viaggio on the road - 5/20 Agosto 2022 -
digiuni.sipartiamo,estracolmioccuperebberonient’altro.solopartiredelcorseconvintaediqualchedell’unosuOreEdècosìchepartiamoversolaprimatappadelnostroviaggioontheroad:Rijeka,l’anticaFiume.diautopreviste:7.45.Ichilometrieiminutipassanoconunviavaidimusica,bottaerispostacosaciaspettiamodaquestoviaggioericordidegliultimiviaggiontheroad,raccomandazioniall’altrosullastradamentreciintervalliamoallaguida.Lanostracenaèunabriochestantìaall’autogrill,l’immancabilebottigliettadicoca-colaecibospazzaturacompratapiùcongliocchicheconilcervello.SuperatalazonadellagoGarda,cirendiamocontochenonsiamogliuniciadaverorganizzatounapartenzaintelligente,puressendogiànottefondal’autostradaèstracolmadiognisortadimezzi.Cigodiamol’albaUltimovenerdìdilavoro,all’uscitaalle17sonodiaverusatobenegliultimigiorniperleelecomperenecessarieallabuonariuscitaviaggio.Nonvedol’oradipoterdinuovoall’avventura:perduesettimanecisaremonoi,lanostramacchinaelanostratenda,Tuttelecosesuperuelelasciamoindietro,troppospazio,giàcosìsiamodivaligie,borse,borsoni,scatolesacchetti.Einbreveil“subitodopolavorocosìciportiamoavanticoniltragitto”rivelaunapartenzanervosaefrettolosaalle23,Kmpercorsi:813Luoghivisitati:Rijeka,Krk
attraversando il golfo triestino dall’altro, e le ore di auto iniziano a farsi sentire. Con un ultimo sforzo passiamo il con ne con la Slovenia e ci godiamo i paesaggi collinari colmi di pascoli e campi, mentre tutte le cittadine che attraversiamo iniziano pian piano a risvegliarsi.Facciamo colazione in un piccolo bar dopo i controlli dei documenti alla frontiera tra la Slovenia e la Croazia, dove abbiamo trovato un po’di coda, e nalmente arriviamo a Cenapasseggiatastrutturatoesull’isolaeRijeka.Lacittàcisembramoltoitaliana,congentediognigenerechepasseggiatranquillasigodeilsabatomattina.Dopoilprimoinconveniente,ilviaggioproseguenalmenteliscioecidirigiamodiKrk,Veglia.Passiamosulpontechelacollegadirettamenteallaterrafermacidirigiamoversolacittadinacapoluogo,dovetroviamounfantasticocampeggioaterrazzamentiinunvecchiouliveto,convistamare.Laserafacciamounaall’internodelpaesino,chehauncentrostoricocarinoenontroppoturistico.incampeggioealettopresto,distruttidallanottatainbianco.
Passiamo la giornata a spiaggia nel sud dell’isola, nella cittadina di Baška, Bescanuova. Per arrivarci, attraversiamo tutta l’isola. Il panorama è brullo: il terreno è completamente roccioso e quasi interamente coperto di cespugli e piccoli arbusti. Troviamo capre qua e là, incustodite e cittàLuoghiKmspostiamoinspostamentomosso,sparse,mentrenonvediamocampicoltivati.Ilmareèdiunbluacceso,e,nelgolfodiBaska,unpo’diunintensocoloreazzurroopaco,conacquagelida.Mangiamounpranzoabasedipesceinunlocalelungolaspiaggia.Ilprogrammaprevedevaunodi2.30hversoilparconazionaledeilaghidiPlitvice,maancoradistruttidalviaggioautodecidiamodifermarciunanotteinpiùsull’isola,percuiinvertiamolarottapreventivataelavisitaanevacanza.percorsi:42visitati:spiaggiaediBaška
giornoEdlasignoregiornatadeichedichemetàDonato,launoseparatecinghiali,unacuirisaltanolechiesebiancheconitettiripidirossiogrigi.Sopral’autostradasisussegueseriedipontiverdiperl’attraversamentodianimali:lazonaèpopolatadaorsi,lupi,linci,tassi,volpi,caprioli,camosci.Unavoltaarrivatiincittà,lasciamol’autoperpoterproseguirenelleviuzzedelcentro,dalrestodellacittànuovadaunadoppiacintamuraria.Mangiamopranzoindeiduegrandiparchiall’ingressodellacittadellaperpoiproseguireconlevisite:piazzadeicinquepozzieleviedelcentro,lerovinedelfororomano,lachiesadiSanKmpercorsi:263Luoghivisitati:Zadarlacattedraleel’organomarino.Agirocisorprendeunfortetemporale,noiaffrontiamorintanatisottoilgazebounbar,intentiapreoccuparciperlanotteciaspettaintenda.Passandodalporto,cifermiamoaunochioschettichepubblicizzanogiteininbarcasulleisoleKornati,doveungiàunpo’inlàconl’etàciproponegitaconilpocodiitalianocheconosce.ècosìchescopriamoilprogrammadeldopo:“Allora..incontrooreotto-zero-
Rotta verso Zadar, Zara. Ore di auto previste: 3.30. Scegliamo la via più breve, quindi percorreremo l’autostrada nell’entroterra e non i vari paesini sulla costa. Ci godiamo il paesaggioconin nitedistesediforesteepinete,intervallatequaelàdapiccolipaesinidi
zero qui, vedete barca azzura?
Quella! Io consiglio 10 minuti before, così posti belli a sedere –occhiolino – poi passa da organi marini, molto bello, dopo a parco nacionali Telašćica, molto bello con lago salati come Mar Morto, e, solo 10 minuti piedi, bella vista su scogliere alte – occhiolino –dopo Kornati, passate vicino a quella che io chiamo teschio face e bella spiaggia, poi ritorno ore 18 pomeriggio”.Dopoquesto simpatico incontro, partiamo alla ricerca di un campeggio in zona, che fatichiamo a trovare date le recensioni negative di molti e la scarsa quantità di posti liberi. Ne scartiamo uno carino in una bellissima zona a nord di Zara perché “non è il massimo montare la tenda sulla ghiaia, è scomodo”. Ed è così che niamo esausti dopo ore di ricerca in una specie di parcheggio, interamente ghiaioso, e al sole, con una bellissima batteria di bagni da cantiere. Decisamente il più brutto dell’intero viaggio. Ci tiriamo su con una cena del tutto meritata da kfc, dove però abbiamo dovuto aspettare parecchio per poterci sfamare.
Tutte le incomprensibili spiegazioni italiane del vecchio del giorno prima si sono comunque avverate e la gita di oggi ci fa meravigliare di ogni cosa. Svegliandoci all’alba siamounpo’assonnati,madopo mezz’oradinavigazionepossiamo tirarcisu conunbel bicchiere di benvenuto con grappa locale, praticamente benzina pura, che il gruppo di vecchi magiari al tavolo dietro di noi tracanna in un attimo accompagnandola con un paio di bottiglie di birra. conisoleLanavigazioneproseguebeneepossiamoammiraresvariatipanorami,chevannodaboscoseincontaminateapaesinisparsisulleisolepiùgrandi.Cigodiamoilpanoramamusicacroatatradizionaleinsottofondo-bellanoallasecondacanzonemapoiun
Km percorsi: 23 in auto,circa 88 barcain Luoghi visitati: Parco ParconaturaleTelašćica,nazionaledelleisoleKornati
briciolo monotona – accompagnata da cori dei pochi croati a bordo. Dopo questo interminabile concerto, arriviamo al Parco naturale Telašćica, dove facciamo il bagno nel lago salato e con le scarpette da scoglio arranchiamo no al punto panoramico. La vista qui è spettacolare e il mare di sotto talmente limpido da sembrare una lastra di vetro. Proseguiamo il viaggio della volumemomento,checisottomarinamaldive,talmentedovepomeriggio,ilmentresperanzaconunasecondadosedicanzonilocali,accomodatiaivaritavolicivieneservitopranzo:bracioladipolloepescegrigliato.Nelcifermiamosull’isolaOtokLevrnaka,facciamoilbagnoinunacalettaconacquacristallinadapensarediesserealleeconlamascheracigodiamolavitavicinoagliscogli.Arrivatoilmomentodelviaggiodiritorno,imbarchiamoetorniamoaZarainuntempopareinnito,accompagnatidallehitdelinternazionalistavolta,sparateasupersonicoedintervallateaigrandi
classici italiani, tra cui cito Bocelli e Al Bano. giovaneLasera,cenaromanticaabasedipesceconpasseggiatanelcentrodiZara,cittàmoltoepienadigenteconlocaliinognidove.
Km percorsi: 193 Luoghi visitati: Klis,Duće Riprende il nostro viaggio in auto con 1.30h di autostrada verso Spalato. Superiamo dall’alto la grande insenatura che dà vita al Parco Nazionale di Krka, mentre per il resto del percorso si intervallano zone pianeggianti e collinari rocciose, ricoperte di cespugli e piccoli arbusti.
L’ultimo pezzo di strada lo facciamo su una piccola via in mezzo alle montagne, tutta un saliscendi piena di tornanti. Arriviamo in ne su una delle colline dietro Spalato, intenti a visitare la fortezza di Klis. Non ci sono molti turisti in giro, per cui ci godiamo la visita delle rovine di questo suggestivo fortino e delpanorama che si stende a vista d’occhio.
Fa caldissimo e camminare su e giù per le scale, salite e discese stanca parecchio, anche perché in zona non c’è ombra. Per pranzo scendiamo a Spalato, ci compriamo dei panini e cerchiamo un posto tranquillo e al riparo dal sole dove mangiare in tranquillità. Ed è così che scopriamo una bellissima spiaggetta, piena di gente locale passeggiatasottonellaprimamodo,idormirediesenzaturisti,allimitaredelparcoforestaleMarjan.Decidiamodicercareilpostodoveunpo’primadelsolito,perevitareproblemideigiorniprecedenti.Inognigiriamoparecchicampeggipieni,ditrovarneunocarinosullaspiaggia,zonadiDuće,qualchechilometroSpalato.Cenaincampeggioconaltramontosullungomare.
Giornata dedicata alla visita della città di Spalato, alla quale ci avviciniamo in macchina parcheggiando sulla collina, di anco a un grande cimitero ebreo. Il lungomare è nuovo e molto visitareiampio,dalqualesiaccedefacilmentealcentrocittà,l’anticopalazzodiDiocleziano.Visitiamoprimasotterraneidelpalazzo,poisaliamonellapiazzaprincipaleefacciamoilbigliettocomplessivoperilbattistero,lacripta,lacattedrale,latorrecampanariaeilmuseodeltesoro.Kmpercorsi:51Luoghivisitati:Spalato
I turisti sono parecchi ma si riesce a passeggiare tranquillamente, per cui ci perdiamo dipervolentierinellepiccolestradinedelcentro.Finitoilgirodellacittà,torniamoincampeggiofareilbagno,l’acquaègelatamacristallina,eabbiamodavantianoilavistadell’isolaBracaltramonto.
inleggiamoRottaversol’isoladiMlijet,Meleda.Orediautopreviste:2.10.Perspezzareiltempo,ciunpo’diinformazionisulleguerrebaltichedeglianni’90,cioèquellachequiCroaziasideniscecomela“guerraperlapatria”esullaprecedentedittaturadiTito.Kmpercorsi:307Luoghivisitati:IsoladiMlijet,SpiaggiadiSaplunara,portodiOkuklje
Montiamoilnostroaccampamentoeviadicorsa,cidirigiamoversoilsuddell’isola,allaspiaggia di Saplunara. Qui facciamo il bagno nelle acque gelide ma cristalline, con una magni ca vista sulla baia. Dopo un aperitivo, ci spostiamo a cena nel porticciolo di Okuklje, in un ristorantino a
In un attimo siamo a Komarna, dove
maduestradachevicinopiccoloIquantometeopo’sorprendonocheilarriviamoesserepenisolabosniaca.perattraversiamolostrettosulnuovopontecostruitopoterevitareilproblemadellafrontieraPassatoilponte,attraversiamolasuunastradatalmentenuovadaancoraincantiereinalcunipunti.Così,infrettaaPrapratno,dovecompriamobigliettoeaspettiamoincodaperiltraghetto,parteogni30minuti.Neltragittoinmare,ciunbelpo’dinuvoloniescendeundipioggia,maèquestionediunattimoedilsiriprende.Arrivatisull’isola,ciaccorgiamosubitodisiapocoabitataepocodotatadiservizi.paesinisparsihannogiustoqualchecasaeunsupermercato.Scegliamouncampeggioalparconazionale,maprestoscopriamoperarrivarcidobbiamopercorrereunalungasterrataeparecchiostrettapersuperaregrandicolline.Ilcampeggioèmoltobasilarecarinoeleproprietariesonogentili.
conduzione familiare dove mangiamo Maiale cotto nelle tipiche padelle con cupola di metalloe branzino allabrace.Tuttoottimo consalseecontornodiverdure.Almomento del conto facciamo due chiacchiere con la coppia di gestori molto simpatici, che ci offrono un buonissimo digestivo alla pera. benedettina,battellobigliettoversoFiniteleperipeziemattutine,cidirigiamoilParcoNazionalediMlijet.Fattoild’ingresso,prendiamoilpiccoloelettricoperraggiungereun’abaziacostruitasuunisolottoinKmpercorsi:131Luoghivisitati:ParconazionalediMlijet
chioschettogirocipeggiorare,paradisodituttoalagoallaveloce.ètrasparente,sivedonoipescinuotare.L’isolottomoltocaratteristicoesigiraabbastanzaDopodiché,riprendiamoiltraghettovoltadell’imboccaturachedivideilprimodalsecondo.Qui,decidiamodiprocederepiediepercorriamoilsentierochecosteggiailparco,lungocirca3km.L’acquaquièunverdeaccesoesembradiessereinuntropicale.Quandoilmeteosembrainiziareatorniamoall’ingressodelparcoedirigiamoanord,versoPomena.Fattoundelporto,cifermiamoamangiareinunvistamare.Assistiamoaunpiccolo
mezzo al più grande dei due laghi salati del parco. L’acqua è di un azzurro acceso e
Riprendiamo lamacchina e cidirigiamo verso Sobra per riprendere il traghetto verso Dubrovnik,LuoghiKmPag.facciamoadilaterraferma.Tornatiaterra,viaggiamoversoDubrovnik,Ragusa,conuntragittoprevisto1.30h.Andiamodirettiversoilcampeggio,chesitrovaaMlini,qualchechilometrosuddellacittà.Ilcampeggioèbentenuto,convistasulmare.Montiamolatendaecenaincampeggio,abasediĆevapčićicottiinpadellaeformaggiodicapradipercorsi:45visitati:Cavtat
incidente tra scooter a noleggio, e veniamo presto travolti da un forte acquazzone, che perfortuna riusciamo a superare incolumi.
Avvisatisuicostideiparcheggi di Dubrovnik (c.a 6/7€ all’ora) decidiamo di prendere il pullman da una fermata vicino al campeggio. In 20 minuti siamo in città, scendiamo e nello stesso istante in cui Paolo mette il piede a terra, viene punto all’angolo della bocca da una vespa.Tutto a posto e nessun danno collaterale, ora possiamo Dubrovnikproseguire.ciaccoglie con tutto il suo stupore: le altissime mura perfettamente conservate cingono la città vecchia dai tetti rossi a picco sul mare. Entriamo e cintaprocediamoingalleriaunRettore,puntopronticonloturistico,vivibile.VeneziaamaLafermarsipersonesubitoveniamotravoltidaordediintenteadandare,venire,echiedereinformazioni.cittàèbellissimaebentenuta,laquantitàdituristisimilequelladicittàcomeFirenzeolarendeunpo’menoFatichiamoatrovareunufficiomaquandonalmentetroviamoeneusciamofeliciunamappadellacittà,siamoavisitare.ComeprimoscegliamoilpalazzodelchealsuointernoospitamuseodistorialocaleeunafotogracadiDubrovniktempodiguerra,inseguitoconlacattedraleelamuraria.
Tornati a terra e calmati gli animi di Paolo, proseguiamo con il museo marittimo e il monastero dei Francescani. Ci perdiamo per le vie della città esplorandola in ogni dove e chiedendocicome fosse vivere qui aitempi della repubblicamarina, con tutte le tratte dimercantilichepartonoosifermanoqui.Uscitidallacittàstorica,visitiamoancorailforteLovrijenacdacuic’èunavistaspettacolaresullacittà.
Risaliamo la collina alla volta della fermata dell’autobus, che puntualmente sbagliamo e troviamo quella giusta solo dopo alcuni minuti. Tanto per aggiungere ammiraIlsiVecchia.dellasembravadellalointentivecchiquattrocosìdellacondove.cheversoindurantealleeunpo’dipepe,cisbagliamopureascenderescendiamoaquellaprima,aggiungendogambestanchedaimillemilapassifattiilgiornounaltrotragittocheparenito.CeniamoincampeggioperpoimuoverciunaseratadimusicheeballitradizionaliabbiamotrovatopubblicizzatainogniAllaseratacisiamosoloavvicinatiilnestrinoabbassato:eraall’internoreceptiondiunhotelsullaspiaggia,organizzata:unpiccolopalcocongattivestitiinabititradizionalietedeschi/olandesisedutiaitavoliniabersilelorobirreenonagodersispettacolo.Siamoscappatipiùinfrettaluceallavoltadellacittadinacheciesserequellaconunpo’piùdivitazona.CisiamocosìritrovatiaCavtat,RagusaLacittadinacihastupiti,ilcentrorivelamoltointeressanteebentenuto.portoèpienodigentechepasseggiaeigrandiyachtormeggiati.
Km percorsi: 98 Luoghi visitati: Herceg Novil, PuntaOštro
Ferragosto,ovvero:“Ma siamo a due passi dal Monenegro,vuoi non farci un salto?” Ed è così che un’ora e un timbro sul passaporto dopo siamo in Montenegro a soffrire il caldo. Ci fermiamo a Херцег Нови (per i comuni mortali Herceg Novil), ovvero Castelnuovo. La cittadina sembra molto caratteristica e vivace, se non che riscontriamo subito un problemadi parcheggio.
Un’ora e mezza dopo l’arrivo possiamo nalmente goderci la cittadina. Si alternano palazzi storici a edi ci anni ’60, fortezze a chiese ortodosse e così via, no al lungomare, che mostra una baia spettacolare e un’acqua così cristallina da vederci tutto come attraverso un vetro.
Un altro po’di giri in centro e peripezie e decidiamo di tornare in Croazia per visitare il punto più meridionale dello stato. Ed è così che arriviamo sulla penisola di Prevlaka, una striscia di terra desolata e completamente abbandonata. Prima di addentrarci nel boschetto, notiamo gli ultimi stralci di vita: un piccolo chiosco in una struttura simile a un vecchio benzinaio con di fronte una spiaggetta minuscola stracolma di persone.
Per pranzo ci fermiamo in un localino del centro, dove scopriamo che i prezzi, rispetto a Italia e Croazia, sono immutati.
Il“puntopiùasuddellaCroazia”ècostituitodaPuntaOštro:unfortinoabbandonatoabbastanza
inquietante. Ma chi siamo noi per ri utarvi una visita? Ed è così che prendiamo a girovagare e osservare ora i graffitiall’interno delle sale,i detriti, le opere di cantieristica di un vecchio intervento di restauro giusto iniziato, ora il panorama, che si stende in tutta la baia montenegrina di Bocche di Cattaro (Бока Которска nei loro caratteri incomprensibili) no alle più lontane montagne dell’Albania.
Tornando verso “casa”, osserviamo il panorama che nalmente sembra variato leggermente: non sono più sterpaglie sparse sopra grandi distese rocciose, ma campi coltivati e pascoli adibiti a mucche e pecore. In lontananza, un incendio che corre lungo la montagna, lasciato a sé stesso con la sicurezza del funzionamento delle linee tagliafuoco, sempre moltonumerose in tutti i paesaggi dello stato.
Km percorsi: 243 Luoghi visitati: Međugorje,Mostar Comedirebbeunvillaresedoc,“umafaittranta,fumatrantun”,epienidisperanzaprogrammiamo in giornata una capatina in Bosnia ed Erzegovina.
Sbaracchiamo tutto il nostro accampamento all’asciutto ma sotto un vento impressionante, e all’alba delle 11 possiamo nalmente partire verso le 2.34h che ci separano da Međugorje, prima tappa del nostro tour bosniaco. Passiamo quasi subito la frontiera, dove ci viene chiesto quanto ci fermiamo e dove siamo diretti, e, felici per un nuovo timbro sul passaporto, proseguiamo sulle strette stradine montane che si susseguono sulla nostra via.
Quando nalmente arriviamo a Međugorje, attraversiamo in auto la via principale, zonecespugli,dicostellatilentamente.guerra,subìtolazoneabbandonate,quaabbastanzacircapercorrere,navigatoredegliunadScopriremoappesicartellipercorso,Superatadopo,laquasiinteramentededicataalloshoppingreligiosoegremitadigente,dirigendociversocollinadelPodbrdo,luogodell’apparizione.Interminabiligiri,svolteeinversionidirottaparcheggiamoinunpiazzalesterratoeciavviamoversoilluogodipellegrinaggio.unasecondazonadedicataalloshoppingreligioso,ciritroviamoall’iniziodeldaeffettuareinteramentesurocceappuntite.Notiamondasubitodeirossiamomentialterniallatodellastrada.piùavantichesonolìindicarelezonetuttoraminate,ricordoancoravivodellaguerraanni’90.IlsimpaticissimodigooglemapscifanellazonadiTrebinje,6kmsuunastradasterratamalridotta,costellataelàdimacchinesenzatargavecchiediscaricheemilitariancoracintateconillospinato.CiaccorgiamoprestodiquantoBosniaedErzegovinaabbiamoltopiùduramentelaedicomenestiauscendoIpanoramisonodalsolitopavimentopietresovrastatodapiccoliquaelàintervallatodacoltivateecasesparse.
Immediatamente veniamo accolti da un silenzio assordante e, pur essendo circondati di persone, ci godiamo il senso di pace che è presente nell’aria. L’ascesa è difficoltosa ed impegnativa, sotto il sole cocente, ma riusciamo ad affrontarla in silenzio e con tranquillità. Una volta tornati in paese, dopo una passeggiata nelle vie del centro riprendiamo la macchina e partiamo verso Mostar, seconda ed ultima tappa della visita Raggiungiamoallostato.la
città dall’alto, dove ci accorgiamo di quanto sia estesa. Fatichiamo a trovare il centro storico, e nelfrattempo notiamo come ipalazzicolpitidaisegnidella guerrasiano toccantecampidocumentazioninumeroserifugistorico,dellapranzo,agliaccorgiamociapersoneconvisitato.quisonoquasiperpresentanoprecedenza.aumentatirispettoaquantopotevamovedereinAlcuni,puressendoancoraabitati,deibuchisullemuratureesterneenosugliavvolgibili.Altriinvece,sonostaticompletamenterasialsuoloenegliannistatimantenutitali.IlricordodellaguerraèvivoefortepiùcheinqualsiasialtroluogoIlcentrostorico,duramentecolpitoduranteilittoeminuziosamentericostruito,pulluladidiognietniaereligione,unbelloschiaffotuttoquellocheèsuccessoinpassato.Affamati,fermiamoamangiareincentroesubitocicheiprezziqui,contrariamentealtriluoghivisitati,sonodimezzati.Dopocidirigiamoversoilmuseoinricordoguerra.Interessantissimodalpuntodivistacontienealsuointernoricostruzionideidell’epoca,materialirinvenutineglianni,fotograeetestimonianzescritte,videoemodelliniricostruitideidiconcentramento.Iltuttoètalmentedalasciaresenzaparoledifrontealla
giro nel centro storico, stavolta molto più consapevole, e torniamo in auto, tenuto,obiettivorottaversoŠibenik.Datoilritardomattutino,nonriusciamoadarrivareintempoalnostroecifermiamoperstradaaZagvodz,inuncampeggiosemplicemamoltobengestitodagruppialternidivolontari.
documentazione viva di tanta atrocità. All’uscita, abbiamo bisogno di un momento per riprenderci e ri ettere su questo con itto di cui noi, data l’età, non possiamo ricordare molto.Unaltro
vielepergruppettiŠibenikrilassiamoacquavicinoghiaioseilpranzo,gustocaratteristicotranquillità.etenutomoltobeneelontanodallerotteclassichetroppoaffollatedellacostacroata.SigiraconMangiamopranzoinunlocalinotalmentedaservircicarneepescealsolodiaglioecipolla.Pocoappesantitidalfacciamoancoraunapasseggiatasottosoleepoicidirigiamoinunadellespiaggemaconacqualimpidissimachecisonoalcentrocittadino.Facciamoilbagnoinstupendamacomesempregelida,ecinoaltramonto.Tappaveloceincampeggioeuscitaseralea(Sebenico),cittàmoltovivaegiovane,condimusicistiperlestradeepalchiallestitiglispettacoliestivi.Giriamocontranquillitàviegremitedelcentroeciperdiamonellevariestretteearzigogolate.Mangiamocenainuna
Km percorsi: 315 Luoghi visitati: Primošten, Šibenik Direzione Primošten, Capocesto. Ore di viaggio previste: 1.30. Procediamo subito con la ricerca di un campeggio, che troviamo a Brodarica. Montato tutto, proseguiamo diretti verso il piccolo paesino sul mare. Il centro città è
tipica konoba croata, che a quanto pare attira solo italiani, e dopo un disguido con la cameriera sulconto-resto-mancia,proseguiamo la serata.
Mattinata culturale con visita alla splendida cattedrale di Šibenik, esempio (Scardona).pubbliconeisullastraordinariodiinnovazionearchitettonica.Proseguiamoconundivertentissimomuseocostruzionedellastessa,chenoiusiamosoloperalimentarelanostracompetitivitàvarigiochiniinterattivichecivengonoproposti(destinatipiùprobabilmenteaduninfantile).Proseguiamoilnostroviaggioversol’entroterracroato,primatappa:ScradinSceltaperlafamosapresenzadiitalianiautoctoni,discendentideivecchiKmpercorsi:426Luoghivisitati:Šibenik,Scradin,Knin,Rastoke
Un’ora di viaggio dopo, abbiamo raggiunto la città avamposto e simbolo della contesa di terra tra Croazia e Serbia, seguita dalla vittoria della prima e dallo sfollamento degli abitanti serbi della zona. Si nota facilmente questo evento storico con la grande quantità di case abbandonate lungo la strada che percorriamo.
impiegati della repubblica diVenezia, scopriamo un bellissimo paesino, ben tenuto e un po’ turistico,sullerivedel umeKrka.Daquipartono le escursioni per il vicino parco nazionale, che però decidiamo di non visitare. Pranzo veloce in una delle bancarelle del lungo ume e si riparte alla volta di Knin (Tenin).
Una desolazione in nita. La cittadina è ricolma di memoriali del con itto, e in zona sono tuttora presenti in grande quantità caserme attive dell’esercito: notiamo furgoncini militari e gente in divisa per le Proseguiamostrade.ilviaggio
alla volta del Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, ci rimangono circa 2 ore. La zona che attraversiamo è collinare, prevalentemente boschiva e a tratti coltivata a toccoriescevaricasettevillaggioildidistesatroviamoenooadibitaapascolo.Ilprimocampeggiocheèdismesso,ilsecondofapietàeilterzo,nalmente,ciaccoglieeciaggrada.Èunagrandedicollinettebentenuteconun’innitàspazioesenzapiazzoledenite.MontiamonostroaccampamentoecidirigiamoversoildeimulinidiRastoke.Scopertoquasipercaso,questovillaggiodiinlegnocostruitesuunadiramazionedelumeKoranaciaccoglieconungiroturisticodeipuntimuseali.Studiatoadhocperituristi,comunqueamantenereunpo’diqueltradizionalechecipiace.
Percenascegliamounristorantedellazonafamosoperilgulashdiorso,piattotalmentecelebre da essere nito al nostro arrivo, purtroppo. Ripieghiamo su un tagliere di salumi di orso, cervo e primadellaaccoglieDallecinghiale,salsiccedeglistessiallabraceeunostufatodivitellocottonellafamosaPekasullabrace.Alritorno,scopriamoconpiacereunapiccolafestadipaesechepulluladigentedelposto.osterievicinerisuonanocoridicantitipicidicommensalialticci,mentrelazonadellaeracicongiostrediognitipo,bancarelledicornettidimaisefritule,edinneunaclassicafestabirra,contantodigruppochesuonasulpalco.Ciperdiamonell’atmosferadifestaperunpo’,ditornarenelcampeggio.
Km percorsi: 872 Luoghi visitati: Parco nazionale dei laghi Plitvicedi
Per fortuna l’alta recinzione del campeggio ci protegge da ogni sorta di animale che popola i boschi della zona e ci svegliamo interi e salvi. Smontiamo per l’ultima volta il procedendonoiPurtropporimorchioilparco.l’ingressozone.labirinticouninattese:viaggio,eccitatinostroaccampamentoecidirigiamoversol’ultimadelletappedelesicuramenteunadellepiùilaghidiPlitvice.Parcheggiamoinunadistesanitadimacchinenellaforesta,parcheggiotalmentegrandeedaesseresuddivisoinRitroviamolastradaverson.2edentriamonelAttendiamosottolapioggiatrenino,costituitodaqualcheagganciatoadunUnimog.continuaapiovere,maprocediamonellavisitadelparcosulpercorsoturistico
più completo, e pian piano ricompare il sole, così riusciamo a goderci i bellissimi colori turchese e verde dei vari laghi che attraversiamo.
Dopo qualche ora, torniamo al punto di ripartenza e ci prepariamo alla grande epopea del ritorno: ci attendono“solo”10.30h di viaggio no a casa. Percorriamo stradine tortuose perse in mezzo alle foreste e a villaggi fuori da ogni rotta turistica, che mi ricordano molto i paesini più piccoli della Romania. Dopo un tempo che sembra in nito, raggiungiamo Rijeka, inizio e ne della nostra avventura croata. Breve tappa e si riprende il nostro lungo viaggio verso casa, che affrontiamo con tranquillità e un po’di malinconia. Sicuramente ci piacerebbe poter continuare a viaggiare in questa serie di stati, che ci ha colpiti a fasi alterne ora per la vicinanza alla nostra cultura e ora all’abisso che sembra separarci.
13 + due notti di trasferimento, dal 5 agosto 2022al 20 agosto 2022 3742