Womoms Magazine n.10 - Febbraio 2016

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MAGAZINE


di Alessandra Bonadies

“A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni.” (Alessandro Baricco) Febbraio era il mese dedicato ai riti di purificazione, che simboleggiavano la condizione della natura in atto di ridestarsi dal torpore invernale. Iniziano, infatti, a sbocciare in questo mese le prime viole del pensiero, con il loro tipico colore intenso ed il disegno che le caratterizza, le margherite, con la loro semplicità e le instancabili mimose. Febbraio è il mese dove lo scatenarsi della licenza, la violazione di tutti i divieti, la coincidenza di tutti i contrari, tipici del carnevale, vengono ricostituiti in nuovo inizio. Proprio come accade con un nuovo amore. L’amore protetto e custodito da S. Valentino. Nel mese di febbraio inizia la nostra seconda possibilità. La nostra rinascita. Prende forma il sogno e l’auspicio che ci ha lasciato il mese di dicembre. E allora noi continuiamo a dare forma ai vostri sogni, offrendovi questo nuovo numero del Womoms Magazine. Buona lettura!


IN QUESTO NUMERO

5

Make­up

19

Kids fashion

36

Le vostre ricette

11

Bio

14

Travel

23

Food

35

Food Book

37

Wine

40

Florist


45

Fashion

48

Travel

55

App

59

Home

66

Intervista

68

Libri

72

Eventi

your subtitle here

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di Ilaria Beghin

Make-up di Carnevale Se a Carnevale ogni scherzo vale, vale anche osare con il travestimento: streghe, gattine sexy, infermiere, personaggi famosi, divi del cinema, principesse, fate e chi più ne ha più ne metta. Non c’è niente di più bello di poter essere chi vogliamo per una notte, quindi perché non provare quel travestimento che tanto ci piace? Oltre agli abiti anche il make up ci può aiutare nella trasformazione: ecco alcune idee semplici ma d’effetto per fare un figurone alle feste di Carnevale di quest’anno. Visto che a Carnevale si può osare, tanto vale farlo, giusto? Quindi via libera a make­up azzardati e super trendy. Quest’anno le mie idee sono varie, vediamo se possono piacere anche a voi...


Glitter mania Dato che bisogna giocarsi il tutto per tutto, un trucco che focalizzi sul viso l’attenzione è quello che ci vuole, quindi che il glitter sia con noi: steso ad ampie dosi e senza freni, per trasformarsi in un personaggio etereo ed evanescente, una donna splendida e splendente. In questo caso se lascerete i capelli sciolti e userete una mise molto minimal sarete perfette, un look molto 80’s.


Colori pop Rimaniamo ancora sul viso, ma questa volta puntiamo tutti sui colori e sbizzariamoci con la tavolozza: colori intensi e pop, linee geometriche o anche solo grandi macchie di colore saranno i protagonisti di questo travestimento che vi trasformerà in un clown dal tocco molto contemporaneo.


Divi del cinema o della musica Rimane di sicuro il travestimento più gettonato e sempre di grande effetto: basta scegliere i grandi divi del cinema, le star, le muse ispiratrici degli anni passati e lasciarsi trasportare dalle loro storie. Tra l’altro è un modo bellissimo per tenere viva la memoria di quei personaggi che hanno un posto speciale nel nostro cuore. Quest’anno un omaggio al mitico David Bowie, scomparso così prematuramente, è quasi d’obbligo visto che con i suoi look, camaleontici e sempre innovativi, ha segnato un capitolo della storia della musica e della moda. Sempre verdi poi sono le grandi icone come Marilyn Monroe e Audrey Hepburn.


Intense make-up Per chi non se la sente di osare troppo, ma alla festa di Carnevale ci vuole andare lo stesso, la cosa più bella rimane quella di sperimentare con qualcosa di insolito, usando ciò che avete nella vostra trousse: un ombretto usato come rossetto, un rossetto usato come blush, azzardando con quei colori che non usereste mai e poi mai se non a Carnevale! Ovviamente il gioco vale anche per capelli e sopracciglia!

Perché il Carnevale è anche Rio De Janeiro, quindi non dimentichiamoci i costumi, i colori sgargianti, i cappelli brasiliani e gli eccessi che accompagnano il Carnevale più famoso del mondo. Travestirsi da ballerina di samba è di sicuro facile e di grandissimo effetto quindi perché non provarci?

Carioca make-up


danhera.com


Truccabimbi BIO!

di Elisa Bucci

Mascherarsi è da sempre uno dei giochi più gettonati da grandi e piccini di ogni paese e il Carnevale è storicamente il momento ideale. Ma non solo: feste di paese, compleanni o feste scolastiche spesso vedono presente la figura del truccabimbi. Di norma i prodotti utilizzati sono selezionati appositamente, anallergici e dovrebbero essere privi di qualsiasi sostanza tossica o nociva. Ma se volessimo essere ancora più sicuri utilizzando prodotti testati e certificati biologici?


Sante Naturkosmetik, è un’ azienda tedesca leader nella cosmesi eco­bio e ha una discreta gamma di trucchi per bambini a base di olii pregiati e di cere naturali, come l'olio di girasole e la cera d'api da coltivazione biologica controllata e composti da sole tinture naturali. Risultano particolarmente delicati sulla pelle sensibile dei più piccoli, garantendo la massima sicurezza di utilizzo pur mantenendo una meravigliosa luminosità e una buona durata. Come tutti i cosmetici Sante Naturkosmetik, anche la linea trucco per bambini è certificata BDIH e Natrue secondo le linee guida della cosmesi naturale certificata. I trucchi per bambini della Sante Naturkosmetik sono reperibili online in alcuni siti di prodotti ecobio ben forniti, e sono disponibili jar da 6 ml o matitoni pastello da 5 gr al costo di circa 3.50 € l’uno. Nel dipingere il viso dei bambini si possono combinare insieme più colori e questi, se diluiti con acqua, daranno delle belle trasparenze. Il trucco può essere facilmente rimosso con acqua tiepida. Nel caso rimanessero piccoli residui potranno essere rimossi semplicemente grazie ad un batuffolo di cotone imbevuto da poco olio o latte detergente viso delicato.


Un'altra simpaticissima soluzione sono i prodotti della azienda francese Namaki. Nata dall'idea di due genitori, Vincent e Marie Laure, l’azienda produce esclusivamente colori naturali per colorare il viso dei bambini e smalti per unghie a base d’acqua. Anche in questo caso si tratta di prodotti ipoallergenici e biocertificati da Qualità Francese e Cosmebio. Sono disponibili in ben 12 varianti per il set da 3 cialde con pennello e libretto di istruzioni e 4 varianti per il set da 8 cialde con pennello, 2 spugnette e libretto. Potrete così sbizzarrirvi in pressoché infinite combinazione! I trucchi per il viso Namaki possono essere acquistati sul sito www.biosolex.it, un negozio online davvero meraviglioso di giocattoli ecologici 100% naturali adatti ad ogni età di cui non potrete che innamorarvi. Una volta terminato di giocare anche per questi prodotti basta un po’ acqua tiepida e un detergente delicato per rimuoverne facilmente ogni traccia. E come piace suggerire agli stessi ideatori non rimane che augurare a tutti buon “Namaquillage”!


Carnevale... dove?

di Francesca Verdiglione


• Carnevale di Venezia Venezia 31 gennaio ­ 9 febbraio 2016 (inizio ufficiale il 24 gennaio) • Carnevale di Ivrea Ivrea, Torino 4­10 Febbraio 2016 • Gran Carnevale Maiorese Maiori, Salerno Da domenica 31 gennaio 2016 • Carnevale Storico Pont­Saint­Martin, Aosta Da giovedì 4 febbraio 2016 • Carnevale storico della Coumba Frèide Etroubles, Aosta Da giovedì 4 febbraio 2016 • Carnevalon de l'Alpon Monteforte D'alpone, Verona Da venerdì 5 febbraio 2016 • Carnevale dei ragazzi Sondrio, Sondrio Da sabato 6 febbraio 2016 • Carnevale di Satriano Satriano Di Lucania, Potenza Da sabato 6 febbraio 2016 • Carnevale di Sciacca Sciacca, Agrigento Da sabato 6 febbraio 2016 • Carnevale Saurano Sauris, Udine Da sabato 6 febbraio 2016

• Carnevale Strianese Striano, Napoli Da sabato 6 febbraio 2016 • Carnevale Agropolese Agropoli, Salerno Da domenica 7 febbraio 2016 • Carnevale di Massafra Massafra, Taranto Da domenica 7 febbraio 2016 • Carnevale di Fano Fano, Pesaro Urbino Da domenica 31 gennaio 2016 • Carnevale di Savona con Re Cicciolin Savona, Savona Da domenica 7 febbraio 2016 • Carnevale di Viareggio Viareggio, Lucca Da domenica 7 febbraio 2016 • Carnevale Luciese Santa Lucia Del Mela, Messina Da domenica 7 febbraio 2016 • Carnevale Torricellano Torricella In Sabina, Rieti Da domenica 7 febbraio 2016 • Cera una volta la Mea Bibbiena, Arezzo Da domenica 7 febbraio 2016 • Sfilata carri mascherati Castiglione Delle Stiviere, Mantova Da domenica 7 febbraio 2016


• Carnevale Bagosso Bagolino, Brescia Da lunedì 8 febbraio 2016 • Carnevale asburgico Madonna di campiglio, Trento Da lunedì 8 febbraio 2016 • Carnevale Bovolonese Bovolone, Verona Da martedì 9 febbraio 2016 • Carnevale storico della Coumba Freida Gignod, Aosta Da martedì 9 febbraio 2016 • U Carnevale de na vote Taranto, Taranto Da martedì 9 febbraio 2016 • Carneval Vecc Grosio, Sondrio Da domenica 14 febbraio 2016 • Carnevale Moncalierese Moncalieri, Torino Da domenica 14 febbraio 2016


LA NOSTRA TRAVEL EDITOR CONSIGLIA...

CARNEVALE DI

RONCIGLIONE


Dal 31 gennaio al 9 febbraio, a pochi chilometri da Viterbo c’è il famoso Carnevale ronciglionese, con sfilate di maschere, carri allegorici e rappresentazioni teatrali. La tradizione vuole che le autorità cittadine consegnino le chiavi della città a Re Carnevale, scortato da un drappello di Ussari. Fagioli in umido, salsicce e polenta, questo il menù offerto per chi volesse godersi lo spettacolo ed approfittare della cucina tipica, mangiando in piazza. La manifestazione termina nella Piazza del Comune, con la rappresentazione della Morte e l’apertura del Testamento di Re Carnevale. Un corteo funebre ed una tradizionale fiaccolata sanciscono la chiusura di quella che per Ronciglione è una settimana di festa, durante la quale tutto è concesso! Info: www.prolocoronciglione.com e www.carnevaledironciglione.it


Il vestito di Carnevale

di Marianna Silvone


Siamo nel pieno del Carnevale, una festa amata dai bambini, che quest’anno terminerà molto presto, il 9 febbraio, con il martedì grasso. E per noi mamme, è il momento di cercare la maschera giusta, quella desiderata dai nostri bambini, con accessori, trucchi e tutto il necessario. Per le mamme dotate di spirito creativo e buona manualità, la strada più economica è realizzare in casa il travestimento scelto dai nostri figli: on line trovate tutorial, in versione descrittiva ma anche video che vi guidano passo per passo nel realizzare carta modello, nel taglio e nel cucito delle stoffe, portandovi per mano al risultato finale. Sul blog Pane, amore e creatività, per esempio, trovate 100 costumi da realizzare per i vostri bambini, in maniera semplice e veloce. Per esempio, per la fatina si possono recuperare alcuni vestiti che già avete in casa come ad esempio una maglietta a manica lunga bianca o rosa e un paio di collant dello stesso colore. Per la gonnellina potete usare magari una gonna in tulle o un tutu di danza oppure costruirla voi stesse con un elastico alto che sia abbastanza lungo come la circonferenza vita della bimba e annodarvi del tulle di diverso colore. Inoltre, potete realizzare le ali con del cartone robusto a cui applicare l’elastico in tessuto (come quello usato per la gonna) per infilarle. Il valore più grande non è quello economico ma quello affettivo con il quale l'abito è stato confezionato. Chapeau a queste mamme.


Per le mamme che non hanno particolari doti creative o che magari non hanno tempo per il fai da te, on line ci sono degli shop affidabili dove acquistare la maschera che cercate, risparmiando notevolmente: con un semplice e veloce click, avrete a casa il costume prescelto, da Elsa di Frozen a Masha, dalla Principessa Sofia alle tartarughe Ninja, da Spiderman ad ogni costume in commercio. Gli shop più noti sono: ABC party shop, Amazon, Eprice, Disney store, Toys Center. E quale sarà la maschera dei vostri bambini?


littlemporium.it


di Ornella Buzzone

Carnevale

Le ricette della tradizione


Lasagna emiliana INGREDIENTI per 6/8 persone: 500 gr lasagne secche o pasta fresca 100 gr parmigiano grattugiato 400 gr besciamella 250 gr. formaggio ( meglio provola affumicata in alternativa mozzarella) .

Per il ragù di carne: Per la besciamella: 300 g di manzo 80 gr burro 150 di pancetta 80 gr farina 1 cipolla 1/2 latte 50 g di burro noce moscata q.b. 50 g di sedano 50 g di carote sale e pepe q.b. 300 g di passata 1/2 bicchiere di vino 1/2 bicchiere di latte intero brodo olio evo


La lasagna è un piatto tipico emiliano, modificato poi dalla tradizione partenopea e diventata il simbolo della festa di carnevale. La ricetta originale prevede l’uso della besciamella e della carne macinata, che in versione campana vengono sostituiti dalla ricotta, unita poi alla pasta a sfoglia, o pasta all’uovo, al ragù, polpettine, mozzarella e chi più ne ha più ne metta. Ingrediente fondamentale è un buon ragù che, al contrario di quello classico va preparato rigorosamente con carne di maiale, le tracchie e la cervellatina (sottilissima salsiccia napoletana). La lasagna multistrato napoletana è un piatto molto ricco ed elaborato, si può preparare il giorno prima, lasciarla riposare in apposite pirofile, facili da trasportare, e metterla in forno il giorno della festa. Nella ricetta di oggi vi spieghiamo la preparazione della lasagna emiliana. La preparazione fondamentale è il ragù di carne. Lavate e tagliate le verdure a dadini. In una grande pentola, sarebbe perfetta quella di coccio, fate rosolare la pancetta con il pinzimonio di verdure, tre cucchiai d'olio ed il burro e lasciate ammorbidire. Aggiungete la carne macinata e bagnate col vino e girate fino a quando non sarà evaporato,unite la passata di pomodoro e fate cuocere per 1 ora intera a fuoco moderato aggiungendo se occorre il brodo. Verso la fine unite il latte, salate e pepate. Alla fine, quando il ragù è pronto, secondo l’uso bolognese, si usa aggiungere la panna se si tratta di condire paste secche. Prepariamo la besciamella: facciamo sciogliere il burro in un pentolino, togliamo dal fuoco e uniamo la farina setacciata. Aggiungiamo un po alla volta il latte caldo, rimettiamo il pentolino sul fuoco e portiamo ad ebollizione evitando di fare i grumi o usiamo quella già pronta che troviamo al banco frigo nel supermercato. In una teglia sporcata con un mestolo di ragù adagiamo il primo strato di lasagna e lo copriamo con il ragù e qualche cubetto di provola o mozzarella, la besciamella e foglioline di basilico e il parmigiano. Fare gli strati fino ad esaurire gli ingredienti. Nell'ultimo strato aggiungiamo il parmigiano. Cuocere in forno 220° per 1 ora. Se la prepariamo il giorno prima, possiamo conservarla in frigo e cuocerla il giorno dopo.



Chiacchiere INGREDIENTI per 6/8 persone: Burro 50 g Vanillina 1 bustina Uova (medie) 3 intere e 1 tuorlo Lievito chimico in polvere 6 g Zucchero 70 g

Limoncello di Sorrento 25 ml Sale 1 pizzico Farina 00 500 g Olio di semi di arachide q.b. Zucchero a velo q.

Le chiacchiere sono il simbolo del carnevale, il loro nome varia da nord a sud ­ intrigoli, . . fiocchetti, frappe ­ ma nonostante tutto la tradizione vuole che vengano preparate fritte e in grande quantità da poter far parte delle nostre tavole lungo tutta la durata di questa festività. Il Carnevale, anche se legato a quella che è la nostra religione, è una festa per bambini che amano mascherarsi e invadere le strade di coriandoli e stelle filanti. In questa ricetta la chiacchiere hanno un tocco davvero speciale: quello del limoncello di Sorrento.

PREPARAZIONE: Per preparare le chiacchiere potete usare un robot da cucina oppure una spianatoia e lavorare a mano. Setacciate la farina insieme al lievito e formate un buco al centro, unite lo zucchero, un pizzico di sale, il liquore, le uova e il burro a temperatura ambiente iniziate a lavorare il composto. Appena amalgamato fatelo riposare per 30 minuti in frigo avvolto dalla pellicola trasparente. Trascorso il tempo di riposo, lavorate l'impasto per almeno 10 minuti e stendetelo su di un piano da lavoro con l'aiuto di un mattarello, fino ad ottenere una sfoglia liscia e ritagliatela con la rotella e create dei tagli centrali. Friggete in una pentola con i bordi alti con olio bollente e appena pronte cospargete di zucchero a velo o cannella.



Krapfen INGREDIENTI per 6 persone: 500 g di farina manitoba 1 panetto lievito 1 bustina vanillina 60 g di olio di semi 250 ml latte 2 uova medie 60 g zucchero scorza grattugiata di 1 limone

Per il ripieno: nutella o marmellata Per friggere: olio di semi Per guarnire: zucchero

Unite in una planetaria la farina con la vanillina e lo zucchero e aggiungete il lievito sciolto precedentemente nel latte tiepido. Azionate la planetaria e dopo qualche minuto unite anche l'olio e le uova. Fate amalgamare il tutto fino a formare un panetto compatto. Trasferite l'impasto in un ciotola, copritela con la pellicola e riponetela in forno con luce accesa per un paio di ore fino a quando non raddoppia. Trascorso il tempo di posa, stendete la pasta con un mattarello e con l'aiuto di un coppasta di 9 cm di diametro e ricavate dei cerchi, ponete al centro di ogni disco la nutella o se preferite della marmellata, coprite ogni disco con un altro e chiudeteli bene con l'aiuto se corre di un po' di latte. Lasciateli lievitare in forno con luce accesa per circa un'ora. Preparate l'olio in un padella alta e quando raggiunge i 170 gradi immergete i bomboloni. Quando sono dorati li ponete sulla carta assorbente e poi subito quando ancora caldi, rotolateli in una terrina piena di zucchero semolato. Servite caldi.

La ricetta dei golosissimi bomboloni con la cioccolata, conosciuti anche come krapfen, dolci tipici di Carnevale ma preparati durante tutto l'anno: per una dolce colazione, per la merenda dei più piccini o semplicemente per regalarci un momento di vero piacere, proprio come le ciambelle, che potete realizzare con lo stesso impasto.


Ciambelle INGREDIENTI per 6 persone: 400 g farina manitoba 300 g patate lesse 70 g farina tipo 00 3 uova medie 100 g burro ammorbidito 50 g zucchero semolato 1 scorza di limone grattugiata 8 g sale

Per il lievitino: 130 g farina tipo 00 120 g latte fresco 9 g se fresco, 3 g se disidratato lievito di birra


Le ciambelle di Carnevale sono piccole ciambelline fritte preparate con un impasto morbido e soffice, ricoperte di zucchero. Questo dolce viene preparato tutto l'anno, è un classico della tradizione napoletana, conosciuto anche come graffe, il cui impasto è a base di farina e patate. Per prima cosa lessate in acqua bollente le patate ben lavate. Preparate il lievitino, unendo in una ciotola la farina setacciata con il lievito di birra e miscelate con il latte intiepidito fino ad ottenere un composto omogeneo. Coprite con la pellicola trasparente e fatelo lievitare in forno spento con luce accesa, per 1 ora. Quando le patate sono cotte, pelatele e schiacciatele con l'aiuto di uno schiaccia patate. In una planetaria munita di foglia, ponete le due farine setacciate lo zucchero, le patate schiacciate, la buccia grattugiata di un limone, le uova e azionate la planetaria. Lavorate il composto fino a che il lievitino si sarà ben incorporato e iniziate ad aggiungere un pezzetto alla volta il burro ammorbidito, senza procedere con il successivo se il precedente non è stato assorbito completamente. Trasferite l’impasto in una ciotola, coprite con pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per 2 ore. Una volta che l'impasto è raddoppiato prendete la pasta e stendetela con un mattarello fino ad uno spessore di circa 1,5 cm, poi, con l'aiuto di un bicchiere facciamo le forme. Iniziate a scaldare l'olio e quando raggiunge la temperatura di 170­180°, immergete con attenzione le ciambelle. Rigirate più volte le graffe durante la cottura, aiutandovi con una schiumarola. Quando saranno ben dorate da entrambi i lati, prelevatele e fatele asciugare su un vassoio foderato con della carta assorbente. Infine, rotolate le ciambelle ancora calde nello zucchero semolato, che potrete insaporire con un pizzico di cannella se la preferite.


Sanguinaccio INGREDIENTI per 6 persone: 1 litro di latte 150 g cacao 2 bustine vanillina 100 g cioccolato fondente

600 g zucchero 50 g burro 2 cucchiai di maizena 1 bicchierino di Strega

Che Carnevale è se tra chiacchiere e castagnole manca il sanguinaccio? Dolce tipico napoletano il cui nome deriva dal fatto che, in origine, veniva aggiunto al composto una certa quantità di sangue di maiale che contribuiva a dare maggiore cremosità e dolcezza al preparato oltre ad un particolare gusto. Ma state tranquilli, la ricetta che proponiamo è molto più semplice e gustosa: sostituisce il sangue con cioccolato fondente. Versate il latte in un pentolino (tenere da parte 2 cucchiai di latte a cui aggiungeremo la maizena ) lasciate intiepidire a fuoco dolce per pochi minuti, aggiungete lo zucchero la vanillina e il cacao e mescolate. Ponete il tutto sul fuoco a fiamma bassa e mescolate continuamente. Unite il composto di latte e maizena precedentemente preparato. Continuate a mescolare fin quando il composto risulta cremoso, al primo bollore unite il cioccolato fondente e il bicchierino di strega, lasciate addensare ancora un pò. Quando la crema sarà tiepida aggiungete a piacere scaglie di cioccolata o scorzette di arancia. Questa crema è perfetta per accompagnare le chiacchiere o biscotti al burro fatti in casa.



di Alessandra Bonadies e Paola Agostini

Questo mese vi presentiamo JAMIE OLIVER: dopo il suo lavoro nel ristorante di Antonio Carluccio, nel 1999 viene notato dalla BBC che gli affida The Naked Chef, a cui segue l'omonimo libro di cucina, bestseller nel Regno Unito. Lo stesso anno cucina addirittura per l'allora primo ministro inglese Tony Blair al 10 di Downing Street. Seguono tanti programmi in TV e si fa sempre più forte il suo impegno contro il junk food, tanto da andare negli istituti scolastici ed impegnarsi per fare in modo che nelle mense inglesi e americane si eliminino i cibi non sani. Potete deliziarvi delle sue creazioni in uno dei suoi 29 ristoranti, di cui uno a Dubai e uno a Sydney, Jamie's Italian.



DAI NOSTRI LETTORI: Ig @la_vanessa__

Torta alle carote INGREDIENTI: 250 gr carote 200 gr farina 00 100 gr farina di mandorle 200 gr zucchero a velo vanigliato 80 ml olio di semi 3 uova buccia grattugiata di 1 arancia 1 pizzico di sale 1 bustina di lievito Mettere le carote nel mixer e far girare qualche secondo, quindi aggiungere l'olio ed il succo di arancia. Far girare ad alta velocita fino ad ottenere una crema senza pezzetti. In una ciotola a parte montare le uova con lo zucchero e la buccia grattugiata dell'arancia, poi aggiungere la farina di mandorle. Amalgamare bene e quindi aggiungere il sale e la crema di carote. Mescolare a bassa velocità fino ad ottenere un composto liscio ed uniforme. Aggiungere dunque la farina setacciata con il lievito. Mettere il composto in uno stampo imburrato ed infornare a 180°C per 0 minuti circa.


IL VINO PIU' AMATO D'ITALIA BY LA CRUSIA


BRUNELLO DI MONTALCINO E’ il vino più bevuto in Italia, la DOCG toscana per eccellenza: il Brunello di Montalcino, viene prodotto nel territorio del comune di Montalcino in provincia di Siena. Una delle sue più rinomate caratteristiche è la longevità ed è composto al 100 % di Sangiovese. Le condizioni di coltura dei vigneti devono rispondere dei precisi requisiti. L’affinamento in botti di rovere deve essere di almeno due anni e deve poi rimanere come minimo 4 mesi in bottiglia, può essere immesso al consumo solamente dal 1° gennaio dell’anno successivo al termine dei cinque anni partendo dell’anno della vendemmia. Dal sesto anno può essere definito Riserva (con i minimi due anni di rovere e almeno 6 mesi in bottiglia). Questo vino dev’essere vinificato, conservato, affinato in lego e bottiglia ed infine imbottigliato esclusivamente nella zona di produzione. Caratteristiche organolettiche colore: rosso rubino intenso tendente al granato; odore: caratteristico ed intenso, con richiamo ad aromi di geranio, ciliegia e spezie; sapore: asciutto, caldo, un po' tannico, robusto, armonico, persistente.


BY LA CRUSIA


BRUNELLO DI MONTALCINO Come abbinarlo Il Brunello è perfetto per le carni rosse e selvaggina da pelo e da penna, eventualmente accompagnate da funghi o tartufi, può inoltre essere perfettamente abbinato con i formaggi (tome stagionate, pecorino toscano, gorgonzola piccante, parmigiano reggiano) e con piatti della cucina internazionale sempre a base di carne o con salse strutturate. Come conservarlo Il Brunello di Montalcino è predisposto a lunghi affinamenti, però richiede accorgimenti particolari che spesso, per altri vini, potrebbero essere trascurati: mantenete le bottiglie a umidità e temperatura il piu' possibile costante, tra i 16°C e 20°C. L’ideale sarebbe una cantina sotterraneo o un contenitore a temperatura e umidità controllata; mantenete le bottiglie coricate, la parte inferiore del tappo di sughero deve rimanere umida per evitare l’essiccamento del sughero; mantenete le bottiglie lontano da forti odori o sgradevoli perché micro particelle di esso potrebbero penetrare; mantenete le bottiglie al riparo dalla luce.


Phalenopsis

di Marilena Musso

Ph. Credits: Marilena Musso


Vi sembrerà uno scherzo di Carnevale quello che state per leggere, ma non è così. Voglio parlarvi di un'Orchidea, la Phalenopsis. Non vi tedierò con le solite esigenze di coltivazione di cui ho già spiegato tempo fa, ma vi dirò del modo, anticonvenzionale, in cui vive a casa mia. Chi mi segue sa che ho una predilezione per le piante dal portamento spontaneo, morbido, con l'aria scarmigliata, meglio ancora se capace di trasmettere un senso di leggerezza e movimento. Le Orchidee sono, dal mio punto di vista, eleganti e colorate, ma tremendamente rigide, issate su stecchi che le fanno sembrare enormi lecca­lecca. Eresia! Griderà qualcuno, che guai a toccargli la beniamina di casa, in grado di sfoggiare cotanto splendore e misticismo. Uno splendore che in natura, tuttavia, ha la possibilità di crescere come più le è consono e cioè, in quanto epifita, aggrappata al ramo o al tronco di qualche albero, attingendo il nutrimento e l'umidità necessari, direttamente dall'aria, attraverso le radici. Il passaggio da lì alle nostre abitazioni, ha reso necessario l'utilizzo di vasi, corteccia e bastoncini come indispensabili tutori per gli steli florali, ma a me questa cosa non è mai andata giù e ho cercato di restituire alla mia compagna di casa, il carattere selvatico che le appartiene, così l'ho liberata dal vaso e dalla corteccia, ho inserito con delicatezza le radici (qualcuna può anche restare all'esterno) in una retina per limoni, dopo aver praticato un buco nella medesima, per estrarre i frutti. Ho poi utilizzato una spilla da balia per mantenere serrata la retina intorno alle radici e ho, infine, capovolto il tutto, sempre maneggiando con cura. Con un'altra spilla, ho fissato la retina ad un cordino naturale come quello usato dai fioristi e l'ho legata alla ringhiera (ma potrebbe essere una mensola del bagno, ecc.) di casa da cui penzola felice tra le foglie di altre piante.


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Bolzano di Eleonora Tassi


Febbraio per molti è il mese della settimana bianca, per altri può essere un semplice pretesto per approfittare di quel famoso 14 ed organizzare un weekend romantico. Il Südtirol ed in particolare Bolzano, potrebbe fare al caso vostro. Capoluogo altoatesino, città cosmopolita, allegra, moderna e raffinata al tempo stesso, il paesaggio offre il giusto compromesso tra spazi abitativi e zone verdeggianti. In passato provincia austriaca, Bolzano riesce a far amalgamare due culture così lontane: quella italiana e quella tedesca. Crocevia tra nord e sud Europa, fusione di lingue, tradizioni e architettura locale. I palazzi in stile barocco, le pareti dai toni pastello, le facciate gotiche del bellissimo Duomo in Piazza Walther, l’architettura degli anni Trenta, la via dei Portici per lo shopping, queste sono le mille facce di Bolzano!


Per chi poi volesse visitare anche i dintorni, la città ha molteplici alternative: passeggiate, trekking ed ovviamente lo sci. Il Corno del Renon, con i suoi 2270 m, consente di praticare sci di fondo ed offre 10 km di piste larghe e ben battute per lo sci da discesa. Per i patiti, come me, consiglio di ritagliarvi qualche giorno nelle vicinanze del Plan De Corones: uno tra i più grandi e moderni centri sciistici del Südtirol, 3 versanti, 1 panorama bellissimo ed oltre 90 km di piste. Tornando a Bolzano, gli escursionisti più esigenti potranno servirsi di una funivia a pochi metri dalla stazione, con la quale sarà possibile raggiungere gli altipiani circostanti. Proprio qui, nella località chiamata Soprabolzano, a 1221 m, vi consiglio una sosta per il pranzo al maso Kaserhof. Conduzione familiare, cavalli ed un allevamento di lama, questo maso è fatto di persone che vivono senza altri compressi che quelli fatti con la montagna. La cucina è quella tipica, fatta di profumi unici, di erbe aromatiche, frutta, verdura e vini. Un calice di Gewürztraminer e Knödel per me, un boccale di birra e ravioli per lui: come resistere?



Gli uomini si incontrano e le montagne stanno ferme‌


Per chi resta in centro a Bolzano, merita una visita la Trattoria del Cavallino Bianco ­ in Via Bottai ­ con la sua insegna storica che da oltre mezzo millennio invita i turisti ad entrare ed assaporare i piatti della tradizione. Caffetterie e backerei vi tenteranno al mattino con il profumo dei dolci tipici altoatesini e del pane appena sfornato, io ne approfitto sempre per fare grosse scorpacciate di bretzel, difficile da reperire fresco nella mia città. Per le amanti del tè, consiglio di fare un salto in Via Argentieri alla Peter’s Tea House e provare una delle loro profumatissime miscele. Altro souvenir, che reputo fondamentale per sopravvivere al trauma del rientro, potrebbe essere un sacchettino pieno di cirmolo: le proprietà di questo legno sono molteplici. La preziosa essenza sprigionata dal cirmolo può essere utilizzata non solo per profumare la biancheria, ma se tenuta sotto il cuscino aiuta ad abbassare il battito cardiaco, affaticando di meno il cuore e conciliando il sonno, perfetto anche per aiutare la respirazione durante un raffreddore. Ovviamente, avendo fatto cenno a quel 14 febbraio, non sto nemmeno a dirvi che le gioiellerie a Bolzano non mancano e che il cirmolo potete farvelo regalare la prossima volta!



In viaggio con le App

di Erica Menegollo

Fino a qualche anno fa organizzare un viaggio significava decidere la meta, recarsi in libreria e prendere una guida, quel “famoso” libretto che ci avrebbe seguito passo dopo passo nelle meta scelta. Oggi invece, grazie alla tecnologia, per organizzare un viaggio basta uno smartphone e valide App!


SKYSCANNER App dedicata al mondo del viaggio aereo. Pensata per mettere a confronto le diverse offerte per il volo che cerchiamo. Basterà inserire punto di partenza, periodo e tipo di volo (diretto o con scalo): in pochi secondi ecco apparire le diverse possibilità! GOOGLE TRANSLATE App pensata per chi con le lingue non ha chissà che confidenza. Quando decidiamo di organizzare un viaggio all’estero capita di non essere pronti a gestire una conversazione o un listino al ristorante così questa app è stata pensata apposta per non trovarsi in difficoltà. Punto di forza: funziona anche offline, facendo così risparmiare sulle tariffe del roaming! SETTLE APP Quanti viaggi organizzati con gli amici… e quanta confusione con i conti! Chi ha pagato questo, chi quello e totali divisi… Con questa app tutto sarà più facile, molto più gestibile: ogni pagamento viene registrato e in ogni momento del viaggio si potrà avere la situazione delle spese aggiornata (individuali o collettive esse siano!). SIT OR SQUAT L’emblema di tutti i viaggiatori è: "Troverò un bagno decente?" Perché, si sa, in giro ci sono personaggi educati e personaggi molto “selvaggi”… così, gli ideatori di questa app hanno pensato ad una app che consenta a tutti di trovare i “migliori” bagni nelle vicinanze di dove ci troviamo, con tanto di recensioni e giudizi di chi ci è stato prima di noi. SUPER­APP! MY VALUTA Quante volte ci è capitato di fermarci per strada per calcolare quanto ci sta costando il viaggio… perché non sempre troviamo l’Euro… Questa app è stata creata per monitorare sempre i cambi (di valuta appunto!) e avere sempre controllo le spese. Direi ottima! WAZE Sarò sincera: questa app per me è vitale! Waze conosce strade che nemmeno io in 35 anni ho scoperto nel mio Paese… robe da matti! Un tempo ci si affidava alle cartine, piegate e riepiegate migliaia di volte. Grandi come coperte a volte, piccole come fazzoletti altre… Waze ha risolto il problema (insieme a Google Maps, sua concorrente). Basta accedere, scegliere se siamo a piedi, in macchina o con mezzi pesanti, impostare la meta e via! Non potrei più rimanere senza… WI­FI FINDER La traduzione del nome di questa app è TROVA WI­FI, perché lo sappiamo tutti che risparmiare fa comodo a tutti! Con questa app, si possono individuare (anche in modalità offline) gli hotspot vicini, quelli in cui possiamo agganciarci gratuitamente con i nostri telefonini. App intuitiva, provare non costa nulla…


TRIPADVISOR Ritengo questa app INDISPENSABILE. Ho recensito e continuo a farlo perché per me i commenti degli altri viaggiatori sono sempre stati utili. Tripadvisor è di “vecchia data”: sito pensato per mettere in contatto le recensioni e valutazioni di chi, prima di noi, è stato nel luogo dove vogliamo andare. Ora si può scaricare anche la app… cosa volere di più? Se siete dubbiosi su una possibile sistemazione o sul ristorante che ancora non avete provato, inserite il nome nel campo di ricerca di TripAdvisor e… a voi ogni considerazione! BOOKING Dulcis in fundo, come non inserire nell’elenco una fra le mie app preferite? Booking, nato come motore di ricerca per alberghi, hotel, motel e qualsiasi altra sistemazione, è passato anche lui al formato app! Può capitare di essere in giro e non sapere dove alloggiare nelle vicinanze, sempre inciampare in precarie sistemazioni... Booking vi dirà disponibilità, prezzi e contatti, nonché vi fornirà anche le foto delle strutture e in modo dettagliato tutti i particolari. Indispensabile, non ci sono altri termini!


www.nostrobimbo.com


Un’antica casa colonica in una campagna quasi raggiunta dall'abitato: “la Casa”, come la definiscono i proprietari. Il luogo perfetto per far crescere i tre figli, ancora piccoli, e per dare forma a un’idea, forte e coerente. Una scelta etica: quella di essere e non di apparire. «Volevamo una casa che esprimesse esattamente quello che siamo»: sottolinea Casali. Lui editore, attivo principalmente nel mondo della scuola, lei psicologa, nel costruirsi l’abitazione hanno voluto dare vita a un vero e proprio progetto educativo. Nella sua forma più nobile ed efficace, non lezioni cattedratiche, non princìpi astratti, ma la concreta applicazione dei propri ideali: insegnare con i fatti. Con armonia di amore e rigore. Il benessere dei bambini, nell'accezione più ampia, è l'imperativo che ha guidato ogni scelta. A partire da quella del luogo: in collina, non lontano da Recanati, con il mare ad appena sette chilometri e la vista che abbraccia lo scenario di incomparabile bellezza che va dal Conero a Loreto. Il leopardiano “Infinito”, qui non è solo sublime letteratura, è vita reale.

Abitare COME BIO COMANDA

di Paola Agostini


Demolito il vecchio cascinale, la nuova costruzione preserva l'anima rurale, riutilizzando i mattoni artigianali trovati sul posto o cercati nei dintorni. Anche porte e serramenti provengono dal riuso. Materiali, collanti, vernici, tecnologie: tutto, rigorosamente, biocompatibile. «Fior di Tempo, dalla serie Fior di Fiemme – spiega il proprietario – è stato l'approdo naturale del nostro modo di essere. Per i segni dell'abile lavoro manuale e per quelli dell'energia della natura, che promana dai nodi e dai solchi di questa serie . E poi per la sensibilità verso il tema della biocompatibilità e il concetto di re­impiego cari sia a noi che all’azienda». L'essenza Fior di Tempo li ha colpiti anche per il sentiment che trasmette: teak birmano estratto dal cuore di travi provenienti da villaggi e antichi templi, lavorato a mano in larghezze e lunghezze diverse. Un mosaico di differenti tonalità per un gioco di colori avvincente. Scelta decisiva non solo per i pavimenti e i battiscopa, ma anche per la realizzazione delle scale e perfino all'interno dell'ascensore, caratterizzando tutto l'insieme, con la sua ricercatezza e la sua preziosità. .

Fiemme 3000, azienda italiana ubicata in Val di Fiemme, ha scelto di proporre qualcosa di molto differente: in una parola, la biocompatibilità. Biocompatibile significa compatibile con la vita. Per sua stessa definizione, una sostanza biocompatibile possiede la capacità intrinseca di essere metabolizzata dagli esseri viventi, senza nessun tipo di danno per la loro salute. E il legno è l’anima e il cuore di questa cultura biocompatibile, in quanto simbolo e sostanza di tutto ciò che è naturale e che nella natura si crea e si rinnova. Proponendo l’alternativa concreta di un prodotto che duri nel tempo, e che nel tempo sia veramente capace di aumentare la qualità della vita e di contribuire al vero benessere.


di Sara Caglieri

Il calore del focolare


Da sempre il focolare è stato il luogo della casa dove ci si riuniva nelle fredde giornate invernali, diventando occasione di momenti di unione e risultando un impagabile oggetto d’atmosfera e di magici momenti a cui moltissimi non vogliono rinunciare. Il crepitio dei ceppi di legno, l’odore della legna, la luce calda, soffusa ed il calore prodotti dal fuoco evocano in noi l’immagine di un luogo protetto, un luogo in cui rifugiarsi o ritornare per rilassarsi dopo una lunga giornata.

Il camino conferisce ad una casa un tocco di classe, un impagabile oggetto di atmosfera che affascina e riscalda l’anima. Ormai in commercio è possibile trovare camini e stufe per ogni gusto, stile ed esigenza: •il classico camino in mattoni e/o in pietra dalle dimensioni e forme tradizionali da sempre apprezzato per le sue antiche caratteristiche e per la sua praticità, •il moderno camino in marmo e/o in acciaio dalle forme essenziali e ricercate per diventare quasi un elemento scenico oltre che una fonte di calore.


Quando si decide di installare un caminetto nella propria casa bisogna fare alcune valutazioni al fine di ottenere il risultato migliore. Le domande che bisogna porsi sono semplici: in che ambiente della casa verrà inserito? In quale punto di quell’ambiente sarà collocato? Quale stile connoterà quello spazio? Iniziamo rispondendo alla prima domanda. Normalmente il caminetto occupa uno spazio della zona giorno, generalmente lo ritroviamo in cucina o in salotto, in alcuni casi è possibile avere questa meravigliosa fonte di calore anche in camera da letto (quest’ultima prevede che vengano prese delle maggiori accortezze per quanto riguarda la sicurezza). La posizione nella stanza può essere valutata tenendo presente che la zona di passaggio non sia tra il camino e l’abituale sistemazione degli arredi (come sedie e poltrone che di solito sono disposte accanto al focolare). La forma della stanza può suggerire varie possibilità di posizionamento del camino: • centrale rispetto alla parete in cui viene collocato: • inserito nell’arredo (soluzione nata dall’esigenza di coniugare il desiderio di camino con la possibilità di sfruttare meglio lo spazio). • collocato al centro della stanza, come elemento di divisione per creare due ambienti fruibili in modo diverso. Una volta effettuate queste valutazioni non resta che decidere quale sia lo stile che più ci aggrada e rappresenta: • stile rustico che prevede l’utilizzo di materiali naturali come la pietra, il legno e il marmo (elementi grezzi, per uno stile più classico con poche rifiniture, o lavorati, con un gusto moderno dal design contemporaneo, accostati a colori caldi come il beige e il rosso.) L’ambiente si completa di mobili in legno massello, pavimenti in legno o cotto, divani in pelle dall’aspetto apparentemente sgualcito ma di grande effetto ed elementi in ferro battuto come, per esempio, i lampadari.

A sinistra, un esempio di un camino in posizione centrale nella stanza in legno lavorato dal gusto contemporaneo. A destra, invece, un camino in pietra in posizione centrale rispetto alla parete circondato da un arredo in legno.


• stile classico, che spazia dallo stile impero allo stile vittoriano, la scelta potrebbe cadere su un caminetto di marmo di colore bianco dalle venature grigie e dalle forme morbide e raffinate; generalmente caratterizzato dalla presenza di pavimenti in marmo, carte da parati e colori dalle tinte ricche come il rosso, il viola, il giallo e il blu: ambienti ricchi di arredi e oggettistica proprio come la borghesia dell’800 amava circondarsi.

Le foto soprastanti rappresentano esempi di caminetto in marmo in stile vittoriano inserito in un contesto classico.

• stile contemporaneo, sarebbe consigliabile un camino dal design moderno. Ci si può orientare su un camino in muratura che vada a richiamare uno o più colori dell’arredo all’interno della casa dove ordine, semplicità delle line ed eleganza dovranno essere le linee guida. Nell’arredo di un ambiente moderno la regola da seguire è quella dell’essenzialità. L’obiettivo è quello di alleggerire gli ambienti e di renderli più pratici, per la pulizia e per l’utilizzo quotidiano. Pochi elementi decorativi e tutto ciò che è presente nell’ambiente svolge una specifica funzione.

Un efficace esempio di camino in stile contemporaneo abbinato ad un arredo semplice ed elegante.


Ma una volta fatte queste generali distinzioni ricordiamoci che viviamo in un periodo in cui i vari generi d’arredo si interpretano. Stili, materiali e colori si incontrano fra loro creando ambientazioni sempre nuove che rispecchiano la propria personalità . Il classico incontra il moderno, la tradizione viene rivisitata in chiave piÚ attuale con abbinamenti cromatici audaci, rendendo cosÏ ogni casa unica e speciale.

Tre esempi di mix di stili in cui il classico incontra il moderno per dare origine ad ambientazioni speciali.


di Alessandra Bonadies

Intervista con Mila Orlando

Scrivo perchè non so contare. Scrivo perchè parlare di certe cose mi vien difficile. Scrivo perchè un foglio su cui scrivere, che sia analogico o digitale, è il luogo dove sto in pace con il mondo.


Mila Orlando è una giornalista e blogger campana. Lavora presso un’agenzia di eventi e comunicazione. Collabora con econote.it e scrive sul suo blog personale, miawords.com. Per la collana Youfeel ha pubblicato “Quando l'amore chiama” e “Chiedimi se ti amo ancora”. Scrittrice, giornalista, esperta di marketing. Cosa ti rappresenta di più? Innanzitutto fammi dire grazie per questa intervista. Vorrei aggiungere che da qualche mese sono anche mamma di Matteo e la maternità mi ha fatto venire ancora più voglia di mettermi in gioco. Tra le cose che hai nominato non so ancora qual è la parte che predomina. Il marketing è la mia vita vera ed è quello per cui ho fatto tanti sacrifici; la scrittura è la parte passionale di me, quella che mi rimette in pace con il mondo per cui è davvero difficile scegliere. Per il momento cerco di far convivere queste anime diverse, cercando di conciliarle con il nuovo mestiere di mamma. Il sogno di una vita però è scrivere in riva al mare, chissà se diventerà mai realtà. Al momento mi dico di procedere a piccoli passi di bimbo, dal mio sto imparando tante cose. Com'è nata l'idea del tuo primo libro "Quando l'amore chiama"? Era un periodo particolare della mia vita, uscivo devastata da una brutta storia e avevo bisogno di rimettermi in piedi e camminare con le mie gambe. Ho deciso di dedircarmi a me stessa, così ho iniziato a scrivere. Fino ad allora lo desideravo ardentemente, ma avevo paura del giudizio degli altri. Quando l'amore chiama è nato quasi per caso, volevo una storia romantica, che mi facesse sorridere e sognare così ho iniziato a buttarla giù. Ricordo che scrivevo qualche capitolo e poi lo inviavo ad alcuni amici stretti, mano mano la storia ha preso forma e due anni dopo ho realizzato il sogno di pubblicare. Oggi il romanzo è edito da Rizzoli per collana digitale You Feel. C'è un libro che ti sarebbe piaciuto scrivere? Ce ne sono diversi, come Love Story di Erich Segal oppure Emma di Jane Austen. Poi ho tanti maestri: Calvino, Hemingway e, di nuovo, zia Jane. Quali sono i tuoi progetti futuri? Nell'immediato c'è il seguito di Quando l'amore chiama. Non so ancora quando uscirà, ma è tutto nero su bianco. Poi c'è un'altra storia che mi sta facendo tribolare da tre anni e spero, prima o poi, di farle vedere luce. Questi sono quelli reali, poi ho circa una decina di storie da sviluppare, per cui sto apposto per anni. I libri che secondo te non possono mai mancare nella propria libreria di casa? Sembrerò banale, ma credo che Il piccolo principe non debba mancare in nessuna libreria. Quando ho un cugino o nipote che si sta avvicinando alla lettura è il primo regalo che faccio. Un altro piccolo tesoro da custodire è Il gabbiano Jonathan Livingstone. Per le mamme che amano la lettura: Sai tenere un segreto? di Sophie Kinsella, divertente e romantico.


di Francesca

Fornasini

«I libri pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo vive tra le nuvole.» (Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal)

[Se trovi l’aquilone della tua fantasia legalo con l’intelligenza del cuore] Questo mese apro la rubrica con le lievi parole di Alda Merini. Come sicuramente avrete capito, sono una cultrice della fantasia e il motivo è presto detto. Questo potere magico, insito in ognuno di noi, consente di vivere sulla cresta delle emozioni. Immaginazione emotiva, creatività del cuore sono strumenti di libera espressione. Con la loro portata coinvolgente, offrono la possibilità di esternare la meraviglia che ci portiamo dentro. Tuttavia, dare voce all’universo che ci tinge l’anima non è sempre facile. Per questo motivo ho pensato di proporre due titoli davvero interessanti e utili.


 GRAMMATICA DELLA FANTASIA. INTRODUZIONE ALL'ARTE DI INVENTARE STORIE di GIANNI RODARI È un volume teorico edito nel 1973 da Einaudi. Questo saggio è frutto della trascrizione di appunti risalenti al 1940, a lungo lasciati nell’oblio, che facevano parte della raccolta “Quaderno della fantasia”. Rodari ha voluto dar vita ad una sorta di laboratorio esplicativo della propria esperienza narrativa. Si tratta di un libro che tutti dovrebbero leggere, per capire che l’immaginazione, i sogni e le favole, non sono una prerogativa esclusiva dell’infanzia, ma possono regalare un pizzico di felicità a tutti. La sua testimonianza mira, infatti, a rivendicare il valore e a reclamare il giusto spazio che l’immaginazione dovrebbe avere nella vita di ognuno. L’opera si rivolge «a chi crede nella necessità che l’immaginazione abbia il suo posto nell’educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola». Con questo libro invita a non limitare mai le possibilità della fantasia, ma a immaginare e, se è necessario, anche a sbagliare. A dispetto di quanto ci è stato insegnato, da ogni errore si può trarre uno spunto per inventare nuove storie e viaggiare con la fantasia. Rodari rimpiazza il vecchio “sbagliando s’impara” con un motto molto più stimolante. Dovremmo tutti prender coscienza che “sbagliando s’inventa”.


 LE CITTA’ INVISIBILI di ITALO CALVINO

Questo romanzo, pubblicato nel 1972, si presenta come una serie di relazioni di viaggio che un viaggiatore visionario, Marco Polo, l’esploratore per eccellenza, riferisce a Kublai Kan, imperatore melanconico dei Tartari. Ne risulta un vasto catalogo: 55 città inventate, ognuna con un nome di donna, di cui racconta impressioni e particolari. Diomira, Zaira, Tamara, Zora, Despina… sono un insieme di memoria e desideri; sono luoghi di scambio, non solo di merci, ma anche di parole e ricordi. A mio modesto avviso, queste descrizioni delineano e rappresentano la metafora della nostra personalissima visione del concetto “città”, di come il nostro modo di viverla diventi lo specchio di ciò che siamo. Dalle relazioni che intessiamo con il prossimo al nostro rapporto con l’ambiente. Di primo acchito, la struttura del libro può apparire macchinosa. Esso, infatti, è suddiviso in 9 capitoli contenenti 11 argomenti diversi, che si ripetono in un gioco combinatorio. Ma in questo apparente caos, assume un ruolo centrale il lettore, che ha la possibilità di giocare con la struttura stessa, seguendo un raggruppamento piuttosto che la divisione in capitoli, sentendosi libero di saltare dalla descrizione di una città all’altra, nel modo in cui gli è più congeniale. Il ruolo e la sfida del lettore consiste proprio nel riuscire a cogliere il discorso segreto, le regole assurde e le prospettive ingannevoli nascoste dietro le parole dell’esploratore. Ognuno, insomma, deve cercare un proprio ordine, trovare una propria chiave di lettura dell’opera.

«Ma la città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole.» ENJOY THE READ!


Sem

di Jessica Lai

Una storia surreale scritta con un linguaggio colloquiale, schietto e diretto. Un libro che può essere letto a più livelli, restando in superficie o leggendo tra le righe per carpire messaggi che possono aprire a livelli di riflessione più profondi. Da quando inizia la vita? Da quando è leggittimo respingerla? Da quando una persona può essere considerata tale ed essere accolta in prima battuta da Uterus (padre con un nome rimandante alla potenziale accoglienza materna) e successivamente dalle funzioni materne e paterne che si presentificano nei ruoli del giudice e di tanti altri personaggi tirati in causa dal piccolo Sem? Con ironia e leggerezza l'autore narra una storia leggibile sotto l'ombrellone ma anche sotto l'ombrello pronti a ripararsi da tutta una serie di piogge/provocazioni su temi impegnati. Che si possono far scivolare via o catturare l' attenzione e accendere lo spirito critico ed etico ­ morale.

Titolo: Sem Autore: Gianluigi Gasparri Editore: Leone Pagine: 320 Genere: Romanzo Prezzo: € 12,90 Uscita: 2015


San Valentino al Salon du Chocolat

di Paola Agostini


Tre giorni di degustazioni, eventi ed esposizioni ed un unico grande protagonista: il cioccolato. La capitale della moda e del design, ma anche città prediletta dai foodies, ospiterà finalmente la prima edizione milanese del più importante evento mondiale del cioccolato, il Salon du Chocolat di Parigi. Salon du Chocolat si terrà dal 13 al 15 febbraio 2016 presso The Mall, lo spazio polifunzionale nel nuovo Business District di Porta Nuova Varesine a Milano (www.salonduchocolat.it)


Cioccolato e fashion: i giovani stilisti del Naba Fashion Lab di Milano progetteranno assieme ai maitre chocolatier dieci abiti realizzati con il cioccolato che animeranno la serata di gala del 12 febbraio sempre al The Mall. La sfilata verrà poi replicata anche sabato e domenica mentre gli abiti verranno esposti durante i tre giorni di apertura al pubblico. Gli amanti del live twitting potranno seguire il fashion show digitando #ChocoFashion.


Ma non solo: Salon du Chocolat sarà anche #ChocoSense (gli ospiti potranno vivere degustazioni sensoriali legate al cioccolato), #Chocoshow (con esibizioni e masterclass dei grandi maîtres chocolatier italiani e internazionali), #Chocofamily (giochi e attività per bambini e famiglie per conoscere, giocare, sperimentare e degustare grazie ai professionisti di Kikolle Lab) ed infine #Chocoshopping, una grande area dedicata allo shopping del cioccolato per portare a casa il meglio della produzione nazionale e internazionale delle grandi pasticcerie del mondo.


Il programma per i bambini Dal 13 al 15 febbraio, dalle 10.00 alle 18.00, all’interno del The Mall, i bimbi dai 4 ai 10 anni verranno accolti grazie al team di Kikolle Lab in una colorata atmosfera ispirata al mondo di Willy Wonka in cui la parola d’ordine sarà: stupire! E così, ad esempio, presso il corner dedicato al “face painting” ci si truccherà con la cioccolata, in quello allestito come un Chocolate Bar ci saranno vasetti pieni di leccornie da assaggiare e poi… la vera magia: tappeti di polvere di cacao da toccare e manipolare. Ogni giornata sarà così articolata: ● fino alle ore 12.00, intrattenimento continuato, con spettacoli e giochi interattivi, a cui i bambini accompagnati da un adulto potranno partecipare senza prenotazione; ● dalle 14.30 alle 15.00, accoglienza dei piccoli ospiti con stickers e trucchi; ● dalle 15.15 alle 16.00, Laboratorio Artistico “Polvere di Cacao”, durante il quale, giocando con la fantasia, fogli bianchi, colla e nastrini, la profumata polvere di cacao si trasformerà in un quadro d'artista, che ogni bimbo porterà a casa come ricordo della giornata. ● dalle 16.15 alle 17.15, Cooking Class a tema con i Maîtres Chocolatier del Salon; ● dalle 17.30 alle 18.30, “Willy Wonka Bubble Show”, un entusiasmante spettacolo musicale di bolle di sapone giganti in cui i bimbi non saranno solo semplici spettatori… Durante lo svolgimento dei laboratori pomeridiani, a numero chiuso e su prenotazione, sarà comunque presente l’intrattenimento on­going in un’area dedicata. La collaborazione con illustri Maîtres Chocolatier darà l’opportunità ai bambini presenti di sperimentare la creatività cioccolatiera ai più alti livelli, imparando da grandi maestri trucchi e segreti di quest’antica arte dolciaria.


di Francesca Verdiglione

Da segnare in agenda


cultura

Teatro, Festival, Mostre... MILANO:

* "LA BELLA ADDORMENTATA ON ICE" DAL 4 FEBBRAIO PRESSO TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI VIALE DELL'INNOVAZIONE 20 MILANO (MI) * FESTIVAL DEL FUMETTO DAL 6 AL 7 FEBBRAIO 2016 A SEGRATE (MI) ­PRESSO IL PARCO ESPOSIZIONI NOVEGRO ­ FESTIVAL INTERAMENTE DEDICATO AI FUMETTI, AI GIOCHI ED AI COSPLAYERS. 14.000 MQ DI MATERIALI PER GLI APPASSIONATI DI FUMETTI, GIOCHI DI RUOLO, VIDEOGAMES E DEL MONDO DEI COSPLAY. GLI ARTICOLI SPAZIANO DAI NORMALI FUMETTI, AGLI ALBI DI ANTIQUARIATO E ROBOT GIAPPONESI

ROMA: * PRATI IN MUSICA! DAL 23/01/2016 AL 16/04/2016 12 CONCERTI AD INGRESSO LIBERO NEGLI SPAZI DELL'ISTITUTO NAZARETH VIA COLA DI RIENZO 140 ROMA * PETER PAN ­ IL MUSICAL DAL 23/02/2016 AL 28/02/2016 PRESSO TEATRO BRANCACCIO MUSICHE DI EDOARDO BENNATO E REGIA DI MAURIZIO COLOMBI VIA MERULANA, 244 ­ ROMA (RM)


VIA MERULANA, 244 ­ ROMA (RM) * VOCI DALLA SHOAH. PREMIO SETTIMIA SPIZZICHINO E GLI ANNI RUBATI DAL 02/02/2016 AL 03/02/2016 PRESSO TEATRO LE SALETTE SECONDA EDIZIONE DELLA RASSEGNA "TEATRO E SCHOAH". TREDICI CORTI IN GARA, DIVISI IN DUE GRUPPI, UNO DI SEI CHE SI ESIBISCONO NELLA SERATA DI MARTEDÌ E UNO DI SETTE CHE SI ESIBISCONO MERCOLEDÌ. VICOLO DEL CAMPANILE, 14 ­ ROMA (RM) * TRILOGIA DELLA MEMORIA DAL 28/01/2016 AL 07/02/2016 TEATRO STUDIO UNO CABALA – THE WHITE ROOM E LE LACRIME DI GIULIETTA DI CATERINA GRAMAGLIA VIA CARLO DELLA ROCCA, 6 ­ ROMA (RM) * LA SIGNORINA PAPILLON DAL 04/02/2016 AL 07/02/2016 PRESSO TEATRO HAMLET UNA FAVOLA NOIR, UNA PIECE SURREALE, UNA FARSA ESILARANTE, UNA TRAGICOMICA ESPERIENZA SOSPESA FRA SOGNO E REALTÀ... VIA ALBERO DA GIUSSANO, 13 ­ ROMA (RM) * SI FA PRESTO A DIRE... VADO AL MASSIMO IL 07/02/2016 AL TEATRO GOLDEN SPETTACOLO MUSICALE DI MAX MAGLIONE A FAVORE DELL'ASSOCIAZIONE PETER PAN ONLUS VIA TARANTO, 36 ­ ROMA (RM)


fiere * BIT ­ BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO DAL 11 AL 13 FEBBRAIO 2016 A RHO (MI) ­ È L'APPUNTAMENTO PIÙ IMPORTANTE DEL SETTORE CHE SI SVOLGE IN ITALIA. PRESSO LA FIERA DI MILANO * MIPEL ­THE BAGSHOW DAL 14 AL 17 FEBBRAIO 2016 A RHO (MI) ­ MERCATO INTERNAZIONALE DELLA PELLETTERIA, BORSE E ACCESSORI. PRESSO FIERA DI MILANO. * MICAM DAL 14 AL 17 FEBBRAIO 2016 A RHO(MI) ­ PRESSO: CENTRO ESPOSITIVO FIERA MILANO, ESPOSIZIONE LEADER FRA LE MANIFESTAZIONI DEDICATE ALLA CALZATURA. MICAM SI RICONFERMA UN PUNTO DI RIFERIMENTO INSOSTITUIBILE PER LE AZIENDE DEL SETTORE, UN APPUNTAMENTO IMPERDIBILE DOVE PIANIFICARE GLI ORDINI E SCEGLIERE TRA MOLTEPLICI TIPOLOGIE MERCEOLOGICHE. * SIMAC TANNING TECH DAL 23 AL 25 FEBBRAIO 2016 A RHO (MI) ­ SIMAC TANNING TECH È LA RASSEGNA INTERNAZIONALE PER LA TECNOLOGIA DESTINATA ALLA PRODUZIONE DI CALZATURE E PELLETTERIA CHE SI SVOLGE PRESSO FIERAMILANO. * MIDO DAL 27 AL 29 FEBBRAIO 2016 A RHO(MI) ­ MOSTRA INTERNAZIONALE DI OTTICA, OPTOMETRIA E OFTALMOLOGIA. PRESSO FIERA DI MILANO.


* ARTE FIERA DAL 29 GENNAIO 2016 AL 1 FEBBRAIO 2016 A BOLOGNA (BO)­ FIERA INTERNAZIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA, SETTORI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, GIOVANI GALLERIE, EDITORI, LIBRERIE, ISTITUZIONI. PRESSO BOLOGNA FIERA. * FORUMCLUB­FORUMPISCINE DAL 19 AL 21 FEBBRAIO 2016 A BOLOGNA (BO) I MIGLIORI ESPERTI DEI SETTORI FITNESS, WELLNESS E AQUATIC * IMMAGINE ITALIA & CO. DAL 6 AL 8 FEBBRAIO 2016 A FIRENZE (FI) FIERA DEL TESSILE PER LA CASA. PRESSO FORTEZZA DA BASSO * DANZA IN FIERA DAL 25 AL 28 FEBBRAIO 2016A FIRENZE (FI) FIERA INTERNAZIONALE DI DANZA CHE PROPONE ABBIGLIAMENTO, CALZATURE E ACCESSORI PER LA DANZA, SPETTACOLI, LEZIONI E TANTO ALTRO. PRESSO LA FORTEZZA DA BASSO.


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