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IRONIKONIRICA Vania Elettra Tam - Castel Baradello

IRONIKONIRICA

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ConTAMinAzione è un termine che si adatta all’intera produzione di Vania Elettra Tam, ma in particolare alle opere qui esposte, vere e proprie scorribande nel mondo dell’enigmistica, della psicanalisi, del fumetto, della satira, dell’arte antica, condotte sempre con eleganza e misurata ironia. Piace pensare che la parola si spezzi a formare una frase: “con Tam in azione”, un’esortazione a mettere in moto le cellule grigie, per godere non solo visivamente delle preziosità di Vania, delle sue qualità artistiche, ma anche del suo sense of humor, della sua corrosiva leggerezza, della sua soave crudeltà… La contaminazione si estende alle opere “leonardesche” nelle quali, trasformatasi in una sorta di “reporter atemporale” in vena di scoop, l’artista ha immaginato di trovarsi nell’atelier del maestro, mentre i personaggi dei suoi quadri si apprestano a posare per lui, circondati da un esercito di sarti, parrucchiere, manicure che ne curano maniacalmente il look. In “Kanon-regole ferree” l’artista rielabora ritratti di epoca rinascimentale sovrapponendo ai loro volti nuovi marchingegni di ferro atti a correggere eventuali loro difetti: labbra troppo sottili, nasi un po’ adunchi, occhi troppo piccoli, fronti o menti troppo sporgenti. Il canone di bellezza, di classica memoria, ancora una volta intende porre ordine in una natura che sembra rassegnata a subire qualsiasi artificio. Il tutto filtrato sempre attraverso il variegato universo femminile che nell’intera opera di Vania Elettra Tam è protagonista assoluto di un immaginario al tempo stesso reale e irreale, ironico e onirico. Da qui il titolo di questa mostra, IRONIKONIRICA, un neologismo inteso a sottolineare l’avvento di una nuova complessa iconografia, che trae spunto tanto dal sogno quanto dall’ironia, in un percorso concettualmente tortuoso che giunge, infine, ad un’insospettabile sintesi, ad una immediatezza da slogan pubblicitario, una frecciata che sa sempre cogliere il centro del bersaglio. Negli “Origami Clitoridei” (e il titolo è tutto un programma) le figure femminili hanno il capo avvolto da un “soggolo bianco”, copricapo utilizzato dalle nobildonne dell’alto medioevo, che nelle singole opere, assume forme inconsuete, che riportano alla mente atmosfere felliniane, taglienti e surreali. Vania Elettra Tam si cala nel contemporaneo armata di seduzione e sagacia e nelle sue opere nulla è scontato e prevedibile, perché essere artisti significa saper rendere visibile l’invisibile.

ConTAMinAzione is a term that adapts to the entire production of Vania Elettra Tam, but in particular to the works on display here, real raids in the world of puzzles, psychoanalysis, comics, satire, ancient art, always conducted with elegance and measured irony. We like to think that the word breaks to form a sentence: “with Tam in action”, an exhortation to start the gray cells, to enjoy, not only visually, the preciousness of Vania, her artistic qualities, but also her sense of humor, her corrosive lightness, her gentle cruelty... The contamination extends to the works “Leonardesche” in which, transformed into a sort of “timeless reporter” in the mood of scoop, the artist imagined to be in the atelier of the master, while the characters of his paintings are preparing to pose for him, surrounded by an army of tailors, hairdressers, manicures who take great care of the look. In “Kanon - iron rules” the artist reworks portraits of the Renaissance era superimposing on their faces new iron devices designed to correct any defects: lips too thin, noses a bit ‘hooked, eyes too small, foreheads or minds too protruding. The canon of beauty, of classical memory, once again intends to put order in a nature that seems resigned to suffer any artifice. Everything filtered through the variegated female universe that in the entire work of Vania Elettra Tam is the absolute protagonist of an imaginary at the same time real and unreal, ironic and dreamlike. Hence the title of this exhibition, IRONIKONIRICA, a neologism intended to emphasize the advent of a new complex iconography, which draws inspiration as much from the dream as from irony, in a conceptually tortuous path that finally reaches an unsuspected synthesis, to an immediacy from advertising slogan, an arrow that always knows how to grasp the center of the target. In the “Clitoral origami” (and the title is a whole program) the female figures have their heads wrapped by a “white soggolo”, headdress used by noblewomen of the early Middle Ages, which in individual works, takes on unusual forms, bringing to mind the atmosphere of Fellini, sharp and surreal. Vania Elettra Tam falls into the contemporary with the power of seduction and sagacity and in her works nothing is obvious and predictable, because being artists means knowing how to make the invisible visible.

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