MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E LUCANIA SUD
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editoriALe
vincere le paure
Anno 6 - numero 8 ottobre 2015
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CiLento e ALburni
la lettera di Michele albanese per smuovere le coscienze serviZio A pAg. 2
sAssAno
esenzione delle tasse per studenti orfani e invalidi gravi serviZio A pAg. 6
territorio
castellabate, borgo gioiello anche per Google Street view serviZio A pAg. 4
ALburni
la comunità Montana si presta per pulire le strade provinciali serviZio A pAg. 4
una statua importante di estremo significato per il territorio dir. prof marcello federico
La china nella quale molte coppie finiscono per scivolare, ogni volta che le circostanze, cambiando le condizioni dell’esistenza ordinaria, fanno emergere le diversità di carattere e le divergenze di atteggiamento, appare tanto più scoscesa quanto più il modello culturale ereditato è stato fondato su quelle che prima si chiamavano “affinità elettive “ed oggi si definiscono “gusti e interessi comuni“. Gusti e interessi che possono cambiare, ma soprattutto, una vita in comune che può fare spesso emergere aspetti di sé fino a quel momento sconosciuti. Non sfuggono a nessuno le difficoltà che sembrano oggi accerchiare la famiglia, difficoltà delle quali la crisi economica costituisce solo una spiegazione apparente e che, in realtà, le preesistono. È infatti in discussione il modello tradizionale dell’unione coniugale a favore di rapporti meno vincolanti e soprattutto “reversibili” dai quali cioè sia possibile sottrarsi. Una simile richiesta si fonda sull’idea che il vincolo coniugale sia un dato culturale, quindi relativo a comportamenti e valori sempre e comunque rivedibili. Si sottostima così la possibilità che dietro una forma culturale, in se relativa, possa comunque celarsi una verità universale, quindi assoluta, sull’uomo e sulla donna. Proprio per questo il fenomeno della diminuzione di quanti scelgono il cammino coniugale non è affatto un problema culturale, ma tocca quelle corde sensibili dell’animo, dove la cultura di-
eMbleMa del territOriO AgropoLi
neCroLogi
Una scelta saggia, coraggiosa, importante, quella dell’amministrazione comunale e della città di Vallo della Lucania. Sistemando al centro della città una statua dal significato forIl Sindaco di Vallo d. te, sinomino del comLucania, Toni Aloia prensorio da cui nacque Vallo della Lucania come unione di idee, progetti, passioni per il Cilento. Oggi la città vuol ritrovare quel ruolo primario che ha sempre coperto nel Cilento, non tralasciando i valori etici, culturali, spirituali che l’hanno sempre contraddistinta. Di sapore orientaleggiante, estremo, marmo bianco, posa imponente. Alla fine la statua di Rabarama è stata collocata a Vallo della Lucania. elemento finale di piazza . L’opera d’arte, al centro di vibranti discussioni in merito alla composizione giuria che doveva scegliere il vincitore e alla somma, 125mila euro, destinata all’autore, di certo non mancherà di placare gli animi.Di fronte al domenicano convento della Madonna delle Grazie, a pochi metri dalla storica via Gioacchino Murat, da ieri si erge “Leud” l’opera in marmo di Rabarama - Paola Epifani - che, con a tema la fratellanza e al senso di comunità, troneggia, bianca, nella piazza cilentana. Un altro passo avanti nel Cilento che ha bisogno oggi più che mai di sinergia territoriale.
vALLo di diAno
CuLturA I borghi dei misteri un libro avvincente di Gennaro Guida
in ricOrdO dei nOStri cari
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WidibA i parroci rispondono all’appello di papa Francesco
bilancio positivo per il Settembre culturale A pAginA 12
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accordo di programma per lo sviluppo del Cilento interno
Consiglio intercomunale tra Gioi, Moio, Orria, Perito e Salento Sancita l'unione tra i cinque paesi e votato documento su emergenza cinghiali
Un accordo di programma per lo sviluppo del Cilento interno. È quello che è stato sottoscritto lo scorso 22 settembre nell’Aula Consiliare del Comune di Gioi Cilento. A siglare il patto i cinque sindaci facenti parte dell’antico Stato di Gioi, il paese ospitante con Andrea Salati, Moio della Civitella con Antonio Gnarra, Orria con Manlio De Feo, Perito con Antonello Apolito e Salento con Gabriele De Marco. Nel corso del Consiglio intercomunale il sindaco Salati ha spiegato la portata dell’accordo: «È un atto politico a favore del territorio che rappresentiamo. Abbiamo ripreso un vecchio accordo di programma del 1996 e lo abbiamo adattato alle esi-
Moio della Civitella Gnarra ha aggiunto: «La Montagna Serra è una risorsa per tutte le nostre comunità e quindi nel breve dovremmo mettere in pratica tutti gli atti consequenziali per meglio sfruttarla». Nel corso del Consiglio intercomunale che ha sancito l’unione tra i cinque paesi è stato votato all’unanimità anche un documento sull’emergenza cinghiali, nel quagenze attuali. Il punto di parle si chiede al Prefetto di Satenza è l’avvio del progetto di lerno, all’Assessorato all’Avalorizzazione della Montagna Serra a destinazione agro-silvo-pastorale». A far seguito alle parole del primo cittadino ospitante il sindaco di Salento De Marco: «Il progetto in essere è fattibile vista la presenza determinante del dottore Baldini esperto nazionale e internazionale in materia. Se restiamo uniti di sicuro inizieremo un periodo di sviluppo per i nostri paesi». Ottimisti anche il primo cittadino di Orria De Feo e quello di Perito Apolito che hanno posto l’accento su come «ci sia gricoltura della Regione il dovere di tutti noi di stare Campania, all’Assessorainsieme perché a chiederce- to Caccia e Pesca della Prolo è il territorio che ammini- vincia di Salerno, al Presistriamo». Infine il sindaco di dente del Parco Naziona-
le e al Presidente dell’UNCEM di «porre in essere in tempi brevissimi tutti i provvedimenti di propria competenza per impedire danni e pericoli creati dalla presenza dei cinghiali nel Cilento interno». Inoltre i sindaci hanno assicurato la disponibilità a «qualsiasi chiarimento e la partecipazione a tavoli tecnici operativi, che non rinviino la soluzione del problema, ma che siano convocati per trovare le giuste, necessarie
e straordinarie contromisure alla situazione emergenziale causata dalla presenza di innumerevoli branchi di cinghiali».
vincere le paure
tilla che lo anima. La famiglia, cioè l’apertura alla dimensione generativa, è allora una scelta radicale della coppia che la porta ad essere altro da una semplice unione di “ gusti e di interessi comuni”. Essa è infatti molto di più di un semplice desiderio di affezione e cela la volontà di giocarsi in tutto e per tutto, accettando che altri, i propri figli, irrompano nella propria esistenza. Ogni figlio che arriva implica sempre la scelta del mare aperto, comporta necessariamente il coraggio di alzare le vele e l’accettare di essere costantemente rimessi in discussione, scoprendo i propri limiti e superandoli. Lui e lui solo, il padre di famiglia è il vero eroe, l’unico reale avventuriero. Si capisce allora perché si faccia fatica a “ fare famiglia” e la sua idea freni molti. Infatti, all’opposto della famiglia, come suo anonimo avversario, si cela l’individualismo stesso, inteso qui come quella quieta autoreferenzialità nella qua-
La lettera di Michele Albanese per smuovere le coscienze «La politica non interviene più? Ci proveremo tutti noi, insieme» Michele Albanese, Direttore Generale della Banca Monte Pruno e figlio degli Alburni, da sempre interessato alle problematiche che affliggono quella terra, insieme al Cilento, ha scritto una lettera, «con amore e senso di responsabilità», per smuovere le coscienze, soprattutto istituzionali, e dimostrare, ancora una volta, la sua vicinanza e quella dell’istituto di credito che dirige ad un territorio troppo spesso isolato.
Michele Albanese
editoriale. segue dalla prima
ce qualcosa della verità dell’essere. Ci si scopre diversi di come si credeva di essere, magari con aspetti della propria persona che non si pensava di possedere, o con il riaffiorare di vecchi problemi irrisolti e frettolosamente archiviati. Si cela qui il lato più impegnativo della dimensione coniugale, quello della scoperta di se stesso e dell’ altro. Dove non è affatto sufficiente che quest’ultimo sia amato per i gusti che ha o per lo stile di vita che pratica, ma deve esserlo per la scintilla, di vita che lo anima e lo rende unico. Ed è proprio da questa affezione all’essenziale, al dato immanente che dello spirito che lo caratterizza, che scaturisce la coscienza della stabilità della relazione coniugale e della invariabilità della scelta fatta. Questo modello relazionale che costituisce il lato più impegnativo della dimensione coniugale è rimasto a lungo inespresso, lasciando risiedere al suo posto il principio delle semplici affinità tra le due individualità. Si è compiuto così un grossolano errore di prospettiva. È infatti solo all’interno della relazione con l’altro nella sua essenzialità che prende corpo la dimensione generativa. Una coppia aperta alla vita non è affatto una coppia come le altre, ma vive una dimensione fondativa dove non si tratta di fare né di acquisire, ma di essere pronti a realizzare un cammino, tanto più possibile quanto più ci si lega a ciò che costituisce la specificità dell’altro, la scin-
Alburni e Cilento isolati
le serenamente ci si struttura e che si difende da qualsiasi intromissione. È un “io “ che non vede la relazione come essenziale, che non si arrende “al volto dell’altro”, che non accetta di” lasciarsi fare”. L’idea del cammino lo turba, quello di un possibile mutamento anche, né qualsiasi altro che possa apparirgli sufficiente. Ed è proprio la crescita esponenziale di un tale individualismo narcisista a fare da sbarramento ad ogni volontà di unione generativa. Più ci si addentra dentro le nebbie di un “io” autoreferenziale, meno si è disponibili ad una relazione che vincoli e, proprio attraverso questo, sia capace di generare la vita e di farla crescere. Ci si sbarra così la strada alla propria stessa realizzazione, quella che risiede al di fuori di se stessi, in un altro provvidenziale per il quale valga la pena cambiare ogni cosa, lasciando che la vita arrivi. dir. prof. marcello federico
«Sono passati due anni da quando avevamo lanciato un forte grido di allarme per le condizioni tragiche in cui versavano le infrastrutture interne del nostro territorio di competenza ed, in particolare, le zone degli Alburni e del Cilento. Speravamo di poter smuovere qualcosa, di poter toccare la sensibilità di qualcuno, di risvegliare un pò di interesse per la zona più interna della Provincia di Salerno. Abbiamo sempre dichiarato che il nostro ruolo di banca locale ci impone di non dimenticare ciò che accade al territorio viste, in aggiunta, le pesanti conseguenze economiche e sociali che questo continuo disinteresse ha generato nel tempo. Francamente questa condizione ormai sembra essere quasi irreparabile, troppi gli anni di abbandono che hanno lasciato tanti cittadini soli senza più la minima possibilità di avere uno spiraglio, una speranza. Il nostro primo intervento sull’argomento prendeva spunto da un completo isolamento di alcuni paesi; oggi ritorniamo sul tema perché, sostanzialmente, nulla è cambiato rispetto ad allora. Ci siamo chiesti tante volte quale poteva essere il nostro ruolo, quali le azioni da sviluppare per cercare di dare una svolta a questa totale assenza di ascolto da parte delle istituzioni. Qui tocchiamo forse il tasto qui dolente: sono proprio le istituzioni che dovrebbero garantire ai cittadini i servizi necessari, senza se e senza ma. Ma ora basta! Quando finirà questo atteggiamento remissivo che punta essenzialmente a non assumersi le responsabilità che un ruolo esige? Assumere una carica pubblica significa prendersi delle responsabilità, significa dare delle risposte ai cittadini. Certamente nessuno ha la bacchetta magica, ma allo stesso modo nessuno ha dimostrato seriamente di volersi far carico di questo problema di interesse pubblico. Solo parole e false rassicurazioni dai politici di turno, abili a promettere finanziamenti espressi, nostro malgrado, in milioni virtuali, che tali sono rimasti. Ed è qui la chiave di lettura più preoccupante: aver lasciato i nostri territori isolati e sempre più lontani da tutto senza alcun margine e con le speranze ormai ridotte al minimo. Oltre all’indifferenza, oggi osserviamo un abbandono totale, senza precedenti, quasi come ci fosse la consapevolezza che nulla potesse essere più fatto. Abbiamo acquisito, tutti, una condizione di assoluta passività che sembra oramai consentirci di accettare la realtà come se fosse una conseguenza naturale. E se nessuno vuole più interessarsi di questi problemi, allora vogliamo nuovamente tornare noi sull’argomento, cercando di individuare persone che tengano veramente al nostro territorio, alle sue possibilità di avere un domani. Gli Alburni ed il Cilento vivono un isolamento infrastrutturale non degno di un paese civile che appartiene all’Europa ed all’Italia. Se poi siamo in Italia solo per pagare le tasse ed in Europa solo per subire la pesante ed a volte anche ridicola normativa comunitaria, allora è il momento di dire basta. A partire dai piccoli comuni del nostro terri-
torio che si trovano a lottare contro uno Stato completamente assente che ormai non trasferisce nemmeno più risorse sufficienti all’ordinaria amministrazione. Ma allora perché continuare così? È veramente possibile vivere questa situazione? Dobbiamo tutti lasciare la nostra terra prima o poi? È accettabile sperare che la prima pioggia non ci porti via le poche “strade-sentiero” ancora agibili ed, oltretutto, abusive che ci portano verso la piana del Sele o verso il Vallo di Diano? Ebbene sì, parliamo di sentieri perché ormai l’asfalto è un ricordo lontano e le sterpaglie si sono appropriate di quel po’ di spazio ancora disponibile per le automobili. Parliamo di tratti abusivi perché pur essendo chiuse tutti le percorriamo come se nulla fosse. La sicurezza stradale, poi, sembra essere un dettaglio che ci viene in mente solo quando, purtroppo, accade qualcosa di grave. Sperare che qualcosa cambi è ormai anacronistico. Non è nemmeno un sogno perché qualche volta i sogni si avverano. Essendo, pertanto, la nostra azienda un soggetto economico che senza territorio non ha ragione di esistere, abbiamo pensato di provare, ancora una volta, ad intraprendere un percorso che possa puntare a smuovere qualcosa. Non lo faremo da soli, sarebbe inutile e presuntuoso, ma con il supporto di tutti: cittadini, imprese, professionisti, amministratori sensibili e disponibili. Cercheremo di creare un pool di operatori che abbiano la volontà di impegnarsi economicamente e professionalmente per affrontare questa emergenza. Ed i primi saremo certamente noi. La nostra struttura sarà sempre aperta e disponibile per ascoltare proposte che siano finalizzate a migliorare la viabilità primaria dei nostri territori. Non auspichiamo interventi esageratamente costosi o grandi opere, non siamo assolutamente dei folli, ma siamo certi che con il supporto della gente che vive questa terra qualcosa potrà essere migliorato, dando una risposta concreta a tutti e, soprattutto, al sistema pubblico. Già diversi imprenditori del settore hanno confermato la loro disponibilità a contribuire, così come alcuni professionisti. Il nostro impegno sarà quello di cercare coordinare queste volontà, che si uniranno all’azione del nostro istituto di credito, il quale, anche con risorse proprie, si interesserà di intervenire concretamente sulle arterie interne. Da oggi, speriamo, si possa aprire una nuova fase, la quale ci auguriamo sia una svolta positiva per tutti noi. Basta poco, basta crederci, basta amare la propria terra. Siamo certi che, come noi, tantissimi tengono alle proprie radici ed alla possibilità che questi piccoli comuni non diventino grandi ricordi, figli di enormi rimorsi. Fin d’ora siamo disponibili ed aperti ad ogni proposta. Sarà l’unione a fare la forza senza protagonisti, ma con un solo obiettivo: sistemare con tanti piccoli interventi e con piccoli contributi lo stato delle nostre strade. La politica non interviene più? I politici sono insensibili dinnanzi questo perdurante stato di emergenza? Ci proveremo tutti noi, insieme, trovando le formule più adatte, auspicando che la burocrazia non sia contro la nostra volontà. Perché farlo? Perché ormai l’unica strada è questa: chi tiene al proprio territorio deve provarlo a difendere, altrimenti nessuno mai lo farà. Proviamoci. La Banca Monte Pruno, anche questa volta, c’è! Chiunque voglia dare il suo contributo può scriverci all’indirizzo segreteria@bccmontepruno.it, dando la propria disponibilità. Grazie dell’attenzione e per tutto ciò che farete per questa che sarà la sfida più importante del nostro territorio: risollevarlo dall’abbandono delle istituzioni per il bene di tutti».
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Alburni
Ambiente
Le strade provinciali versano nel degrado, A Caselle in Pittari la Comunità Montana si presta per pulirle l’iniziativa Puliamo il Mondo Palmieri: «Abbiamo i mezzi adatti. La Provincia ci sostenga economicamente»
Il Presidente della Comunità Montana Alburni, pino palmieri, scrive al Presidente della Provincia di Salerno, giuseppe canfora, al consigliere provinciale delegato alla Viabilità, paolo imparato, e, per conoscenza, a vincenzo de luca, in merito al degrado in cui attualmente versano le strade provinciali ricadenti nel territorio di competenza dell’Ente montano. lati delle carreggiate vegetano cespugli voluminosi e le cunette risultano ostruite da terra ed erba. Di qui il pericolo per la pubblica incolumità degli abitanti degli Alburni e per chi, quotidianamente, frequenta il territorio per lavoro, vista soprattutto la visibilità degli automobilisti fortemente limitata. Per Pino Palmieri questo motivo la ComuniPalmieri evidenzia nel- tà Montana Alburni si renla sua comunicazione che ai de disponibile a impegna-
re mezzi e risorse umane allo scopo di pulire le strade provinciali in cambio di un sostegno economico delle attività da parte della Provincia. «Non possiamo fare finta di nulla, la situazione è disastrosa – ha detto Palmieri – abbiamo personale e mezzi per poter essere utilizzati allo scopo, ma non abbiamo risorse finanziarie». Un disastro a cui l’Ente alburnino potrebbe, quindi, porre rimedio at-
L’ispettore Massimo Giuliani assume il comando della Stazione Forestale di Capaccio-Roccadaspide L’Ispettore Massimo Giuliani, 46 anni, laureato in Scienze Forestali, ha assunto il Comando della Stazione Forestale di Capaccio- Roccadaspide, dopo aver partecipato con successo al concorso che ha visto oltre duecento partecipanti da tutta Italia. Una bella soddisfazione ed una grande responsabilità per il quarantaseienne di Roccadaspide, che guiderà la Forestale con compiti specifici: la tutela del patrimonio boschivo, la salvaguardia della montagna, la difesa dell’ambiente, in un’area importante perché al centro del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Massimo Giuliani
Alla Stazione di Roccadaspide, nello specifico, fanno riferimento, oltre a Roccadaspide, i comuni di Capaccio, Trentinara, Giungano, Castel San Lorenzo e Cicerale: è questa l’area nella quale Giuliani opererà, coordinando un organico composto da quattro elementi che presidieranno il territorio, po-
nendo in essere importanti azioni a contrasto della piccola criminalità ambientale. «Rivolgo al comandante Giuliani l’augurio di buon lavoro – commenta il sindaco Girolamo Auricchio – convinto che opererà, come sempre ha fatto finora, per la tutela del patrimonio agroforestale e ambientale del nostro territorio, un’area ancora integra sotto l’aspetto paesaggistico e ricca di risorse naturali, ma proprio per questo appetibile per persone senza scrupoli che ne vogliono approfittare». E come sempre tra l’Amministrazione e il Corpo Forestale dello Stato continuerà ad esserci grande collaborazione per la tutela dell’ambiente, che rappresenta l’obiettivo comune. Tra l’altro la sede della Forestale, messa a disposizione del corpo da parte del comune nel 2011, si trova nel palazzo del municipio, al piano terra della struttura, che diversi anni fa fu sottoposta a lavori di sistemazione, proprio su iniziativa e con fondi del comune, che così volle rendere la sede adatta alle esigenze del corpo.
PROMOZIONE DEL TERRITORIO
Castellabate, borgo gioiello anche per Google Street View Un nuovo riconoscimento per Castellabate. Ad accorgersi della bellezza del comune Cilentano è Google Italia che realizzando un vero e proprio tour virtuale ha inserito Castellabate nella Top 6 dei borghi gioiello d'italia. Un itinerario da nord a sud, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia alla scoperta di luoghi incantevoli e incontaminati. L'occhio di Google Street View ha fotografato gli angoli più suggestivi del nostro territorio, premiando il fascino dell'antico borgo medievale con i suoi vicoli stretti, gli slarghi, le scale, i portoni e le mirabilie architettoniche che lo contraddistinguono, concedendo alla curiosità del viaggiatore un'anteprima virtuale ma quanto mai reale de luogo prescelto come destina-
zione. «Castellabate è ancora una volta premiata.- afferma il sindaco Costabile Spinelli – Sono innumerevoli ormai le attestazioni di stima di chi riconosce al nostro comune una bellezza indiscussa. e la sceglie quale meta per le proprie vacanza, quale luogo per il proprio matrimonio, quale location per riprese cinematografiche e televisive, quale simbolo di un'Italia da custodire e valorizzare e che io sono sempre più fiero di poter rappresentare».
traverso i mezzi di cui è dotato. Rimane adesso la speranza in una risposta affermativa da parte della Provincia di Salerno. Risposta in cui Palmieri spera. «Ci sono tante emergenze negli Alburni. – dice – Viabilità, cinghiali, incendi. Di contro, abbiamo personale e mezzi non utilizzati. Speriamo che la Provincia accetti la proposta». Chiara Di Miele
Convegno a Casal Velino
Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Caselle in Pittari ha partecipato alla tradizionale Campagna Nazionale puliamo il mondo promossa da Legambiente, giunta alla XXIIIa Edizione, con le giornate di mobilitazione del volontariato ambientale che si sono tenute dal 25 al 27 Settembre 2015.
Oltre ai gruppi di volontariato, sono stati coinvolti i ragazzi del servizio civile e gli studenti delle elementari, per contribuire alla loro sensibilizzazione sulle tematiche ambientali In particolare, gli
alunni delle classi quarta e quinta della Scuola Elementare, nella mattinata di venerdì 25 settembre hanno dato il loro importante contributo all’iniziativa ambientalista. Nella mattinata di sabato 26 settembre, il Gruppo di Volontariato Ambientalista “G. Verdi”, ha rinnovato il proprio impegno a sostegno dell’iniziativa. Infine, domenica 27 settembre, in Località Valli (Pineta), ha avuto luogo la Festa dell’Al-
bero – la Consegna. Dopo dieci mesi dalla loro messa in dimora, gli alberi piantati durante la Festa dell’Albero 2014 hanno conosciuto i loro nuovi ventuno piccoli amici. Infatti l’Amministrazione Comunale ha affidato la proprietà e le cure degli alberi ai nati nell’anno 2013. Una cerimonia importante che mira a creare un forte ed indissolubile legame tra le nuove generazioni ed il proprio territorio.
L’olio extravergine Salvate oltre cento case dalla demolizione incontra il gazzetta ufficiale la legittimità delle costruziopesce azzurro Sulla ni. L'Amministrazione si dichiara pronta ad intraprendere Policastro
L’olio extravergine incontra il pesce azzurro è il titolo del convegno che è tenuto il 25 settembre scorso a Casal Velino Marina presso la Palazzina dei Pescatori ubicata sul molo di sopraflutto. Organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Casal Velino, in collaborazione con la Regione Campania, l’Unione Europea e il Porto Turistico di Casal Velino, quest’iniziativa rientra in quelle previste nel Programma di Sviluppo Rurale PSR Campania 2007/2013. Tra gli ingredienti adoperati nella cucina marinara, il pesce azzurro va per la maggiore non solo per la sua semplice reperibilità, ma perché studi scientifici hanno dimostrato che, come l’olio extravergine di oliva - è ricco di grassi buoni (i famosi Omega3), che ci forniscono energia sana, senza inquinare di colesterolo cattivo il nostro sangue. Inoltre, il pesce azzurro possiede un contenuto calorico ridotto ed è ricco di sali minerali. Insomma, una medicina con le pinne di cui vale la pena parlare. Sia l’olio extravergine di oliva che il pesce azzurro sono alimenti cardine della Dieta Mediterranea, l’unica ad essere stata proclamata dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità, e protagonista indiscussa dell’EXPO 2015. Inoltre recenti studi scientifici hanno dimostrato che una dieta ricca di pesce, olio, frutta, verdura e con poca carne trasformata - dunque la dieta mediterranea - rende più felici in quanto gli alimenti da essa adoperati contengono sostanze che comunicano al nostro corpo una sensazione generale di benessere. Il convegno aperto al pubblico e agli operatori del settore è stato animato dal biologo nutrizionista Sergio De Magistris, dal dottore in Agraria Sergio Napoliello, dal Capo Panel Associazione OLEUM Gaetano Avallone, dal medico nutrizionista Antonio Vacca. Ha aperto i lavori il sindaco del comune di Casal Velino, Silvia Pisapia. Al termine dell’evento una succulenta degustazione di piatti a base di olio extravergine di oliva, pesce azzurro ed altri prodotti della Dieta Mediterranea a cura dello staff di Pesce in Festa e della Pro Loco Marina.
azione legale contro miccio e mola.
Dopo quattro anni di contenzioso tra il Comune di Santa Marina e la Soprintendenza, che ha bloccato per quattro anni i lavori di messa in sicurezza della strada sita in località Fratte-Castello a Policastro Bussentino, perché ritenuta area sottoposta a vincolo paesaggistico, si è giunti finalmente ad una svolta definitiva. Oltre alla strada, erano stati messi in discussione più di un
centinaio di fabbricati ubicati in prossimità, tutti con regolari autorizzazioni rilasciate dal Comune, di cui addirittura uno sequestrato, nonostante esso non rientrasse nella zona vincolata, come dimostrato in seguito dall’Ufficio Tecnico del Comune e dall’Istituto Geografico Militare. Tramite comunicato stampa a firma del sindaco Dionigi Fortunato, si rende noto che il Tar prima
e la Procura in seguito hanno ritenuto corrette le motivazioni addotte dal Comune di Santa Marina circa la legittimità delle costruzioni prossime all’area della discordia, tant’è che lo scorso 11 agosto il decreto del 1966 è stato integrato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.185/2015, con relativa planimetria che dimostra, con Sentenza del Consiglio di Stato, che la zona in questione non è di pubblico interesse. L’Amministrazione Comunale si dichiara pronta ad intraprendere un’azione legale contro l’ex Soprintendente Miccio ed il funzionario Mola.
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Roccadaspide
territorio
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promozione e valorizzazione del territorio
Pubblicato il bando per l’assistenza domiciliare agli anziani È stato pubblicato dal piano di zona ambito s/7 di roccadaspide il bando per un progetto di assistenza domiciliare integrata per persone ultrasessantacinquenni non autosufficienti o che comunque, per la loro condizione di salute o per una eventuale patologia, necessitano di cura e assistenza. Il servizio è possibile grazie ad un finanziamento ministeriale del fondo pac pari a 179.999,06 euro.
L’importante progetto, che prevede l’erogazione di quasi diecimila ore di assistenza, riguarderà 67 persone che saranno individuate in tutti i comuni che fanno capo al Piano di Zona S/7 in base alle esigenze di assistenza: 8255 ore saranno erogate grazie ai fondi PAC mentre altre 1651 saranno possibili grazie a fondi dell’Ambito. Le prestazioni verranno erogate da otto operatori sociosanitari che interverranno presso il domicilio delle persone interessate attraverso procedure e modalità che dovranno essere necessariamente condivise tra Asl e Comuni. Si tratterà di un’assistenza personalizzata, dal
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momento che per ognuno degli assistiti sarà predisposto un intervento personalizzato in relazione alla natura e alla complessità dei propri bisogni. Le persone a cui si rivolge il progetto sono ultrasessantacinquenni che pur non presentando criticità specifiche hanno bisogno di continuità assistenziale e che pertanto usufruiranno di interventi programmati a domicilio perché affette da malattie croniche invalidanti oppure progressivoterminali. Il servizio comprenderà varie azioni tra cui aiuto alla persona nello svolgimento delle attività quotidiana, assistenza infermieristica, prestazioni riabilitative, sostegno alla mobilità personale. «Si tratta di un progetto molto importante che ci consentirà di potenziare i servizi agli anziani - afferma il Presidente del Piano di Zona S/7, Girolamo Auricchio, sindaco dell’ente capofila - grazie ai quali potremo garantire una doverosa assistenza agli anziani, consentendo loro di restare nel loro ambiente, pur avendo bisogno di assistenza, ed evitando il ricovero in case di riposo o in ospedale».
Le reliquie di Padre Pio nel Cilento Venerdì 25 settembre scorso nella cappella che ospitò le spoglie di San Matteo, e a lui dedicata, in via Ad Duo Flumina a Casal Velino Marina, sono giunte direttamente da Pietrelcina le reliquie dell’amato San Pio – proprio in occasione della commemorazione del dies natalis di Padre Pio (per la chiesa il giorno della morte è il giorno in cui un santo nasce al Cielo) avvenuta il 23 settembre. L’avvento delle reliquie, in terra cilentana, si deve alla volontà di Alfonso Grieco, il presidente del gruppo di preghiera I fedeli di San Matteo, che, dal 2012 in seguito ad un forte richiamo spirituale, ha iniziato il suo percorso di fede dapprima con la totale ristrutturazione della cappella, dove le spoglie di San Matteo hanno sostato quasi cinque secoli prima di essere traslate a Salerno, che versava in totale abbandono, poi chiedendone ed ottenendo la riapertura della stessa al culto, e, infine, animandola di eventi di forte impatto religioso. In questo luogo, infatti, ricco di misticismo e suggestione, innumerevoli sono stati gli eventi che hanno visto protagoniste reliquie importantissi-
me, dalla Madonna di Fatima, al corpo della Santa Bambina Maria Goretti, fino ad oggi con il saio e il guanto di Padre Pio che caratterizzano e ci rimandano l’immagine più conosciuta del Santo di Pietrelcina. È stato Padre Marciano Guarino, il Cappuccino Guardiano e Priore del Convento di Pietrelcina, ad accompagnare i resti sacri nella piccola e suggestiva cappella cilentana, dove sono rimasti per tre giorni di festeggiamenti e preghiera. Ad accoglierlo anche il Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Ciro Miniero, che ha celebrato messa all’aperto, nello spazio antistante alla piccola chiesa. Nel giorno di sabato 26 settembre si è tenuta, invece, una lunga veglia di preghiera notturna ha preso il via alle 24.00. Nella giornata conclusiva di domenica 27 settembre i saluti si sono concretizzati in una Santa Messa celebrata dal Cardinale R. Renato Martino, Protodiacono di Papa Francesco, per la terza volta partecipe alle attività di preghiera della piccola cappella di San Matteo, e in una festosa fiaccolata di saluto.
Padula e la Certosa di San Lorenzo verso l’inserimento nel cammino di Santiago
Prosegue l’attività di promozione e valorizzazione del proprio territorio da parte del comune di padula, nell’ambito del progetto Servizi innovativi per l'attivazione di reti collaborative, nazionali ed internazionali, per la gestione integrata del sito UNESCO Certosa di Padula PO FESR Campania 2007-2013 Obiettivo Operativo 1.9, con l’obiettivo di inserire il proprio sistema di beni culturali in reti collaborative nazionali ed internazionali.
Le ricerche storiche e bibliografiche, sollecitate dalla conoscenza diretta dei luoghi e dalle evidenti tracce del passato e finalizzate a fornire fondamenta storiche e culturali ai processi di messa in rete, si sono concentrate sui temi legati ai pellegrinaggi delle compagnie di viaggiatori che percorrevano in epoca medioevale il Vallo di Diano, costruendo vere e proprie reti tra popoli e nazioni. La riscoperta di rilevanti tracce nel Vallo di Diano che trovano la loro più significativa espres-
sione nel ciclo pittorico destinato a San Giacomo (XIV secolo) nella Chiesa di S. Michele alle Grottelle a Padula, posto in prossimità dell’antico tracciato viario Annia-Popilia, ha permesso di sostenere che Padula, antica Cosilinum, era situata su un importante tragitto di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela. Per verificare e rafforzare tale ipotesi, il Comune di Padula, nella persona del dott. Giovanni Alliegro, delegato dalla Giunta Comunale, presieduta dal sindaco Paolo Imparato, ha partecipato a Perugia nei giorni scorsi ad un incontro con il prof. Paolo Caucci, Presidente del Centro Italiano di Studi Compostelliani, durante il quale ha trovato riscontro che il Vallo di Diano era percorso da un itine-
rario di pellegrinaggio che da Padula porta al santuario di Compostela; è stata discussa la possibilità, per il Comune di Padula, di candidarsi come tratto italiano sud del Cammino di Santiago, che da Padula giungeva a Roma ed Assisi, con l’obiettivo di far parte del Grande Itinerario Culturale Europeo Saint James Way. Infine è stata discussa la possibilità, per il Comune di Padula, di essere nodo per l’Italia meridionale per il rilascio della Credenziale del Pellegrino, un’opportunità, questa, che va colta anche in vista del prossimo Giubileo del 2015. L’incontro, molto proficuo, si è concluso con un prossimo appuntamento a Padula per una giornata di studi per l’approfondimento delle tematiche affrontate.
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Capaccio Paestum
Il sindaco Italo Voza ha nominato la Giunta
Il sindaco Italo Voza ha nominato la nuova Giunta: Francesco Sica con deleghe a Pubblica Istruzione e Sport; Crescenzio Franco alle Attività Produttive; Fabio Spagnuolo a Finanze, Bilancio, Società partecipate e Personale; Donatella Pannullo ai Piani di sviluppo regionale, Finanziamenti europei e Cultura; Gerardo Rega a Ecologia e Ambiente. Il sindaco ha tenuto per sé le deleghe a Turismo, Lavori Pubblici e Politiche Sociali. Si è riservato, nei prossimi giorni, in accordo con i dodici consiglieri di maggioranza, di indicare il vicesindaco.
Golfo di Policastro
Cittadinanzattiva inizia il Tour Civico dei diritti nei Comuni del territorio Cittadinanzattiva Assemblea Territoriale di Sapri ha inaugurato il Tour Civico nei Comuni del Golfo di Policastro venendo ricevuta presso il Comune di San Giovanni a Piro dal sindaco ferdinando palazzo e dal consigliere felice gagliardo. Erano presenti altri amministratori e un gruppo di cittadini. In rappresentanza di Cittadinanzattiva Mario Fortunato (coordinatore Assemblea Territoriale Sapri), Vincenzo Lovisi (vicecoordinatore Assemblea Territoriale), Antonio Molinaro (responsabile amministrativo), Antonio Bonizio e Giuseppe Scarfone (responsabile Ufficio Stampa). Sono stati portati all’attenzione degli interlo-
cutori le criticità presenti sul territorio, rimarcando il suo ruolo di sentinella ma anche di messaggero ai più vari livelli (locale, regionale e nazionale) e sottolineando la sua completa autonomia extra-politica. Tra i vari temi trattati, le gravi problematiche emerse recentemente e denunciate più volte da Cittadinanzattiva. In par-
ticolare si è discusso, per quanto concerne la sanità pubblica, delle attuali carenze del P.O. dell’Immacolata di Sapri, affrontate altresì nel recente incontro con la dottoressa Ruocco (migliore sistemazione dei Servizi di Gastroenterologia, di Tanatologia e del Pronto Soccorso), nonché di una migliore organizzazione del servizio di assistenza sanitaria domiciliare e dell’emergenza, strettamente connessa alla difficile situazione del SAUT di Casaletto Spartano che non riesce a garantire il medico sull’ambulanza. Si è poi fatto il punto sulla situazione dei trasporti e della viabilità nel Golfo di Policastro, individuando una serie di problematiche che soprattutto nel periodo estivo coinvolgono
molti Comuni marittimi. Cittadinanzattiva ha richiesto una distribuzione più oculata delle strisce blu e del disco orario, potendo garantire ai cittadini un servizio adeguato di parcheggi liberi (strisce bianche).Ha altresì illustrato le problematiche inerenti al trasporto su rotaia, facendo riferimento alle difficoltà di collegamento dei Comuni del basso Cilento sulla tratta Napoli-Sapri la sera dopo le 21. Il sindaco Palazzo e il consigliere Gagliardo hanno ascoltato le istanze di Cittadinanzattiva e, pur confermando che le questioni elencate vertono su problemi noti, hanno dato il loro appoggio ed espresso la massima vicinanza all’associazione, impegnandosi a discutere delle problema-
tiche emerse nel prossimo Consiglio Comunale e, se necessario, adottare una o più delibere che possano venire incontro ai cittadini. «Ringraziamo il Sindaco e gli Amministratori di San Giovanni a Piro, per la disponibilità e l’attenzione mostrata verso le problematiche segnalate. Il loro appoggio e la vicinanza della gente ci danno maggiore forza per andare avanti in questa ‘battaglia civica’ a difesa del nostro territorio» afferma il Coordinatore dell’Assemblea Territoriale, Mario Fortunato.
Tagli alle prestazioni sanitarie
Il Centro Analisi Cliniche Biochimica applica tariffe agevolate per i pazienti
Rispetto allo scorso anno, i tagli alle prestazioni sanitarie sono iniziati con venti giorni di anticipo. Le conseguenze della sospensione delle convenzioni sanitarie ricadono negativamente sull’utenza e, in modo particolare, su tutti coloro provvisti di esenzione totale e parziale. Il Centro Analisi Cliniche Biochimica a Padula Scalo, in via Nazionale informa l’utenza che applicherà tariffe agevolate. Per tutte le informazioni ci si può rivolgere al 097574208 e all’indirizzo mail info@laboratoriobiochimica.it.
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Sassano
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Sala Consilina
Il Comune delibera l'esenzione totale delle tasse per gli studenti orfani e per chi soffre di invalidità gravi L'Amministrazione Comunale di Sassano ha deliberato per l’anno scolastico 2015-2016 la totale esenzione dal pagamento delle tariffe per usufruire del servizio trasporto per gli alunni e per la mensa scolastica, per coloro i quali è riconosciuta, dalla Commissione Medica dell'Asl, l’invalidità grave di cui all’ Art. 3, comma 3 della Legge n. 104/92, nonché per gli studenti orfani di entrambi i genitori. miglie che si trovano in una condizione di particolare disagio economico. «Tale decisione é frutto della sensibilità dell'intera Amministrazione su temi che in particolare toccano i bambini». Ha dichiarato il Sindaco Tommaso Pellegrino. «Ritengo prioTommaso Pellegrino ritarie tutte le iniziative che Tale iniziativa si va ad mettono in condizione i noaggiungere alla riduzio- stri bambini di poter svolgene fino al 50% per le fa- re in modo più sereno possi-
bile il proprio corso di studio, in particolare per coloro che si trovano in condizioni disagiate. Il diritto allo studio non può restare solo sulla nostra Carta Costituzionale, ma abbiamo il dovere di renderlo concreto per consentire veramente a tutti di poter studiare, creando il più possibile condizioni di pari opportunità». Ha concluso il Sindaco di Sassano, Pellegrino.
Al via il concorso per l’ideazione di un logo per la Denominazione di Origine Comunale Associazione Monte Pruno Giovani e Comune di Teggiano insieme per il territorio Nasce una nuova iniziativa a favore del territorio grazie ad una partnership tra l’Associazione Monte Pruno Giovani e l’Amministrazione Comunale di Teggiano. Parte, infatti, un concorso, bandito dal Comune di Teggiano, per l’ideazione del logo che accompagnerà i prodotti che entreranno sotto la denominazione di origine comunale (De.Co.). Il marchio De.Co. attesta, in sintesi, l’origine locale del prodotto e ne fissa la sua composizione, garantendo i produttori del territorio e, conseguentemente, i consumatori sull’effettiva composizione dello stesso. Il concorso, quindi, si pone l’obiettivo di ideare un marchio identificativo di cui avvalersi per valorizzare sia le attività sia i prodotti agroalimentari, artigianali e artistici tradizionali del territorio. Possono partecipare al concorso tutti i residen-
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ti nel Comune di Teggiano con un’età minima di 16 anni. I candidati devono far pervenire i lavori al Protocollo Generale del Comune di Teggiano, in plico sigillato recante la dicitura concorso logo de.co. del comune di teggiano - non aprire entro e non oltre le ore 12.00 del 30 ottobre. Al vincitore del concorso sarà corrisposto un premio, a titolo di rimborso spese, offerto dalla Banca Monte Pruno, che supporta le azioni dell’Associazione Monte
Il nuovo parroco don Elia Guercio ed il sindaco Cavallone fanno visita agli alunni del Camera
Il nuovo parroco delle parrocchie di Sant’Eustachio e di San Pietro don Elia Guercio, unitamente al sindaco Francesco Cavallone, hanno fatto visita, lo scorso 24 settembre, al nuovo Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Camera” di Sala Consilina Rocco Colombo. Ad attendere il sindaco ed il nuovo parroco presso gli Uffici di Presidenza, unitamente al Preside Colombo, il vice preside Biagio Migliore e il Direttore dei Servizi generali ed amministrativi Alfonso Lauria anche il presidente del Consiglio d’Istituto Carlo Maucioni. L’incontro è servito anche ad incontrare gli studenti dell’ultimo anno delle scuole dell’obbligo dei quattro corsi del plesso centrale di via Matteotti ai quali sindaco, parroco e presidente del Consiglio di Istituto hanno partecipato gli auguri di buon anno scolastico a loro ed alle rispettive famiglie.
Sassano
Pruno Giovani, dell’importo di 300 euro. Il progetto rappresenta una forma di valorizzazione del territorio attraverso le sue ricchezze, che mira ad incentivare la creazione di un marchio che ne rappresenti l’originalità e la provenienza.
Intitolata ad Aldo Moro la sala conferenze di Palazzo Picinni
Autorizzato il ripristino dei luoghi nell’impianto di trasferenza rifiuti della Ergon
Sono iniziate lo scorso 25 settembre presso l’impianto della Ergon a Polla le operazioni per il ripristino dei luoghi in seguito all’autorizzazione rilasciata dal Tribunale di Lagonegro che ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Enrico D’Amato. «Il giudice – ha dichiarato il legale della Ergon – ha accolto la nostra richiesta dandoci così la possibilità di effettuare gli interventi necessari al ripristino. Interventi che consistono nella sostituzione di uno dei motori dell’impianto di aspirazione che si trova all’interno del capannone do-
ve viene stoccata la frazione umida dei rifiuti. Oltre a ciò saranno anche tolte dall’interno del capannone 40 tonnellate di rifiuti umidi così come richiesto dal giudice anche se il capannone ha una capienza di 100 tonnellate». Il sequestro era stato effettuato dal Corpo Forestale dello Stato e in seguito al provvedimento di fatto è stato bloccato il conferimento della frazione umida dei rifiuti da parte di circa 20 comuni del circondario che si servono della Ergon. Per evitare di dover lasciare in strada i sacchetti con l’umido i comuni si sono dovuti organizzare sottoscrivendo dei contratti temporanei con altre società che si occupano della raccolta e dello
smaltimento dell’umido. «I comuni che hanno un contratto con la Ergon – sottolinea l’avvocato D’Amato – hanno subìto un danno non indifferente così come alla Ergon che non percepirà nulla per i giorni in cui non è stato possibile fare il conferimento. Nei prossimi giorni faremo una nuova istanza per avere il dissequestro completo che consentirà di nuovo alla Ergon di poter svolgere la sua attività». Erminio Cioffi
Progetto San Michele AMATOriale Il progetto San Michele AMATOriale ha l’obiettivo di coinvolgere gli abitanti di Sala Consilina nella realizzazione di un film da produrre ognuno con il proprio contributo, offrendo il proprio punto di vista, filmato e fotografato durante i giorni di festa in onore di San Michele Arcangelo dello scorso 29 settembre. È un esperimento di cinema collettivo che, attraverso i social e non solo, ha invitato tutti i salesi ad essere registi attraverso la loro esperienza. Un’esperienza che ha coinvolto tutti, indistintamente. Anche e soprattutto quelli lontani. «È quanto ci siamo detti in queste serate mentre si discuteva dell’idea - dicono i promotori del progetto - Nata dalla richiesta di chi quest’anno non ha potuto festeggiare a Sala San Michele di condividere la festa in tempo reale con foto e filmati amatoriali». L’idea è diventata una pagina FB (in poche ore 100 like), San Michele AMATOriale, e potrebbe diventare un dvd. Gli eventi da raccontare sono numerosi e si articolano in diversi momenti celebrativi, scanditi dalla devozione, dalla tradizione, dalla condivisione e dalla convivia-
lità. «Abbiamo invitato i salesi, e non solo, ad esaltare la bellezza di Sala - dicono i promotori - A raccontarci con il proprio sguardo il loro modo di celebrarla. Tutti hanno potuto riprendere l’evento e, nel rispetto della privacy e accettando di condividerlo, inviare le clip al nostro indirizzo smicheleamatoriale@gmail.com e partecipare, così, alla realizzazione del film».
Anniversario Strage di Sassano
Fiaccolata e triangolare di calcio per ricordare Giovanni, Nicola, Luigi e Daniele
ta Giovanni, Nicola, Luigi e Daniele, travolti da un’auto mentre trascorrevano la loro domenica pomeriggio davanti ad un bar di Silla di Sassano, il paese si appresta a ricordarli in occasione dell’anniversario. In particolare, l’associazione Smile ha dedicato loro un momento di raccoglimento e di preghiera, Ad un anno dal 28 settem- lunedì 28 settembre 2014, giorno in cui han- bre scorso, quanno tragicamente perso la vi- do è stata celebra-
ta nella Chiesa Cuore Immacolato di Maria a Varco Notar Ercole una Messa in suffragio seguita da una fiaccolata terminata nel luogo del tragico incidente. Martedì 29 settembre, invece, presso il Campo Sportivo San Giovanni, gli amici sono scesi in campo per ricordare i quattro ragazzi con il sorriso nel corso di un triangolare di calcio amichevole.
Presente all'incontro l'onorevole Gero Grassi, Padula tra i maggiori esperti in Mons. Antonio De Luca ha presentato Italia sul "caso Moro" gli Orientamenti Pastorali e l’Agenda per il nuovo anno
polla
Al via le operazioni di riparazione dell'impianto di aspirazione e di pulizia del capannone
Sala Consilina
Sabato 26 settembre scorso è stata intitolata ad Aldo Moro la Sala Conferenze di Palazzo Picinni, adiacente Piazza Umberto I a Sassano. Ad aprire l’incontro i saluti del sindaco, Tommaso Pellegrino, del Segretario provinciale del Partito Democratico, Nicola Landolfi, del Coordinatore di zona del Pd, Mimmo Cartolano, dei deputati Sabrina Capozzolo e Tino Iannuzzi. L’onorevole Gero Grassi, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera dei Deputati e tra i maggiori esperti italiani sul caso Moro, ha tenuto la sua relazione dal titolo Chi e perché ha ucciso Aldo Moro.
Giovedì 24 settembre scorso, presso il Convento di San Francesco a Padula, S.E. Mons. Antonio De Luca, Vescovo della diocesi di TeggianoPolicastro, ha presentato gli Orientamenti Pastorali e l’Agenda per il nuovo anno pastorale. I due strumenti, di notevole importanza, permetteranno di riflettere e camminare insieme, in comunione con la Chiesa universale, in questo secondo anno che verterà sul grande tema della Misericordia, con il Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco. Alla presentazione hanno partecipato i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i diaconi, i seminaristi e gli operatori pastorali provenienti dalle ottantuno parrocchie della Diocesi.
polla
Raduno degli arbitri della sezione di Sala Consilina Il 27 settembre scorso è iniziata la stagione degli arbitri di Sala Consilina con il raduno sezionale. La giornata di test atletici e formazione sul regolamento quest’anno si è svolta a Polla. Gli arbitri e gli osservatori arbitrali in forza all’Organo Tecnico Sezionale, che gestisce gare su buona parte del sud della provincia di Salerno, hanno affrontato il raduno con lo spirito di una stagione che comincia: tra loro anche i sei nazionali che hanno già impugnato fischietto e bandierina per le prime giornate dei loro rispettivi campionati. Una cinquantina di persone, tra arbitri e osservatori, si sono alternati sul campo di Polla e nelle salette della Protezione Civile, per eseguire i test atletici e regolamentari, prima della lezione tecnica sulla Circolare Numero 1, con le no-
vità regolamentari e sulle direttive generali, a cura del presidente sezionale Gianpiero Cafaro. Presente anche qualche responsabile del Comitato Regionale Arbitrale della Campania, presieduto da Virginio Quartuccio. La sezione salese, che ha raggiunto il record di presenze a livello nazionale, ben sei al termine della scorsa stagione sportiva, già da ottobre darà il via al corso per la formazione di nuovi arbitri, aperto a tutte e tutti dai 15 ai 35 anni. Per informazioni sul corso e iscrizioni, contattare via mail salaconsilina@aia-figc.it.
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Teggiano. Convegno al castello Macchiaroli
Emanuele Scifo: «Nascerà a breve la Fondazione per aiutare chi ha aiutato me»
Emanuele Scifo, tramite una lettera aperta, annuncia che a breve nascerà una Fondazione che porta il suo nome per aiutare tutti coloro che hanno dimostrato amore e disponibilità nei suoi confronti, per sostenerlo nella lunga e drammatica malattia che, purtroppo, sembra non avere più speranze di guarigione.
Emanuele Scifo
«A quasi un anno dalla conclusione della straordinaria gara di solidarietà in mio favore, colgo di nuovo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno combattuto
al mio fianco. Come è noto a tutti, l’intervento al quale mi dovevo sottoporre non è stato più eseguito ed i finanziamenti pubblici destinati allo stesso sono rientrati nelle casse della nostra Regione – scrive Emanuele – Grazie alla raccolta fondi, ho potuto affrontare una serie di spese che altrimenti sarebbero state difficili da sostenere, e per ogni euro che io versavo, rivedevo i sorrisi , gli abbracci e gli occhi lucidi delle migliaia di persone che sono state al mio fianco». «Oggi la mia battaglia con la malattia clinicamente si è conclusa, non ci sono cure. Altri tentativi sarebbero solo inutili e mi farebbero perdere forze che adesso voglio spendere in al-
tra maniera. Nel tempo che Dio mi donerà, da qui, partirà una nuova battaglia, quella per aiutare chi ha aiutato me – sottolinea – Per questa ragione con i fondi residui nei prossimi giorni, nascerà dallo scioglimento del “Comitato una corsa contro il tempo per Emanuele Onlus”, la “Fondazione Emanuele Scifo”, con oggetto di tipo sociale e sanitario e con particolare occhio di riguardo alle patologie rare». «Il primo atto della Fondazione è il perseguimento, attraverso il progetto della neonata “Cooperativa sociale il Cantico”, di un progetto educativo e formativo. È nato così, a Battipaglia, il Centro Studi “Imparando la vita Canti-
co”, dalla ferma volontà del suo fondatore Emanuele Scifo di essere vicino alla formazione dei bambini , degli adolescenti e degli adulti – continua – Con la valida collaborazione di professionisti ed operatori specializzati, il Centro si pone come scopo quello di essere per il nostro territorio un punto di riferimento per le scuole e le famiglie con particolare attenzione e sensibilità al momento formativo al di fuori dell’orario scolastico». «I nostri servizi saranno offerti a prezzi accessibili e sarà creata , ove necessario, una rete di collaborazione con gli Enti preposti per il sostegno anche delle situazioni di disagio più marcato. L’equipe altamente qualificata garantirà alle famiglie ed alle scuole una qualità del servizio quanto migliore possibile, ma soprattutto aperta ad un continuo dialogo con le dirigenze scolastiche ed i docenti di riferimento – conclude – Non è un caso che io, come primo progetto, abbia deciso di rivolgermi alle scuole; non potrò infatti mai dimenticare quanto i bambini, gli adolescenti, il corpo dei docenti e le loro dirigenze abbiano fatto per me, ed ogni volta che mi assale lo scoramento, mi basta rileggere quelle pure frasi o guardare i disegni semplici, ma pieni d’amore per riprendere la forza». Per informazioni sulle modalità di accesso al centro e sulle attività svolte, ci si può rivolgere al seguente numero telefonico 348 79 52 033.
Migranti
I parroci del Vallo di Diano rispondono all’appello di Papa Francesco Tanta disponibilità e carità, ma anche problemi logistici e carenza di strutture idonee
«Nella canonica non ospito profughi, piuttosto la brucio!». Così risponde don Angelo Chizzolini, parroco di un paese del Savonese, all’appello che Papa Francesco ha rivolto ai preti affinché si aprano le parrocchie ai migranti. Una frase che fa riflettere e che, di sicuro, va in imbarazzante controtendenza rispetto a quegli insegnamenti di carità e amore per il prossimo che la Chiesa cerca di infondere da millenni. All’indomani dell’invito di Bergoglio, Ondanews ha raggiunto i parroci del Vallo di Diano, chiedendogli: Lei sarebbe disposto davvero a fare ciò che il Papa consiglia agli uomini di Chiesa in questo particolare momento storico?. A differenza di don Chizzolini i preti valdianesi hanno dimostrato che quella carità e quell’amore diventano opere concrete nelle comunità che quotidianamente guidano.
Sala Consilina
«Certo che la parrocchia di Pertosa sarebbe disposta ad ospitare una famiglia di profughi - ci ha detto don Pasquale Lisa - non mancherebbero il sostegno e la solidarietà della comunità». Cercano la preziosa «collaborazione della comunità» don Pietro Greco della parrocchia Santa Maria delle Grazie di Casalbuono e don Salvatore Sanseverino del Sacro Cuore di Gesù di Prato Perillo. Sulla stessa lunghezza d’onda don Paolo Longo della parrocchia Cristo Re di Polla («Bisogna sempre cercare di fare il possibile per chi è in difficoltà») e don Antonio Garone della parrocchia SS. Annunziata di Buonabitacolo, che garantisce una «piena disponibilità» all’accoglienza. Così come i quattro parroci (don Michele Totaro, don Luciano La Peruta, don Gabriele Petrocelli e don Elia Guercio) che curano le sette parrocchie presenti a Sala Consilina che, all’unisono, hanno dichiarato: «Quella del Papa è una proposta profondamente evangelica e molto positiva. La carità deve essere fatta come già avviene tra l’altro nelle nostre parrocchie, dove da sempre l’accoglienza è al primo posto». Ma accogliere spesso non è facile come potrebbe sembrare e un parroco, uomo solo alla guida per antonomasia e, il più delle volte, solo anche in parrocchia, va purtrop-
Torna l’iniziativa Teatro in Sala
Anche per la stagione 2015/2016, l’Associazione I Ragazzi di San Rocco in partenariato con l’Amministrazione Comunale di Sala Consilina, organizza la Rassegna Nazionale di Teatro Amatoriale Teatro in Sala.
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po incontro anche a delle difficoltà logistiche e di gestione. «Ci sarebbero da apportare modifiche strutturali ai nostri edifici per poter accogliere degnamente una famiglia di migranti» evidenzia Frate Luigi D’Auria, Guardiano del Convento di Sant’Antonio a Polla. «Sempre in obbedienza al Santo Padre - ci dice don Maurizio Esposito della parrocchia di Montesano - Ma non posso accogliere nessuno perché io sto in fitto e non ho strutture idonee». «Ho sempre accolto chi ha bussato alla mia porta senza chiedere carta d’identità - racconta don Bernardino Abbadessa della chiesa Beata Vergine di Pompei di Silla di Sassano - Ospitare una famiglia in casa per me non è possibile e per tanti preti che vivono soli per motivi logistici». E di mancanza di strutture idonee parla anche don Carmine Tropiano, parroco a Varco di Sassano e a Pantano di Teggiano. «L’accoglienza del più bisognoso si trova nel cuore del Vangelo. - sottolinea Purtroppo ci sono diverse parrocchie che non hanno spazi adeguati o una casa canonica da poter mettere a disposizione, ma in ogni caso non ci sottrarremo di certo all’appello del Pontefice». Alla nostra domanda alcuni parroci, pronti ad aprire le porte della
loro canonica ai fratelli migranti, hanno ovviamente chiarito che ci sarà bisogno di una direttiva da parte dei Vescovi. «Aspettiamo ciò che verrà indicato» dice don Giuseppe Puppo della parrocchia Santa Maria Maggiore di Teggiano. Gli fanno eco don Antonio Breglia e don Michele Casale, titolari delle omonime parrocchie a Sant’Arsenio e Atena Lucana. Ma c’è anche chi fa, a sua volta, appello alla politica e al necessario intervento coadiuvante nell’opera di accoglienza, come don Cono Di Gruccio della parrocchia di San Marco di Teggiano. «Abbiamo il dovere di accogliere - ci dice - ma la politica deve intervenire e risolvere l’emergenza a monte». Resta un dovere, quindi. Quello di dare sostegno al prossimo, proseguendo la missione d’amore che hanno scelto di vivere. I parroci di questa terra e le loro comunità in molti casi si sono già aperti a chi arriva da quel mare spesso ostile e da quelle terre che non vogliono più fargli da madre, cacciandoli via in balìa di destini il più delle volte amari e di effimera durata. Ora siamo certi che si apriranno ancora. Papa Francesco può andarne fiero. Chiara Di Miele
Inaugurato il murales dedicato a San Giovanni Battista
E proprio nel giorno in cui la Chiesa celebra il martirio del precursore di Gesù, il Comune di Sassano guidato dal sindaco tommaso pellegrino ha voluto donare alla propria città un simbolo che caratterizza la fede e la cultura della comunità sassanese. Tale opera va ad aggiungersi al murales di benvenuti a sassano e ai murales dedicati a sassano città della musica, sassano paese delle orchidee, sassano ricorda i propri emigranti. «Come Amministrazione Comunale abbiamo deciso di collocare proprio in questo punto il murales ritraente la figura del nostro Protettore San Giovanni Battista come segno di presentazione di Sassano – ha detto il sindaco Pellegrino – San Giovanni Battista rappresenta certamente la radice più importante per il nostro paese e con Lui noi dobbiamo sempre augurarci quella serenità che tante volte abbiamo invocato e sperato. Questa serenità con la sua protezione ci sarà e sarà sempre più vicina alle nostre famiglie e ad ognuno di noi». La cerimonia di inaugurazione del murales è stata preceduta dalla celebrazione della Santa Messa officiata dal parroco della chiesa “San Giovanni Evangelista” don Otello Russo e da una breve processione con la statua del Santo Patrono. Tanta la gioia e la commozione da parte di tutta la comunità sassanese per aver ricevuto in dono un simbolo del cristianesimo che rimanda alla devozione e alle tradizioni di un paese da sempre legato ai veri valori e alla preghiera. Giovanna Quagliano
La manifestazione che giunge alla sua ventesima edizione ha raggiunto un notevole rilievo in ambito nazionale nel settore del teatro amatoriale. Con la presente si invita codesta Associazione/Compagnia a partecipare alle selezioni indette per la definizione del cartellone dell’edizione 2015/2016 di Teatro in Sala. Auspicando che codesta Associazione/Compagnia sia interessata alla rassegna, si ricorda che la domanda di adesione deve essere inviata entro e non oltre il 10 novembre 2015. Le informazioni possono essere richieste telefonicamente ai seguenti numeri: 0975 521366 (solo ore serali) – 3470726391 o via e-mail all’indirizzo associazione@ ragazzidisanrocco.org. Sito: www.ragazzidisanrocco.org; facebook: i ragazzi di San Rocco.
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Il consiglio comunale approva il bilancio e la giunta si riduce le indennità di carica
Sono questi i due punti principali del Consiglio Comunale di Sala Consilina che si è svolto lo scorso primo settembre a Palazzo di Città. L’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Cavallone ha disposto la rinuncia al 50 per cento delle indennità di carica previste per il sindaco, il vicesindaco, gli assessori ed il presidente del Consiglio Comunale. Riduzione che sarà applicata per il periodo luglio-dicembre del 2015. Grazie a questa riduzione ci sarà un risparmio di circa venticinquemila euro per le casse comunali. «Abbiamo rinunciato alla metà delle nostra indennità – ha sottolineato il sindaco Francesco Cavallone – perché vista la situazione economica che stiamo attraversando e la richiesta di sacrifici ai cittadini, riteniamo sia giusto e doveroso che anche noi contribuiamo in prima persona». Erminio Cioffi
Teggiano
Salvo l’ufficio postale di San Marco Il sindaco Cimino: «Ottenuto grande risultato»
«La non chiusura dell’ufficio postale è una grande vittoria non solo per la comunità di San Marco ma per tutto Teggiano». Queste le considerazioni di Rocco Cimino, sindaco del borgo medievale, alla luce della decisione del TAR di Salerno che ha sospeso l’efficacia del provvedimento adottato da Poste Italiane, con il quale era stata disposta la chiusura perentoria dell’ufficio, a partire dallo scorso 7 settembre. «Avevamo, sin da subito, manifestato il nostro disappunto per una scelta ingiusta – aggiunge Cimino – e ci siamo attivati in tutti i modi possibili per far si che l’ufficio restasse operativo. Si tratta di un servizio prezioso per l’utenza teggianese e la soppressione avrebbe creato notevoli disagi». «Un ringraziamento particolare – conclude il primo cittadino – va all’avv. Biagio Matera che ha ottenuto questo importante risultato, assistendo e difendendo il Comune in maniera gratuita, come già capitato in passato». Cono D’Elia
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vALLo deLLA LuCAniA
sALtA LA noMinA deL presidente
abolita la tOSap per i passi carrabili Nella seduta dello scorso 24 settembre il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione 2015 e, su proposta del capogruppo di maggioranza Celestino Sansone, ha deliberato l'esenzione dalla tassa di occupazione suolo pubblico per i passi carrabili a decorrere dal primo gennaio 2016.
Il provvedimento si inserisce nell'ambito delle iniziative dell'Amministrazione Aloia che mirano ad alleviare la pressione fiscale sui cittadini vallesi, come quelle relative alle corpose agevolazioni sui tributi comunali riconosciute a cittadini, commercianti e imprenditori. Il Delegato alle Politiche Finanziarie, Sanso-
ne, nell'illustrare la proposta, ha rimarcato le difficoltà in cui si dibattono tutti i comuni italiani, tra vincoli, diseconomie e mancanza di risorse, sottolineando l'imponente taglio del contributo statale, progressivamente ridotto da 1,6 milioni di euro del 2010 a soli 360 mila euro nel 2015. Il Sindaco Aloia evidenzia il lavoro svol-
to: «Con un bilancio ridotto all’osso, nella mancanza delle risorse umane e strumentali indispensabili, l’amministrazione ha compiuto un’operazione straordinaria riuscendo a chiudere questo bilancio in pareggio. Occorre ora il concorso di tutti, amministratori, dipendenti, cittadini perché si possa gestire questa fase critica ricostruendo le basi di un percorso ancora più virtuoso, dove le risorse messe a sistema creino valore aggiunto e benessere per la collettività. Noi ci stiamo provando e continueremo ad operare per il bene comune, per conservare Vallo nel suo ruolo centrale nel Cilento, per creare le condizioni e le opportunità per uno sviluppo ancora più sostenibile nel contesto socio economico, per far prosperare i cittadini, le famiglie, il commercio e le altre attività economiche insediate, migliorando nell’erogazione dei servizi e stabilendo le giuste relazione con le altre istituzioni operanti nel territorio, sostenuti da quanti hanno avuto e continueranno ad avere fiducia nelle nostre capacità di governo e mediazione».
LUTTO NELLA SOCIETÀ OPERAIA TORQUATO TASSO DI SALA CONSILINA
È morto il Direttore Nicola Iannicelli È venuto a mancare Nicola Iannicelli lo scorso 22 settembre, nella sua Agropoli, dove risiedeva da tempo, storico Direttore della Società Operaia di Mutuo Soccorso Torquato Tasso di Sala Consilina. Aveva 88 anni quando si è spento ma la sua vita è stata sempre caratterizzata da tantissime attività che lo hanno fatto conoscere e apprezzare da chi lo ha incontrato e ha collaborato con lui gomito a gomito.
NICOLA IANNICELLI
«Nicola Iannicelli è stato un Direttore che ha fatto valere il suo pensiero per il buon andamento della Società – dicono i soci dello storico sodalizio che vanta quasi 150 anni di storia - e proprio relativamente allo statuto ha revisionato e corretto diverse cose». Ha insomma vissuto sempre dal di dentro le vicissitudini che hanno accompagnato la Società Operaia nel corso di questi lunghi anni. Fin da quando suo padre ha voluto la Rifondazione dopo la sospensione delle attività durata vent’anni, voluta dal Fascismo, e lui a più riprese amava tantissimo ricordare questa pagina di storia. Viene oggi ricordato come una persona sempre disponibile e a modo che non perdeva occasione di
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raccontare e ripercorrere con tanto orgoglio e devozione le tappe più salienti dell’associazione. D’altronde Iannicelli, di origini salesi, aveva ricoperto molti incarichi sociali ma era stato tra gli altri, Presidente della Confcommercio, Presidente dell’Associazione CinquantaPiù, era stato commerciante, possedeva un ristorante e una tabaccheria ad Agropoli. Una persona assai poliedrica che coltivava tantissimi interessi. «La Società d’altronde gli è sempre stata molto grata e oggi ha davvero lasciato un vuoto» è il commento generale dei soci. Si unisce affettuosamente e doverosamente nel ricordo del Direttore Nicola Iannicelli, il Consiglio Direttivo salese presieduto da Michele Calandriello unitamente al Vicepresidente Nino Battipaglia, il Segretario Antonio Wancolle, i Consiglieri Armando Aumenta, Colomba Canonico, Ciro Caruso, Antonio De Lucia, Vincenzo Innamorato, Giuseppe Paglia, Giuseppe Pericolo, Antonio Petrazzuolo, Franco Ricciardi. Al saluto a Nicola Iannicelli si aggiungono anche i Sindaci della Società Operaia Torquato Tasso: Alessandro Carrazza, Giuseppe Chiurillo, Rosa Anna Ippolito, Domenico Leopardi, Lucio Mori e Vittorio Russo. ANTONELLA CITRO
parco del cilento, resta trOianO Proroga di sei mesi per il commissario
Doveva essere il week end decisivo per la nomina del nuovo presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Doveva ma non sarà più perché secondo quanto riportato da Il Mattino è arrivata dal Ministero dell’Ambiente la proroga di altri sei mesi per Amilcare Troiano, attuale commissario dell’Ente che aveva il mandato scaduto. Altri sei mesi per avere, forse, un nuovo presidente. E buona pace per Tommaso Pellegrino, Corrado Ma-
tera, Franco Alfieri, Carmelo Conte, Marcello Feola, Vincenzo Pepe e Antonio Valiante che erano tutti in fila – secondo Il Mattino - per questa nomina. La situazione è abbastanza paradossale per un ente che da 5 anni è senza un presidente, è sempre alle prese con diversi problemi e certamente il commissariamento non giova. Il problema, di fatti, è politico. Punto. Alla vigilia regionali per la presidenza del Parco il nome più gettonato era Tommaso Pellegrino, attuale sindaco di Sassano. Tuttavia la tornata elettorale ha fermato la nomina e il cambio al vertice regionale, con la salita di Vincenzo De Luca ha cambiato le carte in ta-
Amilcare Troiano
vola e nel classico stile deluchiano le nomine e scelte debbono essere prese in prima persona l’ex sindaco di Salerno e non imposte. La presidenza del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni rappresenta una nomina ambita da molti che, potrebbe essere, il presidente della giunta regionale vuole giocarsi nel migliore dei modi possibili anche per accontentare qualche scontento a cui alla vigilia delle elezioni regionali era stato promesso un assessorato esterno e invece, dopo la rivolta del pd napoletano che potrebbe portare ad un allargamento delle commissioni e incarichi in regione, è stato estromesso da Palazzo Santa Lucia. Altri sei mesi e avremo il nuovo presidente del Parco, forse.
EUGENIO MEUCCI, IL PRIMARIO DELLA DIVISIONE DI CHIRURGIA VASCOLARE DELL’OSPEDALE SAN LUCA DI VALLO DELLA LUCANIA SI È SPENTO ALL’ETÀ DI ANNI 54, NELLA NOTTE TRA IL 30 SETTEMBRE E IL PRIMO OTTOBRE SCORSO
Il ricordo del dottor Eugenio Meucci nelle parole del collega e amico Eros La Maida È morto, nella notte a cavallo tra il 30 settembre e il primo ottobre scorso, Eugenio Meucci, il primario della Divisione di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania. La Sua morte è una perdita umana enorme. La Sua morte è una perdita professionale incolmabile. La Sua morte è una perdita culturale insanabile per il nostro Cilento e per Napoli, perché Eugenio Meucci è il vero gentiluomo napoletano, un grandissimo chirurgo di un’umanità ancora più grande e di una generosità pari solo alla sua discrezione e signorilità. Il Suo ricordo sarà eterno per tutti
EUGENIO MEUCCI
coloro che lo hanno incontrato ed amato, soprattutto per i suoi pazienti. Riposa in pace, carissimo Eugenio, e possa un volo di angeli, il più maestoso e gentile, accompagnarti al Tuo riposo. Che la terra Ti sia lieve.
LUTTO AD AGROPOLI
Non è più il prof. Antonio Crispino Il 10 ottobre scorso ci ha lasciati il professore Antonio Crispino, Medaglia d'Oro della Pubblica Istruzione. Per oltre cinquant’anni ha insegnato presso le Scuola Elementare di Agropoli lasciando un segno indelebile della sua professionalità e onestà intelletuale. Ne danno il triste annuncio la moglie Iole Bruzzi, i figli Luigi, Maurizio e Francesco, le nuore Michelina, Immacolata e Patrizia, i nipoti, i pronipoti, i parenti tutti. Sabato 17 ottobre alle ore 19.00, presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Agropoli, sarà celebrata la SS Messa in suffragio della Sua Anima Benedetta.
Michele Pecora Circondato dall’amore della sua famiglia, domenica 11 ottobre scorso, è tornato alla Casa del Padre il Prof. Michele Pecora di anni 89. Ne danno il doloroso annuncio la moglie Concettina Chiariello, i figli Attilio con MICHELE PECORA Antonietta e Davide con Elvira, gli adorati nipoti Titti e Michele, il fratello Francesco, i nipoti ed i parenti tutti.
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Turismo
lucaniasud
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L’evento organizzato dal Fiat 500 Club Italia Domenica 27 Settembre scorso il centro storico e i Sassi di Matera hanno accolto il secondo Meeting Fiat 500 organizzato dal Fiat 500 Club Italia Coordinamento di Matera, col Patrocinio del Comune di Matera. tino con l'accoglienza delle auto storiche in Piazza Vittorio Veneto, la colazione di benvenuto e un primo assaggio della singolare natura rupestre della città. Le auto, sostando nella piazza principale della città sino alle ore 11.00, hanno offerto l'opportunità ai materani di ammirarle rievocando cosi ricordi di giovinezza. Muovendosi con le auto per un corteo unico nel suo genere, i cinquecentisti si sono spostati negli antichi rioni, dove,
agli stessi, è stata offerta l'opportunità di effettuare una visita guidata nelle chiese rupestri accompagnati dalle guide turistiche che li hanno condotti alla scoperta della storia materana. Alle 13.30 le cinquecento, prima di lasciare la città, hanno sfilato nuovamente nel centro storico. Il raduno è proseguito nel pomeriggio con l'affaccio dal Piazzale del Belvedere nel Parco della Murgia Materana dopo la conclusione del pranzo.
A Potenza voglia di book crossing
Inaugurato il Fred Point
Grande successo per il Peperoncino Fest
Due giorni intensi, ricchi di iniziative, quelli del Peperoncino Fest a Satriano di Lucania. Due giorni che hanno visto una grande affluenza nel paese dei murales e del peperoncino, con il centro storico del Borgo autentico d’Italia molto affollato. È stato un susseguirsi di aree espositive, degustazioni, spettacoli teatrali, musica, canti. Sabato sera invece presentazioni e tanta buona musica. La kermesse si è aperta venerla presentazione del lidì sera con il convegno Conoscere il Peperoncino, nella suggestiva bro Peperoncino, amopiazza Abbamonte. re mio di Enzo MonaLa parte gastronomica e tea- no esposto peperoncino satria- co e l’area espositiva oltrale si è aperta invece in serata, nese, formaggi, prodotti da for- tre alla degustazione dei con lo spettacolo teatrale #Tabu- no, prodotti al tartufo, ciocco- piatti a base di peperonla 2- Dot_Degustazione di Ori- lato artigianale, salumi calabre- cino. E poi ancora tanta gine Teatrale, di e con Antonel- si, conserve di mare e prodot- buona musica con i Mitila Iallorenzi e la Compagnia Te- ti ittici, specialità al peperonci- ci e BasiliCanti e la chiuatrale Petra. Sempre l’affascinan- no, conserve a base di peperonci- sura con dj Tony Delta in te piazza satrianese ha ospitato in no e cipolle di tropea, olio extra- piazza Abbamonte. «Peserata lo splendido concerto de I vergine, cosmesi naturale all'o- peroncino Fest - ha sottoMaltesi, la prima cover band ita- lio presta ed eccellenze calabresi. lineato Michele Miglioliana di Fabrizio De Andrè, che si In tanti hanno voluto assaggiare le nico, vice presidente Deè esibito proponendo i più grandi ottime pietanze del Crazy Horse legazione Accademica successi del compianto artista ge- e de La Botte (che aderiscono al- del Peperoncino dell’Apnovese. La splendida voce di Da- la Rete dei Ristori Piccanti Luca- pennino Lucano - si afrio Di Stefano ha davvero impres- ni: il panuozzo (impasto piccan- ferma ed inizia a registrasionato ed emozionato tutti. Tan- te) con salsiccia lucana e porchet- re ottime attenzione. In te persone a seguire il concerto e ta, strascinati con cicoria e pepe- due giorni tantissima gena visitare e girare il centro stori- roncino, strascinati al sugo di te ha invaso il centro stoco, affollando i numerosi stand pezzente, buon vino e variegate rico, ed oltre un quintaprovenienti da Campania, Basi- bibite. Per i non amanti sono sta- le di peperoncino lucano licata e Calabria. Stand che han- te servite pietanze anche non pic- è stato consumato, oltre a
dopo qualche mese, perché come stesso Katia spiega sul blog dell’associazione «avevamo bisogno di tempo. Volevamo che anche la rete reale avesse delle maglie più strette. Perché il “nostro” Fred Point fosse non soltanto di Kikipedia ma di tutti coloro i quali, in questi mesi, hanno creduto in noi, ci hanno aiutato e sostenuto, condividendo idee e progetti». Kikipedia, oltre a mettere a disposizione lo spazio, ha già infatti selezionato molti libri, da poter prendere in prestito e consultare gratuitamente tramite il social network. Per vederli, basta iscriversi a Fred, ovviamente, per darsi appuntamento al Fred Point di Kikipedia. Padrini e madrine per l’inaugurazione, insieme a Paolo Albano e Antonella Amodio – si legge ancora sul blog - sarà chiunque abbia un appunto, un diario, un racconto breve o brevissimo, motti, invettive, da voler condividere. O anche il proprio libro preferito, leggendone i passi che hanno più emozionato. «Condividere un libro - dice Katia - rappresenta anche altro. Vuol dire occasione e incontro. Occasione per dividere con altri idee, risorse, passione. Ricordo un’adolescenza di copie sgualcite che, passando di mano in mano, da mamma a figlio, da fratello a sorella, da nonno a nipote, dal 1° al secondo e terzo piano di un condominio, attraversavano generazioni di saperi, creando “ponti” tra le persone di una famiglia, di un condominio, di una strada di quartiere e favorendo e sviluppando un maggior senso di comunità». Kikipedia vuole essere quelle mani, quel piano, quella strada, quel quartiere. Nella consapevolezza che non basta dirsi quanto ci sia piaciuto quel libro, ma guardarsi negli occhi mentre lo si fa.
centinaia di pietanze consumate e grandissimo entusiasmo. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere più gente possibile intorno alla spezia più utilizzata al mondo. L’area mercato - ha concluso consegna i suoi positivi risultati e gli operatori lucani e calabresi testimoniano il loro inaspettato boom di vendite». Un evento – condiviso con la cittadina calabrese di Diamante - che in poco tempo è cresciuto a dismisura. Ma il progetto peperoncino non si ferma qui: l’operatività dell’Accademia Lucana - dopo aver raccolto i primi frutti continuerà ancora per la valorizzazione di questo importante prodotto.
territorio
Maratea capitale dei Gal europei Tre giorni per mostrare le eccellenze del territorio lucano. I partecipanti visiteranno le aziende locali e i progetti realizzati nell'area del Gruppo di Azione Locale La Cittadella del Sapere, nelle vesti di avventori di una sorta di vetrina itinerante.
kikipedia, oltre a mettere a disposizione lo spazio, ha già infatti selezionato molti libri, da poter prendere in prestito e consultare gratuitamente tramite il social network. Per vederli, basta iscriversi a fred, ovviamente, per darsi appuntamento al fred point.
Ognuno mette virtualmente a disposizione i propri libri sulla sua bacheca e scrive dove abita senza che l’indirizzo compari al pubblico. Chi cerca un libro, invece, inserisce il titolo e il proprio indirizzo, così da vedere se qualcuno nei dintorni ce l’ha, o altrimenti può ampliare il campo di ricerca. E così che ogni mela trova la sua metà, almeno da un punto di vista di gusti letterali. Dopo di chè, ci si scrive per chiedere il libro in prestito, si fissa un appuntamento e ci si conosce di persona. Questo è Fred (Fred book & people around us), il primo sito italiano per la condivisione dei libri con oltre 5000 utenti e più di 7000 libri condivisi. È online da maggio del 2014, attivo in 80 paesi nel mondo e, secondo La Stampa, tra le 10 migliori startup dell'economia collaborativa. Perché Fred, infatti, ha lo scopo di costruire insieme una biblioteca universale e collaborativa alla quale ognuno può contribuire, per la sua parte, anche solo con un libro. Una biblioteca di tutti, fatta di libri e di persone che pensano che la cultura debba essere libera e accessibile e hanno fiducia negli altri. Una di queste persone è Katia De Frenza, presidente dell'associazione culturale di promozione sociale Kikipedia. Da febbraio, infatti, la sua associazione, con sede in via del Popolo, è anche Fred Point, il primo di Potenza – in Basilicata ce n’è già uno ed è a Casa Natural, a Matera. Il 23 settembre scorso si è tenuta l’inaugurazione,
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Satriano di Lucania L’iniziativa
A Matera la seconda edizione del Meeting Fiat 500
Nato a Garlenda nel 1984, il Fiat 500 Club Italia, sotto la guida del fiduciario, Domenico Bruno, ha curato l’organizzazione del Secondo Meeting Nazionale nella Città dei Sassi, promuovendo le bellezze dell’antica città anche tra gli amatori della storica automobile italiana. Fecondo è il connubio con il sostenitore unico dell’evento Gruppo Maffei che da sessant’anni ormai si promulga per la valorizzazione del marchio Fiat, Lancia ed Alfa Romeo sul territorio lucano e pugliese. Il ricco programma ha preso avvio alle 8.30 del mat-
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Sessantotto Gruppi di azione locale (Gal) e oltre 200 partecipanti da 17 Paesi europei: sono i numeri di Linc2015, la conferenza internazionale che si è tenuta a Maratea, prima città italiana a ospitare un evento del genere (dopo Austria, Germania, Estonia e Finlandia). La manifestazione – che «si propone di favorire lo scambio di buone pratiche e la nascita di progetti internazionali» – è stata organizzata per quest'anno dal Gal La cittadella del sapere. Il motto del Linc è Knowledge is sharing (la conoscenza è condivisione) e la tre giorni (dal 29 settembre al 1° ottobre)
Il difensore civico Antonia Fiordelisi eletta nell’Istituto Europeo dell’Ombudsman
è stata articolata in seminari, momenti di riflessione, di animazione e di convivialità. Il Gal con sede a Latronico, uno dei 7 lucani, ha ottenuto nel novembre 2013 il via libera da Vienna per organizzare in Basilicata la Sesta Edizione della manifestazione. L'edizione di quest'anno ha segnato l'inizio della nuova programmazione 2014-2020: ed è stato questo uno degli argomenti più dibattuti durante il Linc (Leader inspired network community), accanto a temi come gli investimenti pubblici, le prospettive dell'agricoltura, il turismo sostenibile, i parchi e le aree protet-
te, e ancora natura, benessere e arte: tutti filoni nei quali la Basilicata ha le carte in regola per imporsi nel panorama europeo, sfruttando il traino che la designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 già sta assicurando. La manifestazione ha preso il via martedì 29 settembre scorso nel centro storico di Maratea che ha ospitato la cerimonia inaugurale durante la quale a salutare le delegazioni sono intervenute le istituzioni regionali – rappresentate da Braia e dal governatore Marcello Pittella – e una rappresentanza del Mipaaf (Ministero delle Politiche agricole e foresta-
li); con loro anche i responsabili della Rete Rurale Europea. Lo scorso 30 settembre invece si sono tenuti, in contemporanea con Senise, Lauria, Rotonda e Latronico, i workshop. I partecipanti hanno avuto la possibilità di visitare le aziende locali e i progetti realizzati nell'area del Gal, nelle vesti di avventori di una sorta di vetrina itinerante che ha avuto – com'è accaduto nelle cinque precedenti edizioni del Linc – un effetto immediato e un altro a lungo periodo, entrambi non da poco: da un lato la creazione di una microeconomia nel corso della settimana di permanenza delle delegazioni, dall'altro la sicurezza di una quota di presenze turistiche e imprenditoriali anche negli anni a venire. Giovedì 1° ottobre, giorno di chiusura, è stato dedicato alle attività sportive che si sono svolte in mattinata (giochi e orienteering) e alla visita tra il centro di Maratea e la Statua del Cristo fresca di cinquantesimo compleanno; in serata la cerimonia finale durante la quale sono stati presentati i risultati dell'Edizione 2015 con il passaggio di consegne tra La cittadella del sapere e il Gal che ospiterà l'Edizione 2016.
Il Difensore Civico della Basilicata, Antonia Fiordelisi, è stata eletta nel Consiglio Direttivo dell’Istituto Europeo dell’Ombudsman (Eoi, Europaischen OmbudsmannInstitut), che raggruppa i Difensori Civici Europei e gli esperti del settore: si tratta della prima elezione di un componente proveniente dall’Italia Meridionale. L’Istituto, con sede in Austria, a Innsbruck, è stato fondato nel 1988: il Consiglio Direttivo è composto da venti membri, di cui quattro italiani (tre difensori civici e un esperto).
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la dieta mediterranea è l'antidepressivo per eccellenza La depressione si cura anche a tavola. Secondo uno studio spagnolo che ha coinvolto 15 mila persone, seguire una dieta mediterranea ricca di frutta e verdura, pesce, noci, olio di oliva e con poca carne trasformata rende più felici.
«Ci sono molti lavori che indicano che la dieta può influenzare la chimica del cervello, ma con questa ultima ricerca si rafforza l'idea che mangiare ci renda più felici», spiega la nutrizionista Linda Foster, citata dal quotidiano britannico 'Mirror'. Alcuni alimenti alterano infatti i livelli di serotonina, il cosiddetto 'ormone della felicità'. Le banane per esempio aumentano le concentrazioni di questa sostanza, mentre alcol e caffeina ne inibiscono l'azione,
moltiplicando ansia e depressione. In un'indagine del progetto 'Food and Moon', condotto dalla charity inglese Mind, il 90% degli intervistati ammette che modificare le proprie abitudini a tavola ha migliorato in modo significativo l'equilibrio mentale. E' stato inoltre dimostrato che la perdita di peso associata a un taglio troppo brusco delle calorie ha ripercussioni importanti sul carattere. ªMolti dei circuiti cerebrali che hanno a che fare con l'umore si legano alla fame - ricorda Foster - Quindi non è una sorpresa che sentirsi affamati vada di pari passo con l'essere scontrosi». La nutrizionista inoltre mette in guardia dalle diete estreme: «Quando non si mangia abbastanza i livelli di zucchero nel sangue diventano molto bassi, innescando il rilascio di ormoni come l'adrenalina - afferma Foster - Questa permette di avere un serbatoio di energia di emergenza grazie al glucosio liberato dalle riserve muscolari e dal fegato. Tuttavia, ha come effetto collaterale quello di aumentare stress e ansia».
energiA
AvveniA in prima linea per la revisione dell'etiChettAturA di effiCienZA energetiCA
A sottolineare l'importanza del ruolo dei consumatori nel mercato energetico dell'Unione Europea è Avvenia (www.avvenia.com), leader nazionale nel settore della White Economy, secondo la quale il coinvolgimento non solo delle imprese ma anche dei cittadini è fondamentale per una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici.
Aggiornare l'etichettatura dell'efficienza energetica per rafforzare il ruolo dei consumatori nel mercato energetico. Questa la priorità che secondo Avvenia (www.avvenia.com), società leader nel settore della White Economy e della sostenibilità ambientale, l'Unione Europea dovrebbe porsi al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati in materia di cambiamenti climatici. Certo, come Avvenia ha più volte segnalato, sarebbe necessario ridefinire l'intero assetto del mercato europeo dell'energia e rivedere il sistema Ue di scambio di quote di emissione. Ma proprio a tal fine è fondamentale porre le imprese e le famiglie al centro del mercato europeo dell'energia. «Nel quadro della sua strategia energetica, l'Unione Europea deve adoperarsi per creare un mercato unico dell'energia ben funzionante, che met-
ta al primo posto l'efficienza energetica e consenta così una più considerevole riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Non si tratta dunque di dare solo un maggiore peso ai cittadini, ma di conferire un ruolo centrale ai consumatori nella transizione energetica dell'Unione Europea» spiega l'ingegner Giovanni Campaniello, esperto in efficientamento energetico e fondatore e amministratore unico di Avvenia. L'Unione Europea deve compiere passi decisivi per dare una veste normativa all'obiettivo di ridurre almeno del 40% le emissioni di CO2 entro il 2030 e guidare così la transizione globale verso una società a basse emissioni di anidride carbonica. E, secondo gli esperti di Avvenia, a marcare un passo importante nell'attuazione della strategia dell'«Unione dell'Energia» è proprio la revisione dell'etichettatura di efficienza energetica: un modo efficace per fare una maggiore chiarezza nei confronti dei consumatori e consentire così non solo una maggiore riduzione delle emissioni ma anche un risparmio per i cittadini. Fin dalla sua introduzione l'etichettatura energetica ha favorito lo sviluppo di prodotti sempre più efficien-
ti sotto il profilo energetico ma ha anche visto la nascita di etichette differenti a seconda della tipologia di apparecchio e con l'evoluzione dei prodotti l'etichettatura è diventata ancora più complessa.«Si rende quindi necessario adottare una nuova scala energetica che garantisca coerenza e continuità con quella precedente ma che sia anche più semplice e comprensibile per i consumatori affinché essi siano in grado di compiere scelte più consapevoli e possano risparmiare denaro ed energia» puntualizza l'ingegner Giovanni Campaniello, che plaude alla proposta del commissario europeo all'Energia e al Clima di rimuovere le categorie di etichette dalla «A+» alla «A+++», che oggi confondono i consumatori, e di tornare a una classe «A» unica. L'auspicio di Avvenia è che la nuova etichetta sia più chiara e riporti informazioni verificabili. Un restyling che eviti ai cittadini di acquistare come accade oggi un prodotto presumibilmente efficiente quando il primo della stessa classe è di gran lunga migliore: «un frigorifero di classe A+++ ad esempio consuma il 42% in meno rispetto ad uno di classe A+» osservano gli esperti di Avvenia.
68% degli italiani crede nell'Europa. Un'opinione miglioragli italiani ta Ilnettamente rispetto a sei mesi fa. Oggi soltanto il 32% si dichiara euroscettico, con un sensibile calo del 9%. Emerge dall'ulhanno più tima rilevazione di Lorien consulting m esclusiva per ItaliaOggi. Un dato interessante considerata l'opinione diffusa che sull'immifiducia grazione l'Europa ha perso la faccia. Inoltre risulta che gli italiaorientati all'accoglienza. Per realismo: «Se solo il 12% ridell’unione nitienesonol'immigrazione un fatto positivo (in grado di arricchire l'Italia culturalmente ed economicamente)», spiega il direttore di Loeuropea rien Antonio Valente, «per il 62% è semplicemente inevitabile».
iL gioCo diventA MALAttiA
Allarme ludopatia per casalinghe, giovani e pensionati La ludopatia è una malattia che colpisce gravemente 800.000 italiani (il doppio esatto dei tossicodipendenti censiti) ma che investe una platea allargata di 2 milioni di giocatori incalliti. Dati che restituiscono solo in parte una fotografia di un fenomeno ancora sommerso.
La patologia si accanisce soprattutto contro i più vulnerabili: giovani, disoccupati, pensionati. Secondo un'analisi del Codacons il 50% dei disoccupati italiani presenta forme più o meno gravi di ludopatia. Colpiti il 25% delle casalinghe e il 17% dei pensionati. Allarmante la percentuale di giovani che sviluppa dipendenza da gioco: in Italia la quota è salita al 17%. Quanto alle perdite economiche: in media l'85% dei giocatori perde 40 euro al giorno. Questo l'identikit: disoccupato, con bassa scolarizzazione e affetto da problemi relazionali. Uno studio del Cnr mostra che sono soprattutto i maschi a finire nella 'gabbia' del gioco. Il titolo di studio più frequente è la licenza elementare. Il giocatore 'tipo' è disoccupato e se lavora ricopre la mansione di operaio; se invece inquadrato come lavoratore autonomo, ha un contratto precario
o è un libero professionista. I luoghi più 'pericolosi' sono per gli uomini sale gioco, sale bingo, ma anche in parte il circolo ricreativo, il telefonino e internet. Una presunta solitudine accomuna il giocatore maschio alle giocatrici: sono separati, divorziati o vedevi/e. Circa il 6% tra i giocatori d'azzardo tende a tenere nascosta l'entità del proprio coinvolgimento. Le giocatrici 'tipo' sono in possesso della licenza di scuola media inferiore; se impiegate rivestono un ruolo di dirigente e hanno un contratto a tempo indeterminato; mentre se lavoratrici autonome sono imprenditrici. Tra le donne impiegate nei trasporti e nelle comunicazioni si rilevano i maggiori rischi: 5,1%. Nel Centro-Sud si gioca di più. Il primato spetta alla Campania (57%), segue la Calabria (55%) e poi Lazio, Sicilia, Puglia e Abruzzo (tutte si attestano su circa il 53%). Le regioni dove invece si gioca di meno rispetto alla media nazionale (47%) sono quelle del Nord: Emilia Romagna in primis (41%), ma anche Trentino Alto Adige (42%), Liguria e Veneto (44%).
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AgropoLi
bilancio positivo per il SetteMbre culturale
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approvati tre progetti di manutenzione Il sindaco Alfieri «Già a lavoro per l’edizione 2016» scolastica Con la presentazione del libro Le meraviglie del mondo antico di Valerio Massimo Manfredi che si è tenuta sabato 3 ottobre scorso, si è conclusa l’ottava edizione di Settembre Culturale al Castello, rassegna letteraria promossa dall’Amministrazione Comunale di Agropoli con l’Assessorato alle Politiche per l’Identità Culturale. sentazioni, con autori ed ospiti di caratura nazionale. «Si chiude con un bilancio positivo la nuova edizione di Settembre Culturale - commenta il Sindaco di Agropoli, Franco Alfieri - una manifestazione che, nella bellissima location del Castello Angioino Aragonese, ha visto la partecipazione di importanti autori ed ha avuto un successo di pubblico. La presenza, la passione e l'apprezzamento registrati in tutti questi anni ci spinge già a pensare alla prossima edizione e ad investire sempre più nella Nel corso dell’intero mese, pres- cultura, leva formidabile di svilupso il Castello Angioino Aragone- po del territorio». «L’ottava ediziose, sono andate in scena 22 pre- ne - dice l’Assessore alle Politiche
per l’Identità Culturale, Francesco Crispino - ha registrato un grande successo di pubblico e di critica. È lo sprone per l’amministrazione comunale a fare sempre meglio e a preparare la nona edizione che siamo certi sarà ancora ricchissima di autori. Quest’anno abbiamo introdotto alcune novità. A partire dal sito web dedicato che invito a consultare tutto l’anno per conoscere le manifestazioni culturali promosse dal Comune di Agropoli e ad iscriversi gratuitamente alla card “Amico del Settembre Culturale” che, tra l’altro, permetterà di poter partecipare alla selezione dei giovani autori per l’edizione 2016».
CAsteLLAbAte
cittadinanza onoraria a Francesco Starace
Sabato 17 ottobre, alle ore 17.00, presso il Castello dell'Abate in Castellabate Francesco Starace sarà insignito della cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale riunito in sessione straordinaria.
Costabile Spinelli
Francesco Starace, classe 1955. Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel S.p.A da maggio 2014. Lo scenario nazionale ed internazionale sono il suo teatro quotidiano, Castellabate il suo buen retiro. Francesco Starace ha scelto Castellabate. Una scelta autentica, un affetto spontaneo, un legame immediato. Starace è l'esempio più fulgido dell'Italia del fare, dell'innovazione, il simbolo di
un progresso. Il suo impegno nelle energie rinnovabili e la sua indiscussa capacità manageriale sono una risorsa che va bel oltre i confini nazionali, tanto che a maggio di quest'anno il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, l'ha nominato nel Consiglio di Amministrazione del Global Compact. La Cittadinanza Onoraria è un'onorificenza conferita a personalità distintesi nel mondo dell'arte, dell'impegno civile, della scienza, della cultura e dello spettacolo. Un riconoscimento destinato a legare il nostro territorio a figure emerite e a riconoscere un valore aggiunto alla nostra comunità. La cittadinanza onoraria è stata già attribuita il 9 settembre 2011 ad Ales-
Francesco Starace
sandro Siani, attore e comico napoletano protagonista del film Benvenuti al Sud e il 19 agosto 2014 a Giulio Scarpati attore di teatro, cinema e televisione legato fin dall'infanzia a Castellabate. «Il conferimento della cittadinanza onoraria è quanto mai in questo caso un onore per la comunità di Castellabate afferma il Sindaco Costabile Spinelli. - Ospitare una presenza così autorevole e allo stesso tempo così positiva non può che rappresentare uno stimolo per l'intero territorio. A scegliere Castellabate quale sua seconda residenza è un uomo semplice, un uomo che con la sua continua attività ha reso e rende lustro all'intera nazione. Starace ha scelto Castellabate e noi scegliamo lui come rappresentante emerito della nostra comunità».
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Nell'ultima Giunta del 7 ottobre sono stati approvati tre progetti definitivi di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza ed alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali degli edifici scolastici.
Il primo progetto riguarda l'adeguamento e la messa a norma della palestra della Scuola Luigi Guercio di Santa Maria di Castellabate. L'importo degli interventi è di 44.270,00 euro. Il secondo intervento interessa, invece, l'edificio scolastico Ruggero Leoncavallo ubicato alla frazione di San Marco di Castellabate. Saranno effettuati, per un costo complessivo di 56.335,89 euro, degli interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza. L'ultimo intervento di manutenzione straordinaria riguarda la Scuola Materna Ulisse Forziati alla frazione Alano. L’importo complessivo è di 29.160,76 euro. «Abbiamo deciso di intervenire sugli edifici scolastici
Costabile Spinelli
utilizzando fondi del Ministero e residui di mutui contratti negli anni passati – spiega il Sindaco Costabile Spinelli – ritenendo doveroso rendere più sicuri ed accoglienti gli spazi che i nostri figli vivono quotidianamente, in linea con le azioni di arredo e manutenzione ordinaria compiute ad inizio anno».
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banche
roccadaspide
Sala Polifunzionale, Valiante: «Ho depositato una ecco la verità Menzogne, falsità, speculazioni, frustazioni e invidie: le interrogazione peggiori espressioni dell’essere umano sulle BCC»
Alcuni consiglieri di minoranza, in parte bambinetti voltagabbana, animati solo da sentimenti di livore e di frustrazione personale nei confronti dell’Amministrazione comunale e del Sindaco per aver perso il “giocattolo” (Antico e Morra), in parte personaggetti incompetenti e insignificanti sul piano politico (Capuano e Mauro), associati tra loro in un sodalizio di feroce disonestà intellettuale, stanno diffondendo, a mezzo di manifesti, strilli, banditori di turno e comunicati stampa (Sic!), una serie di informazioni e notizie che sono completamente menzognere, false, tendenziose e spudorate. Il tutto per cercare di fare speculazione politica contro l’Amministrazione comunale e in particolar modo contro il Sindaco, immaginando così di poter portare a casa qualche consenso elettorale, che chiaramente non hanno. L’ultimo manifesto pubblicato è l’emblema della disonestà intellettuale e della mistificazione, in cui costoro si cimentano ormai da mesi (cioè da quando hanno perso la bicicletta). Affermano che i lavori della Sala Polifunzionale proseguivano a rilento. è falso! I lavori stavano eseguendosi regolarmente (lo vedevano tutti) fino a quando non sono stati presentati (chissà da chi?) una serie di ricorsi che hanno portato, come spesso accade, ad un provvedimento di sequestro da parte della Magistratura, provvedimento adottato esclusivamente per problemi di natura tecnica, sebbene in via di risoluzione. Dicono che il Sindaco (primo cittadino) sia sotto processo per «...abuso d’ufficio, truffa, frode in pubbliche forniture, smaltimento illecito di rifiuti non pericolosi etc...». è falso! Esibiscano gli atti da dove ciò risulta e lo facciano pubblicamente. Il Sindaco è ingiustamente accusato, insieme al segretario comunale, solo di una ipotesi di concorso morale (Sic!) in un falso materiale relativo alla pubblicazione di un decreto di esproprio, nulla di più! Un falso che però nessuno dei due ha mai commesso, dal momento che è stato commesso da un vigile urbano, che lo ha confes-
sato al Giudice e per il quale è stato giustamente condannato. Solo che per cercare di evitare conseguenze gravissime per se stesso (licenziamento?) ha rifetito che anche il Sindaco era (solo) presente quando il Segretario comunale lo avrebbe invitato a pubblicare l’atto. è falso anche questo! Nessuno era presente (è documentato) e ciò si accerterà senza dubbio nel corso del processo, dove si discuterà, verosimilmente, anche della querela per calunnia proposta da entrambi gli accusati contro il vigile reo confesso. Dicono che l’impresa aggiudicatrice OPSA COSTRUZIONI, che, giova ricordarlo, non ha vinto un appalto finanziato con fondi pubblici, ma che esegue l’opera (cari consiglieri si chiama project financing) con soldi propri (e sono tanti), abbia subappaltato all’impresa INFRATER s.r.l. i lavori di realizzazione dell’opera, e si domandano perché (poveretti, che ingenui che sono). L’impresa affidataria dei lavori (OPSA) ha effettivamente subappaltato all’impresa INFRATER s.r.l. l’esecuzione di una parte dei lavori (precisamente il 30%), cosa perfettamente legale e prevista dalla legge e che accade in tutte le parti del mondo, oltre ad essersi avvalsa di diverse altre maestranze e fornitori locali per l’esecuzione di altre parti dei lavori, anche questa una possibilità che rientra assolutamente nelle sue prerogative e nelle sue facoltà, e che, ad onor del vero, costituisce un fatto positivo, poiché produce ricchezza economica per l’intero territorio. Dov’è il problema?! L’unica cosa che importa, e che conta veramente, è che la ditta affidataria consegni le opere pubbliche al Comune di Roccadaspide, per la esecuzione delle quali si è impegnata contrattualmente, e ciò avverrà puntualmente, nonostante il fermo contrasto di “qualcuno”, per evidenti interessi, questi si solo personali. Dicono che il Sindaco anteponga i suoi interessi personali a quelli della Comunità. è falso! Quali sarebbero questi interessi, lo dicano e lo spieghino chiaramente, evitando di lanciare accu-
se al vento come sono soliti fare (e per la qual cosa si sono già presi le dovute querele: ben due, e la terza è in arrivo). Il Sindaco, come l’Amministrazione comunale, ha avuto sempre e solo un unico interesse (anche quando nel 2004 era in minoranza): il bene del Paese. Tanto che ha contribuito decisamente a far si che l’importo delle opere pubbliche che l’impresa Opsa Costruzioni, a cui l’affidamento era stato concesso dall’ex Sindaco Capuano in totale assenza del titolo di proprietà del suolo, doveva realizzare in contropartita per la permuta dell’area, salisse da euro 1.676.975,00, come previsto inizialmente, ad oltre 2.080.000,00 euro, con conseguente realizzazione di ulteriori opere pubbliche a favore del Comune di Roccadaspide, valutate in oltre 400.000,00 euro. Questo è stato l’interesse del Sindaco. È forse questo un fatto negativo?! Il Sindaco ha tutelato il comune, cosa che l’ex sindaco Capuano, che oggi da consigliere di minoranza ha il coraggio di scrivere, non aveva saputo fare. Cosa vogliono allora questi consiglieri?! Hanno proposto ricorsi contro quasi tutte le opere pubbliche che sono in corso di esecuzione (contro la rete idrica, contro i lavori di rifacimento della piazza, etcc…), e lo hanno fatto per fini esclusivamente politici e personali (pensano sempre di poter racimolare qualche consenso elettorale), opponendosi a pressoché tutte le opere pubbliche che si stanno realizzando. Ma stiano pure tranquilli - lo siano soprattutto i Cittadini di Roccadaspide, e coloro che mascherandosi dietro l’anonimato (che tanto anonimo poi non è) continuano a presentare ricorsi contro tutto e contro tutti, contro opere pubbliche e contro privati cittadini - le opere si faranno tutte, nell’interesse esclusivo della Città di Roccadaspide. Questi consiglieri, con le loro azioni, hanno dimostrato di rappresentare la peggiore espressione politica che il nostro Paese abbia mai avuto negli ultimi 50 anni. Contenti loro... di rappresentare solo se stessi. Girolamo Auricchio
«Ho depositato, insieme ai colleghi On. Luciano Agostini (PD), On. Sabrina Capozzolo (PD), On. Anna Maria Carloni (PD) e On. Vincenzo Folino (PD), un'interrogazione per chiedere al Ministro dell'Economia e delle Finanze e al Governo quale contributo concreto abbiano intenzione di apportare, coinvolgendo gli istituti bancari toccati dalla riforma, per tutelare e preservare il mondo del credito cooperativo considerando il valore ed il ruolo che lo stesso ricopre per contribuire allo sviluppo ed all'occupazione». Lo afferma in una nota Simone Valiante, deputato Pd e portavoce di Amicidem e primo firmatario dell'interrogazione. «Le banche di credito cooperativo, nate dall'esperienza delle casse rurali, sono presenti da oltre 150 anni sul territorio, sopratutto al sud, contando circa 376 banche, 4.441 sportelli, 6 milioni di clienti e 1,2 milioni di socie, raccolgono il piccolo risparmio e rappresentano spesso il vero ed unico interlocutore bancario locale. Molti operatori del settore - si legge nell'interrogazione - lamentano della riforma prospettata il rischio che quel tipo di banche, alterando completamente la loro essenza, omologandosi agli altri istituti di credito, diventino non più organismi autonomi e propositivi con peculiarità specifiche e proprie ma semplici sportelli di altri istituti con un molto probabile esubero di circa 3000 unità di personale». «Gli stessi rappresentati del settore sottolineano che le difficoltà oggi per il sistema delle banche di credito cooperativo dipendono dalla contingenza economica di crisi che si protrae ormai da alcuni anni e dalla imprudente gestione di alcune bcc, suggerendo per la ripresa di eliminare gli sprechi, potenziando il fondo di garanzia, utilizzare al meglio gli organismi di primo e di secondo livello, mettere in rete i servizi facendo economie di scala ripartendo proprio dallo spirito cooperativo come valore aggiunto». «Appare, pertanto, necessario - conclude Valiante - salvaguardare la possibilità e il diritto delle piccole banche ad occupare il mercato proprio perché utili alle comunità locali sopratutto in un momento storico di "desertificazione" delle zone interne (oggi il 75% del territorio nazionale e il 25% della popolazione) e dei piccoli centri».
Cilentani nel mondo
La storia di Marcella Falcone e la sua boutique di moda italiana a Miami La signora Marcella Falcone parte da Agropoli con un sogno, quello di realizzare una boutique di moda italiana a Miami, in Florida. L'idea era quella di far conoscere all'estero non solo le note firme quali Gucci, Valentino ecc., ma anche gli stilisti più che validi del Sud Italia. Non senza difficoltà, lunghi mesi di adempimenti e varie attese, riesce, a Weston, nella sua impresa personale e nel gennaio del 2015 apre con orgoglio la boutique Eleganza. «Mi sento orgogliosa di questa mia impresa» - dichiara Marcella - «e volevo far sapere in primis ai miei compaesani agropolesi e poi a tutti gli italiani che volere è potere...si può fare!».
Università degli Studi di Salerno
Si è chiuso il Progetto Regionale ConciliAzioni Si è tenuta il 24 settembre scorso, nella sala stampa Biagio Agnes, la conferenza stampa conclusiva del Progetto Regionale ConciliAzioni di cui sarà presentato il Report finale, pubblicato a cura di M.R. Garofalo, M. Marra, M.R. Pelizzari, G. Truda (Natan ed.).
L’idea progettuale è nata dalla collaborazione dell’OGEPO (Osservatorio per gli studi di Genere e le Pari Opportunità) dell’Università di Salerno con alcune tra le principali Istituzioni locali, nonché con le associazioni di categoria. Si è sviluppata attraverso un Accordo Territoriale di Rete, promosso e organizzato da La Rada Consorzio di Cooperative Sociali (capofila), nell’ambito del programma Accordi di Genere della Regione Campania finanziato dal Fondo Sociale Europeo. L’Accordo Territoriale di Rete comprende, oltre che OGEPO/UNISA, La Rada Consorzio di Cooperative Sociali (capofila), il Comune di Salerno, l’Asl Salerno, Confindustria Salerno, l’ARCI Salerno, Confcooperative Salerno. Esprime l’esigenza di fare rete e cooperare attraverso un sistema territoriale integrato di iniziative, servi-
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zi e interventi sperimentali, volti a ottimizzare l’investimento di risorse e a favorire la conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro. Si rivolge alle donne lavoratrici promuovendo nel territorio di Salerno azioni di supporto alle famiglie e alle aziende per migliorare la condizione femminile nel mercato del lavoro, e facilitare l’accesso delle donne all’occupazione riducendo le disparità di genere. Presso il Laboratorio di studi di Genere/GenderLab del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno è stato anche attivato, in via sperimentale, uno Sportello d’Ascolto, psicologico e legale, per accogliere le richieste di aiuto delle donne che lavorano presso gli Enti e le Istituzioni salernitane partner del progetto ConciliAzioni, nonché delle studentesse di UNISA. I risultati e gli sviluppi futuri del Progetto sono stati illustra-
ti alla presenza del Rettore dell’Università di Salerno, prof. Aurelio Tommasetti, e del Prorettore, prof. Antonio Piccolo. Sono intervenuti: Rosa D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania; Giovanni Savastano, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno; Domenica Lomazzo, Consigliera di Parità della Provincia di Avellino; Antonia Autuori, Presidente Fondazione Comunità Salernitana, Patrizia Stasi, Predidente Regionale Confcooperative. Hanno presentato il Progetto: Maria Rosaria Garofalo, Direttivo OGEPO/UNISA; Elena Palma Silvestri, Presidente Consorzio La Rada; Stefania Rinaldi, Presidente Comitato Femminile Plurale di Confindustria; Maurizio Durante, Direttore Affari Generali Comune di Salerno; Patrizia Giannitti, Asl Salerno, Francesco Arcidiacono, Presidente Arci Salerno, Manrico Gesummaria, Presidente Provinciale Concooperative. Ha introdotto e coordinato Maria Rosaria Pelizzari, Delegata del Rettore per le Pari Opportunità, Direttrice OGEPO.
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AgropoLi L'evento è stAto orgAniZZAto dALL’AssoCiAZione spirito frAnCesCAno
convegno sulla preSenza di San Francesco ad aGrOpOli
La presenza di San Francesco ad Agropoli, trattata da vari autori ad iniziare dal Vescovo e studioso dell’Ordine Pietro Rodolfo da Tussignano, che in una nota opera in latino del 1596 ha in un solo rigo ricordato senza incertezze che San Francesco predicò da uno scoglio ai pesci, è stata per la prima volta oggetto di un importante convegno che si è tenuto nella Sala Consiliare della Città di Agropoli. Organizzato dall’Associazione Spirito Francescano, presidente Germano Rizzo, esso ha riunito in un utile confronto autorità dell’Ordine, rappresentanti della Diocesi di Vallo e dei Comuni di Amalfi e Ravello sulla costiera amalfitana, salutati dal Sindaco e dal Vice Sindaco di Agropoli. L’incontro, in assenza del prof. Giuseppe Liuccio a causa di motivi di salute, è stato moderato dallo scrivente che è anche intervenuto con una sua relazione, in nome anche dell’Associazione, cui si devono numerose iniziative, quali il viaggio a Roma in udienza dal Papa e la produzione del Pane di San Francesco a cura di pasticcerie locali. Dopo suoi ultimi saggi che, fin dal gennaio 2014, hanno verificato direttamente sulle fonti quanto tramandato da una tradizione secolare, questi ha approfondito alcuni aspetti collegati alla presenza del Santo di As-
sisi, soffermandosi sulla istituzione delle undici Province francescane nel Capitolo Generale del 1217, tra le quali la nona (Terra di Lavoro) includente la Campania, l’Abruzzo e la Basilicata Occidentale, ed all’interno di questa, sulla definizione delle Custodie di Principato e di Salerno (1223). Il viaggio compiuto da esponenti dell’Associazione lo scorso anno ad Amalfi e Ravello, ove sono testimoniate analoghe tradizioni sulla presenza di San Francesco, ha permesso non solo di confermare l’anno in cui essa è ricordata, il 1222, ma anche di precisare per Agropoli la data del lunedì di Pasqua di quell’anno. Comunque, Francesco, ritornato in Italia dopo il fallito tentativo di evangelizzazione in Terra Santa (dal giugno 1219 alla primavera del 1222), spese con ogni probabilità molto del suo tempo in viaggi che lo hanno condotto frequentemente anche nel Salernitano a visitare più località (vedi le tradizioni che attengono la sua presenza ad es. ad Eboli ed a Buccino), per la fondazione di cenobi in aree di notevole importanza strategica ove, precedentemente, si erano affermate chiese di rito italo-greco e, quindi, benedettino, non sempre consone al ritorno ad una originale umiltà e penitenza che l’Ordine Francescano poteva garantire. Il percorso da Lui seguito poteva essere marittimo, servendosi di navi amalfitane o della costiera, che per motivi soprattutto commerciali frequentavano le coste del Cilento, le stesse che lo avevano ricondotto sulle coste patrie, soprattutto se le condizioni del mare lo consentivano, o, per via di terra, secondo le prescrizioni che egli aveva dettato nella Regola che prevedevano una evangelizzazione nelle più interne località. in tale caso lo scrivente ha proposto un percorso che da Amalfi per Ravello e il noto Valico di Chiunzi immetteva presso Nocera sull’antica Via Popi-
lia, che proseguiva nella città di Salerno, entrando dalla Porta Nocerina, per l’attuale Via Tasso, Piazza Abate Conforti e Porta Elina. Da qui, proseguendo per un percorso che passava per l’attuale Pontecagnano e giungeva ad Eboli o deviava prima dall’area dell’attuale Battipaglia e, dopo aver superato il Sele, continuava per Paestum, in direzione del Varco Cilentano, superando il Solofrone, lungo la costa Egli poteva giungere ad Agropoli. Qui si superava il fiume Pastena (corrotto successivamente in Testene) e raggirando il promontorio su cui sorge il centro medievale di Agropoli, si giungeva nella località che già le mappe aragonesi di fine Quattrocento chiamano di S(anto) Francesco, menzionando anche Trentova, che una tradizione locale connette ad una loro offerta al Santo. Nei pressi erano il villaggio di Mandrolle che sarà distrutto durante la Guerra del Vespro (1282-1306) ed estesi possedimenti benedettini. Il viaggio certamente favorito dal Papa, non fu ostacolato dall’imperatore Federico II che, soltanto dopo la scomunica ricevuta dal pontefice Innocenzo III nel 1229, avrà rapporti critici con la Chiesa. San Francesco, visitando probabilmente un luogo di preghiera già attivo da parte di francescani, ebbe un sereno approccio anche con le creature del mare, in un ambiente in cui, sull’esempio di Sant’Antonio che fu trattato male dagli abitanti nella località in cui predicava il Vangelo e si rivolgerà ai pesci, si formerà successivamente, ma non supportata da un’analoga tradizione, la leggenda di una ostilità degli Agropolesi (Costantino Gatta, XVII-XVIII secolo), visti per lo più come miscredenti dopo la lunga permanenza saracena, ma storicamente ben educati al cristianesimo dal vescovo di Capaccio Giliberto (1217-1231?), cui erano sottoposti feudalmente. La relazione dello scrivente si è an-
che soffermata, come già Mariano da Calitri, sulla mancanza di una tradizione relativa alla presenza del Santo a Salerno, che nella sua cattedrale ospitava le reliquie dell’apostolo Matteo e il corpo del pontefice Gregorio VII, oltre che essere punto obbligatorio di sosta per imbarcazioni e di passaggio di itinerari terrestri. Vi è comunque la documentazione di un cenobio delle Clarisse (1235) e del Convento di San Francesco (1238) e la tradizione secondo cui egli avrebbe piantato dei cipressi presso il vicino convento di San Lorenzo. La tradizione della presenza di San Francesco ad Agropoli è stata di recente rafforzata, si è ribadito nella relazione, da un approfondimento di chi scrive in due saggi che hanno vagliato quasi tutta la bibliografia concernente l’incontro di San Daniele Fasanella con San Francesco ad Agropoli. Egli, nativo di Belvedere Marittimo ed appartenente alla nota e potente famiglia un cui ramo, dopo la persecuzione di Federico II si era trasferito a Bisignano, già sacerdote, proprio ad Agropoli avrebbe ricevuto gli ordini dal Santo di Assisi, e dopo un periodo di noviziato presso altri conventi e nominato Provinciale dell’Ordine, partì con altri sei frati per il Marocco, ove subirono il martirio (1227). Ma di quest’ultimo e pregnante episodio dell’incontro agropolitano la ricerca è ancora in atto e sarà oggetto di un apposito convegno, non essendo ancora stato approfondito dai relatori della serata per un giudizio più sereno e documentato. Gli altri due storici, il prof. Giuseppe Gargano, del Centro Studi Storici di Amalfi, ed il dr. Amato di Ravello, hanno illustrato la storia della presenza francescana nei loro territori con un giusto metodo che ha segnato la distinzione tra i termini leggenda e tradizione, a favore di quest’ultima. Se per Amalfi essa risale ai tempi del Santo che si sarebbe ferma-
to in una chiesetta sulla quale sarà costruito in epoca moderna il convento francescano, in seguito inglobato nell’Hotel Luna, a Ravello essa si connette piuttosto alla presenza di cenobio documentato a partire dall’età angioina, in uno scenario diverso politicamente e religiosamente, grazie ai rapporti benevoli fra la Corona e il Papato, e successivamente vitalizzato da una tradizione, al momento più convalidata dalla devozione popolare che da testimonianze storiche, che ha fatto riposare il Santo presso un masso, lungo il sentiero per una località, già in parte occupata da una chiesa, ove avrebbe fondato un convento che oggi custodisce, tra l’altro, il corpo di San Bonaventura da Potenza. Anche il Padre Provinciale dei Francescani Minori, Emanuele Bochicchio, nella sua ampia trattazione ha confermato il contenuto di solida tradizione locale, pur nell’assenza di documenti diretti, riguardo alla presenza di San Francesco ad Agropoli, la cui attualità, si è non solo da lui evidenziato, ma anche dal parroco Don Bruno Lancuba, Responsabile Culturale della Diocesi, e da don Francesco Pecoraro, Vicario Generale della Diocesi di Vallo, è comprovata dal profondo ed esteso culto rivolto al Santo ecumenico. Il sindaco di Ravello, Vuillemier, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Amalfi, dr.ssa Cobalto, in nome del Sindaco impegnato altrove, si sono dichiarati entusiasti dell’iniziativa dell’Associazione e della proposta di un gemellaggio con la Città di Agropoli, il cui sindaco, l’avv. Franco Alfieri, ha, tra l’altro, proposto con convinzione una serie di manifestazioni intorno al tema trattato nella serata, nella prospettiva di un importante evento da organizzarsi nel 2022, per ricordare e celebrare ancor più solennemente la presenza di San Francesco ad Agropoli. Antonio Capano
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provincia
Anno 6
Provincia di Salerno
numero 7
ottobre 2015
SALERNO
Ambiente
Il consigliere Imparato interviene Comitato Salerno Zona Orientale, Salerno è sulla chiusura della Cilentana nato per dare attenzione alle eccellenza per il Dal 18 settembre è stata disposta la chiusura della SP 430 Cilentana tra gli svincoli di agropoli sud e prignano cilen- necessità dei cittadini to, revocando così l’ordinanza n° 132/2015 di istituzione del vetro, superata la senso unico di marcia e ripristinando la validità dell’Ordinanza È nato il "omitato salerno zona orientale costituito in modo spontaneo dai residenti e commercianti della zo- soglia di 29,7 kg n° 12/2014 di chiusura al transito dell’arteria stradale. na orientale della città, toccando in particolare la zona di mariconda, mercatello ed arbostella. per abitante
Paolo Imparato
Il provvedimento è scaturito da una fase di studio e analisi della situazione fattuale, tenendo in considerazione sia l’evoluzione del dissesto sulle strutture del viadotto Chiusa, sia considerando l’iter della procedura di gara relativa all’affidamento dei lavori, finalizzati al ripristino delle strutture e alla riapertura al transito dell’arteria stradale. Sull’argomento intervie-
ne il Consigliere Delegato alla Viabilità, Paolo Imparato. «I cinque anni di amministrazione di destra alla Provincia di Salerno sono trascorsi nel più totale disinteresse nei confronti del Cilento e della sua rete stradale devastata dall’incuria e dalle frane - ha dichiarato Imparato - È questa l’eredità che la destra ci ha lasciato da gestire e da raddrizzare, purtroppo senza le risorse che i nostri predecessori avevano in abbondanza e che hanno sprecato in altri modi». «Solo negli ultimi sei mesi, insieme al Presidente della Regione Caldoro, si sono inventati l’accelerazione della spesa, con lavori da effettuare con la bacchetta magica in un battibaleno - ha sottolineato il Consigliere misura che costringerà chi governa adesso la Regione Campania a farsi carico di
un problema che rischia di creare non pochi danni alle comunità locali». «Abbiamo fiducia nel senso di responsabilità e nella capacità operativa del Governatore De Luca. Per le pessime condizioni in cui si trova, il viadotto “Chiusa” della Cilentana necessita di un intervento serio di ripristino della sicurezza, che non si può realizzare a circolazione aperta - ha concluso Imparato - Dunque, non si poteva fare altro che deviare la circolazione sulla SP 45, che sarà anche oggetto di un intervento migliorativo della sicurezza e della percorribilità, per dare l’avvio all’intervento risolutivo del problema che in queste ultime settimane ha raggiunto i livelli di guardia, certamente non per colpa dell’attuale Amministrazione». Filomena Chiappardo
Presentato il progetto Smart Metering
Il Comitato nasce con la finalità costruttiva di portare all'attenzione delle autorità preposte le lamentele che i residenti e commercianti faranno pervenire al neo nato Comitato. I residenti e commercianti che sono entrati nel Comitato hanno indicato come referenti Carmine Arienzo e Vincenzo Caso espressione di spicco della zona orientale. Il Comitato è nato dopo le problematiche create dalla manutenzione che lascia a desiderare della zona che tocca il Parco Arbostella i cui lavori sono criticati e che hanno paralizzato la zona orientale della città. Il Comitato da subito segnala i lavori oramai interminabili e fermi in prosimità della rotatoria del Parco Arbostella che vede tra
l'altro anche la copertura e la messa in sicurezza del fiumiciattolo che nel 2006 ha visto una inondazione che ha creato diverse problematiche serie nella zona e dove è palesemente visibile l'abbandono in cui versa, infatti è visibile il notevole inquinamento che viene sversato a mare che porta l'aumento di ratti. Pultroppo il problema dei ratti non è il solo, infatti troppo spesso negli spazi di passeggio sono visibili siringhe ed altri pericoli vari i cui residenti si prendono l'onere di raccogliere ogni giorno. Dai lavori in essere inoltre sono nate diverse anomalie, sembra che sia alcuni scarichi che confluiscono nel fiume ed alcuni impianti, elettrici, ecc. siano sconosciuti agli uffici comunali preposti causando rallentamenti non dipendenti dall'azienda che dovrebbe svolgere i lavori da settimane quasi del tutto assente. I referenti del Comitato chiedono anche di verificare l'esistenza di eventuali abusi edilizi in atto, quindi i problemi della zona orientale da oggi hanno dei controllori, i residenti.
Calcio
Arriva anche a Salerno il Nasce la Salernitana 1919 Femminile contatore intelligente Presentato il progetto "Smart Metering" sulla sperimentazione di un'infrastruttura di rete di comunicazione senza fili, finalizzata alla rilevazione dei consumi energetici (acqua e gas)
È stato presentato lo scorso 28 settembre, presso la Sala del Gonfalone del Palazzo di Città, da Salerno Energia Distribuzione e Salerno Sistemi, il progetto Smart Metering sulla sperimentazione di un’infrastruttura di rete di comunicazione senza fili, finalizzata alla rilevazione dei consumi energetici (acqua e gas) che sia, inoltre, predisposta per altri servizi di pubblica utilità, come parcheggi, assistenza agli anziani, gestione impianti termici comunali. La telelettura avverrà attraver-
so l’installazione di nuovi contatori smart per il gas e di dispositivi add-on per l’acqua, sul contatore classico. Tra i vantaggi, l'addebito dei consumi effettivi con eliminazione delle fatturazioni stimate (senza acconti e conguagli), la telelettura dei consumi, senza necessità di invio della lettura da parte dei clienti e la possibilità di monitorare i consumi via web. Tale installazione non comporterà alcun costo per il cliente finale. L'iniziativa è promossa dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) che, attraverso un'apposita Commissione composta anche da esperti esterni, ha selezionato in Italia sette progetti pilota di telegestione multiservizio da realizzare nelle città di Salerno, Torino, Modena, Genova, Verona, Bari, Catania. Smart Metering, arri-
Provincia di Salerno
Dal primo ottobre nuovi orari di apertura al pubblico degli uffici La Provincia di Salerno comunica che con provvedimento n. 28514 del 18 settembre u.s. il Direttore Generale della Provincia di Salerno, avv. Bruno Di Nesta, ha disposto un nuovo orario di accesso al pubblico per gli Uffici dell’Ente, a partire dal primo ottobre p.v. A partire dal primo ottobre 2015 l’accesso sarà consentito esclusivamen-
va anche a Salerno il contatore intelligente. A Salerno le installazioni avranno inizio nel mese di ottobre e riguarderanno alcune zone campione della città (per sapere quali: Ilcontatoreintelligente.it). Il progetto prevede la sostituzione gratuita di 1.000 contatori gas e contestualmente, dove possibile, di 1.200 dispositivi add-on, da applicare sui contatori acqua preesistenti. Gli operatori del Gruppo Salerno Energia che si occuperanno di tale attività saranno identificabili da specifiche pettorine con loghi delle Società, indicazione del progetto e tesserino nominativo. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 089.7726860, operativo dal lunedì al giovedì dalle ore 8 alle ore 13 e dalle ore 13.30 alle ore 16.30, mentre il venerdì dalle ore 8.00 alle ore 14.00.
te nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 14.20 alle 15.20. L’Ufficio Protocollo sarà aperto anche lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Nell’occasione sarà anche ripristinato il sistema di regstrazione telematica degli accessi agli Uffici dell’Ente, ovunque dislocati sul territorio.
Simona Lobosco di Sala Consilina sarà la responsabile del club granata Secondo il progetto voluto dai vertici della Federcalcio con in testa il presidente Tavecchio, da questa stagione le società di serie A e B dovranno essere affiancate da una squadra femminile.
A questo ambizioso progetto non poteva sfuggire la Salernitana, di nuovo approdata in cadetteria. L’ufficialità che il club dei patron Lotito e Mezzaroma avrà anche una squadra al femminile è giunta con il comunicato pubblicato sul sito ufficiale del club granata. La peculiarità della Salernitana Femminile 1919 è rappresentata dal fatto che c’è una componente valdianese: infatti, a fungere da responsabile della squadra, è stata chiamata Simona Lobosco di Sala Consilina, volto noto negli ambienti del calcio in rosa, che, in questo impegnativo ruolo, si avvarrà di altre tre preziose collaboratrici pure loro del Vallo di Diano e vere anime di questa disciplina. Stiamo parlando di Marianna Morello, vice sindaco di Teggiano, Emma Gallo, che nello stesso civico consesso ricopre il ruolo di presidente del consiglio, e di Sonia Perrone. A loro il compito di coordinare il progetto che vedrà la formazione granata prendere parte al Campionato Regionale di Serie C. Da oltre venti giorni le ragazze hanno cominciato ad allenarsi al campo Volpe agli ordini di Maria Rosaria Saggese, nel ruolo di allenatrice e già grande protagonista in campo con la Salernitana 1970. L’obiettivo è quello di arrivare nelle giuste condizioni in vista dell’inizio della stagione ufficiale che partirà con le gare di Coppa Campania. Le gare casalinghe della Salernitana femminile si giocheranno al campo Settembrini di Fratte. Simona Lo-
Riciclo dei rifiuti, Salerno è eccellenza per il vetro. Nel 2014 raggiunta media nazionale di 29,7 kg per abitante
La raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in vetro avviati a riciclo in Italia nel 2014 ha raggiunto una media di 29,7 kg intercettati per abitante, con sensibili variazioni nel suo funzionamento tra il Nord, il Centro e il Sud. Proprio il Sud, che fino a pochi anni fa conferiva quantitativi per abitante molto bassi, evidenzia un recupero tramite l'allargarsi di comportamenti virtuosi. Nel Comune di Salerno raggiunta la media di 30 Kg/abitante).
trasporti
Nuovi orari della metro di Salerno Reintegrate dieci corse della metro di Salerno che erano state soppresse per la scarsità di risorse regionali
Simona Lobosco
bosco ci tiene a sottolineare che alla squadra maggiore sarà affiancata una Scuola Calcio che avrà anche una filiale nel Vallo di Diano. «L’intento della società granata è quello di guardare anche in questa zona a sud della provincia e per questo invito le ragazze anche del comprensorio valdianese ad avvicinarsi alla nostra scuola calcio che si avvarrà di tecnici qualificati – ha dichiarato – Il nostro intento è quello di promuovere e far crescere sempre più l’interesse verso il calcio femminile. Nei prossimi giorni comunicheremo la sede che sarà allestita nel Vallo di Diano». I tanti tifosi della Salernitana, presenti nella vasta provincia, d’ora in avanti avranno un motivo in più per sostenere la causa granata e guardare con un occhio amico la squadra femminile che porterà in alto il simbolo del Cavalluccio. Gerardo Lobosco
Come annunciato nei mesi scorsi dall’ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, da venerdì 11 settembre sono state ristabilite ben dieci corse della metro salernitana che erano state eliminate, durante la consiliatura Caldoro, per problemi di natura economica. I pendolari e tutti gli usufruitori del mezzo di trasporto potranno quindi di nuovo spostarsi liberamente e con maggiore facilità, data la varietà degli orari messi a disposizione. È possibile visionare gli orari aggiornati accedendo al sito www.metrosalerno.com/orari.
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cultura
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ottobre 2015
agropoli piange il dr salvatore cantalupo
Trentuno fotogrammi legati al cinema gastronomico
In ricordo di Salcan
L’improvvisa notizia sulla recente scomparsa ad 86 anni del dr. Salvatore Cantalupo, nativo di Prignano Cilento (SA), dopo anni di dolorosa malattia, i lineamenti distesi, nella riappacificazione finale dell’esistenza, di un dentista e noto artista cilentano, ma soprattutto di un amico da molti lustri, hanno consegnato al mio animo un imperativa delega ad un ricordo, anche se per ora breve, della sua persona, in nome degli affetti e della cultura. L’assenza di una galleria d’arte permanente in una cittadina come Agropoli, pur ricca di notevoli fermenti e di realizzazioni ed iniziative culturali, contribuisce ancor più a rendere merito a coloro che si sono segnalati nei decenni per colmare nel settore artistico e culturale le carenze di strutture tipiche di una qualità della vita all’altezza dei tempi. Una prima galleria presso il noto “Bar Carola”, era diventata un cenacolo degli intellettuali agropolesi ed un luogo di dibattito culturale, ma soprattutto la successiva disponibilità del piano terra della casa di sua residenza al n. 2/b di via Risorgimento, aveva permesso la creazione di un centro in cui, secondo calendari costanti, si presentavano libri e mostre, non senza poter ammirare esposizioni di oggettistica d’epoca e di collezione che delineavano ancor più chiaramente nell’ideatore un quadro di ricordi della buona borghesia cilentana, uniti e resi vivi dalla sensibilità e dalla passione di Salcan. Noi ci soffermiamo in queste brevi annotazioni espresse a caldo su quanto la biblioteca dello scrivente conserva sulla lunga carriera di Salvatore, che ha ottenuto riconoscimenti di prestigio sia in Italia che
all’estero; inserito nel catalogo Nazionale (Bolaffi Arte n. 15) e nell’“Arte Mercato Internazionale” - Belgio Francia - Svizzera - Italia, «ha inoltre realizzato il manifesto “Salviamo la natura” – Napoli. Una sua opera è esposta al Museo di Noesk Humanitasti Akkademy di Oslo (Norvegia)». Ha pubblicato, si legge ancora nel suo Argomenti. Dialogando, Casa Editrice Paestum 2012, “Frammenti”, prima raccolta di poesie, il romanzo plurimo “Nel fuoco del tramonto”, il romanzo “Il gigante della montagna”, il romanzo d’avventura “La città fantasma”; inoltre “Velati sussurri”, la raccolta di poesie ermetiche, “Manfred il vagabondo”, dramma in tre atti, “Turris clara”, romanzo d’amore, “Filosofando”, romanzo intellettuale, “Cilento”, romanzo dell’ambiente, infine “Argomenti”, raccolta di schede varie. Ricordiamo di lui, definito «caposcuola dell’arte onirica», augurando quanto prima una specifica manifestazione sulla sua figura e sul suo contributo alla cultura non solo artistica, due schede che si riferiscono, l’una ad una sua mostra personale intitolata “arte onirica”(Clelia Albano) e un’altra che recensisce un suo romanzo: “La città fantasma. Romanzo oni-
rico” (Antonio Capano) in occasione della serata culturale ed artistica del 5 agosto 2004, resa ancor più suggestiva dalla prolusione di Bruno Bambacaro. Dell’artista si sono evidenziati l’essenzialità delle forme, il lirismo, ampi spazi bianchi che richiamano Ungaretti, gentili sagome femminili, il loro porgersi di spalle all’osservatore e come lui diventare spettatrici di un paesaggio arso ed essenziale ma colmo di significati, che partecipa alla tensione verso l’alto, verso l’ultraterreno, dell’artista che, comunque, rivolge contemporaneamente un inno alla femminilità, intesa come maternità bellezza, sensualità, ieraticità, ma anche come dolore umano con cui si confronta quello di Salcan, artista della solitudine. Per esorcizzarla, Egli ci racconta nelle vesti di un protagonista rivolto al nipote, e con un lessico ricercato ed appropriato in relazione alle varie situazioni psicologiche, il suo carattere incline a ricercare un incantesimo in una notte dominata dalla “regina Selenia”, la Luna, ma anche i valori di fedeltà, devozione, libertà e pace da lui sempre seguiti. Antonio Capano
Teggiano
Comunicare Rurale
Convegno promosso dal Gal Vallo di Diano Si è tenuto lo scorso 29 settembre, nella splendida cornice del museo diocesano S. Pietro di Teggiano, il convegno "Comunicare rurale - attori e azioni per un piano di sviluppo turistico territoriale di successo". L' evento, organizzato dal Gal Vallo di Diano nell'ambito del progetto "Riscoperta e Valorizzazione della Ruralità Mediterranea", è stato finalizzato alla familiarizzazione con i ruoli, le tecniche e gli strumenti necessari per la formulazione di una proposta di ri-
lancio territoriale innovativa, integrata e intelligente: un approccio nuovo alle problematiche dello sviluppo di un territorio, che non si riduca ad una semplice attività di promozione ma che sappia invece comunicare, con linguaggi contemporanei, potenzialità e
vocazioni autentiche, rispettose della fisionomia, dell'identità e delle funzioni strutturali del singolo sistema locale. Dalla fase della ricerca a quella dell'integrazione con i social media, gli ospiti del convegno racconteranno il proprio ruolo attraverso esperienze professionali ed illustrazioni di case history di iniziative virtuose, locali ed interna-
zionali. Il tutto con la finalità ultima di trasmettere stimoli innovativi, riflessioni critiche, proposte ed opportunità di intervento in un periodo di grande trasformazione nel modo di interpretare e comunicare un territorio e le sue risorse. Al termine del convegno è stata offerta una degustazione di prodotti tipici del Vallo di Diano.
novità in libreria
I borghi dei misteri un libro avvincente di Gennaro Guida Gennaro Guida con il suo ultimo libro "I Borghi dei Misteri" Racconti di un cilento incantato.( Ed. LargoLibro, viale Lazio 16 Agropoli, www.largolbro.blogspot.it) ci propone un viaggio avventuroso nel nostro Cilento, a guidarci in un medioevo tardo e fantastico tre personaggi: un cavaliere, il suo cavallo e la sua spada. Un libro che offre spunti e divertimento a lettori di tutte le età per la scrittura avvincente e ironica dell'Autore, che ci trasporta in luoghi magici del nostro Cilento. Per i ragazzi un vero e proprio fantasy con magie, battaglie, animali parlanti e colpi di scena nell'eterna lotta tra il bene e il male. Per gli adulti la possibilità di riflettere in maniera semplice sul nostro territorio, la sua storia e i suoi tanti simboli. Per chi non conosce il Cilento una vera propria guida turistica che vuole spingere il lettore a visitare i luoghi per cercarne i misteri. Il libro è diviso in due parti: un racconto lungo alla ri-
cerca un fantomatico drago e una serie di racconti brevi che spaziano da Paestum ai paesi dell'alto Cilento fino a Casalvelino, Pioppi e Vallo della Lucania. L'Autore descrive attraverso il cavaliere un atteggiamento di amore per il nostro territorio che dovrebbe essere in ciascuno di noi, rispettoso della natura, della nostra storia e delle nostre tradizioni, recuperandone la memoria. Tutto questo deve essere difeso con orgoglio e senza compromessi, con la spada della ragione. Consigliamo questo libro alle scuole perché concede numerose possibilità all'approfondimento sia sul gene-
re letterario e sulla scrittura, che sull'ambiente, il territorio e la storia. Una buona lettura che consigliamo vivamente a tutti. Mario Picone
Un Libro al Mese
Maria sorriso Cinecibo presenta la d’amore, libro mostra Ciak si gira: la storia del cinema a tavola di poesie di Ciak, si mangia. La storia del cinema a tavola Ferdinando Palombo è il titolo del vernissage che si è tenuto giovedì primo ottobre scorso presso l’ex Convitto dei Domenicani, a Vallo della Lucania, nell’ambito della quarta edizione di Cinecibo, il festival del cinema a tema gastronomico, ideato e diretto da Donato Ciociola.
In mostra, scene di culto del cinema legate al cibo, entrate a far parte per sempre dell’immaginario collettivo: come dimenticare il celebre e grottesco dialogo con gli spaghetti di Alberto Sordi in Un americano a Roma (del 1954) o ancora lo sguardo sfrontato e divertito di Totò in Miseria e nobiltà mentre, in piedi sul tavolo, fa incetta di spaghetti che infila finanche nelle tasche dei pantaloni? Negli anni 80 è stato tutto un proliferare di campagne salutiste e prodotti dietetici, fino a rivelare il paradosso impossibile della pubblicità che sa da un lato esaltava la magrezza, dall'altro spingeva verso il consumo totale e l’abbondanza. La mania della dieta è fotografata alla perfezione in 7 kili in 7 giorni di Carlo Verdone, in cui Pozzetto e Verdone aprono un centro di dimagrimento basato su bevande anoressizzanti e psico-cene in cui il cibo è totalmente assente, i piatti restano vuoti e ci si nutre idealmente. L’incrocio tra cibo e cinema di Cinecibo mira inoltre ad a avvalorare il legame tra il grande schermo e i territori di competenza, veicolando e orientando la produzione cinematografica verso la scoperta di contenuti specifici e a tal proposito, resta impressa, a distanza di ben cinque anni, la scena in cui Claudio Bisio presenta all’Accademia del Gorgonzola, un enorme formaggio bianco ovvero una mozzarella di ben 5 kg che ormai è diventato un marchio registrato: la zizzona di Battipaglia, salita alla ribalta del pubblico nazionale grazie al film, campione d’incassi, Benvenuti al Sud di Luca Miniero. Non solo cinema italiano: in esposizione anche frame tratte da produzioni statunitensi quale Mangia, prega, ama in cui la protagonista, Liz Gilbert (Julia Roberts) decide di mol-
lare tutto e partire per un'avventura che cambierà per sempre la sua vita. Lascia New York e intraprende un viaggio di un anno, attraversando l'Italia, l'India e Bali, alla scoperta di sé. Ma è nella scena girata a Napoli che Liz si libera dall’ossessione del controllo del peso e si gode la sua pizza perché «È una pizza Margherita a Napoli: è un imperativo morale, godersela». Trentuno i fotogrammi che compongono un percorso che, attraverso le scene più amate del grande schermo, ricostruisce la storia cinematografica della provincia italiana a tavola, fino a risalire alle radici della società contadina mediterranea. Tradizione, evoluzione ed estetica del gusto compongono il progetto Cinecibo che, attraverso le scene più amate del grande schermo, ricostruisce la storia cinematografica della provincia italiana a tavola, fino a risalire alle radici della società contadina mediterranea. Secondo questa prospettiva la rassegna, che ha visto Michele Placido nel ruolo di presidente sin dalla prima edizione, si inserisce nel progetto Cinema e Cibo: valore mediterraneo presentato dal Consorzio Cilento Incoming e inserito dalla Regione Campania nell’ambito iniziative collaterali all’Expo di Milano. L’intento è quello di divulgare e premiare le opere cinematografiche in grado di veicolare in maniera inedita il tema I prodotti tipici della dieta mediterranea ed i luoghi del Cilento e Vallo di Diano e Alburni. Si sono alternati al festival registi, sceneggiatori, produttori e altre personalità di prestigio del mondo cinematografico che si sono distinte nella valorizzazione dell’arte culinaria, della territorialità e della tipicità enogastronomica locale e nazionale.
Ritorna “Un Libro al Mese” con un evento speciale. Il 25 settembre scorso la kermesse culturale che si svolge a Gioi e che è giunta alla quinta edizione si è trasferira nella Chiesa di Sant’Eustachio per la presentazione del libro di poesie “Maria sorriso d’amore” scritto da Ferdinando Palombo. L’evento culturale viene a essere speciale perché inserito all’interno dei solenni festeggiamenti per la Madonna del Rosario. «Nel libro – come si legge dalla presentazione fatta dal vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania Ciro Miniero – vi si respira non solo l’afflato poetico, ma anche l’amore filiale di un innamorato di Maria, che trae ispirazione dal pellegrinare attraverso quella geografia della fede costituita da Santuari mariani sparsi nel mondo e nel nostro Cilento, giustamente definita Terra di Maria». Il volume è stato presentato da Andrea Salati, Michele Santangelo, don Guglielmo Manna e Antonio Pesca. La serata è stata moderata da Antonietta cavallo. La Chiesa invece è stata abbellita dalle opere di Mario Romano, Maria Rosaria Verrone, Enzo Marotta, Rosalba Ruggiero, Franco Vertullo e Giuseppe Manigrasso.
La Chiesa del Cilento in preghiera per il Sinodo sulla famiglia I fedeli del Cilento si sono riuniti il 3 ottobre scorso nel Santuario di Santa Maria delle Grazie a Vallo della Lucania per riscoprire il valore e la ricchezza della famiglia quale soggetto di evangelizzazione. La Conferenza Episcopale Italiana dunque sostiene il Sinodo dedicato alla Famiglia con una grande veglia di preghiera. Il 3 ottobre, a Piazza San Pietro, è stato inaugurato il Sinodo. I lavori poi proseguiranno fino al 25 di ottobre. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, supportato da numerose Associazioni e Movimenti della Chiesa italiana, ha voluto coinvolgere l’intera penisola. «Sono convinto, ha detto Galantino, che nelle vostre associazioni, movimenti e nuove comunità si vedono tante belle luci familiari e vorrei che come fiaccola illuminassero piazza San Pietro la sera della Veglia con Papa Francesco, il prossimo 3 ottobre». Papa Francesco più volte ha chiesto di pregare per la Famiglia. Abbiamo un grande bisogno di far vedere la bellezza della famiglia che è in Italia, in unità, ha rilevato Galantino; la nostra vera forza, ha aggiunto, consiste nel rimanere ancorati alla realtà con la consapevolezza che questa realtà è superiore all’idea. Questa realtà è la famiglia.
Anno 6
numero 7
Gioi Cilento Solidarietà
Pertosa
cultura 19
ottobre 2015
un pezzo di storia italiana...
Presentato il libro Uccidendo La Casa sulla Roccia Il Cilento, un territorio best practice in Dio di Michele Ferrarese da amare, da difendere È stato presentato lo scorso 26 settembre a Pertosa, pres- tema di accoglienza Il Sud d'Italia ha un vasto ed importante territorio da vaso il Museo MIdA, il libro autobiografico Uccidendo Dio lorizzare maggiormente: il Parco Nazionale del Cilento, scritto da Michele Ferrarese.
Il libro, diviso in 9 capitoli definiti da Ferrarese ‘Convulsioni’, racconta di esperienze e personaggi legati all’infanzia e all’adolescenza dell’autore che hanno contribuito ad abbandonare la religione e la spiritualità imposta dalla nascita per affrontare una militanza atea. Tematica fortemente discussa durante gli incontri dei ragazzi dell’Associazione La Preta e da cui nasce l’idea di invitare Michele Ferrarese a presentare il proprio romanzo. Anche il sindaco di Pertosa Michele Caggiano è intervenuto per manifestare la volontà di realizzare futuri incontri per approfondire il tema della religione e dell’ateismo all’interno delle piccole realtà territoriali. «Uccidendo Dio è un libro difficile da legge-
re per chi crede in Dio. – afferma Luigi Nobile, direttore artistico del Museo Operazione Avalanche – Michele scrive artisticamente il percorso che lo conduce ad abbandonare la religione e la spiritualità da ragazzo credente e a guardare il mondo con gli occhi di un adulto ateo». Molteplici le tematiche affrontate da Ferrarese nel libro, a partire dal mondo della droga e la morte suicida di un ragazzo, la conflittualità con i genitori credenti, i rapporti avuti con un prete di una piccola parrocchia, l’amore adolescenziale per Elena che poi muore a causa della leucemia, con lo scopo di spiegare la rivoluzione interiore che ha spostato la visione di essere padrone della vita da Dio al singolo individuo. «Sono orgogliosamente consapevole di essere figlio dell’illuminismo, inteso come consapevolezza e illuminazione nel guardare in modo differente gli accadimenti che mi orbitano intorno. – ha dichiarato l’autore – Ho liberato la mente da un’idea di Dio e della religione considerata opprimente ed eccessiva per apprezzare il valore di ogni unico e irripetibile soffio vitale». Rosanna Raimondo
L’albero della libertà: Giacobini e Sanfedisti in Roccadaspide Ricorre quest’anno 210° anniversario della rivoluzione napoletana del 1799, della proclama-zione e della caduta della Repubblica partenopea. Gli avvenimenti che si svilupparono sin dai primi giorni del 1799 sconvolsero, come si sa, l’ordinamento del Regno di Napoli e diffusero forme di violenza inaudita non solo nella capitale, ma anche nelle province. Nel Principato Citeriore (e, in particolare, nella Valle del Calore) si registrarono molti cruenti episodi che dimostrano in quale clima di odio profondo si muovessero ed operassero le opposte fazioni. La comunità di Roccadaspide, come tante altre, era divisa. Il principe Filomarino, alcune famiglie a lui vicine e pochi giovani, avevano aderito ai princìpi diffusi dalla rivoluzione francese ed erano favorevoli alla repubblica. Erano, perciò, generalmente additati come Giacobini. La maggioranza del popolo, invece, (che comprendeva anche il clero, abbastanza numeroso, e alcuni professionisti) era rimasta fedele alla corona borbonica e per questo ingrossava le file dei Sanfedisti. Gli uni e gli altri operavano attivamente per suscitare nella popolazione sempre più ampi consensi. Furono certamente momenti difficili nei quali non sempre era possibile distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto, il lecito dall’illecito. A determinare maggiore disorientamento aveva del resto contribuito lo stesso Re Ferdinando il quale aveva incitato i suoi fedelissimi, in un famoso proclama dell’8 Dicembre 1798, ad opporsi ai Francesi ormai alle porte e a ciò che essi rappresentavano, testualmente affermando «Sostenete la vostra religione, il vostro padre e Re che espone per voi la vita, che è pronto a sacrificarla per la vostra difesa, e per conservare a voi quanto avete di più caro: la religione, l’onore delle vostre mogli e delle vostre sorelle, la vo-
In provincia di Salerno apre una nuova unità: l’Irpinia diventa un modello
La Casa sulla Roccia di Avellino travalica i confini provinciali e diventa un modello. L’ottimo lavoro della struttura sul territorio irpino ha dato i suoi frutti, tanto da essere presa come esempio e best practice anche in altre province. Martedì 29 settembre scorso, infatti, a Gioi Cilento, in provincia di Salerno, ha aperto i battenti una nuova unità di accoglienza de La Casa sulla Roccia. All’inaugurazione sono in-
stra vita e la vostra roba». Malgrado ciò, non aveva esitato, intanto, dinanzi alla minaccia delle truppe del Generale Championnet, ad abbandonare Napoli ed il Regno al loro destino, fuggendo nell’antivigilia della notte di Natale di quell’anno a bordo della nave dell’ammiraglio inglese Nelson. Il fatto aveva gettato nel caos il Regno e il principe Francesco Pignatelli di Strongoli, nominato dal Re suo vicario generale, si trovò nell’impossibilità di dominare gli eventi. I gravi tumulti intanto scoppiati a Napoli per opera dei lazzaroni, che erano antifrancesi, indussero il generale Championnet ad effettuare l’occupazione della città il 23 gennaio, dopo tre giorni di aspri combattimenti, a riconoscere la Repubblica Partenopea, che era stata già proclamata il giorno precedente, ed a nominare un governo provvisorio con a capo il patriota Lanberg. La notizia, come si sa, si diffuse rapidamente in tutte le province napoletane ove i repubblicani issarono in molte università o casali l’Albero della libertà. La vita, tuttavia, della giovane repubblica non fu facile. Gli errori compiuti dai Francesi, l’enorme peso fiscale da essi imposto, gli abusi, le vendette e le violenze perpetrate ai danni degli elementi borbonici determinarono un vivo malcontento nella popolazione, un bisogno di ordine e di pace e un diffuso rimpianto per l’encien regime. In siffatto contesto vanno inquadrati alcuni gravi episodi avvenuti nella Valle del Calore. Uno di questi ebbe per teatro Roccadaspide in cui la comunità l’11 aprile di quell’anno visse forse uno dei momenti più difficili della sua storia. Temevano gli abitanti (che in gran parte erano rimasti fedeli al Re di Napoli e non avevano voluto perciò accettare il nuovo assetto politico) di subire la repressione dell’esercito repubblicano e si erano pertanto preparati alla difesa. Oltre alla mobilitazione generale di tutti gli uomini validi che vivevano sul territorio, avevano anche richiesto ed ottenuto l’ausilio di volontari di Castel San Lorenzo, Felitto, Aquara, Piaggine, Castelcivita e Monteforte, i quali in numero di oltre 500, (a ciascuno di essi l’università si era obbligata di corrispondere un compenso giornaliero di due carlini), armati di tutto punto, si erano acquartierati in paese, pronti ad intervenire al momento dell’attacco. L’attesa non fu lunga. All’alba dell’11 aprile il generale Giuseppe Schipani, coman-
tervenuto il dott. Angelo Rizzo, psicologo e Responsabile dell’ufficio con sede a Gioi, il sindaco di Gioi, dott. Andrea Salati, il dott. Mario Ogliaruso, Responsabile del Piano Di Zona S/8, il dott. Antonio Mondelli, Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ASL di Salerno, Don Guglielmo Manna, la dott.ssa Mariarosaria Famoso, Responsabile Ufficio Relazione de La casa sulla Roccia. Con l’apertura della nuova unità di accoglienza a Salerno, proseguono le iniziative de La Casa sulla Roccia di Avellino in vista del trentennale che si terrà il prossimo 21 ottobre al Teatro Carlo Gesualdo.
dante dell’esercito repubblicano, penetrò nel territorio di Roccadaspide incendiando e saccheggiando i pochi casolari rurali che incontrava sul suo cammino, devastando i campi e razziandone il bestiame. A mattino inoltrato, ingaggiò la battaglia con i difensori della cittadella e li sconfisse. Con l’entrata vittoriosa di quell’esercito in paese iniziò il saccheggio, che si protrasse per tre giorni. Coloro che accennarono ad una pur lieve resistenza ebbero le loro case incendiate. A dare man forte alle truppe del generale Schipani era stato un consistente numero di Giacobini di Albanella, al comando del capitano repubblicano don Francesco Albini, coadiuvato da don Ferdinando Galardo e dai suoi figli, tutti particolarmente vogliosi di regolare un vecchio conto con i Sanfedisti di Roccadaspide. Questi, infatti, qualche mese prima, avevano osato organizzare uno squadrone di 125 unità che si era portato in Albanella «per recidere l’infame albero della pretesa libertà ed organizzarla col renderla ubbidiente al nostro Sovrano». I seguaci dell’Albini avevano poi tratto in arresto ben quaranta rocchesi (individuati tra coloro che avevano partecipato alla spedizione di Albanella) i quali furono tradotti in Napoli e rinchiusi nelle carceri di Careta, mentre il «capo insurgente, mastro Marco Freda, fu nella città di Nocera, ad istigazione dell’Albino, crudelmente fucilato». La descrizione dettagliata dell’avvenimento è contenuta in una pubblica denuncia, rinvenuta presso l’Archivio di Stato di Salerno, effettuata con Atto Notarile del 16 Giugno 1799, redatto nella piazza principale di Roccadaspide dal Notaio Pasquale Brenca. Essa fu promossa dal gruppo sanfedista quando, caduta ormai la repubblica, fu dato sfogo alla restaurazione. Vi risultano costituiti ben 221 capi famiglia e tra i nomi più significativi spiccano quelli «dei governanti di questa Magnifica Università, Domenico Scorziello Sindaco, Magnifico Francesco Gorga Capo Eletto, Notar Don Giuseppe Puolo, Pasquale Juliano e Francesco Rosa eletti», nonché di 14 sacerdoti, guidati dall’Arciprete Curato Don Domenico De Marco, di 4 medici e quello del noto carmelitano Fra’ Gabriele Quaglia, l’agitatore sanfedista della Valle del Calore. E tutti sanno come Albanella abbia poi pagato a caro prezzo lo scempio compiuto l’11 Aprile di quell’anno in Roccadaspide.
Vallo di Diano ed Alburni. Quando parliamo di Cilento parliamo di Magna Graecia Tirrenica, Riserva della Biosfera, Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, borghi più belli d'Italia, Geo Parco, dieta mediterranea; parliamo del fatto che è stato premiato con le Bandiere Blu delle FEE e con le Vele di Legambiente.
Ecco alcuni luoghi da visitare in questa zona del Sud: Agropoli, Elea-Velia, Castellabate, Sapri, Vibonati, Marina di Camerota, Pisciotta, Palinuro, Ascea, Casal Velino, Acciaroli, Agnone, Poseidonia Paestum, Pioppi, Vallo della Lucania, e la lista può continuare. Sono stati tantissimi i successi ottenuti dalle località costie-
re cilentane. La Bandiera Blu della Comunità Europea è un riconoscimento assegnato in base alle qualità delle acque di balneazione, dei servizi e delle misure di sicurezza, nonché per l'educazione ambientale effettuata nel territorio. Agropoli - la Porta del Cilento - per il 2015, è stata premiata con la Bandiera Blu per le spiagge e per la sezione porto e approdi turistici. La Città di Agropoli (Sa) ha anche un borgo storico, che può essere visitato tutto l'anno, dove sono presentati eventi culturali, spettacoli, mostre d'arte. Nel Cilento ci sono anche altri luoghi o borghi non abbastanza conosciuti perché non sono stati ancora valorizzati. Il turismo al Sud è un punto di incontro ma anche un punto di sviluppo economico del Paese. Il Cilento è un pezzo di Storia italiana. Aritia Filiuta
Consulenze nutrizionali gratuite
Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2015 Anche per il 2015 si rinnova l’appuntamento con la Giornata Mondiale dell'Alimentazione nel giorno in cui la Fao compie il suo settantesimo anno. La manifestazione, quest’anno alla XXXIVa Edizione, viene celebrata ogni anno il 16 ottobre ed ha lo scopo di sensibilizzare le persone sui problemi che ruotano attorno all’alimentazione: fame, malnutrizione e patologie legate ad essa. Ogni anno viene messo in risalto un particolare argomento. Il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2015 sarà Protezione sociale e agricoltura per spezzare il ciclo della povertà rurale. Un tema
molto vicino a quello scelto dall’Onu per Expo 2015, Sfida fame zero. Uniti per un mondo sostenibile. Ad abbracciare gli intenti della Giornata Mondiale dell’Alimentazione anche il Centro Specialistico Cardiologico e Nutrizionale di Vallo della Lucania. Il centro aprirà le porte per tutta la giornata di venerdì a quanti vorranno avvicinarsi alla cultura del mangiare sano. Per questo motivo, il 16 ottobre, il Centro Specialistico Cardiologico e Nutrizionale offrirà una giornata di consulenza nutrizionale gratuita, comprensiva di visita specialistica e mini lezione di educazione alimentare.
Sport, ambiente e scuola
All’Oasi Alento un incontro con i dirigenti scolastici Nell’ambito del Protocollo di Intesa siglato tra la Lega Navale Italiana Sezione di Acciaroli e il Comune di Capaccio, i dirigenti degli istituti scolastici della città dei templi (Istituto Comprensivo Capaccio Capoluogo, Istituto Comprensivo CapaccioPaestum, Istituto di Istruzione Superiore IPSAR Piranesi, Profagri) saranno invitati a trascorrere una giornata presso il complesso dell'Oasi Fiume Alento, al fine di conoscere con mano non solo il sito dell'Oasi Fiume Alento, le sue attrazioni e bellezze naturalistiche, ma anche le proposte didattiche che la Cilento Servizi, la Lega Navale Italiana Sezione di Acciaroli e il Comune di Capaccio intendono promuovere in attuazione del Protocollo di Intesa stipulato lo scorso 12 agosto e che ha già visto la partecipazione di numerosi ragazzi di Capaccio ai corsi di vela gratuiti organizzati presso l’oasi. Infatti, le finalità istituzionali perseguite con il Protocollo di Intesa prevedono tra l’altro di dare sostegno al-
lo sviluppo locale di ogni singola comunità, di migliorare la qualità della vita dei residenti e soprattutto dei giovani, ai quali sarà altresì destinata una speciale formazione non solo sportiva ma anche e soprattutto ambientale e con cenni anche alla cultura marinaresca. L’incontro è previsto per sabato 17 ottobre, alle 9.30, e durerà fino al primo pomeriggio, presso il Complesso Oasi Fiume Alento e presso la piccola base nautica sulla Diga Alento della Lega Navale Italiana di Acciaroli. L’iniziativa è del Comune di Capaccio (nella persona del Consigliere Delegato alla Bandiera Blu e al Demanio Marittimo, Maurizio Paolillo, e dell'Assessore alla Pubblica Istruzione, Francesco Sica), della Lega Navale Italiana Sezione di Acciaroli e della Cooperativa Cilento Servizi - Oasi Fiume Alento. All’organizzazione dell’iniziativa ha partecipato anche l’avvocato Maria Chirico, Consigliere alle Relazioni Esterne della LNI di Acciaroli.
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eventi
Anno 6
Agropoli
Pronta la pista dello Stadio Raffaele Guariglia
numero 7
ottobre 2015
la serata patrocinATA DALLA Regione Campania, Dal Comune di Roccadaspide ed dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
La ventenne Iole Naddeo vince il titolo Sarà inaugurata il prossimo 24 ottobre la pista di Miss Sud Italia 2015 dello stadio “Raffaele Guariglia” di Agropoli Il patron dell'evento: «L’anno
I lavori per un costo di circa 450 mila euro, hanno portato al rifacimento del sottofondo di gomma, sul quale è stata messa in posa la resina colorante blu. Agro-
poli avrà ora a disposizione una moderna pista per l’atletica e tutte le attività connesse, una delle poche nel Sud Italia a disporre di otto corsie. I lavori termineranno a bre-
ve e il prossimo 24 ottobre si terrà la cerimonia di inaugurazione della pista che nell’occasione verrà intitolata a Pietro Mennea, il recordman e campione olimpico, già Cittadino Onorario di Agropoli, scomparso nel marzo 2013. Alla cerimonia prenderanno parte anche i suoi familiari. Gli interventi allo Stadio Raffaele Guariglia, però, stanno riguardando anche il rifacimento delle recinzioni dell’impianto, adeguandole agli standard previsti per la Lega Pro di calcio.
prossimo andremo altrove»
Una serata avvincente, entusiasmante che ha mosso tante maestranze, unite insieme per un solo scopo: premiare la bellezza del meridione. Sabato 19 settembre scorso a Roccadaspide (Parco della Concordia) si è conclusa la VI Edizione di miss sud italia e ragazza in jeans, il Concorso Nazionale organizzato da Luigi Stabile, con il patrocinio della Regione Campania, il Comune di Roccadaspide ed il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Tra le quarantuno giovani aspiranti al titolo ecco chi l’ha spuntata.
Padula
Successo per Mogol racconta Mogol, tra parole e musica Un pubblico numeroso ed appassionato ha seguito lo scorso 31 agosto a Padula, nel parco della Certosa di San Lorenzo, lo spettacolo Mogol racconta Mogol – Tra musica e parole, voluto dall’Associazione Libera Talento, con il patrocinio della Città di Padula e la direzione artistica di Gregorio Fiscina.
Il Maestro Mogol è stato intervistato dalla giornalista e scrittrice Francesca Bellino, accompagnato dalla voce e dal pianoforte del Maestro Gioni Barbera, musicista, arrangiatore e direttore dei corsi al Cet, che ha interpretato le più belle canzoni di Battisti e di altri celebri cantanti. Particolarmente emozionante il ricordo di Pino Mango, scomparso lo scorso 7 dicembre: presente allo spettacolo la moglie Laura Valente, legata da una forte
amicizia a Mogol. Lo spettacolo ha rappresentato anche l’occasione per parlare ai giovani di talento, di passione e di studio nell’approccio verso il mondo della musica, sposando così in pieno le finalità dell’Associazio-
ne Libera Talento, che ha lo scopo di creare un ambiente sociale ricco di stimoli e proposte, capace di far emergere le capacità individuali e di squadra dei giovani. A Padula il Maestro, oltre a visitare la Certosa di San Lorenzo, ha avuto anche modo di assaggiare i migliori piatti della tradizione culinaria locale, grazie alla disponibilità del Ristorante Porticum Herculis, nel centro storico, e del titolare Alfeo Davide Cancellaro. FilomenaChiappardo
Iole Naddeo, 20 anni di Pontecagnano porta a casa il titolo più importante, Miss Sud Italia 2015. «Sono orgogliosa di rappresentare il sud – dice la vincitrice pochi minuti dopo l’incoronazione - il mio primo grazie va alla mia famiglia che mi sostiene sempre, nonostante tutto, e poi a questo concorso, forse il più serio tra quelli ai quali ho preso parte». Iole si è diplomata due anni fa presso l’Istituto Alfano I di Salerno e ha scelto di non continuare gli studi. Lavora presso l’azienda di famiglia e sogna di fare la modella. Giovanissima ha già prestato il suo volto per alcune campagne pubblicitarie locali e spera nel grande salto. Una folta chioma castano scuro, un fisico impeccabile segnato anche dallo studio della danza, quel-
lo che ha convinto la giuria è stato il suo sguardo magnetico, un paio d’occhi nocciola capaci di bucare qualsiasi schermo e poi quel neo, alla Belen, alla destra del labbro superiore. Per lei anche la fascia Miss Giò Monte Academy. Andrea Paola Del Prete invece, 17 anni di Santa Maria Capua Vetere, vince il titolo di Ragazza in Jeans. Nonostante sia giovanissima anche Andrea Paola ha già esperienze nel mondo della moda. Testimonial per Miss Moda Italiana e diverse griffe del territorio, sa che la passerella è la strada da percorrere. Classica bellezza del meridione, ha convinto per la sua spigliatezza, un sorriso che ammalia e la spiccata propensione a reggere un palco, attirando l’attenzione di tutti con una semplice camminata. Doppia fascia anche per lei, vincitrice del titolo World of Beauty. Nella stessa serata sono state assegnate altre sei fasce: il titolo di Miss Sud Italia Eleganza è andato a Anna Abbate (16 anni di Caserta), quello di Miss Sud Italia Cinema ad Anna Petrosillo (15 anni di Bari), Miss Sud Italia Curvy a Maria Torre (16 anni di Mazara del Vallo), Miss Sud Italia Moda a Lucia Grie-
co (21 anni di Battipaglia), Miss Città di Roccadaspide a Martina Alessio (18 anni di Bellosguardo), infine ad Alessandra Locascio (16 anni di Eboli) la fascia di Miss sud Italia Giò Monte. Un’edizione che, se da un lato ha premiato la bellezza, coinvolgendo centinaia e centinaia di maestranze allo scopo di portare alto un titolo, un concorso nazionale ma anche il territorio, dall’altro archivia il tour con un filo di amarezza. «Giunti al termine di questo bellissimo tour 2015 – spiega il patron Gino Stabile – è d’obbligo ringraziare quanti hanno contribuito all’ottima riuscita dell’intero evento. L’unico neo di questa meravigliosa estate trascorsa nel nostro meraviglioso sud Italia è la poca, per non dire scarsissima, partecipazione dei miei concittadini alla serata finale di Rocca. Ho sempre fortemente voluto che la finale si facesse qui dove sono nato e cresciuto e dove amo ritornare sempre. Miss Sud Italia è un concorso molto richiesto, quest’anno ci hanno contattato in tantissimi, ma non ho mai pensato ad una sede diversa. Vorrà dire che l’anno prossimo valuterò l’idea di spostare la finale altrove, lì dove ci vogliono, ci acclamano, ci applaudono».
Caselle in Pittari
Quarta edizione dell’Oktoberfest Per quattro giorni Caselle in Pittari è stata teatro di una grande festa in perfetto stile bavarese, dagli allestimenti alla musica, fino naturalmente alla birra, rigorosamente bavarese.
Sassano
La manifestazione ha avuto luogo nella Piazza principale del paese: in Piazza Olmo, lungo il Corso di Viale Roma dove è stata allestita una mega tendostruttura, con tavoli in legno e posti a sedere, oltre l’allestimento
Rinviato a domenica 25 ottobre il torneo di Il Liceo Artistico di Teggiano beneficenza Diamo una mano a Nick protagonista a Venezia alla A causa delle cattive condizioni meteorologiche, il torneo Diamo una mano a Mostra New Design 2015 Nick, previsto presso lo stadio comunale San Giovanni di Sassano, è stato rinviato
con gli stessi orari a domenica 25 ottobre. «Ringraziamo quanti hanno confermato la loro disponibilità e la loro attenzione a questa gara di solidarietà che, – ha dichiarato il Presidente di AttivaMente e di AIV, Valentino Di Brizzi – potrà continuare ancora per i prossimi 15 giorni, in attesa, comunque, di poter vedere presto il nostro amico Nick sottoporsi al trapianto che siamo certi gli restituirà una vita normale».
Il Liceo Artistico di Teggiano protagonista all’Arsenale di Venezia dove si è svolta la mostra New Design 2015 il cui tema, quest’anno, era Nutrire il pianeta. Alla
di vari stand gastronomici. Quattro serate all’insegna dell’allegria e del divertimento con tanta musica dal vivo. È stato possibile gustare e assaporare le tante specialità della tradizione culinaria tedesca, dai wurstel ai bretzel,
e ancora il Flash Kase, stinco di maiale, i Krauti, e naturalmente a contorno le gustose patatine. Tutte prelibatezze realizzate da mani esperte di chi è vissuto in Germania. Insomma, immergersi nell’atmosfera dell’Oktoberfest a Caselle in Pittari è stato come fare un salto in Baviera, tra bandiere a losanghe bianche e blu e tanti boccali di birra.
mostra, alla quale hanno partecipato 700 opere provenienti dai Licei Artistici di tutta Italia, soltanto 200 lavori hanno trovato spazio tra gli spazi espositivi, visitati da milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Due le opere degli studenti del Liceo Artistico di Teggiano esposte alla mostra: The contorsionist (oggetto in legno rappresentante un’antipastiera, portapane e tagliere) e Crinolina (infusiera in terracotta). Ad accompagnare i due studenti che hanno avuto la possibilità di esporre a Venezia, Michelanna Pinto e Michele Casale, che sono stati ricevuti personalmente dal presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, è stata la professoressa Teresa Rotella.
capaccio Paestum
XVIII Edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a
Dal 29 ottobre al 1 novembre 2015 torna con la XVIII edizione la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, ideata e organizzata dalla Leader srl, evento culturale divenuto negli anni punto di riferimento non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per gli appassionati di archeologia e del turismo culturale. Anche quest’anno, la Borsa declinerà un’offerta culturale di primissimo piano, già capace lo scorso anno di attrarre nell’area archeologica di Paestum oltre 10.000 visitatori.
La BMTA, oltre ad essere l’unico salone espositivo internazionale dedicato alla promozione del turismo archeologico - con 100 espositori di cui 25 Paesi Esteri e circa 40 buyers europei – è assurta a punto di riferimento per importanti confronti istituzionali - tra cui il Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici che quest’anno si terrà il 29 ottobre in seduta straordinaria. E per rendere gli incontri alla portata di tutti, i visitatori potranno interagire direttamente con i protagonisti, tra cui noti divulgatori e conduttori della TV come Alberto Angela
e Susy Blady. La BMTA è anche e soprattutto innovazione: la mostra ArcheoVirtual, fiore all’occhiello della Borsa, è da alcuni anni la nuova frontiera dell’archeologia virtuale, grazie all’ITABC Istituto Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR, che apre a incredibili possibilità in termini di diffusione di contenuti storici e scientifici: attraverso alcune originali produzioni virtuali (tra cui il Labirinto di Versailles, il Foro romano di Augusto, l’Oppidium di Numancia e l’applicazione KIVI), i visitatori saranno catapultati nell’antichità, vivendo un’esperienza
affascinante, unica ed originale. Tra le novità di quest’anno e di sicuro appeal per gli amanti della narrativa il nuovo format Paestum Digital Storytelling School, ovvero il suggestivo corso di narrazione digitale sul campo, che si svolgerà dal 28 al 31 ottobre 2015 tra i Templi di Paestum e l’Area Archeologica di Velia; tornerà, inoltre, seguita soprattutto dai più giovani, l’Archeologia Sperimentale, con i suoi laboratori dove i visitatori possono cimentarsi nella produzione artigianale di utensili e manufatti di uso quotidiano, con tecniche utilizzate nell’antichità.
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Primo Trofeo Sprint Benvenuti a Castellabate, trionfa Mario Sanzullo
Mario Sanzullo trionfa nel mare blu di Castellabate. È lui il vincitore maschile del Primo Trofeo Sprint Benvenuti a Castellabate, la gara di nuoto di mezzofondo (800 metri) in acque libere svoltasi nel week-end nello specchio d’acqua antistante la spiaggia del Pozzillo, a Santa Maria di Castellabate. Alle sue spalle si sono piazzati il fratello, Pasquale Sanzullo, al terzo posto ed Andrea Manzi al secondo posto. Per le donne, a salire sul gradino più alto è stata Fabiana Lamberti. Secondo posto per Cristiana Parente e terzo posto per Ambra Esposito.
gnano, vicepresidente del Comitato Regionale della FIN presente a Castellabate per seguire da vicino gli atle-
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Agropoli
Nuoto di mezzofondo
La gara di nuoto, organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Dream Olimpic, è stata patrocinata dal Comitato Regionale Campano della FIN e dal Comune di Castellebate. «Questa manifestazione vuole essere solo la prima tappa di un lungo percorso già in avanzata fase di elaborazione che ha come obbiettivo principale la divulgazione di questo fantastico sport che è il nuoto» spiega Lello Ava-
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ti. «Per quanto riguarda il nuoto in acque libere, - ha aggiunto il direttore tecnico della Dream Olimpic, Simone Piccirillo - non c'è opportunità migliore di quella che ci viene offerta quotidianamente dallo strepitoso spettacolo naturalistico della nostra costa, che ha contribuito non poco a stimolare l'entusiasmo dei vertici del Comitato Regionale della Fin, i quali non hanno esitato ad accogliere con piena disponibilità, un intero programma, che prevede altri eventi in futuro».
Inaugurazione della piscina Elysium Alfieri «un bene per tutta la comunità» Il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, ha preso parte, sabato 19 settembre scorso, alla cerimonia di inaugurazione della piscina elysium, realizzata in via Alento dagli imprenditori Punzo. «Si tratta - afferma il sindaco Franco Alfieri - di una struttura all’avanguardia, con piscina semiolimpionica con otto corsie ed una vasca didattica, arricchita da uno staff composto da istruttori specializzati, che completa il quadro dell’impiantistica sportiva cittadina. L’amministrazione comunale ha investito con convinzione sul tema dello sport e del tempo libero per trasformare Agropoli in “Città dello Sport”, realizzando impianti moderni e funzionali dedica-
ti alle più importanti discipline. Mancava, però, un tassello importantissimo: una piscina per praticare il nuoto. Oggi anche questa grave mancanza è superata grazie a Gabriele Punzo e alla sua famiglia, imprenditori che hanno deciso di investire proprie risorse per realizzare una struttura a servizio dell’intero comprensorio. Il progetto è stato approvato con procedura SUAP dal Comune di Agropoli, con il Consiglio Comunale che, con delibera n. 52 del 28 luglio 2011, ha dato il via libe-
gioco. Nel 2010 la famiglia Punzo ha deciso di realizzare “Elysium” un centro sportivo innovativo con piscina coperta, facendo un dono prezioso a tutta la comunità cilentana. Il Comune di Agropoli, pertanto, in segno di stima, gratitudine ed a nome dell’intera comunità, ha voluto conferire la cittadinanza a Gabriele Punzo».
Montesano sulla Marcellana
Un successo la IVa Edizione del Premio I Profumi della Terra Un grande successo la IV edizione del Premio i profumi della terra presso la Chiesa Sacro Cuore Eucaristico di Montesano sulla Marcellana, alla frazione Scalo.
SAN MAURO CILENTO
A San Mauro Cilento l’ultima tappa del #buonpescatocilentano Si conclude a Casalsottano, frazione del Comune di San Mauro Cilento, La Rotta del BuonPescato Cilentano, il progetto realizzato dal GAC, Costa del Cilento, presieduto dal Sindaco di Castellabate (Ente Capofila), Costabile Spinelli Venerdì 4 e sabato 5 settembre scorsi, nell’ambito della manifestazione Settembre ai fichi, in Piazza Notar Petillo, il pubblico ha scoperto la mostra dedicata alle specie ittiche che popolano i mari cilentani. Venerdì 4 Legambiente Campania ha condotto un Laboratorio del Mare sui temi della pesca ecosostenibile con la partecipazione del Sindaco di San Mauro Cilento, Carlo Pisacane; del Presidente Legambiente Campania, Michele Buonomo e delle operatrici di Legambiente Campania, Stella Allocco e Francesca Ferro. Al termine spazio all’attività didattica per conoscere meglio flora e fauna marina. Sabato 5, invece, Legambiente Campania e Slow Food Campania hanno condotto attività didattiche e informative per bambini
ra ad una variante puntuale dello strumento urbanistico orientata alla realizzazione dell’opera». Nel corso della cerimonia, il sindaco Franco Alfieri ha reso ufficiale anche il conferimento della Cittadinanza Onoraria all’imprenditore Gabriele Punzo. «Gabriele Punzo - dice Alfieri - è un grande imprenditore che con lavoro, sacrificio, impegno e perseveranza, ha costruito un’industria, la Tesi, oggi leader a livello internazionale nel settore aeronautico. Con tenacia ed immensa umiltà, ha realizzato il suo sogno senza mai affievolire entusiasmo e voglia di mettersi in
e famiglie mentre Slow Food Campania-Condotta Cilento ha proposto in serata un Teatro del Gusto con i Presìdi Slow Food del Cilento a cura di Giancarlo Capacchione, Segretario Slow Food Campania e Basilicata; Daniela Cennamo, Fiduciaria Slow Food Cilento ed Ernesto D’Alessandro, responsabile Presidio Slow Food Fagiolo di Controne. Nel corso degli eventi è stato possibile partecipare al Concorso Selfie con Sugherello, grazie al quale i visitatori hanno potuto scattare foto ricordo con la mascotte del Tour, Sugherello e partecipare all’estrazione di un paniere di prodotti cilentani selezionato da Slow Food. In contemporanea, il GAC Costa del Cilento è stata presente da venerdì 4 a domenica 6 settembre al Molo Audace di Trie-
ste per la prima edizione di Fish Very GoodSalone a Miglio Zero. Qui sono stati realizzati Laboratori del Mare con attività di didattica e informazione a cura di Caterina Manzione per Legambiente Campania e Teatri del Gusto con le Alici di Menaica e la Triglia di Licosa a cura di Assunta Niglio per Slow Food Campania. È stato inoltre distribuito materiale informativo e sono stati proiettati filmati sul territorio realizzati dal GAC Costa del Cilento. La Rotta del BuonPescato Cilentano è un progetto inserito nel PSL del GAC Costa del Cilento, finanziato dal FEP Campania 2007-2013 e attuato da Studio Nouvelle, Legambiente Campania e Slow Food Campania. Maggiori informazioni e aggiornamenti sul sito web gaccilento.it.
La quarta edizione del Premio I Profumi della Terra è stato sviluppato lungo il filo conduttore del forte richiamo alla spiritualità, con la trattazione del tema La misericordia di Dio, la bontà ha un sapore antico. Il Premio I Profumi della Terra, ideato dal rinomato pasticcere Giuseppe Manilia, da sempre alla ricerca della qualità delle eccellenze del territorio, per questa particolare edizione ha inteso celebrare, nell’anno di Expo Milano, la Dieta Mediterranea e le sue caratteristiche. Prezioso l’intervento della biologa, nutrizionista, Mar-
zia Manilia, che ha appassionato la platea con una relazione sulla qualità dell’alimentazione partendo dalle eccellenze enogastronomiche del salernitano. A ricevere il prestigioso Premio I Profumi della Terra quest’anno sono stati la Redazione del Mensile Gastronomico Gambero Rosso; la Scuola di Formazione Città del Gusto Gambero Rosso Napoli con la direttrice Serena Maggiullo e lo chef Nicola Miele. Il Caporedattore Responsabile Rai, Tgr Campania, Antonello Paolo Perillo. Menzioni speciali sono state assegnate al maestro pastic-
cere Carmine Salzano di Sala Consilina; al maestro gelataio Angelo Amodeo di Sant’Arsenio; al maestro pasticcere Gerardo Ascone di Policastro Bussentino; al maestro gelataio Enzo Crivella di Sapri; al maestro pasticcere Domenico Manfredi di Teggiano; al maestro gelataio Emilio Panzardi di Maratea (PZ); al maestro pasticcere Cono Tropiano di Sassano. A portare il saluto della comunità di Montesano sulla Marcellana, il sindaco Dino Fiore Volentini e l’Assessore al Turismo, Michele D’Alvano. Un premio speciale è stato assegnato al Direttore Generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca, ed un fuori programma con un premio assegnato dalla Comunità di Montesano sulla Marcellana al maestro pasticcere Giuseppe Manilia. Infine un meritatissimo Premio alla Carriera è stato assegnato alla signora Teresa Manduca, proprietaria dello storico
Hotel Venezuela a Montesano sulla Marcellana. Di spessore anche gli interventi del presidente dell’Associazione Imprenditori del Vallo di Diano, Valentino Di Brizzi, e del presidente della BCC di Buonabitacolo, il prof. Giovanni Rinaldi. A moderare i lavori, per il secondo anno consecutivo, il giornalista Lorenzo Peluso, direttore di quasimezzogiorno.it. La manifestazione, organizzata dall’Assessorato al Turismo del Comune di Montesano sulla Marcellana, dal parroco Don Maurizio Esposito e dal maestro pasticcere Giuseppe Manilia, sostenuta dalla BCC di Buonabitacolo, ha già fissato i punti cardine della prossima edizione con il coinvolgimento diretto del Gambero Rosso. Al termine dell’evento, come da tradizione, la gara di dolci tra le diverse contrade di Montesano che ha visto la sfida delle massaie che si sono cimentate nelal lavorazione del cioccolato.
gal
A Sicignano degli Alburni una passeggiata alla scoperta della natura, della storia, della fede e della cultura
Il GAL I Sentieri del Buon Vivere ha organizzato, nell’ambito della Misura 421 - Cooperazione Interterritoriale I Cammini d’Europa – Rete Europea di Storia, Cultura e Turismo un incontro dal tema Itinerari culturali e di pellegrinaggio del buon vivere lungo la via Popilia: passeggiata alla scoperta delle tradizioni e delle bellezze religiose, naturali e culturali lungo i sentieri di Sicignano degli Alburni. L’incontro si è tenuto il 26 settembre scorso a Sicignano degli Alburni, presso la di Chiesa di Santa Maria dei Serroni. Durante il percorso gli escursionisti sono stati accompagna-
ti dal botanico Michele Biondi, dall’esperta di fauna Sara di Bello e dalla guida turistica Rita Luongo. Una passeggiata lungo il Sentiero di Santa Domenica, sentiero di origine roma-
na dedicato alla Santa Protettrice dei viandanti, che si sviluppa nella parte più alta di Galdo. Dopo la colazione con i prodotti del Buon Vivere ci si è incamminati verso il Santuario dell’Im-
macolata, conosciuta e venerata come la Regina Vallis Alburnorum, che apparve miracolosamente intorno all’anno 1000 lì accanto. Una passeggiata alla scoperta della natura, storia, fede, cultu-
ra. Anche Sicignano, come gli altri paesi limitrofi, si caratterizza per l’importanza della sua montagna, il verde dei boschi, gli elementi di valenza storico-artistica ed il mistero della fede.
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l'insediamento è avvenuto Nel corso di una solenne celebrazione svoltasi nella mattinata di domenica 20 settembre scorso presso la chiesa parrocchiale dedicata a San Marco Evangelista
Si è insediato il nuovo parroco di San Marco di Castellabate e di Zona Lago
Nel corso di una solenne celebrazione svoltasi nella mattinata di domenica 20 settembre 2015 presso la chiesa parrocchiale dedicata a San Marco Evangelista, il nuovo parroco don Pasquale Gargione ha iniziato la sua attività pastorale in seguito alla nomina canonica avvenuta con decreto del Vescovo di Vallo della Lucania, Ciro Miniero. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al festeggiato, anche i seguenti sacerdoti: don Giovanni Di Napoli (Vicario Foraneo); Monsignor Luigi Orlotti (in rappresentanza della comunità religiosa di Santa Maria di Castellabate); il diacono Franco Orlando; e il parroco uscente, don Vincenzo Fiumara (a cui è andata la sede di Capaccio capoluogo). Tra i numerosi fedeli che hanno gremito il tempio, anche il sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, nonché esponenti delle Forze dell’Ordine, del mondo della Scuola e della Cultura. Nel corso del sacro rito l’attenzione dei presenti si è concentrata sull’Eletto nel momento in cui ha rinnovato le sue promesse presbiterali come segno di fedeltà al Vescovo, al Papa, e alla Chiesa Cattolica. Analoga manifestazione ha avuto luogo in serata presso la Chiesa dell’Immacolata di Zona Lago, suggellata con un lauto rinfresco presso l’adiacente sala parroc-
chiale. Da rilevare tra le autorità anche i familiari di don Pasquale, ossia il dottore Franco Gargione (titolare della farmacia di Perdifumo), accompagnato dalla gentile consorte e dalla figlia Roberta. A suggellare queste memorabili manifestazioni sono state le interessanti allocuzioni che in ambedue le chiese hanno avuto luogo da parte dei responsabili dei Gruppi di Apostolato Parrocchiale, un segno tangibile della stima di cui ha goduto don Vincenzo Fiumara nel corso degli anni in cui ha guidato con diligenza e spirito di servizio le Comunità Parrocchiali di San Marco, Zona Lago, e Ogliastro Marina. Ecco un breve profilo biografico del parroco uscente. Nato nel 1963 a Vibo Valentia, don Vincenzo ha compiuto gli studi primari e secondari a Francavilla Angitola dove ha conseguito dapprima il diploma di Maturità Nautica e poi quello di Maturità Magistrale. Tali titoli gli hanno per-
messo di intraprendere il percorso di studi teologici ad Alessandria, in Piemonte, dove è stato studente del S.I.T. (Studio Interdiocesano di Teologia). Successivamente è entrato a far parte della Comunità del Sacro Cuore fondata ad Agropoli da don Ottavio Sicilia, e proprio ad Agropoli è stato ordinato sacerdote il 7 dicembre 1989 alla presenza del Vescovo Diocesano, Giuseppe Rocco Favale. Prima di giungere nel comprensorio di Castellabate don Vincenzo è stato parroco di Ogliastro Cilento, Prignano, Eredita, ed Agropoli. Ha insegnato per oltre 25 anni religione cattolica presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Giambattista Vico” e il Liceo Linguistico “Luisa San Felice”, sempre ad Agropoli. Dal 1995 fino al 2004 ha svolto pure la mansione di vice-direttore della Caritas Diocesana, mentre dal 2002 fino ad oggi è membro del Consiglio Presbiterale Diocesano, organo consultivo del Vescovo. Ec-
co invece un sommario profilo biografico del parroco entrante. Nato nel 1980, don Pasquale Gargione (originario di Camella) ha frequentato la Scuola Elementare e quella Media a Perdifumo; successivamente ha varcato le soglie del LiceoGinnasio “Dante Alighieri” di Agropoli dove ha conseguito la Maturità Classica. Questo percorso di studi gli ha consentito di accedere alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (sezione “San Luigi”) con sede a Napoli, per il conseguimento degli studi filosofici e teologici fino al raggiungimento del grado accademico di “Baccalaureato”. L’8 ottobre 2005 viene ordinato diacono e, nello stesso anno, aggregato al Centro Diocesano Vocazioni con la mansione di Animatore Vocazionale. Appassionato cultore di storia dell’arte e di antichità classiche, decide di proseguire gli studi universitari presso l’Ateneo partenopeo “Suor Orsola Benincasa” dove si iscrive al corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali. Per questo particolare interesse verso la tutela delle testimonianze del passato, nel 2005 la Curia vescovile lo nomina vice-direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali. Il 14 aprile 2007 nella Cattedrale di Vallo della Lucania, don Pasquale Gargione riceve l’ordinazione presbiterale per imposizione
Don Pasquale Gargione
delle mani del Vescovo, Giuseppe Rocco Favale. All’indomani di questo evento, riceve l’incarico di Viceparroco di Ceraso, Massascusa, San Biase, e Novi Velia. Nel 2008 lascia le mansioni di animatore vocazionale e di Vice-direttore dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali in seguito alla nomina a parroco di Ceraso e Massascusa, e questo fino al 2013. Con l’entrata in Diocesi del nuovo presule, il vescovo Miniero lo elegge Maestro delle Cerimonie Vescovili e contemporaneamente lo aggrega alla Segreteria Vescovile. Sempre nello stesso anno, al fine di agevolare a don Pasquale lo svolgimento delle sopraccitate mansioni ecclesiastiche, il Presule lo nomina parroco di Salento. Fino al 31 agosto scorso egli ha guidato la comunità religiosa
salentina. Il resto è storia recente… Oltre agli incarichi menzionati sopra, dal 2012 egli è anche membro del Consiglio Presbiterale Diocesano e della Commissione Diocesana di Arte Sacra, nonché responsabile per la cura pastorale delle Confraternite. Nel 2014 la Santa Sede gli ha conferito il titolo onorifico di Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme ed è attualmente Priore della Delegazione di Vallo della Lucania. Per i suoi meriti nel campo culturale e religioso è stato nominato anche Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, un privilegio concesso a pochi eletti. È anche Cappellano dell’Istituto delle Guardie d’Onore presso le reali tombe del Pantheon di Roma. Angelo Mazzeo
aria di Roma antica presso l’Area Archeologica di Elea-Velia
La Legio I Italica nel Cilento
La formazione Testudo
Il 19 e il 20 di settembre ad Ascea, presso l’Area Area Archeologica di Elea-Velia, si poteva respirare aria di Roma antica. L’associazione culturale di archeologia sperimentale “Legio I Italica” ha ricostruito, con grande accuratezza storica, un vero e proprio accampamento militare romano grazie all’apporto di esperti e studiosi dell’epoca. La “Legio I Italica” è un gruppo di ricostruzione storica impegnato in tutto il mondo a divulgare, impersonando legionari, ufficiali, cuochi, scienziati e tutti coloro che facevano da contorno all’esercito di Roma. Oltre alla ricostruzione fisica di un accampamento, i legionari della Italica hanno mostrato al numeroso pubblico presente i paramenti di un soldato come l’armatura, le armi, lo scudo e le varie tecniche di offesa e di difesa. Oltre alla semplice spiegazione, per quanto completa ed esaustiva, i figuranti hanno messo in pratica ciò che veniva spiegato con i movimenti e le mosse che i soldati effettuavano durante le battaglie. Il momento più atteso, in particolare dai tantissimi bambini, era quello della spiegazione della formazione più famosa dei soldati di Roma: la testudo, la testuggine. Una formazione in cui gli uomini si chiudevano coprendosi l’un l’altro con gli scudi da ogni lato. Non era soltanto una mossa di difesa, ma anche di attacco: l’u-
nico spiraglio nell’impenetrabile muro di scudi era occupato dall’affilata lama di una lancia. I soldati, in quella formazione, avanzavano verso il nemico che per non soccombere aveva due scelte: scappare o arrendersi. Molti storici hanno definito la testudo un “carro armato ante-litteram”, una macchina da guerra senza eguali. Oltre all’aspetto bellico, è stato possibile anche conoscere ciò che i soldati, lontani dalla loro amata Patria, mangiavano, come cucinavano il cibo, con cosa lo condivano e come lo procuravano. I soldati consumavano un pasto leggero ma nutriente: legumi, farina e carne. Spesso le derrate alimentare venivano portate da Roma ma l’esercito si cibava anche di frutta fresca che trovava in loco, di cacciagione e di pesca. Immancabile era il vino, non quello che conosciamo noi oggi però. Il vino dei romani era allungato con molta acqua perché non doveva portare all’ubriacatura. Ciò non vuol dire che non fosse una bevanda apprezzata, anzi! Allora, come oggi, il vino era molto ricercato e prodotto in aziende agricoli in tutto e per tutto identiche a quelle moderne. Manco a dirlo, e qui entra in gioco un po’ di sano campanilismo, quello più apprezzato in tutto l’Impero era il vino prodotto in Campania,
Resti di un fuoco
il Falernum, di cui sono state ritrovate moltissime testimonianze nelle rovine di Pompei, conservate per sempre nella lava del Vesuvio. Venivano consumati anche pasti caldi, come le zuppe, ad alto contenuto proteico, l’ideale per affrontare il freddo e fatiche. Il periodo stori-
co ricostruito è stato quello imperiale in quanto, secondo degli studi, coincide con quello in cui la flotta dell’imperatore Augusto, dovette riparare nel porto dell’allora città di Velia, rinomato porto e cantiere navale. In quel porto, infatti, furono costruite molte delle navi che combatterono le battaglie navali delle Guerre Puniche contro Annibale. Nella serata del 19, sabato, oltre alle ricostruzioni e alle lezioni di storia, all’interno dell’Area Archeologica di Elea-Velia, la Legio I Italica ha rappresentato un ballo propiziatorio che i soldati eseguivano in onore del Dio Marte, per propiziarsi il buon esito della campagna militare. Nello splendido scenario pregno di storia, i legionari si sono esibiti nella Danza dei Salii intorno ad un falò. Il ballo propiziatorio ha entusiasmato i presen-
Soldati in marcia
che ha permesso ai numerosi spettatori di imparare cose nuove. Già stiamo preparando altri eventi per il prossimo anno – conclude – sperando di poter fare le cose più in grande». È già in calendario un appuntamento con le scuole e la seconda edizione dell’evento. L’auspicio è l’inizio di una florida collaborazione con la Legio I Italica che riesca a coinvolegere anchje altri comuni del Cilento. Arturo Calabrese
Un momento della spiegazione Tenda dei soldati
Soldati con scudo
ti col suo carico di storia, di significato intrinseco e di una religiosità che sembra essere rimasta nelle pieghe del tempo ma che è sempre attualissima. L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il comune di Ascea, guidato da Pietro D’Angiolillo, la Pro Loco e il Gruppo Archeologico Velino. «È stata un’esperienza molto affascinante – spiega il primo cittadino – un qualcosa di molto importante
Strumento utilizzato per fissare i punti cardinali
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