Sciare

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TURISMO ITINERARI di Andra Ronchi

Alpe cimbra

Natura... l...mente slow ski partendo e rientrando a Folgaria abbiamo fatto un tour di facile accesso per tutti, arrivando sino al veneto tra localitĂ ricche di storia e tradizioni


TURISMO ITINERARI

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a montagna di Folgaria, Lavarone e Luserna, in provincia di Trento, un posto ideale per tutti gli amanti della neve e dello sci. Facilmente raggiungibile, basta uscire al casello di Rovereto nord e in 20 minuti di macchina si arriva sulle piste, dispone di 100 chilometri di piste da discesa e oltre 80 per lo sci di fondo. Oggi i paesi di Folgaria, Lavarone e Luserna sono un’alternativa, assolutamente intrigante, ai grandi nomi delle Dolomiti. Quello che colpisce subito è il paesaggio, piacevolmente anomalo rispetto all’immaginario della montagna trentina: grandi aperture e orizzonti sconfinati, fra distese di boschi, malghe con tratti quasi scandinavi (anche se all’orizzonte si stagliano le Dolomiti del Brenta, e il più vicino Monte Cornetto, montagna simbolo del luogo). Dietro a queste felici apparenze si nascondono solidi significati culturali, poiché in queste località, soprattutto a Luserna, sono ancora vive nel dialetto locale le radici Cimbre e permangono anche segni importanti lasciati dal dominio asburgico e dalla Grande Guerra. I piccoli villaggi sparsi sull’Alpe Cimbra, che fanno da corollario ai due paesi principali di Folgaria e Lavarone, hanno saputo resistere alla velocità della modernità mantenendo vive le antiche arti, mestieri e i sapori della tradizione Cimbra.

Il territorio offre tantissime motivazioni di vacanza: sport invernali, sled dog, fat bike, arte, storia, cultura, il relax, l’enogastronomia da scoprire nei ristoranti stylish o nelle romantiche malghe e baite nascoste tra i boschi, o nei rifugi alpini in quota. Noi puntiamo l’obiettivo, ovviamente, sullo sci. Anzi. Slow Ski! Il brand di FolgarìaSki è molto più di una proposta per vivere la neve a velocità ridotta. È un invito a lasciarsi avvolgere dall’abbraccio delle Alpi del Carosello Trentino, dalla infinita varietà dei panorami che ne caratterizzano i versanti e le piste e, più di tutto, dalla possibilità di trascorrere una o più giornate all’insegna del piacere più naturale. I 74 km della skiarea folgaretana danno vita a un reticolo di piste, di varia difficoltà e dislivello, che partendo dal Trentino conducono nella zona dei Fiorentini e quindi in Veneto. Molti paragonano la sciata sulla skiarea a una crociera, a ogni partenza si supera una montagna approdando in un porto innevato con nuovi paessaggi e atmosfere e anche con differenti proposte enogastronomiche. Ecco come si trascorre una giornata di sci sulle piste del Tour del Pioverna Ronde. Una giornata così, naturalmente slow che possiamo raccontarvi in prima persona, proprio mentre accade. Dopo una deliziosa colazione in hotel, approfittiamo dello ski-

bus e del trenino (non abbiamo nessuna voglia di prendere la macchina per andare sulle piste) e in pochi minuti ci portano a destinazione. Infiliamo sci e scarponi e ci accomodiamo sulla seggiovia di Costa per immergerci nel reticolo di piste della ski area. Tutto intorno c’è una moltitudine di alberi altissimi, un’atmosfera di altri tempi che ricorda la Scandinavia. E poi via: una prima discesa tranquilla per scaldare i muscoli e provare gli sci, poi una risalita e ci dirigiamo al rifugio Stella d’Italia dove incontriamo un personaggio tipico, l’uomo della montagna, un bizzarro signore che è una specie di Torre di Babele, parla 100 lingue e sa tutto di tutti e tutto delle montagne di quassù. Un succo di mela caldo e siamo di nuovo pronti: piste di Francolini, Fondo Grande con la mitica Salizzona, l’Agonistica (1) (dove si svolge il Trofeo Topolino e da alcuni anni eletta come pista ottimale per gli allenamenti della Nazionale maschile di gigante) e via verso Serrada (n.d.r qui troviamo la pista Slalom Toll famosa per aver ospitato le prime edizioni della nota competizione Tre Tre). E qui cambia tutto un’altra volta, paesaggio e atmosfera, sembra quasi un ritorno all’incanto dell’infanzia. Il grande protagonista è il silenzio. Forse adesso è meglio fare una sosta alla Baita Tonda, assaggiare uno strudel fatto in casa, e gustarsi il panorama delle Piccole Dolomiti e della VallarFACCIAMO UN GIRO IN APERTURA, FOLGARIA BY NIGHT. Nella pagina a fianco, SOPRA: il centro del fondo a Passo Coe e, sotto, in cima al Monte Pieverna; in questa pagina, la Pista Agonistica (sopra) e il relax all’arrivo (sotto), a destra la Cima Costa d’Agra dove inizia la parte veneta del carosello, e i bimbi che bevono la cioccolata calda al Bar AccA

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TURISMO ITINERARI

piste aperte a tutti

Una ski area accessibile

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egli ultimi anni Folgaria con grande convinzione e determinazione, ha intrapreso un importante percorso progettuale per rendere il suo territorio accessibile a tutti. Gli interventi, che vedono coinvolti i diversi attori istituzionali della località, hanno contribuito a diffondere una predisposizione culturale verso il tema del turismo accessibile e stanno portando la località alla certificazione Open Area. La ski area di Folgaria-Fiorentini è accessibile, infatti chiunque - al di là di qualsiasi forma di disabilità - può cimentarsi nell’esperienza degli sport di scivolamento (snowboard, sci alpino e sci di fondo): gli impianti sono stati dotati di facilitazioni per l’accesso e il personale è stato opportunamente formato, inoltre ben 11 rifugi situati nel comprensorio folgaretano sono disponibili e soprattutto dotati di carrozzina, per consentire agli sciatori “sitting” che li raggiungono di fare un rapido passaggio monosci-carrozzina e godersi il relax al caldo nel bel mezzo delle piste, assieme ai propri amici. E al centro Scie di Passione a Passo Coe oltre 10 parcheggi riservati. Ma soprattutto ci sono i maestri di sci, preparati ad accompagnare veramente tutti sulla neve, con oltre dieci attrezzi tra monosci e dual sci, adatti a ogni tipo di caratteristica fisica e disabilità. Confermata anche la disponibilità del Bass Board, uno snowboard speciale per allievi speciali! Oltre a questi strumenti la scuola offre competenze e appositi ausili per sciare con persone ipovedenti e/o standing.

Inoltre per chi sa già sciare e ha già raggiunto la completa autonomia lungo le piste da sci, Scie di Passione offre la possibilità di noleggiare l’attrezzatura che serve. Nel corso della stagione 2013/2014 più di cento carrozzine hanno messo le ruote sulla neve di Passo Coe e in tantissimi hanno iniziato a sciare con i Maestri di Sci, in maniera sicura e divertente con obiettivo l’autonomia … quanto prima possibile! Numerose sono anche le iniziative sulle neve volte a diffondere la possibilità che la ski area offre: giornate con gli istituti scolastici che vedono il coinvolgimento sia degli studenti che degli insegnanti, gare di sci for all (come nel caso di Autodrive) e test materiali. 1 1 0 S CI A RE 6 7 7

sa. Ottimo. Possiamo ripartire, soddisfatti nello spirito e nel corpo, cioè nello stomaco. Andiamo verso Fondo Piccolo e da qui iniziamo a salire all’Alpe di Folgaria Coe, dove i pendii sono coperti da un manto di neve immacolata ideali per un bel fuoripista. Abbiamo l’impressione di trovarci in una grande palestra per gli sport sulla neve. Tutt’intorno ci sono i fondisti (2) sul loro tracciato, gruppi di ciaspolatori che con estrema calma vanno allo scoperta di luoghi accessibili solo a loro e chi tenta il nordic walking sulla neve…. e per la prima volta vediamo le Fat Bike. Saliamo ancora e ancora, sempre più in alto, per arrivare sulla cima del monte Pioverna (3). Che bellezza, complice la giornata limpida e soleggiata ci sentiamo come degli astronauti atterrati su un nuovo pianeta. Da qui si spazia con lo sguardo a 360 gradi sulle catene montuose circostanti, abbracciando in uno solo, lungo colpo d’occhio Pale di San Martino, Pasubio, Marmolada, Adamello, Cevedale, Ortles, Gruppo di Brenta, Piccole Dolomiti Venete e Catinaccio, ma capiamo di essere ancora sulla terra per la presenza di uno strano luogo di ristoro denominato Bar-acca (4). Non abbiamo intenzione di farci mancare nulla e proviamo il “panino sporco” (salsiccia, peperoni e cipolla) alla faccia dei dietologi e dei dettami della sana alimentazione e poi un buon brulè (per i ragazzi cioccolata!). Non riusciamo a distogliere lo sguardo dalla vastità che ci circonda e decidiamo di regalarci una pausa per migliorare il colorito, quindi via cappello, guanti e giacca. Non sappiamo se sia merito del brulè o perché non c’è vento, ma stiamo benissimo. Ci rilassiamo per un’oretta e iniziamo ad aver voglia di rimetterci gli sci... e quindi via (5), ci dirigiamo sulla pista Coston. Qui complice la larghezza della pista e il pendio regolare ci sentiamo come un super gigantista e sfruttando il raggio di curva dei nostri sci riusciamo a farla quasi tutta in superconduzione. All’arrivo ci guardiamo intorno e scopriamo un ambiente diverso (6), una natura più antica e selvaggia dove le uniche tracce di costruzioni sono il grazioso Rifugio Coston e discreto e nascosto tra gli alberi l’albergo Fiorentini. Andiamo a curiosare ed è vero qui non si parla il trentino ma un marcato accento Veneto; e anche il menù propone Baccalà alla Vicentina, il coniglio e tra i vini il Cabernet. Scambiamo due parole con i gestori che ci raccontano come grazie al collegamento impiantiscono con la skiarea trentina, avvenuto tre anni fa, oggi il turista ha la possibilità di raggiungere questa zona e l’apprezza per la tranquillità che la caratterizza. Salutiamo e ripartiamo prendendo la seggiovia del Coston: dall’alto si vede lungo la pista dello skilift (non abbiamo il tempo per farla ma ci torneremo di sicuro perché con quei gobbettoni promette bene) una vecchia chiesetta, la baita Coston, e le sagome degli animali del bosco con le quali è stato attrezzato un bellissimo percorso sugli sci per i bambini. Saremmo tentati di rifare la pista ma le gambe sono un po’ stanche, risaliamo con la nuova seggiovia della Costa D’Agra velocissima (7/a/b)) e in pochi minuti ci ritroviamo in quota sul Monte Pioverna. Ormai è da stamattina che siamo in pista, decidiamo che è venuto il momento di rientrare visto che domani andremo a provare le piste, più impegnative, di Fondo Grande. r CAMBIA IL PAESAGGIO Due scatti della pista Costa d’Agra nella valle delle lanze dove il paesaggio è molto più selvaggio con pochissime costruzioni 6 7 7 S CI A RE 1 1 1


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