

Pensieri sospesi

D

iversi studi confermano che la scrittura ha anche una valenza terapeutica. Infatti con il pensiero scritto noi riusciamo ad esprimere quello che con la parola, a volte, non riusciamo a dire: le nostre emozioni. Le paure, le speranze, la tristezza, la gioia, i desideri più inconsci li mettiamo su un foglio di carta, o, in epoca moderna, li scriviamo al computer. Possiamo tenere un diario e fissare gli avvenimenti più importanti della nostra vita. E in seguito, con il tempo, li possiamo andare a rileggere per ricordare e, se lo riteniamo, li possiamo condi-

videre con altri. Questo è quello che le donne de “Il circolo degli abbracci”, gruppo culturale dell’Andos, hanno fatto in questi anni di attività: hanno scritto e in varie occasioni presentato alla città sotto forma di letture o di rappresentazione teatrale ciò che avevano scritto. Anche quest’anno le donne dell’Associazione vogliono condividere con la città i pensieri scritti. Sabato 16 e domenica 17 aprile dalle ore 10 saranno a Chioggia, in Corso del popolo davanti al Municipio e a Sottomarina sul boulevard pedonale di Piazzale Italia, con i loro “Pensieri sospesi” e invitano le cittadine e i cittadini a partecipare. Leggeranno e faranno omaggio dei loro scritti. Nicla Maggio

SOS SCUOLA. SERVIZIO ONLINE

Quarta camminata della salute con Betty...

Ricordare, assieme

U

n gruppo di camminanti da quattro anni nell’ottava di Pasqua, Domenica della Misericordia, ama ricordare una grande amica con il gesto semplicissimo della messa vissuta insieme e un percorso attraverso il Lusenzo con pranzo finale a coronare la fatica. Il tutto richiama proprio il racconto evangelico di Emmaus durante il quale Cristo stesso si rivela ai due che lo avevano accompagnato con il cuore in subbuglio. Il nostro cammino ha le stesse caratteristiche: Betty da qualche anno non è più visibilmente con noi e noi siamo colmi di una domanda cui non sappiamo rispondere. Ma lei stessa con la sua schiettezza, con la fede che ci ha testimoniato nella sua bella vita ci indica la strada. Don Cesare, che celebra Messa ed è stato amico e padre spirituale di Betty, parla della croce e della Pasqua e ci spiega con efficacia che non si dà l’una senza l’altra. Non c’è la Pasqua insomma senza la croce che rimane punto di passaggio obbligato nel cammino verso la risurrezione. Davide Sanchini, che da 4 anni ha assunto questo gesto, ci ricorda che “camminare comincia dai piedi, passa attraverso l’oscillazione del bacino e alle spalle e crea una spirale che dai piedi sale verso l’alto, fino alla testa e più su… Così è ogni volta che ripensiamo alla Betty, pensando a lei l’attenzione si sposta più in là, più al cuore delle cose, cioè a Cristo. Così sono le piccole azioni ripetute che danno ritmo, armonia, eleganza al nostro cammino.” È bello così camminare insieme, fermarsi poi in faccia al mare su una casa di pesca a consumare il pane e il pesce e ringraziare che ci sia data memoria dei santi che ci hanno preceduto… Così la piccola marcia dell’ottava di Pasqua voluta da Davide e partecipata dagli amici di Betty, alcuni dei quali vengono anche da altre città, diventa metafora della vita. “Camminiamo sulla strada che han percorso i santi tuoi, tutti ci ritroveremo dove eterno splende il sol”. Piergiorgio Bighin

Corso gratuito all’istituto “Cestari-Righi”

Anziani e computer

S

i sta per concludere un corso gratuito per anziani (dai 60 anni in v su) all’Istituto “Cestari-Righi” di Chioggia. 6 lezioni tenute nell’aula laboratorio da Valeria, Marta, Daniela, Daniele, Erik e Serena, allievi dell’Istituto, disponibili ad insegnare l’uso del computer alle persone di una certa età, guidate dalla prof.ssa Cristina Manfrin. Il corso ha trattato le componenti hardware base ed i sistemi operativi, la gestione del computer e di Internet, nonché l’uso dei cellulari. Partendo dalle idee dei ragazzi nelle due ore di lezione, in due giorni della settimana, si sono dipanate le varie informazioni, iniziando dalle basi per fornire un primo approccio alle nuove tecnologie. Anche l’anno prossimo si ripeteranno le lezioni a partire da ottobre e per iscriversi basterà telefonare alla segreteria del “Cestari-Righi”. Alternandosi nell’insegnamento, nei consigli e nelle indicazioni e spostandosi fra le 24 postazioni, i giovani docenti hanno potuto supportare i maturi discepoli. Gli anziani, a dire dei ragazzi, si sono vorremmo estendere il servizio anche alle manudimostrati volonterosi e curiosi; tenzioni delle strade, aprendo un nuovo portale per raccogliere le segnalazioni dei cittadini”. Acce- d’altro canto i giovani, a parere dei dendo alla pagina sos.scuole.chioggia.org, il di- loro studenti, sono stati bravi e disponibili, pronti ad accorrere in rigente scolastico di ciascun istituto comprensivo o un suo delegato avrà la possibilità di accedere ad “soccorso” nei momenti critici. Un corso consigliabile a tutti, per coun’area dedicata e segnalare qualsiasi disservizio noscere ed approfondire tematiche per ciascun plesso. Potranno essere inserite più che fanno sempre più parte della richieste di intervento, compilando un apposito nostra vita. Le signore presenti form ed inserendo una descrizione dettagliata della problematica e la hanno già cominciato a pensare documentazione fotografica relativa. Le varie comunicazioni saranno a come utilizzare le informazioni catalogate sul web e monitorate in tempo reale dagli uffici comunaper fare acquisti su Internet o per li preposti, che determineranno le priorità in base all’urgenza e alle stampare a casa le analisi mediche, economie ed invieranno l’ordine direttamente al tecnico comunale o all’impresa incaricata della riparazione. Gli stessi tecnici, a conclusione liete di avere imparato a muoversi nel mondo digitale grazie alla didell’intervento, saranno chiamati a chiudere la pratica per via telemasponibilità di giovani studenti. tica, informando contemporaneamente della risoluzione del problema N. Talamini tutti gli interessati. (n. s.)

Per le manutenzioni negli edifici scolastici

A

ttivato Sos scuola, un nuovo servizio on-line per la gestione delle manutenzioni negli istituti scolastici locali. Il nuovo applicativo web che permette di effettuare segnalazioni di anomalie o guasti nelle scuole, consentirà di gestire le varie richieste ed emergenze, mettendo in comunicazione in tempo reale i vari plessi scolastici, il settore lavori pubblici del Comune di Chioggia e i tecnici incaricati delle riparazioni. “Con questo progetto si crea una semplice rete di segnalazioni per gestire gli interventi negli edifici scolastici, sfruttando le potenzialità del web – rileva l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi –. Non dobbiamo vedere nel servizio un moltiplicatore di risorse perché dobbiamo continuare a fare i conti con i fondi a disposizione. Grazie al coordinamento on-line però potremo offrire delle risposte più celeri e mirate grazie ad un sistema di controllo costantemente aggiornato. L’obiettivo è quello di avere una scuola di qualità e soprattutto di migliorare l’ambiente in cui i nostri ragazzi si trovano a crescere e studiare. Dopo un primo periodo sperimentale


domenica 17 aprile 2016

CHIOGGIA

nuova Scintilla

5

INFRASTRUTTURE E POLITICA

ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Programma “partecipato e condiviso” di Barbara Penzo (PD)

Avv. Boscolo ai candidati: priorità sono nuova ferrovia, completamento Arzeron, Romea in sicurezza

“P

L

Uscire dall’isolamento Tanto lavoro da fare, anzi tanti lavori ensare insieme Chioggia” è stata la prima tappa di un percorso di coinvolgimento cittadino per costruire assieme alla gente il programma “partecipato e condiviso” di Barbara Penzo (nella foto) candidata della coalizione di centrosinistra alle elezioni amministrative di Chioggia il prossimo mese di giugno. Dopo il primo incontro con la gente in piazza giovedì 7 aprile assieme ai rappresentanti della coalizione, Barbara Penzo si è presentata agli elettori ed alla stampa nella mattina di sabato 9 aprile presso l’hotel Real di Sottomarina. L’incontro, articolato in quattro tavoli tematici: Impresa e lavoro, politiche sociali, educative e sportive, sviluppo delle frazioni, ambiente e territorio, è stato coordinato da Luca Romano, direttore del centro ricerche Lan (Local Area Network). “È mia intenzione dare un forte segnale di rinnovamento rispetto a logiche politiche e partitiche del passato” ha detto tra l’altro Barbara Penzo e soggiunto: “inizierò, perciò, un dialogo costruttivo con chiunque abbia la voglia e le capacità per contribuire allo sviluppo complessivo della nostra comunità. Ho accettato questa candidatura perché, dopo aver investito le mie professionalità al di fuori del mio Comune, ho sentito la necessità di mettere a disposizione la mia esperienza al servizio di Chioggia. È necessario restituire valore alla nostra città, rendendola più accogliente, a differenza di quanto sta accadendo oggi”. Ha partecipato all’incontro il sottosegretario all‘Economia e alle Finanze, on. Pier Paolo Baretta. “L’Italia migliora, cresce, si sta riprendendo - ha detto il sottosegretario -. Il paese si sta muovendo e Chioggia deve essere all’altezza e partecipe di questa ripartenza complessiva. Chioggia ha bisogno di rimettersi in moto; è una grande città portuale e una meta turistica invidiabile, ha le qualità e le caratteristiche per realizzare una proposta industriale e turistica competitiva e di visione”. Ha aggiunto Gigliola Scattolin, segretario metropolitano del Pd presente al meeting: “È ora che Chioggia esca fuori dall’isolamento che ha subito nel corso degli anni. Oggi siamo qui per mostrare l’impegno di un Pd unito, forte, che vuole gettare il cuore oltre l’ostacolo presentando una squadra nuova e un volto nuovo, quello di Barbara Penzo, donna sicura e forte, competente sui temi che riguardano Chioggia e determinata a far sì che questa città rinasca a nuova vita, mostrandosi per quello che è, un gioiello per il nostro territorio”. Barbara Penzo sarà sostenuta da un’alleanza composta da forze riformiste, progressiste e moderate, che si rispecchia nei valori della democrazia, della tutela dei diritti civili, dell’uguaglianza, della solidarietà e delle pari opportunità, con l’intento di portare alla guida dell’amministrazione comunale una squadra in grado di far ripartire la città. Ha sottolineato la candidata sindaco di Chioggia: “Bisogna puntare in maniera seria e concreta ad una buona amministrazione, creando una coesione e uno sviluppo complessivo, che sappia rilanciare tutti i settori dell’economia cittadina, quali la pesca, l’agricoltura, il turismo, il commercio, l’artigianato e le attività portuali”. Classe 1969, educatrice professionale presso il servizio di promozione e inclusione sociale del comune di Venezia, Barbara Penzo vive a Chioggia nel quartiere di Borgo San Giovanni. Sposata e madre di Martina, liceale sedicenne, e di Enrico di otto anni, outsider del PD, è stata assessore all’ambiente per il Partito Democratico nella giunta Casson, per alcuni mesi prima della rottura di questo partito con l’attuale sindaco nel 2014. R. D.

unedì 11 abbiamo avuto il previsto incontro con l’assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti. È stato sicuramente un incontro positivo che consente di fare qualche passo avanti alla nostra città. Presenti anche la consigliera regionale Erika Baldin e il vice presidente del consiglio regionale Bruno Pigozzo, oltre al dirigente regionale alle infrastrutture ing. Angelini. Per sopraggiunti seri problemi legati alla attività amministrativa, il sindaco Casson non ha potuto in extremis essere presente, delegando il comitato a rappresentare alla giunta regionale le istanze del territorio già definite con la proposta di legge regionale su ferrovia, messa in sicurezza della Romea e completamento Arzeron, con variante verso Monselice Mare, sulla base di quanto già concordato nell’incontro del 24 febbraio scorso col ministro Delrio. L’assessore De Berti ha avuto occasione di prendere certamente maggiore contatto con le particolarità della nostra realtà territoriale. Si è di massima definito quanto segue: - l’assessore regionale vuole essere presente, per il necessario coordinamento, al confronto che il ministro Delrio si è impegnato ad avere insieme col presidente Anas con la nostra città, sulla base del piano pluriennale Anas che prevede la spesa di circa 500 milioni per la Romea (in tale contesto rientra il problema urgente di una necessaria limitazione del traffico pesante di lunga percorrenza in Romea), nonché di richieste locali in tema di nuova ferrovia; - l’assessore, oltre a chiedere a Chioggia di partecipare al tavolo con Anas insieme agli altri comuni della Romea per definire gli interventi per la messa in sicurezza della Romea, si impegna a convocare un separato tavolo

con Anas specifico per i problemi infrastrutturali del territorio di Chioggia, ivi compreso il completamento della SP Arzeron con variante Monselice Mare; - l’assessore è disponibile a dare incarico ad uno studio di progettazione per l’aggiornamento dello studio di fattibilità 2010 della ferrovia verso PD-VE, tenuto conto della nuova situazione e delle richieste del territorio su Romea e Arzeron. Una informazione importante fornita durante l’incontro: il completamento dell’Arzeron è stato a suo tempo inserito nel piano triennale delle opere regionali con un costo previsto di Euro 25.000.000,00, ma senza finanziamento regionale, dovendo rientrare nel meccanismo di finanziamento privato della Orte Mestre. Il venir meno della grande opera rende indispensabile intervenire con ministro, Anas, Regione e Comune per concertare un intervento finanziario in fondo modesto per tale indispensabile opera di affiancamento della Romea. A tale proposito si ricorda che il recente comunicato Anas sull’imminente avvio delle opere di messa in sicurezza della Romea per i citati 500 milioni di euro prevede un intervento di raddoppio di un tratto di circa 6 Km di Romea da Ravenna verso nord per un importo di 35 milioni di euro. Per quale

ragione non dovrebbe essere possibile spenderne altrettanti per l’affiancamento per circa 15 km della Romea con un Arzeron completato con variante verso Monselice Mare? In conclusione, tenuto conto dell’avvio della campagna elettorale, in analogia con quanto fatto dai candidati alle recenti regionali, chiediamo ai candidati a sindaco di sottoscrivere una dichiarazione del seguente tenore: “Mi impegno a dare priorità nel programma amministrativo da realizzare al sostegno alla proposta di legge regionale n. 84 in discussione in consiglio regionale e alla collegata petizione integrativa, in particolare su nuova ferrovia verso VE-PD, completamento della SP Arzeron con variante Monselice Mare, radicale messa in sicurezza della SS Romea, sia nel confronto con la Regione, sia con la Città Metropolitana, sia con il Governo, nonché con il parlamento nella discussione che dovrà aprirsi per una nuova legge speciale nazionale a favore di Venezia e Chioggia”. Attendiamo fiduciosi una risposta positiva a breve dai candidati. Per il comitato Legge regionale speciale per Chioggia e area metropolitana Avv. Giuseppe Boscolo

PASSA ALLA CISL, CONVIENE!

È ORA DEL 730! SCEGLI LA STRADA GIUSTA

Chiama la sede CAF CISL VENETO a Te più vicina e prenota la Tua dichiarazione dei redditi. PENSIAMO A TUTTO NOI CHIOGGIA via Cesare Battisti 328 | T. 041 2905820 VENEZIA MESTRE via Cà Marcello 10 | T. 041 2905900 ROVIGO viale Tre Martiri 87/A | T. 0425 399246 Per rimanere sempre aggiornato sul mondo di CAF CISL Veneto iscriviti alla newsletter:

www.cafcislveneto.it


6 nuova Scintilla

domenica 17 aprile 2016

CHIOGGIA

POLIZIA LOCALE

DONAZIONE

Bilancio positivo di questi ultimi anni

Più sicurezza per le strade

V

iabilità urbana: a Chioggia le strade risultano più sicure. La conferma arriva dai dati rilevati negli ultimi anni dalla Polizia Locale che indicano un netto decremento dei sinistri sulla rete viaria cittadina. A fronte dei 385 incidenti stradali del 2002, sono “solo” 224 quelli registrati lo scorso anno, con una diminuzione di ben 161 episodi nell’arco di tredici anni. Rimane invariata invece la situazione sulla Statale Romea che continua a mantenere il triste primato della strada tra le più pericolose d’Italia. Questi i numeri degli incidenti rilevati dalla PL nel periodo 2002-2015. 2015: 224; 2014: 239; 2013: 240; 2012: 249; 2011: 294; 2010: 330; 2009: 360; 2008: 363; 2007: 376; 2006: 373; 2005: 352; 2004: 373; 2003: 381; 2002: 385. Nel 2015 - come riferiscono i responsabili della Polizia Locale - sono stati 45 i sinistri che si sono verificati lungo il tratto della Statale Romea ricompreso nel territorio comunale. Nel 2014 le pattuglie della Polizia Locale sono intervenute in occasione di 40 incidenti, 38 nel 2013 e 42 nel 2012. Se il numero dei sinistri lungo la SS 309 tende a mantenersi purtroppo costante, ben diversa è la situazione nelle strade cittadine. Gli incidenti sono stati 179 nel 2015, a fronte dei 199 del 2014, 202 del 2013, 207 del 2012, 241 nel 2011, 264 del 2010, 295 nel 2009, 298 del 2008, 305 del 2007 e ben 335 del 2006, con una progressiva ma ormai definitiva contrazione. “In dieci anni ci sono stati ben 156 incidenti in meno in città, con una riduzione pari a meno 46,5

per cento. Praticamente sono stati dimezzati i sinistri nell’area urbana. Questo testimonia con inequivocabile chiarezza il risultato degli sforzi del Comune nel rendere le strade cittadine più sicure – commenta il comandante della PL, Michele Tiozzo –. La Statale Romea invece, dove oltre al maggior numero di incidenti si rilevano pressoché tutti i mortali, rimane la “bestia nera” del nostro territorio (foto sotto). I frequenti controlli sulla velocità possono in qualche modo funzionare da deterrente per comportamenti pericolosi tuttavia il tratto continua a necessitare di più di un impianto automatico di rilevamento della velocità a ridosso dei centri abitati. Diminuiscono invece progressivamente e di molto gli incidenti nelle strade urbane. Le motivazioni vanno senz’altro ascritte sia all’azione di prevenzione operata dalle pattuglie radiomobili della Polizia Locale e delle altre Forze di Polizia operanti sul territorio, ma anche all’efficace azione di revisione e riammodernamento delle condizioni strutturali delle strade cittadine in corso di svolgimento da parte dell’Amministrazione comunale”. “I dati sono incoraggianti e dimostrano che la direzione intrapresa sulla sicurezza è quella corretta. Molto è stato fatto per migliorare la viabilità cittadina grazie al lavoro della PL e delle forze dell’ordine e attraverso interventi strutturali come i dissuasori di velocità, nuove rotatorie o gli attraversamenti pedonali rialzati. Molto rimane da fare. Apprendiamo che l’Anas in questi giorni ha annunciato una serie di investimenti per 13 milioni di euro sulla Statale Romea. Non risolverà le problematiche alla radice ma qualcosa potrà essere fatto – commenta l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi – Anche sulla viabilità cittadina contiamo al più presto di poter intervenire con un piano di asfaltature adeguato. Finora non è stato possibile finanziare le varie opere manutentive per gli stretti vincoli posti dal Governo centrale, ma già da quest’anno è previsto un allentamento del patto di stabilità e lo sblocco delle risorse necessarie a migliorare la situazione esistente”. (n. s.)

Auser e Aism assieme: conferenza sulla SLA, questo sabato 16 aprile

“Riparto di SLAncio”

L’

Auser, circolo di Sottomarina, e l’Aism, Gruppo Operativo di Chioggia, con il patrocinio del comune di Chioggia, organizzano una conferenza su “SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e malattie neurologiche croniche degenerative”, che si teiene questo sabato 16 aprile, alle ore 17, presso la sala conferenze del Museo Civico della Laguna Sud. In tale occasione sarà anche presentato il

libro “Riparto di SLAncio” da Antonella Moret che ne è anche l’autrice e malata di SLA, con la collaborazione dell’amica Barbara. Parteciperà il dr. Salvino Casson, neurologo e responsabile del servizio di neurologia del nostro ospedale, che relazionerà sul tema: “Aspetti clinici e socio-assistenziali della sclerosi laterale amiotrofica”. Condurrà il Dr. Riccardo Ranzato Direttore dei Servizi Sociali della ASL 14. PROGRAMMA: ore 17, Saluto del dott. Riccardo Ranzato, Direttore Distretto Socio-Sanitario Asl. 14; ore 17.15, Relazione del dott. Salvino Casson, neurologo, su: “Aspetti clinici e socio-assistenziali della Sclerosi Laterale Amiotrofica”; ore 17.45, Presentazione del libro autobiografico scritto a quattro mani da Antonella e Barbara, dal titolo: “Riparto di SLAncio”; ore 18.15, interventi e/o domande da parte del pubblico; ore 18.30, chiusura dei lavori.

La “Veduta di Chioggia” del maestro Mattiuzzi

Un dipinto importante

P

resso l’Aula Studio dell’Archivio Storico – Museo Civico della Laguna Sud, martedì 12 aprile scorso, il figlio Mario ha donato a Chioggia nelle mani del vicesindaco Luigi De Perini e dell’assessore alla cultura Alessandra Lionello il dipinto “Veduta di Chioggia” del maestro Ernesto Mattiuzzi, artista di origine veneziana scomparso nel 1980. Il dipinto ad olio è stato collocato in una delle sale dell’archivio storico. Ernesto Mattiuzzi, nato a Venezia il 22 agosto 1900 e deceduto a Conegliano (Treviso) il 14 marzo 1980, ha esposto alla Biennale di Venezia dal 1924 al 1936, al Salon des Artistes Indépendants, di cui era membro “sociétaire” dal 1956, ed ha ottenuto premi e riconoscimenti da Accademie nazionali ed internazionali. Diplomato in disegno di figura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, insegnante di Educazione Artistica, disegno e storia dell’arte presso le scuole medie statali di primo e secondo grado, è stato collaboratore e critico d’arte di quotidiani e riviste artistiche quali “Il popolo del Veneto” (fino al 1950), “Il Nuovo Corriere degli Artisti” di Milano, “Realismo Lirico” di Firenze, “Arte Pura” di Roma, “Arte e Stampa” di Genova. Autore polemista e controcorrente rispetto alle tendenze artistiche del secolo scorso, “giudicava “inutili esperienze e vane esercitazioni” quelle dell’astrattismo. Secondo alcuni critici il suo è “un realismo che non vuole riproporre meccanicamente il dato ma rileggerlo soggettivamente per far emergere “l’essenza spirituale che anima la materia”. Le sue opere sono esposte a Venezia, Roma e in numerose raccolte private. (Foto Donaggio) Ruggero Donaggio


CHIOGGIA I. I. S. GIUSEPPE VERONESE Assemblea di dialogo e riflessione sui danni letali dell’uranio impoverito

Un modo altro per dire no alla menzogna

I

l 9 aprile, presso il Teatro Don Bosco, si è tenuta un’assemblea studentesca organizzata dall’I.I.S. “Giuseppe Veronese” assai particolare: animati dal tema dell’uranio impoverito, gli studenti del triennio hanno potuto discutere con rilevanti personalità quali Antonello Taurino, professore e attore, Domenico Leggiero, pilota militare dell’esercito, Paolo Di Giannantonio, giornalista e inviato di guerra, e l’on. vicepresidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio. L’assemblea si è aperta con un estratto dello spettacolo di teatro-danza “Four” del gruppo “Chòrea”, con Martina Raule e Giacomo Zampaolo, diretto da Patrizia Aricò e Francesca Serafini, musicato da Serena Tarozzo (sax) e Andrea Chinaglia (pianoforte). La rappresentazione è stata dedicata al fratello della prof.ssa Cipriani, Luciano Cipriani, maresciallo dell’aeronautica militare, scomparso per un tumore al cervello causato dall’inalazione di uranio impoverito. Successivamente, gli ospiti sono stati protagonisti di un’intervista condotta dai due rappresentanti d’Istituto, Boscarato e De Gobbi, rispondendo a domande relative alle loro esperienze. L’uranio impoverito - scoria prodotta dalla fissione nucleare - è impiegato nella produzione di munizioni perforanti incendiarie. Nonostante l’ovvia radioattività di queste armi, i militari italiani (a differenza dei colleghi stranieri) per troppo tempo hanno raccolto questi proiettili a mani nude e, privi di scafandri, ne hanno inalato le polveri. Si contano circa 3.700 vittime tra i militari e quasi il

doppio tra i civili. La relazione tra uranio e tumori non è ancora riconosciuta dallo Stato Italiano che ha rifiutato l’indennizzo alle famiglie, sebbene il TAR della Toscana abbia indicato in un milione di euro il risarcimento ad una vittima dell’uranio impoverito.Ulteriori delucidazioni sono state fornite dallo spettacolo teatrale “Miles Gloriosus ovvero morire di uranio impoverito” interpretato dal Taurino e da Orazio Attanasio. I due attori hanno sviluppato il tema in chiave comica: forti ed efficaci gli spunti di riflessione. Informazione e trasparenza sono state le tracce dell’incontro, come affermato dall’onorevole Di Maio, anche se il vero scopo di quest’incontro è stato di incoraggiare e stimolare le nuove generazioni a vivere attivamente la politica intesa come benessere comune. Nonostante ciò gli interrogativi da chiarire restano ancora numerosi in una vicenda che continua a mietere vittime senza che sia fatta giustizia. Natalia Boscolo, Martina Padoan, Martina Tiozzo, Marta Vianelli

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

7

Valeria Bruniera interpreta Cole Porter

Repertorio a tutto tondo

Q

uasi due ore in compagnia delle canzoni americane di Cole Porter presentate e cantate da Valeria Bruniera, con una vocalità perfettamente adeguata al genere e allo spirito dell’epoca in cui sono state composte. Compositore statunitense, Porter studiò musica a Harvard e con D’Indy a Parigi. Dotato di un raffinato gusto armonico, conquistò rapidamente un ruolo interessante nel mondo americano. Il concerto tenutosi domenica 10 aprile nel tardo pomeriggio all’Auditorium comunale ha voluto offrire un tributo alla musica e alle canzoni di questo celebre autore a 50 anni dalla sua morte avvenuta nel Connecticut nel 1966. Tributo che si è valso dell’esperienza e della bravura non solo della cantante, ma anche di Pasquale Schiavulli al pianoforte (pure autore dei vari arrangiamenti), di Filippo Tantino al contrabbasso e di Renato Peppoloni alla batteria. Giovandosi del diario della moglie Linda, amata da Porter sebbene in più occasioni avesse dichiarata la sua omosessualità (il mio, affermava, è un matrimonio con valori più alti del sesso) le canzoni hanno descritto e ripercorso la sua storia personale ed artistica, molte delle quali per lo più legate ai musicals composti a Broadway (il primo fu “See America first”, cui fece seguito l’operetta “Paris”). Assai gradite dal folto pubblico sono state eseguite, fra le tante, “Begin the beguine”, “I love Paris” e, applauditissima, “Night and day”. Il rapporto con Linda fu un po’ burrascoso, tant’è vero che ad un certo momento lei preferì restarsene a Parigi quando Porter si dedicò a musiche da film. Si riconciliarono quando il compositore, cadendo da cavallo, rischiò di perdere l’uso delle gambe. La moglie lo raggiunse e gli fu vicino (curiosa la canzone a lei dedicata che in italiano titola: “Tu mi dai la scossa…”) durante le lunghe terapie. E proprio a Linda dedicò la sua ultima canzone. Un bel concerto. L’appuntamento è ora per domenica 1° maggio p.v. ore 11,15 (concerto aperitivo) con l’Accademia violinistica di Chioggia e gli allievi del M° Bogdanovich. p. p.

CINEMA DON BOSCO “Il libro della Giungla” in programmazione venerdì 15 aprile, sabato 16, domenica 17, mercoledì 20, sabato 23, domenica 24 alle ore 21. Domenica 17 e 24 proiezioni anche alle 15 e 17.30.


8 nuova Scintilla

domenica 17 aprile 2016

CHIOGGIA

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2016

PREMIO “CLODIENSE DELL’ANNO”

L’arch. Marcellina Segantin sostenuta da F.I., Fratelli d’Italia, Fare!, Rete per il futuro e ChioggiaViva

Per “Cambiare in meglio”: il logo

C

ambiare in meglio è il logo della candidata sindaco Marcellina Segantin al via per la campagna elettorale ufficialmente aperta mercoledì 13 aprile scorso a palazzo Goldoni. L’arch. Segantin è sostenuta dalla lista civica ChioggiaViva Marcellina Segantin Sindaco, Forza Italia, Fare!, Fratelli d’Italia e la lista civica Rete per il Futuro. Superati i contrasti all’interno di Forza Italia e chiuse tutte le trattative, i responsabili delle liste civiche e dei partiti della coalizione, nei loro interventi beneauguranti di mercoledì hanno sottolineato la “voglia di cambiamento” (Forza Italia e Fratelli d’Italia); “la necessità di fare di più per lavorare per il bene della Città” (Fare! di Flavio Tosi); “ la necessità di lavorare per essere protagonisti liberi da vincoli di subordinazione”(Rete per il Futuro); e “per uscire dall’attuale immobilismo nelle attività imprenditoriali che caratterizzano Chioggia oggi” (Leonardo Ranieri per ChioggiaViva). Per tutti, in questa coalizione deve trovare centralità l’unica cosa importante per la città in questo momento storico: il rilancio economico, per potere difendere l’economia, il lavoro, i giovani, le famiglie. “Dobbiamo finalmente rimboccarci le maniche e lavorare, perché i cittadini devono avere risposte certe e veloci. Dobbiamo snellire la burocrazia e soprattutto dobbiamo rimettere al centro dell’azione amministrativa la persona”, ha esordito la dott. Segantin . Per fare ciò si deve partire da poche e chiare cose indispensabili per la città, dalle necessità più evidenti della quotidianità: pulizia, sicurezza, manutenzione e decoro urbano”, puntando sulla governabilità. Per la neo candidata, che ha iniziato a impegnarsi da giovanissima: “da quando ho avuto 14 anni ho lavorato in spiaggia per vendere giocattoli,

come cameriera, in un negozio di frutta e verdura… Insomma, fin da piccola ho capito il valore del sacrificio e del lavoro”, questa candidatura con un movimento civico “vuole dire accettare la sfida per impegnarsi ad ascoltare i cittadini per trovare soluzioni ai problemi che da anni immobilizzano Chioggia, primi tra tutti l’emergenza lavorativa, la lentezza della burocrazia e la preoccupante crisi delle aziende”. Vuole ancora dire candidarsi a sindaco di tutti, frazioni comprese, ascoltando tutti perché “C’è bisogno anche delle tue idee, della tua capacità e della tua voglia di fare, per scrivere assieme il nostro programma”. Marcellina Segantin ha concluso il suo primo intervento dicendo che: “Dobbiamo avere una maggior attenzione alla centralità delle frazioni, sia perché soffrono un disagio inaccettabile, sia perché devono essere servite e collegate meglio di quanto non siano oggi. Dobbiamo, infine, ricordarci dei settori che hanno costruito nel tempo la nostra identità, come la pesca e l’agricoltura, che soffrono ben al di là di quello che ha comportato la crisi economica”. Marcellina Segantin ha 51 anni ed è nata nella frazione di Ca’ Bianca. Dopo la maturità ha lavorato in uno studio tecnico frequentando contemporaneamente lo IUAV di Venezia, dove si è laureata in architettura nel 1995. Sposata, ha un figlio di 19 anni, Leonardo. Nel 2012 ha scelto di lavorare autonomamente aprendo uno studio di progettazione e consulenza. “Non sono mai stata iscritta a un partito, ma ho sempre ritenuto che fosse fondamentale l’impegno dei cittadini per cambiare in meglio e ridare una visione positiva a Chioggia, a Sottomarina, a Brondolo, a Isola Verde, a Ca’ Lino, a Sant’Anna, a Cavanella, a Valli, a Piovini, a Ca’ Bianca e a Ca’ Pasqua. Ruggero Donaggio

Rosa di cinque nomi

S

ono cinque le nomination per il premio “Clodiense dell’anno 2015”, che viene assegnato questo sabato 16 aprile alle 18 nella pinacoteca Ss. Trinità. Si contendono il “Leon d’oro”, che viene consegnato dal comitato “Clodiense dell’anno” presieduto dalla d.ssa Stefania Lando, cinque cittadini che si sono particolarmente distinti nel corso del 2015. Si tratta di: Gianluca Deflorian, ricercatore e scopritore della proteina Nova 2 che aiuta a combattere il cancro; Gianluca Memmo, presidente dell’associazione “Amici per il mare”, escursioni e tempo libero anche per disabili; Oscar Nalesso, delegato Aspo per lo sviluppo della portualità e della crocieristica; Domenico Nordio, violinista di fama mondiale; Andrea Tornielli, giornalista vaticanista de “La Stampa”, autore del libro intervista con papa Francesco “Il nome di Dio è misericordia”. Tutti e cinque ottengono la benemerenza “Clodiense dell’anno 2015”, ma ad uno solo di loro viene assegnato il prezioso “Leon d’oro”. (nelle foto, dall’alto in basso, in ordine alfabetico, i cinque prescelti).

PROGETTO ARTE POLI

Chiesa di S.Michele Arcangelo Brondolo di Chioggia Vetrate artistiche e fonte battesimale

Progetto Arte Poli è un atelier artistico unico dove più di 60 professionisti tra architetti, artigiani e tecnici, guidati dall’artista Albano Poli, disegnano e creano opere d’arte per progetti individuali o chiavi in mano. Dalla materia prima alla volontà dell’uomo: come nella antiche botteghe rinascimentali l’artista e i suoi assistenti si muovono abilmente tra pittura e scultura, utilizzando differenti materiali per creare opere che si distinguono per bellezza e ingegno. Un autentico amore e la devozione per le infinite espressioni dell’arte liturgica ha portato le opere di Progetto Arte Poli in tutto il mondo.

VETRATE ARTISTICHE MOSAICI AFFRESCHI SCULTURE ARREDI LITURGICI RESTAURO

PROGETTO ARTE POLI

PROGETTAZIONI E REALIZZAZIONI ARTISTICHE Via Bresciana 67b, Verona - tel. 0458510455 info@progettoartepoli.com www.progettoartepoli.com


VITA DIOCESANA ESORTAZIONE POST-SINODALE DI PAPA FRANCESCO

Il vescovo Adriano la presenta ai sacerdoti e ai laici

“Amoris laetitia”, per tutti

A

nche la nostra Chiesa si interroga sui contenuti dell’Esortazione di Papa Francesco. Essa affronta infatti tutti i temi legati alla realtà della famiglia: la realtà quotidiana del matrimonio, la dimensione erotica, la verginità, l’educazione dei figli, la teoria del gender, la comunione ai risposati, l’utero in affitto, l’omosessualità. Sono i temi più scottanti dell’etica, toccati senza rinnegare il messaggio e i valori della Tradizione. Il Papa afferma con chiarezza che bisogna uscire dalla sterile contrapposizione tra ansia di cambiamento e applicazione pura e semplice di norme astratte. Scrive: «I dibattiti che si trovano nei mezzi di comunicazione o nelle pubblicazioni, e perfino tra i ministri della Chiesa, vanno da un desiderio sfrenato di cambiare tutto senza sufficiente riflessione o fondamento, all’atteggiamento che pretende di risolvere tutto applicando normative generali o traendo conclusioni eccessive». Come andare incontro alle situazioni più difficili e dolorose, così come Cristo si è fatto incontro a noi?

Che significa “accompagnare, discernere e integrare” le fragilità? Quali prospettive pastorali, quale spiritualità? Non sarà facile districarsi tra chi saluta questo documento come rivoluzionario e chi ritiene che in fondo non abbia cambiato nulla rispetto al passato. Proprio per questo il nostro vescovo, conosciuto da tutti per i suoi interventi chiari e concreti, aiuterà presbiteri e fedeli laici a una lettura serena e positiva: giovedì 21 aprile alle 9.15 in Seminario per i sacerdoti e venerdì 22 aprile alle 21 sempre in Seminario per i fedeli laici. franzenn

SAN PIETRO IN VOLTA

Coro e orchestra in onore della Madonna dell’Apparizione

D

omenica 24 aprile si svolgerà alle ore 16.30, presso la chiesa di San Pietro in Volta, la più a nord di tutta la diocesi di Chioggia, la prima tappa dell’intensa stagione artistica che vedrà protagonista l’Orchestra Giovanile “Diego Valeri”. Nella giornata dedicata al Giubileo dei ragazzi, l’isola di Pellestrina si vestirà dei colori della musica diventando la cornice ideale per i giovani musicisti. L’Orchestra, nata nel 2001 dal progetto “Laboratorio Musicale” ideato dal prof. Giuseppe Laudani, docente di Educazione Musicale presso l’Istituto Comprensivo “D. Valeri” di Campolongo Maggiore (Ve), è attualmente formata da circa sessanta ragazzi di età compresa tra i 9 e i 25 anni. La stessa orchestra è, ormai da cinque anni, un punto di riferimento non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale, visto che ha dato vita ad un sistema di orchestra giovanile e cori infantili che trae spunto da quello venezuelano di Josè Antonio Abreu. Il concerto, dedicato alla Madonna

dell’Apparizione di Pellestrina, di cui ricorre l’anniversario dei 300 anni dall’apparizione, vedrà impegnata la compagine orchestrale in un programma liturgico orchestrato dal M° Antonio Molinini, curatore per le Edizioni Paoline della raccolta “Eucarestia cuore della Domenica”. Per l’occasione verrà eseguito in “prima assoluta” un arrangiamento commissionato per questo evento del tradizionale Inno alla Beata Maria Vergine dell’Apparizione composto dal M° Vittore Bellemo. A supportare l’Orchestra ci sarà il coro “Voci della Riviera” diretto dal M° Moreno Menegazzo, che si esibirà in brani tratti dal suo repertorio, affiancando l’Orchestra nei brani liturgici. Il concerto sarà ulteriormente arricchito dalla partecipazione del saxofonista M° Francesco Coppola, che si esibirà, accompagnato dall’orchestra, come solista in due brani. L’ingresso è gratuito. Franco Fabris

VILLAREGIA

“29° Cana” organizzato dalla Comunità Missionaria di Villaregia

Week-end per gli sposi

A

Villaregia il 23 e 24 aprile si svolgerà il 29° Cana. Così si chiama il fine settimana dedicato agli sposi, che vi possono partecipare e che avranno come unica preoccupazione il “dedicarsi alla loro vita di coppia”. È una opportunità che da anni la Comunità offre agli sposi fino a 15 anni di matrimonio, offrendo loro un tempo per riflettere, pregare e riscoprire la sponsalità alla luce della fede. Viene garantito il servizio per l’assistenza dei bambini più piccoli. L’incontro inizia alle ore 9 di sabato 23 aprile e si conclude attorno alle 18 della domenica 24. Modalità per l’iscrizione all’indirizzo: canacmv.vi@gmail. com oppure allo 0426 325032.

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

9

EMPORIO DELLA SOLIDARIETÀ. Pronto già per l’estate

Un “segno concreto” del Giubileo

S

arà l’Emporio della Solidarietà il gesto di carità che la Diocesi di Chioggia porrà nel territorio della Chiesa locale come segno concreto del Giubileo della Misericordia. L’Emporio Solidale s’inserisce in due filoni di pensiero e di prassi che la comunità diocesana clodiense ha posto in essere. Da una parte l’idea di portare in un segno stabile e concreto, uno degli aiuti più comuni che hanno caratterizzato le sensibilità delle parrocchie in questi anni di profonda e lacerante crisi economica, cioè l’aiuto alimentare. Da sempre raccolte di viveri e relativa distribuzione rappresentano forse la principale ‘forma’ di aiuto e di sostegno alle persone e famiglie in difficoltà. Raccordare questo aiuto, pensarlo in forme più strutturate, articolarlo nelle diverse vicarie o zone pastorali della Diocesi era ormai non rimandabile. Proprio perché di indole quasi spontanea e poco strutturato il sostegno alimentare necessita anche per le nostre comunità cristiane di un punto di raccordo, di coordinamento e anche di distribuzione senza con questo limitare le iniziative di parrocchie e gruppi impegnati nella solidarietà. In realtà, partendo dalla semplice raccolta di generi di prima necessità, l’aiuto alimentare si è perfezionato anche con modalità altre e diverse, come, ad esempio le card o i buoni spesa prepagati che avevano ed hanno l’obiettivo di educare le persone non solo a ricevere, ma anche a gestire in maniera responsabile il semplice gesto della spesa quotidiana. Inoltre in questi ultimi due anni la Caritas Diocesana, ha iniziato la raccolta e la redistribuzione diretta a mense e comunità delle eccedenze alimentari di diversi supermercati presenti nel territorio diocesano. Quindi borse-spesa, card, buoni acquisto, spese prepagate, liste della spesa predefinite e piccoli bonus da spendere, sono diventate modalità plurali

dell’aiuto e del ciclo alimentare. L’Emporio della Solidarietà è anche - almeno nelle intenzioni della Caritas Diocesana – uno spazio dove ripensare al nostro rapporto con il cibo. Il cibo e l’alimentazione sono fondamentali per ciascuno di noi, ma possono diventare anche le grandi patologie della nostra modernità. Anoressia, bulimia e obesità rappresentano il nostro rapporto sfasato e disfunzionale con l’atto del nutrirsi. L’Emporio vuol essere anche un luogo di educazione all’alimentazione, anche nei confronti delle fasce più deboli della popolazione. E’ ormai assodato che chi è povero ha maggior probabilità di ammalarsi e di non curarsi..; i nostri poveri a volte (molte volte) sono anche obesi, cioè non soffrono la fame ma gestiscono male il loro rapporto con il cibo….. Inoltre l’Emporio vuol essere uno strumento con il quale relazionarsi con il Territorio e con i servizi alla persona. I Centri di Ascolto della Caritas in collaborazione con i Servizi Sociali delle Municipalità saranno i soggetti invianti alla struttura dell’Emporio che – specifichiamo – diverrà un servizio pubblico, ma non aperto a tutto il pubblico, come un normale supermercato. Per noi – realtà diocesana non grandissima – questa è una grossa sfida. La diocesi ha acquistato i locali di un Supermercato in disuso e la Caritas Diocesana con fondi propri e dell’otto per mille di Caritas Italiana li sta ristrutturando. Tutto questo per diventare operativi già all’inizio dell’estate e per partire in forma più strutturata da settembre in poi all’inizio del nuovo anno pastorale. Come diceva Pavel Evdokimov: “il cibo quando riguarda la mia esistenza è un problema materiale. Quando riguarda gli altri, è una questione spirituale”. don Marino Callegari (direttore della Caritas diocesana di Chioggia)

23 APRILE

Festa di san Giorgio

S

an Giorgio, la cui festa cade il 23 aprile, è venerato come martire di Cristo. La tradizione popolare lo raffigura impavido cavaliere che affronta il drago (vedi foto), per testimoniare la fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno. La sua memoria è celebrata in questo giorno anche nei riti siro e bizantino. Diffuso è il culto per il santo; nella sola Italia vi sono 21 Comuni che portano il suo nome; Georgia è il nome di uno Stato americano degli U.S.A. e di una Repubblica caucasica; sei re di Gran Bretagna e Irlanda, due re di Grecia e altri dell’Est europeo portarono il suo nome. È patrono dell’Inghilterra, di intere Regioni spagnole, del Portogallo, della Lituania, di città come Genova, Campobasso, Ferrara, Reggio Calabria e di centinaia di altre città e paesi, senza dimenticare che è il patrono dei cavalieri e dell’AGESCI, Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani. Nel nostro territorio San Giorgio è il patrono della località di Cavanella d’Adige, dove anticamente esisteva un insediamento monastico maschile. Vari Ordini equestri lo portano per patrono; tra i più conosciuti ricordiamo: l’Ordine inglese della Giarrettiera; l’Ordine germanico Teutonico, l’Ordine spagnolo di Calatrava e l’Ordine Costantiniano. G. Aldrighetti SÌ ALLA VITA

S

i è svolto a Donada di Porto Viro il Battesimo di Bernardo Beltrame di Massimiliano e Silva Marcati sposati dal 15 ottobre 2011 a San Donà di Piave. Bernardo nato ad Adria il 17 novembre 2015 e battezzato il 3 aprile 2016 dal parroco don Renato Feletti; madrine Lucia e Teresa Beltrame.


10

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

VITA DIOCESANA

LO SGUARDO PASTORALE

Cittadinanza alla felicità

È

stata pubblicata l’Esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia. Sono tanti i passaggi che affrontano con un respiro nuovo la delicata e complessa materia dell’amore, della sessualità, del matrimonio. Ciò che giganteggia già nel titolo è la piena cittadinanza data alla felicità nell’esperienza dell’amore umano. Non possiamo negare che essa è stata vista con sospetto, soprattutto quando aveva delle attinenze con il piacere sessuale. Il Papa afferma serenamente che la Chiesa, sui temi della morale familiare, deve fare “autocritica” perché si è mossa rendendo l’ideale del matrimonio come qualcosa di granitico, irraggiungibile, lontano, slegato dal piacere sessuale e dalla relazione fra le persone. E questo ha fatto sì che chi si incamminava sulla via del matrimonio venisse gravato di pesi eccessivi. La famiglia, il matrimonio, l’amore, sono percorsi che mettono in cammino, che non debbono essere necessariamente perfetti fin dall’inizio. Centrali nell’economia del testo sono il quarto capitolo dell’esortazione apostolica, che si propone come una sorta di manualetto di educazione all’amore coniugale, muovendo dall’Inno all’amore di San Paolo, e il precedente terzo capitolo in cui il Papa definisce la sessualità coniugale “un dono di Dio”. Vi si legge una teologia liberante, vicina al vissuto, come vicini al vissuto sono stati l’insegnamento e l’esperienza di Gesù nei confronti della famiglia. Ed è a questa teologia che si collega il tema della fecondità e della generatività dell’amore. Il discorso è prettamente pastorale. Il Papa, nel mettere in dialogo pastorale e diritto, introduce un principio basilare: la verità non è astratta, ma si integra nel vissuto concreto - umano e cristiano - di ciascun fedele. L’obiettivo è chiaro: “inculturare” il Vangelo nell’oggi, perché sia significativo e raggiunga tutti, “inculturare” i principi generali affinché possano essere compresi e praticati. Papa Francesco l’aveva spiegato in modo efficace nella Evangelii gaudium, quando chiedeva di «essere realisti e non dare per scontato che i nostri interlocutori conoscano lo sfondo completo di ciò che diciamo o che possano collegare il nostro discorso con il nucleo essenziale del Vangelo che gli conferisce senso, bellezza e attrattiva». Tutto ciò, in materia di pastorale familiare, richiede tre atteggiamenti di fondo che si completano e si richiamano a vicenda: discernimento, accompagnamento e integrazione. E non è un caso che in cima ci sia proprio il discernimento. È un metodo di lettura della storia e di progettazione pastorale. Il discernimento spirituale, sintetizzava papa Francesco nell’intervista rilasciata a La Civiltà Cattolica nel giugno del 2013, «cerca di riconoscere la presenza dello Spirito di Dio nella realtà umana e culturale, il seme già piantato della sua presenza negli avvenimenti, nelle sensibilità, nei desideri, nelle tensioni profonde dei cuori e dei contesti sociali, culturali e spirituali». Discernere, in altre parole, è un’esigenza reale della comunità cristiana nella sua multiforme presenza nella società. Discernere non per dividere, ma per unire ed edificare sempre più una Chiesa madre, che non ha paura di mangiare con il figlio peccatore, che vede i problemi e che aiuta a guardarli alla luce del Vangelo. Una Chiesa che conosce e parla il linguaggio della misericordia, il solo in grado di dare risposta al desiderio di salvezza che c’è nel cuore di ogni persona. don Francesco Zenna

I SABATI DELLA MISERICORDIA

Incontro a Villaregia con don Giovanni Nicolini

Fede faticosa, ma mai perdente

C

irca 80 persone hanno partecipato alla proposta formativo-spirituale che ha dato inizio anche quest’anno ai “Sabati della Misericordia”. Dopo i “Sabati del Sociale” e i “Sabati della Famiglia”, la sinergia pastorale tra la Diocesi di Chioggia, la Comunità Missionaria di Villaregia e gli Uffici Pastorali di Caritas e Missioni propone nel corso di questo tempo di Pasqua (mese di aprile), una serie di appuntamenti legati al senso e al significato dell’Anno Giubilare. Anno della Misericordia che s’intreccia con altre possibilità riflessive che continuamente questo Pontificato propone alle coscienze e alle intelligenze dei credenti… come l’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” (La gioia dell’amore) e il viaggio a Lesbo che Papa Francesco ha in programma in questi giorni, ad indicare come sulla Famiglia e sulle Migrazioni si giocherà il futuro della Chiesa e delle nostre culture europee e occidentali. Don Giovanni Nicolini è presbitero della diocesi di Bologna, fondatore della Comunità Monastica della Visitazione, una forma di monachesimo che si riallaccia alla figura di don Giuseppe Dossetti, parlamentare alla Costituente e uno dei padri della nostra Costituzione. Attualmente, oltre ad essere il superiore della Comunità Monastica, svolge una intensa attività di scrittore e di divulgatore di riflessioni sul significato della fede e del credere partendo sempre dalla Scrittura. Con questa impostazione don Giovanni ha presentato alle persone convenute a Villaregia sabato

Nasce il coordinamento delle Caritas parrocchiali della Vicaria di Chioggia

Una rete di solidarietà al lavoro

C

irca una ventina di persone, prevalentemente volontari dei Centri di Ascolto e rappresentanti delle Caritas Parrocchiali unitamente ad associazioni caritative, incieme con i sacerdoti, si sono incontrate lunedì 4 aprile per fare il punto della situazione nel Vicariato di Chioggia che comprende anche l’Isola di Pellestrina e la frazione di Ca’ Bianca. Sono state 124 le famiglie che nel 2015 si sono rivolte al Centro di Ascolto (CDA) della Vicaria di Chioggia, di cui il 50% per la prima volta. Disoccupazione e indebitamento continuano ad essere il campanello d’allarme di una crisi che a Chioggia non dà segni di miglioramento. La mancanza di lavoro, ovvero un reddito insufficiente, crea nuove tensioni nelle famiglie e si acuiscono le problematiche sociali, nonostante i relativi contributi economici pubblici siano aumentati. Ci chiedia-

mo se questo tipo di welfare a pioggia non sia degenerativo, se non accompagnato da progetti di crescita sociale e/o di pubblica utilità dove ancora l’Ente Pubblico fa fatica a ripensarsi in forma globale e innovativa. Si è fatto il possibile per incoraggiare, accompagnare e sostenere concretamente tante persone attraverso le parrocchie, la Caritas diocesana e i servizi del territorio. Però tanto si potrebbe ancora fare, e meglio, con una maggiore attenzione della nostra comunità nei confronti di chi vive in situazioni di bisogno “nella porta accanto”. Per condividere le problematiche emergenti e conoscere le risorse disponibili, i volontari delle Caritas Parrocchiali hanno censito i servizi presenti nel territorio e si sono riuniti con i loro parroci il 4 aprile per istituire una rete di solidarietà che possa innanzitutto conoscere l’entità dei bisogni e condividere più efficacemente le risorse presenti nel territorio. Il confronto continuo con i par-

roci e il CDA costituirà l’antenna di questa rete che attraverso l’ascolto delle storie di sofferenza e l’empatia con gli assistiti potrà ricercare insieme percorsi condivisi e adeguati. Considerato il grande interesse manifestato per questo fattivo incontro si auspica che possa replicarsi anche nelle altre vicarie della diocesi per condividere esperienze e modus operandi. I volontari potranno sentirsi compartecipi di una rete di solidarietà più vasta che permetterà di ampliare conoscenze e operatività oltre che condividere le opportunità offerte da tutta la diocesi. La nostra Caritas diocesana, infatti, ha attivato nuovi strumenti e strategie per sostenere chi ha chiesto aiuto. Ad esempio: - consulenze legali e visite pediatriche gratuite (Banca del Tempo); - lavori socialmente utili per alleggerire le sentenze penali (Servizio Giustizia); - borse lavoro (500 ore) e Vou-

9 aprile una originale e profonda lettura e interpretazione della parabola del Figlio Prodigo – o, meglio, del Figlio Maggiore “deluso” rispecchiando in questa figliolanza di chi ‘fa il bravo e resta a casa’, la condizione del cristianesimo in questo nostro tempo di post modernità. Nessun intimismo e nessuno spiritualismo in quella che è stata una lettura disincantata della situazione della fede oggi, anche nelle nostre comunità cristiane. Certo vi è che nella stessa esperienza presbiterale di don Nicolini si intersecano una serie di luoghi privilegiati dove don Giovanni ha vissuto e vive l’esperienza della Misericordia: il carcere e l’ospedale. Luoghi dove fede e significato della vita vengono messi continuamente alla prova. Come leggere oggi la parabola lucana di chi, forse, non è mai uscito di casa e si pensa sicuro dentro la fede rituale e formale? Quale nuova spiritualità può nascere da una esperienza di spaesamento, cioè di ‘soggiorno’ in un paese lontano, come ha fatto il figlio minore? In buona sostanza, dopo questo tempo in cui anche la Chiesa sembra vivere un momento di crisi, quale fede si andrà a maturare nelle nostre società di tradizione e cultura

cristiana? Simpaticamente, ma in maniera provocatoria, don Nicolini ha citato spesso Papa Francesco come argentino che sta iniziando e portando avanti una Riforma della Chiesa e nella Chiesa che sembra non avere paragoni almeno nel tempo della modernità. Così come il Padre della parabola sorprende, allo stesso modo anche il tempo la storia sta sorprendendo la Chiesa; noi abbiamo il compito di cogliere in questo tempo di trapasso tutte le opportunità. Don Giovanni ci ha trasmesso una bella e grande speranza: che la fede vissuta in compagnia degli uomini non è mai una fede debole, stanca e perdente, anche se sicuramente a volte… molto faticosa. Successivi appuntamenti (sempre dalle 18 alle 20): sabato 16 con una tavola rotonda su “Testimonianza della Chiesa in uscita”; sabato 23 aprile l’incontro con la teologa Lidia Maggi, Pastora della Chiesa Battista e apprezzata teologa conosciuta anche fuori dai confini italiani; sabato 30 con padre Giancarlo Bruni. Occasioni formative dunque, per una fede che si confronta con il tempo e la storia e che vuole rendere ragione della speranza che è in noi. MC

cher (Fondo Solidarietà); - borse della spesa; - aiuti alle famiglie; - card prepagate per la spesa e microcredito; - servizio badanti. Inoltre si sono instaurate proficue collaborazione con i servizi del territorio: - con i Servizi Sociali del Comune, collegamenti e confronti su alcune situazioni di bisogno, contributi comunali e card prepagate per la spesa; - con i CAF, mod.ISEE e rateizzazione bollette; - con ASL 14, incontri e collaborazioni (CSM, SERD, Distretto Sanitario); - con Banco Alimentare, erogazione borse alimentari e inserimento di volontari; - con Ass. Stacco, trasporto gratuito per visite mediche; - con Movimento per la vita, erogazioni di pannolini, corredini nascita, vestiario, omogeneizzati, carrozzine, lettini e seggiolini.

Nuovi strumenti per il futuro? 1. Confronto continuo con i parroci e i referenti delle varie Caritas parrocchiali; 2. promozione del Fondo di Solidarietà, rinforzando sostegno economico e partecipazione alla raccolta di fondi per questo importante strumento che lenisce gli effetti della disoccupazione; 3. apertura dell’Emporio della Solidarietà che permetterà ai bisognosi di “fare la spesa” secondo le effettive esigenze; 4. apertura Centro di Accoglienza Temporanea “Buon Pastore” da gestire in collaborazione con i Centri di Ascolto, i servizi ASL 14 e i Servizi Sociali del Comune. Marino Callegari


VITA DIOCESANA COMMENTANDO...

PAROLA DI DIO

Domenica 4ª di Pasqua

Non è mai finito! “Le mie pecore

Letture: At 13,14.43-52; Salmo 99; Ap 7,9.14b-17; Gv 10,27-30

- Grandi lavori pubblici. Finalizzati a risolvere problemi di pubblica utilità, affidati a personale tecnico, istituzionale, politico, amministrativo, tecnologico e chi più ne ha più ne metta… Non finiscono mai… lievitano continuamente i costi, da appianare continuamente con denaro pubblico… per poi scoprire giri di milioni imboscati, regalati, mazzettati (vocabolo da far valutare alla Crusca, come petaloso) e fine lavori sempre rimandata, naturalmente dietro erogazione di nuovi finanziamenti!

- Accoglienza immigrati. Tutti sapevano che i fuggitivi di turno erano occasione di guadagno per chi li aiutava o costringeva a fuggire, a viaggiare attraverso rotte pericolose e infinite, con la certezza di morte per parecchi di loro, dopo comunque che avevano versato tutto il denaro richiesto. Lo stesso guadagno su quelle persone si ripete anche sulla loro accoglienza, dovunque, in Italia con i soldi dello Stato e qualcosa dell’Europa. E sembrava che ad un certo punto si fosse posto rimedio alle ruberie! Macchè! Tutto continua, con il coinvolgimento di ogni genere di persone o istituzioni, purtroppo qualcuna anche para-ecclesiale! - Manodopera straniera. Certo, per alcuni lavori, specie stagionali, si ricorre a manodopera straniera, magari a basso o bassissimo costo, doppiamente sfruttati, dai datori di lavoro e dai loro ‘caporali intermediatori’, gestiti da fratelli stranieri ma in accordo con ‘boss’ italiani che sfrecciano con tanto di auto di lusso… Molti sanno e nessuno dice niente. Neanche dei tanti minori non accompagnati, ragazzi e ragazze, arrivati in Europa e spariti per essere sfruttati… e schiavizzati. Magari poi si passano i miliardi alla Turchia perché faccia il suo gioco, facendo cambiare rotta ai fuggitivi, che poi arrivano comunque. - Approvvigionamento di risorse energetiche. Utilizziamo le nostre risorse per risparmiare, ma viene fuori che sono altri a guadagnarci e che mal gestiscono i rifiuti da lavoro, creano inquinamento, sono anti ecologici, fanno danni ambientali… Si tratta comunque di una piccolissima porzione rispetto alla produzione mondiale e del fabbisogno nazionale…. Meglio sospendere concessioni (vedi referendum abrogativo), meglio cercare energie alternative pulite … Sappiamo anche che pannelli solari ne sono stati messi in commercio di tutte le qualità, che sarà un problema quando sarà ora di smaltimento, che l’eolico è pure stato occasione di imbroglio e di divieti…. E così via… Ma tutti comunque vogliamo energia in abbondanza e possibilmente a basso costo, mentre dietro l’angolo si nasconde, o meglio oramai, nel centro della piazza, spunta l’interesse di qualcuno… - Le Banche. Banche ‘locali e nostrane’ guidate da uomini ‘fidabili’, dove lavoravano o lavorano amici e conoscenti, non estranei, si scoprono ora come strumenti di accumulo e di imbroglio a vantaggio di alcuni, i responsabili, e a danno di altri, i risparmiatori! Una volta si diceva: “Restituzione o dannazione”! Ma di che cultura sociale, civile, politica, italiana ed europea stima parlando? Almeno noi cristiani potessimo dire di “comportarci da cittadini degni del vangelo” come scrive san Paolo nella lettera ai Filippesi (1,27). Rimbocchiamoci le maniche. Specialmente voi, giovani, portate voi qualcosa di nuovo, non rassegnatevi di essere la “generazione perduta”, entrate in maniera nuova nella politica, nel lavoro, nella società e nella Chiesa. Lasciamo gli inganni della ‘finanza’ (se uno guadagna vuol dire che un altro perde!), del guadagno facile ad ogni costo, dell’illusione dell’azzardo (altra Concessione dello Stato alle lobby degli sfruttatori). + Adriano Tessarollo

domenica 17 aprile 2016

ascoltano la mia voce” At 13,14.43-52. “Ti ho posto come luce delle genti, perché porti la salvezza…”. Alla loro prima missione, Paolo e Barnaba giungono ad Antiochia di Pisidia, dove c’era una fiorente comunità giudaica. Il sabato entrano nella sinagoga, ascoltano la lettura delle Scritture Sacre e poi prendono la parola. L’effetto sugli uditori è che “Molti giudei e proseliti credenti in Dio seguirono Paolo e Barnaba ed essi intrattenendosi con loro, li esortavano a perseverare nella grazia di Dio”. Il sabato successivo la sinagoga è affollatissima. Ciò suscita l’irritazione dei Giudei, che rifiutano l’annuncio di Paolo e Barnaba riguardo Gesù di Nazaret. Così la predicazione apostolica dapprima rivolta ai giudei e pagani fa i primi discepoli, ma poi viene ufficialmente rifiutata dalla sinagoga. Questo rifiuto, che provoca la rottura tra giudei e giudeo-cristiani dà origine alla nuova comunità cristiana. Paolo e Barnaba si rivolgeranno ora principalmente ai pagani. Questa nuova situazione viene compresa alla luce di Is 49,6: Gesù, il Messia crocifisso e risorto che gli apostoli annunciano è Colui che “è posto come luce per le genti perché porti la salvezza sino alle estremità della terra”. A questo scopo si sentono inviati Paolo e Barnaba. Quest’esperienza locale diventa l’occasione per Luca di motivare il passaggio della predicazione apostolica dal mondo giudaico a quello pagano, con le persecuzioni che hanno segnato gli inizi della comunità dei discepoli del Nazareno, i quali però “erano pieni di gioia e di Spirito Santo”. Salmo 99. “Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida”. Il salmo 99 è un inno con molti inviti alla lode (‘invitatorio’). Sette imperativi invitano alla lode e alla benedizione del Signore nel santuario, con due motivazioni. I primi quattro inviti, “Acclamate, servite, presentatevi a lui, riconoscete”, hanno come motivazione la duplice azione di Dio nella creazione (“egli ci ha creati”) e nell’alleanza (“noi siamo suoi, suo popolo”) esperimentata principalmente nel cammino dell’esodo (“gregge del suo pascolo”). Gli ultimi tre, “varcate le sue porte e i suoi atri inneggiando e cantando, lodatelo, benedite il suo nome” sono motivati dalla sua bontà, misericordia e fedeltà. Il culto come lode e ringraziamento ha come fondamento la storia e la vita dove si esperimenta chi è Dio. L’esperienza della bontà e misericordia fonda la speranza che esse non verranno meno “di generazione in generazione”. Ap 7,9.14b-17. “L’agnello che sta in mezzo al trono sarà loro pastore…”. Il brano dell’Apocalisse è l’ultimo messaggio racchiuso nel ‘sesto’ sigillo. La Chiesa è universale, costituita cioè dalla moltitudine dei salvati provenienti da “ogni nazione, razza, popolo e lingua”. L’immagine liturgica “stavano in piedi davanti al trono e all’Agnello” annuncia che il popolo dei credenti vive alla presenza di Dio (davanti al trono) e di Cristo salvatore (Agnello), partecipi della nuova condizione divina (“avvolti in vesti candide”), dopo aver vinto la grande battaglia contro il male (“portavano palme nelle mani”). Segue la spiegazione di uno degli anziani: “…sono passati attraverso la grande tribolazione… hanno lavato le vesti rendendole candide nel sangue dell’Agnello”. La grande tribolazione è la lotta sostenuta per rimanere fedeli a Cristo salvatore. È curioso poi che le vesti lavate nel sangue diventino bianche! L’autore annuncia così che la passione e morte di Cristo (sangue dell’Agnello) perdona i peccati e rende i credenti puri davanti a Dio (vesti candide). L’intervento di Dio porrà fine alle tribolazioni (“Dio tergerà ogni lacrima”), vivranno così protetti da Dio contro ogni minaccia (“Colui che siede sul trono stende la sua tenda su di loro”), custoditi da Cristo pastore e guidati alla vita eterna (“l’Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle acque della vita”). È questo l’orizzonte che dischiude questo ‘sesto sigillo’. Questa è la Speranza che viene annunciata al discepolo di Cristo. Gv 10,27-30. “Le mie pecore ascoltano la mia voce”. Nel brano di Gv 10,27-30, l’attenzione è attirata principalmente sulle ‘pecore’ e sulla loro ‘nuova condizione’. Attraverso quattro affermazioni Gesù annuncia che suoi discepoli (mie pecore) sono coloro che ascoltano la sua voce e percorrono la via di Gesù; essi saranno strappati dalla morte eterna e saranno partecipi della vita divina. Concretamente, seguire Gesù significa rifiutare il male che egli ha rifiutato e dedicarsi alla volontà del Padre fino al dono totale di sé. Questa obbedienza e sequela crea tra Gesù e i discepoli una comunione profonda (Io le conosco), grazie alla quale Gesù fa partecipi i discepoli alla ‘vita eterna’ (Io do loro la vita eterna), cioè la vita che permane anche oltre la morte fisica. L’espressione “e non andranno perdute in eterno”, lascia intendere che non andranno perdute ‘per sempre’, senso ribadito nell’espressione “e nessuno le strapperà dalla mia mano”. Gesù cioè è il pastore che protegge la vita dei suoi discepoli. Da Gesù deriva al discepolo una qualità di vita nuova che non può ‘andare perduta’: è la vittoria sulla morte, è la vita divina e definitiva che nessuno può togliere a chi sta saldamente unito a Cristo nella fede. Non c’è potenza avversaria che possa vincere il Pastore a cui Dio ha affidato ‘le sue pecore’. Infatti “Il Padre, che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre”. Ma che relazione c’è tra Gesù e il Padre? “Io e il Padre siamo una cosa sola”. Gesù è e agisce in stretta e vitale unione con il ‘Padre’. Quello che Gesù è e dà è ciò che è e dà il Padre. Chi diventa o rimane discepolo di Gesù per mezzo dell’obbedienza alla sua Parola e della comunione con lui nella fede, è fatto partecipe della vita divina, entra cioè nel circolo d’amore che unisce il Figlio al Padre. Chi entra in questa relazione entra nella vita divina che è “vita eterna”. + Adriano Tessarollo

nuova Scintilla

11

AGENDA DEL VESCOVO Domenica 17 aprile: ore 9.30, presiede percorso giubilare per la parrocchia della Cattedrale; ore 11, al Buon Pastore, S. Messa di Conclusione del cammino di iniziazione cristiana con sacramento della Confermazione e ammissione alla S. Comunione; ore 16.30, a San Martino, S. Messa e Cresime. Lunedì 18: ore 9.30-11.30, incontro con i Vicari; Lunedì 18 pomeriggio- mercoledì 20: incontro con i sacerdoti nel Vicariato di Ca’ Venier. Giovedì 21: ore 9.15-12, in Seminario, ritiro dei sacerdoti sul tema “Amoris Laetitia”; ore 17.30, a Mestre, incontro; ore 21, Madonna della Navicella, veglia vocazionale diocesana. Venerdì 22: ore 21, in Seminario, incontro aperto a quanti interessati per un primo approccio alla ‘Amoris Laetitia’ di papa Francesco. Sabato 23: a Brescia. Domenica 24 aprile: ore 10, a Ca’ Lino, S. Messa e Cresime; a seguire, al Mercato Ortofrutticolo di Rosolina, incontra gli agricoltori per una celebrazione e ascolta i loro problemi. VICARIO GENERALE Il vicario generale sarà presente nel suo ufficio nella mattinata di martedì 19 in Seminario e in quella di mercoledì 20 in Curia. Lunedì, infatti, è impegnato nella riunione dei vicari foranei, giovedì con il ritiro del clero e venerdì è fuori diocesi assieme al vescovo. RITIRO DEL CLERO Giovedì 21 si svolge il ritiro mensile per i sacerdoti in Seminario dalle 9.15 alle 12: il vescovo presenterà l’Esortazione apostolica del papa “Amoris laetitia”. PER LE VOCAZIONI In questa domenica 17 aprile si celebra la 53ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. La veglia diocesana per le Vocazioni si terrà giovedì 21 aprile alle 21 nella parrocchia B. V. della Navicella. Un invito alla preghiera per il nostro Seminario e in particolare per il seminarista Emil che il 25 aprile ad Ognissanti di Pellestrina, alle ore 10, verrà istituito Lettore. COLLETTA PRO UCRAINA Secondo l’indicazione del papa domenica prossima 24 aprile avrà luogo in tutte le chiese cattoliche d’Europa una speciale colletta per l’Ucraina: il papa invita ad offrire un generoso contributo per alleviare le sofferenze di quel popolo, auspicando che questo gesto possa aiutare a promuovere la pace e il rispetto del diritto in quella terra tanto provata. CARITAS RACCOLTA INDUMENTI La tradizionale raccolta di indumenti usati della Caritas si svolgerà sabato 7 maggio. In questi giorni i volontari della Caritas stanno distribuendo nelle parrocchie locandine e sacchi. Per qualsiasi informazione chiamare il sig. Tiziano Gibin 335 7522697. ADULTI DI AC Lunedì 18 aprile, alle 16.30, in Seminario, si terrà il secondo incontro diocesano degli adulti di Ac con il tema: “Gesù: un incontro che sconvolge”. Relatrici: Boscolo Biancarosa e Voltolina Rosa Anna.


12

domenica 17 aprile 2016

VITA DIOCESANA

nuova Scintilla

AD ASSISI E A ROMA PER IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA CON I SETTIMANALI DIOCESANI NEL 50° DELLA FISC

Con “Nuova Scintilla” dai luoghi di S. Francesco all’incontro entusiasmante con papa Francesco

L

a diocesi di Chioggia, con il proprio settimanale “Nuova Scintilla”, non ha perso l’occasione di partecipare a Roma al Giubileo dei Settimanali diocesani con papa Francesco. Il nostro direttore don Vincenzo Tosello ha voluto aggiungere un tassello in più, visitando anche Assisi e, meglio, ospitati proprio nella Basilica di San Francesco. Un pullman pieno di collaboratori, amici, semplici cittadini e due bambini ha partecipato alla gita-pellegrinaggio dell’8 e 9 aprile 2016. Il pullman “Tiengo” con l’organizzazione di “Fulvia Tour” è partito da Chioggia con tappe a Borgo S. Giovanni, Porto Viro e Adria. Verso le 11 il gruppo di 52 persone è arrivato ad Assisi accolto dalla guida per la visita ai luoghi dove è vissuto S. Francesco. La giornata era grigia e piovosa, ma non ha fatto perdere l’entusiasmo di essere in quei luoghi corroborati da tanta storia e tanta fede. Per motivi di tempo non si è potuto visitare anche la chiesa di S. Chiara, che tanta storia racchiude in Assisi. Poi la casa di Francesco e altri luoghi vissuti dal santo. La comitiva si è quindi portata al ristorante per poi dirigersi verso la Basilica di S. Francesco, iniziata nel 1228, due anni dopo la morte di Francesco, e consacrata nel 1253; prima della Basilica si è potuto ammirare la medioevale piazza del Municipio, cuore dell’abitato e fulcro della città più antica, via S. Francesco, il lungo asse medievale, anticamente chiamato “Via Superba”. Non è mancata la S. Messa celebrata da don Vincenzo in una delle cappelle della Basilica. Al Vangelo ha evidenziato la moltiplicazione dei pani. “Gesù è il pane, è il cibo”. “Mai come oggi – concludeva molti hanno bisogno di alimentarsi, occorre generosità e un pane per gli altri”. Poi gli auricolari per tutti per conoscere e vedere la chiesa con la tomba di Francesco, gli affreschi che rappresentano la vita di Cristo e del santo. A proposito della tomba, significativo quanto ha detto la guida circa l’autenticità del corpo di Francesco dimostrata da documento firmato che si trova nel sarcofago. In serata la comitiva entrava in Roma alloggiando a qualche centinaio di metri dalla Basilica di S. Giovanni, sede della Diocesi di Roma e vicino alle Terme di Caracalla. Il clou della gita-pellegrinaggio è stato sabato 9, quando il gruppo, di buon mattino, si portava in via della Conciliazione per poi affluire in Piazza S. Pietro, controllata al massimo, nella zona predisposta dall’organizzazione per gli oltre 5.000 rappresentanti della Stampa Cattolica, forte di 192 testate, di cui 80 rappresentate con i direttori seduti nell’area vicina al papa. Dopo un’attesa di quasi due ore, dagli schermi giganti si è visto

l’uscita di papa Francesco che ha salutato i 50.000 presenti girando in lungo e in largo tutta la piazza a bordo della sua jeep bianca scoperta. Continui applausi e gli evviva al papa hanno seguito questa mezz’oretta di tragitto prima che si recasse sul piazzale davanti alla Basilica di S. Pietro dove ha rivolto il suo discorso. “Una festa di Popolo” ma soprattutto una festa della Fisc che ha così ricordato il 50° anniversario di fondazione della federazione. Il Papa ha incoraggiato il presidente Francesco Zanotti: “Andate avanti così!”. Nel saluto ai fedeli in lingua italiana, il papa ha ricordato i pellegrini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, della Caritas e della nostra Federazione italiana settimanali cattolici. Gli oltre 5.000 berretti rossi, per tutta risposta, hanno sventolato festosamente le copie dei loro settimanali e “Nuova Scintilla” ne ha sventolate 52! Poi il suo discorso. L’elemosina è una parola che deriva dal greco e significa Misericordia. Offrire misericordia non può essere un peso o una noia da cui liberarsi in fretta, come da un ubriaco a cui non si dà l’obolo perché forse andrà a comprare vino per ubriacarsi. Significativa poi è stata la nota finale di papa Francesco con un aneddoto che racconta di come una mamma argentina abbia insegnato ai suoi tre figli a condividere ciò che si ha con i poveri: chiedendo loro di dare metà della cotoletta impanata al povero che ha appena bussato alla porta. Lunghi applausi hanno salutato l’intervento di papa Francesco. Al termine tutto il gruppo si è diretto all’entrata in Basilica attraverso la Porta Santa per una breve visita alla Basilica. Ma non è finita qui, poiché si è potuto partecipare alla S. Messa concelebrata all’altare della cattedra, anche con la presenza del nostro direttore don Vincenzo, dal vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università cattolica del Sacro Cuore. Una giornata conclusasi con il sereno viaggio di ritorno, con il ricordo non facile da dimenticare dell’incontro con papa Francesco insieme al nostro settimanale “Nuova Scintilla” in occasione del 50° anniversario di fondazione della FISC. Luigino Zanetti

Cara “Nuova Scintilla” Ho partecipato all’udienza-Giubileo a Roma da papa Francesco, in occasione del 50° della FISC. Devo esternare il mio ringraziamento per aver potuto partecipare ad una grande esperienza di fede. Le forti emozioni provate, prima ad Assisi e poi a Roma, soprattutto durante le due sante messe celebrate in lunghi tanto significativi per la nostra religione, segneranno un ricordo indelebile nella mia vita. Ancora grazie e cari saluti, Giorgio Griguolo

Grazie al settimanale diocesano Voglio ringraziare “Nuova Scintilla”, don Vincenzo e Laura per questo pellegrinaggio meraviglioso e la signora Liliana Albiero che mi ha dato la possibilità di realizzare il mio sogno di visitare Assisi e vedere e ascoltare il papa. Maria Doìna, badante

Pellegrina a Roma nell’Anno Santo della Misericordia Grande gioia, stupore, rendimento di grazie a Dio, sono i sentimenti che mi hanno accompagnato nel pellegrinaggio di venerdì 8 e sabato 9 a Roma. In lista di attesa, perché iscrittami troppo tardi, ormai ero sicura di non poter vivere questa esperienza a cui tenevo molto. Ma i piani del Signore non sono quelli degli uomini. Perché giovedì 7 sera, alle 19.30, una telefonata di don Vincenzo ha cambiato completamente la mia situazione: “Si è liberato un posto, vieni, domani alle 6.30 partiamo”. Incredibile! Ma vero! Il Signore, grande e misericordioso, tramite la voce di don Vincenzo, mi chiamava a Roma, all’udienza del papa e a passare la Porta Santa. Aveva ascoltato il profondo desiderio del mio cuore! È stata veramente un’esperienza unica ed irrepetibile quella che ho vissuto in quei due giorni. Perché la gioia di vivere il pellegrinaggio è stata resa più grande dall’essere insieme a persone care e speciali che mi hanno fatto sentire la comunione tra fratelli di fede e il calore di un’amicizia sincera. Lodo e ringrazio Dio per il dono di questi due giorni così ricchi e significativi, vissuti nel tempo pasquale, che hanno rigenerato la mia vita. Il Signore è veramente risorto! Simonetta Scarpa

Elemosina: ricchezza della misericordia Partecipare al Giubileo dei settimanali cattolici è stato un viaggio piacevole in compagnia di tante persone, ma soprattutto una forte esperienza di fede. Abbiamo condiviso con papa Francesco che l’elemosina deve essere un gesto di attenzione sincera a chi si avvicina a noi e chiede umilmente il nostro aiuto, che non deve essere dato per essere ringraziati e ammirati, ma deve portare con sé tutta la ricchezza della misericordia. Elena e Giannino

Francesco, uno di noi Alla udienza giubilare in Piazza S. Pietro del 9 aprile, alla presenza tra l’altro di migliaia di universitari della Cattolica e di sostenitori della stampa cattolica, papa Francesco ha parlato della elemosina, di cosa significhi per i bambini e per tutti noi, con semplicità disarmante. Si è intrattenuto in piazza per oltre due ore, anche dopo la chiusura della udienza, cercando in modo insistito l’incontro con le persone, nonostante i problemi legati alla sicurezza e a regole organizzative un po’ rigide (accesso oltre le transenne solo per i disabili in carrozzina), in un clima di festa, con musiche popolari suonate dalle bande, di varie regioni, facendosi fotografare insieme ad un gruppo di trans e di ex prostitute, abbracciando uno ad uno i disabili in carrozzina presenti. Alla messa in basilica di San Pietro, concelebrata dal nostro don Vincenzo, il vescovo assistente della Cattolica mons. Giuliodori ha trasmesso il messaggio particolare del papa per gli studenti della università del Sacro Cuore: “Dopo la fine degli studi non vadano subito in pensione!”. Che Dio ce lo conservi a lungo! Giuseppe Boscolo

Due giorni ricchi di spiritualità Cara Nuova Scintilla, colgo l’occasione per ringraziare dell’invito fattomi ad unirmi al gruppo della FISC: come tutti i progetti a me sconosciuti, credo sia stato un segno importante… Nell’anno della Misericordia desideravo anch’io partecipare a un pellegrinaggio, quindi ho colto al volo quest’occasione, senza pensarci troppo. Tutto quello che ho vissuto in questi due giorni è stato per me segno di quell’Amore misericordioso che tutti desideriamo. Due giorni intensi, e ricchi di esperienze, emozioni e vibrazioni spirituali. Non potrò mai dimenticare Assisi e i luoghi santi dov’è vissuto S. Francesco e nemmeno potrò dimenticare Piazza S. Pietro, i sorrisi e la tenerezza del papa. Il passaggio della Porta Santa, con tutte le persone care nel cuore, è stato il dono più grande perché, in quell’abbraccio di misericordia, il Signore si è caricato, ancora una volta, delle nostre fatiche. Mirella Boscolo

Rinnovati ricordi e tanta gratitudine Per me la gita pellegrinaggio ad Assisi e a Roma ha avuto un significato profondo. Innanzitutto volevo visitare la basilica di San Francesco d’Assisi e poi il mio ritorno in piazza San Pietro, dove ho molti ricordi indimenticabili: ho visto due fumate bianche, la prima con l’elezione di papa Benedetto XVI e la seconda con l’elezione di papa Francesco. Ritornare lì, in quel posto pieno di amore e magia, dove tutti ci sentiamo fratelli e sorelle (almeno per un po’) è stato per me un momento nuovo con l’udienza Giubilare presieduta da papa Francesco per il 50° anniversario della Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC). E poi devo molto a “Nuova Scintilla” ed è stato un mio modo di esprimere tanta gratitudine. Barbara Braghin


VITA DIOCESANA VICARIATO DI CAVARZERE

“Chiedete e vi sarà dato”

A

S. Pietro, Dolfina e S. Gaetano, da don Giovanni Lodo, collaboratore per l’unità pastorale di Pettorazza Grimani e Papafava, da don Benvenuto Orsato, collaboratore nell’unità pastorale per Passetto e Ca’ Briani (nella foto). Ricordata la figura del santo sacerdote Giovanni Battista de La Salle, memoria liturgica del giorno, il celebrante si rifaceva all’omelia della notte di Pasqua di Papa Francesco che invitava alla speranza: “Vediamo e vedremo continuamente dei problemi vicino a noi e dentro di noi. Ci saranno sempre, ma questa notte occorre illuminare tali problemi con la luce del Risorto, in certo senso “evangelizzarli” (...) Apriamo al Signore i nostri sepolcri sigillati, perché Gesù entri e dia vita (...) Questa è la prima pietra da far rotolare via questa notte: la mancanza di speranza che ci chiude in noi stessi. Che il Signore ci liberi da questa terribile trappola, dall’essere cristiani senza speranza, che vivono come se il Signore non fosse risorto”. “Ebbene - sottolineava il celebrante - noi siamo qui stasera proprio perché sostenuti da questa speranza. Continuiamo a pregare con fiducia: i sacerdoti sono pochi,

I GIORNI

La miccia

A

bbiamo una Santa Barbara imponente. Un armamentario di migliaia di libri e di studi, di inchieste e di interviste. Centinaia di locali e di programmi. Ma spesso tutto appare morto o almeno appassito. Dov’è la miccia? La miccia per accendere il fuoco, per far scoppiare l’incendio, per iniziare il cammino. Tutti travolti dalla crisi e soffocati dagli impegni. Delusi e abbacchiati. Incerti e impacciati. Rincantucciati dentro i nostri timori e i nostri calcoli. È possibile vivere la semplicità della fede? È possibile il riconoscimento diretto e esplicito di Cristo, il brillio della sua presenza nei nostri occhi e nelle nostre mosse? Non ci si può muovere per qualcosa di meno di Cristo: per un programma, un piccolo successo, una piccola impresa, un breve risultato. Una mamma che ha lì il suo bambino piccolo, per che cosa si muove se non per lui? Una persona innamorata, di che cosa vive e respira? Nella stiva delle nostre navi sono ben disposti i calendari della pastorale, nelle navate delle nostre chiese sono ordinati i programmi delle funzioni. Ci sono le persone che hanno visto il Signore e lo annunciano ai fratelli? Maddalena che corre a dirlo ai discepoli? Apostoli che lo raccontano a Tommaso? La donna che tocca i piedi di Gesù? Dov’è il cieco guarito che si mette a camminargli dietro? “Non è più come allora – si dice -. Non l’abbiamo più davanti agli occhi crocifisso; non più glorioso che mangia il pesce con noi sulla spiaggia”. Queste espressioni che sentiamo riecheggiare trasudano di pigrizia e quasi di tradimento. Gesù ha detto: “Io sono sempre con voi”. Ha detto: “Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue: fate questo!”. Ha detto: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono là”. “Ogni volta che avete fatto qualcosa a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Sono parole? Espressioni figurate? Simboli? Una chiesa fatta di carta e non di pietra? Una comunità fatta di buone intenzioni, e non di persone? Da nessuna parte c’è gente che vive oggi di Cristo, patisce per lui, vive felice in sua compagnia? La primissima cosa che Cristo ci chiede ogni giorno – oggi e per tutta la vita – è, come a Pietro sul lago: “Mi ami tu?”. Invochiamo lo Spirito, perché accenda i cristiani come fuoco e li faccia volare come vento: vivendo la ‘Letizia dell’amore’ nella famiglia, e tutto il ‘Gaudio del Vangelo’ nel mondo. Un’accensione del cuore, un giro della chiavetta per far partire la macchina, un volo di libertà. Una donna, quante donne; un uomo, quanti uomini, come Caterina da Siena: “Se sarete quello che dovete essere, incendierete il mondo”. don Angelo

nuova Scintilla

13

PARROCCHIA DI ROSOLINA

L’incontro di preghiera per le vocazioni si è svolto in questo mese a Foresto

nche quest’anno si è confermata nel Vicariato di Cavarzere la bella tradizione di ritrovarsi, sacerdoti e fedeli, a turno, in tutte le parrocchie, nei primi giovedì di ogni mese per una solenne concelebrazione allo scopo di ottenere il dono di nuove vocazioni sacerdotali e religiose. Così, dopo l’incontro di preghiera a Pettorazza Grimani il 7 gennaio, a San Pietro di Cavarzere il 4 febbraio, a Villaggio Busonera il 3 marzo, giovedì 7 aprile è toccato alla piccola parrocchia di Foresto, possiamo dire alla periferia del Vicariato. Il suono festoso delle campane si perdeva nel silenzio della campagna avvolta nelle prime ombre della notte, invitando i fedeli a raggiungere la chiesa ancora addobbata a festa per le feste pasquali. Animata l’assemblea da un piccolo Coro sotto la guida dell’organista Roberto Fontolan, si dava inizio alla solenne concelebrazione presieduta dal parroco don Luigi e concelebrata dal vicario foraneo don Francesco Andrigo, parroco di San Giuseppe, Villaggio Busonera e Boscochiaro con la collaborazione di don Renzo Moro, dall’arciprete di S. Mauro don Achille De Benetti, dal parroco di Rottanova don Andrea Rosada, da don Alberto Ferro, parroco dell’unità pastorale di

domenica 17 aprile 2016

anziani e malati, le vocazioni scarseggiano, le chiese si svuotano: il quadro non è certamente roseo, ma il Signore è Risorto. Coraggio: “Io ho vinto il mondo...”, “Non vi lascerò orfani”, “Io sarò sempre con voi fino alla fine del mondo”.”. Rifacendosi ad alcuni passaggi del Vangelo del giorno, il celebrante concludeva indicando nella preghiera e nella santità delle nostre famiglie quell’humus ideale perché ritornino a sbocciare le vocazioni anche nel nostro tempo. Nella preghiera dei fedeli si è pregato anche per il nostro Seminario e si sono ricordati i sacerdoti defunti insieme a Suor Maria Lucia Coelho, tragicamente scomparsa per incidente stradale. L’incontro si concludeva con un momento conviviale presso la canonica con lo scambio degli auguri pasquali. L. D. N

Celebrazione della Cresima per 35 ragazzi

Per una vita “buona”

S

abato 9 aprile 2016 si è svolta la celebrazione della S. Cresima per 35 ragazzi di seconda media della nostra Comunità. Il cammino di preparazione, guidato dalle catechiste Federica e Sabrina, ha seguito tre spunti educativi: il 1° ci è stato offerto dal testo, tutto incentrato sul sacramento e sui doni dello Spirito Santo per una vita buona; il 2° sul gruppo dei ragazzi, per educarli ad un’accoglienza reciproca nel rispetto delle diversità per poter immaginare cosa vuol dire la parola “Comunità”; il 3° la vicinanza alle famiglie, visitandole una ad una e coinvolgendole nelle diverse tappe a livello liturgico e di condivisione fraterna. Determinante è stato il pellegrinaggio a Roma nei giorni 11 e 12 marzo. Genitori, padrini e ragazzi, insieme nella Città Eterna a godere della sua bellezza e della ricchezza della sua storia cristiana. Il gruppo di quest’anno è stato privilegiato perché ha avuto la grazia di partecipare all’udienza giubilare in piazza San Pietro, godendo anche della vicinanza al passaggio del Papa lungo il percorso di saluto. L’emozione di essere in quella piazza, immersi in una folla di ragazzi delle medie che fanno l’esperienza dei Cavalieri del Graal che hanno creato un clima di grande festa con canti e grida di saluto, la visita poi alla Basilica, alla Scala Santa, ecc. hanno lasciato in tutti una profonda esperienza di gioia, raccontata a pranzo, in corriera e poi a casa. Lo Spirito Santo aveva già soffiato nel cuore di questi ragazzi quando sabato si sono presentati davanti al vescovo Adriano. La nostalgia di un bene ricevuto ed il desiderio di un bene che ci può essere ancora offerto hanno condotto tutti al passo della Confermazione in un clima di silenzio e di profonda attenzione. Quello che è rimasto nel cuore è di più di quello che hanno detto o scritto. Quell’amicizia scoperta e vissuta in questi mesi noi chiediamo allo Spirito che sia seme di un nuovo germoglio. I ragazzi più grandi nei prossimi giorni racconteranno dei passi fatti dopo la Cresima e inviteranno tutti ad una “Festa Giovane”, gli ultimi cresimati come quelli che hanno sì ricevuto la Cresima ma che poi hanno lasciato il cammino sognando solo libertà e non credendo che la libertà è una questione di vera felicità. don Lino

DA VARIE PARROCCHIE IN PELLEGRINAGGIO A ROMA

Il coro polifonico “Voci di gioia” dal Papa il 2-3 aprile: il racconto di un partecipante

Grandi emozioni e cuore a mille

G

rande soddisfazione per la riuscita del pellegrinaggio a Roma organizzato dal coro polifonico “Voci di gioia” (costituito da coristi di Ca’ Emo, Fasana, Botti Barbarighe, Pettorazza, Agna e Adria) sabato 2 e domenica 3 aprile in occasione del Giubileo della Misericordia. Sono stati due giorni intensi e ricchi di

emozioni che coro e pellegrini hanno vissuto pienamente. Siamo partiti sabato di buon mattino e siamo giunti a Roma nel primo pomeriggio. Prima tappa del programma è stata la visita guidata alla Basilica di San Paolo fuori le mura, al museo e agli scavi archeologici.

Alla sera la Santa Messa nel Santuario paolino di Santa Maria Regina degli Apostoli concelebrata dal vice parroco e da don Francesco dal Passo, sacerdote della chiesa di S. Andrea di Adria che ci ha accompagnato nel pellegrinaggio. I canti sono stati eseguiti dal coro polifonico, accompagnati all’organo da Nicola Lionello e diretti da Bruno Franchin. Al termine dei ringraziamenti per aver dato solennità alla celebrazione dall’assemblea è partito spontaneo un caloroso applauso per l’ottima interpretazione dei brani proposti. Abbiamo anche avuto modo di incontrare e salutare con piacere Padre Gianfranco Tinello di Pettorazza, che in quei giorni si trovava nella capitale. La giornata

si e poi conclusa con la cena in albergo e per i più resistenti il giro Roma by night. La domenica alle 10.30 la Santa Messa della Divina Misericordia presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro. Al termine, dopo la recita del Regina Coeli, i saluti del Papa a tutti i pellegrini giunti da ogni parte e poi il passaggio tra la folla con la papa-mobile. Grande emozione e cuore a mille quando Papa Francesco ci è passato vicino salutandoci. Abbiamo poi attraversato la Porta Santa e sostato in preghiera sulla tomba di San Giovanni Paolo II. Nel pomeriggio, dopo il pranzo, visita libera in centro città per l’acquisto di un ricordo e per un buon gelato... Quindi il ritorno a casa stanchi ma immensamente soddisfatti ringraziando il Signore per averci donato di vivere in perfetta serenità questa bellissima esperienza. N. L.


14

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

CAVARZERE

VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

ANTICO DUOMO DI SAN MAURO

Pd e Sel uniti con Henri Tommasi

Il libro di Carlo Baldi pubblicato lo scorso novembre

Ottica di continuità

I

n questi giorni si stanno delineando schieramenti e candidati in vista delle elezioni amministrative del 5 giugno prossimo. È la volta della maggioranza di centrosinistra, al governo del paese dal 2011. Il Partito Democratico e Sel di Cavarzere riconfermano la loro fiducia per il secondo mandato al sindaco Henri Tommasi “il quale – dichiarano congiuntamente le due segreterie locali in un comunicato - rappresenta l’espressione diretta del lavoro che i due gruppi politici hanno svolto durante quest’ultimo mandato”. La ricandidatura di Tommasi nasce “in un’ottica di continuità e dopo aver portato a termine un’importante opera di risanamento finanziario dell’ente creando al contempo le condizioni per trovare nuove risorse che hanno permesso

Valore storico da riscoprire

di mantenere inalterati tutti i servizi erogati senza alcun aumento delle tariffe ma che hanno consentito soprattutto l’avvio di importanti opere pubbliche che da tempo la città attendeva”. La maggioranza, aperta al confronto ed all’apporto di tutte le forze della società che intendano condividere un progetto per il futuro di Cavarzere “intende proseguire il percorso iniziato attraverso una visione programmatica che sarà sicuramente più consapevole e concreta”. È attesa per i prossimi giorni la presentazione ufficiale del candidato sindaco e della lista che lo sosterrà. (n. s.)

D

alla Pasqua di Risurrezione si irradia sulla fede uno splendore che la costituisce come chiamata, meglio vocazione, con energia di grazia, a riunire in popolo di Dio i cristiani, i battezzati, così da formare una grande, universale, unica famiglia. È l’aspetto comunitario della fede da realizzare, vivere, praticare assieme, in modo vicendevole, specialmente in questi tempi difficili e di persecuzione. Qui si scopre il significato della parola “Chiesa”, di Popolo radunato. Popolo di Dio invitato dal Papa Francesco la sera del 13 marzo 2013, quando, dopo l’elezione a Pontefice, si presentò per la prima volta al balcone della Basilica di S. Pietro in Roma, a pregare per Lui e benedirlo in commovente silenzio, prima

Presentata la “Lista blu Bernello Sindaco”

Cavarzere, oltre Cavarzere

C

ol motto “Cavarzere, oltre Cavarzere”, è stata presentata lunedì 11 aprile la “Lista Blu Bernello Sindaco” che partecipa alle amministrative del 5 giugno prossimo. Trasversale, con persone di esperienza e giovani volonterosi, la Lista Blu rappresenta la novità di questa tornata amministrativa a Cavarzere. Pochi punti programmatici, grande attenzione al quotidiano, un occhio di riguardo alla sostenibilità finanziaria. La Lista Blu guarda a Cavarzere per una buona amministrazione che valorizzi le competenze e guardi “oltre Cavarzere” per cogliere tutte le opportunità della Città metropolitana ad oggi non sfruttate. «Non si è di destra né di sinistra. Ma si vuole il bene della città per confrontarci e trovare energie e risorse con uno sguardo alla Città metropolitana, anche un eventuale progetto di unione con altri comuni», dice il candidato sindaco Amedeo Bernello. La candidatura arriva con un effetto a sorpresa, ma parte da un progetto meditato e che ha raccolto

adesioni da esponenti politici e della società civile in modo trasversale, tutti convinti che Cavarzere debba ripartire con energie nuove e con personalità di spessore. Largo, dunque, ai giovani che hanno dimostrato lunedì sera all’evento di presentazione al ristorante “Paioa” grande curiosità per il nuovo soggetto politico. La lista è pronta, ma verrà ufficializzata in un prossimo evento. Tra gli amministratori più esperti, oltre al candidato Amedeo Bernello: Marzia Tasso, Ezio Bettinelli, Francesco Giuriato e Giacomo Busato. Ma poi si mettono in gioco gli esordienti Andrea Celeste Ferrari e Alessandro De Grandis. «Siamo persone di tutti i giorni - ha detto Amedeo Bernello -. Crediamo di avere le capacità necessarie per Cavarzere e ci impegniamo a dare la massima disponibilità. Soprattutto mettiamo a disposizione della città una buona squadra di giovani, che è ciò di cui abbiamo davvero bisogno». Nei prossimi giorni sarà ufficializzato anche il programma amministrativo. (n. s.)

LAVORI PUBBLICI

Anche nella centrale via Roma

Marciapiedi dissestati

C

avarzere: via Roma. Avete osservato come è ridotto il lastricato del marciapiede destro della principale via del paese e precisamente nel tratto che va dall’altezza di Corso Italia fino a via Vincenzo Bellini? Gran parte dei “piastrelloni” rettangolari in marmo, sia quelli ceneri che quelli “ornamentali” di color bianco, o denotano profonde crepature o sono addirittura sfondati, cosa dovuta ai sovraccarichi o agli eccessivi pesi, comunque superiori alla portata cui il lastricato pedonale è stato sottoposto nel corso degli anni; o perché sormontato da automezzi per vari motivi, o da altri carichi (compresa qualche autogru). Lo stesso fenomeno che si può osservare anche in piazza del duomo, intitolata a mons. Giuseppe Scarpa, benemerito e defunto arciprete di Cavarzere. Il motivo è da ricercare nel fatto che sia i marciapiedi che le piazze dispongono di un sottofondo più leggero, cioè meno massiccio di quello stradale: percorso coperto poi asfaltato e certamente più resistente ai carichi rispetto ai marciapiedi il cui transito, come dice la parola, è riservato ai soli pedoni. Questo per quello che riguarda il lastricato, che da

tempo ormai ha bisogno di manutenzione, con la sostituzione dei piastrelloni danneggiati. Lo stesso tratto di marciapiede, come si può osservare, ha bisogno di una ripulitura generale della griglia di scarico dell’acqua piovana che lo percorre lateralmente per tutta la sua lunghezza: intasata da rifiuti urbani e da terriccio; sopra i quali germoglia spontaneamente l’erba, contribuendo a sua volta a otturare il passaggio dell’acqua nella canaletta e quindi nella rete generale di scarico. Per quanto riguarda invece il marciapiede sinistro nello stesso tratto di via Roma, il cui selciato è in cubetti di porfido o “sampietrini”, occorre rilevare che le imprese dopo i lavori di scavo per la posa di tubazioni per la fognatura o per l’allacciamento alla rete del gasdotto, no hanno eseguito il ripristino dell’opera con la dovuta cura e garanzia di resistenza; per impedire, come è successo, che lo stacco di alcuni “sampietrini” provochi il disfacimento di qualche tratto di percorso pedonale. Cosa che succede spesso in tanti altri casi consimili con la dispersione e la perdita dei cubetti di porfido alla cui mancanza si è provveduto poi

con un rappezzamento d’asfalto, come in vicolo Dalmazia. Una brutta rabberciatura riprovevole, oltre che antiestetica, che spesso si tramuta, come altrove, in una pozzanghera quando la toppa non viene neanche livellata. O peggio ancora, come è successo in via Salvadego dove un pezzo di marciapiede si è letteralmente disfatto ed è diventato addirittura impercorribile e pericoloso per i pedoni (lateralmente invaso dalle erbacce). Tenendo conto anche dei numerosi tagli stradali rabberciati malamente in molte vie del paese (come per esempio in via G. Mameli o l’adiacente via Pisacana) corre l’obbligo di sottolineare che il settore delle manutenzioni viarie è una dei più trascurati di Cavarzere, il che lascia perlomeno sperare che i futuri amministratori civici includano anche questo problema nel loro programma, con la necessaria riasfaltatura. R. Ferrarese

ancora che Egli impartisse la prima Benedizione. Fu ed è la chiave della sua evangelizzazione. Il popolo di Dio è il filo conduttore della storia della salvezza, della Bibbia, meglio della Parola di Dio. Popolo di Dio che si raduna, si incontra a pregare, lodare, acclamare il Signore nell’esperienza dell’ascolto e della comunione nella Chiesa, chiamata propriamente “tempio”. Carlo Baldi, già maestro, ben conosciuto e molto apprezzato per le sue ricerche storiche su Cavarzere, nel novembre scorso ha pubblicato il libro “Antico Duomo di S. Mauro” distrutto negli ultimi giorni della 2ª guerra mondiale. A mia valutazione, è stato un grande dono per la storia religiosa e civile del paese. Un dono che, ritengo, ha saputo toccare e far vibrare la sensibilità cristiana della comunità di S. Mauro. Libro già presentato molto bene con proprietà di particolari dallo scrittore e redattore del settimanale diocesano “Nuova Scintilla” Angelo Padoan, nel gennaio scorso; pure presentato dall’autore stesso Baldi nell’auditorio del Palazzo Danielato di Cavarzere. Come originario del paese, ritengo sarebbe un vero peccato passasse all’ombra della dimenticanza. È un’edizione che, pagina dopo pagina, descrive il Duomo nel suo valore storico e artistico. Il susseguirsi delle molte immagini-foto originali delle tele di validi autori, degli altari monumentali marmorei, degli affreschi soprattutto sul soffitto, offre un ricordo stupendo del Duomo. Basteranno poi le pagine della presentazione, ai lettori, e al termine “Restaurato, distrutto, ricostruito”, per cogliere il cuore dell’opera. La si legge volentieri e si percepisce quale lavoro di ricerca l’autore si è sobbarcato, viaggi per consultare ed offrire accurata e fidata documentazione. Ad esempio il raffronto tra il duomo di S. Mauro e la chiesa maestosa dei Gesuati a Venezia individuandone il progettista e costruttore. Come il raffronto tra la vasca battesimale risalente al VII-VIII sec. ed alcuni simboli biblici esistenti sui mosaici di S. Apollinare in Classe e S. Vitale a Ravenna. Un’opera editoriale quanto mai ammirevole e per la cui pubblicazione molto ha contribuito l’Amministrazione comunale. Persino moglie e figli sono stati coinvolti come collaboratori nell’opera. Un particolare poi va rilevato: per i finanziamenti alla costruzione e all’arredamento interno del Duomo la gente, le famiglie e le famose confraternite, si sono tassate per anni, sottoponendosi a veri sacrifici. Basta pensare alla grande povertà, a volte miseria, di quei tempi. C’era però tanta fede. Il lavoro encomiabile dell’Autore non riporta soltanto al passato, che tutto ha distrutto, pure ci porta all’oggi, all’attualità con il porci una domanda: l’attuale Duomo (nella foto in alto), ricostruito per tenace volontà dell’arciprete mons. Giuseppe Scarpa “dov’era e com’era”, superando enormi difficoltà ed ostacoli, soprattutto finanziari, ha qualcosa da dirci, da insegnarci come Popolo di Dio? Il Duomo o Tempio, che oggi ammiriamo, ci educa veramente come popolo di Dio, ossia come appartenenza alla Chiesa viva, come comunità? Personalmente ho constatato l’amore, la fede, la passione e lo spirito di servizio dell’autore. Leggendo e guardando quelle pagine scopriamo qualche messaggio? Se entrasse nelle famiglie quel volume! Grazie, stimato Carlo Baldi! don Umberto Pavan


POLESINE TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO

Si parla, anche a vanvera

“N

on senza stupore ho riletto l’articolo pubblicato sul Gazzettino Nord Est del 12 gennaio ultimo scorso dove Bortolo Mainardi, bellunese, già Commissario per l’Alta Velocità a Nord Est, che dal 2008 siede al tavolo degli esperti della Commissione Nazionale di Valutazione di Impatto Ambientale (l’organismo che fornisce il parere tecnico dell’impatto sul territorio delle grandi opere infrastrutturali) - dichiara l’ing. idraulico Giancarlo Mantovani, direttore generale dei Consorzi di Bonifica Delta del Po con sede a Taglio di Po e Adige Po con sede a Rovigo – afferma che è sbagliato reintrodurre il limite delle 12 miglia dalla costa quale fascia entro la quale non possono essere rilasciate concessioni per la ricerca e lo sfruttamento in mare di depositi naturali di idrocarburi. Si sveste da tecnico ed indossa i panni del politico quando sostiene che è un errore strategico della politica energetica nazionale, in quanto continuiamo a pagare una bolletta energetica del 30% superiore rispetto a quanto sborsano tutti i partner europei. Dimostra poi inequivocabilmente la propria ignoranza sul tema quando afferma che “l’estrazione (di metano) non ha mai generato effetti negativi apprezzabili per l’ambiente”. Chi ha un minimo di competenza sul tema conosce i danni permanenti che l’estrazione di metano ha provocato in tutto il Delta del Po ed anche nella vicina Emilia Romagna. Nel Delta del Po è noto, quasi a tutti, che a seguito delle estrazioni di metano, che sono state poi sospese nei primi anni ‘60, il suolo si è abbassato mediamente di due metri con punte di oltre tre metri dal 1950 al 1980 e che nel periodo 1983 - 2008 è stato misurato un ulteriore abbassamento variabile da 30 a 50 centimetri. I danni permanenti al territorio sono ben dimostrati e visibili ad occhio nudo in scala 1:1 e i costi conseguenti a tali danni ricadono oggi solamente sugli abitanti dei territori interessati. Il Governo centrale riconobbe i danni causati al territorio dall’estrazione di metano da sottosuolo e per un periodo finanziò interventi che puntavano a ripristinare tali danni, poi per qualche anno la Regione subentro nel finanziamento di tali opere ma oggi l’onere è sostenuto solo dai cittadini del Delta”. La scelta di riprendere le estrazioni di metano vicino al Delta

del Po è squisitamente politica – chiosa Mantovani - ma chi prenderà tale decisione sarà responsabile dell’ulteriore subsidenza e della conseguente perdita irreversibile di territori già soggiacenti il livello del mare, territori umidi di valenza ambientale riconosciuti tali da Unesco, territori agricoli ed aree urbane dove vivono e lavorano oltre 50.000 persone che, ancorché bassopolesani, hanno pari dignità e diritti degli altri”. “Le affermazioni rilasciate dal Mainardi dimostrano solo che lo stesso – conclude l’ing. Mantovani con grande preoccupazione - non conosce l’argomento di cui parla e rilascia dichiarazioni senza alcun supporto tecnico. Auspico che anche la Regione del Veneto prenda posizione sulle affermazioni del Mainardi, coerentemente con quella che è la linea regionale sul tema”. Giannino Dian

Ancora sulle trivellazioni

Fronte comune

S

arà veramente difficile che si possa avverare in provincia di Rovigo un’altra occasione per trovare tutte le forze politiche, sociali, sindacali e ambientaliste d’accordo per votare “Sì” ad un referendum come quello del 17 aprile 2016 per “cancellare la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio, entro le 12 miglia marine dalla costa, senza limiti di tempo alla durata delle concessioni, cioè sino all’esaurimento del giacimento”. Al Museo Regionale della Bonifica a Ca’ Vendramin di Taglio di Po, i responsabili di zona della Coldiretti di Taglio di Po, Antonio Beltrame, e di Porto Tolle, Adriano Tugnolo, pure presidente del Consorzio di Bonifica Delta del Po con sede a Taglio di Po, hanno indetto un incontro con gli associati compresi i dirigenti delle cooperative di pescatori “Villaggio Pescatori”, “Maistra”, “Ariano”, “Pila” e “Miticoltori Scardovari” aderenti alla Coldirettsul problema “Trivelle” dell’ing. Giancarlo Mantovani, direttore generale dei Consorzi di Bonifica “Delta del Po” con sede a Taglio di Po e “Adige Po” con sede a Rovigo. “La cosa più assurda detta alla televisione in questi giorni - ha chiosato Mantovani - è che estrarre metano dal sottosuolo non comporta nulla di collaterale. E quello che è successo qui da noi, nel delta polesano,

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

15

SETTIMANA NAZIONALE DELLA BONIFICA

Visite guidate a Ca’ Vendramin

I

n occasione dell’edizione 2016 della “Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione”, che sarà dal 23 al 30 aprile, promossa dall’Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela dei territorio e delle acque irrigue), il Consorzio di Bonifica Delta dei Po, con sede in via Pordenone 6, a Taglio di Po, al fine di divulgare e promuovere l’indispensabile attività dei Consorzi di Bonifica nell’ambito della gestione e conservazione del territorio, offre la possibilità di visitare l’ultra centenario ex impianto idrovoro di Ca’ Vendramin, ora Museo Regionale della Bonifica, che costituisce un importante esempio di archeologia industriale. Per poter visitare gli spazi espositivi dei Museo con una guida, in collaborazione con la Fondazione Ca’ Vendramin, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle

ma anche nel ferrarese e nel ravennate, non dice nulla? Abbiamo degli esempi incontestabili nel Delta: l’idrovora di Ca’ Vendramin non riusciva più a pompare l’acqua per tenere all’asciutto l’isola di Ariano; il ponte di Ca’ Mello si è dovuto alzare di 2 metri; oltre 1.000 chilometri di argini dei fiumi e a mare si sono dovuti alzare per contenere l’acqua; lo Stato che ha speso un’enormità di soldi sacrificando lo sviluppo del territorio. Il nostro Consorzio del Delta del Po, per garantire la produttività di 40.000 ettari di territorio fortemente antropizzato, all’anno consuma mediamente 10 milioni di kwh di energia elettrica, con una spesa di circa € 2.200.000 equivalenti ad un costo medio di € 55 all’ettaro; ma poi c’è l’erosione delle coste per la forza dell’onda e le barriere antisale che si abbassano. Dal 2010 la Regione non dà più un centesimo per continuare a rimediare ai danni della subsidenza e questo preoccupa immensamente”. L’incontro si è concluso con l’intervento del direttore della Coldiretti provinciale Silvio Parisi e del presidente Mauro Giuriolo, oltre al presidente della cooperativa pescatori Pila Virginio Tugnolo, i quali hanno ribadito che “da questo territorio deve partire un messaggio forte alla politica, andando a votare ed esprimersi per il Sì, indipendentemente dal risultato nazionale: i posti di lavoro? Si salvano se si salva l’agricoltura, la pesca e le lagune e non gli interessi delle lobby!”. Giannino Dian

15 alle 18, - informa Giancarlo Mantovani, direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po - è indispensabile effettuare le prenotazioni telefonando al numero 0426 81219. L’edizione di quest’anno, che gode del significativo cofinanziamento della Commissione Europea, ha per tema “Dall’Europa, energie per la crescita e la bellezza de territori italiani”. “Con le decine di interventi che si effettueranno sul nostro territorio, a discrezione di ogni Consorzio di Bonifica - spiega Giuseppe Romani, presidente Anbi Veneto si vuole porre all’attenzione della società le peculiarità di un territorio unico come il nostro, con l’obiettivo di formare una generazione sempre più consapevole delle potenzialità dell’ambiente in cui viviamo e attenta alla salvaguardia dello stesso”. G. Dian “VOCI DEL DELTA”

Il coro va a Milano

U

n inizio di Primavera intenso e pieno di appuntamenti canori per il coro popolare “Voci del Delta” di Taglio di Po. Il sodalizio, diretto dal maestro Marco Ruzza, dopo aver partecipato alle serate di beneficienza organizzate dal Rotary Club Porto Viro Delta Po del 23 febbraio e dalla giovanissima associazione volontariato “Foglie Vive” di Taglio di Po lo scorso 2 aprile, si prepara per i prossimi tre mesi molto ricchi di impegni attorno a casa ma anche in provincia di Venezia e di Milano. Il primo appuntamento è questo sabato 16 aprile quando il coro deltino sarà ospite della Corale di Pero (Milano), nell’ambito del loro “Concerto di Primavera”, che si svolge nella chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Cerchiate (Milano) ricambiando gli amici di Cerchiate per la loro presenza alla nostra 29ª Rassegna Corale Tagliolese del 2012. L’appuntamento di sabato 16 aprile è il preludio di un mese di maggio impegnativo. Punto fermo, oltre a vari appuntamenti, la 33ª Rassegna corale tagliolese che vedrà la partecipazione di un coro maschile veneziano ed un coro misto della città di Torino. Giannino D.

BREVI DAL DELTA

* BENE IL GIORNALINO SCOLASTICO ON LINE - [Loreo - Rosolina]. Ormai è un consolidato successo il “Giornalino on line”, curato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Marin Sanudo”. Durante l’incontro tenutosi nella sala del Consiglio Comunale di Rosolina è stata presentata la programmazione editoriale per l’anno 2016. Erano presenti i sindaci dei due Comuni, la rappresentanza di LNG Adriatic (sponsor dell’iniziativa) e le autorità scolastiche. * PASSANO GLI ANNI : RADUNO “RAGAZZI” CLASSE 1963 - [Rosolina]. Al Ristorante Formula di Gian Paolo Segato ( uno dei “ragazzi” ) si sono ritrovati a tavola i coetanei della classe 1963. In questo raduno c’è stato qualcosa di diverso da tanti analoghi incontri. Tra i conviviali c’erano anche due particolari loro coetanei: l’ex sindaco Daniele Grossato e l’attuale sindaco Franco Vitale. * IMMIGRAZIONE AEREA : NIDIATA DI AIRONI - [Delta]. Danilo Trombin, un

esperto faunista e ornitologo, mentre percorreva l’argine del Po di Goro ha visto alcuni aironi cinerini che volavano bassi tra gli alberi. Ha intuito che c’era qualcosa di “nuovo” e seguendo il percorso dei volatili e giunto a scoprire una nidiata di una decina di coppie di airone. Ma c’è un problema : Uno degli alberi con i nidi è già da tempo destinato ad essere abbattuto. Ma c’è anche la soluzione del problema: Procedere senza fretta e con la massima intelligenza. * PRELIEVO AEREO DI SANGUE : ZANZARE ALL’ATTACCO - [Polesine]. Girano nell’aria e sono già attive nel punzecchiare. Ma, a terra, sono già pronti nei Comuni i servizi sanitari per l’inizio della disinfestazione del territorio. * FOGLIE VIVE PER UN ORTO SOCIALE - [Taglio di Po]. “Foglie Vive” è il nome di una associazione di volontariato che si propone di coltivare a frutta e verdura un orto di mille metri quadrati per poi distribuire il raccolto a famiglie che si trovano in particolari difficoltà sociale. Chi

desidera può far parte dell’associazione versando una simbolica quota di 5 euro. * ANCHE I GATTI AVRANNO UN ALLOGGIO - [Porto Viro]. Entro maggio si prevede che saranno portati a termine i lavori per il gattile, la struttura che accoglierà i gatti randagi e anche la sede per il veterinario pubblico. Tutti riconoscono a Rina Bovolenta, presidente dell’associazione Oasi, il merito di aver con costante perseveranza e pazienza richiesta questa struttura. * PULIZIE STRAORDINARIE NELLA PINETA DI SAN GIUSTO - [Porto Viro]. Mentre andiamo in stampa dovrebbe essere iniziata la raccolta degli abbondanti rifiuti presenti nella Pineta di San Giusto. Come sempre, sulle cause del degrado della pineta c’è stato uno scambio di accuse tra maggioranza e minoranza politica. Ma ora grazie all’iniziativa della Fondazione Cariparo, Consvipo e Comune la pineta ritornerà pulita. * CALO DELLE VACCINAZIONI : TIMORI E PREGIUDIZI - [Polesine]. Alcuni

pregiudizi e timori di eventuali reazioni anomale alle vaccinazioni sono forse i motivi alla base del calo dei bambini vaccinati. Le Ulss tengono sotto controllo le statistiche, perché il perdurare del calo del numero dei vaccinati, potrebbe favorire il risorgere e diffondersi di malattie che erroneamente si ritengono scomparse. * ASSISTENZA AGLI ANZIANI MALATI : CHI PAGA LE SPESE ? - [Delta]. Al momento la spesa per il ricovero in strutture sanitarie di persone anziane con gravi patologie ( ad esempio l’Alzheimer) è sostenuta sia dai Comuni (per quanto concerne una loro quota), sia dai parenti del degente (in base e in proporzione al reddito Isee). La questione economica è sempre molto delicata e di non facile soluzione. E per risolvere una volta per tutte il problema, da più parti si sta cercando di coinvolgere la Regione Veneto, affinché la spesa di questi particolari degenti sia sostenuta interamente dalla Sanità pubblica. A. Bullo


16

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

POLESINE

FEDERCOOPESCA E PROVINCIA

Finotello, Bellan e le 14 cooperative

N

on abbiamo fatto in tempo a scrivere che si era aperto uno spiraglio, un altro dei punti richiesti dagli avversari del Consorzio, nella pace necessaria tra le cooperative e il Consorzio, che dopo poco circola un documento di Federcoopesca che appoggia “ogni azione per tutelare il Consorzio dai tentativi di sabotaggio” e... “chiediamo alla Provincia - conclude la nota firmata da Spinadin e Tiozzo - un gesto di responsabilità finalmente: chiamate il Consorzio pescatori del Polesine a sottoscrivere la convenzione! Chiediamo al signor sindaco di Porto Tolle di rompere gli indugi e di indicare questa precisa e logica strada come l’unica possibile”.

Ma allora ci si stringe la mano avendo trovato la quadra per andare avanti o il presidente Roberto Finotello pur affermando che dentro il mese di aprile sarà rivisto lo statuto che prevedrà 14 componenti il direttivo del Consorzio e due vice presidenti, non ha chiarito che con questo “accordo” non significa aver chiuso la partita? Anzi. Finotello non chiarisce perché all’incontro col Sindaco Bellan non hanno partecipato tutte le 14 cooperative per dare il là all’accordo. Forse perché ciò non corrispondeva alla verità se, in una nota Progetto civico, un gruppo che fa parte della maggioranza ha chiaramente criticato l’assenza delle cooperative nonché

l’atteggiamento del presidente Finotello nei confronti del sindaco, volto a dire praticamente che il Comune deve restare fuori da questa situazione. A questo punto è il Sindaco che entra in ballo con una nota forte e piena di rammarico. Dice il sindaco che Finotello ha travisato appositamente la realtà creando un caso ad arte. Ed ecco il linguaggio del Consorzio: “caos, opinioni nette, bando senza mezzi termini, ricatto...”. “Vuoi vedere - scrive Bellan - che tutto questo avviene per incapacità di chiudere la questione e che la questione gli sta sfuggendo di mano?”. Ma non finisce qui la dura risposta del sindaco all’atteggiamento di Finotello:

“Gli voglio ricordare tutte le riunioni svolte per affrontare le gravi questioni nate nel Consorzio e quanto ha fatto il Comune per la pesca, milioni di euro per vari interventi in tutti questi anni, solo per la vivificazione si sono spesi oltre 4 milioni di euro dal pubblico, ricordiamolo, e poi quello che oggi il Comune spenderà ancora in favore del settore. Se questo non è dare sostegno alla pesca vuol dire che i vertici del Consorzio risiedono sulla luna! In altre realtà si fa veramente squadra per affrontare le problematiche di settore. Qui invece - conclude il sindaco - si marinano ad arte le riunioni dimostrando poco rispetto per le istituzioni. Il sindaco ha pure affermato che l’Amministrazione non vuole nessun bando pubblico dei diritti esclusivi di pesca, vuole l’accordo tra le parti, che

la pesca a Porto Tolle è tutto con i suoi 1.500 addetti: come uno può pensarne il contrario? A questo punto si continui pure il dialogo e con serietà si addivenga all’assegnazione dei diritti di pesca nell’interesse della categoria e non di bottega. Che dire? La storia infinita continua e chissà come se la vedrà il povero Presidente della provincia Trombini se le cose non si aggiusteranno: il 30 aprile non è distante, mentre l’accordo pare ancora più lontano a meno che mentre andiamo in macchina gli interessati, colpiti sulla strada di Damasco, non trovino la soluzione all’intricata matassa. Ancora, per noi, sarà il sindaco che dovrà trovare le giuste mosse, altroché abbandonare o respingere le istituzioni. Alla prossima. Luigino Zanetti

2. attrezzature per la pesca; 3. riqualificazione via G. Matteotti 1° stralcio; 4. riqualificazione piazza De Gasperi a Polesine Camerini; 5. manutenzione delle strade comunali (via Roma a Scardovari, via Kennedy a Boccasette, via Buozzi a Ca’ Mello, via Curtatone a Pila, via della Sacca a Scardovari, via Campion, viale Di Vittorio); 6. adeguamento antisismico scuola media di Scardovari e asilo nido Ca’ Tiepolo; 7. manutenzione straordinaria scuola media di Ca’ Tiepolo; 8. manutenzione straordinaria scuole elementari di Scardovari, Boccasette e Donzella; 9. realizzazione area sosta camper; 10. allacciamento servizi di spiaggia a Barricata con un cavidotto; 11. riqualificazione

parchi gioco sul territorio; 12. manutenzione edifici comunali; 13. manutenzione straordinaria alloggi popolari (su 9 alloggi, il Comune ne ha 60); 14. realizzazione scivolo alaggio barche a Ca’ Tiepolo; 15. nuovo centro polifunzionale socio sanitario (Casa di riposo) con presentazione del progetto preliminare alla gara d’appalto entro maggio 2016. Quali i numeri del Ptc16: Importo complessivo dei progetti € 12.260.000. Importo complessivo dei lavori € 9.635.000. I finanziamenti provengono da: contributi regionali e statali € 2.653.000, capitali privati € 4.210.000, fondi comunali € 5.397.000, per una somma complessiva di € 12.260.000. Avremo modo di ritornare sull’argomento, a puntate, entrando nel merito e nella tipologia degli interventi che interesseranno tutto il territorio del Comune di Porto Tolle. L. Zanetti

PORTO TOLLE

I cantieri del 2106

16 i progetti finiti per novembre

“G

iornata storica per Porto Tolle. Mai un provvedimento di questa natura per il nostro territorio. Saranno interessati i settori della pesca, scuola, sicurezza stradale, socio sanitario” così il sindaco di Porto Tolle in sala consiliare di fronte a molti rappresentanti di enti, sindacati, associazioni e pochi cittadini ai quali, probabilmente, sentire quali sono gli interventi sul territorio non importa più di tanto. È quello che da tempo noi scriviamo. Si critica in tutte le sedi, non si partecipa per migliorare le proposte che provengono da chi ci governa. Anche le minoranze consigliari non erano presenti se non per salutare qualcuno dei presenti. Detto questo, durante l’incontro, durato quasi due ore, è

intervenuto in video conferenza il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta. Presente in sala l’on. Diego Crivellari che segue da vicino tutte le vicende del Polesine. L’on. Baretta, trattenuto a Roma per i lavori parlamentari in merito alla Riforma Costituzionale, ha affermato: “Sono contento di seguire le problematiche del territorio e di questo do atto al Sindaco del lavoro fin qui svolto e dei risultati che proprio stamattina vengono pubblicizzati. Anche per il nodo del dopo centrale voglio assumere l’impegno perché nel prossimo mese di maggio l’Enel si responsabilizzi”. Per Diego Crivellari: “Oggi riscopriamo un segnale di speranza per la nostra economia”.

La riunione ha avuto il compito di illustrare quanto la Giunta comunale aveva predisposto per il consiglio comunale dello scorso fine anno. Saranno ben 16 i progetti che da qui al 30 novembre dovranno essere terminati. Al lavoro una squadra di tecnici con in primis l’ufficio tecnico diretti dall’ing. Portieri e una collaborazione di professionisti esterni che hanno sicuramente “aiutato” la progettazione. Questi i progetti: 1. ampliamento Porto Scardovari;

FLASH DA PORTOTOLLE

* Domenica 17 (ore 7-23) si voterà per il Referendum contro le trivellazioni in mare. Al seggio ci si presenta con la tessera elettorale e un documento. Votare è molto semplice: chi vota sì non vuole che si continuino le trivellazioni in mare, chi vota no vuole che le cose rimangano così. Per essere valido il Referendum si dovrà raggiungere il 50%+1 dei votanti. Votare per il sì significa tutelare le acque italiane, mettere al riparo i nostri mari e le nostre coste dalle attività di estrazione nel principio di difesa dell’attività della pesca, del turismo e del territorio. Comunque andiamo a votare, è un nostro diritto.

presentato il suo libro “Nient’altro che la verità” in sala consiliare a Porto Tolle nell’ambito di “Incontri con l’Autore” organizzato dalla Provincia di Rovigo.

fino a ottobre per un totale per il 2016 di € 100. Dal 2017, si pagano € 10 al mese a partire da gennaio. Più semplice di così!

* L’on. Diego Crivellari che ha raccolto i * I nuovi vertici della Cisl durante il consi- disagi e le lamentele dei polesani per la glio generale a Padova, presente anche la riduzione del servizio di consegna della segretaria generale della Cisl Annamaria corrispondenza, ha presentato un’interroFurlan, hanno esaminato la situazione del gazione al Ministro competente per chielavoro in Veneto. La Cisl Veneto guidadere di verificare la situazione e lo stato di ta dal nuovo segretario Onofrio Rota ha applicazione del piano di riorganizzazione chiesto al governatore Zaia di affrontare le di Poste Italiane ed inoltre quali siano le problematiche per lo sviluppo e al Governo iniziative che intende intraprendere per Renzi di nominare il nuovo Ministro per lo superare i disagi vissuti dalla popolazione sviluppo economico, di affrontare il nodo e se vi è evidenza di qualche risultato nel delle pensioni e di incontrare i sindacati. periodo di sperimentazione del nuovo mo* Il Tar ha respinto il ricorso di alcune ditdello di recapito soprattutto nella zona alto te escluse dall’appalto pubblico dei servizi. * Nel corso del mese di aprile, oltre all’invio polesana. Ricordiamo che qualche mese Nessuna irregolarità. Pertanto l’attuale della busta arancione, l’Inps trasmetterà fa Poste Italiane aveva chiuso gli uffici Cooperativa “Oasi” di Porto Tolle contianche la comunicazione agli esodati della postali di Ca’ Venier, Cavanella Po e nuerà il servizio scolastico fino all’anno settima salvaguardia che potranno andare Grillara. Lo spot di Poste Italiane in Tv è: 2020/2021. Soddisfazione è stata espressa in pensione con le vecchie regole prima “La modernizzazione siamo noi...”. Speriadal sindaco Bellan e dall’assessore al sociale della Riforma Fornero. mo che altri enti non seguano questa loIelasi. gica che tanti danni crea alla popolazione, * Per quanto riguarda il pagamento del soprattutto nelle zone distanti dai servizi * “La mafia si combatte uniti” lo ha detto canone Rai, questo avverrà dal mese di essenziali. La posta è un servizio non uno più volte il giudice GianCarlo Caselli che ha luglio con € 70. Poi si pagano € 10 al mese spot.

* Domenica 17 aprile presso l’Oasi di Ca’ Mello, apertura e mostra dei cuccioli. * Puglia e Matera è la gita che il gruppo amici delle gite in Italia e all’estero di Porto Tolle organizzano dal 21 al 26 maggio 2016. Un’Italia tutta da scoprire e una gita che toccherà Vieste, Peschici, Trani, Bari, Lecce, Alberobello, le Grotte di Castellata e, dulcis in fundo, la storica ed affascinante Matera, di recente dichiarata dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità. Le iscrizioni presso l’Agenzia Fulvia Tour di Adria o telefonando al n. 3491278955 entro il 30/04/2016. * Aprono i cantieri per la strada statale Romea. Sono già usciti i bandi per assegnare lavori per un valore di 13 milioni per il tratto Veneto, ovvero dal confine dell’Emilia Romagna fino a Mestre. 42 chilometri che interessano tre province. Altri investimenti sono previsti nei tempi brevi. Entro il 2017 saranno spesi più di 100 milioni di euro. Così il parlamentare del Pd Diego Crivellari. L. Z.


SPAZIO RAGAZZI

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

17

ISTITUTO COMPRENSIVO CHIOGGIA 2

CARI LETTORI

Progetto linguistico assieme a genitori e nonni

Arriva la primavera: giardini e terrazzi si riempiono di colori e profumi

Seminare la bellezza dei fiori “English with parents”

C

ari lettori, la stagione primaverile, più delle altre, ci dà la possibilità di ammirare la bellezza dei fiori. Ne sono pieni i giardini, i davanzali e i terrazzi di molte case. Ne fanno bella mostra le vetrine dei fiorai e anche i terreni incolti. È uno spettacolo meraviglioso e tutti ne possiamo godere. Come sempre, vi chiedo di non limitarvi ad essere solamente spettatori e vi invito a diffondere la bellezza ovunque, facendo crescere moltissimi fiori. Pensate che lo scrittore Robert Brault ha detto: “Spero un giorno di incontrare Dio, perché voglio ringraziarlo per i fiori”; mentre sono di Claude Monet queste parole: “Io devo forse ai fiori l’essere diventato pittore”. C’è poi un proverbio turco che dice: “Chi non ha pane, ma compera fiori, è un poeta”. C’è da augurarsi che questi effetti benefici si estendano anche

a voi: non lasciatevi sfuggire questa opportunità! Aldilà di questo, è risaputo che circondarsi di bellezza aiuta ad essere più sereni e quindi a vivere meglio. I fiori, poi, oltre che belli sono anche utili, come ci fanno capire le parole di questa canzone molto nota: “...Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l’albero, per fare l’albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole il frutto, per fare il frutto ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, per fare un tavolo ci vuole un fiore...”. La loro utilità non si limita a questo, ma lascio a voi il compito di scoprire altro. A me ora basta che mettiate in funzione il vostro pollice verde e che seminiate bellezza! Alfreda Rosteghin IL RISVEGLIO DEI FIORI Un bel mattino ai primi dell’aprile

A

lle scuole Medie “G. Pascoli” di Sottomarina e “Maderna” di S. Anna, entrambe parti integranti dell’Istituto Comprensivo Chioggia 2, si è svolto un corso di lingua inglese dal nome “English with parents” che ha visto coinvolti, per dieci incontri, genitori, nonni e alunni (appunto “l’inglese con i genitori”). A cura delle insegnanti Maria Lucia Boscolo Todaro e Carla Sfriso, rispettivamente nelle due sedi, si sono affrontate situazioni verosimili: come fare un’ordinazione al ristorante, parlare di sintomi dal medico,

un leprottino tiepido e gentile perlustrò la campagna zolla a zolla per ridestar dal sonno ogni corolla... Milly Dandolo APRILE Aprile, il gran pittore va a spasso col pennello e mette già colore per fare il mondo bello. Dipinge col celeste l’occhietto ai fiordalisi, col bianco fa la veste dei candidi narcisi...

P. Antico

CHIOGGIA. Dopo il Corso con il Gruppo sportivo “La Tocà”

Raduno conclusivo di mini pescatori

P

escatori sportivi “in erba” si sono fatti apprezzare durante il raduno di pesca domenica 10 aprile 2016 presso la C.A.M., a cura del Gruppo Sportivo pescatori “La Tocà”. I baby concorrenti (25) sotto i 16 anni, accompagnati dai genitori, hanno disputato una gara di pesca “al colpo”, a conclusione del Corso di Pesca “Primi passi della pesca sportiva Donato Doria”, iniziato il 6 marzo ed articolato in prove pratiche e lezioni teoriche. I trofei, messi a disposizione dalla Sambo Assicurazioni, Associazione Marinai d’Italia ed Essebi distribuzione sono stati aggiudicati a: 1° classificato, Luca Boscolo “Agostini”; 2° classificato, Martino Scuttari; 3° classificato, Francesco DaPonte; premio speciale: Matteo Saggia (il più piccolo, classe 2008). Tutti i partecipanti hanno ricevuto una medaglia ricordo ed

un attestato di partecipazione al Corso. Il presidente Giuseppe Cappon, soddisfatto dell’ottima riuscita del Corso, della manifestazione e dell’apprezzamento dimostrato dai genitori degli allievi ha comunicato che si ripeterà l’esperienza anche per l’anno venturo ed ha esortato i ragazzi a coltivare la passione per la pesca sportiva perché, senza nulla togliere alle altre discipline, è un ottimo impiego del tempo libero come puro e sano divertimento. Ha sottolineato come sia possibile, con il minimo sforzo e il rispetto delle regole, vivere la pesca amatoriale. Ha ringraziato i collaboratori Riccardo Cester e Domenico Rado e tutti gli sponsor (Banca di Credito Cooperativo di Piove Di Sacco, Sambo Assicurazioni, Tasso Paolo esche vive e la C.A.M. di Chioggia). La manifestazione si è conclusa con un buffet. (n.s.)

“Messaggero dei Ragazzi”: il numero di aprile

Sulla strada giusta...

I

n vista del numero 1.000 del MeRa a maggio, che vuol dire più di cinquant’anni di pubblicazione (e quasi 100 se contiamo anche la precedente testata «S. Antonio e i fanciulli»), nel numero di aprile il mensile francescano dedicato ai giovanissimi invita alla festa dei lettori, nuovi e vecchi: la “Domenica del MeRa”, che si svolgerà domenica 8 maggio a Padova. La storia di copertina è dedicata al Giro d’Italia. Alessandro Scotti in “Emozione lunga un … giro!” racconta storia, percorso e moltissime curiosità della competizione al via a maggio. Il tragitto tra le pagine del MeRa porta anche a parlare della piaga del doping e dei fasti di questo sport. L’ampio dossier “I colori del deserto”, a firma di Maurizio Malè, è un viaggio giornalistico nei deserti della terra e nella loro affascinante vita, in una dif-

ficile convivenza con l’uomo. L’inchiesta di Davide Penello ha come protagonisti gli adolescenti. Come di consueto, con le voci di studenti di istituti secondari di primo grado, l’autore analizza in questo numero quel delicatissimo momento di passaggio della pubertà, tra inquietudini e trasformazioni, dove ognuno di noi si è trovato, si trova o si troverà, «spaccato a metà!». “Nel mio corpo che cambia” racconta la «terra di mezzo» della pubertà, fatta di grandi battaglie ormonali, mutazioni fisiche e relazionali, aiutando a far scoprire il senso dei cambiamenti, non solo ai giovanissimi ma anche – e forse soprattutto - a chi è loro vicino. In “Pinocchio rivisitato da Andrea Camilleri” Laura Pisanello intervista il grande scrittore siciliano famoso in tutto il mondo per essere il Geppetto del Commissario Montalbano. Il celebre giallista e sceneggiatore ha ideato, insieme

a Ugo Gregoretti, Pinocchio (mal) visto dal Gatto e la Volpe, un’opera lirica multimediale per ragazzi ispirata al libro di Collodi, in cui la Volpe (sul palco interpretata dallo stesso Camilleri) e il Gatto (interpretato da Gregoretti) sono in cerca di una riabilitazione letteraria e teatrale. Su Meraweb.it l’indice completo della rivista.

fare compere di abbigliamento, fare la descrizione di un ladro alla stazione di polizia e così via. L’intento di questo progetto linguistico è stato quello di creare un ambiente piacevole per l’apprendimento di funzioni linguistiche sicuramente utili all’occasione, durante un viaggio all’estero. In queste sessioni i giovani studenti sono stati di supporto (tutoring) a quelli meno giovani nel puntualizzare l’ortografia degli appunti e la pronuncia nell’esercitazione degli enunciati, già presentati in video, scelti e resi necessariamente più chiari dall’insegnante con brevi rinforzi di regole grammaticali. Quale occasione migliore per genitori e figli, nonni e nipoti per condividere del buon tempo insieme? Con l’auspicio di rinnovare quest’esperienza… Get ready to travel and see you next school year!! (al prossimo anno!...).

CHIOGGIA. Il sindaco dei ragazzi al Consiglio comunale

Progetto coinvolgente

M

ercoledì 6 aprile, nel corso della seduta del Consiglio comunale di Chioggia, il sindaco dei ragazzi Davide Destro, accompagnato dal vicesindaco e dai “suoi” consiglieri comunali, ha raccontato il primo anno di iniziative del progetto didattico educativo, coordinato dal prof. Fabrizio Boscolo e dalla dirigente scolastica Lia Bonapersona, realizzato dalla scuola secondaria di primo grado “Galilei”, dell’IC Chioggia 5. Nel corso della cerimonia il baby sindaco ha ricevuto ufficialmente dal vicesindaco Luigi De Perini la fascia tricolore. Durante quest’anno scolastico il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) è stato punto di riferimento per il miglioramento della scuola e parte attiva nelle iniziative della biblioteca scolastica. I ragazzi sono stati coinvolti nelle principali cerimonie istituzionali, sono stati promotori di un incontro pubblico per il Giorno della Memoria in Auditorium, hanno aderito alla campagna del Fai per la tutela del Forte di San Felice e alla recente iniziativa per la valorizzazione dell’Arena Eleonora Duse. Info su http://www. comprensivo-chioggia5.gov.it/ccr.htm.


18

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

CULTURA-TEMPO LIBERO

LIBRI E RIVISTE

Quel mondo di fronte

A

Callas, una nuova biografia

Q

uanti saranno i libri che trattano di Maria Callas? Quante le biografie? E in quali e quante lingue? Mille, duemila o anche più? Di lei da tempo si conosce tutto: la vita, la carriera artistica, gli amori, compresi gli sbandamenti, gli hobby, i capricci in scena e fuori scena, le sue peculiari caratteristiche vocali ed interpretative. Tutto è noto, tutto è stato sviscerato a fondo a volte con obiettività, a volte in maniera romanzesca o esagerata da scrittori competenti o talora poco informati, semplici cronisti mondani. Detto questo, c’era proprio la necessità di una ulteriore biografia? Che c’è di nuovo che ancora non sia stato scritto su Maria Callas? La risposta ai due interrogativi proviene dalla recentissima pubblicazione “Maria Callas” curata in ogni dettaglio e con scrupolosa attenzione da un noto musicologo e critico francese, Jean-Jacques Hanine-Roussel, dottore in Diritto sia in Francia e sia in Italia, già apprezzato Procuratore presso la Corte d’Appello di Parigi, autore di preziosissimi volumi sul tenore Gianni Poggi e sul mezzosoprano Giulietta Simionato (quest’ultimo tradotto in diverse lingue e prossimo alla sua terza edizione). Si tratta di un volume colossale di ben 688 pagine, di dimensioni 24x32 cm., dal peso di circa 6 Kg,, rilegato in carta patinata, presentato cioè in lussuosa veste dall’Editore Carpentier di Parigi (www.editions-carpentier.fr) con nella copertina la firma della Callas e i nomi dell’autore e dell’editore in argento puro. E’ il frutto di una ricerca durata quasi trent’anni, portata avanti dall’autore con passione, con competenza, con scrupolosità, con una ricchezza di informazioni, di precisazioni, impreziosita da un numero notevolissimo (1.200) di fotografie in gran parte inedite, rintracciate (assieme alle tante interviste, a incontri, colloqui) dall’autore in tutto il mondo nel suo appassionato tour “callasiano” che lo ha visto contattare parenti ed intimi dell’artista, dirigenti di teatro, ambasciatori, direttori d’orchestra, artisti, colleghi, impresari, collezionisti, giornalisti, critici, musicologi, registi; raccogliere 200 testimonianze; consultare più di 400 libri sulla cantante redatti in sei lingue diverse; tradurre più di 300 ritagli di giornali internazionali, al fine di scovare fatti nuovi, mai narrati prima, ma Riviste soprattutto informazioni vere, esatte che gli permettono, talora, di smentire autori di testi precedenti o di correggere dati imprecisi o poco attendibili. Il monumentale volume, per il suo contenuto e la sua struttura, è veramente originale. Dopo le prefazioni di Yves Saint Laurent, di Pietro Cazzarolli Meneghini (nipote di Giovan Battista), di Lord George Harewood e di Roland Mancini (un vero e proprio è una raffinatezza non solo nella scelta dei temi, ma saggio il suo dal titolo “Callas, una voix, une carrière, un mythe”) e il Prologo dell’autore, presenta anche nella modalità del loro svolgimento. Spesso gli l’albero genealogico delle famiglie Meneghini e Kalogeropoulos e un sunto delle principali tappe della articoli di Vita e Pensiero, il ‘Bimestrale di Cultura e carriera della “divina”. Subito dopo vi è la biografia della cantante in approfonditi dettagli dal 1923 al dibattito dell’Università Cattolica’ del Sacro Cuore di Milano, 1983, suddivisa in 22 capitoli, ognuno presentato con un titolo significativo. Seguono considerazioni godono di una scioltezza di linguaggio che dà risalto ai conpersonali dell’autore intese a consacrare Maria Callas “La Diva du siècle” e una postfazione di Camillo tenuti. I temi corrono sulla linea dell’attualità. Nel numero di Faverzani dell’Università di Parigi su “Maria Callas égérie du monde culturel italien des années 1950-70”. gennaio-febbraio si comincia con l’editoriale sull’intesa faticoNon mancano ricordi e giudizi di critici e cantanti, la puntuale cronologia delle recite, l’elenco del samente raggiunta a Parigi nella conferenza sui cambiamenti climatici; si prosegue repertorio e dei principali teatri ove la Calla si è esibita, la discografia in CD e una fitta bibliografia. con uno sguardo alle frontiere: si può essere jiadisti? Chiese d’Oriente, e cristiani Il volume è la chiara dimostrazione non solo della competenza dell’autore, già noto ed apprezzato da d’Egitto; un intervento di Monica Maggioni sulle terre di confine bagnate dal Medi- diversi anni, ma anche della sua appassionata e convinta ammirazione per una donna in possesso d’una terraneo. Ancora: quale significato gli avvenimenti a Colonia e in altre città europee voce magica, coinvolgente, che non ha confronti, che può essere definita indubbiamente “unica”, titolo nella notte di Capodanno? Il forum è dedicato al rapporto tra fondazioni e finanzia- già adottato dallo stesso autore per una sua precedente pubblicazione. Il volume, interessantissimo, è mento della politica. La rivista prosegue con una decina di altri interventi, tra i quali per ora in edizione francese, ma non tarderà ad essere tradotto in altre diverse lingue. è da sottolineare un’intervista con il filosofo Evandro Agazzi, che riprende la necesPaolo Padoan sità di maestri di vita. a. b. Jean-Jacques Hanine-Roussel, Maria Callas, Éditions Carpentier, Paris 2015, pp. 688. Euro 199,00. ttentati, sbarchi di profughi e annegamenti, riconquista e perdita di città e di posizioni belliche, strategie fallimentari e immaginarie prospettive per il futuro: che cosa succede nel mondo. Papa Francesco invita a soccorrere le popolazioni in fuga e a non dimenticare i cristiani perseguitati. In quale scenario si svolgono questi avvenimenti, da quale sfondo storico promanano, da quali antefatti recenti? Questo libro propone una rapida mappa storica e geografica, per introdurre a comprendere che cosa capita attorno a noi, e ci coinvolge nell’emozione, nella partecipazione, nella responsabilità. Scritto a quattro mani da una coppia di giovani giornalisti familiari al Medioriente, il libro non serve solo a capire, ma anche a partecipare, raccogliendo drammi vissuti e testimonianze intensissime. “Voi cristiani d’occidente dormite. Noi pensiamo di essere parte dello stesso corpo, ma la vostra parte dorme mentre l’altra parte soffre... Siamo cristiani dal primo secolo, staremo ancora lì fino alla fine di questo secolo.” Cosa dire di fronte a queste parole di padre Douglas, parroco a Erbil, in Iraq? Oppure davanti alla testimonianza che viene da Aleppo? Dove, ‘quando si accorgono dell’ideale cristiano o vedono la vita dei cristiani e la bellezza del volto di Cristo, non possono non aderire spontaneamente per abbracciare questa fede’. Angelo Busetto Andrea Avveduto - Maria Acqua Simi, L’ora prima del miracolo, Itaca, Castel Bolognese 2015, pp. 120, € 12,50.

Cultura e vita

C’

Notiziario pasquale degli Amici di padre Raimondo

COSTUME & SOCIETÀ

a “Resurrezione di Cristo” del pittore fiammingo Pieter Paul Rubens (1577-1640) fa da copertina al n. 1/2016 del Notiziario “Amici di Padre Raimondo Calcagno” (Grafiche Tiozzo di Piove di Sacco) uscito in concomitanza alle feste pasquali. Esso non poteva non celebrare l’Anno della Misericordia con le sue stringenti tematiche: l’editoriale di mons. Dino De Antoni, arcivescovo emerito di Gorizia, rende attuale il ministero del perdono di Padre Raimondo nel confessionale, mentre si ricordano (R. Chiozzotto) alcuni insegnamenti del Padre che impartiva in patronato e in oratorio-ricreatorio e si sottolinea l’invito al perdono vicendevole (padre E. Caccia). A tal proposito è approfondito il tema della misericordia nelle tre religioni monoteiste (Cristianesimo, Ebraismo, Islam) per renderci aperti al dialogo, per meglio conoscerci e comprenderci (padre G. Tesserin). Ci viene offerta con lo “speciale” da mons. Francesco Zenna, vicario generale della Diocesi clodiense una carrellata di figure emblematiche (Don Giuseppe Marella, San Pio da Pietrelcina, Madre Teresa di Calcutta, Padre Raimondo Calcagno, Don Giuseppe Puglisi, San Leopoldo Mandic, Suor Faustina Kowalska), capaci di evocare lo spirito della misericordia su cui vivere e crescere insieme. Padre Raimondo ci insegna ancora – è l’occasione della Pasqua – a unirsi a Gesù mediante la preghiera e i Sacramenti (R. Chiozzotto), con le opere di carità e le adozioni a distanza (R. Donaggio) concretizzate dalla generosità dell’Oratorio Secolare, verso gli amici sofferenti di Mangalore Jeppoo (India) e con il pellegrinaggio sull’esempio della Confraternita della Santissima Trinità di Chioggia compiuto nell’Anno santo 1625 (R. Donaggio). Chiudono il Notiziario alcuni messaggi di gioia, di speranza e i ringraziamenti dei devoti per le offerte a sostegno della Causa di Padre Calcagno che, con la “Venerabilità” concessa da papa Francesco, sentiamo ancora vicino a noi con la sua presenza spirituale e la sua intercessione, mentre continua a ripeterci il suo imperativo: “Il mio principio è Dio; il mio fine è Dio; la mia ricompensa è Dio”. Tra le antiche navate echeggiano ancora le sue profetiche parole appese per sempre alle pareti del nostro cuore. R. C.

L

L

Specchio d’Italia Il resoconto multitematico Istat per l’anno 2015 e statistiche annuali sulla condizione di un Paese raramente rivelano qualcosa d’impensato. E non potrebbe essere altrimenti, soprattutto in Italia, dove i programmi d’approfondimento socio-economo-politico aumentano di numero pur calando negli ascolti. Eppure quando l’Istat stila una classifica o diffonde i dati relativi all’ultima ricerca chiunque, ma proprio chiunque, dà una letta ai resoconti. E vi trova rispecchiato il proprio Paese, né migliore né peggiore di quello che si era immaginato. Così per quanto riguarda l’anno 2015 si legge che il Pil pro capite del Sud Italia è la metà di quello del Nord, con il Nord Ovest che supera il Nord Est, che i cosiddetti “neet”, ovvero coloro che non studiano e non lavorano, sono più di 2,3 milioni (il 25,7% del totale) nella fascia d’età compresa tra i 15 ed i 29 anni e che gli stranieri sono arrivati ad essere oltre 5 milioni, l’1,9% in più rispetto al 2014 e corrispondono all’8,2% del totale dei residenti. Ma i temi più caldi sono due: il lavoro che vede sempre gli uomini più occupati delle donne (70,6% contro 50,6%) ed è stata considerata la fascia 20-64 anni. In Europa ci sono solo tre Paesi messi peggio: Grecia, Croazia e Spagna. Secondo tema: le tasse. L’Istat dichiara che la pressione fiscale effettiva è ormai al 43,5%. Si attendono sicure smentite dagli organi competenti, se non altro per tentare di rassicurare chi ancora si fa abbindolare dagli oratori da teatrino. Per quanto riguarda la sicurezza, sembra che gli omicidi e le rapine registrino un calo generale, ma sono in au-

mento i furti negli appartamenti che sempre più spesso non vengono neanche denunciati e, nonostante i dati sulla sicurezza rientrino nella media dell’Unione Europea, il pericolo percepito sale dal 30% del 2014 al 41,1%. E la colpa non è dei mezzi di comunicazione che si presume facciano il loro dovere anche all’estero, ma della speranza in una società migliore che gli italiani, giustamente, non si decidono ancora ad abbandonare. Perché se la lettura dei quotidiani cartacei si ferma al 47%, è in costante aumento la percentuale dei quotidiani online e per un giovane su due tra i 20 e i 24 anni questo è l’unico mezzo utilizzato per tenersi aggiornato sul mondo. Gli impiegati del settore controbattono sottolineando che il dato positivo deriva solo dal fatto che il giornale online è gratis, e qualcuno tira in ballo con la stessa scusa anche i musei e i siti archeologici, visitatissimi dai cittadini solo nelle giornate con ingresso gratuito. Il gratis attira, questo è vero, ma se l’interesse non c’è si può sempre scegliere d’impiegare il tempo in modo diverso, quindi trattasi di voglia di sapere che trova realizzazione nell’opportunità. Aumentano, poi, i lettori di libri che in alcune fasce superano il 50%, ma al Sud si legge meno, e quasi il 50% della popolazione va al cinema e nei musei. Infine si dedica più attenzione alla salute: diminuiscono i consumatori di alcol, i fumatori e gli obesi e la mortalità per tumori e malattie del sistema circolatorio è inferiore alla media europea. Qualcosa di buono si trova. Rosmeri Marcato


domenica 17 aprile 2016

CULTURA-TEMPO LIBERO ROSOLINA

Bersaglieri, i più longevi! L’assemblea generale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Rosolina , la più vecchia della provincia e tra le più longeve d’Italia, fondata nel 1957.

S

i è tenuta a fine febbraio, presso la sede dell’Anteas , l’assemblea generale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri sezione di Rosolina. Il presidente Fernando Concon, dopo una breve esposizione delle cose fatte nel 2015, ha ricordato i bersaglieri scomparsi di recente (Sante Bovolenta nel 2015, e Guido Zanirato, qualche settimana prima), e ha indicato le iniziative in programma per il 2016. La parola è passata poi al segretario Maurizio Ingegneri che ha illustrato il bilancio e consegnato i nuovi bollini per il tesseramento. Si è poi proceduto all’elezione del nuovo consiglio direttivo, che ha visto confermato alla presidenza Fernando Concon, in carica da 14 anni, coadiuvato dal vice Vittorio Ferro, Maurizio Ingegneri di nuovo alla segreteria, mentre gli altri membri del consiglio sono ora: Dario Dissette, Massimo Leccioli, Simone Martinello (in memoria del padre Giovanni, per tanti anni segretario, e del nonno Antonio, internato militare morto in prigionia nel lager nazista di Memmingen nel 1944), Domenico Torrisi, colonnello in pensione, un tempo a capo dell’ufficio reclutamento della caserma Piave di Padova, ufficio che “in tanti casi ha scoperto malattie che i ragazzi non sapevano di avere, un osservatorio privilegiato su tre regioni, con almeno una scheda per ognuno dei ragazzi che negli ultimi settant’anni ha fatto la visita. E poi

ci sono quelli che hanno fatto la naja alla Piave. Nomi illustri? Alessandro Del Piero”. Torrisi, che ha svolto anche diverse missioni all’estero, ha quasi sempre presenziato alle cerimonie del 25 aprile e del 4 novembre a Rosolina, dove ora abita. Tra i presenti anche Onorio Prescianotto e Angelo Toniolo. Tra i simpatizzanti ci sono state due new entry: Emanuela Ballarin, moglie del colonnello Torrisi, e Alessio Martinello, per lo stesso motivo del fratello. La sezione di Rosolina conta attualmente 22 iscritti. Tra le iniziative più importanti del 2016, a cui la sezione parteciperà, ci sono: la riunione regionale per pianificare il raduno nazionale del 2018 che si svolgerà a San Donà del Piave, in occasione del Centenario della Grande Guerra, ospiti della locale sezione fondata nel 1955. Due anni dopo, nel 1957, venne fondata la sezione di Rosolina, intitolata a Paolo Albano Martin, medaglia di bronzo al valor militare, la più vecchia della provincia di Rovigo e tra le più longeve d’Italia. I bersaglieri di Rosolina andranno anche a Vazzola il 15-17 aprile, in occasione del Pellegrinaggio Internazionale sul Piave e nei luoghi della Grande Guerra con delegazioni estere e associazioni d’arma in onore di tutti i caduti del primo conflitto mondiale. Tra gli eventi più importanti realizzati ricordiamo il raduno interregionale del 2007, in occasione del 50°, con la presenza del presidente nazionale, il generale di corpo d’armata Benito Pochesci; la mostra proveniente dal Museo di Roma e il concerto della Fanfara di Bergamo, una delle migliori d’Italia, con la Filarmonica “Vincenzo Bellini” di Rosolina. Nella prima foto in alto: seduti (da sx), Simone Martinello, Dario Dissette, Vittorio Ferro (vice presidente); in piedi (da sx), Angelo Toniolo, Onorio Prescianotto, il colonnello Domenico Torrisi, Fernando Concon (presidente), Massimo Leccioli.

nuova Scintilla

19

PORTO VIRO

Quando i pastori vengono in pianura...

U

n gregge di 700 pecore, 20 agnelli, 13 capre, 4 asini e 6 cani ha invaso le strade di Porto Viro. È arrivato dalle montagne di Trento ed è in cammino da settembre. Il pastore si chiama Fabio Zwerger, 22 anni, è di Val di Fiemme (Trento) e si sposta con la fidanzata Alice Masiero, 27 anni, di Valle Primiero (Trento) e con l’amico Daniele Salviato, 50 anni, di Padova. Hanno scelto di vivere così perché in montagna durante l’inverno non c’è l’erba per cui si spostano in pianura e si fermano dove tutti gli animali possono mangiare e pascolare tranquillamente. Dormono in una roulotte e in un furgoncino e mercoledì 6 aprile sono arrivati a Porto Viro e le 700 pecore insieme agli altri animali hanno invaso le strade mandando il traffico in tilt. Molti automobilisti si sono innervositi e qualcuno in facebook ha scritto: “Adesso che sono in colonna mi metto a contare le pecore”. Il grande gregge si è quindi fermato per alcune ore nella zona industriale vicino al Canalbianco dove le pecore si sono quindi riposate. “Non vedo perché gli automobilisti di debbano arrabbiare – hanno detto – perché stanno dieci minuti della loro vita in macchina ad aspettare che si liberi la strada? Non è poi così grave”. “Siamo partiti da Falcade a settembre – ha spiegato Zwerger – e con un camion siamo arrivati a Mantova. Poi, sempre a piedi abbiamo camminato con asini, agnelli, pecore e cani lungo gli argini del fiume Po e adesso siamo qui”. Nel pomeriggio i tre pastori si sono sposati per dirigersi lungo il Brenta, d’estate ritornano sulle montagne, poi in autunno il giro ricomincia. Insomma il gregge non si ferma mai è uno stile di vita. Era davvero molto particolare vedere ben 700 pecore, 20 agnelli, caprette, il latte fresco, insomma sembrava un film, come la vita di Heidi, la famosa bambina del cartone animato sulle montagne. Ma mercoledì tutto questo era in pianura, a Porto Viro nella zona del Delta del Po. Barbara Braghin MAZZORNO DESTRO

Biblioteca locale Intitolata al prof. Renato Doni

A

Mazzorno Destro, piccola frazione di circa 150 persone del comune di Taglio di Po, dalla cerimonia inaugurale del 18 ottobre 2015, funziona una biblioteca civica. Lo aveva deciso il compianto prof. Renato Doni, classe 1938, prima della sua scomparsa avvenuta circa quattro anni fa, attraverso un atto testamentario “affinché nel suo paese natale si continui l’opera da lui intrapresa, a favore dei ragazzi e quanti ne hanno bisogno, del suo paese natale”. Ad esaudire questa volontà è stata la cugina Ada Costantini, in perfetta sinergia con il cugino Emilio Doni, generale dell’esercito in quiescenza, residente a Roma, fratello di Renato, e con l’Auser di Taglio di Po, associazione che per la valenza dell’iniziativa culturale ha ritenuto di contribuire finanziariamente per la realizzazione della biblioteca. La biblioteca è all’interno del circolo Acli; è dotata di alcune vetrine dove sono catalogati molti libri, riviste e diverso altro materiale cartaceo e mediatico già di proprietà di Renato Doni (recuperati nel vecchio asilo infantile di Mazzorno Destro in uno stato di abbandono... spaventoso, grazie al lavoro svolto da Nicole Fraulini, Monica Moretti e Pietro Ruzza), tavoli, sedie, altro mobilio e strumenti vari per il buon funzionamento della biblioteca. La biblioteca, che è stata intitolata “Angolo Culturale - Biblioteca prof. Renato Doni”, dall’8 novembre 2015 osserva i seguenti giorni ed orari di apertura: lunedì e mercoledì dalle 15,30 alle 17,30; domenica dalle 16 alle 17,30. Per informazioni: telefono 328 2125985 Nicole, oppure e-mail bibliotecaprofrenatoG. Dian doni@gmail.com.

Giornata mondiale del libro

I

libri stimolano l’immaginazione e il pensiero creativo, oltre a fare imparare molte cose. Sabato 23 aprile, in occasione della Giornata Mondiale del libro, i piccoli amanti della lettura sono invitati nella sala ragazzi della Biblioteca Civica “Sabbadino” di Chioggia alle 10.30 per “Quante storie, speciale giornata mondiale del libro”: libri curiosi, unici e particolari con giochi di forme e parole li aspettano! L’ingresso è gratuito ma è consigliata la prenotazione: tel. 041 5501110, fulvia.scarpa@chioggia.org, fbiblioteca@chioggia. org. Elisa Rosa Vianello

POETI NOSTRI

In barca Gioia inebriante t’avvolge all’invito del padre; tutti in barca per la calma, mite laguna: il bagno poi si dovrà fare per insegnarci a nuotare. Felice la mamma con i pargoli suoi; alle grida festose che tutta la prende: vista di canali, squèri, sotto i maestosi ponti. Quanti colori ai nostri meravigliosi occhi, bragozzi con vele di colore porpora al vento. Variopinti colori di biancheria stesa al sole. Sapore d’estate, stridio di rondini, luccichio ondoso in tutto si specchia, rispecchia la gioia di sorrisi, infanzia aperta alla meta del sogno giocoso. Salpa o padre con noi in barca, riempi di felicità il nostro cuore, salpa ancora con noi nuove rotte e insegnaci a nuotare. Felicità paterna non infranta, memorie di barca navigano ancora. Giovanni Salvagno


20

domenica 17 aprile 2016

nuova Scintilla

SPORT

CALCIO. SERIE D

Dje illude una coriacea clodiense

M

ister Mattiazzi aveva promesso una Clodiense battagliera fino alla fine del campionato e così sta succedendo. 1-1 domenica scorsa sul campo del San Marino e 7° punto conquistato nelle ultime 3 gare. Una media quasi da promozione, che però rischia di lasciare l’amaro in bocca qualora non dovesse concretizzarsi nell’entrata nei play out. All’ombra del Titano i granata hanno disputato un’altra partita coraggiosa, pur al cospetto di una delle corazzate del campionato, stabilmente all’interno della griglia dei play off. Primo tempo giocato d’autorità, senza tra l’altro soffrire nemmeno troppo in difesa. Il gol di Dje su assist di Mazzetto, poco prima dell’intervallo, era il giusto premio per una squadra ben messa in campo capace di concedere quasi nulla ai più quotati avversari. E nemmeno nella ripresa la musica sembrava cambiata perché, per una buona mezzora, il San Marino non aveva le idee molto chiare, continuando a non creare problemi alla retroguardia lagunare. Il pareggio però di Olcese a meno di un quarto d’ora dal termine cambiava l’inerzia della partita perché la Clodiense non ne aveva più ed il San Marino aveva preso vigore ed entusiasmo dal gol realizzato. E allora Okroglic era chiamato in più di una occasione agli straordinari, salvo poi farsi aiutare dal palo nell’occasione più nitida della squadra di Medri a pochi respiri dal termine. L’1-1 finale permette alla squadra di Mattiazzi (che però in settimana ha perso Moretto praticamente fino alla fine del torneo) di rosicchiare un punto a tutte le altre, fermo restando che la strada è ancora tremendamente in salita e servirebbe un autentico miracolo sportivo per raggiungere la salvezza o almeno i play out. Il calendario dice che in questo fine settimana al “Ballarin” arriverà la Sammaurese, squadra che ha poco da chiedere a questo campionato. Per l’occasione il presidente Ivano Bielo ha deciso che l’entrata allo stadio sarà gratis per tutti, nel tentativo di trovare un altro successo che possa alimentare la pur flebile fiammella della speranza. (dan.ze.) (Foto tratta da chioggianews24.it) CALCIO. Il punto

Porto Viro ad un passo dal trionfo

A

due giornate dalla fine (quattro in Serie D) non ci sono stati altri verdetti per le squadre del nostro territorio dopo la vittoria del Porto Tolle la settimana scorsa. In Serie D il Delta Rovigo batte per 4-1 il Mezzolara e continua nella disperata rincorsa ad un posto nei play off. In vantaggio con Nigro, la squadra di Passiatore si è fatta raggiungere dal team di mister Bazzani, salvo poi scatenarsi nel finale dove, in dieci minuti, ha segnato tre gol (ancora con Nigro, poi Busetto e Cinti). Continua il buon momento della Clodiense che è andata ad impattare sul difficile campo del San Marino. In vantaggio con Dje, la squadra granata si è fatta raggiungere nel finale. 7 punti nelle ultime 3 partite sono un bottino notevole ma, purtroppo, il campionato è ormai quasi finito e la salvezza è ancora molto lontana. In Eccellenza il Loreo di mister Anali cade a Pozzonovo (1-0) e deve rimandare l’appuntamento con la salvezza, a patto che nelle ultime due gare non si commettano più errori. In Prima Categoria il Porto Viro batte in rimonta lo Stroppare per 3-2 e si porta ad un solo punto dalla vittoria del campionato (sotto: una foto di repertorio). Ma contro lo Stroppare non è stato certo facile per la squadra di Augusti che si è trovata addirittura sotto di due reti. Rimonta però effettuata nel giro di cinque minuti con i gol di Garbi, Vendemmiati e Poncina. La Tagliolese di mister Franzoso ha la meglio sul Castelbaldo Masi (2-1, gol di Ferroni e Benazzi) e mette una serie ipoteca sui play off. Traguardo che invece sta sfuggendo allo Scardovari che si è fatto stoppare in casa dal Papozze (1-

1) nonostante il vantaggio di Corradin. Play off che, invece, sono già praticamente sfuggiti al Cavarzere, capace di perdere in casa per 3-2 (doppietta di Munari) contro il Cartura. In Seconda Categoria l’insaziabile Porto Tolle, dopo la matematica certezza della vittoria del campionato, non ha alcuna voglia di fermarsi e rifila una manita alla Turchese (5-0, Feggi, Ferro, Grandi e doppietta di Pregnolato). Pronto a stappare la bottiglia per l’accesso ai play off il Pettorazza che liquida per 3-1 il Grignano con le reti di Zanghierato, Boaretto e Bellan. Si complica tremendamente la vita in chiave salvezza il Rosolina che rischia addirittura di perdere contro il fanalino di coda San Vigilio, salvandosi solo nel finale con Vollono. Play out che vedranno quasi certamente duellare tra di loro il Ca’ Emo (battuto 2-1 in casa dal Salara) e la Zona Marina (sconfitta nettamente 2-0 a Granzette). Nel girone N esce con le ossa rotte dallo scontro salvezza il San Pietro in Volta che lascia strada libera al Vetrego, che passeggia 2-0 in isola. Nel girone padovano di Terza Categoria il Pegolotte perde 2-0 a Mortise, mentre nel girone veneziano il Pellestrina travolge (4-0) il Corte ed entra nei play off. Nel girone rodigino quasi inutile vittoria esterna del Polesine Camerini (2-1) sul campo del Duomo e netta vittoria (4-1) dell’Adige con tripletta di Bardelle. Daniele Zennaro

SERIE A - B- 1a DIVISIONE

Chievo punta all’Europa

T

erza vittoria consecutiva per un Chievo (1-0) che sta cercando di raggiungere obiettivi impensabili ad inizio stagione. Gli uomini di Maran, contro un Carpi alla disperata ricerca di punti salvezza, non hanno fatto sconti, dominando per gran parte la gara sbloccata a pochi minuti dal termine dall’eterno Pellissier, cecchino infallibile visto che era entrato da pochi minuti. Niente da fare, invece, per il Verona che subisce a Napoli una netta sconfitta per 3-0. Gara mai in discussione quella del San Paolo, troppo ampio il divario tecnico tra le due formazioni. Gli scaligeri, tuttavia, mantengono viva una flebile speranza di salvezza visto che tutte le formazioni in lotta per non retrocedere hanno perso. In serie B punto d’oro per il Vicenza in trasferta a Cesena (1-1). I berici, che hanno ottenuto 7 punti nelle ultime 3 gare, stanno cercando di tirarsi fuori dalla lotta per non retrocedere. In Prima Divisione brutta sconfitta casalinga per il Bassano che viene superato 3-1 dalla Pro Piacenza, viene scavalcato in classifica dal Pordenone e raggiunto dall’Alessandria. Pareggio in trasferta 2-2 per il Cittadella che vede, ormai, il traguardo della promozione matematica in serie B. Vittoria 3-1 per il Padova che supera il fanalino di coda Pro Patria. I biancoscudati continuano a rincorrere i play-off che rimangono, comunque, distanti ben otto punti. Oggi in serie

A ultimissima spiaggia per il Verona che riceve in casa il Frosinone. Gara in trasferta per il Chievo impegnato ad Udine. In serie B incontro casalingo per il Vicenza che riceve la Ternana. In Prima Divisione il Cittadella ha la possibilità di festeggiare la promozione in serie B visto che ospita al Tombolato il Pordenone, secondo in classifica. Basterà un pareggio agli uomini di Venturato per raggiungere la matematica promozione. Ancora una gara casalinga per il Bassano che riceve il Lumezzane. Trasferta contro l’Albinoleffe per il Padova. Classifica serie A: Juventus 76; Napoli 70; Roma 64; Inter 58; Fiorentina 56; Milan 49; Sassuolo 48; Lazio 45; Chievo 44; Genoa 40; Torino, Empoli 39; Bologna 37; Sampdoria, Atalanta 36; Udinese 34; Carpi, Palermo 28; Frosinone 27; Verona 22. Classifica serie B: Crotone 73; Cagliari 68; Bari, Spezia 57; Trapani 56; Cesena, Pescara 55; Novara, Entella 54; Brescia 50; Perugia 47; Avellino, Ternana 44; Ascoli 42; Latina, Lanciano, Pro Vercelli 39; Vicenza 38; Modena 36; Salernitana 35; Livorno 33; Como 28. Classifica Prima Divisione: Cittadella 56; Pordenone 56; Bassano, Alessandria 55; Feralpi 49; Padova 48; Cremonese 46; Pavia, Reggiana 45; Sudtirol 40; Giana, Renate, Lumezzane 35; Pro Piacenza 34; Cuneo 30; Mantova 26; Albinoleffe 19; Pro Patria 7. Franco Fabris

CALCIO PORTOTOLLESE

Fra alti e bassi si procede

C

itiamo ancora il Porto Tolle 2010 che festeggia di fronte ai suoi sostenitori e sportivi la splendida vittoria in questo campionato. Ormai tutto è rimandato all’ultima gara, proprio al “U. Cavallari” per l’ultima gara con il derby con lo Zona Marina che, nel frattempo, speriamo si salvi. Non ha vinto lo Scardovari. Peccato perché nonostante il suo ruolino positivo di risultati non riesce a scrollarsi di dosso le due rivali per i play off, Tagliolese e Cavarzere. Spera anche il Polesine Camerini di approdare in alta classifica. Prima però di parlare in dettaglio delle partite, informiamo che nella PALLAVOLO il nuovo Consorzio sportivo di pallavolo del Delta del Po, nato grazie alla collaborazione con l’Ellepi Porto Viro, lo Scardovari e la Virtus di Taglio di Po, ha vinto 3-0 contro l’Asaf Cecchetti, ipotecando la vittoria nel campionato di seconda divisione Rovigo. Scardovari-Papozze 1-1. Mezzo passo falso dei gialloblù di Moretti che non riescono a stendere il Papozze. Un pareggio casalingo, 14° risultato utile consecutivo, ma comunque una partita che si doveva vincere. Un primo tempo non esaltante, mentre nel secondo tempo si è visto qualcosa di buono. Segna per primo lo Scardovari, su calcio di rigore tirato da M. Corradin. A questo punto gli ospiti mettono in allarme lo Scardovari. Si buttano alla ricerca del pareggio con qualche rischio perché si scoprono. Due le occasioni per i padroni di casa, ma niente da fare. È il Papozze che nel finale, al 48’!, trova il rigore per un fallo di mano di Crepaldi. Tira Lezzoli che fa secco Cerilli. Finisce qui 1-1 la partita. Per questa domenica gran derby con la Tagliolese in casa. A questo punto non resta molto da dire, occorre vincere se si vuole arrivare laddove tutti gli sportivi chiedono allo Scardovari. Riusciranno a farcela? Porto Tolle-Turchese 5-0. I gol: pt al 24’ Feggi; st 25’ Ferro, doppietta di Grandi al 32’ e 35’, al 45’ segna Pregnolato. Festa in campo e sugli spalti per i ragazzi di Tessarin che, dopo la fatica dei primi 40 minuti, riescono poi a battere la forte squadra rodigina che, ricordiamolo, punta ai play off. Cinque gol per festeggiare la vittoria che ha coronato questo bellissimo campionato rispettando in pieno il progetto che la nuova società si era prefissata di raggiungere. Con umiltà e con coraggio, la rosa è in gran parte autoctona, si è giocato un calcio sano, serio e vincente. Nessuna incrinatura nel percorso, un gioco di squadra importante, dai dirigenti all’ultimo della società. Una sinergia che ha dato i suoi frutti: Carnacina, Marangon, Tessarin e poi tutti gli altri uniti per raggiungere l’obiettivo senza progetti faraonici ma nella consapevolezza che il vivaio di Porto Tolle poteva dare ottime garanzie, come è stato. A questo punto non ci resta che attendere altre due domeniche per la fine del campionato e guardare subito al prossimo dove non sarà tutto facile. Intanto nella penultima gara il Porto Tolle affronta domenica 17, fuori casa, i rodigini del Grignano. Duomo-Polesine Camerini 1-2. Vittoria sofferta per i ragazzi di Bellan. Ad un primo tempo equilibrato e con alcune occasioni per parte, è il Polesine che al 43’ minuto, con Giacomo Marangon imbeccato bene da Tessarin, batte il portiere Balaustra. Nella ripresa, al 5’ il bravo Elvis Tessarin (un campionato eccellente), raddoppia. Da lì in poi, come spesso è accaduto, i neroverdi se la prendono con calma e al 25’ subiscono il gol del Duomo segnato da Laszraj. Ed è il portiere Alessandro Marangon a mettersi in evidenza in altre occasioni salvando la sua porta e il risultato. Ancora una trasferta per questa domenica in quel di Pontecchio. Amatori. Campionato Play off. Vangadizza-Donzella 0-0. Le due squadra a viso aperto con alcune occasioni da ambo le parti, con un palo colpito dai locali ed un gol annullato a Zerboni per un presunto fallo dell’attaccante biancoazzurro. Ora i ragazzi di Mantovani sono impegnati questo sabato a Fiesso contro l’Umbertiana. Coppa Amatori Uisp. Portotollese-Rottanova 4-1. Reti di De Bei, Zerbin, Trombin e Konatè. Inizia con una bella e rotonda vittoria il cammino di Coppa per i ragazzi di Bellan che ora riposano un turno per trovarsi il 23 aprile ore 15.30 a Bellombra. Luigino Zanetti


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.