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OGGI PARLIAMO DI… RIPRENDERSI IL PROPRIO POSTO
In questi giorni è stato rivelato il nome del nuovo rinforzo della VL: Austin Daye.
Il ritorno in maglia biancorossa dell’ala forte, nativa di Irvine, sette anni dopo la prima volta, ci conferma, ancora una volta, di come a Pesaro si sia “rialzata l’asticella”.
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L’esperienza e il talento del figlio di Darren Daye, vincitore di due scudetti con “l’allora Scavolini”, saranno fondamentali per affrontare le ultime gare di campionato e sperare in una qualificazione ai playoff ed il trio che si andrà a formare con Muhammad-Ali Abdur-Rahkman e Dejan Kravić sarà un problema per gli avversari.
Da tifoso ammetto di aver pensato varie volte a come sarebbe stata l’attuale squadra di Jasmin Repeša se Tyrique Jones fosse rimasto in maglia biancorossa. Al tempo stesso ritengo però anche che non si possa rimproverare nulla all’odierno organico. Infatti, il gruppo che si è formato quest’anno ha dimostrato, partita dopo partita, un vero attaccamento alla maglia e detto fattore ha portato noi tifosi a supportare ancora di più la formazione pesarese.
La risalita della VL è iniziata il 14 febbraio 2021, giorno della finale di Coppa Italia 2021 persa contro l’Olimpia Milano in quel di Assago, e quest’anno noi tifosi saremo forse testimoni del tanto desiderato cambio di rotta che, una volta per tutte, riporterà Pesaro “tra le squadre che fanno la voce grossa”.
È oramai da febbraio che, quando vado a fare colazione al bar, non sento altro che parallelismi tra la squadra attuale e quella della stagione 2011-2012.
Da un lato queste affermazioni mi lasciano un po’ perplesso: il team guidato da coach Dalmonte rimane a un livello superiore se paragonato al roster odierno. Dall’altro però penso che i tifosi siano consapevoli del cambiamento, in meglio, che la VL ha messo in atto e, sicuramente, l’essere sesti in classifica può far sognare.
Che sia veramente questa la stagione in cui la formazione marchigiana si “riprenderà il proprio posto”? Da scaramantico non farò previsioni ma, allo stato attuale delle cose, questa domanda è più che lecita.
Sosteneva il vincitore del Premio Nobel per la letteratura 1998, José Saramago (Azinhaga, 16 novembre 1922 – Tías, 18 giugno 2010): “Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre”.
A presto, Riccardo
Ciccardesi
Palazzetto
Camp Camp Camp
Camp Camp
SE NON CREDI IN TE STESSO, NESSUNO LO FARÀPERTE
SE NON CREDI IN TE STESSO, NESSUNO LO FARÀPERTE
SE NON CREDI IN TE STESSO, NESSUNO LO FARÀPERTE
SE NON CREDI IN STESSO, LO
SE NON CREDI IN STESSO, CREDI TE NESSUNO
SE NON TE NESSUNO LO FARÀPERTE
SE NON CREDI IN TE STESSO, NESSUNO LO FARÀPERTE
SE NON CREDI IN TE STESSO, NESSUNO LO FARÀPERTE
SE SE NON CREDI IN TE STESSO, NESSUNO LO FARÀPERTE
CREDI IN STESSO, NESSUNO LO NON TE STESSO, NESSUNO LO FARÀPERTE
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