JAPANIMANDO N. 25

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WEBZINE FREE DOWNLOAD by A.C. JAPANIMATION - Anno III - n. 25

NEWS COSP LAY

CULTURA MUSIC A

IZUNA UCHIHA - Foto di LUCIANO PHOTOGRAPHY

EVENTI


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EDITORIALE

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iao a tutti, carissimi lettori di JAPANIMANDO! Come procede? Noi siamo davvero contentissimi del fatto che lo scorso numero della nostra webzine abbia superato il nostro precedente record di lettori superando, addirittura, quota 31.500!! Per noi è veramente una bella soddisfazione che ci inorgoglisce e che ci sprona ancora di più a dare sempre il meglio (per quello che si può), naturalmente anche con il vostro sostegno. Nel frattempo, la nostra associazione è attiva per tutta l’estate presso il Parco del Canale dello Stagno di Ostia Lido (Roma) per divulgare, attraverso il gioco, la lettura ed il disegno, la cultura del fanta-

stico tra le famiglie e, come al solito, riceviamo sempre nuovi consensi da parte dei partecipanti, grandi e piccoli che siano: un’altra bella gioia da aggungere a tutto il resto. Ricordiamo inoltre che il 25 agosto il nostro raduno PARCOSPLAY giunge al suo 4° anno di vita e quindi vorrei invitare tutti i cosplayers a partecipare in massa e festeggiare con noi questa grande giornata. In che modo? Vedremo... vedremo. ;) Intanto vi lascio alla lettura di questo nuovo numero della vostra webzine preferita e mi auguro che questa estate sia per voi ricca di belle cose: dopo tanti impegni, ve lo siete meritato! V. D’Amico

SOMMARIO L’arte di Antonio Russo Tantaro .................... “Clara Serina - Makribu Band”....................... “Crime City Cosplay District”....................... Mario Gazzola e le “Crepe nella realtà”...... “I Love Cosplay” al festival “I Love City” .... “La storia di Nintendo” in tre volumi... ...... “Kotonoha no niwa” ........................................ “Lo Hobbit - La desolazione di Smaug”....... “Festa dell’Unicorno” - Edizione 2013......... L’indimenticabile Lon Chaney ........................ Le sette stelle della tristezza .......................... “Milano Manga Festival 2013” ........................ Quando la fantascienza è umanista............... Riscopriamo “Red Sonja”................................ Marco De Lotto si racconta ........................... Frankenstein Jr. e gli Impossibili...................... Le passioni di Virginia ....................................... Let’s J-Anime Rock!!......................................... Un ciclone di nome “Superman”................... “Cosplay Grill Party” ad Ozegna................... Il “Cartoon Village 2013” torna a luglio!...... Black Butler, il maggiordomo diabolico ........ Sbam! Comics presenta “Scegge” ................. Sbam! Comics presenta “Pseudostudio”..... Sbam! Comics presenta “Opono” ................ L’arte di Max Ferrigno... a Roma! .................. Anime Classics: “Lulù l’angelo tra i fiori ...... Agganciamento! ................................................. “Simpatia por el Devil” di M. Á. Martin........ Il ritorno del “FantaExpo” di Salerno........... “Dylan Dog” e l’elaborazione del lutto........ L’arte di Silvia Ballardini...................................

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L’ARTE DI ANTONIO RUSSO TANTARO http://www.facebook.com/AntonioRussoTantaroComicArt

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iao a tutti, vi scrivo dal mio stanzino in questa afosa estate, dove la grafite si fonde sul foglio e lascia segni indelebili sulle mani! Avete capito bene, sono un disegnatore “vecchia scuola”, uso ancora carta pennelli e inchiostro. Una passione dispendiosa che per fortuna ultiamente si sta trasformando in lavoro! Ho sempre amato il disegno e la lettura di fumetti fin da bambino (Topolino, off course!), e ho affrontato appositamente un percorso di studi artistico in questi anni per prepararmi il più possibile ad entrare in questo magico mondo. Ho sempre trovato speciale e stuzzicante il trasformare un foglio bianco in paesaggi,

scene di lotta, mondi immaginari per mezzo della mente e della matita. Crescendo mi sono approcciato quasi per caso ai Manga con i Get Beckers e da li non ho più smesso. Leggo qualsiasi tipo di fumetto, giapponesi (Monster, Berserk, MPD Psyco e molti altri) Italiani (Dylan Dog, Brendon, Nathan Never, Martin Mystere, Druuna etc.) Americani (Watchmen, Dago, Sandman, Kingdome Come) Francesi (I Maestri dell’orzo, XIII). Sono ricco, magari penserete a questo punto. In realtà non è affatto così, ma grazie alla Fumettoteca “Comix DreamLand” fondata con due amici quasi sette anni fà, si possono leggere quasi tutti i fumetti che


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morfi e prediligo lo stile realistico tipico del fumetto occidentale. Preferisco il bianco e nero, forse perchè sono un cane col colore (e facendo anche quello a mano è oltremodo dispendioso e frustrante se sbagli) e cerco di variare il mio stile dal tratteggio più fitto alla sintesi più marcata per potermi adattare a qualsiasi richiesta. La mia filosofia dal punto di vista professionale è che posso anche decidere di fare cose aggratis, se non ci guadagna nessuno tra le persone coinvolte, per il resto cerco di non alimentare il circolo vizioso degli editori furbetti che ti sfruttando pubblicandoti senza pagarti con mille scuse. Ogni tanto ho abbastanza cul... emh, fortuna da vin-

si vuole con una spesa veramente risibile (10 euro all’anno costa la tessera)! Organizziamo anche incontri con autori del calibro di Ruju, Chiaverotti, Zaghi e Furnò, serate di giochi da tavolo e di ruolo, tornei di Magic e tanto altro ancora!

Ogni tanto partecipiamo a delle fiere del libro all’interno delle quali organizziamo anche gare di Cosplay! Tornando a me e ai miei disegni (state ancora leggendo, vero?) se posso mi ingegno su animali antropo-

cere qualche concorso, e sono attualmente incastrato in vari progetti quali un fumetto per il mercato francese, la grafica di un gioco da tavolo Fantasy, un fumetto sempre a tematica Fantasy e varie collaborazioni con alcuni siti. Sono anche aperto a commissioni, anche se devo diluirle tra una tavola e l’altra! Sentitevi liberi di venirmi a trovare ed insultare sulla mia pagina Facebook o ancora meglio di persona, per chi può, direttamente in Fumettoteca che si trova in provincia di Torino! Spero di non avervi annoiato, buona fortuna a tutti per le vostre passioni, che siano il disegno, la scrittura o il cosplay! Antonio Russo Tantaro


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“CLARA SERINA - MAKRIBU BAND” www.claraserina.com - Su Facebook: Clara Serina Makribu Band

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alla fusione della passione per il mondo delle sigle dei cartoni, da un’idea di Clara Serina e Michele Priami nasce... “Clara Serina - Makribu Band”! Il progetto, che avrà come

data di esordio il 29 Settembre 2013 (presso il “Cusplay 4” di Pisa), sarà alternato da intermezzi teatrali, balletti e dalle instancabili sigle che hanno segnato l’infanzia di milioni di ragazzi e bambini degli anni ‘70 e ‘80 e che

oggi, nelle “nuove” vesti di genitori, non solo continuano ad amarle ma le insegnano ai loro figli condividendone la bellezza e la poesia in esse esistenti. Siamo quindi molto felici di poter proporre un progetto

così unico nel suo genere, pieno di emozioni, che unisce la cultura classica legata al teatro, alla danza ed alla musica con quella degli anime. Oltre alle storiche sigle, saranno proposti anche brani inediti di Clara Serina ed un repertorio interamente dedicato al periodo Natalizio. Il progetto sarà accompagnato da 6 membri del “Coro Polifonico San Nicola”. L’attuale “Line Up” è composta da: Voce: Clara Serina. Chitarra: Alessio Mosti. Batteria: Nicola Pardini. Basso: Michele Priami. Coro: Martina Priami, Giuseppe Scazzi, Leonardo Ferri, Cinzia Ciardi, Alessandro Balvis, Elisa Bifano. Vi aspettiamo!! CSMB Staff


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“CRIME CITY COSPLAY DISTRICT”

Su FB: Azione Cosplay Prato / Crime City - Cosplay District - www.crimecitycomics.com

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alve a tutti! “Cosplay District” è in arrivo: la prima grande manifestazione Cosplay dell’Appennino tosco-emiliano, organizzata in sinergia con Azione Cosplay Prato, sta per aprire i battenti! Dove? A Castiglione dei Pepoli, all’interno del festival Noir “Crime City”! Quando? Il 13 e il 14 di luglio! Il sabato si inaugurerà il quartiere Cosplay, ci saranno concerti, conferenze, stree-art e una grande festa serale “Free Drinks” per la quale i Cosplayers avranno uno sconto sull’entrata! La domenica invece ci sarà la vera e propria esibizione su un palco montato in pieno centro storico e la relativa premiazione! Partecipate numerosi, il posto è splendido, la temperatura pure e vedrete che la nostra accoglienza vi lascerà soddisfatti! CCCD Staff


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MARIO GAZZOLA E LE “CREPE NELLA REALTA’” Su Facebook: Mario Gazzola

ALEA getta il dado fra le CREPE NELLA REALTÀ di Mario Gazzola. L’ebook, in italiano e in inglese, raccoglie tre racconti inediti dell’autore di ‘Rave di Morte’, uniti dal gusto per il surreale e la satira di una società drogata di mass media, in cui la realtà sfuma nell’incubo

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ottobre 2012 – Alea, giovane editrice digitale finora dedita alla saggistica musicale, debutta nella narrativa con CREPE NELLA REALTÀ, antologia di tre racconti inediti di Mario Gazzola, già autore del romanzo Rave di Morte. I racconti, indipendenti per trama e personaggi, sono ambientati in luoghi e tempi indefiniti e uniti dal fil rouge di un’atmosfera surreale e apocalittica: i protagonisti di ciascuna storia si trovano in qualche modo prigionieri di una situazione in cui la realtà si manifesta ben diversa da quella che siamo soliti ritenere “normale”, e che si confonde con il loro peggior incubo. Le tre trame in breve: • Situation Tragedy: un anziano anchor man della passata tv generalista è intrappolato in un reality show condominiale, in cui ogni famiglia compete con le altre per l’audience, rischiando la perdita della casa in caso di calo di share; un reality senza via d’uscita, che sembra aver cancellato la stessa realtà esterna al complesso residenziale in cui si svolge. • Voto Segreto: una donna vota alle elezioni la candidata che ritiene darà vita ad una società in cui tutti possano “realizzarsi”, solo per trovarsi precipitata – ap-

pena fuori dalla cabina elettorale – in un mondo da incubo in cui si sono realmente realizzati i desideri più mostruosi di chi le sta intorno. E anche i suoi. • G 25: la protagonista – dipendente di un’agenzia di comunicazione per lavoro e film maker per passione – siede in un cinema in cui non parte mai il film che era andata a vedere (e quale poi?), ma piuttosto un delirio di visioni del subconscio, in cui l’angoscia per un mondo del lavoro disumanizzato si mescola al senso di colpa per aver non aver difeso una collega d’ufficio, con la quale aveva avuto un breve flirt saffico. “Come in una scultura di Pomodoro, la superficie li-

scia del quotidiano si squarcia per lasciarci intravedere la trama del sottostante inferno... o della realtà ‘vera’?”, è l’immagine con cui Mario Gazzola riassume il senso dei tre racconti. Nei quali ricorrono sempre i temi del predominio dei mass media nella società e della confusione fra informazione, spettacolo (trash) e pubblicità, della fine della politica, della frammentazione e dell’incertezza sulla stessa identità individuale, della realtà intera come “gioco di ruolo” o appunto grande reality show. Un mondo impazzito figlio delle visioni di Franz Kafka, Philip K. Dick e James G. Ballard, in cui l’autore si spinge in arditezze narrative

(il racconto intervallato da spot pubblicitari inventati come un programma tv) o sperimentalismi linguistici vicini ai deliri di William S. Burroughs o di José Saramago. Anche lo stile di Gazzola infatti diventa più sperimentale da un racconto all’altro, assorbendo e parodiando modi e linguaggio della tv e della pubblicità (che l’autore ben conosce, lavorando nel campo delle PR), annullando i nessi logici e la narrazione lineare. Disponibile sia in italiano che in inglese (nella traduzione di Carlo Santulli), CREPE NELLA REALTÀ è disponibile su Amazon ed Apple Store (€ 4,59 - $ 5,98). L’autore – Mario Gazzola è nato nel 1964, vive a Milano. Ha scritto di musica su diverse testate, tra cui «Musica!» de la Repubblica, Italia Oggi, l’Espresso online, Panorama, Rockerilla, Rockstar, Musica & Dischi, JAM. Ha collaborato con Radio Lodi, Radio Popolare, CiaoRadio e Radio Base. Ha pubblicato racconti su Robot, NeXT, Carmilla online e Posthuman, sito di cui è cofondatore e content director. È presente nelle antologie «Frammenti Di Una Rosa Quantica» (Kipple, 2008) e «365 Racconti Horror per un Anno» (Delos, 2011). Ha debuttato nel romanzo con il thriller cyberpunk «Rave di Morte» (Mursia, 2009). L’editore – Alea è un progetto di editoria digitale di Ernesto Assante e Aldo Lastella, con la collaborazione di Gianni Mascolo e Gabriele Niola.


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“I LOVE COSPLAY” AL FESTIVAL “I LOVE CITY” http://ilovecity.it/i-love-cosplay

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opo tanta attesa e sogni di bagni di sole, finalmente l’estate è arrivata e per noi cosplayers si apre la più bella stagione per sfoggiare le nostre colorate ed immaginifiche tenute. E quale miglior occasione di un

ambiente soleggiato e marinaro come quello di Gatteo A Mare. All’interno dell’allegro e scatenato evento di “I Love City, il festival degli anni ‘80”, è stato riservato uno spazio apposito per i cosplayer che verranno omaggiati

con l’evento “I Love Cosplay”, dedicato interamente a loro sabato 13 luglio. Durante l’intera giornata il popolo del cosplay tingerà le assolate coste romagnole, concludendo in bellezza con un concorso nel verde dei Giardini Don Guanella, a partire dalle ore 16:00 del medesimo giorno. Ma le sorprese non finiscono qui. Alla manifestazione prenderanno parte nomi illustri del panorama cosplayer e del mondo dei cartoni animati. Dopo il grande successo dell’Etna Comics, alcuni membri del Final Fantasy Italian Project raggiungono i lidi romagnoli per intrattenervi e regalarvi la migliore delle giornate: i cosplayer Aki-San,Valentina Albanese e Immael Seraphin, già noti nel campo dell’organizzazione di eventi cosplay, stanno allestendo il concorso presso i Giardini Don Guanella, presentandolo e coordinandone ogni aspetto, perché il vostro divertimento sia sempre al massimo. Ricchi premi vi attendono al termine della competizione, da ingressi gratuiti al parco divertimenti di Mirabilandia a soggiorni in Romagna. E chi meglio di Cristina D’Avena può valutare i vostri costumi?! La stella dei nostri sogni di bambini, siederà

nella giuria del concorso come ospite d’onore, esibendosi al termine delle premiazioni per cantarci le sigle dei cartoni animati più amati da tutti. E per concludere al meglio questa giornata dedicata ai cartoons, chiuderà la serata la UVF cartoon band! Composta a sua volta da alcuni dei membri del Final Fantasy Italian Project, la UVF band dedica le sue esibizioni a brani tratti da shows e cartoni animati anni ‘80/’90 rivisitati in nuove ed entusiasmanti versioni dai ritmi rockeggianti. Quindi che aspettate?! Aki, Valentina e Immael vi aspettano insieme a Cristina D’Avena e gli UVF per scatenarci tutti insieme il 13 luglio ai Giardini Don Guanella di Gatteo A Mare. Per informazioni relative all’evento, come regolamenti e orari, potete recarvi su facebook “ilovecity” o al sito. Per le convenzioni alberghiere invece telefonate al numero 0547.68.04.69 o scrivete all’indirizzo email info@gatteomarevillage.it. Si ringrazia per l’ospitalità e la collaborazione il comune di Gatteo A Mare, la manifestazione I Love City, Andrea Prada e gli sponsor. Valentina Albanese


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“LA STORIA DI NINTENDO” IN TRE VOLUMI http://imagorecensio.blogspot.it

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o non sono un fan sfegatato della Nintendo, non ho mai avuto neppure una sua console, nonostante ciò trovo questo saggio (primo di tre volumi) una uscita editoriale unica. Intanto per le notizie che qualsiasi amante dei videogiochi dovrebbe aver piacere di leggere, ma, soprattutto, per la quantità incredibile di materiale fotografico. E’ vero che, specialmente per questo primo volume gran parte delle immagini non ci dirà nulla, carte da gioco (le hanafuda) e giochi (da tavolo, costruzioni, giocattoli vari etc. etc.) giapponesi pre anni 80, ma grazie alle spiegazioni presenti per ogni gioco illustrato si potrà apprezzare un nuovo mondo. C’è, comunque, il capitolo riguardante i videogiochi arcade anni 80 e le prime console, e questi due ultimi capitoli del volume saranno una gioia per gli occhi di appassionati e di ex bimbi degli anni 70. Questo saggio non ha valore solo sul versante immagini, ma anche su quello saggistico. Si potrà rivivere la trasformazione di una azienda familiare, che dalle carte da gioco è passata, un po’ alla volta, alle tecnologie ludiche più avanzate.

VOLUME 1 Capitolo 1 La storia di Nintendo Riporto alcuni paragrafi per rendere un’idea del contenuto storico/saggistico: Il contesto dell’epoca; 1889: Fusajiro Yamauchi; Qual è il vero significato di Nintendo; Alla conquista di Kyoto; L’era Meiji e il successo delle “Trump”; Una nuova politica di distribuzione; Sekiryo Yamauchi; L’incidente Shikanojo Yamauchi; Il

giovane Hiroshi Yamauchi; Gli anni da studente; Direttore generale a 22 anni; Una serie di riforme non gradite; Le carte di plastica; Il primo processo; Ma la carta vincente è la Disney; La nascita di Nintendo Co.,Ltd; La dura realtà di questo settore; Un nuovo cambiamento radicale; Un fallimento dietro l’angolo; Un team competente; Il successo ritrovato; I giochi elettronici; Il boom delle pistole laser; Passeggini e articoli per ufficio,

Capitolo 2 Le carte da gioco Le carte hanafuda (Daitoryo, Tengu, Karuta; Iroha Karuta, Hyakunin isshu); Le carte da gioco Nintendo (Nintendo Play Gtuide, le serie Trump, carte Disney) Capitolo 3 Giochi e giocattoli Sono presentati, tramite approfondite singole schede (comprensive di numerose immagini) giochi e giocattoli Nintendo dal 1964 al 1980. Capitolo 4 Giochi di società Sono presentati, tramite approfondite singole schede (comprensive di numerose immagini), i giochi da tavolo prodotti dalla Nintendo. Capitolo 5 Giochi elettronici I giocattoli elettronici riportati sono di una bellezza unica (in Italia ce li sognavamo giochi così originali e tecnologicamente avanzati), sempre accompagnati, oltre che dalle immancabili immagini, da un commento esaustivo. Capitolo 6 Gli altri prodotti In questo capitolo sono presenti le schede (detta-

LA STORIA DI NINTENDO, 1889-1980: Dalle carte da gioco al Game & Watch Volume 1 di Florent Gorges, casa ed. Multiplayer.it Edizioni, pagine 242, costo € 17,90, anno 2012, formato 21 cm x 15 cm Codice ISBN: 9788863551846


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gliate come per gli altri capitoli) dei prodotti non ludici: zuppe, passeggini, utensili da cucina, sveglie, articoli per ufficio, fotocopiatrici. Capitolo 7 I videogiochi arcade Col questo capitolo parte l’epopea video ludica. Dopo una introduzione prettamente storico-saggistica su quei primi videogiochi, si passa alle solite esaurienti schede. Da “Shooting Trainer” a “Mechanic Game”, passando per “Block Fever”, “Monkey Magic”, “Sheriff”, finendo con “Popeye” e “Donkey Kong”. Ed altri ancora. Capitolo 8 Le prime console Dopo una breve spiegazione del mercato console nel 1976, si passa ad analizzare i primi modelli: Color Tv Game 6; Color Tv Game 15; Block Kuzushi; Racing 112; Computer TV Game VOLUME 2 Capitolo 1 La storia dei Games & Watch Il capitolo inizia con una biografia di Gunpei Yokoi, il mago dei giocattoli. Entrò in Nintendo nel 1965 come manutentore delle macchine per le carte da gioco, durante i momenti liberi a lavoro si dilettava ad inventare giocattoli. Scoperto da Hiro-

LA STORIA DI NINTENDO, 1980-1991: La straordinaria invensione del Game & Watch Volume 2 di Florent Gorges, casa ed. Multiplayer.it Edizioni, pagine 194, costo € 17,90, anno 2013, formato 21 cm x 15 cm Codice ISBN: 9788863551853

shi Yamauchi a svolgere questa mansione non autorizzata, temeva il licenziamento, invece il giovane presidente della Nintendo mise in commercio la sua idea, la “Ultra Hand”, che vendette 1,2 milioni di pezzi. Ed è a lui che dobbiamo lo sviluppo o la supervisione di tutti i videogiochi Nintendo fino al 1996, anno in cui creò una sua azienda, la Koto. Morì nel 1997. Il capitolo continua con la dettagliata storia della creazione dei G&W da parte della Nintendo. Si possono trovare tutti gli

argomenti, dalle problematiche tecniche alle prime intuizioni, compresi aneddoti e racconti dei protagonisti. Capitolo 2 Tutti i Games & Watch Questo capitolo divide i 59 G&W esistenti nelle sue 10 differenti serie, e per ognuno di questi è presente una scheda singola super dettagliata. Silver: ball; flagman; vermin; fire; judge. Gold: manhole; helmet; lion. Wide Screen: parachute; octopus; popoye; chef; micky mouse; egg; fire;

turtle bridge; fire attack; snoopy tennis. New Wide Screen: donkey kong jr; mario’s cement factory; manhole; tropical fish; super mario bros; climber; ballon fight; mario the juggler. Multi Screen: donkey kong; squish; mario bros; pinball; gold cliff; zelda; life boat, green house; mickey donald; rain shower; bomb sweeper; safe buster; donkey kong II; oil panic; black jack. Color Screen Table Top: donkey kong jr; mario’s cement factory; snoopy; popeye. Panorama Screen: mickey mouse; mario’s bombs away; snoopy; donkey kong jr; popeye; donkey kong circus. Super Color: crabgrab; spitball sparky. Micro vs. System: donkey kong hockey; donkey kong 3; boxing/punch out. Crystal Screen: super mario bros; climber; balloon fight. Capitolo 3 Collezionare i Games & Watch Un indispensabile vademecum per chi si apprestasse a collezionare i 59 modelli di G&W, più il rarissimo “20,000,000”. Il capitolo resta interessante anche per chi non ha intenzione di divenire un collezionista, in quanto contiene moltissime curiosità e aneddoti. Particolarmente istruttiva la parte sulla localizzazione


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(col relativo nuovo nome) in altre nazioni dei G&W: Francia; Nord America; Germania; Belgio; Gran Bretagna; Australia. Il capitolo si conclude con i prodotti della concorrenza, o “taroccati”. Capitolo 4 I Games & Watch sopravvissuti... Ufficialmente i G&W non vengono più prodotti dal 1991, ma li si può ritrovare all’interno di altri prodotti Nintendo, il capitolo ne rende conto. VOLUME 3

del progressivo ritiro di Nintendo dall’arcade; La domanda del presidente: una sfida insensata; Adattare Donkey Kong, costi quel che costi; Il progetto Gamecom sembra partire col piede sbagliato; Ricoh: l’ultima possibilità; Un processore adattato; Una personalizzazione che punta all’essenziale; prezzi imbattibili; Limitare il prezzo, a qualunque costo; Il Controller, un concetto difficile; La croce direzionale; Scommessa quasi vinta; Da dove proviene il termine “Family Computer?”; Nessun profitto sull’har-

dware, ma sul software; Uemura per niente rassicurato. Capitolo 2 Il fenomeno Famicom Il capitolo parte dal 15 luglio 1983, con la commercializzazione del Famicom, che sarebbe dovuta stare sul mercato con una concorrenza di un altra quindicina di console. Riporto i titoli dei paragrafi per rendere un’idea dell’esauriente contenuto: Un avvio a rilento; Una strategia regolata come uno spartito; Attirare gli

Capitolo 1 La nascita di Famicom E’ ripercorsa tutta la storia (partendo dalle prime console) del Famicom, contrazione di “Family Computer” (NES nel resto del mondo), dalla sua ideazione, con tutte le problematiche tecniche economiche, fino alla sua realizzazione tecnico/commerciale. Riporto i titoli dei paragrafi per rendere un’idea dell’esauriente contenuto: Un’alleanza inaspettata con gli americani; Nintendo predilige un arcade realistico; Le prime console Nintendo; Space Invaders: Bingo; Le console americane in Giappone; Il saluto finale; Uscire dalla depressione creativa della divisione R&D2; I motivi

adulti; “Nessuna ricerca di mercato”; Tre anni, costi quel che costi; Che nostalgia...; 1984, finalmente la ruota gira; I primi “esaurimenti scorte”; L’Atari shock, una crisi oltre oceano;Yamuchi rifiuta l’arrivo di editori terzi; Un’apertura verso l’esterno, ma per necessità; L’arrivo dei primi editori terzi; Gli editori terzi sbancano; Tutti i vantaggi per Nintendo; Il rafforzamento della licenza Nintendo; Affari molto proficui; Il limite tra abuso e legittimità; Namco, tra noi è finita; Famicom approfitta anche degli altri; Ricoh e Hudson Soft, più ricche che mai; La Famicom mania; 1986: un’ombra chiamata “post-Mario”; Famicom, sempre più in alto e sempre più forte; E la concorrenza?; Dominio assoluto; Capitolo 3 Il progetto Disk System Il Disk System era una periferica del Famicom mai distribuita fuori dal Giappone, collegata tramite l’adattatore RAM (256 KB di RAM dinamica e 64KB statica) alla console permetteva al giocatore l’ingresso nell’universo “Quick Disk”. L’aumento di spazio di memoria, oltre a ridurre i costi delle cartucce, migliorò, per esempio, l’audio dei giochi.

LA STORIA DI NINTENDO, 1983-2003: Famicom / Nintendo Entertainment System Volume 2 di Florent Gorges, casa ed. Multiplayer.it Edizioni, pagine 226, costo € 17,90, anno 2013, formato 21 cm x 15 cm Codice ISBN: 9788863551860


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Riporto i titoli dei paragrafi per rendere un’idea dell’esauriente contenuto: Famicom Disk System: la periferica con una marcia

in più; La rivoluzione di Disk System; L’origine di Disk System: inquietudini fondate, I primi test con Hudson Soft; Un nuovo modo di pensare al futuro; Proteggere per tutelarsi meglio; Il grande spettacolo made in Disk System; Una partenza in quarta per Disk System; I concorsi “ Famicom Disk Fax”, Famicom, un veicolo pubblicitario?; “Famicom Network”: un’attività malgrado Nintendo, L’Home Banking su Famicom; Sempre più progetti; Giochi e contenuti di Nintendo Online; Un nemico ostile: Hacker International; La fine prematura di Disk System; Capitolo 4 Accessori cult di Famicom Questo capitolo non è incentrato solo sugli accessori del Famicom, ma su tutta la “cultura Famicom. Le riviste specializzate nipponiche: Famimaga, Famitsu, riviste sulla soluzione di giochi (Koryakubon), riviste sui trucchi (Uruzawa), etc. Ecco l’elenco degli accessori Famicom, ovviamente nel libro ci sono anche le relative spiegazioni e commenti: family computer, Disk System, Twin Famicom, AV Family Computer, My Computer TV C1, Family Basic, Famicom Titler, ROB, Tsushin Adapter Set, Micro

Core Tsushin Adapter, Kosenju Series (Light Gun), Nintendo Zapper; Nintendo Entertainment System (NES), Nintendo Entertainment System (Modello 101 o NES 2), 3D System, Power Glove, Famicom Box, NES M82, Family Trainer/Power Pad, Doremikko, Hyper Shot, Joyball, Laser Scope, UForce, NES Satellite, Datach Joint ROM System, Karaoke Studio, Mah-jong Controller, NES Advantage, Top Rider Hardware Bike, Oekakids, Exiciting Boxing, Give Me Break Quiz Kettei Ban. Capitolo 5 La storia di NES in Francia e in Europa L’autore, che è di nazionalità francese, racconta la storia del NES (il nome del Famicom per l’occidente) in Francia e in Europa, ovviamente lascia parecchio spazio alla sua console preferita nel suo paese. Solita esauriente trattazione dell’argomento. Capitolo 6 Il club e l’SOS Nintendo Il capitolo spiega come venne creata e organizzata nel 1989 l’assistenza post-vendita per il NES e i suoi giochi (una struttura nuova per l’Europa, già presente in Giappone ed USA), stesso discorso per il club Nintendo. Come sempre il capitolo è più che dettagliato.

Capitolo 7 Tutti i giochi Nintendo NES/FC Sono presenti le schede commentate di 112 giochi, non è ben spiegato, ma penso che fossero giochi presentati solo per il NES. Il saggio si conclude con il tentativo di stilare un catalogo dei giochi usciti per NES. Stefano “Stengo”


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“KOTONOHA NO NIWA” http://nihonexpress.blogspot.it

“Kotonoha no Niwa” (The Garden of Words) è l’ultimo film di Makoto Shinkai, uscito nelle sale giapponesi il 31 maggio scorso.

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urante un acquazzone, un adolescente marina la scuola e si imbatte in una giovane donna intenta a bere birra e mangiare cioccolato su una panchina dello Shinjuku Gyoen, grande parco pubblico nel cuore del quartiere amministrativo di Tokyo. È il primo giorno della stagione delle piogge, e tra i due nasce una immediata e spontanea complicità. Il ragazzo, che sogna di diventare calzolaio, decide che nelle mattine piovose salterà le lezioni per trascorrere il tempo al parco a disegnare scarpe. Mentre i giorni di maltempo si susseguono, i due continuano a incontrarsi, avvicinandosi e scoprendo a poco a poco le

debolezze e le fragilità dell’altro. Makoto Shinkai, già regista di film dall’impatto visivo notevole come “5 Centimeters per Second” e “Viaggio verso Agartha”, confeziona nuovamente un’opera che obbliga lo spettatore a spalancare occhi e bocca per lo stupore davanti a una perfezione grafica difficilmente eguagliabile. La resa dell’acqua, delle gocce che scivolano sul verde intenso delle foglie, dei riflessi sull’asfalto bagnato, è così stupefacente da farli sembrare ancora più vivi di quanto non siano nella realtà. Dai suoi esordi Shinkai ha fatto progressi enormi anche per quanto riguarda il character design e la fluidità delle animazioni, dimostrandosi ormai in grado di creare lavori di livello tecnico altissimo sotto tutti i punti di vista. La storia si concentra sul-


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narrata, emozionandolo e facendolo commuovere. Anche se i personaggi sono tratteggiati in modo naturale e ci si immedesima con facilità nei loro dubbi e desideri, il finale non riesce a portare del tutto a buon fine le ottime premesse, e rimane un po’ di amaro in bocca davanti a quello che ha l’aspetto esteriore del capolavoro e invece non si sa innalzare dallo status di visione piacevole. Elena Gabrielli l’incontro tra i due protagonisti e sulle loro emozioni, delineando con pochi tocchi essenziali le loro vicende personali e familiari, senza lasciare che prendano troppo spazio e distraggano dalle sensazioni e riflessioni dei personaggi principali. Ancora una volta Shinkai coniuga il tema della distanza tra due esseri umani, mostrando come due solitudini sappiano riconoscersi e attrarsi irresistibilmente prima di doversi separare di

nuovo. Non mancano scene interessanti, una delle quali aggiunge per un attimo all’atmosfera quasi fatata degli incontri nel giardino giapponese una tenue sensualità velata di imbarazzo. Quello che continua a mancare, purtroppo, alle sceneggiature di Shinkai è quel guizzo in che renderebbe le sue opere non solo un piacere assoluto per gli occhi, ma anche visioni in grado di coinvolgere completamente lo spettatore nella vicenda


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“LO HOBBIT - LA DESOLAZIONE DI SMAUG” www.isolaillyon.it

Finalmente disponibili le prime scene del secondo lungometraggio de Lo Hobbit! “Fatece vede’ er dragooo!!!!”

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11 giugno 2013, cari isolani, resterà una data fondamentale per chi,

come tutti noi, va avanti a pane e fantasy: sì perché, oltre a segnare l’uscita del primo numero della serie regolare di Dragonero (a proposito, non ce ne siamo dimenticati, state tranquilli), nella giornata di ieri abbiamo potuto, con viva e vibran-

the shoddisfatzione (cit.), strabuzzare gli occhi fuori dalle orbite, smascellarci alla grande e goderci il primo teaser trailer de “Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug”, diffuso dapprima esclusivamente nella lingua di Albione e poi, drit-

topeddritto e un po’ a sorpresa, già doppiato in lingua italiana. 92 minuti di applausi! Per tutti quelli che nell’ultimo anno e mezzo/due siano vissuti isolati dal mondo, incatenati nelle segrete di Angband, o soggiogati dal potere di Saruman come Re Theoden ne “Le Due Torri”, vi ricordiamo che “La Desolazione di Smaug” rappresenta il primo sequel di “Un Viaggio Inaspettato”, uscito lo scorso dicembre 2012. Essì, primo, perché il paciarotto Peter Jackson, già regista dell’epica trasposizione cinematografica su “Il Signore degli Anelli”, ha deciso di trasformare l’iniziale doppio progetto in una se-


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conda trilogia, giusto per non farci mancare niente. Continua il viaggio della combriccola formata dai ca**utissimi nani comandati da Thorin Scudodiquercia, legittimo Re sotto la montagna, e da Bilbo Baggins, hobbit pantofolaio trascinato con la forza da Gandalf il Grigio nella missione per la riconquista di Erebor, legittima dimora dei nani, ormai divenuta tana per l’usurpatore drago Smaug. Nei due minuti che vi lasciamo allegati troverete di che divertirvi: finalmente vedremo il Re degli Alti Elfi di Bosco Atro, Thranduil, suo figlio Legolas, inserito da Jackson nella pellicola per creare un feeling con gli amanti della prima trilogia (come già fatto ne Un Viaggio Inaspettato con la sempre eterea e misteriosa Dama Galadriel); il principino dalle orecchie a punta, sempre interpretato da Orlando Bloom, ci è apparso po’ troppo “finto”, e con un paio di lentine blu che non ci

ricordavamo proprio così psichedeliche... ma si sa, lo Hobbit per forza di cose è immerso in un’atmosfera molto meno cupa di quanto non lo fosse Il Signore degli Anelli. Anzi, va già fatto un plauso al regista per aver reso molto più matura l’aria da fiaba che pervade la sua originaria controparte cartacea. E ancora tanta concitata azione, perché fanno capolino la fuga nelle botti verso Pontelagolungo, l’orso/mutaforma Beorn, Bard l’Arciere, Azog quell’infame orco albino ed infine l’elfa silvana Tauriel, anche lei creata ad hoc per il film, e portata sulla scena dalla bellissima Evangeline Lilly. Pochi c***i, sembra che si siano fatte le cose in grande come sempre, e i presupposti per replicare lo strepitoso successo del primo capitolo ci sono tutti. Quello che possiamo dirvi, ragazzi, a parte fidarci ciecamente di Jackson, è che noi siamo rimasti talmentefolgorati dal teaser che

con la mente siamo già stravaccati sulle poltroncine del cinema. Non possiamo e non vogliamo raccontarvi altro a riguardo, per non rovinarvi niente: la vostra faccia parlerà da sola. Ricordandovi che l’uscita italiana è prevista per il 12 dicembre prossimo, nei formati 2D, 3D e il superultraminchiapower ma tanto criticato 3D HFR, non possiamo fare altro che

lasciarvi al video: fateci sapere che ne pensate, magari lasciandoci un piccolo commento qui sotto. La domanda che vi poniamo è: vedremo finalmente, dai flashback di Gandalf, cosa accadde a Dol Guldur? Ah! Qualcuno ha detto fuga del Negromante? Buona visione a tutti! Mario Venezia


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“FESTA DELL’UNICORNO” - EDIZIONE 2013 www.festaunicorno.com

A Vinci (Firenze) oltre cento spettacoli in due giorni per far battere ancora più forte il cuore fantasy d’Italia.

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e 28 Luglio 2013, torna a Vinci la nona edizione della festa medioevale Fantasy Toscana, che per prima ha saputo unire il mondo dei giochi di ruolo, del Fantasy e del cosplay, con quello degli spettacoli di rievocazione storica, in un mix ricco, originale e coinvolgente. A fine Luglio il suggestivo borgo medioevale di Vinci è pronto nuovamente a trasformarsi in una città incantata e ad accogliere per il nono anno questa manifestazione, sempre più grande e apprezzata dal pubblico. Si riconfermano le cinque aree tematiche di suddivisione della Festa, un modo semplice e immediato dove l’appassionato, il turista o il semplice curioso possano individuare facilmente gli eventi che più gli interessano. Da “La Rocca incantata”, il cuore della Festa, dove trovare duelli, una zona dedicata alla serie televisiva di successo “Il Trono di Spade, concerti, dimostrazione di giochi di ruolo dal vivo e molto altro ancora, alla “Cittadella dei Cavalieri” dove il fantastico lascia lo spazio al medioevo, con accampamenti medioevali, giochi, flachi e tornei all'arma bianca, passando

per “La Corte dei sogni” dove invece la fantasia e il sogno fanno da padroni tra danze, musica e bellissimi elfi. Riservata ai più piccoli e ai più avventurosi la “Baia dei pirati", per finire con l’area "Fumetti e follie” dedicata al comics e al cosplay. Il programma, che si arricchisce di giorno in giorno di tanti nuovi ospiti e appuntamenti, si articola tra i “classici” ormai di questa festa, come la Disfida di Arti Magiche con ben sei partecipanti a contendersi la vittoria, la sfilata e il concorso delle Creature Fantastiche, i mostri più terrificanti da ogni parte

del regno, l’emozionante e coinvolgente sfilata dei bellissimi elfi, con un doppio appuntamento sia il sabato che la domenica, ed il terrorizzante “Vicolo della Paura”, gestito interamente per questo primo anno dalla Compagnia Teatrale Unicorno e varie importanti novità come il concorso di Body Painting, l'incontro con gli autori di Sine Requie, uno dei manuali di grv italiani di maggior successo, Matteo Cortini e Leonardo Moretti, un doppio appuntamento con la parata elfica e tanto altro ancora... Per gli appassionati di Cosplay (vestire i panni

del proprio personaggio preferito di fumetti/cartoni animati o film) viene ampliata e arricchita l’area "Fumetti e follie", dove ai due concorsi per il migliore costume Fantasy o “tradizionale”, si affiancano concerti e spettacoli interamente dedicati al mondo dei fumetti e dei cartoon. E per tutti sarà sicuramente bellissimo vedere i personaggi dei film o dei cartoni preferiti sfilare tra le vie della cittadina toscana. Sarà presente per l'occasione Cristina D'Avena, che si esibirà sul palco cantanto le sigle dei più famosi cartoni animati. Molte le occasioni di divertimento anche per i bambini: che potranno trovare una accademia per diventare dei veri maghi, racconti e giochi de i Giullari dell’Allegra Brigata, giochi e caccia al tesoro dei pirati, giochi medioevali, combattimenti con spade in lattice e tiro con l’arco Ed ancora tantissimi spettacoli ad arricchire il programma: in concerto i bravissimi Midnight e Morning Star, le suggestive danze alla luna del gruppo Timami BellyDance, gli spettacoli con il fuoco dei Vassago, la musica itinerante, duelli con le spade, spettacoli di falconeria, giocoleria, trampolieri, il matrimonio elfico, lo spettacolo dedi-


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cato ad un divertente Dante e molto altro ancora. E non mancheranno anche le molte proposte gastronomiche con ristori a tema medioevale fantastico e le molte taverne dell'Unicorno Impennato, ristoranti di Vinci con menù a tema e prezzo convenzionato. Come sempre un appuntamento da non perdere! Per maggiori informazioni: www.festaunicorno.com info@festaunicorno.com tel. Gianluca 329.31.55.843 - Alessio 340.72.15.12 Programma Sabato 27 Luglio Dalle 15.00 alle 24.00 ROCCA INCANTATA: - Duelli di spade a cura della Compagnia della

Spada di Aulla; - Musiche del gruppo Futhark; - Accademia di magia per piccoli maghi; - Contest delle creature fantastiche; - GRV dimostrativi; - Incontro con gli autori di Sine Requie, Matteo Cortini e Leonardo Moretti; - Tornei d'arme a cura dell'Ass. Game of Thrones; - Concerto dei Midnight. LA CITTADELLA DEI CAVALIERI: - Accampamento medievale, duelli e stage di combattimento medievale a cura della Compagnia del Cinghiale Brado; - Camelot: Accademia per cavalieri e dame; - Spettacoli di falconeria a cura di Fabio Bonciolini; - Degustazione e didattica sull’Alimentazione

storica e fantastica a cura dell'Ass. Cult. Historia aedita.

da pirati; - Alle ore 21e15 apertura del Vicolo della Paura.

LA CORTE DEI SOGNI: - Suoni e Musiche degli Arcan Bold; - Danze alla luna di Timami BellyDance; - Intrattenimento e giocoleria della Compagnia Circo Sonambulos; - Danze e Balli rinascimentali dell'associazione Il Lauro; - Racconti e giocoleria dei I Giullari dell'Allegra Brigata; - Tornei d'armi, arena dei duelli e tiro con l'arco a cura dell'associazione Lune di Raptek; - Tornei di magic; - Disfida di Arti magiche.

FUMETTI E FOLLIE: - Giochi a cura della Contrada Santa Maria al Pozzolo; - Intrattenimento e giocoleria della Compagnia delle Arti Distratte; - Incontro con gli autori di Dragonero, Luca Enoch e Stefano Vietti; - Gara Cosplay Fantasy; - Parata elfica a cura di Jury Squarcia; - Spettacoli col fuoco e non a cura di Vassago; - Concerto La famosa squadra G; - Special Guest Cristina D'Avena.

BAIA DEI PIRATI: - Giochi a cura dell'Ass. Nobiltà e Contado di Pistoia; - Intrattenimenti e giochi

Domenica 28 Luglio Dalle 10.00 alle 24.00 ROCCA INCANTATA: - Duelli di spade a cura della Compagnia della


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Spada di Aulla; - Musiche del gruppo Futhark; - Accademia di magia per piccoli maghi; - GRV dimostrativi; - Incontro con gli autori di Sine Requie, Matteo Cortini e Leonardo Moretti; - Tornei d'arme a cura dell'Ass. Game of Thrones; - Premiazione contest Body Painting; - Concerto dei Morning Star; - Premiazioni contest delle creature fantastiche e Disfida di Arti Magiche.

a cura della Compagnia del Cinghiale Brado; - Spettacoli di falconeria a cura di Fabio Bonciolini; - Melodie e Musiche di Anastasia Giusti; - Degustazione e didattica sull’Alimentazione storica e fantastica a cura dell'Ass. Cult. Historia aedita.

LA CITTADELLA DEI CAVALIERI: - Accampamento medievale, duelli e stage di combattimento medievale;

LA CORTE DEI SOGNI: - Suoni e Musiche degli Arcan Bold; - Danze alla luna di Timami BellyDance; - Intrattenimento e gio-

- Camelot: Accademia per cavalieri e dame; - Dante alle porte dell'Inferno a cura della Compagnia teatrale I Soliti Ignoti.. Da Vinci; - Spettacoli col fuoco e non a cura di Vassago.

coleria della Compagnia Circo Sonambulos; - Tornei d'armi, arena dei duelli e tiro con l'arco a cura dell'associazione Lune di Raptek; - Tornei di magic; - Matrimoni elfico a cura della Compagnia teatrale Marvesio; - Danze e Balli rinascimentali dell'associazione Il Lauro; - Racconti e giocoleria dei I Giullari dell'Allegra Brigata. BAIA DEI PIRATI: - Giochi a cura dell'Ass. NobiltĂ e Contado di Pistoia; - Intrattenimenti e giochi da pirati a cura dell'Ass. Nox; - Caccia al tesoro; - Alle ore 21e15 apertura del Vicolo della Paura;

- Parata degli sbandieratori della Contrada Santa Maria al Pozzolo; - Sfilata delle creature fantastiche. FUMETTI E FOLLIE: - Giochi a cura della Contrada Santa Maria al Pozzolo; - Intrattenimento e giocoleria della Compagnia delle Arti Distratte; - Incontro con gli autori di Dylan Dog ,Fabio Celoni e Brendon, Lola Aitaghi; - Gara Cosplay; - Parata elfica a cura di Jury Squarcia; - Concerto Cartoon Cover Band; - Spettacoli col fuoco. FU Staff


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L’INDIMENTICABILE LON CHANEY Su Facebook: Walt Disney e il suo magico mondo

“Avrei potuto comunicare attraverso l’uso delle dita, ma crescendo non ne ho sentito la necessità; possiamo benissimo farlo con le nostre facce, i nostri occhi” (Lon Chaney)

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on Chaney (vero nome Leonidas Frank Chaney) nacque il 1 aprile del 1883 a Colorado Springs, nel Colorado. Figlio di genitori muti, egli imparò i segni dei sordomuti, acquisendo anche una certa abilità nella pantomima e nell’utilizzo delle espressioni facciali. Nel 1901, iniziò a recitare per una compagnia itinerante scrivendo, insieme al fratello, una commedia dal titolo di “The little Tycoon”. La compagnia si sciolse per lo scarso successo e Lon continuò per conto proprio. Durante il suo tour, egli conobbe una cantante ad Oklahoma City, Francis Cleveland Creighton (di appena 16 anni), in procinto di un’audizione e Lon le chiese di unirsi alla sua compagnia. Da quel momento in poi, i due furono sempre uniti e tra loro nacque una storia d’amore che si coronò con la nascita di un bambino, Creighton Tull Chaney (futuro attore). Lon, per mantenere la sua famiglia, abbandonò la scena per dedicarsi a lavori che aveva già svolto

in gioventù. Il ritorno in scena li condusse fino in California dove, nel 1910, Lon si conquistò un posto come manager teatrale, coreografo e attore, mentre sua moglie divenne una cantante di successo negli spettacoli di cabaret. Tra i due, tuttavia, iniziarono a esserci tensioni a causa di gelosie, dei loro ruoli nel lavoro e del de-

naro. Il matrimonio si incrinò e si ruppe nel giorno in cui Francis inghiottì del veleno che le danneggiò le corde vocali mettendo la parola fine alla sua carriera di cantante. Lo scandalo fu palese e colpì anche Lon che dovette abbandonare le scene per i film muti. Ma non tutto il male viene per nuocere perché è partendo da quell’epi-

sodio che Lon divenne una leggenda, girando più di 150 film muti e interpretando ruoli sempre più disparati, soprattutto di cattivi con una nota di macabro e bizzarro, personaggi patetici e anche sentimentali. Lon, nell’interpretare i suoi personaggi, si immedesimava in essi e soffriva anche fisicamente per riuscire a eguagliare al meglio il ruolo che gli era stato offerto: ne è un esempio il film “The Penalty”, in cui Lon dovette recitare con le gambe legate all’indietro e posizionate su protesi di legno per simulare l’handicap fisico, posizione che col tempo gli avrebbe potuto causare un arresto circolatorio. Nel 1923, Lon recitò Quasimodo ne “Il Gobbo di Notre Dame” (The Hunchback of Notre


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Dame), sulla cui schiena egli fu costretto a portare, per emulare al meglio il protagonista, un

artificio di notevole peso per simulare la gobba; inutile dettaglio, alla fine, se pensiamo che il film

consacrò la fama dell’attore in tutto il mondo. Egli recitò anche nel film immortale “Il fantasma dell’Opera” (The Phantom of the Opera) del romanziere Gaston Leroux, realizzando il trucco per interpretare il fantasma Erik. Grazie alla sua abilità nel cambiare volti attraverso trucco e parrucco, a Lon fu dato l’epiteto di “Uomo dai Mille Volti” (The man of a thousand faces). Lon, come Charlie Chaplin, rifiutò continuamente ruoli in film parlati e l’unico che interpretò fu il riadattamento del film “The Unholy Three” del 1925 in cui recitava Echo, un ventriloquo delinquente, utilizzando ben

cinque tipi di timbri vocali diversi, dando prova di riuscire anche nei film parlati. Purtroppo, meno di due mesi dopo dall’uscita del film, nel 1930, Lon morì per una emorragia alla gola all’età di 47 anni. Ci lascia in eredità le sue mille sfaccettature. Ermelinda Tomasi


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LE SETTE STELLE DELLA TRISTEZZA www.mangame.it

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uest’anno ricorre in Giappone il trentennale di uno dei più grandi manga shounen di combattimento di tutti i tempi: “Hokuto no Ken”, quello che noi conosciamo come “Ken il Guerriero”. Pensando a questo e con la nuova edizione appena arrivata in negozio, mi è venuta la voglia di scrivere qualcosa su Ken. Non è un piccolo saggio né una critica; sono giusto due ricordi di un fumettaro. “Ken il Guerriero”, o se preferite “Hokuto no Ken”, ha fatto parlare tantissimo di sé in Italia ai tempi della sua prima trasmissione per un solo motivo: la violenza. Anche se all’epoca il sottoscritto era solo un adolescente, capivo che era stupido, adesso direi “superficiale”, considerare Ken solo ed esclusivamente una storia di violenza. Permettetemi però di fare un passo indietro e accennare alla trama base della serie TV e del manga. Le vicende di “Hokuto no Ken” si svolgono in una Terra sconvolta da una devastante guerra termonucleare. Come dice la voce narrante che introduce ogni singolo episodio, “sulla faccia della Terra gli oceani erano scomparsi e le pianure avevano l’aspetto di desolati deserti, tuttavia

la razza umana era sopravvissuta”. In questo scenario arido e brutale si muovono i personaggi della serie che appartengono, nella maggior parte dei casi, a due grandi schieramenti corrispondenti a due antiche scuole segrete dell’arte dell’assassinio. Da una parte c’è la Divina Scuola di Hokuto, che può avere un solo maestro, ed è specializzata in colpi mortali che utilizzano tutta la forza dell’essere umano conferita dall’uso del 100% delle funzioni cerebrali oltre che ad un allenamento al vertice della

forma; queste tecniche permettono di uccidere un nemico in modi diversi dall’interno del corpo. Dall’altra parte c’è la Sacra Scuola di Nanto che, partendo da basi simili a quelle di Hokuto, ottiene la morte dell’avversario dall’esterno del corpo; la differenza fondamentale con Hokuto, però, è un’altra: esistono diverse scuole, ognuna dotata di uno stile suo, e, di conseguenza, diversi maestri. All’inizio della serie troviamo l’erede di Hokuto, Kenshiro, o “Ken” per tutti, mezzo morto e disi-

dratato che viene salvato in un villaggio da una bambina di nome Lynn. Durante la sua detenzione conosce un adolescente di nome Bart. Al momento dell’incursione di un predone, Ken dà sfoggio delle sue capacità, salva il villaggio e parte con i due ragazzi succitati per la ricerca del re “King” che lui ritiene essere il suo ex amico fraterno Shin: uno dei maestri di Nanto nonché la persona che gli ha portato via Julia, la sua amata, e gli ha inferto sette ferite sul petto, le cui cicatrici ricordano la disposizione nel cielo delle stelle dell’orsa maggiore. Sarà questo un viaggio in cui Ken incontrerà tantissimi personaggi ma soprattutto dovrà affrontare i fantasmi del suo passato come il fratello adottivo maggiore che cerca di conquistare tutto il mondo o gli altri maestri di Nanto che spesso non si dimostreranno troppo amichevoli. Fatta questa doverosa digressione per inquadrare il background della storia, torno al discorso iniziale. “Ken il guerriero” non è soltanto una storia in cui troviamo tecniche marziali e mortali, predoni impazziti alti tre metri e sangue che scorre a fiumi. Tutto ciò è, sì, presente ed è coerente con il canovaccio. Quello che


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troviamo in Ken sono anche i sentimenti, spesso descritti in tutta la loro dirompente epicità e sempre così reali da entrare nel cuore di chi legge il manga o guarda in TV l’anime. Ken, all’inizio, è un uomo distrutto dentro che ha appena recuperato la salute fisica ma che non ha stimoli nel futuro visto che il mondo è distrutto e tutti i suoi affetti, compresa la sua amata, paiono scomparsi a seguito della guerra. Quando, improvvisamente, si rende conto che non tutto è passato, gli piomba addosso come un macigno la consapevolezza che non sarà facile né incontrare quelle per-

sone né potrà avere con loro lo stesso rapporto del periodo di pace. I personaggi della serie contribuiscono a renderla unica e spiega il motivo per cui dopo 30 anni esatti, questo manga si è elevato al di sopra dei tanti shonen pubblicati durante gli anni ’80 come successe a “Dragonball” o “Saint Seiya”. Di Ken abbiamo già parlato ma permettetemi di citare uno dei suo fratelli, Toki. Appena vidi Toki, rimasi estasiato, se così posso dire, della sua caratterizzazione. Colui che era stato designato come successore della Divina Scuola viene investito dalle esplosioni nucleari

ed è quindi condannato ad una morte lenta e dolorosa ma non si dispera e continua a vivere i suoi giorni fino a quando non arriva l’estremo momento. Anche se il corpo è indebolito dalla malattia, conserva una grande potenza spirituale. Toki rappresenta sicuramente la volontà di andare avanti anche nei momenti più terribili e di affrontare il destino perché solo in questo modo l’uomo può affermare di essere tale e vivo. Due sono i personaggi della serie, appartenenti alla scuola di Nanto, che sono sempre rimasti nel mio cuore: Rei e Shu. Il primo è il secondo guerriero di

Nanto a comparire nella serie. Da prima “nemico” di Ken, diviene suo compagno e amico insostituibile. Purtroppo lascerà presto il cast ma le sue imprese e il suo carattere danno una svolta epica alla serie. Shu è uno dei guerrieri più anziani, cieco non per nascita, che è protetto dalla stella della benevolenza, sentimento che mostrò diversi anni prima degli avvenimenti della serie sacrificando la sua vista proprio per Ken. La caratterizzazione grafica è stato anche il punto di forza della serie. Durante gli anni ’80 in Giappone ci sono stati tre grandissimi shounen che,


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per fortuna, abbiamo conosciuto e amato anche in Italia: Dragonball, Ken e Saint Seiya. Analizzando lo stile grafico dei tre manga si nota che Dragonball è molto stiloso e presenta caratteristiche molto personali nello stile del suo

autore, Akira Toriyama, che riprende molto la tradizione delle illustrazioni giapponesi. Masami Kurumada con Saint Seiya decide di modernizzare il classico tratto del decennio precedente ma il risultato è spesso

altalenante. Hokuto no Ken presenta al contrario uno stile grafico molto più simile ad un “comic” dove troviamo sfondi sempre dettagliati e una grosso cura nel disegno delle anatomie dei protagonisti. Durante il mese scorso, Ken è tornato per la quarta volta nelle fumetterie (e per la terza nelle edicole) grazie alle tipografie di Planet Manga. Il formato è il classico tascabile manga ma la novità è un’altra: la periodicità delle uscite è settimanale. Ebbene sì, ogni settimana, al prezzo di € 4,20, possiamo comprare un volume del

manga. Personalmente ritengo questa scelta abbastanza discutibile visto il periodo economico che viviamo; forse la cadenza bisettimanale sarebbe stata un giusto punto di mediazione. L’unica cosa buona e che per fine anno avremo sui nostri scaffali l’opera completa. Come dico spesso, questo è una buona occasione per scoprire (e riscoprire) un manga del passato che ha influenzato più di una generazione in madrepatria e da noi. “Mangame” Staff


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QUESTO PUO’ DIVENTARE IL TUO SPAZIO.

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“MILANO MANGA FESTIVAL 2013” www.milanomangafestival.it

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a Rotonda di Via Besana, dal 3 Maggio al 21 Luglio, ospita un evento eccezionale: Milano Manga Festival, la prima mostra antologica sul manga mai realizzata.

Una retrospettiva imponente, con 600 tavole illustrate, fra cui alcuni originali, di oltre 350 artisti diversi. Oltre alla mostra, il Milano Manga Festival propone nume-

rosi appuntamenti tra i quali spiccano gli incontri con mangaka di fama mondiale come Yoichi Takahashi, autore di Holly e Benji (dal 17 al 19 Maggio per i Takahashi Days) e

Yoshiyuki Sadamoto, character designer di Neon Genesis Evangelion, che visiterà il Festival dal 5 al 7 Luglio. La mostra si sviluppa seguendo un percorso cronologico che porta il visitatore a seguire lo sviluppo storico e artistico dei Manga. Punto di partenza è il “Manga di Hokusai”, opera del 1814 del maestro Katsushika Hokusai e prosegue passando in rassegna i cambiamenti sia stilistici che di carattere storico, proponendo esempi presi dai manga risalenti ai periodi bellici, all’età dell’industrializzazione per arrivare fino all’avvento


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dei nuovi media e alle sue influenze sull’arte manga. Parallelamente al percorso cronologico la mostra si sviluppa in “tappe tematiche” in cui vengono esplorati sei argo-

menti di rilievo nello sviluppo dell’arte Manga. Manga DNA, dedicata alle origini e alle influenze artistiche di fine ‘800 e inizio ‘900 sull’arte manga Dall’adulto al bambino,

dedicata al passaggio del manga da arte per adulti ad arte anche per i giovani. I segreti della creazione del Manga, dedicata al lavoro del manga-ka e al-

l’opera di Osamu Tezuka sia come influenza sulle basi stilistiche del manga sia come ispirazione per altri mangaka. L’età delle rivista, dedicata alle riviste che sono state di fondamentale importanza nella diffusione del manga e nello sviluppo di questa specifica industria editoriale. Il manga invade il mondo, dedicata alla diffusione mondiale del fenomeno Manga e alla nascita di nuovi generi. Lo sviluppo del Media Mix, dedicata alla capacità del manga di accogliere in sé ogni tipo di stimolo e di input per trasformarli in prodotti artistici sempre nuovi.


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Una sezione della mostra è poi dedicata a raccontare i molti legami che il Manga ha con la cultura e la vita sociale, attraverso una serie di approfondimenti dedicati al rapporto fra Manga e alimentazione, educazione, medicina, musica e moda, che permettono a tutti i visitatori di cogliere i molteplici piani paralleli di analisi. Questa sezione ha ospitato la mostra “GO NAGAI ROBOT WORLD”, incentrata sul mangaka creatore di Mazinga Z, Goldrake e dell’idea dei robot giganti, un’altra mostra dedicata a NARUTO, durante la quale sono stati esposti poster originali dei film, informazioni sui personaggi della serie e riproduzioni di ta-

vole originali del manga. Il Festival di avvale inoltre di ospiti di primaria importanza.Yoichi Takahashi, creatore di Holly e Benji, è stato presente durante i Takahashi DAYs il 17, 18 e 19 Maggio. Go Rikiya, Mari Yamazaki e Tori Miki saranno ospiti del festival il 25 e 26 Giugno, mentre Yoshiyuki Sadamoto, character designer di Neon Genesis Evangelion sarà presente durante i Sadamoto DAYs il 4, 5 e 6 Luglio. Dal 5 al 7 luglio il Festival celebrerà la giornata di Tanabata “La Festa degli Innamorati”, ricorrenza molto sentita in Giappone. La leggenda vuole che i due innamorati Hikoboshi e Orihime (rappresentanti la stella Altair e la stella Vega) vengano

separati dalla Via Lattea e siano destinati and incontrare solo il settimo giorno del settimo mese lunare del calendario lunisolare. A partire dal 13 Maggio il Milano Manga Festival ha iniziato la sua seconda fase: molte delle opere sono state sostituite, sia per ragioni di conservazione sia per offrire ai visitatori un nuovo parco opere da ammirare. La prima mostra speciale di questa seconda è dedicata a “Katsushika Hokusai e il manga moderno”. La mostra racconta la vita di uno dei più grandi artisti giapponesi di tutti i tempi e le sua influenze sui mangaka di oggi. Proprio alle avanguardie di questo genere artistico, che si esprimono nell’af-

fascinante mondo dei Doijinshi, i manga indipendenti autoprodotti, è dedicata l’ultima mostra speciale del Milano Manga Festival. Organizzata in collaborazione con le più importanti fiere del fumetto giapponesi, presenterà circa trenta opere inedite in Italia. La sede satellite di WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine Animata ospita numerosi eventi paralleli, fra i quali workshop e approfondimenti. MMF Staff


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QUANDO LA FANTASCIENZA E’ UMANISTA www.edizionidellavigna.it

“A crisis can be a real blessing to any person, to any nation. For all crises bring progress.” “La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e paesi, perché ogni crisi porta il progresso.” Albert Einstein

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tto racconti, nove autori, all’insegna di una fantascienza umana e umanista. Una fantascienza che, al di là della semplice rappresentazione della crisi, ha l’ambizione di proporre al lettore otto ricette fantasiose per la sua risoluzione, a dispetto di un imperante catastrofismo, ormai inflazionato, segno di “impotenza, quando non di inerzia, sociale”. È questo, in sintesi, che ci dicono i curatori Cola e Troccoli nella prefazione al volume “Crisis”, la raccolta pubblicata in questi giorni dalle Edizioni Della Vigna e che ha per tema di fondo il superamento individuale e/o collettivo della “celebre” crisi economica del 2014. Non a caso, il volume parte dalla citazione del famoso motto di Albert Einstein. “Crisis” è stato presentato dall’editore Petruzzelli e i due curatori alla Italcon 39 a Bellaria, lo scorso sabato 25 maggio, in compagnia di quattro dei nove autori, ovvero Abbate, Altomare, Falcioni e Morbidelli. Dagli esperimenti balistici di una comunità di reietti che sopravvivono in una discarica alle imprese di un criminale albanese destinato a salvare l’Italia, dalla fuga verso il miraggio della civiltà del Terzo Mondo a una partita di calcio che segnerà il destino geopolitico euro-

peo, da un tentativo di immigrazione clandestina in Grecia alla spartizione di una misteriosa e pesante eredità, da un giovane disilluso da entrambi i mondi fra loro in guerra tra i quali è vissuto a una misteriosa “droga” finanziaria, otto storie essenziali, credibili, piene di umanità, a un prezzo... da crisi, solo 11,90 €. Dalla prefazione a firma di Francesco Troccoli e Alberto Cola: “Fra le tante possibili declinazioni della fantascienza, ci è piaciuto far leva sulla sua va-

lenza di genere teso a una profonda valorizzazione dell’essere umano, della sua capacità di reagire alle più gravi avversità, della sua capacità di immaginare un percorso diverso, alternativo e, possibilmente, vittorioso. Pensiamo infatti che di questi tempi la vera sfida, per un autore, sia saper scrivere una storia valida che miri a un lieto fine senza scadere in tediosi buonismi...” Autori e racconti: Giulia Abbate - Nove anni; Donato Altomare - L’anima al diavolo;

Francesco Grasso - La saggezza delle montagne; Alessandro Morbidelli Terzo mondo; Luigina Sgarro - Le due città; Andrea Angiolino e Francesca Garello - Né più mai toccherò le sacre sponde; Alessandro Vietti - Lo Spread spiegato a mio figlio; Gabriele Falcioni - Meno dieci. Acquistabile dal sito, oppure su ordinazione nelle librerie (eventualmente indicando l’ISBN 978-88-6276-107-9). Prossimamente disponibile anche come ebook.


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RISCOPRIAMO “RED SONJA” http://nanune13.deviantart.com

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li eroi non sono più quelli di un tempo. Ai giorni nostri è l’ideale intelligente e affascinante che prevale sulla mascella squadra e il sudore virile. Bisogna rassegnarsi, i bicipiti delle nuove generazioni di attori sono tutti troppo sottili, il maschio alpha fa il suo sporco effetto solo se ben vestito, con un viso angelico e con lo sguardo tenebroso. Ma non temete, per i nostalgici dei cari vecchi tempi in cui Conan il barbaro trionfava su qualsiasi cosa gli attraversasse la strada c’è ancora Red Sonja, pellicola del 1985 giunta in Italia con il titolo “Yado” (leggendo le prossime righe “immaginerete” il perché), che vi regalerà uno di quei tuffi nel passato che non potrete perdervi. Siamo in un era oscura, in un mondo fantastico dove la maggior parte dell’ambientazione è composta da scheletri di bestie molto simili ai nostri dinosauri. La malvagia regina Gedren (Sandahl Bergman) distrugge e

conquista tutti i regni che vede all’orizzonte, non c’è sosta alla sua brama di potere e per arrivare la dove tutti i grandi cattivi aspirano (il mondo naturalmente) decide di rubare un prezioso talismano che la rende-

rebbe invincibile. Questa pietra è protetta da una confraternita di sacerdotesse guerriere le quali, prese alla sprovvista durante un rituale, soccombono sotto le mani della temibile strega. Prima di morire l’unica

sopravvissuta riesce ad avvisare dell’enorme pericolo il guerriero Yado (interpretato da Arnold Schwarzenegger) successore dei potenti signori di Irkania che crearono il talismano, pregandolo poi di andare alla ricerca di sua sorella Sonja (la giovane Brigitte Nielsen), la quale è in qualche modo predestinata a sconfiggere Gedren. Durante la sua avventura la nostra eroina oltre ad essere spalleggiata dal valoroso Yado sarà scortata dal pestifero principino Tarn (Ernie Reyes, Jr.) e dal suo fedele e pazientissimo scudiero Falkon (Paul L. Smith). Red Sonja è un film semplice, che non vuole regalare nulla di più profondo di una grintosa scazzottata, ma, infondo è proprio questo il suo punto di forza. Non ci sono sfaccettature nascoste, ne trame arcane da sbrigliare, tutto ci è presentato su un piatto d’argento, il film scorre veloce e con un ritmo piacevole e lo spettatore arriverà al finale senza dover mettere in gioco neanche un neurone. La recitazione è “pulita”, nulla di particolarmente esaltante nella prestazione di Schwarzenegger che non ci regala più di due o tre espressioni facciali. Ma in fondo dal personaggio di Yado non ci si


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aspetta nessun discorso complesso, la performance dei suoi bicipiti è più eloquente di un qualsivoglia monologo shakespeariano. Da elogiare invece Ernie Reyes, Jr. all’epoca poco più che un bambino, la cui interpretazione è davvero ben riuscita e caratteristica, le sue incredibili disavventure (causate tutte dalla sua arroganza) con lo scudiero Falcon strappano più di un sorriso. Per quanto riguarda la bella protagonista, la Nielsen, pur essendo al suo esordio cinematografico, non “sbaglia un

colpo”. Con il suo corpo atlantico e il portamento fiero e in qualche modo androgino, ricalca perfettamente l’ideale di amazzone e donna dal cuore tenero sotto una dura corazza. Per tirare le somme un film discretamente piacevole, da guardare in compagnia per vaneggiare sui bei tempi in cui Schwarzenegger aveva il ventre piatto e per passare spensieratamente un afoso pomeriggio estivo senza troppo impegno. Francesca Rita Loi


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MARCO DE LOTTO SI RACCONTA Su Facebook: Aracnizzato: Marco De Lotto art page

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iao a tutti! Sono nato a Roma quando in edicola era da poco uscito L’Uomo Ragno n. 80 dell’Editoriale Corno. Cinema, fumetto e colonne sonore sono la mia passione e di cui sono uno svitato collezionista. Parlando del mio percorso artistico posso

vantarmi di aver passato anni e anni... a fare tutt’altro. Infatti, solo dopo aver conseguito l’indispensabile diploma di ragioneria ho frequentato la Scuola Internazionale di Comics. La mia prima piccola pubblicazione risale al 1994 con una storiella umoristica sulla rivista della

scuola, Experiment. L’anno seguente ho dato alla luce Aracno, pubblicato, sempre tramite la scuola, in un albo monografico. Ho proseguito, poi, la sua storia sulla fanzine Nuvole per diversi

numeri. In seguito ho dedicato alcuni anni all’animazione collaborando alla realizzazione dei cartoni animati di Lupo Alberto e altre produzioni con gli studi romani Farmtoons di Vito Lo Russo e Matitanimata. Abbandonando il tratto


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umoristico ho disegnato poi diverse storie dell’Uomo Ragno, di Hulk e degli X-men per la rivista Marvel Junior edita da Edizioni Cioè per le sceneggiature di Alessandro Bilotta. Per diversi anni ho abbandonato i fumetti per dedicarmi a lavori di grafica e ho scoperto la passione per la scultura ma quando mi si è ripresen-

tata l’occasione sono ritornato al fumetto realizzando una lunga serie di copertine per la serie Radio Karika. Dopo questo ho scoperto la stabilità economica della busta paga e ho messo su famiglia... continuando a disegnare solo su commissione.

Artisticamente dato per disperso, sono stato ripescato nel Mare Glaciale Artico ibernato in un pezzo di ghiaccio e risvegliato dallo staff di Rutìn.it per il quale ho rispolverato Aracno. Attualmente a lavoro su una fiaba illustrata, sul

reeboot di Aracno e sulla gestazione di una storia di fantascienza. Venitemi a trovare nella mia pagina di Facebook!! Marco De Lotto


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FRANKENSTEIN JR. E GLI IMPOSSIBILI Gruppo su Facebook: I FUMETTI SONO UNA COSA SERIA!

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roseguendo nella carrellata delle serie di cartoni animati storiche della Hanna e Barbera, stavolta parliamo di Frankestein Jr. e Gli Impossibili. La serie andò in onda negli Stati Uniti tra il 1966 e il 1968, è giunto in Italia negli anni 70. Anche questa serie come le altre targate Hanna e Barbera era separata in due segmenti e i protagonisti di esse non si incontravano mai. Frankenstein Jr., le cui avventure sono state presentate nel segmento principale dello show, non era, come farebbe pensare il suo nome, un parente stretto della celebre creazione di Mary Shelley. In realtà non era nemmeno un mostro organico, assemblato da parti umane, ma meccanico, montato da transistor, diodi e simili - che lo ha reso più strettamente legato al Gigantor, un cartone animato giapponese che aveva debuttato negli Stati Uniti nel mese di gennaio del 1966. Il robot viene assemblato dal professor Conroy, che l’ha costruito per il figlio Buzz. Buzz e Frankie vivono meravigliose avventure (ma non del tutto serie) insieme, con Buzz ai comandi e Frankie che utilizza i suoi poteri robotici (che comprendevano non solo un’enorme forza, ma

anche la capacità di volare, usando i suoi jet a propulsione stivali astro, di sparare fasci di energia dalle dita) per sventare crimini di ogni genere. Buzz è in grado di chiamare e attivare il suo robot tramite un anello e insieme affrontano scienziati pazzi e minacce aliene. Frankestein Jr. ritornò sui teleschermi nel 1976 al fianco di Space Ghost L’altro segmento è quello de Gli Impossibili, un gruppo di supereroi o meglio una sorta di parodia di essi. Nella vita civile sono un’affermata rock band, con tutti gli stereotipi della Beatlemania del periodo, quali zazzere alla “Fab Four”, vestiti sgargianti, tacchi e golf accollati, chitarre dalle forme bizzarre, ma al richiamo di Big D, il loro “capo”, sfoderano i loro strampalati super poteri con i quali sconfiggono ogni genere di avversari. I tre componenti della squadra sono Coil Man, ( il cui slogan era “Solo chi è folle sfida le sue molle”) Basso e grassottello, si trasforma in un uomomolla, con molle al posto degli arti, che gli permettono di effettuare salti e colpire nemici a grande distanza. Fluid Man (“Celata in una goccia la forza di una roccia”) Con il potere di trasformarsi in liquido, è in grado di


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penetrare in ogni fessura e di viaggiare attraverso le tubature. Multi Man (“È a capo di un plotone la furia di un ciclone”) Multi Man è in grado di replicare se stesso in un numero infinito di copie, che si muovono all’unisono, disorientando gli avversari e ottenendo soccorso nei lavori di fatica. I loro avversari sono tutti abbastanza bizzarri come bizzarra è la trasformazione del palco del gruppo in astronave che porta i nostri eroi nel cuore dell’azione. Pur nella sua ordinarietà la serie è notevole per il tentativo di proporre una sua interpretazione del fenomeno supereroistico, ancorché comico; nonostante all’epoca i giustizieri in costume spopolassero sui giornalini della Marvel Comics e della DC Comics non erano altrettanto pre-

senti sugli schermi televisivi a causa delle preoccupazioni dei network che temevano di venire crocefissi per la “violenza” insita in tale tipo di storie. Quindi, ‘edulcorando’ l’aspetto fisico e confrontazionale della narrativa supereroistica con spunti comici e musicali gli “Impossibili” colmarono a loro modo una lacuna, mostrando che una raffigurazione brillante e disincantata degli

eroi in calzamaglia poteva trovare consensi fra il grosso pubblico (anticipando, di parecchi decenni, il successo planetario degli Incredibili). Anche per gli Impossibili, come per Bird Man, gli autori non hanno mai accennato alla loro origine né come si sono riuniti, ma questo non rendeva meno piacevole la serie. La Gold Key produsse sono un episodio a fu-

metti di Frankestein Jr. e gli Impossibili nel 1966. Lo stesso volume fu poi ristampato nel Regno Unito nel 1968. Frankestein Jr. riappare poi nel 1996 sul numero 8 della serie “Hanna and Barbera presents” pubblicata dalla Archie comics, mentre le identità supereroiche de gli Impossibili sono state utilizzate per una successiva produzione Hanna-Barbara, i Super Globetrotters (che ha sviluppato un simile concept utilizzando, in questo caso, i famosi Harlem Globetrotters come supereroi in incognito). Alfonso Verdicchio


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LE PASSIONI DI VIRGINIA

http://fansmurakami.wordpress.com - Su Facebook: Left4Nerd

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iao! Mi chiamo Virginia, ho ventidue anni e sono una studentessa universitaria nel territorio barese. Oltre allo studio nell’ambito della medicina veterinaria, che ahimè richiede grande impegno e tempo, sono una grande amante del cinema; in particolare il cinema orientale e fantastico. A mia madre devo il ringraziamento per avermi spalancato le porte al cinema coreano e giapponese di nicchia e a mio padre per la passione trasmessami nei confronti del genere fantastico e d’azione. Dunque sono passata da cult quali “Flash Gordon”

o “Barbarella”, prodotti dal grande De Laurentiis, in cui spiccava l’estrema volontà di intraprendere la strada del fantascientifico in un’epoca in cui tale genere faticava ad affermarsi, a film contemporanei in cui è evidente il grande balzo stilistico e narrativo rispetto alle pellicole del passato,testimonianza di un’avvenuta presa di coscienza della volontà di rappresentare l’altro da sè. Le mie passioni non si “limitano” al cinema, ma spaziano dai fumetti giapponesi (manga) all’animazione del Sol Levante, che siano anime o lungometraggi animati. Una passione che mi ha portato


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nemmeno volerlo, siamo costretti. Sono cosplayer da circa tre anni, dunque ancora “novizia”, ma in tutti i personaggi che ho interpretato ho sempre cercato di dare il meglio di me e continuerò a farlo. Un bell’obbiettivo sarebbe certamente quello di realizzare artigianalmente i vestiti da indossare ai vari eventi,

sempre più ad avvicinarmi alla cultura giapponese e orientale in senso lato. Curo, oltre ad un blog su uno scrittore giapponese che adoro, la sezione di anime e manga di una Pagina su Facebook che molti di voi co-

nosceranno, “Left4Nerd” che sta agganciando la propria attività ad iniziative sparse per l’Italia. Amo il cosplay e credo sia una valvola di sfogo (insieme alle arti marziali che pratico) per evadere dalla routine a cui, senza

rendendo ancora più “mio” il personaggio e magari dare consigli a chi è ancora agli inizi e non saprebbe da dove partire. Di altre mie passioni avrei da parlarne ancora a lungo... ma non basterebbe purtroppo questa presentazione. Un saluto e a presto ragazzi! :) Virginia Gambatesa


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LET’S J-ANIME ROCK!!

Su facebook: ShinigamiSquadBand - www.shinigamisquad.it

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i presento gli Shinigami Squad – sono qui per stu-

pirvi! Il gruppo nasce come cover band e propone brani tratti dalle soundtracks degli anime (cartoni animati giapponesi) più conosciuti. Un progetto tutto italiano, che per primo ha rockeggiato le Anime OST in lingua originale nel panorama musicale europeo! Ma chi sono gli Shinigami Squad? Sono sei ragazzi, sparsi per l’Italia, che spinti dalla passione per manga/anime e sound giapponese, hanno deciso di dare vita ad un sogno. Cover band di sigle di cartoni animati ce ne sono a palate, più o meno conosciute, ma al contrario di quanto si pensi, in Europa ancora nessuno aveva presentato un repertorio con le originali in giapponese. Allora si son detti, perché non provarci? Hanno lavorato sulla lingua (mica facile il giapponese!) e aggiunto un tocco rock tutto personale! Il loro target non sono solo gli otaku, ma anche gli appassionati di cultura e musica giapponese, cosplayers e curiosi di tutte le età! Per rendere imperdibile ogni loro evento lavorano tanto sulle canzoni

quanto sulle scenografie: durante l’esecuzione dei brani verrete rapiti dalla proiezione di video a tema e naturalmente dai loro outfits che sono ispirati ai costumi dei personaggi degli anime! Si impegneranno anima e corpo per diffondere il loro sound... la strada

non è certo in discesa, ma loro non mollano, e si metteranno in gioco per farsi conoscere in tutto il mondo! Tutto nasce da un’idea.... Nel lontano 2007, Giulio, da grande appassionato di anime iniziò a frequen-

tare un corso universitario di giapponese..Fu proprio tra una lezione e l’altra che gli balenò in mente il progetto di creare una anime OSTcoverband. A chi gli chiede ‘Come nasce il vostro gruppo?’ risponde: - Volantinaggio, volanti-


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naggio e ancora volantinaggio... e rompere le palle a chiunque! E così fu! Giulio iniziò ad attaccare volantini all’interno della sua università e lungo tutte le strade della sua città, ma con poca fortuna. L’idea non sembrava riscuotere molto successo, ma proprio quando stava per perdere le speranze, ecco che arrivò Fabio. Il sogno stava diventando realtà! Si sparse la voce e ragazzi e ragazzi cominciano a rispondere ai loro annunci. Dopo varie audizioni, nel novembre 2008, alle 3 del pomeriggio, seduti ai tavolini in un pub, sorseggiando i loro whisky (XD), nasce ufficialmente la Shinigami Squad con la sua prima formazione.

Date da ricordare! Dal 2008 al 2009 la band si concretizza: forma il suo repertorio fatto di 15 cover, gira le sue prime video-esibizioni e sbarca su internet..Propaganda! Passa un periodo di turbolenza e il gruppo è costretto a diverse sostituzioni fino ad arrivare alla formazione definitiva, molto varia (i ragazzi vengono da tutta Italia, dalla Puglia al Trentino Alto Adige!) e colorata (arrivano ben due nuove voci: Caterina e Domenico), raggiunta solamente nel 2011. La band è pronta per sfondare e il 21 febbraio 2012 si esibisce nel suo primo live! Nonostante il freddo e la neve, riscuotono il loro

primo ‘piccolo’ grande successo. Con il vento in poppa inaugurano una stagione live nelle fiere del fumetto in giro per la Toscana e l’Emilia Romagna. La formazione attuale? Domenico e Caterina/Kana sono le due splendide voci, Emilio e Fabio alla chitarra, Giulio/Neko alla batteria, e Marco al basso! Come nasce il nome Shinigami Squad? Ci svelano che in realtà, a parte la musicalità delle parole, il nome non è stato scelto per caso! Infatti i membri hanno condotto un’accurata indagine di mercato. In quel periodo infatti, in

Italia, era esploso il boom degli anime&manga sugli Shinigami (= Dio della Morte in giapponese). Tra Bleach, Death Note e Soul Eater, quasi non si parlava d’altro! Invece ‘Squad’ è preso direttamente da BECK Mongolian Chop Squad, serie animata giapponese su una band di ragazzi che sogna di sfondare - “I was born to hit in America...” Hanno dunque indagato sul web per verificare che non esistessero altre band con quel nome e per esser certi di apparire tra le prime pagine nella ricerca con Google (ridete, ridete, ma il metodo di googlare il proprio nome FUNZIONA!). Un mix azzeccatissimo, facile da memorizzare e


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soprattutto facile da trovare! Questioni di immagine: Nel 2008 i ragazzi decidono di fare un primo photoset ‘molto amatoriale’ per dare un’immagine alla band. Pensarono ad un look molto dark, a tema con lo stile e il nome band, lo squadrone degli Dei della morte, appunto. Successivamente, a partire dalla stagione live 2012, si divertono a fare da ‘inviati speciali’ all’interno degli eventi fieristici che li ospitano,

improvvisando interviste per sondare il pubblico e farsi conoscere. E’ qui che, dopo aver intervistato alcuni Cosplayer, si rendono conto che serve qualcosa in più alla band per attrarre anche quel pubblico così colorato! Ed ecco che arriva l’idea di ispirarsi al mondo del Cosplay. Il nuovo look va a segno (primo photoset professionale), insieme al nuovo approccio, più interattivo. Durante i loro spettacoli, infatti, gli Shinigami Squad danno spazio a tutti coloro che conoscono le loro canzoni lasciandoli liberi di poter salire e cantare assieme a

loro, tutto questo per regalare sia ai coraggiosi cosplayers che al pubblico un’esperienza unica! Novità all’orizzonte: A fine 2012 la band si è voluta concentrare sulla qualità delle loro canzoni. Hanno inoltre ampliato il loro repertorio e inciso alcuni brani in uno studio professionale (SOPOROCO Studio, Bologna). In quell’ambiente rilassato e accogliente la band ha dato il meglio di sé in un full immersion di quattro giorni. Qui potete trovare le recenti release in studio, i cui report sono reperibili sul loro canale youtube (clicca sui titoli): - Zetsubou Billy - Death Note Ending 2; - Pegasus Fantasy - Saint Seiya Opening; - Rose - Nana Opening.

Attualmente la band sta preparando la sua uscita estiva, più matura e impegnata a 360°, tra appuntamenti radio, photoset e date in tutta Italia..e all’Estero!! Non perdeteli anche su Cosplay OnAir!! Preparatevi ad un’estate Shinigami Squad!!!! Maura Pilleri Kahindra Redazione Cosplay OnAir

Ogni mercoledì dalle ore 20.20 in FM ed in streaming su

Radio Dimensione Musica

www.radiordm.it/live


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UN CICLONE DI NOME “SUPERMAN” Gruppo su Facebook: I FUMETTI SONO UNA COSA SERIA!

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uscita nelle Sale cinematografiche della nuova versione dell’Uomo d’Acciaio ci fornisce il pretesto per rivangare le radici di questo eroe in calzamaglia dalla fama imperitura. Con i suoi 80 anni di vita (l’esordio ufficiale è datato 1938 ma in realtà Jerome Siegel e Joe Shuster lo avevano creato cinque anni prima senza mai riuscire a trovare un editore che lo stampasse), Superman è entrato ormai a pieno diritto nella storia (Anche quella con la “S” maiuscola) del nostro pianeta. In questo articolo ci soffermeremo su uno degli aspetti, tutto sommato marginale, di questa storia, ripercorrendo, a grandi falcate, il cammino editoriale che Superman ha percorso in Italia. Si è trattato, come vedremo, di un percorso accidentato, interrotto da frequenti cadute alle quali hanno sempre fatto seguito miracolose resurrezioni. Come è giusto per tutte le figure mitologiche, le prime apparizioni del personaggio nel Bel Paese sono avvolte dalle fitte nebbie del mistero. In effetti, l’esordio dovrebbe essere avvenuto sul N° 19 degli Albi dell’Audacia (Luglio 1939Edizioni Juventus). Fu un esordio sotto mentite spoglie, perché, in ossequio alle leggi fasciste,

l’offensivo vocabolo venne trasformato in un roboante ed autarchico “Ciclone”. Seguirono altre sporadiche apparizioni su “Gli Albi dell’Audacia” e su “L’Audace” (...Complimenti per la fantasia!). Si trattava di storie rivolte ad un pubblico pre-adolescenziale e lo stile narrativo era ingenuo e ripetitivo, spesso oltre i limiti del comico. Le imperfezioni, e i rimaneggiamenti effettuati sulle tavole originali abbassavano ulteriormente la già modesta qualità. Lo scoppio della Seconda

Guerra Mondiale impose alla Patria cimenti ben più ardimentosi della lettura di un giornalino e la pubblicazione venne rapidamente accantonata. Spettò alla Casa Editrice Milano (poi divenuta Edizioni Mondiali), l’onore e l’onere di riprovarci. Così Superman ritornò su un’anonima collana antologica dal formato ridotto (stile albetto) e con una foliazione di appena 8 pagine. Ben presto, però, approdò sulla collana di punta della Casa Editrice quella “Collezione Uomo Mascherato” che dal N°

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giallo. Gli Albi del Falco ebbero una vita editoriale lunga e prestigiosa che raggiunse l’incredibile durata di 528 numeri (anche

in virtù della successiva cadenza settimanale). Cosa venne pubblicato sulle migliaia e migliaia di pagine di quegli albi? Pra-

ticamente di tutto! Inizialmente il materiale fu tratto dalle due testate – madri di Superman: Action Comics e, per l’appunto, Superman. In questo modo approdarono in Italia le opere di validissimi e sconosciuti artisti che rimanevano ignoti perché i credits erano assolutamente assenti. Eppure, i più esperti sapevano già distinguere il Superman squadrato dal torace possente e dalla granitica muscolatura di Wayne Boring da quello massiccio, ai limiti dell’obesità, di Al Plastino e avevano modo di apprezzare le prime prove grafiche di quello che sarebbe diventato il disegnatore per antonomasia dell’Universo di Superman: Curt Swan. Il successo di queste pubblicazioni fu epocale. Presto le due testate scelte inizialmente non bastarono a placare la sete dei lettori. Arrivarono le storie tratte da

World’s Finest Comics (con l’esordio italiano di Barman nel N° 75 dell’aprile 1955). Seguirono quelle di Superboy (ribattezzato Nembo Kid ragazzo) riprese dalle collane Superboy e Adventure Comics. Persino il lentigginoso fotografo d’assalto Olsen visse il suo momento di gloria con le storie estratte da Superman’s Pale Jimmy Olsen. Nel giugno del 1960, la Mondatori decise di affiancare agli Albi del Falco una collana gemella mensile: Superalbo Nembo Kid (poi rititolato Batman-Nembo Kid). Un settimanale, un mensile e tante pagine da riempire. Come già aveva fatto per i personaggi Disney, la Mondatori pensò di affiancare a quella americana una produzione italiana. Il direttore responsabile Mario Gentilini coinvolse nel progetto sceneggiatori come Pier Carpi e Roberto Catalano e disegnatori come Leo Cimpellin, Enzo Magni, Carlo Cossio, Marco Rota, Sergio Tarquinio, Lino Jeva, Paolo e Pietro “Montague” Montecchi. E nel frattempo si continuava a pescare nel copioso serbatoio della D.C Comics. Nel N° 197 degli Albi del Falco era arrivata “Supergirl (Nembo Star) di Jim Mooney ma l’onda lunga della Silver Age stava per arrivare anche in Italia con le nuove incarnazioni dei vecchi personaggi della National. In rapida successione arri-


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varono Flash (The Flash), Freccia Verde (Green Arrow), Il Segugio Marziano (Martian Manhunter), Lanterna Verde (Green Lantern), I Giovani Titani (Teen Titans), Falco e Alata (Hawkman & Hawkgirl), La Legione dei Super Eroi (Legion of the Superheroes). I giovani lettori dell’epoca ebbero modo di

appassionarsi alle storie narrate da John Broome, Gardner Fox e Bob Haney e di assistere alle evoluzioni artistiche di maestri come Carmine Infantino, Nick Cardy e Gil Kane. Nulla, però, dura per l’eterno. Qualcosa cominciò a rompersi. Col N° 529 la mitica testata si trasformò in Superman-

Nembo Kid che col N° 575 venne chiamata finalmente Superman e pubblicata nel formato Comic Book. Superman aveva riguadagnato la “S” sul petto ma stava perdendo i suoi lettori. L’inserimento di una serie di rubriche giovanilistiche dedicate alla canzone e al cinema, non giovò alla neonata testata, le storie erano diventate insulse e stucchevoli e, come se ciò non bastasse i continui e ridicoli interventi del codice di Garanzia della Morale stavano mandando tutto in burla. Siamo arrivati al 22 marzo del 1970. Col N° 651 di Superman la Mondatori chiude la pubblicazione rinunciando ai diritti sui personaggi DC. Il testimone passa alle edizioni Williams. Escono tre serie: Superman (nn1\11), Superman Nuova Serie (nn1\16) e Collana Super (nn 1\27). La qualità delle storie è in decisa risalita ma la Williams è una realtà editoriale troppo piccola per supportarle adeguata-

mente e passa la mano alla Cenisio. Le cose andrebbero anche bene, la cura degli albi è di buon livello, vengono finalmente riportati in calce i famigerati credits, le uscite sono regolari e cospicue (Escono 108 numeri del mensile Superman, 17 del trimestrale Superman Selezione e numerosi Albi fuori serie) ma ormai i supereroi sono al crepuscolo e non vendono più. Anche la Cenisio abbandona il campo. Anni duri attendono i fans italiani della DC Comics. La Rizzoli\ Glenat passerà come un tornado devastante pubblicando in maniera confusa ed irrispettosa il Superman post-crisis di John Byrne prima di cedere il pacchetto dei diritti alla Play Press che riporterà l’Universo DC in Italia in pianta stabile con una gestione controversa fatta di luci ed ombre, quelle stesse ombre che accompagneranno la pessima apparizione sul mercato italiano della spagnola Planeta (ricordata come un incubo da tutti i lettori italiani). Oggi la storia, tormentata e burrascosa di Superman è legata alla volenterosa RW-Lion. Se non altro questi ragazzi non hanno problemi con la lingua e sanno di cosa parlano. Come dire? Chi si contenta, gode! Pietro Zerella


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“COSPLAY GRILL PARTY” AD OZEGNA Su Facebook: Cosplay Grill Party

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osplay Grill party è un evento unico e imperdibile che unisce il piacere del cibo al divertimento del cosplay. L’evento si svolge il 7 Luglio ad Ozegna (TO), in via dello Sport 1, nel

parco annesso al Bar Trattoria Lorita che organizza in collaborazione con alcuni cosplayer questa fantastica festa estiva. Il parco sarà animato da numerosi stand di fumetti, oggettistica e tanto altro con fantastiche of-

ferte per i partecipanti. La grigliata dà inizio all’evento, è consigliata la prenotazione online a Gaia Cosplay o a Lorita Bar trattoria, ma non è obbligatoria! Scegliendo i due tipi di menù, di carne o vegetariano, ci si potrà

sedere ai tavoli del parco e venire serviti da fantastiche cameriere in stile maid giapponese. I menù sono a prezzo fisso di 8 euro, ma si potrà usufruire di tutti i servizi del bar tra cui i menù panino + bibita a soli 3 euro e 50. Dopo la grigliata l’evento si evolverà in un’entusiasmante gara cosplay a cui i partecipanti potranno iscriversi direttamente in loco la mattina stessa, un’attenta giuria valuterà costumi ed interpretazione dopodichè i migliori cosplayer riceveranno i fantastici premi sponsorizzati Guruguru fumetteria. Tanti giochi ed intrattenimento nel pomeriggio, karaoke, e balli di gruppo per tutti i gusti animati dallo staff di Cosplay Grill Party. Un’occasione da non perdere per festeggiare l’estate in compagnia. Gaia Cosplay


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IL “CARTOON VILLAGE 2013” TORNA A LUGLIO! www.cartoon-village.com

Dimenticate ogni altra fiera, ogni altra convention, ogni altro evento legato ai fumetti e ai cartoons: CARTOON VILLAGE è qualcosa di completamente nuovo. CARTOON VILLAGE non è solo un Festival. CARTOON VILLAGE E’ UN’ESPERIENZA!!!

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l 12, 13 e 14 Luglio, a Manciano torna il Cartoon Village la manifestazione dedicata al mondo dei cartoons e dei fumetti realizzata dall’Associazione culturale Cartoon Village in collaborazione con la Provincia di Grosseto, il

Comune di Manciano e la Consulta dei giovani di Manciano. Con Cartoon Village, per tre giorni i vicoli e i palazzi del centro storico di Manciano si trasformerrano fisicamente in quelli di un villaggio dei cartoni animati, dei fumetti, dei games e della fantasia. Come ogni anno Cartoon Village, dal mattino a notte inoltrata, ospiterà spettacoli no-stop, laboratori di fumetto, animazione e doppiaggio, incontri con alcuni tra i migliori disegnatori, doppiatori e musicisti itailani dei cartoon, anteprime

editoriali, talk show, parate musicali, “Reality cosplay contest”, mostre di fumetti, vignette satiriche, mercatino comics&manga, karaoke cartoon, proiezioni, area games, giochi interattivi, concerti e molto altro ancora. Inoltre, rispetto alle precedenti edizioni ci saranno divertentissime novità come il contest “Avis a Fumetti”, i Briganti del Cartoon Village (la serie a cartoni animati interamente scritta, disegnata, doppiata e sonorizzata dai bambini del Comune di Manciano), la

diretta ininterrotta con Radio Cartoon Village (grazie alla presenza di www.radioanimati.it), lo studio televisivo mobile di G.A.M. (Neko Tv), lo Spazio Comix Cafè e molti altri eventi per grandi e piccini. Non mancheranno infine i grandi momenti istituzionali del festival come Gente di Cartoonia (lo show dei cartoni animati),Vignette sul Ring (il contest-spettacolo di disegno umoristico), l’elezione di un “Sindaco a Cartoni” e il Cartoonia Music Festival, il concertone delle sigle tv con gli


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interpreti originali di sigle mitiche e senza tempo! Il programma, gli “Eventi Speciali” e il cast completo sono in continuo aggiornamento sul sito. Gli eventi in programma Cartoonia Music Festival 2013 Anche quest’anno, tra gli appuntamenti centrali del programma sarà proposto, in collaborazione con l’associazione Gente di Cartoonia, l’imperdibile Cartoonia Music Festival, il grande show che ripercorre i momenti salienti della storia dei cartoni animati attraverso le sigle e gli stessi storici protagonisti.

Fervono ancora i preparativi ma i protagonisti di quest’anno saranno sicuramente all’altezza di quelli che negli anni passati avete ascoltato e amato: Rocking Horse, Superobots, Raggi Fotonici, Clara Serina (Cavalieri del Re), Enzo Draghi, Katia Svizzero, Le Mele Verdi, Corrado Castellari, Maura e Manuela Cenciarelli (de I Nostri Figli), Bruno Chelli, i Fratelli Balestra, Claudio “Spectra” Maioli, Franco Martin, Silvio Pozzoli, Paolo Picutti, Roberta Frighi, Pietro Ubaldi, Fabrizio Mazzotta, Perla Liberatori, Stefano Onofri... e non vediamo l’ora di poter aggiungere i nomi di questa edizione!! Vignette sul ring

Non poteva mancare il consueto e atteso appuntamento con Vignette sul Ring, lo scontro a colpi di matita e di battute che vede sul palco i principali fumettisti e vignettisti italiani. “Vignette sul ring” è un autentico match umoristico/sportivo dove i “pugili” sono caricaturisti e disegnatori fra i più noti d’Italia. La gara, condotta da Gianfranco Tartaglia in arte Passepartout (vignettista per Il Messaggero, La Repubblica ecc.) e con la collaborazione della cartoon-band dei Raggi Fotonci, si volge da oltre 15 anni in giro per le piazze d’Italia e coniuga in modo brillante il fascino della competizione

con il divertimento, il sorriso, la maestria dei contendenti e la partecipazione del pubblico. Si svolge su un ring seguendo il rituale di un incontro di boxe: provare per ridere! Gente di Cartoonia Come gli aficionados sanno Gente di Cartoonia è un “talk show animato” che da circa 10 anni presenta e rappresenta in tutta la penisola il mondo dei fumetti e dei cartoni animati attraverso le varie professionalità di questo amatissimo mondo. Sul palco infatti sono di casa disegnatori, musicisti e doppiatori: la gente che materialmente da vita agli


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eroi della nostra fantasia! Finalmente si potranno scoprire i volti di chi normalmente lavora dietro le quinte: disegna i fumetti ed i cartoni animati, realizza le colonne sonore e le sigle dei cartoons, presta la propria voce ai beniamini di cinema e TV. Durante ogni appuntamento dello show “Gente di Cartoonia” si raccontano aneddoti legati al mondo dei fumetti e dei cartoni animati: disegnatori di livello internazionale raffigurano i loro più celebri personaggi, grazie ai più celebri doppiatori italiani a rispondere alle domande saranno direttamente Gatto Silvestro o L’Uomo Ragno e gli interpreti originali di musiche e sigle di cartoni animati cantano dal vivo inni generazionali che vanno da Mazinga ai Digimon, da Heidi alle migliori canzoni Disney.

Un Sindaco per il Cartoon Village La campagna elettorale è già iniziata e i contendenti alla nomina stanno affinando armi e programmi. A chi toccherà quest’anno la fascia di primo cittadino del Cartoon Village?

Ancora non si sa, ma da martedì 18 giugno saranno resi noti i nomi dei tre vincitori delle primarie. Come fare per eleggere il proprio sindaco preferito? E’ possibile votare sulla pagina facebook di Cartoon Village o mandare un’e-mail all’indirizzo info@cartoonvillage.com scrivendo nell’oggetto “Sindaco Cartoon Village” e nel messaggio il personaggio che si vuole eleggere come Sindaco! Dopo Spiderman, Lisa Simpson, Goku.... Chi sarà il prossimo Sindaco del Cartoon Village? Il Primo Cittadino ufficiale “amministrerà” il villaggio per la durata dell’evento, terrà comizi e potrà emanare nuove leggi all’interno del Villaggio dei Cartoni!

Laboratorio di disegno (Progetto “Avis a fumetti”) Un laboratorio costruito all’interno del Cartoon Village, che permette ai partecipanti di conoscere tutto il processo creativo che precede la realizzazione di un immagine, di un personaggio, di un paesaggio. Partendo dall’immaginazione fino alla realizzazione concreta di una piccola storia a fumetti. Grazie all’inedito accordo tra Cartoon Village e Avis Manciano (e con il contributo dell’Avis provinciale di Grosseto e l’Avis Regionale – Toscana) il laboratorio 2013 sarà incentrato sulla donazione di sangue. Tutti i lavori dei partecipanti saranno messi in mostra in tempo reale. I migliori tre diventeranno l’anima di un fumetto che sarà prodotto


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da Avis per sensibilizzare i più giovani alla donazione. Il fumetto, che conterrà anche tavole dei disegnatori professionisti presenti al Cartoon Village, sarà presentato ufficialmente a Manciano il 21 Agosto 2013. Laboratorio animazione I visitatori di Cartoon Village potranno partecipare a un laboratorio organizzato dallo studio d’animazione “MatitAnimata” e, attraverso un percorso didattico sia teorico che pratico, dare vita e movimento ad una storia interamente concepita, scritta, disegnata, doppiata e musicata all’interno di Cartoon Village. Cimentati anche tu con l’animazione!

I Briganti del Cartoon Village Cartoon Village sarà il luogo naturale in cui verrà ufficialmente proiettato e presentato pubblico e il lavoro svolto nei mesi scorsi dalle scuole elementari del Comune di Manciano. A partire da Aprile tutte le classi Terze e Quarte elementari del Comune hanno seguito alcune lezionispettacolo tenute da animatori, musicisti e doppiatori professionisti. Con il pretesto di raccontare la storia dei cartoni animati, sono state svelate ai ragazzi le “professioni dei cartoni animati” (dal disegnatore, al musicista, al doppiatore). L’approccio è stato quello empatico del “mo-


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nello curioso”: si rompe il giocattolo per vedere cosa c’è dentro e, una volta chiari i componenti del giocattolo, insieme lo si ri-assembla. Il risultato delle lezioni sono quattro piccoli cartoni animati interamente scritti, disegnati, doppiati, sonorizzati e musicati dagli alunni. I bambini hanno scelto come tema dei loro cartoons il brigantaggio, uno dei temi cari alle terre maremmane. La “mini serie” dei Briganti sarà proiettata tutti i giorni del Cartoon Village, a rotazione, nell’Area cinema. La sigla del Cartoon Village Finalmente il Cartoon Village ha una sua sigla originale! Si chiama appunto “Cartoon Village”, è stata

scritta e suonata dai Raggi Fotonici ed eseguita con il piccolo coro Happy Time! Mostre Tantissime opere di autori italiani ed internazionali saranno esposte all’interno dell’evento per tutta la durata della manifestazione. Fumettisti, vignettisti, coloristi, bozze di importanti animatori ecc…Dal giappone di Osamu Tezuka, alla Marvel di Stan Lee fino ai nuovi fermenti europei Disegno Live La Scuola Internazionale di Comics sarà presente al Cartoon Village con una mostra sul fumetto d’autore italiano. Ma sarà anche allestita un’area


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dove alcuni degli insegnanti, tra i più apprezzati fumettisti della scena internazionale, incontreranno il pubblico e dove gli allievi disegneranno e regaleranno i propri disegni a chiunque ne farà richiesta. Gioco di Ruolo dal Vivo Atmosfere fantastiche, avventure al limite dell’incredibile, mondi fantastici e colorati. Ecco cosa è possibile trovare con il Gioco di Ruolo dal Vivo, un teatro interattivo dove i giocatori vestono letteralmente i panni dei propri, confrontandosi in prima persona con avversari in situazioni fantastiche. Il G.R.V. è organizzato da “Clan (Armorieri)” e Era del Caos“.

Baby area I più piccoli hanno ovviamente uno spazio interamente dedicato a loro. Un’area intera che ospita gli animatori che inventeranno per loro giochi e strani divertimenti. Inoltre sabato e domenica sono previsti eventi speciali dedicati proprio ai più piccini che potranno divertirsi con i loro personaggi a cartoni più amati come Peppa Pig, i Gormiti, le Winx e Ben 10. Cine-Cartoon E che villaggio sarebbe senza un cinema? Nell’area Cine-Cartoon si susseguiranno senza mai fermarsi proiezioni animate, non ultimi i corti de “I briganti del Cartoon Village”.


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Mercatino Comics&Manga Nelle strade del centro sarà possibile visitare girare tra numerosi stand che ospitano tutto quello che riproduce e rappresenta il fantastico mondo dei cartoon. Fumetti, gadget, memorabilia e tanto artigianato. Sarà impossibile andarsene a mani vuote!!! Reality Cosplay Contest! Una vera e propria sfida a colpi di costumi e accessori, tutti costruiti con passione e cura dai nostri Cosplayer. E non sarà difficile girare per le vie del centro e incontrare i personaggi più famosi e popolari dei cartoni in carne e ossa. E come ogni star che si rispetta, saranno ospitati da set fotografici ufficiali,

o “foto-set” improvvisati. Sabato e domenica, il Sindaco di Cartoon Village presiederà la Giuria che premierà il miglior costume, la migliore interpretazione, il miglior accessorio, la migliore follia creativa. La Parapapà-parata! In apertura e in chiusura del Cartoon Village una parata-cartoon di Benevenuto e di Buonanotte! Musica, bande musicali, cosplayers e tutti i protagonisti di questo Cartoon Village 2013. Spazio Games E dopo tanto girare perchè non riposarsi attorno a un tavolino? Per un tè? NOOOO per giocare!!! L’Associazione Bandus


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curerà uno spazio dedicato ai giochi, nella loro più ampia accezione: dai giochi di carte a quelli di ruolo dal vivo, dai tradizionali giochi in scatola, ai quiz e ai rompi campo... ma non limitiamo la fantasia e quindi ci sarà tanto altro ancora! Spazio Comix Cafè’ (Incontro con...) Comix Café (www.comixcafe.it) presenta al pubblico di Cartoon Village le più curiose novità editoriali ma anche, uno ad uno, tutti i disegnatori e i doppiatori presenti al Festival e i loro più recenti lavori.


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È qui che sarà possibile scoprire i segreti dei disegnatori che terranno dei piccoli seminari dimostrativi della loro arte, le curiosità sul doppiaggio grazie agli incontri con i professionisti ospiti di Cartoon Village ed è qui che sarà possibile condividere le proprie passioni con gli artisti presenti nel “Villaggio dei Cartoni”! Radio Cartoon Village Radioanimati, la famosa radio web per tutti gli appassionati di cartoon (www.radioanimati.it) si trasforma per l’occasione in “Radio Cartoon Village”. In diretta da Manciano (e in diffusione per tutto il festival) tanta musica, tante interviste e la diretta, domenica pomerig-

gio, con il “Cartoonia Music Festival”. G.A.M. Neko TV La storica trasmissione tv dedicata al mondo dell’animazione nipponica (e non solo!) immortalerà il Cartoon Village e tutti gli eventi in programma. G.A.M. è uno dei programmi di punta di Neko TV, la prima emittente televisiva italiana completamente dedicata al mondo dei manga e dei fumetti. Gli ospiti del Cartoon Village FEDERICA SALFO: è una delle più apprezzate disegnatrici in forza alla Disney. I suoi crediti: disegnatrice e look-stylist di Barbie presso Mattel. Disegnatrice, inchiostratrice, stylist per The Walt Disney Company. Inse-

gnante presso la Scuola Internazionale di Comics PASSEPARTOUT: Gianfranco Tartaglia, in arte Passepartout, è uno degli storici maestri della satira disegnata in Italia. Negli anni le sue vignette sono state pubblicate su importanti testate nazionali, dal Messaggero e Repubblica. VITO POTENZA: fumettista, illustratore, vignettista. Ha collaborato con le Edizioni Master e il portale The First Place per la realizzazione di vignette, illustrazioni e strisce a fumetti. WALTER TRONO: fumettista e illustratore che collabora diverse case editrici italiane (Star Comics, Aurea) ed estere (IDW) come autore, illustratore e inchiostratore.

Attualmente fa parte dello staff di disegnatori di Dragonero, la nuova serie fantasy edizioni Bonelli Editore. MANUEL PACE: sceneggiatore di fumetti. Di recente pubblicazione L’Isola del Tesoro, riduzione a fumetti del celebre romanzo di Robert Louis Stevenson, uno dei più celebri romanzi per ragazzi di tutti i tempi. FRANCO BIANCO: è il direttore dello studio di animazione Matitanimata, ha collaborato ad alcune famossissime serie come RatMan, Lupo Alberto, Click & Kat e Angel’s Friends. RODOLFO TORTI: è uno dei disegnatori di Jan Karta, serie pubblicata anche dalla Comic Art, casa editrice di cui diventa anche responsabile. Attualmente lavora per la Sergio Bonelli editore per il famoso fumetto Martin Mystére. Nel 1995 ha ricevuto il prestigioso Yellow Kid come miglior disegnatore. Insegnante presso la Scuola Internazionale di Comics. ROBERTO DAL PRA’: insegnante alla Scuola Internazionale di Comics è il creatore della saga di Jan Karta. Ha scritto storie per Lancio Story e per l’Intrepido. Nel 1989 collabora con la Acme scrivendo varie storie tra le quali “L’uomo di Mosca”. Crea poi la detective Anastasia Brows le cui avventure sono pubblicate su L’eter-


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nauta. Nel 1986 riceve lo Yellow Kid come “migliore autore italiano”. ANTONIO BONANNO: grafico e illustratore ha lavorato per le case editrici Edinova, Edizioni Amici, Tropea Junior e Salani editore. Le sue illustrazioni sono state esposte presso lo Spazio Papel di Milano e selezionate per la rivista Illustrati della Logos edizioni. FABRIZIO MAZZOTTA: fumettista per Lupo Alberto e Acme Comics ma anche una delle voci più celebri dei cartoons: Puffo Tontolone, Krusty il clown dei Simpson, Mizar di Goldrake, Eros di Pollon e molti altri. TATIANA DESSI: è lei la voce di Peppa Pig, uno dei personaggi del momento! Ma, tra i tantissimi personaggi a cartoni doppiati, è anche Hello Kitty e T.K. dei Digimon. PERLA LIBERATORI: se al cinema è stata Cristina

Ricci, Hilary Duff o Scarlett Johansson nel mondo dei cartoni animati presta la voce a Stella delle Winx o alle protagoniste di serie cult come Pretty Cure, Full Metal Panic o Excel Saga. GIANLUCA CRISAFI: attore, sceneggiatore, adattatore, musicista e doppiatore. Per i cartoni animati ha prestato la voce, tra gli altri, a Kevin Levin in Ben 10; in tv è stato il vampiro Eric nella serie True Blood. STEFANO ONOFRI: attualmente attore di teatro, è tra le voci storiche dei cartoni: Gigi la trottola, Tin Tin, lo storico Spiderman a cartoni e il più recente Lupin III sono alcuni dei suoi personaggi più famosi. NINO SCARDINA: un grande del teatro italiano che al doppiaggio è stato il celebre coniglio Bugs Bunny, Apposai di Ranma ½ e Mister X de L’Uomo Tigre.

MANUELA CENCIARELLI: doppiatrice della principessa Jasmine nel colossal Disney “Aladdin” ma anche cantante, col coro “I Nostri Figli” di sigle TV come Belle e Sebastien o L’Ape Magà e storiche canzoni per bambini. MAURA CENCIARELLI: doppiatrice di Megan Griffin ma anche di Streghe, i Simpson, Digimon e altre serie di culto. È anche dj ma ha cominciato cantando, con il coro “I Nostri Figli” molte sigle tv e storiche canzoni per bambini. I CAVALIERI DEL RE: grazie alla magica voce di Clara Serina, grandi e piccini hanno sognato e continuano a sognare con le sigle di Lady Oscar, Kimba il leone bianco, Lo specchio magico, Libro Cuore, La maga Chappy, Fiorellino. SUPEROBOTS: sono loro sigle cult come Il Grande Mazinga, Daltanious, Jeeg

Robot d’acciaio, Gordian, Trider G7 e di tanti altri cartoni animati di successo degli anni Ottanta. ROCKING HORSE: capitanati dalla voce di Douglas Meakin, hanno firmato sigle come Candy Candy, Sampei, Forza Sugar, Il Dottor Slump e Arale ed altre ormai impresse a fuoco nell’immaginario collettivo. RAGGI FOTONICI: da 15 anni realizzano sigle per Rai, Cartoon Network, Dynit e altri canali tematici dedicati ai più piccoli. Grazie a sigle come Hello Kitty, Scooby Doo, la nuova Ape Maia, Digimon Xros Wars,Yo Yo, sono la colonna sonora delle nuove generazioni. FRANCO FASANO: uno dei più prolifici e apprezzati autori della musica leggera italiana ha realizzato moltissimi brani per ragazzi. Per la tv ha scritto sigle leggendarie come, tra le tante, Rossana, Il laboratorio di Dexter, Pesca la tua carta Sakura, Alf, Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo, Piccoli problemi di cuore, Calimero. GIAN PAOLO DALDELLO: se da piccolo è stato l’interprete solista della sigla di Remì, una delle più celebri di sempre, negli anni Novanta ha cantato la sigla cult delle Tartarughe Ninja ma anche di Capitan Dick, A tutto gas, He man, I Rangers delle Galassie o Gattiger. CV Staff


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BLACK BUTLER, IL MAGGIORDOMO DIABOLICO di Andrea De Rosa

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lack Butler - Il maggiordomo diabolico detto anche letteralmente “Il maggiordomo nero” (Kuroshitsuji) è un manga scritto e illustrato da Yana Toboso. Esso debutta il 16 settembre del 2006 sulle pagine di Monthly Gfantasy, magazine shonen di Square Enix. Il manga raggiunge in poco tempo un successo inarrestabile, tanto da produrre una serie animata, diretta da Shinohara Toshiya e prodotto da A-1

Pictures, composta da 24 episodi, iniziata nell’ottobre del 2008, cui è seguita poi una seconda stagione di 12 episodi nel luglio 2010. La storia si svolge nell’Inghilterra Vittoriana. Il protagonista è un giovane conte appartenente al nobile casato dei Phantomhive di nome Ciel. Questa nobile famiglia nasconde però un segreto: sono gli “investigatori privati” al servizio della regina Vittoria, che hanno il compito di indagare su importanti

fatti di cronaca o su vicende che potrebbero nuocere alla tranquillità del paese. Il casato viene soprannominato dalle forze dell’ordine: “I cani da guardia della regina”. Purtroppo la famiglia cadrà in rovina a causa di un terribile incendio, appiccato nella loro residenza, durante il quale i genitori del giovane nobile periranno. Ciel sarà l’unico sopravvissuto della tragedia, ma pagherà a caro prezzo questa sua condizione, in quanto

verrà rapito e seviziato. Mentre era rinchiuso in una gabbia, il ragazzino chiedeva aiuto affinché qualcuno lo liberasse. Ad accogliere questo appello sarà una voce misteriosa, che gli suggerirà di sfregare un misterioso simbolo e di pronunciare una oscura formula. Queste azioni potranno condurlo alla libertà. Fatto ciò, Ciel stipulerà un contratto con un demone che assumerà un aspetto umano e diverrà il suo maggiordomo. Il suo nome è Se-


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bastian Michaelis. Oltre a svolgere questa funzione, si rivelerà essere anche un eccellente guardia del corpo. L’aspetto di Sebastian è simile a quello del padre di Ciel come da lui espressamente richiesto. Sebastian spesso risponde agli ordini del suo padroncino quasi sempre con la frase “Yes, my

lord” (in inglese “Sì, mio signore”). Inoltre, spesso si rivolge a sé stesso attraverso la frase Watashi wa akumade shitsuji desu kara che può significare: “Sono solo un mero maggiordomo”, che nasconde in realtà la frase: “Sono un diavolo di maggiordomo”. Il simbolo del contratto stipulato con

questo demone, è impresso nel suo occhio destro, coperto sempre da una benda nera. Ciel una volta ritornato in società, assume il titolo di conte, divenendo così l’erede della famiglia Phantomhive e dirigendo la società Funtom, che produce giocattoli e dolci. Al servizio del piccolo nobile, oltre a Sebastian, vi sono altri quattro domestici, ognuno con delle peculiarità. Il primo, il Sign. Tanaka, era il vecchio maggiordomo di famiglia, molto legato al padroncino. L’autrice adora rappresentarlo in versione “SUPER DEFORMED” sempre occupato a bere il tè. Ad occuparsi della cucina vi sarà un ex militare di nome Bald, che pur svol-

gendo la funzione di cuoco non è assolutamente capace di cucinare. Questa attività infatti verrà poi svolta da Sebastian. Ad occuparsi delle faccende domestiche è la timida ed impacciata Mey Rin, un tempo cecchina professionista che ha un forte debole per Sebastian. E infine Finnian, il giardiniere combina guai, ma dolce e innocente, dalla forza sovrumana, dovuta ad esperimenti subiti in un manicomio. La seconda attività dei domestici di casa Phantomhive, è quella di proteggere il loro padroncino assieme a Sebastian. Negli eventi narrati nel manga, entrerà a far parte nella magione Phantomhive, un ragazzo specializzato nel trattare con i serpenti, di nome Snake. Nel corso della trama, il giovane Ciel si troverà a risolvere diversi casi. Quello più celebre, presente in entrambe le versioni, cartacea e animata, è il caso di Jack the Ripper (ovvero Jack lo Squartatore). Qui faremo la conoscenza di alcuni degli insoliti collaboratori del Conte e del suo mero maggiordomo: Law, trafficante di droga Cinese, che si spaccia per un mercante, spesso si trova a fornire informazioni al giovane. Undertaker, il cui nome rappresenta un gioco di parole, in quanto, essendo un becchino, si occupa di sotterrare le vittime degli


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assassini, esaminandone i cadaveri. Ad affiancarlo nelle indagini, vi è anche sua zia: Madame Red, donna di spicco dell’alta società, con la passione per il colore rosso e il

suo maggiordomo Grelle Suttcliffe. Questa coppia si rivelerà essere il leggendario assassino Jack the Ripper. Sotto le mentite spoglie di maggiordomo, Grelle è in realtà

uno Shinigami, rivale naturale del demone Sebastian per cui ha una cotta. Non dimentichiamo che, come tradizione dell’antica Inghilterra Vittoriana, i

giovani nobili erano già promessi in matrimonio ai loro coetanei delle grandi casate aristocratiche. Ciel non rappresenta un’eccezione a questa regola, in quanto è fidanzato con sua cugina Elizabeth, detta “Lizzie”figlia dell’austera sorella del padre. La piccola Lady è molto innamorata ed affezionata al promesso sposo, che pare non ricambiare con lo stesso calore, l’affetto della giovane, anche se è molto legato a lei. Per quanto riguarda l’anime, la prima serie va quasi a braccetto alla storia narrata dal manga, mentre la seconda serie dell’anime, che riprende la narrazione dal finale della prima, segue una sua strada, presentandoci due nuovi personaggi: il nobile Alois


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Trancy ed il suo maggiordomo demoniaco Claude Faustus. I due vengono sempre contrapposti a Ciel e Sebastian. Nota divertente ed originale di questa produzione fumettistica, sono appunto i titoli dei capitoli, che in ogni volume del manga sono solitamente cinque, definiti “episodi”. Ognuno di essi, è intitolato con un’indicazione temporale in inglese, nell’ordine “In the morning”, “At noon”, “In the afternoon”, “At night”, “At midnight” (rispettivamente “Di mattina”, “A mezzogiorno”, “Nel pomeriggio”, “Di notte”, “A mezzanotte”), anche se talvolta c’è un capitolo in meno e manca quindi una di queste indicazioni. Nonostante questo i capitoli seguono una numerazione continua che prosegue nei vari volumi. Ogni indicazione temporale è seguita dal titolo vero e proprio, for-

mato dalla dicitura “Quel maggiordomo”, tradotta però con “Il maggiordomo” nella versione italiana, seguita da una virgola e da una parola o frase composta da due kanji. Oltre al manga e alle due serie animate, sono stati tratti due musical, due drama CD (pubblicati, il primo il 10 agosto 2007 da Frontier Works e contiene molti dei personaggi comparsi nei volumi 1 e 2; e un secondo, pubblicato il 26 novembre 2008 da Aniplex), ed un videogioco per Nintendo DS (Kuroshitsuji Phantom & Ghost sviluppato da Square Enix pubblicato il 19 marzo 2009), ed è in produzione un film live action. Il film sarà girato in Aprile e uscirà nelle sale nel 2013. Sarà l’attore Hiro Mizushima a interpretare il “mero maggiordomo” Sebastian. Lo ricordiamo con la sua interpretazione nel ruolo

di un altro abile maggiordomo ispirato al manga: Mei-chan no Shitsuji. Il film è ambientato 130

anni dopo le vicende del manga. I registi sono Kentarō Ōtani e Keiichi Satō ed il produttore è Shinzō Matsuhashi. Il successo di quest’opera è dettato non solo dalla trama avvincente e dalle misteriose atmosfere Noir dell’Inghilterra Vittoriana, che fa da sfondo alle avvincenti indagini del piccolo Conte e del suo maggiordomo demoniaco, le cui vicende alternano caratteri dark e shonen, a tratti tipici della commedia, mostrandoci personaggi che sono molto più di ciò che sembrano. ADR


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SBAM! COMICS PRESENTA “SCHEGGE” www.sbamcomics.it - www.shop.sbamcomics.it

Il volume antologico a fumetti di Gianfranco Staltari e soci, finalmente in digitale...

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chegge, il primo volume antologico a fumetti di Gianfranco Staltari (giornalista e curatore di Horror Magazine), viene pubblicato finalmente in ebook da Sbam! Book in un volume che raccoglie quattordici storie a fumetti (quattro in più rispetto all’edizione cartacea pubblicata da E.F. Edizioni) che spaziano dall’horror al thriller, dalla fantascienza al noir, e disegnate da altrettanti disegnatori emergenti nel mondo del fumetto italiano e internazionale. Così scrive nella sua introduzione Andrea Cavaletto, sceneggiatore, tra gli altri, di Dylan Dog e Martin Mystére: “Schegge di orrore. Schegge di mondi popolati di zombi e vampiri e mostri fantastici che convivono in luoghi e tempi diversi, ma che sono comunque figli dello stesso Caos Primordiale da cui tutto ha origine, da cui ogni storia nasce. Le Schegge di Gianfranco graffiano, lacerano, fanno male, mettono a nudo ciò che c’è sotto la superficie, a volte fanno sgorgare sangue. Eppure sono intrise di una sottile ironia, di un umorismo nero che fa bene e diverte, che anestetizza il cuore e la

mente, facendoci evadere brevemente dai veri orrori della vita. E allora forza, lasciatevi graffiare anche voi da queste Schegge, e non abbiate paura del sangue. Perché nel sangue c’è un intero universo che pulsa...”. Ecco gli autori coinvolti: Stefano Fantelli (co-sceneggiatore nella storia Zombie For President), Valerio Nizi (Il viaggio), Michele Arcangeli (Dopo la pioggia e Vermi), Paolo Massagli (Un giorno dopo l’altro), Luigi Criscuolo

(Fino all’ultimo vampiro), Giovanni Timpano (Fan numero uno),Veronica Baeli (La memoria dell’acqua, Chi ucciderà la bestia cattiva?), Ilaria Tomasi (The final cut), Onofrio Cirillo(Zombie For President), Cristian Sbattentini (Sosta), Dario Viotti (Happiness is a warm gun), Marco Zorzan (The other side) ed Elena Cesana (Festa di carnevale). Il volume è disponibile e sull’eStore di Sbam! Book e su molte librerie online come: Ultima Books, IBS, LaFeltrinelli, BookRepu-

SCHEGGE di Gianfranco Staltari, edito da Sbam! Book (Adm Editore) pagine 124, costo € 6,05, anno 2013 Codice ISBN: 978-88-98140-091

blic, Rizzoli, Ebook.it, Cubolibri, LibreriaUniversitaria, NetBook.it, Ebookizzati.it, Hoepli.it e molti altre. Il booktrailer: http://www.youtube.com/ watch?v=FlmRlENJIrw ___________ Biografie Gianfranco Staltari Scrittore, giornalista pubblicista e curatore della rivista telematica Horror Magazine. In campo narrativo, alcuni suoi racconti sono contenuti nelle antologie 365 racconti erotici per un anno, 365 racconti horror per un anno (Delos Books) e Nero Liguria (Perrone Editore). In campo fumettistico ha collaborato con realtà italiane (Coniglio Editore, Tunuè, Edizioni Inkiostro, CutUp, Delos Books) e straniere (il magazine Heavy Metal tra tutti). Del febbraio 2012 è il volume antologico a fumetti Schegge, pubblicato con E.F. Edizioni e qui riproposto in una versione aggiornata in formato ebook. Ha curato le graphic novel El Brujo Grand Hotel di Stefano Fantelli (Cut Up), Blodymilla di Barbara Baraldi (Delos Books) e Morbo Veneziano di Danilo Arona (Cut Up). Ancora con Cut Up ha partecipato all’antologia Le Vendicatrici.


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Hanno collaborato: Stefano Fantelli: ha pubblicato per Mobydick Alla fine della notte, per CutUp Dark Circus, El Brujo Grand Hotel e Strane ferite e per Mezzotints Ebook Io sono il Brujo. Il suo e-book Bambine cattive (La Tela Nera) ha avuto più di 50.000 download.Non si sa nulla di ciò che tiene seppellito in giardino. Michele Arcangeli: diplomato alla Scuola Internazionale di Comics a Jesi, collabora con Gianfranco Staltari per alcuni progetti fumettistici. Veronica Baeli: ha frequentato la Scuola Romana dei fumetti e attualmente sta cercando di farsi strada nel difficile mondo dei comics. Elena Cesana: diplomata alla Scuola del fumetto di Milano, disegnatrice (L’Insonne) e copertinista per l’Eclisse Editrice (Milano Muta, Un destino inventato, La rua, Divorzio alla Milanese). Disegna con Roberta Ingranata la graphic novel Bloodymilla di Barbara Baraldi (Delos Books). È nello staff di Davvero (Star Comics) di Paola Barbato. Onofrio Cirillo: vive a Oxford, dove lavora nel campo dell’animazione. Esordisce su Strike (Star Comics) e realizza un episodio per la graphic novel El Brujo Grand Hotel (Cut Up).

Luigi Criscuolo: si diploma alla Scuola di Comics di Firenze e di Napoli e collabora con diversi autori per dar vita ai più svariati progetti. Paolo Massagli: nel 1996 è nello staff per la serie mensile Lenin della Marco Innocenti Editore. Collaboratore per varie riviste a fumetti (Desdy Metus, Speciale Eura, Fatece Largo). Come autore ha recentemente serializzato sul web Alice Nel Paese Degli Orrori, ha pubblicato Minifiabe (Cagliostro E-Press) e dal 2010 si autoproduce la serie a fumetti O.Z. Giovanni Timpano: collabora con diversi editori americani tra cui IDW (G.I.Joe: Infestation), Zenescope (Grimm Fairy Tales: The Library) e Moonstone (The Phantom Chronicles) ed è a lavoro su una serie con gli scrittori Brandon Jerwa (Vampirella, Hack/Slash) ed Eric Trautman (Red Sonja, Final Crisis: Resist). Ilaria Tomasi: frequenta la Scuola di fumetto Thelos di Massimo Dall’Oglio. Cristian Sbattentini: collabora come illustratore e disegnatore per Rainbow e Coniglio Editore. Dario Viotti: nel 2009 collabora con Tunué, Coniglio Editore ed Edizioni Inkiostro. Nel 2010 CutUp gli affida il concept dei personaggi di El Brujo Grand Hotel di Stefano

Fantelli, volume antologico per il quale realizza anche una trentina di tavole. Nel 2011 inizia la collaborazione con Aurea Editoriale; nello stesso anno realizza una delle tre storie presenti nel volume Erotico Nero, per AbsoluteBlack edizioni. Valerio Nizi: Diplomato alla Scuola Romana dei fumetti ha collaborato con Aurea Editoriale per la testata John Doe. Marco Zorzan: classe 1978, cittadino del mondo, viterbese di nascita, diplomato nel 1997 presso il Liceo Artistico della sua ridente città natale, si barcamena nel mondo dell’arte spa-

ziando dal fumetto alla pittura passando per la scultura. Attualmente collabora con diverse piccole e medie case editrice soprattutto per il mercato americano. Marco Dominici: lavora nel campo dei fumetti da diversi anni, ha collaborato come disegnatore e autore completo con diverse case editrici e testate, tra cui Coniglio Editore, 001 Edizioni, Heavy Metal Magazine e altri. Ha collaborato con Star Comics alla realizzazione della serie Davvero di Paola Barbato. La redazione di Sbam!


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SBAM! COMICS PRESENTA “PSEUDOSTUDIO” www.sbamcomics.it - www.shop.sbamcomics.it

L’unione fa la forza? Sì se a unirsi sono artisti con idee comuni e con una grande passione per la propria professione. È il caso dello Pseudostudio di Milano, che la redazione di Sbam! ha incontrato e intervistato.

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o scorso mese di maggio a Milano, in zona Porta Romana, è stata inaugurato un nuovo progetto nato dall’unione di alcuni protagonisti del fumetto italiano: lo Pseudostudio. In un momento così difficile per l’editoria italiana,

un gruppo di autori ha deciso di mettere insieme le proprie esperienze e di proporsi al pubblico con un’idea nuova e stimolante. Tra loro ci sono disegnatori dalla grande storia in Bonelli, come Fabiano Ambu e Sergio Gerasi, altri di scuola Disney, più orientati sul genere umoristico, come Stefnia Fiorillo, Gianfranco Florio e Luca Usai, ma anche uno specialista del disegno erotico come Alessandro Mazzetti (già ospite di Sbam!, con l’intervista sul nr. 8), e ancora Eliana Scozzaro con i suoi racconti, Davide Barzi (noto per il suo Don Camillo a Fumetti e per il lavoro sul compianto Enzo Jannacci), Maurizio Forte, con le sue illustrazioni grottesche e i suoi personaggi

Da sinistra: Alessandro Mazzetti, Luca Usai, Giancarlo Florio, Sbam-Sergio e Stefania Fiorillo

della Warner, e Massimiliano Zazzi, che ricopre un ruolo più gestionale, forte della sua attività a ComiXRevolution e alla Scuola del Fumetto di Bergamo. Noi di Sbam! abbiamo incontrato alcuni di loro pochi giorni prima dell’inaugurazione e siamo rimasti colpiti dal loro desiderio di voler condividere la loro passione per il fumetto con il mondo esterno e dalla loro voglia di far vedere al mondo che anche in Italia esiste una grande scuola. Uno spazio “aperto” Vedere artisti che lavorano insieme in uno stesso studio non è una novità, ma vedere una comunità di intenti come quella che abbiamo incontrato allo Pseudostu-

dio è cosa rara. Certo, il fatto di unirsi in un gruppo di lavoro ha anche motivazioni pratiche, che sfiorano la sopravvivenza, come ci ha spiegato Stefania Fiorillo: “Venendo dalla Disney, con Gianfranco e Luca ci appoggiavamo alla struttura dell’Accademia Disney, quindi lavoravamo insieme da un po’ di tempo. Poi la Disney si è trasferita e ha chiuso l’accademia, così ci siamo trovati a doverci organizzare da soli. Io per esempio ho comprato l’attrezzatura e mi sono trovata a lavorare nella stanza dell’appartamento che condivido con altre persone, e posso assicurare che passare direttamente dal letto alla scrivania, e viceversa, e una situazione terribile... c’è il rischio di rimanere in pigiama tutto il giorno. Dopo circa un anno trovare un posto era diventata una necessità”. Ma non ci sono dubbi sul fatto che questo gruppo non sarebbe mai nato se non ci fossero state motivazioni più forti e obiettivi comuni da raggiungere. “Prima di questa esperienza - ricorda Giancarlo Florio - insieme a buona parte di quelli che ora sono qui, ci siamo trovati in un vecchio studio (Spazio Tempo(rin), ndr), dove però c’erano modi diversi di concepire lo spazio,


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con la presenza anche di persone che non c’entravano nulla con il nostro mondo. Allora si è creato un gruppo a parte unito dalle stesse idee, che voleva creare anche degli eventi, e si è cercato uno spazio nuovo, dove provare a raggiungere gli obiettivi in comune”. Proprio l’esigenza di proporsi all’esterno è una delle caratteristiche principali dello Pseudostudio. “Lavorando e stando insieme è venuta fuori questa esigenza di proporsi verso l’esterno; era una cosa che apparteneva a tutti”, continua Florio. Un progetto propositivo dunque, come se ne vedono pochi in giro. Corsi e workout Guardando le esperienze lavorative dei partecipanti al progetto, è evidente che una delle cose posi-

tive dello studio è senza dubbio la varietà di generi: si va dalla Bonelli, alla Disney, fino al disegno erotico. Una caratteristica che ha convinto il gruppo della possibilità di poter organizzare corsi e workout. “Ognuno di noi ha specifiche diverse, per questo abbiamo intenzione di proporre corsi di fumetto - dice Luca Usai. - Prima dell’estate partiremo con qualcosa di generico, poi da settembre entreremo più nello specifico. Pensiamo anche a delle lezioni mirate, sull’inchiostrazione digitale, piuttosto che sulla scrittura...” “In studio abbiamo quasi tutte le figure per coprire un corso: colorista, disegnatore, sceneggiatore... L’obiettivo vuol essere quello di coinvolgere anche coloro che non sono interessati al fu-

metto in generale, ad esempio un grafico che voglia imparare a inchiostrare in digitale e che sia interessato a una singola lezione”, aggiunge Gianfranco Florio. Scoprire il backstage del mondo del fumetto I corsi sono solo uno dei modi con cui Pseudostudio vuole far nascere il contatto con l’esterno. L’inaugurazione del progetto è stato di per sé il primo di una serie di eventi che lo studio vuole organizzare in futuro. In particolare, si profila un gemellaggio con altre due interessanti realtà milanesi che hanno a che fare con il mondo del fumetto e dell’immagine. “È nostra intenzione quella di organizzare delle mostre in collaborazione con WOW Spazio Fumetto e con il Museo del Manife-

sto Cinematografico. L’idea è quella di realizzare mostre con un tema in comune e di mettere a disposizione il nostro spazio nei weekend, perché durante la settimana saremo impegnati in studio con il nostro lavoro”, commenta Fabiano Ambu. La prima occasione per vedere all’opera il gemellaggio potrebbe essere la serie di eventi legati a Star Wars in programma a ottobre. Un altro progetto prevede la partecipazione dello studio come luogo da visitare all’interno di un tour a tema organizzato per la città di Milano, come già esistono per il mondo della moda e del design. “Siamo stati contattati da un’agenzia turistica che organizza tour dietro le quinte del design, mostrando come si lavora


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negli studi di architettura; l’intenzione è quella di fare lo stesso col mondo del fumetto. Io stesso ho preso contatti con la Provincia di Milano per organizzare dei tour che passino da WOW Spazio Fumetto e poi da Pseudostudio: l’idea è di mostrare sia la parte culturale ed espositiva, sia quella professionale e lavorativa. I partecipanti al

tour potranno visitare lo studio durante la settimana, vedere come lavoriamo, farci delle domande. A Milano c’è tutto un mondo di professionisti del fumetto che merita di essere conosciuto”, dice Fabiano Ambu. Anche tramite i tour, Pseudostudio vuol realizzare un altro degli obiettivi comuni a tutti i

partecipanti al progetto, forse il più importante. “Dobbiamo organizzarci, perché il nostro lavoro primario rimane quello di fumettisti, ma credo che sia una cosa importante ricordare che a Milano, oltre il Manga, esiste una realtà importante del fumetto italiano: qui, ad esempio, ci sono case editrici importanti come Bonelli, Astorina, Disney...

ci vorrebbe un Fumetto Italiano Festival! Ben venga il Manga, ma ci si dimentica di grandi autori italiani; dimenticandoci della nostra grande produzione si rischia di impoverirci sempre di più. Lo studio serve anche a ricordare che esiste questa realtà”, conclude Ambu. La redazione di Sbam!

SBAM! COMICS PRESENTA “OPONO” www.sbamcomics.it - www.shop.sbamcomics.it

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pono, la cupa, nerissima ragazzina afflitta da tante paure, tutte ben rappresentate... dalla sua ombra! Un umorismo nero, splatter, diretto, reso con tratto freddo da Zim: colpisce lo stomaco del lettore che però si diverte con le tragicomiche peripezie di questa piccola adolescente complessata, cui pare non possa andarne bene una. Come a un Wile Coyote umanizzato. Non esiste modo di morire che lei non immagini, salvo poi tornare viva e vegeta nella pagina successiva. Tanto è tutto solo un sogno. Anzi, un incubo. Un incubo per Opono, un sorriso liberatorio per il lettore. “Opono è la rappresentazione della paura” spiega la sua autrice. “La paura del nucleare, della morte, del mostro sotto il letto. La schizofrenia di Opono mi

permette di rappresentare tutto ciò ma di farla sopravvivere sempre, perché non importa quante volte lei muoia...Tutto capita solo nella sua testa, così ogni volta è pronta per una nuova (dis)avventura. È un personaggio molto versatile, non ci sono limiti per lei,

perché non si può dare un confine alla follia. Ma io cerco di trovare il lato comico anche nelle situazioni più cupe”. Degno rappresentante delle fobie di Opono è l’Ombra Cattiva che segue la protagonista, come suo contraltare. “I

bambini creano spesso degli amici immaginari, ma solo Opono ha un’Ombra psicopatica come compagna di giochi”. L’ebook di Opono è proposto nella collana Sbam! Book: una serie di volumi in formato elettronico rivolti agli appassionati del fumetto, dell’illustrazione e del cartoon. Sono divisi in tre tipologie: volumi A fumetti, con le proposte di autori noti o emergenti; volumi SUI fumetti, per analizzare e approfondire il mondo dello Spettacolo Disegnato; volumi VARI, per conoscere altre forme d’arte visiva, comunque “parenti” del fumetto, o per scoprire altri suoi aspetti spesso trascurati. Proposti da “Sbam! Comics”, sono disponibili sul sito. La redazione di Sbam!


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L’ARTE DI MAX FERRIGNO... A ROMA!

Su Facebook: Ataru MaxFerrigno Moroboshi - www.maxferrigno.com

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o shock è stato nel 2005! Prima facevo finta di essere adulto... ero conosciuto, come artista, per opere di tematica sociale. Finché, un pomeriggio primaverile, mi sono imbattuto in una mostra dell’artista giapponese Takashi Murakami. Nelle sale della fondazione Re Baudengo a Torino, tutte le mie certezze crollarono in un istante. La voglia di ritornare nella mia vecchia cameretta di bambino è stata irresistibile. Ho tirato fuori tutti i miei vecchi giocattoli, ho iniziato a riascoltare le vecchie sigle dei cartoni animati della mia infanzia ed ho iniziato a riguardare il mondo con tinte colorate e da allora non ne sono più uscito!

La mia creatività ha avuto un sussulto e le visioni delle mie future opere hanno iniziato ad accompagnarmi giorno e notte, come splendide presenze di amici immaginari. Ho mostrato i miei bozzetti ad una collezionista che su due piedi capì le potenzialità di questo sogno e decise di finanziare la mia prima intera collezione. Dopo aver

presentato le opere di due anni di lavoro a Milano, arrivarono le prime richieste delle gallerie, Roma, Torino, Carrara, Berlino, Detroit e tante altre. Ad oggi sono arrivato alla mia quarta collezione, che presenterò il 13 luglio alla prestigiosa Mondo Bizzarro Gallery di Roma. Questo nuovo progetto

prevede 12 tele con protagoniste le eroine della mia infanzia Cartoon, rivisitate in chiave Pin Up. 12 come i mesi dell’anno, poiché diventeranno calendario. Questi soggetti sono come surreali Cosplayer che, con la passione che contraddistingue questo nutrito esercito di novelli Peter Pan, si travestono in modo sensuale nei loro personaggi preferiti. Da quel giorno del 2005 ho iniziato a studiare il fenomeno dei Cosplayer e me ne sono innamorato perdutamente (ho anche provato l’ebrezza, una divertente apparizione come Lord Voldemort a Lucca 2011!!) ed ho voluto omaggiarlo, a mio modo, con queste opere.


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Un piccolo sogno sarebbe quello di vedere dei Cosplay al vernissage del 13 luglio, sarebbe come trasformare la galleria in una proiezione tangibile del mio mondo

immaginario. Quindi... appuntamento al 13 luglio alla Mondo Bizzarro Gallery di Roma, via Sicilia 251! Max Ferrigno


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ANIME CLASSICS: “LULU’ L’ANGELO TRA I FIORI” Su Facebook: Faby Grouchy

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aghette, maghette... sono tante le maghette (o majokko) che ha prodotto il Giappone dal lontano 1966, anno in cui Sally la maga inaugurò il filone fino ad ‘oggi. All’interno di tale genere possiamo individuare, a grandi linee, due tipologie di fanciulle magiche. La prima, delle cosiddette maghette terrestri, è dedicata a quelle ragazzine del nostro pianeta che per qualche motivo, hanno ricevuto in regalo da un essere fatato o da un extraterrestre dei poteri magici (Stilly dello

specchio magico,Yu di Creamy Mami, Mai di Magical Emi...). La seconda comprende maghette aliene o streghette originarie di un’altra dimensione, giunte sulla terra per portare a compimento una missione o per seguire un periodo di tirocinio (Chappy, Bia, Gigì, Lalabel...). La dolce Lulù appartiene alle "maghette terrestri". Benché venga sempre annoverata tra quelle aliene per la sua lontana parentela con esseri fatati, non proviene da nessun mondo incantato, né tantomeno è munita di facoltà magiche, e

Titolo originale: Hana no ko Lun Lun (La bambina dei fiori Lun Lun) Soggetto: Shiro Jimbo, Noboru Shiroyama Character designer: Michi Himeno Animazioni: Eiji Itoh Regia: Hiroshi Shidara Musiche: Hiroshi Tsutsui (in Giappone) Mark Mercury (in Italia) Produzione: Toei Animation / TV Asahi (1979) Numero episodi: 50

può essere considerata una normale ragazza terrestre alla quale, solo successivamente, verranno donati poteri speciali (come ad es.Yu di Creamy). Lulù non rientra interamente in nessuna delle due categorie, rappresentando una via di mezzo e per questo un caso a parte, se non l’unico (e anomalo), all’interno dell’“universo maghette”. Lulù (Lun Lun), una bella adolescente di sedici anni, amante dei fiori, discende dalla stirpe degli “Angeli dei Fiori”, ed è l’unica in grado di rintracciare il rarissimo “Fiore dai sette colori”. Il principe ereditario del Regno dei Fiori potrà succedere all’attuale anziano re solo grazie al ritrovamento di questo esemplare unico che cresce in un luogo imprecisato della terra. La fanciulla viene dotata di una spilla dai poteri magici e di due angeli dei fiori incarnatisi in Dundù (Nubo) e Nanà (Cat), rispettivamente un cane ed un gatto parlanti, con l’incarico di aiutare e scortare la giovane nella lunga ricerca del fiore. Il viaggio di Lulù è la metafora del suo cammino interiore, che attraverso il susseguirsi di numerose esperienze la condurrà all’ età adulta. Ogni volta che Lulù si troverà ad affrontare una

situazione difficile, assumerà le capacità e l’ abito adatti alla circostanza, semplicemente puntando la spilla verso un qualsiasi fiore e pensando intensamente alla trasformazione che desidera. Avremo così, ad es., Lulù pilota, Lulù cavallerizza, Lulù ballerina, Lulù alpinista, ecc... (un po' sulla scia di Cutey Honey). Nel suo peregrinare per il mondo, toccherà anche la nostra penisola, Lulù verrà costantemente seguita da lontano da un ragazzo di nome Celi (Serge), un fotoreporter vagabondo ed enigmatico, che la consiglierà e aiuterà sempre nei momenti critici, per poi puntualmente scomparire, ma non prima di aver lasciato semi di fiori a tutte le persone che si sono imbattute in Lulù e nella sua bontà. La nostra eroina dovrà vedersela, inoltre, con due loschi individui, anch’essi Spiriti dei Fiori con poteri magici, Togenicha (id.) e Iavoque (Yaboki), intenzionati a rubare il favoloso fiore a Lulù per potersi impossessare del trono. L’anime è stato prodotto nel 1979 dalla TOEI Doga e si articola in 50 episodi, su soggetto e sceneggiatura di Shiro Jimbo (lo stesso di Sandybelle). Il character designer è ad opera di Michi Himeno (Saint Seiya, Lady Oscar...), disegni e animazioni sono a cura di Eiji


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SIGLA TV ITALIANA -------------------------Testo: Lucio Macchiarella Musica: Mike Fraser, Douglas Meakin Arrangiamento: Mike Fraser Realizzazione: Olimpio Petrossi Interpreti: Rocking Horse Edizioni, Etichetta, Produzione e Distribuzione: RCA Durata: 3’57” Anno: 1981 TESTO: Benvenuta Lulù tra i fiori Lulù dolce angelo sei tu con quel gatto follia e quel cane magia e l’allegra compagnia Dolce, dolce Lulù mondo biondo Lulù Luna, stella Lulù tutta bella Lulù cuore, semplicità mare, serenità occhi di prateria bocca senza bugia Via... dal tuo paese a cercare vai in un fiore Lulù un tesoro Lulù per chi non sorride più la speranza sei tu per chi vive lassù al di la di tutto il blu Corri, corri Lulù viso rosa Lulù cielo chiaro Lulù pace, sogno Lulù fiore della bontà

sole sulla città canto di poesia vento che scappa via Sei... l’attimo vero che tornerà nelle case Lulù nelle strade Lulù sempre dove passi tu sei la felicità l’avventura che va che nessuno fermerà Dolce, dolce Lulù mondo biondo Lulù Luna, stella Lulù tutta bella Lulù Corri, corri Lulù viso rosa Lulù cielo chiaro Lulù pace, sogno Lulù fiore della bontà sole sulla città canto di poesia vento che scappa via dolce, dolce Lulù mondo biondo Lulù Luna, stella Lulù tutta bella Lulu’ corri, corri Lulu’ viso rosa Lulu’ cielo chiaro Lulu’...

Itoh mentre la regia è di Hiroshi Shidara (Candy, Lalabel...). L’animazione televisiva punta solitamente al risparmio e in questo caso è appena sufficiente, pur raggiungendo occasionalmente risultati soddisfacenti. Proprio un’animazione non molto curata fa automaticamente scadere un design di base altrimenti sobrio e gentile (della Himeno). I fondali nei quali agiscono i personaggi, per quanto corposi e ricchi di tinte, si rivelano poveri e troppo simili tra loro. Il luogo geografico in cui si svolge l’azione, non è intuibile facilmente, se non in quelle scene e sequenze in cui compare un monumento o un edificio famoso della località. Le strade, le case o la natura non sono caratterizzate e potrebbero trovarsi in qualsiasi posto e allo stesso tempo da nessuna parte. Ci troviamo dinanzi ad ambienti generici, impersonali, a volte anche piuttosto squallidi che solo in scarse occasioni risultano funzionali: questa carenza appartiene ad altri cartoni seriali, sia giapponesi che americani. Dal canto loro, gli episodi, sebbene legati da una trama di fondo, sono tutti indipendenti. Lo svolgimento di ciascuno di essi avviene seguendo all’incirca le medesime tappe senza però risultare mai noioso, in quanto la regia di Shidara, pur non brillando per precisione, è grade-

vole. Ogni episodio risulta ritmato e frizzante e non ci sono momenti di stanca nel suo procedere. Tutto ciò anche per merito della colonna sonora giunta in Italia a cura dell’americano Mark Mercury che riesce efficacemente a sottolineare ogni situazione con la sua varietà musicale surclassando di gran lunga quella originale giapponese ben più banale. Provate a seguire la serie prestando un orecchio di riguardo alle musiche e ve ne accorgerete. Queste spaziano dal rock leggero, al melodico; l'uso di chitarre classiche è frequente, fino a giungere a brani musicali d’atmosfera quasi di stampo new age, assolutamente perfetti per un anime dai toni così dolci e delicati. Non ultima, è da menzionare la sigla italiana composta e cantata dai Rocking Horse (nonché Superobots), montata sulle curatissime immagini dell’opening e dell’ending originali giapponesi. I Rocking Horse optarono per un sound più soft e romantico rispetto al country di


Foto: Simone Ceccano

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Candy Candy. Le caratterizzazioni psicologiche di tutti i personaggi appaiono piuttosto piacevoli, sopratutto quelle di Dundù e Nanà e dei cattivi di turno, mentre la protagonista e il suo lui risentono di classici e collaudati cliché (belli, forti e dal grande cuore) ma ne escono comunque abbastanza simpatici e convincenti senza cadere nel buonismo gratuito. Passata alla “storia” dei cartoons l’idea del differente messaggio finale di ogni episodio, espresso per mezzo del linguaggio floreale secondo cui, ad ogni fiore si attribuiscono uno o più significati ben precisi. In Italia Lulù arrivò nel 1981 e pur non raggiungendo i livelli di popolarità di Candy o Lady Oscar, anch’esse serie coeve, ebbe un discreto successo e lo testimonia il relativo merchandising, non ricchissimo ma di tutto rispetto. Ricordiamo le diverse pubblicazioni librarie per bambini e specialmente l’album di figurine Panini, veramente ben fatto, se non fosse per le terribili illustrazioni, tutte italiane che corredavano il suo interno. Seconda, ma non per importanza, la doll della Polystil (la stessa ditta che importò le bambole di Candy). In verità, la bambola non era molto somigliante alla Lulù televisiva, ma era provvista di spilla floreale fedele a quella vista in tivù e proporzionata alla

persona. Furono persino messi in commercio i peluche delle due mascotte: il cane Dundù e la gattina Nanà. Infine, i 45 giri con la sigla dei Rocking Horse e un 33 giri o audiocassetta della collana Tivùlandia con il riassunto dell’avventura di Lulù (una sorta di drama) interpretato dai vari doppiatori, intitolato “La storia di Lulù l’angelo tra i fiori”. Completava il tutto un film di montaggio italiano tratto dalla serie, proiettato nei cinema (proprio come accadde a Candy, Oscar, Cap. Harlock). La serie ebbe numerose repliche negli anni ‘80 per poi, purtroppo, scomparire dai nostri teleschermi (stessa sorte toccata ad un’altra maghetta, Lalabel). Dopo una lunga assenza, nel 2004 Lulù è ritornata in tv e da un paio di anni è in circolazione anche una mediocre edizione in DVD. Una serie che, a distanza di anni e nonostante i limiti soprattutto tecnici a suo carico, potrebbe essere ancora godibile e avvincente, in grado di affascinare con la sua semplice fiaba anche le nuove generazioni. Che ne dite di ripartire tutti insieme alla ricerca del Fiore dai sette colori con Lulù? “Benvenuta Lulù, tra i fiori Lulù, dolce angelo sei tu...” (Rocking Horse). Fabio Cassella


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AGGANCIAMENTO!

www.facebook.com/lalabardaspaziale

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onnichiwa a tutti i lettori di JAPANIMANDO e benvenuti all’appuntamento con “L’Alabarda Spaziale – Modellismo robotico”. Prima di iniziare, mi sento in dovere di ringraziare tutti voi lettori, perché questa webzine ha superato quota 31.000 lettori!!! Quindi, un caloroso ARIGATOU GOZAIMASU!!! Questo mese parlerò di un argomento come mi sta molto a cuore. Non sto parlando di un modello particolare, di una casa produttrice specifica o di un marchio,

bensì di una vera e propria filosofia che si nasconde dietro alla maggior parte delle serie robotiche. Per introdurvi a questo concetto, basta una sola affermazione: “L’unione fa la forza”! Parlo dell’unione, della fusione, dell’agganciamento: tutte parole urlate con decisione prima della formazione dei nostri amati robottoni nipponici. Quanti ne ricordiamo? Il primo, storico, Getter Robo, passando per Vultus V, Combattler V, Zambot 3 e Golion, fino a Ginguiser, Astrorobot il meno conosciuto Saikyo Robo Daioja e i recenti Tengen Toppa Gurren Lagann, Aquarion e Shinkon Gattai Godannar... E chissà quanti altri, mai arrivati in Italia! Il concetto è molto semplice. L’unione di più elementi, guidati a loro volta da altrettanti piloti, per formare un’entità potente, invincibile, in grado di vincere la battaglia contro il nemico invasore di turno. Una vera e propria celebrazione del-

l’altruismo e dell’idea di amicizia, del “tutti per uno, uno per tutti” che i giapponesi, con i loro capolavori, ci hanno sempre voluto insegnare. Unica eccezione non robotica è il mitico Supercar Gattiger, dove questa filosofia viene applicata alle macchine da corsa che unendosi formano un superveicolo ancora più potente e veloce. Il nome, infatti, deriva dai termini giapponesi “gattai” (unione) e “tiger”. Certo, in diversi casi si va inevitabilmente a cadere sugli stereotipi tipici dei

“Super Sentai” ovvero i classici 5 eroi (il bello, il tenebroso, la ragazza, il ragazzo corpulento e il bimbo prodigio occhialuto) ognuno con la sua uniforme di diverso colore (nell’ordine: rosso, nero o blu, rosa, verde e giallo). Ma questo poco importa ai veri appassionati, che ormai riconoscono in queste caratteristiche uno standard dei robot formati da più elementi. In altri casi, invece, il pilota rimane uno ma il robot è comunque il risultato di un


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unione di altri elementi (es. Daitarn 3, Ufo Senshi DaiApolon, Daimos, Trider G7, Daikengo). Rimangono fuori da queste categorie i capo-

stipiti, gli storici robot nagaiani Mazinger Z, Great Mazinger, Jeeg e Grendizer, veri e propri eroi “solitari” che potevano solamente con-

tare sull’appoggio di personaggi secondari. Questa splendida filosofia dell’unione e dell’aiuto reciproco viene pienamente svi-

luppata, in modo essere capita in maniera “materiale”, negli splendidi modellini che noi appassionati adoriamo. Partendo dai primi modelli Popy, Bandai e Takatoku fino ad arrivare ai moderni Soul of Chogokin della Bandai e ai modelli CM’S, Max Factory e via discorrendo. Roberto “Robb” Morello


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“SIMPATIA POR EL DEVIL” DI M. Á. MARTIN www.edizioninpe.it

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dizioni NPE annuncia una nuova collaborazione con il portare Verticalismi.it e l’artista spagnolo Miguel Ángel Martin. Sul noto sito di fumetti on-line, a partire da quest’estate, verrà pubblicata con cadenza bisettimanale l’edizione italiana di Simpatia Por El Devil, serie di strisce dissacranti definite dal suo stesso autore: “un mix tra Animal Farm di George Orwell e le favole di Esopo. Uno sguardo acido sulla natura umana.” L’opera, pubblicata in Spagna da Tam Tam Press, vede il creatore di Brian The Brain nuovamente alle prese con strisce brevi dall’alto contenuto caustico e un chiaro messaggio politico, dove i protagonisti sono greggi di pecore asservite e i loro cani padroni, in un escalation di violenza e note morali. L’iniziativa, che prevede la pubblicazione integrale e gratuita sul web delle strisce tradotte, nasce

dalla volontà della casa editrice di ampliare il pubblico del genio spagnolo autore di capolavori come Psychopathia Sexualis e, appunto, Brian The Brain (di cui ha appena dato alle stampe l’attesissimo seguito: Brian da adolescente), sfruttando le potenzialità della rete e rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni di lettori, in particolare dopo il successo riscontrato dal videogioco tratto dal volume Bug (2012).

Miguel Ángel Martín (León, 1960), definito “uno dei migliori disegnatori europei” dalla rivista «Time», è uno degli scrittori ed autori di fumetto spagnoli più conosciuti nel mondo, insignito del Premio Yellow Kid come miglior autore straniero (Roma, 1999), considerato l’Oscar per eccellenza del fumetto. La rivista «The Face» lo inserisce nella lista dei migliori illustratori del secolo. Il suo stile elegante e preciso contrasta con la durezza dei suoi temi,

sempre provocatori e dotati di un corrosivo senso dell’humour. In Italia il primo volume di Brian the Brain ha vinto il Premio Attilio Micheluzzi (Napoli Comicon, 2003), viene scelto come il «Miglior libro di scuola europea» nel Romics del 2006 ed è stato votato come il miglior volume a fumetti da «La Repubblica XL», nel 2007. Ha collaborato come illustratore ed autore di fumetti con riviste e quotidiani come El País, Marie Claire, Rolling Stone, GQ, Maxim, Funeral Party (USA), Panik (USA), Malefact (USA), Torazine, Selen, Blue, Babel (Grecia) e tantissimi altri. Nel 1995 fu protagonista di uno dei più clamorosi e controversi casi di censura del nostro Paese, quando il suo Psychopatia Sexualis venne posto sotto sequestro dalla magistratura italiana. NPE Staff


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IL RITORNO DEL “FANTAEXPO” DI SALERNO www.fantaexpo.it

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orte del notevole successo della prima edizione, torna “FantaExpo Salerno”, con la sua seconda edizione che si terrà dal 6 all’8 Settembre presso il Centro Sociale di Pastena a Salerno!

Una manifestazione che coinvolgerà non soltanto agli appassionati del fumetto, ma chiunque abbia voglia di lasciarsi trascinare nel mondo della Fantasia e coglierne tutte le sue forme. Sarà come un viaggio che stimolerà

l’immaginazione e calerà i visitatori in atmosfere fantastiche che permetteranno loro di divertirsi in maniera del tutto differente. La massiccia presenza di Cosplayers, appassionati che vestono i panni dei loro perso-

naggi dell’immaginario preferiti, contribuirà a rendere quest’esperienza ancora più speciale! Gli intrattenimenti non mancheranno di certo, dalle attività da seguire che si terranno sul Palco, come l’immancabile gara Cosplay, i concerti oppure i dibattiti sui più svariati argomenti, ad attività ludiche per mettere alla prova le proprie capacità, i videogames o magari i giochi di carte ufficiali, gli appassionanti tornei o i giochi che si terranno per tutti gli spazi della fiera. Per gli amanti dei videogames avremo un’area games molto fornita. Giochi popolari, in cima alle classifiche del momento, ma anche giochi completamente nuovi, tutti da provare. Ma non ci si limita al campo tecnologico: ci si potrà divertire anche con i classici giochi da tavolo! Tutte le famiglie, o i numerosi gruppi di amici, potranno cimentarsi con giochi semplici e simpatici o di impegnativa strategia. Per gli appassionati di carte, saranno disponibili aree gioco e tornei interamente dedicate alle serie più popolari come “Yu-gi-oh!” e “Magic”! Ancora, ci sarà la possibilità per i cultori di arte e fantasy d’incontrare diversi ospiti di prestigio,


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legati ad ambienti molto differenti tra loro, oppure di assistere a magnifici spettacoli musicali e teatrali. Ma non è finita qui!!! Amanti della cultura giapponese, ce n’è anche per voi! Nella nostra area Japan non solo potrete assistere a numerose attività culturali come lezioni di lingua e di scrittura, laboratori per la creazione di oggetti tradizionali, dibattiti e workshop su usi e costumi nipponici, ma anche farvi viziare dalle nostre meravigliose Maid, ragazze in costumi da cameriera che vi coccoleranno con dolci prelibati e gustose bevande. Potrete partecipare ad attività tipiche delle fiere popolari del lontano Giappone, tra giochi divertenti e dimostrazioni pratiche di alcuni dei loro usi. Ci saranno ambienti straordinari, personaggi caratteristici ed attività tutte da scoprire. Un’area Japan rinnovata che darà a tutti l’opportunità di calarsi davvero nelle atmosfere orientali. Ma non abbiamo pensato solo a luoghi e culture così lontani... Si assisterà, infatti, anche un evento a tema steampunk, un filone del fantastico-fantascientifico fatto di ambientazioni che richiamano la Londra vittoriana e di macchinari con tecnologia retrò.Verrà

dato modo agli amanti del genere di far parte di quel mondo fatto di ingranaggi, vapore e maniere cortesi d’altri tempi. Tantissime attività a tema e singolari scenografie aiuteranno nell’impresa! E no, non ci siamo dimenticati dei più piccoli! Sarà infatti presente un’area a tema Disney piena di simpatici giochi e attrazioni. L’abbiamo sognato tutti, almeno una volta, di essere nei panni di una delle nostre principesse preferite, o di vestire i panni di un nobile cavaliere. Bene, questa è l’occasione giusta per realizzare quel piccolo ed innocente sogno! E per gli amanti della magia, il FantaExpo rinnova l’evento a tema Harry Potter, anch’esso ricco di attività divertenti, completamente rivisto e notevolmente migliorato! Tra la rievocazione del “ballo del ceppo” e lezioni di pozioni, avremo una serie di “magiche” usanze che faranno assaggiare ai “babbani”, la vita della Scuola di Magia più famosa della letteratura. In che casa vorreste essere smistati? Insomma, è un’esperienza da non perdere, una vera e propria magia che vale la pena vivere! FE Staff


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“DYLAN DOG” E L’ELABORAZIONE DEL LUTTO http://digilander.libero.it/romanzi/ - www.psicologi-italiani.it

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ell’autunno del 1992 a circa sei anni dall’uscita del primo numero di Dylan Dog, effettuai una ricerca mediante questionari anonimi per studiare la relazione tra il piacere della lettura degli albi dell’investigatore dell’incubo e la necessità di elaborare il lutto per la scomparsa di una persona cara (in prevalenza un genitore o uno o più nonni). Il campione era costituito

da 153 ragazzi tutti di Roma: 2 classi di terza media e 4 classi di un primo biennio di un Liceo scientifico. Ai ragazzi veniva chiesto tra l’altro di dichiararsi a seconda di una di queste tre modalità: lettori abituali degli albi di Dylan Dog, lettori occasionali o non lettori. E’ emerso che i lettori abituali si trovavano in corso di elaborazione di un lutto (genitore, nonni e in un caso

un fratello) più spesso dei lettori occasionali e questi ultimi più spesso dei non lettori, i quali molto raramente avevano dovuto affrontare l’elaborazione di un lutto; tutti i risultati erano statisticamente significativi sia in relazione al sesso che alle due fasce d’età (12-14 e 15-17) degli intervistati. sarebbe interessante ripetere oggi, a oltre vent’anni di distanza questa ricerca, per vedere se il

nesso tra la lettura di Dylan Dog e la necessità di elaborare i lutto sia ancora presente, nonostante il personaggio abbia ormai acquisito una notorietà ed una diffusione che va ben oltre le fasce d’età adolescenziali. (Per ulteriori riferimenti psicologici e metodologici, Manuale di Psicologia del fumetto, Ed. Psiconline, 2012). Marco Minelli


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L’ARTE DI SILVIA BALLARDINI www.silly-lunastorta.com

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iao a tutti! Mi chiamo Silvia, ma tutti mi conoscono come Silly. La vena creativa e la passione per il disegno mi hanno deviata già in tenera età: ho iniziato disegnando Super Mario e la principessa all’asilo e poi imitando lo stile giapponese durante la scuola elementare, quando mi sono appassionata agli anime che trasmettevano in tv. I primi, imbarazzanti manga li ho disegnati quando frequentavo le medie e invece, una volta iniziato il liceo artistico, ho sentito l’esigenza opposta di

allontanarmi da quello stile monocromo, cercando di sviluppare un segno tutto mio, più morbido e colorato, che ho messo a punto iscrivendomi al corso di pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Sono una persona volubile e lunatica, ho un’infinità di hobby e passioni che vanno e vengono: adoro dipingere, ogni tanto anche fotografare, ho fatto diversi cosplay grazie ai quali imparato qualche nozione di cucito, mi è sempre piaciuto leggere e scrivere, sono appassionata di


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videogiochi, cinema, anime, film di animazione e mi drogo di serie tv. Tutte esperienze che, in qualche modo, fungono da ispirazione e convergono in quella che è sempre stata la mia unica certezza: la passione per il disegno. Eh già , il sogno di diventare fumettista credo si possa conside-

rare la sola costante della mia vita. Le vignette che disegno sono perlopiĂš autobiografiche e tendono ad ironizzare il mio disagio esistenziale ed il mio lato geek.Venite a trovarmi sul mio blog! Silvia Ballardini



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