BABILONIA Sono nata nel 590 a. C. nella maestosa e imponente città di Babilonia. Sapete dove sorge? Si trova in Mesopotamia ed è attraversata dal fiume Eufrate. Mi chiamo Cloè e ho dieci anni. La mia famiglia è composta da mio padre An, da mia madre Yela, da mio fratello Arcous e da mia sorella Binny. Mio padre è un nobile molto ricco ed abitiamo in una casa splendida costruita a terrazze. E’ molto accogliente e spaziosa: è circondata da un cortile con alte colonne, abbellito da palme rigogliose. Sui viali i nostri genitori passeggiano tranquillamente all’ombra delle piante. Sul lato della casa c’è l’entrata principale, da cui si entra nel cortile interno, circondato dalle stanze. -
Svelti, svelti - ordina la mamma- è ora di cuocere il pane di frumento e le focacce d’orzo! Fra poco arriveranno gli ospiti! Sì, padrona una parte è già cotta. E tu prepara un bel vassoio di datteri, fichi freschi e mele! Certo, sarà pronto in un attimo. Cloè, figlia mia, fai preparare tuo fratello Arcous e tua sorella Binn
Dopo un po’, si sente bussare alla porta. -
Presto, andate ad aprire, sono arrivati! Cara Yela, sono contento di vederti! Carissimo Iriq, caro Mafh! Accomodatevi! Come state? Bene, -risponde lo zio Iriq-, ma il viaggio dalla nostra città di Ninive è stato lungo. E’ splendida la vostra casa! Grazie! Sedetevi e gustate qualcosa!-invita la mamma. Queste focacce di orzo con il miele sono squisite- esclama mio cugino Mafh!- Ma quando usciamo? Subito! Siamo pronti a farvi scoprire la maestosa e imponente Babilonia! - dice Cloè. Che bello! Io e la mamma dobbiamo far conoscere la nostra splendida città!-esclamo io. Ma che cosa significa Babilonia?- mi chiede mio cugino Mafh. Significa “Porta degli dei! - gli rispondo.
Ci avviamo verso la Strada Processionale, che è la strada principale per entrare nella città. La nostra città è piena di case ed è percorsa da strade dritte, che portano al fiume. Le percorriamo velocemente. Finalmente avvistiamo la porta di Ishtar, cioè la porta d’ingresso alla città. Quando arriviamo, mio cugino esclama: -
Ma quante meraviglie ci sono in questa città! Questa è la porta di Ishtar, che è affiancata da torri quadrate e rivestita con ceramiche azzurre! -E quelli cosa sono? Sono draghi e tori, che stanno alla guardia della città. Perché i draghi e i tori hanno la bocca aperta? Per far paura ai nemici! Quanta gente c’è oggi sulla Strada Processionale! -Stanno aspettando tutti il passaggio della regina, la bellissima moglie di Nabucodonosor! - precisa la mamma. Ecco, finalmente arriva il corteo reale! Siamo arrivati in tempo! - aggiungo io.
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Guardate! Che splendidi cavalli bianchi! Sono addobbati con un pregiato collare rosso e tirano un elegante carretto arricchito con rifiniture in oro! Cloè e Mafh si sollevano sulle punte, per ammirare il carro in tutta la sua bellezza. Guardate! Fra le tende bianche e sottili si intravede il viso della regina! La corona! Guardate! E’ ricca di pietre preziose, che mettono in risalto i suoi occhi!- aggiunge lo zio. Il carro gira verso le mura!
Io e mio cugino corriamo lungo le mura, che sembrano non finire più. -
Infatti- ci spiega mia madre- le mura sono lunghe 18 Km, alte 106 m e larghe 26 m! Davvero! - chiede mio cugino - E a cosa servono? Servono a proteggere la città dagli attacchi dei nemici! - aggiungo io. Saliamo sopra! - propongo. Guardate, qua sopra passano carri trainati da cavalli! Lungo la cinta muraria si trovano torri di avvistamento e 100 porte in bronzo! - precisa la mamma. Osservate il fossato colmo d’acqua! E’ profondo e largo! - esclama lo zio. Ora dirigiamoci al palazzo reale! - propone mia madre .
Tutti insieme percorriamo le strade, che brulicano di persone. - Ma quanto è alto?-urla mio cugino- Si vede già da qui! - Speriamo che ci facciano entrare !- aggiunge lo zio. - Penso di sì! Mio padre è un nobile e ci farà entrare nella sala del trono.
Finalmente arriviamo al palazzo. - Guardate, è una costruzione maestosa e imponente, a più piani, con torri di forma quadrata! ci spiega mia madre. - E che meraviglia i giardini pensili! - aggiungo io!
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Essi sono stati costruiti dal re Nabucodonosor nel 590 in onore della moglie! - spiega la mamma. Ma quante piante ci sono! - si sorprende Mafh. Sì, sono davvero enormi e quanti profumi! - aggiungo. Ma come sono irrigati? - si incuriosisce Mafh. C’è un sistema di tubature, che fa arrivare l’acqua anche nei punti più alti! - spiega lo zio.
Forza, entriamo all’interno del palazzo! - ci invita mia madre. Oh, che bello, sembra un labirinto! - esclama Cloè. State molto attenti a non perdervi! - raccomanda la mamma. -Ora siamo nel primo cortile interno, ma dobbiamo arrivare al terzo. E’ tutto decorato di mattonelle smaltate di azzurro! -esclamo io. Eccoci finalmente nella sala del trono! - dice la mamma- E’ tutta rivestita di smalti azzurri. Si avvicina mio padre An. Ciao papà, siamo venuti a trovarti! Sono contento, ma il re è impegnato, non può ricevervi! - sussurra papà-Non fate chiasso! - Va bene, usciamo in silenzio! – mormora Cloè. Ora andiamo a vedere la ziggurat! - aggiunge mia madre.
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E quella cos’è? - chiede mio cugino. Quella è la Stele di Hammurabi! E’ una raccolta di 282 leggi scritte. E’ importantissima! affermo io. Perché? Perché le leggi non possono essere cambiate da chi, di volta in volta, amministra la giustizia! aggiunge mia madre.
Ma quando arriviamo? -urla mio cugino - Dov’è la ziggurat? Fra poco! La vedi? Domina tutta la citta! - dice mia madre. Waou! E’ bellissima!
La mamma spiega allo zio e a Mafh: -
E’ fatta di mattoni, che sono tenuti insieme dal bitume! Sono anche ricoperti di smalto! - aggiunge Cloè. Quanto è alta? - domanda mio cugino? La mamma risponde: Più di venti metri e lassù in alto si trova il tempio vero e proprio! Le terrazze sono usate come osservatorio astronomico, dove i sacerdoti osservano il cielo e studiano la posizione delle stelle Su, percorriamo la lunga scalinata! Andiamo a guardare l’osservatorio astronomico! - propongo io. spiega mia madre.
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Waou! Da qui sembra di essere in cielo! - grida mio cugino. Ora scendiamo giÚ a vedere i magazzini! - invita la mamma. Gli scribi registrano tutti i prodotti, che entrano ed escono dai magazzini. Basta, ora sono stanco zia. - afferma mio cugino Mafh - E’ stato bellissimo il giro della città , ma ora torniamo a casa.
Gli alunni delle classi IV A e IVB - Scuola Primaria Via Verdi San Donato di Lecce