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Stefania Tonello / PFL08
UniversitĂ degli Studi della Repubblica di San Marino UniversitĂ Iuav di Venezia Corso di laurea in disegno industriale
Stefania Tonello via Lamarmora 84 35013 Cittadella Padova (PD) t. 049 597 4764 m. +39 329 8935011 stefaniatonello1@alice.it
Stefania Tonello / Portfolio
PFL09 principali esperienze di lavoro
2006 Arte.snc Villa del Conte (PD) Ridisegno tecnico e progettazione di ambienti interni.
conoscenze professionali
- Windows - Macintosh - Microsoft Word - Microsoft Excel - Adobe PhotoShop - Adobe Illustrator - InDesign - Flash - AutoCAD - Rhino - Programmi di posta elettronica - Browser Internet - Lingue: Inglese base Spagnolo parlato (Erasmus 6 mesi)
2004 Studio Franco Frigo- Cittadella (PD) Ridisegno tecnico, rilievi topografici e calcoli stimativi
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indice progetti
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Cineteca di Bologna Marchio
Stefania Tonello
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Marchio Colori
Marchio B/N
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Lavoro nel quale bisognava, partendo da una figura geometrica di base, in questo caso il pentagono, eseguire rotazioni, rotraslazioni ecc. Il gioco visivo è dovuto grazie ai pentagoni, che rotati e tagliati su catoncini diventano stelle.
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Geometria docente Ramin Razani
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Nel corso di modellistica sono stati usati diversi materiali come forex e vetroresina, per la realizzazione finale di una lampada. La lampada è stata realizzato in forex 3mm.
Sfera
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Modellistica Filippo Mastinu
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Laboratorio di Disegn della comunicazione 1 docente Omar Vulpinari
“Anaritratto”consisteva nell’individuare l’anagramma del proprio nome e cognome, individuando quello in cui più ci riconoscevamo ed elaborandone un autoritratto. Dall’anagramma del mio nome e cognome, “ Leaf station lone” vale a dire “La stazione della foglia solitaria”, ho cercato di rappresentare ciò, mettendomi per prima nel ritratto. Infatti come si può vedere dall’immagine, mi son fatta dipingere sul braccio dei binari sul quale si ferma una foglia sola. L’anaritratto è la chiara rappresentazione di me stessa, una viaggiatrice solitaria, che come unico compagno ha il treno.
L’esercitazione “The Passion” consisteva nel lavorare partendo da una foto della nostra passione. Da qui si sono sviluppate altre 4 immagini differenti, grazie all’utilizzo di Illustrator
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Un lavoro di creativitĂ tipografica, basata sulla definizione di moduli di base attraverso una griglia, nel quale si dovevano rappresentare le iniziali del proprio nome e cognome, in modo da arrivare a un buon grado di leggibilitĂ e originalitĂ .
Modular monogram
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Laboratorio di Disegn della comunicazione 1 docente Omar Vulpinari
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Targa energetica
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Laboratorio di Disegn bidimensionale docente Omar Vulpinari
Nel marzo 2008 si è svolto tra gli studenti del primo anno, il concorso per la progettazione dell’efficienza energetica degli edifici civili e industriali della Repubblica di San Marino. Lo scopo era quello di progettare una targa, che rappresentasse l’idea di un edificio certificato da un grado di eco-sostenibilità. Il mio progetto si è basato sulla semplicità e la forza comunicativa dei colori. Inoltre sono presenti linee geometriche come l’esagono che richiamano l’idea di casa (dell’ape), e una fascia che rappresenta il tetto nell’immaginario comune. Questo progetto è stato segnalato dalla giuria del concorso.
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Il lavoro consisteva nel ridisegno di un oggetto attraverso la combinazione di programmi come Adobe Illustrator e Photoshop, consentendo di realizzare fotocomposizioni e disegni vettoriali.
La sedia
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Corso di informatica per il disegno industriale docente Corrado Loschi
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La Pelle
La Pelle: deformabilità tramite i tagli Lʼelasticità della pelle In termini fisici, lʼelasticita' e' la proprieta' di un corpo di deformarsi sotto lʼazione di forze esterne e di riprendere poi la forma e le dimensioni primitive quando cessino tali forze. Lʼelasticita' e' una prerogativa importante della nostra pelle; infatti, essa ha bisogno di adattarsi continuamente alla nostra postura e ai nostri movimenti, di trasmettere le piu' sottili variazioni della muscolatura mimica, di assecondare i processi di crescita e di rimodellamento del corpo, di offrire adeguata resistenza alle sollecitazioni esterne proteggendo il nostro organismo da insulti meccanici anche notevoli: il tutto, possibilmente senza cedimenti ma anche senza strappi o rotture. La deformabilita' della pelle e' quindi una componente fondamentale delle sue proprieta' elastiche.
Taglio a “ S ”
Taglio a “ U ”
Taglio ad angolo retto, concentrici e ruotati di 45°, con ingremento della grandezza dal centro verso lʼesterno.
Taglio a settori di cerchio concentrici. Il raggio aumenta dal centro verso lʼesterno.
Quando alla pelle viene applicata una forza di trazione, la sua deformabilita' viene espressa in termini di “estensibilita'”, variabile da soggetto a soggetto e a seconda della sede cutanea (secondo le linee di Langer). Essa puo' aumentare fisiologicamente nel corso dellʼaccrescimento, in gravidanza, in caso di sollecitazioni meccaniche particolarmente intense e continuate nel tempo. Tende a ridursi, invece, nel corso dellʼinvecchiamento o in caso di cute irritata o, in misura ancora maggiore, nella sclerodermia. Lʼutilizzo di prodotti cosmetici emollienti, idratanti, ristrutturanti tende a far migliorare lʼestensibilita' della pelle, aumentandone la modellabilita' e quindi la plasticita'. La deformabiltà della pelle come taglio, è uno studio affrontato dallʼArchitetto Jean Nouvel, il quale con la seduta Skin ha sfruttato i tagli a Y per ottenere una forma anatmica adattabile ad ogni individuo. Un oggetto “scultura che trasmette sensazioni di forte presenza di immaterialità, di leggerezza e compattezza. Seduta in sospensione dove lʼelemento decorativo in cuoio diventa strutturale, per un confort sorprendente per originalità e delicatezza di impatto.
Ricerca e studio
Tav. 1
IUAV Università degli studi Repubblica di San Marino
Corso di laboratorio di Design tridimensionale Docente Gaddo Morpurgo Studenti: Gardella, Ghignoni e Tonello
Il laboratorio si basava sullo studio della pelle, della sua deformazione con i tagli. Sono state fatte tre manifatture maschera, guanto e coprispalle per quanto riguarda il rapporto con il corpo umano, e il quarto pezzo in pella nera riguardo lo studio del taglio a “S” in varie scale per volumi differenti
Corso di Design tridimensionale docente Gaddo Morpurgo
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Il laboratorio si basava sullo studio di due oggetti differenti; un oggetto e un tappo. Una volta rilevato l’oggetto si è passati alla modellazione, e infine al render.
Modellazione di oggetti
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Laboratorio di Modellazione digitale Zannoni
Ritratto
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Laboratorio di Fotografia di Giorgio Maijno
Ritratto sfumato L’idea del progetto di ritratto, scaturisce da un desiderio di voler cogliere la persona non solo da un punto di vista esterno distaccato, ma con essa tutte le sue sfumature, sia cogliendo punti specifici che le espressioni e gestualità. Il progetto l’ho sviluppato quindi, inizialmente concentrandomi sulle linee che si venivano a creare tra la persona e lo sfondo, punti di messa a fuoco decisi e una luce particolare creata dal tramonto. Il soggetto da me fotografato era sempre le spalle o di profilo alla luce solare. In un secondo momento, c’è un punto di messa a fuoco molto più definito e variato: dall’occhio alla bocca, dalla mano ai capelli all’orecchio. La sfuocatura crea un ritratto dai contorni confusi, ritratti delicati e in armonia tra di loro.
Le foto sono state scattate con una Nikon D80, obiettivo normale 50 mm, e tenendo il diaframma aperto al massimo, per quanto possibile. Taglio fotografico deciso e punti di messa a fuoco differenti. E Come scrisse la famosa fotografa Cameron in una lettera all’amico Hershel: “Che cos’è il fuoco? Chi hai il diritto di dire qual è il fuoco giusto?”.
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Autoriritratto In questo lavoro era stato chiesto in due fotografie di rappresentare sè stessi. La domanda “Who I am?” scritta dietro la mia schiena, senza che si veda il viso lascia mistero per la seconda, nel quale è data la risposta: “I am still young and I am Still curious”.
Autoritratto
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Laboratorio di Fotografia2 di Manuel Millan
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Corporate Identity
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Laboratorio di Comunicazione di Sergio Menichelli
Cineteca di Bologna Marchio
Stefania Tonello
Corporate Identity Cineteca di Bologna Laboratorio in cui il progetto partiva dalla scelta di immagini e collage di riviste. Il lavoro si sviluppava da una scelta di immagini che scaturissero nella nostra mente l’idea di cinema. Il marchio scelto, è il punto di unione di questo lavoro che va dalla licandina, al programma all’archivio audiovisivo.
Marchio Colori
Marchio B/N
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Packaging di carta
ConoFlor_Envase en papel para helado Desarollo de envase acotado
Utilzaciòn 45
cotas envase en mm
cotas cono en mm
Sistema de costrucciòn
Envase abierto con parte donde poner colla
Envase cerrado
Packaging di carta Laboratorio in cui si doveva sviluppare un packaging per alimenti. con il solo utilizzo della carta o del cartone. Il progetto “Conoflor”, si sviluppa dall’idea di come poter mangiare un cono gelato, senza sporcarsi.
Laboratorio di Packaging
Stefania Tonello
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Foto