Il bresciano su Quotidiano.net fra le 10 mete per l'estate 2020

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Pubblicato il 23 luglio 2020

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Vacanze in Italia: 10 mete fra campagna, collina e laghi per l'estate 2020 Per chi ama il trekking, la bici, la vela, o vuole solo riposarsi

di GLORIA CIABATTONI Condividi

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In questa estate ancora incerta a livello turistico, alcuni aspetti si profilano vincenti: la maggior parte degli italiani sceglie mete “in casa”, raggiungibili soprattutto in auto. Molti cercano luoghi nella natura, in campagna, o su un lago, con spazi da esplorare facendo passeggiate, trekking, gite in bici, a cavallo e così via. Ecco alcune idee in località facilmente raggiungibili ma lontane dalla folla

In bici in Valchiavenna

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La Valchiavenna, ai piedi delle Alpi lombarde, è ideale per vacanze a ritmo di pedalate grazie ai numerosi sentieri e itinerari: diversi percorsi partono dal fondovalle fino al Passo dello Spluga, a 2.115 metri di altitudine. Si inizia con

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la ciclabile della Valchiavenna, itinerario di circa 40 km con partenza da Colico, che termina al confine con la Svizzera ed è percorribile anche nel senso opposto. È un sentiero asfaltato e questo lo rende adatto a tutti. Si potranno scoprire gli antichi borghi: Chiavenna, il borgo di Piuro con i suoi

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scavi archeologici, le imponenti cascate dell’Acquafraggia e il Palazzo Vertemate Franchi. Destinazione finale è la Val Bregaglia, al confine con la

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Svizzera. Altro cammino suggestivo è il Tracciolino. L’itinerario, a 920 m.s.l.m., è solcato dai binari di una ferrovia a scartamento ridotto ed è percorribile sia in bicicletta sia a piedi. Le vedute panoramiche sul Lago di Como e il Lago di

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Mezzola si alternano a tratti all’interno di grotte scavate nella roccia. Salendo ad alta quota si trova la ciclabile di Madesimo, sull’altopiano degli Andossi, che offre la possibilità di compiere un anello, a tratti su asfalto e a tratti su sentieri sterrati. Lungo il percorso si possono incontrare alcune bellezze come il Giardino Alpino Valcava, con fiori, piante ed erbe officinali, e la chiesetta di San Rocco. Per una vacanza nella natura ma ad alto tasso adrenalinico in sella alle due ruote può optare per il downhill. Sempre a Madesimo si trova il Made Bike Park. I trails, immersi in una scenografica ambientazione alpina, garantiscono divertimento e sicurezza su diversi tracciati, dai più semplici ﴾piste blu﴿ a quelli più impegnativi ﴾piste rosse e nere﴿. La Valchiavenna organizza ogni domenica dei tour in e‐bike con una guida. Agosto, invece, è il mese delle uscite serali: l’8 e il 15 sono previsti E‐bike sotto le stelle. Ultimo appuntamento è il Giro d’Italia Under 23 che, per la 43° edizione, prevede una fra le tappe più decisive in Valchiavenna ﴾Lecco – Montespluga, 4 settembre 2020﴿.

Brescia e i suoi laghi

Dai fitti boschi alpini della Valle Camonica alle spiagge dei laghi d’Idro, Iseo e Garda, passando per colline tappezzate di pregiati vigneti della Franciacorta e della Valtènesi, la provincia di Brescia racchiude nell’arco di circa 150 km una straordinaria varietà di paesaggi. Per unire la natura a uno svago… nell’ acqua, ci sono ben tre laghi, di Garda, Iseo e Idro. Il Lago di Garda, il più grande d’Italia con un clima mite e mediterraneo, ha le rive punteggiate da

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grande d’Italia con un clima mite e mediterraneo, ha le rive punteggiate da caratteristici borghi, castelli, monasteri e incantevoli cittadine ricche di monumenti e cariche di storia, quali Sirmione, Desenzano, Salò, Gardone Riviera, Limone. Fra le innumerevoli possibilità di movimento, la ciclopedonale del lago di Garda ‐ considerata la passerella più spettacolare d’Europa ‐ è un percorso di 2 km in totale sicurezza a picco sul lago, che collega Limone con il confine di Riva del Garda. A 368 m d’altitudine, tra le montagne della Valle Sabbia e delle Prealpi lombarde, il Lago d’Idro offre vacanze en plein air fra camping e villaggi attrezzati anche per il glamping, passeggiate nel verde, sport anche estremi e attività all’aria aperta. Si possono praticare vela, surf e kitesurf, e sulle montagne circostanti ferrate sulla roccia, parapendio, canyoning. Il Lago d’Iseo è noto come il Lago di Christo, da quando nell’estate 2016 il celeberrimo artista vi ha realizzato “The Floating Piers”, installazione galleggiante che ha consentito al pubblico di camminare letteralmente sulle acque e di raggiungere a piedi Monte Isola, la più alta isola lacustre d’Europa. Il lago è l’ideale per chi ama vela e windsurf, parapendio e deltaplano, ma anche per chi da una vacanza chiede oltre allo sport, relax e natura intatta. Moltissimi i percorsi panoramici per passeggiate e bike, come il tratto lacustre della Ciclovia dell’Oglio. Con 1.862 metri il dislivello e 282 km totali di percorso questo paradiso per ciclisti si snoda attraverso l’area Unesco delle Incisioni Rupestri della Valle Camonica, costeggia il lago d’Iseo e si insinua tra i vigneti della Franciacorta, fendendo la pianura bresciana per poi confondersi con il lungofiume del Po.

Nelle Langhe una storia d’amore e di vino

Vigneti a perdita d’occhio ﴾quindi vini pregiati﴿, castelli che racchiudono tanta storia della nostra bella Italia, e tartufi ﴾per questi dovremo aspettare l’autunno﴿: per una vacanza fra passato, natura ed eccelsa gastronomia le Langhe e Roero rappresentano una gran bella scoperta. Venire in queste zone vuol dire anche conoscere la cultura del vino, che si sposa alla storia, ad esempio il Castello di Grinzane Cavour, nel Comune omonimo, non solo ci riporta alla vita nell’epoca del Conte, ma è anche sede tra l'altro dell'enoteca regionale piemontese, da visitare per avere un’idea di cosa significa far vino da queste parti. E quando una storia d’amore s’incrocia con la passione dell’enologia... nasce Fontanafredda. La storia d’amore fu quello di re Vittorio Emanuele per Rosa Vercellana, la Bela Rusin. Lei incontrò Vittorio Emanuele II nel 1847, quando con la famiglia si trasferì presso il castello di Racconigi, dove il padre dirigeva il presidio militare della tenuta di caccia: il futuro re d'Italia, allora principe ereditario, aveva 27 anni, era sposato con l'austriaca Maria Adelaide d’Asburgo‐ Lorena, e aveva già quattro figli. Lei aveva solo 14 anni. Nacque l’amore, e andò avanti anche quando nel 1855 morì la regina, anche


Nacque l’amore, e andò avanti anche quando nel 1855 morì la regina, anche quando il re ebbe altre amanti, ma restò lei la regina del suo cuore nonostante l’ostilità della corte, e da lui ebbe due figli. Vittorio Emanuele nel 1858 le concesse il titolo di Contessa di Mirafiori e Fontanafredda, poi dopo la morte di Maria Adelaide la sposò con un matrimonio morganatico. E arriviamo alla tenuta di Fontanafredda, fra le splendide colline delle Langhe, che poi viene intestata ai figli Maria Vittoria ed Emanuele Alberto Conte di Mirafiori. Già nel 1886 il re acquistò la prima vigna di Barolo, poi il Conte Emanuele Alberto iniziò la sua storia di viticoltore ma fece di più, rese Fontanafredda un vero villaggio con una scuola. Oggi Fontanafredda è sinonimo di grandi vini: 43% vini Rossi ﴾Barolo, Nebbiolo, Barbaresco, Barbera, Dolcetto e altre denominazioni tipiche Piemontesi﴿; 26% Vini Bianchi ﴾Arneis, Gavi, Chardonnay﴿; 28% Bollicine dolci – Metodo charmat ﴾Asti﴿. Vini per i quali si usano lieviti autoctoni selezionati nei vigneti, coi mosti fermentati in tini di cemento e acciaio; vini affinati in grandi botti di rovere, e con un utilizzo dei solfini molto ridotto, oltre il 40% in meno rispetto ai limiti di legge. Tra i vini, non poteva non essercene uno dedicato alla Bela Rusin: è lo spumante Alta Langa Contessa Rosa Rosè, con la caratteristica di una liqueur di gocce di Barolo del 1967. Patrimonio mondiale dell’Unesco, il Villaggio Fontanafredda, 122 ettari di Riserva bionaturale, offre la possibilità di visitare i vigneti, passeggiare nel Bosco dei pensieri, pranzare all’ osteria Disguido, cenare al Ristorante Guido e di alloggiare nella Foresteria delle Vigne.

Nel Ferrarese: Comacchio e il Delta

Una vacanza fra la natura e davvero fuori dagli schemi? “Ferrara, Comacchio e il Delta del Po: tutto lo spazio per le tue vacanze nella terra della dolce vita” è il claim scelto dalla nuova campagna di promozione territoriale della provincia di Ferrara, per far conoscere il Parco del Delta del Po, scrigno di biodiversità che fa parte con il centro storico ferrarese del Patrimonio Mondiale UNESCO, le vie d’acqua e le arti di Comacchio, le ampie spiagge dei 7 Lidi, le grandi piazze e le suggestioni rinascimentali e medievali di Ferrara.

Nel Parco del Delta del Po, Riserva della Biosfera MaB UNESCO si possono scoprire anche le monumentali residenze rinascimentali degli Este, le bellissime Delizie Estensi. Le Valli di Argenta aprono scenari naturalistici unici, ideali anche da vivere in bicicletta. E poi Comacchio con le sue Valli, in cui specchiarsi tra lagune e seguire i percorsi tra la terra e l’acqua su due ruote, a piedi, a cavallo o in barca, con tappe alle saline e nei punti più panoramici. Tanti i luoghi in cui godere del respiro della natura, come le Vallette di Ostellato e il Bosco della Mesola. E per gli amanti del mare, ci sono le ampie


spiagge dorate e sabbiose dei 7 Lidi di Comacchio. Imperdibile la città d’arte sull’acqua, Comacchio, con i suoi suggestivi canali e maestosi ponti, come il Ponte dei Trepponti, palazzi storici e perle museali, tra cui il Museo Delta Antico e la Manifattura dei Marinati, la fabbrica‐museo in cui si può scoprire l’intera lavorazione dell’anguilla, regina della laguna. E poi c’è Ferrara, con il centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO e il suo iconico Castello Estense, il famoso Palazzo dei Diamanti, e le Mura dove si può passeggiare o pedalare per 9 km nel verde.

I laghi fra Parma, Piacenza e Reggio Emilia

Per chi è alla ricerca di gioielli naturalistici lontani dal turismo convenzionale, l’area compresa tra le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia è perfetta per un trekking a tema lacustre. Immediatamente sotto la cima più alta dell’Appennino Parmense che dà loro il nome, i Laghi del Sillara sono ideali per un’esperienza di trekking estivo di una giornata alla scoperta dei gioielli "glaciali" tra Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e Parco Regionale dei Cento Laghi. La camminata, partendo da Pratospilla, incontra in sequenza una serie di specchi d’acqua di origine glaciale, come il lago Ballano e il lago Verde ﴾1500 m s.l.m﴿, fino ai veri e propri Laghi gemelli del Sillara, a 1730 metri di altitudine. Da qui, è possibile salire fino alla vetta per godere di una vista che spazia dalla Lunigiana alle Alpi Apuane, fino al mare. Da non perdere le specialità a base di funghi porcini. I piedi sono il mezzo di locomozione tradizionale per percorrere il Sentiero del Tidone, nell’area dei Colli Piacentini. Quando il Po si allontana, a diventare protagonista è il torrente che dà il nome alla valle: risalendolo in direzione della sorgente, ci si imbatte nella Diga del Molato, imponente opera terminata nel 1928 che ha generato il Lago di Trebecco, bacino artificiale lungo 2,5 km. Tra le camminate, meritano una menzione quelle in Val Nure verso il verdissimo Lago Nero – di origine glaciale – e alla volta del piccolo ma affascinante Lago Moo e del Lago Bino, straordinaria opera della natura, che lo ha diviso in due, decorando in estate la più grande delle porzioni con una meravigliosa pennellata di ninfee gialle. Il trekking nel reggiano non può prescindere dalla gita al Lago di Calamone, autentica perla d’acqua in un’area oltre i 1300 metri di quota, punteggiata da gigli, orchidee e primule e dominata dal Monte Ventasso e dalla sua corte di faggi e conifere. Creato da esarazione glaciale e conosciuto fino al XIX secolo col nome della vetta che lo sovrasta, il lago fu per centinaia di anni al centro della leggenda – facilmente sfatata nel 1762 niente meno che dal biologo Lazzaro Spallanzani ‐ che lo voleva comunicante con gli abissi marini. Nella conca del Monte Prado, vale invece la pena di dedicare un giorno al Lago della Bargetana, circondato da uno degli angoli panoramici più suggestivi del


della Bargetana, circondato da uno degli angoli panoramici più suggestivi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, con vista sul Monte Cusna.

Musica, arte e gite nelle terre di Giuseppe Verdi

A chi ha voglia di relax fra campagna, buon cibo e spettacoli, l’Associazione culturale di aziende agricole piacentine “Le Terre Traverse” propone “Nella pianura di Giuseppe Verdi” con – musica classica, rap, teatro, incontri, passeggiate legati alla figura del grande compositore, imprenditore agricolo e gourmet che nel territorio al confine tra Piacenza e Parma – le Terre Traverse, appunto – visse e gestì attivamente i suoi oltre mille ettari di poderi acquistati con i proventi della musica. Spettacoli e iniziative – come sempre all'aperto nelle corti, aie e prati delle antiche cascine del territorio – nei fine settimana del 24‐26 Luglio – 31 Luglio e 1‐2 Agosto – 28‐30 Agosto – 9‐11 Ottobre. Il primo spettacolo è sabato 25 luglio con la cantante lirica e rapper Leti Dafne. Spettacoli dunque in cascine e agriturismi, dove si possono gustare anche “cene verdiane”, degustare vini, visitare il Museo Contadino. Nei pomeriggi della domenica, o del sabato per il week‐end di fine agosto, è inoltre possibile partecipare alla passeggiata con racconto itinerante e visita guidata a suggestivi luoghi rurali verdiani Alla scoperta di terre, acque e canali di Giuseppe Verdi tra la Via Emilia e il Po, a cura del ricercatore storico Franco Sprega. Oltre ai classici luoghi verdiani, dalla minuscola casa natale nella frazione bussetana di Roncole Verdi alla splendida Villa Verdi a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, in questo territorio a cavallo tra Piacentino e Parmense che fu la patria del grande musicista‐agricoltore‐gourmet, l’Associazione “Le Terre Traverse” suggerisce di visitare luoghi d’arte, come l’Abbazia cistercense di Chiaravalle della Colomba, il borgo fortificato di Vigoleno, che ospita il Museo degli Orsanti, gli artisti di strada che giravano l’Europa con orsi ammaestrati, burattini e strumenti musicali, o il sito archeologico di Veleia Romana, e luoghi di interesse naturalistico come il Parco di Isola Giarola.

Toscana, la maremma degli Etruschi


Sovana, Sorano, Vetulonia, Massa Marittima: c’è una Toscana vicino al mare ma ancora poco conosciuta, immersa nel verde e nel mistero: quello degli Etruschi. Sono antichi borghi arroccati, dove visitare antiche chiese, scarpinare fra i vicoli suggestivi, fermarsi nelle trattorie a gustare i famosi tortelli, ma anche zuppe, salumi, formaggi, carne alla brace. E naturalmente andare sulle tracce degli Etruschi. Che qui sono di casa, nei musei e nelle aree archeologiche del Sistema Musei di Maremma, in provincia di Grosseto, che dopo l’emergenza Coronavirus hanno riaperto al pubblico nel rispetto delle misure di sicurezza per il contenimento del contagio. A Grosseto i musei sono tutti aperti: il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, con le sue collezioni etrusche e romane provenienti dall’area archeologica di Roselle, le Clarisse Arte e il Museo di Storia Naturale della Maremma con le sale dedicate alle scienze della terra minerali, rocce e fossili che raccontano la storia complessa e antica di questo territorio, e il museo Luzzetti.

E’ aperta anche la splendida e misteriosa Necropoli Etrusca di Sovana nel Parco Archeologico Città del Tufo a Sorano: qui si può visitare la tomba etrusca più celebre della zona del tufo, la Tomba Ildebranda, un vero e proprio mausoleo arcaico dell’Etruria Meridionale interamente scavata nella roccia. Nei pressi della necropoli poi si possono percorrere le affascinanti vie cave.

Ci spostiamo a Vetulonia nel Comune di Castiglione della Pescaia dove è aperto il Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi, con in particolare i reperti provenienti dalla Domus dei Dolia, e l’Area Archeologica Poggiarello Renzetti con i suoi scavi di epoca ellenistica. A Sorano è da visitare la Fortezza Orsini, che ospita il Museo con materiali archeologici provenienti dal territorio. All’interno del museo, è particolare lo studio privato del Conte Niccolò IV Orsini, ricca di affreschi cinquecenteschi ﴾grottesche﴿ e scene mitologiche. A Pitigliano fino al 31 luglio “Spazi d’autore degustando” e fino ad agosto le “ Notti dell’archeologia”: i programmi sono su www.regione.toscana.it/nottidellarcheologia2020. Infine, a Massa Marittima arriva la bella musica: mercoledì 5 agosto alle ore 21.30 concerto gratuito in Piazza Garibaldi al cospetto della Cattedrale di San Cerbone con l'Orchestra Nuova Europa e giovedì 13 agosto sempre alle 21.30 nel Chiostro di Sant'Agostino, il concerto "Lo stupore del barocco".


Immersione nella foresta del castello millenario in Umbria

Alberi di quercia e cerro secolari crescono tra piante di pini e salici all’interno di un’ampia tenuta che si allarga per 250 ettari e custodisce anche antiche piante di olivo, praterie su cui pascolano le Chianine e sentieri. In mezzo a tanta natura, il Castello di Petroia ﴾PG﴿, dalle origini millenarie, si erge maestoso sulla vecchia strada che congiunge Gubbio a Perugia, invitando a seguire i verdi percorsi ricavati da antichi cammini rurali. Si tratta di oltre 10 km di sentieri che si ricongiungono anche al Sentiero Francescano della Pace e si inoltrano in una foresta di 12 ettari con almeno 6mila piante diverse. Un luogo di totale rigenerazione e di silenzio, per un Forest Bathing originale nella natura e nelle storia.

Forest bathing nel Molisano

L’immersione nella foresta comincia già dalle finestre delle casette in pietra, che si affacciano sul paesaggio tinteggiato di boschi, cime appenniniche e meleti bio, nati dal recupero di terreni in disuso. Ma diversi sono i sentieri che partono da Borgotufi, albergo diffuso di Castel del Giudice ﴾IS﴿, al confine tra Molise e Abruzzo, per praticare forest bathing in libertà in un luogo ricco di biodiversità. Tra questi, il percorso che conduce alle sorgenti di acqua sulfurea o quello che segue il corso del fiume Sagro fino al centro rafting, oppure il sentiero che si inoltra nel bosco, dove nascono funghi e tartufi, o lungo le sponde del fiume Molinaro, un luogo di pace e di energia. Altri percorsi permettono di raggiungere i paesi vicini come Capracotta o gli abeti bianchi di Pescopennataro. Suggestiva l’immersione tra i fiori profumati del meleto biologico Melise.

In Campania nell’oasi naturale

È la prima Oasi Naturale della Campania e nasce dalla riqualificazione ambientale di ex cave di sabbia in stato di abbandono su un’area di circa 400mila mq. Laghi Nabi, sul Litorale Domizio ﴾CE﴿, è un luogo unico nel suo genere in cui l’acqua disegna un paesaggio fatto di specchi e di natura, integrando la bioarchitettura con la rigenerazione del territorio. Godersi le vacanze su questi laghi vuol dire fare giri in canoa, barca a vela o pedalò. E si può soggiornare sospesi sulle acque, grazie alle tende e lodge luxury galleggianti del primo Glamping del Sud Italia, con strutture removibili che


galleggianti del primo Glamping del Sud Italia, con strutture removibili che non incidono sull’ambiente. C’è inoltre il Plana Resort & SPA, con camere e centro benessere,

gloriaciabattoni@gmail.com

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