Lazio andar per borghi volume2

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ANDAR PER BORGHI Volume secondo

LAZIO ANDAR PER BORGHI


IL LAZIO CUORE DELL’EUROPA

COME ARRIVARE IN AUTOMOBILE Le principali vie che raggiungono il Lazio sono l’Aurelia (da Ventimiglia-Genova), la Cassia (da Bologna-Firenze), la Flaminia (dall’Adriatico); dal sud si percorre il vecchio tracciato dell’Appia, utilizzando anche altre antiche vie (Domiziana). Oltre a queste, è possibile utilizzare la rete autostradale.

IN TRENO • la linea “Direttissima” Roma-Firenze, prima linea ad alta velocità in Europa • la linea convenzionale Roma-Arezzo-Firenze che attraversa l’entroterra della Regione e si sviluppa anch’essa lungo la principale direttrice dorsale nord-sud • la linea AV Roma-Napoli • la linea Roma-Napoli (via Formia) il cui tracciato si sviluppa in prossimità della costa tirrenica • la linea Roma-Napoli (via Cassino), che corre interamente nell’entroterra • la linea Genova-Capalbio-Roma, che segue la direttrice tirrenica

IN AEREO Gli aeroporti per il traffico civile nel Lazio sono: • l’Aeroporto Leonardo da Vinci, a Fiumicino • l’Aeroporto Pastine, nei pressi di Ciampino • l’Aeroporto di Roma-Urbe, a Roma

VIA MARE Nel Lazio è presente uno dei più grandi ed importanti porti per il trasporto passeggeri in Italia, il porto di Civitavecchia, principale punto d’imbarco nazionale per la Sardegna. Il porto si è anche arricchito di nuove linee per Sicilia, Malta, Spagna, Francia e Tunisia. E’ anche approdo delle navi da crociera. Per raggiungere le Isole Pontine dai porti laziali, ci si può imbarcare dai porti di Anzio, Formia, Terracina e San Felice Circeo.


LAURA COSTANTINA SECHI

La nuova edizione di questa guida esce in un anno speciale: il 2017 è infatti l’Anno dei Borghi, un progetto sostenuto dal Mibact, dalle Regioni, da Anci, Enit e dalle tantissime associazioni che da anni si occupano di valorizzare i borghi in Italia. Per noi si tratta di un’occasione straordinaria per raccontare in modo nuovo l’enorme patrimonio diffuso del Lazio, mettendo al centro le bellezze del nostro territorio. Nel corso di questi anni, abbiamo lavorato con impegno a questo obiettivo, per far sì che l’enorme ricchezza storica, artistica e naturale della nostra regione diventi un’opportunità di crescita e sviluppo per tutta la comunità. Un impegno che, dopo il 24 agosto dello scorso anno, si è arricchito ulteriormente con la missione prioritaria di aiutare e promuovere i luoghi colpiti dal sisma. In queste pagine, troverete una parte spesso poco conosciuta della nostra regione: un invito a scoprire la straordinaria testimonianza di storia e culture, di risorse naturali e paesaggistiche rappresentata dalla rete dei piccoli paesi, il loro rapporto con la natura circostante, i mestieri e i prodotti che vi sono custoditi. I borghi sono il simbolo della bellezza del nostro Paese. Tesori meravigliosi e fragili, che per essere preservati vanno conosciuti e valorizzati. Visitare questi antichi luoghi è un’occasione per conoscere realtà di assoluto splendore, ma è anche per scoprire sapori, persone e tradizioni che fanno del Lazio un posto unico al mondo.

Nicola Zingaretti LAGO DEL SALTO - RIETI


È bello entrare a piedi in una città sconosciuta, andare con la misura dei passi tra gli abitanti,

sotto le loro case.

Sturare il naso per fiutare il luogo,

intendere le voci di una lingua straniera,

bere a una fontana l’acqua che è diversa in ogni posto della terra. [Erri De Luca]

Abbiamo fatto una scelta, riconnetterci alla dimensione profonda della nostra identità diffusa fatta di storie millenarie, coscienza di luogo e valorizzazione di un attraversamento più consapevole del nostro paesaggio. Borghi, cammini, presidi culturali, storici, archeologici, artistici, enogastronomici. Lontani dai riflettori, da scoprire nel tempo che serve nella loro immutata e straordinaria armonia. Il Lazio è una delle regioni italiane più ricche dal punto di vista storico, artistico e paesaggistico. Questa pubblicazione vi accompagnerà alla scoperta dei borghi, degli angoli nascosti, della bellezza immutata nel tempo colma di storia e identità. A pochi chilometri da Roma esistono piccoli centri tutti da scoprire, che restituiscono al visitatore emozioni e racconti di vita. Un turismo lento e consapevole che sappia coniugare i desideri di chi si mette in viaggio e di chi abita quotidianamente questo enorme patrimonio di bellezza, natura e storia. Le persone sono l’anima dei borghi, le tradizioni che si tramandano, l’attenzione e la cura nel proteggere la storia comune, gli elementi che in questi anni come Regione abbiamo cercato con impegno di valorizzare e riconoscere. In Italia, forse più che in altri paesi, questo patrimonio è un bene comune che contribuisce alla definizione della nostra identità e in quanto tale deve essere tutelato come un diritto dei cittadini di oggi e delle generazioni future, diritto sancito dalla Costituzione che stabilisce la missione della Repubblica di tutelare “il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Buona lettura

Massimiliano Smeriglio


ANDAR PER BORGHI® Volume secondo

Progetto interregionale cofinanziato ai sensi della L. 135/01 art. 5 comma 5 “Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani - fase 2”

Progetto grafico, impaginazione e coordinamento editoriale MasterlineItaly / Domenico Zaccaria

Il file in formato PDF della pubblicazione è visibile anche sul sito www.visitlazio.com Vietata la riproduzione totale o parziale di testo ed immagini, sia in forma cartacea che digitale, senza esplicito consenso della Regione Lazio

Società Editrice Romana srl Finito di stampare nel mese di maggio 2017 presso la STR PRESS srl Via Carpi 19 - Pomezia (Roma) La massima attenzione è stato posta nel redigere ANDAR PER BORGHI®. Si rimanda ai siti istituzionali dei Comuni per eventuali modifiche intervenute successivamente alla pubblicazione del volume, per le quali la Casa Editrice non è responsabile.

www.visitlazio.com


I

l 2017 è stato dichiarato dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo “Anno dei Borghi”, e per tale occasione la

Regione Lazio - in accordo con diciassette regioni italiane delle quali l’Emilia-Romagna è capofila - partecipa al progetto “Borghi

- Viaggio Italiano”, un’unica grande iniziativa che ha assunto una valenza strategica per la valorizzazione del sistema dei borghi italiani. Il progetto, che nella fase iniziale coinvolge circa mille borghi italiani certificati come ‘Borghi più belli d’Italia’, ‘Bandiere Arancioni – TCI’, ‘Borghi Autentici d’Italia’, ‘Gioielli d’Italia’, trentotto dei quali sono nella nostra regione, ha come obiettivo strategico quello di identificare e valorizzare la rete dei “Borghi d’Italia” per meglio competere sul mercato turistico nazionale e internazionale e creare un vero e proprio sistema coordinato di borghi italiani, ed itinerari ad essi collegati. Un sistema in grado di valorizzare il patrimonio storico, culturale ed ambientale locale, capace di promuovere, anche in periodo destagionalizzato, un’offerta di qualità a livello nazionale e soprattutto internazionale. “Borghi - Viaggio Italiano” è l’iniziativa interregionale che mette in rete per una piena e compiuta promozione turistica nazionale e internazionale molte località dalle caratteristiche diverse che però hanno forti tradizioni e valori comuni che le identificano, un grande patrimonio del Paese, vero e proprio “tesoro nascosto” che può essere competitivo a livello globale rivolgendosi a un target turistico raffinato e colto.

www.viaggio-italiano.it

Im m agi ni s el ez i onate dal Concors o F ot ogr af ico BelLazio


INDICE DEI BORGHI TUSCIA E MAREMMA LAZIALE Acquapendente  Blera e Civitella Cesi Canepina Capranica Castiglione in Teverina Celleno Cellere Ceri Civita Castellana Corchiano Gallese Gradoli Grotte di Castro Montalto di Castro Onano Proceno San Martino al Cimino Santa Severa Tolfa Valentano Vallerano Vasanello Vetralla Vignanello

pag. 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35

SABINA Cantalice Casaprota Cittareale Colle di Tora Contigliano Cottanello Frasso Sabino Greccio  Mompeo Monteleone Sabino Montelibretti Montenero Sabino Morro Reatino Nerola Petrella Salto Poggio San Lorenzo Posta Rivodutri Rocca SInibalda Roccantica Scandriglia Toffia Torri in Sabina

38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60

74 75 76 77 78 79 80 81

ROMA E DINTORNI Castello di Porto Isola Farnese Ostia Antica Santa Maria di Galeria

84 85 86 87

CASTELLI ROMANI, MONTI PRENESTINI E LEPINI Albano Laziale Capranica Prenestina Casape Colonna Gallicano nel lazio Gavignano Gorga Priverno Rocca di Cave Rocca Massima Roccagorga Roccasecca dei Volsci Zagarolo

90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102

CIOCIARIA Alvito Amaseno Aquino Ausonia Campoli Appennino Castro dei Volsci  Castrocielo Esperia Ferentino Filettino Fiuggi Guarcino Isola del Liri Pico  Posta Fibreno Roccasecca Vallecorsa

104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120

RIVIERA DI ULISSE, COSTIERA DI ENEA E ISOLE PONTINE

VALLE DELL’ANIENE E VALLE DEL TEVERE Arsoli Campagnano di Roma Capena Ciciliano Fiano Romano Filacciano Formello Jenne Licenza Mazzano Romano Nazzano Poli

Ponzano Romano Rocca Canterano Rocca Santo Stefano Roiate Roviano  Sant’Oreste Saracinesco Torrita Tiberina

62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73

Cisterna di Latina Fondi Formia Lenola Minturno Monte San Biagio Pratica di Mare

122 123 124 125 126 127 128

LEGENDA: I borghi più belli d’Italia = 

Borghi autentici = 


PROCENO ACQUAPENDENTE

ONANO

CASTIGLIONE IN TEVERINA

GROTTE DI CASTRO

CELLENO

GRADOLI VALENTANO CELLERE

MONTALTO DI CASTRO

VALLERANO CANEPINA VETRALLA

VASANELLO VIGNANELLO GALLESE CORCHIANO

SAN MARTINO AL CIMINO

CIVITA CASTELLANA

BLERA E CIVITELLA CESI CAPRANICA

TOLFA

SANTA SEVERA CERI

TUSCIA E MAREMMA LAZIALE COSA VEDERE

COSA GUSTARE

COSA FARE

>> Parco Naturale Regionale di Bracciano e Martignano

>> Vini Tuscia DOC, Vignanello DOC, Aleatico di Gradoli DOC e Colli Cimini IGT

>> Via Francigena del Nord

>> Santa Marinella, Riserva Naturale di Macchiatonda >> Vulci, Parco Naturalistico Archeologico >> Vetralla, Necropoli rupestre di Norchia >> Monumento Naturale Palude di Torre Flavia >> Cerveteri e Tarquinia, Necropoli Etrusche >> Monumento Naturale ed Oasi WWF di Pian Sant’Angelo >> Riserva Naturale Regionale Nazzano, Tevere-Farfa >> Parco Naturale Regionale Marturanum

>> Olio extravergine di oliva Tuscia DOP >> Ceci del solco dritto PAT >> Castagna di Vallerano DOP >> Anguilla e coregone del Lago di Bolsena PAT; lattarini e coregone del Lago di Bracciano PAT >> Nocciola Romana DOP >> Tartufi dei Monti Ceriti >> “Maccaroni e Fieno di Canepina” >> Asparago Verde di Montalto di Castro PAT >> Lenticchie di Onano PAT >> Aglio rosso di Proceno PAT >> Patata dell’Alto Viterbese IGP >> Asparago verde di Montalto PAT

>> Viterbo, Terme naturali >> Escursioni nella Sughereta del Sasso >> Itinerari nel Parco delle Sorgenti del Timone >> Museo della Ceramica a Civita Castellana >> Acquapendente, I pugnaloni (maggio) >> Lago di Bolsena, vela, sci acquatico e pesca sportiva


ACQUAPENDENTE A

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Altitudine 420 m s.l.m. Abitanti 5.506

Patrono Sant’Ermete, 28 agosto Info turistiche Comune Piazza G. Fabrizio, 17 Tel. 0763 73091 Distanza da Roma 150 km Escursioni Sentieri nella Riserva Naturale Monte Rufeno Da scoprire nei dintorni Valle del Treja, Lago di Bolsena, Terme naturali di Viterbo, Bosco Monumentale del Sasseto Nelle vicinanze San Casciano dei Bagni, Allerona, Castel Viscardo, San Lorenzo Nuovo, Castel Giorgio, Grotte di Castro Itinerari religiosi Via Francigena del Nord Sport praticabili Cicloturismo, escursioni, pesca, vela, nuoto, windsurf, equitazione Valori Ambientali Riserva Naturale Monte Rufeno Manifestazioni ed Eventi Festa dei Pugnaloni, Palio dell’Arcata, maggio Sant’Antonio da Padova, giugno Festa di Sant’Ermete, agosto Sosta Camper

dieci chilometri dal Lago di Bolsena, presso la Riserva naturale Monte Rufeno, sorge Acquapendente: il suo nome si ricollega alle numerose cascatelle presenti nel territorio che confluiscono nel piccolo torrente Paglia. Sulle origini del borgo non esistono notizie certe: si ipotizza sia stato fondato dagli etruschi, abitato dai romani e poi invaso e distrutto dai Longobardi. Tra i ricchissimi monumenti spiccano i resti medioevali con la cinta muraria e la cattedrale dove, nella magnifica cripta romanica, un sacello identico a quello della basilica di Gerusalemme, secondo la tradizione, conserva le pietre col sangue di Cristo portate dai crociati. Interessanti il palazzo Vescovile, il Palazzo Comunale e il Palazzo Viscontini. Il Museo della Città ospita importantissimi ritrovamenti rinascimentali della rinomata produzione “ceramica aquesiana”.

>> Da non perdere La Basilica del Santo Sepolcro con la “foresta“ di 24 colonne della cripta del sec. X-XI, la Chiesa di San Francesco, con il campanile di epoca rinascimentale e il portale dell'XI secolo, il Palazzo Benci-Caterini, Palazzo Piccioni e Palazzo Costantini. Interessante il Museo del Fiore, dedicato alla Riserva Naturale Monte Rufeno. >> La curiosità I Pugnaloni, stupendi mosaici di petali di fiori e foglie, sono il principale elemento folcloristico della festa della Madonna del Fiore che si celebra la terza domenica di maggio. >> A tavola Tra i piatti tipici troviamo la chianina, i maccheroni con le noci, l’acquacotta, e la pignattaccia, uno stufato cotto al forno. Ottima la produzione dell’olio extra vergine d’oliva Tuscia DOP, miele, frutta, verdura e uova. Tra i dolci tipici il pangiallo, le fregnacce (frittelloni), le castagnole alla Sambuca e il biscotto di San’Antonio, un pane dolce a forma di treccia. Eccellenti i vini bianchi e rossi Colli etruschi viterbesi o Tuscia DOC.

BLERA E CIVITELLA CESI L e origini di Blera sono databili intorno all’VIII-VII secolo a.C.: il periodo etrusco è il più importante, quando, sotto l’influenza di Tarquinia e poi di Cerveteri, il borgo si espande e si arricchisce di numerose necropoli site tutto intorno all’abitato. Il visitatore si ritrova circondato da portali, finestre, stemmi e elementi architettonici completamente diversi tra loro, frutto delle epoche di dominazione: una torre demolita, una cinta muraria e un giardino, nella piazza Nova, fanno da sfondo all’antica fila di archi scavati nella parete di tufo che indica il tracciato dell'antica strada che scendeva verso il Rio Canale. Nella località di Orto Silvano si scorgono le necropoli rupestri di Ponton Graziolo, il Terrone e la Casetta, mentre al centro del borgo troviamo il Palazzo Tornaforte e il Palazzo del Barone (o Palazzaccio), antica dimora degli Anguillara. Civitella Cesi è l'unica frazione del Comune di Blera, piena di strade tortuose, considerata uno dei luoghi più affascinanti per i motociclisti.

Altitudine 270 m s.l.m. Abitanti 3.344

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Patrono San Vivenzio, 11 dicembre Info turistiche Comune Via Roma, 8 Tel. 0761470093 Distanza da Roma 75 km Escursioni Nella Valle del Treja Da scoprire nei dintorni Terme naturali di Viterbo, Lago di Bolsena Nelle vicinanze Vetralla, Monte Romano, Tolfa, Canale Monterano, Barbarano Romano, Vejano, Villa San Giovanni in Tuscia

>> Da non perdere Tra le architetture religiose si possono ammirare la Chiesa di Santa Maria Assunta in cielo e San Vivenzio, che presenta portali e finestre cinquecentesche, la Chiesa della Madonna delle lacrime (Cappella del cimitero) e le splendide Grotte di San Vivenzio, nella chiesa omonima. >> La curiosità Angelo Peruzzi, ex calciatore e campione del mondo 2006, è nato a Blera nel 1970. >> A tavola Da non perdere le lenticchie con salsicce e la famosa acquacotta di Viterbo. Nella frazione di Civitella Cesi si tiene la “Sagra delle fettuccine al tartufo”, per gustare il tartufo e le carni alla brace. Famosa anche la “Rocciata“, un dolce con le nocciole, uno dei prodotti d’eccellenza, riferiti alla specie Cornylus Avellana cultivar, “Tonda Gentile Romana”. Blera è nel territorio di produzione dell’olio extravergine di oliva Tuscia DOP e dei vini Tuscia DOC.

CITTÀ DELLA CHIANINA, CITTÀ SLOW STRADA DEI VINI DELL'ALTA TUSCIA

CITTÀ DELLA NOCCIOLA

www.comuneacquapendente.it

www.comuneblera.gov.it

Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, motociclismo Manifestazioni ed Eventi Sagra dello gnocco al castrato, Sagra delle fettuccine al tartufo e dei prodotti locali, agosto Festa di San Vivenzio, dicembre Sosta Camper


CANEPINA I

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Altitudine 501 m s.l.m. Abitanti 3.082

Patrono Santa Corona, 14 maggio Info turistiche Comune Piazza Garibaldi, 23 Tel. 0761 750990 Distanza da Roma 73 km Escursioni Monti Cimini, Valle del Treja Da scoprire nei dintorni Il Fontanile di Cavonelli, area nel verde, situata a pochi Km. dal centro abitato e facimente raggiungibile anche in mountain bike Nelle vicinanze Soriano nel Cimino, Viterbo, Vallerano, Caprarola Valori Ambientali Monti Cimini Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Antonio Abate gennaio Festa di Santa Corona maggio Festa della Castagna ottobre Sagra del fieno o maccarone, giugno Sosta Camper

l borgo sorge alle falde dei Monti Cimini in mezzo a un bosco di castagneti. Il nome deriva dall'attività svolta in loco nel periodo medioevale: il terreno ricco di acque favoriva, infatti, la coltivazione della canapa. Reperti archeologici fanno risalire agli etruschi la nascita del borgo che poi appartenne, nel Medioevo, alla potente famiglia dei prefetti Di Vico. Da visitare il Castello, il Palazzo Farnese, eretto nel XVI secolo e attualmente sede degli uffici comunali e la Chiesa della Madonna del Carmine, al cui interno si possono ammirare dipinti e affreschi del Quattrocento. Interessante anche l’antica Chiesa di Santa Corona, del 1200. L’acqua, elemento naturale, caratteristico del luogo, scorga attraverso le fontane del borgo, la Sorgente Fontanella, la Fontana di Via Umberto e il Fontanile di Cavonelli, accanto a secolari castagneti. >> Da non perdere Il maestoso Castello Anguillara seguito dalla Chiesa Collegiata Santa Maria Assunta, costruita nel medioevo, la Chiesa San Michele Arcangelo e il Museo delle tradizioni popolari. >> La curiosità Il 5 giugno si celebra l’anniversario del bombardamento del 1944 dove persero la vita ben 115 persone di Canepina. Il bombardamento, effettuato dagli americani per ostacolare la ritirata dei tedeschi, centrò in pieno la Chiesa di San Giovenale e le abitazioni vicine.

CAPRANICA A

rroccato su una rupe, il borgo antico, formato prevalentemente da case e palazzetti del XVI secolo, è molto caratteristico ed è situato tra i monti Cimini e i Colli Sabatini. Dominata dagli Anguillara, Capranica fu guidata da varie signorie e affidata a diversi papi. Ricca di acque e boschi, alla zona più antica, quella della Rocca Anguillara, si acceda dalla Porta del Ponte: la posizione strategica (collegava l’Etruria meridionale con quella centrale) fece di Capranica un importante centro di snodo nell'antichità, fino al Medioevo. Tra gli edifici di rilievo troviamo la Chiesa della Madonna del Piano con facciata attribuita al Vignola e la Chiesa di Santa Maria a Capranica, risalente probabilmente al XIII secolo e della quale resta oggi l’originale campanile tardo-romanico. Di origine cinquecentesca, con un campanile romanico, il Duomo di San Giovanni è stato ricostruito nel ‘700; l’interno, ad una navata, custodisce un tabernacolo rinascimentale, un crocifisso ligneo del XVI secolo oltre a un pregevole organo. >> Da non perdere Tra gli edifici principali si può citare la Chiesa di Santa Maria, la Chiesa romanica di San Francesco, restaurata da Antonio Muñoz nel 1927 e il Duomo di San Giovanni. Da visitare anche il Castello degli Anguillara e il Torrione dell'Orologio.

Altitudine 370 m s.l.m. Abitanti 6.487

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Patrono San Terenziano, 1 settembre Info turistiche Comune Corso Francesco Petrarca, 40 Tel. 0761 66791 Distanza da Roma 60 km Escursioni Monti Cimini Da scoprire nei dintorni Terme naturali di Viterbo, Lago di Bolsena Nelle vicinanze Sutri, Ronciglione, Vetralla, Vejano, Barbarano Romano, Bassano Romano Itinerari religiosi Via Francigena del Nord Valori Ambientali Monti Cimini

>> La curiosità Capranica fu dimora del Petrarca, ospite della signoria degli Anguillara, mecenati e cultori delle arti, mentre attendeva di essere incoronato in Campidoglio.

>> A tavola Tra i prodotti tipici troviamo le castagne, la crema di marroni, i marroni in barattolo, la farina, il liquore e la "pasta alle castagne". Inoltre, l’olio extravergine di oliva Tuscia DOP, e le nocciole con le quali si realizzano tozzetti, ciambelle e altri dolci tipici. Tra le specialità culinarie troviamo i maccaroni e fieno di Canepina", pasta fatta in casa e i “Ciciliani“, una pasta lavorata con il ferro. Da non dimenticare l’ottima produzione di vini IGT Colli Cimini.

>> A tavola Oltre ai piatti di origine romana, come i bucatini all’amatriciana e la mozzarella fritta, si possono gustare la polenta di farro al tartufo e tutti i dolci con le nocciole come i tozzetti viterbesi ed il panpepato, oltre a confetti, torroni, croccanti e tipiche paste alla nocciola da spalmare. È zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Tuscia DOP e dei vini Colli Cimini IGT.

CITTÀ DEL CASTAGNO www.comune.canepina.vt.it

CITTÀ DELLA NOCCIOLA www.comune.capranica.vt.it

Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa patronale di San Terenziano, Processione delle cocciarelle, settembre


CASTIGLIONE IN TEVERINA S

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Altitudine 228 m s.l.m. Abitanti 2.329

Patrono SS. Filippo e Giacomo, 3 maggio Madonna della Neve, 5 agosto Info turistiche Comune Piazza Maggiore, 2 Tel. 0761 948301

Distanza da Roma 108 km Escursioni Tuscia Maremmana, Valle del Treja, Valle dei Calanchi Da scoprire nei dintorni Lago di Bolsena, Terme naturali di Viterbo, Lago di Vico Nelle vicinanze Orvieto, Lubriano, Bagnoregio, Civitella d’Agliano Valori Ambientali Valle dei Calanchi, Forre della Teverina Sport praticabili Escursioni, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa di SS. Filippo e Giacomo, maggio Festa della Madonna della Neve, agosto Festa di San Martino, Olio Funghi e Vino, novembre

ulla Valle del Tevere, sorge il borgo, immerso in uno splendido paesaggio naturale, ricco di boschi e vegetazione. La storia di Castiglione in Teverina risale agli Etruschi ma l’attuale centro abitato sorse solo intorno all’anno Mille quando alcuni abitanti, fuggiti dalla Paterno distrutta dai Monaldeschi nel 1351, si unirono alle poche persone che vivevano sparpagliate sulla collina; il centro storico si sviluppa intorno alla rocca e ospita una miriade di piccole casette antiche oltre alla collegiata di San Filippo e Giacomo (terminata nel 1630): la facciata della chiesa, in stile rinascimentale, è divisa in due piani e ciascun piano, a sua volta, è diviso in tre campi da leggere lesene. Nelle vicinanze del borgo è possibile visitare il Lago di Bolsena e la Valle dei Calanchi, due oasi naturalistiche in cui immergersi per una vacanza all’insegna del relax. >> Da non perdere Da visitare la Chiesa di San Rocco, con un piccolo campanile a vela, la Chiesa della Madonna delle Macchie, con la facciata adornata da un timpano a cornice e la Collegiata di SS. Filippo e Giacomo. Merita una visita il Museo del Vino e delle Scienze agroalimentari MUVIS, il più grande museo italiano del vino, realizzato in antiche cantine. >> La curiosità Da decenni, ogni anno, si organizza la Festa del Vino: cinque giornate dedicate alla conoscenza delle aziende vitivinicole e le loro cantine, degustando i vini del luogo abbinati alle tipicità gastronomiche della Teverina.

CELLENO S

u uno sperone di tufo avvolto da due torrenti sorge Celleno, un affascinante borgo che si affaccia sul Lago di Bolsena. Il territorio è ricco di distese verdi adatte ai pascoli e alla coltura degli uliveti e gli alberi da ciliegio. Il centro storico è l’anima del territorio, ormai disabitato, con il Castello Orsini e piccole case in tufo rosso. I primi insediamenti di cui si ha notizia risalgono al XIII secolo a.C. ma, probabilmente, la zona fu abitata già nel neolitico; la sua posizione strategica, sulla strada per Viterbo, la rese interessante per gli Etruschi e in seguito per i Romani fino al 774 quando Carlo Magno riconsegnò Celleno e gli altri feudi alla Chiesa. Il borgo fa parte della Strada del vino della Teverina con un itinerario che avvolge Lubriano e Civita di Bagnoregio, fino a Bomarzo, Castiglione in Teverina, Celleno, Civitella di Agliano e Graffignano.

Altitudine 407 m s.l.m. Abitanti 1.355

17

Patrono Santo Crocifisso, 14 settembre Info turistiche Comune Piazza della Repubblica, 8 Tel. 0761 912002 Distanza da Roma 106 km

>> Da non perdere Bellissimo il centro storico, denominato "Paese vecchio" con il Castello Medievale degli Orsini, la Chiesa di San Rocco, le sorgenti di acqua, come L'Acqua Forte, chiamata così per il suo piacevole sapore ferruginoso. >> La curiosità Secondo alcuni critici il nome di Celleno deriverebbe da "cella" nel senso di “grotta” con il suffisso - anus che può avere un rapporto di pertinenza.

>> A tavola Ottimi i vini Colli etruchi viterbesi o Tuscia DOC e Orvieto, sia bianco che rosso; tra i prodotti tipici troviamo anche l’olio extravergine d’oliva Tuscia DOP e i formaggi come i pecorini e i caciocavalli. Tra i piatti tipici la focaccia con la porchetta, la pasta con vongole e funghi porcini, i ravioli con tartufo e pecorino, il pesce arrosto e la tagliata al lardo di Colonnata.

>> A tavola Prodotti tipici della zona sono la ciliegia e l’olio extravergine di oliva Tuscia DOP; tra i piatti caratteristici citiamo il coregone al forno, pesce di lago, l’orata in crosta di zucchine e patate, la pasta con le castagne, la zuppa di ceci e castagne. Dai vigneti presenti nel territorio, si produce un ottimo vino Colli Etruschi Viterbesi o Tuscia DOC e Lazio IGT, sia bianco che rosso. È zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Tuscia DOP.

CITTÀ DEL VINO, STRADA DEI VINI DELL’ALTA TUSCIA STRADA DEL VINO DELLA TEVERINA www.castiglione.teverina.it

CITTÀ DELLE CILIEGIE STRADA DEL VINO DELLA TEVERINA www.comune.celleno.it

Escursioni Riserva Naturale Regionale Nazzano, Tevere-Farfa, Parco Naturale Regionale Marturanum Da scoprire nei dintorni Valle del Treja, Terme naturali di Viterbo, Lago di Bolsena, Valle del Tevere Nelle vicinanze Bagnoregio, Viterbo Sport praticabili Escursioni, trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa della ciliegia, giugno Festa Santo Crocifisso, settembre


CELLERE

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Altitudine 344 m s.l.m. Abitanti 1.188

Patrono Sant’Egidio, 1 settembre Info turistiche Comune Via Cavour, 90 Tel. 0761 451791 Distanza da Roma 140 km Escursioni Itinerari nel Parco delle Sorgenti del Timone Da scoprire nei dintorni Spiagge della Riviera degli Etruschi

S

u un colle nella verde campagna della Tuscia, sorge Cellere, con singolari panoramiche nella Valle del Tevere. L’analisi etimologica le attribuisce origini romane, legate ad un antico centro di nome Cellae Cerris mentre alcuni studiosi fanno discendere il paese da Cerere, la dea delle messi. Durante il Medioevo il paese fu sotto il dominio di Viterbo e nel 1254 divenne possedimento di Toscanella, l’attuale Tuscania. Nel 1649 il paese tornò alla Santa Sede e alla fine del XIX secolo venne poi annesso al Regno di Italia. Il dominio dei Farnese coincide con il periodo di maggiore splendore del borgo con la Rocca Farnese, edificata in posizione dominante rispetto al centro abitato e ad esso collegato con un ponte detto Ponte della Rocca. Da visitare il Museo del brigantaggio, inaugurato nel 2007, che racchiude le vicende del brigantaggio maremmano in una prospettiva antropologica dalla seconda metà del XIX secolo ad oggi. >> Da non perdere Visitate la Chiesa di Sant’Egidio, commissionata dal Cardinale Alessandro Farnese ad Antonio da Sangallo il Giovane, il monumento architettonico più importante dedicato al patrono del paese, a croce greca, con affreschi cinquecenteschi; da visitare anche la Rocca Farnese e il Palazzo di Giustizia.

Nelle vicinanze Tarquinia, Celleno, Montalto di Castro, Ischia di Castro, Valentano, Tessennano, Canino, Piansano, Artena di Castro Valori Ambientali Parco delle Sorgenti del Timone Sport praticabili Trekking, cicloturismo, equitazione, mountain biking Manifestazioni ed Eventi Cellere tra Natura e Tradizione, Festa di Sant’Egidio, settembre

>> La curiosità Il Parco delle Sorgenti del Timone è situato a sud del Comune di Cellere e comprende bellezze naturalistiche incontaminate da percorrere a piedi o in mountain bike. >> A tavola Tra i prodotti tipici troviamo l’olio extravergine di oliva Canino DOP, eccellenza del territorio, e i vini dell’Alta Tuscia Colli Etruschi Viterbesi o Tuscia DOC; caratteristici anche l’acquacotta, le zuppe con verdure, i crostini e le bruschette. Da non perdere i lombrichelli in salsa piccante e i famosi biscotti di Sant’Egidio. CITTÀ DELL’OLIO www.comune.cellere.vt.it

CERI I

l borgo venne fondato nel 1236 su un precedente abitato del VII secolo dalla popolazione della vicina Cerveteri, che vi si trasferì per la ottima posizione, a dominio della vallata. La porta addossata alla roccia è l’accesso al piccolissimo e suggestivo borgo, con viuzze scavate nel tufo e la piazzetta con la Chiesa della Madonna di Ceri, nel luogo dove anticamente esisteva il culto della dea Vesta. Nell’edificio, più volte rimaneggiato dalle origini nel secolo XI ai primi decenni del XII secolo, sono stati recuperati degli affreschi raffiguranti scene tratte dall’Antico Testamento e storie della vita di San Silvestro. Dalla vicina Cerveteri si accede alla Necropoli etrusca del Sorbo e della Banditaccia, dichiarata, nel 2004, patrimonio mondiale dell'umanità dell’UNESCO. Nella zona chiamata dei Vignali si può ammirare la Porta Coperta, che a sua volta conduce alla necropoli di Cava della Pozzolana; caratteristiche e affascinanti le numerose cascate, verso il Fosso della Mola, una vera delizia per gli amanti della natura e delle escursioni.

Altitudine 108 m s.l.m. Abitanti 98

19

Patrono San Felice, 14 gennaio Info turistiche Comune Piazza Risorgimento, 1 Tel. 06 896301 Distanza da Roma 53 km Escursioni Sughereta del Sasso, Fosso della Mola

>> Da non perdere Importanti architetture sono il Palazzo Torlonia e la Chiesa di San Felice. >> La curiosità La Necropoli della Banditaccia, la più vasta tra quelle esistenti del mondo antico - sito UNESCO, immersa in un parco suggestivo, con stradine che si inerpicano tra le sepolture, animate da suoni, luci e spettacolari effetti tridimensionali - nel nuovo centro visita offre tra l’altro una perfetta copia del “Sarcofago degli Sposi” di Giorgetto Giugiaro.

Da scoprire nei dintorni Necropoli Etrusca dei Monterozzi, Tomba dei Demoni Azzurri

>> A tavola Tra i prodotti tipici troviamo le uve impiegate maggiormente per i vini bianchi, come il Trebbiano, la Malvasia e lo Chardonnay, cui si affianca recentemente la riscoperta di un vitigno molto antico chiamato giacchè, dal gusto molto forte e corposo. Caratteristici i carciofi, le pesche, il miele, i tartufi dei Monti Ceriti e l’olio di produzione locale.

Valori Ambientali Monti Cimini

CITTÀ E SITI PATRIMONIO MONDIALE UNESCO www.comune.cerveteri.rm.it

Nelle vicinanze Anguillara Sabazia, Bracciano, Fiumicino, Ladispoli, Tolfa, Santa Marinella

Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Felice, gennaio Festa del Prodotto tipico ceretano, aprile Sagra dell’uva e del vino dei Colli Ceriti, agosto


CIVITA CASTELLANA I

20

Altitudine 145 m s.l.m. Abitanti 16.777

Patrono SS. Giovanni e Marciano, 16 settembre Info turistiche Comune Piazza G. Matteotti, 3 Tel. 0761 5901 Distanza da Roma 53 km Escursioni Via Amerina, le cascate di Monte Gelato

l centro più popoloso ed attivo del basso Viterbese, sorge su un piano tufaceo dai pendii scoscesi: è famoso per essere stato, nell'epoca preromana, la capitale della popolazione dei falisci, oltre a rappresentare il centro industriale specializzato nelle ceramiche più importante d'Italia e del mondo. La cittadina sorge sull'antica Falerii Veteres, un sito falisco in prossimità del fiume Treja. I Falisci erano un popolo italico che raggiunse un alto livello di civiltà: presso il Forte Sangallo si può visitare il Museo nazionale dell'Agro Falisco, inaugurato nel 1977, che raccoglie materiali provenienti dall'antica Civita Castellana e dalle zone limitrofe. Il tufo rosso è caratteristico del luogo grazie alla presenza del vulcano Vicano e alle sue eruzioni che hanno generato profonde gole oltre a un paesaggio straordinario e suggestivo. >> Da non perdere Imperdibili il Duomo, costruito dai Cosmati con facciata del XII secolo e portico a grande arco centrale del 1210, il Forte Sangallo ed inoltre il Museo della Ceramica, la Chiesa Santa Maria del Carmine e l’interessante Area archeologica di Vignale.

Da scoprire nei dintorni Valle del Treja e Via Amerina, Terme naturali di Viterbo, Lago di Vico Nelle vicinanze Magliano Sabina, Nepi, Sant’Oreste, Gallese, Corchiano, Fabrica di Roma, Castel Sant’Elia, Faleria Valori Ambientali Monti Sabatini e Cimini Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Carnevale, Festa dei Santi Marciano e Giovanni, Rievocazioni storiche medievali, settembre

>> La curiosità Il museo della ceramica “Casimiro Marcantoni” espone vasi, piatti, manufatti, piastrelle dipinte, che testimoniano la maestria dei più importanti maestri ceramici locali. Il museo si è arricchito di nuove opere donate da privati e ceramiche artistiche dell'istituto statale d'Arte. >> A tavola Piatti tipici di Civita Castellana sono i frittelloni, la pizza con i fiori di zucca, lenticchie e salsicce, la minestra con i ceci e le castagne, le fettuccine al sugo, oltre ai rigatoni alla Mignolò, dal nome di un antico ristorante locale. Per i golosi troviamo gli scroccafusi, tipici dolci del luogo, la pizza pasquale, le frappe, i maritozzi con la panna e il miele. Ottima la produzione di olio extravergine di oliva Tuscia DOP.

CORCHIANO U

na corolla di vicoletti e piazzette che si affacciano su una forra, oggi monumento naturale: è così che appare Corchiano, territorio abitato fin dall’età della pietra, come testimoniano molti reperti ritrovati nelle “cavernette falische”, poste nella valle del rio Fratta. I falisci e gli etruschi abitarono la zona mentre il centro abitato si sviluppò solo intorno al XII secolo; nel Medioevo, sotto lo Stato Pontificio, sono numerose le chiese di pregio da menzionare come la Basilica di San Biagio, la chiesa principale di Corchiano che conserva al suo interno un pregevole ciclo di affreschi votivi eseguiti intorno al 1468 da Lorenzo da Viterbo; da visitare anche la Chiesa della Madonna del Soccorso, iniziata nel XVI secolo, con all'interno la superba cappella del Paradiso e i dipinti di Lorenzo, Bartolomeo e Alessandro Torresani. >> Da non perdere Tra le architetture religiose troviamo la Chiesa di Sant’Egidio, con gli affreschi attribuiti ai Torresani e la Chiesa della Madonna delle Grazie, in pietra grezza e stile barocco, con l’affresco raffigurante l’effigie della Madonna. >> La curiosità Il Monumento Naturale ed Oasi WWF di Pian Sant’Angelo si sviluppa su di un’area di oltre 250 ettari e comprende la forra, fenomeno unico in Europa: un canyon che ha avuto origine da importanti eventi vulcanici tipici della Tuscia, ai quali ha fatto seguito un lungo periodo di glaciazione. >> A tavola Da menzionare l’ottima pizza e per gli amanti del vino i Colli Cimini IGT, Vignanello DOC, Lazio IGT bianchi e rossi dei vitigni della zona che si sposano perfettamente con le nocciole e le castagne. La qualità di questa frutta secca è perfetta per i dolci, tozzetti e ciambelle; ottimo anche l’olio extravergine di oliva Tuscia DOP perfetto per bruschette ed insalate, ma anche per tutti i gustosi piatti locali.

CITTÀ DELLA CERAMICA

CITTÀ DELLA NOCCIOLA

www.comune.civitacastellana.vt.it

www.comune.corchiano.vt.it

Sosta camper

Altitudine 196 m s.l.m. Abitanti 3.907

21

Patrono San Biagio, 3 febbraio Info turistiche Comune Piazza del Bersagliere, 1 Tel. 0761 572002 Distanza da Roma 65 km Escursioni Monumento Naturale ed Oasi WWF di Pian Sant’Angelo

Da scoprire nei dintorni Forre di Corchiano, Lago di Vico, Terme naturali di Viterbo Nelle vicinanze San Martino al Cimino, Vignanello, Gallese, Civita Castellana, Fabrica di Roma Itinerari religiosi Santuario della Madonna del Soccorso Valori Ambientali Monumento Naturale Pian Sant’Angelo Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, trekking, pesca Manifestazioni ed Eventi Festa di San Biagio, febbraio Festa dell’infiorata, maggio Festa del Pescatore, luglio Presepe vivente, dicembre-gennaio


GALLESE

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Altitudine 135 m s.l.m. Abitanti 2.849

Patrono San Famiano, 8 agosto Info turistiche Comune Piazza del Duomo, 1 Tel. 0761 49791 Distanza da Roma 78 km Escursioni A spasso per la Tuscia maremmana

L

a leggenda racconta che la prima pietra di Gallese fu posta da Haleso, figlio di Agamennone, che diede così inizio alla stirpe dei Falisci. Il borgo ha origini antichissime e comprende tombe ed insediamenti etruschi sparsi nel territorio. Il centro storico, delimitato da due corsi d’acqua, ha origini medioevali, con le mura, la piazza centrale e quella del comune; nel 733 il paese fu venduto dal Duca di Spoleto, Trasimondo, a Gregorio III che ne fece una sede vescovile. La Chiesa rimane un punto focale nella storia di Gallese: sono ben due i papi nati nel luogo, Marino I (882-884) e Romano I (898), e inoltre la spiritualità del luogo portò l’arrivo del monaco cistercense divenuto in seguito San Famiano, patrono del borgo. >> Da non perdere Interessante la Concattedrale di Santa Maria Assunta, chiesa neoclassica del 1796, opera di Pietro Camporese; al suo interno si conservano alcuni dipinti del XVII secolo ed una raccolta di oggetti legati alla liturgia del Venerdì Santo. Da visitare anche il centro storico con la Chiesa di San Famiano recante quattro navate e un presbiterio sopraelevato di grande valore artistico.

Da scoprire nei dintorni Terme naturali di Viterbo, Parco Naturale Regionale Marturanum, Museo della Ceramica di Civita Castellana Nelle vicinanze Orte, Magliano Sabina, Civita Castellana, Corchiano, Vignanello Valori Ambientali Monumento Naturale Pian Sant’Angelo Itinerari Religiosi Chiesa di San Famiano Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Rassegna di Musica Popolare “Il suono dei giorni”, Festa San Famiano, agosto Sagra della salsiccia, settembre

>> La curiosità L’attore Ennio Fantastichini è nato a Gallese nel 1955: è conosciuto per la sua interpretazione in “Porte aperte” (1989) di Gianni Amelio. >> A tavola Il piatto più tradizionale è certamente l'acquacotta; da gustare anche le salsicce e la zuppa con l'agnello, conosciuta come Giubba e Calzoni nel viterbese, per la sua evidente completezza; tra i primi piatti si trova la pasta fresca come i lombrichelli, la pasta straccia, gli gnocchi col ferro, gli gnocchi 'ncotti o strozzapreti. Tra i dolci sono da assaggiare quelli con le nocciole, prodotto tipico del luogo. Ottima la produzione di olio extravergine di oliva Tuscia DOP e di vini Colli Cimini IGT e Vignanelo DOC. CITTÀ DELLA NOCCIOLA www.comune.gallese.vt.it

GRADOLI “S

23

e vuoi vivere in eterno, a Gradoli l'estate, a Canino l'inverno”, scriveva Papa Paolo III e non si potrebbero trovare parole più significative per descrivere il borgo: le origini di Gradoli risalgono al Medioevo quando nell'attuale "Pergola" fu costruito un imponente castello e una ripida scala di accesso (in latino gradus), dalla quale deriverebbe il nome. Attraverso l’arco detto “di Ciuchini”, l’antica porta di accesso, si arriva al centro storico dove si può ammirare il Palazzo Farnese, progettato da Antonio da Sangallo il Giovane e realizzato sui resti di un'antica rocca. Lungo le rive del Lago di Bolsena, a 7 km circa dal centro abitato, sorge la Chiesa di San Magno (sec. XV) dove ogni 19 agosto si svolge il “Perdono di San Magno”: chi partecipa alla messa può chiedere l'indulgenza plenaria, concessa da Papa Benedetto XIV nel 1774.

Altitudine 470 m s.l.m.

>> Da non perdere Per gli amanti dell’arte la Chiesa collegiata di Santa Maria Maddalena, in stile barocco, la Chiesa di San Michele Arcangelo, la più antica del paese e la Chiesa di San Giovanni Decollato, con il suo Ospedale dei poveri e Oratorio della Pietà. Da visitare il Museo del Costume Farnesiano e il “Centro Nazionale di Studi sulla Famiglia Farnese” all’interno di Palazzo Farnese.

Distanza da Roma 140 km

>> La curiosità Il 6 aprile 1978, durante il rapimento di Aldo Moro, si pensò che Gradoli fosse il luogo dove il parlamentare era tenuto prigioniero e, su ordine del Ministero dell’Interno, le forze dell’ordine presero d’assedio il paesino, al fine di trovare il luogo di prigionia. >> A tavola Sono prodotti di eccellenza il fagiolo del Purgatorio, l’Aleatico di Gradoli DOC, vino rosso da dessert, il vino rosso e bianco Colli etruschi Viterbesi o Tuscia DOC, l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone DOC e il Grechetto, nelle sue varietà rosso e bianco. Tra le specialità sono da gustare anche gli ottimi formaggi, i salumi, le salsicce, il pesce di lago, le olive e l’olio delle colline di Gradoli. STRADA DEI VINI DELL’ALTA TUSCIA www.comune.gradoli.vt.it

Abitanti 1.487

Patrono Santa Maria Maddalena, 22 luglio Info turistiche Comune Piazza Luigi Palombini, 2 Tel. 0761 456082

Escursioni Parco delle Sorgenti del Timone Da scoprire nei dintorni Terme naturali di Viterbo, Lago di Mezzano Nelle vicinanze Onano, Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo, Latera, Valentano, Capodimonte, Montefiascone, Bolsena Valori Ambientali Monti Vulsini, Passo della Montagnola, Lago di Bolsena Itinerari religiosi Chiesa di San Magno Sport praticabili Trekking, cicloturismo, carpfishing Manifestazioni ed Eventi Pranzo del Purgatorio, mercoledì delle Ceneri Festa Santa Maria Maddalena, luglio Festa delle Tentavecchie, Rito del “Perdono di San Magno”, agosto Sosta camper


GROTTE DI CASTRO O

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Altitudine 467 m s.l.m. Abitanti 2.683

Patrono SS. Flavio e Faustina, 7 maggio Info turistiche Comune Piazza Guglielmo Marconi, 6 Tel. 0763 798002 Distanza da Roma 145 km Escursioni Riserva Naturale Selva del Lamone Da scoprire nei dintorni L’antica città di Castro, Parco delle Sorgenti del Timone, Parco Archeologico di Vulci, Oasi WWF Nelle vicinanze Acquapendente, Gradoli, Onano, San Lorenzo Nuovo Valori Ambientali Riserva Naturale Selva del Lamone, Lago di Bolsena Itinerari Religiosi Via Francigena del Nord Sport praticabili Escursioni, pesca, trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Sagra del Tortello, Festa di SS. Flavio e Faustina, maggio Sagra della Patata, agosto

ccupa la parte settentrionale di un antico cono vulcanico appartenente alla catena dei Monti Volsini. La zona è ricca di tombe etrusche come dimostra il Museo Civita. Le origini del paese, infatti, risalgono all’epoca etrusca e sulla sommità del borgo si può ammirare la Basilica eretta nel 1625, all’interno della quale è possibile trovare interessanti dipinti e vedere un particolare Antiquarium. Importanti anche Palazzo Innocenzo Iuzzi e il Palazzo del Vignola, sede del Museo Civita, che conserva del progetto vignolesco il portale, le 5 finestre in nefro del primo piano e la suggestiva scala a chiocciola. Per gli appassionati di archeologia è consigliata la visita della necropoli etrusca di Pianezze, ricca di tombe del VII e VI secolo a. C.

>> Da non perdere Oltre alla Necropoli delle Pianezze segnaliamo la Basilica di Santa Maria del Suffragio, eretta nel 1625, la Chiesa di San Pietro apostolo, risalente all’XI secolo, il Palazzo Comunale, edificio eretto su progetto del Vignola nel XVI secolo, la Fontana Grande e le Cento Camere, un’altra grande necropoli etrusca. >> La curiosità La Riserva Naturale Selva del Lamone (1994) occupa un’area di circa duemila ettari con uno dei boschi più selvaggi della Tuscia e resti archeologici risalenti all’Età del Bronzo, all’epoca degli Etruschi e al Medioevo. >> A tavola Prodotto tipico della zona è la patata dell’Alto Viterbese IGP per fare ottimi gnocchi al ragù. Caratteristici sono i fagottini al pecorino e i vini Colli etruschi Viterbesi o Tuscia DOC ottimi come accompagnamento alla polenta con bujone di agnello e maiale e alle pappardelle al cinghiale. Di rilievo la produzione di olio extravergine di oliva Tuscia DOP.

MONTALTO DI CASTRO A dagiata su uno sperone tufaceo posto sulla riva sinistra del fiume Fiora, vicino al Mar Tirreno, Montalto di Castro ha origini medioevali come dimostrano le piccole piazze, il centro storico, i vicoli e gli archi, le mura di cinta. Le sue architetture sono dominate dal Castello Guglielmi, costruito probabilmente nel XV secolo dagli Orsini. In Piazza Giacomo Matteotti si trova il Palazzo del Comune e in via Soldatelli la Chiesa di Santa Maria Assunta. In prossimità della Via Aurelia si incontrano le fontane delle Tre Cannelle e del Mascherone, entrambe del settecento e con lunghe epigrafi sormontate dallo stemma comunale. A circa quattordici chilometri dal borgo, si può visitare il Parco Archeologico Naturalistico di Vulci, un’antica città etrusca con necropoli e migliaia di tombe tra le quali il grandioso tumulo della Cuccumella, la Cuccumelletta e la Tomba François.

Altitudine 42 m s.l.m. Abitanti 9.039

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Patrono SS. Quirino e Candido, 9 marzo Info turistiche Comune Piazza Giacomo Matteotti, 11 Tel. 0766 87011 Distanza da Roma 120 km Escursioni Parco Naturalistico Archeologico di Vulci Da scoprire nei dintorni Marina di Montalto, Terme naturali di Viterbo, Riviera degli Etruschi, Vulci

>> Da non perdere Oltre al Parco Archeologico Naturalistico di Vulci, i visitatori possono ammirare il maestoso Castello Guglielmi, il Ponte Etrusco, il Castello della Rocca, la splendida Fontana del Mascherone e il Palazzo del Chiarone. >> La curiosità A Montalto di Castro è oggi installata la più grande stazione fotovoltaica d'Europa, da 24 MW: l’impianto consente la produzione di oltre 40mila MWh all'anno necessaria per fornire energia elettrica ad oltre 13mila famiglie italiane. >> A tavola Tra i prodotti tipici troviamo l’asparago verde di Montalto PAT, il melone, l’olio extravergine di oliva Tuscia DOP, i fagioli, i formaggi di pecora, il latte di asina in crema, e le lumache. Altri piatti tipici comprendono la cacciagione come il cinghiale alla cacciatora e la lepre in salmì. Parte del territorio è zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Canino DOP.

STRADA DEI VINI DELL’ALTA TUSCIA

BANDIERA BLU 4 VELE LEGAMBIENTE NEL 2016

www.comune.grottedicastro.vt.it

www.comune.montaltodicastro.vt.it

Nelle vicinanze Canino, Capalbio, Manciano, Tarquinia, Tuscania Sport praticabili Escursioni, trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa SS. Quirino e Candido, marzo Maremma d’aMare, aprile La notte dei butteri, Sagra dell’Asparago Verde di Montalto, maggio Sagra del Melone, luglio Sagra Regina delle Sagre, ottobre Sosta camper


ONANO

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Altitudine 510 m s.l.m. Abitanti 995

Patrono San Trifone, 10 novembre Info turistiche Comune Piazza Monaldeschi della Cervara, 1 Tel. 0763 78021 Distanza da Roma 147 km Escursioni Itinerario delle Rocche Monaldesche Da scoprire nei dintorni Valle del Treja, Terme naturali di Viterbo, Lago di Bolsena Nelle vicinanze Sorano, Latera, Gradoli, Grotte di Castro, Acquapendente

Q

uesto piccolo borgo sorge sui Monti Volsini, al confine tra Lazio e la Toscana, a pochi chilometri dal Lago di Bolsena e dalla riserva naturale: vicoli e piazzette medioevali molto suggestivi incorniciano l’antico centro storico dominato dal favoloso Palazzo dei Monaldeschi della Cervara, oggi sede del Municipio. Le sue origini sono antichissime e risalgono all’epoca preistorica: il borgo fu abitato dagli Umbri, dagli Etruschi e dai Romani e nel periodo medioevale e rinascimentale si avviò l’imponente costruzione della fortezza quadrangolare di Palazzo Madama e la Rocca. Terra della “lenticchia”, Onano è anche natura, prati, boschi, sentieri, distese di verde sconfinato, con splendidi itinerari nelle Rocche Monaldesche. In stile romanico è la Chiesa della Madonna delle Grazie che conserva affreschi della scuola senese. >> Da non perdere Tra i monumenti di maggiore interesse storico e artistico si menzionano: la Chiesa di Santa Croce, bombardata nel 1944, la Chiesa di Santa Maria della Concezione, la Chiesa della Madonna delle Grazie e lo splendido Palazzo Madama. >> La curiosità A Onano visse nell’800 Lina Cavalieri, la “donna più bella del mondo”, famosa in Italia e all’estero per le sue canzoni. D’Annunzio le dedicò una copia de “Il Piacere”, definendola “la massima testimonianza di Venere in Terra”.

Valori Ambientali Monti Volsini Sport praticabili Cicloturismo, escursioni, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Antonio Abate, gennaio Sagra della lenticchia, agosto Festa di San Trifone, novembre

PROCENO S

u un colle alle falde nord-occidentali dei Monti Volsini nasce Proceno: la sua linfa architettonica è medioevale con la Rocca, i torrioni e le sue torri dalle quali si può scorgere un panorama unico che va dal Monte Amiata e da Radicofani, fino alla Valle del Paglia. Secondo la leggenda il borgo fu fondato da Porsenna e in seguito fu invaso da svariate popolazioni: molti gli edifici Rinascimentali di grande pregio, tra i quali il Palazzo Sforza, risalente al XVI secolo ed edificato per volere del Cardinale Guido Ascanio Sforza, Camerlengo di Santa Romana Chiesa e Governatore di Proceno. Per il visitatore le strutture più interessanti sono la Chiesa di San Martino, costruita nel XIV secolo, che custodisce importanti opere di epoche diverse, e quella di Santa Maria della Neve, sul cui portale è scolpito uno stemma raffigurante i simboli del paese: il maiale e le chiavi di Porsenna. Dal Castello di Proceno inizia il cammino laziale della Via Francigena, che collegava Canterbury a Roma.

>> Da non perdere Di fondazione medievale troviamo la Chiesa di Sant'Agnese e quella di Santa Maria del Giglio con interessanti altari e decorazioni dal secolo XVI in poi. Il centro storico ha numerosi edifici medievali diroccati e rinascimentali tra i quali il Palazzo Sforza, attualmente utilizzato per mostre e convegni. >> La curiosità Il Museo della Civiltà Contadina è nato negli anni ’80 ed è ospitato in quattro grandi sale di Palazzo Sforza. L’esposizione accoglie circa duemila oggetti di uso domestico e attrezzi da lavoro inerenti la civiltà pre-industriale, nell’arco temporale tra il XVI e il XX secolo. Inoltre nel 1625 vi dimorò Galileo Galilei, in viaggio verso Roma per essere giudicato dal Sant’Uffizio.

>> A tavola Piatto tipico del borgo sono le lenticchie di Onano con salsicce. Ottime anche le patate dell’Alto Viterbese utilizzate per gli gnocchi e il biscotto di San’Antonio, un pane dolce a forma di treccia realizzato sulla base di antichissime ricette locali, da gustare con gli ottimi vini Colli Etruschi Viterbesi o Tuscia DOC.

>> A tavola Il prodotto tipico per eccellenza è l’aglio rosso PAT, unico per i suoi spicchi rossi, la conservazione del sapore fino un anno e il retrogusto piccante; gustose le patate dell’Alto viterbese IGP, da utilizzare come contorno o per la realizzazione degli gnocchi, l’olio extravergine di oliva Tuscia DOP ed il vino dei Colli Etruschi Viterbesi o Tuscia DOC; per i dolci assaggiate il biscotto di San’Antonio PAT, un pane dolce a forma di treccia.

STRADA DEI VINI DELL’ALTA TUSCIA www.comune.onano.vt.it

STRADA DEI VINI DELL’ALTA TUSCIA www.comunediproceno.vt.it

Altitudine 410 m s.l.m. Abitanti 568

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Patrono Sant’Agnese Segni, 20 aprile Info turistiche Comune Piazza della Libertà, 12 Tel. 0763 710092 Distanza da Roma 160 km

Escursioni Parco Naturale Regionale Marturanum Da scoprire nei dintorni Riserva Naturale di Monte Rufeno Nelle vicinanze San Casciano dei Bagni, Acquapendente, Sorano, Castell’Azzara, Piancastagnaio Valori Ambientali Monti Volsini Itinerari religiosi Via Francigena del Nord Sport praticabili Escursioni, trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Agnese Segni, aprile Sagra della bruschetta, Sagra dell’aglio rosso, agosto


SAN MARTINO AL CIMINO Q

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Altitudine 561 m s.l.m. Abitanti 3.866

Patrono Martino di Tours, 11 novembre Info turistiche Comune Piazza Martiri di Ungheria s.n.c. Tel. 0761 325992 Distanza da Roma 73 km Escursioni Tuscia, itinerario farnesiano Da scoprire nei dintorni Terme naturali di Viterbo, Lago di Vico, Strada del vino della Teverina Nelle vicinanze Canepina, Celleno, Soriano nel Cimino, Caprarola, Vetralla

uesta graziosa frazione di Viterbo è una culla di armonia architettonica e di bellezze artistiche: sulla sommità del centro dell’abitato si trovano la splendida Abbazia e il secentesco Palazzo Doria Pamphili, fatto erigere da Olimpia Maidalchini Pamphilj, al centro delle cronache scandalistiche del tempo, molto vicina al Papa Innocenzo X Pamphilj che la nominò Principessa di San Martino. Nota anche con il soprannome di “Pimpaccia” per le sua vita non proprio specchiata, Olimpia morì a San Martino nel 1657. A lei si devono la trasformazione dell’Abbazia in un sontuoso Palazzo, l’impianto e la fortificazione del borgo, lo stendardo processionale commissionato a Mattia Preti per il Giubileo del 1650, recentemente restaurato. >> Da non perdere L’Abbazia di San Martino al Cimino, del XIII secolo, splendido esempio di architettura cistercense; il pregevole stendardo di Mattia Preti, il Palazzo Doria Pamphili e il Museo, ospitato all’interno dell’antico scriptorium dell’abbazia, che conserva anche magnifici paramenti sacri di papa Innocenzo X. >> La curiosità Tutti gli anni si corre il tradizionale “Trofeo Salvatore Morucci”, gara ciclistica nazionale under 23, in memoria del giovane ciclista scomparso.

Valori Ambientali Monti Cimini

>> A tavola Tra le specialità troviamo l’acquacotta, i maccheroni con le noci, la zuppa di funghi porcini e patate, pasta e fagioli, l’ottimo vino Tuscia DOC e l’olio extra vergine di oliva Tuscia DOP.

Itinerari Religiosi Via Francigena del Nord Sport praticabili Cicloturismo, escursioni, trekking Manifestazioni ed Eventi Trofeo Salvatore Morucci, settembre Sagra della Castagna e della Caldarrosta, ottobre Festa di San Martino di Tours, novembre Sosta camper

SANTA SEVERA D

opo un susseguirsi di insenature rocciose e di sabbia, la costa a sud di Santa Marinella è interrotta dal borgo e dal Castello di Santa Severa, isolato sul mare. Gli Etruschi qui avevano fondato Pyrgi, porto dell’attuale Cerveteri e sede di un santuario, famosissimo nell’antichità. I Romani vi eressero un castrum, poi distrutto dai Saraceni e riedificato nel sec. XI col nome di Severa, martirizzata poco distante. Nei pressi di Santa Severa nel 1964 furono rinvenute le “Lamine di Pyrgi”, tre fogli d’oro alti 20 cm, incisi in lingua fenicia ed etrusca, importantissime per la conoscenza della storia e della lingua del popolo etrusco. Durante il pontificato di Papa Urbano VIII il Castello entrò in possesso della famiglia Barberini, la quale intraprese lavori di ampliamento e sistemazione; quindi, nel 1887 il Castello divenne proprietà di Baldassarre Odescalchi, avo degli attuali proprietari. L’edificio è la sede del Museo del Mare e della Navigazione Antica, dedicato all'illustrazione dei commerci marittimi durante l'età antica.

>> Da non perdere Oltre al castello del borgo storico, sono da visitare il Museo Civico Archeologico, l’Antiquarium di Pyrgi, la Chiesa di Santa Maria Assunta e i fondali antistanti Santa Marinella con la Riserva Naturale di Macchiatonda. >> La curiosità Santa Marinella è da molti denominata la Perla del Tirreno, soprattutto grazie alla sua particolare posizione sul mare ed al clima mite: negli anni ‘50,’60 e ‘70 è stata talvolta anche chiamata la Perla dei Vip, meta estiva della “movida romana”. >> A tavola Da gustare tutti i piatti con il pesce come gli spaghetti alle vongole veraci, i gustosi antipasti misti di mare, i tonnarelli alla marinara, la grigliata di pesce, la spigola all’acqua pazza. Tra i prodotti tipici troviamo anche il carciofo romanesco del Lazio IGP, le ciliegie, le prugne, l’olio extra vergine di oliva, il vino Costa Etrusco Romana IGT, il formaggio marzolino.

CITTÀ DELLA NOCCIOLA, CITTÀ DELLE CILIEGIE STRADA DELL’OLIO, STRADA DEL VINO

BANDIERA BLU 2 VELE LEGAMBIENTE NEL 2016

www.comune.viterbo.it

www.santamarinella.rm.gov.it

Altitudine 7 m s.l.m. Abitanti 660

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Patrono San Giuseppe, 19 marzo Info turistiche Comune Via Aurelia, 455 Tel. 0766 671500 Distanza da Roma 64 km

Escursioni Monti della Tolfa Da scoprire nei dintorni Necropoli di Cerveteri e Tarquinia, Lago di Bracciano Nelle vicinanze Allumiere, Civitavecchia, Tolfa Valori Ambientali Riserva Naturale di Macchiatonda Itinerari religiosi Santuario Santa Maria della Visitazione Sport praticabili Windsurf, escursioni, cicloturismo, trekking, immersioni, pesca subacquea Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Antonio, gennaio Festa di San Giuseppe, marzo Fish Festa, ottobre


TOLFA

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Altitudine 498 m s.l.m. Abitanti 5.127

Patrono Sant’Egidio Abate, 1 settembre Info turistiche Comune Piazza Vittorio Veneto, 12 Tel. 0766 93901 Distanza da Roma 78 km Escursioni Itinerari nei Monti della Tolfa Da scoprire nei dintorni Necropoli della Tolfa, Pian della Conserva e Riserva del Ferrone, borghetto medievale Sasso di Furbara

A

rroccato sui Monti della Tolfa, il borgo antico ha una caratteristica pianta a semicerchio che comprende il Castello dei Frangipane, una tipica rocca medioevale, e la Chiesa della Rocca, con una splendida vista panoramica. Nel territorio della Tolfa sono ben documentate, tramite ritrovamenti archeologici, l’età della pietra, l’età del rame e l’età del bronzo; in seguito agli insediamenti etruschi e all’età romana, il territorio venne riconosciuto come proprietà della Santa Sede. Tolfa vanta un territorio incontaminato che si estende per oltre 17 mila ettari con basse colline che scendono verso il mare e una flora e fauna eccezionali. Il borgo ha ottenuto gli importanti riconoscimenti di “Città turistica” e di “Città d'arte”. Tra i suoi fiori all'occhiello l'artigianato e la lavorazione del cuoio. Interessante il nuovo Museo Civico ricavato nella splendida cornice dell’ex Convento dei Padri Agostiniani.

>> Da non perdere Il Palazzo Comunale, costruito nel 1860, inoltre, il Castello del Monte della Rocca, la Chiesa di Sant’Egidio Abate, con l’abside parte della cinta muraria della Tolfa medioevale. Da segnalare anche il Convento e la Chiesa dei Padri Cappuccini del XVII secolo. Nelle vicinanze Tarquinia, Monte Romano, Cerveteri, Santa Marinella, Canale Monterano, Allumiere Itinerari Religiosi Santuario di Santa Maria della Sughera, Santuario della Madonna della Rocca Sport praticabili Cicloturismo, trekking, podismo Manifestazioni ed Eventi Tolfarte (artisti di strada), Torneo dei Butteri, agosto Festa di Sant’Egidio Abate, settembre

>> La curiosità Un tipico menu tolfetano ha vinto il primo premio nel Concorso Agro-Eno-Gastronomico di Fiumicino “I capolavori del gusto”. >> A tavola Il piatto tipico è l’acquacotta; un altro piatto è il baccalà in agro e dolce, con cipolla, uva passa, quarti di mela essiccati, prugne secche, visciole secche e peperoncino. Le sagre paesane sono ricche di primi e secondi che comprendono ottime bistecche e salsicce, le ghighe, il tartufo e il prosciutto, da gustare con gli ottimi vini Costa Etrusco Romana IGT. www.comune.tolfa.rm.it

VALENTANO A

rrivando alle porte del borgo si scorge un gruppo di case medievali su un colle della catena dei Volsini, circondato dalle vette degli Appennini, dal Monte Amiata e dai Monti Cimini. Preziosi ritrovamenti archeologici effettuati nelle zone circostanti dimostrano che il borgo ha origini lontane risalenti all’età del bronzo. Il Castello Farnese e la Rocca Farnese vennero fatte costruire da Pier Luigi Farnese intorno ad un maniero del Trecento, sul punto più alto del borgo. Splendidi i panorami che si possono godere dalle terrazze e di grande valore naturalistico è il Lago di Mezzano, raggiungibile solo a piedi attraverso strade sterrate e incontaminate: a poco più di un chilometro dal lago sorge anche un'immensa “roverella”, di oltre trecento anni, classificata come una delle piante più antiche del Lazio e che il WWF ha dichiarato un vero e proprio “monumento naturale”.

>> Da non perdere I visitatori possono ammirare la Chiesa Collegiata di San Giovanni Apostolo ed Evangelista, la Chiesa di Santa Maria, la Chiesa di Santa Croce, con l’affresco della Vergine con Bambino. Splendida anche la Porta Terrazza panoramica di San Martino e i Palazzi del borgo storico. >> La curiosità Nel 1843 l’etruscologo e scrittore inglese George Dennis ebbe l’occasione di visitare Valentano: giunto sul Piazzale posto a Nord lo scrittore restò sorpreso dal panorama mozzafiato e lo descrisse come una “splendida terrazza” affacciata sul Lago di Bolsena. >> A tavola Da gustare i Ceci del solco dritto PAT, legumi tipici del territorio, mentre tra i primi piatti troviamo i tortelli di ricotta dolce; tra i secondi spicca il bujone d’agnello; altri prodotti caratteristici sono la “biche” al tonno, il pecorino PAT e la ricotta. Per gli amanti dei dolci segnaliamo il biscotto di Ferragosto e i tozzetti con noci e nocciole da provare accompagnati agli ottimi vini Tuscia DOC. Di particolare pregio l’olio extravergine di oliva Tuscia DOC. STRADA DEI VINI DELL’ALTA TUSCIA www.comune.valentano.vt.it

Altitudine 538 m s.l.m. Abitanti 2.868

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Patrono San Giovanni apostolo ed evangelista, 27 dicembre Info turistiche Comune Piazza Cavour, 1 Tel. 0761 453001 Distanza da Roma 132 km Escursioni Riserva Naturale Selva del Lamone Da scoprire nei dintorni Valle del Treja, Lago di Bolsena Nelle vicinanze Pitigliano, Latera, Gradoli, Capodimonte, Cellere, Farnese, Ischia di Castro, Piansano Valori Ambientali Lago di Mezzano Itinerari religiosi Santuario della Madonna della Salute Sport praticabili Trekking, escursioni, cicloturismo, mountain biking, equitazione

Manifestazioni ed eventi Sagra del Bujone d’agnello, Tiratura del solco dritto, agosto Festa di San Giovanni apostolo ed evangelista, dicembre


VALLERANO C

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Altitudine 390 m s.l.m. Abitanti 2.621

Patrono San Vittore, 8 maggio Info turistiche Comune Piazza A. Xerry De Caro, 13 Tel. 0761 751001 Distanza da Roma 68 km Escursioni Parco Naturale Regionale Marturanum Da scoprire nei dintorni Lago di Vico, Terme naturali di Viterbo

ircondato da antiche mura medievali, piazzette e scalette in pietre, il borgo collinare poggia le sue radici sul versante meridionale dei monti Cimini. Le origini sono molto antiche: le prime tracce di insediamento risalgono all’età del bronzo, come testimoniano i numerosi reperti presenti in località Poggio Castello. Il paesaggio è molto verde, grazie alla presenza di boschi, vigneti, castagneti e noccioleti. Splendido il Santuario di Maria Santissima del Ruscello che risale agli inizi del XVII secolo e conserva la Madonna Assunta in cielo di Giovanni Lanfranco e l’Estasi di San Carlo Borromeo del Pomarancio. La Chiesa del Crocifisso è un altro gioiello architettonico, situata appena fuori Vallerano, che custodisce un antico crocefisso e, ogni anno, meta di un importante pellegrinaggio. >> Da non perdere Interessante il centro storico con la Chiesa di Sant’Andrea, costruita nel 1512; la Chiesa di San Vittore Martire, in stile romanico, con soffitto a cassettoni; la Chiesa Maria SS. della Pieve del XII secolo, che conserva all'interno tracce di dipinti murali.

Nelle vicinanze Soriano nel Cimino, Vignanello, Canepina, Fabrica di Roma, Caprarola, Carbognano Valori Ambientali Monti Cimini Itinerari Religiosi Santuario Madonna del Ruscello, Chiesa del Crocifisso Sport praticabili Cicloturismo, trekking, escursioni Manifestazioni ed Eventi Festa del Miracolo, Sagra della porchetta, luglio Festa di San Vittore, Notte delle Candele, agosto Sagra della castagna, ottobre

>> La curiosità Il borgo è coinvolto nel progetto dell’Officina Culturale “Distretto/creativo”: l’iniziativa prevede attività di spettacolo, musica e teatro, momenti di formazione e didattica della visione, incontri nelle scuole, festival e rassegne. >> A tavola Le specialità annoverano le barchette di ricotta e castagna, prelibato frutto che per le sue caratteristiche ha ottenuto il marchio così come l’ottimo olio extra vergine di oliva Tuscia DOP. Gustose anche le nocciole, prodotto di alta qualità proveniente dai noccioleti di zona e la porchetta alla quale è dedicata una sagra nel mese di luglio.

VASANELLO T

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ra grotte artificiali, tombe etrusche e resti di antiche mura, sorge il borgo di Vasanello, le cui prime notizie risalgono al X secolo, quando il centro era chiamato Bassanello ed era stato concesso in feudo dal Papa all’Abbazia di San Silvestro a Roma. Nel borgo medievale troneggia il maestoso Castello Orsini con le mura merlate e le torri angolari, oltre al castello è possibile visitare il giardino medioevale che nel 1300 veniva utilizzato come vero e proprio orto, utile al sostentamento degli abitanti del castello e del borgo. Particolarmente interessante l'Abbazia della Madonna delle Grazie del XIV secolo, ornata di affreschi attribuiti alla Scuola del Perugino (1445/1523), tra i quali spicca la “Madonna con Bambino Benedicente”. Nel mese di aprile in occasione de “La Porticella in Fiore”, il centro storico di Vasanello si trasforma in un immenso giardino fiorito per valorizzare le bellezze del territorio viterbese.

Altitudine 265 m s.l.m.

>> Da non perdere Tra i gioielli architettonici ricordiamo la Chiesa di Santa Maria Assunta, caratterizzata da un delizioso portico, la Chiesa del Salvatore con il suo favoloso campanile romanico, con bifore e trifore, e il Museo Civico allestito nei locali del Palazzo Comunale.

Escursioni Monti Cimini, Via Amerina

>> La curiosità Al borgo sono dedicate due strade appartenenti al XV municipio di Roma: nella zona di via Grottarossa (Tomba di Nerone) esistono “via Bassanello”, istituita nel 1957 e “via Vasanello”, istituita invece nel 1966.

CITTÀ DEL CASTAGNO, CITTÀ DELLA NOCCIOLA

>> A tavola Tra le specialità enogastronomiche del luogo troviamo le nocciole, utilizzate per tozzetti e dolci di vario tipo. Il vino bianco e rosso Colli Cimini IGT e Vignanello DOC sono ottimi per accompagnare le pietanze locali come lo gnocco cò la ratta cacio, ossia uno gnocco di farina e uova dalla caratteristica forma a cupola. Da gustare anche i formaggi, caciotte, ricotte e pecorini, provenienti dai caseifici del borgo e l’olio extra vergine di oliva Tuscia DOP.

www.comune.vallerano.vt.it

www.comune.vasanello.vt.it

Abitanti 4.068

Patrono San Lanno Martire, 5 maggio

Info turistiche Comune Via Roma, 30 Tel. 0761 40891 Distanza da Roma 86 km

Da scoprire nei dintorni Terme di Orte, Viterbo, Acquapendente Nelle vicinanze Bassano in Teverina, Orte, Gallese, Vignanello, Soriano nel Cimino Valori Ambientali Monti Cimini Sport praticabili Trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa di San Lanno, maggio Sagra dello Gnocco, luglio/agosto Sosta Camper


VETRALLA I

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Altitudine 300 m s.l.m. Abitanti 14.037

Patrono Sant’Ippolito, 13 agosto Info turistiche Comune Piazza Umberto I, 1 Tel. 0761 46691 Distanza da Roma 71 km

Escursioni Parco Naturale Regionale Marturanum Da scoprire nei dintorni Valle del Treja, Lago di Vico Nelle vicinanze Capranica, Caprarola, Ronciglione, Viterbo, Monte Romano, Blera, Barbarano Romano, Villa San Giovanni in Tuscia Valori Ambientali Monti Cimini Itinerari Religiosi Via Francigena del Nord Sport praticabili Cicloturismo, trekking, escursioni Manifestazioni ed Eventi Trofeo dell’Uomo Cavallo, Lo Sposalizio dell’albero, maggio Festa di Sant’Ippolito, agosto Sagra dell’olio, dicembre Sosta camper

l borgo fa parte della Comunità Montana Monti Cimini e fu abitato dagli Etruschi e dai Romani: il suo centro storico medioevale comprende un’imponente cinta muraria e il Castello. I numerosi ritrovamenti di tombe fuori città fanno supporre che l’antica Vetralla fosse in origine un Pagus villanoviano. Passeggiando per il suo centro storico si incontrano la Chiesa di San Francesco, romanica, costruita sui resti di una precedente costruzione, e il Duomo in stile classicheggiante. Il territorio fu a lungo conteso tra i papi e i signori di Viterbo e, ancora oggi, il Sindaco di Vetralla, nella cerimonia dello Sposalizio dell'albero, riafferma i diritti del Comune sul controllo di Monte Fogliano. Da visitare Norchia e il suo sito archeologico preistorico, etrusco, romano e medioevale: le tre principali necropoli sono la Tomba prostila, la Tomba delle tre teste e le Tombe Smurinas. >> Da non perdere I visitatori possono ammirare la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di San Francesco, il Monumento ai Caduti, opera di Pietro Canonica e il Museo della Città e del Territorio. Da segnalare anche il Monastero Regina Pacis e la Necropoli rupestre di Norchia.

VIGNANELLO S

econdo gli studiosi Vignanello esisteva già all’epoca preistorica: in epoca falisca ed etrusca fu sede di un attivo centro urbano, come testimoniato anche dalla necropoli in Valle della Cupa. Il borgo divenne un vero centro abitato a partire dal IX secolo a.C.: percorrendo le sue piccole vie e le deliziose piazzette si incontrano gli edifici più importanti, tra i quali la Collegiata di Santa Maria del 1700 e il Castello Ruspoli, del 1531; la forma attuale del castello è dovuta alla ricostruzione su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, avvenuta tra il 1531 e il 1538: la rocca medievale si trasformò così nel maestoso castello di pietra grigia che vediamo oggi. Il Castello comprende i favolosi giardini di Ottavia Orsini che fanno dell'intero complesso architettonico uno dei più bei monumenti del Lazio.

Altitudine 369 m s.l.m. Abitanti 4.724

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Patrono San Biagio e Santa Giacinta, 3 febbraio Info turistiche Comune Corso G. Matteotti, 12 Tel. 0761 7563200 Distanza da Roma 69 km Escursioni Monti Cimini, Via Amerina Da scoprire nei dintorni Parco Naturale Regionale Marturanum

>> Da non perdere Da visitare la Chiesa di San Giovanni Decollato, del 1614, la Chiesa dei Santissimi Angeli Custodi, edificata nel 1705 e posta alla sommità del Borgo del Molesino e la Porta del Molesino del 1692, detta anche “Porta del Vignola”, opera dell’architetto romano Mattia de Rossi.

>> La curiosità A Vetralla opera il Complesso Bandistico Ottavio Pistella, costituito nel 1853, attualmente composto da 52 elementi.

>> La curiosità Handel, compositore famoso in tutto il mondo, rimase un periodo alla corte di Vignanello ospite del mecenate Francesco Maria Ruspoli, trascorrendovi tutta l'estate del 1707.

>> A tavola Pregiato l’olio extra vergine d’oliva Tuscia DOP e le frittelle di broccoli e borragine. Tra i secondi piatti la porchetta, la cacciagione, il coniglio in salmì, ed infine i tozzetti con le nocciole dei Colli Cimini, la nociata, le castagne e il Panpepato. Ottima la ricotta locale.

>> A tavola Tra i piatti tipici troviamo gli gnocchi co’ i fero con sugo di salsicce e abbondante pecorino. Ottimo l’olio extra vergine d’oliva Tuscia DOP e la nocciola utilizzata come base per i dolci, quali i tozzetti e i crucchi. Altro dolce è il pamparito da gustare con salumi, uova sode e la caciotta. Ottimo il vino, come il Greco di Vignanello, il Vignanello Superiore, il Santa Bruna, il Rulliano e il Domenico e il Colli Cimini IGT, nelle sue varie tipologie.

CITTÀ DELL’OLIO, CITTÀ DELLA NOCCIOLA

CITTÀ DEL VINO, CITTÀ DELLA NOCCIOLA

www.comune.vetralla.vt.gov.it

www.comune.vignanello.vt.it

Nelle vicinanze Vasanello, Gallese, Soriano nel Cimino, Corchiano, Vallerano, Fabrica di Roma, Viterbo Valori Ambientali Monti Cimini Sport praticabili Escursioni, trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa di San Biagio e Santa Giacinta, febbraio Festa del Vino, agosto Festa dell’olio e del vino novello, novembre


CITTAREALE

POSTA MORRO REATINO RIVODUTRI GRECCIO CANTALICE CONTIGLIANO COTTANELLO TORRI IN SABINA PETRELLA SALTO ROCCANTICA ROCCA SINIBALDA CASAPROTA MOMPEO

POGGIO SAN LORENZO

MONTELEONE SABINO COLLE DI TORA MONTENERO SABINO TOFFIA FRASSO SABINO NEROLA MONTELIBRETTI SCANDRIGLIA

SABINA COSA VEDERE

COSA GUSTARE

COSA FARE

>> Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile

>> Strengozze alla Cantaliciana

>> Cammino di Francesco

>> Riserva Naturale dei Monti Cervia e Navegna e la Forra di Riancoli

>> Olio extravergine d’oliva Sabina DOC

>> Cottanello, Eremo di San Cataldo

>> Tartufo di Petrella Salto

>> Birra Artigianale di Cittareale

>> Frasso Sabino, la Grotta dei Massacci

>> Fettuccine alla Trebulana di Monteleone Sabino

>> Monumento Naturale “Le Gole del Farfa”, Mompeo

>> Fagiolo a pisello di Colle di Tora

>> Petrella Salto, Lago del Salto

>> Cannelloni alla francescana di Greccio

>> La Via Salaria e le Gole del Velino

>> Fregnacce alla Sabinese

>> Rivodutri, Sorgenti di Santa Susanna

>> Maialino dei Monti di Cottanello

>> Abbazia di Farfa e Museo del Silenzio

>> Trota biologica e gambero di fiume di Rivodutri

>> Rocchette e Rocchettine

>> Pellegrinaggio al Santuario di San Felice a Cantalice >> Escursioni sul Lago del Turano >> Santuario di Greccio e Museo dei Presepi >> Colleggiata di San Michele Arcangelo e Abbazia di San Pastore, Contigliano >> Visita al Santuario di Santa Maria delle Grazie a Ponticelli di Scandriglia >> Passeggiata alla Chiesa di Santa Vittoria e alle catacombe a Monteleone Sabino >> Complesso dell’Osservatorio astronomico, planetario e telescopio Cassegrain a Frasso Sabino >> Visita al Castello di Roccasinibalda >> Visita al borgo e Castello di Montenero Sabino


CANTALICE A

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Altitudine 660 m s.l.m. Abitanti 2.755

Patrono San Felice da Cantalice, 18 maggio Info turistiche Comune Piazza della Repubblica, 1 Tel. 0746 653119 Distanza da Roma 101 km Escursioni Ai laghi reatini, al Passo del Lupo e al Terminillo Da scoprire nei dintorni Castello di Labro, Faggio di San Francesco Nelle vicinanze Rieti, Poggio Bustone, Rivodutri Valori Ambientali Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, Monte Terminillo

rroccato su una collina, a ridosso del Monte Terminillo, il borgo è suddiviso in Cantalice Superiore dove si trova il centro storico e Cantalice Inferiore, la parte nuova. Sorto intorno al XII secolo dalla fusione del Castello di Rocca di Sopra e della Rocca di Sotto, l’abitato si sviluppa in verticale lungo un ripido sperone di roccia e con una caratteristica scalinata che lo taglia percorrendolo tutto. Le case si sovrappongono fino alla Chiesa settecentesca dedicata a San Felice, nel cui interno, sulla pala d’altare, è raffigurato assieme a Gesù Bambino e alcuni Angeli. La Chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria del Popolo, conserva la tela seicentesca rappresentante l'Ultima Cena, mentre nella parte inferiore del borgo si trova la Chiesa di Santa Maria delle Grazie con la splendida statua lignea della Madonna. >> Da non perdere La Chiesa della Pace, il borgo medievale e il Palazzo Ramacogi con la loggia cinquecentesca a cinque arcate. >> La curiosità Felice Porri nacque a Cantalice tra il 1510 e il 1515 e prese i voti dopo essere scampato miracolosamente alla morte, travolto e calpestato da giovenchi non domati. Fu beatificato nel 1625 e proclamato Santo nel 1712. Il Santuario di San Felice da Cantalice è oggi meta di pellegrinaggio.

Itinerari Religiosi Cammino di Francesco, Cammino di Benedetto, Santuario di San Felice all’Acqua Sport praticabili Cicloturismo, trekking, mountain biking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Felice, maggio Sagra delle Fregnacce, agosto Sagra delle Strengozze, settembre

CASAPROTA L'

origine del borgo risale al X secolo, quando il fundus Casaprotae apparteneva all'Abbazia di Farfa; ma reperti preromani e romani, testimoni delle lotte tra Sabini e Romani al tempo della fondazione di Roma, sono stati rinvenuti in tutto il circondario del borgo. Nel 776 compare per la prima volta il nome di casa perotae presumibilmente dall'antico nome del paese, di proprietà di Ildebrando Duca di Spoleto. Nel centro storico spiccano la porta di accesso rinascimentale, che mostra gli alloggiamenti in pietra per i cardini del portone e la copertura interna con una volta a botte, l’antico palazzo signorile, chiamato Filippi, nella parte più alta di Casaprota, con annessa la torre circolare e la Chiesa di San Domenico, restaurata ed ampliata dal cardinale Ippolito Vincenti Mareri agli inizi dell'Ottocento. Un’attenzione particolare va alla frazione di Collelungo con la sua caratteristica struttura urbana dei centri medievali, con le strette e tortuose stradine ed i torrioni della cinta muraria trasformati in abitazioni. >> Da non perdere Passando tra le vie del borgo medioevale, da ammirare il Palazzo Filippi e la Chiesa di San Domenico. >> La curiosità A Casaprota opera il complesso bandistico denominato “Società Filarmonica Casaprota”.

>> A tavola Tra i piatti tipici le strengozze alla Cantaliciana, una pasta condita con olio, aglio e peperoncino, pomodoro e maggiorana, zuppe di legumi e fettuccine ai funghi. I prodotti locali comprendono le castagne rosse del Cicolano PAT, il formaggio, i funghi; ottime anche le crepes al tartufo, le bruschette con il lardo, l’agnello alla cacciatora, cinghiale con le castagne.

>> A tavola Il prodotto tipico della zona è l’olio extravergine d’oliva: dal 1995 al prodotto d'elezione di queste terre è stata riconosciuta la denominazione “SABINA DOP”, con la varietà “Carboncella”, “Leccino”, “Frantoio” e “Olivastro”. Da gustare anche il tartufo, le bruschette e le salsicce; tra i piatti caratteristici segnaliamo le fregnacce alla sabinese, la zuppa di farro e le fettuccine ai funghi porcini.

www.comune.cantalice.ri.it

www.comune.casaprota.ri.it

Altitudine 523 m s.l.m. Abitanti 744

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Patrono San Michele Arcangelo, 29 settembre Info turistiche Comune Via IV Novembre, 4 Tel. 0765 85005 Distanza da Roma 63 km Escursioni Valle dell’Aniene e Monti Sabini

Da scoprire nei dintorni Rieti Sotterranea Nelle vicinanze Montenero Sabino, Torricella in Sabina, Poggio San Lorenzo, Mompeo, Frasso Sabino, Monteleone Sabino Valori Ambientali Monti Sabini Itinerari Religiosi Cammino di Francesco Sport praticabili Escursioni, trekking, cicloturismo Manifestazioni ed eventi Sagra della Bruschetta, gennaio Festa di San Michele Arcangelo, settembre Sosta Camper


CITTAREALE L

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Altitudine 962 m s.l.m. Abitanti 482

Patrono San Rocco, 16 agosto Info turistiche Comune Piazza Santa Maria, 2 Tel. 0746 947032 Distanza da Roma 136 km Escursioni Selvarotonda, Monte Pozzoni e Sorgenti del Velino

e recenti campagne di scavo nella Valle Falacrina, ai piedi di Cittareale, hanno portato alla luce un ricchissimo patrimonio di mosaici, utensili, gioielli, esposti nel Museo Archeologico, che permettono di rivivere l’antico insediamento, dove nel 9 d.C. nacque Vespasiano, imperatore della gens Flavia. Il borgo che vediamo oggi, seppure con modifiche, risale a Roberto d’Angiò, che ne 1329 fece erigere una fortezza. La Rocca a pianta triangolare, una vera rarità, fu costruita in soli tre anni, dal 1489 al 1492, su fortificazioni precedenti. Al Medioevo risale anche il Santuario di Capodacqua. >> Da non perdere Il Museo Archeologico, l’area archeologica Vicus Phalacrinae, il Santuario di Capodacqua, eretto per il miracoloso ritrovamento di una statuetta della Madonna con Bambino, nell’acqua sorgiva del Velino, la Rocca, la Grotta profonda 470 m, adatta solo a speleologi esperti.

Da scoprire nei dintorni Lago Scandarello e Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Nelle vicinanze Accumoli, Amatrice, Greccio, Borbona, Leonessa, Posta Valori Ambientali Selvarotonda Itinerari Religiosi Santuario di Capodacqua Sport praticabili Sci, cicloturismo, trekking, mountain biking Manifestazioni ed Eventi Reale bike, maggio Sagra della braciola, Festa di San Rocco, agosto Nitriti d’Autunno, settembre Sosta Camper

>> La curiosità Dall’incendio che distrusse nel 1683 la Chiesa di S. Antonio fu estratta intatta la pisside con le ostie consacrate. Lo stesso miracolo accadde con il terremoto del 1703; così la reliquia miracolosa fu rubata, portata a Leonessa, e solo con molti sforzi restituita alla Chiesa di Cittareale.

COLLE DI TORA D

i origine romana, fino alla fine dell’800 si chiamava Collepiccolo e si stendeva, in collina, sulla riva del fiume Tora. La creazione negli anni ’30 del ‘900 del bacino idroelettrico, che ha dato luogo ai laghi del Turano e del Salto, ha trasformato Colle di Tora in un delizioso paesino proteso sull’acqua, affascinante di giorno e ancor più di notte, con le luci riflesse nello specchio d’acqua quasi immobile; così in sintonia con i boschi e le montagne da meritare i nome di Piccola Svizzera, fiabesco d’inverno, animatissimo nella bella stagione, perfetto per tutti gli sport: escursioni, immersioni, pesca tutto l’anno. Le passeggiate nel centro storico, al Castello e alla Chiesa di San Lorenzo, offrono bellissimi scorci. >> Da non perdere Il Lago del Turano, la Chiesa di Santa Anatolia e i resti di un sepolcro romano, con una dedica a Caracalla. > La curiosità Il Sentiero Italia che nei suoi 6000 km collega le montagne d’Italia attraversa la Riserva naturale dei Monti Navegna e Cervia. Qui, nel suggestivo scenario di boschi, gole e torrenti nidificano l’aquila reale e lo sparviero.

>> A tavola Tra i piatti tipici troviamo la braciola di castrato di pecora, gli spaghetti all’amatriciana, la pasta alla gricia, i ravioli all’ortica.Tra i prodotti locali, il formaggio di pecora e di capra, la ricotta fresca, il tartufo, la polenta, il miele di castagno e la castagna rossa del Cicolano PAT, il farro. A gennaio si festeggia la panonta, tipico pane unto nell’olio della frittura di pancetta e assogna, il grasso del maiale.

>> A tavola Tipico prodotto del borgo è il fagiolo a pisello PAT, coltivazione esclusiva della zona, alla base dell’ottima pasta e fagioli; ottimi anche tartufo, castagna, fave, salsicce locali e la polenta. Piatti tipici sono la pizzullu coll’erbe, focaccia impastata con farina di grano, cotta alla brace e accompagnata con la cicoria di campo, gli gnocchi di patate al sugo di castrato e pecorino, gli arrosticini di pecora, la carne e il pesce di lago alla brace, soprattutto la rosciola, molto saporito.

www.comune.cittareale.ri.gov.it

www.comune.colleditora.ri.it

Altitudine 542 m s.l.m. Abitanti 372

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Patrono San Lorenzo, 10 agosto Info turistiche Comune Via Colle della Madonna, 6 Tel. 0765 716139 Distanza da Roma 87 km Escursioni Parco Naturale dei Monti Cervia e Navegna Da scoprire nei dintorni Monte Antuni, Castel di Tora Castello baronale di Collalto Sabino Nelle vicinanze Rocca Sinibalda, Pozzaglia Sabina, Poggio Moiano Valori Ambientali Lago del Turano Itinerari Religiosi Cammino di Benedetto Sport praticabili Trekking, escursioni, pesca, cicloturismo, climbing, canyoning, pesca sportiva, sci nautico, barca a vela Manifestazioni ed eventi Sagra dei Pizzillu coll’erbe, giugno Sagra della Rosciola, luglio Festa di San Lorenzo, agosto Sagra del Fagiolo a Pisello, ottobre Sosta Camper


CONTIGLIANO S

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Altitudine 488 m s.l.m. Abitanti 3.783

Patrono San Michele Arcangelo, 29 settembre Info turistiche Comune Via Municipio, 3 Tel. 0746 707362 Distanza da Roma 85 km

Escursioni Itinerari a San Tomeo, Capo Canale, San Lorenzo e Fonte Onnina, Ciclovia della Conca Reatina Da scoprire nei dintorni Labro, Cottanello, Monte Terminillo Nelle vicinanze Colli sul Velino, Greccio, Cottanello, Rieti, Casperia, Montasola Valori Ambientali Riserva Naturale dei laghi Lungo e Ripasottile Itinerari Religiosi Abbazia Cistercense di San Pastore Sport praticabili Passeggiate a cavallo, escursioni, cicloturismo, trekking, mountain biking Manifestazioni ed Eventi Sagra del bignè, marzo Sagra del pizzicotto, agosto Festa di San Michele Arcangelo, settembre Sagra della pizza Sucia, dicembre

ono ancora visibili i resti dell’insediamento romano che si formò quando Quintiliano, retore amico di Vespasiano, si ritirò nell’ager Quintilinus, nei pressi della pieve di S. Lorenzo. La prima menzione sul Castrum Quintilianum è del 1157, e del Medioevo rimangono le mura, bel conservate, l’impianto urbanistico con le due Porte di città, dei Santi e Codarda, case e viuzze, gradinate e archi, che conducono alla sommità del colle, dominata dalla seicentesca Colleggiata di S. Michele, con cappelle affrescate. Al di fuori dell’abitato l’abbazia cistercense di S. Pastore, del 1255, sottoposta a profondi restauri e diverso uso, conserva il fascino degli ambienti monastici.

COTTANELLO C

ircondato da uno splendido panorama, durante il periodo romano Cottanello faceva parte dell’ager il cui centro era Forum Novum; era suddiviso in fondi agricoli con domus più semplici e ville importanti, venute alla luce negli anni ‘70 del ‘900. Le prime notizie certe risalgono al 1027, ma è durante la signoria degli Orsini nel sec. XIII che assume l’aspetto di borgo, con tre cinte murarie. La Porta del Regno, ricostruita nel 1572, accoglie ancora oggi chi entra nella rocca. > Da non perdere La famosa Cava di marmo rosso e l’Eremo di San Cataldo, scavato nella roccia: conserva affreschi del IX-X secolo, tra i più antichi della Sabina, e secondo la tradizione vi sostò San Francesco.

>> Da non perdere La Collegiata di San Michele Arcangelo, i ruderi della Chiesa di San Giovanni e i più antichi resti della Chiesa di San Lorenzo, in aperta campagna. >> La curiosità Nel mese di agosto si commemora l’Assalto al Castello rievoca la conquista del castello di Contigliano avvenuta nel 1501. È una festa animatissima di più giorni, che prevede il cambio delle monete in ducati, l’illuminazione con candele, tanto vino e canti; il clou è il Palio dell’Ariete: i sei rioni del paese simulano l’attacco alla Porta dei Santi con un lungo e pesante ariete.

>> La curiosità Dalle cave de Monte Lacerone si estraeva la Pietra Persichina, un bellissimo marmo rosso che anche il Bernini usò per 44 colonne della basilica di San Pietro a Roma.

>> A tavola Piatto caratteristico è lu pizzicottu PAT, uno gnocco di pasta di pane condito con sugo piccante. Tipiche sono le fregnacce all’arrabbiata, il formaggio, i tartufi. Ottima anche la pizza sucia PAT, un dolce locale natalizio. Particolare l’allevamento dei suini della razza autoctona Nero dei Monti Sabini; esclusivi sono i salumi, il burro di San Filippo PAT, prodotto ancora usando le zangole di legno, e il pomodoro corno di toro PAT.

>> A tavola Piatto forte della zona sono gli stringozzi in salsa piccante, ma anche la bistecca di pecora, il maialino dei monti di Cottanello e la pizza che può essere mangiata sia dolce che salata, alla quale è dedicata la sagra nel mese di luglio; nella festa i vicoli dell’arte e del sapore è invece il sapore delicatissimo dell’olio extravergine di oliva Sabina DOP in primo piano.

www.comune.contigliano.ri.it

www.comunecottanello.it

Altitudine 551 m s.l.m. Abitanti 563

43

Patrono Sant’Andrea Apostolo, 30 novembre San Cataldo, 10 maggio Info turistiche Comune Via Umberto I, 5 Tel. 0746 66122 Distanza da Roma 81 km Escursioni Rocchette e Rocchettine, Le Prata di Cottanello Da scoprire nei dintorni Santa Maria in Vescovio a Torri in Sabina, Abbazia di Farfa Nelle vicinanze Stroncone, Greccio, Contigliano, Montasola, Vacone, Configni Valori Ambientali Monti Sabini Itinerari Religiosi Cammino di Francesco, Eremo di San Cataldo Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Cataldo, maggio Sagra della pizza fritta, luglio Festa di Sant’Andrea Apostolo, novembre


FRASSO SABINO L

44

Altitudine 412 m s.l.m. Abitanti 743

Patrono San Pietro in Vincoli, 23 agosto Info turistiche Comune Via XX Settembre, 11 Tel. 0765 872004 Distanza da Roma 57 km Escursioni Itinerario Naturalistico delle Capore Da scoprire nei dintorni Monte Terminillo, Abbazia di Farfa

e origini risalgono tra la fine del X secolo e l’inizio dell’XI secolo: dopo essere stato donato all’Abbazia di Farfa, il borgo divenne proprietà dei Brancaleoni e successivamente degli Sforza Cesarini, che portarono alla costruzione del Castello che domina il centro abitato. Il borgo storico vede una via principale con numerose costruzioni fino alla Rocca e al margine opposto si trova la Piazza del Belvedere, che si affaccia sulla Valle del Farfa. Di notevole interesse sono la Chiesa di San Pietro in Vincoli costruita agli inizi del XIII secolo con affreschi risalenti al XV secolo raffiguranti “L’Annunciazione”, la “Fuga in Egitto” e la “Disputa tra i Dottori”. Bellissima la tomba di epoca romana chiamata “Grotta dei Massacci” dichiarata nel 1916 monumento di interesse nazionale.

>> Da non perdere La Chiesa romanica di San Pietro in Vincoli e a pochi passi un vecchio mulino settecentesco restaurato ed adibito ad Osservatorio Astronomico con un museo di astronomia denominato “La Città delle Stelle” e un interessante planetario.

Nelle vicinanze Poggio Nativo, Casaprota, Monteleone Sabino, Poggio San Lorenzo Valori Ambientali Valle del Farfa Sport praticabili Cicloturismo, escursioni, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Pietro in Vincoli, Dal riciclo alla creatività, agosto Frasso in Ottobre, ottobre

>> La curiosità La Grotta dei Massacci, situata all'interno di un casale del Settecento nel territorio di Osteria Nuova, è un grande monumento funerario costruito sovrapponendo enormi blocchi di calcare senza l'utilizzo di malta o altri leganti, attribuito all'antica famiglia dei Bruttii Praesentes.

GRECCIO I

l borgo medioevale conserva parte della pavimentazione del vecchio castello e tre delle sei torri di cui la maggiore trasformata nel XVII secolo in Torre Campanaria. Circondato da stupendi boschi di querce, offre al visitatore un meraviglioso panorama; proprio a fianco della Torre sorge la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo, ricavata da una parte del castello, con pregevoli opere del XV-XVI secolo. Nell’immaginario collettivo Greccio è sinonimo di San Francesco: qui il santo di Assisi si ritirava in preghiera in una capanna, protetta da due piante di carpino. E qui nel 1792, per volontà popolare, venne costruita una cappella dedicata al Santo, “la Cappelletta”. Si trova a 1205 metri di altezza con una bellissima veduta panoramica sulla Valle Santa Reatina e in condizioni di particolare limpidezza, alla Cupola della Basilica di San Pietro a Roma. >>Da non perdere La Chiesa di Santa Maria del Giglio del 1400 e il Santuario di Greccio, costruito nel 1288 per ricordare San Francesco, noto in tutto il mondo come la Betlemme Francescana; per gli amanti della natura, le sorgenti d'acqua saluberrime, come “Fonte Lupetto”.

Altitudine 388 m s.l.m. Abitanti 1.558

45

Patrono San Michele Arcangelo, 29 settembre

Info turistiche Comune Via Limiti Nord, 17 Tel. 0746 750591 Distanza da Roma 96 km Escursioni Itinerari nel Monte Lacerone Da scoprire nei dintorni Chiesa di Santa Vittoria a Monteleone, Monte Terminillo, Valle del Salto

>> La curiosità A Natale di ogni anno viene rievocato l’evento che portò Francesco, il signore e il popolo di Greccio a rappresentare la Natività, nel 1223.

Nelle vicinanze Stroncone, Rieti, Contigliano, Cottanello

>> A tavola L’olio extra vergine oliva Sabina DOP è uno dei prodotti tipici della zona così come il formaggio e il guanciale; tra i piatti più diffusi ricordiamo fregnacce alla sabinese, zuppe di cereali, il pollo alla diavola, l’abbacchio in guazzetto. Ottimo anche il farro al tartufo, gli strengozzi alla reatina e la crostata di visciole.

>> A tavola Da assaggiare le fettuccine al tartufo, i cannelloni alla francescana, gli gnocchi al sugo di castrato; il cinghiale al vino rosso, la pancetta arrotolata con la prugna e orzotto alle quattro stagioni, i gamberi di fiume, il filetto di trota alle erbe o tartufato; per i dolci, la pasticciata alle noci, i mostaccioli, il panpepato e la cioccolata fatta in casa.

Itinerari Religiosi Cammino di Francesco, Santuario di Greccio

www.comune.frassosabino.ri.it

www.comune.greccio.ri.it

Valori Ambientali Monte Lacerone

Sport praticabili Cicloturismo, pesca, trekking Manifestazioni ed Eventi Feste medioevali “I giorni del Velita”, luglio Festa di San Michele Arcangelo, settembre Sagra dei primi alla francescana, dicembre Sosta Camper


MOMPEO

46

Altitudine 457 m s.l.m. Abitanti 530

Patrono Sant’Egidio, 1 settembre Info turistiche Comune Viale Regillo, 21 Tel. 0765 469028 Distanza da Roma 60 km Escursioni Le Gole del Farfa Da scoprire nei dintorni Abbazia di Farfa

I

l borgo deve probabilmente il nome al generale romano Gneo Pompeo che proprio qui edificò la sua villa romana. La presenza è testimoniata dai numerosi siti archeologici, monumenti funerari, resti di ville ed il caratteristico ponte sul Farfa. Nel medioevo fu costruito il Palazzo Baronale e il Feudo, oltre alla Chiesa Parrocchiale Natività di Maria Santissima, restaurata dagli Orsini nel 1559, che fecero costruire anche la cappella dedicata al Santissimo Crocifisso per ospitare le tombe di famiglia. Di notevole interesse anche il Cippo Miliare, ricavato nella pietra locale, fatto erigere dall’imperatore Augusto nel 13-16 a.C.

>> Da non perdere Il maestoso Palazzo Baronale Orsini-Naro, la Chiesa Natività di Maria Santissima e i siti archeologici di età romana.

Nelle vicinanze Monte San Giovanni in Sabina, Salisano, Montenero Sabino, Poggio Mirteto, Montopoli di Sabina, Castelnuovo di Farfa Valori Ambientali Monumento Naturale “Le Gole del Farfa” Itinerari Religiosi Abbazia di Farfa Sport praticabili Trekking, cicloturismo, escursioni Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Egidio Abate e San Vincenzo Ferreri, agosto/settembre

>> La curiosità Il Monumento Naturale Le Gole del Farfa è tutelato dalla Regione Lazio e sono stati realizzati una rete di percorsi archeologico-naturalistici partendo dal borgo di Castelnuovo di Farfa. >> A tavola Tra i piatti tipici della zona troviamo i maccheroni a fezze all’aglio, sagne con olive e funghi e pizze fritte, preparate con pasta lievitata, fritte nell’olio d’oliva e particolarmente gustose per la doratura e la fragranza, nelle varianti con zucchero, sale, ed oggi anche con la marmellata; da assaggiare le bruschette con l’olio extra vergine d’oliva, di produzione locale, la minestra di fave secche e ceci. CITTÀ DELL’OLIO www.comune.mompeo.ri.it

MONTELEONE SABINO S i respira aria medioevale a Monteleone Sabino, borgo che conserva strutture risalenti all'XI secolo, la cinta muraria, le torri e la Porta Pica, inglobata nel palazzo Lancelotti. Sorto sulle rovine di Trebula Mutuesca, città Sabina fra le più importanti, poi fiorente centro romano, il borgo è stato proprietà di varie famiglie, per passare agli inizi del ‘600 alla Camera Apostolica. Caratteristici sono i vicoli, le stradine e i palazzi decorati con reperti romani provenienti dagli scavi di Trebula. L’area di maggiore importanza di Monteleone si raggiunge con una breve passeggiata. È la Chiesa di Santa Vittoria, gioiello romanico che il verde della campagna in cui sorge ha conservato meravigliosamente intatta. Risale agli inizi del sec. XII, è decorata da affreschi e rilievi e ha catacombe visitabili. Nei pressi della chiesa l’anfiteatro romano è stato completamente rimesso in luce. >> Da non perdere La Chiesa di San Giovanni Evangelista e la tela seicentesca attribuita a Vincenzo Manenti oltre al Museo Civico Archeologico “Trebula Mutuesca” con numerosi resti archeologici d'età romana ritrovati nell’omonima area archeologica. >> La curiosità Il borgo è legato alla leggenda di santa Vittoria, che riuscì con la forza della fede a cacciare dal territorio un orribile drago che aveva invaso il territorio circostante. >> A tavola Una sagra della bruschetta celebra l’ottimo pane con l’olio extra vergine di oliva Sabina DOP. Tipici sono le fettuccine alla trebulana, con pancetta e funghi, i montuni, frittelle in pastella cotte in padella, e il ciambelletto all’anice. www.comune.monteleonesabino.ri.it

Altitudine 496 m s.l.m. Abitanti 1.224

47

Patrono Santa Vittoria, seconda domenica di maggio Info turistiche Comune Via Lucio Mummio, 11 Tel. 0765 884014 Distanza da Roma 62 km Escursioni Lago del Turano e Parco Naturale dei Monti Lucretili Da scoprire nei dintorni Castello baronale di Orvinio e Santuario di Santa Maria delle Grazie a Scandriglia, area archeologica Trebula Mutuesca

Nelle vicinanze Rocca Sinibalda, Poggio Moiano, Frasso Sabino, Torricella in Sabina, Poggio San Lorenzo Valori Ambientali Monti Sabini Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, trekking Itinerari Religiosi Chiesa di Santa Vittoria Manifestazioni ed Eventi Festa di Santa Vittoria, maggio Sagra delle fettuccine alla trebulana, agosto Sagra della Bruschetta, novembre


MONTELIBRETTI T

48

Altitudine 232 m s.l.m. Abitanti 5.323

Patrono San Nicola di Bari e Beata Vergine del Carmine, 10 maggio e secondo sabato di ottobre Info turistiche Comune Piazza della Repubblica, 1 Tel. 0774 60681 Distanza da Roma 46 km Escursioni Itinerari nei Monti Lucretili Da scoprire nei dintorni Aree protette della Sabina, Lago del Salto Nelle vicinanze Montopoli di Sabina, Palombara Sabina, Montorio Romano, Nerola, Fara in Sabina, Capena, Fiano Romano, Monterotondo Valori Ambientali Parco Regionale dei Monti Lucretili Sport praticabili Escursioni, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Antonio Abate, gennaio Festa di San Nicola di Bari, maggio Festa della Beata Vergine del Carmine, ottobre

utte le caratteristiche tipiche della Sabina Romana appartengono a questo splendido borgo: la produzione dell’olio extravergine d’oliva, un territorio incontaminato, ricco di flora e fauna, un importante allevamento di cavalli lipizzani e la presenza di sorgenti solfuree e ferruginose. Il centro storico comprende il maestoso Palazzo Barberini del XVII secolo, costruito sul castello degli Orsini, e la Chiesa Parrocchiale di San Nicola di Bari, del 1535, e ristrutturata nel 1773, che conserva i dipinti “Madonna in trono con Bambino” e “Santi Domenico e Caterina” del 1600. In località Colle del Forno sono stati individuati i resti di una necropoli etrusca, conservati in parte anche nel Museo Nazionale di Copenaghen. Il sito è stato identificato come appartenente all’antica città di Eretum e le tombe, scoperte nel 1970, sono a camera sotterranea, con un corridoio di accesso. >> Da non perdere La Chiesa della Madonna del Carmelo, la Chiesa della Madonnella, il Palazzo del Municipio e il Palazzo della “Scuola”, precedentemente Palazzo del Comune. >> La curiosità Montelibretti ha messo a disposizione il suo territorio al Centro Polifunzionale di Sperimentazione, il CNR, il CONI e l’Esercito Italiano. >> A tavola Eccellenti le ciliegie, le pesche, le albicocche, le prugne ma anche le cacchiarelle e il Pane casareccio di Montelibretti PAT, generalmente cotti in sequenza per verificare la temperatura ottimale del forno.Nei menù del territorio troviamo le fettuccine con sugo di frattaglie, i maccheroni all’uovo con punte di asparagi, le cicerchiole ai ceci, le fettuccine aju, oju persia e pummidoro, i tagliolini brodosi con i fagioli. Da assaggiare anche le pizzafritte, le salsicce di carne e fegato, e la panontella, pancetta arrostita.

MONTENERO SABINO M ontenero, minuscolo e fiabesco borgo medievale, si allunga su uno sperone in salita, con un’unica strada principale, tra i due poli: la Chiesa in alto e, sotto, il Castello. Questo paese è un raro esempio dei due antichi poteri, temporale e spirituale, che si fronteggiavano e si tenevano d’occhio non solo metaforicamente. La posizione è spettacolare, come una barca in mezzo al verde dei monti, e la struttura è una perfetta spina di pesce. Montenero è lungo circa 300 metri e largo 40, questo poco spazio abitato così sperduto e remoto fra i boschi, merita una visita perché non capita spesso di trovarsi dentro un capolavoro. La Chiesa di San Cataldo Vescovo, ristrutturata nel 1735, ha stucchi e affreschi barocchi e la statua della Madonna, una scultura lignea del ‘800, alla quale gli abitanti di Montenero diedero il nome di Madonna della Maternità per le dolci sembianze del volto.

Altitudine 450 m s.l.m. Abitanti 299

49

Patrono San Cataldo, 15 agosto Info turistiche Comune Piazza del Municipio, 2 Tel. 0765 324012 Distanza da Roma 68 km Escursioni Itinerari nei Monti Sabini Da scoprire nei dintorni Valle del Salto, Terme di Cottorella Nelle vicinanze Monte San Giovanni in Sabina, Torricella in Sabina, Casaprota, Mompeo

>> Da non perdere Visitate la Chiesa di San Cataldo e il Castello medievale dal quale è stato ricavato il Palazzo Baronale, da dove si gode di un meraviglioso panorama. >> La curiosità Il nome “Montenero Sabino” sembra derivare dalla fitta vegetazione, caratterizzata da un fogliame verde scuro che ricopre l’intera zona circostante, o dalla particolare pietra detta “focaia” presente in numerose cave.

CITTÀ DELLE CILIEGIE

>> A tavola Tra i primi piatti, le fettuccine con i funghi porcini, le fregnacce alla sabinese, i maccheroni a fezze con pesto o il sugo di carne, mentre tra i secondi l’agnello allo scottadito o piatti di cinghiale, cervo e daino; da non perdere la squisita ciambella ai semi di anice.

www.comune.montelibretti.roma.it

www.comune.montenerosabino.ri.it

Valori Ambientali Montepiano Reatino, Monti Sabini Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Antonio Abate, gennaio Infiorata del Corpus Domini, giugno Festa di San Cataldo Vescovo, agosto Sosta camper


MORRO REATINO U

50

Altitudine 745 m s.l.m. Abitanti 373

Patrono San Lorenzo, 10 agosto Info turistiche Comune Via Roma, 19 Tel. 0746 638031

Distanza da Roma 109 km Escursioni Itinerari nel Montepiano Reatino, Valle del Fuscello Da scoprire nei dintorni Labro, Leonessa Nelle vicinanze Colli sul Velino, Rivodutri, Poggio Bustone Valori Ambientali Montepiano Reatino Itinerari Religiosi Cammino di Francesco, Cammino di Benedetto Sport praticabili Trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Sagra della pizzola, Festa di San Lorenzo, Festa della Madonna del Rosario, Fiera della Torricella, agosto

no sperone di roccia fa da basamento al borgo posto all'inizio della Valle del Fuscello: oggi il centro medioevale, risalente al XII secolo, conserva la porta castellana e i resti delle mura e delle torri. La sua esistenza è attestata da insediamenti romani; il centro abitato si snoda a cerchi concentrici intorno al Castello: le mura con i merli guelfi e i Torrioni circolari e quadrangolari ricordano il carattere difensivo di Morro. Di grande interesse artistico è la Chiesa Parrocchiale dedicata al patrono San Lorenzo, con l’urna cineraria, riutilizzata come fonte battesimale. La cittadinanza organizza percorsi escursionistici antichi al fine di valorizzare l’Eremo di San Michele Arcangelo, in località Coste Lignano, tra boschi di castagno, roverella, cerro e querce. >> Da non perdere Il borgo medioevale con il Castello, la quattrocentesca Chiesa di Santa Maria, dedicata alla Madonna di Mozzapiedi e la Chiesa di San Lorenzo con la Madonna con bambino, sollevata in volo da angeli; in passato custodiva una bella croce quattrocentesca in argento dorato, oggi a Rieti. >> La curiosità Le numerose invasioni da parte di bande di briganti hanno dato origine alla leggenda della Madonna di Mozzapiedi, secondo la quale la popolazione locale sarebbe stata salvata da un assalto grazie all’apparizione miracolosa della Vergine, che causò la mutilazione dei piedi dei briganti e la loro morte per dissanguamento.

NEROLA L

e case del borgo si arroccano su un alto sperone dei Monti Lucretili, intorno al Castello Orsini e alle mura ancora visibili. Secondo alcuni studiosi Nerola ha preso il posto di Regillo, località famosa per aver dato i natali ad Atta Clauso, capostipite della gens Claudia. Tra i regillesi era molto diffuso il culto per la dea della Forza, Nereine, alla quale era dedicato anche un santuario: è proprio dalla Dea che deriva il nome di Nerola. Tipica e graziosa è la fontana in piazza Municipio del 1885 e importante è anche l’antico monumento “l’ospizio dei pellegrini” oggi sede dell’Ospedale Sant’Antonio. Il Castello, che domina il borgo dalla cima del colle, è una rocca del sec. XII, trasformato dagli Orsini nel ‘400 in residenza nobiliare. Belli gli affreschi all’interno.

Altitudine 453 m s.l.m. Abitanti 1.926

51

Patrono San Giorgio Martire, 23 aprile Info turistiche Comune Corso Umberto I Tel. 0774 683003 Distanza da Roma 50 km Escursioni Monte degli Elci

>> Da non perdere La Chiesa dedicata a San Giorgio Martire e la Chiesa di San Sebastiano, che conserva la statua del Santo, il Crocifisso ligneo del XVI secolo e l’antico fonte battesimale con gli stemmi della famiglia Orsini. >> La curiosità Un’antica leggenda fa derivare il nome di Nerola da Nerone e la comunità assunse come suo emblema la testa dell’imperatore contornata dalla scritta Comunitas Nerulae su un sigillo d’argento.

>> A tavola Il territorio è ricco di funghi e tartufi, castagne e noci; ad agosto si svolge la sagra della pizzola, una pasta di pane fritta spolverata o con il sale o con lo zucchero; altre specialità del posto sono le pappardelle alla Garibaldina, la polenta con sugo di castagne e roveia. Tra i secondi piatti ottimo il cinghiale ai frutti di bosco e l’agnello brasato o alle olive.

>> A tavola Tra i prodotti tipici l’olio extra vergine della Sabina DOP, speciale sulla bruschetta, e la polenta, alla quale è dedicata una sagra, con spuntature e salsiccia. I piatti locali comprendono i fagioli e cicerchiole, le straccione e i cellei, pasta all’uovo tipica di Nerola, e le pizze fritte condite con sale, zucchero o accompagnate al prosciutto crudo. Ottima la ciliegia Ravenna della Sabina PAT e il vino DOC Colli della Sabina.

www.comune.morroreatino.ri.it

www.comunenerola.it

Da scoprire nei dintorni Valle del Tevere Nelle vicinanze Montelibretti, Scandriglia, Montorio Romano, Toffia, Poggio Nativo, Fara in Sabina Valori Ambientali Monti Sabini, Monte degli Elci Itinerari Religiosi Cammino di Francesco Sport praticabili Trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa di San Giorgio Martire, aprile Sagra della polenta, novembre


PETRELLA SALTO S

52

Altitudine 786 m s.l.m. Abitanti 1.271

Patrono San Rocco, 16 agosto

Info turistiche Comune Via Giuseppe Maoli, 19 Tel. 0746 521021 Distanza da Roma 115 km Escursioni Itinerari nel Salto Cicolano, Altopiano dell’Aquilente, Laghetto della Petrella, Lago di Rascino Da scoprire nei dintorni Grotte de’ Val de Varri Nelle vicinanze Concerviano, Fiamignano, Marcetelli, Pescorocchiano, Varco Sabino Valori Ambientali Monti e Lago della Duchessa, Altopiano di Rascino Itinerari Religiosi Santuario e Grotta di Santa Filippa Mareri Sport praticabili Escursioni, pesca sportiva e sport nautici, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Emidio, gennaio Sagra del tartufo, luglio Festa di San Rocco, agosto Sosta Camper

i affaccia sul Lago del Salto questo affascinante borgo ricco di storia, arte e i reperti archeologici. Il centro storico, ben conservato, con vicoli tortuosi, belle case, portali e finestre tre e quattrocenteschi, sorse nel sec. XI su uno sperone difendibile dalle invasioni, nell’ambito del fenomeno dell’incastellamento, molto diffuso nella zona. Dai Mareri, feudatari di Petrella, nacque Filippa: l’incontro con san Francesco rafforzò la sua vocazione religiosa e santa Filippa fondò il primo monastero delle Clarisse nel regno di Napoli, trasformando il Castello e la Chiesa di San Pietro di proprietà della famiglia; crebbe nel tempo la devozione per la santa alla quale sono attribuiti moltissimi miracoli.

>> Da non perdere Il borgo e i suoi eleganti palazzi medievali e rinascimentali, con portali, finestre, cornici e architravi scolpiti; la Rocca della Petrella, la Chiesa di Santa Maria, con brani di affreschi e fregi di grande interesse, recentemente restaurata; il Museo di Santa Filippa Mareri a Borgo San Pietro, con i resti dell’antico monastero sommerso dalle acque del lago artificiale, e la biblioteca, ricca di pergamene e bolle papali del sec. XII . >> La curiosità Nel 1598 nella Rocca di Petrella si consumò uno dei più celebri delitti del XVI secolo, l’assassinio di Francesco Cenci, organizzato dalla figlia Beatrice. Alla sua figura, spesso romanzata, Petrella è legata indissolubilmente, come peraltro a quella opposta, di Santa Filippa.

POGGIO SAN LORENZO L e origini del centro abitato e della comunità poggiana sono molto antiche e risalgono all’età romana con le mura e le arcate in opus reticolatum, Pontiche Romane. La tradizione vuole che il nome di Poggio San Lorenzo sia stato dato al paese dai suoi abitanti dopo il passaggio di Sant’Emidio (IV secolo) che predicò il martirio di San Lorenzo. Il paesaggio è caratterizzato dalle terrazze d’olivo, ma non mancano altri esemplari di rara bellezza naturale come il Parco Faunistico Piano dell’Abatino e, nei pressi delle Terme dell’imperatore Tito (località Valle Gemma), il meraviglioso leccio secolare. Nella via principale del borgo si trova un bellissimo Frantoio Oleario con più di quattro secoli di storia: oggi è anche un museo che guida il visitatore nella storia dell’olivicoltura dall’antica Roma fino ad oggi.

>> Da non perdere La Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo, del XIV secolo, con la tomba romana sulla quale si legge Caius Rufus. Al suo interno è possibile ammirare due pregevoli tele: il Martirio di San Lorenzo e una Vergine col Bambino e San Giuseppe, risalenti alla fine del cinquecento. >> La curiosità ll Parco Faunistico Piano dell’Abatino, dal 1980, offre rifugio e cure ad animali selvatici della fauna autoctona, esotici e vittime non solo del commercio illegale e di infortuni.

>> A tavola Sulle rive del Lago del Salto potete gustare piatti a base di tartufo e funghi porcini; ottime anche le carni locali, il pesce di lago con l’anguilla allo spiedo o la trota tartufata; tra i molti prodotti PAT, la castagna rossa del Cicolano, le pere sciroppate al mosto, gli gnocchi di castagne, i ravioli di patate o con crema di castagne, la cicerchia e i tersitti de’ girgenti, ai quali curiosamente dà il nome una località fondata da agrigentini.

>> A tavola Tra i piatti caratteristici troviamo il pesce con la sagra dedicata: spaghetti allo scoglio, risotto alla pescatora, frittura di pesce; tipici anche i frittelli di cavolfiore, menta romana e mela; ottimi i fiori di zucca e alici, le pizze fritte, gli gnocchi al sugo di cinghiale, le fettuccine ai funghi porcini, i ravioli al tartufo; tra i secondi troviamo il cinghiale alla brace, il castrato alla brace e non dimentichiamo l’olio extra vergine d’oliva prodotto dai vari frantoi nella zona.

www.comune.petrellasalto.ri.it

www.comune.poggiosanlorenzo.ri.it

Altitudine 494 m s.l.m. Abitanti 589

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Patrono San Lorenzo, 10 agosto Info turistiche Comune Via Quinzia, 89 Tel. 0765 880312 Distanza da Roma 61 km

Escursioni Parco Faunistico Piano dell’Abatino Da scoprire nei dintorni Chiesa romanica di Santa Vittoria a Monteleone e area archeologica Nelle vicinanze Torricella in Sabina, Casaprota, Frasso Sabino, Monteleone Sabino Valori Ambientali Monti Sabini Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Sagra del Frittello, marzo Sagra del pesce, giugno/luglio Festa di San Lorenzo, agosto


POSTA

54

Altitudine 721 m s.l.m. Abitanti 694

Patrono San Felice, 16 giugno Info turistiche Comune Piazza degli Eroi, 18 Tel. 0746 951313

Distanza da Roma 115 km Escursioni Monte Cambio, Valle Scura, Monte Elefante, Gole del Velino Da scoprire nei dintorni Valle Scura, Monte Terminillo, Lago Scandarello, Selvarotonda Nelle vicinanze Cittareale, Leonessa, Borbona, Micigliano, Montereale Valori Ambientali Monte Velino Itinerari Religiosi Convento di San Francesco Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Fiera di Santa Lucia, dicembre Festa di San Felice, giugno Festa di Sant’Antonio Abate, gennaio Festa di Santa Maria della Neve, agosto

L

a struttura antica del borgo si formò intorno al preesistente Convento Francescano, su un’altura di fronte al Monte Machilone, dove sono ancora i resti dell’antico castello; quindi si costituì un nuovo borgo lungo la Salaria, dove già esisteva la Chiesa di San Felice: era il ristoro per i pellegrini romei che andavano a Roma, per il primo Giubileo della storia, indetto da Bonifacio VIII, nel 1300. Nel 1331 su decreto del Re Roberto fu concesso a Posta l’attributo di “Positae Realis“, che sanciva la sua appartenenza al demanio regio, e richiamava la mansione, già svolta dai signori di Machilone, di stazione di esazione di pedaggi e dazi. La Chiesa più antica di Posta è quella di Santa Rufina, costruita sui ruderi di un tempio della dea Vacunea, nel XII secolo. Meravigliose le Gole del Velino con i resti romani quali il Masso dell’Orso ed il Miglio, una pietra miliare romana che indicava il 69° miglio da Roma, ovvero la metà strada dell’intero percorso da Roma al Mare Adriatico. >> Da non perdere La Chiesa di San Felice, la Chiesa di Sant’Antonio e il Convento di San Francesco, uno dei centri francescani più ricco e fiorente dell’epoca. Sul campanile risuonano tre campane: la più grande e antica pesa 1700 kg ed ha un diametro di 120 cm. >> La curiosità Nella parte alta del paese, accanto al Convento di Francesco, si trova la Porta delle Gabelle: dava accesso al mercato dove i gabellieri riscuotevano le tasse sulle merci che entravano.

RIVODUTRI I

mmerso nella Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, Rivodutri vanta origini che risalgono al secolo XI. Successivamente la sua storia fu segnata dalle lotte tra Guelfi e Ghibellini e dall’imposizione del governo dello Stato Pontificio, ad opera del Cardinale Giovanni Vitelleschi che, nel 1436, distrusse in parte il borgo. Ci volle circa un secolo per ricostruirlo, oggi conserva la Chiesa di San Michele Arcangelo e il Santuario della Madonna della Valle, risalente al XVIII secolo, con il dipinto rupestre della Vergine. Nel centro storico risalta l’Arco Alchemico, un portale con splendidi bassorilievi, scolpito in pietra calcarea, caratterizzato da fregi, simboli e iscrizioni di natura alchemica, mitologica e sacrale. In località Grotte San Nicola si trovano i resti della Villa del senatore romano Quinto Assio, oggi sito archeologico.

Altitudine 560 m s.l.m. Abitanti 1.253

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Patrono San Michele Arcangelo, 29 settembre Info turistiche Comune Piazza Municipio, 9 Tel. 0746 685612 Distanza da Roma 96 km Escursioni Riserva naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile

>> Da non perdere Le viuzze del borgo e una visita alla Sorgente di Santa Susanna, monumento naturale dal 1977, e al Faggio di San Francesco; testimonianza del passaggio del Santo nel borgo è la Chiesetta di San Francesco al Cepparo, su un altopiano a 1.090 metri di altezza. >> La curiosità La maschera tipica di Rivodutri è lo Zanno, tra le prime maschere carnevalesche del reatino, con cui si metteva in scena la Moresca, antica rappresentazione della lotta tra il bene e il male.

>> A tavola Funghi e tartufi sono alla base di ravioli e pappardelle, gustosi anche i ravioli ricotta e bieta, la zuppa di fagioli e cicoria di campo e le tagliatelle con pesto di ortiche e guanciale croccante. Da non perdere le ottime carni locali alla brace, le costine di maiale alle verze e l’arista con mele e zenzero. Per i golosi, non perdete i tozzetti alle noci.

>> A tavola Sono gli stringozzi al sugo di carne il piatto tipico del borgo insieme alla pizza fritta accompagnata al pecorino locale. A febbraio si svolge la festa del locale olio extra vergine d’oliva e ad agosto si organizza la sagra della trota biologica e del gambero con un trionfo di piatti a base di pesce come la carpa al sesamo. Tra i dolci il serpentone di Natale, con nocciole, noci, mandorle e fichi secchi. È zona di produzione del prosciutto Amatriciano IGP.

www.comunediposta.it

www.comune.rivodutri.ri.it

Da scoprire nei dintorni Castello di Labro e Santuario di San Giacomo a Poggio Bustone Nelle vicinanze Colli sul Velino, Leonessa, Morro Reatino Valori Ambientali Sorgenti di Santa Susanna Itinerari Religiosi Cammino di Francesco Sport praticabili Escursioni, trekking, passeggiate a cavallo Manifestazioni ed Eventi Festa dell’olio, febbraio I sapori scendono in piazza, luglio Sagra della Trota Biologica e del Gambero di fiume, agosto


ROCCA SINIBALDA S

56

Altitudine 552 m s.l.m. Abitanti 815

Patrono Sant’Agapito e San Giustino, 1 giugno Info turistiche Comune Piazza della Vittoria, 15 Tel. 0765 708001 Distanza da Roma 75 km Escursioni Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, Valle del Turano Da scoprire nei dintorni Cascate delle Marmore, Valle del Salto, Terme di Cottorella Nelle vicinanze Concerviano, Ascrea, Longone Sabino, Castel di Tora, Colle di Tora, Poggio Moiano, Monteleone Sabino, Torricella in Sabina, Belmonte in Sabina Valori Ambientali Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia Sport praticabili Trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Agapito e San Giustino, giugno Sagra dell’arrosticino di pecora, agosto

ui colli dell’Alta Sabina si erge Rocca Sinibalda, a 552 metri di altezza, tra il verde dei boschi e la valle dove scorre il fiume Turano. Menzionato per la prima volta in un documento del 1084, legato al longobardo Sinibaldo, il borgo fece in seguito parte dei possedimenti dell’Abbazia imperiale di Farfa, poi di varie famiglie romane. Nel 1526 fu donato dal Papa al cardinale Alessandro Cesarini, che trasformò il castello, su disegno di Baldassarre Peruzzi, intorno al 1530, in fortezza: tanto austera all’esterno, con pianta a forma di aquila, due torrioni con il maschio aggettante e mura a scarpa, quanto elegante residenza rinascimentale all’interno, con appartamenti e saloni affrescati. >> Da non perdere La passeggiata lungo la direttrice del borgo fino al Castello, la visita al Castello, il Museo “Agapito Miniucchi”, con la collezione di opere scultoree dell’artista, e il Museo delle Tradizioni contadine ed artigiane, nella vicina frazione di Posticciola. >> La curiosità Il castello nasconde una neviera profonda 7 m, per garantire ai castellani neve e ghiaccio per i mesi estivi; una vasca-piscina, piccola ma in posizione stupenda, usata negli anni ’60 anche da Peggy Guggenheim e dal Living Theater; un piccolo anfiteatro alla fine della cantine, micro spazio-scenico di grande bellezza.

ROCCANTICA I

l territorio è stato abitato e coltivato da millenni: resti archeologici dimostrano che la zona è stata usata dai Romani per approviggionare la capitale. È citata nel 792 come Fundus, con l’aggettivo Antiquum, per una donazione di una porzione della Chiesa di San Valentino destinata all’Abbazia di Farfa. Se passeggiate per il centro storico potrete osservare la Torre, struttura di difesa e vedetta, a sezione quadrata con una triplice cerchia di mura. Di notevole interesse anche la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, eretta nel 1740, e il Castello-Monastero della Clarisse nato dai resti di un castello Ursino. Luogo di bellezza naturale è l’Eremo di San Leonardo con resti di mura perimetrali e un altare con tracce di antichi affreschi; intorno alla struttura si possono osservare i resti di un molino ad acqua, con le condotte, e la ruota in pietra della macina. Ogni anno, dal 12 al 15 agosto, si svolge la rievocazione dell’avvenimento storico più significativo per il borgo: nel 1059 Papa Niccolò II, inseguito dalle truppe dei Crescenzi, si rifugiò a Roccantica, difeso dagli abitanti del borgo che sopravvissero solo in dodici. Fu allora che il Papa, ricordandosi del valore dei roccolani, diede loro un feudo con una bolla pontificia del 18 aprile 1060. >> Da non perdere Molto interessanti le Chiese gotiche di San Valentino, con cinque cappelline, la Chiesa di San Giuseppe e quella di Santa Caterina. >> La curiosità L’Unione Filarmonica Roccolana, composta da 38 elementi, nasce nel 1882 e oltre a scuole di musica per i giovani, organizza concerti di musica classica e contemporanea nel territorio.

>> A tavola Tra i piatti tipici troviamo gli gnocchi di patate coi fiori di zucca, le fettuccine ai funghi, gustosi gli arrosticini di pecora, le bruschette al tartufo e i formaggi. Il territorio dà vita a un ottimo vino bianco Trebbiano e il rosso o rosato Sangiovese.

>> A tavola Il frittello è uno dei prodotti tipici, insieme ai maccheroni a matassa al sugo di cinghiale, alla padellaccia PAT, piatto della tradizione contadina con le parti meno pregiate del maiale, ai carciofi alla giudia; tra i dolci citiamo le ciambelle all’anice e i deliziosi mostaccioli.

www.comune.roccasinibalda.ri.it

www.comunediroccantica.it

Altitudine 457 m s.l.m. Abitanti 563

57

Patrono San Valentino, 14 febbraio Info turistiche Comune Via dei Nobili, 3 Tel. 0765 63020 Distanza da Roma 70 km Escursioni Revotano, Fonteregna, Monte Pizzuto Da scoprire nei dintorni Santuario di Santa Maria in Vescovio e Abbazia di Farfa

Nelle vicinanze Casperia, Montasola, Cantalupo Sabino, Poggio Catino Valori Ambientali Monti Sabini Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Valentino, febbraio Sagra del frittello, marzo Medioevo in festa, agosto Sosta Camper


SCANDRIGLIA C

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Altitudine 535 m s.l.m. Abitanti 3.180

Patrono Santa Barbara, 4 dicembre Info turistiche Comune Via Umberto I, 33 Tel. 0765 878037 Distanza da Roma 55 km

Escursioni 53 sentieri per oltre 230 km, nei Monti Lucretili (Monte Pellecchia, Monte Gennaro) Da scoprire nei dintorni Area Archeologica di Trebula Mutuesca a Monteleone Sabino e Grotta dei Massacci a Frasso Sabino Nelle vicinanze Poggio Nativo, Poggio Moiano, Pozzaglia Sabina, Orvinio, Nerola Valori Ambientali Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili Itinerari Religiosi Cammino di Francesco Sport praticabili Escursioni, trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Sagra delle sagne scandrigliesi, Uomini e Cavalli Western Spirit Pro Rodeo, agosto Festa di Santa Barbara, dicembre

onsiderato “Il fior d’Italia” ed il più sicuro appoggio della repubblica romana, il borgo ospitava ville patrizie, diventando il fondo agrario della ricca famiglia senatoriale degli Scandilli, dalla quale prende il nome. L’impianto medioevale è testimoniato dal centro del borgo e dalla Rocca, mentre è possibile ammirare i resti di antiche ville di epoca romana, il Ponte Romano e le pietre miliari negli scavi archeologici in località Madonna dei colori e nella villa imperiale di Nerva. Attualmente Scandriglia occupa un territorio ampio di oltre seimila ettari, costituito in gran parte da colline ma anche da montagne boscose. A poca distanza dal borgo si trova la Chiesa di Santa Barbara dove, secondo la tradizione, la Santa venne martirizzata dal padre: la chiesa conserva nella zona absidale una splendida Madonna delle Grazie. Presso la frazione Ponticelli si può ammirare la duecentesca Chiesa di Santa Maria del Colle, con l’interno decorato di affreschi votivi che vanno dal XIII al XVI secolo. >> Da non perdere Interessante l’area archeologica “Madonna dei colori”, il Palazzo degli Anguillara con gli affreschi della scuola di Antoniazzo Romano e la Chiesa dell’Assunta, di impianto medioevale con rifacimenti settecenteschi e un campanile costruito su una torre di guardia romana. >> La curiosità Uno dei più importanti monasteri della Sabina è il monastero di San Salvatore Minore, costruito nel secolo XI dal Marchese Uberto; di grande valore artistico è anche il Santuario di Santa Maria delle Grazie, chiamato Perla della Sabina, presso la frazione di Ponticelli.

TOFFIA A

rroccato su un’altura rocciosa, sovrastato dal Monte degli Elci, il borgo presenta case, boschi e mura medioevali ben conservati. Toffia era noto come Tophiae e alcuni reperti degli anni ‘60 hanno dimostrato che la zona fosse già abitata mille o duemila anni prima di Cristo e successivamente in epoca romana. Nei secoli due importanti famiglie si contesero il borgo dividendolo in parti indipendenti: quella in basso degli Orsini, che vi costruirono Palazzo Orsini e la più elevata dei Colonna, dove in seguito sorse la Chiesa di Santa Maria Nova, romanica, arroccata su uno sperone roccioso, con affreschi e una tela di Carlo Maratta. Passeggiando per il centro storico si incontrano la Porta Maggiore di accesso al castello, il rione Montecavallo, sede di antichi palazzi con ricchi portali in travertino, la Rocca, costruita sopra alcuni ruderi romani, e il Collitrone, la via sotto il Castello che arriva ad un largo dove si può godere di un panorama mozzafiato.

Altitudine 262 m s.l.m. Abitanti 1.058

59

Patrono San Lorenzo, 10 agosto Info turistiche Comune Via Porta Maggiore, 9 Tel. 0765 326032 Distanza da Roma 53 km Escursioni Valle del Farfa Da scoprire nei dintorni Abbazia di Farfa, Grotta dei Massacci, Museo del Silenzio a Fara in Sabina

>> Da non perdere Tra i palazzi storici toffiesi citiamo Palazzo Orsini, Casa Oddoni, Palazzo Ruffetti, Palazzo Palma e Casa Orsini. Tra gli edifici religiosi segnaliamo la Chiesa della Madonna di Loreto e la Chiesa di San Lorenzo, con il notevole bassorilievo raffigurante la figura di un imperatore seduto del periodo romano del primo impero. >> La curiosità Nel 1965 vicino a Toffia, nella spianata di Cerreto, durante alcuni lavori agricoli, furono trovati frammenti di ceramica rossa e nera oltre a una punta di lancia di bronzo, piuttosto rara e finemente lavorata.

>> A tavola Le sagne scandrigliesi sono il piatto tipico del borgo, insieme alle sagne “stracciate”, i frittelli di cavolfiore o di mela e il frittellu. Tra i dolci segnaliamo le ciambelline di magro, i biscotti “retagliati” con le nocciole e i murzillitti con miele e noci. È zona di produzione dell’Olio extravergine di oliva Sabina DOP.

>> A tavola Chi è originario di Toffia quasi sicuramente è proprietario di almeno un piccolo terreno con degli ulivi, per la produzione ad uso famigliare dell'olio extravergine d’oliva. Tra i prodotti tipici troviamo anche il pecorino, la pasta d’olive, le fettuccine alla “molenara” con pomodoro e maggiorana e la pizza fritta; come dessert le ciambelline di magro.

www.comune.scandriglia.ri.it

www.comune.toffia.ri.it

Nelle vicinanze Castelnuovo di Farfa, Nerola, Poggio Nativo, Fara in Sabina Valori Ambientali Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili, Monte degli Elci Itinerari Religiosi Cammino di Francesco Sport praticabili Escursioni, trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Antonio da Padova, giugno Festa di San Lorenzo, agosto Madonna della Speranza, settembre


PONZANO ROMANO FILACCIANO TORRITA TIBERINA S.ORESTE NAZZANO MAZZANO ROMANO FIANO CAMPAGNANO ROMANO DI ROMA CAPENA FORMELLO

Altitudine 275 m s.l.m. Abitanti 1.256

Patrono San Giovanni Battista, 24 giugno Info turistiche Comune Piazza Roma, 6 Tel. 0765 62004 Distanza da Roma 64 km Escursioni Fino a Tarano, passeggiate a piedi o a cavallo, passando per gli scavi di Forum Novum

Da scoprire nei dintorni Grotte sotterrane di Val de’ Varri Nelle vicinanze Calvi dell’Umbria, Vacone, Montasola, Casperia, Cantalupo in Sabina, Selci, Tarano, Montebuono Valori Ambientali Monti Sabini Sport praticabili Escursioni, trekking Itinerari Religiosi Santuario di Santa Maria in Vescovio Manifestazioni ed Eventi Festa di San Giovanni Battista, giugno Festa di Rocchetta, agosto/settembre

e origini del borgo risalgono al 747 mentre il Castello ha visto la nascita nella seconda metà del Duecento, dopo essere stato di proprietà della Santa Sede, il papa Urbano V lo diede in feudo, nel 1368, agli Orsini, che vi fecero costruire un palazzo, nel quale spesso risiedevano. Non lontano dal borgo, in un suggestivo pianoro, Santa Maria in Vescovìo è un gioiello medievale, spoglia all’esterno, ma con un bellissimo campanile a cinque ordini di finestre, riccamente decorata all’interno da un importante ciclo di affreschi trecenteschi, della cerchia del Cavallini, con Storie dell’antico e nuovo testamento nelle pareti laterali e un Giudizio universale di controfacciata; importante è anche la Chiesa di San Giovanni Battista che conserva un manufatto del VI secolo riutilizzato come fonte battesimale, la Madonna del rifugio, bella opera del Camuccini (sec. XIX), ed importanti tele di scuola umbra. Meravigliosi i due insediamenti fortificati gemelli, Rocchette e Rocchettine, abitato il primo, abbandonato di recente il secondo e risalenti entrambi al pieno medioevo. >> Da non perdere Vale la pena la visita al Forum Novum dell’antica città romana, e ai borghi di Rocchette e Rocchettine, oltre alle Chiese di San Nicola di Bari, della Madonna del Colle e di Sant'Egidio. >> La curiosità Torri in Sabina fa parte dell’Associazione dei Comuni dell’ABD (l’area di business distintivo) della Sabina: l’area presenta caratteri peculiari che ne garantiscono la sua valenza artistica e storica. >> A tavola Il fallone è il prodotto PAT tipico del borgo, un calzone ripieno di verdure. Famoso è l’olio extravergine di oliva Sabina DOP che si produce in questa zona, utilizzato per condire le ottime carni locali alla brace e gustosi primi come gli gnocchi al sugo di pecora, le pappardelle ai funghi o al cinghiale e la bruschetta con formaggio locale. www.comune.torriinsabina.ri.it

ARSOLI

ROVIANO

TORRI IN SABINA L

60

LICENZA SARACINESCO CICILIANO POLI

ROCCA S.STEFANO

ROCCA CANTERANO JENNE ROIATE

VALLE DELL’ANIENE E VALLE DEL TEVERE COSA VEDERE

COSA GUSTARE

COSA FARE

>> Parco Naturale di Bracciano-Martignano

>> Vino bianco di Capena DOC

>> Via Francigena del Nord

>> Area Archeologica di Veio

>> Tartufo di Saracinesco PAT

>> Arsoli, Sagra delle ciciarchiole (agosto)

>> Campagnano, Sito Archeologico Mansio ad Vacanas

>> Pasta di Farro dei Monti Lucretili

>> Filacciano, Sagra delle fettuccine (agosto)

>> Valle dell’Aniene, la grotta “Morra Cavorso” >> Licenza, Villa di Orazio

>> Pappardelle al sugo di cinghiale, di Nazzano >> Cecamariti di Rocca Canterano

>> Ciciliano, Area Archeologica Trebula Suffenas

>> Marzella, l’asparago di Roviano, “ju salavaticu” frittella PAT croccante

>> Parco Regionale Naturale Monti Lucretili

>> Gnoccacci di Rocca Santo Stefano

>> Mazzano Romano, Aree Archeologiche di Narce

>> Olio monovarietale extravergine di Rosciola PAT

>> Ponzano Romano, Valle del Fosso dell’Acqua Forte >> Riserva Naturale del Monte Soratte >> Parco della Valle del Treja

>> La “Jennesina”, gara podistica di Jenne >> Cammino di Benedetto >> Tivoli, Terme delle Acque Albule


ARSOLI

62

Altitudine 470 m s.l.m. Abitanti 1.586

Patrono San Bartolomeo apostolo, 24 agosto Info turistiche Comune Piazza Martiri Antifascisti, 1 Tel. 0774 920006 Distanza da Roma 58 km Escursioni Passeggiata al fosso del Diavolo e alla Are Da scoprire nei dintorni Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, Campo Staffi Nelle vicinanze Riofreddo, Oricola, Roviano, Rocca di Botte, Cervara di Roma, Marano Equo Valori Ambientali Parco Naturale Regionale Monti Simbruini Sport praticabili Trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Fiera della Fame, maggio Palio dell’Amico, giugno Festa della Birra, luglio/agosto Sagra delle ciciarchiole e della fagiolina, agosto/settembre

U

n museo immerso nel verde dei Monti Simbruini, a ridosso dei Parchi Nazionale d’Abruzzo e Monti Lucretili, un vero gioiello. Il territorio fu degli Equi, poi Romano; rimangono i resti di una villa del sec. II a. C., fuori dal borgo, e in paese la pietra che segnava il 38° miglio della via Valeria. Per chi ama il verde, escursioni e paesaggi è un luogo di ideale; e nel centro storico medioevale è bello passeggiare in un’atmosfera antica. Il Castello Massimo è il fiore all’occhiello di Arsoli, con tre piani a strapiombo sulla roccia. L’interno è tutto una scoperta: sale affrescate nel tardo ‘500 dagli Zuccari, nel ‘700 dal Benefial, raccolte di armi, la sala del trono, la Cappella di San Filippo Neri con una parte della facciata dei Cosmati, un bel giardino pensile all’italiana e un bosco lussureggiante; bello anche il seminterrato, con il forno, i locali per conservare cibi e olio, la prigione. Inoltre ospita anche il Museo delle Tradizioni Musicali e documenti della Banda Musicale di Arsoli, nota già nel ‘700.

>> Da non perdere La Chiesa del Salvatore, su disegno di Giacomo della Porta, eretta nel 1680, la Chiesa di San Lorenzo, il Palazzo San Bartolomeo e l’annessa chiesa barocca. >> La curiosità Luigi Pirandello, che frequentava Arsoli, la definì “la piccola Parigi” per l‘urbanistica e la preziosità architettonica’. Allora il borgo aveva una vivace vita sociale ed economica, per tutte le attività nate dopo la peste del 1656, opifici, frantoi, fabbriche di tessuti e mattoni, una farmacia, che avevano attirato nel tempo nobili e borghesi.

CAMPAGNANO DI ROMA S ulle pendici del Monte Razzano, nell’area vulcanica dei Monti Sabatini, si trova questo bel borgo che risale al IX secolo. Del nucleo medievale originario, noto già nel 1130, e dell’ampliamento seicentesco, il centro storico mantiene molte testimonianze: la Porta Romana, le torri medievali, la Collegiata, il Campanile, la Chiesa di San Giovanni, del 1515, eretta su una preesistente chiesa paleocristiana, della quale reimpiega alcuni elementi decorativi. Bella anche la Fontana dei Delfini, attribuita al Vignola, e la Fontana Secca, che presenta gli stemmi di Campagnano e degli Orsini. Uscendo dal centro ci si imbatte nella Chiesa della Pietà (sec. XI) che conserva un bell’affresco del 1518. A Baccano è possibile vedere la Mansio ad Vacanas, di epoca romana e i maestosi resti dei Granai Chigi. A poca distanza dal paese il Santuario di Santa Maria del Sorbo custodisce una bella Madonna col Bambino su tavola, del 1200.

>> Da non perdere Il centro medioevale, la Chiesa del Gonfalone, del XVI secolo, con la sua Torre dell’Orologio, la Fontana dei Delfini, il sito archeologico Mansio ad Vacanas e Palazzo Venturi, sede del Museo Archeologico. >> La curiosità L’ultima domenica del mese nel borgo medievale prende vita il più importante mercato dell’artigianato e dell’antiquariato del centro Italia.

>> A tavola Tra i piatti tipici troviamo le ciciarchiole, le sagne, la pizza fritta, i sagnozzi, i cillitti co’ j’agliu, la pullenta. Ottimi i fasoli co lle coteche, e i broccoli o cicci soffocati. Tra i dolci, le tisichelle, le ciammellette de magru e le ciammelle della fratellanza. Tipici di Arsoli sono le varietà di fagiolo Arsolana, Cappellette di Vallepietra e Cioncone, tutti PAT.

>> A tavola Salsicce, formaggi, ricotta e il vino locale sono da assaggiare; imperdibile è la carciofata alla brace di vite; buonissimi la pizza, i rigatoni alla righetto, le fettuccine alla Norcia e le pappardelle al ragù di guanciale; al miele è dedicata una festa a settembre. Il carciofo romanesco lGP di Campagnano, rinomatissimo, è ottenuto con un solo carduccio per pianta.

www.comunediarsoli.rm.it

www.comunecampagnano.it

Altitudine 270 m s.l.m. Abitanti 11.571

63

Patrono San Giovanni Decollato e San Celestino, 29 agosto Info turistiche Comune Piazza Cesare Leonelli, 15 Tel. 06 9015601 Distanza da Roma 37 km Escursioni Parco Naturale Regionale di Veio e Parco Naturale Regionale di Bracciano

Da scoprire nei dintorni Area Archeologica di Veio, Parco della Valle del Treja, Lago di Martignano, Autodromo di Vallelunga Nelle vicinanze Sacrofano, Formello, Mazzano Romano, Anguillara Sabazia, Nepi Valori Ambientali Parco Naturale di Bracciano-Martignano, Parco Naturale Regionale di Veio Itinerari Religiosi Via Francigena del Nord Sport praticabili Cicloturismo, passeggiate, automobilismo e motociclismo Manifestazioni ed Eventi Festa del Baccanale, aprile Festa Castello ‘85, maggio Festa di San Giovanni Battista Decollato e San Celestino, agosto


CAPENA

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Altitudine 160 m s.l.m. Abitanti 10.592

Patrono San Luca Evangelista, 18 ottobre Info turistiche Comune Piazza San Luca, 1 Tel. 06 9037601 Distanza da Roma 35 km Escursioni Alle acque calde e ferruginose del Lago Puzzo Da scoprire nei dintorni Lucus Feroniae, Abbazia di Farfa Nelle vicinanze Monterotondo, Morlupo, Castelnuovo di Porto, Civitella San Paolo, Fiano Romano, Rignano Flaminio

Valori Ambientali Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa Itinerari Religiosi Eremi del Monte Soratte Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Sagra dell’uva, Festa di San Luca, ottobre Sosta Camper

S

ulla Via Tiberina, nella valle del Tevere, si affaccia Capena, tra ricchi vigneti e uliveti e una splendida vista sulla Bassa Sabina, oltre il Tevere. Stradine con basoli romani, improvvise piazzette, archi e passetti lignei, la porta di città, aperta sulle mura caratterizzano il borgo ‘vecchio’. L’antica Capena, databile al sec. IX a.C., sorgeva non lontano, sul colle di Civitucola, o del Castellaccio; aveva mura, porte, edifici, opere idrauliche e una strada che collegava la Via Flaminia con la Tiberina, passando per il Santuario di Lucus Feroniae, ora suggestiva area archeologica con l’Antiquarium e la Villa dei Volusii. Caratterizzano la Capena attuale la Rocca, la Chiesa di San Michele Arcangelo, con affreschi e l’elegante portale del 1477, la Chiesa di Sant’Antonio abate, e il Museo Civico di Capena - Torre dell’Orologio, dedicato all’archeologia medievale.

>> Da non perdere Immersa nel silenzio del vecchio cimitero, tra cipressi secolari c’è la Chiesa di San Leone, gioiello altomedievale. Ha due sole navate, l’iconostasi intatta e affreschi, i più antichi del sec. IX. Interessante anche il Palazzo dei Monaci, medievale ma riadattato nel Rinascimento, che conserva tra l’altro una cordonata scavata nel tufo. >> La curiosità Cicerone, nelle Epistulae ad Familiares, scrisse: “Se desideri fertili campi e vigneti dirigiti verso Capena”, parole che descrivono, ancora oggi, la bellezza immutata della campagna romana attorno al borgo.

CICILIANO L

e origini del borgo risalgono al Medioevo, ma già nel paleolitico la zona era abitata da piccole tribù dedite alla caccia, poi dai Suffenates e quindi dai Romani. Dal II secolo a. C. Ciciliano è un piccolo gioiello antico, arroccato e a volte nascosto nella nebbia, con vicoli, scale, piazzette, case e portali di pietra che portano al Castello Theodoli, nella parte più alta del borgo. È una maestosa costruzione medievale, più volte rimaneggiata fino ad assumere l’attuale aspetto con gli interventi dei Theodoli, caratteristico per le torri diverse tra loro, due splendidi giardini pensili, il giro di ronda, la cappella interna.Tra gli edifici più interessanti troviamo la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, del XVI secolo, che si affaccia su Piazza Maestro e la bellissima Chiesa di Santa Liberata , che conserva nella zona absidale un bel ciclo di affreschi della scuola di Antoniazzo Romano. >> Da non perdere La Chiesa Madonna della Palla, la Chiesa di Santa Liberata e il maestoso Castello Theodoli. Di grande interesse l’area archeologica Trebula Suffenas, al Ponte della Fortuna, città dei Suffenates, popolo degli Equi e poi Municipio Romano, con terme e ville con mosaici così preziosi da essere ora custoditi a Villa d’Este a Tivoli. >> La curiosità Girolamo Theodoli, dei Conti di Ciciliano, ereditò dal padre il governo del paese e come architetto progettò la Chiesa della “Madonna della Palla”. A Roma ideò, tra l’altro, la facciata del Teatro Argentina (1732), e la Basilica di Santa Maria in Montesanto, più nota come Chiesa degli Artisti (1758) a piazza del Popolo.

>> A tavola Oltre ai piatti della cucina romana, come i bucatini all’amatriciana, la mozzarella fritta, la trippa, sono da gustare la pasta fatta in casa ripiena di carne, la polenta di farro al tartufo, le braciole di maiale. Tra i dolci tipici troviamo il pangiallo e il serpentone di Capena. Ottimo il Bianco Capena DOC.

>> A tavola Piatto tipico del borgo sono le sagne con sugo finto, condite con sugo di pecora; tra le specialità troviamo anche il miele, il tartufo, gli gnocchi ‘ncati con sugo di sedano, la polenta con sugo di lumache, la pontega, simile alla polenta.

www.comune.capena.rm.it

www.comune.ciciliano.rm.it

Altitudine 619 m s.l.m. Abitanti 1.336

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Patrono Santa Liberata, 18 agosto Info turistiche Comune Via Roma, 49 Tel. 0774 790006 Distanza da Roma 46 km Escursioni Monte Spina Santa Da scoprire nei dintorni Convento di San Cosimato

Nelle vicinanze Sambuci, Castel Madama, Pisoniano, Capranica Prenestina, Cerreto Laziale, San Gregorio da Sassola Valori Ambientali Monti Ruffi, Tiburtini, Prenestini Itinerari Religiosi Sentiero dei pellegrini: Ciciliano-MentorellaGuadagnolo Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa dell’Inchinata, Festa della Panarda, Festa di Santa Liberata, agosto Sagra delle sagne, settembre


FIANO ROMANO N

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Altitudine 97 m s.l.m.

Abitanti 15.360

Patrono Santo Stefano, 3 agosto Info turistiche Comune Piazza Giacomo Matteotti, 2 Tel. 0765 4071 Distanza da Roma 32 km Da scoprire nei dintorni Resti archeologici della romana Lucus Feroniae

ella Valle del Tevere si estende il borgo, situato sulla sponda del fiume, per una superficie di oltre quaranta chilometri quadrati. Il territorio, così come tutta l'Italia settentrionale e centrale, vide l’affermarsi della civiltà etrusca tra l'VIII e il VI secolo a.C. Il centro storico presenta il castello ducale Orsini che comprende l’imponente torre, alta trenta metri e orlata di merlature. Interessanti anche la Chiesa di Santo Stefano Nuovo, con pianta basilicale su tre navate sormontate da archi a tutto sesto poggianti su pilastri di travertino. La Chiesa di Santo Stefano Vecchio è sita poco fuori dalla città ed ora di proprietà privata, comprende ai due lati del portale d’ingresso un candelabro per parte, realizzati in bronzo e all’interno l’altare odierno, sito nella parte absidale al posto del vecchio ciborio, in marmo greco. >> Da non perdere La Chiesa di Santo Stefano Nuovo, con una bella Madonna e Santi di Antonio del Massaro, detto il Pastura; interessante anche la Chiesa di Santa Maria ad Pontem e la Chiesa della Madonna del Carmine. >> La curiosità Fiano Romano ha origine da una possibile distruzione di Capena da parte dei Romani che portò gli abitanti a cercare rifugio sui vicini colli, dove nacquero piccoli insediamenti da cui ebbe origine il borgo.

Nelle vicinanze Montelibretti, Capena, Civitella San Paolo, Montopoli di Sabina, Nazzano Valori Ambientali Riserva Naturale di Nazzano Tevere-Farfa, Monte Soratte Sport praticabili Cicloturismo, escursioni Manifestazioni ed Eventi Festa del Cacciatore, giugno Festa di Santo Stefano, agosto

FILACCIANO F

ilacciano è un borgo medioevale che conserva tuttora testimonianze delle sue origini romane. Il nome sembra derivare da Faliscanum o Faliscianum, la popolazione - i Falisci - stanziata nel territorio. Adagiato su una collina che domina la Valle del Tevere, faceva parte di un sistema di avvistamento con l’Abbazia di Farfa, e di protezione di uomini e animali provenienti dalla Sabina, al di là del fiume. Strutturato lungo un unico asse viario, Via Filocastello, dalla porta sotto Palazzo del Drago a quella verso il Tevere, è rimasto inalterato nell’aspetto e nel fascino, d’altri tempi. Nel sec. XVII il borgo si allunga verso ovest, sempre lungo un solo asse, e il Palazzo con la sua cordonata di accesso diventa una cerniera tra nuovo e vecchio.

>> Da non perdere Una passeggiata lungo la Via Filocastello, dal maestoso Palazzo Del Drago, castello e porta di accesso al borgo con la torre antica; una visita alla Chiesa di Sant’Egidio, con l’ameno panorama sulla Valle del Tevere e la Sabina, vicinissime: la piccola chiesa ha pareti dipinte e l’abside ha un bellissimo ciclo di affreschi duecenteschi, ben conservato, con Madonna in trono, Santi e Cristo benedicente.

>> A tavola Tra le specialità troviamo tutti i piatti della cucina romana, come la pasta alla carbonara e l’amatriciana, oltre alle carni locali e a prodotti quali le olive e l’olio monovarietale extravergine di Sirole PAT, le ciliegie, le prugne, il formaggio marzolino e la mozzarella di bufala; da provare gli gnocchi con gorgonzola e noci, le tagliatelle col tartufo. Da non perdere la crostata con le visciole.

>> La curiosità Sulla torre di Palazzo del Drago un nudo maschile e una figura femminile, con parti antiche reimpiegate, dominano il panorama: sono i matti. Sembra che non si possa transitare sotto il loro sguardo, pena la pazzia.

www.comune.fianoromano.rm.it

www.comune.filacciano.rm.it

>> A tavola Oltre alla cucina tipica romana, gnocchi al sugo, fettuccine fatte in casa con lo “stennarello”, fave col pecorino, salsiccia e broccoli, è ottima l’acquacotta, dalla cucina viterbese. Ottimo anche l’olio extra vergine d’oliva locale.

Sosta camper

Altitudine 197 m s.l.m. Abitanti 477

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Patrono Sant’Egidio, 1 settembre Info turistiche Comune Via Oreste Leonardi, 5 Tel. 0765 332113

Distanza da Roma 50 km Escursioni Monte Cimino, Riserva Naturale di Nazzano Tevere-Farfa Da scoprire nei dintorni Abbazia di Farfa Nelle vicinanze Forano, Poggio Mirteto, Torrita Tiberina, Nazzano, Ponzano Romano Valori Ambientali Valle del Tevere, Monte Cimino Sport praticabili Trekking, escursioni, cicloturismo Manifestazioni ed eventi Sagra della fava e del pecorino, maggio Sagra delle fettuccine, agosto Festa di Sant’Egidio, settembre


FORMELLO I

68

Altitudine 225 m s.l.m. Abitanti 12.918

Patrono San Lorenzo, 10 agosto Info turistiche Comune Piazza San Lorenzo, 8 Tel. 06 901941 Distanza da Roma 29 km Escursioni Caldara di Manziana, Zona umida delle “Pantane e Lagusiello”, Santuario della Madonna del Sorbo Da scoprire nei dintorni Lago di Bracciano Nelle vicinanze Campagnano di Roma, Sacrofano, Anguillara Sabazia, Trevignano, Bracciano Valori Ambientali Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano, Valle del Sorbo, Parco Naturale Regionale di Veio Itinerari Religiosi Via Francigena del Nord Sport praticabili Trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa della Madonna del Sorbo, gennaio Festa di San Lorenzo, agosto Mercatino dell’antiquariato, una domenica al mese

mmerso nel Parco Natuale Regionale di Veio troviamo Formello, con folti boschi, ampi crinali e formazioni in tufo adibite alle coltivazioni agricole (vitigni, oliveti e colture di cereali). Gli studiosi hanno accertato la presenza di abitazioni già nell’era preistorica e la nascita della città etrusca di Veio, che sorgeva nell’attuale territorio comunale.Il centro storico medievale comprende il Palazzo Chigi, residenza degli Orsini, e la Chiesa di San Lorenzo, del 1200, che conserva all'interno due pregevoli affreschi del pittore manierista formellese Donato Palmieri. L’altare maggiore, in marmi colorati, in origine destinato alla Chiesa di Sant'Apollinare di Roma, venne collocato nel 1744. Da segnalare anche la Villa Chigi – Versaglia che conserva una torre, detta “Torre Colombaia”, articolata su tre piani. Numerose le cavità scavate nel tufo: tra le altre si trovano una enorme cisterna divisa in due sezioni con volta ad arco e una stalla a pianta circolare a cinquanta metri sotto il livello del suolo. >> Da non perdere La Chiesa di San Michele Arcangelo, il Museo Civico Archeologico dell’Agro Veientano, che raccoglie i materiali provenienti dal territorio del Comune e la Valle del Sorbo, con le cascate naturali. >> La curiosità Il Centro per l’Incisione e la Grafica d’Arte, inaugurato nel 2003, sulla tradizione dell’artista francese Jean-Pierre Velly, svolge un’attività di valorizzazione delle arti grafiche e della stampa d’arte con particolare attenzione all’incisione originale.

JENNE I

n una delle aree più incontaminate del Lazio nasce questo piccolo borgo, su uno sprone montuoso, con bellissimi itinerari a piedi, a cavallo o in mountain bike per gli amanti della natura. La prima citazione storica della località si trova in una pergamena di Papa San Leone IX che conferisce all'Abbazia di Subiaco il fundus Gehenna con i suoi monti, i colli e i luoghi agresti. Nella parte alta del paese si trovano i resti del Castello costruito dall’abate Giovanni V dopo il 1060 e nella struttura medioevale oggi rimane la cappella di Santa Maria in Arce con gli affreschi del duecento. Tra le chiese e gli edifici storici si ricorda l’antica parrocchiale di Jenne, dedicata a Sant’Andrea Apostolo, costituita da un’unica navata con cinque altari. Jenne ospita la sede del Parco Naturale Monti Simbruini con una grande varietà di flora e fauna. Splendida la grotta “Morra Cavorso” nella Valle dell’Aniene, con i resti di almeno 23 sepolture umane del Neolitico antico e materiale archeologico preistorico. >> Da non perdere Due gli edifici religiosi nel centro storico: la Chiesa della Madonna delle Grazie e la Chiesa di San Michele Arcangelo, restaurata nel 2002; interessanti anche la Mola Vecchia e il Mulino Comunale. >> La curiosità Secondo alcuni il nome del borgo deriva dal latino Janua, ossia “ingresso”, “porta”; altre fonti indicano l’origine nella parola Genna (traducibile come “luogo freddo”), o anche Gehenna, “le porte dell'inferno”.

>> A tavola Ottimi l’olio extra vergine d’oliva, i formaggi locali, il sanguinaccio e la padellaccia, saporitissima cottura in padella del macinato di maiale per le salsicce. Fra i dolci segnaliamo la crostata di ricotta con alchermes e la crostata di porsaraghi dal caratteristico gusto dolce-aspro dato dai frutti tipici del luogo. È zona di produzione dei vini DOC Roma e Tarquinia.

>> A tavola I piatti tipici comprendono gli ndremmappi, gli n’frascati, i ravioli di ricotta, le fettuccine con i funghi porcini e la polenta con le spuntature di maiale. Ottimi i formaggi e la ricotta di capra, gli asparagi selvatici, la carne d’agnello alla brace o alla cacciatora, la trota e il fallone, una pizza realizzata con la farina di granoturco e acqua. Tra i dolci le ciambelle al vino, gli amaretti e la tipica crostata di more.

www.comune.formello.rm.it

www.comune.jenne.rm.it

Altitudine 834 m s.l.m. Abitanti 366

69

Patrono San Rocco, 16 agosto Info turistiche Comune Via IV Novembre, 10 Tel. 0774 827601

Distanza da Roma 83 km Escursioni Itinerari a piedi, in bicicletta o a cavallo nella Valle dell’Aniene Da scoprire nei dintorni Grotte dell’Inferniglio, Altipiani di Arcinazzo Nelle vicinanze Subiaco, Vallepietra, Trevi nel Lazio Valori Ambientali Parco Naturale Regionale Monti Simbruini Sport praticabili Escursioni, trekking, cicloturismo, equitazione, mountain biking Manifestazioni ed Eventi La “Jennesina”, gara podistica, luglio Festa di San Rocco, agosto Ballo della Pantasema, settembre Sosta Camper


LICENZA

70

Altitudine 475 m s.l.m. Abitanti 1.011

Patrono San Rocco, 16 agosto Info turistiche Comune Via Don Minzoni, 12 Tel. 0774 46031 Distanza da Roma 57 km Escursioni Itinerari nei Monti Lucretili Da scoprire nei dintorni Santuario della Mentorella Nelle vicinanze Vicovaro, Orvinio, Percile, Mandela, Roccagiovine Valori Ambientali Parco Regionale Naturale Monti Lucretili Itinerari Religiosi Cammino di Benedetto Sport praticabili Cicloturismo, trekking, mountain bike, equitazione Manifestazioni ed Eventi Sagra della polenta, febbraio Sagra dei maltagliati con fagioli, aprile Festa di San Rocco, agosto Sagra “elle Sagne ‘e Farre”, ottobre Sosta Camper

I

l visitatore si incanta alla vista di questo antico borgo, immerso tra boschi e oliveti. Qui si ritirò il poeta Quinto Orazio Flacco per godere la tranquillità e la semplicità “dell’acqua e dei boschi” nella famosa Villa, oggi area archeologica visitabile presso l’Antiquarium di Licenza, dove si possono ammirare gran parte dei materiali raccolti negli scavi condotti dal 1911. Numerosi rinvenimenti dimostrano che il territorio fu abitato fin dal Paleolitico ma è in epoca romana che si sviluppano insediamenti agricoli stabili. In seguito alle invasioni barbariche, a partire dal VI secolo, si costruirono castelli e rocche fortificate sui rilievi meno accessibili; nel 1632 gli Orsini cedettero una parte del feudo ai Borghese i quali, dopo alterni passaggi di proprietà, ne entrarono definitivamente in possesso nel 1761. Suggestiva la visita al Castello e al Ninfeo degli Orsini, architettura rinascimentale con una splendida cascata che si getta in una vasca semicircolare.

>> Da non perdere Visitate il centro con il Palazzo Baronale, il Castello degli Orsini, la Villa di Orazio e la Chiesa della Beata Vergine Immacolata, costruita su progetto di Luigi Maria Valadier. >> La curiosità Il Percorso d’Arte nel Giardino dei Cinque Sensi nel Parco Regionale Naturale Monti Lucretili è composto da sette sculture in Travertino Romano realizzate nel 2011 da allievi del Corso di “Scultura Ambientale e Lapis Tiburtinus” dell’Accademia di Belle Arti di Roma. >> A tavola La cucina del borgo propone le fettuccine, le sagne e i tradizionali frascarelli, conditi con sugo al pomodoro. Caratteristici anche la pasta di farro dei Monti Lucretili, i maltagliati con i fagioli, la polenta “rencocciata”, ovvero riscaldata in pentola, condita con sugo di cinghiale. Ottimo l’olio d’oliva, le salsicce, il miele, il pane e i formaggi. Tra i dolci troviamo i biscotti al farro, gli amaretti e le tisichelle. www.comunedilicenza.it

MAZZANO ROMANO L

a ricchezza del territorio è protetta grazie alla presenza del parco suburbano con folti boschi di pioppi, olmi e salici, fiumi e cascate, immerso nella Valle del Treja. Al borgo vi si accede da un arco d'ingresso inglobato nel Palazzo Baronale dei Biscia e la cinta muraria racchiude costruzioni di epoche diverse come il Palazzo Baronale di Everso e Dolce degli Anguillara (XV secolo). In cima al borgo si possono ammirare i resti dell'antica Chiesa di San Nicola, costruita nel XVI secolo su disegno di Jacopo Barozzi da Vignola e demolita nel 1940 per pericoli di crolli. Nei dintorni del borgo è possibile visitare le aree archeologiche di Narce che documentano gli antichi siti falischi e il Monte Li Santi, nella cui sommità si conservano i resti di un grande edificio pubblico e di una villa romana.

Altitudine 200 m s.l.m. Abitanti 3.165

71

Patrono San Nicola, 6 dicembre Info turistiche Comune Piazza Giovanni XXIII Tel. 06 9049001 Distanza da Roma 47 km Escursioni Parco Naturale Regionale di Veio Da scoprire nei dintorni Cascate e Mola di Monte Gelato, Valle del Treja, Museo di arte nella NaturaOpera Bosco

>> Da non perdere Appena fuori del castello si trova la piccola Chiesa di San Sebastiano, decorata da affreschi del XVI secolo raffiguranti il martirio di San Sebastiano tra San Rocco e San Gregorio Papa, la Madonna con il Bambino e Sant’Anna. Interessante anche Montegelato e l’Area di Narce. >> La curiosità Alcune riprese cinematografiche sono state girate presso le cascate del Monte Gelato, in territorio comunale. Nel centro storico, invece, è stata girata buona parte del film “Destinazione Piovarolo” (1956), con Totò che interpretava un capostazione. >> A tavola Tra i piatti del luogo, le fave col pecorino, le lasagne al tartufo, le fettuccine ai funghi porcini. Inoltre i ravioli ricotta e spinaci, gli gnocchi con i funghi di bosco e tra i secondi l’abbacchio al forno, le salsicce e gli arrosticini di castrato. www.mazzanoromano.rm.gov.it

Nelle vicinanze Nepi, Magliano Romano, Campagnano di Roma, Civita Castellana, Calcata, Faleria, Castel Sant’Elia Valori Ambientali Parco suburbano Valle del Treja e le cascate del Monte Gelato, Parco Regionale di Veio Itinerari Religiosi Via Francigena del Nord Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Sagra della fava e del pecorino, maggio Festa di San Nicola, dicembre


NAZZANO N

72

Altitudine 202 m s.l.m. Abitanti 1.436

Patrono Sant’Antimo, 11 maggio Info turistiche Comune Via Mazzini, 4 Tel. 0765332002 Distanza da Roma 46 km Escursioni Valle del Tevere, Riserva Naturale del Monte Soratte Da scoprire nei dintorni Abbazia di Farfa

ella Valle del Tevere sorge questo antico borgo, una perla del Medioevo ricca di storia, natura e tradizioni. La zona era abitata già nell’età del Bronzo, ma è in epoca romana che ha un grande sviluppo. Lo testimoniano le numerose ville e il tempio del dio Silvano, i cui resti sono stati reimpiegati per erigere la Chiesa e il Convento di San Francesco, in un bosco secolare di lecci e querce. Il centro storico si snoda su un’unica strada che sbocca nel Castello del XIII secolo. L’edificio ha due torri agli angoli opposti: il Mastio, a protezione della Rocca Savelli, e la torre con funzioni di controllo sulla Valle del Tevere.

>> Da non perdere Molte le chiese: Santa Maria Consolatrice, il complesso di San Francesco, e, poco fuori dall’abitato, Sant’Antimo, che conserva un ciclo di affreschi nell’abside, attribuiti ad Antoniazzo Romano. Il Museo del Fiume, che illustra la vita del Tevere, attraverso le sale di geologia, botanica, zoologica e attività antropiche.

Nelle vicinanze Ponzano Romano, Filacciano, Montopoli di Sabina, Fiano Romano, Civitella San Paolo, Sant’Oreste, Torrita Tiberina Valori Ambientali Riserva Naturale Nazzano Tevere - Farfa Sport praticabili Escursioni, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Sagra degli gnocchi, marzo Sagra delle pappardelle al cinghiale, aprile Festa di Sant’Antimo, maggio

>> La curiosità La Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa è stata istituita per tutelare la zona umida formatasi negli anni ’50, in seguito alla costruzione di una diga ENEL sul Tevere. Lo sbarramento provocò un notevole rallentamento delle acque fluviali, dando luogo alla formazione del Lago di Nazzano.

POLI I

l Monte Guadagnolo e le circostanti montagne salutano il borgo, situato su un’altura dei Monti Prenestini. L’impianto urbano detto a “Fuso d’Acropoli” vede il nucleo abitativo occupare il piano più alto e più largo del costone di tufo sul quale si erge. Il nome di Poli deriva da Castrum Poli o Castrum Pauli e le sue origini risalgono al 992; fu a lungo possedimento del monastero benedettino del Clivo di Scauro di Roma. Il centro storico possiede più di trenta vicoli stretti e una struttura stradale a spina di pesce con una lunga strada che attraversa il paese longitudinalmente. Tra le opere artistiche principali troviamo la Chiesa di Santo Stefano che ha origini precedenti al 1000 d.C. e conserva affreschi di Taddeo Zuccari e Antonio Rosati. Bellissimo il Palazzo Baronale, costituito da due parti, una risalente all’epoca degli Oddoni (ultimi anni del Mille) e l’altra del cinquecento, secolo nel quale l’edificio fu trasformato nel palazzo dove risiedeva il Barone. >> Da non perdere La Chiesa di Sant’Antonio Abate, del XV secolo, con i suoi affreschi secenteschi, il centro storico, la Chiesa parrocchiale di San Pietro e la Chiesa di Santo Stefano, del 1138. Interessante anche la Cappella della Pietà, in direzione del borgo di Casape, con all’interno degli splendidi marmi. >> La curiosità A Poli, già nel XIV secolo, si era diffusa la Setta dei Fraticelli, conosciuti anche con il nome di Fraticelli della Vita povera o Fraticelli della Opinione che formavano un gruppo considerato e condannato come eretico dai vari pontefici in carica.

> A tavola Tra i piatti tipici troviamo i ravioli con ripieno di pesce, il risotto agli asparagi, gli strozzapreti cacio e pepe, le lasagne coi carciofi, gli gnocchi fatti a mano, la polenta e le pappardelle al sugo di cinghiale. Degni di nota sono anche il calzone con le verdure e gli stracci di Antrodoco. Tra i dolci: le ciambelle all’anice e i mostaccioli, biscotti secchi con nocciole, miele, pepe e buccia di arancia grattugiata.

>> A tavola Tra i piatti tipici troviamo le sagne al sugo, la polenta detta “ponente”, la famosa pizza azima, i cucchi co li fasori, la panzanella e gli gnocchi lunghi con il pomodoro. Tra i dolci sono da gustare il pangiallo e gli stuzzicotti.

www.nazzano.rm.gov.it

www.comune.poli.rm.it

Sosta Camper

Altitudine 435 m s.l.m. Abitanti 2.418

73

Patrono Sant’Eustachio, 20 settembre Info turistiche Comune Piazza Conti, 2 Tel. 06 9551002 Distanza da Roma 41 km Escursioni Monte Guadagnolo Da scoprire nei dintorni Museo Archeologico Nazionale di Palestrina, Ville di Tivoli Nelle vicinanze Castel San Pietro Romano, San Gregorio da Sassola, Capranica Prenestina, Casape Valori Ambientali Monti Tiburtini, Prenestini Sport praticabili Cicloturismo, escursioni Manifestazioni ed Eventi Infiorata, giugno Festa di Sant’Antonio, agosto Festa di Sant’Eustachio, settembre


PONZANO ROMANO L’

74

Altitudine 205 m s.l.m. Abitanti 1.155

Patrono San Nicola di Bari, 6 dicembre Info turistiche Comune Via Armando Casalini, 7 Tel. 0765 338175 Distanza da Roma 53 km Escursioni Anello della Valle del Fosso dell’Acqua Forte Da scoprire nei dintorni Bunker antiatomico del Monte Soratte

origine del borgo è collegata al fiume Tevere e il suo nome deriverebbe da pons Jani, ponte di Giano o forse dalla gens Pontia, famiglia romana proprietaria di una villa nel territorio. Il borgo è ricco di storia e arte con le strutture e i monumenti risalenti al XIV secolo; la sua nascita è però più antica: sono stati gli etruschi, infatti, ad abitare la zona sulla sponda destra del Tevere, linea di confine con i Sabini, insediati sulla sponda sinistra. Nella parte vecchia del centro abitato troviamo la Rocca trasformata nel Palazzo Abbaziale nel 1688 dal Cardinale Paluzzo Altieri. Meraviglia del borgo è la Valle del Fosso dell’Acquaforte con distese verdi, punti panoramici nel percorso e la possibilità di fare trekking ed escursioni. La Chiesa Parrocchiale dedicata al patrono della città, San Nicola di Bari, è situata al centro dell’abitato e contiene opere provenienti dall’abbazia di Sant’Andrea in Flumine: un reliquiario argenteo firmato da Rainerius Teramnese e il cinquecentesco trittico del SS. Salvatore delle Grazie del XVI secolo.

>> Da non perdere Il centro storico, la Chiesa e il Convento di San Sebastiano, la Chiesa di San Nicola di Bari e la sorgente minerale dell’Acqua Forte.

Nelle vicinanze Civita Castellana, Filacciano, Civitella San Paolo, Nazzano, Sant’Oreste Valori Ambientali Riserva Naturale Nazzano Tevere - Farfa Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa della Natività di Maria Santissima, settembre Festa di San Nicola di Bari, Festa della Zitella, dicembre

>> La curiosità Agostino Tassi, pittore, nacque nel 1886 a Ponzano: a Roma venne incaricato di numerosissime opere che oggi possiamo ammirare, tra le altre, al Palazzo del Quirinale, al Palazzo Lancellotti, alla Cappella Paolina, al Palazzo Doria Pamphilj.

ROCCA CANTERANO G

ià i romani, nel II secolo dopo Cristo, avevano intuito la potenzialità del territorio, costruendovi una Rocca e ville sparse. La storia del borgo inizia, però, soltanto nel 1084 quando l’abate di Subiaco ordinò la costruzione di una fortezza per proteggere il villaggio che vi era sorto e per opporre resistenza a Landone, tiranno di Bellegra e Cerreto. Dopo cinquecento anni la fortezza lasciò il posto all'attuale Palazzo Moretti e alla Piazza di Corte. Negli anni si aggiunsero case e strade costruite a zigzag e piene di scale per rendere difficoltosi gli eventuali assalti. I fitti boschi del territorio sono ricchi di lecci, castagneti, carpino nero, con una fauna rappresentata da cervi e caprioli, cinghiali, istrici, tassi, lepri e volpi. Nella bellissima Chiesa di Santa Maria Assunta, ferita dal sisma del 2000, come altre strutture cittadine, è stata restaurata la Cappella della Madonna del Divino Amore.

>> Da non perdere Palazzo Moretti, con il salone restaurato, la Chiesa della Madonna del Brecciaro, ormai diroccata, la Chiesa di San Michele, sulla cima della Costa Sole. >> La curiosità Dalla Rocca, costruita dall’abate di Subiaco nel 1084, partì un nuovo “ratto delle sabine”: i “rapitori” delle fanciulle proposero in seguito una riconciliazione istituendo un banchetto a favore delle famiglie danneggiate dal ratto. Da allora, ogni anno, a Rocca Canterano è offerto agli ospiti “il Pranzo della riconciliazione”.

>> A tavola Tra le specialità del luogo troviamo i carciofi fritti, i salumi e la pizza bianca fritta farcita, mentre tra i primi piatti spiccano i maltagliati alla gricia, le fettuccine e le fregnacce al cinghiale bianco o con il ragù di manzo. Per i secondi piatti segnaliamo la coda alla vaccinara, la trippa, la coratella, lo spezzatino di cinghiale, gli arrosticini d’abbacchio.

>> A tavola Tra i piatti tipici assaggiate i cecamariti, le sagne condite con sugo di pecora e gli gnocchetti realizzati con acqua e farina. Altre specialità sono i cavoli e patate, bolliti nell’acqua e poi ripassati in padella e la pizza sorda, impastata con la farina di granturco, cotta sotto la brace.

www.comune.ponzanoromano.rm.it

www.comune.roccacanterano.rm.it

Altitudine 745 m s.l.m. Abitanti 196

75

Patrono San Michele, 8 maggio Info turistiche Comune Via del Municipio, 31 Tel. 0774 803400 Distanza da Roma 60 km Escursioni Itinerari nella Valle dell’Aniene Da scoprire nei dintorni I monasteri di Subiaco Nelle vicinanze Saracinesco, Anticoli Corrado, Marano Equo, Agosta, Canterano, Gerano, Cerreto Laziale Valori Ambientali Valle dell’Aniene, Altipiani di Arcinazzo Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa San Michele, maggio Sagra dei Cecamariti, agosto Fiaccolata dell’Amore e della Pace, settembre Festa del cornuto e Sagra della Rola, novembre


ROCCA SANTO STEFANO L

76

Altitudine 664 m s.l.m. Abitanti 975

Patrono Santo Stefano, 26 dicembre e 3 agosto Info turistiche Comune Via Padre Pellegrino Ernetti, 9 Tel. 06 9567304 Distanza da Roma 82 km Escursioni Bosco di Antera, Fonte della Nocchietta, Sentiero della Pace

e origini del borgo risalgono ad un documento del VI secolo di Papa Gregorio Magno, presente nell'abbazia di Subiaco, che cita un insediamento sviluppatosi intorno alla Chiesa di Santo Stefano, decorata con affreschi cinquecenteschi della scuola del Perugino e comprende dipinti di grande valore che sembra portino la mano di Michelangelo Buonarroti. Il borgo veniva spesso depredato e si costruì sullo sperone più alto della roccia un piccolo castello. A poco a poco attorno al castello sorsero molte case e delle mura per fortificarlo e per difendersi. Nelle mura si aprivano due porte, una portava al forno comunale e ad una piazzetta, l’altra porta era in piazza Pontica dove c’era il ponte levatoio che veniva alzato al tramonto. Il centro storico ha mantenuto intatta la sua caratteristica medievale, con l’intreccio di piccoli vicoli e case in pietra locale.

>> Da non perdere Passeggiate per la Rocca, alla scoperta di vicoli e viuzze, passando per la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Sebastiano e la Chiesa di Sant’Antonio di Padova. Da scoprire nei dintorni Acque Albule di Tivoli, Castello di Genazzano Nelle vicinanze Canterano, Gerano, Subiaco, Affile, Bellegra Valori Ambientali Valle dell’Aniene, Valle del Sacco Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di Santo Stefano, dicembre/agosto Sagra degli gnoccacci, giugno Festa del Corpus Domini con infiorata, maggio/giugno

>> La curiosità La “Fondazione ValleVegan” è uno spazio di 11 ettari gestito da un gruppo vegan che accoglie animali malati e abbandonati e li aiuta nel recupero psicofisico, in un'ottica di rinaturalizzazione.

ROIATE V

isto dall’alto rivela l’originale incastellamento su uno sperone di arenaria a forma di prua navale: il centro abitato è formato da viuzze e piazzette a corte chiusa e reperti archeologici testimoniano l’antica origine del borgo con piccole necropoli, scoperte lungo le falde del monte Santa Maria la Serra. Il territorio fu abitato dai Romani e dalla popolazione degli Equi: durante il periodo romano nascono consistenti murature, cisterne e rimangono testimonianze epigrafiche. Le prime notizie su Roiate, leggendarie, sono imperniate sulla figura di Benedetto da Norcia, oggi venerato nella Chiesa eretta in suo onore; la tradizione narra che il Santo lasciò l’impronta del suo corpo su un masso che nel tempo ebbe effetti miracolosi. Tra i principali monumenti segnaliamo i resti delle Chiese di San Salvatore, San Rocco e Santa Maria, la Chiesa SS. Trinità, con gli affreschi della scuola di Giotto e la Chiesa parrocchiale di San Tommaso, con il quadro del Salvatore del 1300. >> Da non perdere Meritano senz’altro una visita i resti del Castello, del XII secolo, i siti archeologici e le mura romane; interessante anche il Santuario della Madonna delle Grazie.

Altitudine 697 m s.l.m. Abitanti 737

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Patrono San Salvatore, 9 novembre Info turistiche Comune Via della Chiesa, 7 Tel. 06 9569002 Distanza da Roma 76 km Escursioni Pertuso di Roiate, Grotta dell’arco, Sentiero della Pace Da scoprire nei dintorni Altipiani di Arcinazzo, Villa di Orazio a Licenza Nelle vicinanze Bellegra, Affile, Arcinazzo Romano, Olevano Romano, Serrone

>> La curiosità Ai piedi di Roiate, fino al 1911, sorgeva un caratteristico laghetto, richiamo di selvaggina e alimentato da numerose fonti. Forse fu proprio una di queste sorgenti, la Fonte Roia, a dare il nome al paese.

>> A tavola Da gustare i funghi porcini della zona, gli gnoccacci, la polenta al sugo di spuntature, le costine di maiale o con il castrato (carne di montone) e la pasta e fagioli con i “quadrucci”. Tra i dolci buonissime sono le ciambelle al vino cesanese dal tipico colore rosato e quelle all’anice.

>> A tavola Tra le specialità gastronomiche del borgo troviamo le carni locali alla brace, soprattutto l’abbacchio al quale è dedicata la sagra nel mese di settembre. Ottima la produzione locale di olio monovarietale extravergine di Rosciola PAT, formaggi e ricotte; assaggiate i legumi di questa terra e i primi piatti conditi con sughi semplici provenienti dalla cultura contadina; da provare il Cesanese DOC, prodotto nella Valle dei Vigneti, tra i migliori rossi italiani.

www.comune.roccasantostefano.rm.it

www.comune.roiate.rm.it

Valori Ambientali Valle dell’Aniene, Valle del Sacco Itinerari Religiosi Chiesa di San Benedetto Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Sagra dell’abbacchio, settembre Festa SS. Salvatore e Sagra del Vinello, Festa dell’Olio Nuovo Roiatese, novembre


ROVIANO

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Altitudine 523 m s.l.m. Abitanti 1.351

Patrono San Giovanni, 29 agosto Info turistiche Comune Piazza della Repubblica, 4 Tel. 0774 903143 Distanza da Roma 55 km Escursioni Percorso “Del Monte” e “Ponte Scutonico” Da scoprire nei dintorni Ruderi di Rovianello e il Ponte Scotonico Nelle vicinanze Riofreddo, Arsoli, Marano Equo, Mandela, Anticoli Corrado, Cineto Romano

Valori Ambientali Monti Simbruini Parco dei Monti Ruffi Sport praticabili Trekking Manifestazioni ed Eventi Festa della Marzella, giugno Sagra dei “Cuzzi co’ j’ajju”, luglio Festa della Panarda e San Giovanni, Sagra deju salavaticu, agosto

S

u un piccolo colle calcareo sull’Alta Valle dell’Aniene, il borgo fu feudo dei Colonna nel ‘200, poi dei Barberini. Lo domina il Castello Brancaccio, dimora nobiliare, ora Museo della Civiltà Contadina, che spicca nel caratteristico centro storico, risalente all’anno Mille. Il territorio è attraversato tra gli altri dall’Acquedotto dell’Acqua Marcia, fatto costruire da Quinto Marcio Re tra il 144 e il 130 a.C. Appena fuori dal borgo sono interessanti Rovianello, di età medievale, e la Porta Scaramuccia, della seconda metà del XIV secolo, che deve il suo nome ad una scaramuccia scoppiata nel 1570 tra gli abitanti di Roviano e quelli di Arsoli per il controllo delle sorgenti del territorio.

SANT’ORESTE I

l borgo si adagia sulle pendici del Soratte, il monte isolato tra Tevere e Mar Tirreno, così affascinante, ammantato di neve, da meritare un’ode di Orazio. Il tessuto urbano è medievale, come lo è la gran parte di chiese, eremi e monasteri. Tra tutti Santa Maria Hospitalis, fuori dall’abitato, e S. Silvestro, in cima al monte, sono interamente affrescati con figure singole o cicli pittorici. Anche nel ‘500 il borgo godette di grande prestigio: lo testimoniano le dimore signorili del centro storico e la Chiesa di San Lorenzo del 1568, con un bel campanile aperto da bifore; belle anche le Chiese di San Biagio e di San Nicola, nella parte più antica del paese, presso Porta La Dentro.

>> Da non perdere Oltre al Castello Brancati, la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa di Santa Maria dell'Oliva, risalente all’VIII secolo. Caratteristica la Pischera, un’antica fontana costruita da Alfonso Colonna intorno alla prima metà del XVI secolo. Infine il Museo della Civiltà Contadina.

>> Da non perdere Nel centro storico, il Monastero di Santa Croce, Palazzo Leoni, il Palazzo Galletti e il Palazzo Rosati, ingentilito dalle arcate del giardino a veranda, aperte sulla valle del Tevere e Palazzo Caccia, elegante dimora rinascimentale progettata probabilmente dal Vignola. Al piano nobile, con una vista splendida sulla vallata, le grandi sale conservano le decorazioni ad affresco originarie, con fregi e figure di grande interesse. Particolarissima la croce di bosso del 1546, con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e centinaia di figure intagliate.

>> La curiosità Il Ponte Scotonico è un maestoso viadotto costruito dall’imperatore Nerva al 25° miglio della Via Valeria. Si raggiunge con una escursione di 5 km tra storia e natura lungo l’Aniene, con vista su resti di mura poligonali e i ruderi del Convento di Santa Maria dell’Oliva.

>> La curiosità Nei giorni che precedono la festa della Madonna di Maggio si dispongono centinaia di canne sulla montagna, che vengono incendiate quando la processione raggiunge Piazza Mola a Vento: uno spettacolo unico nel cielo del Soratte, tra fuoco, fumo e fuochi d’artificio.

>> A tavola Tra i piatti tipici assaggiate i cuzzi di Roviano PAT, la ramiccia, la pasta e fagioli, piatto al quale è dedicata la festa della Panarda, e il salavatici di Roviano PAT, un tipo di frittella condita con olio e mentuccia romana. Buonissimo anche l’asparago locale, chiamato “marzella” dagli abitanti del borgo.

>> A tavola Tra i piatti tipici abbiamo l’acquacotta, i frascarelli con la ricotta, gli gnocchetti con i fagioli, i maccheroni a iffa e il panemmolle con i ceci, una pasta con ceci, rosmarino e pomodoro e poi versata su crostoni di pane. È zona di produzione dell’Olio monovarietale extravergine di Sirole PAT. CITTÀ DEL BIO

www.comuneroviano.rm.it

www.santoreste.rm.gov.it

Altitudine 420 m s.l.m. Abitanti 3.687

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Patrono Sant’Edisto, 12 ottobre Info turistiche Comune Piazza Cavalieri Caccia, 10 Tel. 0761 57841 Distanza da Roma 48 km

Escursioni I Meri, la Chiesa rupestre di Santa Romana, le grotte e gli eremi Da scoprire nei dintorni La rete di gallerie del bunker del Monte Soratte Nelle vicinanze Civita Castellana, Stimigliano, Nazzano, Civitella San Paolo, Rignano Flaminio, Ponzano Romano, Faleria Valori Ambientali Riserva Naturale del Monte Soratte Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa dei cacciatori, luglio Festa di Sant’Edisto, ottobre


SARACINESCO I

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Altitudine 908 m s.l.m. Abitanti 185

Patrono San Michele Arcangelo, settembre Info turistiche Comune Piazza Roma, 3 Tel. 0774 791004

Distanza da Roma 50 km Escursioni Il Sentiero delle Pecore sui Monti Ruffi, Monte Macchia, Monte Costasole Da scoprire nei dintorni Acque Albule di Tivoli, Convento di San Cosimato Nelle vicinanze Mandela, Vicovaro, Sambuci, Anticoli Corrado, Rocca Canterano, Cerreto Laziale Valori Ambientali Valle dell’Aniene, Monti Ruffi Sport praticabili Cicloturismo Manifestazioni ed eventi Corteo storico rievocativo del passaggio di Corradino di Svevia, agosto Le sagre della polenta e delle salsicce, Festa di San Michele Arcangelo, settembre

ntorno all’876 un piccolo gruppo di saraceni razziarono Tivoli, Vicovaro e altri centri nella Valle dell’Aniene per poi insediarsi sulla cima del colle della catena dei Monti Ruffi, con l’intenzione di creare una comunità. Saracinesco prende il nome proprio dai saraceni e il castello, edificato quattro secoli dopo, appartenne agli Orsini per poi essere distrutto; oggi ne rimangono pochi resti. Il paesaggio naturalistico è incontaminato, nel silenzio dei suoi vicoli, e il centro medioevale è affascinante. Pregevoli gli affreschi cinquecenteschi conservati nella Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo dove è conservata una preziosa statua lignea del XIV secolo raffigurante la Vergine con il Bambino.

>> Da non perdere Le origini del borgo sono visibili nei ruderi dell’acquedotto romano “Anio Novus” che raccoglieva le acque nell’alta Valle dell’Aniene; suggestivi il perimetro della Rocca Benedettina e la gigantesca meridiana con la scritta “Carpe diem” che orna lo sperone di contenimento della Rocca. Di grande effetto il panorama che si può osservare dalla vetta del Monte Costasole. >> La curiosità Il Museo del Tempo è un museo all’aperto dove le “macchine del tempo” trovano la loro massima espressione: si va dal Globo di Matelica alla Meridiana Analemmatica, dall’Orologio solare equatoriale a quello pastorale, poi meridiane orizzontali, verticali, a quadro declinante, fino all’orologio solare di Lambert. Il tutto passeggiando tra vicoli del borgo. >> A tavola Il prodotto tipico eccellente è il tartufo di Saracinesco PAT, presente nei primi piatti come gli strozzapreti al tartufo. Gustosa la polenta con le ciammarughe e le sagne con i fagioli. Caratteristiche anche le fettuccine ai funghi porcini, le mezze maniche alla buttera, le tagliatelle alla boscaiola, la coda alla vaccinara. www.comune.saracinesco.rm.it

TORRITA TIBERINA D

al 747 si hanno notizie di Torrita, centro strategico della Valle Tiberina: proprio in quell’anno Carlomanno fece dono di un terreno a favore dei benedettini del monastero di Sant’Andrea in Flumine. Sarà la famiglia Savelli a dominare il borgo nel periodo medioevale, con l’edificazione del Castello e del centro urbano che si inerpica su un’alta scarpata, dalla quale si gode una splendida vista sulla Valle del Tevere. Il Palazzo Baronale fu costruito trasformando le originarie torri di segnalazione in una fortezza con cinta muraria, fossato e ponte levatoio. Interessante è la Chiesa di San Tommaso Apostolo, in origine cappella del Castello, che conserva tele del Pinturicchio e del Maratta. Torrita Tiberina fa parte della Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa, una valle fluviale con un ricchissimo ecosistema.

>> Da non perdere Le bellissime ville romane, in località Celli, i resti di un muro forse parte della Villa di Agrippina, la piscina di Nerone; da visitare anche la Chiesa di Santa Maria del Monte, con gli affreschi della Cappella Trasi. >> La curiosità Aldo Moro, politico e statista italiano rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse, è sepolto nel cimitero di Torrita Tiberina, dove spesso amava soggiornare. > A tavola Tra le specialità troviamo le fettuccine agli asparagi, all’uovo e condite con i prelibati tuberi selvatici delle radure dei boschi di Torrita Tiberina. Tipico anche il fallone, calzone ripieno di cicoria e bietola, e le fave col pecorino locali. www.comune.torritatiberina.rm.it

Altitudine 179 m s.l.m. Abitanti 1.089

81

Patrono San Tommaso Apostolo, 21 dicembre Info turistiche Comune Largo 16 Marzo Tel. 0765 30116 Distanza da Roma 50 km Escursioni Riserva Naturale Nazzano Tevere - Farfa Nelle vicinanze Filacciano, Poggio Mirteto, Montopoli di Sabina, Nazzano Valori Ambientali Riserva Naturale Nazzano Tevere - Farfa, Parco Valle del Treja Sport praticabili Cicloturismo, escursioni, trekking Manifestazioni ed eventi Sagra dell’Asparago selvatico, Festa e degustazione di fave e pecorino, aprile Festa di San Tommaso Apostolo, dicembre Sosta Camper


SANTA MARIA DI GALERIA

ISOLA FARNESE

CASTELLO DI PORTO OSTIA ANTICA

ROMA E DINTORNI COSA VEDERE

COSA GUSTARE

COSA FARE

>> Area Archeologica del Porto di Traiano

>> Spumante e Vini di Torrimpietra e Maccarese

>> Isola Sacra, visita alla Necropoli di Porto

>> Carciofo di Campagnano

>> Fiumicino, visita all’Area Archeologica del Porto di Traiano

>> Riserva Naturale Litorale Romano >> Ostia Antica, scavi archeologici >> Parco Naturale Regionale di Veio >> Monumento Naturale di Galeria Antica >> Riserva Naturale della Marcigliana >> Isola Farnese, Santuario di Portonaccio >> Monumento Naturale Promontorio Villa di Tiberio >> Parco Naturale di Pantanello

>> Olio Extravergine D’Oliva DOP >> Frittura di pesce, Ostia >> Saltimbocca e Ossobuco alla Romana >> Pasta alla Carbonara, all’Amatriciana e Cacio e Pepe

>> Via Francigena >> Escursione al Parco dei Ravennati >> Ostia, Sagra della tellina (settembre)


CASTELLO DI PORTO L’

84

Altitudine 1 m s.l.m.

Abitanti Zona Archeologica

Patrono Sant’Ippolito di Roma, 5 ottobre Info turistiche Comune Piazza del Campidoglio,1 Roma - Tel. 060608

antica città di Portus, con il suo splendido sito archeologico, è oggi un villaggio fantasma dopo l’insabbiamento del Tevere e l’invasione dei Saraceni. Situato sulla Via Portuense, poco distante dall'ingresso dell'Oasi di Porto e dall’Area Archeologica del Porto di Traiano, conserva ancora la cinta muraria merlata ed il portale d'ingresso con lo stemma di Papa Sisto IV del 1483. Il borgo, sede vescovile di Porto e Santa Rufina, durante il medioevo svolse anche una funzione difensiva per le incursioni barbariche. Furono gli architetti Pirro Ligorio, Baldassarre Peruzzi e Andrea Palladio a studiare le rovine del borgo nel cinquecento e in seguito gli scavi dell’ottocento portarono alla luce i resti di questo antico insediamento, visitabili oggi anche nell'Area Archeologica del Porto di Traiano e la vicina Necropoli. Attraverso il portone d'ingresso si accede al cortile interno, la parte più antica del borgo, con la Chiesa di Sant’Ippolito e Lucia, dove sono custodite le reliquie del santo patrono di Fiumicino. >> Da non perdere La splendida area archeologica del Porto di Traiano, la Chiesa di Sant’Ippolito e Lucia e la Necropoli.

Distanza da Roma 30 km Escursioni Oasi di Porto, Area Archeologica del Porto di Traiano Da scoprire nei dintorni Castello di Giulio II Nelle vicinanze Via Portuense, Fiumicino, Isola Sacra Valori Ambientali Oasi di Porto, Riserva Naturale Litorale romano Sport praticabili Mountain biking, trekking

>> La curiosità Porto, sorta intorno agli antichi bacini portuali di Claudio e di Traiano, per molti secoli ha svolto un ruolo strategico nei confronti di Roma, come principale porto commerciale. Dopo il IX secolo iniziò una fase di decadenza che portò progressivamente all'abbandono del centro abitato. >> A tavola Oltre ai piatti tipici romani, come la pasta alla carbonara e all’amatriciana, assaggiate i piatti di pesce, come la gustosa frittura e gli spaghetti alle vongole; tra le pietanze più apprezzate non mancano le fettuccine con i funghi porcini e al sugo di cinghiale e la polenta. Non perdete, inoltre, lo spumante dai vitigni delle vicine località di Torrimpietra e Maccarese. www.comune.roma.it

ISOLA FARNESE A

85

rroccato in cima ad una rupe vulcanica sorge il borgo di Isola Farnese, di origine etrusca: le abitazioni, spesso in tufo, formavano il villaggio separato dal Palazzo Baronale risalente al Basso Medioevo ed edificato all'interno del castello Farnese. Il borgo, di proprietà della famiglia Orsini, sorge in posizione isolata, fra la valle della Storta e la valle di San Sebastiano e questa conformazione gli valse il nome di Insula. Degna di nota è la Chiesa di San Pancrazio con il bel portale costruito con marmi di epoca romana e il rosone con decorazione in vetro policromo: all’interno sono molti gli affreschi e nella navata destra si possono ammirare il prezioso Crocifisso ligneo del XV secolo, il fonte battesimale e un’acquasantiera. Nell’isola storica riecheggia la cultura romana con la presenza, a Piazza della Colonnetta, della colonna romana e, nella Chiesa di San Pancrazio, del frammento di un rilievo romano con due coniugi, a sinistra dell’arco.

Altitudine 110 m s.l.m.

>> Da non perdere Il bellissimo Santuario di Portonaccio, su via Riserva Campetti e tutta l’Area archeologica su vicolo Formellese con l’Acropoli di Veio, la Tomba delle Anatre e la Tomba dei Leoni Ruggenti, oltre ai Bagni della Regina a Veio, su via Prato della Corte.

Da scoprire nei dintorni Tomba di Nerone, Riserva Naturale della Marcigliana, Lago di Bracciano

>> La curiosità Il Parco Naturale Regionale di Veio si trova nella provincia di Roma ed il suo territorio è caratterizzato da interessanti elementi storici, naturalistici e paesaggistici con la Villa romana di Campetti, le rovine archeologiche, il Fosso Piordo.

Valori Ambientali Parco Naturale Regionale di Veio

>> A tavola Il borgo offre una buona scelta di formaggi, miele, ortaggi, fra cui il carciofo di Campagnano oltre all’Olio Extra Vergine d’Oliva. Tra i piatti tipici troviamo i classici della cucina romana con la pasta alla carbonara, all’amatriciana, cacio e pepe, l’ossobuco e i saltimbocca alla romana. www.comune.roma.it

Abitanti 3.861

Patrono San Pietro e Paolo, 29 giugno Info turistiche Comune Piazza del Campidoglio,1 Roma - Tel. 060608 Distanza da Roma 25 km Escursioni Parco Naturale Regionale di Veio

Nelle vicinanze Formello, Prima Porta, La Giustiniana, La Storta

Itinerari Religiosi Via Francigena del Nord Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Pancrazio, maggio Sosta Camper


OSTIA ANTICA N

86

Altitudine 12 m s.l.m. Abitanti 14.922

Patrono Sant’Agostino, 28 agosto Info turistiche Comune Piazza del Campidoglio, 1 Roma - Tel. 060608 Distanza da Roma 19 km Escursioni Parco dei Ravennati, Riserva Naturale Litorale romano Da scoprire nei dintorni Roma sotterranea, Fori Imperiali, Colle Palatino, Monumento Naturale Promontorio Villa di Tiberio Nelle vicinanze Lido di Ostia, Fiumicino, Casalpalocco, Acilia Valori Ambientali Riserva Naturale Litorale romano Sport praticabili Escursioni, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di S.Agostino, agosto Sagra degli gnocchi, Festa del sale, luglio Sagra della tellina, settembre

on si può citare Ostia Antica senza visitare l’area archeologica che conserva i resti di parte della città, scavata nel corso del XIX e XX secolo, dove vivevano 120mila persone. Il sito, insieme a quello di Pompei, è il più grande del pianeta con un’area di 150 ettari. Solo il 40% delle strutture è stato portato alla luce mentre più della metà della città è ancora sepolta. La fondazione di Ostia Antica deriverebbe dal quarto re di Roma, Anco Marzio, intorno al 620 a.C., ma le indagini condotte dimostrano che le strutture più antiche risalgono ad un periodo posteriore; il nucleo architettonico è costituito dal castrum, i resti di nove edifici religiosi destinati a culti orientali, gli edifici termali, le taberne. Tra le strutture preservate troviamo il teatro che può ospitare quattromila persone ed è ancora oggi utilizzato per piccoli spettacoli e concerti; suggestivi il foro, gli impianti idrici, le strutture abitative, le case a giardino; sulla via degli Horrea Epagathiana si trovano il Tempio di Ercole e la Domus di Amore e Psiche che prende il nome da un piccolo gruppo statuario rinvenuto in una delle stanze da letto. >> Da non perdere Oltre agli scavi archeologici di Ostia Antica, visitate il Borgo Gregoriopoli, la Basilica di Sant'Aurea, su viale dei Romagnoli e il Castello di Giulio II, fortezza rinascimentale del XV secolo. >> La curiosità Il nome Ostia deriva da Ostium, “la bocca del fiume”: un tempo era qui che il Tevere sfociava nel mare; in seguito a un’alluvione la costa è avanzata di quattro chilometri e oggi si possono ancora ammirare i resti dell’antico porto esagonale.

SANTA MARIA DI GALERIA I mmerso nell’Agro Romano a nord della capitale, l’antico borgo è arroccato su uno sperone tufaceo limitato ad ovest dal Fiume Arrone. La cittadina fu abbandonata più di due secoli fa e la vegetazione ha preso il sopravvento in tutta l’area con specie vegetali di grande interesse tra cui lecci e aceri, ma anche cerri, olmi e ontani. Per questo motivo le rovine di Galeria, nel 1999, sono state dichiarate Monumento Naturale. Le origini del nome, per alcuni, risalgono all'antica tribù latina dei Galerii, mentre altre fonti attribuiscono la nascita del sito alla civiltà etrusca, grazie alla testimonianza di varie necropoli. Oltre al Castello si possono ammirare il campanile della Chiesa di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria in Celsano, rinominata poi Santa Maria di Galeria. Interessanti anche la Chiesa di Santa Maria della Valle, completamente distrutta e conosciuta anche con il nome dell’Ospedale Vecchio e la Chiesa di San Sebastiano in cui venivano effettuate le funzioni liturgiche in onore del santo. >> Da non perdere Visitate il suggestivo Borgo medioevale, il Casale Celsano e il Cimitero di Santa Maria di Galeria. >> La curiosità Il borgo di Santa Maria di Galeria è stato scelto come set cinematografico per film storici come “Il papà di Giovanna” con la regia di Pupi Avati e “Suspiria” di Dario Argento. L’atmosfera raccolta e romantica lo ha reso uno dei luoghi preferiti per celebrare le nozze.

>> A tavola Tanti e squisiti i piatti a base di pesce da provare, quale i ravioli con ripieno di spigola, gli spaghetti con le telline, le fettuccine al pesto e gamberi, il souté di cozze e vongole e i paccheri con gamberi e fiori di zucca. Domina poi la cucina romana con tutte le sue più famose specialità.

>> A tavola La cucina qui punta sui sapori decisi e genuini della migliore tradizione gastronomica contadina. I primi si rifanno alle ricette più famose della cucina romana per poi passare alle ottime carni locali alla brace oltre al maialino porchettato e l’abbacchio arrosto. Non mancano mai i carciofi e gli asparagi oltre ai funghi porcini e il carrello dei formaggi locali.

www.comune.roma.it

www.comune.roma.it

Altitudine 127 m s.l.m. Abitanti 3.615

87

Patrono San Pietro e Paolo, 29 giugno Info turistiche Comune Piazza del Campidoglio, 1 Roma - Tel. 060608 Distanza da Roma 30 km Escursioni Monumento Naturale di Galeria Antica, Valle dell’Arrone Da scoprire nei dintorni Parco Naturale di Pantanello, Parco Naturale Regionale di Veio, Valle dell’Aniene Nelle vicinanze Cesano, La Storta, Castel di Guido, Anguillara Sabazia, Fiumicino Valori Ambientali Monumento Naturale di Galeria Antica Sport praticabili Cicloturismo, trekking


CASAPE GALLICANO NEL LAZIO ZAGAROLO COLONNA

ROCCA DI CAVE

CAPRANICA PRENESTINA

GAVIGNANO ALBANO LAZIALE

ROCCA MASSIMA GORGA

ROCCAGORGA ROCCASECCA DEI VOLSCI PRIVERNO

CASTELLI ROMANI, MONTI PRENESTINI E LEPINI COSA VEDERE

COSA GUSTARE

COSA FARE

>> Parco Regionale dei Castelli Romani

>> Vini, bianco Zagarolo DOC, Montecompatri Colonna DOC e Castelli Romani DOC

>> Via Francigena del Sud

>> Mozzarella e ricotta di bufala Campana DOP

>> Gavignano, Sagra dei Maccaruni

>> Olio extra vergine di oliva Colline Pontine DOP

>> Rocca Massima: “Flying in the Sky”

>> Albano Laziale, Circuito Archeologico dei “Castra Albana” >> Parco Archeologico Culturale di Tuscolo >> Gavignano, Monastero della Madonna di Rossilli >> Parco Naturale Regionale dell’Appia Antica >> Capranica Prenestina, Santuario della Mentorella >> Bosco Macchia Riserva, da Casape >> Monumento Naturale Promontorio Villa di Tiberio >> Monumento Naturale Lago di Fondi >> Priverno, Abbazia di Fossanova

>> Roccagorga, Eremo di Sant’Erasmo

>> Fragolina di Nemi PAT

>> Cammino di Gioacchino sui Monti Lepini

>> Tordo Matto di Zagarolo PAT

>> Casape, Sagra del Follaccianu (luglio)

>> Marrone di Arcinazzo Romano PAT e le mosciarelle di Capranica Prenestina PAT

>> Il Sentiero dell’Acqua ad Albano

>> Carciofo romanesco del Lazio IGP >> Ciambelle scottolate di Priverno PAT >> Uva “Italia” di Colonna

>> Sulle orme >> di Karol Wojtyla verso la Mentorella >> Festival Pontino di Musica a Fossanova


ALBANO LAZIALE C

90

Altitudine 400 m s.l.m. Abitanti 41.715

Patrono San Pancrazio martire, 12 maggio Info turistiche Comune Piazza della Costituente 1 Tel. 06 932951 Distanza da Roma 30 km

Escursioni Periplo del Lago Albano, Passeggiata all’Abbazia di Palazzolo, Itinerario a Monte Cavo Da scoprire nei dintorni Lago di Nemi, Ville Tuscolane Nelle vicinanze Rocca di Papa, Ardea, Ariccia, Grottaferrata Valori Ambientali Parco Regionale dei Castelli Romani Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud, Abbazia di San Nilo Sport praticabili Cicloturismo, windsurf, vela, parapendio, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Pancrazio martire, maggio Festa della Madonna della Rotonda, agosto Festa della Madonna del Rosario, ottobre Sosta camper

entro tra i più importanti dei Castelli Romani, nel Parco omonimo. Durante l’Impero romano accolse i 6.000 uomini della ‘guardia del corpo’ di Settimio Severo nei Castra Albana, gli accampamenti fortificati lungo la Via Appia, estesi per quasi 10 ettari, a ridosso del lago. Moltissime le testimonianze archeologiche, quasi tutte visitabili: l’Anfiteatro Severiano, le Terme di Caracalla, dette di Cellomaio, i Cisternoni, la grande cisterna dei Castra, da 10.000 metri cubi, perfettamente funzionante; e ancora ville e sepolcri inseriti nel Circuito archeologico. Anche nel Circuito Storico-Artistico Albano offre moltissimi spunti di visita: Santa Maria della Rotonda, in scala ridotta ma con le stesse proporzioni del Pantheon romano, eretta su un ninfeo romano; la Chiesa medievale di San Pietro, sul ninfeo delle terme di Cellomaio, con il campanile cosmatesco del sec. XII; la Porta Pretoria, ingresso principale dei Castra. >> Da non perdere La Cattedrale di San Pancrazio, il Santuario di Santa Maria della Rotonda, e il Circuito Archeologico dei “Castra Albana” con i ruderi romani, il Museo Civico a Villa Ferrajoli e il Museo Legione II Parthica, con un’ambientazione assai suggestiva, nei locali delle Grandi Terme per i legionari. >> La curiosità Secondo la leggenda Albano Laziale fu fondata da Enea, al quale apparve in sogno una scrofa bianca per indicargli il luogo esatto dove erigere la città dei Latini. E da Enea, e dalla sua discendenza, nacquero Romolo e Remo, fondatori di Roma. >> A tavola Molti i prodotti tipici, tra i quali il broccolo romanesco PAT, la mortadella di cavallo PAT, il marrone di Arcinazzo romano PAT e l’olio extravergine Sabina DOP. Tra i piatti più interessanti citiamo la pasta alla carbonara, i crostini con le alici; per i più golosi, i maritozzi con la panna e le fragoline di bosco di Nemi. Per gli amanti del vino: questa è la zona di produzione del vino Castelli Romani DOC, erede del famoso Albano, principe sulle tavole dell’Impero romano. www.comune.albanolaziale.rm.it

CAPRANICA PRENESTINA A circa mille metri di altezza, sorge questo borgo caratteristico, molto ben conservato, adagiato sui Monti Prenestini. Ricco di storia e arte, è pieno di vicoli, strade, scale, casette addossate tra loro, secondo modalità tipiche del castello fortificato medievale, con scorci e piazzette silenziose di grande suggestione. Salendo tra le viuzze troviamo il Palazzo Capranica, rinascimentale, eretto in varie fasi a partire dal Medioevo, e la Chiesa di Santa Maria Maddalena, affacciata su una deliziosa piazzetta con un antico pozzo in pietra locale; l’elegante e originale “cupolino” della chiesa è attribuito alla scuola del Bramante. Tra gli edifici religiosi, oltre al frequentatissimo Santuario della Mentorella, la chiesetta di Santa Maria delle Fratte, cinquecentesca, è oggetto di grande devozione.

>> Da non perdere La Chiesa della Maddalena, il Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini, ospitato nel Palazzo Capranica - Barberini, e il Santuario di Santa Maria della Mentorella, il più antico d’Italia dedicato alla Madonna, meta di pellegrinaggio e più volte visitato da Giovanni Paolo II che amava raccogliervisi in preghiera. >> La curiosità Guadagnolo è una frazione di Capranica ed è il borgo più elevato del Lazio (1218 m): le sue pareti rocciose sono molto apprezzate per le scalate. Nelle”casette”, piccole costruzioni sparse nei castagneti secolari, vengono essiccate e affumicate le castagne, note già ai Romani per la loro qualità eccezionale. >> A tavola Molte le specialità locali, tra le quali le lane pelose, fettuccine con crusca al sugo di castrato, e le pietanze con i funghi, crudi e cotti. Eccellenti tutte le preparazioni con le mosciarelle di Capranica Prenestina PAT, castagne essiccate, dolcissime e leggermente aromatiche, delle quali la zona è grande produttrice. www.comunecapranicaprenestina.it

Altitudine 915 m s.l.m. Abitanti 351

91

Patrono San Rocco, 16 agosto Info turistiche Comune Piazza Aristide Frezza, 6 Tel. 06 9584031 Distanza da Roma 60 km Escursioni La via delle creste: da Capranica a Guadagnolo, la strada del ‘ciuccio’: da Capranica Prenestina a Pisoniano Da scoprire nei dintorni Santuario della Mentorella, Monti Prenestini

Nelle vicinanze Genazzano, San Vito Romano, Pisoniano, Ciciliano, San Gregorio da Sassola, Casape, Poli, Rocca di Cave, Castel San Pietro Romano Valori Ambientali Monti Sabini, Simbruini, Ernici e Lepini Itinerari Religiosi Sulle orme di Karol Wojtyla Sport praticabili Mountain biking, equitazione, trekking, climbing, nordic walking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Rocco, e Sagra della ricotta, agosto Sagra della “mosciarella”, novembre Sagra del Moscato, settembre


CASAPE

92

Altitudine 475 m s.l.m. Abitanti 748

Patrono San Pietro Apostolo, 18 agosto Info turistiche Comune Via Roma, 24 Tel. 0774 489000 Distanza da Roma 47 km Escursioni Bosco Macchia Riserva (Monte Guadagnolo) Da scoprire nei dintorni Bosco Macchia Riserva Nelle vicinanze Poli, Capranica Prenestina Valori Ambientali Monte Guadagnolo Itinerari Religiosi Chiesa della Miracolosa Madonna della Piazzetta Sport praticabili Escursioni, climbing, mountain biking, equitazione, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Pietro Apostolo, agosto Sagra del follaccianu, luglio Sagra della caldarrosta, ottobre

S

e si osserva da lontano, appare simile all’immagine di un nido d’ape: un piccolo borgo medioevale arroccato attorno al Castello Baronale, disposto a mezza costa su uno sperone dei Monti Prenestini. Le origini di Casape risalgono agli inizi dell'Impero Romano: il generale Gneo Domizio Corbulone fece erigere qui la sua villa, dove, successivamente sorse un centro agricolo che prese il nome di Casa Corbuli. Nel confuso periodo delle lotte fra le potenti famiglie patrizie romane, il centro fu conteso fra gli Orsini e i Colonna, per poi passare ai Barberini ed essere venduto nel 1655 al Cardinale Pio di Savoia, prendendo il nome “Casa dei Pio”. Nel XVI secolo un’epidemia di peste devastò San Gregorio da Sassola risparmiando, miracolosamente Casa dei Pio. La popolazione attribuì il miracolo ad una immagine della Madonna, dalla quale all’improvviso sgorgarono lacrime. Ancor oggi l’edicola con l’effigie è oggetto di venerazione. >> Da non perdere La Chiesa di San Michele Arcangelo, il Castello Baronale, la Villa Patrizia, la cappella della miracolosa Madonna della Piazzetta. >> La curiosità Varie le ipotesi sull’origine del nome: da Casa dei Pio, divenuto nel tempo Casapio e poi Casape, alle api dello stemma Barberini; o ancora a Casa Ape, per la tradizionale laboriosità della popolazione locale. >> A tavola Tra i piatti tipici locali ricordiamo la polenta con le lumache, la “ramiccia”; da gustare anche le zazicchie co’ ju sarapujiu (le salsicce con il timo serpillo) e i facioli co’ i zampitti ‘e porco (fagioli con le cotiche). Tra i dolci ricordiamo i ciambelloni all’anice e tra i prodotti caratteristici l’Oliva di Gaeta DOP e le “mosciarelle”, castagne piccole e gustosissime. www.comune.casape.rm.it

COLONNA I

l borgo, tra i più piccoli dei Castelli Romani, sorge su una collina di origine vulcanica e fa parte della Comunità Montana dei "Castelli Romani e Prenestini". Le origini di Colonna, antichissime, si basano su ritrovamenti archeologici risalenti addirittura all’età del bronzo. La più accreditata tra le storie sull’origine del nome lo fa risalire all’unica colonna superstite di un antico insediamento, dalla quale anche la famiglia romana dei Colonna, agli inizi del sec. XI, prese il nome. Il Palazzo baronale è uno dei principali monumenti, nella parte più alta della collina, con un grande portale bugnato. Fra il 1953 ed il 1956 è stato costruito un serbatoio idrico, detto affettuosamente il dindarolo dagli abitanti di Colonna per il suo aspetto a salvadanaio, che rende caratteristica l'immagine di questo borgo.

>> Da non perdere Tappa d’obbligo il Palazzo Baronale, costruito sul primitivo castrum romano dalla famiglia Colonna, e la Ferrovia-Museo della Stazione di Colonna, sulla linea Roma-Fiuggi-Frosinone, progettata già dal 1907. >> La curiosità Gabriele D’Annunzio soggiornò per diverso tempo a Colonna, dopo il matrimonio con la prima moglie, la duchessa Maria Harduin: la Ferrovia-Museo della Stazione di Colonna ne ricorda la presenza. >> A tavola Prodotto tipico della campagna circostante è l’uva Italia; anche i kiwi Latina IGP e le pesche sono di ottima qualità. Tra i piatti tipici imperdibili le pincinelle, pasta fatta in casa, i cuori di carciofo alla maggiorana, le fettuccine alla papalina e i mustaccioli, di forma romboidale, coperti da una glassa di cioccolato. È zona di produzione del vino DOC Montecompatri-Colonna. CITTÀ DEL VINO STRADA DEI VINI DEI CASTELLI ROMANI www.comune.colonna.roma.it

Altitudine 343 m s.l.m. Abitanti 4.287

93

Patrono San Nicola di Bari, 6 dicembre Info turistiche Comune Piazza Vittorio Emanuele II Tel: 06 9473101 Distanza da Roma 36 km

Escursioni Itinerario da Marino a Rocca di Papa Da scoprire nei dintorni Lago di Nemi, Lago di Albano, Osservatorio di Monte Porzio Catone Nelle vicinanze Roma, Monte Compatri, Palestrina Valori Ambientali Parco Naturale Regionale Castelli Romani Sport praticabili Cicloturismo, trekking

Manifestazioni ed Eventi Sagra dell’Uva Italia, Sagra delle Pincinelle, settembre Festa di San Nicola di Bari, dicembre


GALLICANO NEL LAZIO S

94

Altitudine 214 m s.l.m. Abitanti 6.334

Patrono Sant’Andrea, 30 novembre

Info turistiche Comune Via Tre Novembre, 7 Tel. 06 95460093 Distanza da Roma 37 km Escursioni A piedi lungo i sentieri del Parco degli acquedotti Nelle vicinanze Palestrina, Zagarolo Valori Ambientali Parco Regionale dei Castelli Romani Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud, Monastero Madonna delle Grazie Sport praticabili Trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Sagra del Ciambellone, gennaio Festa Sant’Andrea, novembre Sosta camper

ituato fra le gole di due torrenti, attraversate dagli archi dell’Acquedotto Claudio, il borgo occupa il culmine di un terrazzamento tufaceo, al termine di una strada tortuosa. Ha origini molto antiche, e moltissime sono le testimonianze archeologiche disseminate nel territorio. La fondazione è tradizionalmente attribuita al console Gallicano, martirizzato nel sec. IV d. C., anche se una curiosa storia popolare narra che la cittadina, attaccata da un manipolo di soldati, fu salvata dal canto di un gallo, in omaggio al quale il borgo prese il nome di ‘Gallicano’. Il paese è molto pittoresco, con la serie di vicoli che si aprono a pettine lungo la via principale, delimitata dalle due porte, Maggiore e San Salvatore, e fa parte dell’itinerario degli Acquedotti Romani Anio Vetus e Novus, Aqua Marcia e Aqua Claudia, che attraversa valloni scavati nel tufo e monumentali ponti romani.

>> Da non perdere Il Castello di Passerano con torri angolari ed ingresso fortificato risalente al secolo X, domina la campagna circostante in uno scenario da fiaba. Da visitare anche il Monastero Madonna delle Grazie, la Chiesa di Sant'Andrea, la Chiesa di San Rocco e la Chiesa Madre di Dio. >> La curiosità La banda parrocchiale “S. Andrea Apostolo”, diretta dal Maestro A. De Lillo e composta da circa trenta elementi, nasce nel marzo del 1983 con molti componenti tra gli abitanti del borgo e attualmente opera nel Lazio e anche oltre i confini regionali.

GAVIGNANO S

i respirano storia e arte tra le vie di Gavignano: arroccato su un piccolo promontorio alla confluenza di due fiumi e a ridosso dei Monti Lepini, è un piccolo gioiello, scelto già dai Romani come luogo di villeggiatura. Di Giulio Cesare era la residenza di campagna inglobata nel Monastero Benedettino di Rossilli - Rus Julii, cioè Villa di Cesare della quale rimangono capitelli, architravi, murature in opus reticolatum e mosaici. Gavignano ha mantenutoe la struttura urbanistica del castrum, con mura, mastio e scorci tra i vicoli; vanta un bel Palazzo Baronale, molte chiese e manifestazioni che mantengono vive le tradizioni locali; la Fonte Gabinia o Fonte Meo, dalla quale scaturisce un’acqua diuretica di qualità non inferiore a quella di Fiuggi.

Altitudine 404 m s.l.m. Abitanti 1.916

95

Patrono San Rocco, 16 agosto Info turistiche Comune Via Padre Cerbara, 80 Tel. 06 9703033 Distanza da Roma 66 km Escursioni Alla scoperta dei castelli, da Ceccano ad Ausonia

>> Da non perdere La Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Rocco, la Chiesa del Calvario, su pianta a croce greca e l’ex Abbazia benedettina di Rossilli costruita sui resti di una villa romana, oggi proprietà privata. Da ricordare, anche, il Palazzo Baronale, detto Corte ospita, in quattro sale tematiche, il Museo della civiltà contadina: Antiche Arti, Antichi Mestieri, e il Palazzo Traietto, edificato dai Signori di Anagni. >> La curiosità A Gavignano esiste un “Vocabolarietto dell’antico dialetto gavignanese” che contiene un cenno sugli antichi sistemi di misura, un elenco di proverbi e modi di dire e molte altre curiosità.

>> A tavola Gustate i prodotti locali quali le fettuccine ai funghi, la tagliata con i carciofi, pasta cacio e pepe e tutti i piatti tipici romani, come i panzerotti alla romana, fritti con prosciutto e formaggio. Nella zona si producono il vino Roma DOC, che vanta tremila anni di tradizione documentata, e Zagarolo DOC.

>> A tavola Gustate i maccaruni, la salsiccia di maiale e le “ricaglie” di pollo; da non perdere anche i gnoccacci e il melàto, pizza realizzata con la farina di granturco, ricoperta di foglie di castagno. Altre specialità: i ciammellitti scottolati, ciambelline lisce ricoperte di albume e le ciammellette ’nsepotodì, ricoperte di zucchero. È uno dei 7 Comuni che producono lo Squarquaglione dei Monti Lepini, un formaggio morbido di latte crudo ovino aromatizzato al miele.

www.gallicanonellazio.rm.gov.it

www.gavignano.rm.gov.it

Da scoprire nei dintorni Fonte Meo Nelle vicinanze Segni, Paliano, Anagni, Montelanico Valori Ambientali Monti Prenestini e Lepini, Monumento naturale Selva di Paliano e Mola di Piscoli, Cammino di Gioacchino Sport praticabili Escursioni, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Antonio con la corsa di cavalli, gennaio Festa di San Rocco, agosto Sagra dei Maccaruni, luglio/agosto


GORGA

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Altitudine 766 m s.l.m. Abitanti 795

Patrono San Domenico, 4 agosto Info turistiche Comune Piazza Mazzini, 5 Tel. 06 9775101 Distanza da Roma 78 km Escursioni Rocca Massima: “Flying in the Sky” Da scoprire nei dintorni L’Osservatorio Astronomico Nelle vicinanze Carpineto Romano, Montelanico, Anagni, Sgurgola, Morolo, Supino Valori Ambientali Monti Lepini Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud, Cammino di Gioacchino sui Monti Lepini Sport praticabili Cicloturismo, escursioni, deltaplano, parapendio

U

n borgo storico, immerso nel verde, che si affaccia sulla Valle del Sacco dalla sommità del monte Volpinara, ideale per una passeggiata estiva e per chi ama la natura, con panorami mozzafiato e la possibilità di fare escursioni in montagna e tra i boschi in una delle aree del Lazio a più alta densità di fenomeni carsici ipogei. Gorga è una cittadina da sempre legata più alla Ciociaria che all’area romana, nella cui provincia invece ricade. Già dal secolo XI infatti apparteneva alla diocesi di Anagni, come si legge in una bolla di papa Urbano II, del 1088. Il centro storico, al quale si arriva arrampicandosi per 14 tornanti, conserva un aspetto medievale con vicoli suggestivi e curati, nei quali la vita ha mantenuto le caratteristiche del borgo che accolse i primi abitanti in fuga dalla malaria e dalle incursioni. Fa eccezione il Palazzo Baronale, che sotto i Doria Pamphilj nel sec. XVII fu trasformato da rocca difensiva ad abitazione nobiliare. Sulle pendice dei Lepini molti sono i resti di ville romane, tra le quali quella di Villamagna, residenza di caccia di Pompeo Magno e Marco Aurelio, divenuta abbazia benedettina di San Pietro.

>> Da non perdere La splendida fontana chiamata "La pastorella", e le Chiese di San Michele Arcangelo e Santa Maria Assunta e anche quella della Santissima Vergine del Rosario.

PRIVERNO L

e prime testimonianze storiche risalgono alla città volsca, in lotta con Roma; ma è in età romana che Privernum ebbe grande sviluppo. L’Area Archeologica a Mezzagosto, non lontana dal borgo, ha rivelato - e le scoperte continuano - case, ville con raffinate pavimentazioni musive, opere idrauliche monumentali e terme, perfino una colossale statua di Tiberio sedente, ora ai Musei Vaticani. L’abbandono di Privernum dette luogo alla fondazione della città medievale che vediamo oggi, con resti delle mura, col centro storico attraversato dalla Via Consolare sulla quale si affacciano palazzi, chiese, il Duomo e il suo portico perfettamente conservato, in cima a una scalinata, e il Palazzo comunale, opera delle maestranze di Fossanova.

>> Da non perdere La maestosa Abbazia di Fossanova con il Museo Medievale, l’Aerea Archeologica di Privernum, le Chiese di San Benedetto, e di Sant’Antonio, la Chiesa di San Giovanni Evangelista; tra le architetture civili, Palazzo Antonelli e Villa Gallio di San Martino. >> La curiosità Nell’Abbazia di Fossanova sono state girate alcune scene de “La vita di Leonardo da Vinci” con la regia di Renato Castellani.

Manifestazioni ed Eventi Festa di San Domenico, agosto Festa degli alberi, novembre Sagra dell’olio, dicembre

>> La curiosità Il nome del borgo sembra avere origine dal termine latino gurges, come gorgo, vortice, corrente impetuosa, forse perché è frequente che la brezza si insinui tra i vicoli, proprio per la configurazione urbanistica del borgo.

Sosta camper

>> A tavola La cucina tipica comprende varie pietanze con le castagne, tipico della zona è il marrone segnino PAT, e la farina di castagne; ottimi i formaggi, in particolare la ricotta di pecora e capra e lo squarquaglione dei Monti Lepini entrambi PAT, e i salumi; da gustare le fettuccine al cavallino, con un soffritto di prosciutto e mantecate con il parmigiano e la trippa con pecorino.

CITTÀ DEL PANE, CITTÀ DELLA BUFALA

www.gorga.rm.gov.it

www.comune.priverno.latina.it

>> A tavola Da gustare i carciofi ‘romaneschi’, (varietà romanesco del Lazio IGP e di Sezze PAT), e la falia, un incrocio tra pane e pizza; oltre alle ottime mozzarelle e carne di bufala, le fettuccine all'uovo, le zuppe di lumache e rane, l'abbacchio, le ricotte locali. Tra i dolci, le ciambelle scottolate di Priverno PAT, preparate da generazioni secondo una ricetta tramandata oralmente, i giglietti, gli amaretti, le pizzitelle pastellate, fritte e condite con uva passita e miele.

Altitudine 151 m s.l.m. Abitanti 14.525

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Patrono San Tommaso d’Aquino, 7 marzo Info turistiche Comune Piazza Giovanni XXIII Tel. 0773 912201 Distanza da Roma 110 km Escursioni Monumento Naturale Lago di Fondi, Monumento Naturale Campo Soriano Da scoprire nei dintorni Abbazia di Fossanova, Lago di Fogliano, Giardino di Ninfa Nelle vicinanze Sonnino, Roccagorga, Maenza, Fondi, Terracina, Sabaudia Valori Ambientali Monti Lepini e Ausoni, Parco Nazionale del Circeo Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud, Santuario della Madonna di Mezzagosto Sport praticabili Escursioni in canoa sul fiume Cavata, cicloturismo, trekking, sport acquatici Manifestazioni ed Eventi Festa di San Tommaso d’Aquino, marzo Processione delle Macchine, Venerdì Santo Il Palio del Tributo, agosto Sosta camper


ROCCA DI CAVE R

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Altitudine 933 m s.l.m. Abitanti 377

Patrono Sant’Egidio, 1 settembre

Info turistiche Comune Piazza Eugenio Maggi, 1 Tel. 06 9584098 Distanza da Roma 60 km Escursioni Monti Prenestini, trekking ed escursioni a cavallo Da scoprire nei dintorni Santuario della Madonna del Buonconsiglio Genazzano Nelle vicinanze Palestrina, Genazzano, Capranica Prenestina, Cave Valori Ambientali Monti Tiburtini e Prenestini Itinerari Religiosi Sentiero di Karol Wojtila, Monumento Naturale Selva di Paliano e Mola di Piscoli Sport praticabili Trekking, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Sagra della ricotta, maggio Festa Sant’Egidio Abate, settembre Sagra del castrato, ottobre Sagra del marrone, ottobre/novembre

icco di storia e di fascino, il borgo, arroccato a ridosso delle mura difensive di una torre di avvistamento risalente all’anno 1000 e all’opera di monaci benedettini, è stato proprietà dei Colonna dal 1100 all’Ottocento. Perfetta per la difesa, a dominio della valle del fiume Sacco e con vista fino al Mar Tirreno, la torre fu costruita su una preesistenza romana, a pianta esagonale irregolare con due torri angolari mozzate e al centro i resti dell’antica Chiesa di San Pietro, con copertura a volta a crociera. La Rocca ospita il Museo Geopaleontologico dedicato al grande geologo Ardito Desio che nel 1954 guidò la prima spedizione sul K2. >> Da non perdere Il prestigioso Castello Colonna e il Museo Geopaleontologico con collezioni geopaleontologiche fortemente legate al territorio. Il Museo dispone di un laboratorio didattico di Astronomia per le scuole, costituito da un planetario, con una cupola di 6 metri di diametro, e un proiettore opto-digitale. >> La curiosità Le rocce del borgo si sono formate sui fondali di mari scomparsi da milioni di anni, grazie a sedimenti fatti di sabbie e argille. Insieme a questi materiali si sono depositati i gusci e gli scheletri di una miriade di organismi marini, il cui riconoscimento consente di "datare" l'età della roccia. Nei pressi di Rocca di Cave è stato scoperto Tito, un titanosauro di sei metri vissuto circa 112 milioni di anni fa. >> A tavola Tra i piatti tipici troviamo gli gnoccacci al sugo di pecora, i cannelloni, le tagliatelle o i tagliolini ai funghi porcini, polenta, formaggi, noci. Tra i secondi, abbacchio allo scottadito, salsicce, arrosticini di pecora, lumache alla romana. Svariati e gustosi i dolci con i marroni di Cave PAT, vanto di Cave e di Rocca di Cave, provenienti dagli incantevoli castagneti ultracentenari della zona dei Monti Prenestini. www.roccadicave.rm.gov.it

ROCCA MASSIMA A

l borgo, il più alto della provincia di Latina, si arriva percorrendo una strada tutta curve nel verde, con un bellissimo panorama verso le pendici dei Castelli Romani, la Pianura Pontina e il mare, godendo di una corroborante brezza in estate. Era certamente un insediamento difensivo già in età romana, ma la Rocca e le difese si devono ali Annibaldi, signori del borgo nel Medioevo. Le famiglie succedutesi fino al secolo XIX nel possesso del borgo non hanno alterato il carattere medievale del luogo, con i vicoli e le scale stretti tra le case, i passaggi angusti, i muri di pietra a vista.

Altitudine 735 m s.l.m. Abitanti 1.136

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Patrono San Michele Arcangelo, 29 settembre Info turistiche Comune Via del Municipio, 47 Tel. 06 9669001 Distanza da Roma 70 km Escursioni Dal borgo a Monte Lupone

>> Da non perdere La Chiesa San Michele Arcangelo, più volte rimaneggiata a partire dal XIII secolo, ospita un organo protagonista in estate di una rassegna organistica internazionale. Nel borgo sono anche il Parco della Memoria e il Museo “La Grotta dell’Angelo d’Oro”, una cantina-museo che racconta una curiosa storia locale di ladri, balordi e fantasmi. >> La curiosità Rocca Massima ospita “Flying in the Sky”, uno dei tre impianti a fune aerea d’Italia: il volo più lungo del mondo, del ‘falco pellegrino’ o ‘dell’Angelo’, 2.213 metri è il più lungo mai costruito nel suo genere attaccati ad una fune, adrenalina pura a oltre 150 km/h, godendo di un panorama mozzafiato, in totale sicurezza. >> A tavola Il prodotto più conosciuto della zona è l’oliva Gaeta: l’olio è infatti pregiatissimo per profumo, leggerezza e bassa acidità. Ottimi i prodotti tipici locali, quali prosciutto, salumi e formaggi accompagnati da confetture e marmellate. Tra i piatti locali da gustare, oltre alle minestre, anche la trippa alla romana, i funghi porcini e il vino rosso. www.comuneroccamassima.it

Da scoprire nei dintorni Lago di Fogliano, Castello di Sermoneta, Giardino di Ninfa, Abbazia di Valvisciolo Nelle vicinanze Artena, Segni, Cori, Norma Valori Ambientali Monti Lepini e Ausoni Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud Santuario della Madonna del Buon Consiglio Sport praticabili Sport acquatici, trekking, cicloturismo, fune aerea Manifestazioni ed Eventi Sagra San Michele Arcangelo, settembre Sagra dei Marroni, ottobre


ROCCAGORGA C

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Altitudine 289 m s.l.m. Abitanti 4.591

Patrono Sant’Erasmo, 2 giugno

Info turistiche Comune Via XXVIII Maggio, 2 Tel. 0773 96081 Distanza da Roma 106 km Escursioni Sentiero “Ulivo - Arco” nel centro abitato e il sentiero “Leccio Eremo di S. Erasmo” sul Monte Semprevisa Da scoprire nei dintorni Castello di Sermoneta, Abbazia di Fossanova Nelle vicinanze Carpineto Romano, Sezze, Maenza, Priverno Valori Ambientali Monti Lepini e Ausoni Itinerari Religiosi Pellegrinaggio sull’Eremo di Sant’Erasmo Sport praticabili Mountain biking, escursioni, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di S.Erasmo, maggio Sagra della carne di capra, agosto Sagra dell’uva fragola, ottobre

ircondato da uliveti e colline boschive, sorge questo affascinante borgo posizionato su uno sperone del Monte Nero. Le origini del paese si fanno risalire al IX secolo in seguito alla distruzione di Privernum operata dai Saraceni, ma il suo sviluppo massimo fu nel Medioevo, sotto il dominio dei Conti di Ceccano. Nel punto più alto della rocca, posta in posizione strategica, fu costruita una robusta torre quadrangolare che poteva comunicare, mediante segnalazioni, con le torri di Maenza, di Asprano e di monte Acuto. La bella piazza ovale risale al XVIII secolo e il Palazzo Baronale è il risultato della trasformazione da rocca militare e difensiva nel secolo XI a residenza in età barocca, con uno scenografico cortile con palme e aranci; sul lato opposto della piazza si trova la Chiesa dei SS. Erasmo e Leonardo, del XIII secolo e l’Eremo di Sant’Erasmo. >> Da non perdere La Chiesa della Madonna dell'Annunziata, la Fontana del Mascherone, la Rifolta e l’EtnoMuseo dei Monti Lepini, nella sede del Palazzo Baronale, organizzato per mettere in valore i patrimoni culturali e le tradizioni popolari delle comunità lepine. >> La curiosità La Rifolta, costruita nella metà del 600, era un immenso vascone ellittico, costruito come serbatoio idrico e trasformato nel 2000 in un grande teatro all’aperto.

ROCCASECCA DEI VOLSCI A rte e paesaggi meravigliosi fanno di Roccasecca dei Volsci un luogo adatto agli amanti della storia e della natura. Arroccato su un fianco del Monte Curio, questo piccolo borgo è considerato il luogo “dei belvedere”: da qui si vedono i Monti Ausoni, Aurunci ed i Lepini, la Valle dell’Amaseno, il promontorio del Circeo e le Isole Pontine. Non mancano i boschi, pascoli e testimonianze della lunga storia del borgo: i ruderi del porto presso il fiume Amaseno, di antiche ville in località Lucerna, le chiese sparse sul territorio e il Palazzo Baronale. Sulla cima del paese si erge il tempietto in stile classico di San Raffaele, gioiello architettonico eretto nel 1659.

>> Da non perdere Uno dei monumenti di maggior pregio è il Tempietto di Santa Maria della Pace (sec. XVII) e non vanno dimenticati anche il Tempietto di San Raffaele (1659) con pregevoli affreschi della scuola del Domenichino. >> La curiosità Il Museo etno-antropologico (ex frantoio del seicentesco Palazzo Massimo), valorizza il centro storico di Roccasecca dei Volsci, riportando alla luce antichi mestieri. Le sale contengono l’esposizione di manufatti, strumenti di lavoro e altri documenti relativi alla civiltà contadina, pastorale e artigianale.

>> A tavola Tra i prodotti tipici, l’olio extra vergine di oliva Colline Pontine DOP, ricavato dalla spremitura di due tipi di olive, Itrana e Leccino, e il vino prodotto con uva Ottonese. Da gustare le lacne con i fagioli (pasta all'uovo simile ai maltagliati) e la minestra di pane, fagioli e pappagacornuti. Dalla tradizione ricordiamo la pasta all'uovo condita con il sugo e interiora di pollo, la capra in umido e le olive calce cenere e al fumo PAT; inoltre le gustose ciambelle: all'acqua, al vino e all’uovo.

>> A tavola Le tipicità del territorio sono l’olio extravergine di oliva Colline Pontine DOP, le olive e i formaggi di bufala mozzarella e ricotta di bufala campana DOP - ai quali si aggiungono l'allevamento di capre ed agnelli. Molti i piatti tradizionali come la minestra di fagioli con le cotiche, la polenta con carne di maiale e broccoletti, i cecapreti fatti con acqua e farina, la minestra marinata, ottima zuppa di verdure, gli stracci, una sfoglia con ragù e pecorino, il canescione, tipica pasta di pane farcita di ricotta.

www.comuneroccagorga.it

www.comune.roccaseccadeivolsci.it

101

Altitudine 376 m s.l.m. Abitanti 1.146

Patrono San Massimo, terza domenica di agosto Info turistiche Comune Piazza Umberto I, 9 Tel. 0773 920326 Distanza da Roma 113 km

Escursioni Monte Arto di Pisterzo, Monte delle Fate, Monte Curio Da scoprire nei dintorni I resti del Monastero di San Salvatore di Mileto (823 mt.) Nelle vicinanze Prossedi, Amaseno, Sonnino, Priverno Valori Ambientali Monti Lepini e Ausoni, Monumento naturale Campo Soriano Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud, Cammino di Gioacchino sui Monti Lepini Sport praticabili Deltaplano, parapendio, cicloturismo, escursioni, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Massimo, Sagra della Capra, agosto Festa delle Caciottelle, settembre


FILETTINO

GUARCINO

FIUGGI

CAMPOLI APPENNINO POSTE FIBRENO

ZAGAROLO I

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Altitudine 303 m s.l.m. Abitanti 17.843

Patrono San Lorenzo, 10 agosto Info turistiche Comune Piazza G. Marconi, 2 Tel. 06 95769001 Distanza da Roma 36 km Escursioni Itinerari nei vigneti Da scoprire nei dintorni Museo Archeologico Nazionale a Prenestina, Terme Acque Albule a Villa d’Este Nelle vicinanze Monte Compatri, Palestrina, Gallicano nel Lazio, Genazzano Valori Ambientali Castelli Romani, Monti Prenestini, Monumento naturale \ Selva di Paliano e Mola di Piscoli Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud, Santuario della Madonna delle Grazie Sport praticabili Cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Sagra del Tordo Matto, giugno Festa di San Lorenzo, agosto Sagra dell’Uva e dei vini tipici locali, ottobre

l borgo sorge su una collina tufacea lunga circa due chilometri, circondata da verdi boschi e dalla natura incontaminata. L’etimologia del nome Zagarolo deriverebbe da sagum, la mantella di colore rosso usata dai legionari: la tradizione vuole infatti che qui esistesse un insediamento dove trovarono rifugio gli esuli di Gabi, distrutta da Tarquinio il Superbo. Il centro storico è di origine medioevale, con un tessuto urbanistico regolare, dominato dal cinquecentesco Palazzo Rospigliosi, risultato della trasformazione della originaria fortezza difensiva in una residenza principesca; negli anni sessanta, per interessamento di Elvina Pallavicini, un accorto restauro ha restituito il Palazzo all’antico splendore; nelle sue belle sale, dalle quali la vista è impagabile, è allestito il Museo del Giocattolo, singolare e piacevole esposizione di giochi e giocattoli di tutti i generi, è ospitata la Biblioteca comunale ed è sede di convegni e mostre. >> Da non perdere Tra gli edifici più interessanti troviamo il Convento di Santa Maria delle Grazie, il Palazzo del Gonfaloniere, la vignolesca Collegiata di San Lorenzo, la Parrocchiale di San Pietro Apostolo e la Fontana con vasca romana in Piazza Santa Maria; nei pressi del Comune, in via Fabrini, c’è ancora l’antica pesa con le misure in uso nel comune, ‘custodite’ da un busto noto come “Lu Giustu”, il giusto. >> La curiosità Zagarolo è la sede di un prestigioso concorso di canto corale polifonico e dell'orchestra giovanile “Goffredo Petrassi”.

>> A tavola Qui siamo nella patria del tordo matto di Zagarolo PAT, un involtino di carne di cavallo condito con pitartima (coriandolo), e della DOC Zagarolo, un vino bianco tipico dei Castelli Romani, legato alla tradizione delle “fraschette”, cioè della frasca che indicava al viaggiatore la mescita di vino nuovo. Ottime le altre DOC Castelli Romani, Montecompatri Colonna. CITTÀ DEL VINO STRADA DEI VINI DEI CASTELLI ROMANI www.zagarolo.rm.gov.it

ALVITO

ISOLA DEL LIRI

FERENTINO

ROCCASECCA CASTRO DEI VOLSCI AMASENO VALLECORSA

CASTROCIELO AQUINO

PICO ESPERIA AUSONIA

CIOCIARIA COSA VEDERE

COSA GUSTARE

COSA FARE

>> Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

>> Torroncino di Alvito

>> Via Francigena del Sud

>> Mozzarella di bufala

>> Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini

>> Olio d’oliva di Vallecorsa

>> Trekking nei Monti Aurunci e sul Monte Fammera

>> Capo d’Acqua e il canyon del Vallone Lacerno

>> Salsiccia Castrese di Castro dei Volsci

>> Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno >> Filettino, Sorgente del Pertuso >> Monte Rotondo e Monte delle Fate >> Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi

>> Ratafià Ciociara PAT

>> Escursioni alle Grotte di Falvaterra

>> Amaretti e Prosciutto di Guarcino

>> Terme di Fiuggi e Terme Pompeo di Ferentino

>> Peperone di Pontecorvo DOP

>> Filettino, Sagra della Polenta (dicembre)

>> Tartufo di Campoli Appennino

>> Parco Naturale dei Monti Aurunci

>> Vino Cesanese del Piglio DOCG, Reale bianco e Olivello Rosso di Esperia

>> Riserva Naturale del Lago di Canterno

>> Sfogliatelle Roccaseccane

>> Monte Cairo e Parco del Vallone >> Pico, Parco Letterario Tommaso Landolfi >> Cascate di Isola del Liri

>> Cammino di Benedetto

>> Campostaffi e Campocatino (località sciistiche)


ALVITO

104

Altitudine 475 m.s.l.m. Abitanti 2.713

Patrono San Valerio, il martedì successivo alla Pentecoste Info turistiche Comune Piazza Marconi, 1 Tel. 0776 510101 Distanza da Roma 130 km Escursioni Dal borgo al Castello Da scoprire nei dintorni Abbazia di Montecassino, Fossa Maiura e i “Paesi fantasma”

Nelle vicinanze Atina, Casalvieri, Pescasseroli, Gallinaro, San Donato Val di Comino, Campoli Appennino, Posta Fibreno, Vicalvi Valori Ambientali Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud Sport praticabili Trekking, deltaplano, mountain biking, trekking a cavallo, parapendio Manifestazioni ed Eventi Festa di San Valerio, Pentecoste Festival delle storie, agosto Premio Letterario “Val di Comino”, ottobre Sosta camper

Q

uesta affascinante cittadina medioevale, affacciata sulla Valle di Comino, sorge adagiata sul pendio del Monte Marrone. Disposta su tre livelli e con la caratteristica pianta a ferro di cavallo, fu considerata per sette secoli il centro più importante della Valle. Possedimento benedettino nel X secolo, fu dei Conti d'Aquino nel Medioevo e in seguito proprietà dei Gallio. Conserva un bel centro storico ricco di edifici di grande valore come il Palazzo Ducale, col celebre “Teatro di Corte”, decorato con affreschi e stucchi e la “Sala del Consiglio” con dipinti di scuola napoletana del XVIII secolo. All’apice della frazione di Castello sorge la fortezza dei Cantelmo, ora ridotta a pittoresco rudere, dalla quale si gode un panorama mozzafiato. >> Da non perdere La Chiesa di Santa Maria del Campo con gli affreschi del ‘400, Palazzo Panicali con le sue due torri colombaie, Palazzo Sipari coi soffitti affrescati e la biblioteca che conserva oltre 2000 volumi, le Chiese di Santa Teresa, San Rocco. San Simeone Profeta e il Convento di San Nicola. Le mura e le porte d’accesso alla città, in particolare “Porta Vado Grande”. >> La curiosità Meritano una visita i “Paesi Fantasma” della zona: gli antichi borghi di "Curtignale" e “Cappudine", abbandonati da oltre 400 anni, accompagnati dalla Fossa Maiura, depressione carsica a circa cento metri di profondità.

>> A tavola Da gustare il tipico pan'amoll', le sagne con fagioli e la polenta con spuntature di maiale. Tra i dolci troviamo le caciate e nel periodo natalizio il famoso torroncino di Alvito, fatto di pasta reale con mandorle e nocciole. Ad Alvito si coltivano vitigni Atina Doc dai quali si produce il famoso vino Cabernet. www.comune.alvito.fr.it

AMASENO A

l centro di una fertile vallata, scavata da un fiume limpido che porta il suo stesso nome, l’incantevole borgo del IX secolo è circondato dai boschi dei Monti Ausoni e Lepini, verdi pascoli e bianche pareti rocciose. Il centro abitato è famoso per le sue oltre trenta sorgenti di acqua potabile e per l’allevamento bufalino. Il suo centro storico, cinto da mura turrite con cinque porte di accesso, è un dedalo di vicoli punteggiato da fini portali, bifore e stemmi nobiliari, alle cui estremità stanno le Chiese di Santa Maria e di San Pietro e Paolo con il castello “Rocca Castri” che, imponente, fa bella mostra di sé sulla parte più alta della collina. In Piazza della Vittoria si trova la Collegiata Santa Maria Assunta, chiesa cistercense del 1177, un monumento nazionale che cela al suo interno infiniti tesori d'arte, come il pulpito in pietra attribuito a G.Pisano, della metà del 1200, e una preziosa reliquia: il prodigioso Sangue di San Lorenzo martire che si scioglie in occasione della festa del Santo.

>> Da non perdere Il suggestivo Santuario dell’Auricola, ricco di affreschi; i ruderi della Chiesa di Sant’Angelo, il Ponte di Sant'Aneglio del 314 a.C. e la Chiesa di San Rocco. Nella Chiesa dell'Annunziata, “Gli amici del Presepe” realizzano ogni anno un famoso presepe animato. >> La curiosità La “Amaseno Marching Band” è una banda musicale locale di stampo americano, premiata anche a livello internazionale, con un repertorio che spazia fino a contaminazioni Jazz, Rock e Latino-Americane. >> A tavola Squisita la mozzarella 100% di bufala così come le ricottine, i caciocavalli, le caciottine di latte di bufala e i tipici piatti a base di carne e derivati del bufalo, tra i quali lo spezzatino di bufaletto cotto nel vino. Prodotti caratteristici anche l’olio, le olive e la marzolina, un formaggio di capra. STRADA DELLA MOZZARELLA DI BUFALA www.comune.amaseno.net

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Altitudine 112 m. s.l.m. Abitanti 4.368

Patrono San Lorenzo, 10 agosto

Info turistiche Comune Via Guglielmo Marconi, 1 Tel. 0775 65021 Distanza da Roma 112 km Escursioni Point to Point Monte Calvo: itinerario a piedi (46 km) o in bicicletta (32 km) Da scoprire nei dintorni Grotte di Pastena, Abbazia di Fossanova Nelle vicinanze Castro dei Volsci, Vallecorsa, Lenda, Villa Santo Stefano, Priverno, Sonnino Valori Ambientali Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, Monti Lepini Itinerari Religiosi Pellegrinaggio a “Maria Santissima” di Monte delle Fate Sport praticabili Trekking, mountain biking, passeggiate a cavallo Manifestazioni ed Eventi Festa “I Love Bufala”, luglio Festa di San Lorenzo, “Gente Nostra, Sapori Lasciati”, agosto Sosta camper


AQUINO

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Altitudine 109 m. s.l.m. Abitanti 5.370

Patrono San Tommaso d’Aquino, 7 marzo San Costanzo, 1 settembre Info turistiche Comune Piazza Municipio Tel. 0776 728003 Distanza da Roma 123 km Escursioni 44 sentieri tra Monte Cairo e Gole del Melfa Da scoprire nei dintorni Abbazia di Montecassino, Grotte di Pastena Nelle vicinanze Roccasecca, Pontecorvo, Piedimonte San Germano, Castrocielo, Villa Santa Lucia, Pignataro Interamna Valori Ambientali Monte Cairo, Parco del Vallone Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud Sport praticabili Trekking, mountain biking, passeggiate a cavallo

Manifestazioni ed Eventi Festa di S.Tommaso, marzo Sagra degli “Abbottapezzent”, agosto Palio della Contea di Aquino, settembre Sosta camper

S

ituato fra la bassa valle del fiume Liri e le pendici del Monte Cairo, l’antichissimo borgo venne considerato la città più importante fra Roma e Capua, essendo sede di un insediamento Volsco, divenuto nel 39 a.C. colonia romana. Oggi ci ammalia con le testimonianze del suo illustre passato: una visita alla città non può non iniziare dai resti delle mura romane e l’Antico Teatro di Aquinum, per finire alle terme e al Capitolium, alla Porta Romana detta di San Lorenzo. La Chiesa di Santa Maria della Libera del IX secolo, dichiarata monumento nazionale, in stile romanico, fu edificata sulle rovine dell’antico tempio di Ercole Liberatore; il suo giardino custodisce l’Arco di Marcantonio, uno degli archi più antichi d’Italia ( I sec. d.C.). Per godere di una bella passeggiata nella natura c’è il Parco del Vallone fino al borgo antico, dove è possibile visitare la Casa di San Tommaso d’Aquino con la sua grande Torre. Aquino dette i natali al poeta satirico dell’antica Roma, Decimo Giulio Giovenale e a San Tommaso dei Conti D’Aquino, uno dei Padri della Chiesa. >> Da non perdere Meritano una visita il Museo della Città e l’imponente Concattedrale di San Costanzo Vescovo e San Tommaso d’Aquino che comprende la famosa “Costola del cuore” e il grande Mosaico del Centenario. >> La curiosità Sull’ultimo gradino della scalinata della Chiesa di Santa Maria della Libera ci sono le tabulae lusoriae incise sul marmo, ossia una scacchiera usata dai Romani per un gioco molto simile al "filetto". >> A tavola Da gustare i tradizionali abbottapezzent, una tipica pasta fresca coi fagioli, arricchita con cotiche di maiale e formaggio; le patan’ agl ’ort, un piatto a base di patate e salsiccia di fegato; la pigna, un dolce lievitato simile a un “panettone”, pieno di uvetta, canditi, vaniglia, cannella, anice e un accenno di liquore. www.comune.aquino.fr.it

AUSONIA P

osto sulla cima di una collina, in posizione strategica, il piccolo borgo medievale è ricco di tesori artistici: affacciandosi dal suo Castello si possono vedere l'Abbazia di Montecassino, da una parte, e il mare del golfo di Gaeta, dall’altra. Il centro storico è ricco di palazzi settecenteschi ornati da bei portali, con finestre a bifore, colonne tortili e cornici arabizzanti. La Chiesa di San Michele Arcangelo sorge sul punto più alto della città. Nata su un preesistente tempio dedicato al culto di Ercole, in pietra bianca, è il monumento più antico della città (XII-XIII secolo). Il gioiello più prezioso di Ausonia è rappresentato dal Santuario di Santa Maria del Piano, nella vallata sottostante, composta da una cripta e dalla Chiesa superiore risalente al XV secolo; nella cripta si trova, inoltre, un ciclo di affreschi dedicato a Santa Remicarda.

>> Da non perdere La Chiesa Madonna di Correano, la Chiesa di Santa Maria a Castello, il centro storico ed il Castello medioevale costruito dai Principi di Capua con la bella torre dell’orologio, oggi centro del Museo della Pietra. Molto interessante la Pineta di Selva Cava, area verde con aree picnic attrezzate e un percorso ginnico. >> La curiosità Ausonia, centro della lavorazione del marmo tra i più importanti del Lazio e d’Italia, produce un marmo unico nel suo genere: il perlato royal. >> A tavola Non fatevi sfuggire la laine e ciciri, un tipo di pasta fresca servita con un saporito sugo di ceci. Ottima anche la marzolina, un formaggio di capra a pasta morbida, speziato e dal gusto molto intenso alla quale è dedicata anche la famosa sagra. TERRA DI SAN BENEDETTO www.comune.ausonia.fr.it

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Altitudine 178 m. s.l.m. Abitanti 2.619

Patrono San Michele Arcangelo, 29 settembre Info turistiche Comune Piazza Municipio, 1 Tel. 0776 952021 Distanza da Roma 146 km Escursioni Trekking nei Monti Aurunci e sul Monte Fammera Da scoprire nei dintorni Monte Maio, Abbazia di Montecassino Nelle vicinanze Esperia, Spigno Saturnia, Coreno Ausonio, Castelnuovo, Parano, Scauri, Minturno, Maranola

Valori Ambientali Parco Naturale dei Monti Aurunci, Fiume Ausente Itinerari Religiosi Santuario di Santa Maria del Piano Sport praticabili Trekking, mountain biking, birdwatching Manifestazioni ed Eventi Sagra della “laina e ceci”, agosto Sagra della marzolina, giugno Festa di San Michele Arcangelo, settembre Sosta camper


CAMPOLI APPENNINO D

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Altitudine 650 m. s.l.m. Abitanti 1.725

Patrono San Pancrazio, 12 maggio Info turistiche Comune Piazza Umberto I Tel. 0776 1790070 Distanza da Roma 140 km Escursioni Itinerari da Capo d’Acqua e nel canyon del Vallone Lacerno

Da scoprire nei dintorni Lago di Fibreno, Cascata di Isola del Liri Nelle vicinanze Alvito, Broccostella, Opi, Pescasseroli, Pescosolido, Posta Fibreno, Sora Valori Ambientali Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, Le Doline: “Micciola” e “Matura” Itinerari Religiosi Pellegrinaggio a San Pancrazio e alla Madonna di Canneto Sport praticabili Trekking, mountain biking, climbing, passeggiate a cavallo, pesca sportiva Manifestazioni ed Eventi Festa di San Pancrazio, maggio Feste del tartufo, giugno e novembre Sosta camper

isposto ad anello sull’orlo d’una vasta conca, detta "Tomolo", troviamo questo grazioso borgo aroccato a ridosso degli Appennini. Sul suo impervio territorio, punteggiato di dirupi, si trovano reperti romani e i contorni della cinta muraria, accompagnati dalle pittoresche piazze del centro storico che rivelano le sue origini medioevali, simboleggiate dalla maestosa Torre del IX secolo. A pochi passi dal Municipio ci si imbatte nella stupenda Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, del XVIII secolo, ricca di decori e dipinti, tra i quali la cappella di San Gaspare del Bufalo. Alle pendici del Colle di San Pancrazio, nella frazione di Carpello, si trovano l’antico mulino ad acqua, alcuni resti di una villa romana e un torrione di guardia medievale. “Città dell’orso e del tartufo” è amata da escursionisti e buongustai che da qui partono alla scoperta delle meraviglie del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise o alla ricerca del nobile tubero tipico dei boschi del borgo, per il quale la cittadina è nota nel mondo. >> Da non perdere La splendida Chiesa di Santa Maria Rubiconda, l'Acquedotto di Nerone, il Colle e la Chiesa di San Pancrazio del 1594, che conserva una statua lignea dello scultore Francesco Verzella (1804). >> La curiosità Nel fondo della foiba, al centro del borgo, due orsi marsicani, Jill e Abele, vivono in 15 ettari di bosco, in semilibertà in un’area faunistica intitolata a questa specie.

CASTRO DEI VOLSCI S

orge nella Valle del fiume Sacco il centro storico definito il “Balcone della Ciociaria”, grazie ai suoi belvedere dai quali è possibile godere scorci panoramici di eccezionale bellezza. Il borgo è disseminato di misteriosi simboli incisi nella pietra come le “triplici cinte” o i “golgota” che fanno supporre il passaggio di cavalieri templari nella zona. Tramite l’ingresso principale in via Porta della Valle, con il torrione medievale e i locali del corpo di guardia, si raggiunge un arco a sesto acuto che conduce alla Chiesa di Santa Maria, dedicata all’Immacolata Concezione, in stile romanico con il distintivo campanile in pietra. In località Montenero si possono visitare le mura poligonali del primo insediamento umano in territorio castrese, del VI secolo a.C.

>> Da non perdere Di notevole interesse la Chiesa di Sant’Oliva, la Chiesa di San Nicola, la Fontana Monumentale e il monumento alla Mamma Ciociara. L’area archeologica e il Museo Civico di Santa Maria del Piano costituiscono siti di particolare interesse. >> La curiosità Nino Manfredi (1921-2004), regista, cantante e attore, nacque a Castro dei Volsci: la Torre dell’Orologio ospita il Centro Multifunzionale con la mostra permanente a lui dedicata.

>> A tavola Il rinomato tartufo di Campoli Appennino è il prodotto tipico con le fettuccine al tartufo: si può trovare il tartufo nero, dal gusto intenso e fragrante, e quello bianco, più raro e dal gusto gentile. Notevoli anche l’ottimo miele locale, e la gustosa marzolina, un formaggio di capra.

>> A tavola Famose le fettuccine al sugo o “làkena”, dal “lakanaro” (mattarello) e la salsiccia castrese. Qui si produce un ottimo miele e una squisita mozzarella di bufala Doc; tipici il guanciale, la pancetta, il prosciutto, il sanguinaccio, i capillini e i cilindri, prodotti con l’intestino crasso del maiale. Tra i formaggi, spicca la marzellina fatta con latte di capra o pecora. Da provare le zuppe come la minestra di pane e la pasta e fagioli con le “recchie d’asino”, chiamate così per la forma nella quale è tagliata la pasta.

CITTÀ DEL TARTUFO

STRADA DELLA BUFALA

www.comune.campoliappennino.fr.it

www.comune.castrodeivolsci.fr.it

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Altitudine 385 m. s.l.m. Abitanti 5.040

Patrono Sant’Oliva, 3 giugno Info turistiche Comune Piazza IV Novembre Tel. 0775 662008 Distanza da Roma 117 km Escursioni Grotte di Falvaterra, Grotte di Pastena Da scoprire nei dintorni Grotte di Pastena, Abbazia di San Magno Nelle vicinanze Ceccano, Villa Santo Stefano, Amaseno, Vallecorsa, Lenola, Falvaterra, Ceprano, Pofi Valori Ambientali Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi Itinerari Religiosi Santuario della Madonna del Piano Sport praticabili Torrentismo, speleoturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa Sant’ Oliva, giugno Palio del Concone, luglio Sagre dei prodotti locali, agosto Sosta camper


CASTROCIELO L’

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Altitudine 250 m. s.l.m. Abitanti 3.965

Patrono Santa Lucia, 13 dicembre

Info turistiche Comune Via Roma, 44 Tel. 0776 79001 Distanza da Roma 125 km Escursioni 44 itinerari sul Monte Cairo, Linea Gustav, Monte Asprano Da scoprire nei dintorni Abbazia Montecassino, Valle del Liri, Grotte di Pastena Nelle vicinanze Colle San Magno, Roccasecca, Pontecorvo, Piedimonte San Germano, Aquino Valori Ambientali Parco Naturale dei Monti Aurunci, Lago di Capo d’Acqua Itinerari Religiosi Cammino delle Abbazie, Cammino di Bendetto Sport praticabili Trekking, mountain biking, deltaplano, arrampicata, pesca, torrentismo, trekking a cavallo Manifestazioni ed Eventi Palio delle Contrade, agosto. Festa di Santa Lucia, dicembre

antico borgo sorge all’ombra del Monte Cairo sulla cui vetta si ergeva, misterioso, il maniero oggi diroccato, da cui trasse il nome e l’origine. Costruito “là dove terra e cielo si toccano”, è un luogo di pace adatto alle passeggiate e carico di spiritualità: in queste terre infatti operarono San Benedetto e San Tommaso. Fondato dall’Abate Mansone nel 996, Castrum Coeli fu subito abbandonato per la siccità: oggi l’abitato si trova molto più a valle, graziosamente adagiato sul fianco del pendio. Il pittoresco centro storico, raccolto intorno alla Chiesa di Santa Lucia del XVI secolo, è un incantevole labirinto di viottoli, piazzette e casette antiche, ricche di scorci suggestivi, che si inerpicano fuori dall’abitato verso la romanica Collegiata di Santa Maria Assunta, sita ai piedi del mastio sul Monte Asprano.

>> Da non perdere Notevoli gli scavi della città romana di Aquinum, in particolare l’Anfiteatro e il “Capitolium”, il tempio dedicato a Cerere Elvina. Da notare l’antico basolato della Via Latina visibile a Porta Capuana. In frazione Villa Euchelia: il "Monacato” delle benedettine di Santa Maria in Palazzolo e Santa Maria dei Sette Dolori. >> La curiosità Il “Bacio delle Madonne” è una caratteristica processione, nella quale la statua della Vergine viene portata verso Santa Maria Assunta, sul Monte Asprano. La cerimonia si conclude con l'incontro delle Madonne di Castrocielo e di Colle San Magno che culmina col "bacio" tra i due simulacri mariani e la tipica "inchinata". >> A tavola Ottimi i fini fini al sugo di rigaglie di pollo e la zuppa di sagne e fagioli. Qui si coltiva il peperone di Pontecorvo DOP, che si gusta in agrodolce servito su crostoni di pane. Notevoli anche il pecorino, la ricotta e la mozzarella di bufala. Tra i dolci sono da provare la pigna pasquale, un panettone con uvetta, canditi, vaniglia, cannella e anice. www.comune.castrocielo.fr.it

ESPERIA I

n un affascinante paesaggio roccioso, ricoperto da una natura rigogliosa alle pendici del Monte Cecubo, sorge il borgo abitato, dominato da secoli della scabra Rocca Guglielma, vicino alle Gole del Pollèca. Qui il visitatore potrà ammirare un favoloso panorama sull’Abbazia di Montecassino e la Valle del Liri, che spazia fino al Tirreno. Il territorio esperiano è infatti uno dei più belli della Ciociaria, ideale per escursioni rilassanti e passeggiate. Il borgo di Esperia Superiore, ai piedi della rocca medievale, è contornato da boschi e uliveti, tra i quali si dipanano altre frazioni come Badia di Esperia, Monticelli e San Pietro in Curolis. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie del XIV secolo impreziosisce il centro storico ove sorge anche Palazzo Spinelli, oggi sede del Museo del Carsismo. Interessante anche il Santuario di Santa Maria Maggiore e San Filippo Neri che custodisce una pala d'altare della metà del ’500, attribuita a Taddeo Zuccari, e il monumento a Sveva Caetani. >> Da non perdere Segnaliamo la Chiesa di San Pietro Apostolo documentata dal X secolo, con dipinti di scuola napoletana, la Porta del Morrone, il Palazzo di Santa Scolastica, i ruderi del Monastero di San Cimo e le grandi orme di dinosauro, le più antiche del Lazio. >> La curiosità Il Pony di Esperia è l’unico pony italiano autoctono della Ciociaria: nel 1962 è stata riconosciuta ufficialmente come razza e dopo trent’anni è stato istituito il registro anagrafico presso l'Associazione Provinciale Allevatori di Frosinone. >> A tavola Rinomati i peperoni di Pontecorvo DOP, l’olio ed i vini tipici Reale bianco e l’Olivello Rosso, discendente del “cæcubum”, il vino prediletto dai Romani e citato persino da Orazio. Da gustare l’ottima marzolina di Esperia, i mazzuttegl o gnocchi, la laina e fagioli, le ciammaruche (lumache), il pane con le olive, il pecorino “piccantino” con la mentuccia, e le dolci zeppole. TERRE DI SAN BENEDETTO www.comune.esperia.fr.it

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Altitudine 310 m. s.l.m. Abitanti 3.828

Patrono San Clino, 3 giugno Info turistiche Comune Viale Vittorio Veneto, 5 Tel. 0776 937612 Distanza da Roma 137 km Escursioni Sentieri della Linea Gustav, Gole del Rio Polleca, Monte Fàmmera, Grava dei Serini Da scoprire nei dintorni Abbazia di Montecassino, Nelle vicinanze Pontecorvo, Formia, Spigno Saturnia, Coreno, Ausonia, Castelnuovo Parano, San Giorgio a Liri, Pignataro Interamna Valori Ambientali Parco Naturale dei Monti Aurunci Itinerari Religiosi Santuario della Madonna delle Grazie Sport praticabili Trekking, torrentismo, passeggiate a cavallo Manifestazioni ed Eventi Fiera di San Clino, maggio Sagra degl’ Mazzuttegl’, luglio Sagra del Vino di Monticelli, Sagra delle Marzoline e Olive, agosto Sosta camper


FERENTINO S

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Altitudine 395 m. s.l.m. Abitanti 21.213

Patrono Sant’Ambrogio, 30 aprile - 1 maggio Info turistiche Comune Piazza Matteotti, 17 Tel. 0775 2481 Distanza da Roma 76 km Escursioni Lago di Canterno Da scoprire nei dintorni Terme di Pompeo, Grotte di Pastena, Scala Santa di Veroli Nelle vicinanze Fiuggi, Trivigliano, Alatri, Fumone, Supino, Morolo, Sgurgola, Anagni, Acuto Valori Ambientali Monti Ernici, Riserva Naturale del Lago di Canterno Itinerari Religiosi Monastero di Sant’Antonio Abate, Via Francigena del Sud Sport praticabili Trekking, cicloturismo, escursioni Manifestazioni ed Eventi Polentata di Sant’Antonio, gennaio Festa di Sant’Ambrogio, aprile-maggio Palio di San Celestino, settembre Sosta camper

orge su un'altura dei Monti Ernici in posizione panoramica e il suo territorio è particolarmente ricco di acque sorgive, che hanno dato vita alle splendide terme. La sua rocca medioevale è considerata ancora oggi un capolavoro di ingegneria civile e un’opera d’arte tra le più suggestive: passeggiando per le sue vie si possono ammirare le mura di cinta ben conservate, l’Acropoli, la Porta Sanguinaria, la più nota (così chiamata perché vi passavano i condannati a morte per raggiungere il sottostante luogo delle esecuzioni), e la Porta Casamari a doppio arco. Il borgo è ricco d’arte e di storia, grazie ai numerosi monumenti e chiese; in epoca imperiale la città fu il centro favorito dalla nobiltà romana, attirata dalla facile posizione, dal clima, dalle belle ville, dalle sorgenti di acqua, dal teatro di 54 metri di diametro che poteva ospitare fino a 3.500 persone. Il Mercato Romano, al quale si accede tramite un arco di otto metri di altezza, è pavimentato in opus incertum e coperto con volte a botte: perfettamente conservato, è tutt'ora utilizzato.

>> Da non perdere La storica acropoli di Ferentino con la Cattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, il Vescovado e il seminario. Citiamo la Chiesa di Santa Maria Maggiore, fondata dai monaci cistercensi, e il sepolcro rupestre di Aulo Quintilio Prisco, scolpito nella viva roccia. >> La curiosità Le Terme di Pompeo, situate in un parco secolare, erano note fin dall'epoca romana e a Domitilla, moglie di Vespasiano, nativa di Ferentino, è attribuita la loro costruzione.

FILETTINO I

l centro abitato è il più alto del Lazio, con i suoi 1075 metri, situato nel Parco Naturale dei Monti Simbruini, in posizione panoramica tra il Monte Viglio ed il Monte Cotento. Probabilmente il borgo fu fondato nel VI secolo dalle popolazioni del basso Lazio in fuga dalle invasioni barbariche. La storia è raccontata dai resti delle mura saracene e dalla presenza di varie chiese presenti sul territorio, come quelle di San Bernardino e di San Nicola, con affreschi risalenti al 1220. Di notevole interesse è la parte paesaggistica con la sorgente del fiume Aniene, i boschi di abeti, betulle, faggi e querce oltre al laghetto "del Pertuso”. Il borgo offre ai visitatori uno dei panorami naturali più suggestivi dell'intera regione: vallate immense, montagne di oltre duemila metri, paesaggi che spaziano dal Gran Sasso d'Italia fino al mar Tirreno. È una meta cara agli amanti della neve grazie ai moderni impianti sciistici di Campo Staffi.

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Altitudine 1.075 m. s.l.m. Abitanti 565

Patrono San Bernardino da Siena, 20 maggio Info turistiche Comune Largo Filetico, 21 Tel. 0775 581832 Distanza da Roma 105 km Escursioni I sentieri tracciati nel Parco Naturale Monti Simbruini Da scoprire nei dintorni Area archeologica di Subiaco Nelle vicinanze Capistrello, Civitella Roveto, Trevi nel Lazio, Vallepietra, Fiuggi, Subiaco

>> Da non perdere Interessanti la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Fontana Caraffa, da cui ha origine il fiume Aniene, la Grotta della neve e infine il Museo Civico "Maresciallo Rodolfo Graziani". >> La curiosità Un angolo suggestivo è la Sorgente del Pertuso, a cinque chilometri da Fiumata, dove una roccia serra l'Aniene in una gola: l’insenatura ha originato un laghetto artificiale considerato un paradiso dagli appassionati della pesca alla trota.

>> A tavola Tra i piatti tipici troviamo gli pallocchi cull’erua, una tipica pasta con le verdure, i pantufu, cotti al forno, oltre a gnocchetti e fettuccine fatte a mano. La pizza alla tiglia, in particolare con la ricotta, è da assaggiare così come la minestra col pane sotto, i dolci alle mandorle, gli struffoli a Carnevale e il pangiallo.

>> A tavola Squisiti la ricotta e il formaggio pecorino, le trote del fiume Aniene e i manduluni, fagioli in umido con salsicce; ottime le patate locali (rosse, gialle e bianche), le ciliegie e le nocciole. Tra i piatti caratteristici ricordiamo la polenta con le spuntature di maiale e la pizza con gli sfrizzoli, ossia pezzetti di carne di maiale.

www.comune.ferentino.fr.it

www.comunefilettino.it

Valori Ambientali Riserva Naturale del Lago di Canterno Itinerari Religiosi Santuario della Trinità a Vallepietra Sport praticabili Trekking, cicloturismo, escursioni, sci, free climbing, pesca Manifestazioni ed Eventi Festa di San Bernardino da Siena, maggio Sagra della Polenta, dicembre Sosta camper


FIUGGI

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Altitudine 747 m. s.l.m. Abitanti 10.536

Patrono San Biagio, 3 febbraio

Info turistiche Comune Piazza Trento e Trieste Tel. 0775 546111 Distanza da Roma 89 km Escursioni Pista ciclabile Fiuggi - Paliano, sentieristica di Campo Catino Da scoprire nei dintorni Serrone, Campo Staffi, Grotte di Collepardo Nelle vicinanze Anagni, Fumone, Trevi nel Lazio, Acuto, Torre Cajetani, Guarcino, Trivigliano, Ferentino Valori Ambientali Riserva Naturale del Lago di Canterno, Parco Naturale Regionale Monti Simbruini Itinerari religiosi Santuario della Madonna della Stella Sport praticabili Escursioni, sci, trekking, golf, tennis, nuoto, tiro con l’arco, cicloturismo Manifestazioni ed Eventi Festa delle “stuzze”, Festa di San Biagio, febbraio Sosta camper

I

mmersa nei fitti boschi di castagno dei Monti Ernici troviamo la parte alta della città che racchiude l’antico borgo medioevale, con qualche torre, mura di difesa, vicoli scoscesi, scalinate ed anguste piazzette. Nella Chiesa di San Biagio Martire si conservano opere di pregio, quali un quadro del Cavalier d'Arpino, un'acquasantiera formata da un capitello romanico e un affresco della Vergine col Bambino. Le acque del borgo appartengono al gruppo oligominerale e sono efficaci nei trattamenti disintossicanti e indicate nella cura dei reni e della gotta. Nel medioevo divennero famose perché Papa Bonifacio VIII ne faceva regolare uso per curare la sua calcolosi renale e più tardi Michelangelo, nel 1549, ne trasse giovamento contro il "mal della pietra". Oggi la stazione termale è un luogo ideale non solo per le cure, ma anche per godere di un periodo di villeggiatura rilassante e ricco di stimoli culturali.

>> Da non perdere Suggestivi il Borgo Medioevale, la collegiata di San Pietro e la Chiesa di Santa Chiara con il Monumento alle Sorelle Faioli. Tra le architetture civili troviamo la Fonte Bonifacio VIII, Palazzo Falconi e il Palazzo della Fonte. >> La curiosità La festa delle “stuzze” è unica nel suo genere: in omaggio alla leggenda del 1298, ogni anno, il 2 febbraio, vengono accesi dei grandi falò in ricordo del rogo di San Biagio che salvò il borgo dagli assalitori. >> A tavola Tra le specialità troviamo le pappafuocchie ricetta tipica della tradizione ciociara a base di fagioli cannellini. Molti i piatti di pesce: trota, gamberi di fiume, anguille e spinarelli fritti nell’olio. Tra le carni segnaliamo il capretto al forno, l’agnello alla brace. Da provare anche le marzoline e tutti i formaggi ovini e caprini stagionati e infine gli amaretti. Non perdetevi il famoso Cesanese del Piglio, un vino DOCG che si produce nel territorio. www.comune.fiuggi.fr.it

GUARCINO I

l delizioso borgo, situato nei Monti Ernici, trae le sue origini nel VIII secolo a.C.: un tempo era l’antico Vercenum, importante centro di passaggio nella Valle dell’Aniene. È considerato un ottimo punto di partenza per ogni tipo di escursione ed è ricco di acque: ai tempi dei romani comprendeva templi che, con l’avvento del Cristianesimo, vennero sostituiti con le chiese dedicate alla Madonna e a San Michele Arcangelo. Il territorio ha una grande importanza naturalistica grazie alla presenza del maestoso massiccio di Campo Catino. Nella struttura medievale, con la cinta muraria con nove torri e tre torrioni, quattro porte di accesso ed un fossato intorno ad essa, troneggia la grande arcata a sesto acuto che sorregge l'antico palazzo del Cardinale Tomassi. Il centro storico fiorisce di portali medioevali, finestre bifore e mura in pietra viva con la fonte di Filette, le cui acque curative sono molto apprezzate. >> Da non perdere Ricca di storia è la Chiesa di San Michele Arcangelo, adottata nel 1587 per potervi ospitare le monache benedettine, nell'attiguo Palazzo Patrasso. Interessante il Centro Storico, i Campanili a vela, unici in tutto il Lazio, Palazzo Tomassi e tutto il Borgo Medioevale. >> La curiosità Il Monte Vermicano è famoso per il suo abisso, una delle grotte più estese del Lazio che comprende quattro ingressi. Nel 1973 una squadra raggiunse il fondo e ancora oggi è una delle mete preferite per gli speleologi di tutta Italia. >> A tavola Gli abbotti sono involtini di trippa vaccina ripieni di pancetta, sedano e carota, prezzemolo ed aglio, da accompagnare con piatti tipici quali sagne e fagioli, gnocchi alla montanara e al sugo di pecora. Ottimo il prosciutto locale DOP, gli amaretti e il vino rosso Cesanese del Piglio DOCG del territorio. www.comune.guarcino.fr.it

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Altitudine 625 m. s.l.m. Abitanti 1.623

Patrono Sant’Agnello, 14 dicembre Info turistiche Comune Via Alfonso Milani, 1 Tel. 0775 46007

Distanza da Roma 97 km Escursioni Abisso di Monte Vermicano, escursioni presso Campo Catino Da scoprire nei dintorni Lago di Canterno, Terme di Fiuggi, Lago di Posta Fibreno, Grotte di Collepardo Nelle vicinanze Vico nel Lazio, Alatri, Trivigliano, Torre Cajetani, Trevi nel Lazio, Filettino Valori Ambientali Monti Ernici Itinerari Religiosi Santuario della Madonna della Neve, Cammino di Benedetto Sport praticabili Sci, trekking, pesca, nuoto, mountain biking, equitazione Manifestazioni ed Eventi Sagra del prosciutto e dell’amaretto, luglio Sagra della patata e degli abboti, agosto Festa di Sant’Agnello, dicembre


ISOLA DEL LIRI A

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Altitudine 217 m. s.l.m. Abitanti 11.715

Patrono Madonna di Loreto, 10 dicembre Info turistiche Comune Via San Giuseppe, 1 Tel. 0776 80081 Distanza da Roma 112 km Escursioni Fregellae e il parco archeologico Da scoprire nei dintorni Terme di Fiuggi, Sermoneta, Abbazia di Casamari, Certosa di Trisulti, Abbazia di Montecassino

Nelle vicinanze Sora, Castelliri, Arpino Valori Ambientali Lago di Posta Fibreno, Valle del Liri Itinerari Religiosi Monastero di San Domenico, Cammino di Benedetto, Via Francigena del Sud Sport praticabili Cicloturismo, skiroll, parapendio, golf, equitazione Manifestazioni ed Eventi Sagra del pollo e peperoni, luglio Sagra dell’agnello e della pizza fritta, agosto Sagra degli gnocchi, agosto/settembre Festa della Madonna di Loreto, dicembre

bitata anticamente dai Volsci, fu conquistata dai Romani nel 305 a.C. grazie alla sua posizione strategica: la sua storia è strettamente legata alla vita del fiume Liri, del quale è famosa la cascata grande che compie un salto di trenta metri. Il fiume si divide in due bracci, avvolgendo le abitazioni e formando la cascata piccola, detta del “Valcatoio”, che scende lungo le pareti rocciose della zona ovest del paese, e la cascata grande, nel cuore della città. La cittadina, centro di importanza nazionale per la produzione della carta e di tutti i suoi derivati, presenta edifici medioevali ai piedi della cascata maggiore e sulla sommità del luogo si staglia il medioevale Castello Boncompagni-Viscogliosi. A nord ovest della cittadina si conservano i ruderi di una torre dedicata alla ninfa Marica dove si può ammirare un magnifico panorama del borgo e dell'intera vallata. >> Da non perdere Tra gli edifici storici segnaliamo il Castello e il Parco Boncompagni Viscogliosi, la Chiesa di San Lorenzo Martire e la Chiesa di Santa Maria delle Forme, in stile gotico. Interessante anche il Museo della Civiltà della Carta e delle Telecomunicazioni. >> La curiosità L’Isola del Liri compare in molti dipinti come “Cascata grande” eseguito da Bidauld e da Fries nel 1830, e la “Cascata del Valcatoio” di Carelli nel 1936.

PICO A

rte e natura abbracciano il visitatore in un viaggio che tocca la storia medioevale: il delizioso borgo, arroccato su una collina a ridosso del Monte Pota, deve il suo nome alla radice celtica pic, “punta aguzza”, forse per lo sperone sul quale sorge il castello. Intorno alle mura del castello, fatto erigere da Giovanni Scinto signore di Aquino, si è sviluppato il primo nucleo urbano con la porta San Rocco e la Chiesa di Santa Marina. Bellissimi i vicoli e le stradine del borgo, così come le aree rurali e montane nei dintorni con la Chiesa di Santa Maria del Campo. Interessanti anche la Chiesa di San Rocco, la Chiesa di Santa Maria in Campo e tutto il centro storico con i resti delle mura medioevali e le torri. Il borgo accoglie un parco che porta il nome di “Parco Letterario Tommaso Landolfi”: il Paese del P., come lo scrittore amava ricordare nei suoi romanzi, è ricordato con un percorso letterario composto di dodici pannelli informativi. >> Da non perdere Nel centro storico, il Castello Farnese, il Parco Letterario Tommaso Landolfi, la Chiesa di Sant’Antonino e la Casa Landolfi con il suo giardino. >> La curiosità Ricordiamo il Rally Automobilistico di Pico, che raduna ogni anno appassionati da tutta Italia.

>> A tavola Tra i piatti tipici troviamo gli gnocchi di patate, le fettuccine chiamate “fini fini”, il pollo con i peperoni, le sagne e fagioli, la trota arrosto e i piatti di pesce, come gli spaghetti di gamberi di fiume o con sugo di trota. Gustate la pizza fritta, l’agnellone, il capretto, le salsicce e broccoletti, i tanni, simili alle rape, conditi con aglio e olio. Un liquore tipico è la ratafià, preparato con le amarene macerate al sole per quaranta giorni nel vino rosso, unite ad alcool e zucchero.

>> A tavola Tra i piatti tipici, non perdetevi le sagnette con i fagioli, la trippetta o minestra contadina, la carne di maiale o di agnello. Protagonisti del borgo sono l’olio e il vino ma sono ottimi anche i funghi porcini, i tartufi, raccolti nei boschi montani circostanti e i formaggi, le olive e il pane locali.

www.comune.isoladelliri.fr.it

www.comunedipico.it

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Altitudine 192 m. s.l.m. Abitanti 2.800

Patrono Sant’Antonio Martire, 2 settembre Info turistiche Comune Via Umberto I, 23 Tel. 0776 544012 Distanza da Roma 129 km Escursioni Sentieri nei Monti Aurunci e nei Monti Ausoni Da scoprire nei dintorni Grotte di Pastena, Lago di Canterno Riviera di Ulisse Nelle vicinanze Pontecorvo, Pastena, San Giovanni Incarico, Lenola, Campodimele Valori Ambientali Parco Naturale dei Monti Aurunci, Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi Itinerari Religiosi Santuario di Monte Leucio Sport praticabili Cicloturismo, escursioni, trekking, rally Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Antonio Martire, Gara rallystica, settembre Giro delle Abbazie, Santuari e Castelli nel Lazio, agosto Sosta Camper


POSTA FIBRENO P

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Altitudine 430 m. s.l.m. Abitanti 1.139

Patrono Santa Vittoria e Santa Blandina, 19 agosto Info turistiche Comune Piazza Cesare Battisti, 4 Tel. 0776 887282 Distanza da Roma 130 km Escursioni Sentieri nella Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno Da scoprire nei dintorni Abbazia di Montecassino, Terme di Fiuggi, Lago di Canterno, Campo Staffi

rende il nome dal suo lago sottostante questo piccolo borgo considerato un’oasi naturalistica tra le più belle e caratteristiche dell’Italia Centrale. Infatti, le sorgenti del Lago di Posta Fibreno sono copiose e sono famose per il loro colore azzurro intenso. Il lago comprende un’isola galleggiante, una piattaforma di circa trenta metri, ricoperta di vegetazione; la fauna è ricca e le acque del lago sono popolate di rettili, anfibi e numerose specie ittiche, tra le quali il famoso "carpione del Fibreno". Il territorio fa parte della Riserva Naturale Regionale Lago di Posta Fibreno che offre agli appassionati la possibilità di compiere interessanti escursioni e dove vivono oltre cento specie di uccelli. I contadini del luogo attraversano il lago con delle barche caratteristiche, dal fondo piatto, usate fin dai tempi dei Sanniti e chiamate naue (nave).

>> Da non perdere La lussureggiante Riserva Naturale Regionale Lago di Posta Fibreno, con i suoi numerosi sentieri naturalistici. Inoltre, la Villa Gallio del periodo romano, il Museo oggetti da lavoro usati dai "contadini-pescatori". Nelle vicinanze Campoli Appennino, Alvito, Fontechiari, Vicalvi Valori Ambientali Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno, Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise Itinerari religiosi Via Francigena del Sud, Santuario della Madonna della Vittoria Sport praticabili Cicloturismo, escursioni, parapendio, golf, equitazione, sub, birdwatching Manifestazioni ed Eventi Sagra della ranocchia, luglio Manifestazione subacquea nel Lago Fibreno, Festa di Santa Vittoria e Santa Blandina, agosto

>> La curiosità Immersa nel lago, dal 1977, nella località Codigliane, c’è una croce in acciaio e platino realizzata dallo scomparso scultore Pino Bonavenia, che viene riportata in superficie nel corso di una manifestazione chiamata "Festa del crocifisso e del subacqueo". >> A tavola Tra le specialità troviamo gli antipasti di lago, spaghetti alle trote, frittura di spinarelli, gli gnocchi alla crema di ortiche, i ravioli ripieni di ceci con porcini e zafferano e gli strozzapreti con funghi e tartufo. La tradizionale sagra della ranocchia, ogni anno, valorizza i piatti tipici, con il pesce protagonista: ottime la trota al forno o fritta, le linguine ai gamberi di fiume e le rane fritte. www.comune.postafibreno.fr.it

ROCCASECCA S

ovrastata dal Monte Asprano, la cittadina sorge su una collina tra due gole che danno accesso alla Valle di Comino. Fondata nel 994 dall’Abate Mansone, fu ricostruita interamente dopo i bombardamenti della II Guerra Mondiale: oggi è suddivisa in quattro borgate, il Centro, il Castello, il Caprile e Roccasecca Scalo. Nella borgata Castello troviamo la Chiesa di San Tommaso con all’interno affreschi del’400, mentre sotto al colle, dove sorge l’antico borgo abitato, vi è la Chiesa di Santa Maria Assunta, a tre navate. Spostandosi verso il centro storico del borgo si possono ammirare la Chiesa e il Convento di San Francesco, il Palazzo Boncompagni e la Chiesa di Santa Margherita. A Caprile spicca la Chiesa di Santa Maria delle Grazie con la facciata romanica e l’interno in stile barocco: di grande valore sono i suoi due oli su tavola del XVI secolo, la “Visitazione” e la “Madonna di Pompei”, attribuiti al Mazzaroppi, oltre agli affreschi di San Sebastiano, San Rocco e San Tommaso d’Aquino. >> Da non perdere Tra i luoghi più suggestivi segnaliamo la Chiesa della Madonna del Ponte, la Chiesa rupestre di Sant’Angelo in Asprano e la Chiesa di San Pietro a Campea. Interessanti i resti del Castello dei Conti di Aquino del X secolo, la Fontana e la Casa di "San Tommaso D’Aquino". >> La curiosità Alla stazione del borgo troviamo la statua del comico Totò, in onore della sua interpretazione nel film "Il Medico dei Pazzi" nel quale viene citata Roccasecca. >> A tavola Da gustare la trippetta e la minestra di rape, i broccoletti roccaseccani e il peperone cornetto DOP. Per gli appassionati di liquori troviamo la rattafia, a base di visciole che si accompagna a dolci quali le tesechelle o tozzetti, ciambelle al vino e le sfogliatelle roccaseccane fatte con ricotta e cioccolato. www.comune.roccaseccadeivolsci.it

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Altitudine 245 m. s.l.m. Abitanti 7.365

Patrono San Pietro Martire, 29 aprile Info turistiche Comune Via Roma Tel. 0776 569911 Distanza da Roma 128 km Escursioni 44 sentieri tra Monte Cairo e le Gole del Melfa, il Tracciolino Da scoprire nei dintorni Abbazia di Montecassino, Valle del Liri, Valle di Comino Nelle vicinanze Castrocielo, Colfelice, Colle San Magno, Pontecorvo, Rocca d’Arce, Santopadre, San Giovanni Incarico, Cassino Valori Ambientali Falesia di Caprile, le Gole del Melfa Itinerari Religiosi Cammino delle Abbazie, Cammino di Benedetto Sport praticabili Trekking, mountain biking, canoa, torrentismo, arrampicata, passeggiate a cavallo Manifestazioni ed Eventi Festa S.Pietro Martire, aprile Festival Severino Gazzelloni, settembre Sagra del Broccoletto, dicembre Sosta camper


PRATICA DI MARE

CISTERNA DI LATINA

MONTE SAN BIAGIO

VALLECORSA S

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Altitudine 350 m. s.l.m. Abitanti 2.643

Patrono San Michele Arcangelo, 29 settembre

Info turistiche Comune Piazza Vittime Civili di Guerra Tel. 0775 679017 Distanza da Roma 113 km Escursioni Castello di Acquaviva (Vallecorsa vecchia) Itinerari sui Monti Lepini Da scoprire nei dintorni Lago di Fondi, Abbazia di Casamari Nelle vicinanze Castro dei Volsci, Monte San Biagio, Fondi, Lenola, Fondi, Amaseno Valori Ambientali Monti Lepini ed Ausoni Itinerari religiosi Santuario della Madonna della Sanità Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Concorso Nazionale di canto corale Sacro, maggio Festa San Michele, settembre Giornata dell’olio di oliva e della bruschetta, dicembre/gennaio

otto lo sguardo del Monte Calvilli nasce questo borgo immerso nella Valle degli Ausoni: tra la folta coltivazione di ulivi si trovano terrazzamenti su muri a secco (a macéra), unici nel proprio genere, che s’inerpicano fino ai massicci rocciosi. Città dell’olio, Vallecorsa trae le sue origini da un castello della Contea di Fondi intorno al IX secolo. Al periodo medioevale risalgono anche la cinta muraria, le tre porte e le chiese principali tra le quali ricordiamo la Chiesa di Sant’Angelo dove si può ammirare un polittico di Jacopo Zucchi. Nel centro storico si trova la casa della Santa Maria De Mattias, fondatrice delle Suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue. Strutture medievali d'interesse architettonico sono la Porta Missoria con gli ‘scaluni’, dove muore nel 1412 Isabella Caetani, contessa di Fondi, la Porta di Suso e la Porta Sant'Angelo.

>> Da non perdere Il Castello, la scalinata dell’Arelle, che da Piazza Plebisicito porta fino alla montagna oltre l’abitato e famosa per la sua pendenza, per le abitazioni in pietra che la costeggiano e per i portali lavorati. Le Chiese di Sant’Angelo e San Martino; interessante anche il Museo Civico Demoetnoantropologico e la Casa della Santa Maria De Mattias. >> La curiosità Nel 1960 il regista Vittorio De Sica girò una scena del suo capolavoro “La ciociara”, con Sophia Loren, proprio a Vallecorsa presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. >> A tavola Caratteristici sono l’olio di oliva di Vallecorsa, le marzoline, tipico formaggio di capra, e la menèsta a fasuori (zuppa di fagioli); da assaggiare anche la padèlle, un impasto di farina e acqua cotto in olio bollente; tra i dolci gli scazzotti e il tortero, il tipico dolce pasquale. CITTÀ DELL’OLIO www.comune.vallecorsa.fr.it

LENOLA FONDI

MINTURNO

FORMIA

RIVIERA DI ULISSE, COSTIERA DI ENEA E ISOLE PONTINE COSA VEDERE

COSA GUSTARE

COSA FARE

>> Parco Nazionale del Circeo

>> Olio Extravergine d’oliva Colline Pontine DOP

>> Escursioni al Lago di Fogliano

>> Cisterna di Latina, Giardini di Ninfa

>> Mozzarella e Ricotta di Bufala Campana DOP

>> Formia, il Cisternone

>> Parco Naturale dei Monti Aurunci

>> Vino Moscato di Terracina DOC

>> Pratica di Mare, Museo Archeologico di Lavinium

>> Pomodoro “Fondano” di Fondi

>> Parco Regionale Riviera di Ulisse e Area Protetta di Giànola e del Monte di Scauri

>> Salsiccia al Coriandolo di Monte San Biagio PAT

>> Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi

>> Nocino San Giovanni Battista di Lenola

>> Complesso archeologico di Minturnae >> Area Marina Protetta Isola di Ventotene e Santo Stefano >> Abbazia di Fossanova >> Abbazia di Valvisciolo a Cisterna di Latina >> Tomba di Cicerone a Formia >> Resti urbani della città romana a Formia >> La Giudea e il Museo ebraico di Fondi

>> Mini Tiella di Gaeta PAT

>> Struffoli di Sezze e Lenola PAT

>> Itinerari nell’Oasi Blu di Giànola >> Lenola, Scalinata della Pace >> Passeggiate nella Sughereta di San Vito >> Escursione al Monumento Naturale di Campo Soriano >> Escursioni alle Isole Pontine >> Scuola e campionati di vela >> Visita alle scale segrete di Castellone a Formia >> Parco Naturale dei Monti Aurunci >> Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi


CISTERNA DI LATINA P

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Altitudine 77 m s.l.m. Abitanti 36.868

Patrono San Rocco, 16 agosto Info turistiche Comune Via Zanella, 1 Tel. 06 968341 Distanza da Roma 68 km Escursioni In bicicletta nel Parco Nazionale del Circeo, Lago di Fogliano Da scoprire nei dintorni Tempio di Ercole a Cori, Abbazia di Valvisciolo, Area archeologica Antica Norba Nelle vicinanze Aprilia, Velletri, Latina, Artena, Cori, Norma, Sermoneta Valori Ambientali Giardino di Ninfa, Monumento Naturale di Torrecchia Vecchia, Parco Nazionale del Circeo Itinerari Religiosi San Paolo e Tres Tabernae, Via Francigena del Sud Sport praticabili Cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Rocco, Giostra del Saraceno e Palio dell’anello, agosto Fiera della Ricalata, ottobre Sosta camper

osta sulla Via Appia, lungo l’itinerario di San Paolo verso Roma, Cisterna di Latina conobbe il suo massimo splendore sotto il dominio della famiglia Caetani che ne ampliò il territorio fino al Lago di Fogliano. Secondo la tradizione il nome si riferisce alla presenza di una cisterna che l’imperatore Nerone fece costruire per l’approvvigionamento di acqua nella zona. Immerso nel verde e nelle suggestive atmosfere dei laghi circostanti, il borgo è ricco di storia, arte e grandi aree naturali, con il Castello di Torrecchia Vecchia, trasformato in un giardino privato e in seguito valorizzato da giochi d’acqua, creazioni floreali e opere artistiche. Il Bosco di Filetto è quanto rimane di una riserva di caccia dei Caetani che si estendeva lungo la vasta area oggi compresa fra via Tivera, il quartiere San Valentino e la località Torrecchia: il sito conserva diverse rovine romane e medievali oltre a una splendida grotta di travertino. >> Da non perdere Il cinquecentesco Palazzo Caetani, con le gallerie sotterranee inesplorate, rifugio durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale; la Chiesa di Santa Maria Assunta, con le importanti ceramiche che arredano il portale e l’abside; il Monumento naturale Giardino di Ninfa che comprende un giardino botanico tra i più belli d’Italia che fa parte del sistema delle Oasi Affiliate del WWF. >> La curiosità È la patria dei butteri, i cow boys locali delle mandrie di bufali: Cisterna mantiene viva questa tradizione con esibizioni e manifestazioni equestri. È stato inoltre il centro nevralgico, negli anni ‘30 del ‘900, della bonifica delle Paludi Pontine, divenute poi una fertile pianura.

FONDI L’

arco lunare del Lago di Fondi caratterizza questo splendido borgo situato ai piedi dei Monti Aurunci e Ausoni. Fondata, secondo la leggenda, da Ercole, nel nucleo urbano mantiene le tracce della sua storia: l’impianto urbanistico romano e il quartiere ebraico; le mura medievali e il Castello, fatti erigere dalla famiglia Caetani; le numerose chiese. Vicinissimo alla costa bassa e sabbiosa, orlata in alcuni tratti da una duna litoranea ancora ben conservata. Fondi, per tutte le sue meraviglie monumentali e naturali, è stata elogiata da scrittori e poeti di epoche diverse come J. W. Goethe che scrisse: “…nulla è più ridente di questa piccola plaga di terra fertile, […], quasi ovunque, dagli alberi pendono le arance; i seminati, tutti di grano, sono verdi, nei campi gli ulivi…”.

>> Da non perdere Il Museo Civico, il Castello Caetani, rinascimentale, il Palazzo del Principe, la Chiesa di San Pietro del XII secolo e quella di Santa Maria Assunta, oltre ad un bellissimo dipinto su tavola del 1501 dello Scacco e un pulpito cosmatesco. Infine, l’Abbazia di San Magno.

Altitudine 8 m s.l.m. Abitanti 39.809

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Patrono Sant’Onorato, 10 ottobre Info turistiche Comune Via San Francesco, 4 Tel. 0771 5071 Distanza da Roma 130 km Escursioni Quercia del Monaco Acquaviva, Monte delle Fate Da scoprire nei dintorni Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, Sughereta di San Vito Nelle vicinanze Terracina, Monte San Biagio, Vallecorsa, Lenola, Capodimele, Itri, Sperlonga, Gaeta Valori Ambientali Monumento Naturale Mola della Corte, Monti Aurunci, Monti Ausoni e Lago di Fondi

>> La curiosità “Giorni d’amore”, il film del regista Giuseppe de Santis, nato proprio a Fondi, è stato girato in queste zone, con Marcello Mastroianni nei panni di un giovane fondano.

>> A tavola Non perdete l’occasione di gustare la ricotta di bufala Campana DOP, il cuore di carciofo alla maggiorana, la mozzarella fritta e le fettuccine alla papalina, una variante della pasta alla carbonara voluta da Papa Pio XII, prosciutto crudo e parmigiano al posto di pancetta e pecorino. Zona di eccellenze, si producono tra l’altro l’olio extravergine di oliva Colline Pontine DOP, vini DOC come Castelli Romani e i kiwi IGP.

>> A tavola Oltre alle specialità di mare, con i gustosi sotè di cozze e vongole e le fritture miste di pesce, non potete non assaggiare la pasta con olive e zucca, la mozzarella e la ricotta di bufala Campana, entrambe DOP, la calamita del Lago di Fondi PAT e il famoso “pomodoro Fondano”. Per i più golosi, i mustaccioli, ricoperti da una glassa di cioccolato.

www.comune.cisterna-di-latina.latina.it

www.comunedifondi.it

Itinerari Religiosi Cammino Madonna della Rocca Sport praticabili Cicloturismo, nuoto, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa Medievale e Palio di Fondi, giugno Fondi Film Festival, settembre Festa di Sant’Onorato, ottobre Sosta camper


FORMIA

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Altitudine 19 m s.l.m. Abitanti 38.127

Patrono Sant’Erasmo e San Giovanni Battista, 2 e 24 giugno Info turistiche Comune Via Vitruvio, 190 Tel. 0771 7781 Distanza da Roma 148 km Escursioni Monte Redentore, Sentiero Natura e Giardino delle Farfalle Da scoprire nei dintorni Frazione di Maranola, Terme di Suio, Santuario della Santissima Trinità e Montagna Spaccata, Gaeta

Nelle vicinanze Gaeta, Itri, Esperia, Sperlonga, Spigno Saturnia, Minturno Valori Ambientali Area Protetta e Oasi blu di Gianola, Parco Naturale dei Monti Aurunci, Parco Naturale Regionale di Gianola e del Monte di Scauri Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud Sport praticabili Cicloturismo, trekking, deltaplano, parapendio Manifestazioni ed Eventi Festa di Sant’Erasmo e San Giovanni Battista, giugno Festa della birra, agosto Giornata dell’albero, ottobre Sosta camper

P

rotetta dalle verdi colline circostanti e dal monte Altino, sorge questo centro balneare di antiche tradizioni, con un clima mite e un vasto patrimonio artistico e culturale; è considerata una delle più antiche città del sud pontino, ricca di resti romani, tra ville ed antiche tombe, tra le quali troviamo quella di Cicerone. Nel cuore del Golfo di Gaeta, Formia (dal greco hormiai, ossia “approdo”) è un importante nodo di transito con la stazione ed il porto commerciale, ed è compresa tra le spiagge di Vindicio, ad occidente, e quelle di Acquatraversa, Santo Janni e Giànola, ad oriente. Il borgo è una perla architettonica con il quartiere medioevale di Castellone, il porticciolo romano di Giànola, la fontana romana ai bordi della Via Appia, i resti dell’acquedotto e del teatro romano e il quartiere marinaro e commerciale di Mola, con la grande torre medioevale. >> Da non perdere Si segnalano il Castellone medioevale, il Museo Archeologico Nazionale e il porticciolo romano di Caposele; i visitatori potranno ammirare anche la Chiesa di Sant’Erasmo, sede episcopale dal IV al IX secolo, e quelle di Santa Maria della Noce e di San Rocco. >> La curiosità Il suggestivo “Cisternone Romano”, I sec. a.C., è un’imponente struttura longitudinale composta da file di pilastri che suddividono l'ambiente in quattro navate con volte a crociera. Importante testimonianza dell’ingegneria idraulica romana è seconda per grandezza solo a quella di Istanbul. A Formia ha sede il centro di Preparazione Olimpica del Coni. >> A tavola Da gustare la mini tiella di Gaeta PAT, una piccola pizzetta farcita, l’insalata di fave e lenticchie, i paccheri con porcini e mazzancolle e la pezzogna al forno con le patate, ottimo pesce locale tipico della zona. Molto buoni sono i formaggi e latticini, dal formaggio pecorino DOP, alla ricotta romana, e la mozzarella di bufala Campana DOP. www.comune.formia.lt.it

LENOLA C

ircondato dai Monti Ausoni, il borgo si affaccia sulla piana di Fondi, con l'omonimo lago, in un connubio tra natura e arte tra i più affascinanti; Vittorio Emanuele III disse che tra i monti, le piane, il lago, il mar Tirreno e le isole Pontine, lo sfondo rappresentava “il panorama più bello d’Italia”. Lenola è vicina al mare, ma permette comunque di godere del fresco verde delle montagne circostanti; il nucleo urbano medioevale occupa la parte più alta della collina e comprende una cinta muraria con le abitazioni vicine le une alle altre, stretti vicoli e gradinate che salgono fino al Palazzo Baronale. Sulla sommità del colle che sovrasta il centro storico troviamo il Santuario della Madonna del Colle collegato al borgo dalla lunga “scalinata della pace” e circondato da alberi secolari, immersi nella natura incontaminata del Parco Naturale dei Monti Aurunci.

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Altitudine 425 m s.l.m. Abitanti 4.189

Patrono San Giovanni Battista, 24 giugno Info turistiche Comune Via Municipio, 8 Tel. 0771 59581 Distanza da Roma 135 km

>> Da non perdere Le Chiese di San Giovanni Evangelista, di Santa Maria Maggiore, di Santa Croce, della Madonna del latte e delle Benigne Grazie. Interessanti anche le Rovine di Ambrifi e di Acquaviva. >> La curiosità La “Scalinata della Pace” è formata da 110 scalini: di questi ben 83 contengono mosaici aventi per argomento il tema della pace, realizzati su bozzetti di artisti di tutto il mondo. >> A tavola Meritano un assaggio gli spaghetti di asparagi selvatici, la “pettella e fasuoli” (pasta e fagioli). Tra le tipicità troviamo gli struffoli, i broccoli strascinati e il buon olio extra vergine d’oliva Colline Pontine DOP; da annotare anche i taralli con semi di anice e i tortieri, ciambelle con lo zucchero. Per gli amanti dei liquori, segnaliamo il nocino di San Giovanni Battista, ottenuto dall’infusione delle noci nell’alcol. Tra i prodotti tradizionali PAT, ottimi gli struffoli di Sezze e Lenola, tra i DOP la mozzarella e la ricotta di bufala Campana. CITTÀ DELL’OLIO www.comune.lenola.lt.it

Escursioni Monumento Naturale di Campo Soriano, Monumento Naturale Quercia di Monaco - Acquaviva Da scoprire nei dintorni Grotte di Pastena, Monte Appiolo, Ambrifi, Lago di Fondi Nelle vicinanze Fondi, Vallecorsa, Sperlonga, Monte San Biagio, Pastena, Pico, Campodimele Valori Ambientali Parco Naturale dei Monti Aurunci, Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi Sport praticabili Cicloturismo, trekking, escursioni Manifestazioni ed Eventi Festa di San Giovanni Battista, giugno Sagra della trebbiatura, luglio Estate Lenolese, agosto


MINTURNO D

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Altitudine 141 m s.l.m. Abitanti 19.783

Patrono Madonna delle Grazie, 1 settembre

Info turistiche Comune Via Principe di Piemonte Tel. 0771 6608200 Distanza da Roma 160 km Escursioni Parco Naturale Regionale dei Monti Aurunci Da scoprire nei dintorni Terme di Suio, Abbazia di Montecassino, Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, con i resti della Villa di Tiberio Nelle vicinanze Formia, Spigno Saturnia, Coreno Ausonio, Santi Cosma e Damiano, Castelforte Valori Ambientali Area protetta di Giànola e del Monte di Scauri Itinerari Religiosi Via Francigena del Sud Sport praticabili Cicloturismo, trekking, escursioni, sub, pesca, surf, tennis, vela Manifestazioni ed Eventi Sagra delle Regne, luglio Festa della Madonna delle Grazie, settembre Sosta camper

i origine aurunche e romane, è posto su un colle dominante le due frazioni marittime di Scauri e di Marina di Minturno. Il luogo conserva i resti dell’antica città di Minturnae, un‘area dal grandissimo valore storico-monumentale con il Teatro, i templi, il foro repubblicano, il foro imperiale, il capitolium, le tabernae, il macellum, l’antiquarium e l’impianto termale. Sorto lungo il tragitto della Via Appia, il borgo si estendeva sulla sponda destra del fiume Garigliano, oggi attraversato da un antico ponte edificato dai Borboni nel 1832. Il centro storico è legato alla tradizione medioevale con il Castello Baronale dove soggiornarono, tra gli altri, San Tommaso d’Aquino, Isabella Colonna e Giulia Gonzaga. A Scauri si trova la “Torre dei Molini” del XIV secolo, mentre nell’Area Protetta di Giànola e del Monte di Scauri si possono ammirare i resti della città ausone di Pirae e le rovine della villa romana del console Marco Emilio Scauro.

>> Da non perdere Oltre al complesso archeologico di Minturnae, il Cimitero di Guerra Inglese e il Castrum Argenti; segnaliamo inoltre, la Chiesa di San Pietro e la Chiesa di San Francesco con l’affresco della Madonna delle Grazie. >> La curiosità Secondo alcuni il nome Minturnae risale a Minòtauros (Minotauro), dio cretese; secondo altri, invece, il nome Minturno nella radice e nel suffisso possiede derivazioni etrusche da Mintur (sole bruciante).

MONTE SAN BIAGIO I

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l nucleo di case ed edifici del borgo poggiano sulla nuda roccia di una collina che si distacca appena dal Monte delle Fate (1090 m) e dal Monte Calvo (1038 m); le strade sono strette e diventano gradinate fino ad arrivare al castello dal quale si può ammirare uno splendido panorama sul Lago di Fondi. La prima citazione del “castellum Monticelli” risale all'anno 1099 quando il nobile Crescenzo, abitante nella fortezza di Monticelli, vendette un appezzamento di terreno per costruire una casa nell'interno di Castro Asprano. Nacque così il castrum Monticelli: dopo l’unità d’Italia, il comune assunse il nome di Monte San Biagio, in onore del santo patrono. Nel territorio, ricco di tradizione storica ed enogastronomica, si trovano diversi mausolei di età romana tra i quali quello dell’imperatore Galba, dalla forma quadrangolare innalzata con grosse pietre, al quale Monte San Biagio si onora di aver dato i natali.

Altitudine 133 m s.l.m.

>> Da non perdere Tra gli edifici più importanti, il Castello del 1099 costruito sui ruderi di una fortezza di un tempio romano e la Chiesa dedicata a San Giovanni Battista che conserva un dipinto su tavola di Cristoforo Scacco, del 1503. Degni di nota anche la Porta San Rocco con le iniziali di Gesù, Maria e Maddalena incise sulla chiave di volta, il Portico dello Scacco e la Chiesa di Sant’Antonio Abate del 1100.

Distanza da Roma 120 km

>> La curiosità La “sughereta san Vito” (300 ha.) è stata classificata come aerea di interesse naturalistico ed è l’unica in Italia con querce da sughero ad alto fusto.

>> A tavola Tutti da gustare i piatti a base di pesce, il risotto alla pescatora, la zuppa, gli spaghetti ai frutti di mare; altre delizie sono la ricotta di bufala campana DOP, i fegatini aromatici al sugo, le fronne e patate, il pangiallo e le ciambelle ruzze.

>> A tavola Famosa è la salsiccia al coriandolo di Monte San Biagio PAT, caratteristico insaccato, e tra i prodotti tipici i gamberi del Lago di Fondi, gli asparagi selvatici e il formaggio marzolina prodotto con il latte di capra bianca. Per gli amanti del vino da sottolineare il Moscato di Terracina DOC, dall’inebriante aroma.

www.comune.minturno.lt.it

www.comunedimontesanbiagio.it

Abitanti 6.286

Patrono San Biagio, 3 febbraio Info turistiche Comune Via Roma, 1 Tel. 0771 5689200

Escursioni Monumento Naturale di Campo Soriano Da scoprire nei dintorni Sughereta San Vito, Grotte di Pastena, Giardino di Ninfa, Area Archeologica di Minturnae Nelle vicinanze Terracina, Sonnino, Amaseno, Vallecorsa, Fondi Valori Ambientali Monumento Naturale del Lago di Fondi, Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lagi di Fondi Sport praticabili Escursioni, cicloturismo, trekking Manifestazioni ed Eventi Festa di San Biagio, febbraio Festa della Sughereta, agosto Sagra del Moscato, settembre Sosta camper


PRATICA DI MARE N

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Altitudine 108 m s.l.m.

Abitanti 62.966

Patrono San Benedetto da Norcia, 11 luglio Info turistiche Comune Piazza Indipendenza, 1 Tel. 06 911461 Distanza da Roma 35 km Escursioni Bosco del Pigneto e della Sughereta Da scoprire nei dintorni Lago di Fogliano, Porto di Traiano, Area Archeologica dell’Antica Lavinium

ei pressi di Pomezia troviamo questo suggestivo borgo con un centro abitato a forma di vicus, ossia un aggregato di case, nei pressi di un castello. Patricam è citata nella bolla di Papa Gregorio VII del 1074 quando, con il titolo di Civitas, venne confermata per intero all'abbazia di San Paolo fuori le mura a cui era stata donata da Papa Marino I sul finire del IX secolo; successivamente venne costruito il Castello, a pianta pentagonale irregolare, sullo stile medioevale-romanico. Il Comune di Pomezia è inserito nell’Agro Romano e si estende a sud di Roma, con ai lati la veduta dei Castelli Romani e del Mar Tirreno. Nel 2005 è stato istituito il Museo Archeologico “Lavinium” con reperti dell’antico centro laziale: gli scavi del 1957, condotti dall’Università della Sapienza di Roma, hanno permesso di identificare una serie di strutture dell’antica Lavinium, tra cui il Santuario delle Tredici Are, l’Heroon di Enea, un tumulo sepolcrale, le mura, una porta della città, le terme, ed un deposito votivo dedicato a Minerva. >> Da non perdere Il Museo di Pratica di Mare, il Museo Archeologico “Lavinium”, la Chiesa di San Pietro Apostolo, con la tela intitolata al santo, l’aeroporto militare Mario de Bernardi, dove si può visitare la sede centrale del Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare.

Nelle vicinanze Roma, Ostia Antica, Ardea, Anzio, Nettuno Valori Ambientali Parco Regionale dei Castelli Romani, Tenuta Presidenziale di Castelporziano Sport praticabili Cicloturismo, escursioni, trekking, vela, kitesurf Manifestazioni ed Eventi Festa di San Benedetto da Norcia, luglio Festa dell’Assunta, agosto Sosta camper

>> La curiosità Nel piccolo cimitero del borgo è sepolto il regista Sergio Leone che fin dagli anni ‘60 aveva iniziato a girare scene di film western nella zona di Pratica di Mare. >> A tavola Ottimi i carciofi fritti, gli gnocchi alla romana, le cipolline in agrodolce, fegatini aromatici e i frascarelli, conditi con sugo, melanzane e salsiccia; da non perdere il fritto alla romana, con una pastella composta da uovo, acqua gassata, farina e sale. Tra i prodotti agroalimentari tradizionali ottima la burrata di bufala PAT. www.comune.pomezia.rm.it


REFERENZE FOTOGRAFICHE In copertina Bandella sinistra: l Laura Costantina Sechi, Lago del Salto - Rieti Bandella destra: l Valerio Mei, Roccantica - Rieti Pagina 7 l Andrea Palma, Santa Severa - Roma l Matteo Pizzi, Castel di Tora - Rieti l Maria Patrizia Ciccarelli, Lago di Postafibreno - Frosinone l Pietro Marchetti, Roviano - Roma l Daniele Giaffreda, Ninfa - Latina l Marco Cassar, Abbazia di Farfa - Rieti

TUSCIA E MAREMMA LAZIALE

Apertura: Fotolia Acquapendente: Pippo-b/wikimedia (apertura), James Good/wikimedia (lat.), Lisa Koivu/flickr (a tavola) Blera e Civitella Cesi: C laudius Ziehr/wikimedia (apertura), Croberto68/wikimedia (descrizione), Iversen Rönnlund/wikimedia (lat.), l Giorgia Bisignano (a tavola) Canepina: Comune (apertura, lat.) Claudia Celli Simi/flickr (a tavola) Capranica: Croberto68/wikimedia (apertura, descrizione), Luigi Guarino/flickr (lat.) Pixabay (a tavola) Castiglione in Teverina: Comune (apertura, lat.), Pixabay (a tavola) Celleno: Vitmalinovsky/wikimedia (apertura), Comune (descrizione), Carla Simeoni/flickr (lat.), tusciawelcome (a tavola) Cellere: Pro loco (apertura), Agenzia Regionale per il Turismo (lat.), Pixabay (a tavola) Ceri: Alessandra/flickr (apertura, descrizione), Sergio Russo/flickr (lat.), l Maria Scura (a tavola) Civita Castellana: Supermiagolator/flickr (apertura), Thomas Alan/flickr (lat.), Pixabay (a tavola) Corchiano: Thomas Alan/flickr (apertura, lat. ), Pixabay (a tavola), tusciaweklcome (lat.) Gallese: Elinda Pilli (apertura), Croberto68/wikimedia (lat.), Bellazio (a tavola) Gradoli: tusciaunicard.it (apertura), Passion Leica/flickr (lat.), originalitaly.it (a tavola) Grotte di Castro: Ayers/wikimedia (apertura), Comune (lat.), Comune (a tavola) Montalto di Castro: Comune (apertura, descrizione), Pietro Carai (lat.), Nicola Quirico/wikimedia (a tavola) Onano: Pro loco (apertura, lat.), Ayers/wikimedia (la curiosità), l Simona Riccitelli (a tavola) Proceno: Ziegler175/wikimedia (apertura), Salvatore Capraro (lat.), Pro loco (a tavola) San Martino al Cimino: B ellazio (apertura), Giorgio Rodano/flickr (descrizione), Blackcat/wikimedia (lat.), l Maria Angela Contenta (a tavola) Santa Severa: Deni2/flickr (apertura), Ra Boe/wikimedia (lat.), Jeffrey Chiang/flickr (a tavola) Tolfa: Melanie Bateman/flickr (apertura), Charles Roffey/flickr (lat.), Ra Boe/wikimedia (descrizione), Pixabay (a tavola) Valentano: C omune (apertura), Sergio De Ferra/wikimedia (lat.), Maurizio Firmani/wikimedia (da non perdere), Elisa Pontuale (laterale) Vallerano: Croberto68/wikimedia (descrizione), Altotemi/flickr (lat.), Pixabay (a tavola) Vasanello: Fabio Maracci/Comune (apertura, descrizione, a tavola), Andy Pixel/flickr (lat.), Vetralla: Anna Polidori (apertura), Bellazio (a tavola), Croberto68/wikimedia (lat.) Vignanello: Pro loco (apertura), Mtl1969/wikimedia (descrizione, lat.), Pixabay (a tavola)

SABINA

Apertura: Fotolia Cantalice: Comune (apertura), quotidiano.net (a tavola), Pro loco (lat.) Casaprota: Theloke/wikimedia (apertura), Pro loco (a tavola, lat.), Roberto Proveda/flickr (descrizione) Cittareale: C omune (apertura), Agenzia Regionale per il Turismo (descrizione, lat.), Pixabay (a tavola) Colle di Tora: Comune (apertura), Alessandro/flickr (descrizione), Fotolia (a tavola) Contigliano: Raffaella Falcetti (apertura), Comune (descrizione, lat.), FoodInItaly (a tavola) Cottanello: Manuelarosi/wikimedia (apertura, descrizione, lat.), Morail/ flickr (da non perdere) Frasso Sabino: Comune (apertura, lat.), Alessandro/wikimedia (descrizione), l Roberto Antonini (a tavola) Greccio: Agenzia Regionale per il Turismo (apertura), Gunnar Back Pederson/wikimedia (lat.) Christofer John SSF/flickr (da non perdere), Veronica De Angelis (a tavola) Mompeo: P ro loco (apertura, lat.), Agenzia Regionale per il Turismo (descrizione), l Alessandra Ciangherotti (curiosità), Pixabay (a tavola) Monteleone Sabino: Dan Diffendale/flickr (apertura, lat.), Comune (descrizione), Patafisik/wikimedia, l Michele Bondini (a tavola) Montelibretti: Comune (apertura), MM/wikimedia (descrizione), l Maria Cristina Berruti (a tavola) Montenero Sabino: visitlazio.com (apertura), Simone Tagliaferri/flickr (lat.), Pixabay (a tavola) Morro Reatino: Mikel Baqli (apertura), Pro loco (lat.), Pixabay (a tavola) Nerola: Agenzia Regionale per il Turismo (apertura), MM/wikimedia (lat.), Salvo Brasil/wikimedia (a tavola) Petrella Salto: Emanuela Loddo/Comune (apertura), Luca Verzulli/flickr (lat.), l Erica Paris (a tavola) Poggio San Lorenzo: Comune (apertura, lat.), Pixabay (a tavola) Posta: Agenzia Regionale per il Turismo (apertura), Pro loco (lat.) Rivodutri: rurality.it (apertura), Pro loco (descrizione), Simone Tagliaferri/flickr (lat.), l Silvano Cermola (a tavola) Rocca Sinibalda: A ngela Vecchione (apertura), l Dina Dominici (descrizione), Comune (lat.), l Eleonora Caprari (a tavola) Roccantica: Aurelio Candido/flickr (apertura), l Veronica Giagnorio (lat.), Pixabay (a tavola) Scandriglia: Agenzia Regionale per il Turismo (apertura), Comune (lat.), Pixabay (a tavola) Toffia: Raffaele Birnardo (apertura), Comune (lat.), Pixabay (a tavola) Torri in Sabina: L amberto Zannotti/wikimedia (apertura), Agenzia Regionale per il Turismo (descrizione), Budarsan/flickr (lat.), Pixabay (a tavola)

l

Concorso Fotografico BelLazio

REFERENZE FOTOGRAFICHE VALLE DELL’ANIENE E VALLE DEL TEVERE

Arsoli: Altotemi/flickr (apertura), Luca Verzulli/flickr (lat.), Comune (a tavola) Campagnano di Roma: V essia Matteo/wikimedia (apertura, descrizione), Livioandronico2013/wikimedia (lat.), Cristina La Carruba/flickr (a tavola) Capena: Russ London/wikimedia (descrizione), Bill Thomson (apertura), Thomas Alan/flickr (lat.), wikimedia (a tavola) Ciciliano: Comune (apertura, lat.), Raffaele Birnardo (descrizione) Fiano Romano: Alfredo Morlacchi (apertura), Pippo-b/wikimedia (lat.), Fotolia (a tavola) Filacciano: Agenzia Regionale per il Turismo (lat.), Flavia Conidi/flickr (a tavola) Formello: MM/wikimedia (apertura), l Gianluca Coccia (a tavola) Jenne: Fotolia (apertura), Comune (descrizione, lat.), Chiara/flickr (a tavola) Licenza: l Maurizio Valentini (apertura, lat.), l Claudio Capparelli (a tavola) Mazzano Romano: M. Korhoner/flickr (apertura), l M. Assunta Venturi (descrizione), Fotolia (a tavola), Fugzu/wikimedia (lat.) Nazzano: Sirio Santodonato (apertura), culturalazio.it (lat.), l Anna Doddi (a tavola) Poli: Comune (apertura), Pippo-b/wikimedia (lat.), Michela Simoncini (a tavola) Ponzano Romano: Pippo-b/Wikipedia (apertura), l Riccardo Cuppini (lat.) Fugzu/wikimedia (a tavola) Rocca Canterano: Fotolia (apertura), Luca Verzulli/flickr (lat.) Rocca Santo Stefano: Comune (apertura, lat.), Paolo Piscolla/wikimedia (a tavola) Roiate: Comune (lat.), Pixabay (a tavola) Roviano: Luca Verzulli/flickr (apertura, descrizione), Federica Tacchia (lat.) Sant’Oreste: Pro loco (lat.), Giorgio Minguzzi (a tavola) Saracinesco: Cosimo Roams/flickr (apertura), Raffaele Ferreri (lat.), Comune (a tavola) Torrita Tiberina: Mac9/wikimedia (apertura), Pro loco (descrizione, lat.), Pixabay (a tavola), wikimedia (da non perdere)

ROMA E DINTORNI

Apertura: l Giovanni Sarrocco Castello di Porto: Giovanni Garofoli - www.tesoridellazio.it (apertura), Pixabay (a tavola) Isola Farnese: Luciano Mollica (apertura), Giulia Gasparro/flickr (lat.), Croberto68/wikimedia (lat.) Ostia Antica: Fotolia (apertura), Claudia Grappasonni (lat.), Francesco Costanzo (lat.), Pixabay (a tavola) Santa Maria di Galera: C roberto68/wikimedia (apertura, descrizione, lat.), Martina Vizzani (lat.), Pixabay (a tavola)

CASTELLI ROMANI, MONTI PRENESTINI E LEPINI

Apertura: l Piero Ceccaroni Albano Laziale: Deblu68/wikimedia (apertura e lat.), l Giancarlo Magni (a tavola) Capranica Prenestina: B rega76/wikimedia (apertura), Rgiannotti1/wikimedia (lat.), Adriano Di Benedetto (lat.), Agenzia Regionale per il Turismo (a tavola) Casape: Libero.it (apertura), castelliere.blogspot (descrizione), Pro loco (a tavola, lat.) Colonna: Comune (apertura), Pro loco (a tavola e descrizione), Simone Ramella/flickr (lat.) Gallicano nel Lazio: Gengish Skan/flickr (apertura, lat., a tavola) Gavignano: Bade Mills/wikimedia (apertura, descrizione, lat.), Javier Lastras/wikimedia (a tavola) Gorga: Pro loco (apertura, descrizione, lat.) Priverno: Giuseppe Sciscione - Associazione “Ladri di Luce”/ProLoco (apertura), l Francesco De Marchis (lat.), Piergiorgio Mariniello/flickr (da non perdere), Fotolia (a tavola) Rocca di Cave: Mario Petrone/flickr (apertura), Pro loco (lat.), Pixabay (a tavola) Rocca Massima: Comune (descrizione), Daniele Muscetta/flickr (lat.), Paolo De Simoni (a tavola) Roccagorga: Comune (apertura, lat.), flickr (a tavola) Roccasecca dei Volsci: Pro loco (apertura), Comune (lat.), Fotolia (a tavola) Zagarolo: A. Buda (apertura), Alessandro Vergari (lat.), Lplt/wikimedia (descrizione), Turismo Zagarolo (a tavola)

CIOCIARIA

Alvito: F otolia (apertura), Wento/wikimedia (lat.), Delaque79/flickr (descrizione), Agenzia Regionale per il Turismo (a tavola) Amaseno: Comune (apertura), Pippo-b/wikimedia (lat.), Giacomo bruni (a tavola) Aquino: Carlo Caparrelli (apertura), Tilly Sfortunato/flickr (descrizione), Anna Di Cesare (a tavola, lat.) Ausonia: Manuela Marrocco (apertura, lat.), Filnik/wikimedia (descrizione), Rollopack/wikimedia (a tavola) Campoli Appennino: Agenzia Regionale per il Turismo (apertura), Pietro Scerrato/wikimedia (lat.), Manuela Marrocco (a tavola) Castro dei Volsci: Comune (apertura), Angelo Martedì (lat.), Pro loco (da non perdere), Laura Lorenzo (a tavola) Castrocielo: Francesco Camplani/wikimedia (apertura), Comune (lat.), Pro loco (a tavola) Esperia: Carlo Iossa/wikimedia (apertura), Francesca Brugnoli/flickr (a tavola, lat.) Ferentino: Pietro Scerrato/wikimedia (apertura, da non perdere), Luigi Strano/flickr (lat.), Necopunch/flickr (a tavola) Filettino: Smiley Toerist/wikimedia (apertura), Giancarlo Magni (descrizione), Dante De Sire (lat.) Fiuggi: Altotemi/flickr (apertura), Dav518/wikimedia (lat.), visitlazio.com (a tavola) Guarcino: Comune (apertura), MM/wikimedia (lat.), Pasquale Calicchia (a tavola) Isola del Liri: E ugenio Roscilli (apertura), Ermanno Salvatore (descrizione), Cinnamonroll/flickr (lat.), Luca Nebuloni/flickr (a tavola) Pico: Comune (apertura, descrizione, lat.), Pixabay (a tavola) Posta Fibreno: Pro loco (apertura), Wento/wikimedia (descrizione), Comune (lat.), Pixabay (a tavola) Roccasecca: Comune (apertura, lat.), Wento/wikimedia (descrizione), l Federico Protano (a tavola) Vallecorsa: visitlazio.com (apertura), Comune (descrizione, lat.), Fotolia (a tavola)

RIVIERA DI ULISSE, COSTIERA DI ENEA E ISOLE PONTINE

Cisterna di Latina: G nu/wikimedia (apertura), Anatolia Monica Mancini (lat.), Simona Brusatin (lat.), Elisa Brignone (a tavola) Fondi: Winston Mcleod/flickr (apertura), Comune (lat.), Davide Naldi (descrizione), l Elio Franco Padrone (a tavola) Formia: visitlazio.com (opening), Comune (lat.) Lenola: Mary Molinaro/flickr (apertura, lat.), Stefania Cardi (a tavola) Minturno: Angelo Milioto (apertura), Carole Radddato (da non perdere, lat.), Pixabay (a tavola) Monte San Biagio: P ottercomuneo/wikimedia (apertura), Comune (lat., a tavola) Pratica di Mare: Mac9/wikimedia (apertura), Maurizio Di Domenico (lat.), Pixabay (a tavola)


VALERIO MEI

ROCCANTICA - RIETI


visitlazio

1

2

visit_lazio visit_lazio visitlazio

3

4 Roma

25

5 6

50 7

10

0

15

0

“Le distanze si intendono da/per Roma come orientamento per la visita alle località comprese nella pubblicazione”.

TERRITORI DEL LAZIO 1

Tuscia e Maremma Laziale

2

Sabina

3

Valle dell’Aniene e Valle del Tevere

4

Roma e Dintorni

5

Castelli Romani, Monti Prenestini e Lepini

6

Ciociaria

7

Riviera di Ulisse, Costiera di Enea e Isole Pontine

7

IL LAZIO IN CIFRE 378

Comuni

5

Siti UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità

87

Parchi, Riserve Naturali e Monumenti Naturali

6

Itinerari verdi ciclabili - greenways

35

Fiumi

26

Laghi

28

Abbazie

8

Strade dei vini

2

Strade dell’olio

4

Cammini di Fede

Progetto interregionale cofinanziato ai sensi della L. 135/01 art. 5 comma 5 - “Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani - fase 2”

Punta il tuo dispositivo Mobile sul QR Code per collegarti al sito www.visitlazio.com


NELLA STESSA COLLANA LAZIO ANDAR PER BORGHI Volume primo

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