CARPI DISTRETTO MODA CARPI FASHION DISTRICT SP R I NG / SUM M ER 2017
All’interno la guida agli spacci e outlet
Sara e Nicola Grulli LA PASSAMANERIA GIOIELLO DEL MADE IN ITALY Sara and Nicola Grulli Fine trims made in Italy
Italian Fashion Tradeshow
SPRING SUMMER 2018 16/18.05.17 Piazzale Re Astolfo CARPI - ITALY
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16.05.17 17.05.17 17.05.17 9:30 – 18:30 9:30 – 18:30
18.05.17
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SPRING/SUMMER 2017
CARPI DISTRETTO MODA CARPI FASHION DISTRICT
CARPI DISTRETTO MODA CARPI FASHION DISTRICT P R I M AV E R A / E S TAT E 2017 SOMMARIO
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Manifattura Modenese tra arte e artigianato
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Tendenze moda
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Le città: Barcellona più di tutto
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Donne da Sogno la leva dell’export
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Lorena Incerti per Memole store di stile e ricerca
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Moda Makers: la vetrina del prodotto moda di Carpi
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Emilio Bonfiglioli (Cqt): green fashion per competere
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Carnevale di Venezia costumi di Carpi
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Incoming 2017 a Palazzo Pio
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INDICE SPACCI E OUTLET 51
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SPRING/SUMMER 2017
SUMMARY
SUPPLEMENTO AL N. 16 DI VOCE DEL 27 APRILE 201X7
Manifattura Modenese a blend of art and craftsmanship Fashion trends
SUPPLEMENT TO ISSUE 16
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Cities: Barcelona more than anything
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Donne da Sogno the export lever
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Memole by Lorena Incerti: store of style and research
OF WEEKLY VOCE DATED 27TH APRIL 2017 REG. TRIB. DI MODENA, N. 1177 DEL 7.10.1993 DIRETTORE RESPONSABILE
EDITOR IN CHIEF: FLORIO MAGNANINI GRAFICA E IMPAGINAZIONE
GRAPHICS AND PAGING: SANDRO PAPPALARDO
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TESTI / TEXTS: CLAUDIA ROSINI
Moda Makers: the showcase for Carpi fashion products Green fashion: a factor in the competition
FLORIO MAGNANINI
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VALENTINA PO TRADUZIONI / TRANSLATIONS:
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BENEDICT SCHOOL CARPI EDITORE / PUBLISHER:
Carpi costumes for Carnevale in Venice
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Incoming 2017 in Palazzo Pio
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SOCIETÀ EDITORIALE D&F SRL,
INDEX OF FACTORY SHOPS AND OUTLETS IN CARPI 51
VIA PERUZZI 2C - 41012 CARPI TEL. 059 694050 - FAX. 059 645457 FINITO DI STAMPARE IL 21 APRILE 2017 PRESSO CENTRO SERVIZI EDITORIALI SRL VIA SELICE 187/189 - 40026 IMOLA
SPRING/SUMMER 2017
EDITORIALE di Florio Magnanini
Due notizie legate al settore moda, una di natura nazionale e l’altra locale, ma con un tratto in comune di novità, caratterizzano questa prima parte del 2017. La notizia locale è il riassetto societario della Liu•Jo dei fratelli Marchi: un’operazione da 130 milioni di euro che, oltre ad aprire la società a investitori esterni, potrebbe costituire la premessa per un approdo alla Borsa. L’altra è la nascita di Confindustria Moda, una federazione che riunisce le tante sigle che in Italia contraddistinguono l’associazionismo in ambito moda, tessile e accessorio. Partiamo da Liu•Jo. Nei suoi tratti essenziali, con la riorganizzazione societaria la governance vede ora Marco Marchi unire al ruolo di Direttore creativo quello di Amministratore unico, mentre il fratello Vannis esce dal Consiglio di Amministrazione, restando azionista con una quota scesa dal 42 al 10 per cento. La differenza è passata a una holding, per ora senza nome e senza volti, nella quale potrebbero o potranno esserci anche dei fondi, ma sempre imperniata su Marco Marchi saldamente al comando di un Gruppo che, con l’acquisizione del partner
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per la linea Uomo e della Nardelli Luxuria per i gioielli, si avvia a un consolidato 2017 prossimo ai 400 milioni e a una ancor più decisa internazionalizzazione del brand. Il commento migliore a questo riassetto lo ha espresso lo stesso Marco Marchi sul Sole 24 Ore quando ha individuato come difetto tipico della classe imprenditoriale italiana “…la paura della trasparenza, il timore di far entrare consulenti o manager esterni”. Ma per essere competitivi in un mondo globalizzato, ha aggiunto, “…servono competenze che spesso non esistono in azienda”. Non poteva essere riassunto meglio il senso di un’operazione che, in una fase critica come quella attuale, rappresenta un po’ una terza via, fra quelle sperimentate finora da Carpi, una novità assoluta. È l’apertura alla managerializzazione di un’impresa nata e cresciuta come familiare, in alternativa alla chiusura per mancanza di ricambio generazionale o alla vendita ai fondi con totale perdita di potere o fuoruscita (caso TwinSet). Paradossalmente, è la spersonalizzazione diretta però in prima persona; la scelta di de-familiarizzare, mantenendo la radice in famiglia. Quanto alla nascita di Confindustria Moda, essa suona a propria volta come una novità per il segnale di compattezza e semplificazione inviato verso un settore eternamente penalizzato dalla propria frammentarietà organizzativa. Per dire, nella nuova Federazione confluiranno Sistema Moda Italia, le manifestazioni fieristiche e tutte le associazioni degli accessori, dei pellettieri, degli articoli ottici, degli orafi, degli argentieri e dei gioiellieri. Il messaggio è chiaro e richiama la necessità di operare come sistema anche nella moda. Fuori dal sistema, infatti, o si hanno dimensioni gigantesche – e non è il caso delle imprese italiane – o si soccombe nella competizione. L’evento dovrebbe suggerire qualche cosa anche a Carpi dove la sola parola aggregazione è considerata sospetta. E dove, ormai più di mezzo secolo fa, i maggiori imprenditori tessili diedero addirittura vita a un’associazione distinta da Confindustria, per tutelare le proprie peculiarità. Sono inversioni di tendenza come queste che inducono a qualche pensiero positivo per il futuro del settore.
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EDITORIAL by Florio Magnanini
Two pieces of news related to the fashion industry, one national and the other local, are dominating the headlines in this first part of 2017. On a local level, the scoop concerns the corporate restructuring of the Marchi brothers’ company Liu•Jo: a 130 million euro operation, which could be paving the way for an approach to the Stock Market, as well as providing an opportunity for opening the company up to external investors. The other news is the establishment of Confindustria Moda, a federation created to encompass all the names identifying associations in the Italian fashion, textile and accessories industry. But let’s begin with Liu•Jo. Basically, the new company structure sees Marco Marchi as both Creative Director and CEO while his brother Vannis leaves the Board of Directors, remaining a shareholder, but lowering his share from 42% to 10%. The difference has been passed to a momentarily faceless and nameless holding company which could also have, or may generate funds but is always pivoted on Marco Marchi. Marchi is now in steady command of a Group which, with the acquisition of a new partner for its Men’s line and of Nardelli Luxuria for jewellery, forges its way towards a 2017 consolidated result nearing 400 million and an even more determined intent to internationalise the brand. And indeed it was Marco Marchi himself who summed up the new structure perfectly in Sole 24 Ore, when he identified “…the fear of transparency, the anxiety of letting in external consultants or managers” as a typical flaw of the Italian business class. But, in order to be competitive in a globalised world, he added, “…we need competences that are often missing in our
company”. This summarises the reasoning behind this operation in a nutshell. In a critical phase like this one, this operation is a kind of third option to those tried out until now in Carpi, an absolute novelty. It is an opening, a new opportunity to manage a company that was created and developed as a family business; it is an alternative to closing down due to the lack of a generational replacement or to selling to funds with a consequent total loss of power. Paradoxically, it is a direct example of depersonalisation, but in the first person. A choice to de-familiarise while still keeping the company roots in the family. As to the establishment of Confindustria Moda, this is also a novelty due to the message of compactness and simplification it sends towards an industry eternally penalised by the fragmentary nature of its organisation. Indeed, the new Federation will encompass Sistema Moda Italia, the trade fairs and all the associations in the accessories, leather goods, optical items, gold, silver and jewellery fields. The message is clear and it stresses the need to operate as a system, also in the world of fashion. As a matter of fact, outside the system one either becomes a giant – which is not the case of Italian companies – or succumbs to the competition. The event should also set an example for Carpi, a place where even the mere word aggregation is currently viewed with suspicion. Yet also where, more than half a century ago, the most important textile businessmen effectively created a separate association from Confindustria, in order to protect their peculiarities. It is trend reversals like these that give us positive food for thought about the future of the industry.
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COVER STORY
Una tipica storia di successo del distretto moda di Carpi: un’azienda familiare nata con il truciolo e convertita al tessile, mantenendo un solido legame con l’artigianato. E con prodotti ora apprezzati in Europa e negli States
Nicola e Sara Grulli, Anna Cattalini, Iorio e Gino Grulli (da sinistra)
Manifattura Modenese: arte e artigianato nella passamaneria
N
di Florio Magnanini
astri, pizzi, trecce, tulle ricamato, sangallo, smerli, paillette, perline, cordoni, fiocchi e fiocchetti, fettucce, tutto anche in tessuto elasticizzato: che cosa sarebbe la moda senza la passamaneria? Un universo di orli anonimi ai quali solo l’infinita gamma delle bordure in passamaneria può conferire un preciso valore aggiunto di seduzione e una cifra di originalità. E che cosa sarebbe, nel distretto tessile di Carpi, la passamaneria senza la Manifattura Modenese dei fratelli Gino e Iorio Grulli, con la moglie di quest’ultimo, Anna Cattalini e i loro figli Sara e Nicola?
Per dire, nel 1998, durante una delle prime partecipazioni a Milano Unica, il salone degli accessori oggi un po’ in declino, loro, i fratelli Grulli, proposero un boa di complemento a un caffetano che Gai Mattiolo aveva fatto indossare a Naomi Campbell: «Fu un’idea nostra – racconta oggi Sara Grulli, che dell’azienda dei genitori è l’anima marketing e commerciale –: lo ispirammo ovviamente ai colori di quel capo del quale diventava il naturale accessorio. E ci fu subito l’assedio dei compratori che non credevano si potesse produrre un simile ornamento. Fu un bel biglietto da visita, per la nostra azienda e le nostre produzioni». Capire da dove derivi la straordinaria gamma
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qualitativa e quantitativa di soluzioni che Manifattura Modenese è in grado di proporre nell’ambito della passamaneria, lavorando in parte su commissione della clientela ma per lo più partendo da campionari di propria ideazione, è come farsi un viaggio nei valori depositati e nei connotati più tipici del distretto carpigiano della moda, del quale l’azienda è una sorta di sintesi esemplare. Intanto, con la conduzione familiare. Dai fondatori, Anna Goldoni e Nino Grulli, deriva la maestria nell’arte dell’intreccio, che nella prima versione aziendale, risalente agli anni Cinquanta, aveva la propria materia prima nelle paglie dell’industria del truciolo. Alla metà degli anni Settanta, con il subentro della seconda
generazione, quella di Iorio e Gino Grulli, si deve la conversione ai filati, naturali e sintetici, costitutivi della passamaneria tessile per la moda con l’apertura della nuova frontiera nella quale l’azienda è tuttora attestata. L’apporto della terza generazione, quella di Sara e del fratello Nicola Grulli coincide con il salto nella post modernità, per un verso con l’approdo ai mercati internazionali e per l’altro con l’ammodernamento tecnologico. In una continuità produttiva passata dalla paglia al filo, mantenendo comunque e migliorando continuamente in creatività e maestria, c’è l’altro connotato del distretto tessile di Carpi, capace di riversare nell’oggi il sapere ereditato da quattro secoli di produzioni per la moda, prima con i cappelli e ora con l’abbigliamento.
Truciolo, famiglia e meccanica: tre fattori distintivi dell’azienda e del distretto
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Rinata dopo il sisma Esemplare sotto il profilo delle tradizioni produttive del distretto tessile di Carpi, Manifattura Modenese lo è stata anche per la ricostruzione dopo il terremoto che nel 2012 ha colpito la zona. È una esemplarità della quale Iorio e Gino Grulli – e in particolare Anna Cattalini, che l’ha vissuta anche nelle proprie condizioni di salute – avrebbero fatto volentieri a meno, ma che alla fine ha rappresentato bene la loro coriacea volontà di ripartire, rimettendo in piedi un capannone la cui copertura, a causa delle scosse, era pressoché interamente crollata. Un centinaio di telai sono rimasti sepolti sotto le macerie che li hanno resi completamente inutilizzabili. Da quella drammatica primavera del terremoto si è iniziato un lungo calvario scandito dal trasloco delle lavorazioni in uno stabilimento di parenti a Castellarano, distante una
quarantina di chilometri e dalle clamorose proteste, approdate alle cronache, con le quali Iorio Grulli ha voluto sottolineare i ritardi burocratici che rallentavano la ricostruzione, diventando un simbolo per l’intero sistema produttivo alle prese con le stesse difficoltà in tutto il cratere sismico. Il calvario si è concluso felicemente nell’ottobre 2015 con l’inaugurazione dello stabilimento, ricostruito com’era e dov’era. E dove un pezzo di un telaio distrutto nella circostanza e di una trave di sostegno che aveva ceduto all’impeto delle scosse, sono conservati di fianco ai campionari di trecce usciti sessant’anni fa dall’azienda dei genitori di Iorio e Gino Grulli, in una sorta di vetrina della memoria che è prima di tutto la prova di una tenace volontà di ricostruire e di migliorare sempre nel lavoro.
Una visione d’assieme dei telai. Qui sopra i campionari di treccia in paglia dei fondatori Anna Goldoni e Nino Grulli. A lato, alcuni esempi delle attuali produzioni
E c’è infine la meccanica, antica comprimaria del distretto e sua fedele compagna di viaggio, sempre nella dimensione dell’artigianato. È a questo, alla capacità di Iorio e Gino Grulli di apportare alle macchine tutte le modifiche che ne aumentano l’eclettica versatilità che si deve lo straordinario effetto finale di una passamaneria in qualche caso cesellata, scolpita ed elaborata come un gioiello. «È un tipico lavoro da artigiani – confermano loro –: pensiamo a un nastro o a un pizzo con determinate caratteristiche e subito la testa corre alla catena meccanica, ai “salti” con i quali trasmettere ad aghi e fili della macchina da tessitura i movimenti giusti per ottenere quel risultato». Allo scopo, talvolta serve prolungare la corsa di una molla, altre volte accorciarla: ed eccoli lì, al
lavoro, nell’angolo officina dell’azienda a lavorare di tornio a controllo numerico, a tranciare e limare tubi e tondini che correggono il corpo macchina e lo convertono al disegno pensato. Nello stesso contesto lavora anche Nicola, l’ultimogenito, uscito dal Vallauri con specializzazione in meccanica che lui ha estesa all’informatica, diventando di fatto il programmatore per le macchine tessili guidate invece dai software. «Ma la precisione e gli effetti che si ottengono con la guida meccanica sono ancora insuperabili» tiene a precisare suo padre Iorio, tenacemente affezionato alle abilità e a un mestiere artigiano che qui, a scorrere il campionario di Manifattura Modenese, conferma tutta la tradizione del Made in Italy quando si mette a inventare dal nulla la bellezza.
Dalle macchine personalizzate prodotti intarsiati e cesellati come gioielli
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Sara Grulli
Sara Grulli: “Il nostro Made in Italy” Con lei Manifattura Modenese ha preso a parlare inglese, la lingua dei grandi saloni e dei mercati internazionali. Sara Grulli è nata e cresciuta, si può dire, nell’azienda di famiglia, alla quale ha portato l’energia e le visioni necessarie per crescere in un contesto globale: «Il nostro mercato, è vero, coincide principalmente con le regioni come Emilia, Toscana, Lombardia e Veneto, il motore d’Italia per la moda – spiega –, ma poi abbiamo abbiamo esteso il raggio d’azione, aprendo in passato nostri stand prima al Munich Fabric di Monaco di Baviera, poi al Tissu Première Collection di Lille e al Cpm di Mosca. Attualmente partecipiamo a Première Vision di Parigi e, da tre edizioni, a Première Vision New York dove abbiamo riscontrato un interesse particolare da parte della clientela americana» E Milano Unica? «È una rassegna ultimamente un po’ in declino. L’abbiamo lasciata nel febbraio 2016, da quando cioè abbiamo cominciato a guardare anche all’estero, a partire da Francia e Germania, dove abbiamo un nostro rappresentante, mentre in Spagna siamo in partnership con un importatore. Crediamo di rappresentare bene quel che all’estero viene consi-
derato Made in Italy e ne abbiamo una riprova dagli ordini che arrivano dai buyer dei vari brand o delle catene distributive» Che cos’è esattamente il Made in Italy che voi rappresentate? «In primo luogo la scelta dei materiali che utilizziamo per la nostra passamaneria. Provengono esclusivamente da filature italiane e li convertiamo in lavorazioni per la fascia medio alta di prodotto. Per intenderci, non lavoriamo certo con filati da 5 euro il chilogrammo che ci condannerebbero alla fascia bassa della produzione, dove ci scontreremmo inevitabilmente con l’import asiatico. Oltre ai filati in fibra naturale o sintetici, lavoriamo anche con quelli in gomma per ottenere l’effetto elasticizzato o in PVC» A quale genere di prodotti di abbigliamento è indirizzata la vostra passamaneria? «È pensata soprattutto per maglie, cappotti, vestaglie, costumi da bagno, accappatoi, ma riforniamo anche produttori di capi per animali, cani in primo luogo, e per il settore delle calzature. Anche per le scarpe la passamaneria può rappresentare un valore aggiunto».
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Manifattura Modenese: trims crafted with art and great artisanal skill In 1998, during one of the first times they participated in Milano Unica (the accessory show), the two brothers Gino and Iorio Grulli, founders of Manifattura Modenese proposed a feather boa as the accessory for a kaftan, the same one Gai Mattiolo had made Naomi Campbell wear: “It was our idea – says Sara Grulli, the daughter of Iorio and Anna Cattalini, who is today the marketing and sales soul of the company –: we obviously took our inspiration from the colours of that item, of which it became the natural accessory. In no time, we were besieged by buyers who could not believe such an ornament could be produced. It was a nice business card, both for our company and our productions”. This is an aspect that often recurs in the fashion district of Carpi: a small family business, which makes use of the mechanics available to modify and adapt its weaving machines in order to obtain products of a unique beauty and originality. In this case, we are talking about trimmings in a wide range of creations including lace, plaits, embroidered tulle, broderie anglaise, scallop stitch details, sequins, beads, cords, small and large bows, ribbons: everything needed in fashion to decorate and add the finishing touch to the garments, because, as everyone knows, fashion is not fashion without the trimmings. One may wonder: but in these cases, where do the ideas come from? Where does the creativity begin? The answer is
two-sided. On one hand, there is a productive tradition that dates back half a century, always involving weaving but using a different raw material: straw, for creating hats. It was here, with Nino Grulli, the head of the family, that Manifattura Modenese was created. Then, with the second generation, represented by Gino and Iorio Grulli, straw gave way to yarns, both natural and synthetic and new machines were installed, but what made the difference was the company’s ability to adapt them to generate the most sophisticated performances. Nicola Grulli who, with his sister Sara, represents the third generation, then added his IT programmer know-how to enhance the company’s software. This is the company’s second source of creativity: combining tradition and innovation and immediately understanding the mechanical and IT transformations required to obtain the most sophisticated effects for trimmings, both in response to specific requests received from customers and to create their own range of samples to propose. These characteristics, intrinsic to the wisdom of a company built on craftsmanship, have made Manifattura Modenese the supplier of some of the most important Italian designer brands. It has also won over customers in Europe and, having become a regular guest at Première Vision New York, has now reached the U.S. market. A new horizon that is proving very promising for these authentic fabric jewels of fine Italian production.
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Tendenze moda Arrivano direttamente dalle passerelle di Londra, New York, Milano e Parigi le tendenze per la primavera-estate 2018 Ecco i must have di stagione (abiti, scarpe, borse, colori e gioielli) che non possono mancare nel guardaroba delle vere fashioniste. di Claudia Rosini
Fashion trends The 2018 Spring Summer trends are just in, straight from the runways of London, New York, Milan and Paris. Here are this season’s must-haves (clothing, shoes, bags, colours and jewels): essential elements with a place in the wardrobe of every true fashionista.
Salvatore Ferragamo
Aquilano Rimondi
VITA ALTA I pantaloni segnano il punto vita, altissimo, anche grazie all’uso di cinture in colori a contrasto. GIALLO Si indossa dalla testa ai piedi, addirittura in coordinato con gli accessori. Il giallo è consigliato soprattutto alle more o alle donne dalla carnagione olivastra. YELLOW To be worn from head to toe, and also matched with accessories. Yellow is especially recommended for brunettes or women with olive skin.
HIGH WAIST Trousers highlight the waist, which is extremely high this season, also thanks to the use of belts in contrasting colours.
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TRENCH Non è primavera senza un soprabito beige. Il rain-coat è un grande classico che si rinnova. L’ultima novità? Sembra un abito.
Bottega Veneta
TRENCH It isn’t spring without a beige trench coat. The raincoat is a great classic that constantly sports new looks. The latest one? It now looks like a dress.
Trussaardi
Les Copains
TUTA Un indispensabile “problem solving”. Basta cambiare gli accessori e diventa il passe-partout night&day: sneakers di giorno e stiletti di sera. TRACKSUIT An essential “problem solver”. Simply change the accessories and it becomes a night & day passe-partout: wear it with sneakers during the day and stilettoes at night.
CHIODO Una tendenza già presente lo scorso inverno. Ma dimenticate il solito nero, adesso è super colorato. SHORT LEATHER JACKET A trend already seen last winter. But forget boring old black, now it is super-coloured.
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RIGHE E FANTASIA Potrebbe sembrare un azzardo, ma se un classico del guardaroba maschile incontra la stampa floreale, l’effetto è super glam.
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ABITO LUNGO Che sia a fiori o tinta unita è un irrinunciabile del guardaroba estivo. L’idea in più? Se non fa ancora caldo, indossarlo con i biker boots. Per un look molto grintoso.
STRIPES AND PATTERNS It may look like a risk, but if a classic item of clothing for men encounters a floral print, the final effect is super glam.
Dolce e Gabbana
LONG DRESS Whether it’s floral or plain, the long dress is an essential item of your summer wardrobe. Feel like doing something new? If the weather is still not too warm enough, wear it with biker boots. For an extra-bold look.
Blumarine
Etro
POIS Un classico dal sapore retrò che fa subito pin-up. Perfetto su abiti romantici con scollature a cuore e gonne ampie. L’ideale per sentirsi iperfemminili. POLKA DOTS A classic item with a retro feel and an instant pin-up effect. Perfect on romantic dresses with heart-shaped necklines and wide skirts. An ideal item to make you feel super-feminine.
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FUCSIA Accanto al giallo, è uno dei colori must della primavera. È femminile e audace e le più coraggiose possono osarlo in total look, dalla testa ai piedi. FUCHSIA Next to yellow, it is one of this springtime’s “must” colours. It is feminine and daring; those who dare to show their flair can also create a total look, and hit the town in shocking pink from head to toe.
Hermes
MONOSPALLA La tendenza che lascia completamente scoperta una spalla fa molto anni Ottanta: un po’ reginetta del ballo, un po’ dancing queen. ONE-SHOULDER The trend that leaves one shoulder completely bare is very 1980s: a bit prom queen, a bit dancing queen.
Ermanno Scervino
Gucci
CAMICIA A RIGHE Un pezzo da non lasciarsi scappare, la camicia a righe è il passe-partout per qualsiasi look e si abbina ai jeans ma anche alle gonne in pizzo. STRIPED SHIRT An item you cannot afford to miss, a striped shirt is the passe-partout for every look; it goes with jeans, but also with lace skirts.
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PLISSE’ Piccoli e accennati o maxi ed esuberanti, mai come ora stagione i plissè sono i principi della stagione. Non soltanto sulle gonne, ma anche su abiti, top e camicie.
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Emporio Armani
PLEATS Small and barely there or maxi and exuberant; now more than ever, pleated items are the kings of the season. Not only on skirts, but also on dresses, tops and shirts.
PIGIAMA La tendenza continua e non si arresta. Adesso c’è la versione microfantasia, tuta o colorblock e con accessori etno-glam. PYJAMAS The trend continues and shows no signs of stopping. Now it’s the turn of the micro-pattern version, tracksuit or colour block with ethno-glam accessories.
Marni Fay
CABAN Non solo di giorno, la giacca di tela un po’ sportiva si porta con tutto. Anche di sera e col cocktail-dress. PEA COAT A casual canvas pea coat can accompany any look, and not only during the day. Also in the evening, and over a cocktail dress.
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Barcellona più di tutto di Valentina Po Per i suoi abitanti è come un motto: Barcelona es mès, ossia Barcellona è di più. Più di locali notturni, di passeggiate sul lungo mare o di un’attrattiva per turisti. È, infatti, una città ricca di storia, fascino e mistero, ma allo stesso tempo solare ed effervescente, sempre pronta a reinventare se stessa.
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In queste immagini: la Sagrada Familia e due vedute del centro della città In basso: il Parco Güell, anche questo progettato dall’architetto Antoni Gaudí
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arcellona è stata, ed è tuttora, crocevia di artisti e geni letterari, ispirati dall’incredibile bellezza della città e dei suoi territori. In lei vivono anime artistiche e architettoniche profondamente diverse, dalla struttura romanica, alle influenze gotico medioevali, a quelle europee dell’art nouveau e del modernismo. Proprio da Barcellona vengono alcune delle personalità più acclamate dell’arte contemporanea, da Pablo Picasso, a Joan Miró, a Salvador Dalí fino ad Antoni Gaudí, l’architetto che più di tutti seppe trasformare il volto della città e renderla indimenticabile. Proprio qui, inoltre, vennero ospitate le Esposizioni universali del 1888, costruita dove ora sorgono l’Arc de Triomf e il Parc de la Ciutadella, e del 1929, allestita invece a Montjuïc. Questo cocktail di influenze ha contribuito a creare un tessuto culturale molto forte che permane
ancora oggi: i Barcellonesi sono infatti un popolo sentitamente fiero delle proprie origini e, come noto alle cronache, dalle turbolente aspirazioni indipendentiste dalla rivale Madrid. Lo si nota dall’uso massiccio della lingua catalana, idioma ufficiale
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della regione, che sta letteralmente schiacciando la diffusione dello Spagnolo. Gli abitanti di Barcellona sono persone laboriose, aperte e amichevoli, ma non necessariamente nottambule e festaiole: ai luoghi turistici, prediligono quelli di aggregazione
più defilati e di nicchia, dove incontrare amici e mantenere forte il legame con le proprie tradizioni. La città visse, infatti, una profonda trasformazione in occasione delle Olimpiadi del 1992, con il rinnovo dei trasporti e la riqualificazione del parco di Montjuïc, che la portarono alla ribalta e attirarono migliaia di turisti, consacrandola definitivamente a destinazione mediterranea imperdibile. Tra le principali attrattive della città, da non perdere sono, ovviamente, le opere del grande Gaudí, tra cui Casa Battló, Casa Milà, il Parc Güell e l’incompiuta Sagrada Família, capolavori architettonici ed esempi di avanguardismo senza eguali. Passeggiando per il centro una tappa obbligata è poi La Rambla, la pittoresca strada pedonale che congiunge Plaça Catalunya all’antico porto e su cui si sviluppano storiche botteghe, ristoranti, negozi di souvenir, nonché artisti di strada e venditori ambulanti. A
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In queste immmagini, da destra: la Bouqueria, una veduta della Rambla e un vicolo del Barrio Gotico. Sotto, una coloratissima bancarella di macedonie della Bouqueria e un capo dello stilista Custo Dalmau
circa metà della lunga strada è irresistibile uno spuntino al mercato della Boqueria, il più famoso e il più grande della Spagna, con oltre trecento coloratissime bancarelle che offrono prodotti alimentari tipici della regione, frutta e verdura, dolci, spezie e chi più ne ha più ne metta. Altri luoghi imperdibili sono poi gli incantevoli quartieri del Barrio Gotico (centro politico e religioso della città in epoca romana e medioevale), il
Born e il Raval, mentre per ammirare un panorama mozzafiato bisogna salire sul monte di Montjuïc, con la sua antica fortezza, o su quello di Tibidabo, dove si sviluppa un parco divertimenti per famiglie. Ma la città non è solo storia e cultura: Barcellona è anche una meta perfetta per gli amanti della moda, del design e dello shopping. Gli spagnoli amano l’abbigliamento casual, fresco e vivace. Adorano mescolare stili, tessuti e colori, per uno stile sempre
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nuovo ma modesto e distinto. Non è un caso quindi se sono nati proprio in Spagna brand del fast fashion dal respiro moderno e giovanile come Zara, Mango e Desigual, ma alla stessa Barcellona non mancano firme di fama e successo come Custo Dalmau (dell’omonimo Custo Barcelona), Antonio Miró, Joaquim Verdú, David Valls, Josep Font, Armand Basi, Purificación García e tanti altri esordienti. Il quartiere della moda barcellonese è certamente quello che si sviluppa su Passeig de Gràcia, Plaça Catalunya, Avinguda Diagonal e Plaça de la Reina Maria Cristina, dove è possibile trovare i punti vendita delle più grandi firme internazionali (da Calvin Klein, a Jean Paul Gaultier, a Gucci, a Dolce&Gabbana, passando per Burberry e tanti altri), ma anche le boutique degli stilisti locali. Un altro quartiere segnalato per gli amanti della moda di nicchia è invece quello del Born, dove andare a caccia di negozietti e affari imperdi-
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bili. Per quanto riguarda i grandi magazzini, imponente è quello di El Corte Inglés, in Plaça Catalunya, in cui è possibile acquistare di tutto, ma anche Maremagnum (al termine de La Rambla), Las Arenas, in Plaça de Espanya e Diagonal Mar (questo piuttosto fuori dal centro). Nei quartieri più antichi sorgono anche botteghe curiose e uniche, come quelle dei cappellai e dei produttori di candele, mentre la Ribeira si distingue come quartiere degli oggetti di design. Dopo una giornata di visite culturali e acquisti, i nottambuli potranno anche vivere la notte di Barcellona, ricca di cocktail bar, birrerie e discoteche: le zone più “dense” sono quelle storiche del Barrio Gotico, del Born e del Raval, dove si trovano i bar più antichi della città e tanti tapas bar, dove gustare il tipico “aperitivo” spagnolo. Tanti altri invece si trovano sull’asse dell’Eixample e il Carrer d’Aribau, mentre le discoteche si concentrano sulla Barceloneta (zona più turistica) e nei quartieri dell’Example e di Gràcia.
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Luciana Martinelli e Tamara Gualandi (da sinistra) A lato, un capo della collezione primavera/estate 2017
Donne da Sogno: un’eleganza che ha aperto le vie del mondo
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di Claudia Rosini
una delle poche imprese del distretto tessile carpigiano che, già poco dopo la sua fondazione nel 1995, ha intuito l’importanza di essere presente anche sui mercati esteri. Stiamo parlando di Donne da Sogno, l’azienda di Tamara Gualandi e Luciana Martinelli che fin dall’inizio ha lanciato un suo marchio di proprietà. «Quando siamo partite lavoravamo soltanto con il mercato italiano come pronto moda (venivamo entrambe da una lunga esperienza al gruppo Bassoli), poi abbiamo guardato avanti e vista la flessione dei clienti che compravano meno e i prezzi troppo alti per il mercato all’ingrosso, abbiamo deciso di aprirci ai mercati esteri – racconta Tamara Gualandi, responsabile del commerciale –. Così abbiamo deciso di partecipare come espositori all’edizione del 1998 di Esma, la fiera di Milano dedicata ai grossisti che
poi è diventata Modaprima. Non abbiamo venduto niente, poi pian piano abbiamo “ingranato” e nella seconda edizione abbiamo trovato un cliente importante in Belgio e in altri paesi e da lì siamo andati avanti e continuato a partecipare periodicamente alle fiere del settore». Adesso l’azienda è presente in egual misura in Italia e all’estero e il fatturato si attesta sul 50 e 50 per cento. «Noi con il mercato estero abbiamo tenuto molto bene e ci sta dando grandi soddisfazioni, ma l’Italia soffre, infatti abbiamo smesso di lavorare con i grossisti e ci rivolgiamo solo al dettaglio, anche se i negozi sono in grande difficoltà e fanno fatica a pagare – prosegue Gualandi –. Con l’estero la situazione è diversa perché i pagamenti si fanno in anticipo. Il nostro mercato principale è diventata la Russia, mentre il Giappone (che lo era anni fa) è in calo, i clienti fanno acquisti oculati e hanno “scoperto” la
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Un total look coordinato proposto in due linee per due target distinti: Donne da Sogno, più classica, e Donne da Sogno More, con proposte più sportive
Cina. Siamo presenti quasi in tutta Europa, eccetto la Francia e l’Austria, e in Oriente: oltre al Giappone, lavoriamo bene anche con Hong Kong, Taiwan e Corea. All’ultimo Cpm abbiamo notato che il mercato russo si sta riprendendo, il rublo si è stabilizzato e si assiste a un ritorno all’acquisto anche se con una certa cautela rispetto agli anni passati». Donne da Sogno propone un total look coordinato (gonne, pantaloni, giacche, maglie,cappotti, jeans) per la giovane signora e si compone di due linee: Donne da Sogno, più classica e Donne da Sogno More con proposte più sportive. Il livello dei prodotti è medio-alto, così come la qualità dei materiali con cui sono realizzati i capi. La produzione è 100 per cento made in Italy. «Ci avvaliamo soltanto di laboratori italiani – sottolinea Gualandi –: per la maglieria lavoriamo con le aziende del distretto tessile locale, mentre per la confezione ci rivolgiamo alle ditte di confezione del bresciano e del veronese».
La qualità dei tessuti non va però a discapito del contenuto moda. «Le misure dei nostri capi sono morbide, adatte alle signore – spiega Luciana Martinelli, al timone della parte creativa, dello stile e della produzione –, ma c’è comunque una grande ricerca dietro e un’attenzione verso le ultime tendenze del momento che cerco di rielaborare adattandole alle esigenze del nostro target di riferimento e all’identità del nostro marchio. D’altronde oggi il modo di vestirsi è cambiato e non esistono più divisioni così nette: ci sono sessantenni che si vestono come trentenni senza perdere però di vista il buon gusto e la femminilità». Nella collezione autunno-inverno 2017-18 sono stati inseriti anche alcuni accessori come le borse in eco-pelle. «Continuerà ad andare molto il lurex e tutto ciò che è luccicante e luminoso – svela Martinelli –. Per quanto riguarda i colori, abbiamo usato molto il verde militare, il blu abbinato al grigio, il
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Lo staff di Donne da Sogno e altre due immagini dell’ultima collezione
nero e il rosso». E per la stagione primavera-estate in corso? «Sicuramente sul podio ci sono il bluette e il giallo» risponde. Oltre al marchio di proprietà, nel 2012 Donne da Sogno ha acquisto la licenza di produzione e distribuzione di Bagarry, brand del quale era fornitore principale, che vanta una storia lunga 40 anni e che è venduto soprattutto in Italia. Si rivolge a una signora classica, più attenta alla qualità che ai dettagli fashion, e propone capi realizzati con materiali e filati di alta qualità che durano nel tempo e vanno oltre le mode. L’obiettivo di Donne da Sogno è consolidare i risultati raggiunti e continuare a partecipare alle fiere di settore. Tra queste, oltre a Cpm Moscow, c’è Moda Makers, il salone di moda carpigiano organizzato da Expomodena con la collaborazione di Carpi Fashion System e dalle associazioni di categoria del territorio. «Puntiamo molto su Moda Makers, che è una bella iniziativa fortemente voluta da noi imprenditori per valorizzare il saper fare tipico del nostro distretto – afferma Gualandi che, dopo otto anni di mandato, è presidente uscente di Cna Federmoda –. All’inizio eravamo in pochi, poi
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Donne da Sogno: an elegance that has paved the way to the world
siamo riusciti a “ingranare” e alla prossima edizione di maggio saremo più di 45 espositori, tanto che la tensostruttura di piazzale Re Astolfo dovrà essere ampliata visto l’aumento di adesioni. È un evento partito in sordina, ma che sta crescendo con la speranza che diventi un appuntamento consolidato nel panorama delle fiere italiane. Sarà importante trovare una nuova sede per l’edizione di novembre, per permettere di partecipare anche alle aziende che sono rimaste escluse per problemi di spazio. Noi imprenditori abbiamo fatto vedere che ci crediamo – conclude –, ora tocca al Comune dare continuità all’iniziativa trovando una location adeguata».
It is one of the few companies in the Carpi textile industry which, not long after it was founded in 1995, grasped the importance of being present in foreign markets. We are talking about Donne da Sogno, the company headed by Tamara Gualandi and Luciana Martinelli which launched its own brand at the very beginning and has marketed it since. Now the company is equally as successful in both the Italian and foreign markets, with a sales volume equally divided between them. The company’s most important reference markets include: Russia, Japan, all of Europe and, in the east, Hong Kong, Taiwan and Korea. Donne da Sogno proposes a total coordinated look (skirts, trousers, blazers, t-shirts, coats, jeans) for young women, featuring two lines: Donne da Sogno, the classic range, and Donne da Sogno More, offering more casual garments. The level of the products is medium-high, as is the quality of the materials used. The production is 100% made in Italy and the quality of the fabrics goes hand-in-hand with the brand’s trendy, fashion-conscious style. In addition to its own brand, in 2012, Donne da Sogno also purchased the licence to produce and distribute products under the Bagarry brand, having been its main supplier for years: Bagarry boasts a 40-year history, selling mostly in Italy. Its garments are designed for a classic lady, a woman who is more attentive to the quality of a garment than to its fashion details; it offers items created using high quality materials and yarns that last for a long time, sporting timeless style. The objective of Donne da Sogno is to consolidate the results it has achieved so far and to continue participating in the industry’s trade exhibitions. As well as Cpm Moscow, these also include Moda Makers, the fashion exhibition organised by Carpi Fashion System and the local trade associations. It will be held in Carpi from 16 to 18 May 2017, in piazzale Re Astolfo.
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Lorena per Memole store di stile e ricerca
Qui a lato, Lorena Incerti (seduta) con le sue collaboratrici Da sinistra: Giada, Chiara e Simona
È
di Claudia Rosini
un fiume in piena che ti travolge con il suo entusiasmo e il suo dinamismo, Lorena Incerti. Quarantadue anni (ma ne dimostra almeno dieci di meno), carpigiana, stilista di professione, runner per passione, moglie, mamma e titolare di uno dei negozi più “innovativi” di Carpi. Super impegnata, fa spesso la spola tra Brescia, Milano, Urbania e Napoli dove si trovano alcune delle aziende con cui collabora, viaggia molto per fare ricerca, si occupa della famiglia, corre (si sta preparando per la 100 km del Passatore) e ha sempre in serbo nuove idee e progetti. Sembrerebbe il ritratto di una wonder woman contemporanea, se non fosse che Lorena non sopporta le etichette e non le piace prendersi troppo sul serio. Quello che le piace invece, e che cerca di trasferire anche nel suo lavoro, è riuscire a distinguersi, puntare sull’unicità, giocare con la moda e, soprattutto, esprimere quell’entusiamo contagioso che la contraddistingue da sempre. Sarà per questo che per il suo negozio – aperto nell’ot-
Lorena Incerti nel suo studio stilistico insieme a Simona
tobre 2015 in piazza Garibaldi a Carpi – ha scelto il nome “Memole”, il frizzante e sbarazzino folletto protagonista di un cartone cult degli anni Ottanta che, dice: «Mi somiglia, mi sono sempre sentita un po’ un folletto». Lorena è stilista freelance dal 2003. Dopo essersi diplomata fashion designer, ha frequentato il corso in Modern&Contemporary Art and the Market all’istituto Polimoda di Firenze. All’inizio ha lavorato come coordinatrice per alcune ditte carpigiane, dopodichè ha scelto di intraprendere la libera professione. Ha “debuttato” con una sua linea, “Ibiscus”, di t-shirt dipinte a mano da lei stessa e nel frattempo ha avviato alcune collaborazioni con aziende di moda del bresciano. «Inizialmente ero specializzata soprattutto nel tricot, poi, nel tempo, mi sono perfezionata anche nella jeanseria – racconta – collaborando con alcune aziende marchigiane e padovane produttrici di denim come Dondup, Diesel e Replay per le quali seguivo i trattamenti, finissaggi e lavorazioni. Il fatto di aprirmi su più fronti mi è sicuramente servito per
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Lorena Incerti con la sua collaboratrice stilista Simona
completare le mie competenze a 360 gradi». La soddisfazione maggiore però è stata aprire il suo negozio “Memole” in uno degli angoli più caratteristici del centro storico della sua città. «Questo progetto mi completa professionalmente, lo ritengo un investimento per la mia attività di stilista – spiega –. Il negozio è utile per la mia ricerca ed è ispirazione per progettare le collezioni successive, ma soprattutto per capire le esigenze del cliente finale, seguendo l’iter lavorativo in tutte le sue fasi. Spesso noi stilisti ci “perdiamo” soltanto a seguire i big della moda e i vari social del momento, creando delle copie. Ecco, io sono l’“anti-copia” per eccellenza, ho sempre puntato sulla creatività individuale che distingue ognuno di noi, pur prendendo spunto anch’io dalle mie fonti». Caratteristica che si riflette anche nel suo negozio, un concept store di ricerca e di impronta metropolitana. «Sono innamorata di Londra – afferma –, la visito diverse volte all’anno dal 1996 e per me è una fonte inesauribile di idee e di ispirazioni. Molto importanti per la ricerca sono anche Tokyo, Seoul e Boston dove si trovano degli interessanti department store con corner di stilisti sconosciuti
e quartieri con atelier e negozi all’avanguardia». Anche nella scelta dei brand da distribuire in negozio, Lorena prova a distinguersi con prodotti meno commerciali che fanno la differenza e che in Italia sono più difficili da trovare. «Il mio intento è quello di cercare marchi che non siano alle stelle con i prezzi,ma che si ispirino al mondo couture, riportandolo al quotidiano – precisa –. Il cliente è sempre più preparato ed esige prodotti di qualità con dettagli che lo rendano unico e originale, per questo è indispensabile fare un’accurata ricerca». Tra i marchi in vendita da “Memole” ci sono ovviamente anche le tre linee disegnate da lei: Maryley prodotta a Brescia, Madegré e Jei O’ prodotte da due aziende carpigiane. Tutti i brand presenti sono molto forti sui social e hanno una grande visibilità e un forte carattere. Tra questi, per la donna: Suoli, Phisique du role, Des Petits Hauts, ma anche marchi più streetwear come Nineminutes, Department5, Kengstar, Free People,My T-Shirt. Per l’uomo Selected, Scotch&Soda, e Hamaki-o, mentre per il kids, diverse linee casual e fashion come My T-Shirt e Department5.
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Giada e Chiara, addette alla vendita del negozio “Memole”
Oltre all’abbigliamento “Memole” è molto attento all’accessorio e alla scarpa che completano ogni outfit.«Mi piace “mescolare” gli stili e, sia io che Giada e Chiara, le due collaboratrici di Memole addette alle vendite, ci consideriamo delle personal shopper – afferma –; ci piace far sentire i clienti a proprio agio, cercando di interpretare al meglio il loro carattere e stile, in modo da offrire loro una vera e propria consulenza. L’identità di un negozio è rappresentata da chi ci sta dentro: energia, passione e gentilezza fanno la differenza». “Memole” sarà anche il nome della nuova linea di abbigliamento che Lorena, insieme alla sua collaboratrice stilista Simona, lancerà nei prossimi mesi. L’etichetta esiste già (realizzata dall’azienda carpigiana Agc che produce anche il brand di oggetti eco-compatibili Essent’ial). «Ho deciso di realizzare una vera e propria collezione per rafforzare l’anima dello store a mia immagine e somiglianza – racconta – Finalmente avrò la possibilità di imprimere ai capi un’identità precisa in grado di rispecchiare la mia personalità. Quando disegni per gli altri devi tenere in considerazione il
target e la distribuzione del marchio, ci metti del tuo, ma non hai completa libertà d’azione. Con questa linea vorrei ritornare alle “origini”, personalizzando i capi e tornando a disegnare (un’altra delle cose che mi piace fare) in prima persona, dettagli quali grafiche, stampe e accessori che possano esprimere la mia creatività». Questo sarà lo stile della linea Memole, una giusta miscela tra le esigenze del mercato, le ispirazioni prese in giro per il mondo e il suo estro. «A me piace abbinare a una moda giocosa e talvolta ironica, femminilità e praticità allo stesso tempo – prosegue –che sono i tratti incancellabili di ogni donna. Per me l’originalità, abbinata alla portabilità, è fondamentale. Ho in mente di realizzare delle piccole capsule con diverse uscite, per soddisfare le richieste di mercato in modo più veloce. Seguo gli stilisti coreani e giapponesi – aggiunge –, dallo stile però non troppo concettuale, per poter abbinare l’ispirazione orientale a un’impronta occidentale legata allo streetwear londinese. “Memole” – conclude – avrà questo tocco di internazionalità e sarà un mix di stili e culture».
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La rassegna che mobilita le aziende cardine – per gusto e sartorialità – del sistema moda
Moda Makers vetrina di Carpi
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di Claudia Rosini
ono 48 le aziende che hanno dato la loro adesione alla prossima edizione (la terza) di Moda Makers. Venticinque in più rispetto all’edizione numero uno che si è svolta nel maggio 2016 a Villa Ascari. L’evento di moda – organizzato da Expomodena, il Consorzio unitario di Lapam e Cna, per conto delle associazioni promotrici Cna, Confindustria e Lapam, con la collaborazione di Promec e di Carpi Fashion System, il progetto coordinato dal Comune di Carpi con il contributo economico della Fondazione CR Carpi – sarà ospitato nelle giornate del 16, 17 e 18 maggio all’interno di una tensostruttura allestita in piazzale Re Astolfo. Le aspettative sono alte: a novembre la manifestazione di moda (che si è svolta sempre in piazzale Re Astolfo) ha attirato ben 700 visitatori. Tra questi, la maggior parte erano buyer provenienti, oltre che dall’Italia, da tutta Europa ma anche da Russia, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, Canada e Usa. Con grande soddisfazione da parte degli organizzatori ma
anche degli imprenditori che hanno “scommesso” su questo evento, mettendosi in gioco e facendo sistema tra loro. Tutte le aziende partecipanti hanno infatti messo a disposizione, condividendolo, un database con i nominativi dei loro clienti stranieri, che sono stati invitati a Moda Makers. Obiettivo della rassegna è promuovere il distretto carpigiano e di renderlo appetibile per i buyer internazionali. Il padiglione di Moda Makers allestito in piazzale Re Astolfo
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L’edizione di maggio sarà incentrata sulle collezioni primavera-estate 2018 con oltre 9 mila creazioni di moda di confezione e di maglieria donna e uomo, esempi del “saper fare” tipico del distretto. «Moda Makers è entrata a pieno diritto nel calendario degli eventi di moda nazionali – afferma Simone Morelli, vicesindaco e assessore alle Politiche economiche del Comune di Carpi – e questo per noi costituisce un grande motivo di orgoglio perché significa aver lavorato, insieme alle associazioni, agli organizzatori e agli imprenditori, per la valorizzazione del cuore pulsante della città, vale a dire il suo distretto tessile. Questa fiera rappresenta infatti un momento importante di supporto alle tante piccole e medie imprese che fanno parte del tessuto economico carpigiano. Dal momento che le richieste di adesioni da parte delle aziende sono sempre più numerose, ci stiamo impegnando per trovare una location adatta alla prossima edizione di novembre, che possa poi diventare una sede fissa dove ospitare periodicamente eventi di questo genere. Non mi dispiacerebbe che fosse in prossimità del Polo della Creatività di via Nuova Ponente – conclude –. Stiamo valutando quella che sarà poi una soluzione definitiva». Anche Niko Mecugni, imprenditore che fa parte del tavolo tecnico dell’organizzazione e che, insieme al collega Fabrizio Stermieri, fin dalla prima edizione ha voluto dare un’impronta innovativa alla manifestazione dal punto di vista della promozione marketing attraverso i social network, il web e le nuove tecnologie informatiche, punta l’accento sulla necessità di trovare una sede stabile. «Il bilancio delle prime due edizioni è positivo e l’obiettivo è continuare su questa strada facendo tesoro delle esperienze passate per migliorare e far crescere questo evento – commenta Niko Mecugni –. Abbiamo cercato di “calcare” la mano sulla promozione della fiera pubblicizzandola anche attraverso inserzioni sulle riviste di settore. Per allargare
Fabrizio Stermieri A sinisra, dall’alto: Simone Morelli e Niko Mecugni
ancora di più gli orizzonti e coinvolgere un numero superiore di aziende occorre, dalla prossima edizione di novembre, trovare una “casa” stabile a Moda Makers per fa sì che la manifestazione abbia una certa continuità e possa svilupparsi ulteriormente». Fabrizio Stermieri esprime grande soddisfazione. «Anche questa volta stiamo riuscendo a proporre l’evento commerciale più importante per il distretto tessile moda di Carpi. Non posso che ringraziare le associazioni e gli enti pubblici che ci stanno aiutando. Poco più di un anno fa discutevamo come fare la prima edizione e ora siamo già al terzo evento. Sembrava impossibile riunire tante aziende ma grazie anche alle associazioni ci siamo riusciti. Dobbiamo ringraziare proprio tutti anche i colleghi imprenditori che si sono aggregati poco alla volta al nostro progetto. L’evento vuole essere una specie di fiera – spiega – ma senza tutte le sovrastrutture delle manifestazioni tradizionali. Facciamo tutto in economia ma scegliendo validi ed efficaci collaboratori e portando il meglio delle nostre competenze in termini di conoscenze del settore moda e della comunicazione business to business. Applicando le più efficienti tecniche di marketing disponibili, sapendole gestire, ci consentono il massimo dei risultati con mezzi relativamente limitati. Non posso che essere molto soddisfatto, per me è sempre gratificante vedere ottimi risultati e avere la stima di tutti i colleghi, concorrenti o meno, con la certezza che tutti insieme diventiamo un importante richiamo per tanti commercianti nel mondo. I Buyers vengono a Carpi ad ordinare e comprare abbigliamento in quanto il territorio è ancora interessante per qualità e attualità delle tendenze per la moda programmata che riesce a proporre. Quale novità per questa prossima edizione – conclude – abbiamo sviluppato il mood grafico Moda Makers che per colori e immagine presenterà l’evento in maniera coordinata in tutti i suoi messaggi digitali e stampati nonché nelle pubblicazioni editoriali».
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Moda Makers the Carpi showcasing event 48 companies have confirmed that they will participate in the next (third) edition of Moda Makers. The fashion event is organised by Expomodena, the Consortium encompassing Lapam and Cna, on behalf of the sponsor associations Cna, Confindustria and Lapam; with the collaboration of Promec and Carpi Fashion System, the project coordinated by the Municipality of Carpi with a contribution from Fondazione CR Carpi. It will be held on 16, 17 and 18 May 2017, inside a marquee set up in piazzale Re Astolfo. The May edition will focus on the spring-summer 2018 collections, presenting over 9,000 creations of clothing for men and women including tailoring and knitwear, examples of the “savoir-faire� that characterises the textile district of Carpi. Indeed, the objective of the exposition is to promote the local area and make its products desirable to international buyers. The organisers are aiming to attract more than the 700
visitors who attended last year, coming from more than 40 Countries and, as always, they have chosen the dates immediately before the Modaprima show held in Florence, in order to give buyers a chance to take part in both. To avoid queuing at the gate, register on the website www. modamakers.it.
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Green fashion per competere La correttezza ecologica formalizzata con il protocollo Detox è un fattore decisivo per non essere emarginati nel mercato della moda: il Cqt di Emilio Bonfiglioli è un centro di riferimento per il distretto di Carpi
G
di Florio Magnanini
reen fashion, moda verde, moda ecologica: si può dire che la moda ecologicamente corretta costituisca davvero, oggi, un fattore di competitività? Il Cqt, Centro Qualità Tessile, dal 2001 è uno dei principali riferimenti del Distretto tessile carpigiano per la certificazione qualitativa di filati, tessuti e capi finiti che si è trasferita nel sistema di tutela dei consumatori a livello planetario: «Diventa fattore competitivo – spiega Emilio Bonfiglioli (a lato), laurea in Chimica, fondatore e responsabile del Centro – perché chi non crea le condizioni per mettersi in regola, oggi finisce ai margini del mercato e lo stesso consumatore, dal canto suo, va in cerca di prodotti garantiti, sotto questo profilo». Circa i percorsi attra-
verso i quali la moda ecologicamente corretta è diventata senso comune e perfino discriminante nelle scelte dei consumatori, Bonfiglioli spiega: «Le strade sono due. La prima è una materia prima, per esempio il cotone, che proviene da coltivazioni biologiche su terreni privi di pesticidi, e viene filato, tessuto e poi colorato con coloranti naturali o con quelli reattivi che danno comunque ottima solidità. Diversa l’origine, ma per la lana si può fare lo stesso discorso, con unica sostanza ammessa l’elastan, per elasticizzarla. È l’ambito storico, rimasto come settore di nicchia. La seconda strada è quella dei prodotti a basso impatto ambientale, espressi da cicli di lavorazione che non eccedono nei consumi di acqua, energia e di tutte le materie prime che servono a produrli. Sono classificati sicuri e non nocivi, perché non contengono nessuna del-
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Il logo e alcune immagini utilizzate da Greenpeace per la campagna “Detox”
le sostanze, individuate in un lunghissimo elenco contenuto nelle leggi vigenti, incluso il regolamento Reach e le direttive generali di salvaguardia del prodotto. Queste sostanze non debbono comparire in alcuna fase di lavorazione, dal trattamento della materia prima al prodotto finito». C’è stato un evento che ha segnato il passaggio dalla moda naturalmente ecologica a quella che lo è per ricerca e controllo tecnologico? «Si deve a Greenpeace, che è entrata nel settore, creando una grande sensibilità a questi temi, a partire dal rispetto della legislazione vigente. Un apporto decisivo è venuto dalle sue analisi su sostanze rilevate nei fiumi, nei mari e soprattutto nei laghi di montagna» Con quale esito? «Sono state scoperte sostanze altamente inquinanti che rimangono nell’ambiente milioni di anni. Come i Pfos-Pfoa, i perfluoroottani solfonati che si è stabilito debbano essere completamente eliminati entro il 2020» Ma qual è il nesso tra le acque e gli abiti? «Le sostanze inquinanti rilevate, e aggiungiamo anche i Nonifenoli etossilati (Npeo), sono quelle che risultano quando si lava un prodotto tessile in una
qualunque fase del ciclo di lavorazione, per esempio la fibra o il filato o il capo finito. La legislazione ha seguito questa indicazione, pur ammettendo range più ampi. E oggi in Europa tutte le aziende che forniscono i grandi marchi sono controllate da gruppi di acquisto, associazioni dei consumatori, dalla stessa Greenpeace al fine di eliminare queste sostanze dai cicli di lavorazione. Si sono create così filiere virtuose in cui i subfornitori vengono informati su quali prodotti sicuri si orienterà il mercato e sulle sostanze nocive, cancerogene e comunque pericolose per le persone, tipo i coloranti per i tessuti o il nickel per gli accessori» C’è da immaginare però che la filiera, se non è costretta, fatichi a dar corso a questi passaggi che comportano costi aggiuntivi… «Ecco perché dalle prime informative si è passati ai cosiddetti audit presso le aziende. Li fanno società aperte inviate dai grandi marchi che vanno a verificare il comportamento dei fornitori verso i parametri prefissati. E pubblicizzando i risultati, fanno sì che nessuno voglia veder associato il proprio nome a risultanze negative. Questo è il deterrente principale» Stiamo parlando della sola Europa? «No, questo ormai avviene in tutto il mondo. Tutti
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Pianta di cotone
i grandi marchi hanno firmato il protocollo di Greenpeace denominato Detox. È un protocollo anche deontologico, nel senso che le aziende della filiera produttiva, se vogliono lavorare, debbono rispettare sia i parametri chimici che i requisiti legati alla tutela ambientale, alla salubrità e dignità del posto di lavoro, al non sfruttamento del lavoro infantile, e così via. La differenza che si può immaginare è che un audit in Italia è una cosa, nei paesi in via di sviluppo un’altra. Qui può accadere che la situazione ottimale si verifichi solo in certi momenti dell’anno, quando ci sono i picchi di produzione o quando si sa che sta per arrivare un controllo, mentre per il resto dell’anno l’osservanza delle norme potrebbe passare in secondo piano Quanto è sensibile il consumatore italiano al valore aggiunto della green fashion? «Intanto, ci sono associazioni battagliere, come la Lav, che non cessano di ricordargli questi valori: nel caso specifico sull’uso della pelle nei capi e sulla eventuale presenza di formaldeide. E poi, anche se da noi non è prevista la class action, le allergie e le irritazioni cutanee sono sempre più spesso oggetto di azioni legali» Proviamo ora a immaginare quali controlli pos-
sano aver subito i milioni di metri quadrati di tessuto che arrivano nei porti italiani dalla Cina e vengono avviati alla produzione di capi… «È evidente che se diventano prodotti finiti sul nostro mercato non incontrano ostacoli e arrivano al cliente senza alcuna garanzia di controllo all’origine. Ma se servono ai brand e rientrano nella loro filiera produttiva debbono per forza sottostare alle norme che il committente impone ai propri fornitori. Arriva tantissima roba dalla Cina, con questo paradosso: loro hanno introdotto una normativa, la GB18401, che fissa certi requisiti minimi sotto i quali sostengono che non verrebbe tutelata la salute del consumatore cinese. Noi di rimando non abbiamo nulla. Al punto che ci sono prodotti realizzati in Cina ed esportati in Italia che non potrebbero mai rientrare per essere rivenduti da loro. Altri paesi a rischio in fatto di produzioni sono India, Pakistan, Vietnam. Negli Usa, le regole cambiano secondo gli stati e alcuni di essi non vietano la vendita di prodotti con sostanze nocive, ma appongono uno warning che avverte il consumatore. In genere, nei paesi anglosassoni esistono capitolati rigidissimi, ma i controlli li eseguono i committenti, i grandi brand e la grande distribuzione».
Good Luck è l’armonia che esalta il buon gusto, l’apprezzamento per l’individualità. Perché non si è perfetti ma semplicemente autentici.
Concessionario del marchio Good Luck CARPI (MO) via Oceano Atlantico, 21 - tel. +39 059 6550188 - www.goodluckluxury.it - goodluck@ribelle.net
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Carnevale di Venezia costumi di Carpi La sartorialità e l’esperienza nelle lavorazioni legate alla moda tipiche del distretto di Carpi non mancano mai all’appuntamento con il Carnevale di Venezia, nella gara di raffinatezza, creatività e fantasia che, in questa circostanza, si scatena sempre fra calli e campielli. Ambasciatrici di questa straordinaria capacità di confezionare abiti ispirati alla storia e ai costumi settecenteschi sono state Antonella Ferraresi, Loredana Valentini, Luciana Doro, Roberta Zambelli con il figlio Riccardo, affiancate da Paola Cornia e Leonardo Acocella. Il loro gruppo si compone di stiliste, modelliste, coordinatrici di campionario e hanno impiegato un anno per la ricerca dei tessuti e degli accessori e per la confezione degli splendidi abiti, molto fotografati dai turisti e protagonisti assoluti sul prestigioso palcoscenico veneziano.
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L’edizione 2016 di Incoming
Rendez-vous nel Rinascim
L
di Claudia Rosini
e aziende carpigiane incontrano gli operatori stranieri. Succederà a Carpi il 30 e 31 maggio quando un gruppo di buyer provenienti da Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Giappone e Russia arriverà in città nell’ambito del primo evento di incoming del 2017 promosso da Carpi Fashion System – il progetto di valorizzazione delle aziende del distretto moda promosso dalle associazioni Cna, Lapam-Confartigianato, Confindustria e dal Comune di Carpi con il contributo
di Fondazione CR Carpi – in collaborazione con Promec, azienda per l’internazionalizzazione della Camera di Commercio di Modena. A Palazzo dei Pio i buyer incontreranno 28 imprese di abbigliamento e accessori del territorio che presenteranno le loro collezioni primavera-estate 2018 e alcuni flash dell’autunno-inverno 2017-18. Protagoniste dell’iniziativa saranno: Alisa Mood, Angela F., Crea Sì, Creazioni 2000, Creazioni Rosanna&Co., Dielle, Donne da Sogno, Gil, Gli Angeli tricot, Glò di Moda, Guerzon, Idea Tessile, Io e Te Maglierie, Libera, Linea Donna, Maglierie
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mento
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Sarà ancora lo splendido Palazzo dei Pio, con i suoi saloni e il Cortile a ospitare il 30 e 31 maggio il primo evento di incoming del 2017 promosso da Carpi Fashion System. Una cornice tipicamente italiana per distributori e importatori internazionali
Ellegi, Mr. Giuly Mode, Ribelle, Settimo Cielo, S&M Group, Sorriso, Spruzzi, Ventanni, Veronica Effe, Weg Fashion Group e Yulkis. Non è la prima volta che Carpi Fashion System, nell’ambito del suo programma di internazionalizzazione per le imprese, organizza questo genere di iniziative. L’ultima “missione”, che si è svolta a novembre a Palazzo dei Pio, si è rivelata positiva per le piccole e medie realtà del distretto che, nella loro città, in una location suggestiva e a costi decisamente contenuti, hanno potuto entrare in contatto con alcuni importanti distributori, agenti, importatori
e rappresentanti di catene internazionali di retail. Nelle mattine del 30 e del 31 maggio (sempre a Palazzo dei Pio) le imprese del distretto che hanno aderito all’iniziativa potranno così accogliere gli operatori esteri nei loro stand e per chi ne ha la necessità è previsto l’affiancamento di un interprete per ogni operatore estero. Sulla base dell’interesse suscitato dalle collezioni presentate e dal risultato degli incontri, nei pomeriggi sono poi previste visite individuali dei buyer direttamente presso le aziende per approfondire e concludere eventuali accordi.
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Renaissance rendez-vous The companies of Carpi will be meeting some of the industry’s foreign operators in Carpi from 30 to 31 May when a group of buyers from Germany, Holland, United Kingdom, Spain, Portugal, Japan and Russia will arrive to take part in the first incoming event of 2017 promoted by Carpi Fashion System. Carpi Fashion System is the project created to promote the companies of the fashion district, sponsored by the Cna, Lapam-Confartigianato and Confindustria associations and the Municipality of Carpi with a contribution from Fondazione CR Carpi – in partnership with Promec, the international trade agency of Modena Chamber of Commerce. The buyers will meet 28 local clothing and accessory companies in Palazzo dei
Pio; the producers will present their spring-summer 2018 collections and several sneak previews of their proposals for autumn-winter 2017-2018. In the morning on 30 and 31 May, (in Palazzo dei Pio) the local companies participating in the initiative will have the opportunity to welcome the foreign operators to their stands, where an interpreter will be available for each foreign operator should they require one. Based on the interest shown by the buyers in the collections presented and the results of the meetings, they will make individual visits to the relative companies in the afternoon to further discuss and conclude any agreements.
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INDICE SPACCI e OUTLET INDEX OF STORES AND OUTLETS
52-55
Angelo Marani - Baroni – Blumarine Store – Ce l'ho Cherimax – Concept store Daniela Dallavalle Cristina Gavioli – Donatella via Roma – Donne da Sogno – Eleonora Amadei – Ella Lu – Famar – Fashion store Anna Marchetti – Gaudì trade – Gigliorosso Gil – Glam outlet Green light – Kamiceria f.lli Bilanzuoli Le occasioni di Mavie - Abbigliamento e accessori – Lusi Luciano Pavarotti – Midal – Migor – Monica Magni Outlet E-gò e Manila Grace – Rosanna&Co – Settimocielo Severi Silvio
57-60
Aldo Gherpelli – Alma Righi – Azzurra&Company Be Italians – Carpi Kashmir – Factory Store Gb Belmondi – G.B.M. – Luca Maglierie – Maglierie Ellegi Malù – Rossi Maglierie – Store By Kadiby Teamproject Veronica Effe – Via della seta
ABBIGLIAMENTO UOMO DONNA MEN'S AND WOMEN'S CLOTHING
MAGLIERIA UOMO DONNA MEN'S AND WOMEN'S KNITWER
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Lexel Motorbike – Navigare
ABBIGLIAMENTO SPORTIVO FITNESS AND SPORTSWEAR
94 61
Alligalli – Cocco Baby Spaccio confezioni "Cetty" Gold Par – Spazio Sei Temporary outlet
ABBIGLIAMENTO BAMBINO CHILDREN'S CLOTHING AND KNITWEAR
61
Cosabella – CSP Factory Outlet – Lormar
62
Amc accessori moda - Arte Pura factory store Emmerre Pelletterie - Giblor's - New Lac
INTIMO E CORSETTERIA UNDERWEAR AND CORSETRY
CATEGORIE SPECIALI SPECIAL CATEGORIES
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SPRING/SUMMER 2017
ABBIGLIAMENTO UOMO-DONNA
MEN'S AND WOMEN'S CLOTHING
ANGELO MARANI
Via Carpi, 15/B - 42015 Correggio - telefono: 0522 692231 www.angelomarani.com - commerciale@marex.it ORARI: giovedi e venerdi 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 sabato orario continuato 10.00 - 19.00 DESCRIZIONE: abbigliamento total look donna Made in Italy. Preziose materie prime e lavorazioni di alta qualità per un look femminile e seducente. SEGNALAZIONI: si accettano pagamanti con carte di credito VISA, Mastercard e Bancomat; parcheggio attiguo
angelo marani angelomaraniofficial OPENING HOURS: Thursday and Friday 10.00 a.m. - 1.00 p.m. and 3.00 p.m. - 7.00 p.m. Saturday, open all day from 10 a.m. to 7 p.m. DESCRIPTION: Made in Italy women’s clothing. Precious raw materials and high quality workmanship for a feminine and seductive look. REMARKS: cash cards and credit cards accepted (VISA - Mastercard); parking
BARONI
via Santi, 19 - 41033 CONCORDIA S/S - telefono: 0535 54008 - apertura stagionale
BLUMARINE STORE (LUXURY OUTLET BLUMARINE E BLUGIRL)
Via Alessandro Manzoni, 145 - 41012 Carpi - telefono: 059 637590 blumarine.store@blufin.it
ORARI: martedì-domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30 – chiuso il lunedì mattina DESCRIZIONE: abbigliamento e accessori donna OPENING HOURS: Tuesday to Sunday 10.00 a.m.-1.00 p.m. and 3.00 p.m.-7.30 p.m. – closed on Mondays morming DESCRIPTION: women’s clothing and accessories
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ABBIGLIAMENTO UOMO-DONNA
MEN'S AND WOMEN'S CLOTHING
CE L’HO
via Dorando Pietri, 1/D (di fianco alla Posta piccola) - 41012 CARPI - telefono: 320 8636346 web: www.celho.com - soniadiaz@hotmail.it
CHERIMAX
via Unione Sovietica, 1/A - 41012 CARPI - telefono: 059 643731
CONCEPT STORE DANIELA DALLAVALLE & OUTLET ARTE PURA FACTORY STORE
via Fleming 9/11 - 41012 CARPI - telefono: 059 6323544
CRISTINA GAVIOLI
via Dell’Agricoltura, 41 - 41012 CARPI - apertura tutto l’anno
DONATELLA VIA ROMA STORE
via dell’Agricoltura, 51/C - 41012 CARPI -telefono: 059 6225923 - apertura tutto l’anno
DONNE DA SOGNO
via Lago Santo, 38 - 41012 CARPI - telefono: +39 059 688173 info@donnedasogno.it - www.donnedasogno.it www.pinterest.com/donnedasogno www.pinterest.com/bagarry0288 www.facebook.com/donnedasogno twitter.com/DonnedaSogno ORARI: marzo, aprile, maggio, giugno, ottobre e novembre tutti i giorni dalle 16 alle 19; sabato dalle 9 alle 12,30 DESCRIZIONE: abbigliamento donna, taglie dalla 44 alla 56 SEGNALAZIONI: si accettano carte di credito e bancomat; parcheggio OPENING HOURS: March, April, May, June, October and November open every day 4 p.m. - 7 p.m; Saturday 9 a.m. - 12.30 p.m.; DESCRIPTION: women’s clothing, oversize clothing from 44 to 56 REMARKS: cash cards and credit cards accepted; parking
ELEONORA AMADEI via Lago Scaffaiolo, 8-10 - 41012 CARPI - telefono: 059 652233 ea@eleonoraamadei.com - www.eleonoraamadei.com
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SPRING/SUMMER 2017
ABBIGLIAMENTO UOMO-DONNA ELLA LU
via Meloni di Quartirolo, 10 41012 CARPI - telefono: 059 6228282 apertura stagionale
ELLE & CO
via Lombardia, 41/43 (angolo via Umbria) - 41012 CARPI - telefono: 059 643142 info@elleandco.it - ellecomaglierie@gmail.com - www.elleandco.it
FAMAR
via Chiesa Nord, 48 - ROVERETO S/S (MO) - telefono: 059 671556 - apertura tutto l’anno
FASHION STORE ANNA MARCHETTI
via Salgari, 40 - 41123 MODENA - telefono: 059 332022 - apertura tutto l’anno
GAUDI’ TRADE
via Nobel, 9 - 41012 CARPI - telefono: 059 691277 - apertura stagionale
GIGLIOROSSO
via dei Trasporti, 13 - 41012 FOSSOLI (CARPI) - telefono: 059 654537 aperture periodiche, per maggiori informazioni rivolgersi alla ditta
GIL SRL
via Beniamino Franklin, 5 - 41012 CARPI - telefono: 059 696080 info@gilsrl.it - www.gilsrl.it
GLAM OUTLET
via dei Barrocciai, 31 - 41012 CARPI - telefono: 059 6550502 - apertura stagionale
GREEN-LIGHT
via della Chimica, 8 - 41012 CARPI - telefono: 059 640465 - apertura tutto l’anno
KAMICERIA F.LLI BILANZUOLI
via Cattani, 27-31 - 41012 CARPI - telefono: 059 6229191
LE OCCASIONI DI MAVIE - ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI
via Germania, 11/13 - 41012 CARPI - telefono: 059 640701
MEN'S AND WOMEN'S CLOTHING
CARPI DISTRETTO MODA CARPI FASHION DISTRICT
SPRING/SUMMER 2017
ABBIGLIAMENTO UOMO-DONNA
MEN'S AND WOMEN'S CLOTHING
LUCIANO PAVAROTTI
Via Lucania 19 - 41012 CARPI - tel. 059 6228254 - apertura tutto l’anno
LUSI
via Nobel, 8 - 41012 CARPI - telefono: 059 6229861 sales@kartika-fashion.it
MIDAL CREAZIONI
via Villa Glori, 47 - 41012 CARPI - telefono: 059 686617
MIGOR
via Copernico,8 - 41012 CARPI - telefono: 059 6258334
MONICA MAGNI (PRESSO VENERE FASHION) - apertura stagionale via E. Majorana ,1 - 41012 CARPI - telefono: 059 693511 - www.monicamagni.com OUTLET E-GÒ E MANILA GRACE
via Aldo Moro, 3/B - 41012 CARPI - telefono e fax: 059 640233
ROSANNA & CO
via Beniamino Franklin, 3 - 41012 CARPI - telefono: 059 697233 www.rosannaalpi.it ORARI: da lunedì a venerdì 17 - 19; sabato 9 - 13 e 15 - 18.30 DESCRIZIONE: abbigliamento e maglieria donna, total look. Moda giovane e signora, anche in taglie conformate fino alla 54 SEGNALAZIONI: si accettano bancomat e carte di credito; parcheggio OPENING HOURS: Monday to Friday 5 p.m. - 7.30 p.m.; Saturday 9 a.m. - 1 p.m. and 3 p.m. - 6.30 p.m. DESCRIPTION: total look women’s clothing and knitwear; young and oversize clothing (up to 54) REMARKS: ocredit card and cash card accepted; parking
SETTIMOCIELO
via G. Ferrari, 7 - 41012 CARPI - telefono: 059 640436 apertura stagionale
SEVERI SILVIO
via F. De Rosa, 5 - 41012 CARPI - telefono: 059 691035
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ABBIGLIAMENTO MAGLIERIA DONNA MADE IN ITALY Rosanna & Co Store dal Lunedì al Venerdì 17 - 19 Sabato 9 - 13 e 15 - 18,30 Carpi Via Beniamino Franklin, 3 - Tel. 059 697233
w w w. r o s a n n a a l p i . i t
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MAGLIERIA UOMO-DONNA
MEN'S AND WOMEN'S KNITWER
ALDO GHERPELLI
via Manzoni, 127 - 41012 CARPI - telefono: 059 686020 ORARI: da lunedì a sabato 9.30 - 12 e 15 -18.30; chiuso festivi DESCRIZIONE: maglieria uomo e donna in cashmere e filati pregiati; confezioni in tessuti Loro Piana e Ermenegildo Zegna; camicie uomo esclusive SEGNALAZIONI: si accettano bancomat, Visa, Master, Amex; parcheggio OPENING HOURS: Monday to Saturday 9.30 a.m - 12 noon; 3 p.m. - 6.30 p.m.; closed on festive days DESCRIPTION: men’s and women’s knitwear made of cashmere and high-quality yarns; tissue clothings by Loro Piana and Ermenegildo Zegna REMARKS: cash cards and Visa, Master, Amex, credit cards accepted
ALMA RIGHI (GUERZON)
via Chiesa Sud, 160-160-A - 41016 ROVERETO S/S MO) - telefono: 059 671545 - apertura stagionale
AZZURRA & COMPANY
via Lama, 40 angolo via Lucania - 41012 CARPI - telefono: 059 692571 www.azzurracompanysrl.it ORARI: aperto tutto l’anno da lunedì a venerdì 9 - 13 e 14,30-19; sabato mattina 9 - 12,30 DESCRIZIONE: confezione maglieria donna SEGNALAZIONI: si accettano Maestro, Visa, Pagobancomat e Mastercard OPENING HOURS: open all year Monday to Friday 9 a.m. - 1 p.m. 2.30 p.m. - 7 p.m. Saturday morning 9 a.m. - 12.30 a.m. DESCRIPTION: women’s knitwear and making REMARKS: Maestro, Visa, Mastercard and Pagobancomat accepted
BE ITALIANS via C. Colombo 33/A - 41012 CARPI - telefono: 059 640920
CARPI KASHMIR
Store via Lama di Quartirolo 55/A - 41012 CARPI - telefono: 059 641787
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SPRING/SUMMER 2017
MAGLIERIA UOMO-DONNA
MEN'S AND WOMEN'S KNITWER
spring/summer 2017 FACTORY STORE (PRESSO STAMBECCO)
via Liguria, 37/39 - 41012 CARPI - telefono: 059 6229606 www.lorenabenatti.it ORARI: aperto tutto l’anno; da lunedì a venerdì 9 - 12.30 e 15 - 19; sabato 10 - 12.30; il sabato chiuso nei mesi di giugno, luglio e agosto DESCRIZIONE: maglieria donna, moda giovane SEGNALAZIONI: si accettano carte di credito e bancomat; parcheggio OPENING HOURS: open all year round; Monday to Friday 9 a.m. - 12.30 p.m. and 3 p.m. - 7 p.m.; Saturday 10 a.m. - 12.30 p.m.; July and August closed DESCRIPTION: women’s knitwear; young fashion REMARKS: cash cards and credit cards accepted; parking
GB BELMONDI SPACCIO CASHMERE
via Lama, 4 - 41012 CARPI - telefono: 059 695251 - mobile 335 5638960 - apertura stagionale glauco.belmondi@tiscali.it - www.belmondicashmere.it
G.B.M
via Torino, 13-15 - 41016 NOVI DI MODENA - telefono: 059 676217 - apertura tutto l’anno
LUCA MAGLIERIE
via Pitagora, 14 - 41012 CARPI telefono: 059 640565 - 059 6226943 info@lucamaglierie.it - www.enzomantovani.com ORARI: aperto tutto l’anno da martedì a sabato 9.30 - 12.30 e 15 - 19; da ottobre a gennaio aperto anche la domenica DESCRIZIONE: spaccio maglieria uomo e donna prevalenza cashmere, lana merino, seta, cotone e lino a prezzi di fabbrica SEGNALAZIONI: si accettano bancomat e carte di credito Visa e Mastercard OPENING HOURS: Tuesday to Saturday 9.30 a.m. - 12.30 p.m. and 3 p.m. - 7 p.m.; open all year round DESCRIPTION: men’s and women’s knitwear mainly cashmere, wool, silk, cotton and linen ; factory prices REMARKS: cash cards and Visa and Mastercard credit cards accepted
SPACCIO AZIENDALE MAGLIERIA UOMO E DONNA in filati pregiati, cashmere, cotone, lino e seta ORARIO dal martedì al sabato 9:30 - 12:30 | 15:00 - 19:00
via Pitagora, 14 CARPI (Mo) - T. Spaccio 059 6226943 - T. 059 640565 www.enzomantovani.com
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SPRING/SUMMER 2017
MAGLIERIA UOMO-DONNA
MEN'S AND WOMEN'S KNITWER
MAGLIERIE ELLEGI
via Lago Santo, 40 - 41012 CARPI - telefono: 059 652266 - apertura stagionale
MALU’
via Nuova Ponente, 11/c - 41012 CARPI - telefono: 059 691373 - cellulare: 335 8196601 - apertura tutto l’anno
ROSSI MAGLIERIE
via Donizzetti, 12/14 - 41012 CARPI - telefono: 059 643768
STORE BY KADIBY
via Nobel, 2 - 41012 CARPI - telefono: 345 0663145
TEAMPROJECT
via Colombo, 25/B - 41012 CARPI - telefono: 059 565067
VERONICA EFFE
via Siemens, 4-13 - 41012 CARPI - telefono: 059 6550643 - apertura tutto l’anno
VIA DELLA SETA
via Brunelleschi, 20/a-b in fondo strada chiusa - 41012 CARPI - telefono: 059 683380 - 320 6203323 - apertura stagionale
ABBIGLIAMENTO SPORTIVO LEXEL MOTORBIKE
via Dei Barrocciai, 18 - 41012 CARPI - telefono 059 685378
NAVIGARE
via San Lodovico, 6 - 42010 RIO SALICETO (RE) - telefono 0522 738925 - apertura tutto l’anno
FITNESS AND SPORTSWEAR
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ABBIGLIAMENTO BAMBINO ALLIGALLI
Via Chiavica Mari, 33, 41039 San Possidonio MO - telefono: 0535 731541 www.alligalli.com
COCCO BABY SPACCIO CONFEZIONI “CETTY”
via Chiesa sud, 141 - 41016 Rovereto s/S (NOVI DI MODENA) - telefono: 059 672323
SPAZIO SEI FASHION GROUP - TEMPORARY OUTLET
via Nuova Ponente, 40 A - 41012 CARPI - telefono: 059 6258189 - apertura tutto l’anno
CHILDREN'S CLOTHING AND KNITWEAR
GOLD PAR
via Lama, 52/A - 41012 CARPI - telefono: 059 691000 - apertura stagionale
INTIMO E CORSETTERIA
UNDERWEAR AND CORSETRY
COSABELLA
via Brianza, 3 - 41012 CARPI - telefono: 059 6229322 info@cosabella.com - www.cosabella.com - apertura tutto l’anno
CSP FACTORY OUTLET
via Franklin, 1 - 41012 CARPI - telefono: 059 635163 strcarpi@cspinternational.it - web: www.myboutique.it CSP FACTORY OUTLET csp.factory.outlet ORARI: lunedì dalle 10 alle 18, dal martedì al sabato: 10,00 - 19,30 DESCRIZIONE: calze uomo donna, corsetteria, lingeria, intimo uomo, costumi da bagno donna, maglieria intima, maglieria esternabile, bodywear SEGNALAZIONI: si accettano le principali carte di credito e bancomat OPENING: Monday from 10 a.m. to 18 p.m. Tuesday to Saturday 10 a.m. to 19,30 p.m. DESCRIPTION: hosiery, man sock, corsetry, lingerie, underwear, woman beachwear, knitting underwear, bodywear REMARKS: cash card and credit cards accepted
LORMAR
via Natta, 2 - 41012 CARPI - telefono: 059 699196 outlet@lormar.it - web: www.lormar.it
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CATEGORIE SPECIALI A.M.C. ACCESSORI
SPECIAL CATEGORIES
via R.Morandi, 5 - 42010 RIO SALICETO (RE) - telefono: 0522 649833 info@amcrio.it - www.amcrio.it DESCRIZIONE: bigiotteria e accessori
OUTLET ARTE PURA FACTORY STORE & CONCEPT STORE DANIELA DALLAVALLE
via Fleming 9/11 - 41012 CARPI - telefono: 059 6323544 DESCRIZIONE: biancheria per la casa
EMMERRE PELLETTERIE
via Bortolomasi, 39 - 41012 CARPI
DESCRIZIONE: borse e accessori in pelle
GIBLOR’S
via delle Resdore, 12 - 41012 CARPI - telefono: 059 695951 DESCRIZIONE: abbigliamento da lavoro
VISIONE ITALIA (COLOR SERVICE)
via del Commercio, 2/2 - 41012 CARPI - telefono: 059 640390 - 059 653280 info@color-service.com - www.colorservicecarpi.com
NEW LAC SRL
via Pitagora, 6 - 41012 CARPI - telefono e WhatsApp: 366 6372439 customercare@simmylo.it - shop@lacsrl.com - www.simmylo.it NEW LAC SIMMY LO SimmyLo ORARI: apertura spaccio stagionale dal lunedì al venerdì orario continuato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 apertura stagionale sabato 9.30-12.30 DESCRIZIONE: vasto assortimento di borse, cappelli, sciarpe, bigiotteria, accessori di abbigliamento SEGNALAZIONI: si accettano carte di credito Visa, Mastercard Diner’s Club e bancomat; OPENING HOURS: Monday to Friday open from 9.30 a.m. to 12,30 a.m., and from 3,00 p.m. to 7,00 pm Seasonal opening: Saturday 9.30 a.m. - 12.30 a.m. DESCRIPTION: wide assortment of bags, belts, hats, costume jewelry, fashion accessories REMARKS: credit cards (Visa, Mastercard, Diner’s Club) and cash cards accepted;
CARPI DISTRETTO MODA CARPI FASHION DISTRICT Fatti vedere nella vetrina della moda di Carpi
Carpi Distretto Moda è il magazine che esce in due edizioni bilingue in italiano e in inglese. Contiene i resoconti delle fiere in corso o appena terminate, i consueti articoli su aziende, personaggi e curiosità del distretto carpigiano della moda e la guida agli spacci e outlet aziendali del distretto.
Per informazioni: ufficio commerciale: tel. 059 698050 e-mail: inserzioni@voce.it
www.champion-eu.com
A Carpi: centro commerciale Borgogioioso - Piazza Martiri 44/45