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SCENARI
Secondo i dati diffusi da Rilegno sono state 1.985.251 le tonnellate di legno raccolto e avviato a riciclo nel 2021 con una percentuale del 64,75% nel riciclo degli imballaggi di legno. Torna, infatti, a crescere sensibilmente, dopo l’anno della pandemia, il riciclo del legno in Italia, raggiungendo il suo massimo storico. Sono, infatti, 1.985.251 le tonnellate di legno raccolto e avviato a riciclo nel 2021 dal sistema Rilegno con un incremento dei volumi del 7,83% sull’anno precedente e una percentuale del 64,75% nel riciclo degli imballaggi di legno (gli imballaggi nuovi immessi sul mercato nel 2021 hanno raggiunto i 3,4 milioni di tonnellate), doppiando così l’obiettivo fissato dall’Unione Europea al 30% entro il 2030. Cresce anche l’attività di rigenerazione dei pallet, fondamentale in ottica di prevenzione, con oltre 908mila tonnellate recuperate pari a circa 70 milioni di pallet usati, ripristinati per la loro funzione originaria e reimmessi sul mercato. A livello territoriale è sempre la Lombardia a primeggiare con 541.915 tonnellate (il 27% del totale), seguita dall’Emilia-Romagna con 222.866 ton., dal Piemonte con 156.566 ton. e dalla Toscana con 155.272 ton. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dal Rapporto 2022 sull’attività svolta da Rilegno, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi di legno, approvato dall’Assemblea annuale tenutasi a Cesenatico, dove il Consorzio ha la sua sede operativa.
L’Assemblea ha, inoltre, rinnovato il Consiglio di Amministrazione e le cariche sociali.
Confermato Nicola Semeraro alla Presidenza per il prossimo triennio. Rilegno da 25 anni si occupa di raccogliere e riciclare gli imballaggi in legno in
Italia e gestisce una filiera basata su 1.944 consorziati, 394 piattaforme private che raccolgono il legno e 15 impianti di riciclo. Questi, insieme ai cittadini e alle imprese italiane, sono gli attori dell’economia circolare del legno.
RIPRESA DOPO GLI ANNI DELLA PANDEMIA
CRESCE IL RICICLO DEL LEGNO IN ITALIA: PIÙ 7,83 PER CENTO E QUASI DUE MILIONI DI TONNELLATE.
Va ricordato, infatti, che oltre il 95% del legno riciclato diventa nuova materia prima sotto forma di pannelli truciolati, vera linfa vitale per tutto il settore del legno-arredo soprattutto in una congiuntura come l’attuale caratterizzata da una drammatica scarsità di materia prima. Un sistema che tiene insieme in un equilibrio virtuoso dai produttori di cassette per l’ortofrutta della Sicilia ai mobilieri della Brianza, generando un impatto economico di 2 miliardi di euro, oltre 10mila posti di lavoro diretti e soprattutto un "risparmio" nel consumo di CO2 pari a quasi 2 milioni di tonnellate, che equivalgono a compensare 1 milione di veicoli che circolano in un anno. «La sostenibilità ambientale, sociale ed economica è ormai diventato il traguardo da raggiungere per le imprese e per le comunità, così come raccomandato dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 che si preoccupa anche del riciclo dei materiali, fissando l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 una gestione sostenibile e l’uso efficiente delle risorse naturali e di ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo. Ebbene, Rilegno da 25 anni opera secondo questi principi – afferma Nicola Semeraro, Presidente di Rilegno – e i valori legati alla sostenibilità fanno ormai parte del nostro DNA. Lo dimostrano i numeri, con una percentuale di riciclo degli imballaggi che è ben oltre i target fissati dalla UE e con un sistema virtuoso di economia circolare che produce tangibili vantaggi economici e ambientali. Dalla sostenibilità e dalla circolarità – aggiunge Semeraro – non si può prescindere e il legno è certamente la risposta migliore per un’economia che vada di pari passo con il rispetto dell’ambiente e dell’uomo». «Per quanto riguarda le sfide che ci attendono nel prossimo triennio punteremo soprattutto su sistemi innovativi quali la tracciabilità e una logistica sostenibile. L’economia circolare – conclude il Presidente Semeraro – è sistemica, non si fa da soli. Il Consorzio Rilegno è al servizio delle aziende e del Paese ed è in tal senso che lavoriamo».
RECOVERY AFTER THE YEARS OF THE PANDEMIC
According to the data released by Rilegno, 1,985,251 tons of wood were collected and sent for recycling in 2021 with a percentage of 64.75% in the recycling of wood packaging. Nicola Semeraro confirmed as president for the next three years. In fact, after the year of the pandemic, wood recycling in Italy returns to grow significantly, reaching its alltime high. In fact, 1,985,251 tons of wood collected and sent for recycling in 2021 by the Rilegno system with an increase in volumes of 7.83% on the previous year and a percentage of 64.75% in the recycling of wood packaging ( new packaging placed on the market in 2021 reached 3.4 million tons), thus doubling the target set by the European Union at 30% by 2030. Pallet regeneration is also growing, essential in terms of prevention, with over 908 thousand tons recovered, equal to about 70 million used pallets, restored to their original function and put back on the market. At a territorial level, Lombardy still stands out with 541,915 tons (27% of the total), followed by Emilia-Romagna with 222,866 tons, and Piedmont with 156,566 tons. and from Tuscany with 155,272 tons. These, in summary, are the main results that emerge from the 2022 Report on the activity carried out by Rilegno, the National Consortium for the recovery and recycling of wood packaging, approved by the Annual Assembly held in Cesenatico, where the Consortium has its headquarters. operational. The Assembly also renewed the Board of Directors and the corporate offices. Nicola Semeraro confirmed as President for the next three years. For 25 years Rilegno has been involved in collecting and recycling wooden packaging in Italy and manages a supply chain based on 1,944 consortium members, 394 private platforms that collect wood and 15 recycling plants. These, together with Italian citizens and businesses, are the actors of the circular wood economy. It should be remembered, in fact, that over 95% of recycled wood becomes new raw material in the form of chipboard panels, the real lifeblood for the entire wood-furniture sector, especially in a situation like the present one characterized by a dramatic scarcity of raw material. A system that holds together in a virtuous balance from the producers of crates for fruit and vegetables in Sicily to the furniture makers of Brianza, generating an economic impact of 2 billion euros, over 10 thousand direct jobs and above all a "saving" in the consumption of CO2. Equal to almost 2 million tons, which is equivalent to compensating for 1 million vehicles circulating in a year. “Environmental, social and economic sustainability has now become the goal to be achieved for businesses and communities, as recommended by the United Nations in the 2030 Agenda, which is also concerned with the recycling of materials, setting the goal of reaching 2030 sustainable management and efficient use of natural resources and to substantially reduce the production of waste through prevention, reduction, recycling and reuse. Well, Rilegno has been operating according to these principles for 25 years – says Nicola Semeraro, President of Rilegno – and the values linked to sustainability are now part of our DNA. The numbers demonstrate this, with a percentage of packaging recycling that is well beyond the targets set by the EU and with a virtuous system of circular economy that produces tangible economic and environmental benefits. Sustainability and circularity - adds Semeraro - cannot be ignored and wood is certainly the best answer for an economy that goes hand in hand with respect for the environment and man”. “As regards the challenges that await us in the next three years, we will focus above all on innovative systems such as traceability and sustainable logistics. The circular economy - concludes President Semeraro - is systemic, it cannot be done alone. The Rilegno Consortium is at the service of companies and the country and it is in this sense that we work”.