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progetti


2011_Proposta Ristrutturazione e riqualificazione energetica in residenza privata a Porto Viro (RO)

80 210

N

Magazzino A: 7,51 m2

Disbrigo app 3 A: 11,38 m2

Disbrigo app 4 A: 11,38 m2

100 150

100 150

Letto 1 A: 12,66 m2

80 210

Letto 1 A: 11,82 m2

80 210

80 210

80 210

Bagno A: 7,49 m2

150 150

80 210

Bagno A: 6,92 m2

100 150

100 150

100 210

100 150

Letto 2 A: 16,11 m2

80 210

100 150

Letto 2 A: 17,01 m2

100 210

Bagno A: 6,92 m2

80 210

80 210

Letto 1 A: 11,82 m2

100 210

80 210

80 210

150 150

80 210

80 210

80 210

Bagno A: 6,92 m2

100 210

100 240

Soggiorno+K A: 31,52 m2

Soggiorno+K A: 29,86 m2

430 240

Soggiorno+K A: 31,06 m2

430 240

Soggiorno+K A: 31,06 m2

430 240

100 150

Letto 1 A: 11,82 m2

430 240

100 150

150 150

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Letto 2 A: 16,11 m2

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Letto 2 A: 16,11 m2

80 210

150 150

80 210

80 210

80 210

Loc. tecnico A: 8,31 m2

100 240



2011_Proposta Ristrutturazione con ampliamento di un casone di caccia da adibire a residenza per le vacanze in Valle Cà Pasta a Porto Viro (RO)

L’edificio si sviluppa sul sedime dell’esistente. Tale fabbricato, costituito da una parte residenziale ed un annesso adibito a magazzino, di recente costruzione e di nessun pregio architettonico, necessiterebbe di sostianziali interventi di riqualificazione energetica pertanto si è optato per un’operazione di ricostruzione globale. Il nuovo fabbricato, pensato come un “casone di caccia” in chiave contemporanea riprende le volumetrie semplici dei manufatti sparsi sul territorio con la citazione del tradizionale capanno da caccia nel volume inclinato. Questo corpo infatti richiama i manufatti che costellano puntualmente le valli da caccia del Delta, costituiti da “pareti” di canna palustre che assecondano i movimenti del vento. Il nuovo edificio si rifà ai principi della bioclimatica. E’orientato con l’asse principale in direzione est-ovest, mutuando l’orientamento tradizionale dei fabbricati rurali. La facciata principale, rivolta a sud, ha molte aperture per godere della vista sulla valle e per sfruttare al meglio gli apporti solari. La volontà di proporre un volume pulito si è tradotta nella scelta di non realizzare aggetti o portici, pertanto la funzione di ombreggiamento estivo è demandata alla presenza delle alberature, alle schermature mobili dei singoli infissi e alla scelta del tipo di vetro. Il lato nord, molto opaco, consente di garantire comunque una corretta ventilaziione naturale in clima estivo ed un adeguato isolamento termico invernale.


N

Studio A: 11,36 m2

WC A: 4,20 m2

Disbrigo A: 9,76 m2

K A: 34,25 m2 Zona giorno A: 67,56 m2

PIANO TERRA

Studio A: 16,46 m2

Dis. A: 9,72 m2

WC A: 6,58 m2

Media room A: 36,56 m2

Camera A: 14,59 m2

Camera A: 19,74 m2 WC A: 7,51 m2

PIANO PRIMO



L'architettura è un fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi. La Costruzione è per tener su: l'Architettura è per commuovere. Le Corbusier


PERCORSO SOLARE ESTIVO

VENTI PREVALENTI INVERNALI

PERCORSO SOLARE INVERNALE

CORTINA EDILIZIA VENTI PREVALENTI ESTIVI INTENSITA’ DEL TRAFFICO

DIREZIONE DEI VENTI

2011_In corso Ipotesi per un nuovo quartiere efficiente ed evoluto a Porto Viro Una proposta progettuale per realizzare un nuovo frammento di città attraverso una architettura di qualità articolata secondo molteplici aspetti: innovazione architettonica,comfort degli abitanti, risparmio energetico e sostenibilità.



F3

S-A

11,43

F3

1,28

F3

T1

11,43

1,28

F3

1,24 0,61

Vano scala A: 4,25 m2 H: 2,70 m

1,17 2,27

1,24 0,61

1,24 0,61

A: 2,43 m2 H: 2,70 m

Soggiorno A: 21,08 m2 H: 2,70 m

F1

Ingresso A: 11,11 m2 H: 2,70 m

1,24 2,24

1,24 1,29

F2

8,94

1,24 0,61

N

3,16 0,46

Cavedio A: 0,77 m2

S-B Pranzo A: 26,73 m2 H: 2,70 m

1,80 2,24

F1

F1

F1

0,00

-0,19 0,59

1,80 2,24

Cucina A: 11,96 m2 H: 2,70 m

1,80 2,24

S-B

F2 2,70

1,24 1,29

0,40

2,40

1,24 2,24

S-A

F1

1,28

1,07

11,43

S-A

1,28

Camera A: 16,11 m2 Hm: 2,92 m

F1

A: 12,97 m2 Hm: 2,92 m

1,24 2,16

1,24 2,16

F1

1,24 2,16

F1

8,94

Disimpegno e vano scala A: 10,11 m2 Hm: 2,92 m

S-B Camera A: 17,35 m2 Hm: 2,92 m

Camera A: 20,09 m2 Hm: 2,92 m

2011_Proposta riqualificazione energetica 1,07

S-B

1,24 2,16

S-A

F1

Studio dettagli costruttivi per Casaclima Classe A


ESTERNO

ESTERNO

INTERNO

Dall'interno verso l'esterno: - Finitura interna - Intonaco - Laterizio per tamponamento, cm 13 - Freno a vapore - Isolamento tra telaio in c.a., cm 12 - Isolamento in intercapedine, cm 14 - Paramento esterno in laterizio faccia a vista, blocco semipieno, cm 12

VANO SCALE

Dall'interno verso l'esterno: - Finitura interna - Intonaco - Isolamento in XPS, cm 5 - Muro in c.a., cm 25 - Imprimitura bituminosa - Isolamento in vetro cellulare, cm 8 - Lastra drenante - Telo protettivo - Terreno

Da vano scale a scantinato: - Finitura - Intonaco - Isolamento in XPS, cm 12 - Tramezza in laterizio, cm 10 - Intonaco

INTERNO PARETE ESTERNA TIPO 1

SCANTINATO

MURO VANO SCALE VERSO TERRENO

ABITAZIONE

MURO VANO SCALE VERSO SCANTINATO

INTERNO

Dal basso verso l'alto: - Finitura interna - Intonaco - Solaio in laterocemento, cm 20+4 - Isolamento in lana di roccia, cm 10 - Massetto alleggerito, cm 14 - Isolamento anticalpestio, cm 2 - Massetto radiante, cm 7 - Pavimento in ceramica, cm 2

SCANTINATO

ESTERNO

Dall'interno all'esterno: - Pavimento - Massetto - Platea di fondazione - Strato di separazione in PE - Isolamento in vetro cellulare, cm 10 - Terreno

Dall'interno verso l'esterno: - Finitura interna - Intonaco - Solaio in laterocemento, cm 18, - Freno vapore - Isolamento in lana di roccia, cm 18 - Strato di tenuta al vento e impermeabilizzante - Listelli di ventilazione - Listelli porta coppi - Manto di finitura in laterizio

ESTERNO

SOLAIO VERSO SCANTINATO

PIANO PRIMO

INTERNO

PAVIMENTO VANO SCALE VERSO TERRENO

Dal basso verso l'alto: - Finitura interna - Intonaco - Solaio in laterocemento, cm 20+4 - Massetto alleggerito, cm 10 - Isolamento anticalpestio, cm 2 - Massetto radiante, cm 7 - Pavimento in parquet, cm 2

PIANO TERRA

FALDA

SOLAIO INTERPIANO

INTERNO

ESTERNO

LEGENDA 12

ESTERNO

LEGENDA

INTERNO

6 4 5

3

11

1

1 Muro portante in c.a., cm 25 2 Isolamento contro terreno in vetro cellulare cm 8, con lastra drenante e strato protettivo 3 Elemento di taglio termico 4 Pavimentazione esterna: magrone, massetto di pendenza e rivestimento superficiale 5 Guaina impermeabile 6 Parete esterna tipo 1 7 Soglia in alluminio 8 Elemento a taglio termico

11

INTERNO

3

ESTERNO

10 13

2 5

7

8

1 12

3

2

4

9

SEZIONE VERTICALE Dettaglio primo solaio-pavimentazione esterna, quota 0

INTERNO

4

1 Porta finestra in legno-alluminio, vetro camera 4-16-4 ad argon, Uď‚Ł 1,30 W/m2K 2 Nastro di tenuta al vento e alla pioggia 3 Soglia in alluminio 4 Nastro di tenuta all'aria e freno vapore 5 Isolante 6 Parete esterna tipo 1 7 Cassonetto per avvolgibili coibentato con ispezione interna con sportellino a tenuta d'aria 8 Profilo in acciaio a L per formazione architrave in mattoni 9 Davanzale in alluminio 10 Isolante 11 Solaio interpiano 12 Parapetto in acciao 13 Elemento di ancoraggio paramento murario

ESTERNO

6

6

SEZIONE ORIZZONTALE

SEZIONE VERTICALE

Parete est _ Dettaglio portafinestra P1

Parete est _ Dettaglio portafinestra P1 e finestra PT


2011_Proposte e progetto Chiusura di un portico in residenza privata a Crespino (RO)

01

03

progetto definitivo

02

04


L'architettura è una specie di oratoria della potenza per mezzo delle forme. Friedrich Nietzsche


2009_In corso progetto Cantiere Sostenibile Il progetto, motivato dall’esigenza della ditta CNP di trasferire i propri spazi in un luogo più idoneo alle attività svolte si connota per la collocazione strategica nella traiettoria dell’idrovia Padano-Veneta e nel diverso approccio nella contestualizzazione del manufatto architettonico a servizio dell’attività cantieristica.


L’architettura non interviene come addizione ma come sottrazione per integrarsi agli elementi ed ai segni del paesaggio. La modellazione del territorio, attraverso la creazione di un nuovo “argine”, consente la dissimulazione del manufatto costruito, che si rivela nella nuova linea d’orizzonte solo per l’emergere di elementi tecnologici. Il terreno sembra aver subìto una lievitazione per inglobare questa nuova struttura, provocando al tempo stesso, per la tensione del movimento, uno squarcio a nord-est, dove l’edificio è pienamente visibile. Il tetto verde mitiga l’impatto di impermeabilizzazione del suolo dovuto alle esigenze della produzione cantieristica. Il “tetto verde” è l’elemento architettonico principale, poiché diventa facciata e copertura e contemporaneamente assolve le esigenze di inserimento nel paesaggio e sostenibilità ambientale. L’esigenza di soddisfare parte del fabbisogno energetico attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili è risolto dalla copertura fotovoltaica dei parcheggi.


2009_Studio di fattibilitĂ La messa a valore del territorio del Delta del Po CĂ Vendramin - Residenza delle risorse (progetto esposto a Geo-Oikos 2009)


7



P

centro visite

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Definisco l'architettura musica congelata. Johann Wolfgang Goethe


2008_In corso recupero edificio in corte agricola Cà Vendramin a Taglio di Po (RO)

Vista aerea della corte aziendale, 2000

Vista lato nord della corte aziendale

L’ambiente stesso ha determinato la scelta del materiale, sia in termini di tonalità cromatiche che di consistenza materica stabilendo un rimando con la campagna circostante. La riflessione della luce su una superficie irregolare, grezza consente una mutevolezza cromatica in accordo con il variare delle ore e delle stagioni, consentendo al rivestimento di comportarsi come un materiale “vivo”. Il materiale presenta una definizione cromatica calda e naturale ed una superficie più aspra, quasi purista che caratterizza l’intervento di un minimalismo di fondo che fa da contrappunto alla complessità delle vecchie mura, che traggono nuova evidenza.

Vista dell’edificio oggetto d’intervento

...i regolamenti e la burocrazia imponevano l’imitazione dello stile del passato, ma “Gli edifici che cercano di imitare appaiono come degli impostori, e in realtà lo sono”. C. Scarpa “Il metodo del restauro critico distingue nettamente tra antico e moderno, l’antico viene rigorosamente rispettato e portato alla luce, il moderno viene inserito quando vi sia necessità di completare le parti restituite di nuove funzioni nel linguaggio architettonico del nostro tempo”. L. Magnato


2008_Realizzato

Via TORINO

Via C ORR IDO NI

Ricostruzone fabbricato a destinazione commerciale, direzionale e residenziale in via Roma a Porto Viro (RO)

Via MAZZIN I

Via ROMA

Via CORRIDONI

Via TORINO

Edificio demolito Legenda 01 Spazio commerciale 02 Antiwc 03 Wc 04 Ripostiglio 05 Spazio direzionale 06 Soggiorno-pranzo 07 Camera da letto

Prospetto sud

04 02

01

03

03

03 02

07

05

06

02

03

03

02

01 05

07

Piano primo

Piano terra

03

06

Piano secondo Prospetto est


Elemento cardine, stimolante e vincolante allo stesso tempo, della nuova progettazione è il rapporto con l’edificio confinante, che ospita la filiale della Banca Antonveneta. L’edificio, costruito negli anni ’80, è stato progettato utilizzando un linguaggio architettonico contemporaneo, che ancora si distingue nel profilo dell’edificato di Via Roma, che ha visto negli ultimi tempi il rinnovamento del suo patrimonio edilizio in virtù del P. P. che la vede protagonista. L’edificio dell’istituto bancario si colloca lungo Via Roma all’intersezione con Via Corridoni e di fatto caratterizza marcatamente questo scorcio di città grazie ai suoi volumi puri, una sorta di assemblaggio di “scatole materiche” a differenziare le diverse funzioni ospitate all’interno. L’edificio oggetto intervento si accosta ad esso lungo il lato est costituendo una sorta di “isolato” autonomo, la cui “conclusione” formale è tra gli obiettivi di progetto. Da qui la scelta di agire su piani tridimensionali, sottraendosi alla genesi progettuale per fronti che caratterizza l’intera via. Un altro elemento che contaddistingue l’intervento è la relazione con l’edificio della banca, che si esplica “prolungando” e “manipolando” il muro di confine tra di essa e il nuovo fabbricato, dando vita ad un piccolo volume inclinato rivestito dello setsso materiale del fabbricato adiacente.


2008_Progetto realizzato Costruzione di edificio polifunzionale all’interno del Villaggio Turistico Rosapineta (RO) Stato di fatto

Prima proposta

Il nuovo edificio è concepito per ospitare in un’unica struttura funzioni che erano prima alloggiate in diversi edifici vecchi e bisognosi di radicali interventi di manutenzione. La prima proposta consisteva in un edificio dove collocare spazio di noleggio e vendita bici con annessi officina e deposito, una lavanderia, l’edicola-souvenir con annesso deposito, un alloggio con ingresso autonomo per i dipendenti e lo spazio animazione con alloggio interno. Formalmente l’edificio doveva soddisfare alcune peculiarità: inserirsi in un contesto di fabbricati molto semplici, realizzati attorno agli anni ‘60-’70 in pieno boom economico, che seppur di poco pregio architettonico costituiscono in qualche modo la cifra stilistica dell’intero villaggio; soddisfare esigenze di economia realizzativa e di gestione, considerando che per molti mesi l’anno il fabbricato rimane chiuso e che l’area su cui sorge è di proprietà demaniale. Queste necessità hanno portato a pensare ad un edificioo molto lineare, una successione di volumi di varie dimensioni “raggruppati” sotto un’unica grande copertura piana rivestita in lastra di rame ossidato. Questo materiale si piega scendendo lungo le facciate e costituisce il solo elemento di ricerca formale dell’intervento. La scelta del rame ossidato è motivata dalla ricerca di uniformarsi ai materiali già presenti all’interno del villaggio e cerca inoltre di “concludere” l’edificio con una sorta di chioma verde artificiale. Questa prima proposta è stata accantonata per mutati bisogni della committenza e il progetto finale, poi realizzato, mostra una composizione in pianta essenziale alle funzioni. L’edificio è caratterizzato da una copertura in legno lamellare a volta simmetrica rispetto ad una zona centrale più alta e con doppia curvatura. Questa scelta si integra con la realizzazione dell’intervento alla reception, costruita quasi contemporaneamente.


Progetto definitivo

Noleggio Bici

A: 120,88 m2 H: 3,00 m

Anti

A: 2,02 m2 H: 2,70 m Bagno

A: 3,10 m2 H: 2,70 m

Deposito

A: 18,31 m2 H: 2,70 m

Officina

A: 10,79 m2 H: 2,70 m

Lavanderia

A: 25,85 m2 H: 3,00 m Deposito

A: 42,34 m2 H: 2,70 m

Bagno

A: 2,86 m2 H: 2,70 m Anti

A: 1,92 m2 H: 2,70 m Bagno

A: 4,02 m2 H: 2,70 m Edicola-Souvenir

A: 70,98 m2 H: 3,00 m F

Zona giorno

A: 18,16 m2 H: 2,70 m

Camera

A: 11,55 m2 H: 2,70 m

Animazione

A: 27,48 m2 H: 3,00 m

Deposito

A: 15,34 m2 H: 3,00 m F

Bagno

A: 4,46 m2 H: 3,00 m

Prima proposta_Attacco a terra



2007_Progetto approvato Nuova costruzione e ristrutturazione di residenze private a Porto Viro (RO)

Camera da letto A: 14,09 m2 H: 2,70 m Soggiorno A: 35,91 m2 H: 2,70 m Dis. A: 2,16 m2 A: 4,36 m2 H: 2,70 m H: 2,70 m

Camera da letto A: 9,11 m2 H: 2,70 m Angolo cottura

Cucina-pranzo A: 9,01 m2 H: 2,70 m

Soggiorno A: 26,47 m2 H: 2,70 m

Lav.-Rip. A: 4,70 m2 H: 2,40 m Dis. A: 3,44 m2 H: 2,70 m

A: 5,14 m2 Camera da letto H: 2,70 m A: 9,77 m2 H: 2,70 m

Camera da letto A: 14,25 m2 H: 2,70 m


2007_In corso Ristrutturazione di una cascina in Corte San Adolfo ad Argelato (BO)

L’intervento prevede il recupero all’uso abitativo dell’intero immobile. La parte già residenziale subisce alcune lievi modifiche planimetriche interne per consentirne l’adeguamento ai fini abitativi ed ottenere due unità immobiliari di superficie analoga. Per alcuni elementi si procede ad un consolidamento strutturale e, laddove questo non è tecnicamente possibile, alla sostituzione integrale. La parte impiantistica, termica idraulica ed elettrica, viene sostanzialmente riprogettata. L’ex parte produttiva, costituita da due ambienti di diversa superficie e caratterizzata da soffitto voltato e portico antistante, viene recuperata alla funzione residenziale, ricavando un singolo alloggio che comprende la zona giorno nello spazio dell’ex stalla principale e la zona notte individuata nella stalla minore. Gli interventi interni necessari per adeguare gli spazi alle nuove funzioni vengono risolti in maniera tale da mantenere integrale la lettura delle caratteristiche spaziali e strutturali originarie, posizionando le tramezze in accordo alla modularità scandita dai pilastri e risolvendo l’attacco parete-volta con delle specchiature vetrate. Al piano primo lo spazio del fienile viene chiuso per ottenere un alloggio con ingresso lungo la parete ovest, dove sbarcano il collegamento verticale e relativo ballatoio di disimpegno individuati all’interno portico a doppia altezza che delimita il fronte ovest del fabbricato. Dal punto di vista dell’impiego dei materiali e delle tecnologie costruttive sia le nuove pareti che la scala si staccano in maniera netta e decisa dall’esistente, rimarcando la cesura tra l’impianto originario e gli interventi contemporanei. La volontà progettuale infatti è quella di intervenire con mano lieve dove gli interventi sono volti all’adeguamento normativo-funzionale ma rifiutare l’atteggiamento camaleontico laddove le modifiche sono sostanziali. L’intervento progettuale aggiorna a nuove funzioni un edificio a destinazione rurale, senza che ciò si traduca in un’azione pedissequamente mimetica. Le scelte compiute sono andate nella direzione di una ricerca di valorizzazione delle armonie presenti e al tempo stesso un’affermazione forte e leggibile dei nuovi elementi introdotti, in modo che l’inevitabile stratificazione dia nuovi significati l’organismo edilizio.


80 200

80 210

80 200

80 200

79 123

80 210

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80 210

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79 123

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80 123

79 122

79 122

183 196

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163 209

87 180

135 73

135 73

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79 123

79 123

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120 219

135 73 80 210 80 210 89 195

45 86 45 86

79 115

100 210 80 210 82 90

79 123

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150 210

135 73

135 73

135 73

82 202

82 202


2007_Proposta e progetto Ristrutturazione ed ampliamento di un condominio a destinazione mista a Punta Marina (RA)

Letto singolo A: 9,21 m2

Letto doppio A: 14,22 m2

Bagno A: 4,18 m2

Area commerciale A: 54,95 m2

Soggiorno - pranzo A: 26,02 m2

Portico A: 8,02 m2

Piano terra

Terrazza A: 12,89 m2 Soggiorno-pranzo A: 22,32 m2

Soggiorno-pranzo A: 19,83 m2

Letto A: 14,08 m2

Rip. A: 1,25 m2

Distributivo A: 2,72 m2 Bagno A: 5,97 m2

Dis. A: 1,19 m2 Ripostiglio A: 5,98 m2

Dis. A: 2,14 m2

Letto A: 14,43 m2

Ripostiglio A: 7,31 m2

Bagno A: 4,05 m2 Terrazza A: 11,20 m2

Piano primo

Terrazza A: 16,50 m2

Bagno A: 5,57 m2

Letto A: 14,27 m2

Letto A: 14,77 m2 Terrazza A: 3,10 m2

Soggiorno-pranzo A: 21,55 m2

Distributivo Dis. A: 2,70 m2 A: 3,11 m2 Ripostiglio A: 6,60 m2

Piano secondo

Ripostiglio A: 5,15 m2

Dis. A: 1,50 m2 Soggiorno-pranzo A: 25,06 m2

Bagno A: 4,69 m2

Terrazza A: 7,03 m2

Terrazza A: 3,99 m2


2007_Proposta

2,50

2,00

Ristrutturazione di uno spazio commerciale a Goro (FE)

Magazzino

2,00

2,00

Privato

1,61

Ampliamento

Camerini

Spazio commerciale esistente

Percorso clienti Percorso privato

1,18 1,10

1,20


2006_Progetto approvato non realizzato Ampliamento Kinderheim a Rosolina Mare (RO)

La nuova volumetria essa sembra accostarsi dolcemente all’esistente per poi comportarsi come i cumuli di sabbia portati dal vento, che subiscono repentini movimenti e cambi di direzione. Questa mancata “comprensione” formale tra i due corpi esige che il nuovo individui nuove direttrici di sviluppo, una sorta di “fuori asse” forzato che permette a questo intervento di ampliamento di non configurarsi come casuale riempimento di uno spazio residuale bensì come nuovo elemento significante nell’area, generato in opposizione alla staticità dell’esistente.Le rotazioni dell’edificio influenzano un duplice aspetto: la griglia strutturale e la stereometria. La struttura, realizzata da muri portanti, è ordinata dalla traslazione del muro portante interno la cui rotazione sembra essere generata dalla scala che funge da cerniera tra i due edifici. All’interno questa assenza di ortogonalità crea spazi molto dinamici e giocosi, a voler garantire agli ospiti cui è destinata questa struttura ricettiva una dimensione in cui sentirsi a proprio agio. II mutuo movimento tra le parti risponde ad una precisa gerarchia spaziale e percettiva. Negli angoli sud-ovest e nord-est, dove l’edificio è visibile assieme all’esistente, i volumi ruotati sembrano “rompere” l’ ortogonalità cui siamo usi, i volumi del piano primo “sbordano” i confini tracciati dai muri del piano terra, diventando elementi chiave nella lettura formale dell’edificio e offrendo agli ospiti del Kinderheim dei punti di vista privilegiati, quasi dei cannocchiali puntati verso il mare. Per l’angolo nord-ovest e per il fronte ovest, dove l’edificio si percepisce individualmente, viene impiegato un linguaggio più silenzioso. L’edificio è volutamente quasi cieco sul fronte ovest, per impedire un eccessivo riscaldamento dei locali e molto permeabile nei lati nord ed est, per sfruttare il rinfrescamento offerto dalla brezza marina. Paesaggisticamente l’edificio irrompe con un linguaggio in netto contrasto con gli stilemi della tradizione e dello edificato locale, poiché da un’analisi dell’intorno si evidenzia un patrimonio edilizio legato ad esigenze di tipo speculativo.


letto 5 A: 32,11 m2 H: 2,70 m

Spazio distributivo A: 18,57 m2 H: 2,70 m

letto 6 A: 22,85 m2 H: 2,70 m

bagno (inv.) A: 2,91 m2 H: 2,70 m

ripostiglio 1 A: 6,28 m2 bagno 1 A: 4,27 m2 H: 2,70 m

letto 3 A: 12,33 m2 H: 2,70 m

disp. 1 A: 5,24 m2 H: 2,70 m

bagno 2 A: 9,30 m2 H: 2,70 m

letto 1 (invariato) A: 9,49 m2 H: 2,70 m

letto 2 (invariato) A: 8,91 m2 H: 2,70 m

sala giochi A: 26,82 m2 H: 2,70 m

letto 4 A: 29,35 m2 H: 2,70 m

Spazio ludico A: 56,65 m2

letto 9 A: 30,60 m2 H: 2,70 m

letto 8 A: 27,83 m2 H: 2,70 m

ripostiglio 2 A: 5,64 m2 H: 2,92 m

spogliatoio A: 6,87 m2 H: 3,00 m

bagno 4 A: 3,38 m2 H: 3,00 m

anti A: 1,94 m2 H: 3,00 m

letto 7 A: 32,51 m2 H: 2,70 m

bagno 5 A: 3,40 m2 H: 3,00 m

anti A: 1,94 m2 H: 3,00 m

Spazio distributivo A: 11,56 m2 H: 2,70 m bagno 3 A: 5,51 m2 H: 2,70 m

terrazza A: 21,55 m2

sala da pranzo A: 53,74 m2 H: 3,00 m

archivio A: 7,78 m2 H: 2,70 m

cucina A: 20,75 m2 H: 3,00 m

dispensa 2 A: 7,96 m2 H: 2,92 m


2006_Progetto realizzato Ricostruzione di edificio residenziale all’interno del Piano Particolareggiato di via Roma a Porto Viro (RO)

Camera da letto A: 21,49 m2 H: 2,70 m

Spazio commerciale A: 61,90 m2 H: 3,00 m

Antibagno A: 1,39 m2 H: 3,00 m

Soggiorno-pranzo A: 73,33 m2 H: 2,70 m

WC A: 1,67 m2 H: 3,00 m

A: 6,95 m2 H: 2,70 m Atrio A: 9,80 m2 H: 2,70 m

Cantina A: 7,59 m2 H: 2,84 m

Lavanderia A: 12,66 m2 H: 2,84 m

Dis. A: 8,28 m2 H: 2,70 m

Ripostiglio A: 5,03 m2 H: 2,70 m

Cabina armadio A: 4,25 m2 H: 2,70 m

Atrio A: 7,65 m2 H: 2,70 m

Altra proprietà

Altra proprietà Altra proprietà

Disbrigo A: 5,71 m2 H: 2,70 m

WC A: 3,20 m2 H: 2,84 m

Ingresso secondario A: 17,21 m2 H: 2,84 m

Autorimessa A: 36,68 m2 H: 2,84 m

Situazione precedente La demolizione dei fabbricati esistenti comporta il mantenimento integrale del muro di confine lungo il lato est con il fabbricato adiacente e la conseguente creazione di un organismo edilizio completamente autonomo strutturalmente, mettendo fine in tal modo alla collaborazione statica finora in atto tra i due edifici. Il piano terra dell’edificio ricostruito prevede destinazione commerciale per la parte del fabbricato prospettante su via Roma, mentre la parte retrostante sarà di pertinenza dell’abitazione ed ospiterà l’autorimessa, locali di servizio, vano scala con ascensore. Ad ovest si trova l’ingresso alla residenza. L’accesso carrabile alla proprietà avviene da via Roma, arretrando il portone di circa 5 mt. rispetto al filo della strada in modo tale da dare maggior respiro alle attività commerciali del piano terra con la possibilità di aprire una terza vetrina lungo il lato ovest e disimpegnando il traffico nelle operazioni di manovra per l’accesso delle automobili all’interno della proprietà. Il primo piano è occupato dalla zona ingresso con guardaroba e servizio igienico e da

Camera da letto A: 16,10 m2 H: 2,70 m

soggiorno-pranzo che si affaccia su via Roma. La cucina con disimpegno-stireria è collocata lungo il lato sud e gode di una grande terrazza ricavata dalla copertura dell’autorimessa. Al secondo piano il vano di arrivo degli elementi di collegamento verticali è interpretato come uno studio-salotto. In questo spazio si trova l’ingresso allo spazio distributivo della zona notte in cui si aprono l’appartamento padronale, una camera singola con bagno e una camera per gli ospiti con bagno. Lungo la parete est è ricavato un locale adibito a ripostiglio-disimpegno..

Cucina A: 25,61 m2 H: 2,70 m

Zona letto A: 15,52 m2 H: 2,70 m



Il bello di essere architetto e'che puoi camminare nei tuoi sogni. Harold Wagoner


2006_Progetto realizzato Ristrutturazione, consulenza arredamento, design di mobili ed accessori in residenza privata a Porto Viro (RO)


2003_Progetto approvato non realizzato Costruzione di un Appartahotel a Rosolina (RO)

L’Appartahotel o s p i t a minialloggi area d’intervento pensati per un VE turismo di medio e lungo stazionamento RA che necessita di spazi e servizi diversi dall’hotel. Il fabbricato ospita in totale 28 alloggi suddivisi in 4 piani. Dal punto di vista formale il nuovoedificio rifiuta il dialogo con la preesistenza, sia per le sue proporzioni sia perché la sua posizione lungo un’arteria veicolare molto trafficata fornisce l’occasione di farne un landmark. Alla scala territoriale si è voluto alleggerire l’impatto dell’edificio cercando di stemperare la verticalità dei 4 piani con una marcata definizione orizzontale dei vari livelli e anche attraverso una sorta di dissolvimento degli angoli e dei fronti. Il fronte sud che ospita i collegamenti verticali è caratterizzato d brise-soleil che creano una definizione “incerta” dei confini reali degli spazi; nell’angolo nord-est un volume aggettante ruotato sembra dialogare idealmente con il mare contribuisce a dissimulare la perentoria monoliticità dell’intervento. Il lato sud, che fronteggia direttamente la S.S. 309 Romea, è sgravato dall’andamento curvilineo del fronte. Questo fronte è spesso svuotato per creare gli spazi da destinare a terrazza, progressivamente più arretrati verso l’alto per rafforzare la smaterializzazione dei confini. I parapetti delle terrazze sono costituiti da un pannello pieno in policarbonato su cui vengono addossate delle lamelle brise-soleil a riprendere il tema di una apparente inconsistenza dei limiti fisici dell’edificio. edificio esistente

Le stesse lamelle si usano anche per il fronte ovest, che vista la sua connotazione più “privata” scandisce in modo più deciso la successione interna degli alloggi. Dal punto di vista della scala urbana si è cercato di rendere leggibile l’edificio come sequenza di spazi privati: al piano terra si leggono gli spazi del portico e delle logge come accessori dei singoli alloggi, inoltre la successione dei pilastri ai piani secondo e terzo rende leggibili a tuttii livelli i moduli dell’unità immobiliare singola. L’edificio si presenterà essenzialmente bicromatico: intonaco e pittura bianca e rivestimento metallico con finitura superficiale bronzo-brunito, i serramenti esterni e gli elementi brise-soleil saranno realizzati in alluminio tinta grigio antracite e silver.

Piano terzo

Piano secondo

Piano primo

Piano terra



veronicadestefaniarchitetto

skype: veronicadestefani7

e-mail: arch.destefani@tiscali.it; veronica.destefani@archiworldpec.it


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