PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/15

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA anno scolastico 2014-2015 Scuola Secondaria di 1° grado “Alighieri - Tanzi” Mola di Bari Dirigente scolastico prof.ssa Cinzia Brunelli

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COS'È IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF), rappresenta il

documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola. Nasce dall’analisi dei bisogni formativi ed educativi degli alunni e dalle

esigenze del territorio e prevede l’impiego di risorse umane e materiali. •

Tiene conto delle nuove disposizioni di legge

Esprime, attraverso la progettualità, l’intenzionalità dell’intervento educativo didattico ed è finalizzato alla formazione integrata dell’alunno. Rappresenta

in

modo

esplicito

la

progettazione

curriculare,

extracurriculare, educativa ed organizzativa di una scuola autonoma. Si articola in diverse aree di intervento la cui realizzazione è oggetto di

verifica e valutazione. •

Si rivolge ai genitori ed agli alunni della scuola e a quanti altri, privati, enti, associazioni, operano all’interno del territorio in campo educativo e culturale. É un documento elaborato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto nel rispetto del regolamento dell’Autonomia (D.P.R. n.275 dello 08/03/1999).

Il Piano dell’Offerta Formativa è il progetto distintivo della Scuola che conserva le molteplici e positive esperienze realizzate negli anni passati e si apre alla sperimentazione di graduali processi innovativi per migliorare ed ampliare l’offerta formativa della nuova entità “Alighieri - Tanzi”. Esso è il frutto di una maturazione e condivisione di scelte educative che ha visto coinvolte tutte le componenti scolastiche e che si traduce in iniziative rivolte alla totalità delle classi e a tutti gli insegnanti dell’Istituto; si propone di formare una cultura dell’autonomia come cultura della responsabilità, dell’autovalutazione, della 2


gestione organizzativa e dinamica delle risorse.

CHI SIAMO L’istituto Tanzi è il più antico di Mola, la scuola fu fondata con un decreto di Re Gioacchino Murat del 2 Giugno 1814, grazie ad un lascito testamentario di Luigi Tanzi che è giusto qui rievocare alla memoria ed alla gratitudine dei suoi concittadini. Egli, con testamento datato 4 luglio 1799, dispose che le rendite della sua proprietà venissero destinate alla “fondazione in perpetuo di una Scuola Pubblica per l’educazione della gioventù”. Per molti anni la scuola media, il cui accesso era regolato da un esame di ammissione, a Mola sarà ospitata al piano terra nella sede di Piazza dei Mille, insieme all’avviamento professionale ubicato al primo piano dello stesso edificio. Quando finalmente la legge 1859 del 1962 istituisce la Scuola Media unica, si rende necessaria la costruzione di un nuovo edificio che possa soddisfare le mutate esigenze della popolazione scolastica. Nasce così il 7 gennaio del 1963 la Scuola Media Dante Alighieri che, all’epoca, sorgeva in una zona non ancora edificata del paese, mentre oggi è posta in Via Enrico Toti n. 87, nei pressi della stazione ferroviaria, zona centrale in prossimità di due scuole primarie e di una scuola dell’infanzia. Il 24 settembre 1986 la scuola "Luigi Tanzi", trasferisce la propria sede da Piazza dei Mille all’attuale sede di Via del Frascinaro n. 6, nella parte sud-occidentale di Mola di Bari, in una zona periferica dove tuttavia trovano collocazione anche due scuole primarie e tre scuole per l'infanzia. Dall’anno scolastico 2011-2012 le due scuole secondarie di primo grado sono state unite sotto la dirigenza unica della professoressa Cinzia Brunelli, con la denominazione di Scuola Secondaria di 1° grado “Alighieri -Tanzi”.

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Festa dell’accoglienza 2014

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “ALIGHIERI - TANZI” MOLA DI BARI a.s. 2014/15

Dirigente scolastico:

prof.ssa Cinzia Brunelli

Direttore amministrativo

Andrea Verga

Presidente del Consiglio d’Istituto

dot. Antonio Laera

Collaboratore DS sede Tanzi

prof.ssa Isabella Delre

Collaboratore DS sede Dante

prof. Angelo Salvatore Delli Santi

Referenti di sede

prof.ssa Francesca Napola (sede Dante) prof.ssa Vittoria Capobianco ( sede Tanzi)

Funzioni strumentali Responsabile Area 1

prof.ssa Rosa Vitulli

Responsabile Area 2

prof.ssa Mariateresa Susca

Responsabile Area 3

prof.ssa Grazia Losacco

Responsabile Area 4

prof.ssa Anna Consiglio

Responsabile Area 5

prof.ssa Francesca Napola

Referenti degli assi culturali Asse dei linguaggi

prof.ssa Grazia Losacco

Asse scientifico- tecnologico prof.ssa Cesira Lepore Asse storico- sociologico

Prof.ssa Francesca Napola

Asse matematico

Prof.ssa Isabella Farella 4


Organigramma Collegio Docenti Assi culturali Consigli di classe

Consiglio d’Istituto

Dirigente Scolastico Collaboratori

Commissioni

Referenti tempo scuola

Responsabili laboratori

Coordinatori d’Asse

Coordinatori di progetto

Giunta esecutiva

Responsabile sicurezza

DSGA

Funzioni strumentali

Assistenti amministrativi

Area 1 Personale ATA Area 2

Area 3

Area 4 Area 5

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ANALISI DEL CONTESTO SOCIO – CULTURALE L’estrazione socio culturale dei nostri alunni risulta assai variegata: la quasi totalità dei genitori è ormai in possesso quantomeno del titolo di licenza media, molti sono i genitori con un diploma di scuola secondaria superiore e in crescente aumento il numero di genitori laureati. I papà lavorano per lo più nel settore terziario, pur rimanendo una percentuale significativa che ancora si occupa di agricoltura o di pesca. Le mamme, che pure in numero crescente sono diplomate se non addirittura laureate, sono soprattutto casalinghe, anche se è in progressivo aumento il numero delle mamme lavoratrici, principalmente impiegate, insegnanti o commercianti. Le famiglie sono per lo più attente ai bisogni dei ragazzi, anche quelle più modeste cercano di fornire gli strumenti didattici che la scuola richiede, riconoscendo un ruolo centrale dello studio nella vita dei propri figli anche se non sempre sono in grado di fornire loro adeguati supporti culturali. E’ in significativo aumento il numero delle famiglie che dispongono di un PC (anche se i ragazzi lo usano prevalentemente per giocare o comunicare tra loro sui social net work) e di un collegamento a Internet. Il tempo dedicato alla lettura è ancora molto poco, mentre il passatempo preferito per i nostri ragazzi rimane quello di guardare la Tv di cui spesso sono fruitori acritici. Negli ultimi anni anche tra i nostri ragazzi si è diffusa l’abitudine a chattare utilizzando i social net work più comuni. Questa abitudine, se da una parte consente di ampliare le relazioni interpersonali, dall’altra espone i giovani utenti a rischi dei quali spesso non sono del tutto consapevoli. Sono sempre di più le famiglie che organizzano il tempo libero dei più giovani, avviando i ragazzi alla pratica sportiva nelle strutture per lo più private (palestre, associazioni per il gioco del calcio, del basket, ecc.) presenti sul nostro territorio. Non è raro infine, trovare nelle nostre classi ragazzi che si dedicano allo studio di uno strumento musicale o dell’inglese. Accanto a queste condizioni ottimali tuttavia, permangono numerose situazioni di disagio familiare che condizionano negativamente i nostri alunni sia sul piano del rendimento scolastico, che su quello comportamentale. Particolarmente l’aumento del disagio è dovuto alla disgregazione delle famiglie, al permanere di sacche di deprivazione socio-culturale, e all'assenza prolungata dei capo famiglia che, impegnati in attività lavorative lontane da casa, di fatto si occupano poco della cura e dell’educazione dei figli. Essa ricade, così, quasi per intero sulle mamme le quali si trovano spesso da sole ad assolvere un compito tanto delicato e difficile. 6


Non si deve dimenticare che i ragazzi della fascia di età compresa tra gli undici e i quattordici anni vivono, a livello emotivo, cognitivo e relazionale delle situazioni che provocano in alcuni alunni una sensibile "caduta" della motivazione allo studio, oltre che maggiori problemi di "controllo" del proprio comportamento in classe. E’ la scuola allora che deve intervenire per sostenere la famiglia mettendo in atto tutte quelle azioni volte a promuovere una maturazione affettiva e relazionale equilibrata dei ragazzi così come tutti gli interventi didattici e pedagogici atti a suscitare un loro autentico interesse nei confronti dei contenuti delle varie discipline di studio. La nostra Scuola, a tal proposito, si sta attrezzando per recuperare i ragazzi sul piano motivazionale prima ancora che su quello cognitivo, anche attraverso attività extracurricolari che li impegnino nelle ore pomeridiane, sottraendoli così al richiamo della strada dove altrimenti passerebbero la gran parte del proprio tempo. Un altro fenomeno che negli ultimi anni ha via via acquisito sempre maggiore rilevanza anche nella nostra Scuola è quello dell’inserimento di alunni stranieri. Anche a Mola, infatti, aumenta la presenza di immigrati provenienti per lo più da paesi dell’area comunitaria o dell’Europa dell’Est, ma anche dalla Repubblica Popolare Cinese. A questi bambini si vanno ad aggiungere quelli provenienti dagli Stati Uniti d’America, figli di genitori emigrati di ritorno che da sempre sono presenti nelle nostre classi con le loro difficoltà linguistiche. Per tutti loro la nostra scuola programma interventi didattici mirati che ne favoriscano l’integrazione. BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA Ma cosa chiedono le famiglie che iscrivono da noi i propri figli? C’è una grande attenzione dei genitori per il mondo della scuola, lo si percepisce chiaramente durante gli affollati incontri prima delle iscrizioni, specialmente in questi ultimi anni in cui è stato necessario orientarsi tra le novità delle riforme che si sono succedute. Sempre maggiore è la richiesta di una didattica personalizzata, attenta ai bisogni educativi dei singoli alunni, una didattica capace di curvarsi alle esigenze anche di coloro che si allontanano dal modello di alunno medio ideale, con un carico di specificità derivanti dalla provenienza familiare, geografica, e non solo (BES). Sono sempre di più le famiglie che chiedono espressamente alla scuola un’offerta formativa che vada oltre i curricula tradizionali, con l’insegnamento 7


della musica, dell’informatica, con l’inserimento dell’attività teatrale, dei laboratori di scrittura accanto alle tradizionali attività di studio, della pratica sportiva pomeridiana senza un ulteriore aggravio di spese per i già provati bilanci familiari. In altri casi le famiglie vedono nella scuola un’agenzia educativa alla quale delegare volentieri l’educazione dei propri figli in relazione a tematiche per le quali il genitore si percepisce spesso come inadeguato: la sessualità, la lotta alle tossicodipendenze, la ricerca di stili di vita che favoriscano un maggiore benessere psicofisico, lo sviluppo di un maggiore senso critico nei confronti dei modelli imposti dai mezzi di comunicazione di massa. Questo Piano dell’Offerta Formativa è stato pensato proprio per venire incontro ai bisogni dei ragazzi e delle loro famiglie.

I ragazzi incontrano Alessandro d’Avenia autore di Bianca come il latte rossa come il sangue

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RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA

Per mettere in atto tutto quanto stabilito dal POF, occorrerà fare ricorso a tutte le risorse disponibili. All’interno della Scuola si potrà contare sulla professionalità e sulla disponibilità sia del personale docente che di quello non docente. L’impegno del personale è volto ad un uso razionale degli spazi disponibili e ad un utilizzo appropriato delle strumentazioni di cui la Scuola dispone. La programmazione dell’attività scolastica nel suo insieme, tuttavia, si arricchisce selezionando nella realtà esterna altre risorse che offre il territorio. A tale scopo la nostra Scuola si aprirà alle altre presenti nel nostro paese, in particolare alla scuola primaria e alle scuole superiori

con cui condividiamo

l’utenza. COLLEGAMENTI SUL TERRITORIO

I rapporti con il territorio sono improntati alla collaborazione e alla reciproca valorizzazione delle risorse umane e materiali, così da rendere la scuola polo di iniziative culturali, di manifestazioni educative e sportive, oltre che di informazioni e di interventi comuni rivolti al miglioramento del benessere dell’utenza e della buona operatività dei servizi in generale. La nostra scuola collabora attivamente con: 1 gli Enti Locali; 2 Università degli studi di Bari 3 Università del Salento 4 l’ Università della Terza Età; 5 GAL (Gruppo Azione Locale) Sud Est Barese 6 Legambiente circolo “ I Capodieci , dalla campagna al mare ”; 7 Associazione culturale Rosa di Jericho 8 Lega navale 9 Il mercato equo e solidale Alma Terra; 10 Presidi del libro di Mola e Polignano, 11 Associazione Italo Calvino 12 Libreria Culture Club Cafè 13 Libreria Laterza 14 Balafon film festival 15 Cinema Metropolis 9


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Associazione Agimus Associazione sportiva Centro Giocosport - minibasket Accademia Calcio Mola Associazione Le Antiche Ville Associazione “Lo Specchio” Il C.R.I.T.; Le agenzie di sostegno: ANT e LEGA TUMORI, Associazione INSIEME; le Associazioni: AVIS , FRATRES, LILT, ADMO. 23 L’Acquedotto pugliese 24 La Città dei Ragazzi 25 Centro socio- educativo Santa Rita. 26 Proficua è la collaborazione con la locale stazione dei Carabinieri e dei Vigili Urbani per realizzare un percorso di educazione alla legalità e di educazione stradale. Per venire incontro alle esigenze degli alunni in difficoltà e delle loro famiglie, la scuola si avvarrà, inoltre, • del servizio di medicina scolastica della ASL, • del consultorio familiare, • dello Sportello psico- pedagogico della Asl • dell’equipe per l’integrazione scolastica e sociale del Comune, • della cooperativa di servizi sociali che si occupa del progetto Famiglia, • dello sportello Elp rivolto ad alunni e genitori. La scuola inoltre è accreditata presso le Università di Bari e del Salento per lo svolgimento del TFA ( Tirocinio Formativo Attivo).

Festa dei lettori 2014 in collaborazione con I presidi del libro

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RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALI Sede Dante L’edificio è dotato di: 1 Ufficio del Dirigente scolastico 2 Ufficio del Direttore dei servizi generali ed amministrativi 3 Ufficio di Segreteria 4 Archivio 5 Sala docenti 6 Biblioteca aggiornata 7 Gabinetto medico 8 Due laboratori attrezzati per alunni diversamente abili 9 Auditorium attrezzato per accogliere rappresentazioni teatrali, musicali, concerti, convegni, seminari, assemblee, con video proiettore e schermo, impianto di luci, televisori, lettori DVD, videoregistratori, lavagna luminosa. 10 Laboratorio musicale dotato di: Pianoforte digitale; 4 Tastiere elettroniche, chitarre acustiche, chitarra elettrica, violini, clarinetti in sib, clarinetto basso, clarinetto piccolo mib, Mixer, casse acustiche, vari microfoni, basso elettrico, 2 pianoforti verticali, leggii, percussioni varie, strumenti a barre, strumentario Orff 11 Laboratorio Multimediale (Progetto PON 2.1 g. 2004-2006 fondi UE- F.E.S. R.) provvisto di: 20 computer dotati di processore pentium collegati in rete locale e internet, 2 laptop, stampante laser e scanner, 2 stampanti a getto 11


d’inchiostro 12 Impianto wireless 13 Laboratorio di artistica attrezzato con materiale grafico, pittorico e per attività espressive (temporaneamente sospeso) 14 Palestra coperta con spogliatoi e bagni, attrezzata per le attività ginniche e la pallavolo. 15 Palestra scoperta attrezzata con campo da basket. 16 Laboratorio scientifico (progetto S.e T., fondi del MIUR 2008, ex legge 6/2000, e 2009 progetto Scuole Aperte, PON FESR annualità 2007-2008) attrezzato con: per la biologia: 6 microscopi con telecamera digitale collegata al computer e programma di elaborazione immagini; termostato e contatore di colonie per esperienze di microbiologia Per la chimica ed elettrochimica: Cappa e armadio di sicurezza, ricchezza di reagenti,centrifuga, kit per esperienze di elettrochimica e sull'elettromagnetismo. Per la Fisica: campana da vuoto, apparecchio per lo studio del principio di Archimede, strumenti per la verifica della legge delle leve,dinamometri. Per la Metereologia: anemometro, barometri, strumentazioni per rilevazioni su campo. Per Scienze della Terra: Tellurio, apparecchio per lo studio dell'insolazione in funzione della latitudine. Inoltre in laboratorio è presente un computer e una stampante multifunzione a colori 17 N.6 Lavagne multimediali 18 N. 19 Tablet Sede Tanzi 1 Presidenza 2 Biblioteca aggiornata 3 Gabinetto medico 4 Laboratorio di sostegno per alunni diversamente abili 5 Auditorium attrezzato per accogliere rappresentazioni teatrali, musicali, concerti, convegni, seminari, assemblee, con video proiettore e schermo gigante fisso, impianto di luci 6 Aula video fornita di lettore DVD, videoregistratori, videocamera, proiettore per diapositive 7 Laboratorio musicale dotato di pianoforte e karaoke 12


8 Laboratorio di informatica con 20 postazioni singole, 2 stampanti, scanner, masterizzatore e collegamento ad internet 9 Laboratorio Multimediale (Progetto PON 2.1 g. 2004-2006 fondi UE-F.E.R.S.) provvisto di: 1 postazione regia con masterizzatore, stampante laser e scanner, 25 computer dotati di processore pentium collegati in rete locale e internet, 3 stampanti a getto d’inchiostro e scanner 10 Laboratorio musicale dotato di pianoforte e karaoke 11 Laboratorio tecnologico 12 Laboratorio di artistica attrezzato con materiale grafico, pittorico e per attività espressive. 13 Palestra coperta con spogliatoi e bagni, attrezzata per le attività ginniche, la pallavolo e la pallacanestro 14 Laboratorio scientifico attrezzato ( progetto S.e T.) 15 n.8 Lavagne multimediali 16 N. 18 Tablet

Merenda di solidarietĂ

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AREA DELLA DIDATTICA

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LINEE DI INDIRIZZO DEL POF OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO La Scuola Secondaria di primo grado “Alighieri - Tanzi” realizza tutte le proprie attività educative di apprendimento in “continuità” con la Scuola Primaria e in “proiezione” con la Scuola Secondaria di secondo grado. La Scuola “Alighieri - Tanzi” lavora per conseguire i seguenti obiettivi generali:  promuovere processi formativi mirati all'educazione integrale della persona adoperando il sapere (le conoscenze) e il fare (abilità) come occasioni per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, affettive, operative, creative ecc.) e per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile;  stabilire tra tutti i soggetti coinvolti una costruttiva relazione educativa che, superando la pura logica dello scambio di prestazioni e il puro rapporto tra figure che esercitano poteri legittimi, implichi, pur nella naturale asimmetria dei ruoli e delle funzioni tra docente e allievo, l'accettazione incondizionata l'uno dell'altro; nella relazione educativa si cresce come persone. Ciò significa che il docente che vuole promuovere apprendimenti significativi e lavori personalizzati per tutti deve: − avere attenzione alla persona; − valorizzare senza mai omologare o, peggio, deprimere; − rispettare gli stili individuali di apprendimento; − incoraggiare e orientare; − creare confidenza; − correggere con autorevolezza quando è necessario; − sostenere; − condividere.  aiutare lo studente ad acquisire un'immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale, a riconoscere le attività tecniche con cui l'uomo provvede alla propria sopravvivenza e trasforma le proprie condizioni di vita, a comprendere il rapporto che intercorre fra le vicende storiche ed economiche, le strutture istituzionali e politiche, le aggregazioni sociali e la vita e le decisioni del singolo; 15


 mirare all'orientamento di ciascuno, favorendo l'iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, allo scopo di metterlo nelle condizioni di definire e di conquistare la propria identità di fronte agli altri, di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale;  radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso, perché lo studente possa esercitarle sia individualmente sia insieme agli altri;  prevedere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e intervenire prima che si trasformino in malesseri conclamati, disadattamenti e abbandoni, nonché rimuovere gli eventuali effetti negativi dei condizionamenti sociali, in maniera tale da superare le situazioni di svantaggio culturale e da favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti. OBIETTIVI FORMATIVI Conoscenza di sé: 1 conoscere se stesso, gli altri e l’ambiente circostante; 2 sviluppare l’autonomia personale ed il senso di responsabilità; 3 conoscere e saper gestire le proprie emozioni. Relazione con gli altri: 1 rispettare le regole della vita comunitaria; 2 accettare e rispettare gli altri, nella loro diversità e originalità; 3 saper ascoltare gli altri; 4 controllare positivamente l’emotività e l’istinto di competizione nel gruppo; 5 coltivare la solidarietà. Orientamento: 1 sviluppare le capacità di scelta; 2 attribuire il giusto valore alla cultura e allo studio.

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Organizzazione oraria Le classi del nostro Istituto per il corrente anno scolastico 2012/13 sono organizzate secondo la Riforma ( D.L.53/’04) della scuola secondaria di primo grado. Curricolo obbligatorio di 30 ore Ingresso alunni e docenti ore 7.55 Inizio lezioni ore 8.00 1^ h 8.00- 9.00 2^ h 9.00 - 10.00 3^ h 10.00- 10.50 Intervallo 10.50 - 11.00 4^ h 11.00 - 12.00 5^ h 12.00- 13.00 L’orario settimanale delle lezioni è di 30 ore per le classi a tempo normale. N. ore Italiano Storia, cittadinanza e Geografia

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Ora di approfondimento di italiano

1

Matematica

4

Scienze

2

Inglese

3

2^ lingua comunitaria

2

Tecnologia

2

Arte e immagine

2

Musica

2

Scienze motorie e sportive

2

Religione

1

Per il corso a tempo prolungato, corso D, 2^ C plesso Dante, l’orario è invece di 36 ore settimanali di cui 30 al mattino cui si aggiungono 6 ore distribuite in due rientri pomeridiani. Gli insegnanti di lettere e matematica svolgono due ore settimanali in contemporaneità per attività di recupero- consolidamento. 17


Corso a tempo prolungato N. ore Italiano Storia, Cittadinanza e Geografia

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Ora di approfondimento di italiano

1

Matematica

7

Scienze

2

Inglese

3

2^ lingua comunitaria

2

Tecnologia

2

Arte e immagine

2

Musica

2

Scienze motorie e sportive

2

Religione

1

Il Corso musicale (corso F plesso Dante) N. ore Italiano Storia, cittadinanza e Geografia

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Ora di approfondimento di italiano

1

Matematica

4

Scienze

2

Inglese

3

2^ lingua comunitaria

2

Tecnologia

2

Arte e immagine

2

Musica

2

Scienze motorie e sportive

2

Religione

1

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Il corso F della sede Alighieri è a indirizzo musicale e prevede un curricolo obbligatorio di 30 ore al mattino, più tre ore pomeridiane per lezioni individuali e musica d’insieme.

Concerto di fine anno del corso a indirizzo musicale

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ASSI CULTURALI L’Asse dei linguaggi ( Italiano, Lingue straniere, Latino, Musica, Strumento Musicale )

L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza. Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro. Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e letterario sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore. La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa. L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo. Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione Padronanza della lingua italiana: • Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; • Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

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Utilizzare e produrre testi multimediali Competenze Abilità/capacità standard

Conoscenze contenuti essenziali

CLASSE PRIMA Conoscere gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti CLASSE SECONDA TERZA

• Comprendere il messaggio contenuto in un semplice testo orale (classe prima)

- Le parti del discorso (classe Ia) - La sintassi semplice (classe IIa)

• Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale (classe seconda e terza) e

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

• Principali strutture grammaticali della lingua italiana:

- La sintassi complessa (classe IIIa) • Elementi di base della funzioni della lingua (classe prima, seconda e terza)

• Cogliere le semplici relazioni logiche tra le varie componenti di • Lessico fondamentale per la un testo orale gestione di semplici (classe prima) comunicazioni orali in contesti formali e informali • Cogliere le relazioni (classe prima, seconda e terza) logiche tra le varie componenti di un testo orale (classe seconda e terza) • Esporre in modo semplice ma corretto esperienze vissute o testi ascoltati (classe prima) • Esporre in modo chiaro e corretto esperienze vissute o testi ascoltati (classe seconda) • Esporre in modo 21

• Contesto, scopo e destinatario della comunicazione (classe prima, seconda e terza)


chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati (classe terza) • Riconoscere differenti registri comunicativi • Codici fondamentali della di un testo orale comunicazione orale, verbale e (classe prima, non verbale seconda e terza) (classe prima, seconda e terza) • Interagire in semplici situazioni comunicative scambiando informazioni ed idee (classe prima) • Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista (classe seconda e terza)

• Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo ed espositivo (classe prima)

• Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo ed eventualmente argomentativo (classe seconda)

• Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo • Individuare il punto di (classe terza) vista dell’altro in semplici contesti comunicativi (classe prima) • Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali (classe seconda e terza)

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• Conoscere le strutture della lingua presenti nei testi (classe prima) • Conoscere le strutture della lingua presenti nei testi (classe seconda) • Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi (classe terza)

• Strutture essenziali dei testi: - narrativi, espositivi (classe Ia) - narrativi, espositivi, argomentativi

(classe IIa e

IIIa)

• Principali connettivi logici (classe prima, seconda e terza) • Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi (classe prima, seconda e terza)

CLASSE PRIMA, SECONDA E TERZA Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

• Applicare strategie diverse di lettura (classe prima, seconda e terza) • Tecniche di lettura analitica e sintetica (classe prima, seconda e terza) • Tecniche di lettura espressiva (classe prima, seconda e terza) • Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo • Denotazione e connotazione (classe prima, seconda e (classe prima, seconda e terza) terza) • Cogliere i caratteri • Principali generi letterari, con specifici di un testo particolare riferimento alla letterario tradizione italiana (classe prima, seconda e (classe prima, seconda e terza) terza) • Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere 23


(classe prima, seconda e terza)

CLASSE PRIMA, SECONDA E TERZA Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

• Ricercare , acquisire e • Elementi strutturali di un testo selezionare scritto coerente e coeso informazioni generali (classe prima, seconda e terza) e specifiche in funzione della produzione di testi • Uso dei dizionari scritti di vario tipo (classe prima, seconda e (classe prima, seconda e terza) terza) • Prendere appunti e redigere sintesi e semplici relazioni (classe prima)

• Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc. (classe prima, seconda e terza)

• Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni (classe seconda e terza) • Rielaborare in forma chiara le informazioni (classe prima, seconda e terza) • Fasi della produzione scritta: pianificazione,stesura e revisione (classe prima, seconda e terza) • Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative (classe prima, seconda e terza) • Utilizzare la videoscrittura per i • Programmi di videoscrittura e propri testi curandone testi digitali. l’impaginazione (classe prima, seconda e terza) • Scrivere testi digitali 24


( e-mail, post di blog) ( classi prima, seconda e terza)

CLASSE PRIMA, SECONDA E TERZA Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

• Comprendere i punti • Lessico di base su argomenti di principali di messaggi vita quotidiana , sociale e e annunci semplici e professionale chiari su argomenti di (classe prima, seconda e terza) interesse personale, quotidiano, sociale o professionale (classe prima, seconda e terza) • Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale (classe prima, seconda e terza) • Comprendere brevi • Regole grammaticali testi multimediali fondamentali identificando le parole (classe prima, seconda e terza) chiave e il senso generale ( classi terze) • Descrivere in maniera • Corretta pronuncia di un semplice esperienze repertorio di parole e frasi ed eventi, relativi memorizzate di uso comune all’ambito personale e (classe prima, seconda e terza) sociale • Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali (classe prima, seconda e terza) 25


• Interagire in • Semplici modalità di scrittura: conversazioni brevi e messaggi brevi, lettera informale semplici su temi di (classe prima, seconda e terza) interesse personale, quotidiano, sociale o professionale (classe prima, seconda e terza) • Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o • Cultura e civiltà dei paesi di cui si professionale studia la lingua (classe prima, seconda e (classe prima, seconda e terza) terza) • Leggere testi informativi e ascoltare spiegazioni attinenti a contenuti di altre discipline ( classe terza) • Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio (classe terza) • Affrontare situazioni nuove attingendo al proprio repertorio linguistico ; usare la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collaborare fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. (classe terza) 26


• Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali (classe prima, seconda e terza)

Concerto di Natale Chiesa del Sacro Cuore

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MUSICA COMPETENZE

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

ABILITA’/CAPACITA’

• Riconoscere gli elementi nella lettura di un’opera d’arte, di una notazione musicale (classi I e II) • Padroneggiare la lettura di un’opera d’arte e la sua simbologia nel contesto storico, di brani musicali e spartiti (classi III) • Cogliere i caratteri specifici di un brano musicale (classi I, II e III) • Conoscere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali (classi III) • Progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali: danza, teatro, arti visive e multimediali ( classi I, II, III )

28

CONOSCENZE

• Strutture essenziali, dei testi musicali (classi I, II e III) • Tecniche di osservazione, ascolto e analisi di un testo musicale (classi I, II e III) • Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere (classi I, II e III) • Generi musicali


Elaborare materiali sonori avvalendosi di voci, strumenti e nuove tecnologie

Saper utilizzare l’esperienza musicale nel contesto delle varie discipline

• Cogliere le sfumature sonore degli strumenti • Produrre messaggi sonori • Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni, ecc.), anche con tecnologie digitali • Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. • Saper utilizzare Internet per la ricerca musicale e utilizzare software specifici per l’elaborazione sonora e per la scrittura musicale. • Distinguere la “nostra” musica e quella degli “altri” • Cogliere i diversi momenti storici

Utilizzare e produrre testi multimediali

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO 29

• Concetti di produzione espressiva • Principali componenti strutturali ed espressive di un prodotto audiovisivo • Semplici applicazioni per l’elaborazione audio e video • Tutti gli strumenti a disposizione in modo sufficientemente approfondito

• Teoria musicale tradizionale • Simboli necessari per un’adeguata lettura ed esecuzione di brani con poche alterazioni • Struttura nel brano, generi e forme • La musica nelle varie epoche storiche


(Scienze, Geografia, Tecnologia, Scienze Motorie) L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo. L’adozione di strategie di indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che, al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo, ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche. L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche e biologiche. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente ad operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. A tale scopo sono previste anche visite a stabilimenti industriali del territorio E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica circa le proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenza al confine tra le discipline, contesti anche diversi da quelli di cui si è avuta conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera. Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate. Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione  Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscer nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità  Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza 30


 Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate  Padroneggiare le varie abilità motorie e saper interagire in un gruppo CLASSE PRIMA

Competenze

Osservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Abilità/capacità  Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, ecc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media.  Organizzare e rappresentare i dati raccolti.  Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli.  Presentare i risultati dell’analisi.  Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento.  Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema.  Orientarsi nello spazio circostante e 31

Conoscenze

 Concetto di misura e sua e sua approssimazione.  Errore della misura.  Principali strumenti e tecniche di misurazione.  Algoritmi.  Fondamentali meccanismi di classificazione.  Utilizzo dei principali programmi software.  Concetto di sistema e di complessità.  Schemi, tabelle e grafici.  Concetto di ecosistema.  Dall’unitarietà alla varietà dei sistemi viventi e viceversa.  Elementi caratterizzanti i diversi paesaggi.  Strumenti per orientarsi nello spazio e sulla carta geografica.  Diverse tipologia di carte geografiche.


 

Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

sulle carte geografiche. Osservare e leggere sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizzare concetti geografici, carte geografiche, fotografie e immagini per comunicare informazioni sull’ambiente che lo circonda. Localizzare i principali “oggetti” geografici, fisici e antropici, dell’Italia e dell’Europa. Aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socioculturali. Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema. Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori. Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzione o di 32

 Schemi a blocchi.  Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati.

 Concetto di calore e di temperatura.  Limiti di sostenibilità delle variabili di un


architettura.

Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

 Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione dell’energia nell’ambito quotidiano.

 Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società  Adottare semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici.  Utilizzare gli strumenti informatici e di laboratorio.  Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni.

33

ecosistema.  Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali.  Norme di comportamento per la tutela ed il rispetto di se stessi, degli altri, dell’ambiente e delle risorse naturali.  Strutture concettuali di base del sapere tecnologico.  Fasi di un processo tecnologico ( sequenza delle operazioni: dall’”idea” al “prodotto”).  Architettura del computer.  Struttura generale e operazioni comuni ai diversi pacchetti applicativi (tipologia di menù, operazioni di edizione, creazione e conservazione di documenti ecc.)  Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni


CLASSE SECONDA

Competenze

Osservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Abilità/capacità  Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, ecc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media.  Organizzare e rappresentare i dati raccolti.  Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli.  Presentare i risultati dell’analisi.  Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento.  Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema.  Osservare , leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani.  Utilizzare concetti geografici, carte 34

Conoscenze

 Concetto di misura e sua e sua approssimazione.  Errore della misura.  Principali strumenti e tecniche di misurazione.  Sequenza delle operazioni da effettuare.  Fondamentali meccanismi di catalogazione.  Utilizzo dei principali programmi software.  Concetto di sistema e di complessità.  Schemi, tabelle e grafici.  Concetto di ecosistema.  Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche.  Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi.  Schemi a blocchi.  Concetto di inputoutput di un sistema artificiale.


 

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

geografiche, fotografie e immagini per comunicare informazioni sull’ambiente circostante. Analizzare gli stati europei. Aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socioculturali. Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che circonda considerato come sistema. Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente, al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori. Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzione o di architettura.

 Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico 35

 Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati.

 Concetto di calore e di temperatura.  Struttura e funzione del corpo umano, al


Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

distinguendo le varie trasformazioni di energia.  Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi produzione dell’energia nell’ambito quotidiano.  Descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento.

 Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società  Saper cogliere le interazioni tra le esigenze di vita e i processi tecnologici.  Adottare semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici.  Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, 36

fine di preservarne l’integrità.  Variabili che influenzano l’equilibrio di un ecosistema.  Norme di comportamento per la tutela ed il rispetto di se stessi, degli altri, dell’ambiente e delle risorse naturali.

 Strutture concettuali di base del sapere tecnologico.  Fasi di un processo tecnologico ( sequenza delle operazioni: dall’”idea” al “prodotto”).  Il metodo della progettazione  Architettura del computer.  Struttura di internet.  Struttura generale e operazioni comuni ai diversi pacchetti applicativi (tipologia di menù, operazioni di edizione, creazione e conservazione di


calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete.  Usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro.

documenti ecc.)  Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni.

CLASSE TERZA

Competenze

Osservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Abilità/capacità  Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, ecc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media.  Organizzare e rappresentare i dati raccolti.  Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli.  Presentare i risultati dell’analisi.  Utilizzare classificazioni, 37

Conoscenze

 Concetto di misura e sua e sua approssimazione.  Errore della misura.  Principali strumenti e tecniche di misurazione.  Sequenza delle operazioni da effettuare.  Fondamentali meccanismi di classificazione.  Utilizzo dei principali programmi software.  Concetto di sistema e di complessità.  Apparati riproduttivi, ereditarietà, evoluzione.


generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento. Avere una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi interagenti, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprendere il ruolo della comunità umana nel sistema e adottare atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. Conoscere i principali problemi legati all’uso delle scienze nel campo dello sviluppo tecnologico. Realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali ed organizzative per raggiungere uno scopo. Osservare , leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizzare concetti geografici, carte 38

 Schemi, tabelle e grafici.  Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche.  Elementi caratterizzanti i diversi paesaggi.  Relazioni tra elementi antropici e geografici.  Schemi a blocchi.  Concetto di inputoutput di un sistema artificiale.  Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati.


 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

geografiche, fotografie e immagini per comunicare informazioni sull’ambiente circostante. Conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici e antropici del mondo. Aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socioculturali superando stereotipi e pregiudizi. Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema. Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori. Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzione o di architettura.

 Interpretare un 39

 Concetto di forza, lavoro ed energia.  Conoscere gli elementi principali della produzione, trasformazione e sfruttamento


Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia.  Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi produzione dell’energia nell’ambito quotidiano.  Descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento.

 Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società  Saper cogliere le interazioni tra le esigenze di vita e i processi tecnologici.  Adottare semplici 40

dell’energia elettrica .  Limiti di sostenibilità delle variabili di un ecosistema.  Norme di comportamento per la tutela ed il rispetto di se stessi, degli altri, dell’ambiente e delle risorse naturali.  Conoscere i problemi legati alla produzione di energia con particolare riguardo ai problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione.

 Strutture concettuali di base del sapere tecnologico.  Fasi di un processo tecnologico ( sequenza delle operazioni: dall’”idea” al “prodotto”).  Il metodo della progettazione  Struttura di internet.  Struttura generale e operazioni comuni ai diversi pacchetti applicativi (tipologia di menù, operazioni di edizione,


progetti per la risoluzione di problemi pratici.  Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete.  Usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro e per presentare i risultati del lavoro.

creazione e conservazione di documenti ecc.)  Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni.

Spettacolo teatrale “E...TACABANDA! Pubblicità e costume nell’Italia che cambia” (Progetto Pon)

41


L’Asse storico – sociologico L’asse storico – sociologico si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità • di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio – temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. • Di comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto tra aeree sociali e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia. • Di comprendere e promuovere il senso di appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e doveri, concorre alla sua educazione, alla sua convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. • Di promuovere la partecipazione responsabile – come persona e cittadino – alla vita sociale che permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE • Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree culturali diverse. • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,della collettività e dell’ambiente. • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. • Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. • Utilizzare e produrre testi multimediali. 42


DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ASSE STORICO-SOCIOLOGICO TRASVERSALITA’ DELLA LINGUA ITALIANA

COMPETENZE

• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa e verbale in vari contesti

ABILITA’/CAPACITA’

• Comprendere messaggi e contenuti in testi di tipo storico – sociologico, artistico e religioso.

CONOSCENZE

• Lessico specifico per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali • Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale.

STORIA

• Leggere – anche in • Le diverse modalità multimediale – tipologie di fonti (classi I, Comprendere il le differenti fonti letterarie, II e III) cambiamento e la iconografiche, diversità dei tempi storici documentarie, • Le periodizzazioni in una dimensione cartografiche fondamentali della diacronica attraverso il ricavandone informazioni storia mondiale confronto tra epoche e in su eventi storici di diverse una dimensione epoche • I principali sincronica attraverso il e differenti aree fenomeni storici e le confronto tra aree sociali geografiche (classi I, II coordinate spazioe culturali. e III) temporali che li • Riconoscere le determinano dimensioni del tempo e dello spazio attraverso • I principali fenomeni l’osservazione di eventi sociali ed economici storici e di aree che caratterizzano il geografiche (classi I, II e mondo III). contemporaneo, • Collocare i più anche in relazione rilevanti alle diverse culture 43


eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-temporali (classi I, II e III) • Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi (classi III) • Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale (Classi I, II, III ) • Individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione tecnico – scientifica nel corso della storia (classi I, II e III).

(classi III) • Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea (classe III) • I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio (classi I, II, III) • Le principali tappe dello sviluppo dell’innovazione tecnico- scientifica e della conseguente innovazione tecnologica (classi I, II e III)

CITTADINANZA E COSTITUZIONE • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e

• Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona famiglia –società - Stato (classi I e II) • Comprendere Le caratteristiche 44

• Principali problematiche relative all’integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità (classi I, II e III) • Costituzione italiana


dell’ambiente

• Orientarsi nel tessuto produttivo

fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana (classi III) Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprenderle a partire dalle proprie esperienze vissute nel contesto scolastico (classi III) Riconoscere le funzioni di base dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi da essi erogati (classi I, II e II) Identificare il ruolo delle istituzioni europee e dei principali organismi di cooperazione internazionale e riconoscere le opportunità offerte alla persona, alla scuola e agli ambiti territoriali di appartenenza (classi II e III). Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle 45

• Organi dello Stato e loro funzioni principali (classi III) • Conoscenze di base sul concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti(classi III) • Organi e funzioni di Regione, Provincia e Comune (classi I,II e III) • Ruolo delle organizzazioni internazionali (classi III) • Principali tappe di sviluppo dell’Unione Europea (classi II e III)


del proprio territorio

risorse naturali (classi I, II, III).

• Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio (classi III)

• Regole che governano l’economia e concetti fondamentali del lavoro(classi III) • Regole per la costruzione di un curriculum vitae ( classi III)

ARTE E IMMAGINE - RELIGIONE COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE • Leggere (classi I), comprendere (classi II) e interpretare (classi III) l’opera d’arte e il testo biblico

• Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

• Riconoscere gli elementi fondamentali nella lettura di un’opera d’arte e di un passo biblico (classi I e II) • Padroneggiare la lettura di un’opera d’arte e la sua simbologia nel contesto storico, di comprendere il messaggio contenuto nei testi biblici (classi III)

• Riconoscere apprezzare le d’arte

e opere

• Conoscere e rispettare 46

• Strutture essenziali dell’opera d’arte e del testo biblico (classi I, II e III) • Tecniche di lettura analitica e sintetica (classi I, II e III) • Tecniche di lettura espressiva (classi I, II e III)

• Elementi fondamentali per la lettura di un’opera d’arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, film…) • Principali forme di


i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio

• Utilizzare e produrre testi multimediali

• Comprendere i prodotti della comunicazione audiovisiva. • Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni, ecc), anche con tecnologie digitali.

espressione artistica.

• Principali componenti strutturali espressivi di prodotto audiovisivo

ed un

• Semplici applicazioni per l’elaborazione audio e video • Uso essenziale della comunicazione telematica.

Progetto Danze per la pace- Natale dal mondo classe 2^ D Tempo prolungato

ASSE MATEMATICO 47


L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.

Competenze di base a conclusione dell’ obbligo dell’istruzione 48


Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico CLASSE PRIMA Competenze

Abilità/capacità

Conoscenze

Utilizzare le tecniche e le  Comprendere il  Gli insiemi numerici procedure del calcolo significato logicoN, Z, Q, R; aritmetico ed algebrico, operativo di numeri rappresentazioni, rappresentandole anche appartenenti ai diversi operazioni, sotto forma grafica sistemi numerici. ordinamento.  Comprendere il  I sistemi di significato di potenza e numerazione applicarne le proprietà.  Espressioni  Risolvere espressioni aritmetiche; proncipali aritmetiche; operazioni. rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatrice.  Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo 49


Confrontare ed alle variabili letterali i analizzare figure valori numerici geometriche, individuando invarianti e  Gli enti fondamentali relazioni  Riconoscere i principali della geometria e il enti, figure e luoghi significato dei termini: geometrici e descriverli assioma, teorema, con linguaggio naturale. definizione.  Individuare le proprietà  Il piano euclideo: essenziali delle figure e relazioni tra rette; riconoscerle in congruenza di figure; situazioni concrete. poligoni e loro  Disegnare figure proprietà. geometriche con  Circonferenza semplici tecniche e cerchio. grafiche e operative.  Misura di  In casi reali di facile grandezze; leggibilità risolvere grandezze problemi di tipo incommensurabili; geometrico, e perimetro di figure ripercorrerne le piane.  procedure di soluzione. Trasformazion  Comprendere i i geometriche Individuare le strategie principali passaggi elementari e loro appropriate per la logici di una invarianti. soluzione di problemi dimostrazione.  Progettare un  Le fasi risolutive di percorso risolutivo un problema e loro strutturato in tappe. rappresentazioni con  Formalizzare il diagrammi. percorso di soluzione di un  Principali problema attraverso rappresentazioni di un modelli algebrici e grafici. oggetto matematico.  Convalidare i  Tecniche risolutive risultati conseguiti sia di un problema. empiricamente, sia mediante argomentazioni. Analizzare dati e  Tradurre dal interpretarli sviluppando linguaggio naturale al deduzioni e ragionamenti linguaggio algebrico e sugli stessi anche con viceversa. l’ausilio di 50


rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

 Raccogliere , organizzare e rappresentare un insieme di dati.  Rappresentare classi di dati medianti istogrammi e diagrammi a torta.  Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenza fra elementi di due insiemi. Valutare l’ordine di grandezza di un risultato. Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico. Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti.

 Significato di analisi e organizzazione di dati numerici.  Il piano cartesiano.  Incertezza di una misura e concetto di errore.  La notazione scientifica per i numeri reali.  Il concetto e i metodi di approssimazione.  I numeri “macchina”.  Semplici applicazioni che consentono di creare, elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche corrispondenti.

CLASSE SECONDA Competenze

Abilità/capacità

Utilizzare le tecniche e le  Comprendere il significato logicoprocedure del calcolo operativo di numeri aritmetico ed algebrico, appartenenti ai diversi rappresentandole anche sistemi numerici. sotto forma grafica Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni ecc.)  Comprendere il significato di potenza e 51

Conoscenze  Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; rappresentazioni, operazioni, ordinamento.  I sistemi di numerazione  Operazioni ed espressioni con i numeri razionali..


applicarne le proprietà.  Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatrice.  Tradurre brevi espressioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici  Comprendere il significato logicooperativo di rapporto e grandezza derivata; impostere uguaglianze do rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi.

Confrontare ed  Riconoscere i analizzare figure principali enti, figure e geometriche, luoghi geometrici e individuando invarianti e descriverli con relazioni linguaggio naturale.  Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete.  Disegnare figure geometriche con 52

 Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema, definizione.  Il piano euclideo: congruenza di figure; poligoni e loro proprietà.  Circonferenza e cerchio.  Misura di grandezze;


semplici tecniche grafiche e operative.  In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo geometrico, e ripercorrerne le procedure di soluzione.  Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione.

 Progettare un percorso risolutivo Individuare le strategie strutturato in tappe. appropriate per la  Formalizzare il soluzione di problemi percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici.  Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni.  Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa.

grandezze incommensurabili; perimetro e area di poligoni. Teorema di Euclide e di Pitagora.  Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.  Trasformazion i geometriche elementari e loro invarianti.

 Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi.  Principali rappresentazioni di un oggetto matematico.  Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche.

 Raccogliere , organizzare e rappresentare un insieme di dati. Analizzare dati e  Rappresentare classi interpretarli sviluppando di dati medianti deduzioni e ragionamenti istogrammi e diagrammi  53

Significato di


sugli stessi anche con a torta. l’ausilio di  Leggere e rappresentazioni interpretare tabelle e grafiche, usando grafici in termini di consapevolmente gli corrispondenza fra strumenti di calcolo e le elementi di due insiemi. potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico  Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica.  Valutare l’ordine di grandezza di un risultato.  Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico.  Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti.

analisi e organizzazione di dati numerici.  Il piano cartesiano e il concetto di funzione.  Incertezza di una misura e concetto di errore.  La notazione scientifica per i numeri reali.  Il concetto e i metodi di approssimazione.  Funzione di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici, funzione lineare.  I numeri “macchina”.  Semplici applicazioni che consentono di creare, elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche corrispondenti.

CLASSE TERZA Competenze

Abilità/capacità

Utilizzare le tecniche e le  Comprendere procedure del calcolo il significato logicoaritmetico ed algebrico, operativo di numeri rappresentandole anche appartenenti ai diversi sotto forma grafica sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni ecc.) 54

Conoscenze  Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; rappresentazioni, operazioni, ordinamento.  I sistemi di numerazione  Espressioni algebriche; principali operazioni.  Equazioni e disequazioni di


 Comprendere primo grado. il significato di potenza e applicarne le proprietà. Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatrice.  Tradurre brevi espressioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici  Comprendere il significato logicooperativo di rapporto e grandezza derivata; impostere uguaglianze do rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi.  Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza  Gli enti dei procedimenti fondamentali della utilizzati. geometria e il significato  Rappresentare dei termini: assioma, Confrontare ed graficamente equazioni di teorema, definizione. analizzare figure primo grado;  Il piano geometriche, comprendere il concetto euclideo: congruenza di individuando invarianti e di equazione e quello di figure; poligoni e loro relazioni funzione proprietà.  Circonferenza e cerchio. 55


 Misura di  Riconoscere i grandezze; grandezze principali enti, figure e incommensurabili; luoghi geometrici e perimetro e area di descriverli con poligoni. Teorema di linguaggio naturale. Euclide e di Pitagora.  Individuare le  Il metodo delle proprietà essenziali delle coordinate: il piano figure e riconoscerle in cartesiano.  situazioni concrete. Trasformazioni  Disegnare figure geometriche elementari geometriche con e loro invarianti. semplici tecniche grafiche e operative.  In casi reali di facile  Le fasi leggibilità risolvere risolutive di un problemi di tipo problema e loro Individuare le strategie geometrico, e rappresentazioni con appropriate per la ripercorrerne le diagrammi. soluzione di problemi procedure di soluzione.   Comprendere i Principali principali passaggi rappresentazioni di logici di una un oggetto dimostrazione. matematico.  Tecniche risolutive di un  Progettare un problema che percorso risolutivo utilizzano frazioni, strutturato in tappe. proporzioni,  Formalizzare il percentuali, formule percorso di soluzione geometriche di un problema equazioni di primo attraverso modelli grado. algebrici e grafici.  Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante Analizzare dati e argomentazioni. interpretarli sviluppando  Tradurre dal deduzioni e ragionamenti linguaggio naturale  Significato di analisi e organizzazione sugli stessi anche con al linguaggio di dati numerici. l’ausilio di algebrico e  Il piano rappresentazioni viceversa. 56


grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da  Raccogliere , applicazioni specifiche di organizzare e tipo informatico rappresentare un insieme di dati.  Rappresentare classi di dati medianti istogrammi e diagrammi a torta.  Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenza fra elementi di due insiemi.  Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica.  Rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una funzione.  Valutare l’ordine di grandezza di un risultato.  Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico.  Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti.

cartesiano e il concetto di funzione.  Incertezza di una misura e concetto di errore.  La notazione scientifica per i numeri reali.  Il concetto e i metodi di approssimazione.  Funzione di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici, funzione lineare.  I numeri “macchina”.  Semplici applicazioni che consentono di creare, elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche corrispondenti.

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) 57


Per tali alunni, verranno predisposti percorsi personalizzati ed individualizzati , al fine di realizzare una scuola inclusiva che garantisca appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nello specifico la Direttiva e la Circolare Ministeriale n. 8/2013 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Pertanto l'intera comunità scolastica si attiva per favorire il processo di integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalle Legge n. 53/2003 che assicura a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento ed eventualmente di misure compensative o dispensative attraverso percorsi individualizzati e personalizzati da realizzarsi mediante un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.). L’approccio educativo dovrà individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali. Per alcune tipologie di BES ma assolutamente non per gli allievi DSA per i quali si deve far riferimento alla diagnosi ed alle indicazioni degli specialisti (come specificato nelle Linee guida allegate al DM 5669/2011”si devono rispettare gli obiettivi generali e specifici di apprendimento per non creare percorsi immotivatamente facilitati, ma rispettosi dell’incidenza del disturbo”), la progettazione didattico- educativa va calibrata sui “livelli minimi attesi per le competenze in uscita, di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica abbisognano”(Circolare Ministeriale n.8, 6 marzo 2013). Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione DSA: raggiungimento di competenze nel rispetto degli obiettivi generali specifici di apprendimento. BES: raggiungimento di livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Per i dettagli, si rimanda alla griglia di Valutazione contenuta nel POF, alla scheda di monitoraggio, al PDP, alla didattica inclusiva, agli strumenti compensativi e alle misure dispensative fornite dal gruppo GLI e dai referenti BES di ogni classe.

MEDIAZIONE DIDATTICA 58


La mediazione didattica è il compito universalmente riconosciuto all’insegnante: si tratta, in termini estremamente semplificati, del processo di trasformazione del “sapere da insegnare” affinché divenga possibile apprenderlo. Strutture, concetti, contenuti, linguaggi propri di una disciplina vengono trascelti, organizzati, tradotti, rielaborati in forme accessibili al livello di sviluppo del discente, per poter essere metabolizzati, anche sulla base del tessuto di abilità e conoscenze preesistenti. Si crea così la motivazione che è la condizione fondamentale di qualsiasi apprendimento e se non ci fosse, risulterebbe molto difficile coniugare lo sforzo richiesto da qualsiasi apprendimento con la professionalità del docente, tanto più se lontano dagli interessi immediati dell’ allievo. Pur dando ampia facoltà di scelta a ciascun Consiglio di Classe ed a ciascun docente, al fine di garantire “omogeneità” all’offerta formativa proposta agli alunni, gli assi culturali elaborano le metodologie e le strategie comuni nel rispetto delle seguenti direttive: 1 insegnamento non nozionistico ma tale da sviluppare attitudini alla ricerca, all’osservazione, al ragionamento, utilizzando modalità motivanti e ricche di senso; 2 ricorso opportuno a tecniche educative diversificate (lezione frontale, interrogazioni, esercitazioni guidate, lavori di gruppo, metodo praticooperativo, uso di laboratori, studio individuale); 3 impiego dei laboratori per conseguire lo sviluppo delle abilità, la capacità di ricerca e la creatività, l’approfondimento delle finalità tipiche delle singole discipline; 4 lavoro di gruppo, perché socializzante e perché offre a ciascun alunno la possibilità di assumere un ruolo adeguato alle sue capacità e attitudini; 5 lavoro interdisciplinare, purché adeguatamente preparato, perché stimola una visione più problematica e ampia dei fenomeni considerati; 6 metodo pratico-operativo particolarmente realizzabile all’interno del progetto di educazione alla salute e che consente una maggiore conoscenza del territorio 59


e del mondo attuale; 7 intervento di esperti esterni, purché programmato in modo da inserirsi nell’iter didattico del Consiglio di classe, alle cui finalità gli enti organizzatori devono adattarsi; 8 gioco a squadre, a cui gli insegnanti di Scienze motorie e sportive ricorrono (realizzando tornei interni ed esterni alla scuola), perché è una strategia di particolare rilievo per trovare il proprio ruolo nel gruppo e stimola, attraverso un’attività piacevole, l’impegno per il raggiungimento di un obiettivo altamente formativo. Le Linee Guida per le scelte didattiche  La significatività dei contenuti proposti, per stimolare la motivazione ad apprendere  Lo sviluppo di conoscenze e abilità per giungere a competenze  La riorganizzazione delle conoscenze degli studenti in un processo che li vede come soggetti attivi  L’esplicitazione del percorso didattico agli allievi  L’economicità e l’essenzialità ( alleggerire i contenuti lavorando per grandi temi e sui nuclei fondati delle discipline)  La spendibilità (contenuti selezionati con il criterio della loro utilità per interpretare la realtà, per affrontare il segmento di studi successivo). I contenuti e i percorsi metodologici selezionati sono sottoposti al controllo sistematico mediante verifiche che servono ad orientare e a ricentrare l’azione didattica. LE VERIFICHE Per l’allievo le verifiche sono funzionali al controllo–autocontrollo delle abilità e competenze acquisite e dei processi di apprendimento conseguiti. Le prove, diverse, serviranno a "misurare" le prestazioni, non la persona.

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Le prove-verifiche sono di tre tipi: •

orali

scritte

pratiche

Le prove possono essere: •

strutturate

semi strutturate

a risposta aperta

Si possono anche definire in rapporto al tipo di verifica: • • •

questionari per verificare conoscenze e linguaggi; prove per verificare processi cognitivi soggettivo/informali che prevedono o

interrogazioni

o

colloqui

o

dialoghi

o

dibattiti

o

discussioni

o

conversazioni

Le prove non sono funzionali solo alla restituzione dell'appreso, ma anche al consolidamento, alla rielaborazione delle conoscenze, per diventare un’occasione orientativa nel processo continuo di apprendimento.

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MODALITA’ E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Fasi del processo valutativo 1. Valutazione diagnostica: per le verifiche d’ingresso sono state utilizzate l’osservazione sistematica dei comportamenti sociali e scolastici, prove trasversali per l’accertamento delle abilità cognitive comuni (classi prime); prove disciplinari (classi I II e III ) per la rilevazione delle competenze specifiche. 2. Valutazione formativa: verrà effettuata in itinere dai docenti di ciascuna disciplina con lo scopo di individuare i punti forti e i punti deboli delle procedure di apprendimento di ciascuno, di aiutare lo studente a prendere coscienza delle proprie difficoltà e di suggerire, sulla base dei dati rilevati, le opportune strategie per superarle e mettere in atto processi individualizzati ed attività compensative. 3. Valutazione sommativa: verrà effettuata a scadenza quadrimestrale dai Consigli di classe, avrà l’intento di esprimere un giudizio complessivo sull’apprendimento dell’alunno basato sull’accertamento di una serie di abilità e conoscenze acquisite. Con l’adozione del voto numerico, i docenti disporranno sicuramente di uno strumento più chiaro ed efficace per la valutazione delle singole prove. D’altra parte, però, va salvaguardata la valenza formativa che la valutazione assume nella scuola di base. Il rischio è, infatti, che il voto numerico si limiti a quantificare gli esiti e non valuti il percorso di apprendimento degli alunni. Occorrerebbe dunque distinguere tra valutazione delle singole prove -che accerterà nettamente le competenze valutabili- e valutazione quadrimestrale, che terrà conto ( oltre che dei risultati delle singole prove), anche di altri fattori quali: l’interesse, la partecipazione, la disponibilità ad apprendere, la continuità nel lavoro, i progressi evidenziati rispetto alla situazione di partenza, ecc. Per gli alunni in situazione di handicap la valutazione tiene conto delle reali capacità del soggetto, dei risultati acquisiti, del livello di maturazione raggiunto e della socializzazione sviluppata. 62


Il collegio docenti inoltre ha stabilito che: - non sia opportuno, se non in casi eccezionali, attribuire valutazioni numeriche inferiori al 4, che comunque indica insufficienza grave, - relativamente alla registrazione dell’eccellenza (10), sia opportuno attribuire questo voto solo quale valutazione conclusiva dell’anno scolastico. Il Collegio docenti ha deliberato, inoltre, l’adozione della seguente griglia di valutazione

VALUTAZIONE Voto in decimi 4

5

6

7

8

9

10

CONOSCENZE/ABILITA'/COMPETENZE Competenze: inadeguate alla classe di appartenenza Abilità: limitate Conoscenze: frammentarie e lacunose Competenze: insufficienti a seguire il curricolo Abilità: parziali/incerte Conoscenze: modeste/ superficiali Competenze: Utilizza in modo semplice lessico, strutture e conoscenze apprese per comunicare ed operare in contesti noti. Individua procedimenti secondo istruzioni dirette Abilità: Applicazioni semplici in contesti noti Conoscenze: Essenziali / Basilari Competenze: Utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per comunicare in modo chiaro ed operare seguendo i procedimenti richiesti. Abilità: Applicazioni corrette Conoscenze: Buone Competenze: Utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per comunicare ed operare in modo appropriato in situazioni diverse. Si orienta anche nella soluzione di problemi complessi. Abilità: applicazioni corrette e consapevoli Conoscenze: Strutturate / Solide Competenze: padroneggia lessico e strutture, rielabora le conoscenze apprese ed opera in modo sicuro E' autonomo nella soluzione di problemi complessi Abilità: applicazioni autonome in contesti nuovi Conoscenze: complete Competenze: padroneggia gli strumenti e rielabora in modo critico e personale le conoscenze apprese. Valuta e sceglie strategie opportune per affrontare e risolvere problemi complessi. Abilità: applicazione autonoma e consapevole in situazioni complesse e diversificate. Conoscenze: approfondite /ricche 63


INVALSI L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso. Sulla base delle vigenti Leggi, che sono frutto di un’evoluzione normativa significativamente sempre più incentrata sugli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico, l’Istituto: 1 effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; 2 gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV); 3 studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa; 4 effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole; 5 predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado; 6 predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore; 7 provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la comparabilità; 8 fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle 64


regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione; 9 svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche; 10 svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati; 11 assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti; 12 formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione. L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la propria attività. La valutazione delle priorità tecnico-scientifiche è riservata all'Istituto. Nella nostra Scuola è stato nominato un nucleo di auto-valutazione d’Istituto con il compito di monitorare e valutare la funzionalità e l’efficienza del Sistema Scuola.

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Griglia di attribuzione del voto di comportamento Ai sensi dello statuto delle studentesse e degli studenti e dell’ art. 1 DL 137/08 convertito dalla legge 169/2008 e del MD 5 del 16/01/2009, il voto in condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per scrutini in base ai seguenti criteri: 1 Rispetto del Regolamento d’ Istituto 2 Frequenza e puntualità 3 Rispetto degli impegni scolastici 4 Partecipazione attiva al dialogo educativo 5 Collaborazione con insegnanti e compagni 6 Rispetto delle norme di convivenza civile 7 Rispetto del patrimonio e delle strutture scolastiche 8 Rispetto delle consegne (compiti e funzioni assegnate) nella consapevolezza che la valutazione del comportamento dell’ alunno ha una importante valenza formativa.

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VOTO

5

6

7

8

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GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO DECLINAZIONE DEI CRITERI 1. Episodi gravi sanzionati con la sospensione dalle attività didattiche; 2. Danneggiamenti di attrezzature o strutture dovuti ad atteggiamenti dolosi 3. Episodi di bullismo 4. Aggressioni fisiche 5. Comportamenti recidivi che violino la dignità umana 6. Continuo disturbo delle lezioni 7. Disinteresse per le attività didattiche 8. Funzione negativa all’interno della classe 9. Frequenza saltuaria 10. Episodi sanzionati con la sospensione dalle attività didattiche per un numero di giorni inferiore a tre 11. Rapporto non sempre corretto con i compagni e con altre componenti scolastiche; 12. Saltuario svolgimento dei compiti ; 13. Frequente disturbo dell’attività didattica; 14. Ruolo non positivo all’interno della classe; 15. Frequenza irregolare; 16. Comportamento scorretto dell’alunno durante le visite d’istruzione o uscite pubbliche; 17. Danneggiamenti di attrezzature o strutture dovute ad incuria o trascuratezza. 18. N.3 annotazioni disciplinari sul registro di classe convalidate dal Consiglio di classe riguardanti il comportamento; 19. Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati; 20. Partecipazione discontinua; 21. Ritardi ripetuti, assenze strategiche; 22. Autocontrollo non sempre adeguato; 23. Organizzazione ed autonomia migliorabili 24. Buona partecipazione alle lezioni; 25. Buono adempimento dei doveri scolastici; 26. Ruolo positivo nella classe e con i docenti; 27. Attenzione e concentrazione buone; 28. Buona capacità di autocontrollo. 29. Positiva partecipazione alle lezioni; 30. Costante adempimento dei doveri scolastici; 31. Rispetto delle norme del Regolamento di Istituto; 32. Ruolo positivo all’interno della classe e con i docenti; 33. Puntualità rispetto agli orari e alle consegne; 34. Interesse, disponibilità ad apprendere. 35. Interesse e partecipazione attiva alle lezioni; 36. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; 37. Rispetto degli altri e della istituzione scolastica ; 38. Ruolo positivo e collaborativo all’ interno della classe e con i docenti; 39. Scrupoloso rispetto delle norme del regolamento di Istituto; 40. Costante puntualità e rispetto agli orari; 41. Impegno assiduo e profondo; 42. Aver conseguito note di merito da parte dell’insegnante e-o premialità da parte del Dirigente

N.B. Per gli alunni di III classe che riportano 7 e 6 come voto di condotta non si procede all’arrotondamento superiore per quanto riguarda il credito. 67


Esame di Stato. Le nuove regole Secondo il nuovo regolamento, in sede di scrutinio finale dovrà essere calcolato da parte del consiglio di classe il voto di ammissione all'esame (detto "giudizio di idoneità"), espresso anch'esso in decimi (art. 3, comma 2, del Regolamento): "Il giudizio di idoneità (...) è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado". Quel voto dovrà tener conto non solo dell'esito dell'ultimo quadrimestre del terzo anno di corso, ma dell'intero percorso, considerando quindi, oltre alle votazioni finali delle varie discipline di studio (comportamento compreso), l'andamento dei precedenti anni di corso. E il voto di ammissione avrà un certo peso nel calcolo del voto finale d'esame, perché, come avviene anche nell'esame di Stato per il diploma (maturità), non valgono soltanto le prove scritte e orali dell'esame, ma anche il curricolo dello studente. L'art. 3, comma 6 del Regolamento dispone che "Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5". Il voto finale si ottiene dalla media aritmetica dei voti delle seguenti prove: - prova scritta nazionale (Invalsi) - prova scritta di italiano - prova scritta di matematica - prova scritta di inglese - prova scritta seconda lingua comunitaria - colloquio pluridisciplinare A questi voti si aggiunge appunto il voto del giudizio di ammissione e si fa la media aritmetica. Sono, quindi, sette i voti dal peso uguale tra di loro, che concorrono alla media per la determinazione del voto finale d'esame.

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Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.

CONTRATTO FORMATIVO Le modalità di valutazione risultano fondamentali per la maturazione dell'allievo, per promuovere la sua consapevolezza, la sua motivazione, per il suo protagonismo attivo. Nello stesso tempo coinvolge anche le famiglie perché, nella loro responsabilità, agiscono direttamente e comunque nel processo di formazione. Questo si realizza con una buona relazione del docente–formatore con l’allievo, ma anche con una buona comunicazione fra l'allievo e la famiglia e tra la famiglia e la scuola. I Genitori, attraverso incontri generali, colloqui individuali, comunicazioni scritte, sono informati e condividono il progetto educativo e didattico per raggiungere insieme le finalità principali dello star bene e dell’acquisizione di strumenti culturali.. La valutazione è certificata mediante la scheda di valutazione, e documentata con registro di classe, registro verbale consiglio di classe e collegio docenti, registro personale dei docenti su cui sono annotati gli esiti delle prove di verifica e osservazioni sistematiche.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ' ( art. 3 DPR 235/2007) Il Patto di corresponsabilità educativa esplicita i diritti e i doveri di quanti sono coinvolti nel processo educativo: scuola, docenti e famiglie. Diritti e doveri dell’alunno Diritti - Essere al centro dell’intervento educativo - Essere rispettato in quanto persona e nella sua privacy - Essere tutelato a livello culturale, etico e religioso - Conoscere l’Offerta Formativa della scuola - Conoscere il Regolamento d’Istituto Doveri - Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; - Non usare mai il cellulare a scuola; - Chiedere di uscire dall'aula solo in caso di necessità e uno per volta; - Lasciare l'aula solo se autorizzati dal docente; - Rispettare se stessi e tutti coloro che operano nella scuola; - Rispettare gli spazi, gli arredi e i laboratori della scuola; - Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; - Scrivere con diligenza sul diario i compiti assegnati; - Favorire la comunicazione scuola/famiglia; - Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti. Diritti e doveri dell’insegnante Diritti - Essere rispettato come persona e nell’esercizio della sua funzione; - Decidere, attraverso la programmazione, metodi e strategie da adottare; - Partecipare alle iniziative di aggiornamento e formazione in servizio. Doveri - Rispettare l’orario di servizio pervenendo a scuola cinque minuti prima dell’orario delle lezioni; - Sorvegliare attentamente gli studenti in classe e nell'intervallo e non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o averla affidata a un Collaboratore scolastico; - Essere precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; - Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; - Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; - Favorire un uso responsabile della rete informando gli alunni sui possibili rischi derivanti dalla navigazione in Internet; - Favorire la capacità d’iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; - Non usare il cellulare nell’aula scolastica; - Informare gli alunni sugli obiettivi educativi e didattici dell’istituzione e del 70


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Piano dell’offerta formativa; Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l'intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti, contribuendo alla progettualità dell’Offerta Formativa e alla sua realizzazione; Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate; Effettuare verifiche sistematiche per valutare regolarmente i processi di acquisizione delle competenze; Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali e scritte; Correggere e consegnare i compiti prima della prova successiva; Comunicare a studenti e genitori con chiarezza il livello di apprendimento raggiunto, i risultati delle verifiche orali e scritte utilizzando le griglie di valutazione contenute nel POF.

Diritti e doveri dei genitori Diritti - Conoscere l'Offerta formativa della scuola; - Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; - Avere incontri con gli insegnanti nei tempi programmati e/o concordati in caso di necessità; - Rivolgersi ai docenti ed al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali; - Essere informati sull’andamento didattico disciplinare dei propri figli. Doveri - Giustificare tempestivamente sul libretto le assenze e i ritardi del proprio figlio/a contattando anche la scuola per accertamenti; - Controllare regolarmente il diario, sottoscrivendo le eventuali annotazioni apposte dai docenti; - Attivarsi affinché l’alunno frequenti regolarmente la scuola, sia puntuale, adempia a tutti i doveri scolastici, indossi un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico; - Esercitare il controllo durante la navigazione in Internet dei propri figli per evitare eventuali danni derivanti da un uso improprio della rete; - Risarcire i danni causati volutamente alla struttura e agli arredi scolastici. Diritti e doveri del personale non docente Diritti - Essere rispettato come persona; - Essere valorizzato nelle proprie peculiarità e nello svolgimento quotidiano 71


delle proprie mansioni. Doveri - Essere puntuale, svolgendo con precisione il lavoro assegnato; - Conoscere l'Offerta Formativa della scuola, collaborando a realizzarla, per quanto di competenza; - Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; - Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati; - Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti); Diritti e doveri del dirigente - Essere rispettato come persona e nell’esercizio della sua funzione; - Garantire e favorire l'attuazione dell'Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo; - Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; - Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera per progettare adeguatamente il Piano dell’offerta formativa. Firma del Dirigente Scolastico Firma del genitore

Danza a scuola nel tempo prolungato: “Il tesoro del mare” 72


AGGIORNAMENTO DOCENTI Per fornire un servizio il più possibile adeguato ai bisogni emergenti, l’Istituto considera fondamentale la formazione e l’aggiornamento continuo dei docenti e del personale ATA, con lo scopo di valorizzarne e migliorarne le competenze e la qualificazione professionale. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico e i Collaboratori individuano le necessità formative dei docenti, valutano le proposte che provengono dai diversi Enti che organizzano corsi e selezionano quelle che rispondono meglio ai bisogni, in coerenza con la linea formativa scelta dall’Istituto. Elaborano quindi il piano di formazione PIANO AGGIORNAMENTO DOCENTI A.S. 2014-2015 • “Let’s save the world” - Formazione europea degli insegnanti Erasmus plus – 2014-2016 -12 ore in presenza e 24 on line sul curricolo europeo e sugli scambi con l’estero. Bari, 27-28 e 29 Ottobre. Corsisti: prof.ssa Capobianco, prof.ssa Debellis, prof. Dellisanti, prof.ssa Frasco, prof.ssa Napola. • Attività di formazione relative al territorio (La rivolta del 1799 e le sue ripercussioni politico – economiche) – Mola, 3 Ottobre 2014. Corsisti: tutti i docenti. • “I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una Rete nazionale” –– (corso attivato dall’Accademia Nazionale dei lincei, in sinergia con il MIUR e l’USR Puglia). Corsisti: prof.ssa I.Farella (c.so di Matematica di II livello), prof.sse C. Gaudiuso e V. Pantaleo (c.so di Italiano). • Corso di formazione on-line (organizzato dalla Zanichelli) sull’utilizzo delle LIM - Area linguistica. Corsisti: prof.sse Consiglio Anna, Debellis Isabella, A. Laterza, R. Vitulli, prof. G. Berlen.

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• Attività di formazione sulle Indicazioni Nazionali - Disseminazione degli apprendimenti e delle idee progettuali scaturiti dal Corso di formazione sulle Indicazioni Nazionali (Rutigliano, Novembre/Giugno 2013-2014). Corsisti: tutti i docenti. • "COMMUNICATING IN THE REAL WORLD" - Trinity College Venerdì 24 ottobre 2014, Bari. Corsisti: prof.sse M. Ricciardelli e G. Giannuzzi. • Attività di formazione sulla normativa relativa agli alunni BES Disseminazione degli apprendimenti acquisiti durante corsi di formazione specifici. Corsisti: tutti i docenti. • Giornata di formazione dei docenti di lingua francese, organizzata in collaborazione con la Delegazione Generale dell’Alliance Francaise in Italia. Corsista: prof.ssa S. Linsalata. • Corso di formazione sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento al benessere organizzativo e al benessere lavoro-correlato. Corsisti: tutti i docenti. • “1914–2014. Cent’anni di narrazioni” - Corso di formazione sulla Grande Guerra. Corsisti: prof.sse: C. Campanile, A. Consiglio, I. Debellis, G. Losacco, R. Mura, F. Napola. • Giornata di formazione-informazione (h.3) promossa dall’associazione “Lo Specchio” a supporto del progetto UNICEF FaST “Aiutiamo i bambini”. Corsisti: docenti coinvolti nel pogetto. • Corso di Storia e Didattica della Shoah – III edizione, Bari, 17 e 18 Ottobre. Corsisti: prof.sse A. Consiglio; I. Debellis; G. Losacco. PROPOSTE Corsi Zanichelli • Idee per insegnare con gli strumenti multimediali. • Laboratori scientifici (materiali poveri). • La certificazione delle competenze. Corsi Pearson • Insegnare con la LIM • La valutazione. • Corso di formazione su Qualità e rendicontazione sociale. 74


AREA DELL’INTEGRAZION E E DELL’INCLUSIVITÀ

75


INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La legge quadro n.104 del 1992 e le successive istruzioni applicative stabiliscono una procedura ben definita per l'inserimento scolastico degli alunni diversamente abili e indicano le condizioni necessarie a promuovere la loro effettiva integrazione nel gruppo-classe e nel contesto scolastico. Le potenzialità dell'alunno e gli aspetti significativi in funzione del suo recupero, espressi nella Diagnosi Funzionale redatta dall'unità multidisciplinare dell' A.S.L costituiscono il punto di partenza del quale la scuola si avvale per porre le basi dell'intero progetto didattico, formativo ed educativo. Negli incontri stabiliti per legge, i docenti del Consiglio di Classe,

l'insegnante di

sostegno, uno o più rappresentanti dell'unità multidisciplinare, in collaborazione con i familiari dell'alunno, (Gruppo Tecnico) elaborano, sulla base delle osservazioni condotte ciascuno nel proprio ambito di competenza, il Profilo Dinamico -funzionale, cioè l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno, e il Piano Educativo Individualizzato, cioè il documento nel quale vengono descritti l'insieme degli interventi integrati ed equilibrati fra loro, predisposti ai fini della realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione e all'integrazione dell'alunno diversamente abile. I docenti sono, infine, affiancati dai colleghi di sostegno nella progettazione e nella realizzazione della programmazione individualizzata e dei progetti trasversali nell'intento di consentire all'alunno un più adeguato recupero di abilità, formalizzate in progetti di intervento, a partire dalle sue risorse e dai prerequisiti posseduti. L'integrazione nella classe, nel contesto scolastico, la socializzazione e la partecipazione produttiva alle attività sono considerati obiettivi primari da perseguire. Alcune attività programmate possono essere svolte al di fuori del contesto classe qualora si ravvisi l'opportunità di adottare strategie diversificate per il raggiungimento di taluni obiettivi e nei casi in cui sia necessario servirsi delle attrezzature delle aule-laboratorio: laboratorio informatico, laboratorio scientifico, aula- video, ecc. Gli alunni diversamente abili vengono inseriti in tutti i progetti 76


d’istituto. FINALITA' DELL'INTEGRAZIONE I docenti delle classi, in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili, predispongono modalità di svolgimento dell'attività scolastica e di realizzazione del P.E.I. tali da consentire il perseguimento delle finalità proprie dell'integrazione scolastica, vale a dire lo sviluppo delle potenzialità dell'alunno negli ambiti significativi dell'esperienza scolastica. Gli interventi educativi e didattici destinati ad essi mirano a: 1 promuovere l'autonomia personale e sociale 2 far acquisire abilità di comunicazione 3 potenziare abilità percettive, cognitive, metacognitive implicate negli apprendimenti di base e disciplinari 4 favorire il possesso, fin dove è possibile, di basilari strumenti linguistici e matematici 5 promuovere la socializzazione nel gruppo-classe e nel contesto-scuola 6 potenziare abilità grosso-motorie e fino-motorie nell'ambito di attività praticomanuali, motorie, e operative, in genere. MODALITA' DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' DI SOSTEGNO Come prevede la legge, il docente per le attività di sostegno è assegnato alla classe in cui è inserito l'alunno. La presenza di tale figura, che costituisce una ulteriore risorsa umana e professionale, garantisce condizioni strutturali favorevoli e apporto

di

competenze

spendibili

per

l'insegnamento

individualizzato,

la

personalizzazione dei percorsi e delle relazioni educative. I compiti del docente di sostegno sono così sintetizzabili: 1

coordinamento delle iniziative didattiche, formative, educative, programmate dai docenti della classe d’inserimento dell’alunno diversamente abile;

2

realizzazione di forme specifiche di intervento da svolgersi in determinati momenti del lavoro didattico, distribuite in una organizzazione oraria definita 77


collegialmente, sia in contesti operativi specifici, sia nel contesto globale dell'attività scolastica, predisponendo riduzioni o adattamenti dei curricoli di classe, organizzando materiali e proposte operative graduate, all’interno dei piani personalizzati a partire dai bisogni formativi dell'alunno; 3

collaborazione con i docenti della classe nei processi di individualizzazione dell'insegnamento e integrazione delle diversitĂ , da realizzarsi ampliando le opportunitĂ formative, in termini di esperienze e stimolazioni:

4

cogestione o conduzione diretta, in collaborazione con i docenti della classe, di progetti

didattici,

formativi,

educativi,

con

valenza

trasversale

o

multidisciplinare, destinati al gruppo-classe. Tali progetti possono svolgersi anche in orario aggiuntivo utilizzando le risorse economiche previste in regime di autonomia scolastica.

78


ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Per tali alunni, verranno predisposti percorsi personalizzati ed individualizzati, al fine di realizzare una scuola inclusiva che garantisca appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nello specifico la Direttiva e la Circolare Ministeriale n. 8/2013 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Pertanto l'intera comunità scolastica si attiva per favorire il processo di integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalle Legge n. 53/2003 che assicura a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento ed eventualmente di misure compensative o dispensative attraverso percorsi individualizzati e personalizzati da realizzarsi mediante un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.). L’approccio educativo dovrà individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali. Per alcune tipologie di BES ma assolutamente non per gli allievi DSA per i quali si deve far riferimento alla diagnosi ed alle indicazioni degli specialisti (come specificato nelle Linee guida allegate al DM 5669/2011”si devono rispettare gli obiettivi generali e specifici di apprendimento per non creare percorsi immotivatamente facilitati, ma rispettosi dell’incidenza del disturbo”), la progettazione didattico- educativa va calibrata sui “livelli minimi attesi per le competenze in uscita, di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia

79


certificazione diagnostica abbisognano”(Circolare Ministeriale n.8, 6 marzo 2013). BES (macrocategoria) Introduzione La definizione BES fornita da Dario Janes nel 2005 indica una categoria estendibile oltre agli alunni inclusi nelle categorie di disabilità, a tutti gli alunni che vanno male a scuola per una varietà di ragioni che ne impediscono un progresso ottimale. La scuola al suo interno registra la presenza di alunni con bisogni educativi così detti “ speciali” . Non si tratta di deficit o patologie che rinviano a condizioni di disabilità ma situazioni di bisogno che, qualora trascurate, possono generare insuccesso scolastico e esclusione dai processi educativi. L’aggettivo “speciale”, così inteso, quindi, non dipende e nemmeno rinvia alla “certificazione di handicap” ma denota quegli specifici bisogni che tutti gli alunni possono manifestare a seguito di difficoltà temporanee o permanenti, la cui presenza e rilevazione richiedono da parte del sistema scuola attenzioni particolari e risorse specifiche senza le quali verrebbe meno il diritto all’educazione. BES, quindi, non ha valore clinico ma politico cioè una macrocategoria che prende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educativo-apprenditive degli alunni, sia le situazioni considerate tradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit in specifici apprendimenti clinicamente significativi, la dislessia, il disturbo da deficit attentivo e altre varie situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, apprenditiva, do contesto socio - culturale.

CHI sono i BES?? La macrocategoria comprende:

1. diversabilità 2. DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e/o ADH (deficit dell’attenzione e dell’iperattività) 3. disagio personale, psicologico, socio – ambientale 4. disagio culturale ed etnico L’OCSE individua le seguenti tre categorie:

1. categoria A: alunni con disabilità 2. categoria B: alunni co DSA e/o ADH 3. categoria C: alunni in situazione di svantaggio I BES riguardano, dunque, gli alunni che in una certa fase della loro crescita (fino ai 18 anni) accanto ai bisogni educativi normali:

a) b) c) d) e)

sviluppo delle competenze appartenenza sociale valorizzazione e autostima identità autonoma accettazione

hanno bisogni speciali, più complessi e difficoltosi, talvolta patologici generati da condizioni fisiche o da fattori personali o ambientali che creano difficoltà di funzionamento educativo e apprenditivo.

Quando diventano speciali i bisogni educativi normali?? Tutti hanno bisogni normali, normalissimi, diventano speciali quando la situazione di funzionamento biopsicosociale problematica per la persona ha reso per lei difficile trovare una risposta adeguata ai suoi bisogni, un soddisfacimento adeguato ai suoi bisogni. Si deve pensare al concetto di bisogno non tanto come mancanza, privazione o deficienza, in sé negativa, ma come una situazione di dipendenza della persona dai suoi ecosistemi, relazione che porta alla persona che cresce alimenti positivi per il suo sviluppo. In altri termini, cresco bene in apprendimenti e partecipazione se questa relazione “gira bene” e posso trovare risposte e alimenti adeguati al mio sviluppo.

Come definire il funzionamento problematico?? 80


• danno: vissuto effettivamente dall’alunno e prodotto su altri (alunni, genitori, insegnanti) • ostacolo: per lo sviluppo futuro cognitivi, affettivi, relazionali, sociali • stigma sociale: scarso funzionamento educativo – apprenditivo peggiora la sua immagine sociale Quando si parla di “funzionamento della persona” in un’ottica psicosociale, ci si riferisce all’intreccio complesso e multidimensionale dell’ICF (dove ICF sta per classificazione del funzionamento delle disabilità e della salute definita nel 2001 dall’organizzazione mondiale della sanità) dove giocano un ruolo fondamentale le interazioni tra condizioni fisiche, corpo, competenze personali, partecipazione sociale, contesti ambientali e contesti personali. L’idea di BES fondata sul funzionamento globale della persona porta al superamento delle catagorie diagnostiche tradizionali nella fase di riconoscimento di una situazione in cui l’alunno ha diritto ad un intervento individualizzato, inclusivo che si traduce in: Bisogno di specialità, ovvero

• fare le cose che la sua specifica condizione chiede • funzionalità delle sue possibilità in senso educativo - apprenditivo Riepilogando: Dario Janes nel 2005 si espresse così: “Il BES (Special Educational Need) è una qualsiasi difficoltà evolutiva, permanente o transitoria in ambito educativo e/o apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico (come risultato dell’interazione dei sette ambiti della salute secondo il modello ICF) che risulta tale anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia e che necessita di educazione speciale individualizzata”. In questi casi, i normali bisogni, su citati, dei quali tutti gli alunni hanno bisogno si arricchiscono, diventano più complessi a causa di un funzionamento educativo – apprenditivo problematico. Punti chiave della definizione di BES:

• • • •

prima dei diciotto anni funzionamento globale del soggetto (bio- psico-sociale) continuum tra BES e normalità tre criteri per stabilire la problematicità: danno, ostacolo, stigma sociale,

In definitiva, BES è un concetto positivo per i seguenti motivi:

1. 2. 3. 4. 5.

reversibilità nel tempo minor stigmatizzazione (non patologizzazione) no modello eziologico e classificazione dei disturbi (effetto iatrogeno della diagnosi) propone un modello globale di funzionamento educativo ed apprenditivo necessita di individualizzazione, di educazione speciale e di inclusione

MODELLO ICF Sono sempre di più gli alunni che per qualche difficoltà di “funzionamento” preoccupano gli insegnanti e le famiglie. Gli alunni con BES hanno necessità di interventi mirati alla loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano e/o la mantengono. Questi interventi possono essere vari nelle modalità, nelle professionalità coinvolte, nella durata, nel grado i <mimetizzazione> all’interno delle normali attività didattiche (in questo caso si parla di “speciale normalità”: una normalità educativo-didattica resa più ricca, più efficace attraverso le misure adottate per rispondere ai BES) In alcuni casi, questa individualizzazione prenderà la forma di un formale Piano Educativo Individualizzato, Progetto di Vita, in altri sarà una <semplice> informale serie di delicatezze e attenzioni psicologiche rispetto ad una situazione familiare difficile, in altri ancora potrà essere uno specifico intervento psicoeducativo nel caso di comportamento problema. I BES sono molti e diversi: una scuola davvero inclusiva dovrebbe essere in grado di leggerli tutti(individuando, così, il reale fabbisogno di risorse aggiuntive) e su questa base generare la dotazione di risorse adeguate a dare risposte necessarie. c’è, dunque, la necessità di una cornice forte che orienti questa lettura, una cornice concettuale e antropologica unica per cogliere le varie dimensioni dei bisogni <forti> e di quelli <deboli> che rischiano di non essere riconosciuti con piena dignità. Infatti, la situazione di una persona va letta e compresa profondamente in modo olistico e complesso, da diverse prospettive in modo interconnesso e reciprocamente causale. 81


Il modello ICF è il modello concettuale che serve a questa lettura ed è appropriato perché questo approccio è afferente alla salute e al funzionamento globale, non alla disabilità o patologie. L’ICF non misura e valuta ma fornisce un linguaggio standard unificato:

• condiviso a livello mondiale • condiviso da diverse figure professionali e permette di comprendere il funzionamento umano in termini di: • descrivere • comunicare • progettare azioni per lo sviluppo del funzionamento. Lo strumento viene gestito dal team docenti o dal consiglio di classe, collegialmente, e viene usato per esaminare le varie situazioni di funzionamento educativo-apprenditivo di tutti gli alunni, identificando così quelli che hanno qualche Bisogno Educativo Speciale. Dal momento che questa valutazione ha senso e necessita per la definizione e progettazione di risorse aggiuntive per le varie azioni inclusive, sarà ovviamente utile compierla nei tempi indicati dalla normativa vigente. Nelle classi si trovano molti alunni con difficoltà nell’ambito dell’apprendimento e dello sviluppo di competenze. In questa grande categoria possiamo includere varie difficoltà: dai più tradizionali disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia), al disturbo da deficit attentivo con o senza iperattività, a disturbi nella comprensione del testo, alle difficoltà visuo-spaziali, alle difficoltà motorie, alla goffaggine, alla disprassia evolutiva, ecc. Troviamo anche gli alunni con ritardo mentale e ritardi nello sviluppo, originati dalle cause più diverse. Hanno una difficoltà di apprendimento e di sviluppo psicologico e didattico, oltre che naturalmente fisico e biologico. L’alunno che viene conosciuto e compreso nella necessità dei suoi bisogni, attraverso il modello ICF può evidenziare difficoltà specifiche nei seguenti sette ambiti:

1. Condizioni fisiche. L’alunno ha qualche difficoltà originata in questo ambito specifico? (condizioni o malattie croniche o acute, ospedalizzazioni oppure fragilità, lesioni, debolezza con altre condizioni biologicamente significative che incidano sul suo funzionamento complessivo). 2. Strutture corporee: L’alunno ha qualche difficoltà originata in questo ambito specifico? (menomazioni sensoriali, motorie, cognitive) 3. Funzioni corporee: L’alunno ha qualche difficoltà originata in questo ambito specifico? (menomazioni sensoriali, motorie, cognitive) 4. Capacità personali (deficit di apprendimento, comunicazione, linguaggio, autonomia, interazione….) Ambiti 1. 2. apprendimento ed applicazione delle conoscenze 3. 4. 1. 2. pianificazione delle azioni/autoregolazione 3. (compiti e richieste generali) 4. 5. 1. 2. 3. 4. 5.

comunicazioni/linguaggi

82

Azioni guardare, ascoltare ripetere, copiare imparare a scrivere, leggere, calcolare pensiero, lettura, scrittura, calcolo compiti singoli o articolati autonomamente o in gruppo routine quotidiana gestione della tensione e altre richieste di tipo psicologico controllare il proprio comportamento ricevere o produrre messaggi verbali o non verbali messaggi nel linguaggio dei segni messaggi scritti conversare: aprire, mantenere, terminare una conversazione


1. 2. 1. 2. 3. 4. 5. 1. 2. 3. 4.

interazione e relazioni personali

mobilità

cura della propria persona

interazioni personali semplici e complesse con estranei, con la famiglia e gli amici mantenere e cambiare una posizione spostare oggetti uso fine della mano camminare, spostarsi usare mezzi di trasporto lavarsi vestirsi mangiare, bere badare alla propria sicurezza

5. Competenze scolastiche: In questo ambito si sono introdotte le differenze maggiori rispetto al modello originale ICF, nel quale si parla di partecipazione sociale nei vari ambiti e nei vari ruoli di vita sociale, ciò per dare maggiore rilievo al ruolo partecipativo scolastico, al ruolo cioè di alunno che deve apprendere le competenze previste dal curricolo. Gli insegnanti valuteranno se l’alunno evidenzia difficoltà nel rivestire il ruolo di alunno e seguire il curricolo e le attività della classe, difficoltà di seguire le occasioni di partecipazione sociale della classe. In particolare, dovranno essere esaminate le competenze nell’area linguistica, logicomatematica, antropologica e sociale, nell’area motoria, nelle lingue straniere e comunque in ogni ambito disciplinare previsto dal curricolo di ogni livello di scolarità. Va precisato, però, che l’analisi di questa possibile fonte di Bisogno Educativo Speciale non va limitata al deficit di competenze scolastiche, ma va estesa anche a deficit o impedimenti in altre partecipazioni sociali in ruoli diversi extrascolastici, familiari e di tempo libero, ecc. Schematizzando: Ambiti

Azioni 1. 2. 3. 1. 2. 3. 4. 1. 2. 3. 1. 2. 3. 4.

istruzione

coinvolgimento nel gioco

vita nella comunità

ricreazione e tempo libero

informale prescolastica scolastica gioco solitario gioco da spettatori gioco parallelo gioco cooperativo condiviso associazioni cerimonie vita di comunità informale sport arte e cultura hobby socializzazione informale

6. Contesto ambientale: (barriere architettoniche, pregiudizi, famiglia problematica, contesti sociali devianti, difficoltà socio economiche, ambienti deprivati/devianti, scarsità di servizi, pregiudizi e ostilità culturali). Gli insegnanti si chiederanno se l’alunno ha un contesto ambientale problematico, ad esempio a livello familiare o di relazioni extrafamiliari, come ad esempio nel gruppo dei pari, se incontra difficoltà nel fattore contestuale extrascolastico delle opportunità per il tempo libero, oppure nella cultura dell’ambiente circostante oppure a livello economico, nel livello logistico, come ad esempio il sistema dei trasporti, degli ausili, ecc. 83


7. Contesto personale: (problemi emozionali, bassa autostima, scarsa motivazione, stili attributivi distorti, problemi di comportamento, difficoltà nell’identità e nel progetto di sé). Ci si chiederà se l’alunno presenta qualche problema nei fattori contestuali di tipo psicologico, affettivo, relazionale e comportamentale che mediano lo sviluppo e l’apprendimento, in particolare la motivazione, l’autostima, le emozioni, l’autoefficacia e i comportamenti problematici. In uno o più di questi ambiti si può generare un BES specifico che poi interagirà con gli altri ambiti, producendo la situazione globale e complessa di questo alunno. Ovviamente, il peso dei singoli ambiti variano da alunno ad alunno anche all’interno di una stessa condizione biologica originaria o contestualmente ambientale. Il modello ICF è proprio utile per la lettura dei BES in un’ottica di salute globale per una comprensione qualitativa degli <ambiti> di difficoltà di un alunno e una definizione dei corrispondenti <ambiti> di risorse. Ogni voce prevista dalla griglia di screening andrà valutata con una scala da 0 a 4, dove il valore 0 indica che l’alunno non presenta alcun problema mentre il valore 4 indica una situazione compromessa al massimo grado, a livello di estrema gravità. I tre valori intermedi indicano un lieve, medio e grave bisogno di risposte individualizzate e inclusive. Gli alunni che non presentano BES avranno il punteggio zero in tutte le voci, gli alunni con BES avranno un profilo vario con valori positivi in una o più voci.

Il primo passo è l’identificazione precoce e in tempo utile degli alunni con BES al fine di definire le risorse aggiuntive di inclusione e di individualizzazione se non di tutti gli alunni almeno della maggior parte. attraverso lo screening, tanto il Consiglio di classe, quanto il D.S. sono consapevoli, con giusto anticipo, dell’identificazione precisa dei vari alunni con BES e di ognuno di essi, il profilo individuale della composizione del suo specifico Bisogno Educativo Speciale. Il secondo passo è la programmazione delle risorse necessarie per avviare un’efficace politica inclusiva. Il terzo passo (in termini di “prodotto atteso” da questo screening) è la definizione del <peso> in termini di BES presentato dalle singole classi in modo da poterle confrontare tra loro. Questa operazione è fondamentale per equilibrare la composizione delle classi in modo da non avere classi con un peso eccessivamente elevato o minore in termini di BES. Riepilogando: ICF: Modello Bio-Psico-Sociale ICF-CY: classificazione internazionale del funzionamento; della disabilità e della salute PERCHE’ ICF-CY? Sistema classificatorio sensibile alle caratteristiche: 84


• fisiche, • sociali, • psicologiche Obiettivi di ICF-CY: Descrivere il funzionamento dei bambini e degli adolescenti; tenendo conto dei cambiamenti associati alla crescita e allo sviluppo e di come essi sono diverse da quelle degli adulti ICF organizza le informazioni in due parti

PARTE 1: si occupa del

PARTE 2: si occupa dei Fattori contestuali

Funzionamento e Disabilita’

Ogni parte è composta da 2 componenti

Perché l’ICF a scuola??? 85


• Affinare i processi di integrazione degli alunni con disabilità e, più in generale, degli alunni con Bisogni Educativi Speciali  In cosa l’ICF può affinare i processi di integrazione o Lettura della condizione complessiva della persona o Punti di debolezza ma anche di forza o Lettura del contesto o Fattori ambientali che creano barriere o Piano personalizzato elaborato sulla base del Modello ICF

Come identificare gli alunni con BES?? Attraverso una griglia di screening che contenga i seguenti indicatori:

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

condizioni fisiche strutture corporee funzioni corporee capacità personali competenze scolastiche contesto ambientale contesto personale

Che fare?? Responsabilità pedagogico-didattica rispetto alla delega biomedica: il Consiglio di classe, la scuola nella sua autonomia, nella sua competenza professionale è in grado di valutare un soggetto con BES senza che abbia alle spalle una certificazione, una diagnosi clinica, un qualche documento che indichi un problema. A questo punto, la norma dice che il Consiglio di classe, anche in assenza di documentazione su ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche esprime e valuta la difficoltà. Cosa significa “ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche”? Fondate su due questioni:

1. punto: fondamento antropologico: bisogna fondarla bene dal punto di vista pedagogico di persona condivisa. Qui l’ICF è lo strumento che il Consiglio di classe deve utilizzare in quanto ci dà un’idea di funzionamento umano (come su illustrato) per dire che quell’alunno ha un problema perché qualche elemento del suo funzionamento che sia il corpo, che siano le sue attività personali, che sia il contesto personale, ambientale, la sua partecipazione ovvero l’intreccio di quegli elementi dà un problema. In definitiva, fondamento antropologico cioè un’idea di persona che dei campi che interagiscono tra loro. 2. punto: fondamento sul concetto di problematicità: quando diventa problematico? Non quando dà fastidio al docente ma quando al soggetto, all’alunno stesso crea un problema. Qui il concetto di problematicità resta legato ai tre criteri su citati ovvero: il danno, l’ostacolo, lo stigma sociale. Il Consiglio di classe individua preventivamente gli alunni con BES nelle tre grandi sotto-categorie:

• disabilità; • disturbi evolutivi specifici (DSA e/o i deficit del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività ADH) • svantaggio socio-economico, linguistico, culturale (altre tipologie di deficit o disturbo, non altrimenti certificate)

86


• Individuati gli alunni con BES, si porrà la domanda: Il/i problema/i rilevato/i può/possono essere affrontato/i e almeno in parte risolto/i dalla scuola? Bisogna intervenire solo su quei problemi dei quali possiamo riconoscere le cause che possono essere affrontate sul piano educativo e didattico e solo (almeno in parte) sugli effetti di cause esterne alla scuola e che è compito di altri cercare e risolvere • Elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con BES, attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate, ovvero attivare un progetto temporaneo e reversibile attraverso: • percorso di conoscenza delle difficoltà del funzionamento attraverso intervista all’alunno e alla famiglia • attivazione di risorse: compagni di classe, collaboratori scolastici, famiglie, amici (risorse informali), psicologo, neuropsichiatra, assistente sociale, assistente educatore, mediatore linguistico (risorse formali) • individualizzazione dell’intervento ed educazione speciale • inclusione 1. STEP Sezione di partenza rilevata

Alunno

Motivata e costruttiva

Attiva

Adeguata

Selettiva

Inadeguata

Saltuaria/scarsa

Costante e perseverante

Costante

Adeguato

Superficiale

Parziale

Scarso/inesistente

Completa

Soddisfacente

Essenziale

Inadeguata

Problematica

Corretto

Adeguato

Non sempre corretto

Problematico

comportamento

Corretto e corretto responsabile

Documentazione significativa

Segnalazioni da operatori dei servizi sociali

Segnalazioni da parte della famiglia

Informazioni particolari

Partecipazione alla vita scolastica

impegno/motivazione

socializzazione

Valutazione delle abilità trasversali

Completa/o

Corretta/o

Adeguata/o

lettura Ascolto/comprensione Produzione scritta Produzione orale/comunicazione

87

Parziale/acquisita/o in parte

Inadeguata/o/non acquisita/o


Osservazione Registrazione/memorizzazione Osservazione e correlazione Ordinamento spaziotemporale Ordinamento Classificazione Seriazione Coordinazione senso-motoria e oculo-manuale Trattamento e manipolazione dei materiali Rielaborazione Analisi e sintesi Metodo di studio

Conoscenze ed abilità disciplinari

Complete

Acquisite

Adeguate

Parzialmente acquisite

Non acquisite

Area linguistica Area tecnico-scientifica Area artistico-musicale Area motoria

• •

2. STEP Il Consiglio di Classe/Team programma gli interventi/attività/laboratori per migliorare/recuperare le carenze e i problemi individuati come bisogni educativi speciali. Ogni docente si impegna per quanto riguarda la sua area disciplinare e per quanto riguarda gli obiettivi trasversali ad “attivare” quanto programmato e nei tempi previsti.

Uno sfondo rilevante è quello delle azioni didattiche e delle strategie rivolte intenzionalmente allo sviluppo e all’apprendimento.In questo sfondo, le persone (docenti, educatori, genitori e tutte le varie figure significative) cercano di facilitare lo sviluppo di competenze, per cui bisogna cercare di costruire una solida struttura concettuale e metodologica che interconnetta e metta in relazione i diversi piani di azione. Nell’agire educativo – didattico quotidiano, qualunque siano gli obiettivi da conseguire, bisogna muoversi sui seguenti quattro piani che si interconnettono e si influenzano a vicenda:

1. 2. 3. 4.

relazione con l’alunno dimensione affettiva (delle emozioni, degli stati d’animo e dei sentimenti) dimensione didattica organizzata in concrete attività orientate da una metodologia gestione “microscopica”, molecolare delle dinamiche di comunicazione e mediazione didattica rispetto all’apprendimento di obiettivi specifici (processi di mediazione nella micro dinamica di insegnamento/apprendimento) 88


Cosa deve contenere il PDP? analisi della situazione dell’alunno

L’analisi della situazione dell’alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l’allievo presenta ed anche i suoi punti di forza.

livello degli apprendimenti

obiettivi e contenuti d’apprendimento per ciascun alunno

Nelle diverse discipline o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento, che devono essere rilevati con le modalità più idonee a valorizzare le effettive competenze dell’allievo superando le sue specifiche difficoltà

Per ciascuna disciplina o ambito di studio vanno individuate le abilità e le conoscenze fondamentali che l’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi ma al contempo assicurando un volume di lavoro compatibile con le specifiche modalità di funzionamento di un allievo con BES

METODOLOGIE – MISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE

Per ciascuna disciplina o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte ad assicurare l’apprendimento dell’allievo in relazione alle sue specifiche condizioni. Per ciascuna disciplina o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento

valutazione Andranno specificate le modalità attraverso le quali si intende valutare i livelli di apprendimento nelle diverse discipline o ambiti di studio. Dovrà essere ad esempio esplicitamente esclusa la valutazione della correttezza ortografica e sintattica per gli allievi disgrafici o disortografici

89


obiettivi minimi ed esami

assegnazione dei compiti a casa e rapporti con la famiglia

Per ogni disciplina andranno pertanto individuate le modalità che consentano di appurare l’effettivo livello di apprendimento Gli obiettivi minimi che questi alunni devono raggiungere in ogni materia sono identici a quelli dei compagni, così come stabilito nelle programmazioni disciplinari curricolari. Le indicazioni per questi alunni sono relative all’adozione di strumenti compensativi e dispensativi, di modalità differenti di verifica e valutazione, che afferiscono ai modi, ma non alla sostanza. In ogni caso le prove scritte e orali devono essere uguali a quelle dei compagni e non differenziate (semplificate o equipollenti).

Nella programmazione personalizzata dovranno essere indicate le modalità di accordo tra i vari docenti e con la famiglia in ordine all’assegnazione dei compiti a casa: • come vengono assegnati (con fotocopie, con nastri registrati, ...); • in quale quantità vengono assegnati (tenere conto che i ragazzi con BES sono lenti e fanno molta più fatica degli altri, quindi occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento); • con quali scadenze vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi; • con quali modalità possono essere realizzati, se quelle consuete risultano impossibili o difficoltose.

Firma del PDP e legge sulla privacy

Alla stesura del PDP deve far seguito il contatto con la famiglia, alla quale sarà proposta la firma del documento. Con l’apposizione della firma la famiglia deve essere consapevole che autorizza il Consiglio di Classe ad utilizzare tutti gli strumenti indicati per il raggiungimento del successo scolastico dell’alunno e che si impegna a procurarglieli e farglieli usare.

Quanto su espresso ed esplicitato trova forza nel fatto che: la Direttiva 27/12/2013 e la C.M. del 08/03/2013 estendono a tutti gli alunni con BES quanto disposto dalla Legge 170/2010 per gli alunni DSA:

• adattamenti metodologici e didattici, strumenti compensativi e misure dispensative • redazione del piano didattico personalizzato. 90


Inoltre, sono rilevanti queste ultime precisazioni: • A seconda della gravità del problema il trattamento differenziato sarà più o meno evidente, ma comunque non occultabile. Questo deve essere chiarito fin dall’inizio. Se la famiglia non vuole che siano rese palesi le difficoltà dello studente o insiste perché non si riveli alla classe la condizione del figlio, lo deve dichiarare ed essere consapevole delle conseguenze. Rifiutando l’adozione delle misure indicate nel PDP per il successo scolastico si assume anche la responsabilità di un suo eventuale insuccesso. • La diagnosi di DSA rientra nei dati sensibili secondo la normativa sulla privacy, quindi, senza l’autorizzazione della famiglia, non si può rendere noto ad altri (compresi i compagni) questa condizione, a meno che non sia lo stesso alunno a farlo.

RIEPILOGANDO Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali: • Piano educativo individualizzato P.E.I. per alunni con certificazione di disabilità • Piano educativo personalizzato P.E.P. ovvero PDP (piano didattico personalizzato) per alunni con certificazione di Disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, discalculia…) • Piano didattico personalizzato per alunni con disturbi specifici non esplicitati nella legge 170/10, ma richiamati dalla circolare 8/13 ( deficit da disturbo dell’attenzione, iperattività, funzionamento cognitivo limite……anche non certificati) (dott.ssa Maria Giovanna Lucchesi) Va tenuto presente che il PDP è uno strumento diverso dal PEI

• PEI previsto dalla L.104/92 per gli alunni con disabilità, consente di predisporre una programmazione individualizzata e/o differenziata • PDP C.M. 4099 del 05/10/2004, C.M. 28/05/2009, C.M.4089 del 15/06/2010, L. 170 del 08/10/2010, D.M.5669 del 12/07/2011 consente di diversificare le metodologie, i tempi e gli ausili didattici per l’attuazione della progettazione curricolare prevista per la classe di appartenenza, modalità didattiche personalizzate con attività di recupero individualizzate. Non sempre si tratta di alunni certificati • Si tratta di alunni con difficoltà per i quali dobbiamo realizzare un piano didattico personalizzato al fine di garantire anche a loro il successo formativo. • il modello ICF (international classification of functioning, disability and health) dà indicazioni in tal senso. • tali alunni possono avere difficoltà specifiche in ambiti diversi da quello relativo alla salute o alla fisicità •

Tutti i docenti hanno il dovere della presa in carico collegiale dei BES anche “ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi” (circ. 8/13)

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PDP: Il Consiglo di Classe/team in relazione ai bisogni educativi e alla situazione di partenza dell’alunno programma i seguenti interventi didattici ed educativi Partecipazione alla vita scolastica Organizzazione di lavoro di gruppo Coinvolgimento dell’alunno nella fase dell’organizzazione del lavoro Schematizzare il percorso di ricerca/strutturare il percorso per obiettivi raggiungibili Creare occasioni di interazione verbale/non verbale Organizzare forme di tutoraggio Organizzazione dello spazio classe Impegno/motivazione Controllo dell’uso corretto e costante del diario Gratificare i progressi a scopo di rinforzo Far verbalizzare le difficoltà incontrate nel rispettare tempi e modalità di esecuzione Socializzazione: attivazione di……………………………. Lavoro di gruppo Laboratori teatro Incarichi di responsabilità verso compagni più deboli/in difficoltà Comportamento Conoscenza e comprensione guidata del regolamento di disciplina Stesura di un contratto relativo a comportamenti-obiettivo Incarichi di responsabilità verso compagni più deboli/in difficoltà

Abilità trasversali Lettura Semplificazione dei contenuti Esercizi sull’uso del vocabolario Esercitazioni guidate con schemi e suggerimenti Schede di comprensione strutturate Discussione guidata sul testo Scelta di testi motivanti nel contenuto e negli obiettivi …………………………………………….. ………………………………………… ……………………………………….. Ascolto e/o Comprensione: Scelta di testi motivanti nel contenuto e negli obiettivi Discussione guidata sul testo ascoltato Far verbalizzare le difficoltà incontrate nell’ascolto Esercizi strutturati/schede di comprensione Esercizi per comprendere le istruzioni di lavoro/consegne Esercitazioni guidate con schemi e suggerimenti Produzione scritta: Contenuto: esercitazione guidata con schemi e suggerimenti Esercizi di ortografia/grammatica/ lessico Predisposizione di scaletta per la stesura di testi diversi Invito a tenere un diario personale Produzione orale/ comunicazione: Arricchimento del “vocabolario personale” tramite esercizi sul lessico Discussione guidata con rispetto dei tempi d’intervento Frequenti verbalizzazioni di esperienze del vissuto personale Uso di facilitatori per esposizione dei contenuti (parole chiave, immagini..) Capacità di osservare Lettura di immagini attraverso esercizi guidati Proiezione di video e successivo lavoro con schede individualizzate Lavoro personale e di gruppo (osservazione e descrizione di oggetti)

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Alunno

verifica/valutazione

Alunno

verifica/valutazione


Capacità operativo/creative: Laboratorio di………………………………………………. Assegnazione di lavori particolari (per facilitare le sue potenzialità creative) Lavori di gruppo ·Attività strutturate per apprendere una semplice procedura progettuale Uso del computer Inserimento in attività di:……………………………

Conoscenze ed abilità disciplinari Area linguistica ·Schede individualizzate………………………… Esercizi e verifiche graduati…………………… Semplificazione dei contenuti proposti…………. Frequenti ritorni sui contenuti affrontati ·Ricerche guidate

Alunno

verifica/valutazione

Alunno

verifica/valutazione

Area tecnico - scientifica Esercitazioni guidate con schemi per……………… Esercizi adattati per il recupero di…………………. Semplificazione dei contenuti di…………………… Laboratorio di informatica Favorire l’apprendimento attraverso l’uso degli strumenti di misura e il disegno Promuovere l’apprendimento attraverso l’esperienza Area artistico musicale ·Esercitazioni guidate con schemi per……………….. Esecuzione di semplici performance/ lavori legati all’esperienza personale Laboratorio di……………………………… Attività di…………………………………… Area motoria: Attività ludico-sportive motivanti Rispetto delle consegne e delle regole di gioco Esercizi personalizzati per migliorare la coordinazione motoria Giochi di squadra Partecipazione a……………………… Interventi di tipo trasversale: Coinvolgimento in momenti e attività interdisciplinari (progetti pluridisciplinari) Sviluppo della predisposizione a/di…………………… Ricerche guidate Uso del computer /internet Esercizi di “problematizzazione” e conseguente ricerca di soluzioni Metodo di studio/autonomia Guidare l’alunno a organizzare i tempi dedicati allo studio Fornire scalette per raggruppare i concetti in schemi grafici Migliorare la motivazione attraverso frequenti gratificazioni Esercizi strutturati e condivisi con l’alunno Esercizi per comprendere le istruzioni di lavoro/consegne Far verbalizzarle difficoltà incontrate nello svolgimento dei compiti assegnati

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ALTRI TIPI DI INTERVENTO TRAMITE OPERATORI ESTERNI /FAMIGLIA:

STRUMENTI COMPENSATIVI

Legenda: ·*A = attivato A + = obiettivo raggiunto A- + = obiettivo parzialmente raggiunto A- = obiettivo non ancora raggiunto

5. STEP • •

Il Consiglio di classe/team verifica e valuta l’efficacia degli interventi programmati e di conseguenza prosegue o modifica e/o amplia la tipologia di interventi. La verifica andrà effettuata almeno ogni 2 mesi. 6. STEP

• Al termine di ogni quadrimestre il GLI incontrerà i coordinatori/docenti delle classi con alunni con BES (anche quelli che non fanno parte del gruppo) per una verifica e valutazione su quanto fatto e sui risultati degli interventi relativi agli alunni con disabilità/ con DSA/ con altri bisogni speciali.

Coinvolgimento forte dell’istituzione scolastica: “GLI” (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) Il GLI è il cuore, il motore di tutto il progetto di inclusività. Organo nuovo che va costituito bene e senza fretta perché è l’organo strategico e centrale di tutta l’operazione ed ha compiti assolutamente impegnativi. Costituzione del GLI Il GLI è un gruppo allargato che non comprenderà solo i docenti di sostegno, ma anche funzioni strumentali, docenti disciplinari, assistenti educativi – culturali- sociali, psicologo dell’Istituto (se presente).. Si propone di:

• consentire il pieno diritto all’istruzione e formazione di tale tipologia di studenti garantendone l’integrazione e l’inclusione • definire pratiche condivise “alleanza educativa” tra tutto il personale della scuola per favorire una responsabilità condivisa e collettiva per avere una vera inclusione scolastica 94


• facilitare l’ingresso a scuola e sostenere gli alunni nella fase di adattamento al nuovo ambiente • promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e collaborazione tra scuola ed Enti territoriali. Compito del GLI

• • • •

Predisporre un piano di intervento per gli alunni con disabilità Predisporre un piano di intervento per gli alunni con DSA Predisporre un piano di intervento per gli alunni con DDAI (disturbi di attenzione e iperattività – inglese ADHD) Coordinarsi con i vari consigli di classe/team per stendere un piano di intervento per gli alunni con BES non certificati o certificabili.

Nello specifico:

a) trattamento di tutte le questioni relative a tutti gli alunni con BES certificati e non b) raccolta e rilevazione dei bisogni educativi di tutti i consigli di classe e tenuta attenta della documentazione delle varie progettazioni c) focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/ metodologia di gestione delle classi d) rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola cioè deve in atto procedure di autovalutazione sul tema dell’inclusività e) raccolta delle proposte di tutti i consigli di classe, dei vari gruppi di lavoro operativi f) programmazione dell’utilizzo funzionale delle risorse presenti nella scuola (laboratori, strumenti, risorse umane..) per la realizzazione di un progetto condiviso con i docenti e le famiglie, servizio socio sanitari g) elaborazione del piano annuale dell’inclusività (PAI) che andrà all’Ufficio Scolastico Provinciale per avere la negoziazione delle risorse aggiuntive per l’anno successivo. Ruolo e compiti del docente referente per gli alunni con BES Il docente referente favorisce la relazione con la famiglia e con gli eventuali operatori sociosanitari e assistenziali. Cura in particolare:

a) la stesura del PDP concordato tra docenti, famiglia ed eventuali altri operatori b) le relazioni ed il coordinamento del Consiglio di classe con la famiglia per quanto riguarda la comunicazione del PDP, dei risultati, della valutazione promuovendo coinvolgimento e collaborazione c) l’adozione delle misure è collegiale. Il docente referente è garante di quanto concordato nel PDP ed aggiorna il Consiglio di classe sul percorso dello studente. Indicazioni operative

• • • •

cadenza delle riunioni del GLI orari di svolgimento delle riunioni utilizzo del FIS per incentivare economicamente i partecipanti stipula di accordi con soggetti esterni

PIANO ANNUALE per L’INCLUSIVITA’ Il PAI (piano annuale per l’inclusività) predisposto dal GLI e approvato dal Collegio dei docenti non deve essere un adempimento burocratico ma uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e trasversalità dei percorsi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Le difficoltà di apprendimento in età evolutiva sono divisibili in: 95


 disturbi non specifici dell’apprendimento (DNSA)  disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) I DNSA si riferiscono ad una disabilità ad acquisire nuove conoscenze e competenze non limitate ad uno o più settori specifici delle competenze scolastiche ma estesa a tutta l’esperienza scolastica sottesa da varie cause. I DSA riferiscono ad una specifica difficoltà nell’imparare a leggere, a scrivere, fare di conto senza che altri settori dello sviluppo siano compromessi. Per i DNSA si individuano tre ordini di elementi casuali:

1. Biologico  disturbi neurologici (paralisi cerebrali infantili, epilessia)  deficit sensoriali (visivi, uditivi)  malattie croniche invalidanti (insufficienza renale cronica, malattie oncologiche, anomalie cromosomiche, fragilità, lesioni…) 2. Psicopatologico • ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo • deficit dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD o DDAI) • psicosi • depressione • disturbi d’ansia • disturbi della personalità 3. Socio-pedagogico a) carenze di stimoli educativi e culturali della famiglia e dell’ambiente di appartenenza Dette carenze si manifestano con “scarse capacità di…” ed afferiscono agli ambiti e azioni qui di seguito riportati: Contestuali ed ambientali (barriere architettoniche, pregiudizi, famiglia problematica, contesti sociali devianti, difficoltà socio economiche, ambienti deprivati/devianti, scarsità di servizi, pregiudizi e ostilità culturali) Contestuali personali (problemi emozionali, bassa autostima, scarsa motivazione, stili attributivi distorti, problemi di comportamento, difficoltà nell’identità e nel progetto di sé) In uno o più di questi ambiti si può generare un BES specifico che poi interagirà con gli altri ambiti producendola situazione globale e complessa di questo alunno. ovviamente, il peso dei singoli ambiti varierà da alunno ad alunno anche all’interno di una stessa condizione biologica originaria o contestualmente ambientale. Per i DSA possono concorrere alcune componenti causali: a) fattori genetici: disturbo della migrazione dei neuroni, ectopia delle circonvoluzioni cerebrali b) fattori acquisiti: una sofferenza cerebrale precoce rallenta la velocità di maturazione, ne può conseguire un rallentamento dei processi di apprendimento e dello sviluppo delle abilità di lettura: • • • • •

neonati pretermine di basso peso neonati a termine con asfissia trauma cranico arresto cardiorespiratorio focolaio epilettico 96


c) fattori biologici costituzionali: ectopie corticali dell’emisfero sinistro. Neuroimmagini (PET e RM funzionali) dimostrano alterazioni funzionali in specifiche aree corticali: • alterazioni funzionali in aree corticali sx che processano il linguaggio verbale • ipoattivazione delle aree occipito – temporale sx deficit del sistema di elaborazione visiva. Criteri sui quali si basa una diagnosi di DSA:

1. 2. 3. 4. 5.

compromissione dell’abilità specifica intelligenza nella norma assenza di disturbi psichiatrici importanti assenza di disturbi sensoriali assenza di disturbi neurologici Referente area BES Prof.ssa Losacco

Viaggio di istruzione a Firenze a. s. 2013-14

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DISLESSIA La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) e non è causata da un deficit di intelligenza, né da problemi ambientali o psicologici , né da deficit sensoriali o neurologici. Tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica. E’ compito della scuola includere gli alunni con DSA e metterli in condizione di sviluppare le proprie potenzialità attraverso l’utilizzo di misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento- apprendimento. La Legge170 del 2010 ha definitivamente stabilito che una diagnosi specialistica di DSA implica la conseguente obbligatoria predisposizione da parte della scuola di strumenti dispensativi e compensativi e di percorsi personalizzati per andare incontro alle esigenze degli alunni che hanno diritto a tempi più lunghi e all’eventuale utilizzo di mezzi informatici per potersi cimentare con le attività proposte. Il disturbo di apprendimento non implica l’ assegnazione dell’ insegnante di sostegno, per cui è compito del referente della scuola e del Consiglio di classe redigere il Piano Didattico Personalizzato ( PDP) , una sorta di portfolio del percorso dell’ alunno che evidenzi l’ uso dei vari strumenti , delle diverse misure adottate e degli obiettivi da perseguire nelle diverse discipline di studio , anche in vista della valutazione finale del percorso stesso.

Il docente deve sempre osservare l’ alunno per sostenerlo nel suo processo formativo attraverso una didattica personalizzata/ individualizzata.

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Il docente deve individuare i punti di forza e di debolezza dell’ alunno con DSA.

Sulla base dell’ abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia ( lettura), disgrafia e disortografia ( scrittura), discalculia ( calcolo)e disgrafia( grafia) . La diagnosi deve essere certificata da uno specialista e 99


deve essere consegnata alla scuola che predispone attività didattiche individualizzate, strumenti compensativi, misure dispensative e forme di verifica e valutazione personalizzate. Nella nostra scuola i PDP vengono regolarmente redatti nel corso del primo Consiglio di Classe e vengono condivisi con la famiglia. La modulistica adottata è quella fornita dall’ AID ( Associazione Italiana Dislessia). Il dislessico ,nella lettura di testi a lui proposti, presenta le seguenti difficoltà:

E’ di fondamentale importanza il ruolo dell’ insegnante che deve favorire le attività in piccoli gruppi, privilegiando l’apprendimento esperienziale e laboratoriale per consolidare l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione. Il docente deve, pertanto, provvedere alla semplificazione di testi per adattarli alle esigenze dell’alunno come di seguito schematizzato:

L’alunno dislessico ha le seguenti difficoltà nella scrittura di testi:

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Il docente nella valutazione delle prove scritte deve:

Negli esercizi di grammatica, inoltre, il docente deve:

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Incontro con Lia Levi autrice del libro “ Una bambina e basta �

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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Un altro tipo di integrazione riguarda gli alunni stranieri, il cui inserimento è garantito

dalla

legge

40

del

6/3/'98

sull'immigrazione straniera in Italia. Nell'art. 36 si ribadisce con forza l'obbligo dell'inserimento scolastico dei figli degli immigrati e richiede alla scuola l'applicazione dei diritti civili e di cittadinanza per coloro che vengono spesso da lontano. Di fronte alla varietà di vita e di storia che caratterizzano questi bambini e ai differenti bisogni didattici e linguistici, per offrire risposte efficaci, si cercano le modalità e le procedure per: •

progetti di accoglienza particolarmente mirati

attività ed interventi specifici per favorire la conoscenza della lingua italiana

momenti socializzanti per conoscere e valorizzare le diverse culture.

Gli interventi didattici puntano non solo alla valorizzazione della cultura di appartenenza ma soprattutto alla scoperta della persona come risorsa e come soggetto coinvolto in un progetto comune di sviluppo futuro. Essi prevedono: •

la raccolta di documenti, informazioni biografiche e scolastiche sui saperi già acquisiti, per individuare i punti di forza e gli eventuali bisogni;

l’inserimento in classe, prestando attenzione alle interazioni fra i gruppi per prevenire forme di esclusione e di distanza e favorire lo stabilirsi di relazioni di reciprocità;

l'insegnamento della lingua Italiana come L2 (seconda lingua) con un intervento tempestivo e mirato per evitare che la condizione di non conoscenza finisca per diventare un motivo di insuccesso, sotto forma di ritardo scolastico accumulato. 103


Successivamente si presenta l'urgenza di far apprendere l'italiano per lo studio attraverso: •

momenti di supporto individualizzato rivolto ad un piccolo gruppo

modalità di facilitazione dell'apprendimento delle discipline

interventi di consolidamento linguistico

semplificazione delle consegne

uso di linguaggi non verbali

sottolineatura dei concetti base e semplificazione dei testi

valorizzazione dei saperi precedenti e confronti con i saperi della società di approdo.

Anche nella nostra scuola aumenta progressivamente la presenza di immigrati provenienti per lo più da paesi dell’area comunitaria o dell’Europa dell’Est ( albanesi, rumeni, georgiani), ma anche dai paesi nordafricani (Tunisia) e dalla Repubblica Popolare Cinese. A questi bambini si vanno ad aggiungere quelli provenienti dagli Stati Uniti d’America, figli di genitori emigrati di ritorno che da sempre sono presenti nelle nostre classi con le loro difficoltà linguistiche. Per far fronte a queste necessità la nostra scuola ha chiesto e ottenuto il finanziamento per due progetti ex articolo 9 C.C.N.L.: “Ricette di inclusione” e “ La scuola che ci piace” che vanno ad aggiungersi a quelli già ottenuti lo scorso anno scolastico ma espletati nei primi mesi dell’anno scolastico in corso: “ Couscous al ragout” e “ Io non rischio, riesco”, destinati agli alunni stranieri e, più in generale a tutti quelli a rischio dispersione. Anche per l’anno scolastico in corso, inoltre, si è cercata la collaborazione con il centro CRIT di riferimento che per la nostra scuola, è quello di Monopoli, con la richiesta di 40 ore per attività di mediazione linguistico- culturale ad opera di personale qualificato, da assolvere in orario curricolare, per accogliere gli alunni di recentissima immigrazione o anche in orario extracurricolare per curare le relazioni scuola- famiglia.

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Protocollo di Accoglienza e Integrazione degli alunni stranieri PREMESSA Il protocollo di accoglienza e integrazione del nostro Istituto Comprensivo si colloca nel panorama di ricca produzione e ricerca istituzionale e culturale sulla questione integrazione dei bambini stranieri nella Scuola italiana. “La presenza di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da tempo le caratteristiche di un fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienze di innovazione. Tenuto conto della rilevanza di tale fenomeno, e ai fini di una proficua integrazione dei minori interessati, dovrà essere posta particolare attenzione a tutta la complessa problematica che caratterizza l’iscrizione e la scolarizzazione di tali alunni.” Il Rapporto Eurydice del 2007\2008, “Integrazione scolastica dei bambini immigrati in Europa” offre un’ ulteriore conferma a quella che da anni è una certezza per chi ha a che fare con il mondo dell’istruzione: non si può parlare di istruzione senza porsi la questione della integrazione bambini stranieri. I dati parlano chiaro, e tutt’ora il fenomeno dell’immigrazione è in costante crescita in tutta Europa. La Commissione Europea ha prodotto negli ultimi due anni riflessioni significative sull’immigrazione e l’integrazione, in particolare due testi sono serviti da linee guida per la nostra riflessione. Il Libro bianco sul dialogo interculturale «Vivere insieme in pari dignità» presenta un approccio politico all’integrazione che può tradursi in forma di raccomandazioni fondamentali e di linee guida. Viene dichiarato che con “ vivere in-sieme in una società diversificata è possibile solo se possiamo vivere in-sieme in pari dignità” e che “ l’apprendimento e l’insegnamento delle competenze interculturali sono essenziali per la cultura democratica e la coesione sociale”. Ecco perché “offrire a tutti un’educazione di qualità, favorendo l’integrazione, permette la partecipazione attiva e l’impegno civico, prevenendo al tempo stesso gli handicap educativi.” Il Libro Verde “Migrazione e mobilità: le sfide e le opportunità per i sistemi d'istruzione europei” è forse il testo che offre i più interessanti spunti di riflessione e operativi in tema di integrazione. “Il presente Libro verde analizza una importante difficoltà che devono affrontare oggi i sistemi di istruzione, una sfida che, anche se non nuova, si è di recente intensificata ed ampliata: la presenza nelle scuole di un gran numero di bambini provenienti da un contesto migratorio che si trovano in una posizione socioeconomica debole. Numerosi figli di migranti soffrono di un handicap scolastico Una delle prime cause delle difficoltà per gli alunni migranti è spesso l'ambiente socioeconomico sfavorevole dal quale provengono. Ma la situazione socioeconomica non spiega da sola l'handicap scolastico di questi alunni: l'inchiesta PISA mostra infatti che tra i bambini migranti è più alta la probabilità di avere bassi risultati scolastici rispetto ad altri bambini provenienti da contesti socioeconomici simili 105


e che ciò avviene in alcuni paesi più che in altri. Tutti gli Stati membri considerano l'acquisizione della lingua del paese ospitante un elemento fondamentale dell'integrazione e tutti hanno adottato misure specifiche in merito” “Oltre all'accento posto sulla lingua del paese ospitante, è stato favorito anche l'apprendimento della lingua d'origine (…)una serie di dati indica che il rafforzamento della lingua d'origine può avere un impatto positivo sui risultati scolastici”. “Un'ottima conoscenza della lingua d'origine è importante per il capitale culturale e l'autostima dei figli di migranti e può costituire un vantaggio decisivo per la loro futura impiegabilità.” COSA È IL PROTOCOLLO Il protocollo d'accoglienza e integrazione degli alunni stranieri è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti e viene inserito nel POF. Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni immigrati, definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo, dei mediatori culturali. Traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l'apprendimento della lingua italiana. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate. FINALITA’ Il protocollo si propone di: • Definire pratiche condivise all'interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni stranieri • Facilitare l'ingresso a scuola di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e • sociale; • Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto, • Favorire un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione; • Costruire un contesto favorevole all'incontro con altre culture e con le " storie" di ogni alunno; • Favorire un rapporto collaborativo con la famiglia • Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale nell'ottica di un sistema formativo integrato. ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO Il protocollo d'accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere: • Amministrativo- burocratico- informativo che riguardano l'iscrizione e l'inserimento a scuola degli alunni stranieri; • Comunicativo- relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell'accoglienza a scuola; • Educativo- didattico che traccia le fasi relative all'assegnazione della classe, insegnamento dell'italiano come seconda lingua; • Sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio. 106


 PRIMA FASE: AMMINISTRATIVO- BUROCRATICO- INFORMATIVO Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria: essa rappresenta il primo approccio dei genitori stranieri con l'istituzione; quindi al fine di garantire un'adeguata cura nell'espletamento di questo incontro di carattere amministrativo e informativo, si ritiene utile dotare la segreteria di moduli bilingue, onde facilitare la raccolta delle informazioni. COMPITI SEGRETERIA • Iscrivere l'alunno utilizzando anche la modulistica eventualmente predisposta • Acquisire l'opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica; • Informare la famiglia sull'organizzazione della scuola, consegnando, se possibile, note informative nella lingua d'origine; • Fornire ai genitori la modulistica bilingue per facilitare la comunicazione con gli insegnanti ( assicurazione, uscite, assenze, discipline, progetti, materiali necessari, presenza del genitore a scuola...); • Controllare se è stato assolto l'obbligo scolastico e indirizzare i genitori verso istituti superiori • Informare i genitori del tempo che intercorrerà tra l'iscrizione e l'effettivo inserimento nella classe ( circa una settimana); • Fissare il primo incontro tra le famiglie e la Commissione Accoglienza; • Avvisare la Commissione Accoglienza interessata. MATERIALI: Moduli d'iscrizione, in versione bilingue Scheda di presentazione dell'Istituto, brochure in versione bilingue redatta dalla commissione in collaborazione con i mediatori interculturali Modulistica varia

 SECONDA FASE: COMUNICATIVO- RELAZIONALE In questa fase è utile che sia individuato un gruppo di accoglienza (Commissione )rappresentativo delle diverse figure scolastiche e dei diversi plessi o livelli di scuola dell'istituto. E' composta da 3 docenti della scuola ed eventualmente dal Dirigente Scolastico, dal personale di segreteria, dai mediatori e/o operatori interculturali. La Commissione si riunisce ogni qualvolta si presenti il caso d’iscrizione di alunni stranieri neo arrivati. Per gli alunni che si iscrivono durante il periodo estivo, l’inserimento effettivo nella classe avverrà, previa convocazione della Commissione di Accoglienza, nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni. COMPITI: Convoca, al primo incontro con la famiglia e l'alunno straniero fissato dalla segreteria , un insegnante del team che presumibilmente accoglierà il nuovo iscritto; Esamina la prima documentazione raccolta dalla segreteria all'atto dell'iscrizione; 107


Effettua un colloquio con la famiglia nel quale raccoglie informazione su: situazione familiare, storia personale e scolastica, situazione linguistica dell'alunno; Effettua un colloquio con l'alunno per la valutazione delle abilità, delle competenze, dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi; fornisce informazioni sull’organizzazione della scuola; fa presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia. Propone l'assegnazione alla classe; deve. stabilisce, sulla scorta degli elementi raccolti durante il colloquio, la classe d’inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica, dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, di un primo accertamento di competenze ed abilità, delle aspettative familiari emerse dal colloquio nonché essere effettuata tenendo conto del numero di alunni per classe, della presenza di altri alunni stranieri e delle problematiche rilevanti nella classe Fornisce le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno l'alunno in classe; Individua con il team docenti percorsi di facilitazione MATERIALI: scheda di rilevazione note sul percorso linguistico dell’alunno traccia di primo colloquio con la famiglia griglia di osservazione delle competenze linguistiche e del comportamento relazionale per gli alunni stranieri. Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo (max. 1 settimana) che permetterà di curare l’inserimento stesso (scambio di informazioni, accordi con il team docente, preparazione della classe, ....). COMPITI DELLA COMMISSIONE predisporre schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di altre abilità promuovere l’attuazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne e spazi adeguati e facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti che fanno alfabetizzazione. favorire e facilitare il rapporto con la famiglia predisporre una segnaletica multilingue sui muri e sulle porte della scuola costituire un Centro di Documentazione d’ Istituto sull’ Intercultura, con materiale didattico e informativo specifico, consultabile dai docenti stabilire contatti con Enti Locali, servizi, associazioni di volontariato, altre Istituzioni Scolastiche per fare proposte, progetti e corsi di formazione CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE I dati raccolti nelle fasi precedenti permettono di assumere decisioni in merito alla classe di inserimento e secondo le indicazioni del DRP 31/08/’99 n°394. “ I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che venga deliberata l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:

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a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica; b) dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno; c) del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza; d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno”. e)E’ auspicabile che ogni classe non abbia più di 5 alunni stranieri e che vengano eventualmente raggruppati a parità di età per etnie f)L'iscrizione del minore alla scuola dell'obbligo può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico; Si rileva la necessità di avere la consulenza di un mediatore culturale che possa fornire informazioni sui sistemi scolastici dei paesi di provenienza, sulla tipologia dei loro curricoli, sulla durata e sul calendario scolastico

 TERZA FASE: EDUCATIVO- DIDATTICA In questa fase la Commissione Accoglienza dopo aver valutato il nuovo alunno: · Individua i più opportuni percorsi facilitati di inserimento( necessità di corsi integrativi in alcune materie, inserimento in laboratori di lingua italiana, ecc.) · Presenta la proposta dell'attività da svolgere al Collegio dei Docenti e coinvolge il consiglio di classe o di interclasse allo svolgimento dell'attività programmata. · Insieme agli insegnanti che accoglieranno l'alunno in classe individuerà, sulla base delle risorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione da attivare a livello didattico (rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento, uso di materiale visivi, musicali, grafici per contestualizzare la lezione, modalità do semplificazione linguistica, modalità di adattamento dei programmi curriculari, istituzione di laboratori intensivi di lingua italiana) e percorsi di facilitazione relazionale ( es, utilizzo di materiali nelle diverse lingue). ACCOGLIENZA L'accoglienza non può essere una fase definita nel tempo, ma dovrebbe corrispondere ad una modalità di lavoro atta ad instaurare e mantenere nel plesso un clima accettabile e motivante per tutti i protagonisti dell'azione educativa ( genitori, alunni, docenti, collaboratori scolastici). La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale a tutte le discipline e l’alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante. Sarà compito dell'insegnanti preparare l'accoglienza predisponendo attività mirate a : · Sensibilizzare la classe all'accoglienza del nuovo compagno e favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe: - informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa - dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza - preparando un’aula visibilmente multiculturale (cartelli di benvenuto nella lingua d’origine, carta geografica con segnato il Paese di provenienza …) - individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor (compagno di viaggio) dell’alunno straniero 109


Favorire la conoscenza degli spazi della scuola · Favorire la conoscenza dei tempi e dei ritmi della scuola · Facilitare la comprensione dell'organizzazione delle attività · Rilevare i bisogni specifici di apprendimento · Individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione · Programmare il lavoro con gli insegnanti che seguono l’alunno straniero · Informare l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola · Valorizzare la cultura altra · Mantenere i contatti con la Commissione di Accoglienza ·

L’INSERIMENTO NELLA CLASSE / SEZIONE Nella prima fase dell’inserimento scolastico, l’insegnamento della lingua italiana come seconda lingua deve tendere soprattutto a: 1. fornire al bambino straniero gli strumenti linguistici che gli possono permettere di partecipare ad alcune attività comuni della classe; 2. sviluppare l’italiano utile sia alla scolarizzazione che alla socializzazione in generale. Sarebbe opportuno che ci fosse un insegnante facilitatore. Il bambino, nella prima fase di accoglienza è inserito nella classe, impara a comunicare con compagni e insegnanti. Apprende il lessico e i modi per la conversazione: richiamare l’attenzione, chiedere, denominare oggetti, azioni, rispondere a richieste e a comandi, esprimere i propri vissuti. La lingua presentata è legata al contesto, ai campi di attività comunicativa del quotidiano. I tempi proposti tengono conto degli interessi e dei bisogni del bambino straniero perché trovi nella scuola un ambiente nel quale stare bene. Gli argomenti che si presenteranno potranno essere affrontati secondo la seguente impostazione: presentazione del lessico di base relativo al tema proposto (utilizzando anche oggetti, foto, immagini,disegni, CD rom,situazioni utili alla contestualizzazione); - memorizzazione del lessico e riutilizzo anche in contesti diversi; - introduzione del nuovo vocabolario in strutture semplici e via via più complesse; - esercizi di riconoscimento, discriminazione; - espressione orale e scritta ( risposta a semplici domande, produzione di frasi di brevi testi) con riutilizzo del lessico e delle strutture presentati. I temi iniziali riguarderanno il bambino, la sua storia, le caratteristiche principali dell’identità e del suo ambiente di vita quotidiana. Suggerimenti metodologici Le attività dovranno essere svolte piccolo gruppo dei pari per favorire la socializzazione e sostenere l’approccio linguistico(gioco, attività ludica e di laboratorio, “tutoraggio”). Nel primo anno di attività dell’alunno straniero neo arrivato sarà all’apprendimento, al consolidamento della lingua italiana, cui dovranno essere destinati tempo e risorse 110


umane, attraverso l’impostazione di un progetto specifico (laboratorio di italiano L2 valorizzando possibilmente anche la lingua e la cultura d’origine). Per quanto riguarda le materie di studio è utile precisare che il comma 4 dell’art. 45 del D.P.R. 394/ 1999, che qui si riporta, recita: “Il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l’apprendimento della lingua italiana utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti,anche nell’ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa. “Il Collegio docenti delega i Consigli di classe interessati a individuare possibili forme di “adattamento dei programmi di insegnamento; possibili forme già sperimentate da Consigli di classe di altre scuole primarie di secondo grado, possono essere: · la temporanea esclusione dal curriculum di quelle discipline che presuppongono una specifica competenza linguistica, sostituendole con attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico. · la riduzione degli obiettivi e dei contenuti di alcune discipline, in modo da favorire il raggiungimento di obiettivi minimi disciplinari. · la sostituzione di parti di programma con altre più consone alla formazione dell’alunno L’italiano come seconda lingua La scuola attiverà laboratori di italiano L2 articolandoli nei livelli previsti dal Portfolio europeo, tuttavia le classi di italiano L2 potranno prevedere accorpamenti di livelli simili (esempio: A1+A2 o B1+B2). I LIVELLI LIVELLO 1 (cfr Portfolio europeo livelli P, A1, A2) Alfabetizzazione di base, con l’obiettivo che l’alunno acquisisca una padronanza strumentale della lingua italiana. LIVELLO 2 (cfr Portfolio europeo livelli B1, B2) Consolidamento delle abilità acquisite per migliorare la capacità espressiva e comunicativa, con l’obiettivo che l’alunno raggiunga una padronanza linguistica che gli consenta di esprimersi compiutamente e inserirsi nel nuovo codice comunicativo. LIVELLO 3 (cfr Portfolio europeo livelli C1, C2) Apprendimento della lingua per studiare con l’obiettivo che l’alunno sappia utilizzare la lingua specifica delle varie discipline. VALUTAZIONE 111


Per quanto attiene alle modalità di valutazione e di certificazione degli alunni stranieri, in particolare dei neo- arrivati, si fa riferimento a quanto espresso nelle Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri emanate dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per l'Istruzione - Direzione Generale per lo studenteUfficio per l'integrazione degli alunni stranieri ( Circolare ministeriale n°24 del marzo 2006). Dall'emanazione della legge n°517/77 ad oggi, l'approccio alla valutazione nella scuola è positivamente cambiato. Accanto alla funzione certificativa si è andata sempre più affermando la funzione regolativa in grado di consentire, sulla base delle informazioni raccolte, un continuo adeguamento delle proposte di formazione alle reali esigenze degli alunni e ai traguardi programmati per il miglioramento dei processi e dei risultati, sollecitando, altresì, la partecipazione degli alunni e dei genitori al processo di apprendimento. L'art. 4 DPR n°275/99, relativo all'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, assegna alle stesse la responsabilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni, prevedendo altresì che esse operino nel "rispetto della normativa nazionale". ... l'art. 45, comma 4 DPR n° 394/99 che così recita " il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi d'insegnamento...". Benché la norma non accenni alla valutazione, ne consegue che il possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni comporti un adattamento della valutazione, anche in considerazione degli orientamenti generali su questo tema, espressi in circolari e direttive, che sottolineano fortemente l'attenzione ai percorsi personali degli alunni. Per il Consiglio di classe che deve valutare gli alunni stranieri inseriti nel corso dell'anno scolastico - per i quali i percorsi personalizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curricolare- diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella "certificativa" si prendono in considerazione il percorso dell'alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l'impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio da una classe all'altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento ad una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell'alunno. Emerge chiaramente come nell'attuale contesto normativo vengono rafforzati il ruolo e la responsabilità delle istituzioni scolastiche e dei docenti nella valutazione degli alunni.

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I quadrimestre I Consigli di classe potranno decidere che gli alunni stranieri, i quali non conoscendo la lingua partono da un’evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione nelle materie pratiche e meno legate alla lingua, come educazione motoria, musicale, arte e immagine e matematica, in alcuni casi lingua straniera. Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curriculare) o anche di altre discipline, qualora durante tale attività sia possibile l’apprendimento di contenuti. L’attività di alfabetizzazione sarà oggetto di verifiche orali e scritte (da svolgere in classe) predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con l’insegnante curriculare. Nel caso in cui l’alunno straniero abbia una buona conoscenza di una lingua straniera (inglese – francese –spagnolo), essa almeno in una prima fase potrà essere utilizzata come lingua veicolare per l’acquisizione dei contenuti e l’esposizione degli stessi, previa la predisposizione di opportuni materiali. Il Consiglio di classe dovrà coinvolgere la famiglia nei diversi momenti del processo valutativo e prevedere la presenza di un mediatore linguistico durante i colloqui con i genitori e durante la consegna delle schede di valutazione. In assenza di tale figura bisognerà prevedere la possibilità di trasmettere il documento di valutazione dell’alunno debitamente tradotto. E’ utile ricordare che per tutti gli alunni e quindi anche per gli alunni stranieri, la valutazione sommativa non dovrebbe essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove, ma dovrebbe tener conto del raggiungimento di obiettivi trasversali che sono comunque disciplinari quali impegno, partecipazione, progressione nell’apprendimento, eventuali condizioni di disagio. E’ opportuno inoltre prendere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’Italiano come L2. Nella valutazione finale, di passaggio da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre inoltre far riferimento ad una previsione di sviluppo dell’alunno.  QUARTA FASE: SOCIALE Il protocollo di accoglienza della Scuola costituisce la base sulla quale verrà costruita una rete di raccordo ed integrazione dell’azione delle Istituzioni scolastiche e del Servizio Sociale del Comune. “Tutto ciò avrà il fine di garantire ad ogni alunno straniero il diritto fondamentale all’istruzione e alla promozione della propria personalità. Le scuole, possibilmente con azioni in rete, vorranno, pertanto, sollecitare o assecondare attivamente le iniziative degli Enti locali e/o di altri soggetti a livelli istituzionali per l’adozione di misure di prevenzione, orientamento e controllo circa l’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Nella predisposizione degli accordi sarà opportuno prevedere intese con gli Enti locali per favorire l’attivazione di misure di accompagnamento 113


(trasporti, mense ecc.) utili al conseguimento di un’equilibrata distribuzione della domanda, nonché con associazioni del volontariato e del privato sociale, per specifiche azioni di integrazione. Si rivela poi di fondamentale importanza l’instaurazione di un attento e proficuo rapporto tra le scuole e le famiglie dei minori iscritti, eventualmente facilitato dall’intervento di mediatori culturali e di operatori del volontariato sociale e di associazioni interculturali”.

In bici per l’ambiente

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Porfolio europeo Livello Base

A1

A2

Livello Autonomo

B1

B2

Livello Padronanza

C1

C2

Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basila concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado particolari personali come dove abita, le persone che conosce e Interagisce in modo semplice purché l’altra persona parli lentam a collaborare. Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative (Es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un se argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini sem dell’ambiente circostante sa esprimere bisogni immediati. Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardan muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi parla la lingua. E’ in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomen personale. E’ in grado di descrivere esperienze ed avvenime spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi pro Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti si discussioni tecniche nel suo campo di specializzazione. E’ in scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione sforzo per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e d argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento for opzioni. Comprende un’ampia gamma di testi complessi e lunghi e ne s Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua in mo sociali, professionali e accademici. Riesce a produrre testi c argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo della strut elementi di coesione. Comprende con facilità praticamente tutto ciò che sente e provenienti da diverse fonti sia parlate che scritte, ristr presentazione coerente. Sa esprimersi spontaneamente, in m individuando le più sottili sfumature di significato in situazioni c 115


Quadro comune europeo di riferimento per le lingue Livelli comuni di riferimento: griglia di autovalutazione

C O M P R E N S I O N E

A

A

B

A S C O L T O

Riconosco parole che mi sono familiari ed espressioni molto semplici riferite a me stesso, alla mia famiglia e al mio ambiente purché le persone parlino lentamente e chiaramente.

Capisco parole ed espressioni di uso molto frequente relative a ciò che mi riguarda direttamente (per es. informazioni di base sulla mia persona e sulla mia famiglia, acquisti, geografia locale e lavoro).Afferro l’essenziale di messaggi e annunci brevi, semplici e chiari.

L E T T U R A

Comprendo i nomi e le parole che mi sono familiari e frasi molto semplici, quali per es. quelle di annunci, cartelloni, cataloghi.

So leggere testi molto brevi e semplici e trovare informazioni specifiche e prevedibili in materiale di uso quotidiano, quali pubblicità, programmi, menù e orari. Comprendo lettere personali semplici e brevi.

Comprendo gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari, che affronto frequentemente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Comprendo l’essenziale di molte trasmissioni radiofoniche e televisive su argomenti di attualità o temi di mio interesse personale o professionale, purché il discorso sia relativamente lento e chiaro. Comprendo testi scritti prevalentemente in linguaggio quotidiano o relativo alla mia area di lavoro. Capisco la descrizione di avvenimenti, di sentimenti e di desideri contenuta in lettere personali.

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I N T E R A Z I O N E

P A R L A T O

S C R I T T O

P R O D U Z I O N E

Riesco a interagire in modo semplice se l’interlocutore è disposto a ripetere o a riformulare più lentamente il discorso e mi aiuta a formulare ciò che cerco di dire. Riesco a porre e a rispondere a domande semplici su argomenti molto familiari o che riguardano bisogni immediati

Riesco a comunicare in compiti semplici e di routine che richiedano solo uno scambio semplice e diretto di informazioni su argomenti e attività consuete. Partecipo a brevi conversazioni, anche se di solito non capisco abbastanza per riuscire a sostenere la conversazione.

Riesco ad affrontare molte delle situazioni che si possono presentare viaggiando in una zona dove si parla la lingua. Prendo parte, senza essermi preparato, a conversazioni su argomenti familiari, di interesse personale o riguardanti la vita quotidiana (per es. la famiglia, gli hobby, il lavoro, i viaggi e i fatti d’attualità).

O R A L E

So usare espressioni e frasi semplici per descrivere il luogo dove abito e la gente che conosco.

So usare una serie di espressioni e frasi per descrivere con parole semplici la mia famiglia ed altre persone, le condizioni di vita, la carriera scolastica e il mio lavoro attuale o il più recente

S C R I T T A

So scrivere una breve e semplice cartolina, per es. per mandare i saluti dalle vacanze. So riempire moduli con dati personali scrivendo ed es. il mio nome, la mia nazionalità e l’indirizzo sulla scheda di registrazione di un albergo.

So scrivere semplici appunti e brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati. Riesco a scrivere una lettera personale molto semplice, per es. per ringraziare qualcuno.

So descrivere, collegando semplici espressioni, esperienze e avvenimenti, i miei sogni, le mie speranze e le mie ambizioni. So motivare e spiegare brevemente opinioni e intenzioni. So narrare una storia e la trama di un libro o di un film e descrivere le mie impressioni. So scrivere semplici testi coerenti su argomenti noti o di mio interesse. So scrivere lettere personali esponendo esperienze e impressioni.

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B2 C O M P R E N S I O N E P A R L A T O

P R O D U Z I O N E

C1

C2

A S C O L T O

Comprendo discorsi di una certa estensione e conferenze e sono in grado di seguire argomentazioni anche complesse purché l’argomento mi sia relativamente familiare. Capisco la maggior parte dei notiziari e delle trasmissioni TV che riguardano fatti d’attualità. Riesco a capire la maggior parte dei film in lingua standard

Comprendo un discorso lungo anche se non è chiaramente strutturato e le relazioni non vengono segnalate, ma rimangono implicite. Riesco a capire senza troppo sforzo le trasmissioni televisive e film.

Non ho alcuna difficoltà a comprendere qualsiasi tipo di lingua parlata, sia dal vivo sia registrata anche se il discorso è tenuto a velocità naturale per un madre-lingua, purché abbia il tempo di abituarmi all’accento.

L E T T U R A

So leggere articoli, servizi giornalistici, relazioni su questioni d’attualità in cui l’autore prende posizione ed esprime un punto di vista determinato. Riesco a comprendere un testo narrativo contemporaneo.

Comprendo testi letterari e informativi lunghi e complessi e so apprezzare le differenze di stile. Comprendo articoli specialistici e istruzioni tecniche piuttosto lunghe, anche quando non appartengono al mio settore.

Leggo con facilità praticamente tutte le forme di lingua scritta inclusi i testi teorici, strutturalmente o linguisticamente complessi, quali manuali, articoli specialistici e opere letterarie.

I N T E R A Z I O N E

Riesco a comunicare con un grado di spontaneità e scioltezza sufficiente per interagire in modo normale con parlanti nativi. Riesco a partecipare attivamente ad una discussione in contesti familiari, esponendo e sostenendo le mie opinioni.

Sono in grado si esprimermi, in modo sciolto e spontaneo, senza dover troppo cercare le parole. So usare la lingua in modo flessibile ed efficace nelle relazioni sociali e professionali. Formulo idee e opinioni con precisione e collego senza problemi il mio discorso con quello di altri.

Prendo parte senza sforzo a qualsiasi conversazione e discussione e so usare espressioni idiomatiche e colloquiali. Mi esprimo con scioltezza e rendo con precisione sottili sfumature di significato. In caso di difficoltà, ritorno sul discorso e lo riformulo in modo così scorrevole che difficilmente qualcuno se ne accorge.

Riesco a esprimermi in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti che mi interessano. So esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, indicando vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni.

Sono in grado di presentare descrizioni chiare e articolate su argomenti complessi, integrandovi temi secondari, sviluppando punti specifici e concludendo il tutto in modo appropriato.

Sono capace di presentare descrizioni o argomentazioni chiare e scorrevoli, in uno stile adeguato al contesto e con una struttura logica efficace, che possa aiutare il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare.

O R A L E

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S C R I T T O

S C R I T T A

Sono in grado di scrivere testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti che mi interessano. Sono capace di scrivere saggi e relazioni fornendo informazioni e ragioni a favore o contro una determinata opinione. So scrivere lettere mettendo in evidenza il significato che attribuisco personalmente agli avvenimenti e alle esperienze.

Sono in grado di esprimermi sviluppando analiticamente il mio punto di vista in testi chiari e ben strutturati. Scrivo lettere, saggi e relazioni esponendo argomenti complessi, evidenziando i punti che ritengo salienti. Sono in grado di scegliere lo stile adatto ai lettori ai quali intendo rivolgermi.

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Sono in grado di scrivere testi chiari, scorrevoli e stilisticamente adeguati. Scrivo lettere, relazioni e articoli complessi e supporto il contenuto con una struttura logica efficace che aiuti il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare. Sono capace di scrivere riassunti e recensioni di opere letterarie e saggi professionali.


AMPLIAMENT O DELL’OFFERT A FORMATIVA 120


Con l’autonomia la scuola si apre alle attese e ai bisogni individuali della comunità e delle istituzioni locali, coniugando gli obiettivi nazionali con le esigenze territoriali. Pertanto ad essa è affidato il compito di determinare il curricolo obbligatorio per i propri allievi, integrando la quota nazionale ( 80 % ) con la quota riservata al curricolo locale ( 20 %) ( art. 8 del Regolamento sull’autonomia ). In questo quadro flessibile giuridico – istituzionale si collocano gli interventi della nostra scuola relativi alla formazione integrata dell’alunno che si concretizzano nel PROGETTO D’ISTITUTO Tale progetto cerca di coniugare le competenze dei docenti e i bisogni del territorio e si articola nelle seguenti tematiche fondamentali: 1. Progetto accoglienza rivolto agli alunni delle classi prime (Asse dei linguaggi) 2. Progetto lettura per le classi I , II e III (Assi dei linguaggi e Storico sociale) 3. Educazione alla salute ed al benessere psicofisico per le classi II e III (Assi dei linguaggi, scientifico- tecnologico; storico - sociale). 4. Progetto Memoria rivolto agli alunni delle classi 2^ e 3^ per non dimenticare le persecuzioni e lo sterminio del popolo ebraico (Assi dei linguaggi e Storico -sociale) 5. Educazione alimentare: progetto rivolto ai ragazzi ed ai genitori delle classi I e II (Asse scientifico - tecnologico ) 121


6.

Educazione ambientale rivolto agli alunni di I II e III (Asse scientificotecnologico, dei linguaggi) In particolare il Collegio docenti della Scuola “Alighieri -Tanzi” ha stabilito come tema d’Istituto per l’a.s. 2013- 2014 la tutela della salute attraverso la tutela dell’ambiente 7. Educazione alla sicurezza e alla legalità per le classi I, II e III (Asse scientifico - tecnologico) 8. Educazione stradale rivolto in particolare agli alunni delle classi 3^ (Asse scientifico - tecnologico) 9. Progetto orientamento rivolto agli alunni di tutte le classi ed in particolare a quelli delle classi 3^, progetti in accordo con enti, scuole e aziende del territorio per la formazione professionale e l’apprendistato 10. Attività di continuità con le classi ponte

TEMA D’ ISTITUTO

(JACQUES TARDI)

1914- 2014 CENTO ANNI DALLO SCOPPIO DELLA GRANDE GUERRA

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PROGETTI CURRICOLARI D’ISTITUTO Denominazione del progetto 1) Progetto accoglienza

A.S. 2014-2015 Asse culturale Proposte progettuali interessato e attività Asse dei linguaggi Festa dell’accoglienza

2) Progetto lettura

Asse dei linguaggi e storico -sociale

3) Progetto di educazione alla salute e al benessere psicofisico

Asse dei linguaggi, scientifico- tecnologico; storico - sociale

4) Progetto Memoria

Asse dei linguaggi e storico- sociale

5) Progetti di educazione alimentare

Asse scientifico tecnologico, asse storico- sociale e dei linguaggi Asse scientificotecnologico, dei linguaggi

6) Progetto di educazione ambientale 7) Progetto di educazione alla sicurezza e alla legalità

Asse scientifico tecnologico

Classi coinvolte Tutte le classi 1^

Lettura di testi , elaborazione di materiale grafico-pittorico, preparazione di letture sceniche, incontro con l’autore 1) Sportello famiglia in collaborazione con il Centro Famiglia del Comune di Mola 2) Sportello d’ascolto per gli alunni 3) Progetto di prevenzione dei problemi della vista in collaborazione con l’ottica Brunetti Lettura di testi sul tema, proiezione di film, incontro con i testimoni, elaborazione di materiali Progetto educazione alimentare per un consumo consapevole. Attività nelle classi - Attività con Legambiente

Tutte

- Il Consiglio Comunale dei Ragazzi - Incontri con i rappresentanti delle Forze dell’ordine.

Tutte

123

Tutte

Classi 2^ e 3^

Tutte

Tutte


9) Progetto di educazione stradale

Asse scientifico tecnologico

10) Progetto orientamento

Tutti

11) Progetto continuità

Tutti

Corso di preparazione all’esame per il conseguimento del “Certificato di idoneità alla guida del ciclomotore” Questionari. Incontro con i referenti delle Scuole Secondarie del territorio Incontri scuola- famiglia Attività di continuità con le classi ponte

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Classi 3^

1^; 2^ e specificatamente in 3^

1^ e 3^


PROGETTI EXTRACURRICOLARI D’ISTITUTO Denominazione del progetto 1) Che tempi, ragazzi! Il desiderio di non essere come tutti

2) Ragazzi di oggi Progetto di teatro integrato 3) Concerto di Natale 4) Presepe 2014 5) Danze per la pace Un Natale dal mondo 6) Natale di solidarietà 7) Manifesti Grande Guerra 8) Riordino archivi

A.S. 2014-2015 Referente di progetto Destinatari Prof.sse Napola e Mura Losacco Debellis

Alunni sede Alighieri classi 1^B-C-D-E-G; 2^ A-B-C 3^A-B-C-E Sede Tanzi Alunni classi 3^ Classi in cui sono inseriti alunni diversamente abili

Prof.ssa Laura Defonte Professori di strumento Prof.ssa Verga Prof.sse Carbonara Defonte Prof. Laterza Isa Colonna Prof.ssa Antonella Linsalata Prof.ssa Branà D.S.G.A. Verga A.

Prodotto/Attività Cineforum

Allestimento teatrale

Corso musicale gruppi di alunni della scuola Alunni diversamente abili e classi nelle quali sono inseriti Alunni II D a tempo prolungato Alunni sede Tanzi

Concerto presso la chiesa del Sacro Cuore Presepe

Alunni sede Dante

Mostra finale

Manifestazione finale Mercatino di Natale

Personale ATA

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Giochi per il memoriale di Vincenzo Fontana

EVENTI E GIORNATE SIGNIFICATIVE  26 settembre: festa dell’accoglienza rivolta a tutte le classi prime  27: festa dei lettori in collaborazione del Presidio del libro e con il patrocinio del Comune di Mola di Bari  2 ottobre: festa dei nonni in collaborazione con l’UTE  Ottobre: mese del benessere psicologico  4 novembre giornata delle Forze Armate  Merenda equosolidale in collaborazione con Alma terra  Mercatini della solidarietà in concomitanza con le festività natalizie e pasquali.  27 gennaio Giornata della Memoria  17 marzo: Giornata Nazionale dell’Unità d’Italia  21 marzo Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie promossa dall’Associazione Libera  Partecipazione al Bifest marzo 2013  Attività di cineforum nell’ambito delle rassegne Balafon Film Festival e Vivilcinema dell’associazione Fantarca e Mediterrante, Festival Itinerante del Cinema e dei Linguaggi per Ragazzi.  Settimana scientifica da svolgersi nel periodo marzo aprile  9 Maggio festa dell’Europa 126


 Giochi della Gioventù e Memoriale Vincenzo Fontana da svolgersi nel mese di maggio  Giornate del libro: presentazione dei lavori realizzati nell’ambito del progetto lettura LA SETTIMANA DELLA BUONA SCUOLA La nostra scuola ha partecipato alla campagna di confronto e dibattito sul documento “La Buona scuola” voluta dal Ministero dell’Istruzione. Il Gruppo per l’inclusione ha pertanto organizzato una serie di incontri nelle due sedi allo scopo di disseminare gli esiti di alcune buone prassi messe in atto nel tempo nella nostra Scuola. In particolare presso la sede Tanzi è stato posto in essere un laboratorio di inclusione destinato a tutte le classi, mentre le professoresse Consiglio e Debellis hanno illustrato rispettivamente i progetti “Programma il futuro” e “Digital Story telling” . Il professor Delli Santi e la professoressa Maria Teresa Susca, invece, hanno disseminato gli esiti del corso “Orientarsi per esplorare e conoscere, orienteering multimediale”. E’ stato inoltre predisposto l’utilizzo dei laboratori di informatica allo scopo di consentire agli alunni delle classi terze ed ai genitori di compilare l’apposito questionario online predisposto dal MIUR.

Le alunne Cinzia Pagliara e Filomena Cristino premiate dall’UTE Mola 127


CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Dall’Ottobre dell’anno scolastico 2013-14 ha preso il via, d’Intesa con il Comune di Mola di Bari, un’interessante iniziativa rivolta agli studenti di tutte le classi, l’elezione del Consiglio comunale dei Ragazzi (referente prof.ssa Maria Teresa Susca). Nel mese di Novembre, presso le due sedi della Scuola, si è tenuta la presentazione delle liste (nel numero di dodici per il plesso “Dante” e di tre per il plesso “Tanzi”, pubblicate presso le bacheche scolastiche). I candidati di ciascuna lista hanno illustrato i programmi ai compagni/elettori, rispondendo, poi, ai quesiti che gli stessi hanno loro posto. La campagna elettorale, svolta attraverso azioni di volantinaggio, assemblee, ecc., è terminata il 20 Novembre 2013 . Il giorno 22 si sono tenute le votazioni nei seggi allestiti presso le due sedi; i risultati sono stati depositati presso la Segreteria del Comune di Mola in attesa della proclamazione dei Consiglieri eletti (sei per il plesso “Dante” e tre per il plesso “Tanzi”). Del Consiglio Comunale dei Ragazzi faranno parte anche dodici Consiglieri eletti nei quattro plessi di Scuola Primaria con le stesse modalità.

1.

2.

1.Presentazione delle liste per il Consiglio Comunale dei Ragazzi 2. Proclamazione del Sindaco dei ragazzi

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

Attuali componenti il Consiglio Comunale dei Ragazzi della nostra Scuola Cappuccio Lucia - classe II F; Cellamare Ruben David – classe II Ct; Di Bari Lorenzo – classe II C; Gialò Valeria – classe II F; Laera Cristina Pasqua –classe II At; Lepore Giuseppe – classe III F; Palazzo Simona – classe II D; Paldera Francesco Pio – classe II D; Ruggieri Vito – classe II Ct. 128


Concorsi • Giochi di ieri, giochi di oggi: concorso bandito dall’UTE Mola per sottolineare la continuità tra le generazioni. • Concorso per il miglior Presepe: bandito dal Comune di Mola di Bari nell’ambito delle iniziative per il Natale molese. • Premio Maurogiovanni: concorso finalizzato a valorizzare le identità culturali, la storia, la memoria, le testimonianze poetiche e letterarie della Puglia. E’ promosso dal Consiglio Regionale della Puglia, dalla Provincia di Bari. • Cento anni Grande Guerra: la Struttura di Missione per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, Presidenza del Consiglio dei Ministri e il MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca indicono un concorso nazionale di idee sul tema “Al fronte e nelle retrovie, l’Italia durante la Prima Guerra Mondiale”, nell’ambito del progetto Cento Anni Grande Guerra – le scuole per la storia realizzato da La Fabbrica e da ANP. Il concorso invita gli studenti a raccontare, in maniera creativa e originale l’Italia durante la Grande Guerra, dalle trincee alle città, dal fronte alle retrovie, così come indicato dal tema, sfruttando tutte le potenzialità espressive offerte dalla sinergia dei diversi media e dall’uso competente e consapevole delle risorse della rete. • Concorso di scrittura creativa promosso dall’associazione “Le Antiche Ville” con elaborazione di poesie e racconti • Concorso “Voci vivaci”nell’ambito dei PON “Competenze per lo sviluppo” FSE 2007-IT. 05 1 PO 007 ASSE III Obiettivo i7.La scuola è stata premiata presso la Città della scienza di Napoli nel corso della manifestazione Smart Education & Tecnologi day-3. Referente prof.ssa Capobianco. • Concorso “Educazione stradale : multidisciplinarietà” promosso dall’ACI per sensibilizzare gli studenti sul tema della Sicurezza Stradale. • Concorso “Murales” proposto dai genitori per valorizzare con decori l’interno del muro di cinta della scuola. • Una fiaba è per sempre: concorso di scrittura creativa indetto dall’Associazione “Con Giorgia per la Vita”. L’iniziativa è promossa dalla Regione Puglia, dal Comune di Mola di Bari- Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’associazione “ I Presidi del libro”. 129


La

flessibilità

dell'organizzazione

didattica

per

tempi,

modalità,

raggruppamento degli alunni, utilizzo degli spazi e dei materiali, indispensabile per raggiungere le finalità e gli obiettivi programmati, prevede momenti di lavoro a classi aperte che riguardano essenzialmente • il corso musicale con la musica d’insieme, • le classi a tempo prolungato per le attività funzionali alla realizzazione di progetti curricolari ed extracurricolari. Alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica Secondo quanto stabilito dalla C.M. n. 9 del 18 gennaio 1991, gli alunni che non intendono avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica hanno diritto a frequentare attività alternative a tale insegnamento secondo le modalità organizzative della scuola. Nel nostro istituto gli alunni, in alternativa all’ora di religione, potranno essere inseriti in una classe parallela alla propria, in qualsiasi corso. I genitori indicheranno la disciplina che il ragazzo desidera seguire in quell’ora. Ove possibile, l’insegnamento della religione cattolica sarà posto in orario alla prima o all’ ultima ora in modo che l’alunno possa decidere agevolmente se frequentarla.

Carnevale a scuola: “U carrettaun”

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Programmi Operativi Nazionali Quest’anno la Scuola Secondaria Alighieri -Tanzi, nell’ambito dei Programmi Nazionali per l’Istruzione finanziati dai Fondi Strutturali, ha partecipato al bando di concorso PON-FESR 2007 IT 161 PO 004 ambienti per l’apprendimento. Qualità degli ambienti scolastici – Obiettivo E1 FESR 2014 -1268 per un importo complessivo di € 30.000 destinati alla realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti.

PROGETTO ERASMUS PLU S Nell’ambito del progetto Erasmus plus dal titolo “Salviamo il mondo”, la nostra Scuola attuerà scambi culturali sui temi dell’educazione ambientale, con alcuni paesi dell’Unione Europea. I docenti, accompagnati da alunni di 1^ e 2^ classe, si recheranno in Polonia, Grecia e Spagna, in seguito la nostra scuola ricambierà l’ospitalità ricevuta, accogliendo alunni e docenti dei suddetti Paesi. Gli scambi previsti dal progetto si svolgeranno nell’arco di due anni.

131


I NOSTRI PROGETTI

PROGETTO CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO A.S. 2014/15

Docente FS area 3 Prof. G. Losacco “La scuola della continuità potrà lasciare ai propri bimbi due eredità durevoli”:”Le radici e le ali le une per non dimenticare, le altre per volare”.(Hadding Carter) Il Progetto Continuità ed Orientamento, parte integrante del P.O.F di Istituto, coinvolge docenti, genitori ed alunni, in attività che investono una parte essenziale dell’azione educativa svolta nell’ambito della scuola secondaria di 1^ grado, ovvero la crescita globale del ragazzo in una fase evolutiva molto complessa, nella quale egli possa realizzarsi come persona, imparando a star bene con sé stesso e con gli altri. Il periodo della adolescenza è infatti il momento cruciale dello sviluppo dell’individuo e come tale la Scuola deve preoccuparsi dei cambiamenti legati all’età e all’evoluzione delle abilità cognitive .E’ fondamentale, pertanto, rafforzare gli anelli di congiunzione fra gli ordini di scuola al fine di migliorare la realtà scolastica degli alunni. FINALITA’ ED OBIETTIVI 1- Individuare gli stili di apprendimento in relazione alla crescita 2- Individuare le cause che stanno alla base di ansie da prestazione, demotivazione ed abbandono scolastico 3- Individuare e comprendere strategie risolutive 4- Confrontare e verificare il lavoro svolto Tali obiettivi si accordano sia con quelli legislativi che con quelli programmatici i quali sottolineano che il fine generale dell’educazione si concretizza nella coppia di valori ‘istruzione e piena formazione personale”. Né l’una né l’altra di queste finalità 132


possono essere disattese dai diversi ordini di scuola , ma devono divenire obiettivo di intenti e sforzi comuni.

PROGETTO CONTINUITA’ I docenti della scuola primaria e secondaria di Mola condividono la esigenza che si affermi tra di esse una vera e propria cultura della continuità, come attitudine a considerare la propria azione docente all’interno del processo evolutivo dell’adolescente. A tali fini il progetto prevede azioni di: • continuità verticale (coordinamento dei curricoli, conoscenza del percorso formativo dell’alunno, conoscenza dell’ambiente e dell’organizzazione della scuola che l’alunno andrà a frequentare): ha come obiettivo quello di prevenire le difficoltà di passaggio tra la Scuola Primaria e la scuola Secondaria di Primo grado e i conseguenti fenomeni di disagio, quali l’abbandono scolastico. •

continuità orizzontale (incontri scuola-famiglia, rapporti con gli Enti Locali, le Unità Sanitarie e le Associazioni territoriali): ha il compito di promuovere l’integrazione con la famiglia e il territorio e di pervenire ad un confronto e alla condivisione delle strategie educative, sulla base dei bisogni formativi dell’alunno, per favorire una sua crescita armonica.

Per quanto riguarda il nostro Istituto, il progetto continuità coinvolge 11 classi 1^ a fronte di 7 classi 5^ del I Circolo Didattico “Montessori” e di 5 classi 5^ del II Circolo “San Giuseppe”. I futuri alunni della scuola secondaria di I grado “AlighieriTanzi” saranno accolti nella nostra scuola per una prima conoscenza dei locali e dei vari laboratori attraverso varie iniziative elaborate dalla nostra scuola: -Incontri tra la FS area 3 e le insegnanti delle classi 5^ delle scuole primarie di Mola per organizzare iniziative di continuità in maniera armonica e sinergica. -Incontri con i genitori dei futuri alunni della scuola secondaria di I grado a fine gennaio per illustrare POF e programmi, presieduto dal Dirigente Scolastico e dalle Funzioni Strumentali del nostro istituto. Open day presso i due plessi “Alighieri” e “Tanzi”. - Conoscenza del percorso formativo dell'alunno attraverso dossier che contengano: - dati amministrativi; documenti di valutazione; - documentazione specifica per alunni diversamente abili (diagnosi funzionale, PEI) e per alunni BES (PDP); - documentazione dell'esperienza scolastica tramite griglie elaborate dai docenti.

133


A fine anno scolastico, si prevede l’ accompagnamento degli alunni diversamente abili con la presenza dell'insegnante della scuola primaria nella nuova realtà scolastica per favorire l'inserimento degli alunni diversamente abili o in situazione di disagio. Ad integrazione e conclusione del lavoro svolto, sul sito e sul giornalino della scuola verranno pubblicati articoli e foto relativi alle attività svolte. - Sportelli di consulenza per tutto il mese di gennaio/metà febbraio rivolti ai genitori delle classi 5^ in vista delle iscrizioni all’anno scolastico successivo per agevolare la compilazione delle domande on line. In particolare, si attueranno le seguenti tipologie di progetto-continuità: - Progetto Strumentale / Musicale: “Laboratorio di orientamento musicale” (a cura dei proff. Mazzarano e Colella) che vedrà abbinate le classi del Corso musicale della sede scolastica “Alighieri” ad alunni, particolarmente motivati, scelti nelle quinte classi del primo e secondo Circolo della Scuola Primaria. Gli alunni delle classi 5* potranno conoscere da vicino gli strumenti musicali, provarli, ascoltarli, accostandosi anche ad alcuni aspetti del linguaggio musicale come intonazione, ritmica, percezione sonora ed approccio strumentale. - Progetto Scientifico (a cura della prof. Capobianco) vedrà coinvolta una classe 5^ della Scuola Primaria “S. Giuseppe” . Le fasi di lavoro si articoleranno come segue: -Creazione dei gruppi di lavoro -Individuazione del problema -Fase sperimentale -Presentazione finale del lavoro svolto -Progetto Artistico (proff. Linsalata e Carbonara): laboratorio di manipolazione e creazione artistica della cartapesta o affini. -Attività Motoria (prof. Lacandela): gli alunni di classe 5^, insieme ai compagni di 1^media, svolgeranno una lezione insieme per migliorare gli schemi motori di base e le capacità coordinative. -Laboratorio di Lingua Spagnola (prof. Retto), Inglese (prof. Giannuzzi), Francese(prof. Lozupone):i bambini saranno impegnati in esercizi di ascolto, giochi di ruolo, gare sull’uso del lessico, giochi linguistici riferibili ad ambiti tematici, funzioni e strutture linguistiche preventivamente concordati dai due docenti. -Laboratorio Tecnologico (prof. Consiglio): esemplificazioni del “Programma il Futuro”, con cui MIUR ed il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) hanno avviato tale progetto con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica.

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Laboratorio alunni H (prof.ssa Cecilia Sciddurlo): gli alunni realizzeranno cartelloni natalizi con la tecnica del riciclo utilizzando bottoni, conchiglie, cannucce, ovatta, fiori di stoffa, nastri, posate di plastica, glitter, etc… -Lettura in continuità (prof. Campanile):nell’ambito dell’incontro con la classe di scuola elementare abbinata, verrà attivato un laboratorio di letto-scrittura. Successivamente, suddivisi in gruppi, avvieranno un laboratorio di scrittura creativa con i bambini di quinta classe. Al termine dell’attività, ogni gruppo condividerà con gli altri il proprio elaborato. In collaborazione con la Libreria Cultureclubcafe di Mola, si cercherà di svolgere il suddetto laboratorio alla presenza dell’autore del testo scelto. Continuità didattica per gli alunni in difficoltà Coinvolgimento e collaborazione dei docenti di classe e di sostegno della scuola primaria e secondaria, nonché particolare attenzione agli alunni BES attraverso la continuità dei percorsi di studio personalizzati (PDP) Tali iniziative partiranno a fine gennaio e si concluderanno entro fine aprile secondo date ed orari concordati accuratamente dai docenti Referenti alla Continuità della scuola primaria e secondaria di primo grado.

PROGETTO ORIENTAMENTO E’ stato realizzato in stretta relazione con il progetto Continuità e prevede un raccordo didattico tra la scuola secondaria di primo grado e le scuole secondarie di secondo grado del territorio. L’ Orientamento si pone come una fase molto significativa nei programmi della scuola Media che, di per sé, è già una scuola orientativa. Attuare un’attività di orientamento vuol dire realizzare un percorso didattico che investe aspetti mentali, culturali e comportamentali in continuo adeguamento ad una realtà che si evolve velocemente e globalmente. Compito dell’insegnante è quello di dare grande spazio all’informazione, poiché il mondo della scuola è in fase di profondo cambiamento e il mondo del lavoro non ha più una prospettiva solo territoriale. Alla base di tutto rimane la formazione dell’alunno, il quale dovrà operare una scelta consapevole, in collaborazione con gli insegnanti e la famiglia. Orientare non significa più, o, non significa solamente, trovare la risposta giusta per chi non sa cosa fare, ma diventa una ulteriore possibilità per mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo, capace di auto orientarsi, anche se l’aiuto dell’insegnante darà loro la possibilità di essere avvicinati ad una conoscenza iniziale del mondo del lavoro, per aiutarli a riflettere su di sé, sulle proprie caratteristiche ed interessi, a 135


scoprire ed esercitare le proprie potenzialità, prima di decidere cosa fare dopo la Scuola Media. Il processo di orientamento diviene così parte di un progetto formativo che prefigura obiettivi condivisi a cui concorrono tutte le discipline con le proprie proposte di metodo. Poiché l’Orientamento riveste una particolare importanza nel nostro P.O.F., farà parte di tutto il processo di formazione al fine di aiutare l’alunno ad acquisire consapevolezza della propria identità. A tale scopo il nostro Istituto: - organizza incontri rivolti a genitori e docenti per interpretare bisogni, aspettative e attitudini degli alunni, individuare strategie mirate all’orientamento, creare un clima di collaborazione tra genitori e docenti che consenta di affrontare serenamente le problematiche degli alunni; - utilizza la consulenza di uno Sportello d’ascolto attraverso la presenza di un esperto esterno (psicologo), che aiuti docenti e genitori a rilevare situazioni problematiche (individuali o di gruppo), e consigli loro le strategie più adeguate per la riduzione di sofferenze e disagi scolastico/familiari; -organizza per gli alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria di 1^ grado e i loro genitori, incontri con docenti delle scuole secondarie di 2° grado, per un’adeguata informazione che li aiuti nella scelta del proseguimento degli studi. Gli insegnanti inoltre, in classe, discuteranno insieme agli alunni delle scelte possibili. Gli alunni delle classi terze, nella prima settimana di dicembre e nella seconda di gennaio, incontreranno i Referenti delle varie scuole superiori del territorio. I ragazzi parteciperanno anche ad alcuni laboratori linguistici, tecnologici e scientifici presso il Liceo Da Vinci Maiorana di Mola. A fine gennaio i genitori degli alunni delle classi terze incontreranno i referenti delle scuole superiori in un apposito Sportello orientativo. DAL SITO DEL MIUR Cosa offre il LICEO? Una formazione di base ampia, utile ad acquisire le conoscenze, le abilità e le competenze adeguate a leggere e interpretare la realtà con atteggiamento critico, razionale, ma anche creativo e progettuale. Il liceo dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di Istruzione Liceale. Sono previste 27 ore settimanali nel primo biennio (ad eccezione dei licei Artistico 34 ore e Musicale Coreutico 32 ore); le ore aumentano a seconda degli indirizzi negli anni successivi. Le materie comuni a tutti i Licei sono: italiano, storia e geografia, filosofia (dal terzo anno), storia dell’arte, scienze naturali, matematica, fisica, scienze motorie e sportive, religione o attività alternative. La lingua straniera è studiata per tutti e 5 gli anni. All’ultimo anno, si introduce l’insegnamento in una lingua straniera di una materia non linguistica. Gli studenti possono scegliere tra 6 percorsi liceali: 1. Artistico Sono previste, oltre alle materie comuni: chimica, discipline grafico-pittoriche, geometriche e plastiche, laboratoriali artistiche. A partire dal secondo biennio, gli 136


studenti potranno scegliere tra 6 INDIRIZZI: Arti figurative, Architettura e Ambiente Design, Audiovisivo e multimediale, Grafica, Scenografia 2. Classico Sono previste, oltre alle materie comuni: latino e greco. 3. Linguistico Sono previste, oltre alle materie comuni: latino (solo al primo biennio) e tre lingue straniere. 4. Musicale e Coreutico Sono previste, oltre alle materie comuni: Nel MUSICALE: esecuzione e interpretazione, teoria, analisi e composizione, storia della musica, laboratorio di musica d’insieme, tecnologie musicali. Nel COREUTICO: storia della danza, storia della musica, tecniche della danza, laboratorio coreutico, laboratorio coreografico, teoria e pratica musicale per la danza. 5. Scientifico È il percorso di studio liceale con il più alto numero di ore di matematica e prevede lo studio del latino. OPZIONE SCIENZE APPLICATE Questa opzione che non prevede il latino è caratterizzata da un più alto numero di ore dedicate a biologia, chimica e scienze della terra, e prevede inoltre lo studio del-l’ informatica. 6. Scienze Umane Sono previste, oltre alle materie comuni: antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia, latino, diritto ed economia. OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Questa opzione prevede antropologia, metodologia della ricerca, psicologia e sociologia, una seconda lingua straniera in sostituzione del latino, diritto ed economia politica. Cosa offre l’Istituto tecnico? La formazione tecnica e scientifica di base necessaria a un inserimento altamente qualificato nel mondo del lavoro e delle professioni. L’Istituto tecnico dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di Istruzione Tecnica. Sono previste 1056 ore annuali pari a una media di 32ore settimanali. Le materie comuni agli indirizzi: italiano, inglese, storia, matematica, diritto ed economia, scienze integrate, scienze motorie e sportive, religione o attività alternativa. All’ultimo anno, si introduce l’insegnamento di una disciplina tecnicoprofessionale in una lingua straniera. Il laboratorio è centrale nel processo di apprendimento; sono previsti stage, tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti applicativi. Sono previsti 2 settori divisi in 11 indirizzi 1.SETTORE ECONOMICO

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È suddiviso in 2 indirizzi che, dopo il biennio comune, proseguono nei tre anni successivi, con piani di studio mirati ad approfondire settori specifici del mondo del lavoro e delle professioni. • “Amministrazione, Finanza e Marketing” (indirizzo generale) Articolazioni: “Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi informativi aziendali” “Indirizzo Turismo” Prevede l’apprendimento di 3 lingue straniere, discipline turistiche e aziendali, geografia turistica, diritto e legislazione turistica, arte e territorio, economia aziendale e informatica. 2.SETTORE TECNOLOGICO È suddiviso in 9 indirizzi che, dopo il biennio comune, proseguono nei tre anni successivi, con piani di studio mirati ad approfondire settori specifici del mondo del lavoro e delle professioni. • “Meccanica, meccatronica ed energia” Articolazioni: “Meccanica e meccatronica” ed “Energia” • “Trasporti e logistica” Articolazioni: “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del mezzo” e “Logistica” • “Elettronica ed elettrotecnica” Articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione” • “Informatica e telecomunicazioni” 4 Articolazioni: “Informatica” e “Telecomunicazioni” • “Grafica e comunicazione” • “Chimica, materiali e biotecnologie” Articolazioni: “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie” • “Sistema moda” Articolazioni: “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda” • “Agraria, agroalimentare e agroindustria” Articolazioni: “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia” • “Costruzioni, ambiente e territorio” “Costruzioni, ambiente e territorio” (indirizzo generale) Articolazione: “Geotecnico” Cosa offre l’Istituto professionale? L’istruzione generale e tecnico-professionale necessaria per ruoli tecnici nei settori produttivi e dei servizi di rilevanza nazionale. L’Istituto professionale dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del diploma di Istruzione Professionale. Sono previste 1056 ore annuali pari a una media di 32 ore settimanali. Più laboratori, stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere, specie nel secondo biennio e nel quinto anno, attraverso un’esperienza diretta. Gli Istituti professionali possono continuare ad organizzare percorsi triennali per il conseguimento di qualifiche professionali sulla base della programmazione delle Regioni. Le materie comuni a tutti gli indirizzi sono: italiano e storia, matematica, scienze integrate, lingua inglese, diritto ed economia. Sono previsti 6 indirizzi professionali divisi in 2 settori: 1.SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO INDIRIZZI 138


“Produzioni industriali e artigianali” Articolazioni: “Industria” e “Artigianato” “Manutenzione e assistenza tecnica” 2.SETTORE DEI SERVIZI “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” “Servizi socio--sanitari” “Servizi socio--sanitari” (indirizzo generale). Articolazioni: “Odontotecnico” e “Ottico “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” Articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita”, “Accoglienza turistica” “Servizi commerciali” Per adempiere all’obbligo di istruzione, gli studenti possono scegliere anche i percorsi di istruzione e formazione professionale previsti dalla programmazione delle Regioni, per il conseguimento di una qualifica professionale triennale riconosciuta a livello nazionale. FS area 3 Prof.ssa G. Losacco

“Il presepe di Ungaretti” vincitore del primo premio nell’ambito del concorso per il miglior Presepe indetto dal Comune di Mola

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PROGETTO DIRITTI A SCUOLA Progetto regionale varato dagli Assessorati al Diritto allo Studio e alla Formazione professionale della Regione Puglia con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Invalsi. Il progetto prevede un’azione straordinaria per incrementare le competenze di base in italiano e matematica degli studenti con l’obiettivo primario di contrastare l’abbandono scolastico. Sarà realizzato, sulla base di uno specifico accordo firmato tra Regione Puglia e MIUR, attraverso l’utilizzo di personale docente e non docente precario che, affiancato dal personale docente interno in qualità di tutor, presterà servizio in maniera continuativa in orario antimeridiano. In particolare la nostra scuola ha elaborato un intervento di recupero del deficit di apprendimento della lingua italiana e delle abilità logico/matematiche con l’obiettivo di raggiungere i seguenti risultati: 1. abbassamento dei livelli di dispersione scolastica e di abbandono; 2. innalzamento dei livelli di apprendimento nella competenza specifica e, conseguentemente, aumento del successo scolastico; 3. miglioramento dell’autoconsapevolezza, dell’autostima e della responsabilizzazione, anche in funzione di positive dinamiche di orientamento agli studi successivi. Le metodologie che si intendono adottare saranno incentrate sull’utilizzo delle nuove tecnologie (LIM e TIC). “Imparare operando” è sicuramente una strategia efficace per coinvolgere gli alunni poco motivati ad apprendere e con bisogni educativi speciali ( BES), attraverso letture animate, role playing, cooperative learning, giochi linguistici. In una prima fase, sarà stimolata la comprensione del linguaggio non verbale e, anche attraverso il messaggio musicale e grafico pittorico, si giungerà ad un coinvolgimento attivo e partecipato degli alunni. Le attività scelte integreranno capacità e contenuti curriculari e consentiranno di fornire maggiori motivazioni all’apprendimento e all’ “impegno attivo”. Per facilitare l’acquisizione dei contenuti disciplinari, ci si avvarrà di: • potenziamento delle competenze trasversali • valorizzazione dei saperi precedenti • metodo del confronto • semplificazione dei testi Tutti gli interventi verranno collocati in orario antimeridiano, e i gruppi di allievi di classi parallele, beneficiari dell’attività, saranno motivati ad apprendere con l’utilizzo della didattica laboratoriale e con metodologie caratterizzate da elementi di novità e di stimolo rispetto all’organizzazione dell’attività didattica. Il progetto sarà indirizzato agli alunni di classe prima, in numero non inferiore a 12. Gli alunni suindicati potranno essere sostituiti quando conseguiranno gli obiettivi minimi stabiliti. Parteciperanno al progetto in modo prioritario gli alunni che presentino le seguenti caratteristiche: • gravi lacune nelle competenze di base della lingua italiana evidenziate ai test d’ingresso • rischio di devianza,eventualmente già segnalato dai servizi sociali; 140


• • • •

comportamenti o atteggiamenti reprensibili segnalati dai C.d.C. “disagi” riconducibili a vari fattori nazionalità straniera bisogni educativi speciali (BES)

Si coinvolgeranno attivamente le famiglie attraverso incontri informativi e costruttivi a cadenza mensile che mireranno a sensibilizzare i genitori al percorso didattico – educativo dei loro figli e a monitorane gli eventuali progressi. Per evitare che i genitori degli allievi beneficiari possano irrigidirsi in rifiuti e atteggiamenti di chiusura, si opererà in un clima di serenità e collaborazione. Funzionale al successo del Progetto sarà lo scambio di informazioni tra i due enti formativi Scuola – Famiglia.

Articolazione didattica Italiano (progetto tipo A) PORDS13BA9 Modulo 1 Tipologia

Unità disciplinare

Durata in ore

Attività didattica

Strutture grammaticali

80

Attività didattica

Comprensione dei testi

80

Attività didattica

Interazione comunicativa

80

Attività didattica

Lettura analitica e sintetica

80

Attività funzionali

30 350

Totale Modulo 2 Tipologia

Unità disciplinare

Durata in ore

Attività didattica

Tecniche di lettura

80

Attività didattica

Analisi testuale

80

Attività didattica

Caratteri specifici di un testo

80

Attività didattica

Produzione testi

80

141


Modulo 2 Tipologia

Unità disciplinare

Durata in ore

Attività didattica

Equivalenti o isoperimetrici?

80

Attività didattica

Problemi e parolacce

80

Attività didattica

Pitagora e dintorni

80

Attività didattica

Dalle frazioni al rapporto e alla percentuale

80

Attività Funzionale

30 350

Totale Attività Funzionale

30 350

Totale

Matematica (progetto tipo B) PORDS13BA10 Modulo 2 Tipologia

Unità disciplinare

Durata in ore

Attività didattica

Dalle frazioni al rapporto e alla percentuale

80

Attività didattica

Equivalenti o isoperimetrici?

80

Attività didattica

Problemi e parolacce

80

Attività didattica

Pitagora e dintorni

80

Attività Funzionale

30 350

Totale

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SPORTELLO DI ASCOLTO E ORIENTAMENTO ( Progetto tipo C ) PSICOLOGO (60 ORE) E MEDIATORE INTERCULT URALE (60 O RE) PORDS13BA11

Lo sportello di ascolto e orientamento è rivolto a : - studenti che presentano lacune di conoscenze nelle discipline oggetto del progetto necessarie per seguire con profitto il percorso di studi; - studenti che presentano lacune diffuse di conoscenze nelle diverse discipline del curricolo necessarie per seguire con profitto il percorso di studi; - studenti con difficoltà di inserimento ed integrazione con altri allievi; - studenti provenienti da famiglie con problematiche socio economiche; - studenti con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento; - studenti di origine migrante, appartenenti a minoranze l inguistiche o a comunità nomadi. Le metodologie che si intendono adottare saranno orientate nell’attivare strategie efficaci per coinvolgere gli alunni poco motivati e/o appartenenti alle categorie svantaggiate e rivolte anche alle loro famiglie,.attraverso uno sportello di ascolto .Per gli alunni delle classi terze, di orientamento per le scelte future. Lo sportello dovrà assicurare un servizio di consulenza e supporto psicologico nonché di informazione e orientamento scolastico e professionale, affinché i soggetti svantaggiati possano integrarsi nella comunità scolastica prima e prepararsi e nel mondo del lavoro, poi, grazie ad una migliore conoscenza delle varie alternative disponibili nei settori dell’istruzione e della formazione. Lo sportello dovrà assicurare un orario di accesso di almeno quattro ore settimanali , da effettuarsi in non meno di due volte alla settimana, per l’intero periodo di durata dei progetti di tipo A o B. Per gli sportelli dovranno essere utilizzati due tipologie di figure professionali: 143


- uno psicologo iscritto all’albo degli psicologi, - un mediatore interculturale Lo sportello di ascolto e orientamento sarà rivolto inoltre ai genitori degli allievi e fornirà loro: - un supporto di consulenza psicologica per informare e collaborare con gli stessi nel sostenere l’integrazione sociale di tutti gli allievi coinvolti nel percorso di recupero degli apprendimen ti di cui nei progetti presentati; - un’attività informativa,con particolare riguardo ai genitori in situazioni di difficoltà socio - lavorative; - un supporto di indirizzo verso i servizi di istruzione e formazione del lavoro che possano aiutare gli alliev i in un percorso specifico di integrazione sociale e lavorativa; - per la nostra scuola, con una buona presenza di alunni stranieri ed un’ elevata incidenza di ragazzi con problematiche di integrazione sociale, l’attività informativa indirizzata ai genitori con situazioni di difficoltà socio - lavorative( immigrati, a basso reddito e titolo di studio) finalizzata alla costruzione di percorsi di integrazione, sarà incentrata sui temi dell’intercultura e della mediazione culturale. Inoltre, tale intervento rivo lto ai genitori consentirà il perseguimento anche da parte degli alunni di obiettivi quali: 1) intercettare studenti “ a rischio” coinvolgendoli in attività accattivanti e motivanti; 2) inserire e integrare gli alunni socio - culturalmente disagiati o stran ieri nella nostra scuola e nella società; 3) stimolare la comparazione interculturale; 4) promuovere il coinvolgimento di genitori stranieri, spesso ai margini delle possibilità formative offerte dal territorio; 5) favorire la conoscenza di sé, delle pro prie potenzialità, facendo emergere le attitudini individuali e trasformandole in competenze; 6) favorire ed aumentare il senso di autoefficacia personale ed interpersonale; 7) migliorare l’autostima favorendo gradualmente l’autonomia; 144


8) favorire l’au tonomia nelle scelte e la costruttività nella definizione del proprio futuro.

Alunni sede Tanzi in piazza del Ferrarese per la manifestazione “La scuola suona la pace”

AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO E VALUTAZIONE ESTERNA Il nostro Istituto nell’anno scolastico in corso è impegnato nell’attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento della qualità complessiva del servizio offerto. A tale scopo anche la nostra scuola provvederà alla compilazione del Rapporto nazionale di Autovalutazione elaborato dal MIUR che servirà alle scuole per stilare entro l’estate del 2015 il loro primo Rapporto di Autovalutazione. Il format, che è stato elaborato dall'INVALSI, è un documento articolato in 5 sezioni che prevede 49 indicatori attraverso i quali le scuole dovranno analizzare il contesto in cui operano, gli esiti dei loro studenti, i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro mettendoli a confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la propria azione educativa. 145


Il Rapporto sarà poi compilato in versione digitale su una piattaforma comune predisposta dal MIUR e sarà reso pubblico a Luglio 2015 a disposizione delle famiglie. A seguito di quanto emerso dal Rapporto, la scuola provvederà successivamente ad elaborare un proprio Piano di Miglioramento delle perfomance col fine ultimo di innalzare la qualità del servizio offerto. Per meglio provvedere alle nuove richieste che alla scuola si rivolgono, il personale docete ha preso parte a corsi di formazione sul valutazione e apprendimento.

Festa dei lettori al Culture Club Cafè

PROGETTO PER LE CLASSI A T E M P O P R O L U N G A T O

DENOMINAZIONE PROGETTO

A scuola di...qu@lità

A. S.

2014-2015

DOCENTI RESPONSABILI DEL Docenti di Lettere e Scienze PROGETTO Matematiche del T. P.: Berlen

G.,Campanile C.,Farella I., Innamorato R., Laterza D.,Quaranta A.,Vitulli R. 146


TEMPI

Intero anno scolastico

ORARIO

Curricolare: 2 ore pomeridiane del T. P., in contemporaneità tra Lettere e Scienze Matematiche (di martedì o di giovedì) Classi T. P.

DESTINATARI NUMERO ALUNNI COINVOLTI FINALITA'

Metà gruppo classe per ora di lezione Questo progetto intende offrire ai ragazzi frequentanti classi a T. P. la possibilità di colmare le lacune presenti nella preparazione di base, di migliorare il metodo di studio, di partecipare più attivamente alle attività didattiche, di rafforzare le competenze e le abilità dell'ambito linguistico -espressivo e logico-matematico, dunque di conseguire pienamente gli obiettivi programmati negli assi linguistico e matematico. La modalità di lavoro in piccoli gruppi consentirà di curare la qualità dei rapporti interpersonali alunno-alunno, alunno-docente.

OBIETTIVI FORMATIVI

• Acquisire un metodo di studio più autonomo e proficuo • Acquisire il "gusto del sapere"

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

In relazione alle classi gli obiettivi vengono così diversificati: I CLASSE: -Recupero e consolidamento delle capacità di lettura silenziosa e ad alta voce; recupero delle capacità di comprensione di un testo nei suoi aspetti essenziali e di produzione di una sintesi. -Recupero e consolidamento di tecniche e procedure di calcolo aritmetico per la loro utilizzazione in contesti reali. 147


II CLASSE : -Recupero e consolidamento delle competenze ortografiche e morfologiche con particolare riferimento ai verbi; recupero e consolidamento delle capacità di analisi testuale. -Recupero e consolidamento di tecniche per risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate e giustificando il procedimento seguito. III CLASSE: -Recupero e consolidamento delle competenze relative all'analisi testuale, alla struttura e all'analisi della frase. -Recupero, consolidamento e potenziamento del calcolo e delle capacità logiche applicate alla risoluzione dei problemi.

METODOLOGIA

STRUMENTI ATTIVITA'

• Lezione frontale • Lezione dialogata • Lezione in piccoli gruppi Libri di testo, fotocopie, schede, LIM, computer • Lettura ad alta voce • Schede per la strutturazione logica di testi e messaggi • Esercizi di recupero ortografico , morfosintattico, logico e matematico. • Esercizi lessicali • Esercizi di calcolo e risoluzione di problemi • Uso del vocabolario e fonti varie • Attività guidate per migliorare la capacità di esposizione orale e scritta • Attività per l'uso corretto degli strumenti operativi • laboratorio di scrittura creativa • Letture sceniche • Attività teatrale • Cineforum • Uscite didattiche • Incontri con esperti 148


VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le verifiche saranno costituite da esercizi di applicazione quotidiana e dall'utilizzo periodico di questionari e schede. La valutazione verrà effettuata in itinere e a conclusione del progetto per accertare il progresso realizzato rispetto alla situazione di partenza.

Festa dell’accoglienza al Tempo Prolungato

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PROGETTO LETTURA

Testo prescelto

Classi

“Storia di Iqbal” Francesco d’Adamo Elle Edizioni

I A - B - C Tanzi II A -B - C- D - G- H Dante II B-C Tanzi III A- B - E- F- G Dante III B-C Tanzi I D Dante II C- D- E- F Dante II e III A Tanzi

Napola, Pantaleo, Gaudiuso, Mura, Campanile, Laterza, Ianni, Mannarino, Debellis, Palazzo, Cristino, Susca, Losacco. Vitulli, Campanile, Laterza, Mucari, Consiglio, Debellis.

Lettura e analisi del testo Incontro con l’autore

I A- B- C- E- F- G-H Dante

Delli Santi, Pantaleo, Mura, Napola, Altamura, Calabrese Gaudiuso, Laterza

Lettura e analisi del testo Incontro con l’autore

“L’eco delle battaglie” Michele Santuliana Il Mulino a vento ed.

“Mare di zucchero” Mario Desiati Mondadori “Ragazzo di razza incerta” Beatrice Monroy Edizioni La Meridiana

III C III H Dante

Docenti

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Attività previste

Lettura e analisi del testo Incontro con l’autore Laboratorio di scrittura sul tema della Grande Guerra

Lettura e analisi del testo Incontro con l’autore


I ragazzi incontrano gli autori

Eraldo Affinati autore di “L’elogio del ripetente”

Lia Levi autrice di “Una bambina e basta”

Marco Morelli autore di “Siamo fatti di stelle”

Giulia Poli Disanto autrice di “Ciliegie a mezzanotte”

Viviana Mazza autrice di “Storia di Malala”

Nicola Ruggiero autore di “Il canto delle rane”

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PROGETTI AREE A RISCHIO ( ex art. 9 )

2) “La scuola che ci piace” 1) “Non rischio, riesco” Il progetto coinvolge, in modo prioritario, allievi che hanno evidenziato ed evidenziano una importante tendenza all’assenteismo; allievi a rischio di devianza, eventualmente già segnalati dai servizi sociali; allievi segnalati dai C.d.C. per comportamenti o atteggiamenti reprensibili; allievi portatori di disagi riconducibili a vari fattori; Fra gli obiettivi: • Intercettare preadolescenti “a rischio” coinvolgendoli in attività accattivanti e motivanti; • favorire la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, facendo emergere le attitudini individuali e trasformandole in competenze; • favorire ed aumentare il senso di autoefficacia personale ed interpersonale; • facilitare occasioni di incontro, stimolando la socializzazione, il confronto e l’integrazione tra pari. PROGETTI AREE A FORTE PROCESSO I M M I G R A T O R I O (ex art. 9 CCNL Comparto Scuola 2006-2009).

1) “Couscous al ragout” 2)“Ricette di inclusione” Il progetto è destinato a minori stranieri con il coinvolgimento di alcuni alunni delle classi di appartenenza Fra gli obiettivi: • Inserire e integrare gli alunni nella scuola e nella società; • veicolare gli strumenti di conoscenza della cultura e della lingua italiana; • favorire l’approccio alla cultura del paese di provenienza dei compagni di diversa nazionalità da parte del gruppo-classe; • stimolare la comparazione interculturale.

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PROGETTO LEGALITÀ Nell’ambito del progetto “Legalità on life” a cura della prof.ssa Grazia Losacco, la scuola organizza : • la visita a Montecitorio (3 marzo 2015), a Palazzo Madama( 9 marzo 2015) e al Quirinale ( 10 marzo 2015) • Incontro con i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza • Visita al Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari • Incontro presso la nostra scuola con rappresentanti istituzionali per affrontare il tema della Grande Guerra • Partecipazione degli alunni al Consiglio Comunale dei Ragazzi • Gemellaggio con la scuola di Bomporto (provincia di Modena) con il patrocinio del comune di Mola. Le due scuole hanno concordato di condividere l’esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi.

PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE Obiettivi generali -

Acquisizione- consolidamento- sviluppo di capacità di comprensione, di rispetto e di condivisione dei valori inerenti il comportamento stradale. Analisi del Codice della Strada: funzione delle norme e delle regole. presa di coscienza della necessità e importanza delle norme volte a regolare la vita associata con particolare riferimento a quelle riferite alla strada; sviluppo della capacità di comprendere condividere consapevolmente, rispettare con i propri atteggiamenti e comportamenti i valori etico- civili insiti nelle norme; sviluppo dell'autonomia personale e del senso di responsabilità; sviluppo di un crescente rispetto per la vita degli altri, di una disponibilità sempre maggiore a soddisfare i doveri e gli impegni richiesti dai vincoli di solidarietà umana e sociale.

Obiettivi specifici Alla fine del ciclo formativo gli alunni devono: - saper individuare ed applicare le norme principali del Nuovo Codice, in riferimento a situazioni concretamente considerate (reali o simulate) tra quelle più frequenti e rilevanti; - dimostrare di conoscere le norme di conduzione ed il funzionamento del mezzo meccanico (ciclomotore) ai fini della massima sicurezza nel suo uso: - saper mettere in atto interventi opportuni in caso d'incidenti (assicurazione del luogo dell'incidente e pronto soccorso); - saper valutare le varie situazioni di traffico e saper muoversi in esso senza rischi per se stessi e per gli altri, conoscendo a pieno i pericoli che si possono incontrare per propria o altrui responsabilità; 153


-

-

dimostrare consapevolezza degli atteggiamenti negativi di natura psicologica nel rapporto uomo-macchina (narcisismo, istinto di potenza, mitizzazione del mezzo meccanico); dimostrare consapevolezza dei fattori patologici che possono causare pericoli e danni alla circolazione stradale (farmaci che agiscono sui riflessi, droga, alcolismo, etc.); dimostrare consapevolezza circa i rischi e i danni derivanti alla salute dell'uomo dal traffico assordante ed inquinante che può provocare anche stress e decadimento fisico soprattutto in caso di eccesso nell'uso esclusivo dei mezzi motorizzati per i propri spostamenti. dimostrare di aver acquisito comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada sia come pedoni sia come utenti di mezzi meccanici (biciclette, ciclomotore);

Contenuti -

Norme di circolazione per i pedoni; norme di circolazione per i ciclisti; norme di circolazione per i ciclomotoristi; norme tecniche della bici; segnaletica luminosa, verticale ed orizzontale; effetti e pericoli della velocità; limite di velocità; legge sull’uso del casco; documenti assicurativi obbligatori; responsabilità; norme di comportamento in caso di incidente stradale; interventi di primo soccorso in caso di incidente stradale.

Attività - Corso di preparazione all’esame per il conseguimento del “Certificato di idoneità alla guida del ciclomotore” - Conoscenza delle norme di circolazione per i ciclomotoristi, legge sull’uso del casco, normativa vigente del Codice della strada, problematiche sociali (stragi del sabato sera…) - Conoscenza degli interventi di primo soccorso in caso di incidente stradale

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I ragazzi del teatro integrato

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PROGETTI DI ATTIVITA’ MOTORIA FISICOSPORTIVA: GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI 1.2 Responsabile del progetto prof. Tommaso Sciddurlo 1.3 Finalità e obiettivi Finalità: Questo progetto tende a costruire un più profondo senso di appartenenza alla collettività scolastica attraverso lo sport, inteso come momento aggregante, e si rivolge alla totalità degli alunni al fine di diffondere una cultura motoria, fisica e sportiva nella scuola. Obiettivi: 1. Crescita, sviluppo e mantenimento delle funzioni motorie con il gioco e lo sport. 2. Organizzazione di uno sport scolastico che offra l'opportunità di esercitare la propria efficacia nell’ambiente attraverso la padronanza della propria motricità ed una sempre migliore conoscenza di sé. 3. Imparare ad essere rispettosi delle regole. 4. Evitare la dispersione scolastica. 5. Realizzare sinergie con l'educazione alla salute e l'educazione ambientale. Destinatari e classi coinvolte: Tutti gli alunni della scuola Avviamento alla pratica sportiva La scuola nel corrente anno scolastico promuoverà attività sportive e parteciperà ai tornei locali per le seguenti discipline: • pallavolo femminile • calcio a undici • basket maschile • nuoto maschile e femminile

Giochi Vincenzo Fontana 156


PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE E AL BENESSERE PSICOFISICO

ATTIVITÀ DEL CENTRO FAMIGLIA PRESSO LA SCUOLA MEDIA ALIGHIERI/TANZI Nell’ambito del Piano Sociale di Zona sono stati avviati interventi per accogliere i bisogni di tutta la comunità attraverso l’attivazione di servizi di prevenzione volti ad assicurare prestazioni necessarie a ridurre e/o rimuovere situazioni problematiche o di bisogno sociale dei cittadini. I servizi prevedono l’attivazione di un Centro Famiglia che si occupa del benessere del nucleo familiare per favorire un’ identità genitoriale volta al miglioramento delle relazioni tra genitori e figli. Nello specifico il centro interviene in 4 aree specifiche: •

Area Affido Familiare

Area Famiglia

Area Abuso e Maltrattamento

Area integrazione culturale

Gli operatori coinvolti sono i seguenti: Una psicologa – Dott.ssa Nica Valenzano Un’educatrice professionale – Dott.ssa Maria Rosa Deserio Un mediatore interculturale – Dott. Domenico Verdoscia Un Consulente Legale – Avv. Teresa Dentamaro L’équipe del Centro Famiglia interviene nelle scuole dell’obbligo ( elementari e medie) attraverso incontri tematici sulle relazioni ( familiari, sociali, tra il gruppo dei pari) e uno sportello di ascolto al fine di accogliere richieste di supporto al disagio relazionale. Lo sportello d’ascolto si rivolge ai ragazzi, ai genitori e docenti che lo richiedono. In particolare con la collaborazione dei docenti il Centro Famiglia individua le classi nelle quali intervenire svolgendo due incontri e in base alle necessità è possibile organizzare anche un terzo incontro concordato a priori con i docenti. Gli incontri hanno una durata di 1,30 per classe e avvengono in modalità circle – time per facilitare la comunicazione e il confronto tra i ragazzi Strumenti Formativi •

Visioni di immagini, filmati, video

Discussione in modalità circle – time 157


Esercitazioni pratiche e role playing

Inoltre il Centro Famiglia ritiene opportuno partecipare ai consigli di classe al fine di sostenere i docenti nell’arduo compito di gestire le situazioni problematiche presenti nelle classi.

PROGETTO FA.S.T. - AIUTIAMO I BAMBINI L’Associazione Lo Specchio, in partnership con l’Unicef Comitato Provinciale di Bari, Associazione Axia e diverse realtà del Terzo settore locale, ha dato avvio al progetto Fa.S.T. , iniziativa finanziata dalla Regione Puglia- Assessorato al Welfare, all’interno del programma Puglia Capitale Sociale. L’idea progettuale si fonda sulla volontà di agire ad un doppio livello: • Strategico- politico, per far sì che la concertazione locale nell’ambito della pianificazione sociale di zona, recepisca i bisogni e le opportunità per favorire l’inclusione dei bambini con disabilità. • Operativo, per creare strumenti di supporto alle progettualità ed ai servizi di inclusione dei bambini con disabilità nella scuola, nella famiglia, nel tempo libero. Attività: Ortoterapia Durata 20 ore con la partecipazione di 3 classi in cui sono inseriti alunni diversamente abili Laboratorio ludico per l’integrazione scolastica Si attiverà un laboratorio con una classe Laboratorio di integrazione scolastica (con utilizzo di ausili informatici) Durata 12 ore

PROGETTO NUTRI- ENTE Progetto a cura dell’Associazione NutriEnte finalizzato a prevenire e riconoscere i disturbi dell’alimentazione. Responsabili del progetto: dottoresse Francesca Affatati e Antonia Nardulli. Destinatari: studenti, genitori, insegnanti.

PROGETTO LA SCUOLA PER L’EXPO “VIENI A MANGIARE IN PUGLIA”

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Il lavoro è il risultato di in progetto realizzato con gli alunni delle classi seconde, parte in orario curricolare (attraverso la sensibilizzazione alle tematiche sociali legate ad alimentazione ed ambiente) e parte in cinque laboratori pomeridiani con le seguenti finalità: · prevenire la dispersione scolastica; · promuovere l’istituzione scolastica nel tentativo di riconquistare il ruolo centrale nel contesto socio-culturale del territorio; · facilitare l’orientamento individuale; · motivare ragazzi provenienti da ambienti con disagio socio-culturale; · promuovere stili alimentari corretti utilizzando e valorizzando i prodotti del proprio territorio; · educare al consumo consapevole e sostenibile. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di cinque docenti che hanno guidato i laboratori pomeridiani e dai docenti curricolari di lingua spagnola, di lingua francese , di lettere, di tecnologia e scienze.

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ALTRI PROGETTI • Progetto di laboratorio di recitazione e scrittura creativa“ La Grande Guerra”, destinato agli alunni delle due classi a tempo prolungato I e II D: realizzazione di un film documentario sul centenario della Grande Guerra. Il

lavoro sarà costituito da scene tratte dai film più rappresentativi sulla prima guerra mondiale, e da riprese in video di alunni che daranno il loro contributo con pezzi recitati, canti, coreografie e lettura di poesie e brani in prosa autoprodotti. Responsabile del progetto: Prof.ssa Rosella Vitulli, regia: Paolo Emanuele Quaranta. • Progetto “Danze per la Pace: un Natale dal mondo” , destinato agli alunni della classe I D a tempo prolungato coordinato dalla professoressa Donata Laterza in collaborazione con la professoressa Isabella Colonna dell’Associazione Alma Terra. Il progetto si svilupperà attraverso la presentazione di danze di diverse parti del mondo nelle ore del tempo prolungato. • Progetto Greenteam@school: il progetto è realizzato da IFOA in partnership con Legambiente e RPA Puglia. Sono previste lezioni seminario sul tema del miglioramento della raccolta differenziata domestica e nei contesti sociali e lavorativi, sul riciclaggio e sul riuso dei rifiuti cui parteciperanno le classi a tempo prolungato della sede Alighieri e le seconde B e H della sede Tanzi. • Progetto Grande Guerra e sport a cura del Professor Elia. Referente interno Prof.ssa Consiglio

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La responsabile per Legambiente Mola: Antonella Berlen

AREA DELL’ORGANIZZAZI ONE 161


ORGANI DI GESTIONE DELLA SCUOLA IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Brunelli 1 E’ il rappresentante legale dell’Istituto. 2 Presiede il collegio dei docenti. 3 Presiede la giunta esecutiva. 4 E’ responsabile dell’attuazione del POF. 5 Coordina il calendario delle attività. 6 Nomina i supplenti ed il personale esperto. 7 Stabilisce la politica per la Qualità dell’Istituto. 8 Effettua il Riesame della Direzione. 9 Effettua il monitoraggio degli obiettivi. 10 Stabilisce il programma delle verifiche. 11 Approva il piano di formazione. Il CONSIGLIO D’ISTITUTO un genitore 162


E’ composto dal D. S. Prof.ssa Cinzia Brunelli, da 8 rappresentanti dei docenti: Berlen Giorgio, Consiglio Anna, Debellis Isabella, Angelo Salvatore Delli Santi, Linsalata Sabrina, Panzini Vito, Pignataro Annunziata, Susca Domenico; da 8 genitori Colonna Vito, Laera Antonio, Tanzi Romina, Lepore Giuseppe, Ruggiero Vitantonio, Campanile Mimma, Saracini Annalisa, Laterza Pasquale; 2 rappresentanti del personale ATA: Martinelli Giulia, Tanzi Giuseppe. 1 Stabilisce le finalità e gli obiettivi dell'Istituto. 2 Approva il programma annuale ed il consuntivo. 3 Adotta il regolamento dell'Istituto. 4 Approva le convenzioni con l'estero. 5 Adotta il Piano della Offerta Formativa (POF). 6 Dà l'assenso alla gestione dei locali per attività extrascolastiche. 7 Autorizza il piano degli investimenti annuale. 8 Indica i criteri di formazione delle classi unitamente al collegio docenti. 9 Indica i criteri di assegnazione delle cattedre unitamente al collegio docenti. 10 Adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali. Il COLLEGIO DOCENTI: Il dirigente e tutti i docenti della scuola 1 Elabora il POF. 2 Effettua la programmazione secondo gli obiettivi generali dettati dal consiglio d’istituto. 3 Effettua la variazione degli orari (max 15%) dettati dal Ministero. 4 Programma i corsi di recupero/eccellenza extracurricolari. 5 Designa le funzioni obiettivo. 6 Adotta i libri di testo. 7 Elegge la propria componente nel consiglio d’istituto. 8 Elegge il comitato di valutazione. 9 Stabilisce I criteri di formazione delle classi unitamente al consiglio d’istituto. 10 Formula proposte al Dirigente sui criteri di formazione delle classi, di 163


assegnazione delle cattedre e formulazione dell’orario. LA GIUNTA ESECUTIVA: è composta da: la sig. Giulia Martinelli rappresentante ATA, la prof. Isabella Debellis in rappresentanza dei docenti, i signori Annalisa Saracino, e Pasquale Laterza quali rappresentanti dei genitori. 1 Predispone il programma annuale ed il conto consuntivo 2 Prepara i lavori del Consiglio d'Istituto.

INCARICHI E REFERENZE I COLLABORATORI prof.ssa Isabella Delre 1. Sostituzione temporanea della D. S. 2. Delega alla firma degli atti 3. Redazione dei verbali del Collegio Docenti 4. Disposizione finale della sostituzione dei docenti assenti 5. Coordinamento di tutte le attività della didattica, curricolari ed extracurricolari 6. Organizzazione degli organi collegiali 7. Organizzazione scrutini ed esami 8. Attuazioni delle disposizioni di servizio prof. Delli Santi 1. Sostituzione temporanea della D. S. 2. Delega alla firma degli atti 3. Supporto all’attività della D. S. 4. Organizzazione scrutini ed esami 5. Attuazioni delle disposizioni di servizio 6. Cura della pubblicazione delle circolari REFERENTI DI SEDE prof.ssa Francesca Napola (sede Dante) prof.ssa Vittoria Capobianco ( sede Tanzi) 164


1. Redigono l’orario annuale delle lezioni 2. Provvedono alla sostituzione giornaliera dei docenti assenti 3. Rilasciano permessi di variazione di orario degli alunni 4. Relazionano con i genitori 5. Formulano proposte per il tempo scuola FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1 gestione del POF: prof.ssa Rosa Vitulli • • • • •

Redazione e gestione del POF Patto di corresponsabilità e contratto formativo Regolamenti Carta dei servizi Supporto alla segreteria didattica

AREA 2 sostegno al lavoro dei docenti: prof.ssa Maria Teresa Susca • • • • • • • •

Redazione ed organizzazione del Piano di aggiornamento dei docenti Cura e diffusione delle comunicazioni educative, normative e didattiche Cura della documentazione prodotta dai docenti durante l’attività didattica Educazione alla legalità e all’intercultura Dimensione europea dell’insegnante Accoglienza docenti neoassunti e tirocinanti Integrazione degli alunni stranieri Attuazione delle Indicazioni Nazionali

AREA 3 servizi agli studenti: prof.ssa Grazia Losacco • • • • • • • •

Continuità Accoglienza Orientamento Insediamento di nuovi studenti Dispersione ed abbandono Obbligo scolastico Coordinamento degli alunni disabili Attuazione del piano per l’inclusione degli alunni con BES e DSA

AREA 4 comunicazione e relazione con enti esterni: prof.ssa Anna Consiglio • Gestione pagina web della scuola 165


• Redazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni esterni alla scuola (Comune, ASL, Regione, Povincia) • Scuola in Chiaro • Giornale scolastico • Organizzazione di eventi • Registro elettronico AREA 5 Qualità del servizio scolastico: prof.ssa Francesca Napola • • • • • • •

Valutazione interna ed esterna Rendicontazione sociale Organizzazione delle prove INVALSI Monitoraggi Piano di miglioramento Procedure della qualità Riqualificazione degli ambienti scolastici

TABELLE DEGLI INCARICHI PER L’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 REFERENTI DI PROGETTO E INCARICATI EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLA SALUTE ADOZIONE AULE SCOLASTICHE EDUCAZIONE STRADALE EDUCAZIONE ALLA LETTURA E RESPONSABILE BIBLIOTECHE GIOCHI SPORTIVI E STUDENTESCHI REFERENTE ALLA PRATICA SPORTIVA REFERENTE RAPPORTI UTE E ANTICHE VILLE VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE ATTIVITÀ CULTURALI E GIORNATE SIGNIFICATIVE AMMINISTRATORE DI SISTEMA REFERENTE ALLA SOLIDARIETÀ E PREMI RESPONSABILE SICUREZZA PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP – D.L. 81/2008) VIGILANZA SUL DIVIETO DI FUMARE RESPONSABILE CHIAVI

LABORATORIO PRASSICO

Prof.ssa VITTORIA CAPOBIANCO Prof.ssa CAROLINA FRASCO Prof.ssa CATERINA CAMPANILE Prof.ssa CESIRA LEPORE Prof.ssa CESIRA LEPORE Prof.ssa ISABELLA DEBELLIS

Prof. DON MARIO DIANA Prof. VITANTONIO RECCHIA Prof. GIORGIO BERLEN Ing. LEONARDINI Prof.ssa DEL RE (Tanzi) Prof. BERLEN (Dante) D.S.G.A. Verga A.(sede Dante) Prof.ssa DEL RE (sede Tanzi)

Prof.ssa MARILENA BERARDI (Dante) 166 Prof.ssa CAROLINA FRASCO (Tanzi)


LABORATORI SCIENTIFICI E GIARDINI

Prof.ssa RADOGNA(Tanzi) Prof. GIORGIO BERLEN( Dante) Prof.ssa ANNA CONSIGLIO (Tanzi) Prof. NICOLA GALETTA (Dante) Prof.ssa MARCELLA RICCIARDELLI (Tanzi) Prof.ssa MARILENA COLELLA (Dante) Prof. VITANTONIO RECCHIA (Tanzi) Prof.ssa ROSALBA BRANAʹ′( Dante) Prof.ssa ANTONELLA LINSALATA (Tanzi) Prof.ssa CATERINA CAMPANILE Prof.ssa CESIRA LEPORE ( Dante) Prof. ORONZO LACANDELA ( Tanzi) Prof. VITANTONIO RECCHIA

AULE MAGNE E LIM LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO MUSICALE LABORATORIO ARTE BIBLIOTECHE PALESTRA AMMINISTRATORE DI SISTEMA

RESPONSABILI DEI LABORATORI REFERENTI DEGLI ASSI CULTURALI Professoressa Grazia Losacco per l’Asse dei linguaggi che comprende insegnanti di Italiano, di Lingue straniere, Musica e Strumento. Professoressa Cesira Lepore per l’Asse scientifico-tecnologico che comprende insegnanti di Scienze, Geografia, Tecnologia e Scienze motorie. Professoressa Francesca Napola per l’Asse storico-sociale che comprende insegnanti di Storia, Arte e Religione. Professoressa Isabella Farella per l’Asse matematico- scientifico-tecnologico che comprende insegnanti di matematica, scienze, geografia, tecnologia, educazione fisica. 1. Coordinano la progettazione e la ricerca disciplinare e la redazione dei programmi disciplinari. 2. Coordinano la definizione delle griglie di valutazione degli studenti. GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO Prof ssa Francesca Napola, F.S. per la Qualità; Professoresse Grazia Losacco, Cesira Lepore e Isabella Farella coordinatrici d’asse, Signore Ketty Cianciaruso rappresentante ATA. Il gruppo di lavoro ha implementato dieci procedure sulla qualità. Attualmente sta procedendo a verifiche interne sul rispetto delle procedure. Successivamente si farà carico di redigere un Piano di miglioramento sulla base dei dati rilevati attraverso 167


l’apposito questionario che il Ministero avrà provveduto ad inviare. I CONSIGLI DI CLASSE 1 Coordinano la programmazione dei Consigli. 2 Controllano e segnalano assenze e ritardi. 3 Convocano i genitori e il Consiglio in caso di necessità. 4 Presiedono gli scrutini in caso di assenza del Dirigente. 5 Redigono i verbali, la programmazione e conducono la successiva verifica.

Insediamento del Consiglio comunale dei ragazzi

Coordinatori e segretari Sede Dante Classe 1^A 2^ A 3^A 1^B 2^B 3^B 1^C 2^C 3^C 1^D 2^D 3^D 1^E 2^E 3^E 1^F 2^F 3^F 1^G 2^G 3^G

Coordinatori

Segretari

Marielli Delli Santi Giampietro Mura Abbruzzese Lepore Vincenza Napola Campanile Gaudiuso Vitulli Laterza Innamorato Sammarco Mucari Pantaleo Ianni Giannuzzi Pietanza Calabrese Mannarino Morelli

Carbonara Intini Gentile Comes Colella Eugenia Lepore Petronilla Verga Pesce Amendola Tanzi Branà Berlen Retto Pagliarulo Defonte Mazzarano Colella Marilena Laudadio Martinelli Sciddurlo 168


1^ H

Altamura

Macchia

3^ H

Quaranta

Farella

Sede Tanzi Classe

Coordinatori

Segretari

1^ A 2^ A 3^ A 1^ B 2^ B 3^ B 1^ C 2^ C 3^ C 2^ H

Debellis Ricciardelli Capobianco Palazzo Rossella Cristino Radogna Linsalata Sabrina Susca Maria Teresa Carrozza Losacco

Sciddurlo Cecilia Consiglio Panzini Linsalata Antonella Susca Domenico Recchia Palazzo Caterina Frasco Diana Vaccarelli

LA DIREZIONE SERVIZI GENERALI: Andrea Verga Sovrintende e organizza i servizi generali amministrativo– contabili. E' funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni immobili. La RSU: Prof. Leonardo Cattedra, Giulia Martinelli, Giuseppe Tanzi RSL: Assistente amministrativa Sig. Giulia Martinelli IL RESPONSABILE SICUREZZA (D.L. 81/2008) Prof.ssa Sabrina Linsalata 1. Coordina il servizio di prevenzione e protezione. 2. Coordina la Commissione Sicurezza. ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RISCHI Sede Dante: Prof. Angelo Salvatore Delli Santi, sig.ra Angela Murro, sig.Vincenzo Longobardi Sede Tanzi: prof.sse Isabella Delre, Vittoria Capobianco, Maria Teresa Susca, sig.ra Francesca Deserio. ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO Sede Dante: Prof.ssa Cesira Lepore, prof. Tommaso Sciddurlo, Sig.Giuseppe Tanzi Sede Tanzi: D. S. Cinzia Brunelli, prof.ssa Maria Radogna, prof. Oronzo Lacandela 169


ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI Sede Dante: prof. Giorgio Berlen, prof.ssa Donata Laterza, Giuseppe Laudadio. Sede Tanzi: Prof.ssa Antonella Linsalata, prof. Vito Antonio Recchia, Prof. Domenico Susca. Gli addetti hanno l’obbligo: • di vigilare sull’osservanza delle norme sulla sicurezza da parte dei lavoratori e degli alunni • di segnalare al D. S. ogni situazione di pericolo che si profili • di frequentare gli appositi corsi formativi. COMITATO DI VALUTAZIONE del servizio dei docenti Membri effettivi: professori: Laura Defonte, Giorgio Berlen, Mariateresa Susca, Marcella Ricciardelli. Membri supplenti: professori Giulia Giannuzzi, e Isabella Debellis. Esprime un parere sull’anno di prova dei docenti per la neo-immissione in ruolo. COMMISSIONE ELETTORALE Professori Delre, Lepore Petronilla, la signora Deserio F. come rappresentante del personale ATA; i signori Lozupone Veronica, Montanarelli Lucia quali rappresentanti dei genitori. Organizza e gestisce le votazioni previste dalla normativa vigente in merito all’elezione degli organi collegiali. COMMISSIONE GARE E APPALTI D. S. prof.ssa Cinzia Brunelli, DSGA f. f. Giulia Martinelli , prof.ssa Delre, prof. Delli Santi. Ha il compito di valutare le offerte per le gare che si rende necessario bandire durante l’anno scolastico 2011-2012. La commissione potrà di volta in volta essere affiancata, se necessario, da personale esperto interno alla scuola. CONSIGLIO DI DISCIPLINA 170


Ne fanno parte: la D. S. prof.ssa Cinzia Brunelli, la prof. Giulia Giannuzzi per la componente docenti, il sig. Giovanni Russo per la componente genitori, il sig. Giuseppe Laudadio per il personale ATA. Il Consiglio ha il compito di acquisire elementi utili alla determinazione della sanzione da irrogare, ascoltando l’alunno, il docente, il genitore e chiunque possa apportare valide riflessioni. ORGANO DI GARANZIA Ne fanno parte il sig. Giuseppe Giannini, che lo convoca e lo presiede, il rappresentante dei genitori, sig. Caragiulo Donato, la prof. Rosa Vitulli, rappresentante dei docenti. Decide in merito ai ricorsi presentati contro le ammonizioni personali e le ammonizioni di classe. Decide in merito ai conflitti che eventualmente insorgano all’interno della scuola, circa l’applicazione del Regolamento di disciplina. GLI ( Gruppo di studio e di lavoro per l’inclusione) Ne fanno parte: •

Dirigente scolastica prof.ssa Cinzia Brunelli

prof.ssa Laura De Fonte, coordinatore area di sostegno

prof.ssa Rosa Vitulli, F.S. Area 1 POF

prof.ssa Grazia Losacco, F.S. Area 2 servizi agli studenti

Operatori Asl del Comune di Mola di Bari

Antonio Laera, Presidente del Consiglio d’Istituto

Rappresentanti delle famiglie con alunni BES

Il GLI svolge le seguenti funzioni: •

rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola; 1. svantaggio sociale e culturale, 2. Disturbi Specifici di Apprendimento ( DSA) e/o disturbi evolutivi specifici, 3. difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse; 171


raccolta e documentazione degli interventi didattico- educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuola e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; • focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; • rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; • raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi sulla base delle effettive esigenze; • elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferita a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Tale piano, attraverso l’analisi dei punti di forza e di criticità degli interventi posti in essere nel corrente anno scolastico, consentirà la formulazione, entro il mese di giugno di ogni anno, di un’ipotesi globale di lavoro per l’anno scolastico successivo che, previa approvazione del Collegio dei Docenti, 1. si tradurrà in una specifica richiesta di organico di sostegno e di altre risorse dal territorio 2. diventerà parte integrante del POF dell’Istituto 3. consentirà la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola. •

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La Componente genitori La Scuola, come luogo di confronto, di collaborazione e di incontro, persegue l’obiettivo di sviluppare il senso di appartenenza e il “consenso” delle famiglie coinvolgendole in tutti i momenti più significativi della vita scolastica. Lasciando piena libertà ai vari Consigli di convocare, per particolari esigenze, (comportamento alunni, organizzazione viaggi d'istruzione, etc...) assemblee dei Genitori delle singole classi, nel corso dell'anno scolastico saranno organizzati n° 2 incontri generali con le famiglie degli alunni nei mesi di:

Dicembre

Aprile

Nel mese di ottobre, sono indette dal ministero le votazioni per l’elezione della rappresentanza dei genitori nel consiglio di classe. Nel corrente anno scolastico, inoltre, sarà rinnovato il Consiglio d’Istituto dato che i precedenti organismi sono da intendersi decaduti dopo il dimensionamento delle scuole Alighieri -Tanzi. I coordinatori di classe saranno a disposizione dei genitori durante l’assemblea convocata dagli stessi, al termine della quale si costituirà il seggio gestito dai genitori. Nel mese di febbraio i coordinatori coadiuvati dai rispettivi segretari consegnano le schede personali ai genitori degli alunni. Ciascun professore dedicherà un’ora al mese ai colloqui singoli con le famiglie, con esclusione dei mesi di dicembre, febbraio ed aprile. La comunicazione alle famiglie dell'ora in oggetto avverrà tramite il coordinatore di classe all'inizio dell'anno scolastico. Si prevede, inoltre, per il mese di Gennaio un incontro con i genitori degli alunni frequentanti le quinte classi della scuola Primaria. Tale incontro sarà finalizzato a presentare il Piano dell’ Offerta Formativa della scuola. Per facilitare il compito relativo all’ iscrizione al successivo grado di istruzione è stato programmato nel mese di gennaio, lo Sportello dell’orientamento, un incontro tra i docenti referenti dell’orientamento degli istituti di istruzione secondaria presenti sul territorio e i genitori degli alunni delle terze classi. 173


RISORSE FINANZIARIE Per l'attuazione del POF si utilizzano le risorse assegnate per : - il Fondo dell'Istituzione Scolastica - l'Autonomia Scolastica (legge 440/97) - le Funzioni strumentali al POF (funzioni obiettivo) - le AttivitĂ aggiuntive del Personale ATA - i contributi volontari delle famiglie - i contributi di enti e/o soggetti economici operanti sul territorio - FSE - MIUR

Pon di arte

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Calendario scolastico 2014 - 2015 Le attività didattiche saranno svolte in non meno di duecento giorni dall’11 settembre 2013 al 9 giugno 2014. A seguito di quanto stabilito dal calendario scolastico diramato dalla regione Puglia e deliberato dal collegio docenti si prevedono le seguenti festività: Primo giorno di scuola: mercoledì 10 settembre 2014 Sospensione attività didattiche

15 e 16 settembre

sospensione attività

1 novembre

festa di tutti i Santi

8 dicembre

festa dell’Immacolata Concezione

22 dicembre

recupero anticipo lezioni

dal 23 dicembre al 6 gennaio

 16, 17 e 18 febbraio

vacanze natalizie vacanze di Carnevale e recupero anticipo lezioni

Dal 12 al 7 aprile

25 aprile

Anniversario della Liberazione

1 maggio

Festa del Lavoro

2 maggio

sospensione delle lezioni concessa dalla Regione Puglia

1 giugno

sospensione delle lezioni concessa dalla Regione Puglia

2 giugno

Vacanze pasquali

Festa nazionale della Repubblica

ULTIMO GIORNO DI SCUOLA: MARTEDÌ’ 9 GIUGNO 2015 Su decisione del Collegio dei Docenti l'anno scolastico 2014/15 sarà suddiviso in due quadrimestri: I quadrimestre: dal10 Settembre al 31 Gennaio; II quadrimestre: dall’1 Febbraio fino al termine delle lezioni, ovvero il 9 Giugno 2015. 175


PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÁ SCOLASTICHE A) COLLEGIO DOCENTI 1, 8 Settembre 3 Ottobre 11 Maggio 5 Giugno B) CONSIGLI DI CLASSE N. 6 Consigli di classe della durata di un’ora per classe nei mesi di Settembre, Novembre, Gennaio, Febbraio, Marzo, Maggio, di cui quello di gennaio finalizzato al Consiglio orientativo per le classi terze, quelli di Novembre, Marzo e Maggio con la partecipazione dei rappresentanti dei genitori. N. 2 Consigli di classe di 1 ora destinati agli scrutini nei mesi di Febbraio e Giugno. C) RIUNIONE ASSI CULTURALI 18 Settembre 11 Marzo 29 Aprile D) INCONTRI SCUOLA- FAMIGLIA 15 Ottobre : - Presentazione del POF e del Regolamento d’Istituto - Elezione dei rappresentanti dei genitori nei C.d.C.

12 Dicembre - Informazione sull’andamento educativo e didattico dei singoli allievi 19- 20 e 21 Gennaio - Intese ai fini dell’orientamento scolastico (3^ classi) 13 Febbraio - Consegna documento di valutazione 11 Aprile - Informazione dei docenti sull’andamento educativo e didattico dei singoli allievi 22- 23- 24 giugno consegna documento di valutazione rispettivamente per le classi I - II- III

Proiezione del film “Fango e gloria” nell’ambito delle celebrazioni del centesimo anniversario dallo scoppio della Grande Guerra 176


REGOLAMENTO D’ISTITUTO Anno scolastico 2013/2014

Orario delle lezioni Articolazione dell’orario dell’attività didattica Ingresso alunni Prima ora Seconda ora Terza ora Intervallo Quarta ora Quinta ora

Inizio Ore 07,55 Ore 08,00 Ore 09,00 Ore 10,00 Ore 10,50 - 11,00 Ore 11,00 Ore 12,00

Uscita ore 13,00 Corsi C e D ( plesso Dante) a tempo prolungato: orario curricolare pomeridiano (martedì e giovedì) dalle ore 14,30 alle ore 17,30 Corso F ( plesso Dante) a indirizzo musicale: orario curricolare pomeridiano ( dal lunedì al venerdì) dalle ore 14,30 alle ore 18,30 per lezioni individuali e musica d’insieme

Regolamento alunni 1. Gli alunni devono trovarsi all’ingresso della scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e al suono della campana devono recarsi nelle rispettive aule in modo ordinato e composto. Per il plesso Tanzi sarà consentita la sosta degli alunni nella zona coperta della scuola solo in caso di condizioni meteorologiche avverse. 2. In caso di ritardo, gli alunni devono essere accompagnati dai genitori o esibire al dirigente o a uno dei suoi collaboratori la giustificazione firmata da uno di essi. Saranno consentiti al massimo dieci minuti di ritardo. Gli alunni che si presentano in ritardo, senza giustificazione, sono ammessi dal Dirigente scolastico o dai suoi Collaboratori che provvederanno a informare le famiglie. Detti alunni devono portare il giorno seguente la giustificazione scritta del loro ritardo, pena il conteggio di un’intera ora di assenza. Il ritardo va segnato sul registro di classe dal docente in servizio. Cinque ore di ritardo cumulate corrisponderanno ad un giorno di assenza. 3. Agli alunni che si recano a scuola in bicicletta è consentito lasciarla nel cortile della scuola. Il personale scolastico, tuttavia, è esonerato dalla sorveglianza. 4. I docenti impegnati nella prima ora di lezione, faranno l’appello, annoteranno puntualmente i nominativi degli alunni assenti e giustificheranno le assenze degli alunni della propria classe; in caso di assenza superiore a 5 giorni, la giustificazione deve essere accompagnata da certificato medico. 5. In caso di ripetute assenze o di prolungati periodi di assenza o di inadempienza, il coordinatore deve immediatamente contattare la famiglia segnalando di seguito il caso al Dirigente. 6. Gli alunni colti da indisposizione durante le lezioni potranno uscire dall’Istituto solo se prelevati da un genitore, previo avvertimento telefonico da parte del personale della scuola. I docenti 177


provvederanno a segnalare sul Registro di classe l’uscita anticipata e autorizzata dell’allievo. 7. E’ vietato fare uso dei cellulari a scuola come prescritto dalla normativa vigente pena il ritiro dello stesso e la riconsegna direttamente al genitore che ne faccia richiesta. 8. E’ vietato, da parte degli alunni, servirsi del cellulare o di altro dispositivo elettronico per registrare, scattare foto o girare video senza autorizzazione. La circolazione incontrollata di filmati, registrazioni audio, fotografie digitali può dar luogo ad una violazione anche grave della privacy punibile con le sanzioni previste dalla legge (direttiva n. 104 del 30/ 11/2007 del Ministero dell’Istruzione). 9. E’ prevista una pausa per merenda all’interno delle aule dalle ore 10,50 alle ore 11,00. Durante il suo svolgimento i docenti vigileranno e sorveglieranno gli alunni fino alla fine della pausa. Non è consentito consumare cibi untuosi. I rifiuti devono essere depositati negli appositi cestini. 10. L’uscita dalla classe per andare in bagno a prima ora e all’ultima ora non è consentita, salvo casi eccezionali. I docenti non dovranno consentire l’uscita contemporanea di due alunni/e. 11. Gli alunni sono invitati ad avere la massima cura per tutto l’edificio, per i suoi ambienti (aule, bagni, palestre, laboratori), per tutto l’arredo ed il materiale scolastico che sono patrimonio di tutti. Arredi ed ambiente saranno quotidianamente controllati dai collaboratori scolastici che denunceranno eventuali danni e comportamenti scorretti al di fuori delle aule. I docenti sono invitati a vigilare sul rispetto di quanto disposto e a non esitare nel segnalare i responsabili dei danni arrecati alla scuola, per i quali si prevede la riparazione o il risarcimento da parte del genitore. 12. Gli alunni che, nel corso dell’anno scolastico, per gravi infrazioni, incorreranno in sanzioni disciplinari validate dal Consiglio di classe o saranno sospesi dalle lezioni, non potranno prendere parte ai viaggi di istruzione e dovranno – se il Consiglio di classe lo deciderà – partecipare ad attività formative o ad attività a favore della comunità didattica.

Regolamento docenti e personale non docente 13. I docenti impegnati nella prima ora di lezione devono essere presenti alle ore 7.55 per ricevere gli alunni nelle rispettive aule. Ugualmente i docenti dell'ultima ora di lezione accompagneranno la propria classe fino al cancello. Eviteranno che gli alunni sostino davanti alla porta d'ingresso o all'interno del cortile di pertinenza, essendo la scuola responsabile della loro incolumità fino al cancello d'uscita. Un collaboratore scolastico sorveglierà il deflusso degli alunni sulla strada badando a mantenere libera la rampa. 14. Tutto il personale scolastico è tenuto ad apporre la propria firma sul registro delle presenze, nonché a prendere visione delle circolari sugli appositi registri ed a consultare gli albi. 15. Ogni docente con ore a disposizione obbligatoria, anche in mancanza di supplenza è tenuto a rimanere in Istituto durante le suddette ore per ottemperare ad improvvise o impreviste necessità. Eventuali deroghe a tale obbligo di servizio devono essere autorizzate dal D.S.. I docenti devono telefonare a scuola per comunicare la propria assenza dalle ore 7,30 alle ore 7,45 per consentire la copertura della classe fin dalla prima ora di lezione. 16. I docenti che, per esigenze oggettive, abbiano necessità di assentarsi dall'aula, sono tenuti ad affidare gli alunni alla sorveglianza del personale ausiliario. Ai docenti non è consentito interrompere le lezioni ed uscire dall'istituto senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 17. I collaboratori scolastici devono allontanarsi dal settore loro assegnato solo per esigenze di 178


servizio provvedendo alla copertura dello stesso e devono vigilare sul comportamento degli alunni al di fuori delle aule. 18. I docenti, il personale ATA e gli alunni devono segnalare tempestivamente al dirigente scolastico o al responsabile per la sicurezza o al rappresentante dei lavoratori ogni situazione di pericolo riguardante la struttura scolastica o gli arredi. Tale segnalazione deve avvenire in forma scritta utilizzando l’apposito modulo o in caso urgente oralmente. 19. I docenti che abbiano necessità di produrre fotocopie per uso didattico devono prenotare tale materiale nel giorno almeno precedente a quello di utilizzazione. La richiesta deve essere formulata per iscritto al collaboratore scolastico incaricato di eseguire le copie fotostatiche.

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CORRISPONDENZA MANCANZE - SANZIONI DISCIPLINARI DOVERI MANCANZE SANZIONI E AZIONI DI ORGANO RESPONSABILIZZAZIONE COMPETENTE Frequenza Assenze ripetute e Ammonizione con annotazione Docente coordinatore regolare non motivate sul registro di classe + Dirigente Scolastico comunicazione scritta e/o telefonica alla famiglia Garantire la Non far firmare e/o Ammonizione e comunicazione Docente regolarità delle non consegnare le ai genitori comunicazioni comunicazioni, i scuola- famiglia risultati delle verifiche, ecc. Falsificare la firma Ammonizione e convocazione Docente coordinatore dei genitori o dei dei genitori docenti Giustificare le Non giustificare le Avviso ai genitori trascritto sul Docente coordinatore assenze assenze diario o, in caso di mancanze reiterate, comunicazione scritta o telefonica al genitore Assolvimento Negligenza abituale Ammonizione con annotazione Docente degli impegni di sul diario ed eventuale studio convocazione dei genitori Linguaggio e/o gesti Ammonizione scritta sul Docente offensivi registro di classe validata dal Dirigente Scolastico Consiglio di Classe Consiglio di classe Comportamento educato e rispettoso nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale ATA e dei compagni

Minacce o aggressione verbale Aggressione fisica

Ammonizione scritta sul registro di classe Allontanamento dalla comunità scolastica da uno a cinque giorni con attività didattica da svolgere a casa ed attività alternative in favore della comunità scolastica Allontanamento dalla comunità da sei a quindici giorni

Situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona, oppure atti di grave violenza o tali da determinare seria apprensione a livello sociale Mancato rispetto per Ammonizione scritta. la proprietà altrui. Comunicazione scritta alla famiglia e risarcimento naturale del danno

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Capo d’Istituto Dirigente Scolastico

Consiglio di Classe alla presenza del D.S.

Dirigente Scolastico


Comportamenti che pregiudichino il regolare Comportamento svolgimento della corretto e lezione. Reiterata collaborativo uscita dall’aula nell’ambito dello svolgimento senza permesso Persistente dell’attività atteggiamento di didattica ostacolo al normale svolgimento della vita della classe e della scuola Utilizzo di oggetti Rispetto dei regolamenti, della estranei all’attività didattica, telefonini privacy e delle e altri dispositivi norme di elettronici sicurezza Acquisizione e/o diffusione di foto, registrazioni, video non autorizzati

Corresponsabilità nel rendere e nel mantenere accoglienti gli ambienti scolastici Utilizzo corretto delle strutture, delle strumentazioni e dei sussidi didattici della scuola

Disimpegno nella cura degli ambienti

Danneggiamento volontario e colposo

Ammonizione scritta sul registro di classe. Comunicazione sul diario a firma del genitore

Docente Docente coordinatore

Ammonizione scritta sul registro di classe. Convocazione dei genitori

Docente Docente coordinatore Dirigente Scolastico

Ammonizione scritta sul registro di classe, ritiro eventuale del materiale e consegna su richiesta ai genitori Ammonizione scritta sul registro di classe, ritiro eventuale del materiale e consegna su richiesta ai genitori, eventuale pagamento di una multa (direttiva n. 104 del 30/ 11/2007) Ammonimento scritto sul diario o sul registro di classe

Docente Dirigente Scolastico

Ammonizione scritta, comunicazione scritta alla famiglia, risarcimento del danno

Docente Dirigente scolastico

Docente Dirigente Scolastico Garante per la privacy

Docente

SANZIONI Nessuno degli alunni può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni. Le sanzioni, tenuto conto della situazione personale dell'alunno, sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente; alla studentessa e allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirla in attività a favore della comunità scolastica secondo i criteri individuati. Ogni giorno di allontanamento dalla comunità scolastica potrà essere sostituito con due giorni di attività a favore della comunità scolastica, con un massimo di due ore giornaliere. 181


Per attività a favore della comunità scolastica si intendono ad esempio: 1 attività di riordino ai fini didattici di locali o laboratori della scuola; 2 attività di supporto alle attività didattiche in ambito scolastico,ecc. Per quanto riguarda l’allontanamento dalla comunità scolastica, la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Il dirigente scolastico, o suo delegato, manterrà, per quanto possibile, i rapporti con lo studente e con i suoi genitori, durante il periodo di allontanamento, al fine di consentire un positivo rientro nella comunità scolastica. La famiglia deve essere contattata ed avvertita della decisione entro max 48 ore. Durante le prove d’esame di Licenza Media, le suddette sanzioni disciplinari verranno comminate dalla Commissione d’esame e riguarderanno anche i candidati esterni. La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa. Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà anche esplicitare i motivi per cui non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico. PROCEDIMENTO DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI Le fasi del procedimento disciplinare sono le seguenti: 1 contestazione dell’addebito ed invito allo studente o alla studentessa ad esporre le proprie ragioni con eventuale verifica istruttoria delle stesse; 2 deliberazione in merito alla irrogazione della sanzione disciplinare ed annotazione ove previsto; 3 nel caso di applicazione della sanzione comunicazione della stessa allo studente e ai genitori con motivazione, anche sintetica, in relazione alla gravità della violazione e al tipo di sanzione irrogata. IMPUGNAZIONE Il sistema di impugnazioni non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata, stante il principio generale che vuole dotati di esecutività gli atti amministrativi pur non definitivi: la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione, salvo quanto diversamente stabilito nel regolamento di istituto. Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. ORGANO DI GARANZIA REGIONALE L’ulteriore fase di impugnatoria ossia la competenza a decidere sui reclami contro le violazioni dello Statuto, anche contenute nei regolamenti d’istituto, viene specificatamente attribuita alla competenza del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale. Il rimedio in esame, attraverso la valutazione della legittimità del provvedimento in materia disciplinare, potrà costituire occasione di verifica del rispetto delle disposizioni contenute nello Statuto sia nell’emanazione del provvedimento oggetto di contestazione sia nell’emanazione del regolamento d’istituto ad esso presupposto. 182


E’ da ritenersi che, in tal caso, il termine per la proposizione del reclamo sia di quindici giorni, decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’organo di garanzia della scuola o dallo spirare del termine di decisione ad esso attribuito. La decisione è subordinata al parere vincolante di un organo di garanzia regionale di nuova istituzione – che dura in carica due anni scolastici. Detto organo presieduto dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato è composto, di norma, per la scuola secondaria di I grado da tre docenti e da tre genitori designati nell’ambito della comunità scolastica regionale. L’organo di garanzia regionale, dopo aver verificato la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, procede all’istruttoria esclusivamente sulla base della documentazione acquisita o di memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall’Amministrazione . Non è consentita in ogni caso l’audizione orale del ricorrente o di altri controinteressati.. L’organo di garanzia regionale deve esprimere il proprio parere entro il termine perentorio di 30 giorni. Qualora entro tale termine l‘organo di garanzia non abbia comunicato il parere o rappresentato esigenze istruttorie, per cui il termine è sospeso per un periodo massimo di 15 giorni e per una sola volta (Art.16 - comma 4 della Legge 7 agosto 1990, n. 241), il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale può decidere indipendentemente dal parere. ORGANO DI GARANZIA: COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO L’organo di garanzia è presieduto dal dirigente scolastico . I membri dell’Organo di Garanzia sono nominati dal Dirigente Scolastico su parere del collegio dei docenti (per i docenti) e per elezione da parte del Consiglio d’Istituto (per i genitori) Per la sua costituzione si provvederà con delibera del Consiglio di Istituto e sarà il Dirigente Scolastico a comunicare la nomina agli interessati. Qualora sia assente uno dei membri all’atto della riunione o il caso in discussione riguardi direttamente o indirettamente uno dei membri dell’Organo, subentrerà un membro supplente, nominato anch’egli, come sopra. L’Organo di Garanzia esaminerà e deciderà, su richiesta di chi ne abbia interesse, su conflitti all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente Regolamento. L’Organo di Garanzia dura in carica due anni. REGOLAMENTO RISARCIMENTO DANNI 1. Chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamenti dei locali, arredi ed attrezzature è tenuto a risarcire il danno Trattandosi di alunni minorenni, saranno chiamati i genitori a rifondere il danno accertato. 2. In caso che il responsabile o i responsabili non vengano individuati, sarà la classe, come gruppo sociale, ad assumere l’onere del risarcimento, e ciò relativamente agli spazi occupati dalla classe nella sua attività didattica. 3. Nel caso si accerti che la classe, operante per motivi didattici in spazi diversi dalla propria aula, risulta realmente estranea ai fatti, sarà la collettività studentesca ad assumersi l’onere del risarcimento, secondo le specificazioni indicate al punto seguente. 4. Qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi, servizi, ecc.) e non ci siano responsabilità accertate, saranno le classi, che insieme utilizzano quegli spazi, ad assumersi l’onere della spesa; nel caso di un’aula danneggiata in assenza della classe per motivi didattici, l’aula viene equiparata al corridoio. 5. Se i danni riguardano spazi collettivi quali l’atrio o l'aula magna, il risarcimento spetterà all’intera comunità scolastica. 6. E' compito della Giunta Esecutiva fare la stima dei danni verificatisi, e comunicare per lettera agli studenti interessati ed ai loro genitori la richiesta di risarcimento per la spettante. Le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola, e destinate alle necessarie riparazioni, sia mediante rimborso - anche parziale - delle spese sostenute dall’Ente Locale, sia - se possibile - attraverso interventi diretti in economia. 183


SISTEMA PREMIANTE Durante l’anno scolastico sarà possibile conferire agli alunni delle note di merito per comportamenti particolarmente lodevoli. Nell’ottica della riparazione del danno una nota di merito compensa una di demerito. I criteri di attribuzione sono i seguenti:

Dimostrazione di crescita personale attraverso un radicale cambiamento del comportamento e dell’impegno scolastico.

Cura, attenzione e particolare creatività organizzativa nell’abbellimento della propria classe e dei locali scolastici.

Atteggiamento di disinvolta accoglienza e spirito di collaborazione concreto e costante nei confronti di un compagno.

Atteggiamento propositivo, trainante nei riguardi della classe o di un gruppo di compagni tale da costituire una leadership positiva. Le note di merito comportano le seguenti premialità: 1 Gratuità ad un evento. 2 Partecipazione ad un evento in rappresentanza della classe. 3 Credito (certificato da attestato rilasciato dalla dirigente) spendibile in sede di consiglio di classe per valutazione quadrimestrale o di esame di Stato. 4 Incarico gratificante di responsabilità in eventi scolastici di rilievo Accudimento della struttura scolastica Ogni aula è affidata alla cura della classe. Al fine di accrescere il senso di appartenenza degli alunni alle classi ed abituarli, sempre nell’ottica dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva, alla cura del bene comune, i coordinatori di classe guideranno gli alunni nell’abbellimento e personalizzazione dell’ambiente nel quale trascorrono il loro tempo scuola. Gli alunni sono invitati a mantenere le aule pulite e decorose. La DS e lo Staff delle funzioni strumentali visiteranno le aule in occasione del Natale o della Pasqua per conferire un riconoscimento alla classe meglio accudita e decorata. Alla classe premiata sarà dedicato un articolo sul giornale della scuola e sarà offerto un premio a sorpresa; la foto della classe sarà inserita sul sito della scuola con l’evidenza dell’attestazione ricevuta. Cura dei locali della scuola. Per l’abbellimento dei locali della scuola saranno individuate aree comuni in prossimità delle classi. I ragazzi di ciascuna classe si adopereranno per abbellire e personalizzare lo spazio a loro riservato. Lo spazio più creativo e decorativo sarà premiato con attestato alla classe e premio a sorpresa. Il presente regolamento − sarà a disposizione di tutto il personale della scuola e di tutti i Genitori; − sarà presentato agli alunni a inizio anno dai docenti − potrà essere consultato anche attraverso il sito Internet della scuola. Le disposizioni contemplate nel presente Regolamento sono suscettibili di modifiche ed integrazioni. Per tutto ciò che non è previsto nel presente Regolamento, si fa riferimento al Regolamento del Consiglio di Istituto. Il Dirigente Scolastico prof.ssa Cinzia Brunelli 184


REGOLAMENTO CONSIGLIO D'ISTITUTO 1-CONSIGLIO D’ISTITUTO La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio d’Istituto sono indicati negli articoli 8-10 del Testo Unico 16 aprile 1994 n.297 e dal Decreto Interministeriale n.44 del 1 febbraio 2001. Il Consiglio d’Istituto, nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni, è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il direttore didattico o il preside. Il Consiglio è' l'Organo della scuola che, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta Esecutiva, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività' della Scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: a) adozione del regolamento interno dell'Istituto; b) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi e le dotazioni librarie; acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni; c) criteri generali per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, con particolare riguardo alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione; di iniziative di integrazione e di sostegno previste dall'art. 7 della legge 4.8.1977 n.517; d) promozione di contatti con le altre scuole per realizzare scambi di esperienze ed intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; e) partecipazione dell'Istituto ad attività' culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo. Oltre alle suddette attribuzioni previste nell'art. 6 del D.P.R. 416, spetta al Consiglio d'Istituto: 1- stabilire criteri generali per la fissazione di turni di servizio del personale A.T.A., sentita l'assemblea del personale interessato e tenendo conto delle esigenze della Scuola e del calendario delle riunioni definito dal Collegio dei Docenti; 2- indicare i criteri generali per la formazione delle classi; 3-adattare l'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei Consigli di classe; 4- esprimere pareri al Collegio dei Docenti in materia di sperimentazione metodologico-didattica che richiedono l'utilizzazione straordinaria di risorse dell'amministrazione scolastica. 2- ELEZIONE DEL PRESIDENTE Nella prima seduta il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio.

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3- ATTRIBUZIONE DEL PRESIDENTE Il presidente assicura il regolare funzionamento del Consiglio e svolge tutte le necessarie iniziative per garantire una gestione democratica della Scuola e la prima realizzazione dei compiti del Consiglio. In particolare: a) convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni e adotta tutti i necessari provvedimenti per il regolare svolgimento dei lavori; b) esamina le proposte della Giunta Esecutiva, dei membri del Consiglio e degli altri Organi della Scuola; c) previa deliberazione del Consiglio, il Presidente prende contatti con i Presidenti degli altri Istituti ai fini di cui all'art. 6 del D.P.R. n. 416; d) affida le funzioni di segretario del Consiglio ad un membro del Consiglio stesso; e) autentica con la propria firma i verbali delle riunioni; f) firma, congiuntamente al Dirigente Scolastico e al segretario della Scuola, il bilancio preventivo e il Conto consuntivo. 4- ELEZIONE DEL VICE-PRESIDENTE Il Consiglio può' deliberare di eleggere anche un vice-presidente, da votarsi fra i genitori componenti del Consiglio stesso, secondo le stesse modalità' previste per l'elezione del Presidente. 5- ATTRIBUZIONI DEL VICE-PRESIDENTE Il vice presidente sostituisce nelle sue funzioni il Presidente in caso di assenza o impedimento. 6- FUNZIONI DEL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO Le funzioni del Segretario del Consiglio sono affidate dal Presidente ad un membro del Consiglio stesso. Il Segretario ha il compito di redigere il verbale che deve contenere l'oggetto delle discussioni, i nomi di coloro che hanno partecipato e l'esito di eventuali discussioni, secondo le modalità' di cui all'art. 15, e di sottoscrivere unitamente al Presidente le deliberazioni del Consiglio, oltre al verbale. 7-CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO Il Consiglio è convocato dal Presidente, il quale è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. Il Consiglio deve essere convocato ogniqualvolta ne venga fatta richiesta da un terzo dei membri del Consiglio, da un quarto del Collegio dei Docenti o da almeno 20 genitori. La richiesta di convocazione deve indicare la data e l'ordine del giorno. E' facoltà' del Presidente, sentiti i richiedenti, di anticipare o dilazionare la convocazione, al fine di raggruppare eventuali altre richieste. La convocazione, comunque, non può essere rinviata più di 10 giorni oltre il termine indicato. 8- MODALITA’ DI CONVOCAZIONE La convocazione del Consiglio deve essere diramata, a cura dell'Ufficio di segreteria e per iscritto, ai membri 186


del Consiglio cinque giorni prima, con l'indizione dell'O.d.G. e varie. Copia di convocazione è affissa all'albo della Scuola. 9- FORMAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO L'Ordine del Giorno della convocazione è formulato dal Presidente, sentita la Giunta o il Dirigente Scolastico e deve contenere gli argomenti eventualmente proposti dai singoli Consiglieri e dagli altri Organi della Scuola. In caso d’urgenza, l’O.d.G. può essere integrato anche telefonicamente il giorno precedente la seduta. 10- SEDE DELLE RIUNIONI Il Consiglio si riunisce normalmente nella sede Tanzi o Alighieri della scuola in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. 11- PUBBLICIT’ DELLE SEDUTE In conformità all’art. 8 della Legge n. 748 del 11/10/77 alle sedute del C.d.I. possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate del consiglio stesso. 12-PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI Di ogni seduta a cura del segretario è redatto un processo verbale che deve essere depositato entro e non oltre 10 giorni dalla seduta e viene approvato nella seduta successiva. Ciascun consigliere ha diritto di prenderne visione. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, modificano il testo del verbale oggetto di approvazione. Gli atti conclusivi e le deliberazioni sono pubblicate in apposito albo della scuola. 13-FACOLTA’ DI PARLARE Il Consiglio di Istituto può invitare con diritto di parola su questioni specifiche membri esterni al Consiglio stesso. 14-CONSULTAZIONE DEGLI ORGANISMI DELLA SCUOLA Il Consiglio prima di deliberare su importanti questioni, allo scopo di garantire la più ampia partecipazione alla gestione della scuola, può decidere di consultare gli altri organi collegiali della scuola. Il Consiglio inoltre prende in esame eventuali proposte formulate da regolari assemblee dei genitori. 15-VALIDITA’ DELLE SEDUTE E DELLE DELIBERAZIONI Per la validità delle sedute è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che disposizioni ufficiali prescrivano diversamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente. 16-DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO I membri del Consiglio, durante l’orario di servizio, possono accedere agli uffici di segreteria per richiedere tutte le informazioni e copia degli atti relativi alle materie di competenza del Consiglio. Ogni membro può chiedere al Presidente informazioni o spiegazioni sulla esecuzione da parte della 187


Giunta, delle deliberazioni adottate. 17- LA GIUNTA ESECUTIVA Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un non docente e due genitori. Della G.E. fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede e ha la rappresentanza della scuola, ed il D.S.G.A., che svolge anche funzioni di segretario della Giunta stessa. La G.E. predispone il Bilancio Preventivo e le eventuali variazioni, nonché' il Conto Consuntivo, prepara i lavori del Consiglio di Istituto e cura l'esecuzione di delibere dello stesso. I membri del Consiglio di Istituto possono prendere visione degli Atti della G.E. Il Dirigente convoca la Giunta sentiti i componenti. 18-COMMISSIONI DI LAVORO NEL CONSIGLIO Il Consiglio di Istituto, al fine di meglio realizzare il proprio potere di iniziativa di cui all'art. 6 del DPR 416, può decidere di costitutore nel proprio seno, per le materie di particolare rilievo e importanza, Commissioni di lavoro. Le Commissioni di Lavoro non possono avere nessun potere decisionale e svolgono la propria attività' secondo le direttive e le modalità stabilite dal Consiglio stesso. Le C. di Lavoro, per svolgere i propri compiti, possono, previa indicazione del Consiglio di Istituto, sentire gli interessati in materia.

Cortometraggio “Gli occhi degli altri”

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Regolamento di Gestione Patrimoniale dell’Istituto Art.1 Oggetto Il presente Regolamento ha per oggetto le procedure di registrazione inventariale e contabile delle attività e delle passività che concorrono alla formazione del Patrimonio della Scuola, secondo quanto previsto dal Regolamento di contabilità emanato con D.I. 44/2001. Art.2 Finalità 1) Le norme del presente Regolamento sono finalizzate alla costruzione di un sistema di registrazioni inventariali e contabili ed alla attuazione di un sistema di attribuzioni di responsabilità e di controlli che si pongono i seguenti fini: a) il costante controllo della consistenza del patrimonio; b) la vigilanza sulle modalità di utilizzazione, custodia e conservazione e dismissione dei beni facenti parte del patrimonio; c) la redazione di un Conto del Patrimonio; Art.3 Definizioni Nel presente Regolamento si intendono per: a) “ beni mobili” : oggetti mobili destinati al funzionamento degli uffici e allo svolgimento delle attività istituzionali della scuola, ossia arredi, attrezzature, libri, strumenti scientifici e di laboratorio, strumenti musicali, collezioni di leggi e decreti e altro ancora b) “consegnatario”: a norma dell’art. 24,c.7 del D.I.44/2001 si intende il DSGA c) “sub consegnatario”: il docente o altro personale (assistente tecnico) che risponde del materiale affidatogli Art.4 Consegnatario e sub consegnatari La custodia, la conservazione e l’utilizzazione dei beni immobili e mobili inventariati è affidata ad agenti responsabili costituiti da: a) Il Direttore dei Servizi G.A. – Consegnatario b) Il Personale scolastico individuato dal Dirigente Scolastico – Sub consegnatari Il Consegnatario dei beni è affiancato da un sostituto che gli subentra in caso di impedimento o di assenza. Il Consegnatario è personalmente responsabile dei beni ad esso consegnati nonché di qualsiasi danno che possa derivare da sue azioni od omissioni. Egli ha l’obbligo di segnalare, di richiedere o di ordinare interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, di custodia e di conservazione, nonché di indicare i beni che vengono trasferiti dalla collocazione originaria per dare luogo ad utilizzazioni diverse o a cura di strutture o di operatori diversi da quelli originari. Il consegnatario deve in particolare curare che vengano correttamente e tempestivamente svolte le seguenti operazioni: • La tenuta dei registri inventariali; • L’applicazione delle etichette inventariali su ciascun bene; • La compilazione delle schede indicanti i beni custoditi in ciascun locale; • La rivalutazione dei beni inventariati, secondo le disposizioni dell’Amministrazione Centrale; • I provvedimenti di manutenzione o riparazione o sostituzione di beni deteriorati, danneggiati o perduti, da richiedersi al competente Ufficio della segreteria; 189


• La ricognizione annuale, al termine di ciascun esercizio finanziario, dei beni iscritti in Inventario e la relativa segnalazione al Dirigente Scolastico di eventuali smarrimenti, deterioramenti o anomalie Il Sub consegnatario deve provvedere alla corretta custodia, conservazione e utilizzazione dei beni affidati alla sua responsabilità ed assume i seguenti compiti: • Conservazione dei beni custoditi nei locali posti sotto il suo controllo; • Recupero tempestivo dei beni temporaneamente dislocati in locali affidati ad altri sub consegnatari • Richiesta di modifica della collocazione dei beni che risultino trasferiti stabilmente in spazi affidati ad altri sub consegnatari; • Richiesta al Consegnatario di interventi di manutenzione o riparazione o sostituzione di beni di cui ha l’affidamento e che siano deteriorati, danneggiati o perduti; • Denuncia al Consegnatario (o, in caso d’urgenza, direttamente al Dirigente Scolastico) di eventi dannosi fortuiti o volontari; La consegna dei beni al Sub consegnatario avviene in seguito all’atto di nomina dello stesso da parte del Dirigente Scolastico e sulla base del Verbale reso in contraddittorio tra Consegnatario e Sub consegnatario e redatto in triplice copia. (Una al Consegnatario, una al Sub consegnatario, una agli Atti dell’Ufficio). In caso di decadenza del Sub consegnatario per termine del proprio mandato, o in caso di revoca , il Dirigente Scolastico individua un nuovo Sub consegnatario. Il Sub consegnatario entrante assume le responsabilità e le funzioni del Sub consegnatario uscente, ricevendone in consegna i beni in base ad analogo Verbale reso in contraddittorio tra le parti, alla presenza del DSGA o di un suo delegato, e redatto in triplice esemplare. (una al Subcons. Uscente; una al Subcons. Entrante; una agli Atti) Oltre ai beni che risultano affidati al Sub consegnatario in base alle risultanze di detto Verbale, s’intendono posti sotto la responsabilità dello stesso i beni di nuova introduzione di cui, nel periodo di competenza, il Sub consegnatario sottoscriva il relativo Buono di Carico. Particolare attenzione si pone all’affidamento in consegna dei beni mobili agevolmente rimovibili dalla loro sede o portatili, quali • PC portatili (CTP) • telecamere, • macchine fotografiche, • radioregistratori, • lettori dvd • microfoni Trattandosi per lo più di beni che, proprio per la loro natura, vengono utilizzati da diversi soggetti, e non sempre da qualcuno in modo prevalente, se non sono inseriti in appositi laboratori e quindi già dati in sub consegna , sarà cura del Dirigente individuare una figura di riferimento, a cui attribuire, di volta in volta o sempre la predetta funzione di Sub consegnatario per uno o più beni mobili sopra menzionati . Il Sub consegnatario così individuato si rende pertanto garante della loro custodia, del loro funzionamento e della loro fruibilità, predisponendo ed attuando tutte le iniziative tese a garantirne il corretto utilizzo. Sarà cura dell’Ufficio di Segreteria (personale incaricato ) predisporre apposito elenco di tali beni, provvedere a completarlo con l’indicazione dei Sub consegnatari responsabili per ognuno di essi; tenere tale elenco costantemente aggiornato e provvedere a divulgarlo opportunamente presso i docenti, e relativamente a tali beni invariata resta la procedura di subentro tra i Sub consegnatari. Art.5 Inventariazione I beni mobili e immobili sono oggetto di inventariazione nel momento in cui entrano a far parte del patrimonio della Scuola a seguito di acquisto, costruzione, donazione, o altro, e sono oggetto di 190


cancellazione dall’inventario nel momento in cui cessano di far parte del patrimonio della Scuola per vendita, per distruzione, per perdita o per cessione. Le caratteristiche descrittive dei beni facenti parte del Patrimonio della Scuola (classificazione, consistenza, valore, destinazione, collocazione e responsabilità) sono indicate nei seguenti documenti prodotti dall’Ufficio : - Inventario Generale - Buono di Carico - Buono di Scarico L’Inventario Generale è gestito sulla base di apposite scritture predisposte su supporto cartaceo e informatico atte a garantirne una agevole utilizzazione a fini contabili, gestionali e di programmazione. Esso contiene la registrazione dei fondamentali elementi identificativi dei singoli beni patrimoniali secondo l’ordine temporale di acquisizione. Per ciascun bene sono registrati i seguenti elementi: 1. numero progressivo d’inventario 2. data di carico inventariale 3. fornitore o provenienza 4. categoria 5. descrizione del bene inventariato 6. valore 7. collocazione 8. sub consegnatario 9. data di scarico inventariale Art.6 Carico inventariale Il Buono di Carico viene emesso dall’Ufficio che ha provveduto all’acquisizione dell’elemento patrimoniale. Esso riporta il N° di Inventario attribuito al bene e tutti i fondamentali elementi identificativi dello stesso. Il Buono di Carico è sottoscritto dal Sub consegnatario che assume la custodia del bene in esso descritto. Art.7 Discarico inventariale Il Buono di Scarico viene emesso dall’Ufficio che ha curato la dismissione dall’Inventario del bene individuato. Analogamente al Buono di Carico esso riporta il N° di Inventario attribuito al bene e tutti i fondamentali elementi identificativi dello stesso. Il Buono di Scarico autorizza gli addetti alla tenuta degli inventari a provvedere alla cancellazione e liberano il sub consegnatario dalle responsabilità di custodia e gestione connesse. Il discarico inventariale è disposto dal Dirigente Scolastico con apposito provvedimento/Decreto attuativo di specifica delibera in merito da parte dell’Organo di Governo Collegiale della Scuola. Il discarico inventariale deve essere proposto al Dirigente Scolastico dalla Commissione di Valutazione Patrimoniale, che motiva la proposta con un apposito verbale. Art.8 La Commissione di Valutazione Patrimoniale La Commissione di Valutazione Patrimoniale della Scuola è nominata con provvedimento del Dirigente Scolastico ed è composta dai seguenti membri, individuati per le specifiche mansioni e/o competenze in occasione della necessità di provvedere alla Ricognizione Inventariale ( e\o a provvedere allo scarico dei beni ) : 1. D.S.G.A. dell’Istituto - Consegnatario (sempre) 2. Ass. amministrativo, con incarico specifico - Segreteria 3 Docente\i con particolari competenze 191


L’affidamento di tale incarico alle suddette persone, vale fino a rinuncia da parte delle stesse per sopravvenuti impedimenti o cessazione dal servizio. In tal caso il Dirigente provvederà ad individuare nuovi incaricati sulla base dei criteri già adottati. Compiti della Commissione di Valutazione Patrimoniale dell’Istituto sono: A) provvedere alla annuale ricognizione dei beni inventariati dell’Istituto e curare (secondo quanto previsto dall’art. 26 del D.M. n°44 del 01/02/2001) la pratica di dismissione dall’Inventario stesso dei beni resisi inservibili, verbalizzando i risultati della ricognizione e le eventuali proposte di discarico al Dirigente Scolastico, nonché le procedure di stima del valore residuo da attribuire ai beni da scaricare. B) Rilasciare apposito Verbale che, integrando il Buono di Carico, certifichi l’avvenuto ingresso (e la regolarità del medesimo) di ogni nuovo bene in Inventario. C) Provvedere alla periodica Rivalutazione dei Beni secondo quanto disposto dalla legge. Art. 9 Valutazione al momento dell’inventariazione Il valore con cui un bene viene iscritto in Inventario è normalmente quello di acquisto o costruzione, comprensivo di ogni eventuale onere o imposta gravante sul contratto e di tutti gli eventuali oneri aggiuntivi (eventuali costi di trasposto e di montaggio/allestimento del bene) I beni acquisiti a titolo non oneroso sono iscritti per il valore dichiarato nell’atto traslativo o, in mancanza, sulla base di apposita stima che dichiari il valore commerciale degli stessi. Provvedere a tale eventuale valutazione è compito della Commissione di Valutazione Patrimoniale. Art.10 Rivalutazione dei beni Il valore degli elementi patrimoniali viene aggiornato almeno ogni 10 anni al fine di fornire una rappresentazione corretta della consistenza patrimoniale della Scuola. In mancanza di specifici orientamenti normativi la rivalutazione deve essere condotta in modo da tener conto della perdita di potere d’acquisto della moneta secondo i coefficienti inflattivi del periodo, e degli eventuali processi di rivalutazione o svalutazione di specifiche classi di beni. Art.11 Conto del Patrimonio Il conto del patrimonio contiene la rappresentazione della consistenza patrimoniale della Scuola al termine dell’esercizio finanziario al fine di evidenziarne l’evoluzione in termini qualitativi e quantitativi avvenuta per effetto della gestione. La consistenza delle differenti componenti attive e passive è determinata anche sulla base delle registrazioni operate nell’Inventario. Il conto del patrimonio costituisce la “situazione patrimoniale” che fa parte, come allegato, del conto consuntivo. Il conto del patrimonio generale comprende la rappresentazione dell’intera consistenza patrimoniale della Scuola ed è costituito da un prospetto in cui sono riga per riga rappresentate le classi e le sottoclassi in cui sono classificati i vari elementi che costituiscono il Patrimonio della Scuola. Per ognuna delle suddette classi e sottoclassi vengono indicati: Consistenza iniziale, con riferimento all’inizio dell’esercizio finanziario. Variazioni verificatesi nell’esercizio per effetto di a) acquisizioni di nuovi elementi patrimoniali oppure b) radiazioni di elementi acquisiti in precedenti esercizi Consistenza finale, con riferimento al termine dell’esercizio. Art.12 Beni in uso esterno alla scuola I seguenti beni mobili inventariati facenti parte del patrimonio della Scuola: • PC portatili, • telecamere, • macchine fotografiche, 192


• radioregistratori, • videoproiettori, • strumenti musicali • lettori dvd possono essere utilizzati , eccezionalmente, all’esterno, solo da altre Scuole e\o dal Comune ma in tal caso essi debbono, per poter disporre del bene all’esterno, avere l’Autorizzazione scritta del Consegnatario (DSGA), dichiarare l’assunzione di responsabilità per l’uso del bene prestato . Art.13 Disposizioni transitorie e finali Il presente Regolamento viene approvato dal Consiglio d’Istituto sentito il Dirigente Scolastico e il Direttore di Servizi G.A. Il presente Regolamento ha natura di Regolamento interno. Il presente regolamento entra in vigore a partire dal primo giorno successivo alla data di delibera del Consiglio d’Istituto.

REGOLAMENTI USO LABORATORI Gli alunni accedono ai laboratori sempre accompagnati da un docente. I docenti presenti si assicurano che gli alunni utilizzino in modo attento ed appropriato le attrezzature ed i materiali. Ciascuna classe deve lasciare i laboratori nelle condizioni in cui li ha trovati. Il docente è tenuto a comunicare eventuali guasti o inconvenienti verificatisi durante l’utilizzo al docente responsabile del Laboratorio. LABORATORIO LINGUISTICO ( Sede Tanzi) a) Insegnanti ed alunni possono accedere all’aula multimediale in orario di lezione. b) Gli insegnanti hanno l’obbligo di firmare la presenza nel laboratorio, nell’apposito registro, specificando l’ora di entrata e di uscita, il numero del computer usato, eventuali problemi riscontrati, tempo di connessione ad INTERNET e la finalità prevista per tale connessione. c) Accedendo al laboratorio gli insegnanti si assumono la responsabilità del corretto uso e della conservazione di tutte le apparecchiature in esso contenute. d) Gli alunni entrano nel laboratorio soltanto in presenza di almeno un insegnante, il quale eviterà tassativamente di lasciare la scolaresca o i gruppi senza assistenza. e) Nel laboratorio bisogna esigere che i singoli alunni osservino le misure di sicurezza: • non avvicinarsi a prese di corrente. • non toccare e non staccare i contatti dell’alimentazione dietro le apparecchiature. • tenere la giusta distanza degli occhi dal monitor. • Collegare o scollegare al computer solo quando tutti i componenti sono spenti. f) E’ vietato copiare in memoria programmi sprovvisti di licenza d’uso. g) Al termine di ogni attività verificare che sia stata disattivata la connessione ad Internet, che le apparecchiature siano spente correttamente e che l’aula sia in ordine (accostare le sedie, rimuovere oggetti personali quali penne, matite fogli di carta ecc). h) Gli insegnanti provvederanno a segnalare tempestivamente al responsabile le anomalie riscontrate nel laboratorio.

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REGOLAMENTO LABORATORIO DI SOSTEGNO (sede Tanzi) Il laboratorio di sostegno è un luogo formativo che ha lo scopo di sostenere la didattica ordinaria ed i progetti specifici della scuola. In esso i docenti di sostegno, gli educatori e tutti i soggetti coinvolti nel processo di inclusione degli alunni diversamente abili, possono svolgere attività individualizzate rivolte a singoli alunni o a piccoli gruppi. RESPONSABILE E GESTIONE Il collegio dei docenti provvede annualmente a designare un responsabile del laboratorio che, nell’espletamento del proprio mandato ha il compito di: - Controllare il materiale presente in laboratorio e verificarne l’efficacia e l’efficienza; - Redigere l’elenco delle richieste di materiale utile alla didattica e, sentiti i docenti le cui discipline hanno attinenza con l’uso del laboratorio, inoltrarlo al Dsga; - Avvertire immediatamente il Rspp di ogni pericolo presente nel laboratorio; - Affiggere il regolamento d’uso nel laboratorio ed illustrarlo agli studenti; - Restituire le chiavi d’accesso al laboratorio alla responsabile delle chiavi dopo l’uso. Nell’a.s. 2010-2011 la responsabile è la prof.ssa Carolina Frasco. ORGANIZZAZIONE E PRESTITO Per lo svolgimento delle attività didattiche i docenti chiederanno il materiale (testi, schede didattiche, giochi, sussidi, colori ecc…) alla responsabile che segnerà il prestito sull'apposito modulo affisso in laboratorio con l'indicazione chiara della persona (docente o educatore), del materiale prelevato e delle date di prelievo e di restituzione del materiale. Nel laboratorio è presente una postazione informatica a disposizione degli utenti e soggetta alle stesse disposizioni generali stabilite per le attrezzature multimediali della scuola. Gli alunni devono sempre essere accompagnati dai docenti. CONCESSIONE D’USO DELLA STRUTTURA A TERZI La concessione d’uso della struttura a terzi è disciplinata dal regolamento definito in data 9/11/2010 dai docenti dell’asse culturale Matematico e Scientifico-Tecnologico ed approvato dal CdI. L’uso del laboratorio in orario scolastico antimeridiano da parte di esterni va comunicato al responsabile di laboratorio che provvederà ad informare gli utenti del laboratorio tramite avviso affisso sulla porta dello stesso. Per quanto non specificato nel presente regolamento si prega di rivolgersi alla Dirigente scolastica prof.ssa Cinzia Brunelli.

1. 2. 3. 4.

REGOLAMENTO D’USO LABORATORIO MULTIMEDIALE Sede Dante accedere al laboratorio secondo quanto previsto dal calendario delle prenotazioni; evitare di disturbare chi lo utilizza; l’accesso ai laboratori è possibile solo in presenza di un insegnante. compilare scrupolosamente l’apposito registro di accesso segnalando eventuali malfunzionamenti; il registro va compilato da chi accede al laboratorio occasionalmente, sono quindi escluse le attività di durata annuale o quadrimestrale (es. laboratori, corsi, giornalino); accendere e spegnere correttamente i computer; 194


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non installare nuovo software: su tutti i computer è attivo un antivirus che può causare conflitti durante l’operazione di installazione. I docenti che hanno necessità di installare programmi o cd-rom sono pregati di contattare il responsabile del laboratorio (Sig. Giuseppe Laudadio) per avere le indicazioni necessarie; non inserire nessun tipo di password; non modificare le impostazioni (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, ecc.); è assolutamente vietato aprire, spostare o eliminare dati e cartelle altrui; si consiglia di memorizzare i propri dati nella cartella [Documenti]. In essa ciascuno potrà creare una propria cartella personale; ATTENZIONE: nel caso di individuazione di virus (comparsa di un messaggio dell’antivirus) prendere nota del messaggio e segnalare immediatamente il fatto al responsabile del laboratorio; non mangiare e/o bere nel laboratorio; terminato di utilizzare il laboratorio fare in modo di lasciarlo nelle migliori condizioni; è assolutamente vietato installare software per il quale non risulta acquisita regolare licenza d’uso non coperto da licenza d’uso come prescritta dalla legge(L. 633/41 art. 171 e 171 bis comporta sanzioni penali a carico dei responsabili; al termine dell’anno scolastico, o secondo necessità, i computer vengono sottoposti a manutenzione periodica che può comportare anche la cancellazione di file. Onde evitare perdite di dati, effettuare copie di sicurezza del lavoro svolto (es. su cd-rom).

Modalità d’uso e di accesso Disposizioni per gli insegnanti L’insegnante che inserisce nella propria programmazione l’utilizzo del laboratorio e di Internet è responsabile di quanto avviene nelle proprie ore ed è, perciò, tenuto:    

a sorvegliare attivamente le attività degli alunni; a dare corrette indicazioni circa l’utilizzo del computer; a dare indicazioni chiare sull’utilizzo di Internet; a controllare che gli alunni chiudano la connessione ad Internet alla fine della sessione di lavoro;  a segnalare qualsiasi disguido, guasto o mal funzionamento al responsabile, evitando interventi personali;  ad evitare un uso indiscriminato delle stampanti, soprattutto per le stampe a colori, considerato il costo elevato delle cartucce;  a rivolgersi al responsabile per l’installazione di nuovo software;  a salvare sempre i propri lavori (file) in cartelle personali e/o di classe o su supporti digitali;  ad illustrare agli alunni il presente Regolamento e gli eventuali problemi che possono verificarsi nella non corretta applicazione delle regole per l'uso dei laboratori di informatica. N.B. ogni violazione sarà segnalata al Dirigente scolastico. Il responsabile del laboratorio è a disposizione per qualsiasi esigenza di supporto. REGOLAMENTO LABORATORIO D’ INFORMATICA (SEDE TANZI) Art. 1 I laboratori d’informatica sono aperti secondo un orario definito dal Responsabile sentite le richieste dei docenti interessati. Art. 2 L’accesso ai laboratori, durante l’orario scolastico, è consentito:alle classi e/o agli alunni accompagnati da un docente della scuola;ai docenti per l’aggiornamento personale tenendo conto che:l’utilizzazione abusiva di software, per il quale non risulti regolarmente acquisita agli atti della scuola relativa licenza – come prescritto dalla legge (L. 633/41 art. 171 e 171 bis), 195


comporta sanzioni penali a carico dei responsabili e che, pertanto, è assolutamente vietato introdurre nei P. C. programmi di qualsiasi tipologia sprovvisti dell’anzidetto requisito (licenza d’uso acquistata dall’Istituto) ed eseguire duplicazioni illegali di software;l’accesso al laboratorio è consentito ad una sola classe per volta. Art. 3 Il Docente si assume le responsabilità civili e penali, durante le proprie ore di utilizzazione del laboratorio, per il download di materiale e la visita di siti non connessi all’attività didattica durante la navigazione su internet. Art. 4 A ogni computer è assegnato un numero distintivo. Art. 5 Il docente che accede al laboratorio dovrà firmare l’apposito registro, indicando data, ora e macchina utilizzata Art. 6 Gli alunni firmeranno il registro assegnato ad ogni P.C. inserendo data, cognome, classe e ora di lezione. Art. 7 Il docente che accede al laboratorio con una classe deve assegnare ad ogni alunno/a gruppi di alunni un posto fisso di lavoro. Art. 8 Chiunque acceda al laboratorio è responsabile delle attrezzature che ha in uso, ed è tenuto a seguire tutte le precauzioni possibili al fine di evitare la diffusione di virus e malware, attraverso siti infetti e chiavette USB Art. 9 Il docente della classe che svolge lezioni di laboratorio deve vigilare sul comportamento degli alunni in merito all’uso delle attrezzature e dei pacchetti applicativi. Art.10 Il materiale necessario alle esercitazioni di classe deve essere richiesto al docente, a nessun alunno è inoltre consentito usare materiale o attrezzature estranee alle esercitazioni in atto. Art.11 Nessuno può caricare di propria iniziativa programmi o files sul disco rigido se non con l’autorizzazione dei responsabili di laboratorio e previo controllo dei programmi stessi da installare. Art.12 Nessuno può utilizzare dispositive di memoria che non siano depositati presso il laboratorio. Art.13 Nel caso si renda necessario mantenere l’archiviazione sul disco rigido di files – dati, è obbligatorio collocare tali files in una sottodirectory con nome di docente e classe, senza porre la detta cartella su desktop. Art.14 A nessuno è permesso cancellare software installato. Art.16 Eventuali guasti devono essere tempestivamente segnalati dagli utenti al docente e al responsabile di laboratorio che compileranno la scheda di malfunzionamento. Art.17 Il laboratorio potrà essere aperto a corsi esterni secondo apposite convenzioni approvate dal Consiglio d’Istituto. Art.18 E’ vietato al personale non autorizzato l’accesso agli armadi dell’aula d’informatica.

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Art. 19 Solamente l’ amministratore di rete ed il responsabile del laboratorio sono autorizzati ad usare il server. Art. 20 Il docente dei corsi esterni si dovrà far carico dell’intera applicazione di detto regolamento. Art. 21 I partecipanti dei corsi esterni possono accedere all’ aula solo negli orari stabiliti e con la presenza del docente. Art. 22 Non è consentito utilizzare applicazioni di messaggistica istantanea(chat, sms, facebook, twitter, msn). Art. 23 Non lasciare mai le apparecchiature elettriche in funzione quando si esce dal laboratorio. Art. 24 Disalimentare il quadro elettrico del laboratorio a fine giornata. Art. 25 Gli alunni non devono utilizzare i videoterminali per più di due ore al giorno.

REGOLAMENTO UTILIZZO CONNESSIONE AD INTERNET Motivazioni e finalità:

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Tutti gli utenti che utilizzano internet devono rispettare: la legislazione vigente applicata anche alla comunicazione su internet. la netiquette (etica e norme di buon uso dei servizi di rete). Personale ATA : Oltre naturalmente alle attività legate alle proprie mansioni (trasmissioni telematiche al ministero , monitoraggio progetti , ecc..), l’utilizzo di internet e consentito e promosso dall’istituto per tutte quelle attività legate all’aggiornamento e formazione del proprio profilo professionale. Personale docente e studenti: Promozione di forme nuove di apprendimento attraverso percorsi di condivisione e di innovazione della comunicazione. Gli insegnanti sono responsabili nel guidare i loro studenti nelle attività on-line, indicando precisi obiettivi per un uso corretto e responsabile di Internet. Lo scopo principale è quello di arricchire ed estendere le attività di apprendimento in relazione a ciò che il curriculum, l’età e la maturità degli studenti richiedono.

Accesso ad internet Punti di accesso: Biblioteca, Aula Magna, Rete Wireless istituto, Sala docenti, Laboratori, Postazioni mobili, Portatili personali. Per la navigazione viene definita una procedura di autenticazione/connessione dei PC collegati ai punti di accesso alla rete d’istituto, responsabile del collegamento è il docente della classe Protezione da internet Poiché esiste la possibilità che gli utenti di internet possano venire a contatto con materiale inadeguato e illegale, la scuola pone in atto delle misure preventive tali da limitare tali situazioni spiacevoli :  Firewall;  Filtraggio dei contenuti;  Eventi formativi ed informativi;  Servizio Antivirus. 197


Navigazione siti (esplorazione pagine) Nonostante i filtro dei contenuti non è possibile garantire che nessuno si trovi di fronte a materiale inadatto , segnalare il prima possibile al docente referente della scuola il sito contente materiale non conforme alla politica di istituto. Si consiglia vivamente ai docenti di utilizzare per le esperienze didattiche con gli alunni l’utilizzo di software di catalogazione di siti , cosi da effettuare una navigazione guidata riducendo a zero il pericolo di incappare in materiale non pertinente e di ridurre al minimo il dispendio di tempo. Nonostante tutte le misure preventive la scuola non assume responsabilità per l’eventuale accesso a materiali inidonei e le relative conseguenze. Download di files E’ considerato download di files , lo scaricamento di materiale digitale da internet su supporti (compresi mini disk , memorie sd , pen drive , ecc). E’ espressamente vietato il download di files: violazione dei diritti di autore, contengano materiale illegale e/o non conforme al presente regolamento. Per il download di files da internet è bene considerare che sottrae banda a tutte le connessioni di istituto, si raccomanda di esercitarlo con diligenza e per attività rientranti nell’attività di formazione. Forum, chat, instant messenger, partecipazione a comunità in genere E’ consentito partecipare a comunity solamente se moderate dal docente. In ogni caso nell’interazione con altri utenti su internet la scuola diffida dal comunicare le proprie credenziali. Rispettare la netiquette. Posta elettronica E’ consentito la consultazione della propria e-mail personale se su dominio istituzionale fermisiracusa, istruzione , trampi ecc. Non è garantita la consultazione della propria e-mail su dominio privati in quanto potrebbero essere presenti materiali e o servizi non conformi al presente regolamento. Rispettare la netiquette. Pubblicazione , invio di materiale al di fuori della scuola E’ consentito la pubblicazione di materiale e o l’invio dello stesso attraverso internet se per motivazioni comprese nella politica del presente regolamento e in ogni caso senza violare le leggi in vigore. Antivirus Alcuni servizi erogati nell’istituto sono controllati da antivirus. Ogni utente che importi dati a scuola tramite supporti esterni è tenuto a verificare l’assenza di virus nel proprio supporto. Segnalare eventuali anomalie al docente responsabile dei laboratori. La scuola pone in atto le misure preventive in proprio possesso, ma ogni utente è informato che considerata la vastità della problematica, esiste il pericolo reale di infettare il proprio supporto sui sistema della scuola, di conseguenza la scuola declina ogni responsabilità da ogni incidente che possa verificarsi da un eventuale infezione di virus. Attacchi esterni Sono considerati attacchi esterni tutte quelle attività legate ad individuare vulnerabilità dei sistemi interni o esterni alla scuola e utilizzarle per prendere il controllo totale o parziale, per arrecare danni, o solamente per avere accesso a dati non resi volontariamente pubblici. La scuola vieta espressamente tale tipologia di attività. Privacy Per ovvi motivi di sicurezza la scuola effettua il monitoraggio dei siti visitati. 198


REGOLAMENTO D'USO DELLE LIM ( Sede Tanzi) * L'armadietto

contenente i pc delle lavagne è chiuso da una chiave affidata alla sig. F. Deserio, responsabile delle chiavi. * La chiave deve essere richiesta dal docente alla Sig. Deserio, che la consegnerà , facendo firmare un apposito registro. * I docenti avranno cura di sorvegliare sul corretto uso del pc e dei suoi componenti. * Per l'installazione di software ed applicazioni, rivolgersi alla Prof. Consiglio, FS Per l'innovazione didattica. * I docenti sono tenuti a monitorare chiavette USB e dispositivi esterni al fine di evitare la diffusione di virus. * I docenti devono utilizzare il pc in modalità studente * Al termine dell'attività le chiavi devono essere riconsegnate alla sig. Deserio.

Regolamento per l’uso dell’aula magna (Sede Tanzi) 1 2 3 4 5 6 7

L’aula magna può contenere al massimo cento persone; Le sedie collocate in prossimità dell’uscita di sicurezza sono riservate ad utenti con problemi motori; Le sedie devono essere depositate in due blocchi, lasciando libero un corridoio centrale e devono essere distanti dai muri perimetrali almeno m. 1.20; Le sedie devono essere agganciate tra di loro in gruppi di dieci unità, al massimo; Tutti gli utenti devono essere seduti e non ingombrare le vie d’esodo; La porta d’accesso all’aula deve essere libera da ingombri; Il cancelletto in ferro che comunica con l’esterno deve essere sempre aperto

Regolamento per l’uso dell’aula magna (Sede Dante) 1 L’aula magna può contenere al massimo cento persone; 2 Le sedie devono essere depositate in due blocchi, lasciando libero un corridoio centrale e devono essere distanti dai muri perimetrali almeno m. 1.20; 3 Tutti gli utenti devono essere seduti e non ingombrare le vie d’esodo; 4 Le porte d’accesso all’aula devono essere libere da ingombri; 5 Tutti i docenti che intendono utilizzare l’aula magna sono tenuti a prenotarla per tempo utilizzando l’apposita tabella affissa sula porta. Nel caso di attività di progetto che prevedono un utilizzo dell’aula per lungo tempo, è vietato prenotare tutte le date in anticipo, ma occorre concordare l’utilizzo dell’aula con tutti i docenti impegnati nelle diverse attività, particolarmente quando queste si concentrano in particolari momenti dell’anno ( manifestazioni di fine anno scolastico etc. ).

Regolamento del laboratorio scientifico ( Sede Dante) 1. Gli alunni sono ammessi in laboratorio esclusivamente in presenza di un docente 2. I docenti devono prenotare il laboratorio per tempo, concordando con i colleghi, nel caso di sovrapposizioni ricorrenti, l’alternanza nell’uso dello stesso (usare la scheda di prenotazione) 3. Il docente accompagnatore deve compilare la scheda di prenotazione, specificando la classe 199


che accompagna e gli strumenti utilizzati. 4. Prima di utilizzare gli strumenti, con debito anticipo, leggere attentamente le istruzioni. 5. E' bene leggere agli alunni la parte del regolamento d'istituto riguardante l'utilizzo corretto delle strutture, delle strumentazioni e dei sussidi didattici della scuola e le relative sanzioni (risarcimento danni) 6. I docenti devono sorvegliare i ragazzi durante l’uso degli strumenti, ed assicurarsi che alla fine dell’ora tutto sia stato riposto dove era 7. La vetreria deve essere accuratamente lavata alla fine degli esperimenti, sciacquandola ripetutamente allo scopo di eliminare ogni traccia di detergente, al fine di non inficiare l’esito di esperimenti di chimica. 8. Pulire, dopo l’uso, strumenti e d attrezzi (piatto della bilancia, tavoli di lavoro, microscopio e vetrini etc..) usando le adeguate procedure 9. Segnalare alla docente responsabile eventuali danni agli strumenti, rottura di vetreria, smarrimenti o malfunzionamenti, attraverso la compilazione della scheda di prenotazione. 10. Porre particolare attenzione nell’uso di piccoli oggetti (bilancia di precisione, ancorette magnetiche etc), che potrebbero facilmente essere smarriti 11. Seguire le procedure di sicurezza, informandosi sulla normativa vigente in materia di laboratorio (esposta); conoscere i simboli riportati sulle etichette delle sostanze chimiche e comportarsi di conseguenza. NOTA In alcuni particolari periodi dell’anno, in particolare dicembre-inizio gennaio e fine marzo il laboratorio è prioritariamente dedicato alle attività inerenti, rispettivamente, continuitàorientamento, settimana scientifica, per cui, i docenti interessati, dovranno dare per tempo l’adesione.

Regolamento Laboratorio scientifico (Sede Tanzi) Norme per Accesso al laboratorio L’accesso al laboratorio è riservato, in via prioritaria, alle classi per il normale svolgimento delle ore di scienze secondo l’orario settimanale. Le classi in orario devono essere sempre accompagnate dal docente L’accesso al laboratorio da parte degli studenti o dei docenti in orario esterno a quello di lezione è consentito solo se preventivamente concordato con la responsabile del laboratorio prof.ssa Capobianco ed, in ogni caso, alla presenza della stessa. Organizzazione delle risorse: I docenti di matematica e scienze possono accedere al laboratorio tutti i giorni dalle 8,00 alle 13 previo accordo con la responsabile del laboratorio e segnando sull’apposito registro l’attività svolta. E’ vietata l’installazione di software sul pc della LIMcom senza l’approvazione della responsabile di laboratorio. Prima di lasciare i laboratori allievi e docenti sono tenuti a rimettere in ordine gli strumenti e i materiali utilizzati. 200


Durante l’anno scolastico potrà essere organizzato un breve corso per i docenti interessati all’uso del laboratorio, al fine di illustrare le procedure necessarie per accedere alle risorse. Attività extra-scolastiche: L’uso del laboratorio può essere consentito in orario extra-scolastico, per eventuali corsi di formazione e progetti di approfondimento e recupero. Prima di concedere l’uso delle risorse, è necessario sentire il parere della responsabile di laboratorio prof.ssa Capobianco, per determinare se ciò può comportare dei disagi al normale funzionamento della struttura. Regole per gli studenti: L’accesso al laboratorio è consentito solo se la classe è in orario o se svolge attività di progetto organizzata e coordinata. L’accesso è consentito solo se si è accompagnati dal docente. Zaini, borse e cappotti devono essere lasciati in aula o depositati sui mobiletti sotto le finestre del laboratorio, onde evitare incidenti e non ingombrare i tavoli da lavoro. E’ vietato entrare in laboratorio con cibi e bevande. E’ vietato installare software sulle postazioni e utilizzare cd-rom non autorizzati dal responsabile di laboratorio. Ogni studente è responsabile del materiale inventariato che gli viene affidato durante le attività di esercitazione e ne risponde in caso di rottura o di danneggiamento per cattivo uso. In caso di malfunzionamento diffuso, il laboratorio potrà essere chiuso per una settimana, o comunque per il tempo necessario al suo ripristino da parte della responsabile di laboratorio REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DI ARTE E IMMAGINE

Sede Dante ACCESSO – UTILIZZAZIONE DEL LOCALE

Il laboratorio è usufruibile da tutte le classi secondo un calendario definito dall’orario scolastico, previo accordo fra gli insegnanti di Educazione artistica. Qualora necessiti l’uso per progetti specifici, è emanata una nota scritta. Per gli alunni di prima classe i docenti illustreranno dettagliatamente il corretto uso dell’aula e degli strumenti che si trovano al suo interno. Tutti i materiali utilizzati devono essere riposti al termine dell’attività negli appositi armadi. In caso di danni provocati agli strumenti ed alle suppellettili si dovrà produrre segnalazione scritta ed avvisare l’insegnante responsabile . In laboratorio è vietato correre o comunque spostarsi rapidamente onde evitare rovesciamento di liquidi vari. Gli strumenti che si trovano all’interno dell’aula possono essere usati soltanto con l’autorizzazione dell’insegnante. Il laboratorio può essere utilizzato da una sola classe per volta. Evitare l’accumulo di rifiuti, carta od altro materiale combustibile svuotando il bidone dei rifiuti ogni giorno alla fine delle attività didattiche

Sede Tanzi 1. Il laboratorio di arte è aperto a tutte le classi della scuola e a tutti i docenti per l’espletamento di progetti curricolari ed extracurricolari programmati, previa prenotazione da riportare su un apposito registro, a disposizione, in sala docenti, indicando data, classe, docente accompagnatore ed attività svolta. 2. La presa in consegna delle chiavi di accesso, l’apertura dei laboratori, l’eventuale messa in funzione di attrezzature e la verifica dell’integrità strutturale delle postazioni, devono essere 201


di competenza del docente accompagnatore. 3. Al termine dell’utilizzo i docenti accompagnatori verificheranno l’integrità strutturale delle postazioni, che non vi siano mancanze o manomissioni di di materiale, che tutto il materiale utilizzato, che costituisce eventuale rischio( solventi, vernici, forbici, ecc.), sia riposto negli appositi armadi muniti di serratura; infine, provvederanno alla chiusura del laboratorio e alla consegna delle chiavi al responsabile di laboratorio o a un ausiliario. 4. L’utilizzo del forno per la terracotta o di qualunque altra attrezzatura presente in laboratorio è di esclusiva competenza dei docenti, gli stessi sotto la propria responsabilità, potranno delegare l’utilizzo ai propri alunni. 5. Tutti i prodotti di lavorazione ( terrecotte, dipinti, cartelloni, manufatti, ecc.) riposti sulle scaffalature dovranno rimanere sulle stesse e i docenti avranno cura di vigilare sull’eventuale utilizzo improprio o manomissione da parte degli alunni presenti in laboratorio. DOCENTI 1. Il docente che accompagna il gruppo classe in laboratorio assegna a ciascun alunno o gruppo una postazione fissa. 2. Il docente accompagnatore è tenuto a comunicare al responsabile del laboratorio eventuali problemi e malfunzionamenti ed eventuali pericoli riscontrati nel laboratorio. 3. Il docente accompagnatore deve verificare che gli alunni portino nel laboratorio solamente il materiale necessario allo svolgimento delle attività. 4. Il docente deve vigilare sul comportamento degli alunni durante tutto il periodo di utilizzo del laboratorio che non deve essere mai lasciato incustodito. ALUNNI 1. Agli alunni è assolutamente vietato l’accesso al laboratorio se non accompagnati dal docente. 2. L’alunno è responsabile della postazione usata durante l’ora di lezione ed è tenuto a segnalare immediatamente qualsiasi pericolo o danno riscontrato oltre alla presenza di scritte rilevate sulle postazioni e sui muri. 3. L’alunno non deve introdurre in laboratorio ciò che non è riconducibile alla lezione. SANZIONI 1. Le classi che provocano danneggiamento o non mantengono un comportamento consono al contesto perdono il diritto di accesso al laboratorio per un mese. 2. Il ripetersi delle suddette violazioni viene segnalato al Dirigente Scolastico che provvederà a comminare la sanzione più opportuna.

REGOLAMENTO LABORATORIO DI EDUCAZIONE MUSICALE (Sede Tanzi) ACCESSO – UTILIZZAZIONE LOCALE: Il laboratorio è fruibile da tutte le classi secondo un calendario definito dall’orario scolastico, previo accordi fra gli insegnanti di Ed. Musicale; Qualora necessiti l’utilizzazione per progetti specifici, ne è emanata una nota scritta. STRUMENTI ED ATTREZZATURE: Gli alunni sono tenuti al rispetto degli strumenti e delle suppellettili. 202


Soltanto gli alunni autorizzati dal docente, possono collaborare al montaggio della strumentazione. SEGNALAZIONI: In caso di danni provocati a strumenti, accessori, pareti si deve produrre segnalazione scritta e/o avvisare l’insegnante responsabile. NORME DI SICUREZZA : COMPORTAMENTO – PREVENZIONE – IGIENE Al termine delle attività il laboratorio deve essere lasciato in perfetto ordine. REGOLAMENTO BIBLIOTECA SCOLASTICA Orari di apertura della biblioteca scolastica durante l’anno scolastico Ora

Lun. Mar.

Mer.

Gio.

Ven.

Sab.

Orario di apertura durante il periodo estivo Lun

Mar

Mer

Gio

Ven

Sab

1° 2°

X

X

4° 5°

SCOPI DELLA BIBLIOTECA

La biblioteca della Scuola Secondaria di 1° Grado “Luigi Tanzi” ha lo scopo di contribuire alla crescita della persona, all’attuazione del diritto allo studio e all’educazione permanente, mediante una serie di servizi ad essa collegati rivolti a favorire negli studenti l’interesse per la lettura, l’acquisizione della capacità di orientarsi nella documentazione e nell’uso di strumenti bibliografici e multimediali ai fini dello studio e della ricerca. La biblioteca è un laboratorio scolastico per l’attività formativa personale e collettiva, necessario a sostenere la didattica ordinaria ed i progetti specifici avviati dalla scuola. FUNZIONE DELLA BIBLIOTECA

Le funzioni della biblioteca sono le seguenti: 1 Raccogliere e conservare il patrimonio di testi scritti, di documenti audio – video e su CD – rom di interesse culturale – didattico, acquisito e incrementato annualmente dalla scuola; 2 Raccogliere altre forme di documentazione riguardante l’attività scolastica (progetti didattici, produzione degli studenti . . . ); 3 Mettere a disposizione degli studenti, dei docenti e di tutto il personale della scuola i materiali conservati, sia nella forma del prestito, sia nella forma della consultazione personale, sia per le attività svolte nella biblioteca stessa da classi o gruppi o in modo personalizzato. RESPONSABILITA’ E GESTIONE

In relazione a tali funzioni: 1 Il Dirigente Scolastico unitamente al Collegio dei Docenti provvede annualmente a designare il responsabile della biblioteca; 2 Il responsabile della biblioteca elabora il piano di lavoro, concordato con il D.S., che prevede l’indicazione delle attività e l’orario di apertura; 3 Il responsabile provvede a garantire i servizi propri della biblioteca ; in particolare si occupa della idonea conservazione dei documenti, della catalogazione dei testi ed altri 203


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materiali, della loro messa a disposizione , del supporto alla loro utilizzazione, della promozione dell’uso della biblioteca da parte degli studenti; Il responsabile predispone annualmente il piano acquisti, raccogliendo le richieste e i suggerimenti del personale docente, ATA, studenti, privilegiando i materiali destinati alla didattica e quelli relativi agli ambiti di specializzazione della biblioteca scolastica. ORARIO DI APERTURA

Il prestito e la consultazione si effettuano secondo un calendario che è affisso in biblioteca e pubblicato sul sito web della scuola. UTILIZZAZIONE

Le classi, accompagnate dai docenti, possono utilizzare la biblioteca per le loro attività, concordando con il responsabile il giorno e l’ora. Gli insegnanti, quando portano in biblioteca gli alunni, devono firmare l’apposito registro, compilandolo in ogni sua parte. Gli insegnanti sono tenuti a sorvegliare, controllando opportunamente, che l’ambiente e i libri siano lasciati in ordine. Gli insegnanti ogni volta che utilizzano , anche per attività individuali, i locali della biblioteca o il computer devono annotare la loro presenza e la loro attività nell’apposito registro, debitamente compilato. PRESTITO E CONSULTAZIONE

Sono ammessi alla consultazione ed al prestito gli alunni e tutto il personale della scuola. Tutto il materiale posseduto dalla biblioteca è ammesso al prestito ad eccezione delle seguenti categorie: 1 Dizionari, 2 Enciclopedie; 3 Collane; 4 Riviste; 5 Materiale di pregio. Il prestito dei libri è consentito per un numero massimo di un’opera per volta. La durata del prestito è di 15 giorni rinnovabili, previa richiesta di proroga. Il prestito è strettamente personale e non può essere trasferito ad altri. Chiunque deteriori , non restituisca o smarrisca i libri, è tenuto a risarcire il danno arrecato; al detentore sarà addebitato il costo aggiornato dell’opera. Ogni prestito è condizionato all’avvenuta restituzione del materiale avuto in prestito precedentemente. Il prestito ordinario si chiude l’8 maggio 2011. Dopo tale data si devono restituire i volumi presi in prestito. Entro il 31 maggio tutti i libri devono essere restituiti. Durante il periodo estivo la biblioteca è aperta nel giorno del Martedì dalle ore 09.00 alle ore 11.00. NORME DI COMPORTAMENTO PER L’UTENZA

Gli utenti hanno il diritto di usufruire dei servizi offerti dalla biblioteca a condizione di attenersi alle seguenti disposizioni: 1 Si rende personalmente responsabile chiunque asporti indebitamente libri o riviste o altri documenti o strappi pagine o tavole o in qualunque modo danneggi il materiale documentario della biblioteca; 2 Sul materiale è vietato fare segni e scrivere. All’atto del prelievo di un volume o della sua riconsegna, il lettore deve assicurarsi che l’incaricato prenda nota delle 204


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eventuali irregolarità o danni riscontrabili; Nella sala della biblioteca è assolutamente vietato mangiare, bere, sedere per terra o sul tavolo, parlare a voce alta, disturbare gli altri utenti; Chi non riconsegnerà i libri, chi rovinerà i libri, chi terrà un comportamento non consono all’ambiente potrà essere allontanato dalla biblioteca e/o sospeso dal prestito e dai servizi per un periodo ritenuto congruo dal D.S. e dal gruppo di gestione.

REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DELLA PALESTRA E DELLE ATTREZZATURE SPORTIVE L’accesso alla palestra avviene nelle ore stabilite, sempre in presenza del docente di Educazione Fisica. I docenti delle altre discipline, anche in caso di supplenza, non sono autorizzati a far svolgere attività sportive agli alunni. Durante le lezioni di Educazione Fisica gli allievi devono essere provvisti di abbigliamento idoneo. Per ragioni di sicurezza gli attrezzi di palestra devono essere usati secondo le modalità suggerite dall’insegnante e sotto il suo diretto controllo. Premessa Gli impianti sportivi scolastici sono luoghi in cui si realizza il riequilibrio tra attività motoria e attività cognitiva. E’ luogo privilegiato di maturazione del rispetto delle regole che la persone sarà chiamata ad osservare nella società. La palestra è l’aula più grande e più frequentata della scuola. Settimanalmente vi si alternano tutti gli alunni, per la attività curricolari. Per questo motivo si conviene che il rispetto delle regole fondamentali di seguito citate siano indispensabili per un corretto e razionale uso delle stesse: un ottimo mezzo di prevenzione di spiacevoli infortuni e di un corretto rapporto basato sul rispetto reciproco. Norme generali e compiti dell’insegnante 1

Gli insegnanti di Educazione Fisica in servizio presso l’Istituto e i collaboratori scolastici di palestra, sono responsabili della conservazione degli ambienti e delle attrezzature;

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Le chiavi del magazzino attrezzi e degli armadi di custodia sono a disposizione di tutti gli insegnanti di Educazione Fisica e ne è custode il collaboratore scolastico di palestra;

3

I danni delle attrezzature, anche soltanto per usura e utilizzazione,vanno segnalati al Dirigente scolastico o al DSGA che ne prenderanno nota

per possibili riparazioni o

sostituzioni; 4

Ogni insegnante è responsabile del materiale prelevato per utilizzazioni al di fuori dell’ambiente scolastico.

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Il controllo, lo stato d’uso ed il normale utilizzo degli spogliatoi, servizi e accessori annessi sono demandati all’insegnante in servizio e al collaboratore scolastico della palestra che cura la pulizia dell’impianto, i quali ne riferiscono al Preside;

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E’ fatto divieto divieto di far accedere gli alunni e gli estranei all’Istituto nei locali della palestra senza la presenza di un insegnante abilitato all’insegnamento dell’educazione 205


fisica o di un responsabile designato. L’uso della palestra e delle strutture esterne adiacenti alla stessa, al di fuori dell’orario scolastico, è consentito agli studenti solo se autorizzati per iscritto dal Dirigente scolastico dell’istituto e con la specificazione dell’orario d’uso. Gli insegnanti devono informare gli alunni sulle norme di sicurezza e far conoscere la segnaletica delle vie di fuga. Norme per gli alunni 1. Gli alunni devono indossare le scarpe ginniche pulite ed indumenti idonei all’attività da svolgere, sia che partecipino attivamente alla lezione, sia che assistano, come esonerati, all’attività pratica. Gli alunni non devono indossare oggetti che possono diventare pericolosi come fermagli, orecchini, spille…; 2. E’ vietato agli studenti usare attrezzi o entrare nella palestra senza la presenza dell’insegnante di educazione fisica. E’ vietato giocare a palla all’interno della scuola o di qualsiasi edificio usato per attività didattiche, compreso il cortile; 3. Tutti gli alunni, al momento dell’appello,debbono disporsi in riga,mantenere un comportamento corretto,evitando eccessi di qualsiasi tipo, per poter svolgere in modo regolare le lezioni, 4. Gli alunni sono invitati a non portare e a non lasciare incustoditi denaro, orologi, ed altri oggetti di valore negli spogliatoi o nella palestra .E’ disponibile un cassetto,custodito dal docente, nel quale gli allievi di una classe possono depositare e, alla fine della lezione, ritirare gli oggetti di valore. Gli insegnanti e il personale addetto alla pulizia della palestra non sono obbligati a custodire tali oggetti e non sono tenuti a rispondere di eventuali ammacchi; 5. L’eventuale infortunio del quale l’insegnante non si avveda al momento dell’accaduto, deve essere denunciato verbalmente all’insegnante entro il termine della lezione o al massimo entro la fine delle lezioni della mattinata in cui è avvenuto. In caso contrario l’assicurazione potrebbe non risponderne; 6. Eventuali danneggiamenti volontari alla struttura della palestra e/o agli oggetti ed attrezzi debbono essere addebitati al/ai responsabile/i, oppure all’intera classe presente quel giorno qualora non si riesca ad individuare il responsabile. 7. E’ vietato prendere attrezzature di propria iniziativa senza la preventiva autorizzazione dell’insegnante, 8. E’vietato far merenda o introdurre lattine negli spogliatoi, in palestra e negli impianti sportivi utilizzati; 9. Lo spogliatoio deve essere lasciato libero dalla classe 5 minuti prima del termine 206


della lezione onde dare la possibilità al personale addetto di pulirlo prima dell’arrivo della classe successiva; 10. Al termine delle lezioni gli spogliatoi e la palestra devono essere lasciati puliti, 11. Gli studenti con gravi problemi di salute possono presentare la domanda di esonero dall’attività pratica allegando il certificato del servizio di Medicina Sportiva dell’ ASL (rivolgersi in segreteria) a norma dell’ art.3 della legge n. 88 del 07/02/58. Gli esoneri possono essere così classificati TOTALE (che esclude l’alunno dall’eseguire la parte pratica delle lezioni di educazione Fisica) -

Permanente (per tutto il corso degli studi)

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Temporaneo (per l’anno scolastico o parte di esso)

PARZIALE (che esclude l’alunno dall’ effettuare determinati esercizi) 1

permanente (per tutto il corso degli studi)

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temporaneo (per l’anno scolastico o parte esso).

Nel corso dell’anno scolastico, a discrezione dell’insegnante, possono essere concessi esoneri temporanei e parziali, in caso di improvviso malore da parte dello studente; lo stesso dovrà successivamente presentare la regolare certificazione del medico o della famiglia come da richiesta Gli allievi esonerati devono comunque presenziare alle lezioni. E’vietato chiudere a chiave la porta d’ingresso verso l’esterno.

Regolamento per la concessione d’uso della struttura scolastica a terzi 1 – La richiesta scritta di utilizzo dei locali deve pervenire presso l’istituzione scolastica almeno venti giorni prima della data di inizio attività; 2 – L’associazione richiedente deve essere formalmente costituita e legalmente riconosciuta; 3 – L’associazione che utilizza i locali richiesti è responsabile dell’integrità della struttura e degli arredi. Il responsabile scolastico, al momento della consegna del locale richiesto deve visionare, con il responsabile dell’associazione stessa, l’integrità dello stato dei luoghi; 4 – L’utilizzo dei locali da parte di più associazioni nella stessa giornata rende le stesse responsabili di eventuali danni e del loro risarcimento in parti uguali; 5 – L’associazione che usufruisce dei locali deve provvedere autonomamente alla pulizia degli stessi durante le attività; 6 – L’associazione richiedente deve presentare un calendario indicante i giorni e l’ora in cui intende 207


effettuare le attività e attenersi scrupolosamente allo stesso, onde evitare disagi e accavallamenti. Secondo quanto deliberato dal Consiglio d’Istituto, la concessione degli ambienti scolastici delle due sedi è subordinata alle attività didattiche dell’Istituto; ad esempio tali ambienti non possono essere concessi a terzi per tutto il periodo del mese di maggio e per la prima metà del mese di giugno in modo da consentire le specifiche attività di fine anno scolastico.

VIAGGI DI ISTRUZIONE I viaggi d’istruzione, le visite guidate e la partecipazione ad iniziative che si svolgono durante l’orario delle lezioni, sono parte integrante delle attività didattiche. E’ compito di ogni Consiglio di classe avanzare proposte coerenti con la programmazione ed adeguate per destinazione, durata, costi ed organizzazione, in modo tale da favorire la partecipazione di tutti gli alunni. Le proposte sono presentate ai genitori insieme alla programmazione e al piano dell’Offerta Formativa d’Istituto ed approvate dal Consiglio d’Istituto. Tutte le escursioni si effettueranno con somme versate dagli alunni; in situazioni particolari e compatibilmente con le disponibilità di bilancio, la scuola può prevedere un contributo straordinario alla spesa individuale o collettiva. REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ PARASCOLASTICHE Premessa: Il regolamento interno tiene conto per lo svolgimento di iniziative “parascolastiche”, dei criteri didattici per la programmazione, lo svolgimento e la valutazione stabiliti dal Collegio dei Docenti del 1 Settembre 2011. A) NORME COMUNI: FINALITÀ E COMPETENZE DEGLI ORGANI COLLEGIALI Le iniziative parascolastiche si svolgono per iniziativa e sotto la vigilanza pedagogica e responsabilità degli insegnanti all’esterno dell’edificio scolastico, nei laboratori o nelle classi. Per iniziative parascolastiche si intendono: 1. visite guidate (compresi gli spettacoli teatrali, cinematografici e la partecipazione ad altre iniziative al di fuori dell’edificio scolastico,) 2. gite didattiche, 3. viaggi di istruzione, 4. giornate di progetto per aree disciplinari, 5. gemellaggi tra scuole, gemellaggi tra classi, scambi tra alunni, 6. progetti interscolastici e progetti dell’Unione Europea, 7. soggiorni linguistico -culturali, 8. manifestazioni, tornei sportivi ed escursioni. 208


Le iniziative parascolastiche sono programmate, deliberate ed autorizzate secondo le seguenti linee guida. 1. Le iniziative parascolastiche: contribuiscono a chiarire, completare ed approfondire il programma di insegnamento, con il contatto con la realtà storica, geografica, culturale, sociale ed economica, come pure attraverso una diretta osservazione della natura; rappresentano anche un’occasione per l’esercizio motorio e per coltivare lo spirito di comunità; 2. il Consiglio di Istituto stabilisce i criteri generali relativi all’organizzazione delle iniziative parascolastiche. In particolare ha facoltà di deliberare su durata, distanza e tetto massimo di spesa dei viaggi di istruzione, modificando, eventualmente, il relativo regolamento. Il consiglio d’Istituto propone di aumentare la durata massima dei viaggi 3. Il Collegio dei Docenti definisce i criteri didattici per la programmazione, lo svolgimento e la valutazione delle iniziative parascolastiche; 4.Il Consiglio di Classe, in base ai criteri generali deliberati dal consiglio di istituto e ai criteri didattici deliberati dal collegio dei docenti, propone e approva le iniziative parascolastiche di competenza; 5. il Dirigente scolastico, con la collaborazione della docente referente e dei coordinatori di classe, predispone il piano annuale delle attività parascolastiche, verifica la corrispondenza con i criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e dal Collegio dei Docenti, accerta la congruità finanziaria ed approva l’effettuazione delle singole iniziative. Nel quadro del generale coordinamento delle risorse professionali della scuola il Dirigente scolastico affida ai docenti l’incarico di accompagnamento. B) CRITERI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE: Ogni Consiglio di classe può organizzare gite didattiche e/o viaggi di istruzione o di studio secondo i criteri che seguono: - i docenti coordinatori di classe valutano la possibilità di programmare le iniziative nei medesimi periodi e per le stesse destinazioni; - le iniziative vanno discusse, programmate e deliberate in uno dei primi Consigli di classe ristretti, dal cui verbale risulteranno le motivazioni formative (educative, didattiche e culturali); - la deliberazione del Consiglio di classe deve esplicitare, per ogni iniziativa, i seguenti elementi: la tipologia, la destinazione o il luogo di svolgimento, le date e/o il periodo di svolgimento, il programma, la motivazione didattica, formativa e/o culturale, il numero di accompagnatori. 209


Dopo l’approvazione delle iniziative da parte dei rispettivi Consigli di classe gli insegnanti responsabili dell’organizzazione, provvederanno – d’intesa con la segreteria-presidenza - alla stesura dei relativi preventivi di spesa, nei quali saranno definiti i mezzi di trasporto e la tipologia della sistemazione (in albergo, in ostello, in famiglia, etc.), con indicazione della spesa totale dell’iniziativa e della quota a carico dei singoli alunni. Successivamente va acquisito l’assenso scritto dei genitori. I docenti accompagnatori provvedono in proprio, singolarmente, al pagamento delle quote spettanti per le somme rimborsabili. Qualora l’insegnante responsabile (di lingua e/o di progetto) per motivi personali e/o familiari non possa assumere le funzioni di accompagnamento è comunque tenuto a svolgere le attività necessarie alla programmazione e all’organizzazione dell'iniziativa. PARTECIPAZIONE La partecipazione a tutte le iniziative extrascolastiche assume, di norma, carattere obbligatorio per tutti gli alunni. In casi eccezionali e motivati il Dirigente scolastico autorizza con proprio provvedimento l’esonero dalla partecipazione determinando l’obbligo di frequenza dell’alunno/a alle lezioni di un’altra classe. Le attività programmate hanno luogo con la partecipazione di non meno del 90% degli alunni facenti parte della classe o del gruppo-classe a cui l’iniziativa si rivolge. È facoltà del Dirigente scolastico autorizzare le attività cui partecipa meno del 10% degli alunni qualora le mancate partecipazioni siano originate da cause gravi e adeguatamente motivate. I genitori degli alunni o i loro legali rappresentanti devono essere preventivamente informati quando le iniziative parascolastiche superano la normale durata dell’orario delle lezioni.

D. CRITERI RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO ED ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE: Le attività parascolastiche (gite didattiche, viaggi di istruzione, soggiorni di studio) costituiscono parte integrante dell’attività formativa (educativa, didattica e culturale) della scuola e pertanto gli alunni sono tenuti a parteciparvi allo stesso modo in cui sono tenuti a partecipare all’orario ordinario delle lezioni. Per l’effettuazione delle iniziative parascolastiche (escluse le visite guidate, il tirocinio e i progetti dell’Unione Europea ) nel corso di un anno scolastico possono essere utilizzati complessivamente fino a nove giorni di lezione. Tale numero può essere incrementato con giorni in cui non siano previste attività didattiche (per esempio soggiorni linguistico -culturali). E) TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE 1. Visite guidate Le visite guidate mirano ad accrescere e ad approfondire le tematiche d’insegnamento, esse si pongono in connessione con lo svolgimento dei programmi di insegnamento. Le visite guidate 210


sono programmate, di norma, all’inizio dell’anno scolastico, su proposta dei docenti competenti per materia, e vengono effettuate sotto la loro personale conduzione e responsabilità. La visita guidata si effettua durante l’orario delle lezioni la cui durata è limitata al tempo strettamente necessario. È consentito un numero massimo di sei visite guidate per classe e per anno scolastico. Nel computo delle stesse rientrano gli spettacoli teatrali o cinematografici o la partecipazione ad altre iniziative al di fuori dell’edificio scolastico. Al fine di evitare squilibri fra le diverse aree disciplinari, i Consigli di Classe (con i soli docenti) elaboreranno dei piani di massima in sede di programmazione annuale. L’attuazione di visite guidate in prossimità degli scrutini quadrimestrali è vivamente sconsigliata. 2. Gite didattiche. Le gite didattiche costituiscono un completamento dell’apprendimento scolastico e sono finalizzate a rendere possibili i contatti con la natura, a confrontarsi e relazionarsi con il paesaggio e i beni culturali delle diverse epoche, a consentire la partecipazione ad iniziative culturali, a fornire impressioni sul mondo del lavoro e dell’economia e soprattutto a rappresentare un momento per approfondire e migliorare i rapporti sociali. Su proposta del Consiglio d’Istituto la durata dei viaggi di istruzione delle classi terze passa da tre a quattro giorni, mentre il limite massimo di spesa viene innalzato da 250 a 300 Euro. 3. Giornate di progetto I consigli di classe della scuola media possono prevedere delle giornate di progetto che comportino uno o massimo due pernottamenti. Tali progetti mirano a chiarire, completare ed approfondire il programma di insegnamento, la diretta osservazione della natura ed a favorire una migliore socializzazione tra gli alunni in uno spirito di comunità. 4. Gemellaggi tra scuole, scambi L’istituto promuove i gemellaggi tra le sezioni e tra le classi, nell’ambito di un progetto disciplinare e interdisciplinare. I gemellaggi mirano a: favorire una formazione plurilingue e multiculturale, educare alla convivenza, alla cooperazione ed alla socializzazione tra gruppi linguistici, promuovere e valorizzare un atteggiamento positivo verso l’apprendimento della seconda lingua, favorire la conoscenza di ambienti diversi, acquisire maggiore sicurezza e spontaneitá nell’utilizzo della L 2 in contesti anche extrascolastici, favorendo maggiore apertura e rispetto verso l’altro gruppo linguistico. 5. Progetti interscolastici e dell’Unione Europea Gli alunni possono realizzare progetti comuni al fine di sviluppare le proprie potenzialità creative e di approfondire la conoscenza della materie in un contesto comunitario più ampio. Gli 211


alunni possono inoltre partecipare ai progetti organizzati dall’Unione Europea. 6. Manifestazioni, tornei sportivi ed escursioni Le giornate sportive hanno lo scopo di favorire l’attività fisica da parte di alunni/e; e di mettere in risalto l’aspetto dell’educazione alla salute. Le escursioni devono favorire in alunni/e la conoscenza della bellezza della natura, la scoperta del paesaggio e della cultura del proprio ambiente, favorire l’esercizio motorio, far apprezzare lo stare assieme. Il grado di difficoltà, la durata delle escursioni, devono essere stabiliti in relazione allo sviluppo fisico e alle capacità degli alunni/e. Vanno preferiti itinerari raggiungibili in breve tempo.

F) FINANZIAMENTI Si rinvia ai criteri di finanziamento stabiliti dal Consiglio d’Istituto. Tali criteri vengono assunti di anno in anno, in relazione ai progetti del P.O.F., alla disponibilità finanziaria dell’Istituto e in misura differenziata per ordine scolastico. G) DOCENTI ACCOMPAGNATORI Gli accompagnatori vanno individuati preferibilmente tra i docenti appartenenti alle classi che attuano l’attività e la cui disciplina di insegnamento sia coerente e/o collegabile con le finalità dell’iniziativa parascolastica. In caso di partecipazione alle iniziative parascolastiche di alunni portatori di handicap, deve essere garantita la presenza del docente di sostegno e/o dell’assistente. Il Dirigente scolastico può autorizzare, con proprio provvedimento, la partecipazione alle iniziative parascolastiche anche del personale docente di altre classi, nonché del personale non docente, il quale assiste gli insegnanti per i meri aspetti organizzativi e di sorveglianza degli alunni durante le iniziative stesse. Nel quadro del generale coordinamento delle risorse professionali della scuola, il Dirigente scolastico affida ai docenti l’incarico di accompagnamento. H) CRITERI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE: Al rientro in sede i docenti organizzatori presentano alla presidenza una relazione dettagliata sullo svolgimento dell’attività evidenziandone il valore formativo (educativo, didattico e culturale) e dando conto di eventuali problemi e difficoltà. La relazione costituirà elemento di analisi da parte del docente responsabile delle attività di valutazione e di documentazione dell’Istituto. La scheda di progetto con le finalità e gli elementi organizzativi verrà acquisita agli atti. I) GARANZIE DI SICUREZZA: Anche se la prima fase dell’organizzazione può essere effettuata dagli alunni, dai docenti 212


accompagnatori, le prenotazioni degli alberghi, direttamente o tramite agenzia, dei pullman, il versamento delle quote di caparra e saldo relativi agli studenti dovranno avvenire tramite la segreteria. Sarà compito della segreteria e del dirigente scolastico richiedere che gli automezzi impiegati nel viaggio alla data di effettuazione degli stessi siano in possesso di: - regolare titolo di immatricolazione (in servizio di noleggio o in servizio di linea); - perfetta efficienza dal punto di vista della ricettività, in proporzione al numero dei partecipanti e dal punto di vista meccanico. (L’efficienza dei veicoli dovrà essere comprovata dal visto di revisione tecnica annuale presso gli uffici M.C.T.C.); - assicurazione prevista dal punto 16 della C.M. n. 74 del 17 marzo 1988; - cronotachigrafo. Per quanto riguarda gli autisti si dovrà richiedere che: • siano in possesso, oltre alla prescritta patente di guida, del certificato di abilitazione professionale, prevista dall’art. 2 della legge 14.2.1974 , n. 62; • evitino di viaggiare in orario notturno; •

garantiscano, nel caso di viaggi lunghi, l’effettuazione delle pause di riposo previste dalle vigenti norme di legge.

Viaggio di istruzione Roma 2014

213


RAPPORTI SCUOLA -FAMIGLIA

214


Rapporti con le Famiglie Nella vita della comunità scolastica i genitori possono e debbono svolgere un ruolo sempre più importante per l’educazione dei figli. La scuola non deve essere un luogo isolato rispetto alla famiglia e alla comunità in cui i ragazzi vivono. Il ruolo dei genitori è importantissimo nel dialogo con tutti gli operatori della scuola e nel dialogo con i figli, per sostenere, integrare la proposta culturale ed educativa della scuola stessa. I rappresentanti dei genitori partecipano ad alcune riunioni dei Consigli di Classe dove possono avere l’occasione di indicare bisogni, situazioni particolari e proporre collaborazioni e suggerimenti. I genitori di ogni classe possono liberamente riunirsi in assemblea. Se invitati possono partecipare anche i docenti e il Dirigente Scolastico. Per quanto riguarda la situazione e i problemi di ciascun alunno, a partire da ottobre c’è la possibilità di incontrare i singoli docenti in orario scolastico per la durata di un’ora, in giorni prefissati da ciascun insegnante, con cadenza mensile. Per i genitori che abbiano difficoltà ad incontrare i docenti nell’orario scolastico ci saranno due occasioni di incontro pomeridiano secondo un calendario stabilito per ogni quadrimestre. In particolare nel corrente anno gli incontri si svolgeranno secondo le seguenti modalità:  1° Quadrimestre: - 12 dicembre colloquio con tutti i docenti  2° Quadrimestre: - 20 aprile colloquio con tutti i docenti Altre Modalità di Comunicazione sono • Per Comunicazioni brevi ed immediate: Contatti telefonici • Per colloqui andamento didattico e disciplinare: Orario ricevimento docenti • Per colloqui di particolare rilevanza: Per appuntamento con i docenti • Per comunicazioni scritte: Diario personale, lettere dalla Segreteria • Per comunicazioni relative alla programmazione didattica ed educativa:

215


Consigli di classe aperti ai genitori eletti La partecipazione dei genitori alla vita scolastica si realizza attivamente nei Consigli di classe e nel Consiglio di Istituto e a livello informativo nei colloqui con gli insegnanti. La rappresentanza dei genitori nei Consigli di classe è la seguente:

Sede Alighieri 1^ SEZ. A CAMPANILE MIMMA PALAZZO MARGHETITA SASSO GIUSEPPE SATALINO GRAZIA

1^ SEZ. E CASSANO CATIA PERILLI ELISABETTA 1^ SEZ. F ABATANGELO DOMENICA RUGGIERO VITANTONIO

1^ SEZ. B SANTAMATO DOMENICA SUSCA ROSA UNGOLO GRAZIA ZAGAMI SIMONA

1^ SEZ. G BUDA MARIA ISABELLA CICCFARELLI IRMA LADISA ANGELA PINTO FILOMENA

1^ SEZ. C MOLA IRENE RAGO ROSA

1^ SEZ. H STRIPPOLI CARMELA LEPORE GIUSEPPE CARBONE GIULIA

1^ SEZ. D FARELLA ISABELLA MAGNIFICO ANGELA PESCE GIOVINA VIVIANA PAPARELLA ANTONELLA 2^ SEZ A CALEFATI PETRONILLA MOSSA CATIA

2^ SEZ. E ALOIA ROSANNA CARCAGNINI MARIAGRAZIA PEPE ROSA ANNA

2^ SEZ. B LUCARELLA ANGELA ROSA ROSSINI ANNALISA SANTAMATO DOMENICA SUSCA ANGELA

2^ SEZ. F ARDITO ANITA BRUNETTI MARIA GIULIANI ELISABETTA LOSITO MARIA

2^ SEZ. C ANELLI ROSA DE SIMONE GIACOMO GAGLIARDI MARIA CRISTINA PARENTE ANTONIO

2^ SEZ. G LOPANE CLAUDIA PINTO FILOMENA SUGLIA ANGELA CASTELLANA MARIA

2^ SEZ. D PADOVANO MARIA GABRIELLA TANZI CLAUDIO 3^ SEZ. A LARUCCIA MASSIMO LORUSSO FILOMENA SATALINO ANTONELLA

3^ SEZ. E OSTUNI ROSA ANNA PIRULLI MARGHERITA 3^ SEZ. F CAMPANELLA ANTONIETTA GIULIANI VITO MICHELE LEPORE ROSA MAGNIFICO DOMENICO

3^ SEZ. B MANFREDI CATERINA RAGONE MARIA CATERINA 3^ SEZ. C CONENNA TERESA CRISTINO GIOVANNA

3^ SEZ. G CASTELLANA MARIA LOFANO LUCIANA SPERANZA PANZINI ANNA LISA 3^ SEZ. H DIGIORGIO ANGELA VERONE ROSA VITULLI ROSA

3^ SEZ. D AVELLUTO LAURA CORATELLA GIOVANNI DEMONTE CRESCENZA

216


Sede Tanzi

1^ SEZ. A GADDI MARGHERITA INNAMORATO ROSA TAGARELLI RAFFAELLA VALENZANO MARIA C. 1^ SEZ. B MACCHIA CAMILLA TANZI MARIA 1^ SEZ. C ANELLI LORENZO COLAPIETRO MARIA A. RUSSO ANTONELLA

2^ SEZ. A REDAVID CARMELA SANTORO MARIANTONIETTA 2^ SEZ. B PADOVANO MARIA GRANATA MARIA COLAPIETRO ROSA 2^ SEZ. C CARRIERI GRAZIA DAMELJ MARIAGRAZIA DANIELE ROSA QUARANTA ROSANNA 2^ SEZ. H CARAGIULO NICOLA DALESSIO BRIGIDA GIANNINI ROSALIA

3^ SEZ. A CAPUTO GRAZIA DIPALMA DOROTEA 3^ SEZ. B DEL VECCHIO CHIARA INNAMORATO ANNA MURAGLIA MARIA PALAZZO MADIA 3^ SEZ. C CHIARAPPA ELENA GIUSTO AURORA LIEGGI ANTONELLA RANIERI ROSARIA

217


Calendario Ricevimento Genitori Il Collegio dei docenti ha previsto il ricevimento generale in 3 momenti: a. Ricevimento in forma assembleare di classe, per la presentazione della programmazione annuale e per l'istituzione dei seggi per l'Elezione dei Rappresentanti negli Organi Collegiali b. Ricevimento generale a dicembre per illustrare l'andamento didattico degli alunni c. Ricevimento generale ad aprile, per illustrare l'andamento didattico degli alunni e segnalare eventuali situazioni di difficoltĂ

I ricevimenti individuali dei genitori si effettuano nei seguenti periodi

Mese Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio (Dante) Maggio (Tanzi)

dal giorno 20 10 9 12 9 9 13 11 4

218

al giorno 25 15 15 17 14 14 18 16 9


Orario di ricevimento dei docenti sede Alighieri

Docenti

Giorno

dalle ore

alle ore

9,00

10,00

1

INTINI

VENERDI

2

GALETTA

MARTEDI

3

DELLI SANTI

MERCOLEDI

1,00

11,00

4

PANTALEO

VENERDI

11,00

12,00

5

MURA

MARTEDI

10,00

11,00

6

CALABRESE

GIOVEDI

11,00

12,00

7

CAMPANILE

MERCOLEDI

10,00

11,00

8

MUCARI

MERCOLEDI

10,00

11,00

9

GAUDIUSO

MERCOLEDI

11,00

12,00

10

IANNI

LUNEDI

10,00

11,00

11

INNAMORATO

MERCOLEDI

9,00

10,00

12

LATERZA

VENERDI

11,00

12,00

13

MANNARINO

LUNEDI

10,00

11,00

14

NAPOLA

MARTEDI

10,00

11,00

15

VITULLI

LUNEDI

11,00

12,00

16

ALTAMURA

SABATO

11,00

12,00

17

QUARANTA

MARTEDI

11,00

12,00

18

BERLEN

SABATO

12,00

13,00

19

MORELLI / VALENZANO

GIOVEDI

11,00

12,00

20

GIAMPIETRO

VENERDI

12,00

13,00

21

SAMMARCO

VENERDI

10,00

11,00

22

LEPORE VINCENZA

VENERDI

8,00

9,00

23

FARELLA

VENERDI

9,00

10,00 10,00

24

PIETANZA

SABATO

9,00

25

VACCARELLI

SABATO

9,00

9,30

26

ABBRUZZESE

MERCOLEDI

9,00

10,00

27

CARROZZA

VENERDI

11,00

12,00

28

PESCE

LUNEDI

9,00

10,00

29

GIANNUZZI

MERCOLEDI

10,00

11,00

30

MACCHIA

SABATO

10,30

11,00

31

LOZUPONE

GIOVEDI

10,00

11,00

32

AMENDOLA

MARTEDI

10,00

11,00

33

LOMONACO / LINSALATA

VENERDI

11,00

12,00

34

RETTO

MERCOLEDI

9,00

9,30

35

MARIELLI

GIOVEDI

10,00

11,00

36

MARTINELLI

VENERDI

11,00

12,00

37

CASCIONE

LUNEDI

9,00

10,00

38

SICA

VENERDI

9,00

10,00

39

COLELLA E.

GIOVEDI

10,00

11,00

40

VERGA

MERCOLEDI

9,00

10,00

41

LEPORE C.

LUNEDI

10,00

11,00

42

SCIDDURLO

MERCOLEDI

10,00

11,00

43

TALENTI

LUNEDI

9,00

10,00

44

CARBONARA

MARTEDI

10,00

11,00

45

BRANA’

MARTEDI

10,00

11,00

46

COMES

MARTEDI

11,00

12,00

47

LAUDADIO

GIOVEDI

11,00

12,00

48

DEFONTE

MARTEDI

8,00

9,00

49

GENTILE

MARTEDI

12,00

13,00

50

PAGLIARULO

GIOVEDI

11,00

12,00

51

TANZI

LUNEDI

11,00

12,00

52

PIGNATARO

VENERDI

12,00

13,00

53

BERARDI

SABATO

11,00

12,00

54

LEPORE P.

GIOVEDI

11,00

12,00

55

GIANNINI

GIOVEDI

11,00

12,00

56

CATTEDRA

57

COLELLA

58

MAZZARANO

59

PICCA

219


Calendario Ricevimento genitori sede Tanzi

Docenti

Giorno

dalle ore

alle ore

1

Galetta

lunedì

10,30

11,00

2

Don Mario

giovedì

12,00

12,30

3

Capobianco

martedì

10,00

11,00

4

Frasco

sabato

10,00

11,00

5

Lacandela

mercoledì

9,00

10,00

6

Consiglio

venerdì

10,00

11,00

7

Cristino

lunedì

10,00

11,00

8

Susca M.T.

lunedì

9,00

10,00

9

Napola

mercoledì

10,30

11,00

10 Debellis

venerdì

10,00

11,00

11 Delre

martedì

10,00

11,00

12 Panzini

sabato

9,00

10,00

13 Linsalata S.

martedì

11,00

12,00

14 Radogna

venerdì

9,00

10,00

15 Losacco

lunedì

9,00

10,00

16 Carrozza

mercoledì

10,30

11,00

17 Ricciardelli

giovedì

10,00

11,00

18 Palazzo R.

lunedì

8,00

9,30

19 Santoro

martedì

11,30

12,00

20 Vaccarelli

martedì

10,00

10,30

21 Macchia

sabato

10,00

10.30

22 Retto

sabato

11,30

12,00

23 Recchia

martedì

9,00

9,30

24 Avellis

mercoledì

10,30

11,00

25 Lomonaco

martedì

11,00

12,00

26 Cascione

giovedì

10,30

11,00

27 Linsalata A.

lunedì

11.00

12.00

28 Sciddurlo C.

giovedì

12,00

13,00

29 Palazzo C.

lunedì

8,00

9,00

30 Susca D.

venerdì

11,00

12,00

SERVIZI AMMINISTRATIVI Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico dalle ore 10.00 alle 12.00 di tutti i giorni feriali e dalle 16.00 alle 19.00 del martedì, esclusi tutti i prefestivi dei periodi di sospensione delle attività didattiche e dei mesi di 220


Luglio ed Agosto. Le iscrizioni alle classi prime saranno effettuate presso le segreterie delle scuole primarie per il tramite delle Scuole Elementari, invece quelle relative alle classi seconde e terze avvengono d'ufficio. I certificati di iscrizione e frequenza sono rilasciati entro un giorno dalla richiesta; gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma, non oltre tre giorni dalla richiesta. I diplomi di licenza media vengono rilasciati in tempi congrui alla consegna da parte del ministero e comunque non oltre la fine dell’anno scolastico successivo al conseguimento. I documenti relativi alla valutazione intermedia e finale sono consegnati dai docenti ad uno dei genitori o a chi ne fa le veci, come da calendario comunicato alle famiglie secondo il Piano annuale delle attività. L'orario di servizio di tutto il personale è rilevabile dal Piano annuale affisso all’albo. Sono presenti nella Scuola l'albo d’Istituto, l’albo degli Organi Collegiali, l’albo delle Graduatorie Docenti, l’albo delle Graduatorie del Personale Ata, l’albo della RSU, l’albo Sindacale, l’albo della Sicurezza. DIRIGENZA Il Dirigente Scolastico riceve tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 12.30, compatibilmente con gli impegni istituzionali e di rappresentanza o previo appuntamento.

221


AREA DELLA QUALITÀ 222


Un Piano dell'Offerta Formativa rimane una mera dichiarazione di intenti se non si trasforma in servizio verso l'utenza e non è tale se di esso non può essere valutata la qualità. Pertanto, a fine anno scolastico, si attiverà un processo di monitoraggio posto in atto dalle funzioni strumentali, volto a rilevare i livelli di gradimento del servizio offerto, attraverso un questionario rivolto a docenti, alunni e genitori che terranno conto dei sotto elencati indicatori di qualità del servizio scolastico. Gli indicatori di qualità individuati sono i seguenti: 1 Coerenza del servizio reso con i principi ispiratori del POF 2 Grado di soddisfacimento delle aspettative degli utenti 3 Efficacia delle relazioni fra le componenti interne alla Scuola 4 Efficacia delle relazioni con il mondo esterno 5 Efficacia delle attività di recupero e sostegno 6 Efficacia delle iniziative di Continuità e di Orientamento scolastico 7 Validità specifica dei vari progetti inseriti nel POF 8 Utilizzazione dei laboratori e delle palestre con relative attrezzature e del patrimonio librario 223


9 Vivibilità degli spazi Dopo aver raccolto i dati, averli adeguatamente analizzati e tra loro comparati, aver esaminato le ipotesi emerse, si valutano se e quali modifiche apportare per migliorare la qualità del servizio.

CARTA DEI SERVIZI Che cos'è la CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi è stata introdotta nel nostro ordinamento con Decreto del Consiglio del Presidente dei Ministri 7 Giugno 1995, quale strumento per documentare la qualità del servizio erogato da ciascuna Amministrazione a garanzia dei cittadini, in linea con il processo avviato con la legge 241/90, che ha conferito rilevanza giuridica alle regole di trasparenza, pubblicità, partecipazione, efficienza ed efficacia. A che cosa serve la CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi rappresenta un documento di indirizzo, che favorisce nell'utenza la conoscenza di questa istituzione scolastica e delle regole che la governano, favorendo in tal modo una chiara comunicazione interna ed esterna. A chi si rivolge la CARTA DEI SERVIZI 

Genitori per favorire la conoscenza delle modalità di accesso ai servizi offerti dalla scuola;

Studenti per conoscere l'organizzazione interna della scuola; 224


Docenti e personale amministrativo e ausiliario per un supporto all'esercizio delle proprie funzioni;

Ente locale e associazioni territoriali per una più complessa progettazione sul territorio.

Come utilizzare la CARTA DEI SERVIZI Se gli utenti riscontrano il mancato rispetto degli impegni contenuti nella carta possono tutelare i loro diritti con un reclamo che deve essere presentato alla Dirigenza Scolastica. Ogni suggerimento o proposta di miglioramento dei servizi sarà oggetto di attenta analisi da parte della Dirigenza Scolastica. I contenuti della Carta si ispirano ai seguenti principi fondamentali contenuti nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994: •

UGUAGLIANZA

IMPARZIALITA' E REGOLARITA'

ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA

PARTECIPAZIONE

EFFICACIA ED EFFICIENZA

• •

LIBERTA' DI INSEGNAMENTO AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Uguaglianza: la Scuola si impegna a garantire uguaglianza di trattamento nell'offerta dei servizi agli utenti, a rimuovere eventuali inefficienze e ad attuare tutte le iniziative necessarie per facilitare l'accesso ai servizi ai portatori di handicap; nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti condizioni socio-economiche, psicofisiche, di lingua, di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche. Imparzialità e regolarità: la Scuola si impegna a svolgere il servizio secondo criteri di obiettività, imparzialità e giustizia, a garantire la regolarità e la continuità del servizio e a ridurre al minimo i disagi per gli utenti anche in caso 225


di interruzioni o disservizi che si verifichino per cause di forza maggiore. Accoglienza e integrazione : la Scuola si impegna a favorire l'accoglienza di genitori e alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con particolare riferimento alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni figli di emigrati in patria, a quelli in situazione di handicap e/o di grave svantaggio socio-economico. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza: l'utente, anche proveniente da comune diverso ha il diritto di iscriversi e frequentare presso il plesso preferito nei limiti della sua capienza e della tipologia di corso prescelto. L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo organico e funzionale. Partecipazione: la Scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente. Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della Carta: i loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. Efficacia ed efficienza: l'attività scolastica, ed in particolare il servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata. La Scuola persegue il continuo miglioramento della qualità e dell'efficienza dei servizi. Libertà di insegnamento: la programmazione delle attività educative e didattiche assicura la libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell'uomo, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità. 226


Aggiornamento professionale: l'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. AREA DIDATTICA La Scuola individua i seguenti fattori di qualità e fissa gli standard relativi e ne garantisce l'osservanza e il rispetto: • Continuità •

Orientamento

Libri di testo

Compiti a casa

Clima di classe

Verifica degli apprendimenti

Sistema di valutazione

Recupero dello svantaggio scolastico

Sostegno psicopedagogico agli alunni diversamente abili

Coordinamento didattico

Assegnazione dei docenti alle classi

Aggiornamento del personale docente

Contratto formativo

Orario delle lezioni

Piano annuale delle attività scolastiche

Fattori di qualità

Continuità

Orientamento

Standard

Fattori esterni che possono impedire il mantenimento degli standard

a) Formazione delle 1^ classi con gruppi equilibrati tra di loro ed eterogenei al -Iscrizioni tardive loro interno; b) Pubblicazione degli elenchi entro i primi giorni di settembre. a) Predisposizione di un apposito progetto di durata triennale; b) Distribuzione di materiale informativo; c) Visite a scuole; d) Formulazione del Consiglio orientativo e comunicazione scritta alle 227


e) a)

b) c) Libri di testo

d) e)

f)

Compiti a casa

Clima di classe

Verifica degli

famiglie. Team di orientatori. Adozione di criteri comuni per la scelta dei libri di testo: leggibilità,modernità,efficace apparato didattico; Adozione di testi in più volumi per ridurre il peso degli zaini; Possibilmente adozione unica in tutte le sezioni; Accorgimenti per evitare un sovraccarico di materiali da trasportare nella stessa giornata; I testi non possono essere cambiati per almeno 6 anni ma rimane la possibilità degli editori di integrare i testi con appendici di aggiornamento. Adozione di libri in format digitale.

a) -Insufficiente offerta del mercato editorialeb) Libertà di scelta del docente c) Dimenticanze da parte degli alunni d) Introduzione nuovi insegnamenti e) -Variazioni del prezzo di copertina

a) Diminuzione del carico nei giorni post-festivi e nei giorni successivi ai rientri pomeridiani per le classi a tempo prolungato e per progetti legati al P.O.F. e ai P.O.N.; b) Equa distribuzione dei compiti nell'arco della settimana; c) Attività rispettose dei particolari ritmi di apprendimento; d) Indicazione pratiche "su come studiare a casa". a) Accoglienza, collaborazione, rispetto delle idee altrui, gratificazioni; b) Utilizzo di strategie adeguate: cooperative learning (apprendimento di a) gruppo), tutoring (azione di aiuto alunno/alunno e docente/alunno); b) c) Forme di rappresentanza delle classi (incarichi di responsabilità, ecc.); d) Rapporti disciplinari e comunicazione scritta alla famiglia; e) Attuazione del regolamento di disciplina. f) Sistema premiante per le eccellenze. a) Verifica sistematica al termine di ogni 228

Classi numerose e iperattive. - Presenza di alunni problematici sul piano del comportamento


apprendimenti

Sistema di valutazione

Recupero dello svantaggio scolastico

Sostegno psicopedagogico agli alunni diversamente abili

Coordinamento didattico Assegnazione del personale docente alle classi

Unità di Apprendimento secondo modalità e strumenti definiti dal consiglio di classe; b) Comunicazione dei risultati delle prove scritte entro 15 giorni dalla prova. a) Adozione di parametri comuni per la misurazione e la valutazione; b) Informazione preventiva sui criteri di valutazione. a) Interventi individualizzati da effettuarsi nelle ore curriculari; b) recupero finalizzato a far conseguire agli studenti i livelli di apprendimento soddisfacenti e a prevenire le ripetenze e gli abbandoni da effettuarsi in ore extracurriculari; c) Differenziazione dei percorsi di apprendimento, calibrati ai bisogni individuali. a. Progetto Educativo Individualizzato; b. Docente di sostegno specializzato; c. Continuità nella figura del docente di a) sostegno; b) d. Incontri periodici del Gruppo per l’integrazione scolastica(almeno tre incontri all'anno). e. Invio da parte del Comune di Assistenti alle persone ed educatori a) Costruzione di percorsi di apprendimento a carattere interdisciplinare; b) Comuni attività progettuali. Rispetto del criterio della continuità didattica;

Aggiornamento del Realizzazione delle attività di personale docente formazione previste nel P.O.F. Contratto formativo •Assemblea di classe (mese di ottobre); •1 E' la •Riunione dei consigli di classe in seduta dichiarazione congiunta con i rappresentanti dei esplicita e genitori (Novembre- Marzo); 229

-Difficoltà nel reclutamento Trasferimento, nomina a tempo determinato

Insufficiente assegnazione di fondi


partecipata • Incontri Scuola -famiglia (Dicembre dell'operato della Aprile); scuola; • Incontri con i coordinatori delle classi •2 sulla sua base per la consegna delle Schede di l'allievo deve valutazione (Febbraio - Giugno); conoscere il • Ora mensile a disposizione per i quadro delle ricevimento dei genitori ( Elenco conoscenze e affisso all'Albo - Comunicazione abilità scritta alle famiglie); possedute, i • Piano dell'Offerta Formativa (redazione possibili sviluppi entro Ottobre, consegna in copia da conseguire sintetica ai genitori riuniti in nel corso Assemblea per l'elezione dei propri dell'anno rappresentanti in seno ai Consigli di scolastico e il classe, affissione all'Albo entro il 30 percorso Ottobre e successiva pubblicazione sul costruito per lui sito Web della scuola, copia depositata all'interno di nell'ufficio del Dirigente Scolastico); ogni Unità di • Insieme delle Unità di apprendimento, Apprendimento; concordato dai rispettivi Consigli di •3 il docente deve Classe entro la data della prima far conoscere riunione prevista dal Piano delle preventivamente attività scolastiche. all'allievo l'offerta formativa e motivare il proprio intervento didattico; •4 il genitore deve conoscere i percorsi di apprendimento ipotizzati per il proprio figlio, esprimere proposte e pareri, collaborare nelle attività a) Articolazione dell'orario di servizio su Orario di lavoro dei cinque giorni, salvo diverse richieste; docenti b) Rispetto in forma prioritaria delle 230

-Impegni più scuole


esigenze di natura didattica espresse dai docenti. a) Piano di tutte le attività funzionali all’insegnamento nel limite massimo delle 40 ore; per l'attività di Piano delle attività programmazione di inizio e fine anno e scolastiche per le riunioni del Collegio dei Docenti; b) Piano delle 40 ore per le riunioni dei Consigli di Classe

231


SERVIZI AMMINISTRATIVI La Scuola individua i seguenti fattori di qualità, fissa gli standard relativi e ne garantisce l'osservanza e il rispetto: •

celerità delle procedure

trasparenza

informatizzazione dei servizi di segreteria

tempi di attesa agli sportelli

flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico

modalità di comunicazione

a) Nel rispetto delle scadenze fissate dal Ministero le iscrizioni alla prima classe di scuola secondaria di 1° grado Iscrizioni sono effettuate online direttamente dalle famiglie b) Le domande sono acquisite agli atti della scuola tramite SIDI Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico: a) Entro il giorno successivo alla richiesta per quelli di iscrizione e frequenza b) Entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per i certificati con votazione e/o giudizi c) Entro dieci giorni lavorativi per i certificati di servizio del personale docente e A.T.A. d) Entro un giorno lavorativo per il rilascio del certificato Rilascio certificati sostitutivo del diploma originale e) Gli attestati e i certificati sostitutivi del diploma, in unico esemplare e validi fino al rilascio del diploma originale, sono consegnati a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali f) I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal Dirigente Scolastico o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio finale a) A richiesta scritta, è consentita la visione dei documenti depositati agli atti della scuola. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili e giudiziari, l'accesso è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile e nei termini Trasparenza previsti dall'art. 60 del D.L.vo n. 196/2003. b) Il procedimento di accesso dovrà concludersi entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta. c) Le eventuali irregolarità o incompletezze della richiesta vanno comunicate all'interessato. 232


d) L'accesso consiste nella visione e/o nel rilascio di copia dell'atto con rimborso dei soli costi di riproduzione (euro 0,05) mediante applicazione di marche da bollo laddove richiesto.

Tempi di attesa agli sportelli

Modalità di comunicazione

a) L'orario di apertura degli uffici al pubblico è il seguente: Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00, il Sabato dalle ore 10:00 alle 11:30; la Segreteria è aperta in orario pomeridiano il Martedì dalle ore 15:30 alle ore 17:00 dal 15 Settembre al 15 Giugno. b) Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico quotidianamente. a) La scuola assicura all'utenza tempestività del contatto telefonico, stabilendo modalità di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona in grado di fornire le informazioni richieste. b) Per le informazioni all'utenza sono predisposti una tabella dell'orario di servizio del personale dipendente, l'organigramma degli uffici e degli organi collegiali, l'organico del personale docente e ATA, gli Albi d'istituto, una bacheca sindacale, una bacheca della sicurezza, bacheca della RSU. bacheca degli OO.CC. . c) Presso l'ingresso e gli uffici sono presenti e riconoscibili gli operatori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. d) Il regolamento di Istituto viene pubblicizzato mediante affissione all'Albo e sul sito della scuola.

233


All’atto d’iscrizione la Scuola consegna al genitore la seguente richiesta di autorizzazione: Autorizzazione alla Scuola Secondaria di 1° Grado “Alighieri- Tanzi” ad effettuare riprese foto/video/audio di minori. Luogo e data Io sottoscritto……………………………………………………………………… in qualità di genitore esercente la potestà sul minore o soggetto esercente la potestà sul minore………………………………………………………………………….. DICHIARO che nulla osta a rilasciare la seguente autorizzazione, assumendosi ogni responsabilità in ordine alla mancata veridicità di quanto dichiarato, anche in nome e per conto dell’altro genitore, o della persona esercente la potestà sul minore AUTORIZZO la scuola ad effettuare riprese (con tele camera, macchina fotografica, web cam) nell’ambito delle attività istituzionali. Autorizzo inoltre la pubblicazione delle suddette riprese foto/video/audio attraverso il sito internet o altri siti ministeriali, su giornali locali e la loro trasmissione ad altri per partecipazioni a concorsi. Firma del genitore (o di chi delegato): ___________________________________

234


CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA La scuola individua, fissandone gli standard e garantendone l'osservanza e il rispetto, i seguenti fattori di qualità: 1 Igiene 2 Sicurezza 3 Spazi interni ed esterni Fattori di Standard di qualità qualità I collaboratori scolastici garantiscono quotidianamente l'igiene di Igiene ambienti e servizi

Sicurezza

La Scuola a) garantisce la vigilanza sui minori anche- in caso di sciopero; b) stipula contratti di assicurazione a favore degli alunni per eventuali incidenti durante le attività scolastiche ed extrascolastiche; c) sollecita gli enti preposti ad attivarsi per la sicurezza nei seguenti campi: antincendio, sicurezza degli impianti idrici, elettrici, di riscaldamento; d) garantisce il corretto rapporto di 1 a 15 tra numero degli insegnati e numero degli alunni durante le visite guidate e i viaggi di istruzione; e) dispone di un piano di evacuazione, in caso di emergenza.

Spazi interni ed esterni

La Scuola dispone di: a) Sala professori b) aule per le normali attività didattiche, adeguatamente attrezzate per lo svolgimento delle lezioni c) Aula comune per le riunioni d) Aula comune per attività didattiche e) Aule Multimediali, attrezzate di Server + postazioni per ogni singolo alunno, scanner, stampanti, lavagne multimediali interattive. f) Archivio g) Teatro h) Laboratorio Musicale i) Biblioteca e Mediateca j) Laboratori Scientifici k) Palestre coperte e scoperte l) Servizi igienici per disabili m) Laboratori artistici n) Laboratorio linguistico o) Laboratori di sostegno p) Aula medica. 235


Progetto Qualità Premessa Nel settembre 2011, le due Scuole Secondarie di primo grado Dante e Tanzi del paese di Mola di Bari si fondono in un’ unica scuola media intitolata Alighieri - Tanzi. Durante il primo “difficile” anno di convivenza delle due ex scuole, la direzione ed il suo staff hanno dovuto affrontare in primis la risoluzione delle emergenze amministrative e didattiche al fine di avviare un decoroso avvio e svolgimento dell’anno scolastico senza tacere la necessità e l’urgenza di una riqualificazione degli ambienti scolastici oltre che l’implementazione di un Progetto Qualità. La costatazione, da tutti condivisa, che un ambiente scolastico ospitale, pulito e funzionale influisce sullo sviluppo del senso civico e sulla formazione culturale dei ragazzi e la necessità di una riflessione puntuale e dettagliata per implementare il progetto Qualità ha portato durante il nuovo anno scolastico alla costituzione di un gruppo di lavoro formato da: - Figure professionali coinvolte: • • • • • • •

Coordinatore: Funzione strumentale Area 5 DSGA RSPP Coordinatori di asse 1 assistenti amministrativi 3 Collaboratori del D.S 2 genitori

Obbiettivi:  Superare l’approccio di intervenire prevalentemente sui casi di emergenza per arrivare ad una programmazione degli interventi e della manutenzione ordinaria e straordinaria, prevedendo anche un piano di riqualificazione per la messa in sicurezza, la bonifica e la sostenibilità degli edifici.  avere cognizione dei punti di forza e di debolezza delle prassi in atto nella scuola;  adottare una politica della qualità;  implementare il sistema di gestione della qualità; 236


Finalità  Partendo dall’autovalutazione degli Istituti stimolare l’acquisizione di una cultura della valutazione delle proprie prassi per migliorare il servizio scolastico.  Caratterizzare il Progetto Qualità come percorso formativo e di ricerca, teso a favorire uno sviluppo organizzativo nella Scuola. Metodologia • ricerca-azione; • riflessioni sulle prassi; • lavoro di équipe. Fasi • riqualificazione degli ambienti scolastici • autoanalisi degli istituti; • individuazione di tutte le procedure in atto nei vari settori:  didattico;  amministrativo;  relazionale interno ed esterno. • redazione del documento sulla politica della qualità e sua approvazione dagli O.O. C.C; • revisione delle procedure e corretta impostazione delle stesse; • redazione del manuale per la qualità e relativa delibera degli O.O.C.C.; • implementazione delle buone prassi e loro pubblicizzazione; • verifica procedure; Tempi Da settembre 2012 a maggio 2013 Fase 1 1. In questa fase si procederà all’autoanalisi dei due Istituti al fine di valutare per il meglio dove intervenire. 2. Si coinvolgerà l’Ente locale per segnalare e richiedere la manutenzione di alcuni ambienti. 3. Si coinvolgeranno i docenti coordinatori di classe affinché possano individuare le mancanze di ogni aula e possano responsabilizzare gli alunni a mantenere una qualità della scuola. Fase 2 Nell’istituto Alighieri si sono individuati gli ambienti da riqualificare, così esplicitati nella seguente tabella: 237


ambienti da riqualifica re aule

Piano terra

Cosa fare

Piano superiore Cosa fare

Ala destra: 3^A,3^E, 1^E,1^A Ambulatori o medico Aula di sostegno

Sono tutti ambienti da ridipingere. Sistemare le tende (3^A,3^E,1^E, 1^Aaula sostegno) Cartine geografiche mancanti (3^E Spagna, 1^E Puglia e Spagna,1^A Puglia) Sistemare maniglie e serrature delle porte (3^A) Ala Ridipingere sinistra: Sistemare le - 3^B tende (1^B,3^B, 2^B,1^G) Cartine geografiche mancanti (1^B Puglia, 2^B Francia, Inghilterra Europa.) Sistemare maniglie e serrature porte (1^B;3^B,2^B, 2^G). Presidenza ridipingere Aula Ridipingere e docenti risistemare 238

Ala destra: -2^E, 2^F,1^F, - aula magna -Aula artistica

- sono ambienti da ridipingere - sistemare le tende (3^C, 3^D, 1^D) - cartine geografiche mancanti (2^D,1^C,1^H, 3^C,1^D,3^D) Sistemare le maniglie e le serrature delle porte

Ala sinistra: 3^C, 3^D, 1^D

Sono ambienti da ridipingere Sistemare le tende (2^E, 1^F2^F) Cartine geografiche mancanti ( 2^A, 2^F,2^E,3^F,1 ^F) Sistemare le maniglie e serrature delle porte


bagni corridoio Biblioteca

palestra giardino

Ridipingere e sistemare ridipingere Creare la biblioteca, ridipingere la stanza e allestire risistemare Ripulire e risistemare

bagni corridoio

Ridipingere sistemare ridipingere

Nella sede Tanzi, dopo aver analizzato il lavoro dell’anno precedente si ritiene di dover riqualificare il giardino del plesso stesso. Acquisizione fondi: La funzione strumentale insieme al gruppo di lavoro procederà al recupero di fondi finanziari per la riqualificazione degli ambienti scolastici, pertanto si elencano le idee in atto: a. Mercatino solidarietà presso i due plessi. b. Merenda della solidarietà presso il plesso Alighieri. c. Sponsor Verifica e Valutazione • implementazioni delle procedure; • soddisfazione dell’utenza; • monitoraggio tramite somministrazione tests all’utenza. Costi e ore Direzione e coordinamento Autoanalisi - Redazioni dei documenti – Pubblicizzazione Materiale di cancelleria Personale ATA: DSGA Personale Amministrativo Collaboratori scolastici Personale docente: 4 coordinatori d’asse Rspp

ore ore

ore ore

La funzione strumentale area 5

239


PROCEDURA SULL’ACQUISIZIONE DEI BENI RIFERIMENTI: Norma UNI EN ISO 9001; manuale sulla qualità. PREMESSA: Le attività di approvvigionamento nascono dall’esigenza della scuola di acquistare un materiale, un prodotto e/o un servizio necessario alla qualità e all’efficienza dell’istituto stesso. Una volta analizzata tale esigenza e definiti i dati d’acquisto la scuola ricorre ai fornitori che hanno la capacità di fornire un materiale o un prodotto o un servizio conforme ai requisiti specificati e alle richieste della scuola. SCOPO: Scopo di questa procedura è di regolamentare l’approvvigionamento di materiali, prodotti e servizi, nonché le attività di valutazione e sorveglianza dei fornitori e le attività di controllo sulle forniture ricevute. Per valutazione di un fornitore si intende l’insieme delle azioni svolte per accertare la capacità e l’affidabilità dello stesso a fornire prodotti o servizi conformi ai requisiti contrattuali e di qualità richiesti, e a darne la necessaria evidenza. CAMPO DI APPLICAZIONE: Questa procedura si applica ogni volta che per l’approvvigionamento di materiali, prodotti e/o servizi, la scuola ha la necessità di provvedere al relativo acquisto, di selezionare, valutare e sorvegliare i fornitori da cui acquistare e di controllare quanto acquistato. VALUTAZIONE DEI FORNITORI: La scuola ritiene opportuno valutare solo i fornitori che hanno una influenza rilevante sulla qualità del servizio offerto dalla stessa in quanto intrattengono un rapporto contrattuale stabile o significativo per valore dei beni e servizi forniti. La scuola dunque gestisce un apposito ALBO dei FORNITORI qualificati nel quale sono riportati tutti quei fornitori influenti la qualità aziendale, i dati anagrafici, i prodotti e/o i servizi forniti ed una serie di informazioni utili ad inquadrare il tipo di fornitore. I requisiti di valutazione dei fornitori sono: • La qualità dei materiali e dei prodotti forniti • La disponibilità del fornitore • L’affidabilità nel rispetto dei tempi di consegna • L’economicità dei servizi offerti. Per quanto riguarda i viaggi di istruzione e le visite didattiche esiste un albo a cui la scuola fa riferimento che si rinnova ogni due anni. 240


Per i servizi specifici personali (psicologi, strumenti vari, esperti) si attinge all’albo specifico degli esperti: si inviano tre lettere d’invito esplicitando le caratteristiche degli esperti che si intende selezionare. MODALITA’ OPERATIVE Gestione acquisti  I piccoli acquisti di materiali di consumo presso dettaglianti non richiedono documentazione salvo lo scontrino fiscale se richiesto.  Per gli importi fino a 500 euro il DSGA emette direttamente i Buoni d’Ordine (ordini d’acquisto) nei confronti dei fornitori; il buono d’ordine deve in particolare fare riferimento a ben definite offerte, specifiche, cataloghi, norme o altri documenti; deve inoltre definire o richiamare i termini contrattuali e le condizioni generali di fornitura.  Per gli importi compresi fra 500 e 40,000 euro il DSGA effettua richieste di offerta ad almeno 3 ditte diverse. Le richieste sono approvate da una commissione istituita di volta in volta e, validate dal DS sono poi inviate al DSGA. Il DS sceglie il fornitore che offre le migliori condizioni complessive. Successivamente viene emesso il buono d’ordine nei confronti del fornitore.  Per gli importi superiori ai 40,000 euro viene emesso un bando aperto (gara ad evidenza pubblica) al quale possono partecipare anche nuovi fornitori, non necessariamente inseriti nell’albo dei fornitori dell’istituto. Per procedere al buono d’acquisto è necessario il parere del Consiglio di Istituto che discute sulla scelta del fornitore. Elaborazione ordine d’acquisto: Tale documento dovrà contenere la descrizione, la quantità, il prezzo, le condizioni di pagamento, le condizioni di consegna, le condizioni generali di acquisto e quant’altro necessario ad identificare le caratteristiche del bene o servizio. Suddivisione tipologie dei beni: BENI RESPONSABILI Beni di facile consumo: • testi • materiale d’ufficio, • minuteria per

DSGA DS

241

RICHIEDEN TI

VALUTAZIONE DEI RIFORNIMENTI Al ricevimento il materiale viene • docenti controllato da un • segreteria assistente amministrativo con • responsa riferimento alla bile di copia d’ordine:


laboratori, prodotti software • materiale per le pulizie

Beni di valore elevato: • attrezzatur e hardware • mobilio • encicloped ie • attrezzatur e per laboratori

ciascun laborator io • collabora tori scolastici

DS Consiglio d’Istituto DSGA

• responsa bili laborator io • DSGA • Docenti • Responsa bili di laborator io 242

 Corrisponden za dell’ordine (qualità e quantità)  Assenza di danneggiame nti  Rispetto dei tempi di consegna Eventuali danni a confezioni o prodotti vanno immediatamente comunicati alla segreteria amministrativa. La conservazione avviene in locali adibiti o appositi spazi della segreteria amministrativa da cui i prodotti sono mano a mano scaricati al momento dell’uso, con indicatore dell’utilizzatore. Al ricevimento il materiale viene controllato da un assistente amministrativo con riferimento alla copia d’ordine:  Corrisponden za dell’ordine (qualità e quantità)  Assenza di danneggiame


nti  Rispetto dei tempi di consegna Eventuali danni a confezioni o prodotti vanno immediatamente comunicati alla segreteria amministrativa. La conservazione avviene in locali adibiti o appositi spazi della segreteria amministrativa da cui i prodotti sono mano a mano scaricati al momento dell’uso, con indicatore dell’utilizzatore. All’arrivo della fattura l’amministrazione inserisce il bene nell’inventario generale dei beni mobili, con l’assegnazione di un numero progressivo che è poi applicato sul bene mediante etichetta e appone un timbro sulla fattura stessa riportante il numero di immatricolazione, data e firma. I beni poi vengono collocati nelle 243


SERVIZI di docenza e collaborazione esterna

Docenti responsabili dei progetti DS

Docenti Responsabili progetti

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aree/strutture di destinazione, forniti di etichette riportanti il corrispondente numero di inventario il quale viene obbligatoriamente rivisto ogni cinque anni da un’apposita commissione che fa capo al DSGA. Le attività formative esterne e integrative vengono verificate a cura dei coordinatori di progetto durante lo svolgimento delle attività; viene verificato:  Corrisponden za al programma (tempistiche, contenuti);  Puntualità del docente;  Professionalit à. L’attività effettuata è documentata dal docente esterno su registri specifici forniti dalla segreteria amministrativa, dai formatori per le attività integrative tramite una relazione sulle


SERVIZI SPECIFICI PERSONALI

DS DSGA DOCENTE ORGANIZZATO RE

DOCENTI DS

attività. Le attività vengono verificate dal docente richiedente durante lo svolgimento dell’attività e a conclusione della stessa tramite apposito modulo.

Regolamento di funzionamento e gestione dell’albo fornitori. Art.1 – Istituzione dell’Albo Fornitori della Scuola Secondaria di I grado Alighieri – Tanzi 1. E’ istituito l’albo fornitori di lavori, beni e servizi della Scuola. 2. Il presente regolamento ne disciplina i meccanismi di formazione ed aggiornamento, le modalità di utilizzo e selezione degli operatori economici iscritti ed ogni altro profilo di gestione. 3. Gli scopi che la Scuola intende raggiungere con l’albo sono i seguenti: a. Introdurre criteri di selezione certi e trasparenti nelle procedure di acquisizione di lavori, servizi e forniture che prevedono l’invito di operatori economici; b. Dotarsi di un utile strumento di consultazione del mercato, articolato per classi merceologiche, funzionale alle attività di selezione degli operatori economici da invitarsi nelle procedure di affidamento di contratti pubblici; c. In ogni caso, precostituire una sintesi aggiornata delle offerte presenti nei settori economici di riferimento delle prestazioni, ai più generali fini delle ricerche di mercato. 4. Il precedente albo fornitori già in uso presso la Scuola deve intendersi decaduto, nonché sostituito e superato dall’albo fornitori qui istituito, al pari delle precedenti modalità di conservazione e trattamento dei dati raccolti e di gestione degli operatori iscritti. Gli operatori economici già iscritti nel precedente albo dovranno rinnovare la propria iscrizione nel nuovo albo, secondo le modalità stabilite nel presente regolamento. 5. Agli effetti del presente regolamento, verranno adottate le seguenti definizioni:

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• Codice : il Decreto Legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 (Codice dei Contratti Pubblici relativi a lavori servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE), ed ogni sua successiva modifica. • Regolamento : il presente regolamento, quale atto adottato dalla Scuola con le forme previste dal proprio ordinamento, per le finalità indicate nel presente articolo. • Operatore Economico o Fornitore: il soggetto che, ai sensi dell’art. 3, comma 22, del Codice, è imprenditore o comunque fornitore o prestatore di lavori, servizi o forniture, nei limiti in cui la propria attività sia compatibile con l’affidamento di contratti pubblici. • Albo fornitori: la raccolta di dati di carattere personale, economico, tecnico e merceologico, che contraddistingue la struttura soggettiva, l’oggetto di attività ed ogni altro elemento di classificazione degli Operatori Economici iscritti, e che è governata nella sua gestione dalle disposizioni del presente Regolamento. • Stazione Appaltante: la Scuola. Quale soggetto che mantiene, aggiorna e gestisce l’Albo secondo le procedure indicate nel presente Regolamento. • Domanda di Ammissione: l’istanza, contenente le dichiarazioni e le informazioni richieste nel presente Regolamento, che l’operatore economico sottopone ala Stazione Appaltante ai fini della verifica dei requisiti di ammissione e della propria inclusione all’Albo. • Istanza di Rinnovazione: la richiesta, presentata dal Fornitore entro il 30 novembre di ogni anno, con la quale il medesimo conferma la propria iscrizione all’Albo, e trasmette nuovamente le informazioni e le dichiarazioni personali necessarie. • Richiesta di Aggiornamento: l’istanza mediante la quale il Fornitore già iscritto richiede alla Stazione Appaltante la variazione dei dati trasmessi con la Domanda di Ammissione. • Codice progressivo di Iscrizione: la sequenza numerica che identifica l’Operatore ai fini dell’iscrizione all’Albo. • Codice Fornitore: la sequenza numerica che identifica l’operatore in tutti rapporti di natura commerciale con la Stazione Appaltante. Art. 2 – Ambito applicativo e soggetti ammessi 1. L’Albo Fornitori sarà utilizzato nel rispetto della normativa in materia di appalti pubblici di lavori, beni e servizi di cui al Codice ed alle altre disposizioni di legge in tema di affidamenti pubblici, delle norme di 246


carattere regolamentare, e delle disposizioni del Regolamento di Amministrazione e Contabilità. 2. In particolare, l’Albo verrà utilizzato dalla Stazione Appaltante per i seguenti affidamenti. a. Nella scelta degli Operatori Economici da invitarsi nelle procedure in economia per cottimo fiduciario ai sensi dell’art. 125 del Codice, commi 5°, 6°, 8°, per le acquisizioni di lavori di importo compreso tra € 40.000,00 ed €200.000,00, iva esclusa, nell’ambito delle casistiche previste dal predetto comma 6° dall’art. 125 del Codice. b. Nella scelta degli Operatori Economici da invitarsi nelle procedure in economia per cottimo fiduciario, ai sensi dell’art. 125, commi 9°, 10° e 11° del Codice, per l’acquisizione di servizi e forniture di importo compreso tra € 20.000,00 ed € 206.000,00 , iva esclusa, nei casi previsti dal predetto comma 10° dell’art. 125 del Codice e nelle ulteriori ipotesi preventivamente individuate nei regolamenti interni della Stazione Appaltante. c. Nella scelta dell’Operatore Economico verso il quale provvedere all’affidamento di diretto di lavori di importo inferiore ad €40.000,00 , ai sensi del comma 8°, ultima parte, dell’art. 125 del Codice. d. Nella scelta dell’Operatore Economico verso il quale provvedere all’affidamento diretto di servizi e forniture di importo inferiore ad € 20.000, 00 iva esclusa, ai sensi del comma 11°, ultima parte, dell’art. 125 del Codice. e. Relativamente ai servizi e le forniture, nella scelta degli Operatori economici da invitarsi in procedure negoziate di ogni genere, nei limiti in cui siano ammesse per legge, sia in affidamento diretto che previo confronto competitivo tra più offerte, relative anche ai contratti esclusi di cui agli artt. 16 e ss del Codice. f. Relativamente ai lavori, oltre che negli affidamenti in economia di cui alla precedenti lettere a) e c), nella scelta degli operatori da invitarsi nelle procedure negoziate di cui all’art. 122, comma 7-bis, del Codice. g. Per l’affidamento di servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria di importo inferiore ad euro 100.000,00, nella scelta dei soggetti da invitarsi nella procedura negoziata di cui al 2° comma dell’art. 91 del Codice. h. Quale strumento di valutazione del mercato, nella scelta degli Operatori Economici da invitarsi nelle procedure negoziate senza 247


previa pubblicazione di un bando di gara, ai sensi dell’art. 57, comma 6°, del Codice. 3. Gli importi di cui sopra saranno oggetto di integrazione automatica in caso di variazione delle soglie previste dal Codice, per effetto di modifiche legislative interne o comunitarie. 4. E ‘ fatta salva la facoltà della Stazione Appaltante di scegliere gli Operatori da invitare anche senza far ricorso all’Albo fornitori di cui al presente Regolamento, nei seguenti casi: i. Qualora, in relazione all’appalto che si intende affidare, non siano iscritti all’Albo Operatori Economici in numero sufficiente a garantire che la procedura concorsuale si svolga con il numero minimo di Operatori previsto per legge; j. Qualora, per la specialità delle prestazioni ricercate dalla Stazione Appaltante, all’interno dell’Albo non sia possibile reperire Operatori Economici idonei; k. In tutti gli altri casi in cui la Stazione Appaltante ritenga conveniente ed opportuno provvedere all’integrazione del numero di operatori da invitarsi direttamente tramite ricerche di mercato, o mediante invito di Operatori Economico che abbiano già reso alla Stazione Appaltante le prestazioni ricercate in occasione di precedenti appalti. 5. Ai sensi dell’art. 34 del Codice, sono ammessi all’iscrizione all’Albo i seguenti Operatori Economici, previa valutazione della Stazione Appaltante: a. Gli imprenditori individuali, anche artigiani, le società commerciali, le società cooperative; b. I consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro costituiti a norma della Legge 25 giugno 1909, n.422, e del Decreto Legislativo del Capo provvisorio dello Stato 14 dicembre 1947, n. 1577, e successive modificazioni, e i consorzi tra imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443; c. I consorzi stabili, costituiti anche in forma di società consortili ai sensi dell’articolo 2615 – ter del codice civile, tra imprenditori individuali, anche artigiani, società commerciali, società cooperative di produzione e lavoro, secondo le disposizioni di cui all’articolo 36; d. I soggetti che abbiano stipulato il contratto di gruppo europeo di interesse economico ai sensi del decreto Legislativo 23 luglio 1991, n.240; e. I liberi professionisti, i singoli e associati; 248


f. Tutti gli altri soggetti individuali o collettivi che, pur non essendo previsti nelle categorie di cui all’art. 34 del Codice, svolgano attività economica in materia di lavori, servizi e forniture, e siano idonei a divenire affidatari di contratti pubblici. Art. 3 – Requisiti soggettivi di ammissione all’Albo 1. Non sono ammessi all’iscrizione all’ Albo i seguenti Operatori, in quanto privi della capacità generale a contrattare con la Pubblica Amministrazione ai sensi dell’art. 38 del Codice: a. Che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni; b. Nei cui confronti è pendente procedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’articolo 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423 o di una delle cause ostative previste dall’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575; l’esclusione e il divieto operano se la pendenza del procedimento riguarda il titolare o il direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale; il socio o il direttore tecnico se si tratta di società in nome collettivo, i soci accomandatari o il direttore tecnico se si tratta di società in accomandita semplice, gli amministratori muniti di poteri di rappresentanza o il direttore tecnico, se si tratta di altro tipo di società; c. Nei cui confronti è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; è comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all’articolo 45, paragrafo 1, direttiva CE 2004/18; l’esclusione e il divieto operano se la sentenza o il decreto sono stati emessi nei confronti: del titolare o del direttore tecnico se si tratta di impresa individuale; del socio o del direttor tecnico, se si tratta di società in nome collettivo; dei soci accomandatari o del direttore tecnico se si tratta di società in accomandita semplice; degli amministratori muniti di potere di rappresentanza o del direttore tecnico se si tratta di altro tipo di 249


d. e.

f.

g.

h.

i.

j. k.

società o consorzio. In ogni caso l’esclusione e il divieto operano anche nei confronti dei soggetti cessati dalla critica nel triennio antecedente la data di invio della richiesta di iscrizione o di rinnovazione di iscrizione all’Albo ovvero di comunicazione di variazioni ovvero di presentazione delle offerte, qualora l’impresa non dimostri di aver adottato atti o misure di completa dissociazione della condotta penalmente sanzionata; resta salva in ogni caso l’applicazione dell’articolo 178 del codice penale e dell’articolo 445, comma 2, del codice di procedura penale; Che hanno violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all’articolo 17 della legge 19 marzo 1990, n.55; Che hanno commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro, risultanti dai dati in possesso dell’Osservatorio; Che, secondo motivata valutazione della Stazione appaltante, hanno commesso grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante che bandisce la gara; o che hanno commesso un errore grave nell’esercizio della loro attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della Stazione Appaltante; Che hanno commesso violazioni, de finitamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui sono stabiliti; Che nell’anno antecedente la data di invio della richiesta di iscrizione o di rinnovazione di iscrizione all’Albo ovvero di comunicazione di variazioni ovvero di presentazione delle offerte hanno reso false dichiarazioni in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la partecipazione alle procedure di gara e per l’affidamento dei subappalti, risultanti dai dati in possesso dell’Osservatorio; Che hanno commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono stabiliti; Che non presentino la certificazione sostitutiva di cui all’articolo 17 della legge 12 marzo 1999, n.68; Nei cui confronti è stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c) del Decreto Legislativo dell’8 giugno 2001 n. 231 o altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione compresi i provvedimenti 250


interdittivi di cui all’articolo 36-bis, comma 1, del decreto – legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n.248; l. Nei ci confronti sia stata applicata la sospensione o la decadenza dell’attestazione SOA per aver prodotto falsa documentazione o dichiarazioni mendaci, risultanti dal casellario informatico; m. Di cui alla precedente lettera b)che, anche in assenza nei loro confronti di un procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione o di una causa ostativa ivi previste, pur essendo stati vittime dei reati previsti e puniti dagli articoli 317 e 629 del codice penale aggravati ai sensi dell’articolo 7 del decreto – legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n.203, non risultino aver denunciato i fatti all’autorità giudiziaria, salvo che ricorrano i casi previsti dall’articolo 4, primo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689. La circostanza di cui al primo periodo deve emergere dagli indizi a base della richiesta di rinvio a giudizio formulata nei confronti dell’imputato nei tre anni antecedenti alla data di invio della richiesta di iscrizione o di rinnovazione di iscrizione all’Albo ovvero di comunicazione di variazioni ovvero di presentazione delle offerte e deve essere comunicata, unitamente alle generalità del soggetto che ha omesso la predetta denuncia, dal procuratore della Repubblica procedente all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, la quale cura la pubblicazione della comunicazione sul sito dell’Osservatorio. 2. In vista degli affidamenti pubblici disposti dalla Stazione Appaltante, l’Operatore Economico dovrà inoltre: • Essere in regola rispetto alle disposizioni normative in tema di contrasto alle infiltrazioni mafiose, ai sensi della Legge n . 575 del 31 maggio 1965, della Legge n. 490 dell’8 agosto 1994, e del d.P.R. n. 252 del 3 giugno 1998; • Qualora si tratta di società o soggetto a composizione collettiva, essere validamente costituito ed organizzato ai sensi della normativa di riferimento; • Essere regolamento iscritto, ai sensi dell’art. 39, 1 comma, del codice:  Qualora si tratti di imprese, alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura per le stesse categorie merceologiche di iscrizione all’albo, indicando la Camera di appartenenza ed il 251


numero di iscrizione, ovvero il registro professionale o commerciale dello Stato estero di residenza;  All’albo professionale previsto per legge, qualora si tratti di professionisti soggetti ad iscrizione obbligatoria, indicando il numero d iscrizione, la tipologia di ordine professionale e l’ordine presso il quale è iscritto;  Qualora si tratti di imprenditori artigiani, presso le competenti Commissioni Provinciali per l’Artigianato o presso i competenti uffici professionali;  Qualora si tratti di operatori di altro Stato membro non residenti in Italia, essere regolarmente iscritto, ai sensi dell’art. 39, 2° comma, del Codice, in uno dei registri professionali o commerciali di cui all’allegato XI A del Codice per gli appalti pubblici di lavori, o di cui all’allegato XIB per gli appalti pubblici di forniture e all’allegato XI C per gli appalti pubblici di servizi; Qualora si tratti di operatori appartenenti a Stati membri che non figurano nei citati allegati attestare, ai sensi dell’art. 39, 3° comma, del Codice, sotto la propria responsabilità che il certificato prodotto è stato rilasciato da uno dei registri professionali o commerciali istituiti nei Paesi in cui sono redatti; Ai sensi dell’art. 39, ultimo comma, del Codice, possedere, in relazione alla propria attività o azienda, tutte le autorizzazioni amministrative, i nulla osta, le licenze, i pareri ed i permessi, comunque denominati, necessari per l’esercizio della propria attività, o comunque trovarsi in condizioni di affidabilità morale, strutturali ed organizzative tali da poter conseguire le medesime autorizzazioni in vista dell’esecuzione degli appalti in cui intenda concorrere; Laddove in possesso di certificazione di qualità ai sensi dell’art. 43 del Codice, dichiarare la tipologia della medesima certificazione, il soggetto emittente, l’oggetto, la data di rilascio e quella di scadenza; Laddove in possesso di certificati che attestano il rispetto di norme di gestione ambientale ai sensi dell’art. 44 del Codice, dichiarare la tipologia del medesimo certificato, il soggetto emittente, l’oggetto, la data di rilascio e quella di scadenza; In caso di lavori, essere in possesso di attestazione SOA in corso di validità, ed indicarne il numero, la categoria, la classifica, la SOA emittente, la data di emissione e quella di scadenza; 252


• In caso di servizi e forniture, dichiarare la classe economica di fatturato globale di appartenenza, computata sulla base della sommatoria degli importi risultanti dai bilanci approvati negli ultimi tre esercizi, al netto dell’Iva, ai sensi dell’art.41, comma 1°,lett. c) del Codice, sulla base delle classi economiche di fatturato globale della Scuola; • Indicare, ai sensi dell’art. 41, comma 1°, lett.c ) del Codice, il fatturato specifico degli ultimi tre esercizi, al netto dell’Iva, relativamente ai servizi o forniture per i quali si richiede l’iscrizione all’Albo; • Indica l’aerea geografica in cui desidera operare, e precisamente se in una o più Regioni o su tutto il territorio nazionale; • Possedere, ai sensi dell’art. 26, comma 1°, lettera a), n.2) del DL 81/08, e dell’Allegato XVII al predetto Decreto, i requisiti di idoneità tecnico professionale in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, e dunque:  Aver provveduto alla redazione del documento di valutazione dei rischi ai sensi dell’art. 17, comma 1°, lett. a) del DL 81/08, o comunque aver reso autocertificazione ai sensi dell’art. 29, comma 5°, del predetto Decreto;  Non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del DL 81/08. • Non essere destinatario della sanzione dell’incapacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione, di cui agli artt. 32-ter e 32-quater del codice penale; • Non aver posto in essere atti o comportamenti discriminatori debitamente accertati, ai sensi degli artt. 43 e 44, 11° comma, del DL n. 286 del 25 luglio 1998, comportanti l’esclusione delle gare; • Ai sensi di quanto disposto dall’art. 1-bis, comma 14, della legge n.383 del 17 ottobre 2001, non essersi avvalso dei piani di emersione ivi previsti, o essersene avvalso purchè il relativo periodo di emersione si sia concluso; • Possedere tutti gli ulteriori requisiti fissati dalla Domanda di Ammissione disponibile sul sito della Scuola, e provvedere a tutte le altre dichiarazioni di impegno ivi enunciate. 3. L’elencazione dei requisiti di carattere soggettivo e/o oggettivo per l’iscrizione all’Albo potrà essere oggetto di variazioni in aggiunta, modifica, sostituzione o eliminazione, in relazione alle disposizioni di legge o alle esigenze della Stazione Appaltante. 4. La sussistenza dei requisiti di cui sopra, e degli altri richiesti dal presente Regolamento, verrà comprovata dall’Operatore, in sede di ammissione 253


all’Albo o in occasione della comunicazione di variazioni, mediante la produzione di dichiarazioni sostitutive sottoscritte ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.P.R. n.445 del 28 dicembre 2000 secondo le regole appresso stabilite, nelle quali l’Operatore indichi anche le eventuali condanne per le quali abbia beneficiato della non menzione. 5. L’Operatore iscritto avrà l’obbligo di comunicare alla Stazione Appaltante, immediatamente e comunque non oltre sette giorni dalla sua verificazione, ogni evento che possa comportare la perdita dei requisiti di cui sopra, attraverso le procedure di variazione previste al successo art.8. la mancata comunicazione comporterà le sanzioni previste dal successivo art. 9 . 6. Ai fini dell’ammissione al presente Albo, gli operatori di cui all’art. 47 del Codice dovranno produrre una dichiarazione sostitutiva, ai sensi degli artt.46 e 47 del d. P. R. 445/00, dalla quale emerga il possesso di requisiti equipollenti a quelli prescritti dal proprio ordinamento rispetto a quelli previsti nel presente regolamento per l’ammissione degli operatori italiani. 7. Per gli operatori economici appartenenti all’Unione Europea, se nessun documento o certificato tra quelli richiesti per l’ammissione di operatori italiani è rilasciato da altro Stato dell’Unione Europea, costituisce prova sufficiente una dichiarazione giurata, ovvero, negli Stati Membri in cui non esiste siffatta dichiarazione, una dichiarazione resa dall’interessato innanzi a un’autorità giudiziaria o amministrativa competente, a un notaio o a un organismo professionale qualificato a riceverla del Paese di origine o di provenienza, le quali attestino il possesso dei requisiti richiesti. • Art. 4 – struttura dell’Albo Fornitori e Domande di Ammissione 1. L’Albo Fornitori è articolato in categorie merceologiche. 2. La Stazione Appaltante ha la facoltà di integrare e/o variare il numero e la denominazione delle classi merceologiche, in relazione alle proprie esigenze interne. 3. Responsabile della tenuta dell’Albo, tenutario della casella di posta elettronica certificata e Responsabile Unico del Procedimento ai sensi dell’art. 5 della Legge n. 241/90 e dell’art. 10 del Codice è individuato attraverso apposito provvedimento dell’Istituto. 4. Tutte le comunicazioni e tutti gli scambi di informazione tra Stazione Appaltante ed Operatori Economici avranno luogo mediante l’utilizzo 254


della posta elettronica certificata e di documenti informatici digitalmente sottoscritti. 5. Ai fini dell’iscrizione all’Albo e del mantenimento della medesima, gli operatori economici dovranno pertanto possedere:  Una casella di posta elettronica certificata presso la quale saranno indirizzate le comunicazione della Stazione Appaltante relativa alla tenuta dell’Albo;  L’abilitazione alla firma elettronica digitale ai sensi del D.L. n.82 del 7 marzo 2005, e successive modificazioni, da utilizzarsi per la sottoscrizione dei documenti informatici da trasmettersi alla Stazione Appaltante. 6. Gli operatoti economici interessati all’iscrizione all’Albo potranno avanzare la propria domanda in ogni momento, in conformità alle disposizioni contenute nel presente Albo. In sede di ammissione all’Albo, verranno richieste le informazioni e le dichiarazioni sul possesso dei requisiti di ammissione di cui al precedente art. 3 del presente Regolamento. 7. La domanda di ammissione dovrà essere sottoscritta: a. Dal titolare e dal direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale; b. Da tutti i soci e dal direttore tecnico, se si tratta di società in nome collettivo; c. Da tutti i soci accomandatari e dal direttore tecnico, se si tratta di società in accomandita semplice; d. Da tutti gli amministratori muniti di potere di rappresentanza e dal direttore tecnico, se si tratta di altro tipo di società o di consorzio; e. Dal singolo professionista, se si tratta di libero professionista; f. Dal soggetto investito dei poteri di gestione e rappresentanza generale, se si tratta di associazione professionale. 8. La domanda di ammissione dovrà inoltre recare copia fotostatica del documento di identità dei dichiaranti, in corso di validità. 9. Nel caso di domanda formata da soggetto diverso dl legale rappresentante, dovrà essere allegata copia della fonte dei poteri. 10. Ai fini dell’inoltro della domanda di ammissione dovrà essere utilizzato il form predisposto della Stazione Appaltante. 11. La domanda di ammissione va trasmessa utilizzando un documento informatico sottoscritto con firma digitale, mediante posta elettronica certificata, all’indirizzo della Scuola. 255


12. Dalla data di ricezione della domanda, in formato elettronico sottoscritta digitalmente prenderà avvio la fase di istruttoria, della durata di trenta giorni, ai sensi dell’art. 2, comma 2°, della legge n. 241 del 7 agosto 1990. In difetto di comunicazione della Stazione Appaltante ai sensi del comma successivo, entro il termine di trenta giorni dalla data di recezione della Domanda, la medesima Domanda si intenderà accolta, con conseguente iscrizione dell’Operatore all’Albo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 della predetta Legge n. 241/90. 13. In tutti i casi in cui non fosse possibile accogliere la Domanda di Ammissione, prima dl rigetto la Stazione Appaltante comunicherà all’Operatore i motivi che ostano all’accoglimento della medesima. Entro il termine di ulteriori dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, l’ Operatore interessato potrà presentare le proprie osservazioni, eventualmente corredate da ulteriore documentazione utile all’iscrizione. 14. La comunicazione dei motivi ostativi di cui sopra interrompe il termine di trenta giorni previsto per l’iscrizione all’Albo, il quale inizierà a decorrere ex novo dalla data di presentazione delle osservazioni e dell’ulteriore documentazione o, in mancanza, dalla scadenza del termine di 10 giorni per l’inoltro dei medesimi. La Stazione Appaltante valuterà le osservazioni nel provvedimento finale. 15. Entro il successivo termine di trenta giorni dalla presentazione delle osservazioni o dal termine stabilito per la loro scadenza, la Stazione Appaltante comunicherà l’esito dell’istruttoria sulla Domanda di Ammissione. In difetto di comunicazione la Domanda si intenderà accolta, con conseguente iscrizione dell’Operatore all’Albo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 della predetta Legge n. 241/90. 16. L’iscrizione all’Albo scadrà al 31 dicembre di ogni anno, e sarà sottoposta ad aggiornamento in sede di revisione annuale dell’albo. 17. L’ammissione all’Albo dell’Operatore non sarà costitutiva né di diritti, né di aspettative, né di interessi qualificati in ordine alla sottoscrizione di futuri contratti con la Stazione Appaltante. 18. La pubblicazione del presente regolamento, dell’Albo Fornitori e degli avvisi preparatori, nonché la diffusione della documentazione richiamata nel presente Regolamento e la stessa istituzione dell’Albo, non costituiscono in alcun modo l’avvio di una procedura di affidamento di contratti pubblici, ma rappresentano adempimenti esclusivamente 256


funzionali alla creazione di una banca dati di Operatori Economici, dalla quale attingere ai fini di futuri affidamenti di contratti pubblici. Art. 5 – verifiche sul possesso dei requisiti 1. Sarà facoltà della Stazione Appaltante procedere, in ogni momento, alle verifiche documentali dei requisiti auto dichiarati dagli Operatori Economici, anche mediante accertamenti a campione ai sensi dell’art. 71 del d. P. R. n. 445/00, richiedendo ai medesimi la trasmissione della relativa documentazione a comprova. 2. In caso di affidamento di contratti pubblici, agli Operatori Economici sottoposti alle verifiche di cui all’art. 48 del Codice verrà richiesta solo la documentazione necessaria ad integrare quella eventualmente già in possesso dell’Amministrazione, nei limiti in cui quest’ultima sia in corso di validità ai sensi di legge. Art. 6 – Principi di utilizzo dell’Albo 1. La gestione dell’Albo e la selezione degli Operatori da invitarsi sarà ispirata ai principi di tra speranza, rotazione e parità di trattamento di cui all’art. 125, comma 11° del Codice, nonché a tutti gli altri principi stabiliti dall’art. 2 del Codice. 2. I meccanismi di selezione degli Operatori Economici da invitarsi alle procedure saranno basati sulla valorizzazione della natura e della qualità delle prestazioni offerte dai medesimi, sulla struttura della loro connotazione organizzativa, e su tutte le altre caratteristiche rilevanti ai fini dell’affidabilità della prestazione. 3. Per garantire la piena operatività del principio di rotazione, gli Operatori Economici rispondenti ai parametri di ricerca di cui sopra saranno progressivamente invitati in base al loro Codice Progressivo di Iscrizione all’Albo. Art. 7 – Revisione annuale dell’Albo 1. L’Albo dei Fornitori verrà aggiornato con cadenza annuale. 2. Entro il 31 ottobre di ogni anno, la Stazione Appaltate invierà al Fornitore, presso la casella di posta elettronica certificata indicata in sede di iscrizione o rinnovazione all’Albo, una richiesta di rinnovazione della

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8. 9.

Domanda di Iscrizione, assegnando termine per l’invio di apposita Istanza di Rinnovazione dell’iscrizione al 30 novembre successivo. Entro il 30 novembre, il Fornitore dovrà sottoporre alla Stazione Appaltante, con le stesse modalità in forma previste per la Domanda di Ammissione, l’Istanza di Rinnovazione in questione e mediante la compilazione del form eventualmente messo a disposizione. Dalla data di ricezione dell’Istanza in capo alla Stazione Appaltante prenderà avvio la fase istruttoria, della durata massima di trenta giorni, ai sensi dell’art. 2, comma 2°, della Legge n. 241 del 7 agosto 1990. In difetto di comunicazione della Stazione Appaltante ai sensi del comma successivo, entro il termine di trenta giorni dalla data di ricezione dell’Istanza, la medesima Istanza si intenderà accolta, con conseguente iscrizione dell’operatore all’Albo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 della predetta Legge n. 241/90. In tutti i casi in cui non fosse possibile accogliere l’Istanza di Rinnovazione dell’Iscrizione, prima del rigetto la Stazione Appaltante comunicherà all’Operatore i motivi che ostano all’accoglimento della medesima. Entro il termine di ulteriori dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, l’Operatore interessato potrà presentare le proprie osservazioni, eventualmente corredate da ulteriore documentazione utile alla rinnovazione dell’iscrizione. La comunicazione dei motivi ostativi di cui sopra interrompe il termine di trenta giorni previsto per l’esame dell’Istanza, il quale inizierà a decorrere ex novo dalla data di presentazione delle osservazioni e dell’ulteriore documentazione o, in mancanza, dalla scadenza del termine di 10 giorni per l’inoltro dei medesimi. La Stazione Appaltante valuterà le osservazioni nel provvedimento finale. Entro il successivo termine di trenta giorni dalla presentazione delle osservazioni o dal termine stabilito per la loro scadenza, la Stazione Appaltante comunicherà l’esito dell’istruttori sull’Istanza di Rinnovazione. In difetto di comunicazione, l’Istanza di Rinnovazione dell’iscrizione si intenderà accolta, ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 della predetta Legge n. 241/90. La rinnovazione lascerà inalterato il Codice Progressivo di Iscrizione e il Codice Fornitore. In difetto di trasmissione dell’Istanza di Rinnovazione entro il 30 novembre, il Fornitore sarà sospeso d’ufficio dall’Albo sino al 31 dicembre successivo, e non selezionato ai fini degli affidamenti. I 258


termini successivi per l’istruzione dell’Istanza, e quelli ulteriori per i chiarimenti, saranno ricollegati alla data di presentazione dell’Istanza. 10. La sospensione dall’Albo verrà comunicata mediante apposito provvedimento del Responsabile dell’Albo. 11. Decorso il termine del 31 dicembre in assenza di Istanza di Rinnovazione, il Fornitore verrà cancellato d’ufficio dall’Albo, con provvedimento del Responsabile dell’Albo comunicato al Fornitore stesso. Art. 8 – Variazioni su richiesta dell’Operatore 1. L’Operatore Economico potrà richiedere in ogni momento la variazione di dati prece demente inseriti nell’Albo, mediante apposita Richiesta di Variazione, da presentarsi con le medesime modalità di forma previste per la Domanda di Ammissione, secondo le istruzioni reperibili sul sito della Scuola, e mediante la compilazione del form eventualmente messo a disposizione. 2. Dalla data di ricezione della Richiesta in capo alla Stazione Appaltante prenderà avvio la fase istruttoria, della durata massima di trenta giorni, ai sensi dell’art. 2, comma 2°, della Legge n.241 del 7 agosto 1990. In difetto di comunicazione della Stazione Appaltante ai sensi del comma successivo, entro il termine di trenta giorni dalla data di ricezione della Richiesta, la medesima Richiesta si intenderà accolta, ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 della predetta Legge n.241/90, con aggiornamento dello status del Fornitore all’Albo secondo quanto richiesto dal medesimo. 3. In tutti i casi in cui non fosse possibile accogliere la Richiesta di Variazione, prima del suo rigetto la Stazione appaltante comunicherà all’Operatore i motivi che ostano all’accoglimento. Entro il termine di ulteriori dieci giorni dal ricevimento di tale comunicazione, l’Operatore interessato potrà presentare le proprie osservazioni, eventualmente corredate da ulteriore documentazione utile all’iscrizione. 4. La comunicazione dei motivi ostativi di cui sopra interrompe il termine di trenta giorni previsto per l’esame della Richiesta di Variazione, il quale inizierà a decorrere ex novo dalla data di presentazione delle osservazioni e dell’ulteriore documentazione o, in mancanza, dalla scadenza del termine di 10 giorni per l’inoltro dei medesimi. La Stazione Appaltante valuterà le osservazioni e la documentazione integrativa 259


prodotta, e farà menzione dell’eventuale mancato accoglimento delle osservazioni nel provvedimento finale. 5. Entro il successivo termine di trenta giorni dalla presentazione delle osservazioni o dal termine stabilito per la loro scadenza, la Stazione Appaltante comunicherà l’esito dell’istruttoria sulla Richiesta di Variazione. In difetto di comunicazione, la Richiesta si intenderà accolta, ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 della predetta Legge n. 241/90, con aggiornamento dello status del Fornitore all’Albo secondo quanto richiesto dal medesimo. 6. La variazione lascerà inalterati il Codice Progressivo di Iscrizione e il Codice Fornitore. Art. 9 – Sospensioni e cancellazioni dall’Albo 1. La Stazione Appaltante provvederà a sospendere il Fornitore dall’Albo nei seguenti casi: a. Mancata comunicazione, entro il termine perentorio di sette giorni dalla verificazione, di ogni evento che possa comportare la perdita della capacità generale a divenire affidatario di contratti pubblici, ai sensi del precedente art. 3. b. Mancata trasmissione dell’Istanza di Rinnovazione dell’Iscrizione entro il termine del 30 novembre di ogni anno; c. Ogni altro caso in cui si renda necessaria o semplicemente opportuna la sospensione, in relazione a particolari ipotesi di condotta contrattuale del Fornitore, o in relazione ad eventi che suggeriscano, in via cautelativa, di non procedere al affidamenti verso il Fornitore medesimo. 2. La Stazione Appaltante provvederà inoltre alla cancellazione degli Operatori Economici dall’Albo nei seguenti casi: a. Richiesta di cancellazione avanzata dall’Operatore Economico; b. Cessazione dell’attività di impresa, in qualunque modo accertata; c. Perdita dei requisiti per l’iscrizione all’Albo, accertata dalla Stazione appaltante o dichiarata dal Fornitore in sede di istanza di Rinnovazione o Richiesta di Variazione; d. Mancata o mendace dichiarazione in merito alla sussistenza dei requisiti di iscrizione; e. Mancata trasmissione dell’Istanza di Rinnovazione dell’iscrizione entro il 31 dicembre di ogni anno; 260


f. Mancata produzione della documentazione probatoria comprovante i requisiti di iscrizione all’Albo,nel caso di specifica richiesta, entro il termine fissato dalla Stazione Appaltante; g. Altri eventuali casi previsti dalla normativa. 3. A tal fine, le varie strutture organizzative interne della Scuola, destinatarie delle prestazioni contrattuali, segnaleranno per iscritto al DSGA le eventuali irregolarità emerse in sede di esecuzione contrattuale da parte del Fornitore, e tutti gli altri eventi che possano comportare una sospensione o una cancellazione. 4. Il Responsabile del Procedimento compirà gli accertamenti del caso e procederà alla contestazione scritta degli addebiti, l’impresa interessata potrà presentare eventuali giustificazioni entro il termine che le sarà assegnato dall’Istituto, prima dell’adozione dell’eventuale provvedimento di cancellazione. Art. 10 – trattamento dei dati raccolti presso gli Operatori Economici Ai sensi dell’articolo 13 del D.L. n. 196 del 30 giugno 2003 in relazione ai dati personali il cui conferimento è richiesto ai fini dell’iscrizione all’Albo Fornitori, si precisa che:  Titolare del trattamento è la Scuola.  Il trattamento dei dati avviene ai soli fini dello svolgimento della operazioni di iscrizione all’albo, di consultazione del medesimo e per i procedimenti amministrativi e giurisdizionali conseguenti, nel rispetto del segreto aziendale e industriale.  Il trattamento è realizzato per mezzo delle operazioni, o del complesso di operazioni, di cui all’articolo 4, comma 1°, del D.L. n. 196/03, con o senza l’ausilio di strumenti elettronici o automatizzati, e comunque mediante procedure idonee a garantire la riservatezza, poste in essere dagli incaricati al trattamento di dati personali a ciò autorizzati dal titolare del trattamento.  I dati personali conferiti, anche giudiziari, il cui trattamento è autorizzato, sono gestiti in misura non eccedente e comunque pertinente ai fini dell’attività sopra indicata, e l’eventuale rifiuto da parte dell’interessato di conferirli comporta l’impossibilità di partecipazione alla gara stessa.  I dati possono essere portati a conoscenza degli incaricati autorizzati dal titolare e dei componenti della commissione di 261


gara, possono essere comunicati ai soggetti verso i quali la comunicazione sia obbligatoria per legge o regolamento, o a soggetti verso i quali la comunicazione sia necessaria in caso di contenzioso.  I dati non verranno diffusi, salvo quelli per i quali la pubblicazione sia obbligatoria per legge.  L’interessato che abbia conferito dati personali può esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del predetto DL n. 196/03 Ai fini del trattamento gli Operatori Economici in sede di iscrizione all’Albo di rinnovazione dell’iscrizione e di richiesta di variazione dei dati in esso contenuti, verranno invitati a rendere il proprio consenso al trattamento nelle forme previste dal D.L. 196/03.

Ragazzi delle classi terze in viaggio di istruzione a Siena e Firenze Anno scolastico 2014

262


Procedura per la gestione della comunicazione SOMMARIO La presente procedura classifica le specifiche interne del del Sistema di Gestione per la Qualità (di seguito SGQ) della Scuola Secondaria di 1° grado “AlighieriTanzi” (di seguito SCUOLA) e descrive le fasi e le attività eseguite per sviluppare e tenere sotto controllo le Procedure (di seguito PQ) e le Istruzioni Operative (di seguito IO). La presente procedura stabilisce: 1. Le fasi dello sviluppo e le relative responsabilità. 2. I contenuti minimi e i formati di documentazione. 3. La gestione delle fasi di sperimentazione e controllo avviamento, incluso gli audit interni. INDICE 1 GENERALITA’ 1.1 SCOPI 1.2 CAMPO DI APPLICAZIONE 1.3 ABBREVIAZIONI 1.4 DEFINIZIONI 2 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ 2.1 CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI DEL SGQ 2.2 SVILUPPO E DOCUMENTAZIONE DELLE PQ E IO 2.2.1 RESPONSABILITA’ 2.2.2 SVILUPPO E DOCUMENTAZIONE DELLA PQ O IO 2.2.3 COINVOLGIMENTO DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA 2.2.4 SPERIMENTAZIONE E AVVIAMENTO DELLA PQ/IO 3 RIEPILOGO REGISTRAZIONI 4 RIEPILOGO RESPONSABILITA’

263


1. GENERALITA’ 1.1 SCOPI Lo scopo della presente procedura è quello di descrivere le responsabilità e le modalità operative per la gestione delle comunicazioni. In sintesi: • si assicura la corretta circolazione delle informazioni all’interno dell’Istituto affinché il personale operi e partecipi consapevolmente alle attività scolastiche e sia anche informato sull’efficacia dell’SGQ; • si mantiene attivo un sistema comunicativo efficace ed efficiente che risponda alle aspettative dell’utenza e rispetti le finalità e gli obiettivi definiti dalla politica della qualità e del POF; • si garantisce il controllo dell’organicità e della funzionalità delle azioni comunicative verso l’esterno sia per rispondere a esigenze richieste, istituzionali e non, sia per fornire e mantenere un’immagine positiva della scuola nei confronti dei propri clienti esterni ed interni; • si assicura che le comunicazioni provenienti dall’esterno siano prontamente reperibili, aggiornate e disponibili per tutti i soggetti interessati. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica a tutte le comunicazioni della Scuola Secondaria di primo grado “Alighieri –Tanzi” di Mola di Bari, nello svolgimento delle attività comprese nel campo di applicazione del SGQ. Abbreviazione DS DSGA ATA FS POF RP RDS RSQ SEG SGQ VIC

ABBREVIAZIONI Descrizione Dirigente Scolastico Direttore Servizi Generali Amministrativi Assistente Tecnico Amministrativo Funzione Strumentale Piano dell’ Offerta Formativa Responsabile di Progetto Responsabile documentazione del SGQ Responsabile Sistema Qualità Segreteria Sistema di Gestione per la Qualità Vicario del Dirigente Scolastico

264


DEFINIZIONI Termine

Definizione

Audit (uni en iso

Processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere evidenze

9000:2005)

e valutarle con obiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri delle verifiche ispettive sono stati soddisfatti

Burocrazia

Svolgimento di attività, per lo più amministrative, per il rispetto dei

(vocabolario Il grande

regolamenti.

Italiano 2008 – Aldo

Il termine ha assunto di recente un significato negativo e si identifica con

Gabrielli)

l’esagerata e pedantesca osservanza dei regolamenti e delle forme procedurali. Nell’ambito del SGQ formali, l’eccesso di burocrazia può determinare la produzione di registrazioni che sono fine a se stesse, cioè che non sono utilizzate, una volta prodotte, dalla SCUOLA. Un caso limite è rappresentato da SGQ totalmente formali nell’ambito dei quali le registrazioni sono inutilmente prodotte anche molto tempo dopo l’ultimazione delle attività (per esempio un Piano di Progettazione di un Intervento di Recupero elaborato e formalizzato dopo la chiusura dell’Intervento stesso) oppure, peggio ancora, le registrazioni sono artefatte, allo scopo di simulare attività, nella pratica mai realizzate (per esempio un Verbale di Riesame Direzionale del SGQ, per una riunione mai svolta).

Documento (uni en iso

L’insieme delle informazioni e del loro mezzo di supporto

9000:2005) Elementi di ingresso

Gruppo di informazioni, anche non documentate, coerenti e necessarie per lo sviluppo del processo (ad es.: sviluppo e documentazione di una PQ)

Evidenze dell’audit

Registrazioni, dichiarazioni di fatti o altre informazioni pertinenti ai

(uni en iso 9000:2005)

criteri dell’Audit e verificabili.

Informazione (uni en

Dati significativi per il raggiungimento di uno scopo

iso 9000:2005) Istruzione operativa

Descrizioni dettagliate su come eseguire dei compiti e tenere le relative

(uni 10999:2002)

registrazioni. Le istruzioni operative possono essere documentate oppure no. Le istruzioni operative possono essere, per esempio, dettagliate 265


Termine

Definizione descrizioni scritte, diagrammi di flusso, schemi, modelli, note tecniche inserite nei disegni, specifiche, manuali di istruzioni per apparecchiature, figure, video, liste di controllo o una loro combinazione. Le istruzioni operative dovrebbero descrivere ogni materiale, apparecchiatura e documentazione da utilizzare. Quando applicabile, le istruzioni operative includono i criteri di accettazione

Manuale della qualità

Documento che descrive il sistema di gestione per la qualità della

(uni en iso 9000:2005)

SCUOLA; fornisce informazioni coerenti sul SGQ della SCUOLA sia all’interno sia all’esterno della stessa

Modulo

Supporto cartaceo o elettronico predisposto per facilitare o guidare alla corretta registrazione delle informazioni relative ad attività eseguite o a risultati ottenuti. Si precisa che il modulo non compilato non costituisce un documento, ma semplicemente uno stampato o un formulario e pertanto è identificato come tale. Viceversa il modulo compilato conformemente a quanto prescritto in procedura diventa, a tutti gli effetti, una registrazione che è identificato come tale e non più attraverso il codice del modulo.

Piano della qualità (uni Documento che, per uno specifico progetto o processo, specifica quali en iso 9000:2005)

procedure e risorse associate devono essere utilizzate e da chi e quando

Procedura (uni en iso

Specifica per eseguire un’attività o un processo

9000:2005) Processo (uni en iso

Insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in

9000:2005)

entrata in elementi in uscita

Prodotto (Uni en iso

Risultato di un processo.

9000:2005) Registrazione (uni en

Documento che fornisce, all’interno o all’esterno della SCUOLA,

iso 9000:2005)

evidenza di attività eseguite o di risultati conseguiti

Requisito (uni en iso

Esigenza o aspettativa che può essere espressa, generalmente implicita o

9000:2005)

cogente

Riesame (Uni en iso

Attività effettuata per riscontrare l’idoneità, l’adeguatezza, e l’efficacia di

9000:2005)

qualcosa a conseguire gli obiettivi stabiliti

Specifica (uni en iso

Documento che stabilisce i requisiti

9000:2005) 266


Termine

Definizione

Struttura organizzativa

Articolazione (generalmente ordinata) di responsabilità, autorità e

(uni en iso 9000:2005)

interrelazioni tra persone

Trattamento dei

L’insieme delle attività di redazione, verifica, riesame, approvazione,

documenti

distribuzione,

modifica

e

controllo

distribuzione,

archiviazione,

protezione, eliminazione Validazione (Uni en

Conferma, sostenuta da evidenze oggettive (dati che supportano

iso 9000:2005)

l’esistenza o la veridicità di qualcosa), che i requisiti relativi ad un utilizzo o ad un’applicazione specifici previsti sono stati soddisfatti

Verifica (Uni en iso

Conferma, sostenuta da evidenze oggettive (dati che supportano

9000:2005)

l’esistenza o la veridicità di qualcosa), del soddisfacimento di requisiti (esigenza o aspettativa espressa, implicita o cogente) specificati

2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ Si riportano di seguito la descrizione delle modalità esecutive delle attività, con la specifica delle responsabilità, il trattamento dei documenti, i moduli utilizzati ed eventuali circostanze particolari.

  

CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI DEL SGQ I documenti necessari alla SCUOLA per assicurare l’efficace pianificazione, funzionamento e controllo dei suoi processi, sono classificati come segue: prescrizioni del SGQ:  Manuale Della Qualità (codice MQ)  Procedure della Qualità (PQ)  Istruzioni Operative (IO) Specifiche (codice S) Piani (codice P) Registrazioni (codice R) SVILUPPO E DOCUMENTAZIONE DELLE PQ E IO RESPONSABILITA’ La responsabilità dell’emissione delle comunicazioni è del DS. La responsabilità relativa alla gestione delle comunicazioni, specifica per le diverse tipologie sono riportate nella “Matrice di Responsabilità”seguente:

267


COMUNICAZIONI EMESSE DALL’ISTITUTO

COMUNICAZIONI DALL’ESTERNO

AZIONE

DS

Pianificazione

x

Preparazione

x

Approvazione

x

Stesura definitiva

x

DSGA

VIC

ATA

x x

x

x x

Archiviazione

x x

x

x

Archiviazione

x

Ricezione e protocollo

x

Lettura/Individuazione destinatari

x

Distribuzione

x

FS

x

Protocollo

Distribuzione

RP

x x

x

x

Archiviazione

x

Telefonate

x

x

Modalità operative Generalità La presente procedura relativa alla gestione delle comunicazioni tiene conto della complessità dell’istituto scolastico e dei diversi interlocutori gestendo le stesse comunicazioni a seconda della tipologia e degli strumenti utilizzati. Gli interlocutori di riferimento sono: • a livello prioritario : gli studenti le famiglie e il personale; • a livello istituzionale: Ministero dell’istruzione, Ufficio Scolastico Regionale, Enti Locali; • a livello di progettualità: aziende del territorio, forze sociali, scuole di ogni ordine e grado, sistemi informativi, centri di ricerca, fornitori. Tipologia della comunicazione Tutte le comunicazioni prodotte dalla Scuola Secondaria di primo grado “Alighieri-Tanzi” devono possedere i requisiti di specificità dei linguaggi a seconda dei destinatari, di concretezza e sintesi dei contenuti, di rispetto dei tempi e verifica dei risultati. Le comunicazioni della scuola si possono differenziare in: • interne da e verso i docenti, gli ATA e gli alunni; • esterne da e verso i genitori e il territorio Comunicazioni interne Sono quelle tese a: • fornire informazioni di natura organizzativa ed amministrativa; • emettere disposizioni di servizio; 268


• raccogliere e far circolare tra il personale relazioni tra esperienze didattiche, materiali didattici- disciplinari; • raccogliere e rispondere a richieste specifiche; • diffondere altre possibili comunicazioni di varia natura. Tipo di comunicazione Mezzo di diffusione

circolari

avvisi

lettere

Ordine di servizio

Altre comunicazioni

Albo

X

X

Sito Internet

X

X

Ai piani

X

X

Mailing list docenti-ATA

X

X

Posta

X

X

X

X

Telefono

X

Bacheca RSU

X

Bacheca SGQ

X

Registro di classe

X

X

X

Le circolari, numerate progressivamente comprendono anche convocazioni di commissioni, gruppi di lavoro e organi collegiali ad esclusione del Consiglio d’Istituto e della Giunta Esecutiva. Le comunicazioni alla direzione provenienti dall’interno possono essere ricevute tramite posta ordinaria, consegna a mano all’ufficio protocollo, telefono, fax, posta elettronica. Comunicazioni con esterno Le comunicazioni verso l’esterno sono quelle rivolte agli studenti, alle loro famiglie, agli Enti locali e Associazioni del territorio finalizzate sostanzialmente a: • fornire informazioni sui servizi attivati e le relative modalità di erogazione sui regolamenti e le disposizioni vigenti nella scuola su iniziative attivate dalla scuola o nel territorio; • rispondere a richieste proposte, informazioni di ritorno; • far conoscere le iniziative e le progettualità d’Istituto. Le comunicazioni esterne possono arrivare da studenti, famiglie e territorio ( Enti, Istituzioni, altri utenti) tese essenzialmente a : • fornire/chiedere informazioni; • dare disposizioni normative; • far conoscere altre comunicazioni di diversa tipologia.

269


Mezzi

Valutazione

Lettere

Documen

Comunicazio

Verbali

Altre

Circolari

ti SGQ

ni verbali e

Consiglio

comunicazioni

alunni e

didattico e

scritte

Istituto,

comunicazion

da/verso il

Collegio dei

i alle famiglie

territorio

Docenti,

andamento

famiglie

comunicazio ni Diario

X

personale X

Sito Web Mailing list

X

X

docenti e

X

X

X

X

X

X

ATA Posta

X

X

ordinaria Posta

X

X

X

X

elettronica Colloqui Telefono

X

X

X

X

Bacheca

X

sindacale Bacheca SGQ

X

X

X

X

X

X

Pubblicazi one POF, carta dei servizi X

Manifesti

270


ISTRUZIONI OPERATIVE FUNZIONE DOCENTE ORARIO SCOLASTICO E GIUSTIFICAZIONE ALUNNI 1. I Docenti sono tenuti alla puntuale presenza alle lezioni, alle sedute degli organi collegiali di cui fanno parte ed a tutte le altre attività regolarmente convocate. 2. L'orario scolastico è un ordine di servizio. Le lezioni vanno tenute nelle aule e nei laboratori in esso indicati. Pertanto i Docenti che, per motivi didattici, desiderino svolgere le lezioni in aule diverse da quelle previste dall'orario, per motivi di sicurezza, sono tenuti a richiederlo, almeno due giorni prima, al responsabile di laboratorio, tramite mod. 1/A (La Vicepresidenza consegnerà una copia alla collaboratrice scolastica). Il Docente non può mai autonomamente accordarsi con i colleghi per scambi di lezione. Nel caso di comprovati motivi può concordare eventuali modifiche d'orario con la Presidenza. 3. I Docenti della prima ora devono trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio della lezione e vigilare affinché l'accesso degli allievi alle aule, ai laboratori e alle palestre si svolga regolarmente. Sono, inoltre, delegati dal Dirigente Scolastico a: a) scrivere gli assenti del giorno sul registro. b) non ammettere gli allievi che si presentino in aula oltre l’inizio delle lezioni; occasionalmente è possibile ammetterli entro i primi cinque minuti senza richiedere giustificazione , ma indicando comunque l’ora d’ingresso nella colonna a fianco del nome dello studente segnato assente; verranno ammessi alle 8.05 gli alunni muniti di permesso annuale (riportato sul libretto personale dalla presidenza); gli studenti che si presenteranno a scuola con più di 5 minuti di ritardo entreranno all’inizio della seconda ora e giustificheranno il giorno seguente ; c) richiedere la giustificazione di assenze o ritardi del giorno precedente, registrare l’avvenuta giustificazione oppure ammettere alle lezioni gli allievi che abbiano dimenticato la giustificazione, indicando nel settore “DEVONO ANCORA GIUSTIFICARE” la non avvenuta giustificazione, precisando se si tratta della 1°, 2° o 3° richiesta. Alla terza richiesta, ammettere l’allievo, compilare MOD.1/B -richieste comunicazioni assenze- , inviarlo, insieme al Registro di classe, in Segreteria, tramite il collaboratore scolastico del piano; la Segreteria annoterà nello spazio “COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA-SEGRETERIA” l’avvenuta comunicazione alle famiglie ed archivierà il mod. 601 nel fascicolo dello studente . 4. Gli insegnanti della seconda ora sono delegati dal Dirigente Scolastico ad ammettere gli allievi ritardatari della prima ora: a) annotando sul Registro di classe l’orario di ingresso, nel riquadro apposito “ORA ENTRATA” e indicando “ GIUSTIFICATO” o senza giustifica b) Si rammenta che il numero massimo di ritardi accettabili è di 3 per il primo quadrimestre e 3 per il secondo quadrimestre; esauriti i permessi concessi il Docente compilerà mod.1/C richieste comunicazioni ritardi- , lo invierà insieme al Registro di classe in Segreteria, tramite il collaboratore scolastico del piano; la Segreteria annoterà la data dell’avvenuta comunicazione alle famiglie ed archivierà il mod. 1/C nel fascicolo dello studente . 5. In caso di uscite anticipate delle classi , il Docente dell’ora precedente l’uscita anticipata è delegato a controllare le firme dei genitori di autorizzazione all’uscita. Nel caso di mancanza della firma, il Docente dovrà compilare il mod.1/d -uscita anticipata delle classi ed inviarlo in Segreteria tramite il collaboratore scolastico del piano. La Segreteria didattica avviserà le famiglie solo nel caso di alunni assenti il giorno in cui è stato dettato l’avviso. Il docente consentirà l’uscita dell’allievo solo dopo aver ricevuto il mod.1/D con la conferma 271


dell’avvenuto avviso. Nel caso non si riuscissero a contattare le famiglie, il docente accompagnerà l’allievo in presidenza. 6. In caso di richieste di uscite anticipate di singoli studenti, l’autorizzazione è concessa solo DALLA PRESIDENZA ed è consentita previa richiesta, debitamente documentata presentata entro le ore 10.00 della stessa mattina. 7. I Docenti che ricevono le comunicazioni di variazioni di orario di ingresso/uscita delle classi, sono tenuti ad annotarle sul Registro di classe sulla pagina del giorno cui si riferiscono. 8. I Docenti dell'ultima ora sono tenuti a vigilare affinché l'uscita dalla classe e dall'Istituto avvenga in modo ordinato e l'aula sia lasciata in ordine con le finestre chiuse. 9. Il personale Docente registra la sua presenza apponendo la firma sul Registro di classe, all'inizio di ogni ora di lezione, firmando in modo distinto le ore multiple. Quando l’orario scolastico prevede la compresenza , i due docenti devono essere presenti in aula durante l'intero orario apporre la firma sul registro di classe. 10. I docenti di Educazione Fisica svolgeranno la lezione nella palestra e con la classe assegnata. Eccezionalmente e solo per motivi didattici, sarà consentito dividere le due classi che contemporaneamente svolgono la lezione in due squadre che svolgano diversa attività. In ogni caso i docenti sono responsabili dei propri alunni nelle proprie ore, pertanto non è consentito ai docenti far allontanare gli allievi senza garantirne la vigilanza. Durante la lezione è vietato far rientrare singoli allievi negli spogliatoi, che saranno chiusi a chiave dal collaboratore scolastico dopo che gli allievi si saranno cambiati; gli spogliatoi verranno riaperti solo al termine della lezione. 11. Gli insegnanti non devono ammettere in aula studenti di altre classi, estranei, ex studenti , salvo autorizzazione della Presidenza. 12. Durante le ore di lezione i Docenti non devono affidare incarichi agli alunni da eseguire fuori dall'aula (prenotazione videoteca, ecc.) né permettere agli alunni di recarsi in Segreteria. Per casi di necessità ci si avvarrà del personale ausiliario del piano. 13. Durante le ore di lezione i Docenti non permetteranno agli studenti di uscire dalle aule se non eccezionalmente e solo in caso di necessità. Gli studenti non potranno chiedere di uscire dalle aule prima dell’inizio della seconda ora e negli ultimi cinque minuti delle ore di lezione. Non potrà essere permessa l’uscita a più alunni contemporaneamente. L’uscita non può prolungarsi per più di cinque minuti. Durante i compiti in classe, non è permesso allontanare gli alunni che avranno consegnato il compito prima dello scadere del tempo dedicato allo svolgimento della prova. UTILIZZO E COMPILAZIONE REGISTRI E MODULISTICA 14. I moduli previsti dalle Procedure della Qualità sono reperibili sul sito. 15. Il Registro di classe deve essere prelevato dal Docente della prima ora dal cassetto della scrivania sita in Presidenza ed è responsabilità del Docente che svolge l'ultima ora di lezione depositarlo nello stesso. 16. Dopo 5 minuti dall’inizio delle lezioni il Registro sarà disponibile in presidenza ed il Docente dovrà giustificare (utilizzando il modulo giustificazione ritardi) il ritardo, che sarà recuperato con supplenze. Si rammenta che il ritardo, se ripetuto, è una mancanza sanzionabile disciplinarmente. 17. Onde evitare che il Registro di classe rimanga incustodito durante il cambio dell'ora, esso viene affidato dal Docente uscente al rappresentante degli allievi. In caso di smarrimento del Registro si procederà alla denuncia presso gli organi competenti ed i Docenti del C. di C. provvederanno alla ricostruzione dello stesso con l’ausilio dei Registri personali. 272


18. I Docenti devono aver cura di compilare: a) il Registro di classe, che deve risultare ordinato e di facile lettura, con: la firma di presenza, l'argomento o le attività svolte, il cognome leggibile degli alunni assenti, i ritardi, le giustificazioni ed eventuali annotazioni sul comportamento degli allievi senza controfirma della presidenza. A secondo della gravità della mancanza, o se lo spazio del registro risultasse insufficiente, il Docente presenterà una relazione scritta al coordinatore di classe per eventuali ulteriori provvedimenti; b) il Registro personale, sul quale si annotano puntualmente tutti gli atti operati (data della lezione e le ore quotidiane indicate singolarmente , voti, assenze degli alunni, argomento delle lezioni, riportato in modo dettagliato qualsiasi altra annotazione con relativa legenda e le griglie relative agli incontri con le famiglie ed alla valutazione della condotta); il Registro personale è conservato in sala insegnanti nel cassetto assegnato al Docente; in caso di smarrimento del Registro si procederà alla denuncia presso gli organi competenti ed il Docente provvederà alla ricostruzione dello stesso con l’ausilio del Registro di classe; c) il libretto dello studente, sia nella parte relativa ai voti attribuiti nelle specifiche discipline, da riportare in tempo reale, sia nella parte relativa alle comunicazioni con le famiglie; in particolare quando viene assegnata una nota disciplinare sul registro di classe, il docente dovrà portarne a conoscenza la famiglia riportando nell’apposito spazio del libretto personale: nome del Docente, data della nota e firma. Le citate comunicazioni saranno controfirmate dal docente estensore. Qualora la famiglia non controfirmasse i voti o le comunicazioni, il docente che ha rilevato la mancanza ne darà comunicazione alla famiglia tramite telefonata; d) il piano di lavoro individuale sarà scritto sul registro personale e la relazione coordinata iniziale sarà inserita nel registro dei verbali dal coordinatore di classe. e) la relazione finale per le classi prime e seconde sarà inserita nel registro dei verbali e il programma svolto per le classi terze con firma del docente e dei due rappresentanti di classe sarà data al coordinatore di classe che provvederà ad inserire una copia nel registro dei verbali e l’altra nell’apposita cartelletta da consegnare al presidente d’esame. ; f) ogni verifica effettuata verrà posta in un apposito cassetto dopo averle rilegate , inserendovi , ove possibile, una copia risolta della verifica stessa ; 19. Sui Registri non è possibile: Ø scrivere a matita ; Ø cancellare con gomme, scolorine ecc. ; Ø usare simboli per i quali non sia presente una legenda esplicativa ; Ø cancellare coprendo la scrittura sottostante (è possibile annullare una scritta, racchiudendola in un rettangolo che lasci visibile il testo, con firma di convalida a fianco). Mantenere ordinato il registro di classe e quello personale permette di ricostruire facilmente uno dei due documenti in caso di smarrimento. VIGILANZA 20. Il Docente, o il suo sostituto, dell’ora precedente l’intervallo, è responsabile della vigilanza, durante l’intervallo stesso, nell’aula, nel laboratorio o nella palestra dove ha svolto la lezione e nella zona antistante. Per garantire la vigilanza nell’istituto ed evitare che allievi si trasferiscano in ambienti non vigilati, non è permesso ai docenti allontanarsi da tali ambienti. Gli allievi effettueranno l’eventuale cambio dell’aula solo dopo l’intervallo. I docenti in servizio di vigilanza nei laboratori e nelle palestre, durante l’intervallo faranno chiudere tali ambienti, ad eccezione di situazioni particolari; gli allievi che dovranno spostarsi in altro locale, potranno ritirare gli effetti personali solo al termine dell’intervallo. Tutti i locali che sono rimasti chiusi nell’ora precedente l’intervallo, saranno aperti dai 273


Collaboratori scolastici solo al termine dell’intervallo. 21. Il Docente ha la responsabilità degli alunni della classe durante la propria ora di lezione e durante gli intervalli. In caso di improrogabile necessità di allontanarsi durante la lezione o intervalli, il Docente affiderà la classe al personale ausiliario in servizio. Sarà ritenuta grave mancanza alla funzione docente, per gli insegnanti, allontanarsi per futili motivi durante l'orario di servizio dalle aule, dai laboratori e dalle palestre, ritardare il cambio dell'ora o non svolgere l’attività di vigilanza durante l’intervallo. 22. Il Docente dovrà comunicare per iscritto al Dirigente Scolastico eventuali danni che si verifichino durante la sua ora di lezione o il suo turno di vigilanza, o che vengano riscontrati all'inizio del suo servizio, all'ingresso in aula o in laboratorio, segnalando l’evento per le aule ai collaboratori scolastici, che compileranno il mod. -segnalazione collaboratori scolastici - e per i laboratori registrando l’evento sul mod., da consegnare in presidenza o in segreteria. . RIUNIONI ED ASSEMBLEE 23. Tutte le riunioni e le assemblee devono essere autorizzate dalla Presidenza. COMUNICAZIONI INTERNE 24. Le circolari della Presidenza rivolte ai Docenti sono disponibili nella sede Tanzi sull’apposito tavolo nella sala docenti del primo piano; nella sede alighieri sul tavolo presso la presidenza . La tempestiva firma delle circolari sul foglio firma per presa visione, costituisce atto dovuto dei Docenti. Le circolari saranno inoltre consultabili sul sito della scuola ASSENZE DAL SERVIZIO 25. Malattia ( art 17 del CCNL e D.L. 112/2008) L’assenza per malattia improvvisa, salva l’ipotesi di comprovato impedimento, deve essere comunicata in Segreteria o in presidenza alle ore 7.45 del giorno in cui si verifica e comunque non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui si verifica l’assenza. La nuova normativa prevede che sia il medico curante ad inoltrare all’ Inps la certificazione dello stato di malattia. Si potranno accettare certificazioni cartacee solo allegando dichiarazione del Medico curante che attesti il non funzionamento del suo videoterminale. Il giorno del rientro in servizio il Docente deve consegnare in Segreteria amministrativa il mod. richiesta di astensione dal lavoro Lo stesso modulo deve essere utilizzato anche nel caso di permessi giornalieri; per permettere l’organizzazione del servizio, il modulo deve essere consegnato con congruo anticipo in presidenza. Il giorno del rientro in servizio, se non consegnato con la richiesta, deve essere consegnato in Segreteria il relativo documento giustificativo. Durante la malattia il Docente, pur in presenza di espressa autorizzazione del medico curante ad uscire, è tenuto a farsi trovare al proprio domicilio ogni giorno dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Tale domicilio deve essere indicato in occasione della prima presa di servizio. Ogni Docente avrà cura di aggiornare tempestivamente, per iscritto, in Segreteria amministrativa, le variazioni di domicilio. Qualora l’indicazione risultasse non corretta o mancante di qualche dato o comunque tale da non consentire al medico legale di effettuare la visita, il Docente verrà considerato assente non giustificato con la conseguente ritenuta prevista dal normativa. Il Docente che debba allontanarsi dall’indirizzo indicato durante le fasce di reperibilità, per visite mediche o altri giustificati motivi, da documentare, è tenuto a darne preventiva comunicazione alla 274


Segreteria amministrativa. Il Docente che risulti assente alla visita di controllo senza giustificati motivi, decade dal diritto a qualsiasi trattamento economico per l’intero periodo sino a dieci giorni e nella misura della metà per ulteriore periodo antecedente, esclusi quelli di ricovero ospedaliero o già accertati da precedente visita di controllo. 26. Assenze per infortunio ascrivibile a responsabilità di terzi Con riferimento all’art. 23, comma 16, del Contratto collettivo nazionale di lavoro, in caso di assenze dovute ad infortunio ascrivibile a responsabilità di terzi, i Docenti dovranno presentare la certificazione di infortunio e segnalare al Dirigente : Ø le modalità dell’accaduto ; Ø le generalità del terzo ritenuto responsabile ; Ø la compagnia di assicurazione del responsabile ; Ø se è stato avviato nei confronti del terzo un procedimento per il risarcimento del danno ; Ø ogni altro elemento utile. La segnalazione consente all’Amministrazione l’esercizio di azione diretta per il risarcimento danno subìto in relazione alla mancata prestazione di lavoro del dipendente, a causa dell’infermità conseguente all’infortunio. La segnalazione del fatto e la comunicazione dei dati non sono facoltà del dipendente, ma obblighi derivanti dal rapporto di lavoro e dalle disposizioni contrattuali. 27. Ferie, festività e permessi retribuiti per famiglia La durata delle ferie è di 32 giorni lavorativi per ogni anno scolastico. Le ferie devono essere fruite durante i periodi di sospensione delle attività didattiche. Nella rimanente parte dell’anno la fruizione è consentita per un periodo non superiore a 6 giornate lavorative, ed è subordinato alla possibilità di sostituire il personale che se ne avvale con altro personale in servizio nella stessa sede, senza oneri aggiuntivi. Ogni richiesta dovrà essere presentata, con almeno una settimana di anticipo, sul modulo “richiesta ferie” ; i moduli dovranno essere consegnati in Vicepresidenza. Il monitoraggio di tale procedura sarà periodicamente presentata alle RSU. Non saranno autorizzate le ferie durante gli scrutini intermedi e finali e durante gli esami A tutti i Docenti sono altresì attribuiti, nel corso dell’anno scolastico cui si riferiscono, quattro giorni di festività soppresse, che possono essere fruiti esclusivamente durante i periodi di sospensione dell’attività didattica. Inoltre, a domanda del dipendente, sono concessi tre giorni di permesso retribuito (solo per i Docenti a tempo indeterminato) per motivi personali o familiari (Artt. 16/21), debitamente documentati o autocertificati anche al rientro; per gli stessi motivi sono fruibili i sei gg. di ferie di cui sopra. Per i documenti che si possono autocertificare si rimanda alla normativa vigente. 28. Permessi brevi I Docenti possono richiedere brevi permessi di durata non superiore alla metà dell’orario giornaliero individuale di servizio, fino ad un massimo di 2 ore al giorno, per un totale annuo corrispondente al rispettivo orario settimanale di insegnamento. Tali permessi, da richiedere con congruo anticipo mediante il mod. 407 –permesso breve- possono essere concessi subordinatamente alla disponibilità della sostituzione con personale in servizio e dovranno essere recuperati entro i due mesi lavorativi successivi. 29. Altri permessi Relativamente agli altri permessi si fa riferimento al C.C.N.L. . RICEVIMENTO PARENTI 30. I Docenti riceveranno i genitori una volta al mese, la seconda settimana di ogni mese. 275


Il ricevimento si terrà nei locali predisposti e verrà interrotto un mese prima della fine delle lezioni. Non è possibile fissare colloqui con i genitori degli allievi durante le ore di lezione, se non per motivi gravi ed urgenti e solo previa autorizzazione della Presidenza. SUPPLENZE TEMPORANEE 31. I Docenti disponibili alla sostituzione a pagamento di colleghi assenti, dovranno informare il Dirigente scolastico apponendo la lettera D sul foglio dell’orario docenti entro la prima settimana dall'entrata in vigore dell'orario completo. I Docenti a disposizione dovranno controllare, all’inizio dell’ora a disposizione, l’elenco delle supplenze attribuite esposto in Sala insegnanti e, nel caso non fossero impegnati, rimanere a disposizione in sala insegnanti. ANTINFORTUNISTICA 32. Per mettere a punto il piano di emergenza, durante l’anno si simuleranno una o più prove di evacuazione. Il Docente coordinatore di classe all’inizio dell’anno scolastico deve illustrate le procedure di evacuazione agli alunni. DIVIETO DI FUMARE 33. Si rammenta che per precise disposizioni di legge è vietato fumare nelle aule scolastiche, nei servizi, negli uffici, nei corridoi e nell’atrio. SALA MEDICA E PREVENZIONE 34. L'Istituto non possiede un servizio di medicina preventiva. Si ricorda che le cassette per il Pronto Soccorso per le piccole medicazioni sono ubicate nelle bidellerie, dove è previsto dalla normativa e nella palestra. FOTOCOPIE 35. I Docenti possono effettuare fotocopie per le loro classi facendo richiesta il giorno prima al collaboratore scolastico addetto. Non è consentito effettuare fotocopie ad uso personale o di parti di libri. SERVIZIO PRESTITO LIBRI 36. E' consentito il prestito personale di libri a Docenti, studenti e personale scolastico per un periodo di 15 giorni. Tale periodo può essere prorogato di altri 15 giorni, previa presentazione del libro, trascorsi i quali il libro deve essere comunque restituito. Sono esclusi dal prestito dizionari, enciclopedie, manuali tecnici: per essi è ammessa la sola consultazione a scuola. Per aderire al prestito è necessario compilare, sull’apposito mod. registro prestiti biblioteca- , richiesta scritta e firmata. In caso di danneggiamento o smarrimento di un volume, i responsabili dovranno riacquistarlo o, se l'edizione fosse esaurita, rimborsarlo alla scuola al prezzo di copertina. UTILIZZO PROGRAMMI SOFTWARE 37. . Ai Docenti non è consentito immettere, installare e utilizzare, anche solo temporaneamente, software non in possesso dell’Istituto, in quanto non licenziati. L’elenco dei programmi dei quali è consentito l’uso è esposto nel laboratorio Si ricorda che le operazioni abusive comportano responsabilità penali, oltre ad esporre i contravventori al rischio di risarcimento dei danni. Chiunque dovesse verificare l’introduzione di programmi non licenziati, è tenuto a segnalare il fatto per permettere l’immediata disinstallazione. I docenti che seguono gli alunni nelle attività del laboratorio multimediale sono tenuti a vigilare affinché le operazioni interdette sopra specificate non siano compiute dagli allievi. 276


UTILIZZO DELL'AULA MULTIMEDIALE 38. I Docenti possono sempre accedere all’aula multimediale durante l’orario scolastico. Il Docente che voglia utilizzarla con gli alunni, deve prenotarla con almeno due giorni di anticipo, facendone richiesta al responsabile del laboratorio sul mod. -prenotazione aule-. VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE 39. I Consigli di classe, durante la prima riunione, devono programmare le iniziative da attuare, tenuto conto degli obiettivi didattici previsti dal piano di studi, stabilire il periodo dell'anno in cui svolgere le attività, le finalità didattiche e le modalità di verifica, secondo le normative vigenti e le delibere degli O.O.C.C. . Il referente viaggi e visite di istruzione deve provvedere al disbrigo di tutte le pratiche burocratiche . Durante lo svolgimento delle attività parascolastiche, gli insegnanti della classe, non impegnati come accompagnatori, sono tenuti a rispettare l'orario di servizio, firmando il Registro di classe e restando a disposizione della Presidenza, in Sala Professori, per eventuali sostituzioni dei colleghi assenti Le classi impegnate nelle visite guidate si ritroveranno in istituto con l’accompagnatore e, dopo l’appello, potrà aver inizio l’attività programmata . MALATTIA E INFORTUNIO ALLIEVI 40. . In caso di malattia o di infortunio che dovesse accadere durante il tempo in cui gli allievi sono affidati alla tutela dell'Istituto, compresa qualsiasi attività anche non scolastica programmata e autorizzata, occorre seguire le seguenti indicazioni: a) in caso di malattia il Docente a cui è affidato l'allievo informa la Vicepresidenza che valuterà se contattare telefonicamente i genitori, invitandoli a venire a prendere il figlio, se minorenne, riportando sul Registro di classe tale autorizzazione; b) in caso d'infortunio, anche di lieve entità, il Docente dovrà redigere immediatamente un verbale infortunio - una relazione da presentare in Segreteria e avvisare la presidenza che, dopo aver contattato la famiglia, provvederà a mandare l'allievo in classe, o a casa o a contattare il 118 per il trasporto in Pronto Soccorso, a seconda della gravità dell’infortunio e delle indicazioni della famiglia, annotando sul Registro di classe la relativa decisione. DISPOSIZIONI SPECIFICHE Durante la lezione è assolutamente vietato anche al personale docente utilizzare il telefonino cellulare. L’uso del telefonino è consentito in sala insegnanti e negli spazi esterni. I docenti non organizzeranno e non permetteranno agli studenti di effettuare raccolta di denaro per nessun motivo. Sono consentiti, ma non autorizzati, versamenti collettivi sul conto corrente della scuola, solo per piccoli importi e per il risarcimento dei danni, avendo cura di indicare sulla causale del versamento anche i nomi di chi ha versato. La scuola, per tali occasioni ed in generale, non risponde di eventuali furti di denaro.

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ALLEGATI

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Scuola secondaria di primo grado Alighieri – Tanzi Modulo 1/E Segnalazioni guasti CLASSE INSEGNANTE DATA ORA RILEVAMENTO GUASTO

SPAZIO UTILIZZATO CODICE APPARECCHIATURA TIPO APPARECCHIATURA DESCRIZIONE GUASTO

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Scuola secondaria di primo grado Alighieri Tanzi USCITA ANTICIPATA DELLE CLASSI Mod.1/D IL DOCENTE DELL’ORA ALLA FINE DELLA QUALE È PREVISTA L’USCITA ANTICIPATA, è pregato di: a. controllare le firme di autorizzazione all’uscita SE SONO PRESENTI STUDENTI SENZA FIRMA DI AUTORIZZAZIONE il Docente dovrà: 1) far scrivere loro sul libretto/diaro: “L’allievo, pur avvisato in tempo utile dell’uscita anticipata, non ha fatto firmare l’avviso. Data ………….…… . Firma del Genitore ………………………….“ 2) scrivere i nomi nella tabella riportata sotto e lasciare il presente foglio nella pagina del giorno successivo nel Registro di classe per il controllo delle firme 3) lasciarli uscire . SE SONO PRESENTI STUDENTI CHE NON HANNO RICEVUTO LA COMUNICAZIONE PERCHÉ ASSENTI, il docente dovrà: 1) scrivere i nomi nella tabella riportata sotto 2) NON PERMETTER L’USCITA AGLI STUDENTI, MA, ALLA FINE DELL’ORA, accompagnarli in presidenza con il presente foglio compilato, affinché possa essere avvertita telefonicamente la famiglia. 3) La presidenza riporrà quindi il foglio nel Registro di classe ORARIO DI USCITA ……………..……. DATA ………………..……… CLASSE .…….………….. ALUNNI CHE NON HANNO FATTO FIRMARE L’AUTORIZZAZIONE ALL’USCITA ANTICIPATA

ALUNNI CHE NON HANNO RICEVUTO LA COMUNICAZIONE PERCHÉ ASSENTI

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avvertita famiglia


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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALIGHIERI – TANZI

RICHIESTA DI COMUNICAZIONE ASSENZE NON GIUSTIFICATE MOD.1/B MOLA DI BARI,…………….

CLASSE……………………… ALLA SEGRETERIA Si richiede di comunicare alla famiglia dello studente……………………………………………….. Che per il RITARDO/ASSENZA del giorno …………. Non è stata prodotta alcuna giustificazione, nonostante le tre richieste consecutive. Lo studente dovrà quindi presentarsi a scuola accompagnato da un genitore per giustificare in presidenza il RITARDO/ASSENZA.

IL DOCENTE ………………………… ________________________________________________________________________________

LA FAMIGLIA E’ STATA AVVISATA IN DATA …………………………….

L’INCARICATO …………………………..

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALIGHIERI TANZI MOD.1/C RICHIESTE COMUNICAZIONI RITARDI

MOLA DI BARI, ………………. CLASSE …………………

ALLA SEGRETERIA Si richiede di comunicare alla famiglia dello studente……………………………………….. Che l’alunno/a, essendo entrato in ritardo o 3 volte nel primo quadrimestre o 3 volte nel secondo quadrimestre Al prossimo ritardo sarà ammesso in classe solo se accompagnato dai genitori.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALIGHIERI TANZI Prot. n. _____

del ____________

TITOLO DEL PROGETTO

DOCENTE RESPONSABILE PROF. _________________________________________________

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO POF ANNO SCOLASTICO ......................

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Sezione 1 – DESCRITTIVA 1.1. Denominazione progetto Indicare codice e denominazione del progetto

1.2 – Responsabile del progetto Indicare il responsabile del progetto (docente coordinatore)

1.3 – Obiettivi Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con le altre istituzioni.

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1.4 Durata Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua. Illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

1.5 – Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti ed eventuali collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario (in caso di progetto biennale o triennale)

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1.6 – Beni e servizi Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario (in caso di progetto di durata biennale o triennale)

Data ______/______/_____

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO ________________________________ VISTO IL DIRIGENTE SCOLASTICO PRO.SSA CINZIA BRUNELLI

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Indice Piano dell’Offerta Formativa Cos'è il Piano dell'Offerta Formativa Chi siamo Organigramma Analisi del contesto socio-culturale Bisogni formativi dell’utenza Risorse interne ed esterne alla scuola Collegamenti sul territorio Risorse strutturali e strumentali -Sede Dante Sede Tanzi Area della didattica Linee di indirizzo del POF Obiettivi formativi Organizzazione oraria Assi Culturali Asse dei linguaggi Asse scientifico-tecnologico Asse storico- sociologico Asse matematico Alunni con bisogni educativi speciali ( BES) Mediazione didattica Le linee guida per la scelte didattiche Le verifiche Modalità e criteri per la valutazione degli apprendimenti Griglia per la valutazione degli apprendimenti Invalsi Criteri per l’attribuzione del voto di comportamento Griglia per l’attribuzione del voto di comportamento Esame di Stato-le nuove regole Contratto formativo Patto educativo di corresponsabilità Aggiornamento docenti Area dell’integrazione e dell’inclusività Inserimento e integrazione degli alunni diversamente abili Finalità dell’integrazione Modalità di realizzazione delle attività di sostegno Alunni con bisogni educativi speciali (BES) BES Modello ICF Che fare? 288

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1 2 3 4 6 7 9 9 11 12 14 15 16 17 20 20 30 42 48 58 59 60 60 62 63 64 66 67 68 69 70 73 75 76 77 77 79 80 81 86


Cosa deve contenere il PDP Modello di PDP Il GLI: gruppo di lavoro per l’inclusione Piano annuale per l’inclusività Dislessia Integrazione degli alunni stranieri Protocollo di Accoglienza e Integrazione degli alunni stranieri Ampliamento dell’offerta formativa Progetto d’Istituto Tema d’Istituto Progetti curricolari d’Istituto anno scolastico 2014-2015 Progetti extracurricolari d’Istituto anno scolastico 2014-2015 Eventi e giornate significative La settimana della Buona Scuola Consiglio Comunale dei Ragazzi Concorsi Flessibilità oraria Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione Cattolica Programmi Operativi Nazionali Progetto Erasmus Plus I nostri progetti Progetto Continuità Progetto Orientamento Progetto Diritti a scuola Moduli di Italiano Moduli di Matematica Modulo C: ascolto e orientamento Autovalutazione d’Istituto e valutazione esterna Progetto classi a tempo prolungato Progetto lettura Progetto aree a rischio Progetto aree a forte processo immigratorio Progetto Legalità Progetto Educazione stradale

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89 92 94 95 97 103 105 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 129 130 130 131 132 134 139 140 141 142 144 145 148 150 150 151 151

Progetti di attività motoria e fisico sportiva

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Progetti di educazione alla salute e al benessere psicofisico Attività del Centro Famiglia Progetto FA.S.T.- Aiutiamo i bambini Progetto Nutri-Ente Progetto la Scuola per l’EXPO: “Vieni a mangiare in Puglia” Altri Progetti Area dell’organizzazione

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154 154 155 155 155 157 158

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Organi di gestione della scuola Incarichi e referenze La componente genitori Calendario scolastico Piano annuale delle attività Regolamento d’Istituto Regolamento Consiglio d’Istituto Regolamento gestione patrimoniale dell’Istituto Regolamenti uso laboratori Regolamento per l’uso delle LIM Regolamento per l’uso dell’Aula Magna Regolamento del Laboratori scientifici Regolamento del laboratorio di Arte e Immagine Regolamento del laboratorio di Educazione Musicale Regolamento della Biblioteca scolastica Regolamento per l’utilizzo della palestra e delle attrezzature sportive Regolamento concessione d’uso della struttura scolastica a terzi Regolamento per lo svolgimento di attività parascolastiche Rapporti scuola - famiglia Rapporti con le famiglie Rappresentanza dei genitori nei Consigli di classe Calendario ricevimento genitori Orario ricevimento dei docenti Servizi amministrativi Area della Qualità Modalità e strumenti di valutazione dell’offerta formativa Carta dei servizi Progetto qualità Procedura sull’acquisizione dei beni

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159 160 199 171 172 173 181 185 189 195 195 195 197 198 199 201 203 204 210 211 212 214 215 216 218 219 220 231 235

Regolamento di funzionamento e gestione dell’albo dei fornitori

Pag.

240

Procedura per la gestione della comunicazione

Pag.

258

Altri allegati

Pag.

273

Indice

Pag.

283

Funzione Strumentale Area 1 prof.ssa Rosa Vitulli

290


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