Veronica parodi portfolio

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VERONICA PARODI GRAPHIC DESIGN PORTFOLIO


Veronica Parodi | Graphic portfolio 2

Nice to meet you My name is Veronica Parodi and I graduated in 2014 at IAAD, Institute of Applied Art and Design, in the Turin department of Communication and Graphic Design. During these 2 years, I had the opportunity to work both as graphic designer and as social media strategist. I love the entire world of communication and I always try to put in my job a pinch of passion. I like keeping me up to date reading magazine, surfing the Internet and specially taking inspiration here and there, looking at flyers, brochures, business cards, etc. I’m looking for a new challenge, an opportunity for professional growth.



Veronica Parodi | Graphic portfolio 4

Drinks

Hamburger

Chips

Chicken

Kids

Icons

Cakes

Fish

Hot-Dog


17 Avenue Exercise. Brand identity for 17 Avenue, a “fake� sandwich shop in Paris. My intention was to create a vintage mood.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 6

Enjoy Torino dance festival 20 - 25 / July 2013

Torino d ance festi val 2013


c 79 m 11 y 53 k0

c0 m0 y0 k0

Torino d ance festi val 2013

Exercise. Logo design for Turin Dance Festival. and advertising example.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 8

Rectangular logo format

Square logo proposal


Published project. Logo design for Angry Token an American start-up.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 10

Color proposal

Positive & Negative version


Published project. Logo design for Snipad an American work in progress Social media about news.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 12

Advertising How I can use my imagination?



Veronica Parodi | Graphic portfolio 14


“We take care of our animals� A new way to breed is possible. Take your own time to taste our quality. 100% meat from Piedmont. Come and discover our new shop in 8 Corso Siccardi, Turin.

Exercise in collaboration with Nicola Lotta. Ad for Mac Bun, an Italian restaurant that mix together fast food culture with high quality ingredients.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 16


“Forgot something?” New Axe Instinct. Don’t get out without.

Exercise in collaboration with Nicola Lotta. Ad for the new Axe deodorant, with strong and intense parfume.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 18

Packaging You shouldn’t judge a book by its cover... but raise your hand if you never do with packaging.



Veronica Parodi | Graphic portfolio 20


Messire Henri

Messire Henri

2012

2012

Appelation controlee

Appelation controlee

Pinot Noir

Chardonnay 75cl

12,5% vol

Exercise. Label proposal n° 1 for Messire Henri’s wine bottle.

75cl

12,5% vol


Veronica Parodi | Graphic portfolio 22


Maison Levque Fonde en 1960

2012

Messire Henri Appelation controlee Chardonnay

chardonnay

75cl 12,5% vol

Exercise. Label proposal n° 2 for Messire Henri’s wine bottle.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 24

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dell’alta Va l

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Gofrif

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i tip

senza uova e latte


Prodotto da: IO MANGIO GOFRI s.n.c di Jourdan Marzia e Lazzarini Erica Frz. Castel del bosco, 113 -10060 ROURE (TO) Confezionato nello Stabilimento di Pinerolo via Savoia 27 Tel. 0121379767 www.iomangiogofri.it P.I 09131560014

Prodotto con farina di grano tenero del

Ingredienti: acqua, farina di tipo “00”, sale lievito di birra. La scadenza indicata si riferisce alla confezione integra. Una volta aperta conservare il Gofri in frigorifero e consumarlo entro tre giorni.

Ingredients: water,flour 0, salt, brewer’s yeast. Produced in the laboratory that uses nuts and soy. The expiration date refers to unopened package. Once opened keep refrigerated and consume Gofri within three days.

Si consiglia di conservarlo in un luogo fresco e asciutto. Prodotto in laboratorio che utilizza frutti a guscio e soia. Questa busta contiene 2 Gofri precotti.

Modalità di preparazione:

1. Far scaldare una padella antiaderente.

2. Una volta calda adagiare i Gofri sulla padella e riscaldarlo da entrambi i lati.

3. Raggiunta la consistenza desiderata, farcire piacimento con prodotti dolci e salati.

Graphic design for “Io mangio Gofri”, a company based in Piegmont. Label’s project and counter display proposal.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 26

Graphic Definitely one of my passion. I could spend hours in front of the PC without feeling tired.



Veronica Parodi | Graphic portfolio 28


The task was to create a poster starting from simple number. The left one represents a passage from the genesis, the creation of day and night. The pink one is dedicated to 08/15, a German film about the Second War World, and the last one is for Fahrenheit 451 book.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 30


Contest proposal “Oggi è già domani” (”Today is already tomorrow”) dedicated to Albe e Lica Steiner. A glimmer of hope in the dark.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 32


Cover book design for “Giorgio Rota�, an Italian report published once a year, about economical and sociological data of Turin.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 34


Giorgio Rota graphic proposal for poster and formal invitation card.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 36

COLOPHON EMILIANO PONZI

C

ONSIGLIO

Supplemento diTAO, periodico

La copertina del giornale raffigura un’opera inedita di Emiliano Ponzi,

O

AT

di informazione della Fondazione

uno dei nomi più noti tra gli illustratori contemporanei, che ha

dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori,

gentilmente creato un’immagine dedicata al festival Architetturani

Paesaggisti e Conservatori della Provincia

Città. Nato a Reggio Emilia nel 1978, Emiliano Ponzi vive e lavora a

Presidente

di Torino. Registrato presso ilTribunale di

Milano. Le sue illustrazioni si basano sull’uso di texture, linee grafich e

Riccardo Bedrone

Torino con il n. 51 del 9 ottobre 2009. Iscritto al

essenziali, per comunicare in maniera diretta e sintetica, dando vita a

Vicepresidente

ROC con il n. 20341 del 2010 n. 1/2013

personaggi surreali e fantastici. I suoi lavori compaiono su magazine,

Maria Rosa Cena Segretario

Direttore Responsabile

Giorgio Giani

Riccardo Bedrone

Feltrinelli, Penguin e Mondadori. Ha ricevuto numerose onorificenze,

Tesoriere

Direttore scientifico

come lo Young Guns Award dall’Art Directors Club di New Y ork, e

Franco Francone

Liana Pastorin

premi dalla Society of Illustrators di NewYork e Los Angeles e da

Consiglieri

Redazione

Communication, How, Arts e American Illustration Annuals.

Marco Giovanni

Raffaella Bucci

Aimetti,

Via Giolitti, 1 | 10123Torino

IAAD

Roberto Albano,

www.iaad.it

Sergio Cavallo,

Il giornale è stato reso possibile grazie al generoso contribut o

Pier Massimo

dell’Istituto di Arte Applicata (IAAD). Un’università privata nata ne l

Cinquetti,

1978 e completamente rinnovata a partire dal 2000 con la direzione

Felice De Luca,

di Laura Milani. Oltre 100 le collaborazioni che da allora sono state

Gabriella Gedda,

attivate con aziende, associazioni e amministrazioni pubbliche pe r

Elisabetta Mazzola,

lo sviluppo di progetti culturali, di ricerca, didattici e di stage, con la

Gennaro Napoli,

ferma intenzione di garantire una formazione costantemente

Carlo Novarino,

aggiornata e qualitativamente di alto livello. Il progetto grafico ,

Giovanni Tobia

l’impaginazione e la cura della stampa in tipografia sono stati realizzati

Oggioni,

dagli studenti del secondo anno del corso di laurea in Communicatio n

Marta Santolin

and graphic design, sotto la guida del docente di progettazione grafic a

Direttore OAT

Andrea Bozzo:

Laura Rizzi

www.taomag.it | redazione@taomag.it

Andrea Armandi, Louise Marie Béthaz, Stephanie De Padova , Luisa Fasano, Reschika Fernando, Ileana Filiberto, Sara Gironi

il Circolo dei lettori via Bogino 9, 10123Torino | tel. +39 011 4326827 info@circololettori.it www.circololettori.it |

Carnevale, Fulvio La Neve, Carlo Dario Liotta, Marta Lo Bracco, Nicola Lotta, Ginevra Marengo, Jesy Moliterno, C

Dario Siccardi, MartinaTolomeo, Alessandro Wagner.

ONSIGLIO FONDAZIONE

O

AT

Le informazioni e gli articoli contenuti nel giornale riflettono esclusivamente le opinioni, i giudizi e le elaborazioni degli autori e non impegnan o

Presidente

la redazione del giornale né l’Ordine degli Architetti PPC della Provinci a

Carlo Novarino

di Torino né la Fondazione OAT. I materiali iconografici e le fotografie

Vicepresidente

provengono dagli autori, salvo dove diversamente specificato .

Sergio Cavallo

La Fondazione OAT è a disposizione degli aventi diritto per eventuali font i

Consiglieri

iconografiche e fotografiche non identificate e si scusa per eventual i

Riccardo Bedrone

involontarie inesattezze e omissioni.

Mario Carducci Giancarlo Faletti

Tiratura 5.000 copie

Emilia Garda

Chiuso in redazione il 22 aprile 201 3

Ivano Pomero Direttore

Stampa

Fondazione OAT

Stargrafica, San MauroTorinese (TO)

Eleonora Gerbotto

II

un progetto editoriale per l’Architettura di Celid e Fondazione Ordine Architetti Torino le collane: ESPERIENZE RACCONTATE I LUOGHI E LE ID EE INFORMAZION E VIAGGINEL CONTEMPORAN EO

FondamentaLibri.it

Speranza Montironi, Veronica Parodi, Emanuele Sappè,


Cover by Emiliano Ponzi (Italian designer). Magazine created for the “Albo degli architetti” (“Architects’ list”) of Turin and distributed at the festival of Architecture in Turin.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 38

LE ROVINE ESPOSTE Interpretate e rianimate da esploratori urbani

di Enzo Biffi Gentili

È

Christophe Dessaigne, dalla Suite turinoise: Ghia-OSI. Sunken Spaceship, 2013, digigrafia su dibond 1/3, 90x90 cm. Courtesy FOAT/MIAAO

È successo a tutti, da giovani, di entrare – o di sognare di farlo – innu edificio abbandonato. E trovars i magari a canticchiare con Mina, tanto per iniziare in modo un po’ pop: “ho

devo morte ormai…” . È la voce del genius loci che abita leo-r vine, parte sostanziale del loro fascino . Però oggi le rovine non sono più quell e di un tempo… Così, celiando co n Riccardo Bedrone e Carlo Novarino – fioriti come me, come si suol dire, negli anni ’60 – è nata alla fine dell’anno passato l’idea di allestire nell’ambit o del festival Architettura in Città 2013 una mostra principale “in tema ” di rovine contemporanee. Su “siti inquieti” che sono divenutiad qualche tempo non solo oggetti di atte nzione disciplinare, di dibattito arch itettonico, ma anche mete di movimenti “controculturali” come UrbEx l’ o “esplorazione urbana”, o UX l’ o Urban eXperiment, due “scuole di pensiero” francesi accomunate dalla tendenza all’ingresso illegale in edifici vietati o difficilmente accessibili. Oppure soggetti di certo cinema o certa paraletteratura, come nel caso del romanzo di David Morrell ,

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il creatore diRambo, Paragon Hotel (Piemme, 2007) che narra l’avventura agghiacciante di un gruppo di creepers, esploratori urbani americani, penetrat i “strisciando” in una recente rovina. Insomma, una mostra emblematic a della mission iniziale del festival , concepito come “un’occasion e per avvicinare all’architettur a il pubblico vasto attraverso la compli cità di altre forme progettuali e artisti che”. E un’esposizione che per la prim a volta, non solo in Italia, riferirà anche su queste esperienze e rappresentazio ni border line. Ma che metterà pur e in discussione alcune “idee ricevute” politiche, amministrative e progettuali. Infatti le rovine non sono più quelle di un tempo perché è oggi impossibile pensare sia di poterle tutte restaurare, oppure demolire per poi ricostruire: bambole, non c’è una lira, o euro ch e sia… E comunque occorrerà in futur o intervenire secondo innovativi modelli di gestione, come quello che sta configurando qui aTorino la nuova società OGR-CRT per le ex Officin e Grandi Riparazioni ferroviarie, ch e saranno sede – ideale e simbolica – de lla nostra mostra. E dove sarà possibile, grazie alla collaborazione della Citt à di Torino, dell’Agenzia del Demanio e

di varie associazioni e singole persone , vedere parti segrete e appunto inquie tanti, quando non “infestate” , del nostro patrimonio architettonico, interpretate e “rianimate” proprio da esploratori urbani come Christophe Dessaigne (rinvio al suo sito ww w. midnight-artwork.com), in un’operazio ne paragonabile quindi alla lontana all’arruolamento, da parte di comp agnie informatiche, dihackers. Del resto, in un testo di riferimento per quest o mondo, Beauty in Decay (Carpet Bombing Culture, 2010) è iscritto uno de i principi morali fondamentali di questi giovani: “prendi solo fotografie/lascia solo orme”. Gli esploratori urbani sono quindiv-a versari di vandali e graffitisti, e agisc ono per ascoltare e diffondere i “sussurri della storia”, ma di “una storia de l popolo, non del potere”:outsiders dunque curiosamente in assonanza con la lettura storicamente e letterariamen te coltivata delle rovine della nostr a Antonella Tarpino in Spaesati. Luoghi dell’Italia in abbandono tra memoria e futuro (Einaudi, 2012). Ma sono stati pubblicati anche volumi dove il “valore delle rovine” odiern e appare in ogni senso “monumentale” . È il caso delle fotografie maiuscole di


PERÒ OGGI LE ROVINE NON SONO PIÙ QUELLE DI UN TEMPO… Yves Marchand e Romain Meffre raccolte nel loro Ruins of Detroit (Steidl, 2010). E alle OGR di Torino, sovente apparentata pour cause a Detroit, si monterà, per la prima volta in Italia, la straordinaria installazione Found Photos in Detroit di Arianna Arcara e Luca Santese, testimonianza di una colossale decadenza che potrà fornirci qualche elemento di più meditata valutazione… Negli ultimi tempi hanno confermato l’appeal della scelta tematica del festival anche per il grande pubblico vari articoli comparsi sulla stampa generalista: Detroit. C’è arte tra le macerie (in “Panorama”, 27 febbraio 2013), e poi Andrea Bajani, L’arte colora le stanze degli altri sul riuso a Berlino dello stabile della radio dell’ex DDR (in “Io donna”, 9 marzo 2013), e ancora Riccardo Bocca.Un paese da rifaresu fornaci, ospedali, ferrovie dismesse , oggetti di un progetto di tutela e val orizzazione del WWF (in “l’Espresso”, 14 marzo 2013). Al di là di questa im provvisa flagrante attualità, va ricorda to che uno studioso illustre come Christopher Woodward, già curatore del Sir John Soane’s Museum di Londra e attualmente dell’Holburne Museum of Art di Bath, nel suo fondamentale testo Tra le rovine (Guanda, 2008) aveva inserito il sito di Oxford Ness sulla costa del Suffolk, utilizzato nel secolo scorso come gigantesco poligono per la sperimentazione di nuovi armamenti e acquisito nel 1993 dal National Trust, corrispondente al nostroFAI, con i suoi bunker, binari, rampe, pozzi di drenaggio, serbatoi, un paesaggio

“disastrato” e bombardato considerato degno di essere tutelato. E anche da noi un “passatista” come Roberto Peregalli, il filosofo erede dello studio di Renzo Mongiardino, che conduce a Milano con l’architetto Laura Sartori Rimini, nel suo libro I luoghi e la polvere (Bompiani, 2010) ha difeso siti degradati, anche se architettonicamente modesti, suggerendo nuovi approcci alla conservazione, contro “la mania, invalsa oggi, di riportare il luogo alla sua origine” da lui giustamente considerata una hybris, una tracotante violenza. Questa concorrenza sul tema di

PPC della Provincia di T orino, dall’Accademia Albertina di Belle Arti e da l MIAAO proprio in previsione del III festival Architettura in Città. E ancora , proseguendo in alcune anticipazioni, si potranno consultare documenti sulle esplorazioni di Philippe Vasset e dell’Atelier de Géographie Parallèle in quelle aree che sulle carte della regione parigina sono rappresentate in bianco, deserte, ma che hanno fatto invece scoprire una città rovesciata; e apprezzare prodotti multimediali di giovani creativi come Francesca Cirilli o Carlotta Petracci, che con White si è introdotta in molti nostri “luoghi oscuri”, a partire dalla “satanica”Villa Moglia… Vorremmo insomma che la visita alla mostra stimolasse interpretazioni e sensazioni bifide. Perché la rovina che ci circonda può essere definita in linguaggio alto, tragico, “perturbante incarnazione dei tempi che viviamo, potente allegoria del mondo globalizzato”, come nell’antologia di saggi a cura di Giuseppe Tortora La semantica delle rovine(Manifesto Libri, 2006). Ma saranno ammissibili anche commenti in linguaggio “degradato”, comico, come il classico “Se tutto va bene siamo rovinati”…

Gérard Trignac, L’usine, 1984, acquaforte Collezione SSAA. Courtesy FOAT/MIAAO

giornalismo di cultura e saggistica dandystica si tradurrà in mostra da un lato con inedite fotografie di repor tage come quelle di Ernani Orcorte sull’ex manicomio femminile di vi a Giulio a Torino e sull’ex carcere dell a Castiglia a Saluzzo, scattate nel mo mento sospeso tra la fine della lor o destinazione originaria e prima di quella nuova; dall’altro con incision i di archeologie industriali come quell e di Gérard Trignac degli anni ’80 e di “rovine di invenzione” come quelle sortite dal concorsoLe rovine incisive promosso dall’Ordine degli Architett i

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Veronica Parodi | Graphic portfolio 40

Nice to meet you, Cartesio!


Graphic design for recycling paper bin, for “Arcobaleno�, social cooperative of Turin. Distributed to almost every building in Turin.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 42


Graphic design and text editing for a psychologist specialized in childhood problems.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 44

Rectangular logo format or secondary logo of Nutrilamente

Square logo format or primary logo of Nutrilamente


* Click me to view full website

Brand identity and web design for Nutrilamente, an Italian vegan school.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 46


Copy strategy and marketing plan for Nutrilamente. Facebook page management: graphic and copy parts.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 48


* Click me to view full website

Design of Starbyte website.


Veronica Parodi | Graphic portfolio 46

Contact T. 07453249607 E. veronica.parodi5@hotmail.it A: London, UK.

Property of Veronica Parodi


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