Vol 1 guida vivaitaliani

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COME

fare l’orto a parete LE GUIDE PRATICHE DI VIVAITALIANI.IT VOL.1

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PICCOLI SPAZI PER GRANDI RISULTATI Inserto allegato alla testata vivaitaliani.it

Se è vero che non tutti hanno una casa con giardino, è vero che ciascuno di noi può ritagliarsi un piccolo angolo di paradiso. è in quest’ottica che nasce il primo volume delle guide pratiche di Vivaitaliani: Come fare un orto a parete. Che sia sul balcone o in una zona luminosa del proprio appartamento, chiunque può affondare le mani nella terra e veder crescere i frutti che preferisce avere in tavola. Nella ferma convinzione che chi fa da sé fa per tre e che l’erba del vicino non debba essere necessariamente più verde, Vivaitaliani propone le sue guide pratiche su orto e giardinaggio, sulla buona cucina, il bricolage e il fai-da-te.

Testi a cura di: Valentina Beli e Junio Tumbarello redazione@vivaitaliani.it Progetto grafico: Salvo Tuccio Web developer: Giuseppe Scopelliti Progetto realizzato dall'agenzia creativa Muddichi.it - info@muddichi.it

nel prossimo volume

i mille usi della super cassetta della frutta

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A costo zero e ad oggi elevata ad alto elemento di design, da contenitore bistrattato si è trasformato in elemento principe di scarpiere, librerie e complementi di arredo. Originalità e risparmio vi aspettano nel prossimo numero.

indice verde orto a parete:

ecco i modi per realizzarlo

la ricetta dolce del vincitore di masterchef

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erbe aromatiche come coltivarle e conservarle

compost

il concime fatto in casa

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dammi una parete e ti farò l'orto

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Avete un’irrefrenabile voglia di orto ma non avete il terreno? Si diffondono sempre di più gli orti a parete, l'ultima frontiera della "passione per la zolla" che dilaga in tutta Italia. Nello Stivale, infatti, il 37% della popolazione coltiva l’hobby del giardinaggio, con una predilezione per gli ortaggi. Ecco come “mettere in piedi” un orticello a chilometri zero anche sul balcone

come si fa L’idea del primo orto a parete in un pallet e in altri contenitori verticali è venuta in mente ad una tizia americana di nome Fern Richardson, esperta di giardinaggio e membra della Garden Writers Association. I suoi libri “Small Space Cointaner Gardens” e “Small budjet Gardeners” spopolano negli Usa e sono un must per gli appassionati del genere. Nel suo sito lifeonthebalcony.com si trovano tante idee diverse per coltivare in spazi molto ristretti. Rebecca Bray e Britta Riley sono, invece, le prime che nel 2009 hanno messo a punto un sistema di coltivazione verticale realizzato con le bottiglie di plastica nell’ambito di un progetto per sensibilizzare i newyorkesi sull'ecologia e sulla sostenibilità. Noi vi facciamo vedere come farlo a casa. Coi pallet- Di pedane ne trovate a bizzeffe per strada, basta farsi un giro. Meglio scegliere quelle non pesantissime. Dopodiché è necessario fissare un tessuto piuttosto resistente tra una tavola e l’altra -si può optare per un materiale plastico, oppure vanno bene anche dei teli molto spessi e i teli pacciamanti neri (che trovate anche da Leroy Merlin). Fissate bene la stoffa - Abbiate cura di fissare la stoffa anche lungo la parte inferiore e lungo la parete laterale del bancale tramite una pistola per graffette: il tessuto va infatti attaccato al legno. A questo punto non resta che riempire le varie cavità che si sono create grazie al tessuto e al legno delle pedane con il terriccio (che avrete miscelato con dell’argilla espansa) e seminare le piantine. Il bancale può essere anche colorato cosicché l’intera struttura, una volta appesa alla parete o appoggiata a una ringhiera o a un muro, possa essere anche un originale elemento decorativo. Se sceglierete di piantare o seminare le cultivar che consigliamo ricordate di piazzare i fiori eduli e le fragole in alto, il resto in basso. Con le bottiglie - Le bottiglie di plastica posizionate a testa in basso sulla struttura che deciderete di costruire, vanno collegate tra loro con dei tubicini che serviranno alla circolazione dell’acqua in questo singolare orto verti-

cale. Questo sistema sfrutta il concetto di coltivazione idroponica, capace di creare uno spazio verticale capace di garantire la crescita delle piante senza spendere tempo per innaffiarle. Drenaggio e innaffiature - Nel tappo della bottiglia dovrà essere effettuato un foro nel quale verrà inserito il tubo di drenaggio. Il primo potrebbe essere un tubo in polietilene nero, (Ø 16 mm), collegato a un rubinetto (o se siete agricoltori 2.0 a un contenitore di raccolta con una piccola pompa che potrà farvi utilizzare sempre la stessa acqua) su cui sono inseriti gli innesti e su di essi i microtubi (Ø 3 mm) che finiranno nelle bottiglie. Il sistema di drenaggio è quello che riporta la soluzione nutritiva in eccesso alla vasca di raccolta, oppure - decidendo di sistemare le bottiglie una sotto l’altra - per fare in modo che innaffiano la prima, potrete innaffiare quelle sotto. Dentro le bottiglie – i substrati impiegati nella coltivazione idroponica sono diversi, quali ad esempio perlite, vermiculite, argilla espansa, pietra pomice, fibra di cocco, lapillo vulcanico, sabbia o ghiaia. Serve a mantenere un equilibrio idrico costante, trattenendo l’umidità, ma anche lasciando defluire l’acqua in eccesso. Se siete capitati qui per sbaglio e non siete tipi da fai da te “strong” ma “soft”, potete anche acquistare il kit originale a 99 dollari su windowfarms.com. Con i sacchi di juta o i jeans Un’altra idea originale è quella di imbottire i sacchi di juta che potrete chiedere alla vostra torrefazione o i vostri vecchi jeans. Basta cucirli sul fondo e praticare dei fori laterali dentro cui insaccare le piantine. Oltre ai generi di piantine che vi consigliamo in calce alla guida, qui potrete coltivare anche patate, topinambur, zenzero, melanzane e pomodori. Riempite i sacchi con della terra e aggiungete dell'argilla per poter formare un’anima centrale di 3/5 centimetri che possa servire a evitare i ristagni d’acqua. Fissate con una corda la struttura al muro, alla ringhiera o costruite una base di legno con un due travi a incrocio come supporto.

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Più profumo in casa con le erbe aromatiche

Inebrianti e utilissime in cucina, occupano poco spazio e sono facili da coltivare. Ottime dunque per popolare il nostro orto a parete, purché non si verifichino mai ristagni d’acqua. Con foglie e fiori decorativi, sono un primo step per metterci alla prova ed affinare le nostre doti di coltivatore Salvia officinalis

Dal latino salvus ovvero sano. Pianta perenne che predilige il clima mite, quindi perfetta da coltivare in balcone ma anche in casa, purché le sia garantito il ricircolo d’aria. Ama il sole e necessita di un’ annaffiatura moderata, è dunque importante evitare ristagni idrici nel terreno che potrebbero provocarne la morte. La terra deve avere un ph neutro oppure leggermente calcareo. La fioritura inizia a primavera e si protrae per tutta l’estate. Al termine di essa è bene potare la pianta per rinforzarla. Si riproduce per seme e per talea.

Basilico

Il nome greco basilikos, ovvero pianta regale, la incorona regina tra le erbe aromatiche, con un profumo e un gusto che l’hanno resa immancabile nei piatti della cucina me-

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diterranea. Pianta annuale, predilige una temperatura elevata che oscilla tra i 20° e i 25°. Tuttavia, se siamo in grado di garantirgli un tasso di umidità elevato, può sopravvivere anche a temperature più basse. Richiede molta acqua purchè si evitino i ristagni idrici. La messa a dimora delle piantine deve avvenire in primavera. Il basiclico fiorisce da giugno a settembre e si riproduce per seme.

Prezzemolo

Dal latino Petroselinum, se assunto in grandi quantità è velenoso ma nelle giuste dosi è molto proteico e riconosciuto per le sue virtù officinali. Predilige una temperatura tra i 15 e i 20 gradi. Temperature sotto 0°C e sopra 35 °C non sono tollerate. Predilige un terreno leggermente acido e richiede molta acqua. E’ una pianta biennale e, secondo una leggenda popolare, se piantato il 4 ottobre (S.Francesco), cresce prospero tutto l’anno. La moltiplicazione avviene per seme.


COME CONSERVARE

LE TUE ERBE AROMATICHE Il momento migliore per raccoglierle è quando la pianta mette i boccioli, momento in cui hanno più aroma e freschezza. Tagliate le erbe al mattino, perché molti oli essenziali, nelle più tarde, diventano volatili nell’aria calda del giorno.

Origano

Per essiccarle

Predilige sole, caldo e aria e si sviluppa meglio in terreno asciutto. Sono le piante che crescono in prossimità delle zone marine che hanno la maggiore fragranza. Si moltiplica per seme, per talea o per divisione della pianta.

Dopo averle tagliate, lavate e asciugate con cura, appendetele o stendetele in un luogo asciutto, caldo e ventilato ma non alla luce diretta del sole finchè non si sono essiccate (occorre circa una settimana). Conservatele quindi in vasi di vetro o plastica lontano dalla luce diretta del sole.

Menta

Per congelarle

Facile da coltivare perché si adatta bene a qualunque temperatura. Richiede delle annaffiature regolari e generose soprattutto durante il periodo estivo. Predilige un ph neutro o anche leggermente acido (ph 6-7), l’importante è che il terreno non abbia mai ristagni d’acqua. Considerando che i semi hanno una bassa germinabilità queste piante sono moltiplicate prevalentemente per via vegetativa, tramite la riproduzione di parti di pianta. Fiorisce dalla primavera all'estate e può proseguire fino all'autunno.

Lavatele e asciugatele quindi tritatele a mano o con il mixer. Riponetele quindi in contenitori di plastica e riponeteli nel congelatore. Un modo pratico per conservare le erbe è aggiungere un pò di acqua nel mixer (abbastanza da rendere fluide le erbe tritate), e versare il composto negli stampi da cubetti di ghiaccio e quindi congelare. Quando avete bisogno di aromi per stufati, minestre e salse, non dovete far altro che aggiungere un cubetto di ghiaccio alle erbe.

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LA RICETTA

Composta di limoni di Amalfi con crema allo yogurt, menta e basilico Nasturzi

Prediligono posizioni luminose e soleggiate e un’annaffiatura regolare (sebbene sopporti brevi periodi di siccità). Il terreno può essere di qualsiasi tipo purché mantenuto umido. Commestibili in tutte le sue parti con un sapore agro-piccante. Fiori e foglie, ricche di vitamina C, possono essere aggiunte alle insalate ed i semi, non ancora maturi, si usano in salamoia o sotto sale come i capperi. La moltiplicazione dei nasturzi avviene con i semi che verranno raccolti dopo la fioritura. La semina può essere fatta in febbraio-marzo

Primule

Preferiscono un'esposizione che abbia il sole solo al mattino o nel pomeriggio inoltrato oppure a mezz'ombra. Vanno tenute lontane da fonti di calore o dal

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sole diretto. Annaffiare in quantità sufficiente a tener sempre umido il terriccio, che preferibilmente deve essere costituito da foglie, torba e concime organico. Si moltiplicano per seme tra marzo e aprile.

Fragole

Aggiungono al nostro orto verticale un tocco di colore e infinita bontà. Il terreno preferito dalle fragole ha un ph che varia dai 5,5 ai 6,5, possibilmente sabbioso e ricco di sostanze organiche. Bisogna annaffiarle di frequente evitando i ristagni d’acqua.

quanto spendi Piante di Fragole Meilland € 5,00 Piante Basilico € 1,50 a 2,60 Piante Primule da € 0,40 a 0,60 Piante Menta € 2,50 Piante Prezzemolo € 1 Piante Origano € 3,85 Piante Nasturzio (Tropaeolum) € 6 Piante Salvia € 2,50

Questo piatto unisce menta e basilico con le fragole. Ecco come è possibile utilizzare alcuni degli ingredienti del nostro orto a parete in un unico piatto. Vi proponiamo il dessert con cui Federico Ferrero ha vinto la terza edizione di Masterchef


Ingredienti: › › › › › › › › › › › › › › › › › ›

mascarpone, 100 gr. latte yogurt greco, 150 g miele di timo, 50 gr. limoni di Amalfi, 8 menta fresca basilico lamponi fragole fiori di borragine cacao, 150 gr. zucchero, 300 gr. farina 00, 300 gr. bacca di vaniglia, 2 gr. burro, 300 gr. lievito, 7 gr. liquore Mastiha di Xios sale

Preparazione: Miscelare la crema inglese, realizzata precedentemente facendo bollire nel latte 6 rametti di basilico fresco, con il mascarpone e montare alla frusta. Lasciar raffreddare, incorporare alla miscela 1/3 di yogurt greco e lasciar riposare a circa 4° gradi. Preparare una composta con la polpa dei limoni pelati a vivo e zucchero. Lasciar raffreddare. Preparare un croccante alle grue di cacao unendo e impastando il cacao, lo zucchero semolato, farina 00, una bacca di vaniglia, burro, sale e lievito. Stendere a uno spessore di 2 mm. tra due carte da forno, infornare a 180° per 25 minuti. Impiattamento: disporre in un fondina la composta di limoni, stemperarla con 3 gocce di liquore Mastiha di Xios o Argalà. Aggiungervi menta fresca tritata e sormontare con la crema precedentemente realizzata. Decorare con una spirale di miele sciolto precedentemente a bagnomaria. Disporre sulla spirale di miele i lamponi, le fragole e i pezzetti di croccante al cacao.

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compost sul terrazzo Senza un minimo di programmazione non è possibile ottenere un buon orto, scrive Mario Howard in “L’Orto secondo Natura”. Nulla di più vero. Da cosa si comincia? Una volta decisi gli spazi, e -nel vostro caso- partiamo dal presupposto che siano pochi, bisogna pensare alla composizione del terreno e allo smaltimento di tutti gli scarti del vostro piccolo orto casalingo. Anche se a parete e molto piccolo. Un buon punto di partenza è il Compost

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quanto spendi Compostaggio domestico significa non solo ottenere periodicamente una piccole dose di terriccio, ma anche diminuire i rifiuti di casa trasformandoli in humus per le piantine. Con le opportune precauzioni è possibile fare un piccolo compostaggio domestico anche sul terrazzo. Fare compostaggio domestico significa gestire una fabbrica biologica dove gli operai sono batteri e funghi che convertono la sostanza organica nei composti chimici più semplici e stabili: sali minerali, acqua e anidride carbonica. Sul terrazzo è bene pensare solo agli scarti di frutta e verdura cruda, fondi di caffè, gusci di uova spezzettati, bucce, foglie secche raccolte durante la pulizia del terrazzo stesso; lasciate perdere gli avanzi umidi di carne, pesce o altri scarti a degradazione lenta, che possono essere gestiti solo in un orto o in giardino di discrete dimensioni. Il composter sul terrazzo può essere anche molto artigianale, come un vecchio secchio munito di coperchio non ermetico: è importante il coperchio per riparare da eventuali piogge, ma non deve essere ermetico perché il processo di degradazione delle sostanze ha bisogno dell’aria. Per fare compostaggio sul terrazzo si possono usare anche una cassetta di legno abbastanza alta da consentire una stratificazione degli scarti organici con abbondante terriccio, o un cilindro fatto con una rete (tipo quella adatta a tenere lontani i conigli che trovate nei negozi di bricolage) a maglie non troppo larghe posto su un sottovaso in cui vi sia uno strato di terra di 15 centimetri o su una cassetta della frutta. I rifiuti organici vanno posti nel composter a strati, alternandoli a terriccio nella proporzione di tre a uno: il terriccio eviterà di attrarre i fastidiosi moscerini della frutta. Il buon compostaggio, che è una cosa abbastanza semplice, ha poche sane regole. La cosa più importante è assicurare nel composter la corretta e costante presenza di ossigeno necessario ai batteri e ai funghi presenti nel terreno e negli scarti. Per agevolare il ricambio d’aria, quindi, non comprimete la massa degli scarti e rivoltate il materiale di tanto in tanto, soprattutto se è poco poroso. Assicuratevi che non sia mai troppo bagnato, ma mai troppo secco. Potreste quindi bagnarlo con un nebulizzatore. Per accellerare il processo di compostaggio potrete anche comprare dei prodotti specifici o farvi dare una mano da qualche lombrico trovato nel terreno.

I pallet e le bottiglie di plastica vanno gratis. Se consideriamo anche che i jeans che utilizzerete saranno quelli usati, anche quelli potete reperirli a costo zero. Per la struttura coi pallet - Per quanto riguarda il telo pacciamante: quello Bio della Mailland si adatta a qualsiasi coltivazione di ortaggi e frutti. È di origine vegetale e completamente biodegradabile. Ha una durata di 6 mesi e costa € 8,95 (dimensioni 1,40m x 10m): una confezione basta per tre o quattro pallet. Per l’orto idroponico - Una confezione di tubo di polietilene in rotolo da 5 metri da Leroy Merlin costa € 3,95. Pompa elettrica indoor da adattare alla coltura idroponica: pompa Indoor 200 da € 10,50 o pompa “Indoor” 23,00 (entrambe da Leroy Merlin). Per il substrato - Terriccio Compo Sana Compo 20 litri, € 7,20. Per l’Argilla espansa va bene la Geolia da 10 litri al prezzo di € 4,70. Entrambi le confezioni possono servire a realizzare tutte le creazioni consigliate nella nostra guida.

quanto tempo La struttura con il pallet è realizzabile in due ore se decidete di utilizzare le piantine. Anche meno tempo -un’oretta- ci vorrà se utilizzerete i semi. In quest’ultima ipotesi vi conviene mischiare la terra e l’argilla con i semi delle diverse cultivar (un misto per ogni sezione del pallet). Per l’orto idroponico le cose si complicano: dovrete prima realizzare i fori nei tappi delle bottiglie e incollare ermeticamente i piccoli tubicini in politilene. Per quanto riguarda il compost una volta riempito il vostro contenitore ci vorranno quattro mesi almeno per trasformare i resti della vostra spazzatura “scelta” in humus per le vostre piantine.

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