L'ARTE NELLA MILLE MIGLIA

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Editoriale Il prestigioso Best Western Hotel Master di Brescia, ospita dal 12 al 19 maggio la Mostra “L’ARTE nella MILLE MIGLIA”: un’affascinante esposizione di quarantasette opere di pittura, fotografia e scultura, dedicata alla Mille Miglia, la “corsa più bella del mondo” che da ottantacinque anni nasce e si conclude nella nostra città. La Mostra ideata da Publisher, è patrocinata dal Comune di Brescia ed è organizzata con la collaborazione dell’Associazione Culturale La Parada. “L’ARTE nella MILLE MIGLIA” presenta in un accurato progetto espositivo i lavori di trentatre artisti chiamati a interpretare il tema prescelto attraverso singolari ed intime vene artistiche. La “Mille Miglia” non è solo un eccezionale avvenimento sportivo, ma è uno dei simboli di Brescia, fa parte della nostra stessa cultura, che racconta di sacrifici, di passione e di obiettivi da raggiungere. E insieme all’arte rappresenta una delle eccellenze capaci di far conoscere Brescia nel mondo. L’organizzazione della mostra rientra nel più ampio progetto denominato “bresciarte – un mondo di servizi a servizio dell’arte”. Nato come un’agorà virtuale per raccontare la bellezza di questo mondo, che è fatto soprattutto di persone mosse da una grande passione, “bresciarte” si trasforma in spazio fisico per far conoscere gli artisti e le loro opere e per creare un punto d’incontro, di socializzazione e di opportunità.

HANNO PARTECIPATO: maggio 2013 numero unico progetto editoriale publisher redazione vittorio bertoni grafica e relizzazione ernesto olivetti diffusione on line www.bresciarte.it

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Betta Valerio Bi Max Bianchi Gustavo Binetti Lara Bonera Alberto Brigoli Tiziano Czerubini Tiziana Corbelli Sergio De Luca Nevio Donati Giuliana Filippini Mario

Franchi Giovanni Gallina Luciana Goffi Ettore Lazic Filka Ana Lorandi Giuliano Mancabelli Giulio Milanesi Rosaria Morandini Gi Morbini Simona Ottelli Giovanni Paterlini Fabiano

Puzzovio Antonio Roversi Ernesto Secchi Villa Tita Silvestrini Paola Solano Giuseppe Soresina Franco Stefana Simona Filippo Tamantini Volonghi Franco Zanoni Alessandro Zingarelli Ezio

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Valeri o

BETTA

è nato a Nozza di Vestone dove vive e lavora. Ha frequentato alcuni corsi organizzati dall’A.A.B. di Brescia tenuti da O. Di Prata e nel 1973, frequentando lo studio del prof. G. Nino Ramorino, famoso acquafortista, conosciuto anni prima, ha appreso la tecnica dell’acquaforte. Da questo incontro si sono aperti nuovi spazi per la sua sensibilità artistica. È stato uno dei fondatori dell’Associazione Artisti Valsabbini; ha ricoperto la carica di segretario per alcuni anni e ha coordinato l’organizzazione di varie esposizioni e del catalogo “Sinestesie”. Esegue personalmente nel suo studio-laboratorio i vari processi di incisione e di stampa, alternando alla grafica i colori e la modulazione del disegno. I suoi lavori, eseguiti su sfondo sabbiato, sono atmosfere invernali ove i colori diventano sensazioni che non sono mai fredde, ma cariche di sentimento e molto umane. Gli acquerelli sono molto gioiosi con scene della valle e del Garda, quasi miniature ottocentesche, sogni che camminano sul colore, oppure grandi vasi di fiori che si perdono nello sfondo e sembra quasi che non ci sia distacco tra il fiore e lo sfondo ma anche lo sfondo sia una continuità dell’atmosfera del fiore e delle foglie. È in attività dal 1970, con presenze in numerose rassegne nazionali e internazionali. Betta Valerio, Via G. Matteotti, 14 - 25078 Nozza di Vestone (BS) - cell.: 3332690881 http://digilander.libero.it/valeriobetta/ betta.va@libero.it

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Max

BI

(pseudonimo di Massimiliano Battagliola) è nato a Brescia il 29 gennaio del 1973. Sperimentatore, affronta la pittura, la scultura, l’installazione ambientale, il video e la fotografia: lo fa con il metodo e l’impegno che lo allontanano da qualsiasi superficialità e facile semplificazione. La sua più recente ricerca, quella relativa all’ESPRESSIONISMO URBANO, è supportata dalla profonda coscienza artistica e da una puntuale concezione teorica. Le personali e le collettive cui partecipa a livello nazionale sono numerose: solo nel 2006 la personale “Imago Materiae” (galleria La Parada di Brescia), “Homo Urbanus” (Palermo) e l’esposizione permanente presso l’atelier Pagano di Brescia. È stato fra i vincitori del premio d’arte urbana “Homo Urbanus, finalista del concorso biennale di Pittura Emilio Rizzi, del premio Carlo Dalla Zorza della Galleria Ponterosso di Milano, di quello Celeste a San Gimignano, del Silent Art Movies di Aosta e del premio Digifestival a Firenze, L’opera fotografica “La Vendemmia” è stata inserita nel catalogo Scattidivini. Tra le esposizioni più signifiticative si annoverano un’importante mostra dedicata alla giovane pitura europea presso la The Chair Gallery di NYC, una personale presso il museo di Santa Giulia a Brescia, una mostra dedicata al mito di Marilyn al Museo di Arona curata da Carlo Occhipinti, una personale presso SS. Filippo e Giacomo di Brescia e la personale dedicatagli dall’università degli studi di Parma presso la Pilotta. L’ultima ricerca si orienta verso la street art con interpretazione personale materica e informale.

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Gustavo

BIANCHI

Ghiamhi (pseudonimo di Gustavo Bianchi) bresciano classe ‘42 ha esordito con l’arte a 9 anni (autoritratto di profilo ad acquerello) prediligendo il disegno anche nelle scuole medie e superiori (liceo). Dagli anni Sessanta ha continuato la sua esperienza artistica con oli e tempere nel campo della realtà con nature morte paesaggi qualche ritratto variamente dispersi per raggiungere, dopo vari esperimenti e studi, nel 1967, l’inizio della utilizzazione della propria tecnica pittorica denominata suggestionismo con il nuovo metodo da lui messo a punto originalmente ed assolutamente inedito. Lo scopo culturale della ricerca fu proporre qualcosa di nuovo che non ricalcasse i vecchi schemi della pittura. Con la innovazione vera di proporre opere, in modo tale che il subcosciente di ciascun osservatore individuasse in cio che veniva presentato quello che più gli fosse piaciuto e pertanto il dialogo tra opera e pittore veniva invertito essendo lo spettatore attivo. Lavora ed ha lo studio a Brescia Villaggio Poma 5 tel. 030381129 Recentissimamente ha proposto delle inedite opere ad inchiostri su tela rimaneggiate e ricomputerizzate con personale ricerca sull’uso dei moderni mezzi compositivi. Bianchi.Gustavo@libero.It - www.Comanducci.It - www.Onde.Net/pittori bresciani

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Lara

BINETTI

è nata nel 1975. Pittrice, ha sempre nutrito la passione per l’arte, si è formata all’età di 12 anni presso il pittore Rubens Sosa, successivamente all’Istituto Statale D’Arte di Guidizzolo (Mantova 1989/1994) dove ha l’onore di avere avuto la conoscenza e l’influsso di tutte le persone ed eventi che hanno ruotato attorno a quello stabile e del suo fondatore Dal Prato. La spiritualità, intesa come cammino di vita quotidiana, è alla base del percorso creativo di Lara, artista dal tratto delicato e al tempo deciso, che vive e opera a Nuvolento, fra il lago di Garda e lo scorrere del Chiese. È la ricerca personale di una propria semplicità, intesa come metodo e aspirazione a un risultato, che diventa, spesso anche inconsapevolmente e forse proprio per questo pregnante, maestra di vita, via assoluta della ricerca superiore. Una delle tante strade, insomma, fra quelle infinite che portano a Dio. La tecnica pittorica di Lara è fluida e al tempo sufficientemente corposa, e mira al risultato essenziale, pur nella ricercatezza dei particolari che appunto necessitano, paradossalmente, a tale raggiungimento. Per Lara la pittura è un racconto visivo che apre le vie della mente, l’espressione che sostituisce la parola e resta immortalata negli occhi andando alle porte del cuore.

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Alberto

BONERA

nasce a Brescia. Avviato agli studi umanistici, coltiva fin da adolescente lo studio del pianoforte, manifestando un vivo interesse e uno spiccato talento per la composizione. Compiuti gli studi liceali, frequenta la facoltà di Filosofia all’Università di Pavia, laureandosi brillantemente. Si dedica poi per un ventennio circa all’insegnamento di Italiano e Storia nella scuola media. E’ in questo lungo periodo di tempo, che si va via via maturando quella vocazione artistica che troverà la sua piena espressione negli anni a seguire. Diplomatosi in pianoforte presso il Conservatorio di Brescia, dopo aver lasciato l’ insegnamento, si dedica interamente alla Composizione e alla pittura, sua altra grande passione.

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Tiziano

BRIGOLI

L’unico vero grande amore di Tiziano Brigoli è quello per la concretezza. La concretezza intesa come realtà che rifugge dall’avventura degli astrattismi per cogliere il reale di cui è composta la vita. Per questo l’arte di Brigoli non è una dispersione nella rappresentazione della varietà dei soggetti, quanto invece un’opera di sintesi della concretezza umana. Dipinge i motori Brigoli, i motori nel senso più ampio del termine, le automobili che hanno conosciuto i fasti del passato, le motociclette che aiutano ad immaginare e ad assaporare il gusto della libertà, ma anche i trattori che lasciano intravvedere il lavoro duro della campagna. Brigoli svela gli interni: li svela senza sfacciataggine, ma con la discrezione che si riflette in colori umbratili, sempre indovinati, ed anima gli spazi con figure, che quasi, secondo un rapporot di simbiosi, si armonizzano con gli ambienti, formano con questi un tutt’uno, si fondono in un’azione di pacatezza ed equilibrio. Cresciuto nel profumo dell’arte (il padre, Pietro, era famoso ed apprezzato pittore) Tiziano si è dedicato alla pittura, non per tradizione, ma per una particolare originalità che contraddistingue i suoi dipinti. Nonostante Brigoli abbia frequentato numerosi artisti contemporanei, soprattutto sotto la guida dell’amico paterno Dino Decca, ha saputo dare alle sue opere quel tocco di originalità che lo distingue dai suoi colleghi artisti. Brigoli vive ed opera a Corzano in via Garibaldi 7 - tel. 0309971667 cell. 3395460693

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Tiziana

CHERUBINI

Inizio la mia attività artistica negli anni ‘70 frequentando presso la scuola dell’A.A.B. i corsi di nudo con i Maestri Oscar di Prata e Paolo Petrò, di incisione con il Prof. Tinelli e, successivamente in studio, con lo scultore Remo Bombardieri. Sono associata all’A.A.B e all’U.C.A.I di Brescia. Ho fondato nel 2007 (con due architetti, un ingegnere e un professore d’arte) l’Associazione culturale IMHO ...it’s art con sede in Carpi (MO) via Ciro Menotti 5. Oltre alle mostre personali ho esposto in numerose mostre collettive e a tema in Italia e all’estero, partecipato a concorsi nazionali e internazionali (fra gli altri ricordo il I° Premio della Provincia di Brescia per il concorso SS. Faustino e Giovita 2009 organizzato dalla Fondazione Civiltà Bresciana). Mi esprimo attraverso la pittura, la scultura e la grafica. Nell’ambito della mia attività ho avuto modo di illustrare calendari, cartoline e copertine di libri, biglietti augurali, progettare loghi, installazioni, opere scultoree con tecniche miste per committenze private e pubbliche, ritratti su commissione. Ho collaborato con il Comune di Brescia, di Carpi, di San Paolo e di Fiesse realizzando inoltre rassegne culturali elaborate, curate e gestite personalmente (“Sensibilità donna” , “50 e oltre”, “IMHO’s art”, “Framment)”. Ho tenuto corsi di scultura nelle scuole elementari, ad adulti, in circoscrizioni e associazioni culturali. È nata a Brescia il 4/6/55 - studio e residenza in Brescia - Via Sostegno 32 - tel. 0302420263 - email. ggamba@libero.it

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Sergi o

CORBELLI

nato a Sellero, da sempre amante dell’immagine ha iniziato seguendo avvenimenti sportivi nelle manifestazioni di atletica leggera negli anni 1980/1990. Nel periodo 2001/2006, ha seguito e partecipato, con grande successo ad alcune collettive riguardanti temi paesaggistici in Catalunya (Gerona e S. Feliu). Nel 2007 partecipa alla mostra di pittura, grafica e fotografia organizzata dal Comune di Brescia “Le calchere nella linea del tempo ottenendo dalla giuria, segnalazione per la particolarità della realizzazione della propria opera. Nel Marzo 2007 organizza una personale intitolata: “Policromie della natura” presso il sito Cluniacense di S. Pietro di Lamosa. Nel 2008, a corollario del ricevimento di chiusura dell’evento Mille Miglia, realizza nella sala Mazzotti, presso il museo Mille Miglia di Brescia, una seconda Personale esponendo opere dal tema: “Le stagioni della vita”. Nell’anno 2010 in team con il fotografo Modonesi segue alcuni equipaggi sul percorso della Mille Miglia. Nel 2011 realizza una personale itinerante nel centro storico di Brescia esponendo presso l’Hotel Vittoria, lo storico Bar Impero di Piazza Vittoria ed una serie di boutiques. In collaborazione con Rolando Giambelli, durante il festival dedicato ai Beatles, le creazioni fanno da scenografia al concerto del musicista Marco Zappa. Numerose immagini riguardanti il territorio Bresciano sono state poste a corredo di articoli a sfondo artistico sul sito Bresciacity, così come su alcuni siti naturalistici.

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Nevi o

DE LUCA

Presentazione di Anna Maria Di Paolo - Febbraio 2006 Nevio De Luca, artista attivo dai primi anni Sessanta, e’ sempre stato mosso nel suo itinerario artistico da una sorta di ansia per la ricerca che e’ riuscito a tradurre in immagini di quiete e di equilibrio. Poco dopo aver conseguito la maturità a Pescara nel Liceo Artistico “Misticoni” si trsferisce a Roma. Nel 1962 il luogo di formazione dell’artista abruzzese e’ nella Capitale, dove De Luca, viene a contatto con un mondo legato alla nuova cultura figurativa delle immagini a stampa e a video che diventarono poi modello di riferimento mentale e soggetto iconografico. La visione dualistica della realta’ presente sempre nelle sue opere porto’ De Luca, ad avvicinarsi all’ambiente artistico milanese, a riferirsi anche se indirettamente all’area concettuale. De Luca nel frattempo si era trasferito a Brescia e approfondi’ sempre piu’ una riflessione sociale sulla realta’ da rotocalco, ma anche sulle immagini della storia dell’arte e della cronaca da Giotto alla strage di Piazza Loggia con Ombre, negli Anni ‘74-’77. Negli anni ‘80, su commissione della Design Tanzi di Milano, realizzo’ con l’ArtDirector Giambattista Zacco, un lavoro grafico a quattro mani. Con la consueta stilizzazione e con grande ironia riprese delle immagini della storia dell’arte e li tratteggio’ su teli bianchi in Album design. Fece di alcune celebri opere classiche un oggetto di consumo in una varieta’ di mescolanza, tipica della Pop, di cultura alta e bassa. La storia dell’arte anche per lui divento’ cosi’ il mare magnum iconografico all’interno del quale realizzo’ prestiti e citazioni disincantati e leggeri. Negli anni ‘90 e fino ad oggi, infine, riunisce attorno ad Abracadabra sculture di varia grandezza in legno, in bronzo e in peltro colorate. L’artista dunque ha catturato per 40 anni dagli acrhome di Manzoni, dai sacchi di Burri, dalle sagome di Ceroli, dai graffitismi americani e dagli astrattismi mondraniani elementi che ha convertito in funzione di un “nuovo realismo” aggiungendo infine quello sprizzo di ironia che contraddistingue i suoi interventi. Nevio De Luca, movendosi, pertanto, tra la realta’ e il simbolo, e’ giunto ad una rappresentazione metaforica delle immagini che ha semplificato nei segni, ma che, alla fine, ha moltiplicato nei significati dai quali giunge l’essenza del suo concetto di arte. Attualmente vive e lavora a Brescia. SITO PERSONALE: www.neviodeluca.it - BLOG:ikhnos.deviantart.com - neviodeluca.blogspot.com - ikhnos47.blogspot.com - e-mail:neviooo@libero.it

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Giuliana

DONATI

Dopo aver terminato gli studi superiori la passione per l’arte la porta a frequentare dal 1995 numerosi corsi liberi di disegno, fotografia, pittura e storia dell’arte; frequenta la Libera Accademia di Belle Arti (L.A.B.A.) di Brescia, tra i suoi maestri Rinaldo Turati. Dal 2002 ha esposto in varie mostre collettive e personali. Nel 2006 una sua opera ha ottenuto la segnalazione al premio di Pittura di Sarezzo. L’artista ha ricevuto, inoltre, alla manifestazione “Premio Moretto Città di Brescia“ sezione pittura, il secondo premio nel 2006 e il primo nel 2007; mentre nel 2008 il primo premio in arte sacra. Nella mostra personale “FULL” del 12-28 marzo 2011, oltre ai suoi lavori ad olio ha presentato in due sale di Palazzo Avogadro di Sarezzo l’installazione “polveri sottili“ e “tv spazzatura”. Giuliana Donati vive a Lumezzane in via C. Zima, 8 - cell. 3331112128 - e-mail: donati.giuliana@alice .it - www.giulianadonati.it

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Mari o

FILIPPINI

nasce a Molinetto di Mazzano il 2 ottobre 1949 con altri due fratelli gemelli. Nel 1974 inizia il suo lavoro di imprenditore nel settore elettrotecnico, che tuttora continua ad esercitare. Sempre amante dell’arte, in particolare per la pittura in tutte le sue espressioni, nella primavera del 2002 incontra il cugino Germano Filippini, pittore di professione, il quale lo mette a conoscenza che organizza corsi di pittura serali. In seguito decide di parteciparvi iniziando così ad apprendere i primi rudimenti sull’arte della pittura. Partecipandovi con tanta passione e dedizione, dopo tre anni sente il bisogno di apprendere tecniche e stili diversi e la cultura stessa dell’arte che il cugino non poteva trasmettergli. All’inizio del 2006 incontra la dott.ssa e maestra d’arte Raffaella Zagato, una donna e una persona rara sotto il profilo umano e professionale, con molteplici doti artistiche e un bagaglio culturale non indifferente che con grande maestria sa trasmettere in modo professionale e coinvolgente le proprie conoscenze e capacità artistiche. Tutt’oggi Mario Filippini continua la sua istruzione e formazione artistica con la Zagato. “Ogni giorno che passa – afferma Filippini - ci si accorge di quanto è grande e profonda la nostra ignoranza e chiunque, anche la persona più umile e semplice, può darti tanto e tanta conoscenza, basta saper ascoltare e vedere”.

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Gi ovanni

FRANCHI

Si dedica al disegno fin da bambino; nei primi anni ’70 frequenta il liceo Artistico V. Foppa di Brescia, ma al secondo anno si ritira dagli studi accademici per affrontare il disegno, la pittura e le sue molteplici tecniche in forma autonoma, approfondendo in particolar modo l’Arte fiamminga e rinascimentale, l’impressionismo ed alcune avanguardie storiche. Nel 1973 incontra il mondo di Tolkien con il “Signore degli Anelli” da questo nasce una duratura fonte di ispirazione. Dal 1977 al 1983 risiede all’estero; dapprima in Danimarca poi in Inghilterra, dove ha l’occasione di confrontarsi con realtà artistiche dalle radici culturali più svariate. Nel 1987 apre uno studio professionale di pittura, grafica e decorazione a Camignone, in Franciacorta, dove tuttora lavora. Agli inizi del 1991 fonda assieme ad un gruppo di amici l’Associazione D’Arte “Orizzonti Aperti” con l’intento di riunire tutte le arti maggiori e minori in un unico polo espressivo dove esse possano complementarsi e dove venga rivalutato il ruolo dell’artista in qualità di modellatore di nuove realtà, araldo della bellezza interiore che attraverso la comunicazione autentica annuncia tempi migliori. In questo ambito vengono promosse dal ‘91 al ‘96 una molteplice serie di momenti d’incontro per concretizzare gli intenti associativi e diffonderli ad una più ampia cerchia di persone. Dal ’96 ad oggi, Franchi ha realizzato più di mille ritratti a persone incontrate per strada, negli appuntamenti estemporanei ai quali ha partecipato, nelle provincie di Brescia, Verona, Cremona, Pavia, Milano, Bergamo, Modena e Reggio Emilia. Nel 2006 fonda con un gruppo di colleghi pittori, l’Associazione Arteviva, con sede a Passirano, che diviene in poco tempo un polo culturale molto attivo sia dal punto di vista delle iniziative espositive che da quello didattico. Negli ultimi due anni conduce con successo il Corso Base di Disegno e Pittura. Acquerellista, ritrattista, maestro di trompe-l’oeil e decorazione egli ha percorso in lungo e in largo le strade, stradine e sentieri dell’Arte per approdare ad una pittura eterogenea, luminosa, vibrante, delicata, dal vago sapore classicheggiante. Realistica, metafisica, a volte astratta e fantastica al tempo stesso, l’arte di Franchi intende rappresentare l’insopprimibile desiderio di Libertà che alberga in ognuno di noi. Giovanni Franchi vive e lavora a Camignone di Passirano, in via Chiesa 71 - Cell. 331.8180829 - Tel. 030.653525 - giovannifranchi55@yahoo.it - http://ilovebeauty-newimage.blogspot.it/ http://giovannifranchi.blogspot.it/ - http://giovannifranchiartgallery.blogspot.it/

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Luciana

GALLINA

è nata il 17 luglio del 1960 in una cascina della campagna bresciana nella quale trascorrerà l’infanzia e l’ adolescenza. La vita a stretto contatto con la natura e con i ritmi biologici della campagna inciderà notevolmente nella formazione della sua personalità, forgiandole un carattere ribelle e poco incline alle imposizioni delle mode e delle convenzioni, ma ben ancorato ai valori morali e vitali. Il suo viaggio artistico inizia nel 1980 frequentando studi di artisti che le trasmetteranno l’amore e la passione per l’arte. Attraverso diversi linguaggi è alla ricerca di sensazioni nuove, mantenendo un equilibrio strutturale; il colore le permette di trasmettere la voglia di vivere, di addentrarsi nella sperimentazione di nuove vie emozionali inventando nuovi linguaggi e nuovi equilibri in sintonia con la natura cangiante che diffonde il messaggio dell’arte. Luciana Gallina nel 1994, si è stabilita a Concesio, in via Europa 85.

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Ettore

GOFFI

Ettore Goffi si avvicina alla pittura verso gli undici anni influenzato dalla ricerca artistica che vede nei lavori di due zii molto distanti l’uno dall’altro per generazione e stile pittorico: realista il primo, Angelo Belli, astratto-metafisico il secondo, Eugenio Zilioli. Lo stimolo per la sua ricerca creativa, comunque, risale all’inconsapevolezza dell’infanzia che assorbì le note di un padre chitarrista e la prosa semplice ma profonda di una madre certamente eclettica come testimoniano le pagine di “La bambola di Rosi”, Rosa Zilioli, 2001. La passione artistica di Ettore è compagna fedele in tutte le tappe del suo VIAGGIO esistenziale. Partito da Montichiari nel 1983, dopo aver vissuto nei pressi di Incisa Valdarno (FI), in Svizzera, in Sardegna, a Trento, a Mosca, a S. Pietroburgo, in Spagna e a Parigi, rientrerà definitivamente nel paese natale nel 1996. I due anni vissuti nella capitale francese lo vedranno frequentare la scuola del nudo c/o Les ateliers des beaux-arts. La suddetta “passione” gli impone di svelare il tempo come “attimo presente” privilegiato, come alimento e sostegno delle sue opere, un attimo che umanizza e fissa sulla tela. Nelle tappe esistenziali del suo viaggio la tela si mantiene aperta e, al di là della trans avanguardia, lascia spazio con riconoscenza all’impressionismo, al simbolismo, all’immagine trasfigurata della realtà vissuta o alla stilizzazione astratta metafisica “cosciente d’essere un nano in più sulle spalle dei giganti Amici” che l’hanno sollevato. Come uomo e artista, ritroverà il calore della famiglia nel paese natale grazie alla moglie Elisabetta e alla nascita di Jacopo e Gemma, un calore capace di arricchire anche la sua pittura. Le creazioni di Ettore Goffi, laureato in Lingue e Letterature Straniere Moderne, sono un segno rimasto in Svizzera, Francia, Spagna, Ungheria, Costa d’Avorio e, naturalmente, in Italia. Ettore Goffi nato il 16 aprile del 1963 a Montichiari (BS) - degoffibus@libero.it - www.ettoregoffi.it

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Ana

LAZIC FILKA

è nata a Belgrado (Serbia) nel 1974. Diplomata in coreografia e scenografia, ha sin dalla giovane età nutrito una grande passione per la pittura ed il disegno, oltre che per la danza (per la quale ha ricoperto il ruolo di prima ballerina nel corpo di ballo della sua città). Nel 1993 si è trasferita in Italia (Brescia), dove nel 1994 ha iniziato a lavorare presso lo studio “L’Affresco”, del quale presto è diventata “art director”. Nel 1998 ha cominciato a collaborare con il rinomato atelier “Babilonia Arte” di Desenzano, sul lago di Garda, che l’ha condotta a realizzare opere d’affresco in tutto il mondo e ad esporre nelle più importanti fiere d’arte di Parigi, Francoforte, Valencia, Dubai... Dal 2007 opera nei suoi due studi di Brescia e Gavardo (Brescia), dove oltre agli strappi d’affresco, realizza oli su tela, dipinti su tavola e quadri in bassorilievo… Tra le opere commissionate, l’ultima: una sequenza di pannelli 2 m x 3, per un totale di 250mq di dipinti e grafiche, che vestirà lo stabilimento più di rilievo della Fiat, quello di Kragujevac nella Serbia centrale (dove è in fase di avvio la produzione del nuovo modello Fiat 500L) che verrà ufficialmente inaugurata il prossimo 16 aprile dall’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne. Brescia - via Palladio, 27 - Gavardo - via Gosa, 20 - @. analazicfilka@alice.it - m. 338/2513075

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Giuliano

LORANDI

nasce a Bagnolo Mella (BS) il 29 luglio 1947. Riprende contatto con la pittura nel 1999 frequentando a Brescia corsi liberi di pittura dopo aver fatto le sue prime esperienze pittoriche legate al naturalismo da autodidatta nel periodo 1981-‘83. Nel 2001 sente l’esigenza di approfondire in modo serio la pittura e si iscrive all’Accademia di Belle Arti L.A.B.A. di Brescia, dove ha modo di compiere un percorso formativo che lo porta attraverso vari linguaggi pittorici ad interessarsi oltre che del paesaggio naturalistico anche dell’espressività della figura. Matura così la consapevolezza di voler esprimere la propria emozionalità non attraverso l’uso delle regole iconografiche ma mediante il significare del colore, del segno, della libertà della forma, affinché questa espressività sia più autentica in quanto le emozioni non hanno forma e ritiene che l’opera sia il “trait d’union” fra il sentire dell’artista e la sensibilità del fruitore. Consegue il diploma accademico nel 2006. Ottiene segnalazioni di merito nelle manifestazioni “Premio Dino Decca” 2001, 2002 e nella sez. pittura al Premio Nazionale “F.lli Agazzi” 2008. Giuliano Lorandi vive e lavora in Castegnato (Brescia) - Tel. 030 2722078 - Cell. 339 1314334 - e-mail: lorandi.giuliano@alice.it - sito internet: www.giulianolorandi.it

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Giuli o

MANCABELLI

IL PERCHE’ DELLA MIA PITTURA (critica di mio figlio Matteo Mancabelli) MOAI - L’immensità dell’oceano ha tenuto lontano per secoli i “Signori” dell’isola di Pasqua dalla nostra civiltà permettendo loro di giungere fino a noi inalterati dalla corruzione del tempo e dell’uomo. Ancora oggi appaiono ai nostri occhi carichi di enigmi e forieri di messaggi antichi se pur inseriti nella contemporaneità. Quante infinite domande scuotono l’animo degli uomini di tutti i tempi. Infatti queste opere megalitiche traggono origine probabilmente dell’innata incertezza dell’essere e dalla necessità di fissare nel reale e nello spazio un punto di riferimento: una luce che possa rischiarare l’oscurità del cammino. I “MIEI MOAI”, dice Giulio Mancabelli, si collocano proprio da spettatori davanti a scenari di vita in perenne mutamento. Osservano con curiosità felina l’evolvere di un universo apparentemente assurdo nelle sue manifestazioni, ma allo stesso tempo affascinante e ricco di suggestioni. Troneggiano impertinenti nel centro della scena noncuranti della nostra presenza ed immobili scrutano con gli occhi indagatori dell’artista la “meravigliosa metamorfosi umana”. I gatti, dal profilo fumettistico, divengono inoltre l’espediente attraverso cui l’artista ci permette di spaziare fino all’orizzonte di un sogno infinito dai contorni proibiti. La fanciullezza e l’innocenza, retaggio perduto dell’infanzia di ciascuno di noi, rinascono per un attimo nel nostro cuore tanto da lasciarci turbati e commossi. Visioni fantastiche e liriche si coniugano ad un uso sapiente del colore in un equilibrio di spazio e luci intenso ed espressivo. Tasselli di un’anima da sempre dedita all’arte di vivere e sognare. Messaggi raffinati e silenziosi accompagnano le opere di Giulio Mancabelli. Un linguaggio semplice, ma profondo ed intimo, romantico e coinvolgente, tanto da donare agli occhi ed al volto un nuovo sorriso.

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Rosaria

MILANESI

Assisi, Maestra d’Arte. Inizia a Zanano i suoi primi passi nel mondo espressivo della pittura. Attiva negli anni ‘70 ‘80, partecipa a concorsi e mostre collettive ottenendo riscontri positivi di pubblico e critica. Fra i vari riconoscimenti si annoverano il 2° premio Loggetta a Brescia ed un Ambrogino di Bronzo a Milano. Conserva nel cuore il primo riconoscimento ricevuto, nel quale ancora oggi si ritrova, di cui uno stralcio: “... tra rigidezze ed abbandoni proietta la sua Anima, rende una tensione dall’Intimo”. Dal 2009 il ritorno sofferto ma desiserato. Si presenta oggi con “ Il Richiamo della Vittoria”, stimolata dal messaggio della famosa gara Bresciana delle “1000 Miglia”

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Gi

MORANDINI nato a Bienno (Valle Camonica-Brescia) nel 1951, maturità scientifica, studi universitari (facoltà di medicina), opera dal 1976, espone dal 1981. Ha al suo attivo 54 mostre personali di cui una al Museo di Stato di San Marino, due a Villa Vogel a Firenze e una a Ferrara alla Porta degli Angeli. Dal 2003 è art director dell’Associazione Culturale per l’Arte Contemporanea “La Parada” a Brescia in via Milano 64. Inizia nel 1976 la sua ricerca sui temi legati alla figurazione con particolare attenzione al fatto segnico denominando il tutto NEOSEMPLICITA’ (in riferimento alle tematiche ecologiste di alcuni filosofi anglosassoni degli anni ’60). Nel suo percorso attraversa la figurazione, l’astrazione, la poesia visiva fino ad opere di netto impianto concettuale (installazioni fatte con oggetti appartenuti al suo vissuto inserendo così la quotidianità nell’arte). Dal 1990 opera anche nel campo della tridimensionalità (sculture in bronzo, installazioni plotter-painting su tela ...). Nel 1989 una sua opera è divenuta un annullo filatelico delle Poste Italiane. La sua attività si svolge da 25 anni anche nel campo della grafica ed ha al suo attivo numerosi manifesti, logo per ditte, copertine di libri... Dall’11 gennaio 2005 ha iniziato la serie di azioni d’arte dal titolo BUROCRAZIANEOSEMPLICE in cui trasla gli stilemi del lavoro di Ufficiale di Stato Civile (lavoro fatto per alcuni anni per sopravvivere) in un Atto d’Arte itinerante compiuto negli Uffici di Stato Civile dei Comuni Italiani. Dal 2009 si occupa di grafica in un ente pubblico a tempo pieno. Sue opere sono presenti nelle collezioni: Borroni, Pupi Avati, Sandretto Re Rebaudengo e in altre di notevole importanza.

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Simona

MORBINI

nata a Desenzano del Garda nel ‘ 74, dal 1992 lavora in ditte del settore pittorico a Brescia, perfezionando la tecnica dell’affresco. Nel 1994 consegue l’attestato di maturità all’Istituto Statale d’Arte di Guidizzolo (Mn). Durante l’istituto superiore riceve il premio per la miglior realizzazione di un poster a tema. Questo lavoro verrà poi scelto dalla CGIL di Mantova per una campagna pubblicitaria. Negli anni successivi alla maturità espone le sue opere nelle sale della Biblioteca civica del Comune di residenza, dove opera come scenografa in rappresentazioni teatrali e spettacoli e dove realizza la decorazione di sfondi per le scuole medie ed elementari. Dal 1996 lavora come art director presso l’ateliér Babilonia Art s.r.l. coniugando la sua attività artistica di creazione con la coordinazione e la supervisione delle opere sia in Italia che all’estero. Dal 2002 ad oggi, Simona Morbini Morbini ha aperto un suo studio creativo a Calcinato, dove realizza come professionista opere con l’antica tecnica dell’affresco a strappo. Nel suo laboratorio l’artista realizza anche corsi d’apprendimento di tale tecnica e svolge attività di volontariato con i bambini delle scuole elementari. Tra le mostre di rilievo ricordiamo: le varie esposizioni nella sala San Carlo di Via Comboni di Limone del Garda; numerose presenze alla mostra estiva “artisti sul muradel del lac” di Toscolano Maderno; molte esposizioni richieste da vari comuni del lago di Garda come anche dei comuni bresciani. Nel marzo del 2009, a seguito di una lunga preparazione artistica, presenta una serie di opere legate al tema automobilistico in occasione della Mille Miglia, è una delle rare pittrici dedita alla “motoring art” cioè dipingere ritratti e scene inerenti l’automobile e tutto il mondo che ruota attorno ad essa. Si avvale di immagini scattate da lei stessa. L’internazionalità di questo grande evento automobilistico, ha dato all’artista la possibilità di portare l’affresco italiano anche al di là del nostro continente. La costante ricerca della perfezione di un’esecuzione veloce come il dipinto su intonaco fresco, ha portato Simona al continuo studio di una tecnica che ad oggi è per lei una emozione ogni giorno diversa.

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Gi ovanni

OTTELLI

compie gli studi presso la Scuola d’arte “Pesaro-Fano” – 1976, il Liceo Artistico di Verona 1990 e l’Accademia Belle Arti - Brera di Milano, 1981. Alterna mostre collettive e personali in Brescia alla partecipazione a eventi internazionali (Forte De Virrey, Acapulco nel 1991). Giovanni Ottelli, è un autore che evidenzia in ogni opera il tracciato dell’idea, qualunque sia il soggetto raffigurante ne segna il percorso che poi abilmente con grande maestria stende e riempie con il colore, una tavolozza azzardata, ma ben riuscita, uno stile personale che intrecciando più stili del passato “Futurismo-Cubismo-PopArt-Fumetto”, ha creato un metodo nuovo, un sistema base dove appoggiare dentro la sua bravura e le sue emozioni. Nel 1992 partecipa alla manifestazione Agosto Culturale a Edolo e espone alla Fiera di Alto Antiquariato del Cav. Allemandi di Montichiari (BS) e successivamente dopo aver presentato le sue opere all’Istituto di Cultura Italiana di Città del Messico (Messico) tiene una personale a Cancun, Messico (1993). Espone in una collettiva presso la Galleria “Vetrina degli Artisti” di Firenze (1994). Negli anni novanta si iscrive a A.A.B Associazione Artisti Bresciani (1994) con cui espone sia in mostre collettive che personali e nel 96 aderisce alla manifestazione Stazione Insieme di Brescia. Dal 2003 sempre più incline a portare la sua arte tra il pubblico partecipa alla manifestazione “Artisti in Piazza”, organizzata a Padenghe (BS), nella splendida cornice del Lago di Garda. In questi anni è protagonista della cronaca culturale incontrando grande favore nel critico bresciano Giannetto Valzelli che ne recepisce le istanze futuriste e astrattiste e pubblica una critica positiva delle opere esposte con l’Associazione Culturale “Libertà e Progresso” nel 2003 e del premio assegnato a Giovanni Ottelli al Concorso Internazionale “KIWANIS” - Città di Brescia (2004). Nel “Libro d’Oro degli Artisti Italiani” del Centro Censimento di Firenze, la dolcezza poetica di una narrazione figurativa sempre originale e proiettata nel futuro richiama l’attenzione degli osservatori per le tele dell’artista Giovanni Ottelli.

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Fabiano

PATERLINI

nato a Bagnolo Mella il 30 agosto 1952, dove vivo ed elaboro le mie passioni artistiche. I primi lavori, in bianco e nero, ricalcano le orme del padre, ma ben presto il colore prende di necessità i miei disegni. La ricerca mi porta a sperimentare tecniche e materiali. Legno, tela, carta, polistirolo, gessetti colorati, acrilico, acquarello, chine colorate, matite e carboncino. La prima personale risale al 1973 presso la galleria Piccola Paganora a Brescia. Negli anni successivi numerose sono le collettive ed i concorsi nazionali a cui ho partecipato incontrando parere favorevole della critica. Negli anni duemila c’è una svolta: dal 2004, in collaborazione con altri pittori locali viene Ri…fondato il Gruppo Artisti Bagnolo Mella. Questo è un nuovo stimolo a continuare la ricerca e la produzione artistica si intensifica con forte partecipazione a mostre tematiche. Nel frattempo la linea surrealista si sviluppa in modo esponenziale fino ad approdare nel 2009 ad un nuovo progetto artistico “la luce” presentato nell’ultima personale di marzo 2009. Già a partire dal 2009 e sempre più nel 2010 nel lavoro quotidiano e nelle mostre a tema ripropongo l’evoluzione della luce ed inserisco un nuovo filone materico, uso di nuovi materiali (metalli vari, vetro e plastiche), materiali di recupero ed oggetti della quotidianità. Tutto ciò mi porta nel 2011 ad avviare lo sviluppo di sculture polimateriche, dove il ferro ed il legno la fanno da padroni. Il 2010 ed il 2011 sono anni di soddisfazione; vincitore del premio Nocivelli 2010, concorso artistico per la diffusione dell’arte moderna/contemporanea, nella sezione pittura e per la menzione speciale sempre al premio Nocivelli, 2011. Il 2012 poi è stato molto ricco di ricerca; c’è in atto un uso massiccio di supporti in carta e cartone. La “carta” elemento ricco di fascino e severo. È un supporto leggero, malleabile, trasformabile, ha un proprio colore naturale che può dare risalto ai “segni”, non perdona. Il 2013 inizia a Maggio con una mostra “Palazzo in Mostra” presso il Palazzo Bertazzoli a Bagnolo Mella; sempre a Maggio con Bresciarte “arte nella Mille Miglia”; a Settembre una mostra a tema sui 4 elementi Terra Aria Acqua Fuoco. p.fabiano52@libero.it - fabiano.paterlini@gmail.com - fabianopaterlini.jimdo. com - www.facebook.com/fabiano.paterlini - +39 3485616001

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Antoni o

PUZZOVIO

è presente da alcuni anni sulla scena artistica nazionale riscuotendo lusinghieri successi di critica e di pubblico. La sua pittura figurativa è connotata da valenze espressioniste di forte impatto visivo e intrise spesso da intense istanze sociali.

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Ernesto

ROVERSI

nasce a Brescia il 26 dicembre 1969. Si appassiona fin da giovane al disegno e alla pittura. All’età di 14 anni acquista dimestichezza con le tecniche artistiche nella bottega del m. Franco Bertulli. Da lui apprende come si faceva una volta e come volevano i sommi del passato, i rudimenti del mestiere: che non è sufficiente e bastante possedere talento, serve anche l’umiltà di osservare ed ascoltare chi sa di più, per carpirne i segreti, per sperimentare, per dar tempo la tempo. Da Bertulli apprende l’importanza del disegno, del procedere per gradi: prima con la matita sul foglio di carta, poi con il carboncino, con i pastelli, per approdare, dopo giusto apprendimento, all’olio, che va amato, impastato, aspettato che asciughi per porre nuove velature e definitive brillantezze... Due i sentimenti su cui indaga il nostro pittore quando s’accosta alla figura umana. Pudore e rispetto: quando ritrae l’ideale della donna d aamare, matura per essere colta, ma ancora innocente, come bimba. Passione e sensualità: quando la supremazia è data alla cranlità della donna in rosso dalla capigliatura corvina. Le due anime del mistero femminile: esito finale la seduzione, cioè il condurre a sé. Un pittore, Roversi, che già ottiene meritata considerazione dalla critica ed interesse dai collezionisti. Gli spetta il successo soprattutto per l’onestà, per la generosità e per l’entusiasmo con cui spende il suo estro pittorico per regalare atmosfere di luce e di colore.

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Tita

SECCHI VILLA

bresciano, autodidatta (ma ha un debito verso il maestro Gallizioli) dipinge da sempre per passione; le sue opere, tutte olio su tela, hanno per soggetti paesaggi montani, urbani, ritratti e figure. Ăˆ iscritto alla Associazione Artisti Bresciani dal 1995. Ha partecipato alle mostre collettive dell’associazione dal 1996 al 2013. www.titasecchivilla.it - tel. 3470175651

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Paola

SILVESTRINI

è nata il 12 luglio 1929 a Bertinoro in provincia di Forlì. Ha conseguito la Maturità Classica a Cesena. Ha poi frequentato la Facoltà di Giurisprudenza a Bologna e allo stesso tempo Pittura e Mosaico all’Accademia di Belle Arti a Ravenna dove ha dipinto numerosi quadri ad olio su tela e riprodotto alcuni mosaici bizantini. Ha vissuto per lungo tempo a Milano dove ha sposato il famoso pittore Giovanni Cappelli anche lui di origine romagnola. Da circa vent’anni vive e lavora in un piccolo paese di campagna sul Lago di Garda e qui si dedica con passione anche agli animali e alla coltivazione delle piante officinali nelle quali è diplomata. Ha iniziato a dipingere fin dalla più tenera età e continua a coltivare questa arte unita a quella dello scrivere. Ha allestito mostre personali a Cesena, Forlì, Rimini, Riccione, Faenza, Bologna, Milano, Venezia e ha partecipato a numerosi concorsi in Italia e all’estero nei quali le sono stati conferiti segnalazioni e primi premi: Firenze, Siena, Catania, Vasto, Roma, Milano, Nizza, Bruxelles, New York, Montecarlo, Canarian-Island, Tokio, Fukuoka, Numea, Venezuela. Durante le esposizioni dei suoi quadri ha ottenuto vasti consensi da parte del pubblico e di noti critici d’arte. Di lei hanno scritto: Mario Portalupi, Giorgio Falossi, Agostino Giacomini, Oreste Cagno, Mariarosaria Belgiovine, Gerard Angelier, Domenica Tesio, Lia Ciatto, Gillo Hores, Salvatore Russo, Franco Mondini, Bruno Festa ed altri ancora. Tra i più noti collezionisti ricordiamo Pablo Neruda, Vittorio Gasman, Giorgio Mondadori.

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Giuseppe

SOLANO

è nato a Breno il 19 gennaio 1972, vive e lavora a Brescia. Sin da giovane dimostra una grande passione per ogni forma di arte in genere, tra cui la pittura, che comincia ad approfondire da autodidatta. Negli anni ‘90, finiti gli studi liceali, diviene alunno, e successivamente amico, del maestro Filippo Tamantini, frequentando il suo studio dove affina le capacità nel disegno e successivamente nell’uso del colore. Immune da preconcetti formali, culturali e letterali, preferisce rappresentare sulle sue tele immagini di un mondo tutto suo. La sua passione per l’arte lo fa spaziare dal campo della moda a quello del design, della pittura e della letteratura, del teatro e della poesia in genere. Sempre schivo e poco interessato a vendersi, espone nel corso degli anni in varie mostre collettive e personali, ricevendo vari attestati di merito. Nel 2013 viene chiamato per presentare alcune sue opere all’Italian Art festival in Inghilterra e due dei suoi quadri vengono selezionati ed esposti alla VIBE Gallery di Londra.

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Franco

SORESINA

nasce a Luzzara (Reggio Emilia) il 23 ottobre 1943. Allievo di Franco Bertulli, esordio artistico nel 1965. Dipinge con stile impressionista-macchiaiolo su temi come paesaggio, natura morta e figura, utilizzando olio, pastello e carboncino. Frequenta i seguenti artisti: Roversi, Rivetta, Mancabelli, Raineri, Buraschi, Tamantini e Bonini. Associato AAB, UCAI, Isola delle Arti. Ha partecipato a numerose manifestazioni ottenendo premi e riconoscimenti, ha allestito mostre personali in vari centri, aderito a collettive regionali e nazionali, figura in collezioni private italiane ed estere. La critica si è interessata con articoli su stampa. Abitazione e studio via Renica, 2 Brescia - www.soresinafranco.it

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Simona

STEFANA

è nata a Rovato nel 1972, vive e lavora a Corte Franca. Ha frequentato studi di Disegno , Pittura e Decorazione murale presso la Scuola d’ Arte e Mestieri di Rovato, numerosi Corsi di Tecniche miste per il Dipinto su Porcellana e Corso triennale di Creta, con manipolazione e smalto , presso l’Atelier di Silvana Conde. Il suo curriculum espositivo è ricco di partecipazioni a concorsi con segnalazione e premiazione. In campo pittorico ha partecipato a numerose mostre collettive in diverse città italiane. Attualmente impartisce corsi su diverse tecniche. Cellulare . 3334283488 .

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Filipp o

TAMANTINI

è nato a Brescia il 31 agosto 1939 dove vive e lavora ancora oggi. Inizia a dipingere giovanissimo, la dote e la passione per il disegno e la pittura erano fortemente sentite. 1956 Frequenta lo studio del noto pittore Oreste Rodini e, presentato dallo stesso, entra a far parte dell’ Associazione Artisti Bresciani A.A.B., presieduta dall’allora pittore Boccato. 1957 Dopo aver conosciuto il pittore Gianni Parziale, fondatore dello Studio Artistico Bresciano, partecipa assiduamente alle lezioni e presenzia alle numerose collettive organizzate. Da ricordare in quel periodo “Il Quadriportico” di Piazza Vittoria, col particolare giudizio critico e di pubblico. 1960 Frequenta la scuola di disegno ornato presso l’Associazione Artisti Bresciani, sotto costante guida dello scultore bresciano Domenico Lusetti. Nel frattempo approfondisce le nozioni di pittura, alla ricerca della sua personalità, passando dall’espressionismo al macchiaiolo e, successivamente, al post-impressionismo considerando, in particolare, la corrente lombarda, studiando i pittori che hanno fatto dell’arte la storia. Tamantini ha affrontato varie volte il paesaggio con i pittori Alberto Bizzai, Adolfo Mutti e svariati altri. 1965 Conosce il pittore Franco Bertulli, spesso si incontrano in quel di Provaglio d’Iseo o in Torbiera, ove dipingono soggetti e scorci colmi di romanticismo. Molti anni più tardi, nel 1975 esporranno le loro opere nella galleria Simonetta di Bergamo, con un buon successo di critica e pubblico. 1967 All’età di 27 anni inaugura la sua prima mostra personale presso il Circolo Culturale di Lumezzane, presentato in catalogo dal pittore Gabriel Gatti. Nello stesso periodo Tamantini si inserisce nel mondo artistico bresciano con entusiasmo e una forte volontà pittorica. 1972 Si reca in viaggio nella Svizzera Francese ove riassume su tela le meraviglie locali: Eagle, San Maurice, Maloya. Non tralasciando la visita al Museo del Segantini. L’anno successivo inaugura la personale sul tema “La Svizzera” presso la Galleria Paganora di Brescia. 1998 Entra a far parte dell’Associazione Artisti “Martino Dolci” di Brescia dove ritrova l’amico e collega Eugenio Busi con il quale, molti anni prima, aveva condiviso esperienze artistiche dipingendo in quel di Brione, ovvero, ovunque ci fosse uno scorcio o paesaggio che ispirava l’entusiasmo pittorico. 1999 Ritorna, dopo vari anni, a Chioggia con l’amico Bonini dove, insieme, fissano sulla tela soggetti e scorci che hanno fatto della città la meta dei pittori più conosciuti. 2003 “Artestrasse 2003 sulla Strada del Moretto” . Nasce un gruppo di pittori e scultori bresciani con il consenso del Comune e dell’Assessorato alla Cultura. Nel gruppo si espone su invito, e Tamantini partecipa a varie collettive a Brescia ed in altri comuni, sempre con buon successo.

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Franco

VOLONGHI

vivo e lavoro a Bagnolo Mella. Ho partecipato a diverse esposizioni collettive e personali utilizzando materiali e tecniche varie. Seguo con interesse il mondo artistico da parecchio tempo e mi piace conoscere e confrontarmi con altri artisti e realizzare insieme esposizioni significative. Prediligo opere a tema perché apprezzo lo studio, la ricerca e la realizzazione dell’opera stessa, utilizzando alcune volte, anche materiali insoliti. Nelle mie opere desidero esprimere creatività, fantasia, ricerca, pensieri... per suscitare Emozioni e seguo un percorso che io definisco “opere aperte” perché l’opera d’Arte può lasciare spazio all’osservatore di portare a termine l’opera nella propria interiorità. Cell.: 329 2120630 - wolfran@libero.it

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Alessandro

ZANONI

nasce nell’ottobre 1977. Comincia a fotografare all’età di 16 anni con una Canon analogica che gli viene prestata da un amico. Quando vede che la cosa lo diverte, con i primi risparmi Ale si compra la sua prima macchina fotografica, una Canon analogica di medio livello. Le prime fotografie vengono scattate in mezzo alle campagne e quindi sono scatti naturalistici principalmente di tramonti. Dopo qualche tempo cerca di cimentarsi nella fotografia sportiva, che sembra essere il suo vero amore, principalmente foto automobilistiche. Questo tipo di amore dura ben poco; il tempo di riuscire a comprarsi una Canon digitale, anche questa di medio livello. Da qui la vera svolta. Comincia a provare gusto anche nel fotografare persone per strada, situazioni e momenti di vita quotidiana; tutto questo lo porta nel 2005 a partecipare al suo primo corso di fotografia, dove come insegnanti ci sono fotografi di fama internazionale. Qui può perfezionare le conoscenze sulla fotografia analogica e digitale. Può apprendere tecniche di qualsiasi tipo, dalla fotografia di strada, alla fotografia di nudo artistico con ambientazioni in studio, alla fotografia di reportage e di matrimonio. Fatta questa esperienza nel 2008 parte per il Madagascar e realizza il suo primo reportage dal titolo “Gente del Madagascar” ed ottiene un discreto successo di critica. Nel 2010 viene scelto a fotografare “Il dì dell’opera” di Virginio Lini, che si tiene nel teatro Ponchielli di Cremona. Qui può sfoggiare la sua nuovissima Canon, questa volta di alto livello, con la quale comincia a fare cose egregie. Continua a frequentare corsi di fotografia per perfezionare le tecniche di foto di strada, che ormai non nasconde più essere la sua vera passione. Comincia anche ad avere una certa simpatia per le ottiche fisse; dopo aver sperimentato ottiche di vari livelli, alla fine trova il suo mondo nel 28mm, che gli dà grandissime soddisfazioni. Non disdegna di fotografare concerti dal vivo venendo ingaggiato anche per numerosi eventi musicali. Nonostante la passione per la fotografia di strada sia ormai appresa e consolidata, Ale non dimentica quanto possa essere piacevole e divertente fotografare ragazze in studio. Così Ale sta portando avanti da tempo un suo progetto dal titolo “Bambole di porcellana”. L’obiettivo è di far sembrare le ragazze talmente serie, immobili, con tratti tanto marcati da farle sembrare appunto di porcellana. Adora le ombre. Cerca di stare lontano dalle manipolazioni che si possono fare con i numerosissimi programmi di fotoritocco. Le opere vengono in gran parte stampate su carta lucida.

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Ezi o

ZINGARELLI

diplomatosi, ha di seguito frequentato corsi di design e grafica pubblicitaria. È stato per più anni promotore finanziario, ed in questa attività delicatissima ha sviluppato la virtù della moderazione. Da sempre coltiva la passione per la pittura, iscrivendosi nel variegato mondo dell’arte contemporanea con un suo percorso di grande interesse; la sua arte attinge all’informale e all’astratto e trova nella tecnica mista la modalità di espressione. Pittore autodidatta,si presenta nel migliore dei modi in campo artistico nella maturità della sua vita. Lavora su texture con materiali nuovi avvicinandosi alla pittura materica con un impianto iconografico del tutto personale. Partecipa a vari concorsi e collettive con segnalazione per alcuni suoi lavori. Nel 2006 entra a far parte del gruppo LIBERARS di Bagolino (BS) dove tiene negli anni a seguire una collettiva (che si svolge nell’antica via dei Portici) con altri soci artisti. Dal 2010 suoi quadri si trovano in permanenza alla “Galleria d’Arte Novecento” di Mario Conti in via V. Emanuele II, in Brescia. Sin dalle prime opere guarda alla modernità e trova la poetica mite, lirica ed intrigante che lo avvince ed affascina sin nel profondo. Zingarelli trova la giocosità nei materiali, il bello della lettera isolata e sola. L’arte di Zingarelli attinge all’informale e all’astratto e trova nella tecnica mista la modalità di espressione. E’ palese nelle opere di Zingarelli il suo impegno nel ricercare una dimensione in cui collocare la sua sensibilità di artista... I suoi lavori si pongono come espressioni d’amore dirette a far conoscere la sua anima, perché lo spettatore, amandola, vi si riconosca. Il suo percorso da poco cominciato è già denso di personalità e forza. Lavora a Brescia in via Montello, 35 - cell. 347.7726126

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bresciarte

www.bresciarte.it UN MONDO DI SERVIZI A SERVIZIO DELL’ARTE

l’arte, o, che d n o m l ere da arte. , che l’ er evad o p s a s r e u n sic co , 1809 via più sicuro elettive à me più Non c’è it a n g ffi le a n c’è the - Le ma no ng Goe a g lf o W Johann

Brescia vanta un ricchissimo patrimonio culturale in ogni ambito di attività, dalla musica alla pittura, passando attraverso la letteratura e l’architettura. In questo contesto, l’arte rappresenta un settore di primo piano, da proteggere e conservare, da promuovere e sviluppare. Valorizzare l’arte significa costruire un legame di continuità tra passato e futuro partendo da ciò che ha sempre rappresentato per la nostra provincia motivo d’orgoglio. Favorire la cultura significa favorire lo sviluppo economico. Per questo chi vi investe agisce con un ruolo di stimolo e di fiducia, perchè ritiene che alla base della crescita del capitale economico dei territori vi sia lo sviluppo del capitale umano e sociale. Per questo, l’arte può essere eletta a strumento di costruzione e comunicazione della propria identità aziendale e può essere vista come strumento di coesione e motore di sinergie, tra pubblico e privato.

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