Womoms Magazine n.7 - Novembre 2015

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WOMOMS MAGAZINE

7 | NOVEMBRE 2015


di Alessandra Bonadies

Possiamo ancora trovare una via Perché niente dura per sempre Nemmeno la fredda pioggia di novembre. (November Rain, Gun’s Roses)

Saremo sincere. Come sempre. Novembre è un mese un po’ triste, malinconico, lento, di attesa. Il mese in cui anche Giovanni Pascoli poteva solo “immaginare” gli odori ed i colori del paesaggio primaverile ormai passato, in una delle sue poesie meno conosciute. Nono mese del vecchio calendario romano, continuiamo ad associare Novembre al vino novello, il mese in cui l’autunno ci regala i suoi colori più caratteristici e i preparativi per il Natale fervono in ogni casa. Lo scorso mese Womoms ha festeggiato i suoi primi due anni di vita ed allora, proprio come faremmo davanti ad un buon bicchiere di vino novello sorseggiato insieme a delle castagne di fronte al camino, non ci resta che assaporare insieme a voi le tante rubriche e novità del nostro Magazine, senza dimenticare le nuove fanpage su Facebook e Instagram. Grazie per restare sempre con noi. Grazie per tutto l’affetto che ci dimostrate. Oggi, proprio come due anni fa. GRAZIE


25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, Mariam fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra. Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi, e poi si spezzavano in minuti frantumi, cadendo silenziosamente sulla gente. “A ricordo di come soffrono le donne come noi” aveva detto. “Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso”. K. Hosseini, Mille splendidi soli


IN QUESTO NUMERO

4

Beauty

16

Psico

30

Florist

11 21

Eventi

14

Libri

Intervista

24

Travel

34

Food

32

Home


41 49 68

Wine

Bio

Happy bday

44 52

App

Kids trends

72

47

Food books

61

Kids looks

Contest

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N U M E R O

7

-

N O V E M B R E

2 0 1 5


di Ilaria Beghin

Beauty d'autunno Le tendenze make up per l'autunno/inverno 2015/16 sono finalmente alla portata di noi donne mortali! Molti dei look che abbiamo visto sulle passerelle sono facilmente riproducibili e investendo qualche soldino possiamo aggiornare la nostra trousse per essere perfettamente al passo con i nuovi trend di stagione. Che il rinnovamento abbia inizio! Cinque tendenze make up per la stagione fredda davvero adorabili e soprattutto facilmente portabili in tantissime occasioni. Le collezioni make up per l'autunno/inverno 2015/16 proposte dai vari brand sono una pi첫 bella dell'altra: da Chanel a Dior, passando per Yves Saint Laurent, Collistar e Kiko, avete solo l'imbarazzo della scelta.


GRAFIC LINER Questo autunno la fantasia sarĂ la grande protagonista per il trucco occhi: linee nere, bizzarre e particolari, vestiranno gli occhi di geometrie e di disegni creativi. Il resto del make up resterĂ basico e semplice per lasciare tutto il focus sugli occhi.


EYE LINER L'eye liner sarà uno dei must di questa stagione, anche se in realtà é uno di quei prodotti che non passa mai di moda, tornando alla ribalta con nuovo vigore ogni stagione. Per quest'anno la linea si fa sottile e si allunga verso l'esterno per un look anni '70. Il trucco occhi sarà giocato sui toni caldi della terra e le labbra saranno nude per il giorno e rosse per la sera. Niente eccessi o stravaganze sarà tutto giocato sulle linee sottili ed eleganti. Il look sarà ancora più riuscito se raccoglieremo i capelli in uno chignon basso e morbido.


DARK LIPS Immancabile sarĂ anche l'attenzione intorno alle labbra che si faranno scure, scurissime, quasi nere. Una pelle diafana e perfetta farĂ da contorno a rossetti giocati sui toni del bordeaux, del rosso Borgogna, del viola intenso. Il tutto scelto in toni rigorosamente matte e super opachi. Niente lucentezze o brillantezze, le labbra saranno le protagonista assolute di questo look perfetto per una serata autunnale.


BRONZE LOOK Colori che ricordano quelli del deserto, bagliori dorati e caldi illuminano gli occhi a più non posso. É la tendenza del bronze look, bellissimo su tutte le carnagioni, esalta al massimo la pelle e dona profondità allo sguardo. Semplice da realizzare e dall'effetto wow assicurato. Provare per credere. Unica nota importante le occhiaie devono essere mimetizzate il più possibile, arrivando quasi a scomparire.



NO-MAKE UP MAKE UP Una tendenza iniziata qualche mese fa nella stagione estiva e che continuerà per tutto l'autunno/inverno 2015/16. Un look fresco e pulito, all'apparenza quasi acqua e sapone, volutamente basico e semplice, ma in realtà studiato e senza ammissione di errori. Prodotti leggeri e colori neutri creano un look perfetto per la vita di tutti i giorni: BB cream, CC cream, perfezionatori di incarnato e illuminanti, creano un look giovane e fresco. Un'idea vincente per la vita frenetica di mamme, mogli e donne in carriera che vogliono essere curate e in ordine senza però esagerare con il trucco.


di Alessandra Bonadies

Da segnare in agenda


Save the date


IL MONDO CREATIVO SPORT, TEMPO LIBERO E GIOCHI DAL 13.11.2015 AL 15.11.2015 FIERA DI BOLOGNA IL MONDO DI PIPPI HOBBISTICA, TEMPO LIBERO, LABORATORI ARTIGIANALI DAL 30.10.2015 AL 01.11.2015 FIERA MILLENARIA DI GONZAGA FESTIVAL DELL'ORIENTE E DELLE ARTI MARZIALI SPORT, TEMPO LIBERO E GIOCHI DAL 30.10.2015 AL 02.11.2015 CARRARAFIERE - CARRARA MARINA MITO AMERICA HOBBISTICA, TEMPO LIBERO, LABORATORI ARTIGIANALI DAL 31.10.2015 AL 01.11.2015 FIERA DI PADOVA RISO E CONFETTI DAL 31.10.2015 AL 01.11.2015 DAL 07.11.2015 AL 08.11.2015 FIERA DI PORDENONE FIERACAVALLI AGRICOLTURA, ZOOTECNIA, PESCA E RELATIVI MACCHINARI DAL 05.11.2015 AL 08.11.2015 FIERA DI VERONA ITALIAN WEDDING STYLE WEDDING 7-8 NOVEMBRE 2015 MILANO 100 PRESEPI ARTICOLI DA REGALO, CASALINGHI, BIGIOTTERIA DAL 26.11.2015 AL 06.01.2016 FIERA DI ROMA


LO SCAFFALE DI EFFE  di Francesca Fornasini

«I libri pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo vive tra le nuvole.» (Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal)

Se è vera la teoria per cui siamo ciò che leggiamo, conservo dentro di me l’eco delle parole lette, che hanno lasciato un segno profondo, dando forma e sostanza alle mie idee e ai miei pensieri. Ecco perché, questo mese, ho pensato di proporvi due libri ai quali sono molto legata.  CIOCCOLATA PER DUE di LOLLY WINSTON, edito nel 2007 da PIEMME, racconta la storia di una giovane vedova che, a dispetto di timori e dubbi esistenziali, deve trovare il coraggio di affrontare se stessa, riprendendo in mano la propria vita.

«Vorrei essere una vedova di classe (…) snella e composta, elegante e aggraziata. (…) ma io assomiglio più alla vedova stile Jack Daniels; quella che piange al supermercato e si abbuffa al ristorante.» Sophie è una donna ferita e fragile, intimorita dalla caducità del mondo che la circonda, ma non per questo meno caparbia. Ed è questo, in fondo, il suo segreto: l’autoironia, con la quale cerca di abbattere le proprie paure, alla ricerca di un’autentica catarsi per poter rinascere. Questo romanzo offre numerosi spunti di riflessione. Come il focalizzarsi sulla forza dell’animo umano, su quell’istinto di sopravvivenza che guida chi sembra aver perso l’orizzonte


In Sophie si è compiuta la metamorfosi: il dolore provato, che le ha forgiato cuore e anima, diviene parte integrante di sé e le offre la marcia giusta con la quale ripartire. 395 pagine di pura emozione, da leggere per scoprire quanta forza nascosta ci sia dentro di noi.  SOFIA SI VESTE SEMPRE DI NERO di PAOLO COGNETTI, edito nel 2012 da MINIMUM FAX.

Si tratta di un romanzo davvero affascinante. Brillante. Una sorta di antologia composta da 10 racconti autonomi che però accompagnano la protagonista, Sofia Muratore, lungo trent’anni di storia. Dall’infanzia al raggiungimento della maturità.

« ...da allora cominciò a pensare che la gente va aiutata anche senza motivo, anzi, soprattutto in quel caso, per il semplice fatto che qualcun altro ha aiutato te al momento giusto, come un debito che si trasmette tra chi allunga la mano e chi affoga, e che non finisci mai di saldare.» La geniale capacità di Cognetti è quella di saper far convivere una molteplicità di punti di vista. Intreccia istanti di vita dei vari personaggi (il padre, la madre, la zia, amici e conoscenti) che sfiorano o attraversano l’esistenza di Sofia, in un puzzle di episodi con i quali dà voce ad un caleidoscopio di emozioni. Un personaggio femminile inquieto, alla ricerca della propria strada, attraverso l’esperienza del dolore ma anche della bellezza, dell’ansia e della nevrosi ma anche del riscatto di se stessa. 201 pagine in cui cercarsi e ritrovarsi, guardandosi attraverso prospettive diverse, con occhi nuovi.

ENJOY THE READ!


di Jessica Lai

Inside Out Spunti per mamme


Quali spunti a partire dal Film "Inside Out"? Inside Out è un film d'animazione di cui sono ben noti registi, produttori e casa di distribuzione. Un film a mio avviso da vedere sia dal pubblico dei piccini che dagli adulti, per le possibilità di immedesimazione e i molteplici spunti di riflessione che offre. Sembrerebbe che diversi psicologi abbiano collaborato per rappresentare l'organizzazione del mondo interiore, con cinque emozioni primariefondamentali (Gioia, Tristezza, Disgusto, Rabbia, Paura) e il gioco di intrecci tra mondo interno e mondo relazionale. Questi sono gli aspetti intorno a cui ruota la trama del film, a partire dalla crescita di Riley, la bambina protagonista (che fisionomicamente a mio avviso potrebbe anche evocare un bambino). Non mi soffermerò tanto sulla trama, quanto su alcuni punti che mi hanno particolarmente colpito e che mi piace poter condividere con voi invitandovi ad interrogarvi su cosa vi è rimasto impresso del film, con quali emozioni vi siete più immedesimati e quali emozioni non vi ha suscitato. E' possibile che ciò abbia a che fare con il Vostro personale modo di sentire e vivere quotidianamente.


Gioia e Tristezza Trovo molto interessante il fatto che per tutta una buona parte del film ci si concentri su Gioia cercando di limitare gli influssi di Tristezza, fino al momento in cui è proprio Tristezza che, riuscendo a sintonizzarsi con un personaggio, riesce a percepire, grazie al suo sentire compartecipato, la delusione e la tristezza dell'amico ed innescare in lui la possibilità di rialzarsi. Se ci pensiamo, quante volte sarà capitato ad ognuno di noi di cercare di risollevare l'animo delle persone (bambini e adulti) con la gioia, facendoli svagare, cercando di farli rialzare puntando sulla rievocazione di momenti piacevoli, ecc. A volte funziona ed è preziosissimo, in altre situazioni è più funzionale rispettare e sentire autenticamente con l'altro la tristezza (in tutte le sue sfaccettature) che sta provando. Proprio da lì quella persona potrà avere la possibilità di ripartire in modo più autentico e consapevole.


Rabbia... canalizzata

Un altro punto che mi ha colpito è quando finalmente Gioia e Tristezza riescono a raggiungere le altre emozioni ma trovano un vetro che impedisce loro di entrare, in questa scena viene stimolata l'emozione Rabbia che viene poi direzionata puntando la sua testa infuocata sul vetro. "Ehhh Fiamme...!!!!". Il vetro si apre e i due eroini possono finalmente rientrare! Se ci pensiamo, la rabbia quando è ben direzionata è proprio un emozione utilissima per permetterci di ripartire, magari dopo aver proprio provato un immensa frustrazione che ci teneva sospesi in un limbo.


Il momento in cui Gioia e Tristezza incontrano l'amico immaginario di Riley, Bing Bong, è bellissimo. Un personaggio in parte elefante, gatto e delfino, che li farà viaggiare attraverso vari spazi del mondo interno, attraversando le scorciatoie e sperimentando varie avventure, così come in parte faceva con la piccola Riley. A un certo punto, nel mezzo della loro missione per il raggiungimento del quartier generale della mente, Gioia e Bing Bong cadono nell'abisso della memoria/discarica dei ricordi, dove tutto svanisce per sempre. Non si danno per vinti e trovano una slitta/razzo, prendono la rincorsa e cercano di planare nuovamente verso le aree da cui poter raggiungere il quartier generale della mente. Provano, ma sono troppo pesanti. Ad un certo punto Gioia riprende la rincorsa con Bing Bong e riesce ad arrivare dove desideravano, convinta di avere il compagno con lei si gira esultante ma Bing Bong non c'è! Sente una voce provenire da lontano: è l'amico che dal fondo la incita a proseguire senza di lui il suo cammino per il bene di Riley. Guardando il film al cinema, ero seduta a fianco ad una bimba che, durante questa scena, è scoppiata a piangere. Scena commovente, un concentrato di altruismo e amicizia da parte di Bing Bong, ma anche una rappresentazione di quanto sia doloroso lasciare dietro di sé quegli amici, comportamenti e aspetti che ci hanno accompagnato per un pezzo del nostro cammino e da cui è necessario separarsi per crescere.

Bing Bong l'amico immaginario

Così come è prezioso, fin da piccoli e per tutta la vita, riuscire ad accogliere, riconoscere e nominare le emozioni. Tutte, nella loro essenza e nelle loro varie gradazioni, riuscendo a dar loro un senso e potendo ricollegarle a fatti e situazioni. Ancora meglio se in alcuni momenti tutto ciò è comunicabile e condivisibile con qualcuno a noi caro, come riesce a fare finalmente Riley nella parte finale del film. Ciò è utile per muoverci e Vivere nel nostro mondo interno ed esterno nel modo più sereno possibile con dei buoni compagni di viaggio. Accettando anche le piogge e i temporali che il nostro percorso ci riserva, sempre con un buon ombrello in tasca e la capacità di trasmettere ai più piccoli a far lo stesso. Tra gioia, tristezza, rabbia, disgusto, paura e tutte le isole più importanti del nostro mondo così come ce le rappresentiamo e le sentiamo.


di Francesca Verdiglione

MATTEO BIANX

Irriverente ed ironico! Vi presentiamo Matteo Bianx (nome d'arte di Marco Bianconi) colui che accompagna le nostre giornate su Facebook , regalandoci sempre un sorriso. Seguitelo anche su Facebook, Instagram e http://www.matteobianconi.it/ http://www.pragmatiko.it/


La versione "breve" di chi sei? Ho gli anni di Gesù, ma non so ancora camminare sulle acque. In compenso so fare ottimi mojito, la laurea che ho mi è servita - incredibile! - per la mia professione e lavoro come Copywriter & Digital Strategist. Che in latino antico significa "Colui che smarmella nell'Internet". E poi scrivo. Scrivo troppo, forse.

Quando hai cominciato a mangiare pane e rete? La mia tesi era su Google. Quando ancora era "solo" un motore di ricerca. Quindi ho iniziato presto. I social network mi hanno sempre affascinato, soprattutto per le meccaniche relazionali che hanno innestato più che per i gattini pubblicati. Ho avuto la fortuna di sperimentare, soprattutto all'alba dei social. Questo significa aver fatto esperienza, utilissima per sapere di cosa stiamo parlando.

Secondo te come sono cambiati i Social e quale sarà il loro futuro? I social network non sono cambiati molto a dire il vero. O meglio: sono cambiati nella misura in cui gli imprenditori hanno capito come monetizzare le relazioni sociali. Qualcuno ci è riuscito bene, altri ci stanno ancora provando e molti hanno fallito. Social e Società si sono influenzati a vicenda, perché oggi ci troviamo in un tessuto civile dove ognuno desidera attenzione e vive di informazioni, anche inutili. A ben pensarci siamo anche sovrastimolati e il nostro cervello si sta instupidendo a forza di contenuti che la memoria potrebbe fare a meno di immagazzinare. Credo che quest'ultima osservazione sia il frutto di una ricerca di qualche ricercatore ubriaco dell'Università del Massachussets, ma non ne sono certo. Il futuro è invece dicotomico: da una parte avremo probabilmente grandi monopoli online Facebook sta già facendo di tutto perché i suoi utenti non escano dalla sua rete - e dall'altra ci saranno sempre "nicchie di mercato" capaci di ospitare reti più intime o specializzate. Per fare un esempio: probabilmente c'è chi non vuole neanche più stare su Facebook, ma ha un gruppo su WhatsApp dove parla solo di come fare la pasta alle melanzane senza le melanzane. [Che poi, WhatsApp è già di proprietà Facebook, ma vabbè, ci siamo capiti]

L'ispirazione per scrivere i tuoi post,in modo così brillante,dove la trovi? Uh, grazie! In realtà amo osservare. Potrei stare intere giornate in stazione o in una piazza di una città, fermo, a guardare. E a fine serata avrei almeno sei o sette storie strane da raccontare. Ho una fantasia molto sviluppata. Quasi quanto la sfiga, credo.

Li correggi molto o è una qualità innata e vai a getto? Sinceramente? Sono pigro, non ho mai voglia di rileggere quello che produco. Quindi sì, scrivo di getto. Capita anche che qualcuno mi mandi un messaggio sottolineando dove ho fatto un refuso o un errore. E quindi ringrazio.


Con 50 sfumature di grigio hai fatto il boom, l'hai letto Mr Grey? Nella mia vita ho scritto cose meravigliose, interviste molto interessanti e reportage di un certo rilievo. Poi divento "famoso" - l'obbligo delle virgolette è dovere civile, sono ancora un Signor Nessuno - con una cosa che ho digitato sullo smartphone mentre mi grattavo la pancia e sbadigliavo. A questo punto non so se la vita sia molto giusta o molto ingiusta. Ah, sì, ho letto Mr. Grey. Da allora provo il desiderio di pugnalarmi gli occhi.

Ti "vediamo" sempre super social ma la tua vita privata è un tabù, come fai a tenerle distanti? In realtà mi sembra di essere solo abbastanza riservato. Ma è perché sono fatto così. Per me è naturale raccontare ciò che può far ridere o riflettere, anche partendo dalla mia vita personale. C'è però un limite in tutto. Non sono il tipo che fa le selfie con i bacini di coppia o che metterà mai la prima cacchina del neonato, se mai ne avrò uno. E non comprerò mai un gattino, così non sarò neanche tentato di pubblicare una sua foto. Per vita privata intendi anche l'IBAN? No, perché quello potrei fare un'eccezione, non mi faccio problemi se qualcuno vuole girarmi il suo 8x1000.


di Eleonora Tassi

Biscottificio Innocenti “A Stefania” Da più de un secolo esiste ‘sta bottega artigianale proprio qui ner centro de Trastevere. Stefania la gestisce a meravija, come alli tempi de la madre e de la nonna, lascianno intatti tutti l’ingredienti semplici e genuini pe’ fa’ speciali biscotti e pasticcini. Ecco perché da tutti è apprezzata, urtimamente è stata pure premiata, nientedimeno che dar Sindaco Alemanno co’ er prestigioso Premio de li Maestri dell’Artigianato. ‘Sto premio de sicuro se l’è meritato, ma, vojo sperà però, che nun se monti ‘a testa, deve seguità a fa’ biscotti e pasticcini co’ la solita passione e la bontà che da sempre a tutti ce li fa gustà. Liliana Mazziotti


A volte è sufficiente affidarsi al proprio naso per sognare! L’olfatto - scriveva Marcel Proust - è il più potente dei cinque sensi: l’odore ed il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime […] portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l’immenso edificio del ricordo. Così accade a Roma, in via della Luce, tra i vicoli del mio quartiere. Dalle prime ore del mattino, il profumo del Biscottificio Innocenti travolge ogni passante. Nel lato più silenzioso di Trastevere, quello sulla sinistra del viale provenendo da Ponte Garibaldi, - dove il caos dei locali lascia spazio all’inalterata magia del passato - tra scorci medievali, nasce il Biscottificio Innocenti. Pavimento in graniglia grigia e piastrelle bianche, una bilancia, un bancone ed un enorme forno a vista: olfatto, vista e palato qui saranno facilmente appagati. Arrivare in questo vicolo romano sarà una piacevole passeggiata tra sanpietrini ed edere rampicanti, a pochi passi dalla bellissima Basilica di Santa Cecilia, tra vicoli che custodiscono una città che non concede spazio alle catene low cost e al vintage “tarocco” dei locali modaioli! Al civico 21 il tempo sembra essersi fermato, vetrine con biscotti variegati - prodotti anche vegani per soddisfare ogni palato - crostate, pastiere e per i più fortunati che passano di là durante il Carnevale, è impossibile non farsi tentare dalle inconfondibili frappe e castagnole.




Regina del Biscottificio Innocenti era e rimane la signora Anna, una vera istituzione in via della Luce, donna energica e simpatica, la stessa donna che sorride dietro al bancone nella grande foto appesa ad una delle pareti del locale. La signora Anna con la sua caparbietà è riuscita a catturare l’attenzione dei romani, ma soprattutto ha saputo trasmettere alla figlia Stefania la passione per la pasticceria, ha saputo tramandare una tradizione di famiglia. Questo negozio vanta oltre un secolo di vita: sesta di nove figli, la signora Anna ereditò l’attività dal suocero, che riforniva l’esercito di gallette in tempi di guerra; con quello che avanzava dell’impasto, si producevano biscotti economici, che sarebbero diventati un piccolo sfizio alimentare per le famiglie dell’epoca. Il biscottificio gode oggi di un’indiscussa fama: le pareti cariche di ritagli di giornali, foto, premi, guide turistiche da tutto il mondo, che menzionano i buonissimi biscotti trasteverini. La mia passione? Lingue di gatto e ventaglietti, insuperabili! Qualche passo più in là, Piazza Mastai, la piazza dei versi di Rodari, la piazza della scuola elementare, dei grembiuli blu, delle feste di compleanno festeggiate tra i banchi durante la ricreazione a mangiar pizzette e crostatine, provenienti proprio da quel biscottificio. Ricordi teneri e un po’ nostalgici, accompagnati dai sapori buoni ancora intatti, rimasti là, in quella bottega storica che non si lascia intimorire dal trascorrere del tempo e dai macchinari che prepotentemente evolvono. Grazie alla signora Anna, grazie a Stefania, che mi ha accolto nel suo laboratorio facendomi curiosare, chiacchierare, fotografare ed assaporare, grazie a quel biscottificio dalle vetrine ricche di prelibatezze, rassicurante, fermo in quel vicolo bellissimo, capace di regalarti un piccolo grande ricordo.



di Marilena Musso

V I O L E PER L'INVERNO


Ah che bello potersi godere una passeggiata all'aperto, magari sfoggiando il cappottino nuovo e un paio di stivali che aspettavano di uscire dall'armadio e sì, anche l'irrinunciabile (almeno per me) sciarpone di lana avvolgente quanto la coperta di Linus. Rientrando a casa però, che desolazione assistere allo spettacolo di un balconcino o davanzale più deserto del cuore del Sahara. Anche davanti casa mia, la situazione in questo periodo dell'anno non è molto diversa. Resiste una quanto mai rigogliosa edera, fiera di padroneggiare l'ingresso, con il suo fogliame variegato, ma per me non è abbastanza. Ci vuole un tocco di luce o di colore in più. La scelta cade sulle regine dell'inverno ossia le Viole del pensiero. Per nulla esigenti, basterà innaffiarle quando sentite il terriccio asciutto, possibilmente senza bagnare fiori e foglie che si rovinerebbero precocemente e potrebbero essere intaccati da muffe. Sono pianticelle di piccole dimensioni e come tali rappresentano un' ottima soluzione per piccoli spazi, ma se avete la possibilità, tenete conto che danno il meglio, affiancando più piantine in modo da creare una macchia di colore. In questa stagione potete trovare Viole di mille sfumature, in vasetti già pronti per essere portati a casa, ma se siete patiti del fai da te, ricordate che potete seminarle facilmente da soli utilizzando un terreno soffice e ben drenato (il buon terriccio universale fa sempre la sua parte). Se poi vi chiedete dove collocarle, la risposta è: in pieno sole. A differenza di moltissime altre piante che amano la luce ma indiretta, con le Viole non ci si deve preoccupare di creare uno schermo o un qualche riparo, anzi hanno proprio bisogno di molta luce per poter continuare a fiorire indisturbate per tutto l'inverno. Certo sarà meglio dar loro un po' di sostentamento, ricordandosi di aggiungere all'acqua, un po' di fertilizzante liquido per piante fiorite una volta al mese.


H O M E

A tavola con un designer di Paola Agostini

Definirlo un designer di abiti per bambini è davvero riduttivo: Stefano Cavalleri è un uomo eclettico, amante del bello a tutto tondo. Il suo gusto estetico raffinato affonda le proprie radici nel marchio tutto italiano I Pinco Pallino, per poi proseguire in solitaria nel marchio di luxury childrenswear Quis Quis. Ma oggi non parleremo di abiti per bambini, oggi vi mostriamo in esclusiva per Womoms un'idea di tavola apparecchiata con eleganza direttamente da Stefano Cavalleri. Il blu quasi elettrico si ripete su cristalli e bottiglie e si abbina alla tovaglia damascata. Se avete voglia di scoprire di più sul gusto home di Stefano Cavalleri potete consultare Marrakech: Living on the Edge of the Desert, di Massimo Listri, Daniel Rey, edito da Images Publishing, in cui potete trovare le splendide foto della riad di proprietà del Sig. Cavalleri.



di Luigi Marangolo

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DI

NOVEMBRE Un menù autunnale che profuma di bosco...


Men첫 Antipasto Caponatina delicata

Involtini di zucchina freschi Flan di peperoni ai formaggi

Primo

Lasagna del sottobosco

Secondo Champignons ripieni gratinati su vellutata di patate Dolce

Tiramis첫 alle pesche


Caponatina delicata 1 melanzana 1 zucchina 1 patata Olio extravergine q.b. Cipolla q.b. Sale e pepe q.b Mettere a rosolare la cipolla nell'olio a fuoco moderato. Aggiungere la patata tagliata a dadini e farla cuocere qualche minuto prima di aggiungere la zucchina anch'essa tagliata a tocchetti. Lasciar cuocere ancora 5 minuti prima di aggiungere la melanzana a dadini, regolare di sale e pepe e portare a cottura.


Flan di peperoni ai formaggi 1 peperone rosso Mozzarella q.b Brie q.b Sale Olio Pepe Mettere in forno il peperone intero per circa 20 minuti a 200 g. DopodichĂŠ lasciarlo raffreddare all'interno di un sacchetto chiuso per poi spellarlo e, tolto il picciolo e i semi, condirlo con olio, sale e pepe e tagliarlo a strisce piuttosto larghe. Prendere uno stampo da muffins e rivestirlo con le strisce di peperone. All'Interno riempire con i formaggi e richiudere le strisce di peperone su se stesse. Mettere in forno per 20 minuti a 180 g.

Involtini di zucchina freschi 1 zucchina Philadelphia Sale Pepe Tagliare delle strisce lunghe e sottili della zucchina e grigliarle per un paio di minuti dopo averle condite con sale e pepe. Lasciare raffreddare, spalmare sulla superficie della Philadelphia e arrotolare delicatamente su stesse formando dei rotoloni.


Lasagna del sottobosco 250 g di lasagne fresche 300 g di funghi 600 ml di latte 60 g di farina 00 60 g di burro 250 g di provola Aglio, Prezzemolo, Sale Per prima cosa prepariamo la besciamella mettendo a sciogliere in una pentola il burro, aggiungere la farina e poco alla volta il latte per non formare dei grumi. Mescolare e proseguire la cottura sempre mescolando fino a che lĂ besciamelle diventi densa aggiustando di sale e pepe. In una padella mettiamo a rosolare l'aglio nell'olio, aggiungiamo i funghi con prezzemolo e pepe e lasciamo cuocere fino a cottura. Aggiustiamo di sale e una volta pronti li versiamo nella besciamella preparata in precedenza. Adesso siamo pronti a comporre la nostra lasagna procedendo in questa maniera: in teglia mettiamo uno strato di lasagne, la besciamella, la provola tagliata a dadini. Andiamo avanti cosĂŹ fino a finire tutte le sfoglie terminando con uno strato sottile di besciamella. Mettiamo in forno per 25 minuti a 220 g coperta con un foglio di carta alluminio e 10 minuti senza la carta.


Champignon ripieni gratinati su vellutata di patate 10 funghi champignon (grandi) Scamorza affumicata Pangrattato Prezzemolo Formaggio grattugiato Olio di oliva Sale Pepe Uno spicchio di aglio Vino bianco Pulire i funghi, privarli del gambo, mettere da parte i cappucci. Tagliare i gambi e qualche champignon a pezzetti. Rosolare uno spicchio di aglio in una padella con dell'olio d'oliva, aggiungere i funghi a tocchetti, sfumare con poco vino bianco e far cuocere per pochi minuti condendoli con sale, pepe e prezzemolo tritato. Lasciare raffreddare il condimento e procedere con il riempimento. Mettere sul fondo del cappello un pezzetto di scamorza, un po di funghi che abbiamo cotto, una spolverata di formaggio grattugiato e il pangrattato. Mettere un filo di olio sul fondo di una teglia e poggiare i funghi. Infornare a 180 gradi per 20 minuti.


Tiramisu alle pesche Savoiardi 500 g di mascarpone 6 tuorli 200 g zucchero 500 g di pesche sciroppate Per prima cosa preparare la crema. Montare lo zucchero con i tuorli fino a che non risulteranno ben spumosi. A questo punto aggiungere a cucchiaiate il mascarpone e ammalgamare bene. Mettere la crema in frigo. Scolare le pesche tenendo da parte il loro sciroppo, asciugarle con della carta assorbente, tagliarle a pezzetti. Mettiamo sul fondo del contenitore una leggera spalmata di crema, bagniamo i savoiardi nello sciroppo di pesche, mettiamo la crema, uno strato di pesche a pezzetti e procediamo allo stesso modo ancora una volta. Sulla superficie decorare a piacere il dolce con fettine di pesche intere.


Wine di Giorgia Leorato aka La Crusia

IL VINO NOVELLO


Per la produzione del vino novello (Beaujolais nouveau in Francia), si utilizza una tecnica di vinificazione molto diversa da quella del vino classico, stiamo parlando della macerazione carbonica. I grappoli di uva interi ed integri vengono posizionati in un serbatoio ermetico saturo di anidride carbonica e vengono lasciati macerare per giorni.

Durante la macerazione, gli zuccheri si trasformano in alcol etilico, avviene inoltre un consumo elevato di acido malico, e si ha un alto grado di glicerina. In questo frangente l’alcol preleva tutte le sostanze aromatiche della polpa e della buccia. Il peso dell’uva favorisce lo schiacciamento dei grappoli sottostanti e quindi la fuoriuscita del succo. Alla fine l’uva viene pigiata e il residuo zuccherino si trasforma in alcol nel procedimento classico.


Il vino così ottenuto ha delle caratteristiche precise: sentori fruttati, in particolare fragola, lamponi e frutti di bosco, ha grande morbidezza e livelli tannici bassi, non ha però struttura per l’affinamento e l’invecchiamento. Il colore è caratteristico, vivace, brillante e va dal rosso fino al porpora intenso, con riflessi violacei. Va servito ad una temperatura compresa tra i 14° e i 16° e va consumato entro 6 mesi per apprezzarlo al meglio. Un abbinamento perfetto? Provatelo con le caldarroste.


APP

Cucin-APP di Erica Menegollo


La sveglia suona TAAC! I bimbi sono attivi TAAC! La colazione è sul tavolo TAAC! Vestili e portali a scuola TAAC! Corri dal macellaio e poi al super per la spesa TAAC! Ma… ma cosa ci inventiamo oggi per pranzo e cena? WoMoms, un tempo il libro più sfogliato dalle donne era il Cucchiaio d’Argento, ora con l’avanzare quotidiano della tecnologia, possiamo cercare le nostre ricette online con l’aiuto di “deliziose” app che ci sollevano dal pensiero della varietà quotidiana. E perché non sfruttarle allora?

PICCOLE RICETTE Migliore app del 2015 della categoria, troverete ricette, ingredienti, preparazione e foto. Quotidianamente aggiornata così da non annoiarvi mai nella vostra cucina! TEACH ME SUSHI Da qualche anno a questa parte impazza il sushi e sinceramente, sono una di quelle che almeno una volta alla settimana andrebbe a sfamarsi di riso, verdure, alghe e cucina leggera. Questa app è stata pensata apposta per chi vuole provare il piacere di sentirsi orientale a casa! Unico particolare: l’app è in lingua inglese! iPASTA Questa app è stata creata per far sì che i migliori sughi vengano abbinati ai diversi formati di pasta. Molto spesso capita che non sappiamo cosa si sposa meglio al formato di pasta che vorremmo mangiare così, Barilla l’ha pensata proprio giusta. Ma non è solo questo nella app basta inserire il tipo di pasta che si ha nella dispensa, gli ingredienti di cui disponiamo nel frigo e come per magia, ecco la ricetta che fa per noi! Provare per credere! STREET FOOD Cibi poveri, da mangiare in strada, custodi di alcune delle più antiche tradizioni culinarie italiane. L’app Street Food del Gambero Rosso, traccia un profilo delle migliori realtà regionali, partendo dalle più tipiche fino ad arrivare alle espressioni moderne e originali, dai panini d’autori, agli hamburger di ultima generazione. Scaricarla non costa niente, provarla meno! VIVINO WINE SCANNER In una cucina che si rispetti, non può mancare una bottiglia di vino in accompagnamento ai piatti che serviamo. Questa app è stata pensata per chi non sa esattamente come abbinare pietanze e bevanda. Basta scaricarla, fotografare l’etichetta della bottiglia di vino che abbiamo scelto e leggere recensioni, commenti e soprattutto abbinamenti. GIALLO ZAFFERANO Come non citare nelle migliori app quella di Giallo Zafferano?! Quando sono a corto di idee è la prima che consulto, e puntualmente, trovo qualche idea da mettere in pratica. Fra le app che personalmente uso, questa è una di quelle di cui non potrei fare a meno! GENTE DEL FUD Questa app è stata una piacevole scoperta per me. Non è solo una raccolta di ricette ma molto di più. 350 food blogger hanno creato un portale dove raccolgono diversi prodotti e ne tracciano la provenienza indicando dettagliatamente il prodotto per poi indicare dove li possiamo trovare e infine come li possiamo utilizzare in cucina. Assolutamente da provare, a mio avviso consigliata! Di app, portali e pagine da visitare che parlano di cucina ce ne sarebbero per ore, forse per giorni queste sono solo alcune delle molteplici che troverete navigando. L’importante è essere sempre al passo con i tempi, ma soprattutto, trovare sempre nuovi spunti per creare, per non spegnere mai la fantasia e dare sempre vita a qualcosa di buono!


“Lo sai perché mi piace cucinare?” “No, perché?” “Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte l’impasto si addensa: è un tale conforto!” (Julia Child)


Letture da

leccarsi I BAFFI

di Alessandra Bonadies


La magia del forno 120 deliziose ricette di pane, brioche e dolci

di Paul Hollywood. Edizioni Gribaudo Pagine 304 Prezzo 22,00€ Tantissime ricette per preparare il pane in casa grazie ai consigli del famoso chef inglese.

I magnifici 100 Piatti golosi, completi e colorati per mangiare sano

di Biondini Claudia. Edizioni Gribaudo Pagine 160 Prezzo 16,90€ 100 ricette per preparare piatti unici e sani.

Zuppe e gazpachos 90 ricette leggere e gustose

di Tombini Marie-Laure Edizioni De Agostini Pagine 186 Prezzo 9,90€ 90 zuppe, minestre e verdure con ortaggi oppure con la carne, pesce o frutti di mare.

Antipasti e tapas 90 ricette facili e veloci.

di Tombini Marie-Laure Edizioni De Agostini Pagine 186 Prezzo 9,90€ Ideale per organizzare a casa propria qualche aperitivo con gli amici.


Prodotti bio

come riconoscerli?

di Veronica Bagnacani


L’Agricoltura Biologica è un sistema globale di produzione agricola che privilegia la gestione razionale delle risorse interne all’azienda a salvaguardia dell’agroecosistema in tutti i suoi aspetti.

«Logo di produzione biologica dell’Unione europea»

Un vero prodotto biologico in etichetta riporta le seguenti informazioni:

Le norme prevedono che in tutte le fasi di produzione e preparazione sia vietato l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi e di prodotti contenenti OGM (Organismi Geneticamente Modificati). Il regolamento previsto per avvalersi della certificazione biologica è molto complesso ed articolato, i veri prodotti bio seguono infatti delle regole ben precise: • rispetto delle norme sul trattamento del suolo, rispettandone i cicli e la fertilità naturali; • prevenzione dei danni con la possibilità di ricorrere a prodotti fitosanitari autorizzati; • utilizzo di sementi di origine biologica; • utilizzo di prodotti per la pulizia certificati; • le erbe spontanee raccolte in determinate zone possono considerarsi prodotti biologici, ammesso che rispondano ad una serie di requisiti in materia di zona di raccolta e provenienza.

• Il nome e indirizzo dell’operatore, del proprietario e del venditore del prodotto. Sui prodotti bioligi deve essere presente il nome dell’ultimo operatore che ha maneggiato il prodotto, ad esempio produttore, trasformatore o venditore (nel caso di prodotti confezionati). Se i prodotti non sono confezionati, il consumatore può chiedere all’azienda di fornire la certificazione che attesti che si tratti di un prodotto biologico certificato da un ente autorizzato.

L’Agricoltura Biologica è un metodo di produzione agroalimentare disciplinato a livello nazionale, europeo ed internazionale sia sul piano legislativo che volontario. È regolamentata in diversi Paesi del mondo, ed è definita a livello internazionale dalle linee guida dell’IFOAM (International Federation of Organic Agriculture Movements). A tutela del consumatore, l’etichetta certifica e garantisce che il prodotto commercializzato provenga da agricoltura biologica.

• il numero di codice è attribuito dallo Stato all’organismo di controllo del biologico che ha effettuato le proprie verifiche sul produttore o sul più recente passaggio di trasformazione. In Italia il numero di codice inizia con la sigla IT e si apre proprio con le lettere iniziali del Paese legato al prodotto, che può fare parte oppure no dell’Unione Europea. Segue una dicitura che indichi il metodo di produzione, ad esempio bio o eco. Non deve poi mancare il codice numerico che in Italia viene attribuito dal MIPAAF.

• Il nome del prodotto, che deve essere accompagnato da un riferimento al metodo di produzione biologico nella denominazione di vendita per i prodotti con come minimo il 95% in peso degli ingredienti di origine agricola bio, oppure da un riferimento al metodo di produzione secondo l’agricoltura biologica solo nell’elenco degli ingredienti se inferiori al 95%.


• Il logo europeo di riconoscimento del biologico è la famosa foglia su sfondo verde formata dalle stelline bianche. Accanto al logo UE, la dicitura Italia (IT) garantisce che le materie prime bio alla base del prodotto siano state coltivate nel nostro Paese. Se i prodotti hanno provenienza mista, UE ed extra UE, potreste trovare sulle confezioni una dicitura doppia, ad esempio Agricoltura UE – Non UE. L’etichettatura deve essere ben visibile sull’imballaggio e a partire dal 1° luglio 2010, l’utilizzo del logo dell’Unione europea sui prodotti alimentari provenienti da agricoltura biologica è obbligatorio, nonché l’indicazione del luogo di provenienza delle materie prime che compongono il prodotto. I controlli sono gestiti dalle autorità designate dagli Stati membri che, nel rispetto di determinate condizioni, possono delegare compiti di controllo ad organismi accreditati.

Al termine del controllo, all’operatore è rilasciato un documento giustificativo che certifica il rispetto delle disposizioni del regolamento. Dubitate dai prodotti che riportano la generica indicazione bio o biologico, in assenza di una definizione chiara, che segua le regole sopra descritte. Un prodotto biologico deve essere sempre sottoposto a verifiche e controlli da parte di un organismo di controllo autorizzato dal Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) per poter essere commercializzato in Italia. Le etichette devono sempre riportare tutte le informazioni previste dalla legge. VeroBiologico ci tiene a sottolineare che l’agricoltura biologica ed i prodotti bio costituiscono un valido modello per la sicurezza alimentare e, al contempo, per la salvaguardia dell’ambiente. Acquistare prodotti biologici controllati e certificati ci permette di tutelare la nostra salute e di consegnare una eredità migliore ai nostri figli.


Kids Fashion

Marvellous! News da Parigi...

di Paola Agostini


In anteprima per Womoms direttamente dal Playtime Paris Tutti i trends internazionali per il kids fashion Winter 2016/2017 Perché un anteprima di ciò che vedremo nei negozi tra circa un anno? Perché siamo curiose, ammettiamolo, anche per noi, attendiamo con ansia di scoprire i trends per le prossime stagioni dalle sfilate e dalle fashion week. Perché vogliamo organizzarci e magari giocare un po' in anticipo approfittando di saldi, offerte, black friday, cyber monday, mercatini, regali di Natale. Perché vogliamo conoscere marchi nuovi, da tenere d'occhio: il panorama internazionale ci offre spesso concetti meno tradizionali rispetto al made in Italy, ma molto molto stimolanti. Stampe, materiali bio ed ecosostenibili, colori polverosi, look rock o bohemienne con cui possiamo dimenticare gli stereotipi della felpa o dell'abitino della festa della Domenica. Tutto questo è Parigi, tutto questo è Playtime e se volete essere mamme davvero cool non potete non tenere presente questi trend!


Winter Wonderland


Nella Grande Nord vive una regina con un cuore di ghiaccio la cui bellezza non conosce eguali. Il freddo pungente ha pietrificato sia il suo mondo incantato e la sua anima. Tutto quello che la circonda è prezioso e riflette la sua magnificenza. Sotto l'incantesimo del suo splendore, i bambini sognano di essere principi o principesse e, come piccoli discendenti di zar russi, si vestono in abiti di velluto e broccato.

Materiali: moirĂŠ, metallizzati, applicazioni di perle e strass, broccati, seta, pelliccia, velluto Colori: rosa polveroso, blues ghiacciaio, viola, grigi trasparenti, argento, oro, bronzo Modelli: fiori sfocati, fiocchi di neve, strass ed intarsi Keywords: preziosi, principesse russe, cristalli e gemme, fiabe, giardino d'inverno Pezzi chiave: cappellino e manicotto in pelliccia, cappotto lungo, maxi vestito


Frozen Landscape


L ' inverno ha coperto la natura con il suo manto nevoso. Gli alberi sono vestiti in un abito di pizzo di ghiaccio. Il tempo sembra sospeso. La flora e la fauna stanno sonnecchiando e il regno dei minerali prende il sopravvento. Proprio come il paesaggio ghiacciato, gli armadi dei bambini si riempiono di effetti marmorizzati e si fondono con i toni minerali per meglio mimnetizzarsi durante i loro giochi di nascondino

Materiali: lana, cotone Colori: bianco, blu ghiaccio, toni freddi del grigio, pietra, carbone, toni neutri, muschio Modelli: marmorizzato, paesaggi Keywords: paesaggi brinati, iceberg, montagne, Islanda, Scandinavia, Siberia, natura congelata Pezzi chiave: pantaloni in lana, cappotto, maglioni morbidi e a lavorazione grossa


Surreal Utopia


Un poeta, un pittore e un fotografo giocano in giro con la composizione di frasi senza senso. Fuori della loro immaginazione nasce un universo meraviglioso denudato di tutta la realtà e in cui nulla è impossibile. Un mondo popolato da piante ibride e animali mutanti. In questo strano mondo, i bambini vedono comparire un'aragosta sulla loro testa, indossare vestiti fatti di cieli azzurri e hanno gli occhi al posto di uno zaino.

Materiali: mix e aggregazione di materiali diversi Colori: brillanti e sgargianti Modelli: bocche, occhi, cieli, stampe casuali, arty Keywords: RenĂŠ Magritte, surrealismo, bizzarro, incoerente, ibrido, mutazioni Pezzi chiave: hoodie (felpe con cappuccio), giacche a vento, mix improbabili


Le new entries a Playtime Paris I marchi da tenere d'occhio Winter 2016/2017 Piupiuchick Omamamini diapers&milk minimalisma Marlot Atelier/child one we like Miszko Maszko March lucky no 7 camphor carousel and bazaar gosaoky love-kidswear nor-folk Ă l'ombre, les enfants gaston (mini) sways lab, la petite collection Storksak tiba+marl


Prepariamoci al freddo

Brrrrrr... di Marianna Silvone


L’inverno non è ancora iniziato ufficialmente ma questo autunno ci sta riservando temperature rigide. Come tenere al caldo i nostri piccoli? Naturalmente con outfit caldi e morbidi, magari in neoprene o eco pelle per le bambine e cotone felpato e cardigan in lana per i maschietti. Come resistere alla stampa floreale di Sarabanda, alla gonna in eco pelle, sempre di Sarabanda, e al cardigan “coccolosoâ€? di Catimini per le nostre principesse?


Per gli ometti, le stampe originali e divertenti di Ubang e Mini Rodini, da “spezzare” con una salopette di Mayoral. Per i più piccoli, due completi davvero trendy, nelle tonalità chiare must have di questa stagione invernale 2016/2016 di Mayoral e Tartine et Chocolat. Completano i look gli accessori di Boboli. Outfit caldi ma dal tocco super trendy.



Immancabili gli accessori. Se anche d’inverno, non riuscite a rinunciare al colore, Boboli è sicuramente la scelta giusta: righe colorate, buffi animali e tanti cuoricini per sciarpe, guanti e cappelli made in Spagna. Noukie’s propone invece dei completi a pois in diverse varianti di colore ed i coordinati caldi e delicati in pile.

L’inverno sarà sicuramente meno freddo con tutti questi accessori caldi e così glamour.



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#happybdaywomoms


A volte le cose piĂš semplici possono diventare straordinarie se sono fatte assieme alle persone giuste. (Nicholas Sparks)


Festeggiare il nostro compleanno assieme a voi è stato semplicemente meraviglioso. Due anni di Womoms, due anni di noi.


Grazie per tutto l'affetto che ci dimostrate ogni giorno.


di Anna Di Domenico

Contest "Autunno"

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Contest "Cuori"

@_mariangelaci_

BEST YOU ARE SIMPLY THE


HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

Alessandra Bonadies - idea, editoriale, eventi Paola Agostini - idea, grafica, kids fashion, home LaCrusia - revisione testi, wine Anna Di Domenico - social media Erica Menegollo - Apps Francesca Verdiglione - intervista Marilena Musso - florist Marianna Silvone - kids fashion Veonica Bagnacani - bio Ilaria Beghin - beauty Eleonora Tassi - viaggi Francesca Fornasini - libri Luigi Marangolo - food Jessica Lai - psicologia Martina Frosini - foto

Un ringraziamento speciale a Matteo Bianconi per la sua intervista e al Sig. Stefano Cavalleri per le foto della sua splendida tavola

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