Maria Teresa Costagliola&Valentina Fiore_2

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Lab. Architettura d’interni_Prof. P.Giardiello_Mariateresa Costagliola N15/43_Valentina Fiore N15/49


La stazione ed il passaggio del treno come simboli dell'imponderabilitĂ e della fragilitĂ nell'esperienza umana. Una sorta di enigma legato al trascorrere irrevocabile e casuale del tempo.

La stazione deserta, sede dell'assenza, inatteso palcoscenico del nulla esistenziale, in cui si consuma una . vana attesa


metropolitana _ treno


« […] lo spazio del nonluogo libera colui che vi penetra dalle sue determinazioni abituali. Egli è solo ciò che fa o che vive come passeggero, cliente, guidatore. […] Il passeggero dei nonluoghi non ritrova la sua identità che al controllo della dogana, al casello autostradale o alla cassa. Nel frattempo, egli obbedisce allo stesso codice degli altri, registra gli stessi messaggi, risponde alle stesse sollecitazioni. Lo spazio del nonluogo non crea né identità singola, né relazione, ma solitudine e similitudine. » « È nell’anonimato del nonluogo che si prova in solitudine la comunanza dei destini umani » Marc Augè _ “Nonluoghi”


waterloo underground

station


munich underground station


munich underground station


underground

station


underground

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underground

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underground

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munich underground station


munich underground station


munich underground station


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munich underground station


munich underground station


munich underground station


munich underground station


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munich underground station


paris underground

station


paris underground

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“A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose l'uno dell'altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s'incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano”. Italo Calvino _ “Le città invisibili”


berlin underground

station


berlin underground

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berlin underground

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london underground

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london underground

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london underground station


bruxelles underground


stockholm underground station


stockholm underground station


stockholm underground station


stockholm underground station


torino underground

station


torino underground

station


torino underground

station


“Si fermarono fuori della stazione di Balham. […]Intorno a loro, l’andirivieni delle massaie in giro per le compere del sabato li obbligava, contro la loro volontà, a farsi più vicini. […]Esibì il biglietto e proseguì verso la sporca luce giallastra, fino in cima alla sferragliante scala mobile; quella prese a portarla giù, verso il vento innaturale che saliva dal buio, il respiro di un milione di londinesi che le rinfrescava la faccia e le tirava la mantellina. […]Scivolava sempre più giù, nella densa luce marrone, era quasi in fondo. […]Non si scorgevano altri passeggeri, e l’aria si fece immobile all’improvviso.” Ian McEwan _ “Espiazione”


montreal underground station


montreal underground station


montreal underground station


montreal underground station


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toronto underground

station


toronto underground

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toronto underground

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toronto subway _ musician show


toronto subway _ musician show


toronto subway _ musician show


“ Si dice che l’attesa sia lunga, noiosa. Ma, è anche, in realtà, breve, poiché inghiotte quantità di tempo senza che vengano vissute le ore che passano e senza utilizzarle”. Thomas Mann


milano porta garibaldi railway station


milano vittoria railway station


railway station _ domodossola


toronto

subway station


lisbona underground station


lisbona underground station


toronto union station


leipzig central station


anversa central station


Rio de janeiro underground

station


Rio de janeiro underground

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central station _ stockholm


underground


underground


underground


aeroporto


madrid airport


munich airport


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johannesburg airport


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munich airport


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yuen long station


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bus


pamplona bus station


bus station _ s eattl e


bus station _ tehr an


school-bus stop _ athens , georgia


bus stop _ sao paul o, brazil


bus stop _ sheffield


bus stop _ brazil


hannover bus stop


hannover bus stop


hannover bus stop


dubai bus stop


groningen bus stop


hannover bus stop


soviet bus stop


soviet bus stop


soviet bus stop


soviet bus stop


russian bus stop


il cinema e i luoghi di transito


s. spielberg _ prova a prendermi


brad anderson_the machinist (2004)


gabriele muccino_la ricerca della felicitĂ (2006)


jean-pierre jeunet _ il favoloso mondo di amelie


paul mc guigan_slevin (2006)


luc besson_subway (1985)


walter hill_the warriors (1979)


andy and larry wachowski

_matrix revolutions (2003)


feeder_suffocate (1997)


alex parks_cry (2004)


suede_saturday night (1997)


john landis_an american werewolf in london (1981)


vari_subway stories (1997)


vari_tube tales (1999)


vari_tube tales (1999)


vari_tube tales (1999)


vari_tube tales (1999)


vari_tube tales (1999)


vari_tube tales (1999)


vari_tube tales (1999)


“Come posso progettare ambienti che abbiano quella stessa splendida qualità di presenza e naturalezza che colpisce ogni volta al solo guardarla? Una parola che racconta questa qualità è atmosfera. Si tratta di una cosa che conosciamo tutti molto bene: vediamo una persona e ne abbiamo una prima impressione. L’atmosfera parla della nostra percezione emotiva che funziona più rapidamente perché è quella di cui l’essere umano necessita per sopravvivere. […] Giovedì santo, 2003. Io sono questo. Me ne sto qui, un posto al sole. Un lungo portico con alte arcate. La piazza: le facciate delle case, la chiesa, i monumenti che si aprono davanti a me come un panorama. Alle mie spalle il caffè. La giusta densità umana. Il mercato dei fiori. Il sole. Sono le 11. Il lato della piazza di fronte a me è immerso nell’ombra, piacevolmente azzurrognolo. Rumori meravigliosi: conversazioni vicine, passi sulla piazza, pietra, uccelli, un lieve mormorio di voci, nessuna automobile, nessun frastuono di motori, solo, di tanto in tanto in lontananza, il rumore di un cantiere. Davanti a me una statua di bronzo su un piedistallo mi volge le spalle e guarda, come me, verso la chiesa con le due torri campanarie. Le torri hanno cupole diverse: iniziano uguali in basso, assumono forme autonome verso l’alto. Una è più alta ed ha una corona dorata intorno alla sommità. Insomma, che cosa mi ha emozionato quella volta? Tutto: le cose, la gente, l’aria, i rumori, i suoni, i colori, alcune presenze materiali, le strutture, le forme. E poi cos’altro mi ha colpito? Il mio stato d’animo, le mie sensazioni, il mio stato di attesa mentre ero lì seduto”. Peter Zumthor _ “Atmosfere”


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