1 |Daya Vismara Portfolio
DAYA VISMARA ARCHITETTO
PROFILO Laureata in Architettura al Politecnico di Milano nel dicembre 2017 discutendo la tesi When hospitality means feeling at home. A project of a hospitality house in Milan for healthcare migrants and their families e ottenendo i riconoscimenti massimi, inizia a lavorare da gennaio 2018 nello studio di architettura LPzR architetti associati per poi spostarsi a Bergamo presso lo Studio Associato Bettinelli. L’obiettivo è quello di trasformare la passione per l’architettura in un lavoro, sempre alla prova con nuovi obiettivi da raggiungere. Ciò che mi caratterizza è una spiccata volontà di migliorare giorno dopo giorno, mai arrendermi davanti alle difficoltà e persistere con tenacia e con impegno nello studio e nel lavoro. FORMAZIONE
2019 Esame di Stato per l’abilitazione alla Professione di Architetto Presso il Politecnico di Milano, I Sessione - Giugno 2019 2015 - 2017 Corso di Laurea Magistrale in Architecture Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni Politecnico di Milano Esame di laurea conseguito il 20 Dicembre 2017 con il massimo dei voti. 2012 - 2015 Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura Scuola di Architettura e Società Politecnico di Milano Esame di Laurea conseguito il 28 Luglio 2015 con il massimo dei voti.
CONTATTI via S. Pertini 13 Curno 24035 BG vismaradaya@gmail.com
+39 347 544 4132
in
https://www.linkedin.com/in/ daya-vismara-412baa6b
https://www.instagram.com/ dayavismara.arch/?hl=it
DATI Nome DAYA VISMARA Data di nascita 17/09/1992 Nazionalità ITALIANA - OLANDESE
2011 - 2012 Corso di Laurea Triennale in Architettura e Produzione Edilizia Scuola di Architettura e Società Politecnico di Milano 2006 - 2011 Liceo Scientifico “FIlippo Lussana” Bergamo Diploma di Liceo Scientifico conseguito con una votazione di 95/100esimi.
COMPETENZE LINGUISTICHE Italiano MADRELINGUA Inglese Certificazione TOEIC punteggio 965/990esimi Comprensione Lettura Scrittura
ESPERIENZE PROFESSIONALI Ott. 2014 - Feb. 2015 Tirocinio formativo presso Studio28architettura, via F. Nullo 28a, Bergamo. Ago. 2016 - Set. 2016 Tirocinio formativo presso LPzR architetti associati, viale Monte Rosa 17, Milano.
Espressione orale
ABILITÀ ABILITÀ PROFESSIONALI AutoCAD
Durante il tirocinio si occupa di collaborare con gli altri architetti dello studio per la ristrutturazione di un appartamento di lusso a Milano, occupandosi di realizzare proposte distributive per il committente, nonchè della modellazione 3d dell’intervento.
Rhinoceros
Gen. 2018 - Apr. 2019 Collaboratore presso LPzR architetti associati, viale Monte Rosa 17, Milano. Da gennaio 2018 collabora con lo studio occupandosi di: - progettazione di piccoli interventi residenziali di nuova costruzione; - progettazione esecutiva; - progettazione di nuovi insediamenti industriali integrati ad uffici; - pratiche edilizie comunali; - concorsi di architettura; - rilievi e restituzione degli stessi.
Adobe InDesign
Mag. 2019 - oggi Architetto Junior presso Studio Associato Bettinelli, via dei Carrozzai 6B, Bergamo. Da maggio 2019 collabora con lo studio occupandosi di: - progettazione di piccoli interventi residenziali di nuova costruzione; - ristrutturazione di interni in contesto storico; - progettazione definitiva ed esecutiva; - pratiche edilizie comunali; - computi metrici; - assistenza alla Direzione Lavori. Alcuni lavori seguiti: - Lavori di manutenzione straordinaria - opere interne, in appartamento 250 mq in Città Alta, Bergamo; - Lavori di ristrutturazione edilizia - intero edificio, in contesto ad alto valore paesaggistico, in collaborazione con Studio De8 Architetti.
Adobe Photoshop
Adobe Illustrator Microsoft office Autodesk Revit Attestatto di completamento corso Revit BM Base e Revit BIM Intermedio
ABILITÀ PERSONALI Creatività Responsabilità Puntualità Organizzazione Lavoro di gruppo Leadership
CONCORSI- PUBBLICAZIONI - RICONOSCIMENTI 2017 Advance Architectural Design Workshop con l’architetto KAZUYO SEJIMA, premio Pritzker 2010. Una tra i 50 studenti selezionati a partecipare al workshop, presso il Politecnico di Milano A.A. 2016/2017. Marzo - Luglio 2017 Secondo premio concorso “La casa di domani”, indetto da Leroy Merlin in collaborazione con Doxa, che prevedeva la riqualificazione, ristrutturazione e riconversione di un edificio sul lungomare di Genova da adibire a casa accoglienza per le famiglie dei pazienti ricoverati all’Ospedale Gaslini. https://osservatoriosullacasa.com/precedenti-edizioni/quarta-edizione-i-progetti-finalisti/ Luglio 2017 T.A.B. Tallinn Architecture Biennale: nature through the mirror technonatural experiments, in collaborazione con la professoressa Elisa Cattaneo, con presentazione del progetto realizzato nell’ambito del laboratorio Soundscape Ecology, Politecnico di Milano, Ottobre 2016 - febbraio 2017. Ottobre 2017 XX Biennale di Architettura del Cile: diaologos impostergable, in collaborazione con la professoressa Elisa Cattaneo, con presentazione del progetto realizzato nell’ambito del laboratorio Soundscape Ecology, Politecnico di Milano, Ottobre 2016 - febbraio 2017. Novembre 2017
LABORATORIO DI COSTRUZIONI A. A. 2 0 1 2 / 2 0 1 3 EDIFICIO RESIDENZIALE COPENHAGEN (DANIMARCA)
ABITARE COPENHAGEN Stato Luogo Anno Gruppo Docenti
Lab. di costruzioni Copenhagen 2013/2014 G. Turatto, D. Vismara M. P. Vettori, P. Pleba, P. Bertozzi
Il principio generatore del progetto è il modulo. Tutto nasce dalla scomposizione dell’area edificabile secondo un sottomultiplo comune, definendo moduli quadrati o rettangolari. L’edificio prende così origine dall’aggregazione di quattro simplex e due duplex. Queste unità abitative si dispongono, per creare l’edificio, sovrapponendosi e sfalsandosi l’una rispetto all’altra, costituendo così, per ogni piano, diverse distribuzioni planimetriche a seconda di come gli elementi compositivi vengono incastrati. La logica compositiva che guida la loro disposizione deriva dalla volontà di far emergere all’esterno la visione dei singoli alloggi, facendo così percepire quello che accade all’interno. L’utilizzo delle pareti ventilate permette di rendere più percepibile il gioco volumetrico dei singoli alloggi dall’esterno dell’edificio. Infatti, usando intercapedini ventilate di diverse dimensioni è possibile creare sporgenze differenti del rivestimento, ottenendo quindi aggetti diversi che mettono in risalto le singole unità abitative.
7 |Daya Vismara Portfolio
PIANO TERRA. Scala 1:150
PIANO SECONDO. Scala 1:150
PROSPETTO SUD-OVEST. Scala 1:150
Daya Vismara Portfolio| 8
PIANO PRIMO. Scala 1:150
PIANO TERZO. Scala 1:150
PROSPETTO NORD-EST. Scala 1:150
SCHEMI STRUTTURALI.
COPERTURA. Scala 1:150
PROSPETTO NORD-OVEST. Scala 1:150
PROSPETTO SUD-EST. Scala 1:150
9 |Daya Vismara Portfolio
PIANO TERRA. Scala 1:150
PIANO SECONDO. Scala 1:150
SEZIONE AA’. Scala 1:150
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 10
PIANO PRIMO. Scala 1:150
PIANO TERZO. Scala 1:150
SEZIONE BB’. Scala 1:15x0
11 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
SEZIONE CC’. Scala 1:150
LABORATORIO TEMATICO A. A. 2 0 1 4 / 2 0 1 5 CASCINA-MI QUARTIERE QT8 (MI)
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 12
CASCINA-MI Lab. Tematico Qt8 (Mi) 2014/2015 G. Turatto, D. Vismara, L. Zamparo Docenti M. P. Vettori, P. Pleba, P. Bertozzi Stato Luogo Anno Gruppo
1888
1930
1946
1965
A Milano esistono molte cascine, alcune pubbliche e altre private, ognuna delle quali ospita una propria funzione, ad eccezione di alcune che giacciono in uno stato di semi-abbandono e sottoutilizzo e che aspettano da anni di essere recuperate e valorizzate. Da qui nasce il progetto, che si dedica alle zone 7 e 8 della città di Milano, determinando un prototipo riutilizzabile in altre zone della città. L’intento è quello di ridare slancio alla loro lunga storia, puntando su attività prettamente agricole, in sintonia con un’agricoltura di prossimità che non offra solo beni alimentari, ma anche centri sociali, educazione dei bambini, funzioni legate alla residenza e al volontariato, che già oggi trovano nella cascine un ambito privilegiato di espressione. Il mercato comunale del QT8 diventa il luogo simbolo di questa nuova rigenerazione, dove le cascine potranno instaurare un contatto nuovo con la città e con i cittadini, che auspica a diventare negli anni futuri sempre più indissolubile.
1972
1990
13 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
PIANTA PIANO TERRA. Scala 1:500
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 14
PLANIVOLUMETRICO. Scala 1:500
SEZIONE LONGITUDINALE. Scala 1:500
15 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
ARCHITECTURAL DESIGN STUDIO I A. A. 2 0 1 5 / 2 0 1 6 HOSTEL-MI VIA ZECCA VECCHIA,MILANO
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 16
HOSTEL-MI Lab. di progettazione I Via Zecca Vecchia, Milano 2015/2016 Anno Gruppo F. Ferrari, D. Vismara Docenti CINO ZUCCHI, Paola Sturla, Matilde Cassani Stato Luogo
Il progetto si interfaccia con un’area “irrisolta” nel pieno centro di Milano. La realizzazione di un anello di traffico interno alla città, pianificato negli anni Trenta, fu interrotta dopo la seconda guerra mondiale, lasciando una serie di aree non edificate. Oggi queste aree sono in attesa di un nuovo programma e un nuovo ruolo, rispettoso della loro delicata posizione e contesto, ma adeguato a una metropoli contemporanea e ai suoi nuovi valori. Una di questa è proprio quella sulla quale oggi insiste il Garage San Remo, tra via Zecca Vecchia e via Fosse Ardeatine. Si tratta di un’area di ca. 3000 mq sulla quale si prevede la realizzazione di un ostello con tagli di camere di differente dimensione, una caffetteria, un ristorante a buffet, una sala pranzo, una cucina, una recepion/hall e servizi vari. In aggiunta si prevede la realizzazione di uno spazio multifunzionale di ca. 400 mq, senza una specifica funzione programmata, da integrare con l’ostello e con la città.
17 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
N
PIANTA PIANO TERRA. Scala 1:600
SEZIONE LONGITUDINALE. Scala 1:600
PROSPETTO SUD-OVEST. Scala 1:600
Daya Vismara|
18
N
PIANTA PIANO PRIMO. Scala 1:600
SEZIONE TRASVERSALE. Scala 1:600
PROSPETTO NORD-OVEST. Scala 1:600
19
|Daya Vismara
SEZIONE E PROSPETTO DI DETTAGLIO.
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 20
ASSONOMETRIA.
21 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 22
23 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
A R C H I T E C T U R A L D E S I G N S T U D I O II A. A. 2 0 1 6 / 2 0 1 7 COWORKING AND KINDERGARTEN VIA SANT‘ABBONDIO,MILANO
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 24
KINDERGARTEN AND COWORKING Lab. di progettazione II Via Sant’Abbondio, Milano 2016/2017 Anno Gruppo F. Ferrari, D. Vismara, I. Noe Colonia Docenti Giancarlo Floridi, Angelo Lunati Stato Luogo
In un contesto periferico come quello del quartiere Chiesa Rossa, nei pressi di Abbiategrasso, caratterizzato da un tessuto fitto di edifici residenziali costruiti tra gli anni 60 e 70, si è pensato di realizzare una scuola materna con annesso uno spazio di coworking. I due edifici sono riconoscibili per il differente sviluppo verticale: uno, l’asilo, con il suo corpo a un piano si relazione con la città, a livello dell’uomo che la abita, mentre l’altro, il coworking, svetta con i suoi cinque piani fuori terra, interfacciandosi in maniera dinamica con gli edifici limitrofi. Lo spazio della scuola materna è studiato a misura di bambino. Lo sviluppo a forma di ‘Z’ di tutto il complesso consente di realizzare due spazi esterni ben distinti tra di loro e in forte dinamica reciproca: uno più privato, esclusivo della scuola dell’infanzia per le attività ricreative e uno aperto verso la città a creare uniformità e continuità con essa.
25 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
PIANTA PIANO TERRA. Scala 1:600
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 26
27 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 28
29 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
BUILDING DESIGN STUDIO A. A. 2 0 1 6 / 2 0 1 7 SOCIAL HOUSING VIA SAN DIONIGI,MILANO
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 30
SOCIAL HOUSING Lab. di costruzioni Via San Dionigi, Milano 2016/2017 F. Ferrari, D. Vismara, I. Noe Colonia Docenti P. Debiaggi, A. Carrera, F. Leonforte Stato Luogo Anno Gruppo
In un contesto di trasformazione alla periferia Sud-Est di Milano, al confine con il parco agricolo sud, si inserisce un nuovo complesso di social housing da destinarsi tanto a famiglie con figli piccoli quanto a coppie di giovani e single. Il suo sviluppo a ‘Z’ consente di creare due spazi aperti distinti: da uno dei due avvengono gli accessi agli alloggi, mentre dall’altro gli accessi agli spazi comuni e commerciali che si distribuiscono al piano terra. Ai piani superiori si sviluppano invece gli appartamenti articolati in diversi tagli: dal mono- al quadrilocale, ciascuno rispettoso degli standard minimi dimensionali e di aeroilluminazione. In riferimento a questo progetto, nel contesto accademico, si è sviluppato il dimensionamento delle strutture (struttra in acciaio) e il calcolo del dispendio energetico dell’intero edificio, sulla base del quale ottimizzare le scelte relative agli impianti (pompa di calore, pannelli fotovoltaici e vmc).
PROSPETTO NORD. Scala 1:500
31 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 32
PIANTA PIANO SECONDO. Scala 1:400
PROSPETTO OVEST. Scala 1:4 00
33 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
ADVANCED ARCHITECTURAL DESIGN WORKSHOP C O N L’ A R C H. K A Z U Y O S E J I M A ( P R E M I O P R I T Z K E R 2 0 1 0) A. A. 2 0 1 6 / 2 0 1 7 INUJIMA FINE ARTS UNIVERSITY INUJIMA ISLAND
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 34
INUJIMA FINE ARTS UNIVERSITY Workshop Inujima Island 2016/2017 F. Ferrari, D. Vismara, I. Noe Colonia Docenti KAZUYO SEJIMA, Jonas Elding Stato Luogo Anno Gruppo
Inujima è una piccola isola distante 10 minuti dalla terrraferma i cui abitanti hanno un’età media di 80 anni. Entro qualche anno la popolazione si ridurrà sempre più fino a scomparire a meno che nuova linfa non viene portata sull’isola. Dal momento in cui un dinamismo artistico è stato già introdotto da SANAA attraverso una serie di progetti puntuali realizzati in loco, si propone di realizzare un’università itinerante di belle arti, coinvolgento l’intero territorio dell’isola. Articolata in 5 padiglioni differenti l’università si integra perfettamente con la natura e i suoi abitanti.
INUJIMA FINE ARTS UNIVERSITY
A widespread Fine Arts University campus, immersed in the stunning landscape of Inujima Island
Complementary functions Accommodations Students facilities Central administration building Conference hall Canteen Exposition galleries
Academic area Learning hall Sculpture department Photography department Painting and drawing department Crafts department Print making department Subdivision of the island in two macro areas: the academic area, hosting all the academic departments, and the complementary functions area, where all the other functions related to the university system are located.
INUJIMA FINE ARTS UNIVERSITY in numbers 4 years of Bachelor + 2 years of Master
Central administration building Rector’s office Administrative offices Meeting rooms Students Secretariat Professors’ departmental offices
Printmaking gallery
Bachelor 4 years, 200 students per year Master 2 years, 50 students per year Total number of students 900
Crafts gallery
Professors 30 (1 professor every 30 students) Administration employees 26 (1 employee every 35 students) Other people (assistants, …): 44 Total number of people: 1000 people
Painting and drawing gallery
Students accommodations and facilities Accommodations and facilities for students obtained by the renovation of the existing abandoned buildings all around the island. As soon as other buildings will be abandoned in the following years, they will be riconverted as well. Once all the existing buildings are riconverted, new accomodations will be built around the island.
Exposition galleries Creation of exposition galleries spread all around the island in order to exhibit the artistic results of students workshops during the academic year.
Printmaking gallery Learning hall
Sculpture department Photography department
Photography gallery
Print making department
Academic path (1,9 km) Enclose path identifying the academic area: within that all departments are located, outside instead all complementary activities of the campus. The path is created on the base of already existent streets and integrated with new portions where there were no paved roads. New path Existing path
Painting and drawing department
Sculpture gallery
Conference hall Creation of a new building to host the main conference hall of the university. Central Library of Fine Arts Renovation of this existing abandoned building to create the Central Library of Fine Arts.
Crafts department
Canteen Renovation of this existing abandoned building to create the main canteen of the univeristy, for students, professors and employees. Photography gallery Crafts gallery
Sculpture open air exposition stage
Sculpture open air exposition stage
N
0
35 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
10
50
100m
+/-0.00m
+/-0.00m
INUJIMA FINE ARTS UNIVERSITY Learning hall Section B
-2.00m
-2.00m
A -4.00m
A -4.00m -7.5.00m
-7.5.00m
Ground Floor Plan. Scale 1:200
SEZIONE E PROSPETTO PADIGLIONE 1. Scala 1:600
Ground Floor Plan. Scale 1:200
Section A. Scale 1:200 Section A. Scale 1:200
SEZIONE E PROSPETTO PADIGLIONE 2. ScalaSouth 1:600 Elevation. Scale 1:200 South Elevation. Scale 1:200
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 36
INUJIMA FINE ARTS UNIVERSITY Learning hall
+8,00m
+4,00m
Classroom 62.1 m 2
A
+17,40m
±0,00m Storage 7.7 m 2
Storage 7.7 m 2
Classroom 100.0 m 2
Storage 8.3 m 2
Classroom 100.0 m 2
Study room 35.1 m 2
Storage 7.7 m 2
Classroom 71.5 m 2 +13,40m
+13,40m Study room 64.9 m 2
Classroom 200.0 m 2
Classroom 116.8 m 2
Second floor. Scale 1:200
First floor. Scale 1:200
Study room 42.3 m 2
Reception 10.8 m 2
Third floor. Scale 1:200
Fourth floor. Scale 1:200
-3,00m
Professor office 15.3 m 2
A Professor office 16.1 m 2
+26,80m
Professor office 15.7 m 2
Professor office 15.4 m 2
Professor office 16.1 m 2
+34,10m
Professor office 15.7 m 2
Classroom 200.0 m 2
Professor office 16.7 m 2
Specialized library 50 m 2
Work space 50.0 m 2
+30,80m
Professor office 15.3 m 2
+30,80m
Professor office 16.1 m 2 Meeting room 51.0 m 2
Work space 50.0 m 2
Professor office 16.1 m 2
Classroom 100 m 2
Fifth floor. Scale 1:200
Professor office 20.8 m 2
Professor office 18.2 m 2
Professor office 18.7 m 2
Professor office 15.7 m 2
Professor office 20.4 m 2
Professor office 19.8 m 2
Professor office 20.4 m 2
Professor office 16.3 m 2
Professor office 15.4 m 2
Professor office 16.1 m 2
Ground Floor Plan - Scale 1:200
Professor office 16.1 m 2
Sixth floor. Scale 1:200
Seventh floor. Scale 1:200
Eight floor. Scale 1:200
PIANTE PADIGLIONE CENTRALE.
d Floor Plan - Scale 1:200
+37,40m
+34,10m
+30,80m
+26,80m
+21,40m
+17,40m
+13,40m
+8,00m
+4,00m
±0,00m
-3,00m
SEZIONE PADIGLIONE CENTRALE. Scala 1:600 Section A - Scale 1:200
South Elevation- Scale 1:200
37 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
Section A - Scale 1:200
TESI DI LAUREA MAGISTRALE Q U A N D O L’O S P I T A L I T À F A C A S A . P R O G E T T O D I U N A C A S A ACCOGLIENZA A MILANO PER I PAZIENTI OSPEDALIZZATI E L E L O R O F A M I G L I E. 20 DICEMBRE 2017
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 38
TESI DI LAUREA Stato Titolo
Tesi di laurea magistrale Quando l’ospitalità fa casa. Progetto di una casa accoglienza a Milano per i pazienti ospedalizzati e le loro famiglie 2017 Anno Autori F. Ferrari, D. Vismara Relatore Prof. Paolo Debiaggi La mobilità sanitaria, ossia il flusso di persone che viaggiano per motivi di salute, è un fenomeno che coinvolge oltre 750.000 malati in Italia, ai quali si vanno ad aggiungere i circa 640.000 accompagnatori che li assistono, per un totale di circa 1.500.000 di migranti. Se da un lato esiste una realtà, seppur contenuta, di volontariato ed accoglienza che si prodiga a dare risposta ai flussi considerevoli che coinvolgono il fenomeno, tanto a livello nazionale, quanto a livello regionale, dall’altro lato, emerge una evidente carenza, allo stato attuale, di un’organizzazione sistematica e globale, nonché un’insufficienza nell’offerta di strutture di accoglienza. Da ciò nasce la volontà di proporre un possibile sviluppo per questo sistema, in termini di diffusione, quantità e qualità, e un approfondimento nella ricerca della miglior risposta tipologica. In questo contesto si colloca la città di Milano, che, già rispondendo in maniera piuttosto adeguata ad una parte dei flussi migratori, costituisce il terreno fertile per condurre questa ricerca, che porta alla progettazione attenta e consapevole di una casa accoglienza che possa ospitare le famiglie e gli stessi pazienti ricoverati negli ospedali della città. L’esito finale della ricerca tipologica, nonché esperimento progettuale, mira ad ottenere un edificio che possa rispondere architettonicamente nella maniera più adeguata ai diversi tipi di utenza verso cui è rivolto, e che sia anche accessibile, attento alla salute e all’ambiente e capace di far risparmiare (sia in termini di costi che di consumi). appartamenti camere bagni privati bagni comuni Inoltre, questa esperienza vuole costituire un contributo dal quale poter estraaree relax comuni sala da pranzo e cucina servizi polare gli elementi chiave per essere replicati in altre situazioni e contesti. sala riunioni Uffici
39 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
Ø 0
15 cm
0
1
2
5
10m
PIANTA PIANO TERRA.
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 40
50
50 Ø1
Ø1 Ø1
50
cm
cm
cm
0 12
5
10m
PIANTA PIANO PRIMO.
0 12
5
10m
PIANTA PIANO SECONDO.
SEZIONE TRASVERSALE
41 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 42
+ 11,36m
+ 10,94m
!
+ 7,49m
+ 7,47m
+ 4,22m
+ 0,20m
43 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o
+ 0,15m
SOUNDSCAPE ECOLOGY A. A. 2 0 1 6 / 2 0 1 7 T. A . B . T A L L I N A R C H I T E C T U R E B I E N N A L E | O T T O B R E 2 0 1 7 XX BIENNALE DI ARCHITETTURA DEL CILE | NOVEMBRE 2017
D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o | 44
SOUNDSCAPE ECOLOGY Stato Titolo Anno Gruppo
Lab. progettazione II Soundscape Ecology 2017 F. Ferrari, D. Vismara, I. Noe Colonia Docente Elisa Cristiana Cattaneo Può un suono produrre una forma? Questa domanda ha guidato me e le mie colleghe nello sviluppo di questo progetto sperimentale. Prendendo spunto dall’esperienza di Ernst Chladni, fisico tedesco del diciottesimo secolo, abbiamo ricreato dei pattern fisici, bidimensionali, che avessero origine dalle frequenze e dai suoni prodotti dall’acqua corrente di una fontana nel pieno centro di Milano. Generata una geometria fisica da un suono comune, si è proceduto, tramite astrazione, con la sua trasformazione in un modello tridimensionale digitale ed infine con un modello fisico, di dimensioni 30x30 cm. Il progetto è stato poi presentato alla Biennale di Architettura di Tallin 2017 e alla Biennale di Architettura del CIle 2017.
45 | D a y a V i s m a r a P o r t f o l i o