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OGGI PARLIAMO DI… UN ARGOMENTO A ME CARO

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SETTORE GIOVANILE

SETTORE GIOVANILE

Qualche settimana fa, mentre facevo colazione al bar, mi sono imbattuto in un articolo che parlava di una squadra di basket in carrozzina in quel di Pesaro, il “Giaguaro Pesaro”. Questo team, di cui il primo presidente fu Ilvano Bernardi, il primo allenatore Santo Rossi e lo sponsor la Banca popolare pesarese, arrivò dalla Promozione alla Serie A1 e, una volta assicuratosi un posto nella massima serie, raggiunse per ben due volte la finale scudetto senza però vincere il titolo. La cosa che più mi ha colpito di questa storia è che tutti questi avvenimenti si sono sviluppati nell’arco di soli quattro anni. Purtroppo però, dopo la stagione 1990-1991, iniziò un declino inesorabile che, ancora oggi, lascia presagire a noi appassionati di pallacanestro che a Pesaro, molto probabilmente, non si potranno più vivere esperienze così ricche di emozioni e di momenti memorabili.

Proprio in questo periodo si stanno giocando le semifinali scudetto del massimo campionato italiano di pallacanestro in carrozzina: la Deco Metalferro Amicacci Abruzzo, vincitrice della Supercoppa Italiana, affronta il Santo Stefano KOS Group che ha chiuso la stagione regolare imbattuto mentre i campioni d’Italia in carica della UnipolSai Briantea84 Cantù sfideranno la Dinamo Lab Banco di Sardegna.

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Ritengo che questo sport debba essere promosso non solo a ragione del messaggio positivo che viene veicolato al pubblico che assiste al match ma anche perché i giocatori che entrano in campo, prima ancora di essere “esempi di vita”, sono atleti in tutto e per tutto.

Negli ultimi tempi varie partite di basket in carrozzina sono state trasmesse in chiaro e, sempre in televisione, si può ritrovare uno spot con in qualità di testimonial Chiara Coltri e Filippo Carossino, atleti paralimpici e capitani delle rispettive Nazionali italiane di Basket in carrozzina. “Queste scelte di messa in onda e di marketing”, a mio parere, incrementeranno l’interesse verso questa disciplina sportiva, paralimpica dal 1960.

“Faccio mio” il messaggio di Massimo Loppi, pivot dei “giaguari” e della Nazionale e purtroppo primo atleta della Federazione italiana disabili squalificato a vita in seguito all’aggressione nei confronti dell’arbitro Willy Villani: “Ai ragazzi disabili dico: avvicinatevi allo sport e tornerete a vivere un’altra volta”.

A presto,

Riccardo Ciccardesi

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