Piano offerta formativa

Page 1

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONTEBELLO Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado Via Montebello, 18/a – 43123 PARMA tel. e fax 0521.252877 e-mail:pric834003@parma.it separm3@provincia.parma.it

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2011-2012 Indice............................................................................................................. 1.Il Piano dell’Offerta Formativa.....................................................................

1 2

2.Lo scenario sociale e culturale attuale........................................................

2

3.L’istituto Comprensivo.................................................................................

2

3.1.Storia..............................................................................................

2

3.2.Principi fondamentali......................................................................

3

3.3.Finalità............................................................................................

4

3.4.Contesto ambientale.......................................................................

5

3.5.Collegamento con il territorio..........................................................

5

3.6.Sito web..........................................................................................

5

3.7.Giornate didattiche..........................................................................

5

3.8.Attività collegiale.............................................................................

6

4.I plessi scolastici.........................................................................................

7

4.1.La scuola dell’infanzia Carlo Collodi...............................................

7

4.2.La scuola primaria Don Lorenzo Milani...........................................

8

4.3.La scuola primaria Celeste Bozzani................................................

9

4.4.La scuola secondaria di 1° Don Giuseppe Cavalli..........................

10

5.Il curricolo...................................................................................................

11

5.1.Competenze, traguardi disciplinari..................................................

11

5.2.Valutazione degli apprendimenti.....................................................

30

5.2.a.La valutazione alla scuola primaria........................................

30

5.2.b.La valutazione alla scuola secondaria di 1°...........................

35

6.Ampliamento dell’offerta formativa..............................................................

42

6.1.Progetti...........................................................................................

42

6.2.Attività extracurricolari....................................................................

44

7.Inserimento disabili.....................................................................................

44

8.Formazione.................................................................................................

45

9.Monitoraggio e Valutazione........................................................................

45

10.Alunni stranieri: Protocollo d’accoglienza e allegati...................................

47

11.Patto per la scuola....................................................................................

1


1. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale che esplicita la progettazione unitaria e complessiva della scuola dell’Infanzia dell’Istituto delle scuole primarie e della scuola secondaria di 1°. E’ finalizzato a migliorare la qualità del servizio, sia sul piano dell'organizzazione curricolare sia sul piano della progettazione extracurricolare riguardante iniziative rivolte all'arricchimento dell'offerta formativa nei confronti degli alunni. Il POF assume significato e rilevanza alla luce delle profonde trasformazioni e dei processi innovativi che attraversano il sistema scolastico sotto il segno dell'Autonomia, attribuita al nostro Istituto, a partire da settembre 2000. 2. LO SCENARIO SOCIALE E CULTURALE ATTUALE Le caratteristiche fondamentali del mondo contemporaneo sotto il profilo socioculturale sono determinate dalla dinamicità e dalla complessità. La realtà sociale è attraversata da rapidi mutamenti di modelli culturali, di costumi, di atteggiamenti e comportamenti individuali e collettivi che stimolano a continui adattamenti e innovazioni e ad uno sguardo necessariamente sistemico. Si prevede, ad esempio, che nel prossimo futuro un individuo sarà costretto a cambiare lavoro in media cinque o sei volte nel corso della propria vita. Ne deriva per la scuola la necessità di formare individui dotati di flessibilità intellettuale e di mentalità aperte al cambiamento. La complessità della vita sociale e la varietà delle forme produttive e consumistiche caratterizzano oggi un senso diffuso di transizione, di insicurezza sui valori e di contraddittorietà nelle condotte sociali e negli stili di vita. L’espansione esponenziale delle informazioni veicolate dai mezzi di comunicazione di massa mentre, da un lato, offre possibilità di istruzione e di stimolo culturale induce, dall’altro, pericolosi atteggiamenti di conformismo e rischi crescenti di manipolazione. Ne deriva per la scuola la necessità di formare individui dotati di capacità critiche e metacognitive (in grado, cioè, di imparare ad imparare in modo autonomo). Ne deriva, inoltre, la necessità di dedicare un’attenzione privilegiata ai nuovi linguaggi multimediali e telematici che rappresentano il nuovo sfondo antropologico e culturale in cui i bambini vivono immersi. Il fenomeno crescente della scolarizzazione degli alunni extracomunitari e la presenza di una realtà sociale multietnica e multiculturale sempre più differenziata e dalle dimensioni sempre più ampie, induce a riconoscere, prima di ogni altra cosa, il valore universale della persona e a sviluppare conseguentemente una comune cultura che può tradursi in occasioni di arricchimento e di maturazione civile. Ne deriva per la scuola la necessità di adottare strategie educative e di attivare percorsi didattici ispirati alla pedagogia interculturale, in cui le differenze individuali e socioculturali non siano intese come eccezione bensì considerate come norma e come risorse non solo da riconoscere ma anche da valorizzare. E’ sicuramente compito del sistema educativo, in generale e di quello scolastico in particolare, sviluppare atteggiamenti di cooperazione, di scambio e di accettazione proficua delle diversità per contribuire a migliorare e maturare una vera crescita democratica della società.

INDICE

2


3. L’ISTITUTO COMPRENSIVO 3.1. Storia Dal primo settembre 2007 la Direzione Didattica del Terzo Circolo è diventata Istituto Comprensivo di via Montebello. Ne fanno parte le scuole primarie don Lorenzo Milani e Celeste Bozzani di Porporano, la scuola secondaria di 1° grado don Giuseppe Cavalli e la scuola dell’infanzia Carlo Collodi. 3.2. Principi fondamentali I principi fondamentali dell’Istituto sono: Uguaglianza. Il servizio scolastico viene erogato senza alcuna distinzione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche. Imparzialità e regolarità. Gli erogatori del servizio scolastico, agendo secondo criteri di obiettività ed equità, ne garantiscono l’imparzialità e la regolarità. Accoglienza ed integrazione. La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni nella struttura scolastica, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità ( alunni disabili, stranieri, degenti in ospedale ). Diritti degli alunni. Partendo dal principio che la scuola è e deve essere costruita per gli alunni e non viceversa, la scuola riconosce il diritto all’istruzione e all’educazione di tutti i bambini e i ragazzi, come presupposto fondamentale dell’esercizio del diritto di cittadinanza. Partecipazione e responsabilità. Nella sua opera la scuola ricerca la collaborazione dei genitori, titolari primi del diritto-dovere di istruire ed educare i propri figli, su un piano di reciproca responsabilità. Essa sollecita, pertanto, ogni forma di partecipazione delle famiglie alla vita e alle scelte educative della scuola, attraverso gli istituti e le forme previste nell’ambito degli organi collegiali. Apertura al territorio. La scuola si impegna a favorire le attività extrascolastiche ponendosi come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo il migliore uso degli edifici e delle attrezzature anche fuori dell’orario del servizio scolastico. Efficienza e trasparenza. L’attività scolastica, configurandosi come pubblico servizio, si ispira a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi e dell’attività didattica. A tal fine promuove la formazione in servizio del personale e favorisce un rapporto trasparente con l’utenza. Libertà di insegnamento. In base all’art. 33 della Costituzione l’insegnamento è un’attività libera come l’arte e la scienza. Tale libertà viene assicurata nel rispetto della garanzia di formazione dell’alunno e degli obiettivi formativi nazionali. Dai principi ai comportamenti L'impegno è di tutti Il dirigente scolastico, i docenti, il personale amministrativo ed i collaboratori scolastici, nell'esercizio delle loro specifiche funzioni fanno riferimento in primo luogo al diritto inviolabile di tutti gli alunni a ricevere un'educazione ed un'istruzione adeguata alle loro potenzialità di crescita e di sviluppo sul piano cognitivo, sociale ed affettivo nel rispetto dei ritmi, dei tempi e delle diversità di ciascuno. Riconoscere gli alunni come soggetti centrali del processo educativo nel senso che sono escluse tutte le forme di autoritarismo, la comunicazione deve essere essenzialmente bilaterale, la partecipazione deve essere attiva e il coinvolgimento diretto. La relazione educativa è improntata ai valori della convivenza democratica, della tolleranza e della solidarietà del rispetto e della valorizzazione delle diversità nella diverse espressioni. Tali valori assunti vanno praticati dagli adulti e dai bambini attraverso i comportamenti di vita quotidiana dentro e fuori la scuola. Lo studio come campo di ricerca condivide l'idea secondo cui la cultura e le scienze sono campi di continua ricerca nelle quali non è possibile accogliere una sola verità assoluta. I docenti nel loro insegnamento

3


promuovono la pluralità dei punti di vista e forniscono ai bambini gli strumenti attraverso cui possano costruirsi una propria interpretazione della realtà da mettere a confronto con quella degli altri. Il contratto formativo si fonda sulle intese professionali dei docenti che stabiliscono tra di loro, i comportamenti che riflettono su: INDICE • l’attenzione dei docenti a determinare negli allievi condizioni affettive favorevoli e atteggiamenti positivi nei confronti dei compiti di apprendimento • il controllo dei tempi del lavoro scolastico che attualmente si sono allungati fino alle trenta ore settimanali, mentre si è abbreviata la persistenza nel tempo delle competenze acquisite dagli alunni • l’aumento della qualità di quelle conoscenze di base che contribuiscono alla formazione delle strutture mentali necessarie per i successivi apprendimenti • la verifica non solo del segmento più recente delle attività, ma soprattutto di quelle competenze che devono costituire un repertorio stabile per l’alunno • la differenziazione della proposta di apprendimento, sulla base delle caratteristiche soggettive dell’alunno • la raccolta delle esperienze didattiche in un archivio che consenta l’accesso a tutti i docenti • l’evitare o il limitare l’uso dell’eserciziario che presenta situazioni chiuse o richiede unicamente l’applicazione meccanica dell’alunno, ma preferire situazioni problematiche aperte che implichino la libertà e l’esercizio del pensiero • la salvaguardia dell’unitarietà dell’insegnamento attraverso un’azione concordata e sinergica tra i docenti del team. I comportamenti professionali dei docenti Rappresentano indicatori di qualità, cioè un buon modo di fare scuola: • il lavoro collegiale degli insegnanti, a partire dalla corresponsabilità nei confronti di un progetto unitario e comune • la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti nella scuola primaria • il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l'unitarietà dell'insegnamento • il rapporto costante fra insegnanti e famiglie • la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell'intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni • la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e all'aggiornamento professionale • l'individualizzazione delle procedure di insegnamento • l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente

• • • • • • •

3.3. Finalità L’Istituto Comprensivo di via Montebello persegue le seguenti finalità: la formazione della persona in tutte le sue dimensioni l’educazione alla convivenza democratica l’alfabetizzazione culturale l’alfabetizzazione tecnologica l’educazione all’identità personale e al rapporto con gli altri la socializzazione e il decondizionamento massmediologico l’educazione ambientale

Una particolare attenzione viene dedicata alla relazione alunno-docente

4


• • •

• •

al rapporto educativo da instaurare attraverso strategie comunicative che favoriscano la crescita dell’autonomia e migliorino il rendimento scolastico, come l’empatia, il clima positivo, le attese positive, l’ascolto delle problematiche agli obiettivi curricolari e al significato delle discipline alla continuità educativa e didattica all’integrazione scolastica degli alunni disabili all’integrazione degli alunni e delle alunne straniere INDICE

3.4. Il contesto ambientale Le caratteristiche del territorio L’Istituto Comprensivo di via Montebello è situato nel Quartiere Cittadella del Comune di Parma. Esso comprende una zona urbana e una zona periferica con le frazioni di Marano, Malandriano, Porporano, Mariano, La Palazzina. Il territorio del Quartiere Cittadella occupa una superficie di Kmq 23,7 pari al 11% della superficie comunale, con una densità di 929,23 abitanti per Kmq per un totale di 22.060 abitanti, di cui 10.322 maschi e 11.738 femmine al 31-12-2008, con un incremento demografico dal 2003 al 2008 pari al 6,7%. Significativo l’aumento di abitanti stranieri che dalle 1.695 unità del 2007 è passato a 2.043 unità nel 2008, con un incremento pari al 20, portando ad una percentuale del 9,3% sul totale degli abitanti, la popolazione straniera del quartiere. (fonte http://www.decentramento.comune.parma.it/pls/portal/docs/1/41550.PDF) 3.5. Il collegamento con il territorio: le iniziative di volontariato Nel Quartiere esiste un ricco tessuto di associazioni e altre realtà culturali, ricreative, sportive, religiose. Alle tre Parrocchie della zona urbana: "Sacro Cuore", "Spirito Santo", "Corpus Domini, sono affiancati diversi gruppi di volontariato e circoli giovanili a carattere prevalentemente sportivo e socio-educativo. Svolgono una variegata attività di iniziative legate al tempo libero alcuni circoli Arci, il Centro Sportivo Ricreativo di Marano, l'Unione Sportiva Montebello, la Polisportiva Cittadella, il Circolo Castelletto e in particolare il comitato Anziani Bizzozero Solidale. Anche i gruppi Avis partecipano con iniziative di solidarietà alla vita del Quartiere. Vi sono inoltre Associazioni ambientaliste, come La Lega Ambiente e l’Associazione Bicinsieme che propongono spesso iniziative culturali alle scuole dell’Istituto. L'Offerta Formativa dell’Istituto tiene conto della specifica età evolutiva, delle caratteristiche psicologiche degli alunni e delle caratteristiche socioculturali dell'ambiente in cui si esplica concretamente l'azione educativa. Per rilevare gli elementi che connotano il contesto ambientale è stato distribuito nell’a.s. 2007-2008 a tutte le famiglie degli alunni un questionario d'indagine conoscitiva, allegato al presente documento e integrato rispetto all'analogo questionario distribuito tre anni fa. Esso si è posto lo scopo di rilevare i livelli di istruzione, di fruizione di strumenti culturali quali uso di libri, di televisione, di gioco, di pratica sportiva, di cinema, teatro, musei, biblioteche, abitudini di lettura, diffusione delle tecnologie informatiche, ecc. I dati, tabulati, costituiscono una fonte di riflessione per tutte le componenti scolastiche e rappresentano lo sfondo di riferimento per l'attività progettuale e di arricchimento dell'offerta formativa. 3.6. Il sito web Il sito web è lo strumento di comunicazione e documentazione privilegiato dell’istituto. All’indirizzo http://separm3.scuole.pr.it/ è possibile consultare il POF, il Regolamento d’Istituto, la Carta dei servizi, e avere tutte le informazioni relative alla direzione, alla segreteria, ai docenti, ai genitori rappresentanti, alle riforme e agli eventi scolastici. INDICE

5


In un’apposita sezione è possibile accedere a una ricca biblioteca multimediale di risorse selezionate appositamente per fornire un utile sostegno e supporto alla didattica quotidiana. Le pagine dedicate ai singoli plessi offrono informazioni in merito alle singole strutture e documentano le buone pratiche. 3.7. Le giornate didattiche Le giornate didattiche promuovono il rapporto scuola – genitori – territorio attraverso la presentazione di iniziative culturali e di attività didattiche significative realizzate dalle classi. 3.8. L’attività collegiale L’attività collegiale si esplica attraverso: a. Il Dirigente Scolastico con i membri dello staff da esso nominati: vicario, referenti di plesso b. Le Funzioni Strumentali, individuate dal collegio dei Docenti e precisamente • Coordinamento delle attività finalizzate all’aggiornamento e alla realizzazione del POF, verifica e valutazione per l’a.s. 2011/2012 • Coordinamento ed utilizzo delle "Nuove tecnologie" - Gestione e aggiornamento sito web • Coordinamento delle attività per la prevenzione del disagio e degli alunni diversamente abili • Coordinamento delle attività di inserimento, integrazione degli alunni stranieri e di educazione interculturale • Coordinamento delle attività che riguardano la sicurezza dei plessi scolastici • Coordinamento delle attività di intervento e servizi per studenti c. Le commissioni coordinate dalle FS d. I consigli di interclasse, di intersezione, di classe e. Le programmazioni didattiche

INDICE

6


4. I PLESSI SCOLASTICI 4.1. La scuola dell’infanzia Carlo Collodi La Scuola dell’Infanzia è un luogo educativo intenzionale in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione col mondo. Essa favorisce l’apprendimento di comportamenti fondamentali e di conoscenze iniziali utili per acquisire le competenze successive e per rapportarsi con la società. Tiene conto di tutte le variabili esistenti nelle concrete situazioni di vita dei bambini, ne interpreta in modo personalizzato le esigenze e ne favorisce lo sviluppo. Tra le priorità della Scuola dell’Infanzia, vanno quindi considerate le necessità di: • Dialogare e collaborare con le famiglie e con le altre istituzioni per attuare in modo concreto un’autentica centralità educativa del bambino • Proporre un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cura e di apprendimento • Realizzare un progetto educativo che renda concreta l’irrinunciabilità delle diverse dimensioni della formazione: sensoriale, corporea, artistico-espressiva, intellettuale, psicologica, etica, sociale. • Fare della scuola un luogo significativo per interventi compensativi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità. 4.1.a. Le finalità La scuola persegue le seguenti finalità: • " Star bene insieme a Scuola" ( bambini e adulti) questa è la grande scommessa sulla quale, negli anni la nostra scuola ha cercato di puntare e di vincere. • Promuovere lo sviluppo dell'IDENTITA', dell'AUTONOMIA, della COMPETENZA, della CITTADINANZA. 4.1.b. Il funzionamento La scuola funziona dalle 7.45 alle 15.45. Le sezioni sono due, eterogenee per età, abbastanza equilibrate per presenza di maschi e femmine con 25 bambini ciascuna, dato l'inserimento di due bambini diversamente abili. Accanto alle due insegnanti di sezione con 25 ore di servizio settimanale, sono presenti due insegnanti di sostegno; nella 1.a sezione per 12 ore, nella 2.a per 13 ore settimanali. L'insegnante di educazione religiosa è presente per 4 ore settimanali il martedì. 4.1.c. L’orario dei docenti L’orario di servizio è stato studiato per sfruttare al massimo la compresenza al mattino, quando l'attività didattica è più organizzata ed efficace.

• • •

4.1.d. I laboratori laboratorio di L2 ( inglese) solo per i bambini di 5 anni (in intersezione) laboratorio di educazione motoria, bambini di 4 anni (in intersezione) lettura con prestito e coinvolgimento dei genitori

4.1.e. Il curricolo Nel rispetto delle finalità e all'interno del Piano dell'Offerta Formativa, viene predisposto il " Curricolo", che nel nostro ordine di scuola si articola attraverso i "Campi di Esperienza". Essi sono i luoghi del fare e dell'agire del bambino, orientati dall'azione consapevole dell'insegnante e introducono ai sistemi simbolico-culturali. Al termine della scuola dell'infanzia vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze: tali traguardi indicano piste da percorrere e aiutano l'insegnante a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'alunno. Presupposto essenziale è che l'apprendimento avvenga attraverso l'esperienza, l'esplorazione, i rapporti tra bambini, con la natura, gli oggetti, l'arte, il territorio e le sue

7


tradizioni, attraverso l'elaborazione individuale e collettiva delle esperienze attraverso attività ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano ed elaborano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. Pur nell'approccio globale che caratterizza la scuola dell'infanzia, gli insegnanti individuano, all’interno dei “Campi di Esperienza”, il delinearsi dei “saperi” disciplinari e dei loro alfabeti. INDICE 4.2. La scuola primaria don Lorenzo Milani La scuola “don Lorenzo Milani” è ubicata nel quartiere Cittadella, in via Montebello 18/A, una zona residenziale, servita dai mezzi pubblici (autobus n.2/12), attrezzata di recente di un’ampia rete di piste pedonali e ciclabili che la collegano facilmente a tutti i quartieri limitrofi. Il quartiere Cittadella è ricco di spazi verdi, attività commerciali, servizi socio-sanitari decentrati ed è una zona densamente popolata, con un tasso di immigrazione che consente una proficuo inserimento dei cittadini non italiani. L’edificio scolastico ospita la succursale della scuola secondaria 1° Don Cavalli che ha la sede centrale in piazzale Volta; con la scuola dell’infanzia Collodi e la primaria Bozzani di Porporano tali realtà compongono l’Istituto Comprensivo di via Montebello. Nelle vicinanze è ubicata la scuola dell’infanzia comunale Alice, nostro naturale bacino d’utenza; nell’insieme queste scuole costituiscono un adeguato polo educativo e di istruzione che copre una fascia di età dai 3 ai 14 anni. L’edificio, costruito negli anni ’70, è circondato da un ampio giardino e ospita, a piano terra: • la Presidenza dell’Istituto • la Segreteria, con i relativi uffici • lo spazio mensa (costruito nel 2005 su un corpo nuovo che si è aggiunto alla struttura preesistente) • lo spazio per il personale ausiliario • il teatro (con maxischermo, data-video proiettore e computer) • due palestre attrezzate (dove sono accolti anche i bambini del pre-scuola), • un’aula per i docenti • la sala del fotocopiatore Nel seminterrato è ubicato l’archivio. Le aule riservate al distaccamento della scuola Secondaria sono ospitate a piano terra. Le aule della scuola primaria sono situate al primo e al secondo piano; le loro dimensioni, unitamente a quelle dei corridoi, risentono di parametri architettonici ormai superati e necessitano di nuovi interventi. Sei aule sono dotate di lavagna interattiva multimediale, grazie al progetto Scuola digitale del Ministero e al progetto Cariparma realizzato in rete con altre scuole del territorio. Il laboratorio d’informatica e la biblioteca Adorni sono collocati al secondo piano, mentre la lavagna interattiva e un’altra postazione multimediale si trovano in un’aula al primo piano. La scuola è attrezzata con ascensore, scivolo in metallo e servizi igienici adeguati per ospitare alunni disabili. 4.2.a. L’orario delle lezioni L’orario scolastico è così articolato: - 12 classi a tempo pieno (40 ore di tempo scuola 30 d’insegnamento +10 di tempo mensa) per 5 giorni alla settimana, con mensa, dalle 8.30 alle 16.30; il sabato a casa - 5 classi a 30 ore di tempo scuola con 27 ore d’insegnamento + 3 ore di tempo mensa con due giornate dalle ore 8,30 alle ore 16,30 e tre giornate dalle ore 8,30 alle ore 13,10; il sabato a casa La scuola attualmente ospita 17 classi per n° 432 alunni.

8


I turni in mensa sono tre: 1° turno ore 12,10 – 2° turno ore 12,50 – 3° turno ore 13,30. Per consentire ai docenti di coprire l’intero monte ore richiesto, i tempi destinati alla mensa e al dopo mensa, vengono completati da studenti universitari che hanno stipulato un contratto con il Comune. Questo personale è presente nelle classi dalla seconda alla quinta ex modulo. Gli esperti conducono con gli alunni anche percorsi di ed. alimentare. Esiste la possibilità per chi lavora di usufruire di ulteriori servizi: • il servizio di pre-scuola, attivo dalle 7.30: i bambini, previa richiesta dei genitori, vengono accolti nei locali scolastici e sorvegliati da personale non docente. Il servizio è a pagamento. • Il servizio di sorveglianza in mensa (garantito dal personale della CAMST) durante il pasto nei giorni in cui le classi ex modulo non frequentano la giornata lunga. Tali servizi sono a pagamento in convenzione con il Comune di Parma. Nell’ambito dell’Autonomia, la scuola favorisce e promuove attività extrascolastiche; in particolare da alcuni anni l’Associazione sportiva “L’albero dei giochi” società senza fini di lucro, dove sono rappresentati sia i docenti che i genitori dell’Istituto Comprensivo, promuove corsi di attività motoria non agonistici e svolge un importante servizio educativo e sociale per i bambini dai 5 ai 10 anni. Inoltre è attivo da circa quindici anni un corso di canto corale, aperto ad altre scuole, grazie alla collaborazione del Consiglio di Quartiere Cittadella e sono dati in concessione i locali alla CEM lira per corsi di strumento musicale. INDICE 4.3. La scuola primaria Celeste Bozzani La scuola Bozzani è ubicata nella prima periferia di Parma in località Porporano; una zona che in questi ultimi anni ha visto un aumento notevole di alunni per l’espansione edilizia e demografica. Dall’anno scolastico 2009/2010 la scuola si è trasferita nell’edificio appena costruito. Il vecchio è stato ristrutturato, ultimato e attrezzato per attività laboratoriali e mensa. Di fianco al nuovo edificio sono stati realizzati la palestra e il teatro che sono a disposizione della popolazione per attività extrascolastiche. Gli spazi all’esterno sono sistemati nel seguente modo • sul retro un ampio giardino, di cui una parte è adibita ad orto • davanti sorge un’area cortilizia asfaltata ed una piccola zona verde • deve essere ultimata la strada, mentre è disponibile lo spazio per il posteggio e per la fermata delle auto. L’edificio è costruito secondo le più moderne tecnologie di utilizzazione didattica e di sicurezza: diffusione audio e video nelle aule, riscaldamento a pavimento e termostato in ogni aula, insonorizzazione, tapparelle elettriche, ampie vetrate, prese TV e internet in ogni aula, aule dotate di ripostiglio, bagni ampi e adeguati al numero degli alunni. In ogni piano si trova un bagno attrezzato per gli alunni diversamente abili. Sono rispettate tutte le normative di sicurezza. L’edificio è così suddiviso: Piano terra: • ascensore • cinque aule, • un ufficio/guardiola per il personale ausiliario • una stanzetta per attività individualizzate • un ampio ingresso e corridoio • un ripostiglio col materiale per le pulizie • un locale con quadri elettrici e centraline di comando. Nello spazio ristrutturato: • mensa (che permette due turni di refezione) • laboratorio di cucina e di educazione alimentare Piano superiore. • Due aule, laboratorio di inglese e di musica, un grande ripostiglio

9


Nella parte ristrutturata: • Aula insegnanti • Stanzetta per attività a piccoli gruppi • Laboratorio di educazione artistica • laboratorio di informatica • laboratorio di scienze • spazio polivalente attrezzato per attività laboratoriali, di recupero, biblioteca e sala video. • ampia terrazza 4.3.a. L’orario delle lezioni Ingresso alunni: ore 8,25 Uscita alunni: 12,40 o 16,30 nei giorni di prolungamento di orario. (Tutti i giorni alle 16,30 per il tempo pieno). Per soddisfare le esigenze delle famiglie la scuola offre varie possibilità di orario: la scuola prevede rientri pomeridiani e la settimana corta. Prescuola: dalle ore 7,30 alle ore 8,25 è previsto un servizio a pagamento per le famiglie che ne fanno richiesta. Gli alunni vengono sorvegliati dal personale della cooperativa Domus. Su richiesta gli alunni possono pranzare in mensa anche nei giorni in cui non è previsto il rientro pomeridiano sempre assistiti dal personale della CAMST. Mensa:1° turno ore 12,30 – 2° turno ore 13,25. Per consentire ai docenti di coprire l’intero monte ore richiesto, i tempi destinati alla mensa e al dopo mensa, vengono completati da studenti universitari che hanno stipulato un contratto con il Comune. Questo personale è presente nelle classi per un totale di 16 ore, ripartite nelle varie classi secondo le necessità. Gli esperti conducono con gli alunni anche percorsi di ed. alimentare. I locali e i turni della mensa sono organizzati in modo da consentire lo spazio ed il tempo necessari per consumare il pasto in modo adeguato. La scuola attualmente ospita 7 classi per n° 163 alunni. 4.3.b. Le attività didattiche I docenti hanno aderito ai progetti inseriti nel POF. Le discipline previste dalle indicazioni nazionali vengono accorpate in base alle competenze professionali. Le attività laboratoriali (musica, teatro…) sono seguite da un insegnante esperto e proposte a classi aperte. Nei momenti forti dell’anno è tradizione festeggiare con uno spettacolo. INDICE

4.4. La scuola secondaria di 1° don Giuseppe Cavalli La scuola don Cavalli è ubicata in piazzale Volta, mentre la succursale è situata in via Montebello. La struttura offre spazi piuttosto limitati, ma le attrezzature a carattere librario, scientifico, tecnologico sono adeguate ad una didattica aggiornata e risponde alle esigenze degli alunni. In dettaglio: • P. le Volta: palestra e laboratorio di informatica con computer collegati in rete e dotati di molti dei più moderni accessori (scanner –stampanti ecc…) ; è attivo il collegamento protetto ad Internet. La scuola ha aderito alla sperimentazione della LIM alla quale partecipano quattro classi. Ogni classe è dotata di PC. • Via Montebello: palestra – teatro - laboratorio musicale – laboratorio informatico.

10


Anche in questa sede una classe sperimenta la LIM. I laboratori sono accessibili agli alunni di tutta la scuola indipendentemente dalla sede frequentata.

4.4.a. L’orario delle lezioni L’orario delle lezioni è dalle 8 alle ore 13,00 dal lunedì al sabato. Da settembre 2011 quattro classi funzionano dal lunedì al venerdì, con orario 8,0013.30 e un giorno di rientro dalle ore 14 alle ore 17 : il sabato a casa. L’orario curricolare, per tutte le classi, è di 30 ore. In caso di necessità le famiglie possono chiedere di poter usufruire del servizio mensa. La scuola attualmente ospita 16 classi per n° 427 alunni. Possono essere previsti e programmati, compatibilmente con le risorse disponibili, rientri pomeridiani per ulteriori attività di recupero e/o potenziamento.

4.4.b. I trasporti Il Comune ha organizzando un servizio di happybus per le varie zone della città e per le delegazioni. Le due sedi sono raggiungibili da più autobus urbani.

4.4.c. Gli strumenti Gli strumenti in dotazione alle strutture sono i seguenti: libri, videocassette e materiale didattico in genere per le varie aree disciplinari (scientifico-tecnologica, linguisticoletteraria, motoria, artistico-espressiva); televisori, videoregistratori , registratori, episcopio, macchina fotografica , fotocopiatrici, strumentazione informatica, strumenti musicali, proiettori di diapositive.

4.4.d. La collaborazione con enti e istituzioni esterne Pur nella piena consapevolezza del ruolo primario insostituibile dei Docenti nell’azione Formativa, il Collegio è concorde nel ritenere importante il contributo che il territorio in cui opera la scuola può fornire per una realizzazione più completa dei progetti. Si prevede reciproca collaborazione con: • Istituti superiori di Parma e Scuole primarie da cui provengono gli alunni • Istituzioni cittadine (Regione E.R.-Provincia -Comune –Quartiere) • Istituto Storico della Resistenza e Musei /Biblioteche • Cooperativa Edison • Associazioni di volontariato • Comunità religioni non cattoliche • WWF- Lega Ambiente • Consorzio prosciutto di Parma • Teatro delle Briciole • Teatro Europa • Ente Parco del Taro • ASL • Regione E.R. • Provincia • Comune • Università • CIREA • Teatro Regio • ARPA • Premio Bancarellino • Rotary

11


N.B. Non verranno tralasciate eventuali ulteriori collaborazioni che si rendessero disponibili. INDICE 5. IL CURRICOLO 5.1. Competenze, traguardi disciplinari al termine di ogni ordine di scuola

AREA LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVA Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia I discorsi e le parole: • sviluppare la padronanza d'uso della lingua italiana; arricchire e precisare il proprio linguaggio. • sviluppare fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. • raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie; dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare; usare il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole. • Sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza • riflettere sulla lingua, confrontare lingue diverse, riconoscere, apprezzare e sperimentare la pluralità linguistica e il linguaggio poetico • essere consapevole della propria lingua materna • formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie

ITALIANO Traguardi competenze Scuola Primaria Comprensione della lingua orale (ascoltare, comprendere): • cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui • cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento • comprendere le informazioni essenziali di una esposizione, di istruzioni per l’esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dai media Produzione della lingua orale (parlare): • riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l’ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi funzionali al racconto • prendere la parola negli scambi comunicativi, rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti • organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado Comprensione della lingua orale (ascolto): • consolidare la consapevolezza dell’ascolto mediante le tecniche apprese • consolidare strategie per la sintesi di un testo orale Produzione della lingua orale: •

• •

consolidare la capacità di esporre il proprio pensiero in modo completo e logico, con correttezza sintattica e lessicale consolidare un metodo per preparare l’esposizione orale sviluppare la capacità di sostenere una conversazione e di intervenire a seconda delle occasioni in modo pertinente e critico

12


Comprensione della lingua scritta (leggere e comprendere): • leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà • sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere • leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere • ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione • seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento • leggere semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono ed esprimendo semplici pareri personali su di essi • leggere ad alta voce, in modo scorrevole ed espressivo, un testo noto e, nel caso di testi dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le pause e variando il tono della voce Produzione della lingua scritta (scrivere): • raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza • produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi,

Comprensione della lingua scritta (lettura): • applicare autonomamente le diverse strategie di lettura • consolidare la capacità di analisi dei testi della tradizione e dell’attualità • comprendere, analizzare e valutare le caratteristiche dei testi argomentativi e dei testi informativi-espositivi • ampliare la conoscenza della realtà attraverso la lettura di testi rispondenti a interessi personali

Produzione della lingua scritta: • scrivere testi di diverso tipo con correttezza ortografica, grammaticale e con proprietà lessicale • consolidare le tecniche per la programmazione, stesura e revisione dei testi narrativi, descrittivi e riflessivi • scrivere testi informativiespositivi e argomentativi,

13


situazioni, azioni produrre testi creativi sulla base di modelli dati • scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione • esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario • realizzare testi collettivi e individuali in cui si fanno resoconti di esperienze scolastiche, si illustrano procedimenti, si registrano opinioni su un argomento trattato in classe • compiere operazioni di rielaborazione sui testi • produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi Riflessione sulla lingua: • riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase • individuare ed usare in modo consapevole modi e tempi del verbo • riconoscere in un testo i principali connettivi analizzare la frase nelle sue funzioni • conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole • comprendere le principali relazioni tra le parole sul piano dei significati • comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio • utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici • riconoscere la funzione dei principali segni interpuntivi •

applicando tecniche e modelli appresi

Riflessione sulla lingua: • riconoscere e comprendere la varietà delle funzioni e dei registri linguistici • conoscere ed analizzare le strutture della frase complessa • conoscere le origini delle lingua italiana e comprendere semplici trasformazioni linguistiche

14


Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia Laboratorio per i bambini di cinque anni basato sull'avvicinamento alla lingua straniera, sotto forma ludica •

primi approcci a suoni e ritmi di una lingua diversa dalla propria

LINGUE COMUNITARIE: INGLESE Traguardi competenze Traguardi competenze Scuola Primaria Scuola Secondaria di I grado Comprensione della lingua Comprensione della lingua orale (ascolto): orale (ascolto): • comprendere • seguire una conversazione istruzioni,espressioni e quotidiana espressa in frasi di uso quotidiano modo chiaro nella lingua purchè pronunciate in standard modo lento e chiaro • ascoltare brevi racconti e • saper identificare il tema formulare ipotesi su quanto generale di un discorso su potrà accadere tematiche relative ad • capire i punti principali di argomenti conosciuti (la un notiziario radiofonico scuola,le vacanze, i gusti (previsioni atmosferiche…) personali ecc..) • capire trasmissioni televisive su argomenti di attualità o temi di interesse • capire semplici informazioni tecniche sull’uso di apparecchi Comprensione della lingua Comprensione della lingua scritta: scritta : • comprendere testi brevi e • capire i punti essenziali di semplici come cartoline, brevi articoli di giornale su lettere, messaggi di posta temi attuali e noti elettronica accompagnati • desumere dal contesto di preferibilmente da supporti un argomento già noto il visivi e cercando di significato di singole parole cogliere nomi parole e frasi sconosciute basilari • scorrere velocemente brevi Produzione scritta: testi per trovare fatti ed • Saper scrivere messaggi informazioni importanti semplici e brevi per fare gli • capire una lettera di auguri, per ringraziare o carattere personale e invitare qualcuno, per tenere una corrispondenza chiedere notizie ecc. anche regolare se formalmente difettosi, • capire la trama di una purchè siano comprensibili storia ben strutturata Produzione scritta : • scrivere un testo semplice e coerente su temi pertinenti alla propria sfera di interesse ed esprimere opinioni ed idee personali • scrivere un testo/lettera su esperienze avvenute • raccontare in un testo la trama di un libro o di un film • esprimere in una lettera sentimenti come tristezza, gioia, interesse, simpatia o rincrescimento • trasmettere o richiedere via e-mail semplici informazioni Sapersi esprimere oralmente: Sapersi esprimere oralmente: • esprimersi linguisticamente • sostenere una in modo comprensibile conversazione semplice su utilizzando espressioni e argomenti familiari o di frasi adatte alla situazione interesse personale

15


Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia

----------------

----------------

----------------

----------------

e all’interlocutore, anche se a volte formalmente difettose, per interagire con un compagno o un adulto scambiare semplici informazioni personali (amicizie, gusti, giochi, vacanze, scuola ecc.) aiutandosi con il linguaggio gestuale sia per ciò che si dice e anche per ciò che si chiede

districarsi nel prenotare un viaggio o viaggiando • chiedere e dare informazioni stradali particolareggiate • esprimere sentimenti quali la sorpresa, la gioia, la tristezza, la curiosità e l’indifferenza e reagire a sentimenti dello stesso tipo espressi da altri • scambiare un’opinione personale con conoscenti, esprimere accordo o disaccordo Produzione orale: • raccontare una storia • riferire nei particolari un’esperienza e descrivere sentimenti e reazioni • descrivere sogni, speranze e obiettivi • spiegare le proprie opinioni, progetti e azioni • raccontare la trama di un film o di un libro e descrivere le proprie impressioni

LINGUE COMUNITARIE: FRANCESE Traguardi competenze Traguardi competenze Scuola Primaria Scuola Secondaria di I grado Ascoltare • comprensione globale di semplici messaggi quotidiani • cogliere semplici ---------------informazioni specifiche • ascoltare brevi testi finalizzati alla produzione scritta (dettatura e decodifica) Partecipare • intervenire con semplici ---------------frasi riprodotte da un modello Parlare • uso di lessico appropriato ---------------• ripetizione con particolare riguardo all’intonazione e alla pronuncia Leggere • identificare e comprendere il significato globale in testi ---------------autentici e non, identificare informazioni specifiche Scrivere • esercitare la capacità di una scrittura corretta

16


----------------

----------------

----------------

----------------

• •

scrivere sotto dettatura produzione personale o guidata, seguendo modelli o libera: strutturazione di testi su Argomenti noti e relativi all’ambito personale Riconoscere e utilizzare le varie strutture linguistiche in modo adeguato • funzioni comunicative • morfologia, sintassi ecc…

INDICE Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia Ascolto, comprensione e uso dei linguaggi

MUSICA Traguardi competenze Scuola Primaria Ascolto, comprensione e uso dei linguaggi

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado Ascolto, comprensione e uso dei linguaggi

Produzione

Produzione

codificare/decodificare semiografie di tipo tradizionale • usare il codice musicale • sapersi orientare nella lettura di uno spartito • conoscere ed utilizzare la terminologia specifica • conoscere il concetto di scala e tonalità • riconoscere all’ascolto lo schema globale della forma e della struttura • analizzare una sequenza sonora distinguendo le varie dimensioni • saper orientare nel tempo un brano musicale • spiegare le funzioni di un brano musicale relativamente al contesto storico-sociale Produzione

sviluppare interesse per l'ascolto della musica saper seguire con attenzione e con piacere alcuni spettacoli musicali

saper scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti sperimentare e saper combinare elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali esplorare i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli

riconoscere e discriminare voci e strumenti saper cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e semantici di un brano musicale, traducendoli con parola, azione motoria e segno grafico.

saper utilizzare la voce, gli strumenti, gli oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario genere saper eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali curando l’espressività e l’accuratezza esecutiva saper utilizzare le tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per

• • • • •

eseguire brani monodici per lettura con la voce e/o lo strumento eseguire facili brani polifonici per lettura con la voce e/o lo strumento prendere parte ad una esecuzione d’insieme scegliere in modo motivato i modi esecutivi ( velocità, dinamica, espressione ) introdurre variazioni ritmiche, dinamiche, timbriche, melodiche… elaborare semplici

17


avere un approccio iniziale con le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse

esprimersi attraverso di esse

accompagnamenti ritmici elaborare brevi e semplici sequenze melodiche

INDICE

Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia Il corpo in movimento

acquisire il piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio

conoscere le diverse parti del corpo e rappresentare il corpo in stasi e in movimento

CORPO MOVIMENTO SPORT Traguardi competenze Scuola Primaria Il corpo e le funzioni sensopercettive Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo • acquisire consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali

Il linguaggio del corpo come modalità’ comunicativoespressiva • esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo

Il linguaggio del corpo come modalità’ comunicativoespressiva • utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play • sapersi coordinare in giochi individuali e di gruppo che richiedono l'uso di attrezzi e il rispetto delle regole, all'interno della scuola e all'aperto. • controllare la forza del corpo valutare il rischio.

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play • sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado Il corpo e le funzioni sensopercettive Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo • costruire la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il sapere essere Il linguaggio del corpo come modalità’ comunicativoespressiva • utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeomotorio-sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive Il gioco, lo sport, le regole e il fair play • sapersi integrare nel gruppo, condividerne e rispettarne le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro • sapersi assumere la responsabilità nei confronti delle proprie azioni e sapersi impegnare per il bene comune • sperimentare i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento

18


Il corpo in movimento: salute •

raggiungere una buona autonomia personale nell'alimentarsi e nel vestirsi. riconoscere i segnali del corpo, sapere che cosa fa bene e che cosa fa male, conoscere il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e conseguire pratiche corrette di cura di sè, di igiene e di sana alimentazione.

Sicurezza e prevenzione, salute e benessere • sapersi muovere nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri • riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del corpo e a un corretto regime alimentare • comprendere all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludicosportiva.

e l’esercizio di tali valori in contesti diversificati Sicurezza e prevenzione, salute e benessere • possedere conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita

AREA LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVA Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia Percettivo visivo • saper seguire con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, cinematografici...) • sviluppare interesse per la fruizione e l'analisi di opere d'arte

Leggere e comprendere • esplorare i materiali a disposizione e saperli utilizzare con creatività

ARTE E IMMAGINE Traguardi competenze Scuola Primaria Percettivo visivo • esplorare immagini, forme e oggetti presenti nell’ambiente utilizzando le capacità visive, uditive, olfattive, gestuali, tattili e cinestetiche • guardare con consapevolezza immagini statiche e in movimento descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni prodotte dai suoni, dai gesti e dalle espressioni dei personaggi, dalle forme, dalle luci e dai colori e altro Leggere e comprendere • riconoscere attraverso un approccio operativo linee, colori, forme, volume e la struttura compositiva presente nel linguaggio delle immagini e nelle opere d’arte • individuare nel linguaggio del fumetto le diverse tipologie di codici, le

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado Percettivo visivo • comprendere le relazioni tra la realtà e le diverse forme di raffigurazione • utilizzare procedure per l’osservazione analitica e selettiva

Leggere e comprendere • saper riconoscere e applicare le metodologie operative delle differenti tecniche espressive agli argomenti proposti • saper rappresentare le fasi della progettazione di un oggetto mettendo in rapporto materiali, colori, destinazione

19


Produrre e rielaborare. • comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. • inventare storie e sapersi esprimere attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. • sapersi esprimere attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e saper utilizzare diverse tecniche espressive • saper formulare piani di azione, individualmente e in gruppo, e saper scegliere con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare • acquisire precisione e concentrazione • saper portare a termine il proprio lavoro saper ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato

sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati descrivere tutto ciò che vede in un’opera d’arte, sia antica che moderna, dando spazio alle proprie sensazioni, emozioni, riflessioni riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e beni artisticoculturali

Produrre e rielaborare. • esprimere sensazioni, emozioni, pensieri in produzioni di vario tipo (grafiche, plastiche, multimediali…) utilizzando materiali e tecniche adeguate e integrando diversi linguaggi

d’uso,funzionalità, qualità saper analizzare le opere d’arte del periodo storico considerato, attraverso le varie componenti della comunicazione visiva, i fattori che determinano soluzioni rappresentative e compositive, il contesto storico e sociale, le tecniche • saper leggere i documenti visivi e le testimonianze del patrimonio artisticoculturale, riconoscendone le funzioni • saper analizzare e confrontare le diverse funzioni dei beni del patrimonio culturale e ambientale individuandone il valore estetico Produrre e rielaborare. • elaborare, in contesti favorevoli, semplici ipotesi di interventi conservativi e migliorativi del patrimonio artistico del proprio territorio e piccoli progetti di cura e riutilizzo dei beni presenti in esso • rielaborare immagini fotografiche, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e parole per produrre immagini creative • produrre elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali. •

AREA STORICO - GEOGRAFICA Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia

STORIA Traguardi competenze Scuola Primaria

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado

20


• •

orientarsi nel tempo della vita quotidiana riferire eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale formulare correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo

Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia • collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone

Conoscenza degli eventi storici: • conoscere i fatti riferiti alla storia antica, sapendo utilizzare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) • riconoscere il ruolo dei protagonisti: individui, classi sociali, popoli • elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti Capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici: • confrontare i quadri storici delle civiltà studiate, facendo collegamenti con il presente • elaborare quadri di civiltà sulla base di alcuni indicatori

Conoscenza degli eventi storici: • conoscere i fatti di maggiore rilevanza storica verificatisi nel corso del Novecento e collocarli nella dimensione spaziotemporale • riconoscere il ruolo dei protagonisti: individui, classi sociali, popoli

Comprensione ed uso dei linguaggi e degli strumenti specifici: • ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico • ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle e da testi multimediali • usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate • collocare gli eventi sulla linea del tempo • comprensione e uso del linguaggio della disciplina

Capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici: • cogliere ed analizzare le cause dei singoli fatti e fenomeni • cogliere le conseguenze di un singolo fatto o fenomeno e distinguerne i diversi aspetti (politico, sociale, economico, culturale) • cogliere analogie e differenze tra situazioni e fenomeni • intuire parallelismi tra passato e presente Comprensione ed uso dei linguaggi e degli strumenti specifici: • comprendere ed usare termini e concetti propri del linguaggio storico • leggere le pagine del testo di storia selezionando i dati essenziali per la definizione di un fatto, evento, fenomeno storico • leggere e costruire strumenti di lavoro specifici (grafici, tabelle, carte geografiche) • analizzare e ricavare informazioni da un documento, testo, fonte iconografica secondo parametri dati

GEOGRAFIA Traguardi competenze Scuola Primaria Conoscenza dell’ambiente fisico ed umano, anche attraverso l’osservazione:

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado Conoscenza dell’ambiente fisico ed umano, anche attraverso l’osservazione:

21


1. seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali

osservare e riconoscere i caratteri propri dello spazio fisico italiano secondo i principali aspetti (orografia, idrografia, clima, flora e fauna) • definire i diversi ambienti naturali e saperne motivare le differenze • osservare e riconoscere le forme più caratteristiche degli insediamenti umani, del paesaggio umanizzato, delle strutture produttive e delle infrastrutture di servizio dello spazio geografico italiano • conoscere le regioni italiane: gli aspetti amministrativi, il territorio, l’ambiente, le vie di comunicazione, la popolazione, le attività economiche Comprensione delle relazioni tra situazioni ambientali, culturali, socio-politiche ed economiche: • individuare le relazioni tra aspetti fisici ed antropici di un ambiente • individuare le trasformazioni di un ambiente nel corso del tempo • individuare le relazioni tra aspetti diversi di un ambiente anche in termini di causa-effetto

Comprensione delle relazioni tra situazioni ambientali, culturali, socio-politiche ed economiche: • individuare le relazioni tra aspetti fisici ed antropici di un ambiente • individuare le trasformazioni di un ambiente nel corso del tempo • individuare le relazioni tra aspetti diversi di un ambiente anche in termini di causa-effetto

Comprensione ed uso del linguaggio specifico e degli strumenti propri della disciplina: • usare in modo corretto il libro di testo, l’atlante ed altre fonti di informazione • comprendere e saper spiegare i termini del linguaggio specifico della disciplina • usare i termini del linguaggio specifico per descrivere l’ambiente fisico, umano ed economico • orientarsi nello spazio simbolico della cartina; • decodificare gli elementi convenzionali di diversi tipi di carte

Comprensione ed uso del linguaggio specifico e degli strumenti propri della disciplina: • comprendere e spiegare i termini del linguaggio specifico della disciplina • usare termini del linguaggio specifico e simbolico • orientarsi nello spazio simbolico della cartina • decodificare gli elementi convenzionali di diversi tipi di carte • leggere e produrre, con le informazioni necessarie, carte tematiche, grafici, tabelle, schemi e mappe concettuali • usare in modo corretto il libro di testo, l’atlante, altre

• •

osservare e riconoscere gli elementi che sono propri dello spazio fisico mondiale osservare e riconoscere gli elementi che sono propri degli insediamenti umani nel mondo formarsi carte mentali fisiche e antropiche dello spazio geografico mondiale riconoscere le caratteristiche del territorio prima e dopo l’intervento umano conoscere l’identità geografica demografica economica e culturale delle regioni e stati extraeuropei

22


fonti di informazione

leggere e produrre, con le informazioni necessarie, semplici grafici, diagrammi, tabelle

AREA STORICO - UMANISTICA Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia • • •

conoscere il concetto di famiglia conoscere il concetto di scuola e di gruppo conoscere il corretto modo di agire con • i compagni • i genitori • gli insegnanti • gli adulti.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE Traguardi competenze Scuola Primaria •

• •

riconoscere i valori che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali di rispetto della dignità umana conoscere i principi della dichiarazione dei diritti del fanciullo e della convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia conoscere la costituzione relativamente ai concetti di democrazia, diritti e doveri, uguaglianza, lavoro, libertà di religione, tutela degli stranieri, pace riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al comune, alla provincia, alla città metropolitana, alla regione, ad enti territoriali, all’Italia, all’Europa e al mondo riconoscere i ruoli e le funzioni diverse nella vita familiare e nella scuola e il valore delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita quotidiana esercitare responsabilmente la propria libertà personale e sviluppare dinanzi a fatti e situazioni il pensiero critico e il giudizio morale attuare la cooperazione e la solidarietà, riconoscendole come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali aver consapevolezza di sé, delle proprie capacità, dei propri interessi e del

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado •

riconoscersi come abitanti del mondo

conoscere le organizzazioni mondiali e internazionali a servizio della valorizzazione della dignità umana

conoscere la costituzione e le sue radici storicoculturali

partecipare consapevolmente al processo di accoglienza e integrazione tra studenti diversi all’interno della scuola gestire dinamiche relazionali proprie della preadolescenza nella dimensione dell’affettività, della comunicazione interpersonale e nella relazione tra persone diverse

23


proprio ruolo nell’ambiente sociale di appartenenza aver cura della propria persona e degli ambienti di vita per migliorare lo «star bene» proprio e altrui rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista

AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

• • • •

Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia saper raggruppare e ordinare secondo criteri diversi saper confrontare e valutare quantità utilizzare semplici simboli per registrare compiere misurazioni mediante semplici strumenti

MATEMATICA Traguardi competenze Scuola Primaria Comprensione e utilizzo dei linguaggi specifici Descrivere e classificare figure geometriche identificando elementi significativi, simmetrie e saperle riconoscere in situazioni diverse • riprodurre una figura in base a una descrizione utilizzando gli strumenti opportuni. • utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. • costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione. • riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. • riprodurre in scala una figura assegnata. • determinare il perimetro di una figura. • determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni • usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza • rappresentare i problemi con tabelle e grafici che ne esprimano la struttura • conoscere le principali

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado Comprensione e utilizzo dei linguaggi specifici Saper utilizzare i linguaggi e i simboli della matematica per indagare con metodo cause di fenomeni problematici in contesti vari, per spiegarli, rappresentarli ed elaborare progetti di soluzione • saper utilizzare il linguaggio:  simbolico  degli insiemi  grafico  della geometria • usare correttamente i connettivi logici, i quantificatori • utilizzare il linguaggio delle probabilità • usare le coordinate cartesiane, i diagrammi e le tabelle per rappresentare relazioni e funzioni

24


unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali per effettuare misure e stime • passare da una unità di misura all’altra, anche nel contesto del sistema monetario • in situazioni concrete operare col calcolo delle probabilità • riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o figure Formulazione di ipotesi risolutive

Formulazione di ipotesi risolutive

Analizzare dati per approntare soluzioni a problemi con strategie diverse e mantenere il controllo sia sul processo risolutivo che sui risultati ottenuti • riconoscere in una situazione problematica le informazioni essenziali, saperle organizzare e verbalizzare • utilizzare le informazioni e i dati necessari e sufficienti di un testo problematico per risolverlo con strumenti aritmetici • individuare in un testo problematico le domande esplicite e implicite • risolvere problemi con una o più domande implicite, utilizzando anche espressioni risolutive • formulare il testo di un problema partendo da una rappresentazione matematica (schema, grafico, operazione aritmetica,…) Abilità di calcolo

Saper applicare procedimenti analitici rigorosi per l’attività di ma tematizzazione della realtà e per la risoluzione di problemi • saper raccogliere dati, analizzarli, rielaborarli e utilizzarli in situazioni diverse • saper pianificare le procedure per una soluzione ottimale del problema, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati • in contesti vari saper individuare, descrivere e costruire relazioni significative e saper riconoscere analogie e differenze • saper argomentare e sostenere le motivazioni dei procedimenti scelti

Utilizzare con consapevolezza e padronanza il calcolo scritto e mentale con numeri interi e decimali

Padroneggiare le conoscenze acquisite nel calcolo e aver capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà • saper riconoscere i vari insiemi numerici con le loro proprietà formali e saper operare con essi • saper utilizzare le lettere

Valutare l’opportunità di ricorrere all’uso della calcolatrice • leggere, scrivere e confrontare numeri interi e

Abilità di calcolo

25


• • • • • •

• •

• •

decimali eseguire le quattro operazioni dare stime per il risultato di un’operazione ricorrere al calcolo mentale o con la calcolatrice individuare multipli e divisori di un numero interpretare numeri interi negativi in contesti concreti rappresentare numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi conoscere e usare correttamente il significato delle parentesi e le regole per il calcolo del valore di un’espressione utilizzare con consapevolezza i simboli =; >; < conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse conoscere il concetto di frazione e di frazioni equivalenti utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali

• • •

per esprimere in forma generale semplici proprietà e regolarità saper applicare regole e procedimenti per operare con monomi e polinomi saper riconoscere identità ed equazioni saper esplorare situazioni modellizzabili con equazioni

AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi, sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità Provare interesse per gli artefatti tecnologici, saperli esplorare e scoprirne funzioni e possibili usi Acquisire un atteggiamento di curiosità e di esplorazione della realtà Saper porre domande

Saper discutere e confrontare ipotesi

Saper dare spiegazioni

SCIENZE Traguardi competenze Scuola Primaria Sapersi riferire in modo pertinente alla realtà e, in generale, all’esperienza fatta in classe, in laboratorio, sul campo Sapersi porre domande esplicite e saper individuare problemi significativi da indagare • osservare i fenomeni e ricordare la successione degli eventi • acquisire abilità a distinguere relazioni causali • osservare gli aspetti tipici di un determinato campo d’indagine • acquisire abilità a

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado Saper osservare la realtà anche tramite l’impiego di appositi strumenti tecnici, relazioni, differenze, regolarità, invarianze o modificazioni nel tempo e nello spazio Saper descrivere e rappresentare fenomeni anche complessi in molteplici modi Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle proprie esperienze, di interesse per i problemi e l’indagine scientifica Conoscere come è fatto e come funziona il corpo umano per essere consapevoli del valore personale e sociale

26


• •

• •

• •

• • •

formulare ipotesi plausibili confrontare le proprie ipotesi con quelle dei compagni acquisire, attraverso esperienze pratiche, conoscenze relative al mondo fisico conoscere il rapporto struttura/funzioni degli organismi viventi conoscere misure di prevenzione e di sicurezza connesse all’uso di forme di energia e di utensili di uso comune riflettere sui comportamenti riguardanti la salute della persona intervenire nelle discussioni utilizzando i linguaggi specifici e in modo appropriato formulare proposte in merito agli argomenti e alle attività ripetere autonomamente le esperienze proposte a scuola acquisire abilità a tradurre le conoscenze in materiale simbolico e viceversa

dell’individuo Saper valutare il processo evolutivo del fenomeno “vita” per essere responsabile negli interventi sul mondo biologico, nell’impatto con la natura e nella gestione delle sue risorse, tenendo presente il loro carattere finito e l’inuguaglianza dell’accesso ad esse Conoscere i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico Acquisire disponibilità ad informarsi e confrontarsi in modo critico con curiosità ed interesse  saper organizzare secondo il metodo scientifico l’osservazione dei fenomeni  acquisire un metodo razionale di conoscenza  esplicitare, affrontare e risolvere situazioni problematiche  interpretare lo svolgersi dei fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati  saper decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari  saper pensare e interagire per relazioni ed analogie, formali e/o fattuali  sviluppare semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche di fatti e fenomeni  saper riflettere sul percorso di esperienze e di apprendimento compiuto, sulle abilità in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere

INDICE

AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

27


Traguardi competenze Scuola dell’Infanzia Avere un approccio iniziale con le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse

TECNOLOGIA Traguardi competenze Scuola Primaria Interpretare il mondo fatto dall’uomo • individuare le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, rilevare le caratteristiche e distinguere la funzione dal funzionamento • esaminare oggetti e processi rispetto all’impatto con l’ambiente • comporre e scomporre oggetti nei loro elementi • riconoscere il rapporto fra il tutto e una parte e la funzione di una certa parte in un oggetto • rappresentare oggetti e processi con disegni e modelli • riconoscere le caratteristiche di dispositivi automatici • elaborare semplici progetti individualmente o con i compagni valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego • osservando oggetti del passato, rilevare le trasformazioni di utensili e processi produttivi e inquadrarli nelle tappe evolutive della storia della umanità • comprendere che con molti dispositivi di uso comune occorre interagire attraverso segnali e istruzioni ed essere in grado di farlo

Traguardi competenze Scuola Secondaria di I grado • conoscere i contenuti dell’argomento • saper rappresentare fenomeni attraverso grafici e schemi • saper classificare • saper mettere in relazione • saper individuare l’impatto ambientale e le cause dell’inquinamento ambientale • conoscere il concetto di riutilizzo in termini di risparmio energetico • conoscere e utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica • comprendere e utilizzare le convenzioni del linguaggio grafico • saper rappresentare graficamente oggetti con le diverse tecniche • saper leggere disegni tecnici • saper operare con ordine e precisione • riconoscere e rispettare le regole • acquisire comportamenti corretti e responsabili (portare il materiale, puntualità nella consegna) • acquisire autonomia nella comprensione ed esecuzione del lavoro

Conoscere il computer come strumento per soddisfare bisogni di diverso tipo • conoscenza della terminologia • gestione della macchina Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento e conoscere a livello generale le caratteristiche dei nuovi media e degli strumenti di comunicazione • acquisire una corretta organizzazione nello

28


• • • •

• •

• •

spazio grafico sviluppare il pensiero “induttivo” (per prove ed errori) e stimolare l’approccio “critico” alla realtà sviluppare proprie capacità creative/tecniche attraverso l’attività di autocostruzione ed autocorrezione sviluppare la comunicazione interattiva con compagni e adulti attraverso l’atteggiamento “collaborativo” e il ruolo del tutor migliorare il rispetto di regole e comportamenti stabiliti all’interno del gruppo che lavora insieme al computer con diminuzione del livello di frustrazione e stimolo alla ricerca ed alla correzione favorire la capacità di scrittura e lettura comprendere e interpretare messaggi scritti, visivi e sonori riflettere sulle conoscenze acquisite in ogni ambito. avviare gli alunni, ad eseguire alcune operazioni complesse di classificazione, formare intersezioni ecc… acquisire il concetto di quantità numerica appropriata saper eseguire calcoli complessi e risolvere problemi con l’uso delle macchine e dei programmi sviluppare i concetti spaziali e temporali consolidare le abilità, le competenze e le conoscenze specifiche per il recupero e lo sviluppo di capacità personali.

INDICE 5.2. La valutazione 5.2.a. La valutazione nella scuola primaria Premessa

29


La valutazione, Il cui regolamento è sancito dal DPR n. 122 del 22 giugno 2009, è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, per seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed alle competenze da raggiungere: • l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (il sapere), • la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (il saper fare) • la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti (il saper essere). La scuola valuta anche le competenze cosiddette trasversali che attengono, oltre che agli obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti all’area socio – affettiva e relazionale. La valutazione può essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissi (ciò che si vuole ottenere dall’alunno) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dallo stesso alunno). La valutazione deve essere A. diagnostica o iniziale: serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero. Accerta anche, attraverso la compilazione di questionari motivazionali e socioculturali, le caratteristiche e le attitudini degli alunni, utili per la progettazione delle attività scolastiche e extrascolastiche, con particolare riferimento al loro inserimento nei “laboratori”. B. formativa o in itinere: è finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli alunni. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo. C. la valutazione sommativa o finale: consente un giudizio sulle conoscenze, abilità e competenze acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di autovalutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di autoorientare i suoi comportamenti e le sue scelte future. La valutazione numerica delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 1 a 10. Il voto numerico può essere accompagnato da un breve giudizio motivato. I docenti concordano ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione i criteri di valutazione sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando i genitori.

INDICE 5.2.a.1. Le griglie di valutazione Classi prime – 2° quadrimestre GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa, esposizione chiara, ricca e ben articolata. Capacità di sintesi e di rielaborazione personale. Applicazione sicura, corretta e autonoma delle nozioni matematiche, anche in situazioni

LIVELLO DI PROFITTO

VOTO

ECCELLENTE

10

30


nuove. Completa e sicura acquisizione delle abilità spazio-temporali, logiche e relazionali. Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, esposizione chiara e precisa. Capacità di OTTIMO sintesi e di rielaborazione personale. Applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche, anche in situazioni nuove. Completa e sicura acquisizione delle abilità spazio-temporali, logiche e relazionali. Abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi completa, esposizione chiara e precisa. Capacità di sintesi. Applicazione DISTINTO sicura delle nozioni matematiche in situazioni sempre più complesse. Completa acquisizione delle abilità spazio-temporali, logiche e relazionali. Abilità abbastanza corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione di semplici testi, esposizione chiara e abbastanza precisa. BUONO Capacità di sintesi parziale. Applicazione sostanzialmente sicura delle applicazioni matematiche, senza gravi errori in situazioni conosciute. Acquisizione delle abilità spazio-temporali, logiche e relazionali. Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione di semplici testi, esposizione sostanzialmente corretta. Applicazione delle SUFFICIENTE nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici. Acquisizione sostanziale delle abilità spazio-temporali, logiche e relazionali. Abilità incomplete di lettura e scrittura, insufficiente capacità di comprensione anche di semplici testi, esposizione inadeguata. Difficoltà NON SUFFICIENTE nelle applicazioni delle nozioni matematiche, anche in situazioni note. Incompleta acquisizione delle abilità spazio-temporali, logiche e relazionali.

9

8

7

6

5

Classi seconde e terze GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali Abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e completa, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata con apporti personali anche apprezzabili Abilità abbastanza corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti personali Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata Abilità parziali di lettura e scrittura, incompleta e insufficiente capacità di comprensione e di analisi di semplici testi, lacune nelle applicazioni delle nozioni matematiche anche in situazioni semplici e note, esposizione inadeguata.

LIVELLO DI PROFITTO

VOTO

ECCELLENTE

10

OTTIMO

9

DISTINTO

8

BUONO

7

SUFFICIENTE

6

NON SUFFICIENTE

5

Classi quarte GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

LIVELLO DI PROFITTO

VOTO

31


Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara, precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione/analisi puntuale, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata Conoscenza parziale dei contenuti disciplinari ma tali da consentire un graduale recupero, abilità di lettura e di scrittura incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza, scarsa capacità di comprensione e di analisi, applicazione appena sufficiente delle nozioni matematiche, esposizione insicura, povertà lessicale Conoscenza lacunosa dei minimi contenuti disciplinari, abilità di lettura e di scrittura incerte, capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale

ECCELLENTE

10

OTTIMO

9

DISTINTO

8

BUONO

7

SUFFICIENTE

6

NON SUFFICIENTE

5

Classi quinte GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura, ascolto e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, utilizzo sicuro e autonomo delle strutture morfosintattiche e lessicali, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni problematiche anche nuove, sicura applicazione di strategie di calcolo più complesse, esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura, ascolto e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni problematiche anche nuove, sicura applicazione delle strategie di calcolo, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali Conoscenza complete, abilità corrette di lettura, ascolto e scrittura, capacità di comprensione precisa e sicura, utilizzo autonomo delle strutture morfosintattiche e lessicali, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni problematiche via via più complesse, buona applicazione delle strategie di calcolo, esposizione chiara, precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura, ascolto e scrittura, capacità di comprensione/analisi puntuale, applicazione discretamente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni problematiche concrete e discreta applicazione delle strumentalità di calcolo, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura, ascolto e scrittura, capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni

LIVELLO DI PROFITTO

VOTO

ECCELLENTE

10

OTTIMO

9

DISTINTO

8

BUONO

7

32


problematiche semplici e note, sufficienti abilità di calcolo, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali da consentire un graduale recupero, abilità di lettura e di scrittura ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza, capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale

SUFFICIENTE

6

NON SUFFICIENTE

5

5.2.a.2. Alunni disabili Si individuano tre livelli di valutazione: • l'alunno disabile segue la programmazione della classe, pertanto è valutato se il raggiungimento degli obiettivi è avvenuto in completa autonomia o con la mediazione dell'insegnante; • l'alunno disabile segue una programmazione individualizzata; è necessario indicare sul documento di valutazione che la votazione si riferisce agli obiettivi della programmazione individualizzata; • l'alunno disabile con patologia particolarmente severa segue una programmazione individualizzata con obiettivi relativi ad aree, non riconducibili alle discipline. Si rende necessario compilare un documento allegato alla scheda di valutazione, in cui si esprimono votazioni ed osservazioni del percorso avvenuto nelle aree individuate. 5.2.a.3. Alunni con disabilità specifica d’apprendimento Per gli alunni con disabilità specifica d’apprendimento adeguatamente certificata, la valutazione e la verifica degli apprendimenti devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni, adottando, se necessario, gli strumenti metodologici-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 5.2.a.4. Alunni con disabilità aspecifica d’apprendimento Per gli alunni con disabilità aspecifica d’apprendimento, quindi privi di certificazione, la valutazione e la verifica degli apprendimenti devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni, adottando, se necessario, programmazioni individualizzate. 5.2.a.5. Alunni stranieri Per gli alunni neoarrivati si propone la dicitura “L’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua italiana”. Gli strumenti utilizzati per la valutazione dell’alunno straniero al fine di creare coerenza e trasparenza nella valutazione, si ispirano a quelli indicati dal Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue. Per la scuola primaria i livelli comuni di riferimento possono essere quelli riferiti ai livelli A e B indicati dal consiglio europeo e indicati nel seguente schema:

33


A - Livello elementare: A1 (livello di contatto): Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). E’ in grado di interagire in modo semplice purchè l’interlocutore parli lentamente e chiaramente. A2 (livello di sopravvivenza): Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es: informazioni di base sulla persona e sulla famiglia). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. B - Livello intermedio: B1 (livello soglia): E’ in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola nel tempo libero. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. E’ in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti. 5.2.a.6. religione cattolica e attività alternative La valutazione della religione cattolica viene regolata dalla normativa concordataria, in cui si legge che ciò che deve essere valutato, oltre agli apprendimenti e ai contenuti sono l’impegno, la partecipazione e l’interesse per la disciplina. La valutazione, espressa senza attribuzione di voto numerico, partirà dal BUONO. Gli insegnanti di IRC partecipano a pieno titolo alla valutazione del comportamento degli alunni che si avvalgono dell’insegnamento in oggetto. Le insegnanti di attività alternative, come previsto dalla legge, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto. INDICE 5.2.b. La valutazione nella scuola secondaria di 1° Comportamento CRITERI PARTECIPAZIONE

IMPEGNO

6 Superficiale Limitata Scarso Dispersivo

7 Saltuaria Alterna a seconda degli interessi Discontinuo Limitato ad alcune

8 Continuativa ma parzialmente attiva Regolare

9

10

Attiva e continua

Attiva Viva Costruttiva

Regolare Costante

Assiduo e produttivo

34


SOCIALIZZAZIONE: nel rapporto con gli altri si dimostra…

SANZIONI DISCIPLINARI

RISPETTO DELLE REGOLE

PUNTUALITA’ E FREQUENZA

Poco rispettoso

Avvertimenti e numerose ammonizioni

discipline Poco controllato e poco disponibile Richiami verbali frequenti e comunicazio ni alla famiglia

Rispettoso e generalmente disponibile

Rispettoso e disponibile

Rispettoso e collaborativo

Richiami verbali frequenti

Assenza di richiami

Assenza di richiami

Limitato

Discontinuo

Generalmente corretto

Corretto

Corretto e consapevole

Non è regolare nella frequenza e/o puntuale nelle consegne e negli orari

Abbastanza regolare nella frequenza, nelle consegne e nella puntualità

Regolare nella frequenza Generalmente puntuale nelle consegne e negli orari

Regolare nella frequenza e puntuale nelle consegne e negli orari

Regolare nella frequenza e puntuale nelle consegne e negli orari

INDICE Cittadinanza e Costituzione La scuola dà grande importanza all’educazione alla cittadinanza. Coerentemente con le finalità educative della scuola, i consigli di classe, facendo riferimento soprattutto ai docenti preposti, richiameranno nel corso del triennio l’attenzione degli alunni sui seguenti temi: • La Costituzione come legge delle leggi • Il cammino che condusse alla Costituzione (25 aprile, 2 giugno, Assemblea Costituente) • I principi fondamentali e in particolare i principi di libertà e di eguaglianza • I principali diritti e doveri del cittadino • I poteri dello Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario) e i loro rapporti • Le principali funzioni del Capo dello Stato e della Corte Costituzionale • L’unione europea e i principali organismi istituzionali Dalla considerazione che gli obiettivi formativi indicati dal Documento d’indirizzo ministeriale appaiono eccessivamente specialistici discende la scelta della scuola di seguire il percorso formativo sopra delineato. Nell’ambito dell’educazione alla legalità, la scuola organizzerà incontri con personalità di rilievo nazionale, valorizzati da letture specifiche. Tabella di corrispondenza tra voti e risultati raggiunti VOTO IN DECIMI

CONOSCENZE

4

Frammentarie e gravemente lacunose

5

Lacunose e parziali

6

Conosce i nuclei tematici fondamentali ma in modo superficiale

7

Discrete ma non molto approfondite

COMPETENZE Non sa organizzare le conoscenze Se guidato, applica le conoscenze minime ma commette errori Si esprime in modo scorretto e improprio Sa organizzare, se guidato, le conoscenze fondamentali e si esprime in modo semplice e sostanzialmente corretto Elabora in modo abbastanza corretto le informazioni Applica le conoscenze con lievi imprecisioni

35


Si esprime in modo semplice ma corretto

8

Complete

9

Complete ed organiche

10

Articolate e con approfondimenti autonomi e personali

Applica in modo autonomo le conoscenze Sa documentare e si esprime con un linguaggio corretto ed appropriato Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo Sa documentare in modo personale e rigoroso utilizzando con consapevolezza i linguaggi settoriali Effettua valutazioni critiche

Italiano-storia-geografia-convivenza civile VOTO IN DECIMI 4

CONOSCENZE

COMPETENZE

Frammentarie e gravemente lacunose

Non sa organizzare le conoscenze

5

Lacunose e parziali

6

Conosce i nuclei tematici fondamentali ma in modo superficiale

7

Discrete ma non molto approfondite

8

Complete

9

Complete ed organiche

10

Articolate e con approfondimenti autonomi e personali

Se guidato, applica le conoscenze minime ma commette errori Si esprime in modo scorretto e improprio Sa organizzare, se guidato, le conoscenze fondamentali e si esprime in modo semplice e sostanzialmente corretto Elabora in modo abbastanza corretto le informazioni Applica le conoscenze con lievi imprecisioni Si esprime in modo semplice ma corretto Applica in modo autonomo le conoscenze Sa documentare e si esprime con un linguaggio corretto ed appropriato Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo Sa documentare in modo personale e rigoroso utilizzando con consapevolezza i linguaggi settoriali Effettua valutazioni critiche

Scienze matematiche VOTO IN DECIMI 4/5

6

7

8

9/10

CONOSCENZE La conoscenza degli elementi della disciplina è incerta – carente Anche se guidato dimostra difficoltà a riconoscere proprietà, ad applicare tecniche di calcolo, formule e individuare i dati di un problema per cui la risoluzione risulta confusa e/o incompleta Stenta ad utilizzare linguaggi chiari e ad interpretare simboli Guidato, riconosce concetti essenziali e definizioni Individua e applica in modo sufficiente tecniche di calcolo e misurazione Individua i dati di un problema e, guidato, formula ipotesi risolutive Comprende termini, simboli, grafici Conosce concetti e definizioni Individua e applica tecniche di calcolo e di misurazione Individua i dati di un problema e si orienta nella formulazione di ipotesi risolutive Comprende e utilizza termini e simboli Conosce concetti e definizioni Individua, analizza, applica relazioni, tecniche di calcolo e di misurazione Formula ipotesi risolutive a problemi in modo corretto Comprende e utilizza termini e simboli e si esprime in modo corretto e chiaro E’ competente su concetti e definizioni Individua, analizza, applica ed amplia relazioni, tecniche di calcolo e di misurazione in modo autonomo Formula ipotesi risolutive a problemi anche in contesti nuovi

36


Comprende, interpreta e utilizza linguaggi specifici

Lingue straniere 1 VOTO IN DECIMI 4/5 6 7 8 9/10

COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE Ha diverse difficoltà nel seguire quanto viene detto e non riesce a riferire il contenuto generale del messaggio orale Ha qualche difficoltà di comprensione al primo ascolto a velocità normale e sa riferire il contenuto generale per sommi capi Comprende quasi integralmente un messaggio orale e sa riferire il contenuto generale Comprende bene e con prontezza il contenuto di un messaggio orale e sa riferirne il contenuto Comprende bene e con prontezza il contenuto di un messaggio orale e sa riferirne il contenuto

PRODUZIONE LINGUA ORALE 4/5 6 7

8

9/10

Ha difficoltà ad esprimersi anche in campi noti e semplici Non riesce ad interagire Si esprime con esitazione e con errori lessicali che però non oscurano il significato Interagisce con poca prontezza Si esprime con pronuncia comprensibile e con pochi errori lessicali in campi noti e non complessi E’ in grado di interagire Si esprime con pronuncia chiara in campi noti e non complessi, seppur con qualche lieve errore lessicale Usa tecniche di interazione Si esprime con pronuncia chiara, in modo scorrevole e con lessico appropriato in campi noti e non complessi Usa buone tecniche di interazione

COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA Incontra difficoltà nel comprendere un breve testo scritto Non riesce a riferire il contenuto generale del breve testo scritto Comprende alcuni elementi significativi di un breve testo scritto e sa riferirne il contenuto generale Sa cogliere globalmente il significato di un breve testo scritto e sa riferirne il contenuto generale Comprende la maggior parte di un breve testo scritto e sa riferirne il contenuto Sa cogliere integralmente il significato di un semplice testo scritto e sa riferirne il contenuto

PRODUZIONE LINGUA SCRITTA Scrive con errori che rendono difficile la comprensione anche di semplici testi Scrive in modo comprensibile, ma con errori ortografici e improprietà lessicali Scrive brevi testi, con pochi errori e in proprietà lessicale Scrive brevi testi in modo chiaro e corretto, nonostante qualche lieve errore e con un lessico quasi sempre adeguato Scrive brevi testi in modo organico, correttamente e con un lessico adeguato

INDICE Lingue straniere 2 VOTO IN DECIMI 4/5 6 7 8 9/10

FUNZIONI LINGUISTICO COMUNICATIVE Non dispone di un repertorio memorizzato Usa in modo mnemonico, ma talvolta frammentario, semplici espressioni Usa espressioni memorizzate in modo appropriato Usa in modo quasi sempre appropriato il repertorio noto Usa in modo appropriato il repertorio noto

ABILITA’ METALINGUISTICA E METATESTUALI 4/5 6 7

GRAMMATICA DELLA FRASE E DEL TESTO Usa in modo non adeguato le strutture Sa usare la maggior parte delle strutture note Dimostra un uso corretto delle strutture grammaticali note nella maggior parte dei casi Ha padronanza delle strutture grammaticali note Ha buona padronanza delle strutture grammaticali note

CULTURA DEI PAESI ANGLOFONI, FRANCOFONI E ISPANICI

Non riesce a usare alcun elemento contestuale per facilitare la comprensione

Conosce sporadici aspetti di civiltà in modo frammentario

Usa immagini per aiutarsi nella comprensione Usa immagini per aiutarsi nella comprensione

Ripete mnemonicamente conoscenze apprese Conosce usi, costumi e tradizioni dei paesi

37


Riesce a inferire alcuni vocaboli non noti

8/9

Usa gli elementi del contesto comunicativo per anticipare il significato del testo e inferire vocaboli non noti

studiati Conosce usi, costumi e tradizioni e sa stabilire confronti tra il proprio e i paesi di cui studia la lingua

Musica VOTO IN DECIMI 4 5

6

7

8

9

10

OBIETTIVI OPERATIVI DI ABILITA’ Non conosce gli aspetti principali della notazione musicale Occasionalmente e in modo inconsapevole crea incisi ritmici casuali Dimostra di non sapere individuare rapporti tra i diversi linguaggi Decodifica, se guidato, gli aspetti principali della notazione musicale Crea, se sostenuto e aiutato, semplici sequenze ritmiche e melodiche usando la notazione tradizionale Individua, solo se guidato, rapporti tra i diversi linguaggi Decodifica in modo essenziale Crea brevi ed elementari melodie e/o sequenze ritmiche Modifica alcuni parametri sonori in brani preesistenti Talvolta individua rapporti tra i diversi linguaggi Decodifica in modo abbastanza corretto Crea semplici e brevi brani musicali Modifica parametri sonori in semplici brani preesistenti Individua rapporti tra i diversi linguaggi Decodifica in modo abbastanza autonomo la notazione musicale Crea correttamente semplici brani musicali Modifica volontariamente parametri sonori in brani preesistenti Individua correttamente rapporti tra i diversi linguaggi Decodifica in modo corretto e autonomo la notazione musicale Crea correttamente brani musicali Modifica volontariamente parametri sonori ed espressivi in brani preesistenti Individua e talvolta collega rapporti tra i diversi linguaggi Decodifica in modo rigoroso e consapevole la notazione musicale Crea autonomamente brani musicali Modifica intenzionalmente e consapevolmente parametri sonori ed espressivi in brani preesistenti Individua e collega rapporti tra i diversi linguaggi

Tecnologia VOTO IN DECIMI

4

5

6

CLASSI 1^ E 2^ Conosce il contenuto dei processi tecnologici e le problematiche legate all’ambiente in modo superficiale Usa con difficoltà gli strumenti di rappresentazione grafica Riconosce e riproduce in modo approssimato e disordinato le principali figure geometriche Si esprime con un linguaggio tecnico approssimativo Conosce il contenuto dei processi tecnologici e le problematiche legate all’ambiente in modo superficiale Usa in modo poco preciso gli strumenti per la rappresentazione grafica Riconosce e riproduce in modo approssimativo e poco preciso le principali figure geometriche Si esprime con un linguaggio tecnico essenziale Conosce il contenuto dei processi tecnologici e le problematiche legate all’ambiente in modo complessivo Usa in modo accettabile gli strumenti per la rappresentazione grafica

CLASSE 3^ Analizza e rappresenta in modo assolutamente superficiale i processi tecnologici Conosce ed utilizza in modo approssimativo la struttura e le convenzioni del linguaggio grafico Si esprime con un linguaggio specifico limitato

Analizza e rappresenta in modo superficiale i processi tecnologici attraverso modelli o grafici Conosce e utilizza la struttura e le convenzioni del linguaggio grafico in modo poco preciso Conosce ed utilizza un linguaggio specifico essenziale Sa analizzare e rappresentare i processi tecnologici attraverso modelli o grafici in relazione alla sostenibilità ambientale in modo sintetico Conosce e utilizza la struttura e le convenzioni

38


Riconosce e riproduce le principali figure geometriche in modo abbastanza preciso Si esprime con un linguaggio tecnico elementare Conosce il contenuto dei processi tecnologici e le problematiche legate all’ambiente in modo dettagliato Usa in modo abbastanza corretto gli strumenti per la rappresentazione grafica Riconosce e riproduce le principali figure geometriche con precisione Si esprime con un linguaggio tecnico semplice ma corretto Conosce il contenuto dei processi tecnologici e le problematiche legate all’ambiente in modo particolareggiato Usa in modo corretto gli strumenti per la rappresentazione grafica Riconosce e riproduce le principali figure geometriche con ordine e precisione Si esprime con un linguaggio tecnico appropriato Conosce il contenuto dei processi tecnologici e le problematiche legate all’ambiente in modo dettagliato e critico Usa in modo corretto e preciso gli strumenti per la rappresentazione grafica Riconosce e riproduce le principali figure geometriche con sicurezza e precisione Si esprime con un linguaggio tecnico corretto ed appropriato Conosce il contenuto dei processi tecnologici e le problematiche legate all’ambiente in modo completo e critico Usa con competenza e sicurezza gli strumenti per la rappresentazione grafica Riconosce e riproduce le principali figure geometriche in modo organizzato dimostrando sicurezza e operando con ordine i esprime con padronanza di linguaggio

7

8

9

10

del linguaggio grafico in modo accettabile Conosce ed utilizza un linguaggio specifico semplice Sa analizzare e rappresentare i processi tecnologici attraverso modelli o grafici in relazione alla sostenibilità ambientale in modo abbastanza dettagliato Conosce ed utilizza le strutture e le convenzioni del linguaggio grafico in modo appropriato Conosce ed utilizza un linguaggio specifico semplice ma corretto

Sa analizzare e rappresentare i processi tecnologici attraverso modelli o grafici in modo particolareggiato Conosce ed utilizza la struttura e le convenzioni del linguaggio grafico in modo corretto Conosce ed utilizza il linguaggio specifico in modo appropriato

Sa analizzare e rappresentare i processi tecnologici attraverso modelli o grafici in relazione alla sostenibilità ambientale in modo dettagliato e critico Conosce e utilizza correttamente la struttura e le convenzioni del linguaggio grafico Conosce ed utilizza il linguaggio specifico in modo corretto ed appropriato Sa analizzare e rappresentare i processi tecnologici attraverso grafici o modelli in relazione alla sostenibilità in modo organico, completo e critico Conosce e utilizza la struttura e le convenzioni del linguaggio grafico con precisione e sicurezza Conosce ed utilizza il linguaggio specifico con padronanza e sicurezza

Corpo movimento e sport CRITERI Rispetto delle regole

COMPORTA MENTO

PARTECIPA ZIONE

5 Inesistente

6

7

8

9

Limitato

Discontinuo

Generalmente corretto

Non è regolare nella frequenza e puntuale nelle consegne

Abbastanza regolare nella frequenza e nelle consegne

Regolare nella frequenza e generalmente puntuale nelle consegne

Regolare nella frequenza e puntuale delle consegne

Richiami verbali frequenti

Richiami verbali

Richiami verbali molto rari

Rispettoso e generalmente disponibile

Rispettoso e disponibile

Regolare

Regolare e costante

Continuativa

Attiva e

Puntualità e frequenza

Non è puntuale nelle consegne e non frequenta

Sanzioni disciplinari

Avvertimenti, ammonizioni e comunicazioni al D.S.

Socializzazione e collaborazione: nel gruppo si dimostra

Non rispettoso e non disponibile

Impegno ed interesse

Inesistente

Scarso Dispersivo

Centro Sportivo

Non pratica

Molto limitata

Avvertimenti, ammonizioni e comunicazioni alla famiglia Poco rispettoso e non disponibile

Poco controllato e poco disponibile Discontinuo Limitato ad alcune attività Saltuaria

Corretto

39


TEST MOTORI

Scolastico

attività motorie

e superficiale

Capacità condizionalicoordinative Abilità tecniche e sportive

Largamente inferiori alla media

Inferiori alla media

Leggerment e inferiori alla media

Raggiunge dei risultati buoni

continua Raggiunge dei risultati buoni

Completamente nella media

Superiori alla media

Arte e immagine VOTO IN DECIMI 4

5

6

7

8

9

10

COMPETENZE Osserva in modo superficiale i messaggi visivi – applica e usa con difficoltà strumenti e tecniche espressive Elabora i temi proposti in modo approssimativo – incontra difficoltà nella lettura dei messaggi visivi o di beni culturali Mancanza di elementi di valutazione Osserva in modo superficiale i messaggi visivi Applica e usa con difficoltà strumenti e tecniche espressive Elabora i temi proposti in modo approssimativo Incontra difficoltà nella lettura dei messaggi visivi o di beni culturali Osserva in modo complessivo i messaggi visivi Usa e applica in modo accettabile strumenti e tecniche espressive Elabora i temi proposti in modo superficiale e frettoloso Legge in modo globale un messaggio visivo o un bene culturale Osserva in modo abbastanza dettagliato i messaggi visivi Conosce, applica e usa in modo sufficientemente corretto strumenti e tecniche espressive Rielabora i temi proposti in modo abbastanza personale Legge un messaggio visivo o un bene culturale in modo discretamente dettagliato Osserva in modo dettagliato i messaggi visivi Conosce, applica e usa strumenti e tecniche espressive con sicurezza Rielabora i temi proposti in modo personale Legge i messaggi visivi e i beni culturali in modo completo collocandoli nel giusto contesto storico Osserva in modo dettagliato/critico i messaggi visivi Conosce, applica e usa strumenti e tecniche espressive con padronanza e sicurezza Rielabora i temi proposti in modo personale e originale Legge i messaggi visivi e i beni culturali in modo completo/approfondito collocandoli nel giusto contesto storico Rappresenta il raggiungimento dei criteri formulati per la valutazione precedente (9/10) consolidati di particolari interessi personali, ricerche, progettazioni e comunque rappresenta una valutazione di eccellenza

INDICE

40


6. AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA 6.1. Progetti Progetti ministeriali e del territorio Classi 2.0 Il progetto Classi 2.0 è l'azione sperimentale di innovazione didattica del Piano digitale del Ministero dell'istruzione. Grazie ad un significativo finanziamento di 15 mila euro in conto capitale che consente l’allestimento di una classe tecnologicamente avanzata, si potranno sperimentare nuove modalità di insegnamento e apprendimento lungo l'arco di un triennio, seguite da un gruppo scientifico di lavoro coordinato dall'Ufficio Scolastico Regionale. L'utilizzo avanzato delle ICT permetterà di sperimentare la costruzione di nuovi ambienti di apprendimento basati sul digitale, realizzare ambienti di apprendimento adatti a un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella quotidianità scolastica, al fine di verificare come e quanto l'impatto possa intervenire nei processi formativi in un'epoca di trasformazioni dei linguaggi della comunicazione e della diffusione dei saperi. La realizzazione di un ambiente nuovo per l’apprendimento offre anche l’opportunità di individuare strategie che coniughino l’innovazione nella programmazione didattica con i modelli di organizzazione delle risorse umane, strutturali ed infrastrutturali delle istituzioni scolastiche. Considerato l'elevato costo del progetto, il campione delle classi ammesse a livello nazionale è stato particolarmente selettivo: solo otto classi Primarie in tutta l'EmiliaRomagna. Per il nostro Istituto il progetto è stato presentato dalla classe 3 A a.s. 2010-2011, che avrà la possibilità, nel triennio 2010-2013, di realizzare l'Idea 2.0 Nello specifico la proposta prevede di: - creare un <CLIMA SCOLASTICO> di ben…essere come condizione essenziale di buone pratiche di insegnamento/apprendimento attraverso metodi, strategie e strumenti in grado di agevolare la centralità degli attori - stimolare l’attitudine alla partecipazione, le capacità comunicative, relazionali, collaborative in un ottica di <apprendimento processo-patrimonio di gruppo> - incentivare competenze essenziali il Problem solving, la Creatività, il Senso critico, la Comunicazione efficace, l’Autoconsapevolezza, l'Empatia, la Gestione delle emozioni e dello stress - stimolare le diverse forme di intelligenza Per il nostro Istituto si tratta quindi di un riconoscimento importante alla progettualità e all'azione di ricerca che da anni esprime tramite il POF, particolarmente ricco e sensibile alle richieste dell'utenza. Scuola Digitale La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) svolge un ruolo chiave per l’innovazione della didattica: è uno strumento “a misura di scuola” che consente di integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale alle diverse discipline. L’adesione del nostro Istituto al Progetto Ministeriale ha consentito l’istallazione di nove Lavagne interattive Multimediali, cinque presso la scuola secondaria di primo grado Don Cavalli e quattro presso la scuola primaria Don Milani. Il piano prevede corsi di formazione specifici per i docenti che hanno aderito alla sperimentazione dell’innovazione didattica con la LIM. Progetto Cariparma “La Lim in classe” Un gruppo di insegnanti ha elaborato un progetto sulla divulgazione della tecno didattica ottenendo il parere favorevole della fondazione Cariparma che ha erogato un finanziamento pari a 46.000 euro.

41


La rete, che ha visto la partecipazione di 12 scuole del territorio, ha ottenuto l’installazione di 32 LIM presso le scuole primarie aderenti e la formazione per i docenti. La primaria don Milani ha ricevuto tre lavagne. Progetto “Frutta nelle scuole” Progetti dell’Istituto Il gesto, il suono, l’immagine, la scrittura e le parole Viaggio nel tempo Accogliere nella diversità Il benessere nasce a scuola La scuola e l’Europa Imparare ad imparare Un ponte tra le culture del mondo La scuola entra in gioco Dal cucchiaio alla città 6.2. Attività Extracurricolari L’Albero dei giochi (scuole primarie) Gruppo sportivo: Promosport (scuola secondaria di 1° grado) Coro dell’Istituto Corsi di strumento musicale (istituto) Progetti Erasmus – Comenius (anche in orario scolastico) Corsi di recupero di italiano e di matematica (scuola secondaria di 1° grado) Progetto “Inizio bene”: recupero delle incertezze iniziali degli alunni di scuola secondaria di 1° grado Progetto Proviamoci insieme: (scuola secondaria di 1° grado) - corso di latino -corso Feuerstein - studio guidato con docente ed educatore - laboratorio di scienze -Progetto Patentino ciclomotore (solo se finanziato dal ministero) INDICE 7. INSERIMENTO ALUNNI DISABILI Ognuno di noi è portatore di una sua storia di cui ha diritto d’essere titolare, in ogni ambito socializzante. E’ questa “titolarità” che ne fa un individuo originale rispetto agli altri, e con gli altri si troverà a vivere una fitta rete di relazioni interpersonali e d’integrazione. L’integrazione si configurerà allora come l’interagire in un quadro di riferimento accettato e riconosciuto, dove competenze comunicative e relazionali trovino spazio e possibilità di crescita; come un cambiamento ed un adattamento reciproco, correlato al riconoscimento delle identità e delle conoscenze, che si attiva con percorsi di gruppo che trovino nell’adulto un punto di riferimento, che si avvalgano di strategie mirate alla condivisione e al riconoscimento della diversità come risorsa, per aumentare il potenziale d’apprendimento, comunicazione e comprensione. Le finalità educative degli interventi si propongono di: • promuovere una cultura dell’integrazione attraverso la sensibilizzazione di tutte le forze presenti nella Scuola e nel territorio; • realizzare l’integrazione di tutti gli alunni disabili, di quelli con problemi e difficoltà di tipo cognitivo e relazionale e di quelli provenienti da altre culture; • realizzare l’alfabetizzazione culturale di tutti gli alunni nel rispetto dell’armonico sviluppo della personalità e delle potenzialità di ognuno;

42


promuovere il rispetto di ogni singolo individuo che, a pieno titolo, possiede proprie peculiarità che lo differenziano dagli altri rendendolo unico ed originale, riconoscendogli il diritto di vivere relazioni piene e soddisfacenti. INDICE

8. FORMAZIONE 8.1. Aspetti normativi L’aggiornamento è di norma considerato un diritto – dovere culturale e professionale dei dirigenti e dei docenti e si esercita al di fuori dell’orario di servizio. La recente normativa che riguarda la realizzazione dell’Autonomia scolastica, attribuisce ad ogni Istituto Comprensivo, annualmente, risorse finanziarie calcolate in rapporto al numero dei Docenti facenti parte dell’Organico e destinate al compenso dei Relatori individuati. 8.1. Finalità e bisogni formativi L’alto profilo professionale che oggi è richiesto ai docenti della scuola dell’Infanzia e delle scuole primarie e secondarie di 1°, indispensabile per corrispondere ad elevate esigenze sociali e culturali e per realizzare adeguatamente le indicazioni dei testi programmatici, rende indispensabile un sistema organico e coerente di formazione in servizio per il personale. In questi anni la scuola è uscita dalla logica dell’aggiornamento solitario, riferito ad interessi episodici ed è entrata in una prospettiva sistemica in cui i bisogni formativi dei docenti trovano una più adeguata risposta. Gli insegnanti hanno la possibilità di frequentare corsi di aggiornamento proposti dall’Amministrazione e da soggetti esterni (ANSAS, Associazioni professionali, Enti culturali, IRRE, Università, ecc.) individuati sulla base dell’arricchimento professionale. Agli Istituti è data la possibilità di progettare autonomamente una formazione in servizio che “interessi alla scuola”, individuando competenze interne o avvalendosi di esperti individuati dagli stessi insegnanti. E’ possibile avvalersi di aggiornamenti organizzati da altre scuole che per competenza, su alcune tematiche, sono diventate Polo di riferimento. Negli ultimi anni, svariati sono stati gli aggiornamenti organizzati dal nostro Istituto, avvalendosi di risorse interne e di esperti; numerose sono state le tematiche affrontate, tra cui l’alfabetizzazione informatica, che ha permesso di caratterizzare la nostra scuola come Polo di riferimento per altri istituti scolastici. INDICE 9. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Il Piano dell'Offerta Formativa è stato pensato, principalmente, tenendo conto dei dati emersi dalla Tabulazione del questionario elaborato dal Team di Pianificazione e distribuito a tutti i genitori dell’Istituto. Ci si è avvalsi del contributo e della collaborazione degli Organi Collegiali: • il Collegio dei Docenti • il Consiglio di Istituto • i Consigli di interclasse, di intersezione e di classe dei singoli plessi Il presente Piano potrà essere rivisto e/o integrato su proposta del Collegio dei Docenti, dello staff dell’istituto, dei Consigli di Classe e Interclasse ed anche a seguito degli esiti di rilevazioni condotte fra gli utenti. Il Piano verrà aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti formativi realizzata mediante strumenti diversificati e monitoraggio periodico delle attività: • autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività • analisi collegiale degli esiti • analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in sede di Collegio dei Docenti e di Consiglio di Istituto per gli aspetti di rispettiva competenza

43


•

questionari rivolti agli alunni e alle famiglie INDICE

44


10. PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA E ALLEGATI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONTEBELLO Scuola dell’infanzia, scuola Primaria, scuola Secondaria di 1° grado Via Montebello, 18/A - tel. e fax. 0521.252877 - 43100 Parma http://separm3.scuole.pr.it/ - e-mail: separm3@provincia.parma.it

Anno scolastico 2009-2010 PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi quelli che vanno a piedi non possono essere fermati. Da nostri fianchi nasce il vostro nuovo mondo, è nostra la rottura delle acque, la montata del latte. Voi siete il collo del pianeta, la testa pettinata, il naso delicato, siete cima di sabbia dell’umanità. Noi siamo i piedi in marcia per raggiungervi, vi reggeremo il corpo, fresco di forze nostre. Erri De Luca, Solo andata

PREMESSA Il contesto in Italia Nell’anno scolastico 2007/2008 i 574.133 alunni con cittadinanza non italiana (CNI) presenti nel sistema scolastico nazionale rappresentavano il 6,4% del totale degli alunni. Le scuole primarie e secondarie di primo grado accoglievano il maggior numero di allievi di origine straniera, rispettivamente, in percentuale, il 7,7% e il 7,3% dell’intera popolazione scolastica. Nonostante la scuola dell’infanzia non rientri nell’obbligo scolastico, la presenza degli studenti non italiani rappresentava la quota significativa del 6,7%. La scuola italiana negli ultimi dieci anni ha visto aumentare di oltre 500.000 unità gli iscritti di origine straniera e nell’ultimo anno scolastico il quadro informativo sugli alunni stranieri si è arricchito, per la prima volta, delle rilevazioni del numero di studenti nati in Italia, noti anche come “seconda generazione”. I bambini e i ragazzi stranieri nati nel nostro paese che risultano iscritti a scuola costituiscono: • il 71,2% nella scuola dell’infanzia • il 41,1% nella scuola primaria • il 17,8% nella scuola secondaria di primo grado • il 6,8% nella scuola secondaria di secondo grado. A Parma Nell’anno scolastico 2007/2008 la situazione nel Comune di Parma era la seguente: - scuola dell’infanzia 50 alunni CNI (non abbiamo dati disponibili sul totale). - scuola primaria 910 alunni CNI inseriti su 16270. - scuola secondaria di primo grado 516 alunni CNI inseriti su 10.575. Dallo studio condotto dal professor Bettinelli sulle scuole di Parma nell’anno scolastico 2008/2009 si evince che solo in alcune scuole statali della città (6 scuole primarie su 24 e 4

45


scuole secondarie di primo grado su 11) la presenza di alunni non italofoni supera il 20%: in 2 scuole primarie la percentuale oltrepassa il 50% ed in una scuola secondaria è fra il 40 e il 50%. Per ragioni strutturali e demografiche (si pensi ai nati stranieri in costante aumento) la popolazione scolastica straniera costituirà una percentuale sempre più consistente anche a Parma. Nel nostro Istituto Comprensivo Nell’anno scolastico 2007/2008 la situazione nel nostro Istituto era la seguente: • nella scuola dell’infanzia erano presenti 50 alunni 4 dei quali cittadini non italiani (CNI) pari all’8%; • nella scuola primaria Bozzani di Porporano gli iscritti erano 146 di cui 16 CNI pari al 10,7%; • nella scuola primaria don Milani gli iscritti erano 439 di cui 55 CNI pari al 12,5% • nella scuola secondaria di primo grado don Cavalli gli iscritti erano 413 di cui 39 CNI pari al 9,6%. L’arrivo di alunni stranieri non italofoni in corso d’anno costituisce una delle criticità, ma nella nostra realtà i nuovi arrivi rappresentano una percentuale assai ridotta. LA NORMATIVA ITALIANA IN MATERIA DI ALUNNI STRANIERI In Italia si definisce “straniero” l’alunno che NON HA CITTADINANZA ITALIANA. Nella C.M. 301/1989 sono già chiaramente delineate le scelte operative che il legislatore intende proporre per la scuola italiana. L’assegnazione degli alunni alle singole classi implica anche una prima ricognizione del livello di maturità culturale. Per i figli dei lavoratori della CEE residenti in Italia il D.P.R. n. 722 prescrive che essi siano “iscritti alla classe della scuola d’obbligo successiva, per numero di anni di studio, a quella frequentata con esito positivo nel Paese di provenienza”. Pare possibile estendere il disposto di questa norma anche agli alunni provenienti da Paesi extracomunitari, con l’avvertenza che sarà necessario confrontare la struttura del nostro sistema scolastico obbligatorio con quella del Paese di appartenenza. La circolare insiste anche sulla necessità di lavorare alla crescita dei livelli culturali degli immigrati e alla qualificazione della loro partecipazione alla vita della comunità (per questo invita le scuole - cosa ribadita nei documenti successivi - a collaborare in modo stretto con il territorio con la finalità di gestire in rete gli interventi educativi) e fornisce Orientamenti per l’attività didattica che introducono la personalizzazione dei progetti educativi: Ove nella classe siano presenti alunni appartenenti a diversa etnia, la programmazione didattica generale sarà integrata con progetti specifici che disegnino percorsi individuali di apprendimento, definiti sulla base di condizioni di partenza, e degli obiettivi che si ritiene possano essere conseguiti da ciascuno di quegli alunni. Notevole importanza didattica assume il clima relazionale da attivare nelle classi e nella scuola. La Circolare 205 del 26 luglio 1990 si intitola La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri. L’educazione interculturale. Sottolinea l’importanza di collaborazioni tra docenti e figure professionali anche esterne alla scuola e dà indicazioni sulle buone pratiche. Al momento dell’ingresso nella scuola italiana, si pone l’esigenza di una ricognizione della situazione di partenza dell’alunno straniero ad un duplice fine: a. determinazione della classe di iscrizione b. elaborazione di un percorso formativo personalizzato Mette al centro l’apprendimento della lingua e propone possibili percorsi didattici:

46


Nelle esperienze in atto è risultata assai proficua l’alternanza di periodi di presenza degli alunni stranieri nelle classi con momenti di applicazione e attività di laboratorio linguistico in gruppi di soli stranieri. Ancora: Per quanto possibile, le attività di sostegno linguistico saranno intensificate nella fase iniziale di anno scolastico. Già nel 1990 la normativa propone con forza il tema del mantenimento e della valorizzazione della lingua e della cultura d’origine degli alunni stranieri: La presenza di alunni stranieri pone all’attenzione della scuola l’ulteriore tema della “valorizzazione della lingua e cultura d’origine”. […] L’intervento degli Enti locali e la collaborazione delle comunità e delle famiglie consente in alcune sedi scolastiche l’impiego di “mediatori” di madre lingua per agevolare la comunicazione nell’ambito scolastico ed i rapporti scuola-famiglia, nonché l’utilizzo di “esperti” di madre lingua per attuare le iniziative per la valorizzazione della lingua e cultura d’origine. Risulta anche utile la collaborazione di studenti più anziani. Nella Circolare 205/1990 dunque c’è un forte richiamo alla formazione specifica dei docenti su tre temi: - l’educazione interculturale - l’insegnamento dell’italiano come lingua seconda - la valorizzazione della lingua e cultura d’origine La Circolare 73 del 2 marzo 1994, intitolata Proposte ed iniziative per l’educazione interculturale, è pervasa dalla logica dell’inclusione: La Scuola che persegue come obiettivo l’educazione interculturale, coglie, dunque, la diversità come occasione per un rapporto costruttivo e arricchente per tutti. Da ciò consegue che il criterio direttivo fondamentale dell’azione educativa e didattica non può che essere quello del riconoscimento dell’alunno straniero nella ordinarietà della vita scolastica e, quindi, nella ordinarietà delle sue risorse. Il Decreto legislativo 297 del 16 aprile 1994 chiarisce che sussiste il dovere di iscrizione per i minori stranieri alla scuola dell’obbligo anche nel caso in cui essi siano sprovvisti del permesso di soggiorno. Tale norma viene ripresa anche nel D.P.R. 394/99, dove all’articolo 45 si legge. I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Il D.P.R. 394 del 31 agosto 1999 chiarisce anche un aspetto fondamentale della programmazione didattica in funzione dei bisogni degli alunni stranieri: Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola.

47


Le Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (C.M. 24/2006) ribadiscono che l’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione interculturale come suo orizzonte culturale: Si sta delineando in Italia una scuola delle cittadinanze, europea nel suo orizzonte, radicata nell’identità nazionale, capace di valorizzare le tante identità locali e, nel contempo, di far dialogare la molteplicità delle culture entro una cornice di valori condivisi. Le Linee guida danno indicazioni pratiche per l’inserimento a scuola degli alunni stranieri lungo tre assi principali: area amministrativa, area comunicativo/relazionale, area educativo/didattica. Enfatizza il ruolo della formazione permanente e continua del personale docente e il rapporto con le famiglie degli alunni stranieri: L’educazione interculturale non è una disciplina aggiuntiva, ma una dimensione trasversale, uno sfondo che accomuna tutti gli insegnanti e gli operatori scolastici. Il pluralismo culturale e la complessità del nostro tempo richiedono una continua crescita professionale di tutto il personale della scuola. Diventa, quindi, prioritario il tema della formazione, iniziale e in servizio, e della formazione universitaria dei docenti. In questo testo compare per la prima volta la distinzione tra la lingua per comunicare e la lingua per lo studio: è un passaggio determinante sul quale oggi si sta concentrando l’attenzione delle istituzioni e della ricerca. La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche. Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella quotidianità dell’apprendimento e della vita scolastica degli alunni stranieri, con attività di laboratorio linguistico e con percorsi e strumenti per l’insegnamento intensivo dell’italiano. Inoltre le Linee guida evidenziano il coinvolgimento di tutti i docenti nel processo formativo: L’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve essere al centro dell’azione didattica. Occorre, quindi, che tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina, siano coinvolti […]. E’ necessaria, pertanto, una programmazione mirata sui bisogni reali e un monitoraggio dei progressi di apprendimento nella lingua italiana, acquisita via via dall’alunno straniero. A proposito della valutazione gli estensori delle Linee guida ritengono che: Il possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni comporti un adattamento della valutazione, anche in considerazione degli orientamenti generali su questo tema, espressi in circolari e direttive, che sottolineano fortemente l’attenzione ai percorsi personali degli alunni. Il Collegio dei docenti e il Consiglio di classe sono le sedi in cui elaborare i criteri per la valutazione dell’ alunno straniero in un’ottica formativa che prenda in considerazione i suoi progressi, la sua motivazione ed il suo impegno. I BISOGNI DELL’ALUNNO STRANIERO NEOARRIVATO L’alunno straniero neoarrivato proviene da un sistema educativo differente dal nostro: prima di tutto ha bisogno di comprendere le regole su cui si basa il mondo scolastico italiano. Ha bisogni linguistici ovviamente riferiti all’apprendimento dell’italiano L2, (italiano della comunicazione, italiano dello studio) bisogni culturali/disciplinari, cognitivi/metacognitivi e,

48


come propone la normativa vigente del nostro paese, deve capire che la sua esperienza culturale d’origine diventa patrimonio interculturale che arricchisce la comunità scolastica in cui è arrivato. Avvicinandosi al momento della scelta di prosecuzione degli studi in una scuola superiore l’alunno straniero avverte in modo sempre più forte il bisogno di capire quale spazio potrà avere realmente nella società che lo ha accolto. Le componenti di tipo psico-affettivo sono centrali nelle dinamiche che portano al successo scolastico: anche chi è neoarrivato e straniero ha bisogno di rendersi conto di essere in grado di superare le difficoltà perché la scuola lo mette nelle condizioni di superarle. LA FUNZIONE STRUMENTALE L’insegnante a cui viene affidato questo incarico rappresenta l’Istituto Comprensivo per quanto riguarda gli incontri organizzati per i referenti Area Intercultura nell’ambito del Progetto “Scuole e culture nel mondo” del Comune di Parma ed è un tramite con gli Enti presenti nel territorio coinvolti nelle problematiche degli alunni stranieri (Asl, Università degli Studi -Facoltà di Scienze della Formazione-Facoltà di Scienze dell’Educazione, Comunità di Accoglienza, Provincia, Regione, Reti di scuole, Biblioteca Interculturale…). LA COMMISSIONE INTERCULTURA La commissione intercultura è formata da docenti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria di ciascuno dei due plessi e della scuola secondaria di primo grado. Ciascun plesso individua un proprio referente. Gli insegnanti della commissione intercultura affiancano il lavoro svolto dalla funzione strumentale nelle attività dell’Istituto riguardanti: - il percorso scolastico e l’integrazione degli alunni stranieri - le iniziative interculturali IL PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA Il Protocollo d’ Accoglienza è uno strumento di pianificazione, orientamento, condivisione elaborato dalla Commissione Intercultura, approvato dal Collegio dei Docenti ed inserito nel POF. L’orientamento pedagogico dell’accoglienza si caratterizza per la centralità data alla persona, ai suoi bisogni, alle sue modalità di apprendere, configurando in questo modo il passaggio dalla centralità dell’istruzione e dell’insegnamento alla centralità della persona e dell’apprendimento. Accogliamo per integrare: l’integrazione va intesa in senso scolastico e sociale, come un concetto multidimensionale che ha a che fare con l’acquisizione di strumenti e capacità, ma anche con la relazione, la ricchezza e l’intensità degli scambi con gli adulti e con i pari, a scuola e fuori dalla scuola. L’integrazione può essere intesa anche in senso personale, soggettivo, come “ integrità rispetto alla possibilità di esprimere la propria storia, lingua d’appartenenza, in un processo dinamico di cambiamento e confronto” che se non induce nessuno a negare i propri riferimenti identitari, culturali e familiari, d’altra parte non appiattisce gli individui sulle rispettive appartenenze e identità di gruppo, ma semmai li aiuta ad integrare le diverse componenti in forme sempre nuove. Sulla base di ciò il Protocollo: riconosce la specificità dei bisogni delle famiglie e dei minori stranieri: bisogni di accoglienza, di valorizzazione, di promozione culturale e sociale, di appartenenza e partecipazione;

49


dà alla scuola una risposta pedagogica progettuale; supera una gestione dell’inserimento degli alunni migranti segnata dalla casualità, dalla discrezionalità e dalla frammentarietà degli interventi; definisce pratiche condivise di carattere amministrativo, educativo- didattico e sociale; indica principi, azioni, ruoli, funzioni, modalità, strumenti, risorse; sostiene gli alunni neo arrivati nella prima fase di adattamento al nuovo contesto; favorisce un clima di accoglienza scolastica e sociale che rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione, con il coinvolgimento delle famiglie e delle risorse del territorio; costruisce un contesto favorevole all’incontro con altre culture e con le storie di ogni alunno. SCUOLA DELL’INFANZIA Area amministrativa La scuola dell’infanzia è, e lo sarà sempre più, il passaggio scolastico in cui molti bambini CNI nati in Italia incontrano per la prima volta la lingua italiana oltre che la cultura scolastica. Per la Scuola dell’Infanzia le iscrizioni vanno presentate al Centro Servizi Educativi in Comune: in base a criteri stabiliti ogni alunno riceve un punteggio per l’assegnazione dei posti. Area comunicativo – relazionale Le insegnanti, a giugno, effettuano colloqui con le maestre degli asili nido da cui provengono i nuovi bambini. All’inizio di settembre riuniscono i genitori in assemblea per presentare la scuola con informazioni date anche attraverso un foglio informativo. Poi fissano i colloqui individualizzati con i genitori e definiscono le date degli inserimenti per rilevare le osservazioni sulle quali progettare il lavoro. Area educativo – didattica Dal 15 al 30 settembre le insegnanti svolgono un orario unico per poter seguire meglio l’inserimento. Nel mese di ottobre l’insegnante del turno pomeridiano anticipa il servizio di 1 ora (lavorando 10 ore in più retribuite con il Fondo d’Istituto), per rendersi conto di come sono i bambini, le loro famiglie, per sperimentare attività, prendere coscienza della situazione in cui operare e poter costruire delle proposte educative. SCUOLA PRIMARIA Area amministrativa L’accoglienza dell’alunno straniero comincia nel momento in cui i genitori si presentano in segreteria per iscrivere il proprio figlio a scuola. In questa fase si utilizza il materiale raccolto nel Kit per l’accoglienza a scuola elaborato dal Centro Studi e Ricerche per l’Infanzia e l’Adolescenza - Assessorato alle Politiche per l’Infanzia e la Scuola del Comune di Parma. Azioni di competenza della segreteria

50


Un assistente amministrativo della segreteria con specifiche competenze: • segue il genitore nella compilazione della domanda di iscrizione e consegna il pro – memoria per il disbrigo di alcune pratiche di routine ( iscrizione, mensa, trasporto….) • richiede i documenti sanitari e i documenti relativi alla precedente scolarità o la dichiarazione del genitore attestante la classe e il tipo di Istituto frequentato • comunica l’arrivo dell’alunno all’insegnante Funzione Strumentale area Intercultura che effettua il primo colloquio con la famiglia e l’alunno. Area comunicativo – relazionale L’insegnante Funzione Strumentale se necessario effettua il primo colloquio con la famiglia e l’alunno alla presenza del mediatore culturale e: ° fornisce informazioni sull’organizzazione della scuola ° raccoglie informazioni sulla situazione familiare e sulla storia personale e scolastica dell’alunno compilando i moduli contenuti nel Kit di Accoglienza ° fa presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia ° informa la famiglia che tra l’iscrizione e l’effettivo inserimento nella classe intercorreranno tra i sette e i dieci giorni. La Funzione Strumentale somministra i test e procede all’accertamento delle competenze linguistiche prendendo in considerazione: - la capacità di comprensione anche mimico – gestuale - le capacità logiche - le capacità strumentali di base - le capacità espressive – grafiche. Riunisce i team delle classi interessate all’ingresso dell’alunno per valutare in quale sezione inserirlo. La Funzione Strumentale riferisce al Dirigente i dati raccolti per disporre l’inserimento dell’alunno nella classe tenendo conto: 1.dell’età anagrafica; 2.di un diverso ordinamento degli studi del paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica; 3.dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno effettuato dalla Funzione Strumentale per la Scuola Primaria; 4.del periodo dell’anno scolastico nel quale viene effettuata l’iscrizione; 5.delle aspettative familiari emerse nel colloquio. La scelta della sezione tiene conto del criterio numerico, ma soprattutto valuta la situazione più vantaggiosa per l’alunno: • presenza di altri alunni provenienti dallo stesso paese; • criteri di rilevazione della complessità delle classi (disagio, presenza di alunni diversamente abili, dispersione, ecc..); • ripartizione degli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni con prevalenza di alunni stranieri. Area educativo – didattica La Funzione Strumentale stabilisce con le insegnanti della classe che accoglie l’alunno una data per incontrare i genitori e il bambino e provvede ad informare la famiglia. Il team della classe in cui è stato inserito l’alunno deve: • organizzare l’accoglienza all’interno della classe • rilevare le conoscenze già acquisite e i bisogni di apprendimento dell’alunno

51


• • • • •

sostenere l’alunno neo – arrivato nella fase di adattamento al nuovo contesto prestare attenzione ai momenti iniziali di socializzazione e ai rapporti con i compagni prevenire situazioni di isolamento elaborare percorsi didattici individualizzati e programmare gli obiettivi possibili favorire la partecipazione alle attività dei laboratori linguistici (sia interni alla scuola che esterni organizzati dal Centro Studi e Ricerche per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Parma) per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua • valutare il percorso dell’alunno, in relazione alla situazione di partenza, considerando la motivazione, l’impegno e le potenzialità di apprendimento dimostrate. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Area amministrativa Le azioni svolte dalla segreteria sono le stesse indicate per la scuola primaria. La Funzione strumentale comunica l’arrivo del nuovo alunno al referente stranieri della scuola secondaria di primo grado. Area comunicativo – relazionale Il referente stranieri della scuola secondaria di primo grado fissa la data per il primo colloquio con i genitori e con lo studente (all’occorrenza ciò può avvenire con l’affiancamento di un mediatore linguistico) per: a) compilare la scheda-dati, scegliere di avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica, scegliere la seconda lingua comunitaria b) chiarire all’alunno neoarrivato ed ai suoi genitori: - le attese verso la famiglia (partecipazione ai colloqui con tutti i docenti del Consiglio di classe durante i ricevimenti individualizzati e/o quelli generali) - l’organizzazione della scuola secondaria di primo grado - quali sono le richieste che vengono fatte all’allievo (obbligo della frequenza, rispetto delle regole, impegno, puntualità, svolgimento delle attività assegnate) - come la scuola affronta il percorso degli alunni stranieri neoarrivati tramite percorsi semplificati o sostitutivi e attraverso laboratori interni c) comunicare l’obbligatorietà di frequenza dei laboratori pomeridiani di lingua italiana organizzati e gestiti dal Centro Studi e Ricerche per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Parma: deve essere ben chiaro che tali corsi sono prioritari per acquisire la lingua e poter affrontare il percorso scolastico d) informare sulla valutazione del Consiglio di classe che include necessariamente: - le valutazioni trasmesse dagli insegnanti facilitatori del Comune di Parma che gestiscono i corsi di lingua italiana - quelle degli insegnanti che si occupano dei laboratori all’interno della scuola secondaria. Segue un secondo incontro del referente intercultura con l’alunno per: a) somministrare i test di ingresso (italiano e area logico-matematica) b) presentare gli spazi, gli orari e l’organizzazione della scuola c) comunicare che l’elenco dei testi da acquistare (in adozione nella classe in cui verrà inserito oppure in versione semplificata) sarà dato dagli insegnanti dopo un primo periodo di conoscenza. Il referente seleziona le informazioni raccolte per relazionare alla commissione formazione classi e al dirigente dell’Istituto che decidono dove inserire il nuovo allievo. Tenendo fermo il principio per la formazione delle classi equamente eterogenee, si applicano i seguenti criteri: 1. per l’inserimento degli alunni neoarrivati in una classe: - età anagrafica - scolarità pregressa - test di livello, informazioni raccolte, ipotesi di percorso scolastico.

52


2. per la scelta della sezione (non in ordine di priorità): - classe non numerosa - classe con pochi casi problematici legati a disagio, problemi disciplinari, presenza di alunni in situazione di handicap - classi con presente un alunno straniero della stessa lingua d’origine, già in grado di comunicare in italiano, che può affiancare il nuovo arrivato. Area educativo – didattica Il referente stranieri fornisce al coordinatore della classe in cui viene inserito il nuovo alunno i materiali informativi raccolti. A sua volta il coordinatore li trasmette ai componenti del Consiglio di classe. E’ compito di ciascun insegnante del nuovo alunno preparare le attività di accoglienza nella classe e favorirne l’integrazione. Passato un mese dall’inserimento dell’alunno straniero, il Consiglio di classe compila il documento del Piano educativo personalizzato (vedi allegato n. 2). I docenti stabiliscono collegialmente gli obiettivi trasversali e le competenze linguisticocomunicative comuni. Nello stesso documento ciascun insegnante completa la parte disciplinare che gli compete per la programmazione individualizzata prevedendo semplificazioni, riduzioni, sostituzioni, omissioni. E’ opportuno ricordare alcuni princìpi: La lingua è il denominatore comune che accomuna tutte le discipline, che le veicola tutte, e tutte le materie possono, e devono, contribuire a sviluppare il potenziale linguistico (comunicativo ed espressivo) del discente. La competenza conversazionale viene spesso acquisita a un livello funzionale entro due anni dal momento della prima esposizione alla seconda lingua, mentre sono di solito necessari almeno cinque anni per raggiungere i parlanti nativi per quanto riguarda gli aspetti scolastici della seconda lingua. I tre ambiti sui quali tutti gli insegnanti lavorano (culturale, cioè lo sviluppo del saper essere e del sapere, linguistico-comunicativo e cognitivo-metacognitivo) vengono trattati in modo integrato. Nella pratica didattica, appena i discenti stranieri hanno acquisito le abilità necessarie per svolgere attività in lingua legate alla sopravvivenza, si lavora per sviluppare anche la padronanza delle microlingue , ossia dei linguaggi specifici disciplinari, in modo concomitante con lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative generali. Valutazione Gli insegnanti nella programmazione educativa personalizzata degli alunni stranieri hanno selezionato, nell’ambito della propria disciplina, i contenuti , individuando i nuclei tematici fondamentali, allo scopo di permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi e degli obiettivi possibili rispetto alla situazione di partenza. I Consigli di classe prendono in considerazione i seguenti indicatori: • la situazione di partenza • i risultati conseguiti nei laboratori di alfabetizzazione del Comune, in quelli attivati all’interno della scuola per l’apprendimento della lingua per comunicare e per l’apprendimento della lingua per lo studio • i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati

53


• l’impegno, la partecipazione, la progressione e le potenzialità di apprendimento. Qualora i docenti alla fine del primo quadrimestre non avessero abbastanza elementi di valutazione, nella scheda di valutazione possono utilizzare in nota questa dicitura: “l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. Per gli alunni stranieri che hanno frequentato i laboratori gestiti dalla scuola, alla scheda di valutazione ministeriale si aggiunge quella preparata dagli insegnanti dei laboratori (vedi allegato n. 3).

CONTINUITA’ Molte opportunità accomunano i tre ordini di scuola: i mediatori culturali e i tirocinanti delle facoltà universitarie legate alla pedagogia possono essere chiamati in progetti specifici. Già nella scuola dell’infanzia è possibile utilizzare uno strumento di rilevazione del comportamento linguistico e relazionale degli allievi stranieri (vedi allegato n. 1). All’interno del POF si inseriranno i progetti di continuità incentrati sulle tematiche degli alunni migranti e dell’intercultura. La Funzione strumentale e la Commissione Intercultura Parma,

Il Dirigente scolastico

23 settembre 2009 INDICE

Allegato 1 SCHEDA DI RILEVAMENTO DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO E RELAZIONALE DEGLI ALLIEVI STRANIERI -tratto da Luise M.C. (a cura di), 2003, Italiano L2: fondamenti e metodi, Collana Risorse ALIAS, Guerra, PerugiaPremessa Il lavoro dell’insegnamento della lingua seconda ad allievi stranieri, in classe o in laboratorio linguistico, deve essere preceduto da una fase di attenta osservazione dei comportamenti linguistici e relazionali degli allievi stessi. Un’osservazione sistematica, compiuta in seguito a scadenze regolari, può, inoltre, agevolare l’insegnante nel programmare le attività e nell’adeguare gli interventi, qualora riscontrasse lungo il percorso problemi di apprendimento. La presente scheda di osservazione è stata articolata per i vari livelli di scuola, nasce da una precedente scheda1 rivista e modificata anche sulla base di esperienze riportate da insegnanti che hanno sperimentato il modello precedente. Si suggerisce di affiancare alla scheda di osservazione la registrazione periodica del parlato degli allievi stranieri. La scheda è organizzata a fasce: per ogni fascia saranno indicati gli anni da cui è preferibile partire per le varie voci indicate. E’ importante essere consapevoli che ogni voce deve essere riferita per difficoltà e livello al normale sviluppo cognitivo degli allievi di quell’età: ad esempio, la voce “sa relazionare il proprio vissuto in modo autonomo e prevalentemente corretto” dovrà essere riferito alla normale abilità di un bambino di tre anni di raccontare di sé, così come per un bambino di dieci anni o un ragazzo di sedici. Ogni riga, voce per voce, prevede un breve spazio che può servire per annotazioni personali, inoltre, ci auguriamo che ogni insegnante che vorrà sperimentare tale materiale lo manipoli e lo riprogetti adattandolo

54


alle proprie necessità e alla situazione particolare in cui opera, infatti, non è possibile poter concepire una scheda che possa adeguarsi a tutte le realtà , la nostra vuole essere un canovaccio di partenza. 1. Comunicare oralmente:comprensione e produzione

2. Lingua orale: caratteristiche, funzioni e strategie

55


3. Lingua scritta: lettura

4. Lingua scritta: scrittura

5. Competenze o abilitĂ trasversali e integrative

56


INDICE Allegato 2 PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI a.s.2009-2010

Cognome e nome ………………………………………………………Classe ……………... Luogo e anno di nascita ………………………………………………………………………. Lingua d’origine………………………………………………………………………………… Numero anni di soggiorno in Italia fino al momento attuale …………………………………………. Eventuale corso di italiano L2 frequentato in Italia: sì (durata ……………) no Livello linguistico A1 A2 B1 PROBLEMI RILEVATI: RELAZIONALI……………………………………………………………………………………… LIVELLO LINGUISTICI LIVELLO NON PARZIALMENTE ADEGUATO ADEGUATO

Comprensione orale: - italiano della comunicazione quotidiana --------------------------------------------------------- italiano dello studio Produzione orale: - italiano della comunicazione quotidiana ---------------------------------------------------------- italiano dello studio Comprensione del testo scritto Produzione scritta Competenza grammaticali e sintattiche Competenza lessicale e semantica Competenza fonologica Competenza ortografica Competenze socio-linguistiche COMPETENZE GENERALI

LIVELLO ADEGUATO

--------------------

-----------------------

-----------------

--------------------

-----------------------

-----------------

LIVELLO INADEGUATO

LIVELLO PARZIALMENTE ADEGUATO

LIVELLO ADEGUATO

Sapere (conoscenza del mondo in relazione al contesto italiano e a quello del paese d’origine) Saper essere (comprensione e conoscenza dei valori in chiave interculturale) Saper apprendere (strategie di apprendimento, abilità di studio) Il Consiglio di classe, tenuto conto delle difficoltà rilevate, in sintonia con il D.P.R. 31/08/1999 n° 394, art.45, propone un intervento personalizzato nei contenuti e nei tempi, allo scopo di permettere all’allievo di raggiungere gli obiettivi prefissati nelle singole discipline nel corso dell’a.s.

57


OBIETTIVI TRASVERSALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Promuovere l’integrazione e la relazione all’interno della classe di appartenenza  Valorizzare l’identità culturale e favorire lo scambio e il raffronto delle esperienze  Fornire gli strumenti linguistici a livello: di base  intermedio  avanzato  promuovendo le competenze linguistico-comunicative che permettano il pieno inserimento nel contesto della società italiana Fornire gli strumenti linguistici necessari per raggiungere il successo formativo  Sviluppare l’autonomia 

COMPETENZE LINGUISTICO COMUNICATIVE FINALI

Competenze linguistiche comunicative potenziate rispetto al livello iniziale  Saper agire nel contesto della classe e dell’istituto  Saper seguire e partecipare alle lezioni delle diverse discipline  Comprendere e saper utilizzare linguaggi non verbali  verbali  settoriali  in relazione alle situazioni  Saper apprendere in maniera efficace applicando tecniche e strategie di studio 

Altre osservazioni: ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………..

58


Allegato 3 Istituto comprensivo di via Montebello – Parma Scuola primaria  Scuola secondaria di primo grado  VALUTAZIONE DEL LABORATORIO DI ITALIANO L2 ALUNNO/A ____________________________________________________ CLASSE ________________ ANNO SCOLASTICO____________________

______ QUADRIMESTRE

VALUTAZIONE ESPRESSA IN DECIMI: CAPIRE:  ASCOLTARE ______________  LEGGERE _______________ PARLARE:  INTERVENIRE IN UNA CONVERSAZIONE _______________  PARLARE IN MODO ……………... _______________ SCRIVERE: ____________________ Livello iniziale: L’alunna/o è stata/o inserita/o il (data) ………….. e non conosceva la lingua italiana, pertanto ha svolto un itinerario individualizzato di prima alfabetizzazione linguistica. Nello svolgimento delle attività proposte

ha

dimostrato

(interesse,

impegno,

partecipazione)……………………………….

.

……………………………..……………………………………………………………………….. La socializzazione è ………………………………………………………………………………… Il

progresso

nell’alfabetizzazione

è

…………………………………………………...

(oppure:

la

conoscenza della lingua italiana è ancora incerta con conseguente difficoltà nell’apprendimento delle altre discipline). Livello intermedio: Nel corso del …… quadrimestre ha seguito un itinerario individualizzato di alfabetizzazione linguistica. Ha

dimostrato

(interesse,

impegno,

partecipazione)……………………………………..

......

……………………………………………………………………………………………………. La socializzazione è ………………………………………………………………………………….. Il comportamento è …………………………………………………………………………………... Il progresso nell’acquisizione dell’italiano per la comunicazione è …………………………………. Parma,

Il docente/i docenti di Laboratorio

INDICE

Patto per la scuola:

59


Protocollo operativo tra la Struttura Operativa Minori del Comune di Parma e le Direzioni Scolastiche di Parma

Lo scenario sociale attuale Aumento delle richieste di aiuto da parte delle famiglie e delle Istituzioni Affacciarsi di problemi inediti, esito delle ricadute che le trasformazioni sociali hanno sulle persone Minori in carico al Servizio Sociale Anno 2007 n° 2606 Anno 2008 n° 2826 Anno 2009 n° 3019 Anno 2010 n°3040

• • • •

Punti di forza da attivare Diversificazione dei servizi di protezione e di tutela Lavoro sulla famiglia d’origine Lavoro di rete e di comunità “Etica del farsi carico”, rinforzando i legami “a corto raggio”, parentali, amicali, di vicinato e territoriali

• •

• • •

• •

• • • • • • • • • •

• •

Modello operativo del servizio minori Attivazione di processi di conoscenza, ascolto, interpretazione della domanda, riflessività Interventi personalizzati Governo di un sistema complesso di risorse territoriali Modello operativo del patto per la scuola Commissioni per l’Agio e gli incontri sui singoli casi sono: spazi di riflessione, di progettualità, di verifica spazi di conoscenza reciproca e di ricerca sia sulla lettura del disagio che per le possibili risposte co-costruite Modello organizzativo della struttura operativa minori Quattro Poli Sociali: Parma Centro, San Leonardo, Cortile San Martino Pablo, Golese, San Pancrazio, Oltrettorente Lubiana, San Lazzaro, Cittadella Montanara, Vigatto, Molinetto Gli operatori dei poli sociali Coordinatore 4 Assistenti Sociali 2 Educatori Territoriali Operatori di front office Il coordinatore di Polo è il referente, per il Comune, per i raccordi e le comunicazioni con le Direzioni Didattiche previste dal Protocollo In ogni Polo Sociale è stato individuato un Educatore Territoriale “interfaccia operativo” tra servizio e scuole del territorio. Comunicazioni tra scuola e poli Inizio anno scolastico Viene considerata buona prassi l’invio dell’elenco dei bambini iscritti alla classe 1° da parte della scuola

60


• • •

• •

• • • •

In seguito gli Operatori del Polo Territoriale informeranno la scuola rispetto alle situazioni in carico per le quali vi è una valutazione di rischio. In alcuni Istituti si riunisce una sottocommissione (Educatore Territoriale ed Insegnante delle funzioni strumentali) nella quale viene presentata dalla scuola una scheda di rilevazione del bisogno delle classi e dei singoli alunni. Sarà cura del Servizio Sociale comunicare le informazioni, con particolare riferimento agli aspetti inerenti il progetto socio-educativo, per le situazioni di minori per le quali l’Autorità Giudiziaria ha conferito al Servizio stesso competenze in materia di vigilanza, affido o tutela. In tali situazioni verranno anche comunicate eventuali limitazioni della potestà genitoriale o eventuali prescrizioni impartite alla famiglia d’origine che possono avere una ricaduta sull’attività e la permanenza dei bambini a scuola Nei casi di separazione conflittuale, il Servizio Informerà circa la regolamentazione dei rapporti tra il minore e i suoi genitori, in modo particolare quando questi interessino la scuola. Per i minori in affidamento familiare vanno comunicate alle scuole la modalità di rapporto tra le due famiglie del minore e la scuola stessa Gli incontri di protocollo Si propone di fare due incontri (inizio e fine anno scolastico) che potranno aumentare in tutte le occasioni in cui il servizio o il team docente lo ritiene necessario. Gli incontri verranno calendarizzati attraverso il raccordo dell’educatore territoriale e l’insegnante funzione strumentale Il verbale degli incontri, firmato dai partecipanti, resta agli atti sia della scuola che del Servizio Agli incontri parteciperanno, se possibile, i genitori e tutti gli “attori” del progetto socio educativo individualizzato Gli allontanamenti dei minori Gli interventi a protezione del minore stabiliscono, in base all’Art. 403 c.c., che i Servizi Sociali intervengano in via urgente ed immediata alla collocazione del minore in ambiente protetto. In alcune occasioni diviene opportuno che l’allontanamento avvenga in una contesto “neutro” come la scuola. In tali situazioni è necessario che il Servizio sociale avvisi l’istituzione scolastica e concordi modalità e tempistica con la Direzione. INDICE

61


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.