Il Giornale del Cilento - Anno 6 Numero 5

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MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E LUCANIA SUD

email: redazionecilento@libero.it / info: 339.440.49.03 / Direttore: Prof. Marcello Federico ANNO 6 - NUMERO 5 MAGGIO 2015

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editoriale

bandiere blu

laureana cilento

castellabate

vallo d. lucania

In memoria del poeta giovanni rescigno

Inaugurato il Teatro-Auditorium "Leo de Berardinis"

osAre Premiate 11 spiagge in provincia di salerno servizio a Pag. 5

Dir. Prof Marcello feDerico

È stato definito il più grande sciopero della storia della scuola italiana quello che si è verificato contro la “Buona Scuola” riforma del governo Renzi. La contestazione ha toccato diversi punti, mettendo in discussione, non solo gli aspetti più strettamente legati agli insegnanti, quali le assunzioni dei precari, ma anche il nesso tra scuola e lavoro, se e come ci debba essere valutazione dei docenti, in che modo il merito debba essere tenuto presente nella carriera, se e come debba essere il 5 per mille alle scuole, se debbano essere ammessi gli sgravi fiscali per chi manda i figli alla scuola paritaria. Tra le contestazioni anche quella relativa al cosiddetto “preside sceriffo”, il dirigente scolastico al quale spetterebbe, secondo la riforma, la scelta degli insegnanti da assumere. Sono due le domande che nascono dopo questa protesta. È lecito che i sindacati, come avviene ormai da decine di anni, pretendano di determinare tutto l’assetto della scuola? Nel merito le proteste e la contestazione sono legittime? È un dato di fatto che all’insediamento di un nuovo ministro della Pubblica Istruzione e al conseguente tentativo di riformare la scuola, sia esso di destra o di sinistra, si assista al medesimo refrain che suona più o meno come un “giù le mani dalla scuola”. Mentre il 55% degli italiani si dichiara contrario alle ragioni dello sciopero espresse dai sindacati, c’è, nelle ragioni della protesta, una neanche tanto celata pretesa di affermare un potere interdittivo di principio a qualunsegue a Pag. 2

Il santuario della madonna dell'Acquasanta servizio a Pag. 8

servizio a Pag. 11

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PATrImonIo Dell'umAnITÀ

LA BAIA DI TRENTOVA DI AGROPOLI

agroPoli. le Precisazioni del sindaco alfieri

castelnuovo cilento

finanziamenti

TrenTovA patrimonio di tutti, bene da salvaguardare e valorizzare

solIDArIeTÀ: valore condiviso e da condividere

CHIeDIlI A noI

In merito alla pretesa "cementificazione" di Trentova, si precisa quanto segue.

Franco Alfieri

L'Amministrazione Comunale di Agropoli con Delibera di Consiglio Comunale ha approvato una variante urbanistica che ha trasformato l'Area di Trentova da Zona Turistica (edificabile) in Zona Agricola e Zona Parco (non edifica-

bile), dando il via alla procedura di esproprio dell'area, che a breve diventerà pubblica. È del tutto ridicolo voler attribuire il termine "cementificazione" al recupero dei casolari, pratica largamente diffusa in tutti i segue a Pag. 2

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a Pagina 12


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territorio editoriale. segue dalla prima

Presentata la pubblicazione Agropoli, avanti

Presentato il rendiconto 2012-2015 dell’attività osare amministrativa del Comune di Agropoli Il sindaco Franco Alfieri: «Consolidato il ruolo di Agropoli quale motore e riferimento del territorio»

Presentata, nel corso di un incontro che si è tenuto giovedì 21 maggio presso l’Aula Consiliare del Comune di Agropoli, la Pubblicazione “Agropoli, avanti”, Rendiconto dell’Attività dell’Amministrazione Comunale agropolese, guidata dal sindaco Franco Alfieri. «Spesso mi capita le parole sindaco di Agropoli Franco Alfieri - di guardare la nostra città con gli occhi di un visitatore che per la prima volta arriva ad Agropoli e vedo una cittadina del sud organizzata, decorosa, ordinata, variegata nelle sue bellezze e viva in ogni periodo dell’anno. Poi ricordo come era ed allora mi sento fiero del lavoro svolto dalla mia amministrazione e da tutti quanti in questi anni hanno contribuito al rinnovamento di Agropoli. I risultati sono tangibili, il disegno strategico approntato all’inizio del nostro primo mandato per la crescita economica

e sociale e per il consolidamento del ruolo di Agropoli quale “motore e riferimento del Cilento” si sta concretizzando e arricchendo in tutti i suoi aspetti. Le grandi opere avviate per la maggior parte si sono concluse e sono divenute efficienti e funzionali, le altre lo saranno a breve. Le azioni di valorizzazione e recupero hanno ampliato la

rete dei servizi a vantaggio dell’intera comunità. La promozione turistica della città ha veicolato efficacemente l’immagine di una città vivibile tutto l’anno, con grandi benefici per le attività produttive, il commercio e gli operatori turistici. Il contesto economico, nonostante la crisi feroce ed aggressiva, proprio grazie a questi interven-

ti non ha ceduto. Tutto ciò ha elevato in maniera evidente il livello della qualità della vita. Nel 2015 Agropoli è la città che otto anni fa desideravamo e il meglio deve ancora avvenire. Continuiamo a portare Agropoli avanti». Nei prossimi giorni, ai cittadini sarà consegnata la pubblicazione (sca-

ricabile on line dal sito www.comune.agropoli.sa.it) nella quale sono illustrati i principali risultati raggiunti negli ultimi tre anni di governo cittadino (Giugno 2012 - Aprile 2015), in perfetta continuità con i primi cinque dell’Amministrazione Alfieri.

agropoli segue dalla prima

Trentova patrimonio di tutti, bene da salvaguardare e valorizzare

essendo legittima ogni opinione in materia di riuso dei beni storico-architettonici in tali contesti, pare quindi del tutto irragionevole e capzioso voler definire tali interventi col termine "cementificazione". L'area di sosta prevista dal PIU e dal Progetto Preliminare non è altro che una sistemazione di quanto già esiste senza sostanziali aumenti delle superfici, anzi con la previsione di una maggiore sostenibilità dell'opera perseguita attraverso la Franco Alfieri minimizzazione degli interparchi e regolarmente prevista venti, ridotti a opere di "conserin tali circostanze da ogni stru- vazione delle superfici prative mento di pianificazione. Pur con soluzioni a prato armato ed

interposte fasce arbustive di specie della macchia". Il famigerato "campo da golf" di "decine e decine di ettari", già oggetto di valutazione critica in sede di PIU, che infine lo riduceva a semplice "campo pratica" (e già questo basterebbe a disinnescare qualunque polemica circa le decine e decine di ettari), è poi scomparso del tutto nelle successive fasi progettuali, dando una chiara risposta negativa alle numerose problematicità enumerate nel PIU. Tutte le fasi progettuali sinora

messe in campo dall'Amministrazione Comunale si sono avvalse dell'intesa con l'Ente Parco Nazionale del Cilento, nonché delle migliori professionalità in campo, tra cui pare significativo segnalare la presenza del Prof. Gambino, Coordinatore del Piano del Parco e noto Studioso nel campo della pianificazione nelle aree protette, nonché membro della Direzione Nazionale di Legambiente. Quindi, a breve, l'Area di Trentova diverrà di proprietà della Città di Agropoli, portando nel patrimonio pubblico 75 ettari, 14 fabbricati tra i quali l'antica masseria già adibita a Centro Visite, un chilometro di costa. Dovrà essere un'area fruibile, dove si potrà fare trekking, sport all'aria aperta, dove i bambini potranno stare tranquillamente nella natura, dove una volta recuperati i fabbricati sarà possibile realizzare laboratori didattici. Siamo stati capaci di far crescere il Patrimonio della Città di Agropoli in maniera esponenziale, ma soprattutto abbiamo salvaguardato e messo in sicurezza l'Area dando corpo e concretezza allo slogan lanciato nel 2007 “Trentova non si tocca”. Il Sindaco di Agropoli Franco Alfieri

que intervento si voglia fare nella scuola, andando ben al di là della legittima funzione di tutelare i lavoratori. La risposta di Renzi non si è fatta attendere e in una intervista ha affermato «che deve essere chiaro che noi non lasceremo la scuola ai sindacati, la scuola è delle famiglie e degli studenti». Solo tenendo conto di tutti i fattori in campo, in realtà, potrà essere possibile pensare un nuovo sistema educativo. Studenti, insegnanti, dirigenti, genitori e anche il mondo del lavoro e territorio, tutti devono essere coinvolti in modo tale che i ragazzi possano scoprire e incentivare le proprie capacità. I genitori, applicare appieno il libero esercizio della responsabilità educativa. Insegnanti e docenti svolgere in modo efficace una libera professionalità educativa. Imprese e territorio, offrire risposte alla richiesta di occupazione e sviluppo. In un regime democratico il volere popolare si esprime attraverso i rappresentati votati che promulgano le leggi in Parlamento. Per questo usare l’arma dello sciopero contro ogni tentativo di riforma è riprodurre ciò di cui si dice nei promessi sposi: gli aggressori fingono di essere aggrediti. Se è lecito ai sindacati protestare è venuto il momento di permettere anche alle istituzioni di determinare destino e assetto del sistema educativo. Se c’è una critica da fare al provvedimento “La Buona Scuola” è invece che è ancora troppo timido nell’andare nelle direzioni in cui vuole andare. I sistemi educativi dei Paesi europei sono stati ideati a partire dall’Ottocento con alcuni precisi obiettivi. Combattere l’analfabetismo di massa, essere occasione di eguaglianza sociale, favorire lo sviluppo di economie in molti casi arretrate, diventando il polmone dello sviluppo. Così è nata l’esigenza di uno Stato centralista come motore dell’educazione e dell’istruzione che, attraverso il suo apparato ideologico, culturale, amministrativo, “producesse” i cittadini. È il sistema in cui annaspa tutt’oggi la scuola italiana con risvolti ormai sfuggiti di mano a tutti, un sistema che

sta implodendo per il centralismo burocratico che lo caratterizza. In tutta Europa sono state da tempo avviate riforme per andare incontro ai cambiamenti strutturali delle società e del mondo del lavoro, intraprendendo strade diverse fatte però di ingredienti comuni, quale maggiore autonomia delle scuole e apertura alle realtà culturali, sociali e lavorative. Nelle esperienze di maggior successo, le famiglie, ma anche gli studenti ( che nel nostro Paese sono lasciati sempre fuori dal dibattito come si è visto anche nello scorso sciopero) sono invece soggetti attivi, la libertà di scelta di genitori è garantita, e il processo di decentralizzazione ha esiti positivi. Non varrebbe la pena una volta tanto indagare seriamente i motivi di queste scelte anche in Italia invece di difendere un sistema che continua ad essere caratterizzato da abbandoni soprattutto per i meno abbienti (150.000 l’anno circa), scarsissima mobilità verticale (che ne è dei “capaci e meritevoli ancorché privi di mezzi” tutelati dalla Costituzione?), qualità del tutto disomogenea tra regioni, alcune al di sopra e altre drammaticamente al di sotto della media Ocse (come mai, poi, se tutto è deciso in modo rigido e “centralissimo”?), basse paghe agli insegnanti (anche se per la scuola fino alla secondaria superiore, spendiamo di più rispetto alla maggior parte dei Paesi dell’Ocse), nessuna valutazione del merito? Non vogliamo rinunciare a quello che è ancora solo un vagito di novità e che sta perseguendo con la Buona Scuola. Non vogliamo neanche pensare di essere già alla meta, se riusciremo a non cedere alla piazza, vorrà dire che si è appena usciti dal porto. Ci aspetta ancora una lunghissima navigazione. Dir. Prof. Marcello Federico

Distretto Sanitario di Sala Consilina

Il sindaco di Sant’Arsenio rievoca L’ultima Cena di Da Vinci Il sindaco di Sant’Arsenio, Antonio Coiro, rompe il silenzio sull’assegnazione definitiva del Distretto Sanitario a Sala Consilina nei locali dell’ex tribunalein via Tressanti e dichiara che lì avrebbe preferito la presenza del Palazzo di Giustizia.

«Il rappresentante della conferenza dei sindaci – sottolinea Coiro – prende decisioni senza interpellare i sindaci interessati» e prosegue ribadendo una profonda delusione «per le cose che si fanno di soppiatto». Ironizza inoltre sulla vicenda con un rimando al quadro di Leonardo da Vinci, “L’ultima Cena”, e al “Giuda traditore”. Alla sottoscrizione dell’accordo di trasferimento del Distretto, avvenuta il 21 maggio, avevano preso parte Sergio Annunziata, presidente della Conferenza dei Sinda-

ci dell’Asl, il Direttore Sanitario del Distretto di Sala Consilina, Giuseppe Di Fluri, insieme ai sindaci e rappresentanti dei Comuni di Sala Consilina, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Sassano, Padula, Casalbuono, Buonabitacolo e Sanza, ovvero i Comuni che hanno accettato di pagare diecimila euro per far fronte alle spese di utenza. Il sindaco Coiro fa un cenno anche «alla vicenda del depauperamento dei servizi dell’area nord del Vallo di Diano» riferendosi al trasferimento dei servizi relati-

Antonio Coiro

vi all’esenzione del ticket, alla scelta e revoca del medico generico e del pediatra presso la sede distrettuale di Sala Consilina e l’ex clinica Fischietti. Non accetta la decisione e rivolge un pensiero in particolare al sindaco di Polla, Rocco Giuliano, chiedendosi come faccia ad accettare che i suoi cittadini subiscano un disservizio nello spostarsi su Sala Consilina e Montesano “invece di andare nella sede più vicina a Sant’Arsenio, per fare la scelta del medico». Tania Tamburro


salute

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territorio San Mauro Cilento

Castellabate

Un albero per ogni nato il Comune di Castellabate festeggia 94 bebè è stata una grande festa dei neonati e dell’ambiente quella che si è svolta sabato 23 maggio scorso a in piazza Lucia a Santa Maria di Castellabate. L’appuntamento è stato con “Un albero per ogni nato”, l’iniziativa che il Comune di Castellabate realizza per salutare i bambini che sono venuti al mondo nell’anno precedente. la comunità i 94 nati del 2014. Ai genitori di ciascun bebè è stata assegnata una pianticella di cui prendersi cura. Durante la cerimonia, il sindaco Costabile Spinelli ha consegnato ai genitori una particolarissima Carta d’Identità con i dati del bambino e le informazioni sull’albero, mentre la Bcc dei Comuni Cilentani ha donato alle famiIn questa edizione glie dei bimbi un libretdell’evento sono stati ac- to di risparmio a nome colti ufficialmente nel- del piccolo con una cifra

simbolica. «Ogni alberello simboleggia una nuova vita che sboccia – spiega il consigliere delegato Umberto Giannella – I nostri bambini potranno crescere armoniosamente, se sono tutelati e protetti, proprio come avviene con un fiore o con un albero. Con questa iniziativa, dunque, vogliamo promuovere il rispetto dell’infanzia, di pari passo con la salvaguardia della natura che costituisce una risorsa preziosissima del nostro paese».

Capaccio Paestum

Presentata la carta tematica della qualità ambientale di Capaccio È stata presentata lo scorso 14 maggio, nel corso del Convegno "Qualità ambientale e produzioni certificate nel Comune di Capaccio" la Carta Tematica della Qualità Ambientale del Comune di Capaccio. Dopo i saluti del Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Capaccio-Paestum, Rosario Pingaro, e del membro della Giunta della Camera di Commercio di Salerno, Pietro Caggiano, hanno illustrato la Ricerca Mariagiovanna Riitano, Presidente dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e Professore Ordinario di Geografia Politica-Economica dell’Università degli Studi di Salerno, nonché Coordinatrice della Ricerca, e Pasquale Longo, Professore Ordinario di Chimica Inorganica dell’Università degli Studi di Salerno. Ha concluso gli interventi il Sindaco Italo Voza. «Il lavoro ha avuto come campo applicativo il territorio di Capaccio e come obiettivo finale la realizzazione di una carta tematica della qualità ambientale, avendo considerato di primaria importanza l’analisi del rapporto fra le condizioni del contesto territoriale e la produzione agricola, l’allevamento bufalino e l’industria casearia. – ha spiegato la professoressa Riitano – La metodologia utilizzata ha previsto, in via preliminare, la partizione del territorio oggetto di studio in sub aree. Successivamente si è proceduto ad una seconda fase rivolta alla raccolta ed alla elaborazione di dati e di cartografie tematiche prodotte da enti territoriali. Sulla base degli indicatori individuati sono state realizzate numerose cartografie tematiche finalizzate ad illustrare la distribuzione territoriale dei fenomeni considerati. Nell’ultima fase della ricerca si è provveduto a costruire una matrice utile per qualificare le diverse sub aree individuate in relazione al peso dei singoli indicatori e realizzare, in tal modo, la carta di sintesi della qualità ambientale. Quest’ultima, realizzata per sub aree, evidenzia come le condizioni del territorio comunale siano assolutamente positive, facendo registrare valori che oscillano tra eccellente e buono». Dalla Ricerca è emerso, in modo evidente, che nel territorio di Capaccio viene esercitata un’agricoltura sostenibile e che anche gli altri indicatori,

Dall’anno scorso sono comparse a Palinuro due barriere corredate da cartelli tesi ad interdire di fatto l’accesso a due spiagge libere.

Nutrizione e difesa della vite, agronomi Fare Verde Cilento: «Riaprire i sentieri ed esperti a confronto di accesso alle spiagge di Palinuro»

Nutrizione e difesa della vite sono stati i temi principali che agronomi esperti in viticoltura hanno affrontato insieme agli agricoltori del territorio cilentano durante l’incontro tecnico che si è tenuto nei giorni scorsi presso la Cooperativa Agricola Nuovo Cilento a San Mauro Cilento. Sono intervenuti il dott. Francesco Gargiulo della Compo Agricoltura che ha relazionato sulle tematiche della nutrizione e la dott.ssa Michaela Sacchetti della Belchim Crop Protection che ha illustrato le principali malattie e gli insetti della vite, spiegando come e quando possiamo intervenire. Al termine degli interventi, si è aperto un dibattito con i partecipanti e, per quanto riguarda l’olivicoltura, gli esperti hanno risposto alle richieste di chiarimenti in merito al problema della Xylella fastidiosa che attanaglia l’agricoltura pugliese.

La prima barriera, costituita da frasche, rami ed inizialmente filo di ferro, ha ostruito il viottolo che collegava da decenni la strada provinciale con la scogliera del mar Morto ed è corredata da un vistoso cartello

con su scritto “Stop – proprietà privata –non oltrepassare”. La seconda barriera è una sbarra metallica corredata da un cartello “Pr.privata” e chiude l’accesso ad una spiaggia, adiacente lo Stabilimento “Le Dune”, su cui insiste un cartello comunale, fra l’altro a dimostrazione che almeno quella è rimasta spiaggia libera. Pertanto Assunta Grippo, attuale Pre-

Ennesima affermazione dell’Istituto Comprensivo di Gioi cilento

Dal Cilento all’Expo di Milano l’Euro coniato dai ragazzi di Gioi Ennesima affermazione dell’Istituto Comprensivo di Gioi, presieduto dal Dirigente Scolastico, Rita De Rosa, in un Concorso Scolastico Nazionale.

presentano soltanto in alcune sub aree valori in contrasto con la sostenibilità complessiva del Comune. «Emerge il quadro di un ambiente sostanzialmente sano che, nonostante il relativo forte utilizzo di risorse materiali ed energetiche, mantiene un profilo d’incontro e non di scontro con l’habitat naturale. – conclude la professoressa Riitano – Risorse materiali ed energetiche il cui consumo è proporzionale allo sviluppo e che, nella maggioranza dei casi, non incide negativamente sulla sostenibilità e quindi sulla qualità ambientale». «L’approfondito studio sulla qualità dell’ambiente e le produzioni certificate nel Comune di Capaccio condotto dall’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e dall’Università di Salerno dimostra senza possibilità di smentita che la qualità ambientale è e deve essere il punto di forza e la parola d'ordine per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio, in funzione del quale effettuare ogni scelta per il presente ed il futuro» afferma l’Assessore alle Politiche Ambientali, Eustachio Voza. «Sono convinto che un paese può crescere laddove c’è rispetto dell’ambiente. – ha commentato il Sindaco Italo Voza – I dati della ricerca confermano che a Capaccio abbiamo un ambiente sanissimo. Ma anche questo, come la Bandiera Blu che abbiamo ricevuto pochi giorni fa, non deve essere un punto di arrivo. Dobbiamo ripartire da questi importanti risultati per fare ancora meglio e, attraverso la collaborazione di tutti, migliorare ancora il nostro territorio. Sono convinto che il futuro dei territori e del turismo, non progredirà attraverso l’urbanizzazione, ma bensì attraverso la salvaguardia dell’ambiente e delle biodiversità».

Andrea Salati

Dopo il Primo Posto in Vai con la frutta, dedicato all’educazione alimentare, ora il Primo Posto a Inventa una Banconota, indetto dalla Banca d’Italia e dal MIUR per lo sviluppo di una banconota che sarà esposta all’Expo di Milano. I giovani studenti di

terza media di Stio dell’Istituito Comprensivo di Gioi sono stati guidati dal professore Claudio Stifano con il coordinamento della vice preside Carmela Rizzo. La Scuola, i docenti e i giovani studenti saranno premiati il prossimo mese di giugno

sidente di Fare Verde Cilento, ha inviato un esposto al Sindaco di Centola, al Corpo Forestale dello Stato, al Demanio Marittimo, al Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e per conoscenza alla Procura della Repubblica per chiedere l’immediata riapertura dei due accessi al mare, chiusi l’anno scorso da privati, al fine di consentire la libera fruibilità delle spiagge e del mare, che sono beni comuni, per tutti.

nel corso della cerimonia conclusiva del Premio Antonio Romano nell’ambito di un Libro al Mese, insieme alle Eccellenze 2014 del Cilento, così come è avvenuto l’anno scorso per gli studenti partecipanti al progetto su Il Riuso della Plastica. «Le annuali battaglie portate avanti per mantenere in vita il Comprensivo di Gioi, sono ripagate da questi risultati positivi che dimostrano la validità dell’offerta formativa-didattica dell’Istituto scolastico comprensoriale, che non va cancellato perché l’unica autonomia a nord di Vallo della Lucania nel Cilento interno. Sarò sempre in prima fila per la salvaguardia del Comprensivo gioiese, che è il Comprensivo del Cilento interno», ha affermato, con la solita grinta, il Sindaco di Gioi, Andrea Salati.

sindacato

La Cisl salernitana potenzia i servizi fiscali nelle sedi di Oliveto Citra, Sala Consilina e Sapri Matteo Buono: «Sempre più vicini agli iscritti e ai cittadini»

Matteo Buono

La Cisl Provinciale potenzia i Servizi di Assistenza Fiscale nelle proprie sedi. A seguito di una pubblica selezione, la Ser.Cam ha contrattualizzato, per il periodo della Campagna Fiscale 2015, tre nuovi operatori che saranno utilizzati nelle sedi di Oliveto Ci-

tra, Sala Consilina e Sapri. I servizi saranno assicurati dal lunedì al venerdì in questo modo: Oliveto Citra (nei giorni dispari dalle 9.30 alle 13.00; nei giorni pari dalle 16.30 alle 19.30); Sapri (lunedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 13; martedì dalle 16.30 alle 19.30; mercoledì dalle 16 alle 20); Sala Consilina (tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20). Per la sede di Sarno, il servizio, per il momento, sarà assicurato il martedì pomeriggio, dalle 16 alle 18.30 e il venerdì dalle 16.30 alle 19.30. «La segreteria provinciale continua nell’opera di razionalizzazione e miglioramento dei servizi nelle sedi dislocate sul territorio provin-

ciale – ha affermato il Segretario Generale della Cisl Salernitana, Matteo Buono - per rendere più efficaci e funzionali le attività rivolte agli iscritti ed ai contribuenti salernitani. Le semplificazioni, in tema di dichiarazioni dei redditi, annunciate dal governo Renzi sono un vero e proprio bluff e, anzi, hanno avuto l’effetto di complicare ancora di più la vita ai cittadini. Tantissime persone, soprattutto anziani, si stanno rivolgendo ai nostri uffici del Caf in quanto trovano enormi difficoltà nell’acquisire dal sito dell’Agenzia delle Entrate il proprio modello precompilato. Un vero caos che sta generando ansia e preoccupazioni».


territorio Tra queste Agropoli, Sapri, Villammare, Ascea e Pollica

Bandiere Blu 2015, premiate undici spiagge in provincia di Salerno Consegnate le Bandiere Blu 2015, il riconoscimento internazionale assegnato dalla FEE (Foundation for Environmental Education). La Classifica del Mare Pulito in Italia vede al quarto posto la Campania: 14 le Bandiere Blu, grazie anche ad un nuovo ingresso rappresentato da Capaccio. I criteri usati per assegnare

le Bandiere Blu sono l’assoluta validità delle acque di balneazione, l’efficienza della depurazione, la raccolta differenziata nelle aree pedonali limitrofe, la presenza di piste ciclabili, di spazi verdi, di servizi utili al-

Capaccio Paestum

Completati lavori di consolidamento della galleria idraulica principale Il Consorzio di Bonifica Sinistra Sele porta a compimento un’importante opera, costata ben 9,3 milioni di euro: si sono conclusi, infatti, i lavori di consolidamento statico della galleria idraulica del ripartitore principale irriguo, sita nel Comune di Campagna, che, derivando l'acqua dal bacino a monte della traversa sul fiume Sele, garantisce il convogliamento delle portate irrigue necessarie ai terreni in sinistra dello stesso corso d'acqua.

Costruita negli anni ’30, la Galleria è lunga 4 km e rappresenta l’inizio del canale irriguo portante dell’ente consortile. A seguito del sisma che avvenne nel 1980, la Galleria riportò seri danni strutturali: il Consorzio segnalò agli enti competenti la necessità di provvedere al ripristino al fine di renderla nuovamente efficiente a beneficio dell’intero sistema irriguo di competenza, ottemperando con modalità alternative alla limitata funzionalità del tunnel. A redigere il progetto l’Ufficio Tecnico del Consorzio, che nel 2003 viene presentato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che impone alcune modifiche per poi finanziare l’opera con fondi ministeriali: i lavori iniziano nel 2009, ma la ditta esecutrice è costretta più

volte a fare i conti con problematiche relative all’elevata difficoltà del consolidamento della galleria idraulica, costellata di punti critici essendo sita a circa 40 metri nel sottosuolo. Nel 2010, così, i lavori sembrano arenarsi, fino a quando il presidente Vincenzo Fraiese prende in mano le redini della situazione imprimendo un’accelerata decisiva al cantiere.«Con il collaudo avvenuto nei giorni scorsi – spiega Fraiese – abbiamo rimesso l’acqua nella galleria dopo tanti anni, completando con successo un’opera fondamentale per l’intero reticolo irriguo consortile, che ne beneficerà in portata e fluidità, con un incremento della capacità idraulica di circa il 35%; ringrazio i nostri tecnici e l’impresa che ha realizzato i lavori per il grande im-

la balneazione sulle spiagge. Anche quest’anno le spiagge premiate aumentano, «un incremento costante che dimostra, nonostante le ridotte risorse economiche, la volontà di tanti comuni di non mettere al secondo posto l’attenzione per l’ambiente», spiega Claudio Mazza, Presidente della FEE Italia. A conquistare il riconoscimento in provincia di Salerno sono Agropoli, Capaccio, Castellabate, Montecorice (con Agnone e Capitello), Pollica (con Ac-

pegno dimostrato, avendo lavorato in condizioni difficili sul posto venendo a capo anche di situazioni molto complesse». La Direzione dei lavori è stata curata dall’ing. Guido Contini e dal geom. Pietro Mancino; Responsabile Unico del Procedimento, invece, il geom. Roberto Chiarelli. La Galleria, caratterizzata da uno sviluppo lineare di circa 3.900 m interrotto da 5 pozzi di areazione, di cui quello intermedio (3° Pozzo) oggi allestito con impianto di pompaggio per il servizio irriguo dei terreni in tenimento di Serre, è stata realizzata tra il 1930 ed il 1934 operando da due fronti contrapposti. Prima dell’intervento, la Galleria si presentava con sezione del tipo a ferro di cavallo e struttura del rivestimento in calcestruzzo cementizio non armato, risultando in grado di convogliare, con un adeguato franco di sicurezza, una portata pari a quella di concessione di 6,17 mc/s. I lavori di consolidamento hanno previsto una rivisitazione integrale della configurazione della sezione dell'opera idraulica, garantendosi, oltre alla messa in sicurezza strutturale della stessa, un incremento della sezione e, al tempo stesso, un miglioramento della conducibilità idraulica grazie all'inserimento di specifico cassero metallico zincato adeguatamente protetto contro la corrosione da impianto di protezione catodica. Nell'ambito dell’appalto è stato tra l'altro garantito l'up-grade dell’impianto di pompaggio al 3° Pozzo ed, inoltre, la messa in sicurezza dei 5 pozzi e l'installazione di impianto di illuminazione per le future operazioni di manuten-

ciaroli e Pioppi), Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati-Villammare e Sapri. Oltre alle spiagge, la FEE premia anche i porti: in provincia di Salerno sono stati premiati il Marina D’Arechi (Salerno), il Porto Turistico di Agropoli, il Porto Turistico di Marina di Casal Velino, il Porto Turistico di Acciaroli, il Porto Turistico di Marina di Camerota e il il Porto Turistico di Palinuro. Filomena Chiappardo

zione. In particolare, il consolidamento della Galleria è stato garantito mediante l'intasamento a tergo del rivestimento mediante iniezioni a pressione, la fresatura del rivestimento esistente in conglomerato cementizio, nonché la ricostruzione dell'arco rovescio e l'iniezione di malta cementizia in corrispondenza di calotta e piedritti presidiata da specifica armatura metallica da c.a. previo inserimento di armatura metallica di presidio strutturale. La sezione idraulica realizzata, anche nei punti di minimo impegno, consente di veicolare, garantendosi un franco di almeno 50 cm, una portata di oltre 8,3 mc/s, potendosi registrare un incremento, rispetto alla soluzione iniziale prima dell'intervento, di 2,1 mc/s corrispondente a ben il 34,5% di maggiore capacità idraulica del sistema. Le lavorazioni sono state eseguite esclusivamente nei periodi di sospensione del servizio irrigo compreso fra i mesi di novembre e maggio di ogni anno, avendo affrontato e superato numerosi momenti di criticità legati alla specificità dell'opera realizzata in sotterraneo, in ambiente confinato ed in presenza di variazioni sostanziali sia delle caratteristiche strutturali del rivestimento che, soprattutto, della natura geologica dei terreni di volta in volta attraversati. Il momento di maggiore difficoltà è sicuramente riportabile all’evento di crollo del 5 marzo 2010, rispetto al quale solo un grande spirito di sacrificio ed abnegazione di tutti i soggetti coinvolti ha consentito di superare il momento di empasse e portare a conclusione l'opera. La sostanziale ultimazione è stata registrata in data 30 aprile 2015, con un mese di anticipo rispetto alle previsioni temporali finali di appalto, avendo potuto consentire, a seguito di una ulteriore visita di collaudo in galleria, la ripresa del servizio irriguo in data 8 maggio 2015.

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Castellabate

La Regione Campania finanzia i lavori all’Istituto di Istruzione De Vivo La Regione Campania finanzia l’adeguamento funzionale dell’Istituto di Istruzione Superiore “Manlio De Vivo” di San Marco di Castellabate. L’intervento rientra nel piano presentato dalla Provincia di Salerno ed approvato da Palazzo Santa Lucia per Opere di Edilizia Scolastica in zone ad alta dispersione.

Costabile Spinelli

La Provincia di Salerno, nel complesso, è destinataria di 5,4 milioni di euro di fondi europei, a valere sulle risorse provenienti dagli obiettivi di servizio. Nei vari istituti è previsto l’adeguamento degli ambienti dedicati all’apprendimento

con il rifacimento delle facciate esterne e del manto di copertura, il ripristino degli intonaci, la ritinteggiatura e la pavimentazione interna, l’adeguamento normativo e funzionale degli impianti elettrici, il rifacimento dei servizi igienici, il consolidamento strutturale, l’abbattimento delle barriere architettoniche. «Quello che interesserà l’Istituto De Vivo è un intervento molto atteso, per cui stiamo sollecitando da tempo gli enti sovraccomunali – spiega il sindaco Costabile Spinelli – Finalmen-

te garantirà ai nostri studenti di avere luoghi scolastici idonei dal punto di vista infrastrutturale. Risolverà anche il problema che si è manifestato negli ultimi mesi, a causa della chiusura temporanea di alcune aule e laboratori dell’istituto, proprio perché non sufficientemente sicuri in seguito a microlesioni provocate da infiltrazioni di acqua. Plaudo all’intervento della Regione Campania e del presidente Stefano Caldoro che, ancora una volta, dimostra con i fatti la grande attenzione che ha per le nostre comunità locali».

Buonabitacolo

Al via il Piedibus

L’Amministrazione Comunale di Buonabitacolo, per questo scorcio di anno scolastico e in forma sperimentale, sta attivando il Piedibus, un vero e proprio scuolabus che va a piedi, formato da bambini e bambine della Scuola Primaria. In particolare, il servizio prevede due gruppi, uno per i passeggeri che abitano nella zona bassa del paese, nota come Borgo, e uno per gli alunni che risiedono nella zona alta, definita Casale.

Elia Rinaldi

Il Piedibus, come un vero e proprio scuolabus, parte da un capolinea e, seguendo un percorso e un orario stabilito, raccoglie passeggeri alle fermate predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato. Ogni gruppo prevede tre ac-

compagnatori adulti, uno con funzione di autista, in testa, gli altri con i ruoli di controllore e di coda. Lo scopo dell’iniziativa è quello di informare e sensibilizzare la cittadinanza sul problema del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente, promuovendo comportamenti finalizzati a ridurre l’inquinamento, il traffico e l’uso dei veicoli. «Per cambiare le abitudini alla mobilità – ha sottolineato il Sindaco Elia Rinaldi (nella foto) – occorre partire dalle scuole, coinvolgendo i più piccoli. Noi adulti, purtroppo, siamo abituati a ricorrere agli automezzi anche per piccoli spostamenti, finendo per essere sempre più sedentari e inquinanti». L’iniziativa è anche un’ottima opportunità di crescita per i bambini che possono sperimentare il percorso casa-scuola in autonomia e in tutta sicurezza. Inoltre, serve a diminuire il traffico che congestiona l’ingresso della scuola all’inizio e al termine delle lezioni. Il servizio è partito lunedì 18 maggio scorso e sarà completamente gratuito.


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vallodidiano

l'intervista

Padula

rocco De Paola di Media Mega Store: «le attività commerciali del vallo sfruttino di più il web» La competitività, le attività di promozione e la presenza sul web di attività commerciali ed aziende del Vallo di Diano. Questi i temi alla base dell’intervista a Rocco De Paola, titolare di Media Mega Store, negozio di elettronica situato a Teggiano, nella frazione Pantano. Al centro della discussione il digital divide, ovvero il divario esistente tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso, in modo parziale o totale.

Rocco De Paola, titolare di MeDia MeGa sTore a Teggiano

Come difendersi, a livello locale, dalla crisi? «Non so se esista un vero e proprio trucco. Credo però sia necessario essere sempre più competitivi e presenti, sia dal punto di vista dell’offerta e della promo-

zione, che da quello legato al rapporto con la clientela». Quanto è importante, anche in piccole comunità come la nostra, essere presenti ed attivi su internet? «È essenziale direi. Quando ho biso-

gno di qualcosa, la prima cosa che faccio è consultare il sito web dell’azienda o del negozio che mi interessa, per avere un’idea dei prodotti e dei costi, senza essere costretto a recarmi sul posto. E così credo si regoli gran parte degli utenti. Il problema è che, in diversi casi, il sito web non c’è o in costruzione da tempo. E così chi può, si reca direttamente in negozio, altrimenti finisce per privilegiare gli acquisti online». Perché, secondo te, il web non è ancora ritenuto essenziale? «Perché la nostra mentalità è questa. Non si riesce ancora ad entrare nell’ottica e internet non è considerato un aspetto primario. Ma oggi non avere un sito web vuol dire offrire un servizio in meno rispetto agli atri. La concor-

renza è spietata e bisogna arrivare al cliente attraverso più modi possibile». E quando scatterà, secondo te, questo processo? «Non so se scatterà ma al giorno d’oggi credo sia importante tanto quanto lo è la qualità dei prodotti che si offre. Noi (Media Mega Store) abbiamo una mailing list con circa 600 contatti, un sito web sempre aggiornato, una pagina facebook dinamica e siamo attivi anche su whatsapp con un numero dedicato a promozioni speciali. Insomma, cerchiamo di esserci e di offrire il maggior numero di servizi possibile. Mi auguro che le attività commerciali del Vallo di Diano entrino in quest’ottica e si dotino di un sito web efficace e funzionale». Cono D’Elia

di un regio decreto del 1933 imPedisce i lavori di sistemazione

Il Consac fa il punto dello stato di salute dei depuratori nei comuni del vallo di Diano Per colpa”di un Regio Decreto del 1933, anno in cui regnava Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini era Presidente del Consiglio, non si riesce a trovare una soluzione per poter effettuare i lavori di sistemazione dell’impianto di depurazione principale di Sala Consilina, quello ubicato in località San Giovanni. È quanto emerge dal rapporto sulla situazione dei depuratori nei comuni del Vallo di Diano e del Tanagro redatto dall’ing. Luigi Rispoli, Presidente del Consac Gestioni Idriche Spa. Rispoli fa una meticolosa analisi dello stato di salute dei depuratori gestiti dalla società per azioni con sede a Vallo della Lucania. Ne viene fuori un quadro non proprio confortante. La situazione meno felice è quella del Comune di Sala Consilina. «Per l’im-

pianto di San Giovanni – spiega Rispoli – a cui è stata destinata una particolare attenzione, trattandosi dell’impianto più importante ubicato al ridosso del centro abitato, sono stati da tempo definiti i lavori da fare. L’esecuzione è stata però notevolmente rallentata a causa della mancata acquisizione delle autorizzazioni da parte della Soprintendenza. La questione attiene l’assoggettabilità o meno dell’area al vincolo paesaggistico, che deriverebbe dall’inclusione del prospicien-

te corso d’acqua nell’elenco di quelli vincolati ai sensi del Regio Decreto n.1775 del 1933». Quanto previsto dal provvedimento dell’allora Governo Mussolini ha portato a divergenti posizioni espresse dalla Soprintendenza e dal Comune di Sala Consilina. La questione dovrebbe essere risolta a breve dell’Ufficio del Genio Civile competente in materia. Il Presidente del Consac ritiene che, anche a causa della mancanza di finanziamenti pubblici siano particolarmente rilevanti le carenze della dotazione impiantistica del Vallo di Diano, in materia di collettamento e depurazione dei reflui. Nel Diano e nel Tanagro il Consac gestisce gli impianti di Teggiano e Pertosa e quattro impianti rispettivamente nei comuni di Sala Consilina ed Auletta. «Gli impianti di Auletta e di Teggiano – si legge nel rapporto del Consac – salva l’esigenza di piccoli adeguamenti, possono essere ritenuti efficienti. Per tutti gli altri im-

Firmata la convenzione per il ripristino di sedi stradali danneggiate da incidenti Firmata lo scorso 11 maggio, presso i locali della Protezione Civile a Padula Scalo, la Convenzione tra Società PISSTA (Pronto Intervento – Sicurezza Stradale – Tutela Ambientale), Comune di Padula e Protezione Civile Vallo di Diano relativa al ripristino delle sedi stradali danneggiate post-incidenti.

Hanno preso parte all’incontro Paolo Imparato, Sindaco di Padula, Vincenzo Polito, Assessore con Delega alla Protezione Civile e all’Ambiente, Giuseppe Pisano, Presidente Protezione Civile Vallo di Diano, Nicola Volpe, Responsabile Provinciale PISSTA, Alessio Procida, Direttore Generale PISSTA. PISSTA è lo strumento operativo per l’immediato e professionale ripristino della sicurezza stradale e delle matrici ambientali. La società interviene in emergenza h24, 365 giorni l’anno, su tutto il territorio nazionale per garantire il professionale e tempestivo ripristino della sicurezza viaria a seguito di incidenti accaduti, con l’impiego di veicoli speciali per l’aspirazione dei liquidi inquinanti sversati, dei detriti soli-

giornata mondiale contro l’omofobia pianti sono state rilevate carenze tali da pregiudicare il buon esito del processo depurativo». Nello specifico per l’impianto di Pertosa, le opere di adeguamenti inzieranno entro la fine del 2015. Ad Auletta uno dei depuratori sarà soppresso e per l’ammodernamento dell’impianto in località Mattina è previsto a breve l’inizio dei lavori. A Sala Consilina è prevista la soppressione dell’impianto in località Taverne ed il collettamento dei reflui verso il depuratore di San Giovanni, nonché l’adeguamento dei restanti depuratori. A Sassano invece il Comune ha finanziato i lavori per le opere da realizzare per i depuratori in località Limiti e Molinelle. Erminio Cioffi

san Pietro al Tanagro diventa la Piazza dell’amore In occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia Piazza Enrico Quaranta a San Pietro al Tanagro si è trasformata per un giorno nella Piazza dell’Amore. L’Amministrazione Comunale, infatti, ha organizzato l’iniziativa I Colori dell’Amore in ricordo delle vittime del pregiudizio e dell’omofobia, per lanciare ai giovani studenti di San Pietro al Tana-

formazione

gro un messaggio forte e importante. Love is love, l’amore è amore, in tutte le sue forme. Questa la frase che ha campeggiato in piazza durante tutta la manifestazione alla quale hanno preso parte i bambini e i ragazzi delle Scuole Elementari e Medie. Dopo l’arrivo in piazza dei giovani studenti sanpietresi,

si è recitata una preghiera per tutte le vittime dell’omofobia in compagnia del Parroco, don Franco Maltempo. Un breve dibattito per spiegare ai ragazzi il senso del termine omofobia è stato seguito dall’attività “Diamo libero sfogo alla fantasia, realizziamo la Piazza dell’amore”, nel corso della quale sono stati realizzati disegni e cartelloni colorati che hanno tappezzato la piazza. Chiara Di Miele

sant’arsenio

Al via i corsi gratuiti per disoccupati organizzati dall’Associazione Sassano…arte, cultura e spettacolo L’Associazione Sassano…arte, cultura e spettacolo, in collaborazione con l’agenzia Globalform, dà il via ai corsi gratuiti per disoccupati. Dopo diversi mesi trascorsi a raccogliere le adesioni, finalmente sono partiti i Corsi di Inglese e il Corso di Operatore Contabile, Fatturazione e Operatore CAF. «Mi ritengo molto soddisfatto dell’attivazione di questi due corsi, sebbene in partenza avevamo preventivato l’attivazione di 5 corsi – afferma il presidente dell’associazione, Angelo Ricciardone – Cercheremo di attivare in futuro i restanti per poter fornire alle persone che avevano manifestato interesse la giusta risposta alle loro

di non biodegradibili e per il recupero del materiale trasportato disperso a causa del sinistro. I servizi offerti da PISSTA non hanno alcun costo per il Comune di Padula: il Sindaco Imparato e l’Assessore Polito hanno invitato anche gli altri Sindaci del territorio a stipulare questo tipo di convenzione importante per la sicurezza stradale, un tema di grande attualità. Ogni anno in Italia ci sono 4.000 morti per incidenti stradali, 20.000 disabili gravi, 300.000 feriti, dati che fanno riflettere anche sulle cause, tra le quali vi è la velocità, elemento fondamentale del 30% circa degli incidenti stradali, la distrazione correlata a stanchezza, alcool, sostanze stupefacenti, problemi infrastrutturali. A collaborare con PISSTA saranno i volontari della Protezione Civile Vallo di Diano, continuamente operativi e disponibili ad affrontare con grande competenza situazioni di pericolo, come incidenti, incendi, garantendo in ogni momento la sicurezza dei cittadini. Filomena Chiappardo

richieste». «D’altro canto però, l’alta adesione ai corsi ha pure messo in luce un dato non proprio felice per il Vallo di Diano, ossia la scarsa offerta lavorativa e l’alto tasso di disoccupazione – continua Ricciardone – due temi su cui amministratori, enti ed aziende dovrebbero fare una riflessione perché la conseguenza più immediata di questa situazione sociale sarà l’abbandono dei paesi natali in cerca di lavoro altrove e il conseguente spopolamento del Vallo». «I corsi – spiega Antonina Moscato, referen-

te di zona dell’Agenzia Globalform – saranno caratterizzati da una forte connotazione pratica e cercheranno di fornire ai partecipanti le basi per potersi immettere o riproporsi nel mercato del lavoro». Entrambi i corsi si svolgeranno ogni lunedì presso la sede della GlobalForm in via Godelmo (Palazzo Esedra) a Sala Consilina. L’inizio è previsto alle ore 16.00 per il Corso d’Inglese e alle ore 18.00 per quello di Fatturazione. La partecipazione ai corsi è totalmente gratuita e con una presenza di al-

nasce l’Associazione Sant’Arsenio - ieri, oggi e domani meno il 70% delle ore di formazione si acquisirà l’Attestato di Frequenza. Chi è ancora interessato ad iscriversi potrà farlo consegnando un documento d’identità, il codice fiscale e la dichiarazione sostitutiva per la disponibilità al lavoro presso la sede dell’Agenzia ogni lunedì. L’operato dell’Associazione “Sassano…arte, cultura e spettacolo” continuerà con altre attività cercando sempre di porre l’attenzione verso situazioni di bisogno presenti sul territorio. Per restare aggiornati sulle attività è possibile visitare il sito www.associazionesacs.it.

Nasce a Sant’Arsenio l’Associazione Sant’Arsenio – Ieri, oggi e domani. I membri, che già operavano da tre anni tramite la Compagnia Teatrale, vogliono favorire la

crescita del paese attraverso la cultura e, in particolare, attraverso le attività teatrali. «È l’amore per Sant’Arsenio che ci ha spinti a creare l’Associazione. Il punto principale attorno al quale ruoteranno tutte le attività saranno i giovani - riferiscono il presidente Giuseppe Greco ed il vicepresidente Luigi Biscotti – perché soltanto puntando su di loro possiamo sperare in un paese migliore».


vallodidiano Prodotti tradizionali campani

Tra le new entry spiccano la patata di San Giacomo e gli stufati di Teggiano L’Elenco dei Prodotti Tradizionali della Regione Campania, ai sensi del Decreto Ministeriale 350/1999, si arricchisce di ventotto nuovi prodotti, per i quali è stata inoltrata un’apposita proposta di inserimento al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

Tra le new entry anche alcune specialità del Vallo di Diano, tra cui la patata di Monte San Giacomo, gli stufati di Teggiano (tipica ricetta locale con pasta e uvetta) e le patane e cicc’ (piatto tipico di Monte San Giacomo, consistente in una sorta di purè di patate e fagioli condito con polvere di peperone dolce). Ma anche il ragù napoletano, la braciola e la parmigiana di melanzane fanno il loro ingresso nel prestigioso e gustoso elenco regionale. Già presenti nella lunga lista di prodotti tradizionali il prosciutto di Casaletto, la salsiccia e la soppressata del Cilento e quella del Vallo di Diano, il cacioricotta caprino del Cilento, il fusillo di Gioi e Felit-

to, il pane di Padula, il broccolo del Vallo di Diano, il fagiolo di Controne, il fagiolo San Pasquale di Casalbuono, il fagiolo striato e quello tondino bianco del Vallo di Diano, i panzarieddi e i risi di Casalbuono (specialità di fagiolo), la patata rossa del Vallo di Diano, il pomodorino di Rofrano, il tartufo di Colliano, l’uva del Cilento, i fagioli tabaccanti di Casalbuono. Un patrimonio enogastronomico regionale unico nella sua specie, che fa invidia a regioni italiane e che vanta, di sicuro, l’apporto consistente e notevole dei territori del Vallo di Diano e del Cilento. Con il D.M. 350/99 il Ministero ha dato il via alla salvaguardia di questi alimenti conservandone i tradizionali metodi di produzione e assicurando ai consumatori le necessarie condizioni di igiene e sicurezza alimentare. Obiettivo primario la tutela dei prodotti tipici locali e del mangiare sano, rimanendo legati alle tradizioni culinarie e di produzione dei territori. Chiara Di Miele

Trasferimento dei servizi sanitari del distretto di Sant’Arsenio

Il sindaco Antonio Coiro: «Non vanno tolti servizi indispensabili» Il sindaco di Sant’Arsenio, Antonio Coiro, non ci sta a subire passivamente la decisione presa dalla Direzione Sanitaria di trasferire alcuni servizi del distretto santarsenese presso la sede distrettuale di Sala Consilina e l’ex clinica Fischietti a Padula, azione che definisce «saccheggio di servizi agli utenti». Il Primo Cittadino risponde con un’ordinanza contingibile e urgente trasmessa al Prefetto di Salerno, ai Rappresentanti Istituzionali dell’area competente e a tutti i Sindaci interessati nonché per informativa cautelare al Procuratore della Repubblica di Lagonegro, chiedendo la revoca dell’atto emesso dal Direttore Sanitario, Giuseppe Di Fluri e dal Dirigente Medico Antonio Chiurillo. La missiva è rivolta anche al Direttore Generale dell’Asl di Salerno, Antonio Squillante, al quale viene chiesto di verificare la correttezza amministrativa dell’atto e l’eventuale adozione di misure repressive verso i presunti comportamenti illegittimi. Antonio Coiro parla inoltre di «incompetenza assoluta poiché in materia di assetti organizzativi e programmatori occorre un programma aziendale e la validazione regionale nonché il parere

Montepruno Giovani e Rotaract insieme per l’Happy Hour di Beneficenza Raccolti fondi per l’acquisto di un defibrillatore. Sarà donato all'Humanitas di Sala Consilina

Ha riscosso una positiva partecipazione, lo scorso 8 maggio, l’Aperitivo di Beneficenza organizzato dall’Associazione Montepruno Giovani, in collaborazione con il Rotaract Club Vallo di Diano, presso il Bar Ninà di Sassano. La serata, oltre a rappresentare un mo-

Intervista a Giosy Zozzaro del Centro Revisioni Città Vallo

Da Ottobre delle telecamere controlleranno se si è ottemperato all’obbligo della revisione degli autoveicoli Da Ottobre delle telecamere controlleranno se si è ottemperato all’obbligo della revisione degli autoveicoli. Intervista al titolare del Centro Revisione Autoveicoli “Città Vallo” di Atena Lucana, Giosy Zozzaro.

Giosy Zozzaro

della conferenza dei sindaci». Il Primo Cittadino di Sant’Arsenio non accetta che i servizi relativi all’esenzione del ticket, alla scelta e revoca del medico generico e del pediatra vengano spostati verso altri sportelli. «Non è un’azione contro le altre sedi distrettuali – dichiara Coiro - ma non vanno tolti servizi indispensabili all’area nord del distretto 72 del Vallo di Diano» riferendosi agli utenti residenti nei Comuni di Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Polla, Caggiano, Pertosa, Auletta e Salvitelle. Tania Tamburro

Montesano sulla Marcellana

Inaugurata la nuova area verde intitolata ad Antonio Cerasuolo Si è svolta lo scorso 17 maggio la Cerimonia di Intitolazione ad Antonio Cerasuolo dell’Area Verde in via Fontanelle, a Montesano sulla Marcellana. Un tributo al giovane montesanese scomparso prematuramente nel 2011 a soli vent’anni a cui, da oggi, è dedicato il nuovo spazio pubblico adiacente al campo sportivo.

mento di piacevole convivialità, è stata l’occasione per mettere in moto una generosa macchina della solidarietà che ha portato alla raccolta di una importante somma di danaro, destinata all’acquisto di un defibrillatore. Il dispositivo salvavita verrà donato all’Huma-

nitas di Sala Consilina. Soddisfatto della riuscita dell’evento il Presidente dell’Associazione Montepruno Giovani, Giuseppe Nese: «Una bella iniziativa per un obiettivo importante. – ha dichiarato – Questa sera è stata data una grande prova di umanità da parte dei giovani del nostro territorio. C’è un forte senso di soddisfazione in tutti noi per la grande partecipazione che questa serata di beneficenza ha riscosso. Momenti di incontro come questi – ha concluso Nese – sono fondamentali per generare energia positiva e per dare sostegno e speranza alle persone meno fortunate».

Arriva il Grande Fratello anche per chi non è in regola con la revisione della propria auto? «I tempi si fanno sempre più duri per chi non rispetta gli obblighi sul-

Presenti alla Cerimonia il Sindaco Donato Fiore Volentini ed alcuni componenti dell’amministrazione, i familiari del giovane, il Parroco di Montesano, don Maurizio Esposito, e numerosi cittadini venuti a testimoniare ancora una volta la vicinanza per un giovane da sempre ricordato con grande affetto. Uno spazio a poca distanza da un altro, dedicato a Vito Grieco, altro giovane scomparso tragicamente. «Un mo-

la revisione dell’auto. Dal prossimo mese di ottobre, infatti, sulle strade e sulle autostrade italiane saranno poste delle telecamere che saranno in grado anche di verificare se si è si è pagata l’assicurazione e se si è ottemperato agli obblighi sulla revisione dell’auto. Le telecamere lo faranno riconoscendo la targa e prendendo, tramite essa, tutte le informazioni relative al veicolo». Le novità, però, non finiscono qui. «Infatti. Un’altra importante novità riguarda anche la Motorizzazione, che verrà immediatamente informata dei controlli e delle valutazioni effettuate sui veicoli». Quali sono i vantaggi per gli automobilisti? «I vantaggi sono tanti. Prima di tutto si è “costretti” a viaggiare su un’auto revisionata periodicamen-

do per farli rivivere nel cuore di tutti – ha dichiarato il Sindaco Fiore Volentini – due ragazzi morti nei limiti dei venti anni, due lutti che hanno colpito tragicamente la comunità montesanese. L’esigenza è soprattutto di ricordare i nostri figli piuttosto che intitolare ad improbabili personaggi storici». «La memoria come momento di attesa del Cristo risorto Vincitore della morte – ha sottolineato don Maurizio Esposito – la memoria come momento di ri-

te e questo significa tanto per la sicurezza in quanto si traduce nella certezza del controllo, la possibilità di conoscere l’effettiva storia del proprio mezzo di trasporto e la sicurezza di avere un veicolo sempre e affidabile. Chiunque avrà un’auto idonea, insomma, potrà essere sicuro di guidare un mezzo che ha superato test scrupolosi e documentati e che tutto è reperibile in Motorizzazione». E poi? «Poi c’è il beneficio, niente affatto trascurabile, di cui se ne avvantaggeranno soprattutto gli automobilisti che vorranno, ad esempio, acquistare auto usate, potendo utilizzare le informazioni delle varie revisioni effettuate sul mezzo, oppure coloro i quali hanno visto la propria auto sistemata o riparata che così avranno un raffronto certo dei lavori effettuati».

flessione, per i giovani in particolare, affinchè vivendo i valori e la fede portino a compimento la loro esistenza rendendo pieno compimento alla volontà del Padre». Claudia Monaco

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Disservizi nei comuni di Buonabitacolo, Montesano e Padula

Impianti di irrigazione del Consorzio di Bonifica, grave furto di cavi elettrici Gli impianti irrigui del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro servono un’area di circa 2500 ettari nei Comuni di Sala Consilina, Teggiano, Padula, Sassano, Buonabitacolo e Montesano sulla Marcellana. Tramite una nota diffusa dal Presidente del Consorzio, Giuseppe Morello, si avvisa che l’avvio della stagione irrigua, prevista da regolamento per inizio maggio, sta registrando un ritardo per il verificarsi di diverse rotture alle condotte ed impianti del Consorzio. Le maggiori difficoltà, con conseguente ritardo nell’apertura degli impianti, sono da addebitare ad un furto attuato da sconosciuti presso l’impianto di pompaggio di Buonabitacolo, in località Riofreddo. Ad una prima verifica, risultano asportati circa 400 ml di cavi elettrici e due pompe, per un valore complessivo del danno di alcune centinaia di migliaia di euro. Il Consorzio ha effettuato regolare denuncia ed ha iniziato già ad acquistare il materiale necessario per la riparazione dei danni arrecati agli impianti irrigui. Il furto sta creando disservizi nella distribuzione irrigua nei territori di Buonabitacolo, Montesano e Padula. Il Consorzio si scusa con gli utenti del servizio irriguo ed assicura ogni sforzo per risolvere in tempi brevi l’inconveniente causato dal grave furto. Filomena Chiappardo

Successo a Caserta

Amaro Teggiano protagonista alla Vineria La Frasca Successo a Caserta per il team di Amaro Teggiano che ha partecipato all’evento “Sotto La Frasca il Cocktail di Rinfresco – Il Pallagrello dall’uva…al vino…al cocktail”, presso la “Vineria La Frasca” (presidio Slow Food) dove si sono unite tre eccellenze campane. Protagoniste, infatti, le olive di Caiazzo, il vino Pallagrello e l’Amaro Teggiano.

I prodotti tipici hanno esaltato i cocktail di Isidoro Bokambanza, uno dei barman più bravi del panorama campano e nazionale e che ha dato vita al Cocktail Teggiano, con protagonista l’Amaro Teggiano, miscelato insieme ad un liquore cremoso alla menta ed al brandy. Nell’occasione si sono degustati diversi prodotti della tradizione casertana tra cui il pan cotto con i friarielli ed i lupini di Vairano Scalo. La serata ha visto la presenza, tra gli altri, di molti produttori locali dell’alto casertano ed anche del Sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio che, scoprendo l’infuso a base di erbe del Vallo di Diano, ha conosciuto anche Teggiano ed il comprensorio. «È stata un’esperienza molto interessante – hanno spiegato Vincenza Tropiano ed Enzo Sorbo del team dell’Amaro – I titolari della Vineria hanno organizzato l’evento in una maniera molto accurata. E’ stata un’opportunità per far conoscere il nostro prodotto e anche le origini e la territorialità. Il pubblico presente ha risposto alla novità in modo curioso ed interessato. Nel complesso – hanno concluso – l’evento ha rappresentato uno sprono a farci crescere ulteriormente e a dare ancora di più». Cono D’Elia


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cultura

Laureana Cilento

Riassunto sulla storia del Santuario della Madonna dell’Acqua Santa tratto dal libro inedito di Antonio Infante di prossima pubblicazione

L’area dell’Acqua Santa definita “locus Santorum” (P. Barbato, m.s. vol I, pag. 111) è legata al culto dell’acqua sul percorso preistorico (sec. X a. C.) che collegava la costa con i paesi del monte della Stella. Da vari reperti archeologici (dall’età del bronzo all’epoca romana), si evince l’importanza di questa strada, che dal fondovalle giungeva nei pressi del soppresso monastero agostiniano, detto Santa Maria delle Tempetelle, dove si biforcano le strade per Rutino, Rocca Cilento e Laureana. Questo percorso passava per l’Acqua Santa. Ciò è attestato fin dal 1058. Dagli elementi visibili risulta che la Chiesa risalirebbe al 600’, anche se va rilevato che Gian Cola del Mercato, nei Commentari agli Statuti del Cilento del 1667, afferma che la stessa sia antichissima ed esistente da epoca immemorabile. Difatti, la leggenda della sua fondazione, scaturisce dalla sosta ad Agropoli dell’Apostolo Paolo. Gian Cola Del Mercato scrive nella sua opera: «L’antichità tramanda che l’apostolo Paolo ritornando da Roma, abbia qui predicato e due o tre vergini, che convertite dalla sua predicazione alla fede di Cristo, seguendolo, ed esse stesse (venendo seguite) dai loro familiari atterrite si diedero alla fuga, ma ritrovate dai consanguinei, furono trucidate e sepolte dove oggi si dice Santa Maria dell’Acqua Santa in territorio di Laureana. Sul luogo della loro sepoltura sgorgò una sorgente d’acqua fresca, con cui si suol dare miracolosamente guarigione agli infermi e ridare la vista ai ciechi, secondo la devozione ed i meriti dei fedeli. Per questo nello stesso luogo, dopo tanti miracoli, furono edificati dai laurianensi una chiesa sotto il titolo di Santa Maria dell’Acqua Santa e costruito un piccolo pozzo e comunemente da parte di tutti si attribuisce ciò alle ceneri di dette vergini, (secondo quanto) tramandato a noi di età in età fino nei giorni nostri e se quest’acqua si essicca alquanto, riteniamo che avviene in nostra punizione». «Dalla terra nasce l’acqua, dall’acqua nasce l’anima». (Eraclito, filosofo greco 540/480 a.C.). L’uso dell’acqua nei riti religiosi è molto antico. Gesù stesso si fece battezzare da Giovanni Battista nel fiume Giordano. L’acqua è oggetto di culto, simbolo e nello stesso tempo mezzo rituale. Basta pensare al battesimo dei cristiani in cui l’acqua purificatrice diventa simbolo di vita. Il culto dell’acqua può essere rivolto a un demone o al Signore o a singoli spiriti viventi in una determinata acqua. Queste manifestazioni si possono riscontrare nelle culture arcaiche, ove simbolicamente l’acqua si trova in rapporto alla fecondità. È il simbolo del ciclo vitale: acqua-donna-generatrice-madre. Madre è la Madonna e la Madonna è Madre di Dio. Allora acqua come simbolo di purezza. Maria, Madre di Dio, risana i mali, ecco perché Santa. Quindi, non a caso viene fuori la denominazione “Madonna dell’Acqua Santa”. Il parroco di Laureana, il compianto Don Antonio Contente, allora Rettore del Santuario, fece analizzare le acque del pozzo nel maggio del 1982 dal professore Rossi, di Napoli. Non ci è dato sapere il nome, ma a dire del parroco le acque risultano caratterizzarsi di sali, solfuri, cloruri, di calcio e soprattutto dello zolfo, che, caratte-

rizza l’unicità di questo liquido che è per gli occhi il suo più completo utilizzo. Uno dei tanti racconti di miracoli che ruotano intorno alle origini e alle virtù taumaturgiche dell’acqua della sorgiva narra di un viandante di Laureana proveniente da Salerno, che stanco del cammino, fece sosta presso la sorgiva, detta anticamente “di San Paolo” e mentre si dissetava notò che le palpebre dei suoi occhi, riflesse nell’acqua, erano gonfie e l’interno pieno di sangue. All’atto di bagnarsi gli occhi, scorse nell’acqua il volto delicato e dolcissimo di una donna che sorridendo gli disse: «da oggi conserva quest’acqua, è miracolosa e non dev’essere mai sciupata, scava un pozzo e chiamala Acqua Santa». (P. Carosiello – I Santuari del Cilento, ms, fi. 33) Quell’uomo stordito e meravigliato da quella visione e dalle parole senza suono, ma capite dal cuore, si avviò subito verso casa. Arrivato che fu, disse alla sua famiglia l’accaduto accorgendosi che i suoi occhi erano guariti alla perfezione (ibidem). L’uomo capì che quel volto era quello della Madonna e riferì tutto al parroco del paese, il quale acconsentì ad edificare un pozzo a protezione di quell’acqua, chiuso e protetto da una piccola chiesetta, collocando sull’apposito altarino una statuina rappresentante la Madonna (ibidem). Il pozzo fu realizzato, così com’è ora, dall’artista, forse miracolato (o per suo conto), Jeronimus Figliola, (Vasca Fecit Corrente Anno Anno 1650) originario di Laureana com’è scritto sul marmo (V:F:C:A: ANNO DDCL). Ad un lato del cerchio del pozzo è inciso uno stemma: un uccello in atto di volare su tre monti disegnati sulla base. Il pozzo contiene acqua sorgiva che poi scarica nel vicinissimo vallone detto dell’Acqua Santa. Anticamente l’acqua scorreva dietro l’attuale chiesa, per dare la possibilità a tutti in ogni momento di usarla. Fulcro rappresentativo della Chiesa della Madonna dell’Acqua Santa, è l’affresco che ri-

produce l’immagine della Madonna, di chiaro stile pittorico sei-settecentesco, coevo dell’ampliamento della chiesa iniziato, in linea di massima, subito dopo il deflagrare della pestilenza nel Principato Citeriore dal 1654-5 al 1660, ovvero, di un barocco dalle linee essenziali e caratterizzato da un “trompe d’euil” nello sguardo della Madonna che, con questa tecnica di pittura prospettica, dà l’illusione di seguire con lo sguardo, ovunque nella chiesa, chi osservi il viso della Vergine Maria. L’attuale colore predominante nell’affresco è l’ocra scuro, determinato dal tempo e dal fumo dei ceri sacri e copre l’immagine della Madonna, seduta come figura centrale del dipinto, con il Bambino Gesù mantenuto con il braccio destro, secondo la iconografia cristiano-cattolica, e non con il braccio sinistro come impone la iconografia greco-bizantina, mentre ai lati, inginocchiati e rivolti verso la Vergine Maria, si riconoscono San Giuseppe, sulla destra, e Santa Lucia. le visite pastorali. Il territorio rientrava nell’antica Diocesi di Capaccio i cui vescovi hanno effettuato anche varie visite pastorali. Il 6 ottobre 1874, quando Mons. Siciliani venne appunto a visitare il Santuario fu verbalizzato che la chiesa è «fabbrica e stucco» il cui parroco all’epoca Piero Principe, (Arch. Dioc. Vallo S.E. Mons. Siciliani, atti dei Vescovi), nominato Rettore nel 1873. Nel 1885, il 13 ottobre, fu la volta di Mons. Maglione, che nel relativo verbale annotò anche una Congrega di Carità. Risulta ancora, come oratorio della famiglia Cagnano, autorizzato con breve apostolico. Il vescovo vi celebrò varie cresime, mentre fu Mons. Jacuzio il 14 febbraio 1905 a visitare la chiesa, ritornandovi il 1° maggio 1913, rilevando che essa era ancora provvista di organo, campana, confessionale e di tre altari dedicati alla Beata Vergine, a San Cono ed a San Carlo Borromeo. Questo vescovo la colloca, com’è, presso la «stazione ferroviaria» di Torchiara (Archivio Diocesano V. della Lucania– Verbale della visita pastorale del 13 maggio 1913). i miracoli. La materna protezione della Ma-

donna dell’Acqua Santa e il compiersi di eventi prodigiosi non è mai mancata nei secoli in special modo in occasione dell’esplodere di terribili morbi, calamità naturali o l’imperversare di gravi carestie, che molte vittime ebbero a mietere nelle popolazioni locali. È da ricordare la peste del 1656 in occasione della quale, «basta notare i pochi morti di peste in alcuni casali esistenti intorno all’Acqua Santa, la stessa Laureana, Eredita, Matonti, Eredita, Sessa, Copersito, Perdifumo, i quali, pur di salvarsi da sicura morte pestifera, bevvero l’acqua Santa dalla sorgente miracolosa, la portarono ai loro familiari che bevvero e pregarono la Vergine, a cui la fonte fu dedicata, di preservarli dal morbo e non a caso fu così» (M. Del Verme, Il Santuario della Madonna dell’Acqua Santa, ms di 14 tl, 1987 pag. 6), mentre il sacerdote Giacomo Principe ci notifica che «l’acqua contenuta nel pozzo, guarì molti appestati durante la pestilenza del 1656. Da allora i pellegrini per ringraziare la B.V. vollero costruire in quel posto una cappella più grande con annessa campanella» (Documento– lettera del 27/4/1970 a firma di Jacopus Principe). la festa. ricade il martedì successivo alla Pentecoste. Anticamente questa data segnava l’inizio della mietitura del grano in occasione della quale si ringraziava Dio per i frutti della terra e nelle campagne echeggiavano i cori e i canti e dei devoti, molti dei quali, soprattutto le donne, giungevano dai paesi limitrofi in pellegrinaggio a piedi nudi in segno di devozione per pregare la Madonna e compiere l’antico rito di bere l’acqua miracolosa del pozzo. Una volta la festa, oltre la Pentecoste, segnava anche il giorno in cui veniva amministrato il sacramento del battesimo a quelle persone credenti che non avevano potuto riceverlo durante la veglia pasquale. In questo giorno di festa vi era l’usanza di far scendere sui fedeli, presenti in chiesa, una pioggia di petali di rose, simulando con un coro di voci il vento impetuoso, per ricordare la discesa dello Spirito Santo sulla Vergine e gli apostoli riuniti nel Cenacolo. Nel giorno della festa la statua della Madonna esce dalla sua chiesa e viene portata in processione nelle campagne in segno di protezione e di benedizione dei campi e delle messi. Un caratteristico mercatino di prodotti artigianali tipici del Cilento, fino a qualche decennio fa, dava un tocco di colore in più alla festività e terminati i riti religiosi, con il rientro della processione in chiesa era consuetudine pranzare all’aperto con il cibo tradizionale che veniva preparato sul posto in occasione appunto delle feste e delle fiere che si svolgevano un pò in tutto il Cilento, ossia il classico magliato bollito (capra o animale castrato) o altre gustose vivande tipiche del territorio, il tutto accompagnato da ottimo e abbondante vino locale, mentre a sera un brillio di fuochi d’artificio rimandava i festeggiamenti all’anno successivo. Tutti facevano ritorno alle loro case e in chiesa assisa sul suo trono secolare fra ceri e candele rimaste accese restava Maria, gelosa custode del legame fra la Terra e il Cielo, Madre premurosa che mai ha dimostrato di voler abbandonare i suoi figli e che porge sempre e comunque la sua amorevole mano mai doma e mai stanca, in segno di protezione e particolare benedizione. Vincenzo D’Andrea


lucaniasud La Banca Monte Pruno intensifica le sue attività all’interno della Città di Potenza

Banca Monte Pruno e Comune di Potenza uniti per il futuro degli impianti sportivi comunali

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Potenza

Trend Orientarsi al Lavoro si chiude con il concerto della Monte Pruno Orchestra

La ventesima Edizione della manifestazione Trend – Orientarsi al Lavoro verso EXPO 2015, tenutasi in P. Pagano nel centro di Potenza dal 14 al 17 Lunedì 11 maggio scorso, presso il Comune di Potenza, è piazza maggio scorso, si è conclusa con un concerto della stato stipulato un importante Protocollo di Intesa che mira Monte Pruno Orchestra. alla creazione di una partnership finalizzata a migliorare lo La Banca Monte Pruno, part- Angela Meluso di creare un’opstato degli impianti sportivi comunali presenti all’interno ner dell’evento, ha voluto far co- portunità formativa e lavorativa del capoluogo lucano.

Sono intervenuti il Sindaco di Potenza, Dario De Luca, l’Assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili, Giovanni Salvia, il Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, ed il Presidente dell’Associazione Panathlon Club di Potenza e dell’Associazione AICS, Franco Cafarelli. La realizzazione del Progetto “Più Sport nel Comune di Potenza” parte dalla volontà del Comune di promuovere lo sport come parte integrante della società, nonché come veicolo di integra-

zione e socializzazione. Da qui nasce anche la costituzione del Comitato +Sport, presieduto dall’Assessore Salvia che, attraverso una raccolta fondi, presentata durante la firma del Protocollo di Intesa, intende acquistare attrezzature sportive ed eseguire interventi di miglioramento presso gli impianti sportivi. Proprio il Comune di Potenza, vista la sensibilità e l’attenzione dimostrata, ha voluto coinvolgere anche la Banca Monte Pruno che si è impegnata a sostenere il Progetto attraverso la donazione alla Città di un tabellone elettronico da installare presso la Palestra in via Caizzo e di una pedana per il volteggio all’interno della Palestra in via Roma. «Non abbiamo fatto

mancare – ha dichiarato il Direttore Generale Michele Albanese – la nostra vicinanza a questa iniziativa, in quanto, oltre a poter migliorare lo stato di alcune strutture sportive, oltretutto utilizzate da tanti giovani, mette in rete una serie di soggetti che possono lavorare insieme per il futuro ed il bene della Città. Siamo molto soddisfatti di poter essere parte integrante di questa partnership grazie all’invito dell’amministrazione comunale, la quale ci ha voluto far intervenire in questo lodevole progetto. Siamo da pochi mesi a Potenza – ha concluso il Direttore Albanese – ma già abbiamo dato la chiara dimostrazione della nostra volontà e del nostro modo di operare al fianco della gente con estrema concretezza».

cultura

Il Consiglio dell’Unione Europea proclama Matera Capitale Europea della Cultura 2019 Matera sotto i riflettori a Bruxelles: il Consiglio dell’Unione Europea conferisce formalmente alla città il titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019. E con Matera, l'ufficialità arriva anche per la bulgara Plodviv. L'antico comune lucano «porta un messaggio» importante, evidenzia il Sottosegretario alla Cultura, Francesca Barracciu: è così che «la cultura può essere messa al centro dei programmi e diventare fattore propulsivo», di crescita anche «sociale ed economica, e simbolo di riscatto».

Tra gli obiettivi della città, c'è quello di coinvolgere l'80% degli abitanti nella co-creazione e co-produzione dei progetti (a partire dalle scuole) e dal 2019 raggiungere i seicentomila visitatori, col 50% di presenze straniere. Ma dal 2016 si punta anche a migliorare il collegamento ferroviario tra Bari e Matera, con treni e shuttle a cadenza oraria, e tempi di percorrenza di 45 minuti. «Dopo aver chiuso un percorso di candidatura durato cinque anni, ora ne abbiamo davanti altri otto di grande lavoro», spiega il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che vuole rendere l'esperienza anche un motore per il futuro. Adduce evidenzia come oltre tre quinti dei fondi, per un totale di cinquanta milioni di euro, siano già stati

allocati dalla Regione Basilicata e dal Comune. Soldi che saranno utilizzati «per attrarre ulteriori investimenti», mentre si cominciano a vedere i primi frutti, con un incremento di visitatori e nuove strutture ricettive. Secondo il Direttore del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, per le progettualità: i primi due anni saranno «dedicati a strutturare la Fondazione come strumento collettivo aperto a tutte le più interessanti realtà del sud», ma soprattutto a fare formazione di «una burocrazia creativa» per la diffusione

dell'esperienza. Si creeranno produttori di contenuti, mediatori di pubblico, e personale amministrativo negli enti locali e tra i privati. Nel 2017 e 2018 sarà il momento del network, con 54 città partner: 27 europee (una per ciascun Paese Ue), 23 italiane (una per Regione più le precedenti tre capitali della cultura: Firenze 1986; Bologna 2000; e Genova 2004) e quattro extra-Ue. E si creeranno 54 settimane di contenuti per dare visibilità a Matera, attraverso una rete, dove tutto circoli tra il 2019 ed il 2020.

noscere alla Città di Potenza il progetto musicale della Monte Pruno Orchestra, mettendo a disposizione degli organizzatori della manifestazione la Job Enterprise Società Cooperativa, gruppo di giovani professionisti con tanta esperienza concertistica alle spalle. La Monte Pruno Orchestra è un progetto prestigioso, unico nel suo genere, nato dalla sensibilità del Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, che ha accolto l’idea del Maestro Mauro Tortorelli (violinista di fama internazionale e preparatore dell’orchestra) e del Maestro

per i giovani musicisti della Campania e della Basilicata. Proprio i maestri Tortorelli e Meluso hanno voluto esprime il loro apprezzamento per la continuazione di questo progetto, grazie alla Banca Monte Pruno: «Un gesto di grande significato morale che, in questo delicato momento storico, in cui l’Italia sta attraversando una profonda crisi culturale, diventa un esempio di rinascita e speranza per le future generazioni». Per quanto riguarda il programma la Monte Pruno Orchestra ha eseguito il Concerto per violino, pianoforte e orchestra d´archi in Re minore di Felix

Mendelsshon-Bartholdy e musiche di Astor Piazzolla. La Monte Pruno Orchestra, guidata dai Maestri Tortorelli e Meluso, è composta ai violini da Carmen Zupi, Massimo Rosa, Giulia Mauro, Francesca Cecere, Chiara D’Amico e Clara Foglia; alle viole da Giuseppe Giugliano e Simona Liguori; al violoncello da Angelo Zupi; al contrabbasso da Vitto-

Trasporti

rio Luigi Romano. Sono ragazzi che provengono dalle province di Salerno e Potenza con una età compresa tra i 16 e i 33 anni. Con questa iniziativa emerge ancora una volta la volontà della Banca Monte Pruno di promuovere i talenti e le eccellenze del territorio, grazie alla disponibilità ed all’attenzione di due professionisti di fama internazionale.

Potenza

Nell’accordo quadro Regione Sì al bilancio riequilibrato Basilicata/Governo c’è il ripristino L'ipotesi è stata approvata a maggioranza, con 7 voti contrari della Sicignano-Lagonegro A maggioranza, «Nell’accordo quadro tra la Regione Basilicata e il Governo figura infatti la tratta Valdianese, per tutti e 78 i suoi km, tra l’altro con delle notazioni piuttosto interessanti. In primo luogo è stato totalmente sconfessato lo studio gonfiato prodotto da un privato su commissione della Regione Campania nel 2007: dai documenti lucani si evince la ‘stranezza’ delle cifre, pur considerando un ragionevole aumento delle spese per i lavori di riapertura» così in una nota il Comitato Pro Ferrovia.

«La Basilicata - continua la nota del Comitato per il ripristino della ferrovia - ha espresso la necessità di un collegamento con l’Alta Velocità – tasto su cui il Comitato ha sempre battuto – tra l’altro abbinando la Sicignano – Lagonegro alla Potenza – Salerno». Ma il bello sta nel fatto che la Linea valdianese consente una velocità commerciale di 130 km/h tra Polla e Montesano Sulla Marcellana, e di 80 km/h nelle tratte Polla-Sicignano e Montesano Sulla Marcellana-Lagonegro: addirittura di più rispetto alla Potenza-Salerno, su cui si viaggia ad una media di 60 km/h. Il Comitato, dunque, chiede espressamente alla Regione che si inserisca il ripristino della ferrovia nel quadro delle priori-

tà 1. Le Delibere del 30 luglio 2014 e del 5 maggio 2015 comunque esprimono la volontà e la considerazione delle proposte dei cittadini da parte della Basilicata: adesso bisogna attendere la firma, e spingere affinché avvenga presto, nell’augurio che anche il nuovo Presidente della Regione Campania inserisca tra le proprie infrastrutture da riscattare la Sicignano– Lagonegro e collabori con la Giunta lucana per un impegno fattivo e concreto. È importante comunque che le istanze portate dal Comitato siano state recepite pienamente: «La linea è lunga 78 km e risulta sospesa dall’esercizio ferroviario – si legge nella tabella allegata alla delibera e relativa alle infrastrutture su ferro – (…) la recente rivalutazione economica, in base alla quale per il miglior scenario di riattivazione della linea con l’eliminazione dei PL e la realizzazione di opere di mitigazione è previ-

A San Gerardo stai con noi

sto un costo di circa 350 milioni di euro, a fronte de 51 milioni previsti da uno studio FS del 1999». La differenza abissale di cifre è un dato di fatto che il Comitato ha posto più volte all’attenzione degli organi preposti, senza mai ricevere un’esaustiva risposta. In ogni caso – pur restando vigile e senza farsi prendere dai facili entusiasmi – il direttivo esprime soddisfazione per questa piccola doppia vittoria, nella speranza che arrivi presto il passo successivo alla burocrazia, cioè quello della progettazione definitiva e dello sblocco dei fondi. Il Comitato si è già attivato per cercare di conoscere le tempistiche della firma e fare in modo che questa situazione non resti in sospeso ma prenda definitivamente la piega giusta. Nello scempio dei manifesti elettorali appesi dalla politica anche sulle porte delle abitazioni, la speranza è in qualcosa di più pulito e sano per la comunità.

con i voti contrari dei consiglieri Carretta, Lovallo, Sileo (Pd), Flore (Scelta Civica), Giannizzari (M5S), Cannizzaro (Liberiamo la Città) e Fanelli (Fi), il Consiglio Comunale di Potenza ha approvato l'ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato 20142018. Il sindaco Dario De Luca ha poi comu-

nicato ufficialmente di aver revocato l'incarico di Assessore alla Cultura a Margherita De Francesco e di aver assegnato la delega all'Assessore Annalisa Percoco.

cultura

Accordo tra Unibas e Kazakh-British Technical University Al via il nuovo Corso di Laurea Magistrale Internazionale in Geosciences and Georesources, in lingua inglese. Al via il nuovo Corso di Laurea Magistrale Internazionale in Geosciences and Georesources, in lingua inglese, che prevede i curricula in Petroluem Geology presso la Kazakh-British Technical University, con sede ad Almaty, nel Sud-Est del Kazakhistan ed Environmental Geology tenuto invece nell’Università della Basilicata. L’accordo è stato ufficializzato nei giorni scorsi a Potenza nel corso di un incontro tra la Rettrice dell’Unibas, il Responsabile del Corso per l’Ateneo Lucano, il Rettore della KBTU, e il Direttore della Facoltà di Oil and Gas Industry. La delegazione kazaka si è fermata in Basilicata per visitare anche le strutture dell’Università della Basilicata.

È stata dedicata all'ambiente e alle declinazioni del significato di ecologia la nona edizione di A San Gerardo stai con noi, la manifestazione organizzata dall'Associazione Potentialmente Onlus il 27 maggio scorso nell'ambito dei festeggiamenti per il Santo Patrono di Potenza, San Gerardo. Dal pomeriggio, in piazza Mario Pagano, si sono tenute una serie di attività per stimolare l'amore per l'ambiente. Un grande puzzle ha rappresentato l'effige del Santo.


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cultura 11

In memoria del poeta Giovanni Rescigno

Giovanni Rescigno

13 maggio 2015: mentre il suono delle campane del Santuario Diocesano di Santa Maria di Castellabate annunziava ai fedeli la ricorrenza della festa in onore della Madonna di Fatima, chiudeva per sempre gli occhi alla luce di questo mondo il poeta Giovanni Rescigno, uno tra i maggiori esponenti in Italia di quell’arte letteraria che egli ha coltivato fin dalla giovane età e lo ha accompagnato per tutta la vita in un ideale cammino verso l’Essere assoluto. Questo evento ha scosso inesorabilmente il mondo della Cultura italiana contemporanea in cui Gianni Rescigno era noto per le sue pregevoli e originali opere poetiche, nonché quello della scuola, avendo ricoperto il ruolo di insegnante per circa quarant’anni nella Scuola Elementare di Santa Maria di Castellabate. Un vuoto incolmabile ha lasciato anche nel campo religioso loca-

le, perché negli anni Ottanta del secolo scorso egli ha contribuito notevolmente, al fianco dell’attuale parroco, Monsignor Luigi Orlotti, a promuovere quel concorso letterario noto in tutta Italia come Premio Nazionale di Poesia Religiosa Santa Maria a Mare. Ecco un breve profilo biografico di Giovanni Rescigno, in cui possiamo comprendere la personalità ed il genio letterario di questo poeta che con molta umiltà e senza tanto clamore ha onorato degnamente Santa Maria di Castellabate ed il Cilento. Nato a Roccapiemonte il 30 ottobre 1937 da umile famiglia, Gianni Rescigno trascorre la sua infanzia durante gli anni duri della Seconda Guerra Mondiale, che lasciarono una ferita profonda nella sua terra di origine. Nonostante gli stenti della vita quotidiana, riesce a studiare e a conseguire l’abilitazione magi-

strale. Viene chiamato, ancora giovanissimo, ad insegnare e gli viene assegnata come destinazione la Scuola Elementare di Santa Maria di Castellabate, un borgo di pescatori che diventerà ben presto la sua seconda patria. In vari anni di attività svolta con passione e con diligenza, intere generazioni di giovani hanno avuto il privilegio di essere suoi “discepoli”: il Maestro Rescigno non solo li istruiva nella lettura e nella scrittura, ma infondeva nelle loro anime l’amore per la poesia, indirizzando le loro giovani menti verso i grandi capolavori del passato. E l’amore per la poesia è stato talmente intenso per il Rescigno che egli, nelle ore libere dagli impegni scolastici, coltivava questa sublime arte leggendo intere opere, e scrivendo versi che ambienti e vicende quotidiane gli ispiravano. E così decide di pubblicare nel 1969 la sua prima raccolta di poesie, dal titolo “Credere”. Seguirà, tre anni dopo, “Questa elemosina” e poi, nel 1976, “Torri di silenzio”. Dopo un periodo di riflessione, esce nel 1983 “I Salici – I Vitigni”, “Le ore dell’uomo” nel 1985; “Tutto e niente” nel 1987; “Un passo lontano” (nel 1988). E ancora: "Il Segno dell’uomo” nel 1991; “Angeli di luna” nel 1994; “Un altro viaggio” (l’anno dopo); “Le Strade di settembre” (nel 1997); “Farfalle” (pubblica-

to nell’anno 2000); “Dove il sole brucia le vigne” e “Le foglie saranno parole” (entrambi nel 2003). Poi a seguire: “Lezioni d’amore”; “Io e la Signora del Tempo” (raccolta di poesie lette dal Rescigno nella chiesa parrocchiale di Santa Maria di Castellabate durante la novena in onore della Madonna Assunta celebrata nell’anno del grande giubileo di inizio secolo). Seguono ancora altre raccolte che testimoniano la maturità letteraria del poeta Giovanni Rescigno: “Come la terra il mare”; “Dalle sorgenti della sera” (del 2008); “Gli occhi sul tempo” (pubblicato nel 2009); “Anime fuggenti” (edito nel 2010); “Cielo alla finestra” (uscito nel 2011). Da rilevare un dato molto importante: salvo le prime due raccolte e “Un passo lontano”, tutti gli altri volumi sono stati prefati, talora insieme ad altri, da Giorgio Barberi Squarotti, uno tra i maggiori ciritici letterari mondiali, nonché docente presso l’Università di Torino. Altre esperienze letterarie del Rescigno, pur esse di eccezionale valore, hanno riguardato la prosa e la narrativa: da citare il romanzo “Storia di Nanni” pubblicato nel 1981 (premiato e segnalato in importanti concorsi letterari) e “Il soldato Giovanni” (una simpatica ed accattivante biografia del padre del poeta che figurò come combattente in ben due conflitti mondiali). Secondo l’opinione sostenuta da vari ed eminenti critici letterari, la poe-

sia di Gianni Rescigno «… si distingue per la semplice naturalezza e musicalità del verso, per il costante equilibrio tra pensiero e forma, e per la ricchezza delle immagini sostenute da una forte tensione sentimentale, etica e religiosa…». Questi requisiti essenziali hanno consentito alle opere poetiche del Rescigno di conseguire importanti primi premi nelle sezioni “Libri Editi” di importanti concorsi letterari. Ne citiamo alcuni: “The Whole World Highway”; “Città di Bolzano”, “ Montesacro”; “Bauzanum”; “Contini Bonacossi”; “Antica Badia di San Saviano”; “Ugo Foscolo”; “Laurentum”; “Città di Milano”; “San Domenichino” “Nazareno”; “Città di Caserta”; “Città della Spezia”; “Palazzo Grosso”; “L’Astrolabio”; “Anco Marzio”; “Ostia nel mondo”; “Fiera Vesuviana”; “Aeclanum”; “Città di Pontinia”… Anche con la poesia inedita si è distinto in altri pur numerosi ed importanti concorsi che, per ragioni di spazio, omettiamo di citare. La sua vasta e interessante produzione poetica ha polarizzato l’attenzione del mondo letterario contemporaneo. In suo onore sono stati pubblicati saggi specifici, come quello voluminoso di Marina Caracciolo: “Gianni Rescigno: dall’essere all’Infinito”. A firma di Luigi Pumpo è il volume “Gianni Rescigno: il tempo e la poesia”. Anche la scrittrice Franca Alaimo gli ha dedicato uno studio intitolato “La polpa amo-

rosa della poesia”, mentre è di Lerro Menotti il testo “La tela del poeta – amicizie epistolari di Gianni Rescigno” (ossia una raccolta di lettere di notissimi scrittori e critici inviate a Gianni Rescigno), mentre la studentessa Federica Iannuccelli gli ha dedicato la tesi di laurea “Tra mare e cielo: l’amorevole carezza della poesia di Gianni Rescigno” (Università Tor Vergata, Anno Accademico 2009-2010). Numerose le recensioni di critici letterari del secondo Novecento e inizio Terzo Millennio che si sono occupati delle sue opere. Inoltre, il suo nome è stato inserito a pieno titolo in parecchie e prestigiose antologie letterarie, come pure nella monumentale enciclopedia “Storia della Civiltà Letteraria Italiana” curata dal celeberrimo Giorgio Barberi Squarotti ed edita dalla UTET. Oltre a ciò, in parecchi concorsi di poesia è figurato tra i giurati, tra cui il sopra citato “Premio Nazionale di Poesia Religiosa Santa Maria a Mare”, di cui ha curato nel 2012, insieme al parroco don Luigi Orlotti, una ricca e interessante antologia letteraria dal titolo “Una minima speranza”. Questo fin qui riportato è solo un breve resoconto delle opere pubblicate in cui, sfogliando i succitati testi, si può comprendere la personalità ed il genio creativo del poeta Giovanni Rescigno, come infatti sostiene la scrittrice Franca Alaimo: «…bisogna mettersi in una condizione di profon-

do ascolto per seguire i passi che risuonano in tanti versi di Rescigno e trovare dentro la loro eco il senso ultimo, quello più nascosto…». Da ciò scaturisce il desiderio, da parte nostra, che questa eminente figura della letteratura contemporanea venga compresa anche tra i suoi concittadini di Castellabate, una terra che ha ispirato notevolmente il Poeta come sostiene il critico Giovanni Chiellino: «…Il mondo poetico di Gianni Rescigno è fatto di mare, terra e uomini, di vento, cielo e anime che la scrittura assorbe, amalgama e filtra prima di mutarle in linfa poetica che impregna il pensiero e lo feconda perché concepisca e partorisca parole e musica per un’armoniosa sinfonia di versi…». Purtroppo, condensare in pochi righi il nobile e vasto pensiero letterario di Gianni Rescigno è un’impresa davvero ardua! Speriamo soltanto che questa cara figura della nostra terra non venga dimenticata ma bensì valorizzata, e additata alle nuove generazioni come modello da imitare. Concludiamo esprimendo il vivo desiderio che un giorno venga intitolata in sua memoria il plesso scolastico della Scuola Primaria di Santa Maria di Castellabate, proprio quell’edificio in cui il poeta Gianni Rescigno ha trascorso gran parte della sua vita, o almeno che venga ricordato dignitosamente nella toponomastica di Santa Maria di Castellabate. Angelo Mazzeo


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eventi Polla

la Premiazione all’Hotel ariston di Paestum zioni scolastiche sono state accolte il 20 maggio dal Direttore dell’Ente Parco, Angelo De Vita, e dall’Associazione Erica Fraiese. Il Parco Nazionale del Grande successo per la Cerimonia di Cilento, Vallo di DiaPremiazione svoltasi il 22 maggio presso no e Alburni ha incanl’Hotel Ariston di Paestum, trasmessa in diretta tato con le sue bellezstreaming sul sito www.premioericafraiese. ze storiche, paesaggiorg, per la Dodicesima Edizione del Premio stiche, culturali e gaNazionale Erica Fraiese. Quest’anno la tematica stronomiche le scuoproposta, "Erica e i buoni frutti della terra", si le vincitrici, che hanispira all’EXPO di Milano "Nutrire il pianeta, no avuto la possibilienergia per la vita". tà di soggiornare per Gli elaborati, i dise- vani, sulla scorta dell'equattro giorni nel tergni ed i video seleziona- sempio della piccola ritorio del Parco. Pati hanno dimostrato, an- Erica, hanno per la Na- la Giuria, presieduta dal- segnazione dei Premi al- estum, Castellabacora una volta, la gran- tura. Dopo l'animazio- la dottoressa Elena Pa- le scuole vincitrici della te, il Museo del Made attenzione che i gio- ne curata dalla Bimed, ruolo, ha proceduto all’as- XII^ Edizione. Le delega- re di Pioppi, le Grotte di Castelcivita, l’Oelenco Premiati della Xii edizione asi di Capo di Fiume, il Borgo Medioevasezione narrativa le di Trentinara, la Fi1) I.C. Sant’Agnello Scuola Secondaria di Primo Grado ”A.GEMELLI” Classe II°F liera della Mozzarella 2) I.C. Capaccio Capoluogo Sc. Primaria Aldo Moro Trentinara classe IV^ sono state le protagoniste delle visite effet2) I.C. 53 Gigante - Neghelli, Napoli - Classe 1 C tuate dalle scuole prosezione grafico-Pittorica venienti da tutte le par1) Liceo Artistico Statale”Emilio Greco” Catania ti d’Italia. Un ringra2) I. C. ”G. Colozza” Frosolone Isernia classe V scuola Primaria di ziamento speciale va Macchiagodena. a tutti i ragazzi, ai dosezione multimediale centi per la passione, l’impegno e l’entusia1) I. C. ”Perone-Levi” Bari smo con i quali hanno 2) Coop. Sociale ”Ist. San Vincenzo” Albese Con Cassano Como trattato temi di grande 2) I. C. Alto Verbano Premeno Verbania attualità quali la tutela

XII^ edizione del Premio “erica Fraiese” Erica e i buoni frutti della terra

e valorizzazione ambientale, la promozione del territorio e dei suoi prodotti, la solidarietà e l’integrazione sociale dando libero sfogo alla fantasia e alla creatività in un’unicità di respiro che li unisce tutti, dal Verbano alla Sicilia. Il Premio, entrato ormai a pieno titolo nel novero delle manifestazioni che contano a livello nazionale, dà lustro al nostro territorio offrendo la possibilità di farlo conoscere in tutta Italia, in un’ottica di scambio culturale che rappresenta un’occasione di arricchimento per tutti i partecipanti. Un evento reso possibile dall’impegno congiunto del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e dell’Associazione Culturale “Erica Fraiese” e dalla collaborazione e patrocini del Giffoni Film Festival, del Ministero dell’Ambiente, della Commissione Europea e di Federparchi.

Comunità in festa per l’arrivo della nuova statua della madonna delle grazie

Una folla gremita e festosa ha accolto la Statua della Madonna delle Grazie di Polla. L’intera comunità cittadina, riunita presso piazza Santa Barbara, ha atteso che la nuova effige giungesse in paese, per poi accompagnarla in processione fino alla Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. L’arrivo della statua restituisce simbolic amente a Polla ciò che a gennaio le era stato strappato. Come si ricorderà, infatti, circa cinque mesi fa, la Parrocchia di Villaggio

San Pietro era stata depredata del simulacro raffigurante la Madonna delle Grazie, a cui la popolazione era particolarmente affezionata e che da sempre dominava la navata centrale della chiesa. Un furto, organizzato nei minimi dettagli, che ancora oggi conserva i suoi misteri. A nulla sono valsi gli appelli del parroco, Don Paolo Longo, affinché i ladri tornassero sui loro passi e restituissero la Madonna alla comunità. Così, grazie soprattutto ai contributi dei fedeli, la Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo oggi può fregiarsi di una nuova effige, che di sicuro raccoglierà la devozione di tutti.


eventi 13 Vallo della Lucania

Inaugurato il Teatro-Auditorium intitolato a Leo de Berardinis Il sindaco Toni Aloia: «La rinascita della nostra società passa attraverso la Cultura e l’educazione»

Il Sindaco Aloia dona un omaggio floreale alle sorelle del De Berardinis

ll Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Ciro Miniero, insieme al Sindaco Toni Aloia

Il Teattro-Auditorium di Vallo della Lucania intitolato a Leo De Berardinis

Il Sindaco di Vallo della Lucania, Toni Aloia

Il taglio del nastro del nuovo Teatro-Auditorium

La crescita del Cilento passa attraverso la Cultura. Questo è il coro unanime che, insieme al sipario del nuovo Teatro-Auditorium Città di Vallo della Lucania “Leo de Berardinis”, si è alzato da parte dei rappresentanti del mondo politico, religioso, imprenditoriale e culturale del territorio cilentano, presenti – lo scorso 13 maggio – alla cerimonia di inaugurazione «non di un semplice edificio, ma di un luogo di aggregazione culturale». Importante esempio di riqualificazione urbana di una struttura preesistente, l’Auditorium acquista una valenza particolare grazie anche alla decisione dell’Amministrazione Aloia di intitolarlo a Leo de Berardinis: «[..] attore, drammaturgo e registra teatrale, nato a Gioi Cilento il 29 dicembre 1939 e scomparso a Roma il 18 settembre 2008. Distintosi nella sua carriera come uno dei talenti più creativi e profondi del teatro di ricerca di fine Novecento. Dotato di genio e inventiva, meritandosi fama di artista popolare ed eccelso sperimentatore di nuove forme espressive. Senza dimenticare mai le sue origini campane e il dialogo con i Maestri, da Eduardo De Filippo a Raffaele Viviani, da Totò alla sceneggiata napoletana», come si puntualizza nella delibera della Giunta del Comune di Vallo della Lucania. «È un evento storico per questa città», ha esordito il sindaco Toni Aloia nei suoi saluti e ringraziamenti iniziali, proseguendo: «Non posso nascondervi la sincera e profonda emozione per questa giornata. Il gran giorno è arrivato, finalmente. La città è in festa per quest’evento storico. Un evento importante per tutti quanti noi. Un sogno partito da lontano. Nel 2003, quando ero consigliere comunale – delegato alle Politiche Sociali nell’Amministrazione Sansone – decisi di proporre il progetto di conversione dell’ex mattatoio comunale ad Auditorium. Un progetto importante – puntualizza il Primo Cittadino di Vallo della Lucania – che comprendeva l’Auditorium e parte del Parco della Musica (visto che il progetto non è stato ancora del tutto completato), a cui molti non credevano. Insieme a Maurizio de Cesare – responsabile del Settore Lavori Pubblici del Comune di Vallo – ci recammo in Regione da un figlio di questa città, il prof. Federico Rossi, che appena vide il progetto si

entusiasmò. Da lì a poco, con una misura adeguata, fu finanziato il I° lotto (il secondo lotto è stato finanziato nel 2011 durante l’Amministrazione Cobellis). Quest’opera è venuta fuori grazie alla genialità, alla professionalità dei tecnici del posto». A tal proposito, Aloia ha invitato a salire sul palco: l’Ing. Angelo Schiavo, l’Arch. Massimo Sansone, l’Arch. Valentina Grimaldi, l’Ing. Fedele Oricchio e il Geom. Roberto Piccini, l’Arch. Edmondo Scarpa e il già citato Geom. Maurizio de Cesare. «Sono orgoglioso di loro – sottolinea il sindaco Aloia – e di tutte le maestranze che si sono alternate. Mi sia consentito di ringraziare in particolare il maestro Renato Ricciardi che ha progettato e realizzato questa bellissima scenografia del palcoscenico. Cari amici, se siamo qui lo dobbiamo anche a loro, al loro impegno, alla loro fatica, alla loro dedizione ed amore per questa nostra città. Una vera e propria squadra del posto. Per cui abbiamo dei talenti nel nostro territorio Questi risultati ripagano dei sacrifici fatti. Ci rinfrancano nel cammino intrapreso. Fanno percepire – a noi stessi e alla Comunità amministrata – la bellezza della Politica, quella che costruisce quotidianamente il bene comune».Continua ancora il sindaco Aloia: «Questa struttura è messa a disposizione, non di una città, ma di un territorio più vasto, per poter crescere culturalmente. La crisi che tutti noi stiamo vivendo, non è soltanto politica-economica, ma è una crisi etica, culturale e antropologica. Quello che oggi avvertiamo è la mancanza di quei luoghi educativi che prima avevamo. Quei luoghi dove si formava il valore di una persona, dove si formava la persona del domani. Sono venute meno le istituzioni tradizionali, come la famiglia e la scuola. Tutto ciò ha creato, in ciascuno di noi, una mancanza. Siamo orfani di qualcosa. Queste strutture servono a colmare tale mancanza. La rinascita della nostra società passa necessariamente attraverso la Cultura, all’educazione». E, in merito a ciò – per evidenziare ulteriormente l’importanza di questa nuova struttura – il sindaco di Vallo della Lucania ha citato Henri Bergson, che – ritirando nel 1927 il Premio Nobel per la Letteratura – disse: «Sono onorato di ricevere un premio da un popolo che ha capito che il primo problema politico di una società è l’educazione». Ricollegandosi a tale citazione, Toni Aloia ha ribadito l’impegno profuso dall’Amministrazione comunale rispetto alla promozione della Cultura: «Il nostro impegno, in questi anni, è stato massimo anche per poter dotare la nostra città delle

adeguate infrastrutture, necessarie per poter far crescere culturalmente il nostro Cilento. La dimostrazione è questa struttura, che si va ad integrare con una serie di processi che sono stati avviati in città: l’attivazione del Polo Tecnologico Universitario e di una rinnovata Biblioteca Comunale, all’interno del Palazzo della Cultura. E perché no, anche l’aumento dell’offerta formativa nelle scuole. Infatti, sono stati attivati nuovi indirizzi scolastici. Mi piace in questo contesto ricordarne solo tre: il Liceo Musicale, il Liceo Coreutico (unico a Sud di Salerno) e il Conservatorio Musicale». Per il sindaco: «Un Paese senza arte e cultura è destinato a morire. Investire in cultura significa anche combattere lo scoraggiamento, la passività, l’immobilismo, il pessimismo, il disfattismo dilagante che alberga nella nostra società». Infine, Aloia ha concluso il suo intervento, leggendo un passaggio tratto dal discorso (“Aprire un teatro”) pronunciato da Leo de Berardinis in occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio al Teatro San Leonardo di Bologna (nell’aprile del 1995): «Aprire un teatro oggi significa o dovrebbe significare: rifondarlo. Cosa, appunto, delicatissima. Rifondare un teatro è come rifondare una società democratica, basata sull’essere e non sull’apparenza, sulla giustizia e non sulla rapina, sulla lealtà dei propositi e non sulla mistificazione, sull’uso corretto ed egualitario dei mezzi e non sullo squilibrio, sulla solidarietà concreta e disinteressata, e non parolaia o d’effimero consenso. Il Teatro è veramente lo specchio profondo del Tempo». Un simile riconoscimento non poteva lasciare indifferenti i familiari del rimpianto Artista cilentano. Nel corso della cerimonia, infatti, è stata letta anche la lettera di Carola de Berardinis, figlia di Leo. Nella missiva, oltre ad avere ringraziato l’Amministrazione Aloia, Carola de Berardinis ha assicurato che farà dono al teatro del baule dei costumi della compagnia Teatro di Leo. Inoltre, presenti all’evento, anche le sorelle de Berardinis, che – salite sul palco – hanno ringraziato il promotore dell’iniziativa riguardante l’intitolazione del teatro al fratello, Michele Murino. Quest’ultimo, a sua volta, ha commentato: «Leo de Berardinis, nato a Gioi Cilento, è stato tra i più grandi attori, registi e drammaturghi del secolo scorso, che ha lasciato una traccia indelebile nel teatro italiano. Ora bisogna operare una possibile programmazione nel segno di Leo». E di programmazione ha parlato, altresì, il

sindaco Aloia, quando ha invitato a salire sul palco, il Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Ciro Miniero. Il Primo Cittadino ha assicurato che si farà garante affinché la programmazione del nuovo Auditorium non entri in contrasto con quella del Cineteatro "La Provvidenza". «Questo è un momento bello per la Città. Un momento in cui si gioisce insieme per un’opera portata a compimento. Ed è un’opera bella, non soltanto sotto il punto di vista estetico, ma perché porta con sé un’idea molto forte: quella dell’incontro. Questo favorirà la crescita. Cultura significa cuore aperto. Significa respirare a pieni polmoni. L’augurio mio è che possiamo crescere in questa dimensione: di apertura culturale», queste le parole di Sua Eccellenza Miniero. Crescita culturale: questa, in sintesi, la finalità sottesa all’apertura del Teatro-Auditorium “Leo de Berardinis”. Come ha ulteriormente puntualizzato il vicesindaco di Vallo della Lucania, Marcello Ametrano: «La cultura è come una fonte a cui tutti dovremmo abbeverarci. Ci auguriamo che l’apertura di questo nuovo teatro possa essere il fulcro di una nuova stagione, soprattutto per quanto riguarda la formazione al livello teatrale e musicale. Vallo, infatti, ha puntato molto sulla cultura e sulla musica. Tant’è che siamo sede di Conservatorio. Tuttavia, è giusto ringraziare anche le Amministrazioni precedenti, come quella guidata dall’On Luigi Cobellis, ex sindaco di Vallo della Lucania. Inoltre, cercheremo di creare un dialogo, sia con il CineTeatro “La Provvidenza” di Vallo, che con il Teatro di Agropoli, al fine realizzare una programmazione delle rispettive Stagioni Teatrali non in contrapposizione, ma in sinergia». Un arricchimento culturale che non si limita alla sola città di Vallo della Lucania, ma che si estende a tutto il territorio Cilentano, come ha puntualizzato il Primo Cittadino di Salento, Gabriele De Marco: «L’apertura di questo nuovo teatro è un fatto molto importante, non soltanto per Vallo, ma anche per i territori limitrofi. Un’iniziativa che non posso che condividere, vista la particolare attenzione che il Comune di Salento sta dedicando alla promozione culturale. L’anno scorso, infatti, diverse sono state gli eventi che abbiamo organizzato. Tra questi, l’evento che ha visto come protagonista Peppe Barra, nell’ambito della programmazione di “Agorà Contemporanea, festival delle identità culturali” (progetto finanziato dalla Regione Campania, che ha la finalità di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale, materiale ed immateriale, delle aree interne del Cilento, quale

volano di economie di sviluppo basate sul turismo sostenibile), di cui Salento è stato Comune capofila. Un fatto importante – prosegue Gabriele De Marco –, sia per la crescita del territorio, sia per scoprire nuovi talenti. Perché, nel Cilento, ci sono tanti talenti, dobbiamo soltanto cercare di valorizzarli». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Stella Cilento, Antonio Radano, il quale si è soffermato – anche lui – sull’importanza che questa nuova struttura potrà avere sui giovani talenti cilentani, sulle generazioni future. Infine, non potevano mancare le parole del sindaco di Gioi Cilento, Andrea Salati: «Innanzitutto, sono orgoglioso che il Teatro-Auditorium sia stato intitolato ad un mio illustre concittadino. Per questo, ringrazio il sindaco Toni Aloia e tutta l’Amministrazione comunale. Allo stesso tempo, vorrei evidenziare che – a Gioi Cilento – abbiamo già reso omaggio a Leo de Berardinis, dando il suo nome alla via dove si trova ubicata la sua abitazione natia. Un doveroso omaggio. La messa in opera della targa con la scritta “Leo de Berardinis” avverrà il prossimo 15 ottobre – nel corso della quinta edizione dell’evento culturale “Un Libro al Mese” – in occasione della presentazione del libro “Per una poetica del molteplice. Intervista a Leo de Berardinis”, del prof. Alfonso Amendola dell’Università di Salerno. Mi piace sottolineare che – prima che Leo de Berardinis venisse colpito dall’incidente di anestesia che lo portò al coma – avevo avuto con lui diversi colloqui telefonici. Avevamo, addirittura, fissato il mese – settembre 2001 – di un suo ritorno a Gioi. Purtroppo, qualche settimana prima di tale data, ci fu l’incidente di anestesia che lo portò al coma e poi alla morte. Ciò, ovviamente, ha impedito a Leo de Berardinis di tornare nella sua terra natale, di realizzare questo suo desiderio, di cui era entusiasta». Rosy Merola Foto: GIuseppe Palladino


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attualità

Politica

LETTERA APERTA AL Signor Presidente della Repubblica On. Prof.Sergio MATTARELLA - Palazzo del Quirinale – ROMA

Il 31 maggio election day Il prossimo 31 maggio, election day, quasi 23 milioni di elettori saranno chiamati al voto per rinnovare 7 Consigli regionali. Al voto il Veneto, la Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia. Si vota anche per il rinnovo di oltre 1000 Consigli comunali. Saranno complessivamente quasi 23 milioni gli italiani chiamati a votare. Ad Aosta, Trento e Bolzano e nei comuni delle amministrazioni autonome di Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige, le elezioni Comunali sono fissate per il 10 maggio (eventuali ballottaggi il 24 maggio). Questo il quadro dei candidati presidenti alle Regionali. In veneto i candidati alla presidenza sono sette. Dal governatore uscente Luca Zaia (Lega) alla diretta antagonista Alessandra Moretti (Pd). Ci sono poi Flavio Tosi, staccatosi dal Carroccio, e l'indipendentista Alessio Morosin. M5S presenta Jacopo Berti mentre Forza Nuova fa scendere in campo Sebastiano Sartori. La lista civica ambientalista e solidale si affida a Laura Di Lucia Coletti. In toscana sono sette le candidature presentate per la presidenza della Regione Toscana sostenute complessivamente da dieci liste. Enrico Rossi, governatore uscente, è sostenuto da Pd e dalla lista Popolo toscano. Claudio Borghi, candidato di Lega Nord e Fratelli d'Italia. Giacomo Giannarelli, sostenuto dal M5S. Gianni Lamioni, candidato della lista Passione Toscana, espressione di Ncd e Udc. Tommaso Fattori, candidato di Sì-Toscana a sinistra. Stefano Mugnai,candidato di Forza Italia e di LegaToscana-Più Toscana. Gabriele Chiurli, sostenuto da Democrazia Diretta. In liguria Raffaella Paita sfida Giovanni Toti. Paita è sostenuta da Pd e Liguri per Paita; Giovanni Toti da Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Nuovo Psi, Riformisti, Ap-Liguria, Liberali. C'è curiosità per vedere il risultato che otterrà l'ex Pd Luca Pastorino, che si è candidato in contrapposizione a Paita, e che potrebbe erodere consensi alla candidata renziana. E poi c'è Alice Salvatore, 32 anni, che corre per il M5S. Gli altri candidati sono Antonio Bruno per 'Progetto Altra Liguria', lista civica che si ispira al leader greco Tsipras; Enrico Musso, per la lista civica di centrodestra 'Liguria Libera'; Matteo Piccardi del Partito comunista dei lavoratori; Mirella Batini per Fratellanza donne. In umbria sarà con tutta probabilità lo scontro tra la presidente uscente, Catiuscia Marini (centro sinistra), e il candidato del centro destra, il sindaco di Assisi, Claudio Ricci (con Andrea Liberati dei Cinquestelle a fare da terzo incomodo), a caratterizzare lo scontro elettorale alle prossime regionali in Umbria. Marini è sostenuta da quattro liste, con il suo partito, il Pd, il Psi e Sel (ma, rispetto al 2010, senza Idv e la sinistra ex Prc che si richiama a Tsipras) e molti esponenti della società civile, mentre Ricci può contare sull'appoggio di 6 liste, tre delle quali civiche (con anche esponenti Udc e Ncd) e tre politiche (Fi, Lega Nord e Fratelli d'Italia). Nelle marche sono cinque i candidati presidenti. Tra loro il presidente uscente Gian Mario Spacca, in lizza per la terza volta, dopo avere rotto con il centrosinistra (con cui ha governato per anni), questa volta sostenuto da Marche 2020 (la sua lista in cui sono confluiti anche candidati di Area Popolare), FI; l'ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, sostenuto da Pd, Uniti per le Marche e Popolari Marche-Udc. E ancora Gianni Maggi di M5S, Edoardo Mentrasti (Altre Marche-Sinistra Unita), Francesco Acquaroli con la coalizione Centrodestra Marche (Fdi-An e Lega). La

candidatura di Acquaroli è stata depositata dalla leader di Fdi-An Giorgia Meloni. In campania la sfida è a sei. L'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca (Pd, Campania in rete, De Luca presidente, Campania Libera, Insorgenza Civile e Meridionalisti democratici, Idv, Scelta e Centro Democratico, Udc, Psi, Davvero Verdi), sfida l'attuale governatore, Stefano Caldoro (Popolari per l'Italia, Vittime della Giustizia, Movimento mai più la Terra dei fuochi, Caldoro presidente, Noi Sud, Ncd, Forza Italia, Fratelli d'Italia). Gli atri in lizza sono Valeria Ciarambino (M5s) e Salvatore Vozza (Sinistra e Lavoro). Marco Esposito - candidato governatore della lista civica Mo' (cioè "adesso" in dialetto napoletano). In puglia Michele Emiliano (8 liste di centro sinistra) con gli uscenti del Pd Mario Loizzo, Giovanni Giannini, Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea. Con la lista civica 'Emiliano sindaco di Puglia' sono candidati l'ex prefetto di Bari Antonio Nunziante, il presidente uscente del Consiglio regionale Onofrio Introna e l'assessore uscente al Bilancio Leonardo Di Gioia. Nella lista 'La Puglia con Emiliano' è capolista l'ex pm Desirèe Digeronimo. Centrodestra diviso: con Francesco Schittulli c'è l'ex deputato Pinuccio Gallo oltre ai fittiani Stefano Miniello, Ignazio Zullo, consigliere uscente di Forza Italia e il senatore Pietro Liuzzi. Altre quattro liste di centrodestra sostengono Adriana Poli Bortone con otto consiglieri regionali uscenti candidati nella lista di FI. In campania la sfida però è ricca di spunti di contrapposizione. Intanto la sfida tra generali; un alto generale dell'esercito guida la lista 'De Luca presidente' su Napoli; con Caldoro, invece, nella lista del Ncd si schiera un altro generale, già vicecomandante generale dell'Arma dei Carabinieri e direttore dell'Aisi. Sempre in Campania, la conduttrice tv Eleonora Brigliadori capeggia la lista dei Verdi nella circoscrizione provinciale di Napoli. Infine la sfida a colpi bassi tra De Luca e Caldoro. Una campagna elettorale che ruota intorno al tema degli degli impresentabili in lista. Niente programmi ed idee ma a colpi di messaggi i social network. I due principali contendenti, Stefano Caldoro e Vincenzo De Luca, duellano su Facebook sulla gestione della sanità campana. Ad accendere la miccia è il governatore uscente Caldoro: «Ho salvato le strutture ospedaliere a Salerno - esordisce sulla sua pagine ufficiale - interverrò anche su Agropoli. Su Agropoli il duo 'De Luca Alfieri' racconta menzogne, falsità. Il decreto 49, che prevedeva le chiusure, lo ha scritto la sinistra. Oggi gli stessi che lo hanno scritto sono con loro, tutti. Noi - prosegue Caldoro - abbiamo aumentato i posti letto, loro li vogliono cancellare». Passa un'ora e mezza e a Caldoro risponde lo stesso De Luca attraverso il suo profilo ufficiale: «Sono terrorizzato - scrive - dall'idea che Stefano Caldoro voglia ancora interessarsi delle strutture ospedaliere della provincia di Salerno. Basta con i giochi di prestigio - sottolinea l'ex sindaco di Salerno - a dieci giorni dal voto: Caldoro dice di poter aprire l'ospedale che lui stesso ha chiuso e di tenere aperti ospedali che ormai sono in uno stato comatoso per colpa sua e della sua amministrazione».

Signor PRESIDENTE, animato da profonda stima e fiducia nella Sua persona, supremo arbitro delle Istituzioni e garante dei diritti dei cittadini, mi permetta di comunicarLe che il prossimo 31 maggio non voterò. È la prima volta nella mia vita, ho 72 anni, che deliberatamente e in anticipo ho deciso, per dignità e protesta, di non votare e intendo rendere nota e pubblica questa decisione che non avrebbe invece nessun significato se praticata in silenzio e soltanto per indolenza o disinteresse civico. Non ricordo se ciò, per il passato, sia già avvenuto; ma se fosse accaduto sarà stato determinato da un oggettivo impedimento come il trovarmi all'estero da i miei fratelli emigrati in Argentina e in Francia, oppure per malattia. I motivi per cui non voterò sono molteplici e tutti gravi, ma intendo indicarne soltanto uno che è, per cosi dire, il principale e incorpora in sé tutti gli altri, riducendone, ove ciò fosse possibile, la tenebrosa gravità. Sono ormai trascorsi 2 anni che l'Amministrazione Comunale di Giugliano è stata sciolta per infiltrazione della camorra. Questo è un gravissimo vulnus che ricade oggettivamente, lo si pensi o meno, non soltanto sul Sindaco e i Consiglieri comunali del tempo, ma su tutti i cittadini elettori e rappresentati da quel Sindaco e da quei Consiglieri comunali. Ora già da diversi mesi, in vista della tornata elettorale del 31 maggio, gli aspiranti alle cariche comunali fanno un gran parlare, come sempre, dei progetti, in alcuni casi faraonici ed utopistici, che si impegnano a realizzare per il bene comune e per una rinnovata e civile vivibilità di Giugliano in Campania. E fin qui nulla di male, tanto attiene ad una consolidata dialettica civile e politica di cui è preferibile sempre individuare e scorgere i valori positivi e concretamente propositivi, prima di quelli demagogici, determinati da pressapochismo e incompetenza, per mancanza di qualsivoglia pregressa esperienza di impegno sociale. È comunque un segno di speranza la candidatura di tanti giovani e in particolare di tante donne motivate dall'istanza di un reale superamento delle persistenti discriminazioni di genere e dalla volontà di perseguire la realizzazione dei valori proclamati dalla Costituzione della Repubblica Italiana, la più bella del mondo, come ci viene riconosciuto, che attendono ancora piena attuazione nel nostro territorio. Comunque, nell'enunciazione di programmi e iniziative, non una sola voce si è levata, finora, dall'estrema destra all'estrema sinistra, se questi riferimenti di collocazione politica hanno ancora oggi un residuo significato, per chiedere con coraggio e determinazione la risposta ad un interrogativo che pesa come un'oscura e irrisolta cappa di piombo sulla Città: il volere e dovere conoscere, in modo chiaro e circostanziato, prima e non dopo del 31 maggio, fatti e responsabilità che hanno determinato lo scioglimento dell'Amministrazione Comunale di Giugliano in Campania. Quella Giugliano che spesso viene indicata dai politici, per sottolinearne in modo enfatico la rilevanza che dovrebbe avere e che invece non ha, come terza città della Campania dopo Napoli e Salerno, ed è vero, ma è altresì vero, e tanto sfugge o è ignorato, che Giugliano, per numero di abitanti, è la prima città d'Italia non capoluogo, e tra i circa 9000 Comuni d'Italia si colloca al quarantesimo posto, mentre è arduo stabilirne la collocazione per efficienza dell'Amministrazione e per i servizi ai cittadini. Si va dunque incontro alle elezioni del 31 maggio come se nulla fosse accaduto e l'accaduto, anzi, risulta oggettivamente rimosso e dimenticato , come un fatto irrilevante di un passato remoto. Nel ruolo, desidero precisarlo, di quisque de populo che può e deve esprimere liberamente il proprio pensiero, ritengo che il diritto-dovere di adoperarsi per conoscere le cause dello scioglimento dell'Amministrazione Comunale incomba su tutti i cittadini di Giugliano in Campania, compresi i signori Commissari che, in questi 2 anni, hanno amministrato la Città, nominati dallo Stato ma rappresentanti del Popolo. Personalmente, come ex presidente degli ex-alunni, ho manifestato questo mio malessere e l'istanza di conoscenza in un'assemblea, presieduta dal Vescovo di Aversa, v.Presidente della CEI, tenutasi nell'Istituto dei Fratelli Maristi, nell'au-

via Badolato, 15 Vallo della Lucania (SA) Tel Fax 0974.75607 Tel 0974.350121

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

tunno scorso. Il non conoscere ancora, dopo 2 anni, fatti e responsabilità, non mi consente di esercitare con libertà, responsabilità, consapevolezza il diritto-dovere di voto. Adempiere un diritto-dovere in queste condizioni stride con l'irrinunciabile dignità personale. Non meno grave si presenta il quadro delle elezioni regionali in Campania, come quotidianamente denunciato dalla stampa e da autorevoli opinionisti, per la presenza nelle liste di candidati indagati e anche già condannati. Accentua poi questa amarezza non tanto il fatto che il Governo della Repubblica disattenda una sentenza della Corte Costituzionale, quanto le motivazioni addotte che si fondano sul presupposto che tutti i cittadini italiani siano stupidi; mentre sarebbe semplice e vero comunicare che i "conti" non consentono, nell'immediato l'esecuzione integrale della sentenza della Corte Costituzionale e si parla con incompetenza e stupefacente faciloneria di un "bonus" per i pensionati. Nell'esprimere questa mia decisione di non votare, non mi sento affatto confortato che essa sarà adottata, come la stampa già prevede, da un numero di cittadini che si avvia a raggiungere la maggioranza assoluta, essendo già ora ampia maggioranza relativa. Un libro pubblicato pochi anni fa e che ha ottenuto un notevole successo internazionale termina con questa frase: «maledetti bastardi, sono ancora vivo!» Quella conclusione mi deluse e mi amareggiò, non perché non condividessi quel «maledetti» che invece condivido pienamente, rivolto contro il male e la camorra, ma perché con quel finale è proclamata la salvezza di un singolo. Qui, a Giugliano in Campania, il problema è la salvezza di tutti e in particolare dei giovani. Il diritto alla vita, il diritto alla salute è il primo e fondamentale diritto che continua, con infamia, ad essere oltraggiato. I necrologi che quotidianamente vengono affissi in città rendono amaramente nota a tutti l'età dei defunti, spessissimo compresa tra i 40 e i 60 anni. Non mi sembra che questa sia un'età in cui sia normale e naturale morire; mentre fino a poco tempo fa e, in parte, tutt'ora si continua a negare dai responsabili della sanità qualsiasi rapporto tra avvelenamento del territorio e mortalità. Con il diritto alla vita e alla salute oltraggiato e compromesso che significato ha parlare degli altri diritti? Che significato ha votare? La dignità residua non lo consente. Presso l'ONU, la Banca Mondiale di New York, la BCE di Francoforte, l'Università di Cleveland negli USA, e in tante altre città d'Italia e d'Europa, numerosi sono i giovani e le giovani di Giugliano che ricoprono incarichi di prestigiosa responsabilità, e nella stessa Giugliano va ampliandosi la schiera di docenti universitari, fino a qualche decennio fa inesistente, e di prestigiosi operatori al servizio dello Stato, nelle professioni, nella narrativa, nel giornalismo. Questi giovani, in particolare, non meritavano l'onta di scoprirsi cittadini di un Comune sciolto per camorra. Le ho scritto, Signor Presidende, con la grande stima e fiducia che mi derivano dalla Sua elevata testimonianza di vita e dalla sua specifica e onorata sensibilità. La ringrazio infinitamente per l'attenzione e Le porgo i più deferenti saluti Avv. Giovanni Bottone Giugliano in Campania 20 maggio 2015 Accademia dei Parmenidei. Ufficio stampa.


eventi 15 Castelnuovo Cilento

All’Istituto d’Istruzione Superiore Ancel Keys

Solidarietà: Valore condiviso e da condividere

Don Luigi Merola, il giornalista Vincenzo Rubano e il Direttore de “Il Giornale del Cilento” e “Logos Sud” Marcello Federico, insieme per parlare dell’importanza della solidarietà

In primo piano Don Luigi Merola, a sinistra il prof. Marcello Federico e, a destra, e il giornalista Vincenzo Rubano

Don Luigi Merola e il giornalista Vincenzo Rubano

Don Luigi Merola

insieme agli studenti: Don Luigi Merola, Presidente della Fondazione “A voce d’ ‘e creature”, il giornalista-scrittore, Vincenzo Rubano e il Direttore de “Il Giornale del Cilento” e “Logos Sud”, il prof. Marcello Federico. A moderare il dibattito, il Dirigente Scolastico, la prof.ssa Maria Masella. «All’inizio, avevamo deciso di aggiungere un punto interrogativo al tema scelto per questo incontro. È la solidarietà un valore condiviso? Poi ci abbiamo riflettuto e abbiamo concluso che il punto interrogativo non ci appartiene. Per noi è una certezza. Deve essere una certezza. La solidarietà, in senso lato, è un valore condivisibile, in cui dobbiamo credere profondamente. È vicinanza a quello che è un destino umano». In questo modo, la prof.ssa Maria Masella ha introdotto il dibattito. Un momento di incontro, durante il quale i relatori hanno condiviso con gli studenti le loro esperienze di vita e di lavoro. Tutte accumunate da uno stesso valore: quello della solidarietà. Così, Vincenzo Rubano ha raccontato ai ragazzi del suo lavoro di giornalista “embedded". «Giornalisti che vanno a seguito delle truppe nei teatri operativi, quali Afghanistan, Libano, Kosovo. “Embedded”, dall’inglese: nello stesso letto», puntualizza Rubano, che prosegue: «Sono stato un pò in giro per il mondo e ho scritto anche un libro, “Soldati di

Da sinistra: il prof. Marcello Federico, Don Luigi Merola e il giornalista Vincenzo Rubano

“Solidarietà: Valore condiviso e da condividere”. Questo il tema trattato, lo scorso 7 maggio, all’Istituto d’Istruzione Superiore “Ancel Keys” di Castelnuovo Cilento. A confrontarsi

pace”. Ma, tengo a precisare sempre una cosa: non sono andato in Afghanistan per scrivere un libro. Ho sentito il bisogno di farlo, per far conoscere - a chi sta in Italia - quello che effetti-

vamente succede in quel Paese, cosa fanno i nostri soldati in Afghanistan. Siamo abituati ad immaginarli come delle persone armate fino ai denti, che fanno la guerra. Che distruggono. Invece, la prima lezione che ho appreso da questa esperienza è che ci sono soldati che distruggono, ma ci sono anche soldati che costruiscono. È quello che fanno i nostri militari: costruiscono la Pace, a rischio della propria vita». Perché, come sottolinea sempre Rubano: «Noi non siamo lì per fare la guerra. La nostra Costituzione ce lo vieta. Siamo lì in una missione di pace. E come si costruisce la Pace? Costruendo strade, pozzi, scuole, ospedali. Uomini e donne che vanno in questi luoghi, oltre che per lavoro, per passione. Non certo per soldi. Lo fanno con grande coraggio, umanità, solidarietà». Di tutt’altro tipo di “guerra” - «quella che facciamo tutti i giorni a Napoli» - ha parlato Don Luigi Merola, riferendosi alle esperienze di vita presenti nel libro “Storie di ragazzi tra legalità e camorra”, da lui curato. Una raccolta di racconti, testi teatrali e testimonianze – narrate da numerosi scrittori, artisti, autori teatrali e giornalisti –, il cui ricavato è destinato alla Fondazione “A voce d’ ’e creature” (che ha sede in un bene confiscato alla camorra, nel quartiere Arenaccia di Napoli). «Noi, a Napoli, abbiamo una tragedia più silenziosa rispetto a quella descritta da Vincenzo Rubano. Quella dei bambini vittime della criminalità organizzata. Tuttavia, a Napoli, non esiste solo la camorra, ma esistono anche le persone che la combattono. Non con le pistole o con gli arresti, questo è compito delle forze dell’ordine, dei magistrati. Noi lo facciamo attraverso la Fondazione “A voce d’ ’e creature”, attraverso la formazione, l’educazione. Perché, il nostro problema si chiama ignoranza», precisa Don Luigi che continua: «Siamo convinti che soltanto partendo dalla scuola, dalla formazione, possiamo costruire una realtà diversa». Questo perché, come sostenuto in passato (1994) dall’ex Procuratore capo di Palermo, Antonino Caponnetto (scomparso nel 2002): «La mafia teme la scuola più della giustizia, l’istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa». Infatti, dopo aver narrato la storia di “Paoletta” – contenuta nel già citato libro “Storie di ragazzi tra legalità e camorra” (“Io sono solo una bambina”, Pino Imperatore) –, Don Luigi termina il suo intervento sottolineando: «Fare legalità significa togliere la mentalità mafiosa. La legalità non è soltanto

Don Luigi Merola e il giornalista Vincenzo Rubano

Da sinistra: il prof. Marcello Federico, Don Luigi Merola, la DS Maria Masella e il giornalista Vincenzo Rubano

rispettare le regole. Non soltanto lo Stato deve fare lo Stato, anche il cittadino deve fare il cittadino. Dobbiamo metterci insieme, imparare a fare squadra. Dobbiamo amarci di più. Solo stando insieme possiamo vincere questa battaglia contro la criminalità». Infine, le conclusioni di questo incontro sulla solidarietà sono state affidate al prof. Marcello Federico: «Come hanno raccontato Vicenzo Rubano e Don Luigi Merola, sono tante le persone che soffrono. Sono state citate le guerre, le persone che fuggono con i barconi e raggiungono l’Italia. Davanti a questi fatti di cronaca, non ci dobbiamo dimenticare che anche i nostri nonni sono stati emigranti. Non ci dobbiamo girare dall’altra parte davanti a queste situazioni. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare – prosegue il Direttore de “Il Giornale del Cilento” e “Logos Sud” – che ci sono tante persone che soffrono anche nel nostro territorio. Ci sono tanti modi di trasmettere amore. La parola “solidarietà è questo: un messaggio d’amore. Ritengo che la solidarietà è una sinergia d’amore. Una sinergia che unisce e va lontano. Quindi, ricollegandomi a quanto detto da Don Luigi: dobbiamo fare squadra. Abbiamo bisogno di dialogo. Dobbiamo essere coraggiosi. Ma dobbiamo essere anche gentili, perché l’arroganza non porta da nessuna parte». E, poiché “le

parole sono importanti”, evidenziamo che - su un piano etico e sociale – la parola solidarietà [der. di solidario, sull’esempio del fr. solidarité] sta ad indicare un rapporto di fratellanza e di assistenza reciproca che unisce i membri di un gruppo. Pur essendo, quindi, un valore condiviso e da condividere – ahimè – si tratta di un termine abusato, inflazionato. Impropriamente usato con fini populisti. Invece, dovremmo ricordarci sempre che: «Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza» (Charlie Chaplin, Il grande dittatore - Discorso all'umanità). Rosy Merola


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provincia

sanità salernitana

viaggio sPirituale in 3d

autostrada a3

Musei Vaticani 3d sbarca Aperto al traffico un nuovo «squillante nomini all’Archeologico di salerno tratto all’altezza di lauria nord subito i direttori Sabato 16 maggio scorso i visitatori del Museo ArcheLo scorso 18 aprile è stato aperto al traffico un nuovo tratologico Provinciale di Salerno hanno partecipato ad to dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, all’altezza di sanitari di distretto un sorprendente Viaggio Spirituale in 3D, attraverso Lauria Nord, lungo la Carreggiata Sud tra i km 139 e 143,100. la Storia dell’Arte Occidentale. e dei presidi una corsia di emergenza laterale di In occasione della Not- lo stato più puro. Un ci- e Caravaggio a quelli di 3 metri, per una larghezza complesospedalieri» te Europea dei Musei, cerone d’eccezione, San- Van Gogh e Dalì. Suggesiva della piattaforma stradale pari a l’Associazione Fonderie dro Barbagallo, Curato- stive riprese, grazie al mix 24,80 metri. Il macrolotto 3.1 si sviLa richiesta del sindacato

La gestione del sistema sanitario nel salernitano ritorna sotto la lente d’ingrandimento dei sindacati di categoria. Pietro Antonacchio, Segretario Generale Cisl fp Salerno, invita il manager della Asl, Antonio Squillante, a procedere nell'immediato agli affidamenti degli incarichi ai Direttori Sanitari di distretti e dei presidi ospedalieri. «Molti sono incapaci e rischiano di far diventare ogni centro di costo una repubblica delle banane – ha accusato Antonacchio - quello del distretto di Giffoni Valle Piana/Pontecagnano è l'emblema dell'effimero» ha aggiunto. Secondo Antonacchio poi bisogna che da subito nell'Asl Salerno ci si impegni ad elaborare circolari applicative degli istituti contrattuali poiché la difformità di trattamento giuridico ed economico, si protrae da molti anni e nonostante gli sforzi profusi anche dal manager Squillante nulla è cambiato negli anni.

Humanitas salerno ha donato un defibrillatore al Palazzo di giustizia Humanitas Salerno ha donato un defibrillatore al Palazzo di Giustizia. Nell'Aula di Udienza Civile della Corte di Appello di Salerno, il Presidente dell'Associazione, Roberto Schiavone di Favignana, ha consegnato la macchina dae al Tribunale.

Durante l'incontro, sono stati anche consegnati gli Attestati di Formazione al Personale che ha partecipato al Corso di Primo SoccorsoBlsd, realizzato per loro dagli istruttori Humanitas. «Un’azione di buon senso, diffondere piani di gestione delle emergenze, addestrare risorse umane in grado di garantire una defibrillazione precoce con un defibrillatore semiautomatico – ha spiegato il presidente Roberto Schiavone di Favignana - il cui utilizzo raddoppia la probabilità di sopravvivenza nel caso di arresti cardiaci avvenuti fuori dall'ambiente ospedaliero. In caso di emergenza anche pochi minuti, in attesa dei soccorsi sanitari, possono essere fatali e quindi essere in grado di salvare una vita».

Culturali ha trasformato l’Archeologico di via San Benedetto in una grande sala cinematografica per ospitare, in esclusiva, il film-evento realizzato da SkyArte: Musei Vaticani 3D. L’apertura straordinaria del Museo fino alle ore 23.00 ha offerto ai visitatori la possibilità di assistere a due proiezioni gratuite del film ed immergersi nel cuore dei Musei Vaticani e della Cappella Sistina. Un’occasione unica per vivere l’emozione dell’arte al-

re delle Collezioni Storiche dei Musei Vaticani, ha preso per mano i visitatori per condurli letteralmente all’interno di uno dei musei più visitati del mondo. È stato possibile così ammirare, fino quasi a toccare con un realismo senza precedenti, le più suggestive opere d’arte raccolte in due millenni di storia. Dai capolavori della statuaria classica alla Pietà di Michelangelo, fino alle sculture moderne di Fontana, dai dipinti di Giotto, Leonardo Da Vinci

unico tra 3D nativo e la più avanzata tecnica di dimensionalizzazione, hanno mostrato in tutto il loro splendore anche i singolari affreschi delle Stanze di Raffaello, come La Scuola di Atene, i capolavori di Michelangelo della Cappella Sistina come la Creazione di Adamo e il maestoso Giudizio Universale. E tra una proiezione e l’altra la possibilità di partecipare anche ad una visita guidata, sempre gratuita, sul tema della notte e sui misteri dell’aldilà.

solidarietà. Presto distribuite 185.000 colazioni

Kellogg consegna i cereali nella sede del banco Alimentare di Fisciano

Sei milioni di colazioni verranno distribuite in tutta Italia da Kellogg alle ventuno sedi regionali del Banco Alimentare, 185.000 di queste sono destinate alle persone bisognose in Campania e consegnate alla sede del Banco Alimentare a Fisciano.

L’iniziativa rientra nel programma di Responsabilità Sociale Breakfasts for Better Days, grazie alla quale Kellogg si propone di aiutare i bambini e le famiglie in difficoltà, fornendo loro un aiuto concreto e donando cereali e snack per la prima colazione. Le sei milioni di colazioni che sono in corso di distribuzione su tutto il territorio sono state prodotte da Kellogg specificatamente per questa iniziativa benefica. La prima colazione è il pasto più importante della giornata perché fornisce l’energia necessaria per affrontarla al meglio. In Italia purtroppo non tutti possono farla: secondo l’ultima fotografia scattata dall’Istat, una persona su dieci sof-

fre la fame e il numero degli individui che cadono in stato di povertà alimentare è in continuo aumento. Oltre sei milioni di persone si trovano in stato di povertà assoluta e tra questi 1 milione 434 mila sono minori. Nel nostro Paese circa quindicimila Strutture Caritative distribuiscono pacchi alimentari ed erogano pasti caldi ai bisognosi. Quasi novemila di queste sono convenzionate con la Rete Banco Alimentare. Ogni giorno il Banco Alimentare distribuisce gratuitamente del cibo alle strutture caritative sul territorio, aiutando circa due milioni di poveri in Italia, di cui quasi duecentomila bambini. In Campania il Banco Alimentare aiuta 219 strutture caritative che assistono oltre centomila persone, quasi undicimila sono bambini. «Grazie al programma “Breakfasts for Better Days” stiamo aiutando le famiglie in difficoltà e abbiamo realizzato un’intera produzione di cereali per

la prima colazione da consegnare in tutta Italia grazie alla rete del Banco Alimentare» – ha dichiarato Kati Kaskeala, Direttore Comunicazione Sud Europa di Kellogg. «Lo scorso anno con la campagna “Acquista una confezione, dona una colazione” anche i nostri consumatori hanno partecipato attivamente per raggiungere questo importante risultato di solidarietà, acquistando 6 milioni di confezioni dedicati all’iniziativa». «L’emergenza della povertà alimentare che colpisce le famiglie italiane è sempre più preoccupante, come ogni anno ci confermano i dati Istat – ha spiegato Andrea Giussani, Presidente di Fondazione Banco Alimentare Onlus – L’aiuto che riceviamo dalle aziende è un contributo concreto e prezioso che ci consente di offrire quotidianamente del cibo ai bambini e alle famiglie che ne hanno bisogno. Siamo lieti di collaborare con Kellogg e di consegnare sei milioni di colazioni in tutta Italia».

questione aeroPorto

enac annuncia visita ispettiva a giugno «L’Aeroporto di Salerno ha una situazione gestionale molto grave», ha dichiarato a Radio Alfa il Presidente Enac (Ente Nazionale aviazione Civile), Vito Riggio, preannunciando la visita ispettiva nei piccoli aeroporti italiani, quelli sotto i cinquecentomila passeggeri. Una visita che porterà Riggio nel mese di giugno anche a Salerno. Riggio ha ricordato che la situazione critica riguarda una decina di aeroporti, tra cui quello salernitano, definendo la situa-

zione gestionale dello scalo salernitano «molto grave». Dichiarazioni che non sono passate inosservate quelle del presidente ENAC, Vito Riggio. Preoccupazione è stata espressa dal Segretario Provinciale Cisal Terziario Salerno, Giovanni Giudice. «Gli investimenti continui e cospicui, non sono serviti a nulla. Secondo Giudice, la colpa è da individuare nei ritardi del Ministero dell’Economia nello sbrigare mere procedure burocratiche, ma non dimentichiamo gli anni della politica politicante fatta di roboanti annunci svaniti nel nulla più totale» conclude il Segretario Provinciale Cisal.

È stato così completato il macrolotto 3.1. Il nuovo tratto si aggiunge a quello in Carreggiata Nord già aperto al traffico lo scorso 24 febbraio e comprende la galleria “Serra Rotonda”, di circa 3,8 km, il tunnel più lungo dell’intera Autostrada A3. Sulla Carreggiata Sud sarà consentito temporaneamente il transito su una sola corsia, per consentire i lavori di completamento degli impianti tecnologici. Nel tratto è presente anche il viadotto Caffaro, a carreggiate separate, che si estende per circa 400 metri. Una moderna struttura in acciaio costituita da quattro campate per corsia. La nuova sezione stradale è costituita da due carreggiate formate ciascuna da due corsie di marcia da 3,75 metri e

luppa in variante rispetto al tracciato originario, per un’estensione di circa 9 km (tra lo svincolo di Lauria Nord e l’imbocco Nord della galleria “Fossino”) e presenta un’alternanza di gallerie e viadotti, in particolare tre gallerie naturali per una lunghezza complessiva di oltre 9,8 km (Serra Rotonda, Sardina II e Costa del Monte), una galleria artificiale (Sardina I) e quattro viadotti (Caffaro, Piano della Menta, Campo del Galdo e Casale Civile) per una lunghezza complessiva di oltre 2,8 km. Nell’ambito dei lavori è stato ammodernato anche lo svincolo di Lauria Sud, mentre per i tratti dismessi si sta intervenendo con opere di rinaturalizzazione per restituire le morfologie ambientali preesistenti alla prima realizzazione dell’autostrada. L’investimento complessivo per la realizzazione del macrolotto 3.1 è di oltre 514 milioni di euro, di cui circa 200 milioni per il tratto aperto al traffico il 18 aprile scorso.

università degli studi di salerno

Il rettore Tommasetti saluta gli studenti eletti negli organi di Ateneo Nei giorni scorsi, in un’affollata Aula del Senato Accademico, il Rettore, prof. Aurelio Tommasetti, ha incontrato gli studenti eletti negli organi collegiali di Ateneo nella tornata elettorale tenutasi gli scorsi 6 e 7 maggio.

Aurelio Tommasetti

«Avete di fronte un impegno gravoso ma che dovrete – ha detto Tommasetti – svolgere al meglio e nell’interesse dell’intera comunità. Una Università sempre più pronta alle nuove sfide ed al

servizio del territorio». In un momento di crisi come quello attuale, la scelta dell’Università è effettuata anche tenendo conto del buon lavoro svolto da tutte le componenti. «La scelta dell’ateneo – ha aggiunto Tommasetti - è un momento decisivo, una scelta per il proprio futuro. Non è solo la preparazione a una professione, è il tempo della crescita personale, degli incontri importanti, dell’ideale di vita che prende forma. E questo obiettivo

si raggiunge anche grazie al lavoro di tutte le componenti universitarie e dei loro rappresentanti presenti negli organi istituzionali». Tommasetti ha voluto sottolineare la fondamentale importanza di affrontare il percorso politico-amministrativo universitario con una continua collaborazione tra studenti, docenti e personale amministrativo, in modo da riuscire sin da subito a sentirsi pienamente coinvolti in questa realtà.

cultura

All’Archivio di stato di salerno presentazione di due volumi storici Sabato 16 maggio scorso sono stati presentati i volumi Schegge di storia: Salerno e l’operazione Avalanche. Documenti, diari, memorie, testimonianze, Roma 2014, a cura di Renato Dentoni Litta, e Memorie di guerra. Il Cilento e il Salernitano prima, durante e dopo l’operazione Avalanche, a cura di Antonio Capano e Amedea Lampugnani, Eboli, 2014. I due volumi chiudono, in qualche modo, il cerchio delle celebrazioni dello Sbarco degli Alleati del 1943, ultimo atto della Seconda Guerra Mondiale. Questo evento ebbe come teatro principale la Provincia di Salerno, da Paestum alla Costiera Amalfitana. La guerra, fino a quel momento lontana e quasi irrea-

le, irruppe allora nel territorio salernitano con tutti i suoi annessi e connessi: bombardamenti, sparatorie, scontri, battaglie aeree. I due volumi hanno come loro principale caratteristica un marcato interesse per la storia orale e per la memorialistica, cioè per il racconto individuale degli avvenimenti cosi come li vissero co-

loro che vi si trovarono coinvolti. Questo tipo di documento costituisce ormai una fonte storica non secondaria, usata insieme alle altre, per la ricostruzione dal basso dei grandi eventi della Storia.


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cultura Padula

CONCORSO CINEMATOGRAFICO

Pubblicato il bando di Partecipazione del CAselle FIlm FesTIvAl 2015

È stato pubblicato ed è on line il bando ufficiale per la partecipazione al concorso cinematografico (cortometraggi sull’ambiente) del CFF - Caselle Film Festival 2015. È possibile scaricare il manifesto, il regolamento e la scheda di iscrizione direttamente dal sito ufficiale dell’evento.

Da questa edizione sono previste assolute importanti novità, prima fra tutte la versione in inglese del bando di partecipazione, l’opportunità di trasmettere an-

che on line i corti da proporre al Festival attraverso una piattaforma internazionale; il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e quello di Italia-Expo Milano 2015. Il CFF è un Festival dedicato agli audiovisivi – cortometraggi a tema ambientale e naturalistico. Si propone di raccogliere le immagini più interessanti e di premiare gli sforzi ed il talento dei giovani, ma non solo, che investono la loro energia nel raccontare il verde che ancora ci

circonda. Il Festival attraverso l’arte cinematografica ha come obiettivo quello di porre l’attenzione su ciò che accade nel nostro mondo, con particolare riferimento a tutto ciò che oggi è ambiente. Luogo di denuncia e riflessione: il cinema sull’ambiente inteso come mezzo di comunicazione internazionale, confronto oltre che contenitore di critica, sviluppo e promozione. Sito Ufficiale dell’Edizione 2015 del Caselle Film Festival: www.casellefilmfestival.it.

gioi cilento

Si è tenuta lo scorso 10 maggio, presso l’Aula Consiliare in piazza Umberto I a Padula, la presentazione del libro Soldati di pace del giornalista Vincenzo Rubano, voluta dall’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo della Città di Padula. All’incontro, moderato dal Direttore Editoriale di Ondanews, Rocco Colombo, hanno preso parte Tiziana Bove Ferrigno, Assessore alla Cultura, il Sindaco Paolo Imparato, Giusy Rinaldi, Presidente della Fondazione “La Casa di Annalaura”, partner dell’iniziativa, Don Claudio Mancusi, Cappellano Militare, il Colonnello Vincenzo Lauro, Capo Ufficio P.I. 2° Comando delle Forze di Difesa, l’Autore Vincenzo Rubano e l’On. Gioacchino Alfano, Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa. «Vincenzo vive sul campo ciò che poi racconta»: queste parole di Don Claudio Mancusi svelano in pieno il senso dell’impegno del giovane giornalista, che ha partecipato a missioni militari in Ko-

sovo, Libano e Afghanistan, effettuando numerosi reportage. Vincenzo Rubano riesce a trasmettere fino in fondo al lettore «l’animo di chi si muove nelle trincee e fa risaltare i tratti umani delle persone attraverso le narrazioni della vita quotidiana», scrive Giovanni D’Ercole nell’introduzione. «I giornalisti vanno in Afghanistan, come negli altri teatri operativi, perché le guerre, nella loro drammaticità, sono una miniera di storie – ha spiegato Vincenzo Rubano – La passione per queste storie spinge i giornalisti ad andare sul posto, ad osservare, a capire e a raccontare. Il vero giornalista è quello che va sul posto, che osserva con i propri occhi». Le storie dei soldati che partono in missione ci rivelano un’«Italia che funziona», co-

me sottolineato dal Col. Vincenzo Lauro, fatta di uomini che mettono a rischio la propria vita perché animati da ideali forti e dal senso di servizio alla giustizia e alla pace. «I militari che sono disponibili a dare la vita o a subire forti mutilazioni non hanno bisogno di riconoscenze formali, ma gli italiani devono conoscere questi militari per sostenerli, perché il mondo militare è fatto anche di mezzi, di investimenti, di formazione – ha concluso l’On. Gioacchino Alfano – Il militare che non si vede riconosciuto il suo lavoro si preoccupa del fatto che un Paese può ridurre l’attenzione alla costruzione di un mondo militare che non è organizzato per aggredire e per essere offensivo, ma per difendere la pace». Filomena Chiappardo

caggiano

Cittadinanza onoraria ad Angelo sCelZo

A consegnare la Cittadinanza Onoraria è stato il Sindaco Andrea Salati. «Per noi è un grandissimo onore annoverare tra i nostri concittadini un cotanto personaggio che dà lustro alla nostra provincia a livello nazionale e inAngelo Scelzo, vicedirettore della Sala Stampa ternazionale» ha detto il Primo CitVaticana, è diventato Cittadino Onorario di Gioi tadino. In una Sala Comunale piena Cilento. La consegna dell’importante onorificenza all’inverosimile la presentazione del liè avvenuta lo scorso 9 maggio in occasione del bro, moderata da Antonietta Cavallo, secondo appuntamento di Un Libro al Mese 2015 è stata affidata a don Guglielmo Manin cui è stata presentata l’ultima fatica letteraria, La na, Antonio Pesca e Michele Santanpenna di Pietro, dell’illustre giornalista salernitano. gelo. «Sono felicissimo di questo riconoscimento – ha spiegato Scelzo – perché mi rende parte integrante di una comunità che mi ha accolto da subito come uno di loro». Inoltre il pittore Mario Romano ha consegnato a Scelzo la serigrafia del panorama di Gioi Cilento ed Enzo Marotta la copia di tre suoi dipinti rappresentanti altrettanti papi. La Sala Comunale, nell’abbinamento ormai classico tra cultura e opere artistiche, è stata adornata dai lavori di Mario Romano, Enzo Marotta, Rosalba Ruggiero, Yvonne Zellweger, Rosalba Ruggiero, GianIl Sindaco di Gioi Cilento, Andrea Salati, conferisce la ni De Marco, Franco Vertullo e Giucittadinanza onoraria al giornalista Angelo Scelzo seppe Manigrasso.

roberTo belluCCI, alfiere dei sentimenti dell’arte pittorica Dalla penna al pennello per cambiare la propria esistenza attratta da quell’arte pittorica che lo ha poi fortemente avvinto fino a farne un alfiere di un modo nuovo di mettere su tela i propri sentimenti e le proprie sensazioni. Roberto Bellucci, romano per nascita, somalo per l’infanzia ed infine napoletano per gioventù, ha maturato e poi affinato la sua vocazione e la sua trasposizione artistica nella villa paterna ad Ogliastro Cilento sotto lo sguardo attento ed estasiato della nonna, prossima a spegnere 108 candeline. Proprio nella quiete della campagna sulla prima fascia collinare cilentana, tra cinguettii di uccelli e rumori che esaltano e rendono viva la solitudine, Bellucci ha maturato e coltivato la sua nuova passione gestendola e sviluppandola tra silenzi agresti e frastuoni cittadini dai quali, comunque, riesce ad isolarsi per pensare, creare ed animare le sue sensazioni nelle più significative ed armoniche proiezioni pittoriche. Il pen-

Presentato il libro Soldati di pace di vincenzo rubano

nello, così come la penna nella sua vita studentesca, scorre facile e veloce nella realizzazione di quegli “attimi” che l’hanno avvinto, propedeutici alla creazione di opere esaltanti l’intimità e la delicatezza di sentimenti maturati nella più pura esaltazione dell’anima, mirabile espressione di quel talento che ha preso e coinvolto l’artista. Roberto Bellucci, nella quiete della sua dimora dove imperano l’ordine e la pulizia per meglio comprendere e trasferire su tela gli incipit artistici di un animo sempre teso all’esaltazione della natura e del creato, è espressione di un modo nuovo di concepire, pensare e realizzare un dipinto nel quale vi trasferisce le sensazioni più intime e particolari proprie di una persona e di un artista votato alla più pura semplicità. Ed i successi non sono mancati nelle tante esposizioni tenute Napoli, Pomigliano d’Arco, Avellino, Bologna, Portici, Rivisondoli, Battipaglia, Milano, Casalnuovo, Capaccio Paestum, Ischia, Ro-

Roberto Bellucci,

ma, San Chirico Raparo, Positano, Sidney, Mogadiscio, San Sebastiano al Vesuvio, Sarno, Sorrento, Pompei che hanno esaltato tocchi, creazioni ed immagini di un artista al quale, il bello, è divenuto la sua ragion d’essere in un quotidiano intriso delle più intime e personali sensazioni. E queste intimità continua a viverle, appena può, nella campagna ogliastrese dove i genitori e la vegliarda nonnina sanno essere testimoni, muti e silenziosi, di un modo diverso di concepire l’arte e l’uso del pennello. Pietro Comite

Conferito al sindaco il titolo di Cavaliere Templare Onorario Si è tenuta sabato 16 maggio scorso, presso il Castello Normanno del Guiscardo nel Borgo Medievale di Caggiano, la Cerimonia per il Conferimento del titolo di “Cavaliere Templare Onorario” al Sindaco Giovanni Caggiano (nella foto), per l’attività meritoria dell’intero comune di Caggiano nel promuovere la storia e il mito dei Cavalieri Templari. Alla Cerimonia hanno preso parte il Gran Maestro Templare Don Roberto Amato e il Gran Cancelliere Rosario Nicola Luisi.


cultura 19 L’importanza delle piante aromatiche nella gastronomia della Dieta Mediterranea In questo periodo tanto si parla del riconoscimento ottenuto dall’Unesco per la Dieta Mediterranea come bene immateriale. “Dieta mediterranea” indica in generale uno stile di vita salutare che comprende vari aspetti, dall’importanza dell’habitat, al movimento fisico, ad una filosofia di vita, ma certamente un ruolo importante ha la gastronomia della stessa! In questa dieta povera di grassi, è importante richiamare al valore sia saporifero che salutare delle piante aromatiche, molto invece, troppo trascurate.

Nella foto: Murale Artistico che inneggia al BASILICO, opera di Mauro Trotta. Ideazione e Direzione Artistica Marisa Russo

Una sede importante di tale dieta è Pioppi della provincia di Salerno, città che ha un’altro grande vanto, quello della prima Scuola Medica di prestigio internazionale, che assorbì, in un intersecarsi di Scienza e Sperimentazione, le tante esperienze delle donne del territorio, abituate a prendersi cura dei vari membri della famiglia ed avendo dimestichezza con le piante selvatiche e dell’orto da loro coltivato. Tali donne furono chiamate “Saghe”, in un misto di bravura coltivata con l’esperienza quotidiana che faceva anche pensare a doti di Maghe!! In seguito molte furono anche considerate streghe e perseguitate. Ben riconobbero invece i medici di tale Scuola il valore di tali conoscenze empiriche! Oggi, abituati a fare con facilità uso di medicine di sintesi chimiche e travolti dalla mancanza di tempo, trascuriamo ed abbiamo dimenticato tali fondamentali conoscenze. Un cultore delle piante e dei loro pote-

ri è Pasquale La Palomenta che nel Palazzo Vinciprova a Pioppi ha un’esposizione interessante ed un laboratorio dove poter imparare molto. Autore di vari testi sul tema e sempre sorridente e disponibile conserva in sé uno scrigno prezioso di conoscenze passate e di suo particolari sperimentazioni su questi temi che con gioia divulga. Nel maggiore recupero della Dieta Mediterranea dovrebbero essere richiamati anche i poteri delle piante aromatiche, almeno in gastronomia, impreziosendo i piatti salutari semplici, quale valore aggiunto per il sapore ed il potere salutare, ma naturalmente ciascuna idonea ad uno stato di ciascun individuo. Gli uomini antichi ben conoscevano tali poteri che nell’etimologia dei nomi di queste piante, nei Miti, nelle leggende, vengono dichiarati. Sapere come alimentarsi è fondamentale per il giusto equilibrio fisico, per mantenere uno stato di salute. Queste umili piante aroma-

tiche, poichè non hanno prezzo che interessa il mercato, sono trascurate e non considerate, magari solo qualcuna si usa per dare maggior profumo ad una pietanza, senza conoscere la loro influenza sul metabolismo umano. Nella salutare pizza napoletana non mancano le profumate foglie di basilico, che coinvolgono i nostri sensi dall’odorato alla vista con il verde colore che contrasta il rosso pomodoro, sino a dare quel tocco Nazionale del tricolore con la mozzarella nella gustosa pizza margherita! Ma non solo…come dice il suo nome da “basileus” (Re) il basilico elargisce doni regali di salute. “Cur morietur homo cuius salvia crescit in horto?” era il famoso motto della Scuola Medica Salernitana, nella convinzione che l’uomo che aveva nell’orto la salvia non potesse morire! La più nota è la Salvia Officinalis, spontanea nella regione mediterranea. La sua etimologia viene da salvus=sano (integro) che ricorda le sue virtù. Rafforza il sistema nervoso ed abbatte la febbre, affermava la prestigiosa Scuola Medica Salernitana. Abbassa lo zucchero ematico, quindi è importante per i diabetici. La medicina cinese l’adopera anche, in decotto, contro l’insonnia. Molti erboristi consigliano però le donne incinte ed in allattamento di evitare di ingerire questa pianta, poiché diminuisce l’afflusso del latte. Ottima la salvia nel pane, in focacce, ma anche in minestre, leguminose ed altro. Non dimentichiamo inoltre che nella ben conosciuta piramide dei cibi consigliati della Dieta Mediterranea, ricordando l’etimologia della parola dieta, occorre porre alla base una vita quanto più possibile serena, soddisfacente, allegra, quindi con la mente impegnata in una visione aperta alla cultura ed ai rapporti umani. Marisa Russo

Polla

Storie e gesta de I nostri eroi alla scuola media A. Isoldi

Ad un secolo dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, la Scuola Media A. Isoldi di Polla ha voluto ricordare quegli anni con una serie di eventi dal 4 al 9 maggio. In particolare un incontro dedicato a I nostri eroi, a coloro che sono partiti dal nostro territorio e hanno combattuto e perso la vita durante il conflitto che coinvolse le maggiori potenne Feudo Ron Alfrè, da Alfonze mondiali dal 1914 al 1918. sina Medici, dell’Università PoAd aprire l’incontro il Diri- liano, ricordando che anco- polare, dal Docente della Scuola gente Scolastico Elio Cantel- ra oggi le nostre Forze Arma- Media Raffaele Celebrano e da mi e il Sindaco di Polla Roc- te continuano a sacrificare le Mauro Esposito, Cultore di Stoco Giuliano che hanno salu- proprie vite per garantire lo ria della Croce Rossa. All’intertato i presenti e ricordato il sviluppo della cooperazione no del plesso scolastico è stata valore della memoria storica. internazionale. Una galleria allestita una Mostra Fotografi«Onoriamo l’esempio di sacri- di racconti e storie dei giova- ca e di Oggetti risalenti al primo fici che hanno dato unità alla ni soldati è arrivata dal pro- conflitto mondiale per evocare nostra identità» ha commen- fessore Geremia Paraggio, gesta e storie di piccoli eroi. Tania Tamburro tato il Primo Cittadino Giu- Presidente dell’Associazio-

A Castellabate Maggio dei Monumenti

Dentro la Torre… Immagini nel tempo Quando il vento soffia e le onde si infrangono sulla scogliera meglio si staglia la possente torre che scruta il mare, eretta dall’uomo per controllare chi da altre sponde nei secoli passati portò saccheggi e distruzione. Anticipando il maggio dei Monumenti “Porte Aperte”, Castellabate apre una pagina di storia nell’architettura simbolo della costa salernitana con un evento espositivo che traccia cinque secoli di avvenimenti.

La Torre AragoneseAngioina dei Baroni Perrotti che con la sua imponente mole domina da cinque secoli sull’azzurro orizzonte del “mare nostrum”. Per tracciare la sua storia monumentale e umana è stata inaugurata una mostra antologica di pittura e foto storiche raccontata da noti artisti italiani e stranieri che la hanno immortalata nel tempo. Alla presenza di autorità, storici dell’arte ed amanti del bello si è inaugurata la rassegna che propone, proprio nelle mura del possente maniero, opere d’arte di importanti nomi della pittura dall’ottocento ad oggi. Oggi questa Torre simbolo di un’epoca cruenta per le nostre coste, rappresenta un’emblema monumentale nel contesto storico urbano di rilevante interesse paesistico, assumendo una connotazione di qualificato “paesaggio culturale”. Cosi la Torre nella sua superba veste architettonica è diventata una memoria storica della famiglia e del luogo, assurgendosi nel tempo a simbolo monumentale del territorio costiero di Castellabate. La Torre di proprietà della nobile famiglia dei Baroni Perrotti è l’unica in tutta la costa della Campania ad essere abitata e dallo stesso casato negli ultimi due secoli. Da sempre la vetusta fortificazione ha rappresentato fascino e richiamo per i viandan-

ti che la hanno immortalata in citazioni e immagini artistiche. Da questo nasce oggi una mostra di rappresentazioni pittoriche, denominata “Dentro la Torre… Immagini nel tempo”, voluta dall’Associazione Culturale Tommaso Perrotti e coordinata da Giulia Mistretta Perrotti, a cui si aggiunge il patrocinio morale dell’Istituto Italiano dei Castelli della Sezione Campania. Nella stessa si traccia un viaggio nel tempo con rappresentazioni artistiche che attraversano due secoli, evidenziando non solo le mutevoli immagini visive ma l’ospitalità di una famiglia che ancora oggi continua nel palazzo sovrastato dalla Torre, con una rinomata struttura di ospitalità turistica. La mostra vuole essere una ritrovata memoria, ma anche un omaggio ai tanti artisti che la hanno impressa con ogni tecnica su tela e su carta, diventando il simbolo paesaggistico del luogo. La rassegna apre con un disegno emblematico realizzato da Artur Jonh Strutt, giovane pittore inglese, che percorrendo a piedi il Regno di Napoli da Gaeta a Palermo, il 15 maggio del 1838, fu ospite del Barone Perrotti, ed in quell’occasione l’artista straniero disegnò lo storico maniero nel contesto paesaggistico del primo ottocento. Nelle opere in mostra è presen-

te un olio su tela di Domenico Battaglia, pittore dell’ottocento napoletano fra i virtuosi paesaggisti che fu amico e ospite della famiglia, dove lasciò importanti opere pittoriche. La mostra prende corpo con una notevole varietà di immagini che sono state esposte non per sezioni ma per ambiti tematici, tele d’epoca, foto storiche, dipinti su tela, ed una gamma di acquerelli in rappresentanza di tutto il novecento. La mostra dunque è incentrata su questo simbolo turrito che si erge sulla puntata naturale della scogliera, come baluardo tra mare e terra, divenen-

paesaggisti immortalano lo specchio d’acqua della marina dove la Torre veste cromatici riflessi. Una costante negli acquerelli di tutti gli autori sono i riflessi di luce che ammantano queste acque, dove generose tavolozze trasfondono al tramonto colori lussureggianti. Un passaggio va certamente dedicato alle diversità delle espressioni pittoriche che nella rassegna espositiva si evidenziano come la briosità cromatica di De Nicolellis, gli accentuati passaggi tonali di Modica, le luci surreali del pittore norvegese Per Engeseth e la rilucente marina vista da Gui-

do un simbolo idealizzato che continuerà a sfidare il tempo. Nell’esposizione si legge per tutti gli artisti la passione rappresentativa e l’emozione che in tutti ha generato il maniero, dove estri del pennello ne hanno fatto un indiscusso protagonista di mille visioni. Sul fascino e la fantasia che ha suscitato, come non ricordare il pittore Gianni Di Biasi, le sue assolate marine, i tramonti infuocati dove gozzi all’ormeggio si cullavano nei riflessi della grande torre. Mentre i pittori che hanno immortalato la Torre sono innumerevoli in ogni epoca e sovente attualmente nella bella stagione talentuosi

do Odierna. Gli autori stranieri, già ospiti negli anni nel Palazzo di Torre Perrotti, hanno lasciato magnifiche testimonianze di stili di ottima scuola compositiva maggiormente espressa negli acquerelli. Cosi continua nell’immaginario degli stranieri la ricerca del luogo del “sogno”, in questo per loro pittoresco scenario incantato di natura e di bellezze architettoniche. E da tali considerazioni possiamo affermare che le foto di questo “emblema” che girano per il mondo sono le migliori ambasciatrici di questo lembo di terra baciato dal divino. Giuseppe Ianni

L’Orchestra Giovanile di fiati di Montesano presente al Festival Nazionale Yamaha OrchestranDo L’Orchestra Giovanile di Fiati dell’Istituto Comprensivo di Montesano sulla Marcellana ha aperto il Festival Nazionale Yamaha OrchestranDo, che si è tenuto domenica 17 maggio scorso presso il Teatro Vivaldi di Jesolo. Il Festival ha visto un’altissima adesione da parte delle Orchestre Giovanili di tutta Italia. L’Orchestra Giovanile di Fiati di Montesano, composta da ventuno alunni compresi fra la quarta elementare e la terza media, non ha ancora raggiunto il secondo anno di vita ed è già approdata a questo importante appuntamento. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno degli

alunni, dei genitori, alla disponibilità della Preside Cantillo, al supporto ricevuto dal Comune e dal Sindaco Dino Fiore Volentini, dalla Banca Bcc di Buonabitacolo e dai membri della comunità montesanese. I Direttori della Scuola Musifocus, il i Maestri Romeo Mario Pepe e Alessandra Totoli, coadiuvati dal direttore dell’Orchestra,

il Maestro Donino Gaudieri e dalla flautista Silvia Caputo, sono riusciti ad ottenere questo brillantissimo risultato grazie al grande impegno della Scuola di Musica Musifocus e all’attenzione costante sul lavoro musicale ed educativo dell’Orchestra, che ha permesso loro di sviluppare velocemente un gruppo in grande sintonia.


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eventi

sala consilina incontro Pubblico

Filiera latte tra problematiche ed opportunità per il sistema campano

ancHe la banca monte Pruno tra i Partner dell'iniziativa

Due giornate dedicate alla prevenzione con Tumore al seno: vincere si può

Si è tenuto lo scorso 11 maggio a Sala Consilina l’incontro pubblico incentrato sulle difficoltà del settore caseario e nel- Si è conclusa lo scorso 10 maggio la due giorni lo specifico sull’intera filiera latte. “Sala in Rosa”, manifestazione voluta dall’Osterno al nostro territorio – servatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino ha dichiarato il Consiglie- e nello specifico “Tumore al seno: vincere si può”.

All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, Francesco Cavallone, Sindaco di Sala Consilina, Paolo Imparato, Consigliere Provinciale, l’on. Donato Pica, Consigliere Regionale e Componente della Commissione Agricoltura, e Corrado Martinangelo della Segreteria Particolare del Ministro Politiche Agricole, già Assessore all’Agricoltura della Provincia di Salerno.Al centro del dibattito, inoltre, le novità riguardanti il nuovo Decreto Legge del 29 Aprile 2015 per il rilancio dei comparti in crisi a sostegno delle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali. Il provvedimento interviene in particolare a favore anche delle filiere del latte e con-

tiene misure per l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale per le Imprese Agricole che hanno subito danni a causa delle piogge alluvionali del 2014. Il Decreto prevede interventi urgenti per la gestione della fine delle quote a iniziare dall’attuazione della rateizzazione in tre anni senza interessi per le multe dell’ultima campagna. Tra le novità, il Decreto prevede inoltre la creazione dell’interprofessione del latte per organizzare la filiera e il rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato con l’Antitrust. L’incontro è stato anche occasione per rilanciare la candidatura di Donato Pica al Consiglio Regionale con Vincenzo De Luca. «Credo che ci sia bisogno di un rappresentante in-

re Provinciale Paolo Imparato – possiamo tutelare e salvaguardare il nostro territorio e dire anche NO al petrolio garantendo un rappresentante di maggioranza in Regione e Donato Pica è una grande opportunità». Dello stesso avviso il Sottosegretario Martinangelo che ha espresso notevole apprezzamento verso la figura di Donato Pica: «Posso dire – ha dichiarato – che il Ministro alle politiche agricole Martina considera positivamente la candidatura di Donato e rappresenta una possibilità di patto tra Governo e Regione soprattutto considerato il suo impegno in Commissione agricoltura». «Ereditiamo un comparto rilevante per la Campania in condizioni di debolezza e di crisi – ha dichiarato il Consigliere Pica – creando una distanza abnorme dal governo nazionale. C’è necessità – ha concluso – di un confronto continuo con le reali necessità d questo territorio». Claudia Monaco

eXPo 2015. grande successo Per tuttofood

Dal carciofo di Pertosa agli oli biologici dell’azienda sole di Cajani Sarà l’effetto del prestigioso dirimpettaio expo 2015, ma questa edizione di TuttoFood a Milano ha lasciato il segno, per boom di espositori, visitatori e novità estremamente interessanti e curiose.

Protagoniste sono state le Eccellenze del Sud Italia, una serie infinita di imprenditori, i cui prodotti costituiscono vere espressioni di tutta la genuinità e la generosità di terre e mari meridionali. Il Tour tra le delizie e i sapori mediterranei si apre con il liquore cremoso prodotto con latte di bufala campana, proveniente dalla zona di origine della stessa mozzarella Dop, dalla distilleria Petrone di Mondragone. Dalla terra ai mari del Sud il passo è breve e vincente, grazie alla lavorazione e trasformazione artigianale dei prodotti ittici di Di Lucia, azienda di Roccadaspide che, nel suo nuovo opificio produttivo, lavora la materia prima attraverso uno stretto controllo di qualità: acciughe, tonni, ricciole, spada, orate, tutte fresche bontà che diventano filetti, paté,

colatura di alici nei vasetti Di Lucia. Risalendo le colline, si arriva a Caggiano presso i soleggiati uliveti dell’azienda biologica Sole di Cajani, che ha presentato a TuttoFood i suoi oli biologici e quelli conditi al peperoncino e al rosmarino; presente anche il nobile carciofo bianco di Pertosa, specie autoctona e priva di spine, i cui capolini vengono lavorati e conservati sott’olio extravergine o trasformati in crema dall’esperienza della famiglia Raimondo. Un salto in Molise per apprezzare i salumi e soprattutto i tipici sughi di Casa Florio in Montecilfone, con ventricina, al cinghiale, alla matriciana, fino ai pregiati tartufi macinati in olio extravergine di oliva e alle deliziose creme al tartufo della Centro Tartufi Molise di Campobasso. Novità interessan-

ti vengono anche dalla Calabria, precisamente dal pastificio Laporta, leader nella pasta artigianale trafilata al bronzo, con la linea Tutti a tavola, astucci da 250 gr. di pasta e ingredienti naturali disidratati per primi piatti pronti, destinati al mercato estero e non solo, in perfetta sintonia con i ritmi della nostra quotidianità, senza rinunciare al gusto delle specialità regionali. La JFS Japan Food Solutions S.A.E. – per la prima volta in fiera a Milano – costituisce un esempio di innovazione e dinamismo imprenditoriale. La tecnologia giapponese, dai rigorosi standard nella lavorazione di frutta e verdure, sceglie le coltivazioni di fragole ed altri frutti in terra d’Egitto, ricca di sole e baciata dal Nilo. È qui che nasce, nel 2011, la JFS joint-venture giapponeseegiziana per un ambizioso progetto, che prevede nei prossimi anni la commercializzazione nel mondo, oltre che in Giappone, di frutta congelata di ottima qualità controllata dai campi alla fabbrica.

Dopo la visita della Scuola Italiana di Senologia con gli studenti presso l’Aula Magna dell’ITIS di Sala Consilina, si è tenuta presso l’Aula Magna di via Matteotti la Conferenza “Come può uno scoglio arginare il mare?” a cura del Dott. Claudio Andreoli. Tanti gli interventi a sostegno di un tema di notevole spicco: all’incontro, infatti, hanno preso parte tra gli altri, Francesco Cavallone, sindaco di Sala Consilina, Angelo Paladino, Presidente dell’ Osservatorio Europeo, Rosy Pepe, Presidente del comitato “Se non ora, quando?”, il dott. Claudio Andreoli, Direttore della Scuola Italia-

na di Senologia, Livia Bravani, rappresentante e volontaria della Scuola Italiana di Senologia, Sergio Annunziata, vicesindaco di Atena Lucana, Aldo Rescinito, Presidente del Circolo Banca Monte Pruno ed il Luogotenente Cono Cimino, Comandante della Stazione di Sala Consilina. Un’occasione per accendere i riflettori sull’importanza di un cambiamento culturale che permetta ad un numero sempre maggiore di donne di intervenire per tempo nella diagnosi e cura delle patologie oncologiche riguardanti il seno. Parafrasando infatti la celebre canzone di Mogol, “Come può uno scoglio arginare il

mare?” si è sottolineato come la paura sia spesso maggiore rispetto al tumore al seno e inibisca portando ad un rifiuto di sottoporsi a visite o cure. Nel 2016 si ipotizza che il tumore al seno sarà il tumore più diffuso “sorpassando” quello al colonretto: dati in costante exalation che non accennano a fermarsi con ben 48.000 casi nel 2014. Di tumore al seno, infatti, si può guarire, come sottolineato dagli ospiti al dibattito: la prevenzione è e resta l’arma fondamentale per sconfiggere la malattia. «Ci vuole impegno da parte delle istituzioni e dei cittadini – ha dichiarato il sindaco Francesco Cavallone

– per sensibilizzare su questa delicata tematica e mi auguro che non ci si fermi mai e che si abbiano risultati sempre più positivi». La due giorni si è conclusa presso l’Ambulatorio del Distretto Sanitario in via Gramsci, dove si sono effettuate visite senologiche gratuite a cura del personale medico della Scuola Italiana di Senologia. Oltre ai Lions Club Sala Consilina-Vallo di Diano ed al Rotary Club Sala Consilina, tra i partner della due giorni anche la Banca Monte Pruno, che non ha fatto mancare il suo sostegno per questo momento di riflessione su di un tema di notevole spicco. Claudia Monaco

il nuovo accordo mira alla creazione di una Piattaforma formativa intensa e Produttiva

rinnovata la collaborazione tra la banca monte Pruno e Consilium senatoris mCm Formazione e mediazione

La Banca Monte Pruno e l’Ente di Formazione Consilium Senatoris hanno sottoscritto, presso la Sede Amministrativa a Sant’Arsenio, un nuovo accordo che mira alla creazione di una piattaforma formativa ancora più intensa e produttiva. Già in passato i due sodalizi hanno collaborato per l’organizzazione di numerosi appuntamenti formativi dedicati ai giovani laureati, agli Enti Locali ed ai professionisti del territorio. Con la firma dell'accordo ratificato dal Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, e dal Presidente di Consilium Senatoris MCM Formazione e Mediazione, l’avvocato Nicola Senatore, il progetto prosegui-

rà anche nel corso del 2015. Sulla base di questa partnership è stato stilato il Diario di Formazione 2015 che prevede numerosi incontri al quale parteciperanno, come sempre, relatori di grande spessore. Tra gli argomenti previsti nel nuovo Diario vi sono le seguenti tematiche: l’attività del consulente tecnico nel processo civile, penale ed amministrativo; la gestione associata delle funzioni e dei servizi nei comuni di piccole

dimensioni; il contrasto alla corruzione negli Enti Locali; il pubblico impiego; la P.A. digitale; la riforma della contabilità degli Enti Locali; corso intensivo di avvocatura; corso di europrogettazione. Tutte queste argomentazioni confermano l’impegno della Banca Monte Pruno per la crescita professionale del territorio, grazie al forte supporto di Consilium Senatoris MCM Formazione e Mediazione, realtà ormai di

primo piano nel campo della formazione. «Ci riempie di orgoglio il nuovo accordo con la Banca Monte Pruno, perché si inserisce con continuità in un percorso avviato ormai da diversi anni – ha dichiarato l’avvocato Nicola Senatore – Il Diario di Formazione 2015 è ricco di contenuti e di partecipazioni rilevanti che consentiranno alla nostra partnership con la Banca di aumentare sensibilmente il livello formativo da offrire al territorio».

Padula

Conferenza con Paolo Crepet sul rapporto genitori–figli Si è tenuto lo scorso 13 maggio, presso l’Hotel Certosa di Padula, l’incontro con Paolo Crepet sul tema della genitorialità e del rapporto genitori-figli, organizzato dall’Associazione Amici di Padula.

Hanno preso parte alla Conferenza, moderata da Carlo Maucioni, Presidente del Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo G. Camera di Sala Consilina, Paolo Imparato, Sindaco di Padula, Vincenzo Spinelli, Presidente dell’Associa-

zione Amici di Padula, Antonio Florio, Responsabile del Piano di Zona S10, la Psicologa Filomena Vitale. Qual è l’obiettivo della Scuola per genitori? A dare risposta è lo stesso Crepet: «Fare il genitore è un mestiere difficile e oggi lo è ancora di più. Noi non

abbiamo la presunzione di dare delle risposte, ma un metodo. Ce lo chiedono i genitori, che oggi hanno bisogno di trovare dei “soci”, dei partner. La famiglia è un pezzo del percorso, da sola non basta. Un tempo era un luogo di relazioni: i nonni, gli zii spesso vivevano anche sotto lo stesso tetto. Oggi è troppo piccola, frammentata. Uno dei “soci” è la scuola. Bisognerebbe capirlo e investirci di più. E meglio». Numeroso il pubblico presente, che ha ascoltato con grande attenzione i temi affrontati da Paolo Crepet, legati ai rapporti familia-

ri e ad un’educazione che abbia come frutto figli autonomi, liberi e responsabili. Da un lato genitori più autorevoli, che sappiano dire no al momento giusto, dall’altro figli che costruiscano la propria indipendenza facendo tesoro degli insegnamenti ricevuti in famiglia, senza lamentele, ma con la volontà di costruire il futuro in modo autonomo e libero: questi alcuni degli aspetti sottolineati nel corso del dibattito. «Per molti lagnarsi è una difesa: lo hanno imparato fin dall’infanzia. Combattere questo atteggiamento vuol dire avviare una rivoluzione – ha scritto Crepet – Impariamo ad essere felici. E soprattutto educhiamo alla felicità i bambini e i ragazzi. Così saranno persone più forti e più libere». Nuovo appuntamento, dunque, a Padula per il noto pschiatra e scrittore, che già lo scorso anno aveva radunato circa quattrocento persone, attirate dalla sua professionalità, competenza e capacità comunicativa. Filomena Chiappardo


eventi 21 Monte San Giacomo

Caselle In Pittari

Teggiano

XIV Congresso Nazionale di Prima edizione del premio Festeggiati i Fitoterapia e Fitofarmacologia dal Più Forti del Silenzio 100 anni di Il Comune di Caselle In Pittari in collaborazione con l’Astitolo Essenze e Oli Essenziali sociazione “Jus Vitae Onlus” di Palermo, ha promosso la Intercultura, Si è concluso con successo, lo scorso 17 maggio, con un Convegno Prima Edizione del Premio “Più Forti Del Silenzio” (contenutosi a Monte San Giacomo, il XIV Congresso Nazionale di Fi- corso per disegni, riservato agli alunni della scuola media), toterapia e Fitofarmacologia dal titolo “Essenze e Oli Essenziali” nell’ambito del quale ha organizzato dei pubblici incontri grazie alla Banca ospitato dai Comuni di Sassano, Teggiano e Monte San Giacomo. particolarmente con i giovani. Monte Pruno

Il Congresso è stato or- di una preparazione galenica per uso estetico con le piante officinali raccolte. Il Convegno, ospitato nello storico Palazzo Marone sito nel paese ai piedi del Cervati, ha suggellato le attività previste nel Congresso. I lavori, moderati da Nicola Sannolo, sono stati introdotti con i saluti istituzionali di Otganizzato dall’A.I.F.F. (As- tavio Iommelli, Presidensociazione Italiana di Fi- te A.I.F.F., e di Raffaele toterapia e Fitofarmacolo- Accetta, sindaco di Mongia) unitamente al gruppo te San Giacomo; il PresiG.I.R.O.S. (Gruppo Ita- dente Iommelli ha desiliano per la Ricerca sul- gnato il territorio del Parle Orchidee Spontanee) co Nazionale del Cilento, ed ha visto la partecipa- Vallo di Diano e Alburzione di numerosi studio- ni come «sede spirituasi e ricercatori provenien- le» dell’A.I.F.F. Nell’ambiti da tutto il territorio na- to del Convegno, numerozionale. Gli studiosi, giun- se sono state le occasioni ti nel Vallo di Diano nei d’incontro e di confrongiorni scorsi, hanno com- to tra gli studiosi presenti; piuto delle escursioni e la il tema delle essenze e deraccolta delle erbe pres- gli Oli essenziali, difatti, è so la Valle delle Orchidee stato analizzato sotto vadi Sassano, per poi pro- ri aspetti che variano dalseguire con una visita al la Fitoterapia TradizioMuseo delle Erbe di Teg- nale Cinese alla medicina giano. Successivamente si estetica. hanno relazionaè tenuta la dimostrazione to il Prof. Felice Senatore,

il Prof. Ottavio Iommelli, la Prof.ssa Simonetta Graziani, il Dott. Gennaro Crispo, il Dott. Marco Brancaleoni, il Dott. Luigi Coppola mentre le conclusioni dei lavori sono spettate al Prof. Nicola Di Novella che ha magistralmente parlato dei profumi ed aromi tra le 2.000 piante spontanee del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sottolineando le numerose ricchezze naturalistiche che possiede il nostro territorio. «C’è molta voglia di valorizzare i nostri luoghi – ha dichiarato il sindaco Raffaele Accetta – noi amministratori aiuteremo quanti vogliono raggiungere questo scopo. Le erbe che si trovano nel nostro territorio le dobbiamo considerare come un valore aggiunto – ha continuato - in un momento in cui il nostro territorio è, purtroppo, aggredito da quelle che sono le tendenze di ricerche petrolifere, non vorremmo che succedesse la stessa cosa della vicina Basilicata. Quindi – ha concluso Accetta- dobbiamo dare importanza a queste ricerche di erbe in modo da dimostrare che non abbiamo bisogno del petrolio come motore di sviluppo, ma abbiamo bisogno della natura, che merita di essere vissuta in modo diverso». Roccanna Giordano

Don Antonio Garau, impegnato da anni a Palermo nella lotta alla mafia e ai disagi sociali, Presidente dell’Associazione “Jus Vitae Onlus”, che tra l’altro ha anche promosso il prestigioso “Premio Internazionale Padre Pino Puglisi”, insieme ad altri giovani di Palermo, ha incontrato i giovani studenti delle medie, venerdì 15 maggio scorso, presso l’Aula Magna “E. Springer” della Scuola Media di Caselle In Pittari, in un Convegno dal titolo: Beato Tre P (come i ragazzi di Palermo erano soliti chiamare Padre Pino Puglisi). Al termine dell’incontro, dopo un confron-

to-dibattito con l’illustre relatore, si è tenuta la premiazione dei migliori elaborati degli studenti, partecipanti alla Prima Edizione del Concorso “Più Forti del Silenzio”. Sempre nella stesso giorno, presso la stessa sede, Don Antonio Garau, ha incontrato i giovani e la società civile nell’ambito del pubblico incontro “Il coraggio di amare la vita”, durante il quale oltre al parroco siciliano, anche altri giovani e membri dell’Associazione “Jus Vitae Onlus” hanno testimoniato le loro esperienze personali in merito alle attività di solidarietà sociale portate avanti dall’Associazione, sull’esempio e il coraggio del Beato Padre Pino Puglisi. È seguito un pubblico dibattito. Infine, Don Antonio Garau e il Sindaco di Caselle In Pittari, il successivo sabato 16 maggio, hanno poi incontratoo a Sapri anche gli studenti delle scuole medie superiori, per discutere ed approfondire i temi già trattati nei precedenti pubblici incontri.

Padula

Presentazione degli Itinerari culturali e di pellegrinaggio Si è tenuta lo scorso 23 maggio, presso la Certosa di San Lorenzo a Padula, il Convegno dal titolo "Itinerari culturali e di pellegrinaggio: viaggio attraverso i cammini storici, religiosi e naturalistici dei GAL Vallo di Diano e I Sentieri del Buon Vivere".

Castellabate ricorda solennemente i cento anni dall’inizio della Grande Guerra Il 24 maggio 1915 l’Italia entrò nella prima guerra mondiale, un conflitto che coinvolse 27 Paesi, provocò 10 milioni di morti e lasciò enormi distruzioni. A 100 anni di distanza il Comune di Castellabate ricorda quei tragici eventi con un programma di appuntamenti. Lunedì 25 maggio alle ore 10 presso il Monumento ai Caduti della Guerra del ’15-’18 si è svolta la cerimonia di deposizione di una corona di fiori e una preghiera comunitaria per i caduti. Sono intervenuti il sindaco Costabile Spinelli e lo storico Gennaro Malzone. A seguire concerto dell’Orchestra Ruggero Leoncavallo della Scuola Media dell’Istituto Comprensivo di Castellabate. Mercoledì 27 maggio alle ore 18,30 nella Sala Monsignor Farina sempre a Castellabate, si è tenuto l’evento “La Grande Guerra attraverso i canti, le poesie, le lettere dal fronte”, a cura del Forum Comunale Giovanile di Castellabate e con la collaborazione del Coro Onde Sonore di Agnone Cilento diretto dal maestro Federico Mileo. Gli eventi sono rientrati nel Programma Ufficiale per le commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di Interesse Nazionale. «Ricordare un conflitto così cruento rappresenta un invito alla riflessione e uno sprone a fare di tutto per evitare il ripetersi di simili sciagure per l’umanità – spiega il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luisa Maiuri – In occasione del centenario dell’ingresso italiano in guerra, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha disposto un

minuto di silenzio e raccoglimento su tutto il territorio nazionale per domenica 24 maggio alle ore 15. Noi abbiamo ricordato l’evento con una cerimonia davanti al Monumento ai caduti e con i ragazzi del Forum giovanile che hanno letto le missive scritte dal fronte e proposto approfondimenti sulle vicende belliche e sugli aspetti sociali correlati. Questi appuntamenti seguono la mostra di cimeli che abbiamo già realizzato lo scorso marzo e che abbiamo intenzione di riproporre nei prossimi mesi, visto il grande riscontro ottenuto».

Con tale progetto verrà riscoperto e delineato l’antico itinerario dei pellegrini che, inserendosi nelle c.d. Vie Francigene, percorre il territorio nazionale interessando i luoghi dei culti antichi, in particolare quello di Santiago (San Giacomo) e micaelico. Quanto programmato consentirà la valorizzazione del territorio, sia a livello nazionale

che internazionale, grazie alla creazione di un’offerta turistica diversificata e alla promozione del patrimonio storico-culturaleambientale e dei prodotti tipici locali. Tra le attività progettate è prevista, in particolare, la realizzazione della Bisaccia del viandante (prodotti tipici da offrire ai turisti), un Corso di Web Coaching di Marketing del

Turismo, la creazione di pacchetti turistici e l’organizzazione di una serie di eventi e seminari, distribuiti nei territori dei GAL partner. All’iniziativa, promossa nell’ambito del Progetto Interterritoriale I Cammini D’Europa, rete europea di storia, cultura e turismo, hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali ed esperti di settore confrontandosi su quanto sinora realizzato e soprattutto sull’importanza dello sviluppo delle aree interne attraverso la realizzazione di una rete di partenariato finalizzata proprio alla creazione di una strategia integrata di promocommercializzazione turistica dei territori rurali, attraversati da itinerari di rilevanza storico-culturale e spirituale.

Giunge alla quarta edizione la Palinuro Fashion Week Al via la Quarta Edizione del Palinuro Fashion Week , l’evento di moda e stile da alcuni anni fra i più attesi dell'estate. Con il patrocinio del Comune di Centola/Palinuro-Regione Campania-Ept Salerno-Camera di commercio di Salerno, anche l’Edizione 2015 vedrà la moda e il mondo televisivo fondersi insieme, grazie alla presenza di personaggi molto noti al mondo dello spettacolo che faranno da testimonials all'evento, che si terrà il prossimo sabato 20 giugno a partire dalle 21:00. Quest'anno la manifestazione avrà luogo presso l'Antiquarium di Palinuro, location suggestiva direttamente sul mare. Ma-

drina del Palinuro Fashion Week, la showgirl, attrice e conduttrice televisiva, Francesca Cipriani.

Oltre 400 studenti degli Istituti Superiori del Vallo di Diano hanno “invaso”, lo scorso 9 maggio, il Centro Storico di Teggiano, per festeggiare i Cento Anni di Intercultura. Tra loro anche molti studenti provenienti da ogni parte del mondo, ospiti presso gli Istituti di Istruzione Superiore del Vallo. La giornata è iniziata con una Maratona per le vie del Centro Storico di Teggiano con la partecipazione straordinaria del Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Mons. Antonio De Luca. Tantissime le personalità del mondo della scuola che hanno preso parte alla manifestazione, promossa dalla Banca Monte Pruno e supportata logisticamente dalla Pro Loco di Teggiano. Presenti, infatti, tra gli altri, tutto lo staff della Pro Loco con in testa il Presidente Enrico Amelio, la Responsabile di Intercultura del Vallo di Diano, Ofelia Di Candia, l’Assessore Comunale alla Scuola di Teggiano, Sonia Marino, e il Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese. Alla riuscita della manifestazione ha dato il suo contributo anche il gruppo Conad di Sant’Arsenio, Sala Consilina e Teggiano.

Capaccio Paestum

A Paestum il mondiale calcio per non udenti

La Città dei Templi ospiterà i prossimi Mondiali di Calcio per Audiolesi. Il prossimo campionato mondiale di calcio destinato ad atleti audiolesi, in programma dal 19 giugno al 2 luglio 2016, si terrà infatti nel Comune di Capaccio Paestum. A confermarlo è stato il presidente dell'International Committee of Sports for the Deaf, Valery Rukhledev. Vi parteciperanno trentadue nazionali. Previsto l'arrivo di circa mille atleti e cinquemila turisti da ogni parte del mondo.


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società 23 L’era glaciale dei tassi zero

Incontriamoci, la Protezione Civile comunale di Salerno incontra i volontari della provincia “Incontriamoci”. È questo il progetto del Nucleo Volontari di Protezione Civile del Comune di Salerno che ha inteso incontrare le associazioni e i volontari del salernitano per confrontarsi con le altre realtà della provincia e instaurare uno scambio di esperienze.

«Il Nucleo Volontari di Protezione Civile del Comune di Salerno, in questo momento di cambiamento del sistema nazionale, con la delega al Governo per una nuova legge in materia di Protezione Civile,

sente l’esigenza di confrontarsi con altre realtà della provincia con lo scopo di instaurare uno scambio di esperienze e conoscenze per individuare i limiti, le opportunità e soprattutto le potenzialità dei Nuclei Comunali», dichiara il coordinatore del Nucleo, Giovanni Zevolino. «Lo scopo principale è provare a trovare un punto di incontro, per costruire insieme una metodologia di lavoro concreta, sperimentando, nel contempo, un diverso e più

attuale modello di intervento, coordinamento e di rapporti con e fra le istituzioni. Inoltre intendiamo avviare la costruzione di un diverso modello di leadership:”Leadership diffusa e condivisa”, collaborativa, il cui significato è il risultato della capacità dei vari gruppi di lavorare in sinergia, con scopi condivisi e alla ricerca di risposte e soluzioni a problemi aperti, in grado di superare logiche personali e campanilistiche, per far spazio ad uno

scambio di idee per il cambiamento. La nostra intenzione è quella di far nascere momenti di riflessione, di scambi e visioni fra le differenti realtà di volontariato di protezione civile, con l’obiettivo di un confronto, atto a verificare quanto di positivo c’è e quanto potrà essere sviluppato in futuro», ha poi aggiunto Zevolino. L’incontro si è tenuto lunedì 18 maggio scorso presso il Salone dei Marmi di Palazzo di Città.

È quanto emerge dalla prima Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

È allarme per oltre novantunomila minori maltrattati in Italia In Italia, ogni 1.000 minorenni residenti quasi 48 sono seguiti dai Servizi Sociali, per un totale stimato di 457.453 casi. Di questi 91.272 sono stati presi in carico perché maltrattati (9,5 ogni mille minori residenti). È quanto emerge dalla prima Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia, condotta da Terre des Hommes e Cismai in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), e realizzata per l'Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Rispetto al totale dei bambini e adolescenti seguiti dai Servizi, i minorenni presi in carico per maltrattamento sono più numerosi al Sud e al Centro (rispettivamente 273,7 e 259,9 ogni mille) contro i 155,7 casi al Nord. Particolarmente esposte le femmine e gli stranieri. Tra le tipologie più frequenti di maltrattamento troviamo la trascuratezza materiale e/o affettiva (il 47,1% dei casi). Se a questo dato affianchiamo quello relativo alla patologia delle cure (8,4%), si può affermare che oltre la metà dei bambini maltrattati subisce una grave forma di trascuratezza. Al secondo posto c’è la violenza assistita: un bambino su cinque di quelli maltrattati è testimone di violenza domestica e ne soffre le conseguenze. Il maltrattamento psicologico ha un’incidenza superiore rispetto a quello fisico (13,7% contro il 6,9%), pur avendo conseguenze tali da richiedere l’assistenza dei Servizi Sociali. Altro dato su cui riflettere è che la prevalenza dei minorenni in carico aumenta al crescere dell’età. Si passa, infatti, da 29 bambini su mille in carico fino a 3 anni, ai 54 tra 11 e 17 anni. Percen-

tualmente preadolescenti e adolescenti in carico ai Servizi sono il 42,1% del totale, 28,2% i bambini nella fascia delle scuola primaria, l’11,2% quelli nella fascia 4-5 anni e l’11,8% quelli in prima infanzia. Risultati che mettono in evidenza «lo scarso sviluppo di servizi sociali per la prevenzione precoce del maltrattamento». Il confronto con altri Paesi. L’Italia ha un indice di prevalenza (9,5 casi per mille) inferiore al Canada (9,7), Inghilterra (11,2) e Stati Uniti (12,1). Le differenze sono ancora più marcate analizzando le differenti tipologie di maltrattamento: per quel che riguarda la violenza sessuale in Italia l’incidenza (4 bambini su 100 maltrattati) appare fra le più basse registrate nei Paesi industrializzati. «Sarà utile fare una riflessione approfondita se questo dato è legato a una difficoltà di emersione e rilevazione da parte dei servizi oppure si tratta di un’effettiva ridotta prevalenza», sottolinea Federica Giannotta, Responsabile dei Progetti Italia di Terre des Hommes. Che nel corso dell'incontro ha ricordato i costi dei maltrattamenti tra assistenza e cure: «Costa allo Stato 13 miliardi

Coldiretti Campania lancia il servizio informativo Che c’è di buono?

La qualità dei prodotti campani, quelli della Piana del Sele e del basso salernitano, possono viaggiare veloce anche grazie alle nuove tecnologie. Coldi-

di euro all'anno». Anche per questo «è necessario puntare sulla prevenzione». I Servizi Sociali al Nord hanno una migliore performance: assistono un numero maggiore di minori, e quindi riescono a svolgere una funzione anche di prevenzione, mentre al Sud e al Centro arrivano ai Servizi soprattutto i casi più gravi. L’indagine ha coperto un bacino effettivo di 2,4 milioni di popolazione minorile residente in Italia, con la partecipazione di 231 Comuni distribuiti in tutta Italia. «È questo un lavoro che fornisce una fotografia faticosa da guardare, ma necessaria. Capire l’entità del fenomeno, la sua distribuzione geografica sul territorio, le specificità, i terreni di coltura significa poter dare risposte adeguate. Significa anche poter avanzare proposte concrete a Governo e Parlamento al fine di arginare il più possibile questa realtà violenta nei confronti di chi ha meno di 18 anni. L’Authority che presiedo ha voluto questo prezioso lavoro di monitoraggio e ricerca», ha commentato Vincenzo Spadafora, Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. L’Authority di Garanzia degli Under 18 è da tempo impegnato sul fronte dei maltrattamenti ai minorenni. In questa direzione si colloca anche il lavoro portato avanti dalla Prima Commissione Consultiva presieduta da Luigi Cancrini che durante un incontro alla Camera ha sottolineato la «necessità di una riforma di assistenza all'infanzia che porti in ogni città d'Italia una centro di cura per bambini e adolescenti maltrattati». «La ricerca sperimenta con successo un siste-

retti Campania lancia il servizio informativo Che c’è di buono?, totalmente gratuito, che utilizza il sistema di messaggistica istantanea di whatsApp,

ma di monitoraggio sul maltrattamento all’infanzia, che coinvolge i Servizi sociali dei Comuni italiani», afferma Andrea Bollini, Consigliere Nazionale del Cismai. «Questo monitoraggio - aggiunge - potrà essere messo a regime con il Casellario dell’assistenza, predisposto dal Ministero delle Politiche Sociali. Il Cismai si è sempre battuto per incardinare nel nostro Paese un sistema permanente di raccolta dati sulla violenza, recependo i ripetuti inviti dell’Oms e dell'Onu». A giudizio del Presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, «i dati presentati oggi rappresentano un tassello importantissimo di un puzzle complesso quale quello del maltrattamento all’infanzia. Tuttavia il maltrattamento e la violenza sui bambini restano fenomeni in gran parte sommersi, nonostante i tentativi di monitorare il fenomeno. Purtroppo solo una parte delle vittime di abuso si rivolge ai servizi sociali e di cura, come mostrano anche molti studi internazionali. Altri chiedono aiuto alle Forze dell’Ordine, al Pronto Soccorso, ai Pediatri, alle Helplines o ad altre figure di riferimento. Molti casi non vengono riconosciuti e segnalati, spesso per mancanza di un’adeguata formazione. Altri, invece, restano nel silenzio, nascosti tra le pareti domestiche».

te broadcast, sarà a disposizione di tutti i cittadini della Campania e veicolerà notizie utili sui mercati di Campagna Amica, diffusi in tutte le provinla nota applicazione multimedia- ce, dove è possibile acle per gli smartphone. Il servizio quistare direttamenChe c’è di buono?, diffuso trami- te dagli agricoltori.

Da inizio maggio si sente sempre più spesso parlare negli ambienti finanziari e non solo di “era glaciale dei tassi zero”. A cosa si deve tutto questo? Semplice, lo scorso aprile dopo decenni è stato emesso un Titolo di Stato a 3 mesi con Tasso Negativo pari a -0,007%. Ciò significa che per la prima volta su un investimento a 3 mesi il risparmiatore anziché ottenere un guadagno ha ottenuto una perdita! Sembra impossibile ma è proprio così, oggi investire in Titoli di Stato significa avere rendimenti negativi o prossimi allo zero. Volendo ottenere un rendimento del 2% bisogna sottoscrivere scadenze lunghe…anno 2034. Le previsioni per i risparmiatori non sono rosee poiché questa politica dei tassi bassi si prevede possa durare fino al 2019. Eppure oggi il 70% degli italiani che sono alla ricerca di investimenti cosiddetti sicuri con redimenti minimi sul capitale credono che Titoli di Stato, obbligazioni bancarie e buoni fruttiferi postali siano gli unici prodotti in grado di garantire la restituzione del capitale. A volte dimenticano i famosi titoli Argentina, Cirio, Parmalat e non ultimo il caso Grecia. Tutti Titoli di Stato e Obbligazioni i cui rimborsi non sono mai avvenuti, tra l’altro gli stessi Titoli di Stato Italiani sono stati oggetto di svariate discussioni, critiche e timori quando il famoso spread raggiunse quota 500! Eppure, per fortuna qualcosa nel comportamento del risparmiatore sta cambiando, la quota di investimenti in fondi e sicav e

più in generale nel risparmio gestito è passata dal 6% dello scorso anno al 9% di quest’anno. Sempre più italiani scoprono l’importanza del risparmio gestito e della consulenza. Oggi più di prima si ha la possibilità di scegliere tra una gamma di prodotti variegati e altamente diversificati che rappresentano l’evoluzione del tradizionale investimento in singoli Titoli e Obbligazioni. Spetta al risparmiatore capire l’importanza della consulenza finanziaria evitando di scegliere i soliti prodotti proposti presso gli sportelli bancari e postali orientati più ad una politica di bilancio che alle reali esigenze del risparmiatore. Premiando il risparmio gestito ed evitando prodotti esclusivamente di casa non si fa altro che tutelare i propri interessi! Dott. Gerardo Russo Personal advisor

Pagina facebook: Dott. Gerardo Russo Personal Advisor Castellabate

Giocati 688 milioni di euro all'anno promosso il seAllarme sociale in Campania diminario Ludopatia: le regole dello sport per il gioco d’azzardo per non cadere nella trappola tenuto-

La Campania è la terza regione d’Italia per fatturato del gioco d’azzardo, 688 milioni di euro giocati. Un sondaggio della Junior Chamber International (JCI), svolto in occasione della partita Salernitana-Aversa Normanna, disputata lo scorso settembre all’Arechi, ha dimostrato come la ludopatia interessa un tifoso su due. Un fenomeno allarmante che necessita di una campagna di sensibilizzazione rivolta alle fasce d’età più giovani: gli studenti. Junior Chamber International ha quin-

si ieri nell’Aula Magna del Liceo Scientifico Da Procida di fronte alla platea di allievi del biennio della scuola, e a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti del mondo dello sport.


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