Fitness Magazine 03

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fitness 3.90€

N°03 MARZO ‘09

magazine

Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1 Commerciale Business Ascoli Piceno n. 40/2008 Mensile - N°3 Marzo 2009 Prezzo 3,90€

AMICI PER LA PELLE

GLI ALLEATI DELL’ETERNA GIOVINEZZA

KO

LA PANCIA AL TAPPETO CON IL CIRCUIT TRAINING

PARKOUR

volare sui tetti della città come Spiderman

LIFESTYLE CANYONING : IL BRIVIDO DI UN TUFFO DALLE RAPIDE

ARTI

MARZIALI un viaggio tra stili e divi del grande schermo

RELAX

il caldo abbraccio dell’Hammam

BEAUTY

quando la bellezza passa attraverso uno sguardo

TECKNICOLOR

DANCE TUTTI I COLORI DELLA PRIMAVERA 2009

PALEODIETA

CIBARSI COME AI TEMPI DELLA PIETRA

Lucilla Agosti

LA MIA VITA È COME UN SET

JUKEBOX > alimentazione salute scienza tecnologia ambiente eventi persone






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Editoriale

FITNESS MAGAZINE

editoriale

È primavera, svegliatevi sportivi! L’inverno ormai alle porte cede la scena alla voglia di sport all’aria aperta, magari condita da un pizzico d’avventura. Così, per soddisfare i vostri “bollori”, abbiamo intervistato David Querci, presidente dell’Apki, che ci ha parlato del Parkour, una spettacolare disciplina acrobatica che sta impazzando in tutta Europa. Agli amanti della natura più indomita, a cavallo tra gole profonde e cascate mozzafiato, è stato dedicato un esauriente servizio sul Canyoning. E se questo non dovesse ancora bastare, a patto che abbiate abbastanza fegato, seguiteci fino lassù, oltre le nuvole, e in compagnia dei migliori istruttori di Paracadutismo abbandonatevi all’emozionante carezza del vento. L’importante è non sottovalutare l’impegno fisico che tali attività richiedono. Per affrontarle con serenità, tra gli sport più completi, la scelta è caduta su due discipline piuttosto complementari, se non per filosofia per

approccio alla metodologia di allenamento: le Arti Marziali e il Circuit Training, dove fiato e resistenza muscolare si elevano a protagonisti assoluti. Convinti che il benessere fisico passi anche attraverso la buona tavola e il relax, ci siamo infine concessi il rigenerante bagno di vapore dell’Hammam, a cui è seguito un pasto preparato secondo i dettami della Paleodieta, il modo di alimentarsi dei nostri avi. Ma adesso basta con le chiacchiere. Il cielo azzurro e l’aria piacevolmente frizzante sono un irresistibile richiamo a infilare la tuta per immergersi nel verde. Persi tra i boccioli che stanno per schiudersi magari vi capiterà di incrociare lo sguardo di quel fiore chiamato Lucilla Agosti, l’attrice milanese che ci ha sorpresi per il suo modo di affrontare la vita con attitudine sportiva e grande determinazione. In sintesi le qualità vincenti racchiuse nella nostra parola preferita: Fitness.

Gianluca Reina


Editoriale

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FITNESS MAGAZINE

HENRIK WINDSTEDT - FREESKIING WORLD CHAMPION 2008 QUEBEC JACKET & PANTS

PEAK PERFORMANCE ITALY VIA BETTELONI 7 - 37029 S. PIETRO IN CARIANO (VR ) TEL .045/6859034 - WWW.PEAKPERFORMANCE.COM


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Sommario

FITNESS MAGAZINE

FM03 marzo '09

JUKEBOX 13. 15. 16. 18. 27. 28. 30.

20 20.

Lucilla Agosti La vita e l'amore... per il palcoscenico

Alimentazione Scienza Salute Tecnologia Ambiente Persone Eventi

QUESTION &ANSWER tutte le risposte ai tuoi perché

Ti piace farlo strano? Buche o fossette? Chi era il signore degli anelli? Qualcuno ha detto azzurro? Meglio sportivi? E se la differenza scende in campo...? Fitness, davvero numero uno? Ma quanto mi costi? Sei finito nel pallone? Chi sono le più pagate?

91.LA PALESTRA SUI PEDALI Usare la bicicletta per andare ad allenarsi significa rispettare l'ambiente, dimostrare un'attitudine positiva verso lo sport ed essere molto trendy!

40.

paleodieta Alla riscoperta della buona tavola targata... età della pietra!


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42. SPORT Le arti marziali e l'antica arte del combattimento: un viaggio tra gli stili più diffusi e i personaggi di Hollywood.

32. TREND

Arrampicarsi, correre, saltare. Il must del momento ha un nome: Parkour

68. BEAUTY

Apri gli occhi, vai dall'oculista! Tutti i rimedi contro gli inestetismi della vista.

52.LIFESTYLE

Canyoning. Attività fisica, piacere della scoperta e contatto con la natura. Paracadutismo. A scuola di volo, per toccare il cielo con un dito. In sicurezza. Miami. Tra hotel di lusso e onde azzurre, lo scenario ideale per ogni tipo di sport.

48.FITNESS

L'allenamento più efficace per scolpirti un fisico perfetto deriva dalla boxe. Il suo nome? Circuit Training.

75.MODA 64. RELAX

Un bagno di vapore per scrollarsi di dosso lo stress secondo l'antica tradizione dell'Hammam.

88. GROOMING La bellezza passa attraverso la pelle.

Tecknicolor Dance per vestire la primavera


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Q&A

FITNESS MAGAZINE

Q&A

4. STRANO?

Ti piace farlo

In epoca moderna, dove tutto è possibile e dove tutto è già stato visto e fatto, gli sport del futuro sono all'insegna del “famolo strano”. Non si spiegherebbe, altrimenti, la nascita negli ultimi anni di discipline tanto bizzarre e particolari. Noi abbiamo provato a fare una selezione (ma ce ne sono molte di più) giudica tu! Altro che braccio di ferro! Nei Paesi nordici è tradizione organizzare dei tornei di... “dito di ferro”, attività considerata a tutti gli effetti sport ufficiale degli Artic Winter Games, che si tengono ogni anno in Alaska.

1. Buche o fossette?

Le piccole cavità presenti nelle palline da golf hanno il compito di far percorrere alla palla traiettorie più lunghe. Questo grazie alla "portanza" delle molecole d'aria che vi s'insinuano, esattamente come avviene per le ali di un aereo. Senza fossette, dunque... niente buca!

2.

Qualcuno ha detto

azzurro?

Il colore delle maglie della nazionale italiana di calcio deriva dallo stemma nobiliare di casa Savoia. La “fascia” che veniva incollata trasversalmente sopra lo scudo nobiliare dei Savoia è, appunto, azzurra. In omaggio ai reali, il 6 gennaio 1911 la Nazionale ha disputato, con la maglia azzurra, la sua prima partita contro l’Ungheria.

3.

CHI ERA IL SIGNORE DEGLI ANELLI?

Si chiamava Pierre De Coubertin, un barone francese, l’inventore del simbolo dei giochi olimpici. I cinque anelli intrecciati vogliono a sottolineare lo spirito di fratellanza che unisce i partecipanti dal lontano 5 aprile 1896, giorno in cui ad Atene iniziarono le prime Olimpiadi moderne. A ogni colore corrisponde un continente:

OCEANIA

ASIA

AFRICA

AMERICHE

EUROPA

Tough Guy Event: una gara che si svolge ogni anno a Perton, Inghilterra, il cui requisito è “solo” il coraggio. 13 chilometri di arduo percorso, tra tunnel sott'acqua e gallerie sotterranee, corse nel fango e attraversamenti di cunicoli con filo spinato. Only the brave! In Svizzera è nato il primo campionato del mondo di sedie da ufficio. Non si tratta che di gare di velocità in discesa, su una pista di 200 metri, con i partecipanti seduti sulle sedie. A te non piacerebbe? B.A.S.E. Jumping: lancio con il paracadute, che c'è di strano? Gli atleti non si lanciano da un aereo come consuetudine, ma da palazzi, antenne, ponti e dirupi, da qui le iniziali di Building, Antenna, Span, Earth. Il più impavido si è lanciato dal terzo edificio più alto del mondo, la Jinmao Tower di Shanghai, alta 420,5 metri. Cinder oarding: questo sport se lo sono inventati gli abitanti dell'isola di Tana nell'arcipelago Vanatu, nel Pacifico Occidentale, dominata dal grande e attivo vulcano Yasur. E proprio il vulcano ha preso il posto delle nostre montagne innevate: gli abitanti dell'isola hanno infatti imparato a fare snowboard sui residui di cenere del vulcano.

5.

MEGLIO SPORTIVI

?

Da un recente studio, condotto dall'Associazione Donne e Qualità della vita su un campione di 500 donne, tra i 18 e 55 anni, è emerso che alle donne l'uomo sportivo piace, eccome! Il 38% delle intervistate ha dichiarato di assistere attivamente ad eventi sportivi perché attratte esteticamente dagli atleti. Lo sport più seguito è il volley, seguito da rugby e basket, piazzatisi rispettivamente al 29, 27 e 20%. Il calcio occupa solo la quarta posizione, con il 17% delle preferenze. Ma quale parte del corpo piace così tanto alle donne? Interrogate sulla questione, la risposta è stata (quasi) unanime: il fondoschiena!


Q&A

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FITNESS MAGAZINE

6. numero uno?

Fitness, davvero

Suonerà strano ma è vero, il calcio non è lo sport più praticato in Italia. È emerso da una recente indagine condotta dall'Istat su 24mila famiglie: al primo posto tra le attività sportive praticate figurano ginnastica, aerobica, tennis e cultura fisica. Tuttavia emerge anche un altro dato non certo ragguardevole, ovvero che i sedentari nel nostro Paese sono circa il 41% della popolazione italiana.

7.

CHI SONO LE PIÙ PAGATE? Maria Sharapova, tennis 26 milioni di dollari

Serena Williams, tennis 14 milioni di dollari

Venus Williams, tennis 13 milioni di dollari

Sei finito nel pallone? Allora ti stai sicuramente cimentando in una competizione di mongolfiera, le cui gare possono durare fino a dieci giorni e includono fino a cinque prove di due o quattro ore l'una. Ne esistono di diversi tipi: di precisione, distanza, inseguimento di un pallone-volpe. La prova di precisione consiste nel lanciare un sacchetto vicino a un bersaglio, mentre quella di distanza consiste nel lanciare il sacchettino il più lontano possibile dal punto di decollo. Una delle competizioni più frequentate al mondo è quella di Albuquerque, New Mexico.

8.

Justine Henin, tennis 12,5 milioni di dollari

Michelle Wie, golf 12 milioni di dollari

Ma quanto mi costi? Il Wembley Stadium, costruito tra il 2003 e il 2007, è costato 1,5 bilioni di dollari. Il nuovo simbolo di Wembley è un arco in acciaio alto 133 metri e lungo 335. Lo stadio dispone di un tetto mobile, che viene «srotolato» solo in previsione di pioggia, mentre due dei cinque anelli sono riservati ai posti e ai palchi Vip, tutti forniti di cucina, bar, tv. Il Wembley Stadium è anche il posto con più bagni al mondo: sono in tutto 2.618 ed elegantissimi.

9. E se la differenza

Annika Sorenstam, golf 11 milioni di dollari

Lorena Ochoa, golf 10 milioni di dollari

Danica Patrick, auto indy 7 milioni di dollari

scende in campo…? …cambia il tipo di gioco. I campi da tennis in terra rossa favoriscono i giocatori a fondo campo, grazie al rimbalzo della palla medio-alto, lento e irregolare. Nei campi in erba naturale la palla tende a rimbalzare bassa, dando un effetto di accelerazione: in questo modo vengono favoriti i giocatori con servizio veloce e sotto rete. Sui campi sintetici il gioco è regolare e alto e consente un gioco sia di attacco che di difesa. A seconda del tipo di materiale i terreni sintetici, gommati in pvc, possono essere lenti o veloci.

Ana Ivanovich, tennis 6,5 milioni di dollari

Paula Creamer, golf 6 milioni di dollari


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www.altea.com

Jukebox/


Alimentazione /Jukebox

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USA LA ZUCCA

L'obesità dilagante in America da anni e che riguarda individui di ogni età e ceto sociale sarebbe da attribuire anche alle innumerevoli bevande zuccherate e gassate che quotidianamente consumano. Lo afferma uno studio, condotto dal professor Barry Popkin dell’Università del North Carolina, secondo cui una caloria su cinque sarebbe assunta attraverso questo tipo di bibite. La sua proposta è di apporre sulle confezioni un'etichetta che avverta dei rischi di obesità a cui si va incontro con il loro consumo.

È un frutto di stagione ottimale per la dieta di uno sportivo perché, pur essendo ipercalorica, è povera di grassi e totalmente priva di colesterolo nocivo, caratteristica importante per ridurre il rischio di problemi cardiovascolari . Le castagne sono inoltre ricche di proteine e vitamine B2 e B3. Le proteine sono addirittura presenti nella stessa quantità di quelle contenute nel latte. Mentre le vitamine, un vero e proprio toccasana per la salute del nostro corpo, sono le seguenti: la vitamina B2, che protegge la pelle e le mucose dell’apparato digerente, e la vitamina B3, responsabile del benessere del sistema nervoso.

Fatti prendere in castagna

Il buon atleta si vede dal mattino

Riprenditi con dolcezza

Un’alimentazione equilibrata, come sappiamo, è fondamentale per ogni sportivo. Carenze alimentari, così come gli eccessi, possono influenzare negativamente la sua salute. Ecco alcuni esempi di prima colazione per chi si allena frequentemente. Non dimenticare che è bene fare colazione 2 ore prima di praticare attività fisica .

Da un esperimento dell’Indiana University, effettuato su un campione di atleti diviso in due gruppi, è emerso che dopo un’intensa attività fisica il gruppo alimentato con latte e cacao si è ripreso molto più velocemente rispetto al gruppo a cui era stato somministrato Endurox R4, una bevanda con un rapporto 4 a 1 di carboidrati e proteine. Riacquistare le forze da oggi sarà molto più dolce.

1 bicchiere di latte e 4 fette biscottate 1 spremuta di agrumi e 2 fette di pane tostato con miele 1 tazza di tè, una fetta di torta margherita e una mela 1 centrifugato di frutta di stagione e 4-5 biscotti secchi 1 vasetto di yogurt con cereali

A CIASCUNO LA SUA DIETA È molto importante che ogni sportivo sappia quali sono gli alimenti più adatti allo svolgimento della propria attività sportiva e in quali quantità debba assumerli. SPORT DI RESISTENZA (maratone, ciclismo, sci): necessitano di una grande quantità di carboidrati, adatti a fornire energia negli sforzi prolungati. Si consigliano quindi pasta, riso, tuberi e pane, oltre a frutta fresca e verdure di stagione.

SPORT DI FORZA (pesi, lancio del peso o del martello): chi si dedica a queste attività ha bisogno di un forte apporto di proteine, utili allo sviluppo della massa muscolare e di carboidrati, necessari come fonte di energia. Si consigliano carni rosse, legumi e pasta, pane, riso, tuberi.

SPORT DI VELOCITÀ (100 metri, salto in alto o in lungo): chi svolge questi tipi di attività avrà bisogno di un grande apporto di carboidrati. Egualmente importanti sono vitamine e sali minerali. Si consiglia quindi una dieta a base di pasta, pane, tuberi, molta frutta e verdura, carne magra e pesce.

Apporto alimentare 60% carboidrati – 15% proteine – 25% grassi.

Apporto alimentare 25% proteine – 50% carboidrati – 25% grassi

Apporto alimentare 60% carboidrati – 20% proteine – 20% grassi

Occhio alle bolle L'obesità dilagante in America da anni e che riguarda individui di ogni età e ceto sociale sarebbe da attribuire anche alle innumerevoli bevande zuccherate e gassate che quotidianamente consumano. Lo afferma uno studio, condotto dal professor Barry Popkin dell’Università del North Carolina, secondo cui una caloria su cinque sarebbe assunta attraverso questo tipo di bibite. La sua proposta è di apporre sulle confezioni un'etichetta che avverta dei rischi di obesità a cui si va incontro con il loro consumo.


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FITNESS MAGAZINE

Jukebox/


Scienza /Jukebox

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FITNESS MAGAZINE

Stai attento a quello che fai Che i genitori influenzino i comportamenti dei figli è risaputo, ma forse non tutti sanno che possono contribuire a prevenire l'obesità nei figli. Come? Facendo attività fisica. Uno studio condotto da Calum Mattocks, dell'Università di Bristol, su 5.400 bambini, ha rivelato che coloro che fanno più attività fisica sono quelli che hanno i genitori con l'abitudine di andare in palestra almeno due volte a settimana.

Fai i calcoli giusti

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista inglese Nature la mente dei tennisti è fortemente matematica. Per essere tanto precisi nel colpire la palla, individuando la traiettoria e il momento esatto in cui colpirla, i tennisti usano inconsapevolmente un ramo della matematica, conosciuto come la “teoria bayesiana” delle probabilità. Gli atleti, infatti, rielaborano informazioni provenienti da esperienze vissute nei match precedenti, su campi simili. Questa teoria li aiuta nei casi in cui le condizioni ambientali rendano difficili traiettoria e posizioni, poiché si affidano alla memoria delle partite già combattute, integrandole con situazioni reali.

Da che parte stai? Statisticamente, le possibilità di fallire un calcio di rigore sono limitate al 18%. Sicuramente uno dei motivi principali è la posizione favorevole in cui si viene a trovare chi deve sferrare il fatidico calcio, ma non solo. Alcuni ricercatori dell'Università di Hong Kong analizzando oltre 200 rigori battuti in campionati di tutto rispetto, hanno scoperto che nel 96% dei casi i portieri si posizionano leggermente più o a destra o sinistra rispetto al centro della porta. Per questo motivo,chi si trova a battere il fatidico calcio, scegliere di tirare la palla nella parte di porta più libera. Sempre secondo i ricercatori, uno spostamento di 6-10 cm verso il centro della porta, garantisce maggiori possibilità di parata.

Taglia corto! L'allergia da telefono cellulare esiste veramente e non solo come modo di dire. Si manifesta fisicamente attraverso una dermatite intorno al lobo dell’orecchio. Tale patologia è da attribuire al nickel presente all’interno degli apparecchi, specie quando se ne fa un uso prolungato, come affermano i ricercatori della British Association of Dermatologists. L’uso intensivo, infatti, potrebbe arrecare problemi anche in soggetti non intolleranti al nickel. Il consiglio è quello di limitare le comunicazioni e comunque di utilizzare il più possibile gli auricolari.

SE BATTE A MILLE Aaron Baggish, ricercatore e cardiologo del Massachusetts General Hospital, ha studiato per tre mesi il cuore di 40 vogatori e 35 giocatori di football, scoprendo che il cuore degli sportivi cambia forma, struttura e capacità a seconda del tipo di allenamento e del carico di lavoro cui è sottoposto. Lo sport è quindi capace di modificare anatomia e fisiologia del cuore. In particolare Baggish, con il suo studio pubblicato sul Journal of Applied Physiology, ha rilevato che dopo 90 giorni di allenamento alla resistenza gli atleti di canottaggio mostravano ventricoli particolarmente espansi e battiti del cuore rallentati. I calciatori invece, in allenamento per aumentare la potenza, avevano le pareti del cuore più spesse e i battiti accelerati.


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Jukebox/ Salute

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SE LE CONOSCI

La cosmetica cucita addosso

le eviti !

Quando senti parlare di allergie, in automatico, pensi alla primavera e al tripudio di pollini che si scontrano con il tuo bisogno di attività all’aria aperta. Generalmente è così anche se negli ultimi anni, vuoi per i cambiamenti climatici, vuoi per l’inquinamento, i casi di pollinosi precoci sono diventati molto frequenti. Se sei di quelli che in primavera e non solo, passano la giornata a starnutire e soffiarsi il naso, ti sarà utile conoscere il calendario di quando si diffondono nell'aria. Vediamo insieme, per ogni stagione, quali piante arrecano i maggiori fastidi, indicandone il mese di fioritura. Un consiglio? Nel periodo di massima concentrazione di pollini, specialmente nelle giornate secche, non stare troppo all'aria aperta.

ESTATE

1

Il tessuto, brevettato, con cui sono confezionati i capi della linea di abbigliamento casual Miss Sixty, rilascia una sostanza che a contatto con la pelle, grazie allo sfregamento, si assorbe laddove ce n'è più bisogno. ''E rimane nei pantaloni per oltre 40 lavaggi'' assicura la ditta. Jeans e gonne sono in vendita in tutti i negozi italiani, negli Usa e nel nord Europa, riferisce all'Adnkronos Salute Vicky Hassan, proprietario di Miss Sixty, l'azienda produttrice. ''Esistono - aggiunge - capi differenti con diversi tipi di trattamento estetico 'incorporato'. A seconda delle esigenze. I tessuti sono frutto di un brevetto in esclusiva con un'importante azienda del settore farmaceutico e cosmetico''. Per garantire maggiore efficacia, i pantaloni e le gonne sono tagliati in modo da essere aderenti sul corpo e quindi tenere sempre in contatto la pelle con il tessuto.

2

Composite, chenopodiacee. 1 2 3 4

Artemisia (luglio-agosto-settembre) Ambrosia (luglio-agosto-settembre) Tarassaco (luglio-agosto-settembre) Margherita (luglio-agosto-settembre) SINTOMI: rinite, congiuntivite e asma (a seconda della gravità dell’allergia).

PRIMAVERA

Graminacee, fagacee, plantaginacee.

1 2 3 4

4

3

1

2

Loglio (maggio-giugno) Coda di topo (maggio-giugno) Faggio (aprile-maggio) Piantaggine (aprile-maggio) SINTOMI: rinite, congiuntivite e asma (a seconda della gravità dell’allergia).

INVERNO

4

3

1

2

Betullacee, corilacee, cupressacee, pinacee. 1 2 3 4

Betulla (febbraio-marzo) Nocciolo (febbraio-marzo) Ginepro (dicembre-gennaio) Parietaria (febbraio) SINTOMI: generalmente si manifestano con un semplice pizzicore al naso.

3

Le allergie autunnali potrebbero essere definite "strascichi d’estate", in quanto dovute agli stessi allergeni presenti nella stagione calda. Dunque si verificano unicamente in presenza di una stagionalità particolarmente mite e poco piovosa.

4

Chi dorme ... piglia pesci Secondo lo studio del professor Howard Nusbaum, docente di Psicologia dell’Università di Chicago, nelle ore di sonno profondo il cervello consolida tutte le informazioni accumulate durante le ore di veglia. Durante lo studio effettuato, condotto su 200 collegiali, si è richiesto agli studenti di imparare a giocare a un videogame. Se ne poi è constatato l’apprendimento 1 ora, 12 e 24 ore dopo. Il risultato è stato del tutto inaspettato: dopo una sola ora la performance degli studenti era migliorata dell’8%; mentre dopo 12 ore era al minimo, il 4%. Raggiungeva invece il massimo miglioramento dopo 24 ore, arrivando al 10%. È proprio il caso di dirlo: è proprio meglio farci sopra una bella dormita!


* In attesa di brevetto U.S.A. e internazionale. © 2009 Clinique Laboratories, Inc. In vendita esclusivamente nelle Profumerie Concessionarie. Trova la più vicina su clinique.com

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FITNESS MAGAZINE

A meno che tu non abbia fretta di dimostrare l’età che hai.

Dalla ricerca scientifica più innovativa*, nuova Ndji] Hjg\Z HE; &*. La crema antirughe che rallenta visibilmente il processo di invecchiamento. Abbiamo imparato molto da Maxine, una tartaruga di quasi 60 anni, ma che ne dimostra a malapena 30. I ricercatori Clinique credono che anche noi possiamo rallentare gli effetti visibili dell’età. Grazie alle conoscenze sulle Sirtuine, Clinique ha selezionato ingredienti esclusivi, con effetti antirughe visibili. Con la nuova Ndji] Hjg\Z HE; &* linee e rughe sembrano svanire. La pelle si rinforza contro gli agenti ambientali che causano l’invecchiamento. Appare più giovane, più a lungo. Certo, arriverà il momento in cui l’età si farà vedere. Ma che fretta c’è? clinique.com Provato contro le allergie. Privo di profumo al 100%.


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Jukebox/ Tecnologia

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Fissati col telefono In un mondo sempre più "wirelless connection", c'è ancora chi ama la vecchia telefonia fissa. A costoro è dedicato questo avveniristico telefono, la cui particolarità, oltre all'estetica, risiede nell'approccio ludico alle chiamate. In questa nuova ottica non ci sono più numeri da associare alle persone, ma "forme" diverse per ognuna di esse da disegnare sul display a cristalli liquidi. La cornetta, per non essere da meno in tema di originalità, riprende la forma della mano quando mima il gesto di parlare con qualcuno. Designer: Zinc Chan.

Surfisti a metà Tranquilli, nessuno mette in dubbio le vostre qualità sulla tavola! Vi stiamo invece proponendo il vostro oggetto preferito, la tavola da surf, in una veste completamente nuova. In una parola: scomponibile. Realizzata interamente in carbonio si smonta e si rimonta grazie a un paio di viti. Questo praticissimo oggetto, bello anche nel design, è un'opera di Nicholas Notara.

MUSICA E CORNETTO! Se non ti bastano nemmeno un paio di caffè, a colazione, per svegliarti, allora prova con Musical Teacup: il suo piattino ospita un Cd player con casse incorporate, la tazzina, quando appoggiata, può essere ruotata per controllare il livello del volume. Che dire… incominciare l'allenamento sarà tutta un’altra musica! Designer: Jongmin Kim.

Insolite prospettive Vuoi vedere il tuo sport preferito da un'angolazione insolita? Lancia in aria la tua macchina fotografica e scatta! Magari evita di farlo con la tua digitale tradizionale e affidati, invece, all'originalissima Triops, espressamente dedicata a questo tipo di riprese. La sua robusta scocca e le tre lenti protette faranno tutto il resto, scattando foto a 360 gradi in rapida sequenza. Il tutto potrà poi essere trasmesso al proprio pc sfruttando la tecnologia wireless. Design Franziska Faoro.

IL SEGUGIO

Sei un patito del fitness che presta particolare attenzione anche all’alimentazione? Allora non potrai resistere alla nuova tentazione di Yanko Design: Health Conscious Tracking Phone, un telefonino dotato di tecnologia eNose. Grazie ad essa è in grado di annusare e riconoscere i cibi (attraverso le loro catene molecolari) che sono stati ingeriti e, mettendo insieme le informazioni captate, ti segnala quali elementi nutrizionali mancano nella tua dieta. Designer: Kristina Lee. www.yankodesign.com


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FITNESS MAGAZINE

Sport Sensaction

www.meetingsport.com


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CoverStory/Lucilla Agosti

FITNESS MAGAZINE

Testo : Filippo Bocca Foto : Davide Ippolito

Fotografo Davide Ippolito - Styling Anna Carraro - Make-up and Hair stylist Fabio D' - Produzione ONOFRIO@TWA - ha collaborato Simone Minguzzi


CoverStory

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FITNESS MAGAZINE

la mia vita è un

palcoscenico Attrice e conduttrice televisiva. Bella, brava, sportiva nel corpo e nello spirito. In due parole: Lucilla Agosti, una ragazza brillante che sa cosa vuole dalla vita e, soprattutto, come ottenerlo

?

H

a avuto le idee ben chiare fin dall’inizio, in merito al suo futuro: avrebbe fatto l’attrice. A quattordici anni s’iscrive a un corso di recitazione. A diciannove, dopo il primo anno di Lettere Moderne (guarda caso con indirizzo in Storia del teatro), abbandona l’Università per dedicare anima e corpo al Teatro danza. Da qui è un susseguirsi di stage, serate sul palcoscenico e apparizioni, sia sul grande sia sul piccolo schermo, che la conducono al punto di svolta. All Music, infatti, dopo un provino, decide che non è il caso di lasciarsela scappare. Radio Monte Carlo, dal canto suo, le offre un microfono e la fascia oraria mattutina per dare il buongiorno all’Italia. Mentre diversi registi, dopo averne saggiato il talento, le riservano una parte nei loro film. L’ultimo è Papi Corsicato, che l’ha inserita nel cast de “Il seme della discordia” accanto ad Alessandro Gassman. Ma questo è solo l’inizio di una brillante carriera che si preannuncia in continua ascesa, ottenuto con costanza e impegno a cui la sua raggiante bellezza fa unicamente da corollario. Come in una favola. Peccato che in ogni fiaba che si rispetti, prima di giungere al lieto fine, c’è sempre un orco cattivo da combattere. Il suo è il tempo, che in questi ultimi anni

Nome : Lucilla Cognome : Agosti Nata a : Milano Love Affair: serena ! Sport praticati : pattinaggio artistico, sci, tennis

le sfugge dalle mani privandola del più grande amore dopo il teatro: lo sport. Fino a sedici anni pratica agonisticamente pattinaggio artistico. Da sempre gioca a tennis e ama sciare sulla neve fresca. In assenza del manto bianco, a ricoprire le vette, le escursioni a piedi diventano il propellente per soddisfare il bisogno di movimento, a lei indispensabile come fosse ossigeno. E i risultati di tanto esercizio fisico sono alla portata di ogni sguardo. Peccato che, assorbita dai mille impegni di lavoro, tenere il passo a tanto fervore le è diventato difficile. Ma non impossibile. Nulla lo è quando si è abituati a lottare nelle cose in cui si crede. Così, tra un impegno e l’altro, ha imparato a unire l’utile al dilettevole, recandosi al lavoro in bicicletta. Tanto per cominciare. E poi, in occasione di ogni viaggio, trova gratificante dedicare ampio spazio al trekking. “L’importante è non perdersi mai d’animo, credere nei propri valori e lavorare sodo per raggiungere gli obiettivi prefissati”, commenta Lucilla facendo trasparire una ricchezza interiore che non teme confronti con il suo charme.


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CoverStory/Lucilla Agosti

FITNESS MAGAZINE

Hai qualche segreto particolare per coltivare il tuo fascino? Il riposo. Non sono una gran dormigliona, però il concedermi un’ora in più di sonno mi aiuta molto. Inoltre ritengo che essere sereni con se stessi sia la migliore cura possibile per apparire più belli! Questo implica di riuscire a sfruttare il tempo libero in maniera proficua, dando libero sfogo alle proprie inclinazioni quale arricchimento interiore.

E dal punto di vista pratico, ricorri a cosmetici particolari? Ti dirò che ho una sorta di fissa con i prodotti per i capelli. Shampoo, balsamo, midollo di bue: non mi faccio mancare niente! Penso che quando si hanno i capelli in ordine più della metà del lavoro necessario per rendersi presentabili sia stato fatto. Solo ultimamente ho incominciato a usare la crema per il viso anche se, fortunatamente, sotto questo aspetto la genetica famigliare è dalla mia parte: mia nonna ha ancora una pelle bellissima.

Sei favorevole o contraria al ricorso alla chirurgia estetica? Non la condanno in termini assoluti. Se una persona non si sente bene col proprio corpo, visto che la scienza oggi lo permette, ha tutto il diritto di concedersi una seconda chance. Tuttavia reputo ogni segno che affiora sulla nostra pelle come una tappa della nostra storia di vita vissuta. Per questo motivo sono contraria agli interventi eseguiti sul viso, in quanto, solitamente, vanno a modificare l’espressione di una persona, togliendole la personalità che si è costruita nel corso degli anni.

Segui un particolare regime alimentare per mantenerti in forma? No, mangio tutto quello di cui ho voglia. Sto solamente attenta a non eccedere nelle dosi. E poi bevo molta acqua.


CoverStory

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Il poco tempo a disposizione, per allenarmi, non costituisce un ostacolo. Avendo un approccio sportivo alla vita, ogni gesto quotidiano si trasforma in un momento di sport. Quali sport pratichi attualmente? Come accennavi all’inizio, ho imparato a usare la bicicletta per recarmi al lavoro. È un modo per mantenersi in forma e per dare un contributo ai problemi ambientali che affliggono il pianeta. Poi mi piace sciare. È uno sport che ho intrapreso parecchi anni fa e ogniqualvolta mi ritrovo un po’ di tempo libero, in inverno, non perdo l’occasione di concedermi un weekend sulla neve. Infine l’ultimo mio grande amore, il trekking. Non riesco a concepire un viaggio senza includerlo nella lista delle cose da fare!

Il posto più bello che hai visto e quello che ancora ti manca… Ho ancora vivo nel cuore il ricordo della Cambogia e del Laos, della loro natura meravigliosa che si scontra con la dignitosa povertà dei suoi abitanti. Decisamente il luogo ideale in cui andare a fare trekking e dove ho potuto vivere a stretto contatto con la popolazione locale, immersa nella loro realtà fino a integrarmi con essa. L’unico modo per comprenderne appieno un’altra cultura. Non riesco a concepire un viaggio in maniera diversa. Quello che ancora custodisco nel cassetto, invece, è percorrere la Transiberiana, con tappa nel Deserto del Gobi, fino a Pechino.

Come descriveresti il tuo modo di essere e di vivere la vita? Posso dire di avere un approccio sportivo in ogni mio gesto quotidiano, una condizione mentale che ho maturato nel corso degli anni praticando sport, anche a livello agonistico.

A tal proposito, hai mai pensato di intraprendere la carriera sportiva? No. Nemmeno quando praticavo pattinaggio artistico a certi livelli ho mai pensato di farne una professione. Il mio vero amore è sempre stato il teatro. Fortunatamente ho sempre avuto le idee ben chiare in tal senso, il che mi ha permesso di concentrare tutti i miei sforzi in quella direzione e di essere per questo ricompensata.

Ami seguire programmi sportivi? Mi piace molto assistere agli incontri di boxe e alle corse della Formula Uno. Anche il calcio mi diverte, ma non sono una tifosa accanita.


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CoverStory/Lucilla Agosti

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Pensi che lo sport possa essere uno strumento trasversale per affrontare meglio le avversità quotidiane? Non credo in questa teoria, anche se pare essere molto diffusa, ultimamente. Affronto i problemi in modo meno razionale, spinta più dal fuoco che mi brucia dentro che non da logiche compiute. Come nel teatro, la massima espressione artistica che nasce dalle viscere, dallo stomaco più che dalla testa. Ecco, affronto il quotidiano esattamente in questa maniera, improvvisando, come sul palcoscenico.

Qual è la tua arma di seduzione? L’ironia è una dote che mi aiuta molto, visto che non sono molte le donne a possederla. Fisicamente parlando non punto su una parte specifica del mio corpo. È il modo in cui mi esprimo attraverso di esso, toccando o guardando in un determinato modo, a trasmettere l’appeal.

Descrivici una tua giornata tipo. Mi alzo alle otto, faccio colazione e insieme al mio “fido” quattro zampe mi reco in radio, dove rimango fino alle 12.30. Nel pomeriggio sono impegnata con le prove di teatro o con le riprese televisive. La sera, se non c’è di mezzo qualche spettacolo, mi rilasso con un buon libro. Oppure vado al cinema.

Professionalmente parlando, preferisci il cinema o la televisione? Ti rispondo cinema, anche se uno non esclude l’altro. La mia fame di vita e di curiosità mi spinge in direzioni diverse. Mi trovo a mio agio sia in veste d’intrattenitrice televisiva sia nei panni dell’attrice impegnata sul set. Sono due mondi molto diversi ma altrettanto affascinanti. Direi che si completano a vicenda.

Progetti di vita per il futuro? Proseguire nel cammino che ho intrapreso. Potendo dedicare sempre più tempo al cinema e continuando a coltivare il mio amore per il teatro. Riuscire in tutto questo, conferendo personalità al mio lavoro, intesa come possibilità di esprimermi al di fuori di un copione, rappresenta il mio sogno più grande.

Amo vivere improvvisando, come se fossi su un palcoscenico. D'altronde il teatro è il mio primo e più grande amore, la realtà da cui traggo il nutrimento per riuscire nel mio lavoro.


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Jukebox/


Ambiente /Jukebox

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Salta in sella al verde A Milano, ed era ora, è arrivato il BikeMi, il nuovo servizio di bike sharing nato dalla collaborazione tra il Comune e l’ATM. Dopo anni di progetti e di “false partenze”, il servizio, anche se in ritardo, ora è paragonabile a quello delle grandi capitale europee dove è già in funzione da tempo. A pieno regime il BikeMi metterà a disposizione dei cittadini 350 posteggi, per un totale di circa 5.000 biciclette. A parte l’abbonamento annuale di 25€, le biciclette possono essere usate gratuitamente per la prima mezz’ora, mentre le successive frazioni di ora hanno un costo di 0,50€ (disponibili anche abbonamenti giornalieri e settimanali). Fa bene all’ambiente ed è un ottimo modo per tenersi in forma, ti serve altro per cominciare a pedalare?

Pedala che… accumuli!

Derapando secondo NATURA

È “energy harvesting” la parola d’ordine della generazione a impatto 0. La “raccolta di energia” che altrimenti andrebbe sprecata, sta diventando un “must” del nuovo millennio. Sarà per i continui allarmi sul surriscaldamento globale, ma sono sempre di più le persone che si preoccupano dell’ambiente. Nasce da questa nuova tendenza la cyclette a basso impatto ambientale ideata da Lucien Gambarota e Doug Woodring. Già in uso in alcuni centri fitness di Hong Kong, permette di accumulare energia semplicemente pedalando. Ad oggi l’energia prodotta e accumulata da queste nuove cyclette basta solo ad alimentare la macchina su cui si lavora, ma vuoi mettere la soddisfazione di allenarti a "impatto 0"?!

Dopo i successi delle prime due edizioni, anche quest’anno torna il Green Rally, “eco” iniziativa di cui è ideatore e promotore Roberto Foglia. Ma in cosa consiste il Green Rally? Si tratta di un rally “ecologico” a cui possono iscriversi tutti quei veicoli, anche di uso quotidiano, spinti da energie alternative: elettrici, ibridi, gpl, metano, idrogeno, biodiesel, bioetanolo. La competizione ha l’obiettivo di mostrare le incredibili performance dei veicoli a basso impatto ambientale su cui ancora circolano troppi luoghi comuni. Dopo i successi ottenuti nel 2007 e nel 2008 il Green Rally giunge alla sua terza edizione. Se vi piacciono le competizioni che strizzano l’occhio alla natura, non c’è occasione migliore per mettervi in gara! www.greenrally.it

Riciclata e riciclabile La nuova Storm Patagonia, una giacca ideale per tutti gli usi, è creata in totale sintonia con la natura e l’ambiente. I materiali utilizzati sono tutti “ecocompatibili”: pile ottenuto da bottiglie di plastica riciclata, cotone biologico coltivato senza pesticidi, strato esterno in poliestere doppio, impermeabile e antivento, riciclato al 100%, interni di taffettà di poliestere riciclato al 52%. Disponibile sia per uomo che per donna, la Storm ha un altro grande vantaggio, è totalmente riciclabile grazie al Common Threads Recycling Program.

METTI AL TAPPETO LO SMOG Tornando dal lavoro li vediamo correre nel traffico del centro e ci chiediamo quanto possa essere dannoso per un atleta fare jogging immerso nello smog. Ora abbiamo la risposta. Da uno studio del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova è emerso che è molto meglio farsi una bella corsa sul tapis roulant o, potendo, in campagna. Mettendo a confronto i valori di sportivi che si allenano in città e quelli di atleti che si allenano in campagna o in palestra, è risultato che sui corridori metropolitani abituali gli agenti inquinanti presenti nell’aria (lo smog in pratica) creano danni sensibilmente maggiori rispetto a chi corre in campagna o in un ambiente chiuso. Questo sicuramente non significa che scientificamente il runner metropolitano soffrirà di patologie polmonari in modo superiore a uno campagnolo o indoor, ma sicuramente ci mette in guardia su quali possano essere, sulla lunga distanza, le conseguenze delle “corsette” cittadine.


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Jukebox/ Persone

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SCARAMANZIE

VINCENTI Nelle diverse categorie di appartenenza sono tutti dei campioni. Ad accomunarli, i rituali che seguono prima di una gara importante. Ognuno col proprio, distante anni luce dal classico sfregamento del cornetto rosso.

Valentino Rossi

Yelena Isinbayeva

Felipe Massa

Ormai lo sanno tutti: per arrivare primo porta sempre con sé qualcosa che raffigura la tartaruga. Per non rischiare di dimenticarselo se l’è addirittura tatuata addosso. Pensa se si fosse tatuato una gazzella!!

Prima di ogni salto canticchia sempre lo stesso motivetto, usando l'asta come microfono. Un rituale del quale non ha mai voluto chiarire il significato ma che, ha più volte detto, rivelerà solo dopo il ritiro. Però potresti almeno dirci il titolo della canzone…

Il pilota brasiliano si dichiara così pieno di superstizioni che si potrebbe riempire un libro dei guinness. Tra i vari rituali che esegue ci interessa quello relativo alle gare, dove pare sia solito usare sempre lo stesso paio di mutande. Felipe, in che senso “sempre lo stesso?”.

LA STELLA CADENTE Enrico Fabris nel 2006, a Torino, è diventato il primo italiano capace di vincere un oro Olimpico nel pattinaggio di velocità. Ma non si è limitato a questo, terminando la manifestazione con due primi posti (nei 1.500 metri e nell’inseguimento a squadre) e un bronzo (sulla distanza dei 5.000 metri). Dopo il picco di popolarità e di “comparsate” in tv e sui giornali, a due anni dai Giochi, lui e la sua disciplina sono finiti rapidamente nel dimenticatoio. Un rovescio della medaglia che però all’atleta veneto non sembra pesare troppo: “Sinceramente non mi interessa, non sono malato di protagonismo e quanto ho avuto dalle Olimpiadi è già abbastanza. Mi sono comprato la casa e ho cambiato un paio di auto, anche se non sono come quelle dei calciatori”.


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Max Biaggi

Rafael Nadal

Serena Williams

Anche il pilota della Superbike è legato a una sorta di ritualefeticcio che vede l’abbigliamento intimo protagonista: indossa sempre lo stesso, sia in prova che in gara. Sarà mica per questo che la Falchi se l’è data a gambe?!

Per mantenere la perfetta concentrazione è solito sistemare tutti i calzini del suo corredo in maniera schematica: piega alta 15 centimetri con logo dello sponsor parallelo al pavimento. Almeno adesso sappiamo cosa regalarti per il tuo compleanno: un bel righello!

Ha rivelato di non sentirsi al meglio se non esegue i soliti riti pre-gara: fare rimbalzare la pallina cinque volte prima di ogni servizio e allacciarsi le scarpe solo partendo da destra. Fare cinque volte il nodo no? Pensaci!

Sportiva per amore La “Pocahontas” della tv, la bellissima Juliana Moreira, ammette di essere un po’ pigra. Per fortuna c’è il fidanzato Edoardo, ex atleta, a trascinarla in mille avventure sportive. “Da quando stiamo assieme mi ha fatto provare tante cose, tra cui snorkeling, paracadutismo e snowboard. Quello che mi è piaciuto di più è quest’ultimo. Lo snorkeling è bello, ma essere accerchiata da centinaia di pesci mi mette un po’ d’ansia. Il paracadute pensavo facesse più paura: quando sono salita sull’aereo ero terrorizzata ma poi, sarà perché ero in tandem con Edoardo, mi sono sciolta e me la sono davvero goduta”.

SFIDA TRA I GHIACCI Lo Hielo Patagonico Sud è un immenso continente glaciale posto tra Cile e Argentina. Si tratta, Poli esclusi, della più estesa area glaciale del mondo. Un’attrattiva troppo affascinante per non essere colta al volo e che, infatti, ha stuzzicato la voglia di avventura dell’esperto alpinista italiano Hervè Barmasse. Assieme a tre compagni, Barmasse tenterà, nelle prossime settimane, la prima traversata est-ovest dello Hielo Sur, trainando controvento, sugli sci, le slitte con i viveri per sopravvivere all’impresa in totale isolamento, in un ambiente ostile, con temperature vicine ai 50° sottozero. Brrr!

SESSANTA E NON SENTIRLI Con le due medaglie ottenute ai recenti campionati europei di nuoto, svoltisi a Rijeka, (un bronzo nei 200 metri stile libero, argento nei 400) Massimiliano Rosolino ha raggiunto il primato di sessanta podi internazionali. Il suo segreto? “Nel bene e nel male io non guardo mai al passato e non mi demoralizzo mai, fa parte del mio carattere. In tutta la mia carriera ho sempre trovato nuovi stimoli, sia dalle vittorie che dalle sconfitte. Anche in allenamento do sempre il massimo, infatti mi chiamano “Il Cagnaccio”. Mi piacerebbe arrivare fino alle olimpiadi di Londra, ma non nascondo che è un traguardo ancora molto lontano”.


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Jukebox/ Eventi

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La capitale dello sport… targato 2009 Capitale europea dello sport per l'anno 2009 Milano è pronta ad accogliere, dal 29 Marzo al 5 Aprile, i campionati europei di ginnastica artistica maschile e femminile. I ginnasti che partecipano all'evento provengono da 40 Paesi del mondo e sono oltre 300, 10 dei quali già vincitori di medaglie olimpiche. Per saperne di più sul calendario eventi e per l'acquisto dei biglietti, è a vostra disposizione il sito www.euro2009.it.

Appuntamento con l’ovale È iniziata il 7 Febbraio e proseguirà fino al 21 Marzo l'edizione 2009 del torneo di Rugby “Sei Nazioni”. I prossimi appuntamenti della nazionale italiana, nel nostro Paese, sono fissati allo stadio Flaminio di Roma il 14 e il 21 Marzo, quando l'Italia sfiderà rispettivamente Galles e Francia. Per acquistare i biglietti e assistere alle partite, visitate il sito: www.listicket.it

Il Tam Tam In sella al dell'atletica divertimento L'atletica leggera sposa la fotografia. Attraverso le dodici splendidi scatti del calendario 2009, nato dalla collaborazione tra Francesco Butteri e Stefano Cavezzi, le belle atlete del Tam (Tecno Adriatletica Marche), hanno prestato la loro immagine per una nobile causa: regalare all'Associazione Akuna Matata un nuovo ospedale in Senegal. Per acquistare il calendario: www.tecnotam.blogspot.com

Otto giorni interamente dedicati al mondo della bici, a Cervia-Milano Marittima, dal 28 Marzo al 5 Aprile. È la quarta edizione dello Sportur Bicycle Tour, l'appuntamento ciclistico più importante d’inizio anno. Tra i nuovi eventi presenti in questa edizione, una passeggiata cicloturistica notturna e la Duathlon Sprint in Mtb Sportur su spiaggia e pineta: 5 chilometri di corsa seguiti da 20 km in mountain bike e altri 2,5 km di corsa. Un evento a misura di famiglia, confermato anche dalla presenza di un'area di 2500 mq dedicata completamente ai bambini. Ma gli eventi e le sorprese non finiscono qui: per saperne di più vi consigliamo di visitare il sito www.sportur.com

L'eccellenza del FITNESS Si terrà a Rimini dal 14 al 17 Maggio la quarta edizione della kermesse del “fitness, benessere e sport” organizzata da Rimini Fiera con il patrocinio della regione Emilia Romagna, provincia e comune di Rimini, dedicata a professionisti del settore ma anche al grande pubblico, che nel 2008 ha visto la presenza di oltre 100mila persone. Nella scorsa edizione della kermesse del fitness erano presenti 330 aziende, con 27 palchi, 1200 mq dedicati agli incontri business e oltre 100 ore di lezione, 5 eventi speciali e più di 100 eventi notturni svoltisi sul territorio riminese. E anche quest'anno la manifestazione promette numeri da capogiro. Come avvenuto nell'ultima edizione, saranno disponibili i format W-PRO e W-FUN, dedicati rispettivamente al pubblico professionale e a quello degli appassionati. La manifestazione sarà sviluppata in sei grandi macro aree comprendenti Fitness, Benessere-Bellezza, Sport&Dance Fashion, Wellness Food, Water Wellness e Contract Design. La novità dell'anno è dedicata a un'esposizione dedicata alla Fisioterapia e Riabilitazione. Da non perdere!


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Trend/ Parkour

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lo sport DI SPIDERMAN Si chiamano “traceur”. Saltano da un tetto all’altro con l’agilità di un gatto e all’Uomo Ragno invidiano giusto la possibilità di lanciare le ragnatele! Su e giù dai tetti, sui muri, sulle scalinate come se volassero e non conoscessero ostacoli. Hanno imparato l’arte dello spostamento e gli hanno creato un nome: Parkour

Testo : Filippo Bocca Foto : Jon Cartwright, Corbis

I

praticanti di questo sport si chiamano “Traceur”, che tradotto significa “colui che disegna un tracciato”. La loro figura di riferimento è David Belle, francese trentacinquenne a cui si deve la nascita, verso la metà degli anni ’80, del Parkour (abbreviato in Pk). Che altro non è se non una rivisitazione di una vecchia metodologia di allenamento militare ideata da Georges Hébert per le sue truppe. Il sistema, conosciuto come “Parcours du combattant”, prevedeva un susseguirsi di spostamenti, salti e corse tra scenari naturali e urbani, per simulare le condizioni in cui si sarebbero trovati i militari nella realtà. Praticamente lo stesso allenamento seguito, molti anni più tardi, dal padre di David, un vigile del fuoco parigino. Da lui ha ereditato sia l’attitudine verso le situazioni estreme sia la passione per il medesimo tipo di addestramento.


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L’ESSENZA DEL PARKOUR... La sua caratteristica principale risiede nel fare tutto a mani nude, utilizzando come unico “supporto” l’agilità e il coraggio. È conosciuto anche come arte dello spostamento, nata per superare gli ostacoli. Richiede autocontrollo, consapevolezza delle proprie paure, riflessi pronti e sangue freddo. La sua pratica rende padroni del proprio corpo, giorno dopo giorno. Ma attenzione a non volere strafare: è una disciplina dura e in quanto tale richiede un allenamento lento e progressivo.

…E A QUALI RISULTATI CONDUCE Credere in se stessi Stimolare l’attenzione Abbattere le barriere, sia fisiche che mentali Mantenere il corpo in forma


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Trend/ Parkour

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E in Italia? In Francia il Parkour sta impazzando e la schiera di appassionati si sta espandendo sempre più, anche sul web, dove è nato un blog ufficiale diretto proprio dal fondatore David. Ma anche nel nostro Paese il movimento si sta diffondendo a macchia d’olio e trova nell’Apki (Associazione Parkour Italia), presieduta da David Querci, il punto di convergenza per tutti gli appassionati di questo adrenalinico sport. Con lui abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere, così da comprendere meglio cosa spinge un uomo, o una donna, a ricercare il limite attraverso questa disciplina e quali sono gli step necessari per accedervi.

Quando nasce l’Apki e quali obiettivi si prefigge? Cinque anni fa, con l’intento di riunire la comunità dei “traceur” italiani e fornire loro tutte le informazioni e il supporto di cui hanno bisogno.

Come e quando hai incominciato a praticare questa disciplina?

ATTACCO ALLA

metropoli

Oggi come allora, la missione di un “traceur” è quella di saltare da un tetto all’altro, scavalcare alti muri di cemento, arrampicarsi sugli alberi… Le periferie urbane diventano il campo di battaglia ideale, quello in cui dare libero sfogo alla fantasia. Perché in questa disciplina non esistono vere e proprie regole. La capacità di abbozzare un percorso da seguire, in piena sicurezza e con movimenti fluidi, sta tutta nella creatività e nei limiti del singolo praticante: quanto più avrà allenato il sincronismo dei movimenti, in sinergia con il “colpo d’occhio” (fondamentale per prevedere in anticipo la situazione in cui si andrà a trovare), tanto più semplici ed efficaci saranno i suoi movimenti.

Alcuni atleti compiono avvitamenti, capriole e salti acrobatici spettacolari, ma si tratta solo di parentesi virtuose dedicate al grande pubblico o per accaparrarsi le simpatie dei media. Infatti, com’era prevedibile, cinema e pubblicità hanno già dato il proprio contributo alla diffusione di questo sport. In particolare, il regista Luc Besson ha prodotto un paio di film intitolati “Banlieu 13” e “Yamakasi, i samurai dei tempi moderni”, in cui vengono mostrate scene mozzafiato di Parkour. Tra i protagonisti, ovviamente, non poteva mancare David Belle, nella duplice veste di attore e stuntman.

Contestualmente alla fondazione dell’Associazione. Già praticavo arti marziali e insegnavo fitness. Dopo aver visto “Yamakasi” al cinema, un film di Luc Besson in cui era dato ampio spazio alle evoluzioni del Pk, mi è scattata la molla. E con un gruppo di amici, la sera, abbiamo incominciato anche noi a sperimentare questa disciplina.

Esistono codici o regole particolari? No, è tutto molto libero e lasciato alla spontaneità del praticante. L’unico limite è il buon senso unito all’efficacia dei movimenti che si scelgono per “tracciare” il percorso.

Che consigli daresti a chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questo sport? Di confrontarsi con altri atleti, seguire i forum, allenare fisico (80%) e tecnica (20%), seguire i raduni e creare un proprio gruppo con cui confrontarsi.


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Trend/ Parkour

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L’ALLENAMENTO TIPO DI DAVID QUERCI 01

È uno sport adatto anche alle donne? Si, anche se in Italia fa fatica a trovare adepte (in quanto sport duro che espone a sole e freddo e procura qualche callo alle mani). A Londra, dove il Pk è molto sviluppato, esistono invece gruppi formati da sole donne.

Incomincio sempre con 30 minuti di riscaldamento: corsa leggera, percorso a 4 zampe, piegamenti su braccia e gambe, movimenti circolari per muovere articolazioni.

02 2 volte alla settimana eseguo le “ripetute”: scelto un percorso breve lo ripeto per 50 volte, dedicandogli circa un’ora e mezza. In questa fase si presta particolare attenzione all’efficacia e alla velocità d’esecuzione. Seguono stretching e defaticamento.

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Se dovessi usare un solo aggettivo per descrivere il Parkour…? Te ne dico due: essenziale ed efficace.

Qual è il posto più bello in cui hai “tracciato”? Sembrerà strano: tutte le periferie, perché le vedi con un occhio diverso e hai modo di rivalutarle. Tuttavia il più bello in assoluto è stato Lisse, il quartiere parigino dove è nato il movimento.

Sogni e aspettative per il futuro?

4 volte alla settimana pratico esercizi di potenziamento: sempre a “carico naturale”, come flessioni, trazioni alla sbarra, atterraggi da 50 cm di altezza per rinforzare le gambe e imparare ad ammortizzare. E ancora esercizi di equilibrio: stare con una gamba sola su una ringhiera, per 1 minuto, e poi percorrerla, camminando avanti, indietro e di lato.

Semplicemente la possibilità di continuare ad allenarmi per stare bene. L’agonismo l’ho abbandonato da diverso tempo, ora preferisco dedicarmi alla divulgazione di questo sport e fornire supporto a chiunque vi si voglia avvicinare.

È previsto un particolare tipo di abbigliamento?

Una volta raggiunta una certa sicurezza, aumenta l’altezza in cui esegui gli esercizi, in modo da allenare anche la mente a quote sempre superiori, quelle a cui ti troverai saltando da un tetto all’altro.

LA SCARPA GIUSTA Parkour chiama, Nike risponde. Per andare incontro alle esigenze dei “free runner”, la scarpa presenta un’intersuola in Cushlon con unità ammortizzante Zoom Air. Mentre la tomaia, in mesh con sistema Flywire, è in microfibra a trama differenziata, più larga in certe zone per consentire una corretta traspirazione, più fitta in altre per garantire un supporto migliore. Un’altra particolarità, nascosta nella suola, è il sensore per il collegamento all’iPod Nano.

Nessuno in particolare. Occorrono vestiti comodi e un buon paio di scarpe. Non necessariamente di marca, poiché non è detto che siano qualitativamente migliori e perché vanno cambiate spesso.

Parkour vs. Free Running: quali le differenze? Il primo è efficace, il secondo (un suo derivato) punta più sulla spettacolarità.

Esistono palestre dove praticarlo? L’unica vera palestra è la strada, con le sue periferie. Non c’è situazione simulata che possa ricreare l’ambiente urbano con tutte le sue insidie: tetti spioventi, scale scivolose, grondaie posticce, ecc. Tuttavia, una buona preparazione fisica è fondamentale e l’esigenza di una regolamentazione del settore, già in atto, avrà luogo questa primavera.


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Trend/ Parkour

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Movie

Banlieue 13

Les fils du vent

IL CONCEPT

L'esempio più conosciuto di Parkour è riassunto nel film Banlieue 13 (District B13), prodotto da Luc Besson. Un action movie in cui una cospirazione governativa mira a polverizzare la gang più pericolosa di Parigi. Adrenalina pura!

Il successo di Yamakasi (film di Luc Besson ispirato all’omonimo gruppo di “traceur” fondato da David Belle) ha portato alla nascita di un sequel, Le fils du vent, in cui il “gruppo” si muove a cavallo dei tetti di Bankok, in Tailandia.

Videogame

Mirros's edge

Free running

Mirror’s edge: se vuoi rimanere vivo, corri! È questo il motto del videogioco, ambientato in una città in cui tutte le comunicazioni sono intercettate. Per far giungere informazioni segrete ai loro destinatari, vengono dunque ingaggiati dei “runner” che affrontano inseguimenti acrobatici e combattimenti da cardiopalma! Asia Argento ha prestato la sua voce per doppiare la protagonista del videogame. Disponibile per PS3, X360 e PC. www.mirrorsedge.com

Sebastian Foucan, uno dei fondatori del free running (tra l’altro già attore, nei panni di Mollaka, del film Casino Royale), ha dato il suo prezioso contributo alla realizzazione del videogioco Freerunning. Il protagonista, oltre ad aver prestato l’immagine per creare uno dei personaggi del videogioco (il maestro), ha collaborato per guidare i progettisti nell’attribuire le giuste movenze ai runner digitali.Per PS2 e PSP. www.freerunning.com

Il “glifo” è un simbolo che racchiude la filosofia sia dell Parkour che del Freerun. Basato sulla simbologia orientale, ispirata da antichi geroglifici, esso rappresenta l’equilibrio, l’uguaglianza, la stabilità, il controllo e la semplicità. Credenze taoiste e induiste riconducono i quattro segmenti, chiamati anche fasi, alle quattro stagioni, ovvero alla transizione dal risveglio attraverso il miglioramento e la competenza, fino a giungere alla consapevolezza di se stessi. Secondo questa suddivisione l'abilità di un individuo si trasforma in consapevolezza, virtù attraverso la quale i free runners aumentano le proprie capacità per superare gli ostacoli che incontrano lungo il percorso. Al pari del sorgere del sole che, scacciando le tenebre, dà inizio a un nuovo giorno. Le quattro stagioni in cui si divide possono essere spiegate come segue:

Primavera: rappresenta la nascita e la scoperta del movimento.

Estate: l'atleta cresce sia fisicamente che mentalmente, fino a trovare la propria “strada”

Autunno: le abilità dell'individuo aumentano e i movimenti, come conseguenza di una aumentata concentrazione, diventano fluidi. Inverno: si ottiene il raggiungimento della massima perfezione.

Links Blog ufficiale di David Belle www.sportmediaconcept.com/parkour/

Siti ufficialmente riconosciuti www.parkour.net www.parkourcoaching.com www.kreck.it www.ttfight.com www.trickingfactory.com www.finalaction.it


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Testo : Maria Pontisso Foto : Purestockx

la tavola degli antenati È una dieta naturale, che impone la modifica sostanziale dei regimi alimentari moderni, per riavvicinarsi alle abitudini delle popolazioni vissute nel periodo precedente alla scoperta dell'agricoltura, 10.000 anni fa. Il suo nome? Paleodieta

BUONI & CATTIVI Di seguito, i cibi ammessi dalla Paleodieta e quelli assolutamente da evitare. I primi della classe: Frutta e verdura di stagione (meglio se proveniente da agricoltura biologica) Selvaggina Pesce fresco Frutta secca Quelli bocciati: Biscotti e merendine Latte Caffè Bevande e alimenti zuccherati Cereali raffinati,quali pane e pasta

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er migliaia d’anni l’uomo si è nutrito di ciò che riusciva a procurarsi con le proprie mani e con un notevole sforzo fisico. Oggi, pur avendo mantenuto un patrimonio genetico in larga parte uguale a quello dei nostri antenati, abbiamo modificato totalmente non solo l’alimentazione, ma anche le abitudini di vita, trascorrendo in modo sedentario gran parte della giornata. Le conseguenze sono i sempre più frequenti casi di obesità, ipertensione e problemi cardiovascolari. Una soluzione a molti di questi problemi può essere la Paleodieta, che prevede di seguire il regime alimentare dei nostri avi, sostanzialmente cacciatoriraccoglitori.

La dieta che (non) c'era A differenza di quasi tutte le altre tipologie di diete, create da medici e studiosi partendo da ricerche ed esperimenti, la Paleodieta è nata dall’esperienza diretta di un uomo comune, venditore di computer di professione, a cui fu diagnosticato il diabete all’età di 33 anni. Ray Audette, questo il suo nome, dopo essersi ampliamente documentato, decise di modificare le proprie abitudini alimentari cibandosi solo di quegli alimenti che gli uomini primitivi avevano a disposizione. Nel giro di qualche mese afferma di essere guarito e, subito dopo, scrisse un libro NeanderThin: A Caveman's Guide to Nutrition (Ray Audette, ed. Paperback, 1995), in cui racconta questa sua incredibile esperienza.


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Da allora sono stati compiuti numerosi studi e molti altri libri hanno visto la luce sugli scaffali delle librerie, alcuni contenenti gustose ricette rigorosamente “paleolitiche” (Cordain Loren, La paleo-diet, Red Edizioni, 2008). Per capire meglio quali sono le caratteristiche della Dieta Paleolitica abbiamo chiesto un parere al Dott. Alberto Fatticcioni, Personal Trainer e Diet Coach. www.albertofatticcioni.com - info@albertofatticcioni.com

In cosa consiste esattamente la Paleodieta e quali sono gli alimenti consigliati e quali, invece, da evitare? La Dieta Paleolitica è una dieta basata sull’assunzione di cibi quanto più possibile vicini allo stato naturale: verdura e frutta, preferibilmente di stagione e proveniente da agricoltura biologica; carne, meglio se di animali selvatici o allevati allo stato brado; pesce fresco, ma anche frutti di mare, crostacei, molluschi; uova e frutta secca, ma in quantità moderata. Andrebbero invece eliminati latte, caffè, cioccolata, pasta e pane. In generale tutto ciò che proviene da cereali che abbiano subito un processo di elaborazione industriale. La vera dieta paleolitica non prevede neppure il consumo di legumi, diffusi solamente a partire dalla rivoluzione agricola. Anche se, a riguardo, vi è una scuola di pensiero differente: l’uomo del paleolitico si cibava anche di semi, bacche e baccelli, alimenti quindi riconducibili, come contenuto, ai legumi.

Ma l’uomo di oggi non ha maggiori necessità rispetto all’uomo paleolitico?

Semmai ha qualche necessità nutrizionale in meno! Il nostro stile di vita sedentario comporta un minor consumo di calorie rispetto a quello dei nostri antenati che per procacciarsi il cibo dovevano effettuare ore di esercizio fisico ogni giorno. Inoltre è stato stabilito che il 99% della nostra eredità genetica è simile a quella dei nostri predecessori di 50.000 anni fa e il 99,99% dei nostri geni si è formato prima della fine del paleolitico. Potremmo dunque affermare di essere dei cacciatori-raccoglitori travestiti da impiegati!

Abbiamo a che fare con una dieta equilibrata?

Nella Paleodieta il 30-40% dell’energia totale deriva dai carboidrati, il 30-40% dalle proteine e il 30-40% dai grassi. Scientificamente viene considerata una dieta iperproteica (>15% di proteine) e ipoglucidica (<50% di carboidrati) ma, con i giusti accorgimenti, può diventare una dieta da seguire quotidianamente. Basterebbe, per esempio, limitare la quantità di carne per porzione e, al di fuori dei pasti principali, mangiare molta frutta e verdura, così da apportare all’organismo una dose maggiore di carboidrati.

Gli alimenti che consumiamo oggi contengono comunque tutti gli elementi nutritivi del passato?

Non sempre. Le carni che troviamo al supermercato, ad esempio, sono molto diverse perché oltre alla nostra alimentazione abbiamo modificato anche quella degli animali che alleviamo. Molti di questi nutrienti si possono però ritrovare nella selvaggina e negli animali allevati allo stato brado: contengono più acido linoleico coniugato che, secondo studi recenti, potrebbe avere un ruolo nel dimagrimento e nella prevenzione del cancro; e inoltre presentano livelli più alti di omega-3, acidi grassi indispensabili per la nostra salute in quanto favoriscono la salute e la crescita dei neuroni. Le carni provenienti da allevamenti industriali hanno in più solamente il grasso: il 20% contro il 3-5% della selvaggina.

Paleodieta: VERO o FALSO? È iper-proteica Falso. Frutta e verdura, in abbinamento ai cereali integrali, forniscono all’organismo la giusta quantità di carboidrati, consentendo una dieta equilibrata. Fornisce poco calcio Falso. Un bicchiere di succo d’arancia, rapportato a pari quantità, contiene quasi la stessa percentuale di calcio del latte. Con la differenza che quello presente nelle arance, diversamente dal latte, è assorbibile al 100%. Aiuta a tenere sotto controllo l’insulina Vero. Tutte le fonti di carboidrati sono a basso indice glicemico. Ray Audette è stato in grado di sconfiggere il diabete proprio grazie a questa dieta. Ammette il consumo di latte e latticini Falso. I casi di intolleranza al lattosio, sempre più frequenti, lasciano supporre che il nostro apparato digerente non dispone degli enzimi necessari al suo assorbimento. L’uomo del paleolitico non aveva colesterolo Vero. In quell’epoca i cibi contenevano Omega3, i cosiddetti i grassi “buoni”, in maggiori quantità rispetto a oggi.

.una dieta di carattere Pare che l’alimentazione abbia un’influenza diretta sul carattere, come oggi dimostrato da alcune ricerche scientifiche. In particolare si fa riferimento alla correlazione tra eccesso di zuccheri e alterazioni dell’umore. La dott.sa Eva Campo, dietologa, cita l’esempio di studi effettuati in alcuni istituti di detenzione per minorenni. Da questi emerge che frutta e verdura, semi oleosi e cereali integrali, sostituiti a dolciumi, bevande industriali e cereali raffinati, hanno dimezzato il numero di comportamenti antisociali, iper-attività e violenza. La spiegazione risiederebbe nel fatto che gli zuccheri semplici e i cereali raffinati porterebbero alla carenza cronica di minerali quali ferro, fosforo, magnesio e zinco, elementi indispensabili per il metabolismo del glucosio.


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Testo : Filippo Bocca Illustrazioni : Karin Kellner, Shutterstock


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Quando diventa

MARZIALE Vantano tradizioni millenarie, ma nel nostro Paese sono approdate da pochi decenni, grazie alla spinta dei numerosi film usciti nelle sale cinematografiche. Oltre a garantire un allenamento fisico completo si prendono cura anche della tua parte spirituale. Loro, sono le arti marziali.


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Sport/ Arti marziali

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uando li vedi in azione sul grande schermo, i carismatici protagonisti dei “picchia tutto” hollywoodiani, l’adrenalina ti sale al massimo. E la voglia di salire su un “tatami” (il tradizionale materassino su cui si svolge la lezione) si fa impellente. Ma attenzione: cedere all’entusiasmo è facile, proseguire nella disciplina scelta, con dedizione e impegno, un po’ meno. Quelli che mollano dopo poche lezioni sono una percentuale piuttosto alta. I motivi? Svariati. Dall’eccessivo impegno richiesto, sia fisico che di concentrazione, alla mancanza di risultati immediati. Già, perché in Tv o al cinema sembra tutto più facile, ma la realtà è un’altra cosa. Per avere successo in un’arte marziale è importantissimo partire con la giusta predisposizione mentale. Se stai cercando qualcosa del tipo “cintura nera” in soli due mesi, soddisfatto o rimborsato”, allora lascia stare! È solo attraverso un accrescimento delle capacità fisiche, mentali e spirituali, in armonia con l’ambiente circostante, che un artista marziale raggiunge il suo scopo: riuscire a difendersi da un attacco e sconfiggere un avversario. E la cosa richiede anni di pratica e di esercizio.

Da Hollywood alle palestre Oggi, nelle nostre palestre, grazie soprattutto all’industria cinematografica, si assiste a un continuo fiorire di corsi e lezioni che vedono le arti marziali sempre più protagoniste, ma non sempre è facile districarsi nel loro dedalo di nomi “esotici”. Tanto più che la moda recente porta spesso a “costruire maestri” improvvisati piuttosto che discipline parallele mixate con l’aerobica. Sicuramente ottimi esercizi cardiovascolari ma che con la tradizione non hanno nulla da spartire. Le arti marziali sono uno sport completo, che chiunque può praticare e a qualsiasi età; previa scelta dello stile a lui più consono, naturalmente, come ad esempio il Tai Chi Chuan. Nato come una forma di combattimento molto efficace, nel corso dei secoli si è trasformato sino a divenire una sorta di meditazione in movimento, caratterizzata da movimenti lenti e circolari in grado di liberare le energie bloccate per restituire benessere al corpo. Ma se cerchi qualcosa di più forte impatto, ricordati alcune semplici regole.

Partire col piede giusto In generale, il corpo di un artista marziale deve essere robusto (per incassare eventuali colpi e per sferrare tecniche efficaci e potenti) ma ciò che più conta è raggiungere un buon grado di flessibilità. Allenare un muscolo unicamente in contrazione, sollevando carichi di peso eccessivi, è dannoso, perché “lega”. Dunque, se scegli di integrare l’allenamento in palestra con sedute di body building, ricordati di dedicare uno spazio ancora maggiore allo stretching, in modo da mantenere e migliorare l’elasticità del corpo. Inoltre è buona regola eseguire tutti quegli esercizi che contribuiscono a potenziare la forza esplosiva, più che la massa. Un esempio: per le flessioni sulle braccia, anziché salire e scendere piegandole e distendendole completamente, è preferibile eseguire movimenti veloci con una minima escursione delle stesse. Per il resto scegli una palestra seria e conosciuta e assisti a una lezione tipo. Lasciati ammaliare dai rituali della tradizione (il saluto, l’inchino tra i combattenti…) e valuta se il maestro ti trasmette la giusta dose di carisma. A questo punto lanciati e segui tutti i suoi insegnamenti. Ma adesso tutti in fila, pronti per il saluto, mani unite, busto leggermente flesso in avanti e… fate la vostra scelta: di seguito troverete descritte alcune delle arti più diffuse in Italia.

L’ICONA D’ORIENTE: BRUCE LEE Nato il 27 novembre del 1940, Bruce Lee, in breve tempo, è diventato l’icona delle arti Può sembrare un paradosso ma, nelle discipline marziali, per quanto (apparentemente) cruente, l’allievo impara combattere per non dover combattere. Se non all’occorrenza. Combattere contro sé stessi e contro le proprie paure, sapersi dominare senza mai cedere alla rabbia, è alla base di tutta la filosofia zen (da cui traggono origine, in sostanza, tutte le arti marziali). Quella che segue è solo una piccola parte delle tante discipline presenti nel mondo. A loro volta, all’interno di ogni sistema, è possibile riscontrare differenti stili, nati in diversi paesi della stessa nazione e talvolta in epoche differenti. Il Karate conta almeno una decina di differenti stili, di cui lo Shotokan è quello più diffuso. Wing Chun e Tang Lang sono solo alcuni dei tanti stili di Kung-Fu nati in Cina. E così via. La leggenda narra che tutti gli stili di arti marziali siano nati nel tempio Shaolin (fonte tratta da un antico testo cinese del 1784). O meglio, in seguito alla sua distruzione i monaci si sono rifugiati in diverse zone d’oriente, creando ognuno il proprio stile personale. Sempre secondo questa fonte, dai monaci cinesi, intorno al 1600, sarebbero derivati anche Judo, Aikido e Karate.


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Tanti stili per tutti i gusti Tai Chi Chuan (Cina): viene definito la “suprema arte di combattimento” e in molte scuola lo s’insegna ancora come disciplina di autodifesa. Tuttavia, nel corso dei secoli, questo stile ha messo in primo piano la sua componente “interna” trasformandosi in una raffinata forma di esercizio (una sorta di meditazione in movimento) per la salute, basato su movimenti lenti e circolari che sbloccano l’energia stagnante nel nostro corpo. Dunque è adatto a essere praticato da chiunque e a qualsiasi età. Kung-Fu (Cina): letteralmente significa “lavoro duro”. Un lavoro che va oltre la pura disciplina fisica ma che deve accompagnare l’allievo durante tutta la sua vita. Molti stili di Kung-Fu si rifanno alle movenze degli animali, come la mantide religiosa, ad esempio, a cui s’ispira il Tang Lang. Contempla calci, pugni, leve e proiezioni, così come lo studio di armi bianche: bastoni, coltelli, lance, sciabole... Alcuni stili, come lo Shaolin, sono molto acrobatici e spettacolari. Altri, come il Wing Chun, prediligono l’economia di movimenti in favore dell’efficacia delle tecniche. Sanda (Cina): chiamata anche “Boxe cinese”, deriva direttamente dal Kung-Fu ma non è uno stile “antico” (nasce attorno alla fine degli anni ’60). Sono ammessi calci, pugni e proiezioni, mentre non è possibile bloccare l’avversario né proseguire il combattimento a terra. Aikido (Giappone): si basa su tecniche a mani e nude e sull’utilizzo di armi quali spade e bastoni (retaggio dei Samurai). Le tecniche di difesa prevedono movimenti armonici e circolari, così da mantenere sempre una condizione di equilibrio. Ed è sfruttando la forza dell’avversario, attraverso una proiezione a terra, che si riesce neutralizzarlo.


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Cosa praticano i "picchiatutto "di Hollywood Quando li vedi in azione ti sembra che facciano tutti le stesse cose: parate, calci e pugni. In realtà esistono molte varianti, nel modo di combattere, tra i singoli attori del cinema: ognuno pratica uno o più stili ben precisi e differenti tra loro. Bruce Lee Jeet Kune Do Chuck Norris Tangsudo, Taekwondo, Karate, Chun Kuk Do

Lorenzo Lamas Taekwondo

Jackie Chan Wing Chun, Shaolin, Tang Lang, Judo, Taekwondo

Jet LiJ. Wushu

C. Van Damme Karate, Savate, Taekwondo, Kick Boxing

Steven Seagal Aikido, Tai Chi

Karate (Giappone): il classico delle arti marziali. Oggi praticato come strumento di difesa o come sport da combattimento light-contact (ovvero i colpi vengono “appoggiati” contro l’avversario per fare punti, senza cercare il ko) prevede parate seguite da pugni, calci e colpi a mano aperta. Judo (Giappone): insegna “la via della cedevolezza”, ovvero sfruttare la forza dell’avversario per proiettarlo a terra e sconfiggerlo. Non vengono insegnati “colpi” ai danni dell’avversario prima del conseguimento della cintura nera. Il suo fondatore, Jigoro Kano, ha sviluppato questa forma d’arte partendo dal Jujitsu. Nel 1964 diventa ufficialmente sport olimpico. Jujitsu (Giappone): con l’editto imperiale del 1876, che vietava di portare con sé le spade, la figura del samurai incominciò a declinare. Per questo si sviluppò il Jujitsu, un sistema di combattimento a mani nude pensato per disarmare e neutralizzare l’attacco di un avversario. Come nel Judo (suo derivato) la morbidezza vince sempre sul duro attacco. Kendo (Giappone): simile alla scherma, è chiamato “la via della spada”. I praticanti indossano un’armatura che protegge tronco, mani e volto. Sebbene sia molto diffuso, e vi siano campionati a livello mondiale, non è ancora diventato sport olimpico. I colpi messi a segno (ne servono due per guadagnarsi l’incontro), devono essere seguiti da un grido di concentrazione, come previsto dal regolamento; i tre arbitri, nell’assegnare il punto, valutano spirito, spada e corpo ovvero l’armonia complessiva con cui il colpo è andato a segno. Kickboxing (Giappone): per competere con le efficaci tecniche della Muai Thai, nasce questo mix di boxe e karate, che prevede tecniche di calci e pugni. Grazie a un sistema piuttosto semplice e comprensibile, riscuote subito parecchi consensi da parte del grande pubblico. Taekwondo (Corea): calci, anche volanti, e pugni. Una tecnica spettacolare che dal 2000 è diventata sport olimpico. Sono ammessi tutti i colpi e si vince anche per ko. Escrima o Kali Filippino (Filippine): fin da subito si imparano ad usare armi bianche quali bastoni o coltelli. Successivamente vengono insegnate anche le tecniche a mani nude, nel caso si venisse disarmati o qualora ci si trovasse di fronte a un avversario armato. Savate (Francia): chiamata anche Boxe Francese. È simile alla Kickboxing o alla Muai Thai (ma meno diffusa sebbene di origini più antiche) e mixa la tradizionale boxe con l’uso dei calci. Muai Thai o Thai Boxe o Boxe Tailandese (Tailandia): è uno degli sport più cruenti in quanto, oltre ai consueti calci e pugni, prevede l’utilizzo di gomitate e ginocchiate. Ammesse anche le proiezioni e il proseguimento della lotta a terra. Capoeira (Brasile): è un mix di stili proveniente dall’Africa sviluppatosi successivamente in Brasile, nelle colonie in cui gli schiavi erano stati deportati. Questi, per sfuggire alle persecuzioni dei carcerieri che vietavano loro la pratica delle arti marziali, dissimularono le tecniche di combattimento attraverso una sorta di danza folkloristica. Oggi è con quest’ultima valenza che viene praticata nelle nostre palestre.


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KO! al fuori forma Chi da piccolo, guardando la saga di Rocky, non ha desiderato almeno una volta provare a cimentarsi con la boxe? Per fare pugilato, anche solo a livello amatoriale, occorre però una preparazione atletica eccellente, la cui base è tutta nell’allenamento “a circuito”

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on puoi negare che i campioni del ring hanno sempre esercitato un grande fascino su di te! Sicuramente non sei tra quelli che affronteranno mai un combattimento vero e proprio, ma puoi comunque imparare ad allenarti nella stessa maniera dei grandi professionisti. Per riuscire a mettere a segno i loro “diretti”contro l'avversario, gli atleti del guantone si sottopongono a un durissimo esercizio fisico che coinvolge tutti i muscoli del corpo. Seguendo l'allenamento “a circuito” puoi, se hai voglia di fare tanta fatica, imparare tutte le tecniche della ginnastica pre -pugilistica. Questo metodo, per quanto semplice e tradizionale, è ancora tra i più gettonati dai professionisti della boxe che lo utilizzano prima di iniziare a lavorare con i pesi o sulla tecnica. Il suo approccio è completo e mira a “colpire” a 360° tutti i distretti muscolari (tronco, dorso, arti inferiori) alternando il lavoro aerobico con lo sforzo isometrico.


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Testo : Fabrizio Lauria Foto : Shutterstock


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CORRI in stazione Disegnando uno degli innumerevoli possibili esempi di “circuit training” ti suggeriamo questo semplice circuito con cui incominciare.

IL CIRCUITO

Con il termine allenamento a “circuito” o “circuit training”, s’intende una successione di “stazioni” di esercizi da eseguire a corpo libero (o con carichi leggeri) o con l’opposizione di un compagno d’allenamento. Con questo sistema si ribalta il concetto di lavorare per ripetizioni, in quanto l’obiettivo è quello di eseguire un determinato movimento per un tempo prestabilito anziché per un determinato numero di volte.

IL RECUPERO

Non c’è vero lavoro senza adeguato recupero. La fase di riposo ha la stessa importanza di quella di lavoro attivo. Ogni volta che si termina un giro del circuito la fase di riposo, indispensabile, andrà considerata come un’altra stazione di esercizio. Consigliamo una pausa di 5 minuti tra un giro e l'altro.

02 01

03 flessioni corpo libero skip gamba alta addominali

04 iperestensioni lombari

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brevi scatti

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max 5 metri trazioni alla sbarra


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Fiato, elasticità e coordinazione. Aggiungiamo che, a parità di tempo, risulta più efficace e divertente del tapis roulant. Ti serve altro per invogliarti a fare quattro salti con la corda?!

Ci vuole altro

COMPONENTE IMPRESCINDIBILE: LA CORDA Una componente imprescindibile per la preparazione atletica di un pugile è il lavoro sul “fondo”. Per migliorare la capacità polmonare quale strumento migliore della cara, vecchia, corda da salto? Si tratta di un metodo tanto vecchio quanto efficace, che ha dalla sua alcuni ineguagliabili vantaggi: tanto lavoro in poco tempo (anche solo 20’ di saltelli producono benefici evidenti), grande miglioramento in termini di elasticità e coordinazione (doti fondamentali per tirare pugni in movimento) e un lavoro più divertente del tapis roulant, con il quale condivide la possibilità di fare fiato senza uscire a correre, cosa utile specialmente in inverno. Nel girare la corda tieni i gomiti attaccati al busto e stai attento a ruotare solo i polsi, non le braccia. Saltella con la punta dei piedi e mantieni le gambe leggermente piegate, lo sguardo fisso in avanti (non guardare i piedi), le spalle allineate e l’addome leggermente contratto.

Movimento di base

Con i piedi paralleli, coordinati in modo da saltare a piedi uniti a ogni passaggio. Prova inizialmente a saltare con la corda di lato,

impugnando le due estremità con la stessa mano in modo da non intralciare i passaggi e prendere confidenza con il giro.

Passo alternato

Simula un movimento di corsa blanda, alternando il piede d’appoggio. Una volta appreso il movimento in modo corretto puoi anche indossare una cavigliera pesante, per aumentare il carico di lavoro.

Passo doppio

Prova ad aumentare l’efficacia del lavoro con la corda, esegui due o tre salti sullo stesso piede e poi cambia appoggio.

Skip

A ogni salto porta alternativamente una delle due ginocchia al petto. Una variante è quella di alzare entrambe le gambe al terzo salto.

Tacco-punta

Provalo solo quando avrai acquisito sufficiente confidenza con la corda. A ogni appoggio un piede tocca alternativamente terra prima con la punta e poi con il tacco. È un esercizio che ti permetterà di aumentare sensibilmente la velocità di esecuzione.

A differenza di quanto si possa pensare, se non lo si è mai provato, il pugilato è uno sport fisicamente molto completo, che fa lavorare il corpo in modo complesso e coordinato. Tirare pugni in maniera corretta necessita di un coinvolgimento totale da parte di gambe, tronco, spalle e, solo alla fine, delle braccia. Per questo la ginnastica pre-pugilistica, e il suo allenamento “a circuito”, mira a fare lavorare in rapida successione tutte le componenti coinvolte, sollecitandole tramite un numero di esercizi che può essere variabile. Unito al salto della corda questo approccio ti consentirà di allenarti in maniera davvero completa. Quindi se solitamente in palestra sei abituato a lavorare su un singolo gruppo muscolare per volta, ma senti che non è l’approccio corretto per te, se non vuoi solo far crescere i muscoli ma perdere peso e disegnarti un fisico degno di Rocky, prova con questo metodo e vedrai che i risultati non tarderanno a farsi vedere.

Di stazione in stazione L’allenamento “a circuito” migliora contemporaneamente forza, potenza e resistenza muscolare, ma anche la funzionalità dell’apparato cardio-respiratorio. L’ideale è quindi impostare un lavoro basato su almeno sei differenti “stazioni” di lavoro, esclusa quella dedicata al recupero che viene considerata come settima. Ogni esercizio dovrà avere una durata di almeno un minuto, da calcolare in 50’’ netti di lavoro e altri 10’’ da spendere nel cambio di postazione. Scendendo nello specifico è necessario variare i tipi di lavoro passando alternativamente dall’aerobico all’anaerobico, evitando anche di coinvolgere il medesimo gruppo muscolare in due stazioni consecutive. Nel caso di lavoro con carico (leggero) bisogna assicurarsi di renderlo meno pesante a ogni passaggio, in modo da evitare un affaticamento muscolare che comprometta la possibilità concludere il numero di giri preventivati. Eventualmente si può modificare l’esercizio a ogni passaggio, in modo da lavorare con diverse sfumature: per esempio, parlando di esercizi addominali, si potrebbe alternare il lavoro sul tratto inferiore del primo giro spostandolo sui laterali obliqui nel secondo e sulla parte superiore in quello finale.


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Lifestyle/ Canyoning

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segui la corrente Divertente, stimolante, avventuroso. Permette di esplorare luoghi selvaggi altrimenti non raggiungibili neppure a piedi. Parliamo del canyoning, o torrentismo, uno sport che permette di unire l'attivitĂ fisica al piacere della scoperta. Ecco tutto quel che c'è da sapere‌

Testo : Stefano Rossetti Foto : Shutterstock


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er definizione, il canyoning consiste nella discesa a piedi di corsi d'acqua che scorrono all'interno di strette gole scavate nella roccia e caratterizzati da portata ridotta (in genere inferiore ai 200 litri al secondo) e forte pendenza. Proprio per queste caratteristiche le sponde dei torrenti adatti alla pratica del canyoning risultano inaccessibili: una volta intrapresa la discesa, nella maggior parte dei casi, non potrete ritornare indietro, ma solo proseguire fino all'uscita! Gli esperti chiamano queste gole (o canyon) “forre”: sentirete questa parola molto spesso, durante un'escursione. Gli ostacoli all'interno di una forra sono rappresentati soprattutto dalle cascate, che vengono superate con l'ausilio di corde o, dove possibile, effettuando divertenti tuffi, scivolate o passaggi di arrampicata in discesa. Spesso alla base delle cascate sono presenti profondi laghetti in cui rilassarsi dopo una calata, aspettando il resto del gruppo. Nella maggior parte dei casi i percorsi sono stati già attrezzati dagli esperti che hanno posizionato sul percorso vari sistemi di ancoraggio a cui assicurare le corde di calata. Le corde vengono poi recuperate al termine di una discesa e riutilizzate per le discese successive (ed è anche per questo motivo che è impossibile tornare indietro!). Un percorso può durare da 2 e 8 ore, e si fa sempre in gruppo, con l'aiuto degli istruttori.


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Lifestyle/ Canyoning

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VESTITI PER L'OCCASIONE Una muta in neoprene (spessore 5 mm). Serve per proteggersi dal freddo, permettendo di rimanere anche più ore a contatto con l'acqua. A volte è sostituita da una tuta da speleologia accoppiata con una muta stagna, del tipo utilizzato per la pratica del windsurf.

Cappuccio, calzari e guanti in neoprene. Indispensabile mantenere calde le estremità: il calore corporeo viene disperso soprattutto dalle mani, dai piedi e dalla testa. I guanti servono anche per muoversi agevolmente tra le rocce.

Scarpe. Esistono calzature specifiche per il canyoning, in gomma mista a neoprene. In alternativa si possono utilizzare scarponcini leggeri da trekking (impermeabili, naturalmente!). Imbragatura, moschettone e discensore. Consentono di effettuare le manovre di corda per scendere lungo le cascate. Altri attrezzi che devono essere sempre presenti sull'imbragatura sono moschettoni supplementari, cordini di sicurezza (detti “longes”) autobloccanti per la risalita della corda.

Casco. Ripara dai sassi che possono cadere dai bordi della gola. Al casco si può legare un fischietto, per comunicare a distanza in mezzo al fragore delle cascate.

Corde. Sono quelle statiche da canyoning o speleologia, di diametro fra i 9 ed 10,5 mm.

Contenitori stagni. Servono a contenere le provviste, il materiale fotografico e quello di pronto soccorso ed emergenza. Li si mette sulle spalle in specifiche sacche.


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chiudi gli occhi e buttati Una volta vestiti e abbigliati al punto giusto, siete pronti a partire. Ma come si avanza in una gola, lungo un torrente? Iniziamo dicendo che non serve nessuna abilità specifica o conoscenza di particolari tecniche; bastano una buona preparazione fisica, un'adeguata resistenza e un certo spirito di adattamento. Le tecniche di progressione del canyoning sono derivate dall'alpinismo, dalla speleologia e dagli sport di acqua viva, come il kayak e l'hydrospeed; quindi, se avete dimestichezza con queste discipline, non avrete alcun problema; ma se non le avete neanche mai sentite nominare, niente panico, imparerete al momento! Ecco le principali tecniche di progressione: La discesa su corda con l'ausilio del discensore. Sono i momenti più impegnativi ma forse anche i più entusiasmanti, in cui vi calerete con le corde, imbragati, superando pareti di roccia anche di una certa altezza. Un compagno vi assicurerà dal basso, impedendo la caduta. In questa fase è necessario una certa elasticità, in modo da “camminare” sulla parete puntellando le gambe sulla roccia e facendosi scivolare fino a terra; sarete voi, attraverso lo specifico discensore, che deciderete quando e quanto scorrere lungo la parete. Le discese più belle sono quelle che avvengono parallelamente alle cascate: le potrete osservare come mai le avete viste prima d'ora! Il tuffo o la scivolata. Spesso gli istruttori vi faranno scivolare lungo canali naturali formati dal torrente o addirittura tuffare da speroni di roccia. E' la fase piu' divertente! Attenzione soltanto a non tuffarvi mai in una pozza di cui non conoscete la profondità. L'arrampicata in discesa. A volte si superano tratti di gola attraverso semplici passaggi di arrampicata. Niente di difficile; dovrete solo mettere mani e piedi nei posti giusti. La marcia sul greto del torrente. Qui basta sapere camminare! Il nuoto in acqua bianca (o in corrente). Ecco, diciamo che il canyoning non è consigliato per chi ha poca dimestichezza con l'acqua... capita spesso di procedere a nuoto, per cui bisogna prendere confidenza con la fredda acqua dei torrenti e spesso con la loro corrente.


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ma è uno sport estremo? È la classica domanda che gli esperti si sentono chiedere tutti i giorni e che forse sarà venuta in mente pure a voi. Vi rispondiamo subito: no, il canyoning non ha nulla di estremo, nonostante venga praticato in un contesto poco abituale e spesso inospitale. Gli istruttori lo paragonano spesso a sport come lo sci alpino, in cui esistono piste battute di varia difficoltà, fuori pista e il cosiddetto sci estremo. Allo stesso modo il canyoning prevede percorsi accessibili a neofiti, a praticanti navigati oppure a “superesperti” che hanno alle spalle centinaia di discese di varia difficoltà. Il canyoning può diventare estremo se fatto in condizioni particolari, per esempio in presenza di portate del torrente fuori dalla norma, con temperature particolarmente basse o nel caso di esplorazioni in ambienti sconosciuti... ma non è il caso vostro! Anche i pericoli sono limitati. La principale causa di incidente è rappresentata dalle piene improvvise: le onde di piena all'interno di una piccola gola possono risultare fatali. Spetterà quindi agli istruttori di valutare giorno per giorno le condizioni meteorologiche, proprio come quando si pianifica un'escursione di scialpinismo e si consulta il bollettino valanghe. Un'altra fonte di pericolo è legata al freddo e più specificamente all'ipotermia, che può presentarsi in caso di prolungate soste in forra dovute a ritardi nella progressione o al danneggiamento del materiale. Anche in questo caso, saranno gli istruttori a valutare i tempi e a far procedere il gruppo in una zona soleggiata in modo tale da non fare “raffreddare” nessuno. www.canyoning.it www.cicarudeclan.com


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.i top 10 in Italia Grazie al lavoro di decine di appassionati, negli ultimi anni anche in Italia sono stati esplorati e approntati molti percorsi di canyoning, adatti a tutte le gambe e a tutti i livelli. Le zone dove se ne contano di più sono forse la val d'Ossola, in Piemonte, l'entroterra ligure e le montagne del Friuli, ma in tutta Italia si possono trovare scuole e associazioni che potranno farvi scoprire questo splendido sport. Ecco quali vi consigliamo noi di Fitness Magazine, ricordandovi che nel nostro Paese solo le Guide Alpine con specializzazione canyoning sono autorizzate per legge ad accompagnare professionalmente le persone nei canyon: informatevi bene prima di decidere a chi affidarvi!

1.

La val d'Ossola, all'estremo nord del Piemonte. E' uno dei siti maggiormente conosciuti in Europa per praticare il canyoning: basti pensare che nell'estate del 2007 si sono svolti qui i campionati Europei della disciplina. Sono ben 50 i percorsi attrezzati; tra i più belli, gli orridi di Uriezzo, le marmitte di Croveo in Valle Antigorio o ancora il rio Mondelli e i torrenti della Val Segnara. Info: www.movetorelax.it www.guidealpinepiemonte.it.

2.

La zona tra il lago di Garda e il lago d'Idro, a cavallo tra Lombardia, Veneto e Trentino. Qui, tra maggio e settembre, si possono percorrere belle forre di varia difficoltà, molte adatte anche ai neofiti: per esempio quella del Vione, sulla sponda occidentale del lago di Garda, e quella del 3. Palvico, con acqua limpida e fresca. Info: www.gardacanyon.it.

3. La val Chiavenna, soprattutto la val Bodengo, e altre zone della Valtellina. Molti percorsi di varia difficoltà in un superbo scenario alpino. Solo nei mesi estivi. Info: www.topcanyon.com.

4. L'entroterra ligure, specialmente nella provincia di Imperia (Valle Nervia), sul Rio Santa Lucia o il Rio Barbaria; o nel Genovese, in particolare nel parco

i

regionale del Monte Beigua, Genova, sul Rio Lerca. Info: www.cailiguregenova.it.

5.

Le Alpi friulane, ricche di percorsi ritenuti tra i più selvaggi d’Italia per lunghezza e per l’ambiente che li circonda. Qui la presenza delle forre è dovuta principalmente alle caratteristiche geologiche delle rocce: la maggior parte di esse sono costituite da calcari o dolomie, facilmente erodibili dall'acqua. Moltissimi i fiumi da esplorare; per avere un'idea, www.guidealpinefvg.it.

6.

La Val Trebbia, nel piacentino, per assaporare l'Appennino in uno dei punti più integri. Info: www.sportsinopenspace.com.

7.

L'Appennino umbro, in particolare la valle del fiume Nera (Valnerina) e il parco nazionale dei monti Sibillini. Info: www.umbriaoutdoor.it.

8.

La valle del fiume Lao, in Calabria presso il confine con la Basilicata, selvaggia e adatta al canyoning ma anche ad altri sport come kayak e rafting. Info: www.raftingcalabria.it.

9.

La valle del fiume Alcantara, in provincia di Catania: un percorso adatto a tutti tra suggestive rocce di basalto nero e acqua verde azzurra. Info: www.acquaterra.it.

10. La Sardegna, dove si possono scendere i fiumi anche nella stagione

invernale e non solo in quella estiva. Le gole più percorse e conosciute sono quelle del Rio Flumineddu (Gorropu), della Codula Orbisi, di Badde Pentumas e della facile e breve Codula Fuili e del Riu Coxinas (Sa Spendula). Info: www.barbagianolimits.it.


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Lifestyle/ Paracadutismo

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Testo : Matteo Brambilla Foto : Corbis

s quando le diventano FORTI Hai sempre sognato di veleggiare nell'aria ma non hai mai avuto il coraggio di provare? Adesso è arrivato il tuo momento: le scuole di paracadutismo diffuse in tutta Italia offrono standard di sicurezza verificati e garantiti, per offrirti l’emozione di toccare il cielo con un dito

www.paracadutismoitalia.com www.paracadutismo.it

ono tantissime le community che, dal Piemonte alla Sicilia, ogni weekend, attirano centinaia di appassionati per provare il brivido del volo in caduta libera. Sportivi con anni di esperienza e migliaia di lanci alle spalle sapranno portarvi per mano dal decollo (in aereo) fino all'atterraggio (con i propri piedi!). Tra le migliori scuole, noi di Fitness Magazine ve ne consigliamo cinque (ma l'elenco potrebbe andare avanti per molte righe): Primolancio a Casale Monferrato - Al (www.primolancio.it); CPV Scuola di Paracadutismo a Campo di Pietra di Salgareda – Tv (www.cpvpara.com); Alimarche a Fano – An (www.alimarche.it); Scuola di paracadutismo Salerno a Salerno (www.skydivesalerno. it); SkyBrothers a Palermo (www.extremeplanet.biz).

Il battesimo Primo passo per tastare la vostra voglia di volare: il lancio Tandem, organizzato da tutte le scuole di paracadutismo. Dopo un breve briefing introduttivo, salirete sull'aereo e vi getterete nel vuoto da oltre 4.500 metri! Con voi un istruttore esperto e qualificato che vi porterà a terra senza alcun problema: insieme indosserete una apposita imbracatura che contiene un grande e speciale paracadute in grado di sopportare il peso di due persone. Dopo 50 secondi di caduta libera, a oltre 200 chilometri all'ora, l'istruttore aprirà il paracadute: rimarranno oltre cinque minuti per godersi il panorama e atterrare dolcemente a terra.

Un giorno da brivido Se dopo aver provato un volo in tandem (o magari dopo aver visto Point Break!) vi sentite gasati all'inverosimile, c'è una sola cosa da fare... iscrivervi a un corso di paracadutismo! Il metodo di insegnamento più veloce e sicuro per imparare a volare, applicato da tutte le scuole italiane, si chiama AFF: Accelerated Free Fall (caduta libera accelerata). Si inizia dalla parte teorica dove, in una giornata di lezioni, imparerete tutto ciò che si deve sapere per affrontare un lancio in sicurezza: come e perché il corpo si muove in caduta libera, il volo a paracadute aperto, le procedure di emergenza; in poche parole, il percorso di un lancio dalla A alla Z. Poi si passa ai lanci: nel corso AFF, già dal primo lancio volerete in caduta libera con due istruttori che vi seguiranno nel lancio e vi assisteranno negli esercizi di volo (posizione, lettura dell'altimetro, apertura). Una volta aperto il paracadute, sarete seguiti via radio da un altro istruttore a terra che vi istruirà sull'uso della vela e nell'atterraggio. I lanci (e i livelli corrispondenti) sono sette; i primi tre si fanno con due istruttori, gli altri quattro con un solo istruttore; negli ultimi due l'allievo è in grado di uscire da solo dall'aereo, sempre con l'istruttore vicino. Grazie a un operatore che riprende l'intero lancio, una volta a terra rivedrete il salto commentando con gli istruttori la qualità del lancio e gli eventuali errori. Alla fine del corso viene rilasciato un brevetto di lancio che vi abiliterà a saltare da soli in caduta libera!


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La più grande fiera specializzata con l’assortimento di 500 espositori di 38 paesi!

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Lifestyle/ Miami

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un posto da star

Ăˆ esattamente come ve la immaginate: corpi abbronzati distesi sulle spiagge, vita notturna rumorosa, sensuale, piccante. E ancora, hotel da urlo, ristoranti per tutti i gusti, palme ovunque e clima ideale. Benvenuti a Miami, paradiso tropicale degli Stati Uniti!

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Testo : Federico Riva Illustrazioni : Karin Kellner

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dagiata sull'oceano e baciata dal sole tutto l'anno, Miami è tappa obbligata per quanti si recano negli States dove, oltre a sperimentare club, party e discoteche, ci sono infinite possibilità di praticare sport all’aria aperta. Soprattutto sulle varie isole, da Miami Beach a Key Biscayne, che corrono parallele lungo la costa e sono collegate alla terraferma da strade e ponti. Ecco i consigli di Fitness Magazine.

In rollerblade su Ocean Drive Non c'è nulla di meglio, per apprezzare l'atmosfera di Miami, che un giro in pattini o in bicicletta lungo Ocean Drive 1 , a South Beach. L'avete vista in tantissimi film e telefilm, immortalata da CSI e Miami Vice: Ocean Drive è la strada che affianca la costa atlantica, dove si susseguono spiagge tra le più belle degli Stati Uniti. Ma più che fare il bagno, nelle stupefacenti acque verdi-azzurre (il mare non teme confronti con quello dei Caraibi!), qui si passeggia, si fa sport, ci si guarda attorno. A South Beach, spesso abbreviata in SoBe, la spiaggia più famosa, vi troverete tra splendide pinup intente a giocare a beach volley e jogger che sembrano appena usciti da una serie televisiva. Per immedesimarvi anche voi in questo scenario surreale, vi consigliamo di mettervi in tenuta da jogging e percorrere tutta Ocean Drive, arrivando fino al South Point Park; oppure di saltare in sella e pedalare verso nord e le spiagge di Central Miami; o ancora di infilare ai piedi dei rollerblade e pattinare finché sarete abbastanza stanchi da non notare l'ennesima bellezza che prende il sole sulla sabbia. Tra i tanti negozi che noleggiano bici e pattini, segnaliamo Fritz's Skate Shop (730 Lincoln Road; tel. 305.532.1954) e Miami Beach Bike Center (601 5th Street, tel. 305.535.8177).

Volare sui Waverunners Preferite il mare alla terra? Nessun problema, Miami è attrezzata per farvi provare qualsiasi tipo di sport acquatico. Il kayak, per esempio: a South Beach si possono noleggiare canoe mono o biposto, con cui esplorare le varie isole poco lontano (e magari incontrare da vicino una famiglia di delfini). Se siete appassionati velisti, c'è solo l'imbarazzo della scelta per noleggiare derive e catamarani. Ma la vera peculiarità di Miami, assolutamente da sperimentare, sono i Waverunner, ovvero le moto d'acqua: facili da guidare, perfetti per muoversi tra le baie, ideali per divertirsi, sia che si voglia ammirare con calma gli edifici Art Deco lungo la costa sia che si preferisca volare sulle onde a tutta velocità. Esistono anche i waverunner tours, ovvero tour guidati a bordo delle moto d'acqua per vedere, ad esempio, Fisher Island, il porto, il Miami Seaquarium 2 , Venetian Isle and Sunset,e le varie isole Star 3 , Palm 4 , Hibiscus 5 e Monument. Alcuni giri includono perfino snorkeling in baie coralline e picnic su isolette lontane dal mondo! Tra le varie compagnie che possono aiutarvi nell'organizzazione di attività acquatiche, consigliamo Boucher Brothers Watersports (varie sedi; tel. 305.535.8177; www.boucherbrothers.com).

Paradiso a fior d’acqua Poco a sud di Miami Beach, le acque di Key Biscayne 6 sono la location perfetta per altri sport d'acqua. Per esempio, se volete imparare a cavalcare le onde con un windsurf, Windsurfer Beach è universalmente riconosciuta come uno dei posti migliori per salire sulla tavola per la prima volta. Le compagnie locali promettono addirittura che imparerete a manovrare il windsurf in sole due ore: provare per credere! Per chi invece ha più esperienza alle spalle, ecco il kiteboarding (sinonimo di kitesurf), che si può praticare - a differenza del windsurf - anche con venti deboli. Una tavola, un aquilone (kite o ala) monovrato da una barra di controllo e via, nel fantastico scenario della baia. Per informazioni: Sailboards Miami, tel. 305.361.7245; www.sailboardsmiami.com.

ROLLERBLADE Il rollerblade all’ennesima potenza si chiama Racemachine, le sue qualità si riassumono in design accattivante e ultraleggerezza. Per garantire la massima scorrevolezza le ruote presentano mozzi in magnesio, mentre la chiusura asimmetrica provvede ad avvolgere il piede in maniera sicura e confortevole.

.come arrivare Arrivano a Miami le maggiori compagnie aeree; per esempio Iberia via Madrid, British via Londra, Lufhtansa via Francoforte, Swiss via Zurigo, American Airlines via New York. Delta, Continental e Alitalia offrono voli diretti senza scalo da Roma o Milano. Per informazioni sui passaporti validi per entrare negli Usa rimandiamo al sito www.poliziadistato.it. Ricordiamo che dal 12 gennaio è in vigore la procedura elettronica per l'autorizzazione ai viaggi: bisogna registrarsi obbligatoriamente on line sul sito www.cbp.gov/esta.

.qualche indirizzo Ecco i locali più trendy del momento, serata per serata 7 . Lunedì: Tantra e Bed; martedì: Delano; mercoledì: Forge; giovedì: party all‘Hotel Victor; venerdì: Mansion; sabato: Karu, Prive; domenica: Nikki Beach, Shore Club, Set. Per dormire: se preferite una sistemazione di superlusso, e volete incontrare diverse celebrità, optate per il Four Seasons (1435 Brickell Av, tel. 305-3583535, www.fourseasons. com), che ha una stupenda piscina e un fitness club esclusivo. L‘Hotel Victor (1144 Ocean Drive, tel. 3054281234, www.hotelvictorsouthbeach. com) è il più trendy e glamour di Ocean Drive, prediletto da star della musica. Per lo shopping, Aventura Mall (19501 Biscayne Blvd, Aventura) è un gigantesco grande magazzino con tutte le marche a prezzi scontati; Village of Merrick a Coral Cables è un centro commerciale esclusivo ed elegante, dove scoprire designer dall' America Latina.

www.miamiandbeaches.com www.miami-florida.com www.visitflorida.com




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Relax/ Hammam

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benessere viaggio al centro del Non è soltanto un trattamento di bellezza: l’Hammam è un viaggio alla ricerca dell’armonia psico-fisica, un antidoto ereditato da costumi antichi contro lo stress urbano. Ma non servono luoghi esotici per seguire la tradizione orientale. Bastano qualche ora libera e la capacità di lasciarsi andare.

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e abluzioni, il vapore avvolgente, le essenze e i massaggi purificanti, gli infusi intensi. Con l'Hammam la pelle diviene lucente e il corpo reattivo. La mente impara di nuovo a godere del tempo: si può recuperare energia dopo una giornata faticosa o distendersi e caricarsi in vista di una serata impegnativa. Secondo questo rito, che affonda le sue radici nella cultura degli antichi egizi e ha i suoi illustri antenati nelle terme greche e romane, la bellezza del corpo coincide col prendersi cura di sé. Furono gli ottomani a recuperare la tradizione dei bagni di vapore e così l’Hammam, che letteralmente significa “riscaldare”, divenne una pratica diffusa in tutto il Mediterraneo, capace di rigenerare il corpo, (ri)equilibrare la mente e sospendere gli affari quotidiani, creando un modo di stare insieme diverso dal solito. “La tua città sarà perfetta solo quando avrà un Hammam”, dice Abu Sir al re in una delle più belle fiabe de “Le mille e una notte”. E, avendo provato almeno una volta questa esperienza, non è difficile capire perché.

Il cammino della salute Se la saggezza orientale ha fatto leva sulla tua curiosità e anche tu intendi concederti una pausa di salutare relax, sperimentando questo antico rituale, sappi che esso è incentrato su un semplice principio: l’alternanza di “ipertermia” (aumento della temperatura corporea) e “ipotermia” (abbassamento della temperatura) in ambienti ad alta concentrazione di umidità. L’ipertermia, favorendo lo smaltimento dei liquidi in eccesso, è in grado di contrastare cellulite e obesità, oltre a rivelarsi indicata per curare disturbi di tipo artrosico, reumatico, muscolari e muscolo-tensivi. Mentre l’ipotermia, uno degli ultimi step di questo “percorso del benessere”, migliora la circolazione sanguigna e tonifica i tessuti. Con conseguente riduzione di stress, stanchezza e un maggiore apporto nutritivo alla pelle che ritroverà un aspetto più sano e luminoso.


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Testo : Lucilla Guidi Foto : Corbis

IL SESSO DELL’HAMMAM Sebbene venga frequentato da ambo i sessi, l’hammam ha una particolare connotazione femminile. Nei paesi mediorientali, dove era più forte il controllo sociale sulla donna, l’hammam rappresentava infatti l’unica occasione per le donne di incontrarsi fuori dal controllo maschile. Per le donne arabe, l'hammam è ancora oggi il luogo privilegiato della socialità, dove trascorrere intere giornate a festeggiare, chiacchierare, mangiare e prendersi cura del proprio corpo a vicenda. Con danze e cibi particolari, vengono celebrati i riti di passaggio della vita: il primo flusso mestruale, il matrimonio, la gravidanza, il puerperio, i lutti.


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Relax/ Hammam

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IL PREZIOSO ALLEATO

ATTENTO A... Consultare un medico che ti dirà se puoi o meno sottoporti a questo tipo di pratica. Non mangiare prima di affrontare il percorso, ma consumare un pasto leggero almeno due ore prima. Scegli sempre una posizione comoda e rilassata. La permanenza nel calidarium non deve superare mai i 20'. All’insorgere del minimo disturbo interrompi la seduta.

...A COSA TI SERVE Migliora l'umore e in molti casi la qualità del sonno. Il naturale aereosol del caldo umido ha effetti positivi su naso, bronchi e gola. Con l'aumento di sudorazione si eliminano tossine, depurando così l'organismo. Il passaggio caldofreddo tonifica la muscolatura e aiuta la circolazione sanguigna. Purifica a fondo la pelle.

Nei tradizionali hammam marocchini vengono utilizzati cosmetici naturali a base di olio d’Argan, derivato da un albero che cresce unicamente nella zona di Essaouira, una ventosa città di pescatori nel sud ovest del Marocco. Le sue proprietà rigeneranti e anti-ossidanti sono molto efficaci nel proteggere la pelle dalle aggressioni esterne: il sole, lo smog, il vento, ma anche i metalli pesanti e le sostanze inquinanti. Inoltre, migliorando l'idratazione, quest’olio è in grado di aumentare l’elasticità della pelle, prevenendo così l’invecchiamento. Bastano poche gocce applicate sulla cute o diluite nell’acqua. Non unge, è di rapido assorbimento e viene proposto da Argania.

Spegni il cellulare e seguici Dopo esserti spogliato, aver fatto la doccia, e indossato le ciabatte, avvolto nel tradizionale indumento di tela sottile, dai il via al tuo percorso di benessere: Tepidarium (wetsya) Si entra in una sala calda(35/40°) leggermente umida che permette al corpo di acclimatarsi in modo naturale. In un'atmosfera quasi surreale ci si sdraia su panche di marmo riscaldate mentre l'acqua che scorre in fontane che zampillano consente alla mente di allontanare stress e preoccupazioni. Solitamente tè alla menta e musica sono il giusto complemento in un luogo dove il relax diventa imperativo categorico. Gli estratti di olii essenziali vegetali che vengono diffusi nel locale hanno proprietà rigeneranti, equilibranti e antisettiche. Generalmente al centro è situata una vasca che contiene acqua calda e fredda:con una ciotola in pietra si compiono abluzioni e si beve per favorire l’eliminazione delle tossine. Nel tepidarium la pelle viene cosparsa di sapone nero, un fluido a base di noccioli d’oliva che ha la funzione di ammorbidirla e prepararla al peeling. Potremo compiere questa pratica da soli o affidandoci alle coccole di mani esperte. Calidarium (beit el sakhin) Nella seconda stanza la temperatura è mediamente di 45° ma può variare dai 30 ai 60% e l'umidità raggiunge il 100%: è qui che avviene il vero e proprio bagno di vapore. Aumenta la sudorazione con la conseguente eliminazione di tossine da parte dell'organismo e l'eliminazione dei liquidi in eccesso. La mente si rilassa, le tensioni si allentano e si avverte una piacevole sensazione di benessere. Nel calidarium è la volta del massaggio energico (peeling) compiuto con il tradizionale guanto ruvido setificato (kassa), che elimina le cellule morte, rigenera gli strati superficiali della pelle e tonifica i tessuti riattivando la cir-


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colazione del sangue. Inoltre, è possibile effettuare numerosi trattamenti: dai ghasoula all’henna per la bellezza di capelli, viso e corpo al massaggio con "sapone di Aleppo"; oppure ci si può rilassare con le lunghe carezze effettuate con gli oli essenziali, in particolare quello a base di Argan. Frigidarium (beit el barid) Il percorso termina nella terza stanza, la più “fredda”, che prevede l'immersione in una vasca di acqua fresca (28°) per restringere i pori della pelle, tonificare la muscolatura e dare una sferzata alla circolazione del sangue. Al termine è d’obbligo una pausa nella stanza relax, per farsi fare un massaggio o, più semplicemente, per sorseggiare del tè, bollente come vuole la tradizione.

.quando l’hammam parla italiano Alcuni indirizzi utili per immergersi nel relax:

Hammam Bleu Vicolo Barbazzi, 4 - Bologna Tel. 051.580162 www.hammambleu.it Hammam – La culla del benessere Via Della Maratona, 87 - Roma Tel. e/o Fax 06.36298573 www.hammamroma.it Hammam della Rosa Viale Abruzzi, 15 - Milano Tel. 02.29411653 www.hammamdellarosa.com Hammam Sahara Via Benaco, 1 - Milano Tel. 02.87393369 www.hammamsahara.it

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Hammam Palermo Via Torrearsa 17/D 90139 Palermo Tel. e/o Fax 091.320783 www.hammampa.it Antico Casale di Scansano 58054 Scansano - Grosseto Loc. Castagneta Tel. 0564.507219-507278 www.anticocasalediscansano.it Hammam Al Bab Via Fiocchetto, 15 - Torino Tel. 011.5216496 www.hammam-torino.it Hammam di Kouka Via Pedagni, 8 35030 Veggiano - Padova Tel. 049.9001441 – 3332018243 www.hammadikouka.com


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Testo : Filippo Bocca Foto : Corbis


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uno sguardo alla bellezza Si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima, capaci di esternare le emozioni di un individuo più di qualunque altro organo. Ma se il passare del tempo o le cattive abitudini hanno “segnato” la tua espressività, non ti preoccupare: oggi la scienza è in grado di restituirti uno sguardo intenso e profondo con… licenza di ammaliare!

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urante la giornata capita spesso di avvertire segni di affaticamento visivo e di ritrovarsi con gli occhi arrossati. Il più delle volte si tratta di effetti transitori dovuti a stanchezza, mancanza di sonno, abuso di alcol e fumo. Ma se i problemi persistono, sarebbe meglio consultare un medico. Troppe volte, infatti, si ricorre a un uso improprio di colliri per curare disturbi che nascondono patologie ben più gravi. Senza contare che le “cattive abitudini”, oltre a danneggiare la funzionalità oculare, concorrono alla formazione di inestetismi quali zampe di gallina e occhiaie.

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Beauty/ Occhi

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Occhio alla salute! Prova a pensare a una giornata soleggiata, magari in alta montagna, sulla neve. Il non indossare un paio di occhiali da sole protettivi (è molto importante che siano approvati CE) ti porta a “strizzare”le palpebre per impedire l’eccessivo passaggio di luce, con conseguente formazione di rughe attorno agli occhi. Nulla, in confronto ai danni più seri a cui si va incontro a causa dei raggi UVA riflessi: congiuntivite, cheratite, cataratta… Pensa che quest’ultimo disturbo, che solitamente si manifesta dopo gli “anta”, spesso è il risultato di danni subiti prima dei 30 anni!

Sport e prevenzione Ma non sono solo i raggi del sole a essere dannosi. Anche se potrà sembrare banale, le patologie legate allo sport, quali abrasioni della cornea e ferite perforanti del bulbo, sono tutt’altro che marginali. Le conseguenze più gravi possono condurre persino al distacco della retina e l’emovitreo. E allora, se sei uno che pratica sport a rischio quali rugby, squash, basket… “apri gli occhi” e rivolgiti a uno specialista serio per farti consigliare l’occhiale giusto. Non ci guadagnerai solamente in prevenzione ma anche… in look!

Il binomio vincente Come abbiamo visto, la bellezza dei nostri occhi passa attraverso la corretta prevenzione e viceversa. Qualunque sia il problema che ti affligge, (occhiaie, borse, miopia, rughe di espressione) grazie alla chirurgia, nella maggior parte dei casi, è possibile porvi rimedio. Attenzione però a non ricorrervi con troppa disinvoltura: sempre di interventi si tratta, con tutte le complicanze che ne possono derivare. Affidarsi a uno specialista serio e lasciarsi consigliare sull’effettiva necessità di sottoporsi a intervento rimane la scelta più saggia.

“VIA” LE ZAMPE DI GALLINA L'acido ialuronico è oggi la sostanza più diffusa tra i cosiddetti "dermal fillers", gli impianti iniettabili che si usano per il trattamento di rughe e solchi. L'iniezione viene effettuata con un ago molto sottile nello spessore della cute. L’acido ialuronico è soggetto a un processo di riassorbimento spontaneo e la durata di questo processo varia da individuo a individuo: in alcuni casi l'impianto è ancora valido dopo otto mesi mentre in altri, dopo solo tre mesi, è necessario effettuare dei ritocchi.

.guerra agli inestetismi con la blefaroplastica La cute delle palpebre è molto delicata e più sottile rispetto alla cute di altre parti del viso. È opportuno quindi, anche in gioventù, proteggerla con creme e non esporla troppo al sole per evitare che si formino macchie o brutte pigmentazioni. Occhiaie: la cute è più scura sotto al palpebra e si formano quando uno è stanco; ci sono anche quelle costituzionali e non esistono cure se non il riposo o correttori estetici Borse: sono presenti nella palpebra inferiore e sono dovute ad ernie di grasso che, normalmente, è contenuto nell’orbita e separato da un tessuto chiamato septum orbitae. Spesso sono costituzionali e tendono ad accentuarsi con l’età Blefarocalasi: interessa la palpebra superiore ed è dovuto ad un rilasciamento della cute che non si presenta più tesa e crea

degli inestetismi che possono essere rimossi chirurgicamente. L’intervento di blefaroplastica: corregge l’inestetismo delle palpebre (inferiori e superiori) e delle borse mediante asportazione del tessuto adiposo erniato ed anche eventuale cute in eccesso. Complicanze: normalmente non ce ne sono ma bisogna considerare che è comunque un intervento delicato e che va eseguito da persone competenti (non bisogna mai asportare cute o grasso in eccesso per evitare complicanze oculari). Bisogna tenere in considerazione il fatto che la cute continua il suo processo di invecchiamento e quindi il problema si può ripresentare dopo qualche anno. È sconsigliato questo tipo di intervento prima dei 45 anni.


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chirurgia.refrattiva I difetti di vista sono generalmente classificabili come segue: miopia (occhio troppo lungo, i raggi luminosi convergono davanti alla retina) ipermetropia (occhio troppo corto, i raggi luminosi convergono dietro alla retina) astigmatismo (occhio con anomalie della curvatura corneale) Normalmente questi difetti si correggono con gli occhiali o con lenti a contatto; esiste anche un’alternativa terapeutica che consiste nella correzione con un intervento chirurgico che viene effettuato con il “laser ad eccimeri”. Con questa tecnica sono possibili 2 tipi di intervento: 1. PRK: consiste nell’asportazione di microscopiche frazioni di tessuto corneale in superficie mediante uno laser facente parte della gamma dei raggi ultravioletti 2. LASIK: con questa tecnica, variante della precedente, il trattamento laser non avviene sulla superficie corneale ma all’interno della stessa: per far questo, prima del trattamento laser è necessario praticare una sottile incisione a lamella. L’intervento può essere paragonato all’apertura di un libro (creazione della lamella), all’estrazione di alcuni fogli (azione del laser), e alla chiusura del libro (riposizionamento della lamella).

PER LEI, un rimedio lampo per nascondere borse e occhiaie in maniera naturale, idratando, ecco un prodotto nuovo e anallergico: si chiama All About Eyes Concealer, da Clinique, 23,00 euro. Per un trattamento a lungo termine ed efficace, la risposta è All About Eyer Rich: Idratante, protettivo, antiossidante, 40,00 euro.

PER LUI, un Trattamento Energizzante Contorno Occhi, fresco, con formulazione in gel, ricco di principi attivi. Decongestiona borse e occhiaie illuminando lo sguardo. Di Jean Paul Gaultier, costa 37,50 euro. Per i casi difficili l'azienda propone un correttore in grado di nascondere occhiaie e imperfezioni. Prezzo 26,00 euro.

Il tessuto viene asportato con grandissima precisione (millesimi di millimetro) ad ogni azione del laser e con una riproducibilità non raggiungibile con altri mezzi. In questo modo si riesce a “ rimodellare” la curvatura centrale della cornea eliminando o riducendo i difetti di rifrazione. Il difetto che viene meglio corretto è la miopia dove, statisticamente, si ottiene una correzione precisa nel 90% dei casi; nel trattamento degli altri difetti visivi i risultati sono meno precisi.

Ringraziamo per la gentile collaborazione la dottoressa Carla Carlevaro, Dirigente di Primo Livello presso la Divisione di Oculistica dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Per informazioni scrivere a : carla_carlevaro@hotmail.com


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un disco per ..

POTENZIAMENTO

STRETCHING

RUNNING

Dropkick Murphys

Beth Orton

Dimitri from Paris

The meanest of times (BORN BREAD) 16.00 euro

Comfort of strangers (EMI) 20.50 euro

Return to the Playboy Mansion (DEFECTED) Doppio CD - 30.90 euro

Non appena inizierete ad ascoltare questo The Meanest of Times, il “beat” dei Dropkick Murphys vi scuoterà per bene. I ragazzacci di cui stiamo parlando sono infatti un gruppo punk originario di Boston. Educati con una rigida morale cattolica da genitori irlandesi, i Dropkick hanno in seguito scelto una strada alternativa a quella spirituale. Imbracciate le chitarre elettriche e sedutisi dietro ai piatti della batteria, hanno lasciato esplodere la rabbia che negli anni hanno accumulato, condendo il tutto con le melodie e i violini tipici della musica irlandese. Sono famosi, tra l’altro, per aver firmato la splendida colonna sonora del film The Departed di Martin Scorsese.

Beth Orton è una cantautrice inglese dotata di grande talento e sensibilità. La sua musica dolce ed evocativa è stata spesso utilizzata come colonna sonora per svariate produzioni cinematografiche. Il disco che vi consigliamo è la sua ultima fatica e sancisce il ritorno della musica di Beth a una dimensione più acustica. Dei 14 brani, tutti composti dalla Orton stessa, non si può proprio perdere la title track, Comfort of a Strangers, così come l’onirica Countenance e Shadow of a Doubt. Se si presta attenzione alla liriche, poi, non ci si può non innamorare di Beth. Insomma, qualità ed easy listening possono felicemente convivere e questo album ne è la prova!

Questo disco accompagnerà le vostre fatiche, coprirà il vostro fiatone. Sulle onde dell’elettronica di Dimitri, infatti, si può correre in città, nelle vie soffocate dal traffico, o accarezzati dal vento in uno scenario naturale più entusiasmante e rilassante. Il celebre deejay francese ha infatti scelto e remixato per voi più di due ore di musica tosta e qualitativamente sopraffina, capace di farvi venire voglia di muovere i piedi e, insieme, di riempirvi i polmoni di aria fresca e pulita. Qualche esempio? Let’s Love Dance Tonight dei mitici Gary’s Gang, o ancora I Want You, remix gustosissimo di un brano dell’indimenticato Marvin Gaye.

RILASSARSI

CAPIRE LO SPORT

CONOSCERE UNO SPORTIVO

Uccidere per sport

Rugby – Regole, storie e segreti del gioco più bello del mondo

un libro per ..

ed. Todaro - 12.00 euro

Tribute to Eddie Guerrero di Tom Rowland, ed. Lo Vecchio - 9.00 euro

di Luca Masotto, ed. Polo Books - 12.00 euro Consigliato a tutti gli amanti del giallo di qualità, questo libro offre uno squarcio molto particolare e sinistro del mondo dello sport. Dodici racconti ambientati alle recenti Olimpiadi di Pechino 2008, scritti da altrettanti giallisti, vi immergeranno in un ambiente sportivo in cui a farla da padrone sono disvalori come invidia ed eccessiva competizione. I protagonisti del libro gareggiano, certo, ma in perfidia e anti-sportività. Tenendo sempre bene a mente che si tratta di finzione narrativa, questo libro si rivelerà fascinoso e avvincente.

Violento, eticamente corretto, moderno, tradizionale, vero. Niente di paradossale, è solo il rugby, sembra dirci Luca Masotto, l’autore di questo libro. Scoprirete così che il rugby è uno (dei pochi) sport in cui valori come rispetto, serietà e correttezza sono ancora saldamente legati alla competizione. Alla luce di quanto detto si capisce così che le regole di questo sport possono essere considerate delle vere e proprie leggi. Immutabili, da accettare e rispettare così come le si riceve. Più che un zzzzanonimo catalogo di regole, questo manualetto diventerà un riferimento per chi già pratica e per i semplici appassionati, o aspiranti tali.

Il gran carrozzone del wrestling è già passato di moda, almeno qui in Italia. Eppure, più di tre anni fa, fece grande scalpore la scomparsa di Eddie Guerrero, uno dei più grandi wrestler legati al circuito americano. Il libro di cui leggete è un commosso tributo al Guerrero uomo e atleta, e ha il pregio di non tacere pregi e difetti di un campione contrastato. Lottatore imbattibile, Eddie era però anche uomo fragile e facile agli eccessi. La sua è una storia semplice, in cui, senza retorica, vince la redenzione e la voglia di vivere.




Tecknicolor Dance Foto_Matteo Cherubino Servizio_Elisa Anastasino Grooming_Alemka Krupic@Face to Face Ha collaborato_Stefano Spinetta Matthew Krause@Joy Barbora Mudrochova@Why Not


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Giacca Diesel Black Gold, camicia da smoking Guru, pantaloni Y-3, sneakers Dolce&Gabbana e bandana M端hlbauer.


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1. Cloche in tela. Borsalino, 125 euro c.a. 2. Camicia da smoking in cotone. Del Siena, 120 euro. 3. Giubbino in juta con cappuccio. Firetrap, 140 euro. 4. Gilet gessato con tasche frontali e bottoni-gioiello. Replay, 89 euro. 5. Bermuda cargo con tasca zippata laterale e bottone metallico. Oakley, 65 euro. 6. In pelle, modello One star pro low. Converse All Star, 85 euro.


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1. Canotta in cotone con profili in raso. Zu Elements, 69 euro. 2. Miniabito mĂŠlange con maniche risvoltate, cintura e stampa. Maggie, 89 euro. 3. Orecchini in ottone dal design anni '50. Replay Jewel, 75 euro. 4. Field jacket in canvas con zip e cintura in vita. Esprit, 90 euro. 5. Shorts in denim con tasche frontali. Rifle, 46 euro c.a. 6. Sneakers in tela monocolore con punta e suola in gomma. Lacoste, prezzo su richiesta.


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Felpa Firetrap, top Nike, jeans Zu Elements, anfibi Dr. Martens, bretelle David Mayer Naman, bracciali Ck, orecchini e bracciale con charms Two Kids.


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Bomber North Sails, impermeabile con cappuccio Rifle, felpa Nike, pantaloni Franklin&Marshall, sneakers Reebok e cappellino con visiera Levi’s.


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1. Camicia in popeline con manica corta e tasche applicate frontali. Jeep, 65 euro. 2. Sneakers in tela con inserti in pelle scamosciata. Fila, 49 euro. 3. Polo in piquet di cotone con logo frontale. Quiksilver, 42 euro. 4. Bermuda in jersey con profili a contrasto. Virtus, 69 euro. 5. Jeans cinque tasche turchese. Lee, 110 euro. 6. Giubbino in denim con tasche frontali. Guess Jeans, 120 euro.


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1. Pantalone in tessuto jersey con profili elasticizzati. Adidas Originals, 65 euro. 2. Occhiali da sole in acetato. Spy Optic, 140 euro. 3. Bomber in raso con profili in maglia e ricami sul petto. Odd Molly, 150 euro 4. Sneaker con tacco largo stile anni '80 con tomaia in drill di cotone. Ash, 95 euro. 5. Borsa a secchiello in vernice con tracolla in tela. United Colors of Benetton, 40 euro c.a. 6. Miniabito a canotta in cotone. Quiksilver, 75 euro.


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Impermeabile in plastica February, costume Liberti, shorts Reebok e fuseaux Y-3.


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Tuta intera Adidas Originals, polo Bikkembergs, papillon Altea e bracciale in pelle Maison Martin Margiela.


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1. T-shirt in cotone con grafiche a contrasto. Eastpak, 35 euro. 2. Borsone in pelle con inserto traforato e tracolla regolabile. Energie, 279 euro. 3. Occhiale da sole in acetato. Spy Optic, 110 euro. 4. Pantalone da running. Reebok, 35 euro 5. Giubbino in pelle lucida multi-tasche con zip. Zu Elements, 449 euro. 6. Sneaker in pelle con bande laterali ton sur ton. Onituska Tiger, 120 euro. 7. Cintura in tela bi-color con fibbia metallica. Guru, 29 euro.


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1. Bomber in raso lucido con profili in maglia. 55DSL, 140 euro. 2. Cinque tasche in denim con gamba a sigaretta. Guru, 109 euro. 3. Zaino zippato realizzato in cordura, con grande tasca frontale e spallacci imbottiti. Eastpak, 48 euro. 4. Cintura in canvas rigata con inserti in pelle. Franklin&Marshall, 51 euro. 5. T-shirt con scollo a V e stampa a contrasto. G-Star, 35 euro. 6. Felpa con zip in cotone. Levi's Red Tab Girls, 77 euro. 7. Asyimmetrical in canvas viola. Chuck Taylor All Star, 65 euro.


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Bomber Lee, impermeabile con cappuccio Nike, T-shirt Eastpak, shorts Franklin&Marshall, pantaloni in lino Rifle, sneakers Nike e occhiali Super.


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Styling : Murielle Bortolotto Foto : Matteo Cherubino

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Per lui 1.Comfort zone man space - “Shape performer”, crema addome tonificante, 46 euro - 2.J&E Atkinsons - I Coloniali, Bagno termale rigenerante al Ginkgo Biloba, 18,50 euro. 3.Issey Miyake - “L’eau d’Issey pour homme”, trattamento viso anti-età, 44,40 euro - 4.Clinique - “Face scrub exfoliant visage”, scrub viso, 25 euro - 5.Jean Paul Gaultier - “Monsieur”, esfoliante viso, 26 euro - 6.Comodyne - “Easy Peeling”, salviettine esfolianti viso, 9,90 euro (confezione da 8 monodose).


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Per lei 1.Helena Rubinstein - “Prodigy Estreme”, crema anti-età per occhi e labbra, 98 euro - 2. Biotherm - “Body Resculpt Svelt”, trattamento rassodante corpo, 46,20 euro - 3.Précision Chanel - “Body Excellence”, trattamento anti-età per il corpo, 68 euro - 4.Elizabeth Arden - “Intervene”, siero illuminante anti-età, 65 euro - 5.Jeanne Piaubert - “Certitude Absolute”, maschera “dual-peeling”, 72 euro.


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ti sei iscritto in palestra?

ADESSO PEDALA! Hai scelto la palestra più trendy della tua città, ma trovare parcheggio è diventato un incubo. Dopo una giornata di lavoro l’idea di “mollare” l’auto, con la prospettiva di trovare una multa sul parabrezza, è un’angoscia. Finisce che, all’allenamento, preferisci noleggiare un dvd con pop-corn in allegato. E così, addio ai buoni propositi per rimettersi in forma. Che fare?

Allarga i tuoi orizzonti e incomincia a pedalare! Con la borsa a tracolla, in bicicletta, ti dimentichi delle code ai semafori. Il problema del parcheggio, da incubo, diventa motivo di orgoglio: ammirare la fida due ruote legata davanti all’ingresso della palestra non ha prezzo. Senza tralasciare un aspetto importante, che l’allenamento incomincia nel momento stesso in cui sali in sella. E comunque, nella peggiore delle ipotesi, qualora il tragitto fosse particolarmente breve, arrivi nello spogliatoio con i quadricipiti ben riscaldati. Ti serve altro per convincerti a usare il mezzo urbano ecologico per eccellenza? Forse si: una buona borsa in cui stivare il necessario per il dopo allenamento, facendo attenzione che sia comoda e non interferisca con i movimenti. Va da sé l’abbigliamento comodo e magari della buona musica per dare il giusto ritmo alla pedalata. Sempre con un occhio attento allo stile, sia per quanto riguarda l’estetica sia per la scelta dei prodotti che vai a mettere nella borsa. Noi abbiamo fatto una selezione di articoli, scelti ad hoc, tenendo conto delle differenze tra lui e lei, alias sobrietà e ricercatezza. Cosa aspetti ancora, salta in sella!


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Per lei 1. Dimensione Danza, felpa in jersey lilla con cappuccio e paillettes applicate. Prezzo 110 euro. 2. Sony Ericsson presenta il cellulare dedicato alle appassionate della serie televisiva “Sex and the City”, dotato di una Memory Stick con tutti i contenuti del film, tra cui la colonna sonora originale. 3. Cuffia bianca Wesc, leggera e potente: 120 db di sound al prezzo di 80 euro. 4. La TX 800 Tourister di Carnielli, in alluminio hydroformed con forcella ammortizzata, grazie al cambio Shimano Deore e ai cerchi in alluminio, assicura alte performance. L’attacco regolabile in altezza, per sella e manubrio, unitamente all’impianto luce alogeno, la rendono perfetta per qualsiasi esigenza. Prezzo al pubblico 399 euro. 5. Il best-seller “Glam Box” in jersey fucsia con bande laterali è proposto da Deha, prezzo al pubblico 80 euro. 6. Arriva da Etnies questa bella scarpa alta con suola a cassetta, realizzata in pelle e suede. 7. Per le donne che non rinunciano ai dettagli, e non vogliono una semplice borsa per la palestra, Deha offre una variante argentata che non mancherà di farsi notare. Prezzo al pubblico 39 euro. 8. Too late, per la donna sportiva che non disdegna un pizzico d'ironia. Per lei la versione in gomma rosa. 9. Riedizione degli storici Ray-Ban "Cats", caratterizzati dalla forma "a goccia", sono realizzati in acetato iniettato con doppio ponte. La cura nei dettagli è confermata dalle cerniere vintage nell'interno dell'asta.


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1. Da Caudalie, Gommage Crushed Cabernet (20,30 euro) e Vinexpert Fluide Bonne Mine (34,30 euro): rispettivamente, per eliminare le cellule morte della pelle e per un'azione antirughe. Entrambi formulati a base di vinaccioli d'uva, per una forte azione antiossidante. 2. Dalla collezione limited edition Koralie, l'infradito in gomma di Etnies. 3. Coca-Cola presenta Jianchi, bevanda naturale a base di tè, succo di frutta ed estratti naturali, che si rifà all'antica saggezza cinese (4,00 euro). 4. Da Obey, una fantasiosa t-shirt in jersey dal gusto psichedelico. 5. Spaziale Splendy, l'accappatoio leggero, compatto, rapidissimo ad asciugarsi. 6. L’energia di 27 vitamine e minerali per il benessere psicofisico quotidiano. In pastiglie o compresse effervescenti, da Multicentrum. 7. I pantaloncini in felpa, con inserti in cotone colorati, sono un prodotto Wesc. 8. Le Nike Air Zenyth sono realizzate in camoscio, pelle e nylon. I cuscinetti d'aria sotto la suola, eredità dell'Air Max One dell'87, sfruttano oggi nuove tecnolgie. Costano 120 euro. 9. i-Pod shuffle, per ascoltare la propria musica in maniera "casuale". Disponibile in due versioni: da 512MB, contenente fino a 120 canzoni, prezzo 99 euro; da 1GB, per ascoltare fino a 240 canzoni, 49 euro. 10. Generation Splice Sprint, il costume intero di Speedo pensato per il massimo comfort, dentro e fuori dall'acqua: leggero, traspirante e indeformabile, costa 50 euro.


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Per lui 1. V for Victory, la linea "irriverente" di Nike, è nata dalla collaborazione di oltre 25 giovani atleti come Rafael Nadal, Gonzalo Canale e Didier Drogba: l'irriverenza vestita con classe! 2. "Street headphones" by WESC, 147 grammi di tecnologia offerti al prezzo di 80 euro. 3. La Solo di Carnielli è una bicicletta leggera, pratica e versatile. Per chi ama lo sport e non vuole rinunciare alla comodità, è dotata di sellino ergonomico e cambio Shimano Nexus. Prezzo al pubblico 369 euro. 4. HTC Touch Screen, il cellulare per i momenti speciali: scattata una foto il navigatore satellitare incorporato le attibuirà automaticemente l'esatta collocazione geografica. Con l'aggiunta di un messaggio vocale avrete un diario di viaggio multimediale sempre in tasca. 5. Emerica Dagger, jeans leggeri e alla moda con taglio regular fit. 6. Adidas SL 72, replica fedele della versione originale del 1972, è curata nei minimi particolari per poter sfoggiare una credibile patina vintage. 7. Borsa Jansport Elefunk, un modo alternativo di vivere la palestra: tracolla regolabile, scomparto principale con chiusura a zip e comoda tasca laterale porta-bottiglietta. Prezzo 49.99 euro. 8. Too late, l'orologio da polso "cheap" dell’estate 2008, scandirà il tempo anche per la prossima stagione. Colore, versatilità, ed eleganza a un prezzo contenuto. 9. Occhiali Sabre, look eclettico anni '80 e lenti pensate per offrire la massima protezione contro i raggi UV.


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1. Addict, pantaloncini cargo in cotone con tasche applicate. 2. iPod nano di quarta generazione, il piĂš sottile mai realizzato. Versione 8GB a139 euro; 189 euro per 16GB. 3. LABActive Body Wash e Active Hand Cream, formulati con acque mineralizzate, facilitano il trasporto degli elementi nutritivi nella pelle, contrastando la disidratazione cellulare dovuta agli agenti inquinanti. 4. Dedicata ai runners che necessitano di un supporto antipronazione, la Asics GT-2140 promette un mix ottimale di ammortizzazione, controllo, comfort e leggerezza. 5. Dalla linea Sport di Speedo arriva un capo morbido, elastico e resistente. Speciali trattamenti fanno sĂŹ che asciughi velocemente. Prezzo 42 euro. 6. Gatorade scende in pista con uno "sport drink special edition" targato Ducati Corse. 7. Spaziale Splendy, l'accappatoio piĂš leggero e compatto del mondo: asciuga in tempi rapidissimi. 8. Marco Viti Massigensport Tavolette Energetiche a base di zuccheri semplici e proteine del latte: energia immediata per aumentare resistenza allo sforzo e prestazione muscolare. Prezzo 6,20 euro. 9. Totale aderenza per gli occhialini Aquasocket di Speedo. Prezzo 30 euro. 10. Le nuove infradito da uomo, in gomma, sono proposte da Modern Amusement. 11. Meeting, originale e ironica T-shirt in jersey, disponibile in quattro varianti colore. Un look perfetto per chi pratica kickboxing o pugilato. Prezzo al pubblico 29 euro.


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Testo : Francesco Belais

Criniera & carriera È considerata una delle più grandi interpreti femminili dei nostri giorni, la talentuosa Fiorella Mannoia. Recentemente ha pubblicato “Il movimento del dare”, un bellissimo nuovo album che si avvale della collaborazione di alcuni dei più grandi autori della musica italiana: Ligabue, Lorenzo Jovanotti, Pino Daniele, Ivano Fossati. Il tutto è arricchito dai duetti con Franco Battiato e Tiziano Ferro, che per la prima volta cantano con lei. Instancabile e più in forma che mai, nel mese di febbraio partirà con una nuova tournèe che toccherà le principali città italiane.

Fiorella, sei sempre in giro, tour dopo tour. Da anni ti sbatti come una pazza e hai un fisico e un aspetto invidiabili: patto col diavolo, cosmetici o chirurgo estetico? Faccio palestra da quindici anni, senza interruzione. La chirurgia estetica ancora no. Qualche aiutino a livello di integratori, vitamine, non lo escludo. Come fai ad allenarti regolarmente con la vita che conduci? In camerino, prima degli spettacoli, ormai conosco molto bene i miei esercizi visto che li faccio da anni. La palestra è una parte di me e se non ci vado mi sento un po’ male. Allenarmi mi procura una sorta di endorfina nel cervello, che mi fa sentire meglio, fa bene al corpo e allo spirito. Pesi o fitness? Pesi, ma leggeri, altrimenti divento troppo grossa e non mi piace l’aspetto massiccio. Poco peso ma con costanza. Con il tuo lavoro ti capiterà spesso di far tardi la notte, come recuperi il giorno dopo? Dormendo il più possibile. E quando sono in trasferta, se non è lontanissimo, preferisco sempre tornare a casa. Dormire e svegliarsi in casa propria è meglio che negli alberghi.

Fumi, bevi alcolici? Ho fumato, smesso, ripreso e poi smesso di nuovo. Niente superalcolici, non mi piacciono, ma se c’è del buon vino a tavola lo bevo volentieri. Fai qualcosa per curare e tenere in forma la voce, tipo acciughe salate o altri rimedi? Sono un po’ cialtrona, non faccio niente. Cantare e stare attenti a non sforzare la voce, per non spaccarsi le corde vocali, è una cosa che s’impara lavorando. Con l’esperienza ti abitui a gestirla in modo corretto, soprattutto quando devi affrontare anche cinque concerti in una settimana. Ok, passi che non curi la voce. Ma non possiamo credere che non curi la tua splendida criniera! Aaah… la mia croce e delizia! Amo e odio i miei capelli perché tenere ordinato questo cespuglio è un lavoro continuo. Quando sono a casa non gli faccio niente, vanno dove vogliono, tu mi vedessi…! Ma prima di uscire non sai quanti prodotti uso per cercare di renderli morbidi, con un riccio gentile. Ogni volta cerco il miracolo, e dunque ho un’infinità di schiume, balsami, shampoo, gocce miracolose: non puoi immaginare quello che ho dentro casa solo per i capelli. Peccato che il miracolo non l’abbia ancora trovato!


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Per questa pubblicazione l’IVA è assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma lettera “c” del D.P.R. n. 633/72 e successive modificazioni

Editore Jackson Libri Spa Via Ippolito Rosellini 12 20124 Milano tel. 02/89078800 fax 02/89078832 mail: info@jacksonlibri.it

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Segreteria di direzione e abbonamenti Rossella Ziro rziro@fitnessmagazine.it

Foto Copertina Davide Ippolito

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Errata corrige Il servizio sulla Vinoterapia, pubblicato sul numero 02 di Fitness Magazine, è stato erroneamente firmato. L'autore del testo in oggetto vè Federico Mirarchi.

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gli appuntamenti della

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F E D E R A Z I O N E I TA L I A N A F I T N E S S La Federazione Italiana Fitness, gruppo leader in Italia nella formazione per istruttori, sviluppa una programmazione didattica per i professionisti del fitness che include corsi di formazione, master monotematici di specializzazione, convegni medico-scientifici e convention. La FIF ha organizzato un calendario di eventi relativi al primo trimestre 2009, convention e incontri scientifici. Oltre a questi eventi, il calendario didattico prevede una serie di corsi di formazione che potranno essere consultati visitando il sito www.fif.it oppure dalle pagine del magazine federale Performance.

Ravenna - 7 febbraio BODY MIND CONVENTION I migliori specialisti dell’allenamento olistico propongono i loro formati di lavoro Bologna - 14 febbraio CONVEGNO SULLA PREPARAZIONE ATLETICA Sul tavolo dei relatori, alcuni esperti dell’allenamento in sala pesi Bologna - 14/15 febbraio IN CORPORE SANO Dal 1995, la convention propone tutto il meglio del fitness mondiale

Bologna - 7/8 marzo INTERNATIONAL PILATES CONVENTION Due giornate di lezioni sulla disciplina più popolare del momento, condotte dai “guru” del Pilates mondiale Milano - 14 marzo CONVEGNO SU ESTETICA E FITNESS Un incontro scientifico sulle metodologie da utilizzare nelle palestre, per migliorare l’estetica Ravenna - 21 marzo SENIOR CONVENTION Programmi e metodi di lavoro per l’età d’argento Ravenna - 22 marzo CIRCUIT TRAINING CONVENTION Proposte per allenamenti a circuito

Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa: tel. 0544.34.124 > Fax 0544.34.752 > e-mail: fif@fif.it > www.fif.it


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