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6 giugno 2013

Ecco i comuni “ricicloni” TIVOLI Titolo corpo 18 Via libera agli Abogados a pag. 3

SOCIALE Titolo corpo 18 Femminicidi e violenze a pag. 5

CASTEL MADAMA Titolo corpo 18 Festa del Casone a pag. 11

GUIDONIA Titolo corpo 18 Skate park al via? a pag. 13

Eccoli i comuni ‘Ricicloni’ 2013 di Legambiente per la provincia di Roma. I tre enti premiati hanno superato nel 2012 l’obiettivo minimo del 65% di raccolta differenziata fissato dalla legge. Nel dettaglio, Castelnuovo di Porto ha guadagnato il podio con una percentuale di raccolta differenziata pari al 79,42%, seguito da Cave con il 66,02% e da Allumiere con il 65,4%. Ai Comuni di Castel Madama e Morlupo è andato il premio ‘Start up’ per avere implementato un nuovo sistema di raccolta di rifiuti urbani nel corso del 2012 con ottimi risultati fin da subito: il primo è passato in tre mesi dal 51% al 73%, il secondo dal 17,4% al 70,2%.

All’indagine hanno partecipato 28 Comuni su 121, fornendo su base volontaria i dati richiesti del 2012. I Comuni partecipanti hanno avviato a riciclaggio 512.154 tonnellate di materiali, nella maggior parte dei casi attraverso il sistema domiciliare.

Un riconoscimento ‘Sulla strada giusta’ è stato poi assegnato da Legambiente ad altri 13 Comuni che, pur non rispettando gli obiettivi di legge, hanno intrapreso una buona strada attestandosi attorno al 50% di raccolta differenziata: Sacrofano (63,9%), Anguillara Sabazia (59,8%), Ariccia (59,13%), Ciampino (58,56%), Canale Monterano (57,4%), Monte-

porzio Catone (56,5%), Campagnano di Roma (55,13%), Trevignano Romano (54,62%), Zagarolo (52,73%), Castel Madama (52,07%), Guidonia Montecelio (50,75%), Formello (50,36%) e Montelanico (49,11%).

Per Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, questi dati sottolineano che “se si vuole la raccolta differenziata si puo’ fare.

Se c’è la volontà di ottenere risultati importanti le soluzioni tecniche e impiantistiche si trovano. Bisogna coinvolgere i cittadini in un nuovo ciclo virtuoso che ci faccia abbandonare la discussione perversa su discariche e inceneritori e magari ci faccia parlare di impianti per la gestione dell’organico e di materiali da raccolta differenziata”.

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Castel Madama e Guidonia, comuni Il “Dizionario dei rifiuti” La differenziata porta a porta diventa tecnologica, in arrivo un’applicazione per smartphone e mobile. Guidonia Montecelio è stata premiata tra i “Comuni ricicloni” 2012 con oltre il 50 per cento di raccolta. L’obiettivo però è superare il 65 per cento e allora l’amministrazione ha pensato di fornire un ulteriore strumento per i cittadini. Problemi nel riciclo? Dubbi su dove gettare il foglio usato di alluminio o la vaschetta di polistirolo del formaggio? Non sai quando c’è la raccolta della plastica nel quartiere? Sta arrivando una App per smartphone, il “Dizionario dei rifiuti”.

«Guidonia Montecelio ha avviato la raccolta differenziata “porta a porta” sin dal 2009 – si legge nella determina del settore Ambiente - ed è impegnato in una costante azione di sensibilizzazione dei cittadini. Per raggiungere obiettivi più alti è necessario coinvolgere il maggior numero di utenti».

Per “diffondere ulteriormente le iniziative dell’Amministrazione alla cittadinanza, relativamente ai servizi connessi alla raccolta differenziata, è utile utilizzare dispositivi smartphone/tablet con sistema operativo Android e 10S”.

L’applicazione, scaricabile gratuitamente, sarà realizzata dalla Società cooperativa European Works and Projects (Ewap) di Campobasso per circa 2500 euro e sarà inoltre disponibile sotto forma di sito web www.nomecomune.dizionariodeirifiuti.it.

Tra i servizi i navigatori avranno a disposizione la “ricerca assistita geolocalizzata”, il “calendario di raccolta zonizzato”, le “notifiche di avviso per i giorni di raccolta”, le “mappe con punti di interesse geolocalizzati” e “servizi su chiamata”.

Guidonia Montecelio ha scelto, quindi, il Dizionario dei Rifiuti “primo motore di ricerca in Italia dedicato alla raccolta differenziata, diventando un punto di riferimento per migliaia di cittadini in grado di fornire supporto e informazioni ai cittadini per migliorare la raccolta differenziata, offrendo un servizio aggiornato, utile e innovativo”.

TIVOLI - Sono arrivati al pettine tutti i nodi che si sono creati negli anni intorno all’Azienda speciale ambiente tiburtina, a farne le spese per primi i lavoratori, poi i cittadini.

In presenza di un decreto ingiuntivo avviato dalla Ecoitalia (leggi Cerroni) gestore della discarica dell’Inviolata, il Commissario prefettizio ha, prima nominato un consulente esterno e poi avviato un percorso per la ristrutturazione del debito che potrebbe rinviare ancora una volta l’ipotesi di fallimento dell’azienda ma con la conseguenza di un rilevante aumento dei costi per la cittadinanza.

L’Asa non riesce ad incassare i circa 19 milioni di crediti dei quali non è dato sapere quanti siano ormai inesigibili e non può contare su altri introiti immediati dopo quelli entrati in cassa grazie all’ul-

tima bolletta inviata alle utenze.

Impossibile pagare gli stipendi ed ovvia agitazione dei circa 90 dipendenti che intanto hanno sospeso le prestazioni straordinarie; alla sospensione del servizio gratuito di ritiro degli ingombranti si è aggiunta la chiusura domenicale dell’Isola ecologica. Come andrà a finire non è facile ipotizzarlo anche se la situazione è di estrema difficoltà.

Occorre dire che sembra impossibile capire come una azienda sana come l’Asa, che a sua volta controlla una società in buona salute come Asa servizi, versi in condizioni che possono portarla al fallimento. Debiti per circa nove milioni di euro è vero ma come già detto, i crediti sono il doppio.

Con l’avvento della Tia nel 2006 e dei forti aumenti conseguenti, è iniziata una specie di protesta in-

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Gli ottimi risultati che i castellani stanno ottenendo con la raccolta differenziata porta a porta hanno fatto sì che il comune empolitano entrasse immediatamente nel ristretto numero di quelli che hanno ricevuto l’attestato di Comune riciclone.

Altrettanto merito agli abitanti di Guidonia che hanno consentito anche alla Città dell’aria di entrare in classifica e di essere premiata

Si è svolta il 31 maggio, a Palazzo Valentini, la cerimonia di premiazione dei comuni, appartenenti alla Provincia di Roma partecipanti al concorso per i Comuni che hanno raggiunto livelli di eccellenza nella raccolta differenziata.

Ben due gli attestati ottenuti da Castel Madama, per aver superato il 50% durante il 2012 e per aver ottenuto il miglior risultato nel passare dalla raccolta stradale a quella domiciliare. Al secondo risultato, che ha meritato il premio Start Up ha contribuito anche il conferimento di rifiuti che i castellani hanno fatto al Centro di raccolta comunale.

Presente alla cerimonia l’as-

L’Asa al collasso dividuale secondo la quale una serie grandi utenze, che sono poi quelle che realmente producono grandi quantità di rifiuti, ha iniziato a non pagare le fatture inviate dall’azienda. A nulla è servito il fatto che il Comune avesse stanziato circa 600.000 euro l’anno per limitare gli aumenti previsti dalla legge nazionale, in base alle tabelle merceologiche, a carico delle utenze non domestiche.

Incredibilmente, nessun provvedimento efficace è stato avviato per riscuotere o se qualcosa è stato fatto i risultati non sono arrivati, solo la Asl RMg un paio di anni fa ha saldato parte del suo debito.

Le conseguenze di una trascura-

tezza durata anni, praticata dalle amministrazioni che si sono succedute a Palazzo San Bernardino, è sotto gli occhi di tutti. I componenti del Consiglio di amministrazione, tutti di nomina politica e quasi sempre incompetenti, hanno ridotto l’azienda al livello attuale, pur ricevendo un corposo stipendio mensile. I dirigenti dell’azienda hanno fatto quello che hanno potuto ma senza stimoli e senza soldi, senza indirizzi convinti dei politici, hanno lasciato in disparte molte cose. La carta dei servizi non viene rispettata, il semplice aggiornamento del sito aziendale è nullo, la raccolta differenziata è a livelli ridicoli, il capitolato firmato

sessore regionale all’ambiente Michele Civita che si è complimentato con Cristiano Parmegiani che si occupa, su delega del sindaco Pascucci, del problema rifiuti

ed ha ritirato gli attestati.

Il premio per i Comuni ricicloni mette in competizione i risultati dei comuni che affrontano il problema rifiuti con decisione, è un premio

con il comune non viene rispettato, i tombini non vengono puliti, i cassonetti svuotati a giorni alterni come la pulizia delle strade. Se si trattasse di una azienda privata, dopo una serie di sanzioni economiche, il contratto sarebbe stato rescisso da tempo, Guidonia ed altre città lo dimostrano.

E’ ovvio quindi che i tiburtini siano infuriati, in modo particolare quelli che ogni volta che arriva la bolletta si precipitano a pagarla. Si sentono presi in giro e si chiedono, visto che disserv izi e costi in aumento si traducono in fatture sempre più alte, per quale motivo devono continuare a pagare l’inefficienza di una azienda.

Qualcuno comincia a sospettare che il pacchetto azionario dell’azienda possa essere pignorato da chi ha avviato il decreto ingiuntivo ed il rischio quindi potrebbe

essere l’acquisizione della società da parte del privato. In questo caso, un contratto di molti anni, come si è letto in un manifesto affisso sui muri della città, sarebbe un regalo per chi acquisirebbe l’azienda ed una catena al collo per il Comune di Tivoli che non potrebbe poi affidare il servizio dei rifiuti attraverso un bando pubblico.

Se in questi giorni il Commissario prefettizio e le sue colleghe sub-commissari riusciranno a fare il miracolo di reperire fondi da Equitalia o da qualche banca gli stipendi sarebbero garantiti ma il resto dei problemi resterebbero e per tutti gli amministratori comunali recenti sarebbe uno smacco clamoroso.

Costi e disservizi? Ovviamente e come sempre, sulle spalle dei tiburtini onesti ormai stufi.

Gianni Innocenti

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TERRITORIO

6 giugno 2013

ricicloni simbolico ma offre soddisfazione ai cittadini che contribuiscono, con impegno a migliorare il territorio comunale ed a riciclare parte dei loro rifiuti.

Lo smaltimento rappresenta uno dei principali problemi di molti comuni, in modo particolare del centro e sud Italia, che ancora utilizzano principalmente la discarica e si troveranno presto a subire aumenti di costo notevolissimi per continuare ad utilizzarla. Emblematica e disperante la situazione di Tivoli che differenzia con percentuali ridicole e trasferisce quasi tutto all’Inviolata tale e quale.

In soli tre mesi Castel Madama ha raggiunto una percen-

tuale del 73% portando la media del 2012 al 52,07%, Guidonia il cui premio è statp ritirato dall’Assessore Andrea di Palma, si attesta sul 50,75, i due comuni si posizionano al 13° e 14° posto nella classifica dei ventotto Comuni partecipanti.

Ma mentre Guidonia ha gradualmente avviato il porta a porta nei quartieri dal 2009, i castellani si confrontano con la raccolta do-

miciliare solo da otto mesi ma hanno raggiunto subito livelli di eccellenza, grazie ad una campagna informativa intensa. L’informazione ha coinvolto tutte le realtà locali ed in particolare le scuole, che ancora pochi giorni fa sono state coinvolte in una festa nella quale sono stati presentati tutti i moltissimi lavori creati dalle classi con materiali di riciclo.

Intanto l’Inviolata è colma!

GUIDONIA - Il gestore della discarica a ridosso della Città dell’aria, Ecoitalia, ha scritto alla Regione Lazio: occorre una proroga relativa ad un aumento di volume del 10% per il sesto invaso, altrimenti tra pochi giorni i compattatori dei quarantasei comuni che scaricano i loro rifiuti in una delle più grandi discariche d’Italia non potranno più farlo.

E’ una proroga che è stata già concessa più volte, deriva dal fatto che i rifiuti indifferenziati accumulati sono soggetti ad un calo di volume e quindi liberano nuove cubature disponibili.

Da quando nel 1986 la discarica nacque grazie, si fa per dire, ad un piccolo invaso abusivo creato a ridosso dell’area che ospita resti archeologici e dovrebbe diventare parco, autorizzazioni e proroghe si sono succedute a raffica consentendole di diventare la seconda discarica del Lazio per dimensioni. Dai circa 150 comuni che sversavano in essa i loro rifiuti si è ora passati ad una cinquantina ma in due anni anche il sesto invaso si è riempito.

L’ennesima proroga potrebbe dare ancora respiro a quei comuni che altrimenti dovrebbero andare a trovare un’altra discarica più lontana con aumento notevole dei costi di smaltimento. In modo particolare Tivoli che continua con un sistema di raccolta rifiuti ormai assurdo che non prevede la raccolta differenziata spinta e resta con le campane stradali che non producono più del 15% di rifiuti differenziati.

Legittime quindi le reazioni dell’Amministrazione comunale di Guidonia che chiede con forza una proroga, se proprio essa deve esserci, condizionata da un permesso di conferimento esteso solo per a comuni che hanno avviato la raccolta dei rifiuti Porta a porta.

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Via libera agli “Abogados” nel Foro Tiburtino L’Antitrust sanziona l’illegittimità della condotta di alcuni Consigli degli Ordini degli Avvocati italiani, nei confronti dei colleghi comunitari, ma la “faccenda” è più complessa di quanto possa sembrare. Gli Ordini degli Avvocati pretendono professionalità e il diritto ad effettuare dei controlli per evitare che un diritto legittimo si trasformi in un abuso che danneggia l’intera professione oltre che l’utenza finale IL FATTO. L’Antitrust sanziona l’illegittimità della condotta dei Consigli degli Ordini degli Avvocati di Tivoli, Civitavecchia, Latina, Tempio Pausania e Velletri che hanno posto in essere delle intese restrittive della concorrenza ai sensi dell’art. 101 TFUE, volte ad ostacolare l’accesso al mercato italiano dei servizi di assistenza legale da parte degli avvocati comunitari.

IL RETROSCENA. In realtà la questione degli avvocati abilitati in Spagna, gli «abogados» è un pochino più complessa di quello che apparentemente potrebbe sembrare “semplice ostruzione”.

Tutto nasce dall’estrema difficoltà a superare l’esame di abilitazione in Italia. Mentre anni fa si aggirava l’ostacolo trasferendo la residenza in zone dove l’esame era considerato più accessibile, adesso alcuni decidono di andare in Spagna. Essendo un paese comunitario, è sufficiente sostenere pochi esami per equiparare la laurea italiana a quella spagnola e… poi ottenere l’abilitazione senza sostenere alcun esame di Stato. Facile no?

FURBERIE. Un’opportunità che ha sviluppato un business con tanto di costosi pacchetti organizzati da istituti privati di preparazione universitaria italiani, che si occupano di ogni dettaglio. Approfittando di un diritto legittimo, in molti casi si è arrivati ad un abuso che ha spinto alcuni ordini professionali ad avviare controlli. Di conseguenza, sono stati redatti dei regolamenti, finiti sotto accusa di fronte all’Antitrust.

LA SANZIONE. Gli Ordini sanzionati, si legge nel dispositivo, «hanno introdotto, nelle delibere, nei regolamenti e attraverso condotte mirate, requisiti generali che vanno al di là di quelli previsti dalla normativa nazionale e comunitaria e mirano a porre ostacoli all’esercizio della professione legale in Italia da parte degli avvocati comunitari».

Nel Provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che “contrariamente a quanto affermato dai Consigli degli Ordini degli Avvocati coinvolti la natura restrittiva delle intese, non può escludersi in ragione dell’asserito perseguimento di un interesse pubblico, né può ritenersi giustificata rispetto all’invocata necessità di contrastare i casi di utilizzo “abusivo” degli strumenti offerti dall’ordinamento comunitario”; “in tal senso si è espressa anche la giurisprudenza comunitaria e nazionale, che ha sottolineato con chiarezza che” l’iscrizione nella sezione speciale degli avvocati stabiliti debba essere subordinata esclusivamente alla condizione della produzione da parte dell’interessato della documentazione relativa all’avvenuta iscrizione presso la corrispondente Autorità di altro Stato Membro e che, pertanto, deve ritenersi illegittimo “ogni ostacolo frapposto, al di fuori delle previsioni della normativa comunitaria” “alla luce della pronuncia citata è ragionevole ritenere che i COA coinvolti abbiano avuto consapevolezza della restrittività, anche solo potenziale, delle condotte adottate. Diversamente da quanto sostenuto, infatti, in presenza di un quadro normativo di riferimento che richiede la prova dell’iscrizione all’albo di provenienza, risulta evidente l’idoneità delle determinazioni citate ad appesantire ingiustificatamente il processo di stabilimento/integrazione introdotto dalla Direttiva 98/5/CE” Tutto giusto, riconoscono gli Avvocati nostrani, se non si fosse colta la legge per trovare scappatoie verso una formazione professionale specialistica.

Giusto!

Appare chiaro, comunque, che la decisione dell’Antitrust riconosce comunque il diritto ad effettuare dei controlli per evitare che un diritto legittimo si trasformi in un abuso che danneggia l’intera professione oltre che l’utenza finale. Agli Ordini in questione veniva contestata la richiesta di fornire prova rigorosa di aver esercitato la professione all’estero per almeno un anno, ma anche prove attitudinali per verificare di essere in grado di svolgere la professione in Italia e un colloquio nella lingua del paese dove era stata conseguita la laurea. Tutto qui?!

Buenas tardes! (Ilaria Morini)

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Soffia aria di bufera all’ospedale Coltiviamo la vita “Semina insieme a noi il seme della vita” è lo slogan dell’Associazione Tiburtina delle persone con disabilità. È l’associazione che vi segnaliamo in questo numero di XL per devolvere il 5 per mille se volete indirizzarlo alla solidarietà locale verso le persone con disabilità. “Coltiviamo la Vita” è il progetto dell’associazione che ha tra l’altro acquistato un terreno nei pressi di San Gregorio da Sassola finalizzato alla costruzione di una fattoria della solidarietà in cui i ragazzi possano sviluppare laboratori di manualità.

Il Codice Fiscale da inserire per il 5 per mille è 94063100583 e per informazioni ci si può rivolgere ai cell.

3348470016 e 3393861466.

Emergency Sempre in tema di 5 per mille con un riferimento nazionale, anzi internazionale vi segnaliamo Emergency il cui codice fiscale è 97147110155.

Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Tra l’altro l’associazione diretta da Gino Strada ha in Italia due poliambulatori uno a Mestre l’altro a Palermo che in tempo di crisi risultano superaffollati.

TIVOLI - I primi ad aprire “le ostilità” sono stati i sindacalisti della Cisl che hanno sollevato i problemi di personale, soprattutto in considerazione dell’estate e delle ferie.

“Sollecitiamo ancora una volta – hanno scritto dalla CislFp – la ormai insostenibile situazione, in cui si trovano costretti a lavorare gli operatori di Nefrologia. Alla cronica “carenza di personale”, si aggiunge, aggravando la situazione, anche l’aumento del carico di lavoro, di gran lunga maggiore rispetto agli anni passati, a causa del progressivo innalzamento del livello della complessità assistenziale. Chiediamo criteri di comportamento precisi”.

Passando a Neonatologia, Ostetricia e Sala Parto, la Cisl continua a rimarcare problemi: “Chiediamo urgenti chiarimenti circa le modalità di gestione e reperimento del personale in virtù delle modificate esigenze organizzative dovute ai lavori di ristrutturazione di parte del piano che ospita i reparti.

L’intero ospedale versa in una ormai cronica carenza organica. I vari reparti hanno provveduto, senza non poche difficoltà, all’elaborazione del piano ferie estivo, ma sulla sanità laziale incombe il famoso blocco del turn over, è quindi evidente l’impossibilità di sottrarre personale infermieristico e ausiliario dai vari reparti del presidio”.

Per sottolineare le “Gravi cri-

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Carenza di personale, problemi con gli spazi ed i locali, sull’ospedale di Tivoli continua a soffiare aria di bufera.

Il San Giovanni Evangelista si conferma al centro di diverse polemiche che stanno divampando negli ultimi tempi.

Ai “soliti” sindacati, da sempre sul piede di guerra ed attenti ad ogni problematica che si verifica nell’ospedale, si sono aggiunti anche 80 medici del nosocomio tiburtino che hanno scritto ai vertici dell’Asl Roma G per chiedere “un’inversione di rotta”

Nuovo Centro di scienze riabilitative e diagnostiche È stato aperto presso la struttura di Villa Dante un nuovo Centro di scienze riabilitative e diagnostiche per l’età evolutiva con obiettivi focalizzati sulla Neonatologia e la Cura del neonato e guida allo sviluppo.

A dirigere il Centro, nell’ambito del servizio di Neuropsichiatria Infantile, è la dottoressa Maria Nicoletta Aliberti. Il Servizio di Neuropsichiatria Infantile è volto ad erogare attività cliniche centrate sulla valutazione neuro evolutiva e comportamentale del neonato a termine e pretermine, sull’individuazione del programma personalizzato/evolutivo e al counseling “abilitativo” alla famiglia.

«Il modello operativo - ha spiegato la dottoressa Aliberti, responsabile del Centro di Guidonia e anche di quello di Villa Alba a Roma si avvale di un approccio integrato basato sulle metodologie più validate: metodo Bobath, Kabat, Perfetti, Vojta tecniche di bendaggio funzionale e neurotaping, nonché dell’approccio di Brazelton, contributo fondamentale nella promozione della salute infantile, in quanto centrato sulla comprensione del comportamento neonatale e al supporto del ruolo genitoriale (care giver)». (www.notizialocale.it)

ticità che affliggono l’ospedale di Tivoli” si sono schierati 80 medici dell’ospedale di Tivoli. L’assemblea dei dirigenti medici del nosocomio tiburtino ha poi approvato all’unanimità un documento che elenca le gravi criticità del San Giovanni Evangelista.

«Constatiamo il declassamento dell’ospedale di Tivoli a seguito del continuo ridimensionamento delle risorse umane; con il conseguente depauperamento della qualità assistenziale, l’aumento dei carichi di lavoro e l’ulteriore rischio di contenziosi».

I medici si schierano anche contro le “Decisioni aziendali in materia di collocazione di risorse umane e edilizia ospedaliera prese senza la dovuta partecipazione e coinvolgimento dei dirigenti ospedalieri quotidianamente operanti sul campo”.

Una serie di polemiche che seguono quelle di un mese fa legate alle maternità non sostituite a Chirurgia Generale sezione Donne e poi quelle legate al reparto di Emodinamica.

Le vicende della struttura, attrezzata di tutto punto ma che non ha mai lavorato a pieno regime a causa della mancanza di accreditamento, si è interessato anche il capogruppo del Pd in regione Lazio, Marco Vincenzi.

Fulvio Ventura

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TERRITORIO

6 giugno 2013

Femminicidi e violenze Dati allarmanti quelli relativi a femminicidi e violenze “di genere”, 25 vittime nei primi quattro mesi dell’anno. Nel 2012 le donne uccise sono state 124, tra cui una giovane romena proprio a Tivoli; nel 2011 ben 129.

A questi però si devono aggiungere i “tentati femminicidi” (47 nel 2012) e le otto vittime, tra figli e altre persone. Le vittime sono italiane nel quasi il 70 per cento dei casi così come gli assassini. Più della metà dei delitti, poi, è avvenuto in un contesto “familiare”. Nella provincia est di Roma, tra Guidonia Montecelio e Tivoli, sono scese in campo da più di quattro anni le istituzioni che stanno cercando di fare “rete” in un contesto sinergico per contrastare il fenomeno. Parliamo del pool antiviolenza del Commissariato di Tivoli, diretto da Giancarlo Sant’Elia e coordinato dall’ispettore capo Davide Sinibaldi, del centro antiviolenza “Le Lune” e del pronto soccorso con la nascita del Codice Rosa. Ora l’esperienza sta contagiando anche i Comuni limitrofi grazie al progetto dell’associazione Differenza Donna: “Via Lattea” che sta dando vita a sportelli anti-violenza itineranti. Nel 2012 sono stati trattati più di 60 casi di violenza di genere comprendenti anche gli “atti persecutori”(stalking), maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza sessuale, violenza sessuale su minore. Questo ha comportato ben 5 arresti in flagranza, 41 denunce in stato di libertà, 5 misure cautelari emesse, 39 richieste per l’applicazione della misura cautelare e altri 18 casi in fase di istruttoria. Sempre sulla stessa stregua anche gli interventi dei carabinieri della Compagnia di Tivoli, diretta dal capitano Emanuela Rocca, appena rientrata da Bruxelles in qualità di delegato per le forze armate italiane in materia di violenza. Nel 2012 i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno messo le manette a più di una quindicina di persone per i reati di “maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenza sessuale, le cui vittime sono generalmente donne”. In questi ultimi anni, poi, il team anti-violenza ha lavorato nelle scuole dando vita ad un percorso di sensibilizzazione e di prevenzione.

Perché parlare di violenza di genere “La violenza alle donne è stata studiata molto negli ultimi 40anni – spiega Lina Losacco, responsabile del centro anti-violenza Le Lune di Guidonia Montecelio, in un suo editoriale – sia dal punto di vista sociale che legislativo e giuridico, determinando anche dei cambiamenti culturali che hanno portato alla luce molto del sommerso, in particolare se si fa riferimento alla violenza domestica. Proprio riguardo alla sua diffusione e in quanto violazione dei diritti umani, si è iniziato a parlare di violenza di genere, evidenziando la dimensione “sessuata” del fenomeno in virtù del fatto che gli uomini da sempre hanno avuto un comportamento prevaricante e discriminante nei confronti delle donne in qualsiasi paese del mondo, come storicamente documentato”.

Il perché della violenza “Dall’analisi dei numerosi casi di donne vittime di violenza – continua Lina Losacco – sappiamo che in ogni situazione c’è un rimando al concetto di potere. L’aggressore ha la necessità di mantenere il controllo sulla donna che ne è vittima agendo su di lei la modalità violenta che ritiene più opportuna, spesso arrivando anche ad ucciderla: l’aumento della crescente “femminilizzazione” dell’omicidio è l’espressione di comportamenti individuali o collettivi misogini. Distruttiva nei suoi effetti, la

violenza ha l’obiettivo di sottomettere, dominare, paralizzare, piegare l’altra persona, cercando di appropriarsi della volontà, della sua intimità e impedirle di essere altro da sé. Per questo non si può spiegare un atto violento, o addirittura un omicidio nei confronti di una donna, facendo riferimento al “troppo amore”, alla gelosia, alla rabbia o alla patologia psichica dell’uomo violento. Non è solo riduttivo ma soprattutto è deresponsabilizzante”.

Azioni concrete e sinergiche “Come è stato sperimentato a livello internazionale, in numerose città italiane e anche nel nostro territorio, il fenomeno viene arginato ed efficacemente contrastato solo se c’è lavoro di rete sinergico, strutturato da protocolli e linee guida, tra gli interlocutori istituzionali e del privato sociale”.

L’importanza dell’educazione “E’ necessario – continua la Losacco – un progetto integrato che coinvolga la comunità nel suo insieme perché l’approccio alla violenza di genere non deve avere carattere di emergenza, ma di prevenzione. Ad esempio – spiega Lina Losacco – l’educazione dei figli, spesso impartita attraverso maltrattamenti fisici e psicologici, non può essere la “normalità”. Il comportamento violento non può essere registrato come normale e quindi essere appreso. I bambini apprendono regole, norme comportamentali, modalità di relazioni positive e negative innanzitutto nel contesto familiare, per cui l’apprendimento delle relazioni sane, fondate sulla comunicazione affettiva circolare e sul reciproco rispetto (non su un esercizio di potere) potrebbe essere un utile rimedio per interrompere il ciclo della violenza intergenerazionale”.

Il ruolo della scuola La violenza di genere è stata protagonista nelle aule delle scuole tiburtine invitate a seguire un percorso formativo e culturale di forte riflessione sul tema in occasione del “Progetto Scuole Sicure” promosso dalla Questura di Roma - Commissariato di Tivoli e personalizzato dal Liceo d’Este. Hanno partecipato attivamente al progetto oltre 50 studenti delle 3 scuole tiburtine. Violenza di genere, quindi, vista, studiata, elaborata e rielaborata sotto diversi aspetti per dare al fenomeno una forte e decisa riconoscibilità per dire “Basta” con la violenza sulle donne” partendo dalla ricostruzione di una dinamica culturale. Durante l’anno scolastico corrente e in quelli passati polizia e carabinieri hanno visitato le scuole del territorio proprio per parlare con gli studenti di legalità e violenza di genere.

Il codice rosa integrato In questi ultimi quattro anni, quindi, si è dimostrata sempre più impellente, al fine di ottenere quella sinergia tanto auspicata, l’esigenza di estendere la collaborazione ad altri “interlocutori”, tra cui l’Ospedale.

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Progetto Scuole Sicure Riceviamo e pubblichiamo TIVOLI - 23 maggio 2013. Molte scuole superiori, si sono incontrate al teatro Giuseppetti, per una manifestazione riguardo la violenza sulle donne. Questa era la giornata conclusiva per i partecipanti al progetto “Scuole Sicure” che hanno esposto, spiegato e commentato i progetti realizzati in mesi di lavoro. Significativi, inoltre, sono stati gli interventi nel corso della mattinata da parte di giornalisti, poliziotti, psicologi, e medici. Per ogni campo c’è stata qualche dimostrazione. Molto toccante è stata la lettura, da parte dei ragazzi che hanno scelto la letteratura, di frammenti di vari libri come “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini oppure di alcuni di Dacia Maraini riguardanti le donne e anche le bambine. Gli interventi dei poliziotti con dei grafici statistici, fanno capire quanto frequenti siano le violenze sulle donne. Questa manifestazione è stata molto importante e apprezzata dai giovani che hanno mostrato una forte sensibilità e attenzione nei confronti di questo tema. Ma nell’arco di questa mattinata, ci sono stati momenti anche più leggeri e spiritosi, come quelli in presenza del famoso fumettista Sergio Criminisi e dall’attore Marco Falaguasta; con più leggerezza rispetto ai poliziotti e al dirigente del Pronto Soccorso, hanno fatto degli interventi su questo tema. I ragazzi hanno mostrato veramente tanto interesse durante la giornata; la maggior parte di questi indossava una maglietta con scritto “Io no alla violenza sulle donne”.

Molto commovente è stato il discorso tenuto dalla mamma della ragazza violentata all’ Aquila nella notte tra l’11 e il 12 febbraio scorso; questa ha letto il verbale scritto dal giudice nel giorno del processo. Al termine del suo intervento, gli studenti, i professori e tutti gli altri presenti, si sono alzati per ringraziare questo gesto e soprattutto per trasmettere i proprio sentimenti. Ad ogni donna intervenuta è stata regalata una rosa rossa per valorizzarla. Nel corso dello spettacolo è anche stato distribuito un giornalino, “Fatti di genere” creato dai ragazzi partecipanti a questo progetto.

Federica Ascani Grande attenzione sul tema è stata dimostrata dal primario del Pronto soccorso dell’Ospedale di Tivoli, Ugo Donati, e dal suo personale e ad aprile 2012 è nato il Codice rosa integrato con l’introduzione inoltre di uno spazio di accoglienza per le donne e i minori vittime di violenza presso l’ospedale di Tivoli. Lo spazio è curato dal centro Le Lune: “che coadiuva il personale sanitario nel sostenere la vittima nel percorso di uscita dalla violenza”. Il Codice è definito come un modello avanzato dell’emergenza ed è stato avviato a gennaio del 2009 da Differenza Donna all’Umberto I di Roma. Ogni caso di violenza di genere viene ora intercettato proprio a partire dal Pronto Soccorso e viene trattato contemporaneamente a partire dagli operatori del Triage, da quelli del centro antiviolenza e del Commissariato. E’ nata una sorta di Cartella clinica ad hoc: il referto ora contiene non solo le informazioni cliniche del caso ma anche lo stato emotivo, le notizie sulla dinamica dell’evento, sul contesto socio familiare al momento dell’accesso al Triage. L’operatore del centro antiviolenza poi compila un modulo relativo alla “valutazione del rischio”, una check list, importante per il lavoro degli investigatori.

Michela Maggiani

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Dopo la “prima” Piazze in Fiore

Critiche e consensi ben accetti per crescere insieme COSÌ COME NON CI SONO ROSE SENZA SPINE, ANCHE LA PRIMA EDIZIONE DI PIAZZE IN FIORE HA RISERVATO GIOIE E DOLORI. SE DA UN LATO C’È LA SODDISFAZIONE DI AVER ORGANIZZATO QUESTA KERMESSE FLOREALE, DELL’ALTRO C’È ANCHE IL RAMMARICO PER IL MALTEMPO CHE CI HA IMPEDITO DI COLORARE TUTTO IL CENTRO DI TIVOLI. Per mesi TivoliNet ha lavorato su questo progetto, e sulle altre manifestazioni che animeranno la città nei prossimi mesi. Per Piazze in Fiore avevamo commissionato ai vivai 260 specie di piante diverse tra azalee e rododendri rosso lacca, splendide ortensie bianche e rose rosso sangue. Tutti questi fiori, però, sono stati resi impresentabili dal maltempo che ha preceduto Piazze in Fiore e quindi si è dovuto sostituirli con altro in minor quantità e bellezza. Con poco tempo a disposizione, infatti, non è stato possibile reperire altre piante come quelle scelte.

Inoltre durante il fine settimana, specialmente il sabato 25, la pioggia ed il freddo hanno condizionato tutta la manifestazione, scoraggiando molti visitatori. L’anticipo della finale di calcio di Coppa Italia, non preventivabile al momento dell’organizzazione dell’evento, ha fatto il resto.

Il risultato finale non è stato di certo quello preventivato da TivoliNet e dagli architetti paesaggisti, Alessandra Salvatori e Francesco Patanè, che hanno progettato le composizioni floreali.

Resta, comunque, il piacere di aver ideato questa mostra mercato che a Tivoli, fino ad oggi, non era mai stata proposta.

“Ho condiviso critiche e consensi, in questi giorni, e ne prenderemo atto.

Tanto io, in qualità di coordinatore, quanto il team, con cui ho avuto il piacere di lavorare in questi giorni affrontando una lunga serie di imprevisti, ne faremo tesoro altrimenti non avremmo possibilità di crescere e migliorarci. Sono sicuro, e ribadisco, che questo per noi è “ l’anno zero ”.

Al tempo stesso sono sicuro che se avremo un appoggio sempre maggiore da parte di tutti voi, potremo andare lontano. Se sarete vicini a TivoliNet, e vi prego di provarci, la nostra tenacia sarà premiata. Diversamente, stando solo in finestra, non raccoglieremo neanche le briciole di questo sforzo che un gruppo di tiburtini sta provando a fare. Abbiamo avuto il coraggio di fare e sbagliare, ma accettiamo anche le vostre critiche per migliorarci.

Crediamo fortemente che “non si può pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose”.

Augusto Masotti Coordinatore TivoliNet

I PROSSIMI EVENTI, DA NON PERDERE! Raduno Ferrari 30 Giugno

Benvenuta estate 28-29 Giugno

22 Giugno Tivoli sotto le stelle Luglio

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ECCOCI QUA L’IMPEGNO DEI 5 STELLE PER LA CITTA’

Fonte Nuova Roma

Foglio d’informazione del Meetup 5 Stelle di Fonte Nuova - n° 0 - giugno 2013 - www.meetup.com/Meet-up-Fonte-Nuova

SPERANZE NUOVE E UNA POLITICA DIVERSA

Carta di Firenze

cinquestellepoint

Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l'acqua o mantenerla sotto il loro controllo.

Dai Comuni a Cinque Stelle si deve ripartire a fare politica con le liste civiche per Acqua, Ambiente, Trasporti, Sviluppo e Energia

I

Giuseppe De Grassi

ccoci qua siamo il padre e la figlia capitati fin qua siamo una grande famiglia abbiam lasciato soltanto un momento la nostra vita di là nel camerino già vecchio tra un lavandino ed un secchio tra un manifesto e lo specchio...

E

Partire con un canzone (nella fattispecie di Francesco De Gregori) per farci conoscere...

Quale leggerezza volere di più? Quale migliore intenzione di voto? Siamo subito quel che diciamo d’essere: un padre e una figlia, una grande famiglia, che ha lasciato, dietro - forse solo per un momento, ma un momento per ricostruire - cose normali, di tutti i giorni: un lavandino, un secchio, un manifesto. Ma davanti a uno specchio, in un camerino già vecchio.

Il camerino è il luogo in cui viviamo; il secchio, il manifesto, il lavandino, sono la nostra vecchia coscienza: lo specchio è quello che ora vediamo: noi, la nostra voglia di ripulire tutto (il secchio), la voavvio di una raccolta differenziata dei rifiuti nel nostro territorio non è più rinviabile.

Con la direttiva 2008/98/CE, l’Unione Europea ha stabilito che gli Stati membri entro il 2015 dovranno istituire regimi di raccolta differenziata almeno per la carta, il

L’

metallo, la plastica e il vetro. Dalla normativa comunitaria emerge che la raccolta differenziata è uno strumento indispensabile per raggiungere l’obiettivo di riciclo e il recupero di rifiuti, anche come recupero di energia. Obiettivi questi che consentono di ridurre al minimo lo smaltimento di rifiuti in discarica,

glia di purificarci (il lavandino), la voglia di esserci (il manifesto).

Vecchio e nuovo si confondono felicemente in questa nostra avventura: riprendere il passato e farlo nostro ma, in qualche modo, pulirlo.

Il camerino, allora, diventa la strada, la piazza, i nostri meet-up, dove ci incontriamo, ci potete incontrare, dialogare, chiedere, sperare. E gli oggetti di prima, gli strumenti metaforici di una nuova pulizia sociale e morale.

Eccoci qua.

Ecco qua la nostra grande famiglia, disgustata dai cibi andati a male, dalle date di scadenza non rispettate, dai rincari e finti buoni sconto mascherati.

La nostra grande famiglia che non è sola, non è chiusa, non è barricata, ma esce e respira la strada, la piazza, guarda il cielo e vede cinque stelle moltiplicate per milioni di volte (c’è sola la strada su cui puoi contare, cantava Gaber).

E stella, più stella, più stella, nasce un senso di pace e di buono.

Nasce l’uno uguale a uno e un benessere collettivo.

Una risposta alla vita che parte dalla leggerezza della qualità. Perché questa grande famiglia abbia il sorriso di ogni suo figlio.

DIFFERENZIA:

e la vita ti sorriderà

causa di danni alla salute e all’ambiente, nonché di rilevanti spese per i per i cittadini.

L’Europa, insomma, guarda con attenzione all’obiettivo “rifiuti zero”, tanto caro al MoVimento 5 Stelle.

In questo quadro normativo, è quindi chiaro che l’attuale sistema di smaltimento rifiuti del nostro Comune non può continuare tale e quale. La raccolta indifferenziata e il successivo smaltimento in disca-

ACQUA PUBBLICA Impianti di depurazione obbligatori per ogni abitazione non collegabile a un impianto fognario, contributi/finanziamenti comunali per impianti di depurazione privati ESPANSIONE DEL VERDE URBANO Concessioni di licenze edilizie solo per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d'uso di aree industriali dismesse PIANO DI TRASPORTI PUBBLICI NON INQUINANTI E RETE DI PISTE CICLABILI CITTADINE

Piano di mobilità per i disabili CONNETTIVITÀ GRATUITA PER I RESIDENTI NEL COMUNE Creazione di punti pubblici di telelavoro RIFIUTI ZERO Sviluppo delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico con contributi/finanziamenti comunali EFFICIENZA ENERGETICA Favorire le produzioni locali

rica è un sistema, oltre che dannoso per le acque del sottosuolo, per l’aria, per la fauna, per la flora e per il paesaggio, anche estremamente costoso. Tutt’al più che il parlamento italiano nel recepire la direttiva europea nel dicembre 2010 ha introdotto anche un’addizionale del 20% al tributo di conferimento dei

rifiuti in discarica per i Comuni dei territori che non raggiungono le quote minime di differenziata.

Voci ben informate della politica locale fanno sapere che la raccolta differenziata sarebbe impedita dall’aver stipulato un contratto di lunga durata con la Gesepu.

segue all’interno

A Fonte Nuova una

CITTADINI IN

SILVIA UGAZIO

ra una notte buia e piovosa e la mezzanotte era passata da un po’. Mi guardai attorno, una decina di persone facevano capannello nella piazza. Un senso di insicurezza e angoscia mi pervasero.

- Per una donna, girare da sola a quest’ora non è consigliabile - pensai.

Vinsi il timore e, convinta che qualcuno potesse ascoltare la mia disperazione, urlai a bassa voce: “HELP!”.

Non ricevetti risposta, ovviamente.

Mi avvicinai al gruppetto per mettere a fuoco le persone e ...

- No, non è possibile! Eppure sembrano proprio loro, si ... quelli che un’oretta fa mi hanno inguaiato! Serve una strategia – Decisi di avvicinarmi ancora per vedere se ne riconoscevo qualcuno. E si, qualcuno lo conoscevo.

Eccoli lì, Massimo “BEI CAPELLI”, poi c’era Vale lo “STREAMMAN” e ancora Marina “PICCOLA GRANDE DONNA”, Andrea, uomo di POCHE ma BUONE parole, Gaetano “SWOT”, detto anche il falso magro.

Non mi persi d’animo e ripetei: “HELP!”. E stavolta qualcosa successe.

“Adesso devi darti da fare” “Bella gatta da pelare!”

“Ti sei capata il tavolo più rognoso” - Ma io volevo proporre una donna, non me stessa – “Seeee ... vabbe! Ma nun te preoccupa’. Nun te lasciamo da sola’”.

Lo speravo proprio.

Era il 27 marzo 2013 e questi sono stati i primi passi del TdL Strategie di cui sono coordinatrice. Una partenza alla grande!

A oggi, 24 maggio 2013, il tavolo è riuscito a produrre, non senza paturnie, il regolamento e il codice etico per le Comunarie del 2014, consultabile sul sito del Meetup. E ora verrà il bello! ARGH!!!!

E

Una comunità slegata

Tor Lupara e Santa Lucia: una città che non c’è

Giuseppe De Grassi

“U

n Paese vuol dire non essere soli, avere gli amici, del vino, un caf-

fè...” cantavano cinquant’anni fa, circa, i Cantacronache, su testo di Cesare Pavese...

Un paese vuol dire una piazza, il sorriso del vicino, le cose costanti (dolenti o felici) che conosci già, il piccolo tedio quotidiano, la straripante felicità di una piccola vittoria...

Un paese vuol dire sangue comune, fraternità al di là del tutto, minimi problemi ingigantiti dal piccolo. Vuol dire complicità, qualità della vita, voglia di futuro, ri-

scossa: vuol dire identità.

Feroce salvaguardia del territorio a cui si appartiene.

Molti di questi termini sembrano essere stati cancellati dal dizionario che accompagnò, circa 12 anni fa, la nascita di Fonte Nuova, ibrida mescolanza tra Guidonia e Mentana, agglomerato senza identità, adagiato su colli e boschi, e lì fatto dormire: fatto per far dormire...

Sobborgo urbano, più che Paese (o cittadina che dir si voglia), Fonte Nuova sembra aver quasi paura di possedere vita propria, di crearsi un’identità precisa attraverso uno sviluppo socio-poltico stimolante..., quasi rassegna-

ta nelle due sue realtà distanti (Tor Lupara e Santa Lucia) che nullasembrano avere in comunque, se non un coltello d’asfalto (Nomentana e Palombarese) che le taglia ulteriormente in due, collegate a una bretella che è già “altrove”.

E poi quel due si è trasformato in quattro, in otto, in sedici e via sempre più verso lo smembramento totale... Associazioni (culturali o pseudotali) che non dialogano fra loro; comunità etniche, ognuna a far un villaggio ancor più piccolo e isolato (hanno però capito subito come fare per spartirsi i vari settori del commercio); ragazzi demoti-

vati e, forse, senza futuro.

Uno straniero che capitasse qui per caso, magari un sabato o una domenica mattina, forse potrebbe anche pensare, un attimo, di essere all’interno di una comunità viva, salvo rendersi conto, da lì a poco, che probabilmente è precipitato nei rimasugli di un set sbagliato di cinecittà, in un’anarchia, per niente allegra, di realtà disparate e distanti; in un’anagrafe solo teorica: una città falsa, riempita di cemento, ma solo in facciata, che dietro c’è il vuoto totale.

Eppure si continua a usare questo cemento: i nostri politici sono riusciti a diluirlo e a

berne e mangiarne costantemente. Forse, se potessero, darebbero a tutto la stessa patina di uniforme grigio...

Poi si accorgerebbe, il nostro ipotetico viaggiatore, che questa realtà, più che di persone, è abitata da macchine: una fila ininterrota, spezzata ogni tanto da qualche bipede che sembra quasi volersi scusare...

Ma questa è un’altra storia, che, semmai, continuerà il prossimo numero.

1/continua

architettura e ambiente A CURA DI

MANUELA MUCIGROSSO E MARINA REMOTTI

A ROMA LA PRIMA CASA DI PAGLIA D’ITALIA COSTRUITA IN CITTÀ

razie al progetto dell’architetto Paolo Robazza, progettista di EVA, l’ecovillaggio autocostruito a Pescomaggiore (L’Aquila) nei mesi successivi al terremoto, è sorto a Roma nel quartiere Quadraro il primo edificio cittadino costruito utilizzando balle di paglia al posto dei classici mattoni.

L’elemento distintivo di questo progetto non riguarda solo la tecnica costruttiva e il materiale utilizzato, ma anche le modalità attraverso le quali è stato realizzato. Si è trattato, infatti, di un cantiere condiviso che ha permesso a giovani professionisti, desiderosi di apprendere questa tecnica nuova, di partecipare ai lavori di costruzione dell’edificio.

Come ti è venuta in mente per la prima volta questa…”eco-idea”?

L’idea di realizzare case utilizzando la paglia non è mia. Negli ultimi anni dell’Ottocento i coloni americani realizzarono le prime case di paglia appena iniziarono ad usare la macchina imballatrice. Abbiamo scelto questa tecnologia per la ricostruzione in Abruzzo in quanto soddisfava molto bene le esi-

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Nuova Fonte di democrazia CITTADINI IN

VILLA DELLE ROSE multifunzione al servizio del cittadino

ealizzazione di un parco giochi e un parco per bambini con una parte coperta per l’uso nei mesi invernali con piccola quota da pagare per una frazione di tempo (da stabilire e definire tipo 3/4 ore) Detto impianto deve essere attrezzato e arredato completamente con un punto di ristoro e servizi igienici.

Realizzazione di una sala multifunzionale per eventi, incontri, cerimonie, feste private, corredata di servizi igienici, impianto di cucina. Sotto questi corpi di fabbrica saranno realizzati i parcheggi per auto e nelle parti piu alte per furgoni ed automezzi per trasporti leggeri.

Sui confini perimetrali si puo realizzare una pista ciclabile e pedonale Realizzazione di un Pronto soccorso e Day hospital con nume-

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ro di posti letto da definire.

Realizzazione della caserma dei Carabinieri.

Realizzazione della sede del Comune di fonte nuova e Polizia municipale.

Realizzazione di una piscina comunale e almeno tre palestre campo di basket e danza.

Realizzazione di un depuratore dove arrivano separatamente le acque nere, acque chiare e piovane da riutilizzare per l irrigazione del parco o parte di esso.

Sulle coperture di tutti i fabbricati saranno installati gli impianti fotovoltaici e impianti solari termici per l intero comprensorio.

Realizzazione di uno o piu pozzi collegati tra di loro che alimentino i servizi igenici, idrici, docce e irrigazione (da non usare acqua di acquedotti) I viali saranno arredati con piante di fusto medio e sempre-

verdi.

Le aree verdi e aperte al pubblico saranno vigilate da agenti civili per far rispettare l’ambiente e le opere stesse.

Le zone a parco pubblico saranno recintate e chiuse a orari stabiliti e controllati anche di notte con videosorveglianza posta nei punti piu alti e non raggiungibili.

Aprire uno sportello di ascolto e collocazione al lavoro mediante selezione a piu colloqui e controlli dell’operato nella mansione svolta.

Realizzazione di un centro per il Sociale con la scuola di specializzazione e preparazione per personale paramedico e medico per assistenza a domicilio a persone con patologie particolari e cure pagliative Realizzazione di un Cimitero Rosario Viscomi

A Roma una casa di paglia e non è quella dei tre porcellini

genze: velocità di costruzione, economicità, autocostruibilità e isolamento termico. La casa di paglia è una casa sana, a basso impatto ambientale, che offre elevate prestazioni energetiche ma a costi contenuti. Le pareti in paglia traspirano, forniscono un elevato isolamento termico e permetto un buon controllo del livello igrotermico degli ambienti interni e quindi un elevato be-

nessere. La casa è fresca d’estate e calda d’inverno, e ciò permette di ridurre i costi dell’energia. Oggi le stesse prestazioni costano circa 1800 €/m², con questa tecnologia si arriva a 1200 €/m².

La paglia inoltre è un materiale a km 0 facilmente reperibile e naturale. Inoltre si realizza con lavorazioni molto semplici che possono essere eseguite anche

da una manodopera non esperta, per questo è perfettamente adatta all’autocostruzione.

Perché costruirne una a Roma?

Si tratta di una committenza privata. Il proprietario ha confrontato i preventivi con altri progetti di bioedilizia e l’opzione della paglia è sembrato il più conveniente.

Come ha reagito il territorio rispetto a questa proposta?

Un cantiere di questo genere suscita sempre molta curiosità e simpa-

t i a .

Ogni giorno si affacciavano persone interessate provenienti anche da altre zone di Roma. È pensabile riprodurre questo tipo di costruzioni nei piani edilizi di una città come Roma? Potrebbe essere un’idea per l’edilizia popolare?

Assolutamente. Si potrebbero fare case popolari non solo economiche ma anche di alta qualità. Tra l’altro in Inghilterra, appena fuori Londra, è stato recentemente realizzato un quartiere

popolare interamente in paglia. Sino ad oggi quasi tutti gli esempi di case di paglia si ritrovano in contesti rurali. Il progetto romano dimostra che è possibile realizzarle anche in contesti urbani. Essendo la paglia un materiale facilmente reperibile è possibile realizzare questo tipo di case ovunque, anche in contesti molto umidi se si opera con i dovuti accorgimenti progettuali.

Quanto è conveniente in termini di risparmio ed efficienza energetica?

Con la paglia si possono realizzare case passive. L’impianto di riscaldamento viene utilizzato solo in alcune settimane d’inverno, anche in contesti molto freddi, e ciò consente di risparmiare molto sui costi dell’energia. D’estate i sistemi classici di mascheramento ci consentono di ridurre al minimo anche le spese per il raffrescamento.

Una casa di paglia resiste al fuoco?

Una volta intonacata con circa 3 cm di spessore, la paglia è protetta e resiste a 1100 °C per 90 minuti quindi risponde alle normative antincendio europee. Inoltre essento molto pressata non ha ossigeno al suo interno, manca quindi il comburente per innescare l’incendio. Inoltre, la struttura a telaio in legno consente all’edificio di rispondere alle sollecitazioni del sisma in modo elastico, quindi ottimale.

Una casa del passato, che fa riflettere sul futuro dell’architettura...

Il futuro ci porterà, e in parte lo sta già facendo, necessariamente a prendere direzioni sempre più consapevoli rispetto al risparmio energetico e all’uso di materiali naturali. Di fronte agli attuali problemi di impoverimento e di esaurimento delle risorse diventa indi-

spensabile un’architettura che riscopra valori naturali e tecniche compatibili con un modo di vita più sobrio. La casa del futuro dovrà tenerne conto.

Una casa del genere entra in conflitto con il mercato edilizio attuale?

Un po’ sì. Il cemento è una parte molto consistente tra le voci di spesa di un cantiere tradizionale. Nei nostri cantieri questa voce è quasi inesistente. Chiaramente si alimentano invece altri mercati come quello del legno.

Puoi parlarci dei progetti sinora realizzati, in essere e futuri?

Quest’anno inizieremo a sviluppare numerosi progetti tra cui una fattoria sociale con residenze per ricercatori in Mozambico e un villaggio di emergenza per i braccianti agricoli stranieri della Capitanata in Puglia. Inoltre è partito da poco un cantiere fuori Roma per la realizzazione di una fattoria basata sui principi della permacultura.

Cosa ne pensano i tuoi “colleghi” architetti delle case di paglia?

Raramente c’è indifferenza. In alcuni casi vedo grande interesse, in altri vedo scetticismo. Forse più spesso il secondo.

Uscendo dal “seminato”…hai qualche suggerimento da dare per quanto riguarda altre pratiche quotidiane orientate al rispetto per l’ambiente?

Negli ultimi anni, facendo ricerca sulle ultime tecnologie applicate al risparmio energetico in edilizia, ho imparato a non affidarmi acriticamente all’hi-tech. Spesso soluzioni interessanti vengono dall’uso intelligente di materiali semplici.

SEGUE DALLA PRIMA...

... DIFFERENZIA Se si pensa che il codice dell’ambiente impone ai Comuni un’organizzazione della gestione dei servizi dei rifiuti vincolata ai principi di efficienza, efficacia ed economicità e che tali principi non sono raggiungibili con l’attuale sistema.

Il Comune insomma a breve termine non avrà scelta: dovrà per forza cambiare rotta a tutto vantaggio della salute e delle tasche di tutti noi. Già da oggi bisogna, però cominciare a interrogarsi sulla forma migliore per attuare tale tipo di raccolta, considerando le specificità del territorio.

Il meetup di Fonte Nuova lo sta facendo, insieme ai cittadini. Chissà se anche le forze politiche tradizionali seguiranno questo esempio.

Meet up on Rock’n’Roll

la personalizzazione della politica è LENTA mettere il volantino del movimento nella cassetta della posta è ROCK le manifestazioni abusive sono LENTE l’infopoint con magliette gadgets volantini programma megafono gazebo tavolo magliette bandiere manifesti portati col motorino è ROCK i manifesti e i cartelloni abusivi sono LENTI le locandine del movimento appese negli spazi consentiti dalla questura e concessi gratuitamente dal comune sono super ROCK spendere soldi per se stessi per la propria campagna elettorale senza deciderlo nel gruppo è LENTO l’uomo sandwich è ROCK! spiegare l’idea a chi ha in testa ideologie è LENTA andare alle fermate dei taxi a dare il volantino ai taxisti è ROCK mettere i volantini sulle macchine è LENTO entrare in tutte le attività commerciali del municipio per poggiare un volantino sulla cassa è ROCK leggere quello che dicono gli altri è LENTO leggere cittadini in MoVimento è ROCK delegare è LENTO prendersi Fonte Nuova è ROCK!

CITTADINI IN

LETTERE & OPINIONI pettabile Direttore, inizio così questa mia lettera aperta non perché abbia remore a iniziare con un più confidenziale “Caro Giuseppe”, ma solo per onorare nella tua figura, la squadra che con impegno ha realizzato il nostro giornale in questa sua prima spumeggiante uscita.

Uscire con un organo di informazione del MoVimento è una grande responsabilità e una scelta coraggiosa, che arriva oltretutto in un momento in cui è già tempo di bilanci. Per evitare di scivolare su critiche sterili, bisogna considerare che ogni movimento politico è fatto di tre fattori: un’idea di fondo, una leadership e una base.

I risultati regionali del Friuli prima e delle amministrative poi hanno punito severamente il MoVimento, che a eccezione del raro caso isolato di Pomezia, ha conseguito risultati scadenti che sono a mio modesto parere imputabili a errori di “gioventù” della leadership e della base, che dovranno necessariamente essere coretti.

Fatto fondamentale è che la Leadership si formerà e la base ha comunque un bagaglio di valide idee che aspettano di essere realizzate.

L’unico punto veramente saldo è l’idea. Una idea nuova, che spero sia accolta dal 100% degli italiani indipendentemente dal posto dove viene messo il segno di matita: La democrazia partecipata, fatta da una cittadinanza attiva e padrona del proprio destino. La bellezza

S

del MoVimento, per cui si dovrebbe, anzi no si deve, continuare a combattere risiede proprio nella possibilità di risvegliare i nostri “Fratelli d’Italia” e farli smettere di essere i passeggeri passivi di una nave che spesso è stata guidata dall’ideologia cieca, per non dire dall’interesse personale di pochi singoli o cerchie più o meno estese. Abbiamo l’opportunità di dire alle persone che ognuno di noi esiste ed è importante e che ognuno di noi può e deve contribuire a costruire un domani migliore per tutti.

Con la speranza che questo giornale sia un valido strumento di crescita collettiva, un punto di riferimento delle nostre iniziative che attragga gravitazionalmente tutti i cittadini di buona volontà, vi (e ci) auguro ogni miglior fortuna e una lunga vita, sotto un cielo trapunto di stelle.

Emanuele Palmieri C’è una futura speranza di avere una Fonte Nuova migliore?

Esistiamo da 12 anni e ancora non abbiamo neppure il progetto di un camposanto. Della caserma dei carabinieri si parla da anni, ma nulla. La raccolta differenziata è un’ utopia.

La Nomentana bis così come è ora

non risolve molto (serve il prolungamento fino alla bretellina per la Centrale del latte, bypassando la Palombarese) Si potrebbe fare una metropolitana leggera (con un costo ancora molto basso) fino al (molto) futuro capolinea della B di Casal Monastero, ma nessuno propone a chi di competenza di farlo.... etc etc Valerio Bracaccini Con grande preoccupazione mista a rabbia divulghiamo a tutti i genitori dell’Ist.E.De Filippo

sito in Via Brennero che a circa 300 m. in località Tor S.Antonio si sta cercando di installare e mettere definitivamente in fun-

mettendo in grave pericolo le vie respiratorie . A tale problema. seppur già sufficientemente grave, si aggiungerebbe l’aumento irregola-

zione un impianto basato sulle biomasse. Tale struttura, e’ stato più volte accertato e certificato, è dannosissima non solo per quanto riguarda l’ambiente circostante (terreni agricoli,falde acquifere ecc.ecc.) ma soprattutto per la popolazione stessa.Tale costruzione si basa sulla combustione di sostanze (Olio in primis) le quali disperse nell’aria senza nessun filtro adeguato in fase d’uscita diventano cancerogene, andando a compromettere l’aria circostante e

re di traffico riguardante i mezzi pesanti sulla Via Nomentana e Nomentana bis con ulteriore disagio per i cittadini oltre ad una situazione difficilmente gestibile dal punto di vista della viabilità e della sicurezza Attraverso una riunione in data 24 Aprile 2013 con il Comitato si e’ deciso, da parte di alcuni rappresentanti del comune di comprendere in che modo e’ stata data autorizzazione a tale impianto (al momento spento) , e di rivedere tutte le carte relative a ta-

le autorizzazione anche con l’ausilio di un avvocato.Da parte nostra chiediamo alle famiglie il massimo supporto attraverso una mobilitazione totale votata insindacabilmente al bene comune per qualsiasi tipo di iniziativa relativa al totale blocco di biomasse sul nostro territorio non accettando,in nessun misura,che come in altre parti d’ Italia ,la legge del profitto di pochi sia a discapito della salute dei cittadini .

Preghiamo quindi di mettersi in contatto con l’indirizzo o email di cui sotto per ulteriori dettagli,domande ed ogni forma di collaborazione . Quest’ultima sarà più che benvenuti.

Comitato Genitori E. De Filippo

CITTADINI in

Meetup 5 Stelle di Fonte Nuova n° 0 - giugno 2013 www.meetup.com/Meet-up-Fonte-Nuova supplemento al n° 11 di XL - 6 giugno 20013 Progetto grafico GDG Opinioni, lettere, comunicati, denunce e quant’altro possono essere consegnati ai banchetti del MoVimento o essere inviati a redazione@movimento5stellefontenuova.it

compila, ritaglia, consegna o spedisci

UN SONDAGGIO PER FONTE NUOVA!!!

In attesa del prossimo appuntamento elettorale per il rinnovamento dell’ amministrazione Comunale il MEET UP 5 STELLE di FONTE NUOVA si propone di elaborare insieme ai Cittadini un programma che risponda alle loro esigenze più immediate e un disegno per il futuro che sia condiviso dalla più ampia fetta della popolazione.

Aiutaci a renderlo possibile indicandoci quale tra queste proposte ritieni essere prioritaria per migliorare la nostra città (barrare la casella di maggior interesse): RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO – Stato dei fossi e rete fognaria – Verde pubblico, parchi e piste ciclabili – Realizzazione delle infrastrutture e di un’area artigianale – Cimitero – Strutture sportive, sociali e culturali VIABILITÀ VIABILITÀ – Miglioramento dello stato delle strade e marciapiedi – Prolungamento del tragitto del Bus 337 fino a Santa Lucia

– Autobus (navicella) notturno da e per Piazza Sempione – Anello di collegamento Uscita Nomentana Bis Colle Verde/Santa Lucia diretto con via Rinaldo d’Aquino (Centrale del latte)

SERVIZI AL CITTADINO – Realizzazione di un centro di Pronto Soccorso e Assistenza sanitaria domiciliare – Caserma dei Carabinieri – Asilo Nido Comunale ALTRO _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ i cittadini sono pregati di barrare la voce interessata, compilare il tagliando e farcelo avere o ai Tavoli Met-up (generalmente il sabato e la domenica fra Tor Lupara e Santa Lucia), oppure inviandolo a: redazione@movimento5stellefontenuova.it

La festa del Casone CASTEL MADAMA - Domenica 9 giugno nella verde cornice del Bosco della Selva a Castel Madama in località Colle Passero, avrà luogo la consueta festa dell’uso civico castellano.

L’Università Agraria insieme alle associazioni locali organizza l’evento il cui programma prevede: dal mattino alle 10,00 e nel pomeriggio escursioni guidate dai ragazzi dell’Associazione Camminando con Stefano, lungo gli antichi sentieri nel bosco, alla riscoperta di sepolcri di epoca romana e con esercizi di arrampicata, anche per bambini, sulle rocce del geosito “le vene”; passeggiate a cavallo del Gruppo Equestre Castellano. Sempre dal mattino e per l’intera giornata sono fruibili all’interno del Casone le seguenti esposizioni: Mostra permanente sulla “Storia degli Usi civici” di Castel Madama;

Torna l’annuale invito a passare una giornata a contatto con il verde dell’Università Agraria.

Come sempre cibo locale e birra di Castello, musica e socializzazione con la speranza del bel tempo.

Mostra della Civiltà contadina, con immagini ed oggetti, curata dal CSA di Castel Madama; Proiezione delle immagini relative ai recenti ritrovamenti archeolo-

gici sul territorio di Castel Madama e dell’U.A. documentati dalla Sovrintendenza laziale.

Dalle ore 12,00 apertura degli stand gastronomici curati dalle

aziende produttrici locali, grazie alle quale dalle ore 13,00 si potrà godere del consueto “pranzo contadino” a prezzi equi e solidali.

Nel pomeriggio le attività proseguono con le escursioni nel bosco; le visite guidate all’interno del Casone ristrutturato, edificato sul finire del ‘700 dai Pallavicino di Parma e Busseto, baroni del feudo castellano; giochi popolari a cura del “Comitato San Lorenzo” e musiche dal vivo.

Il Casone della Selva si raggiunge percorrendo la Via Empolitana verso Ciciliano fino alla località Colle Passero. Lì si potrà lasciare l’auto e proseguire per circa 800 metri a piedi lungo la strada sterrata che conduce al Casone.

Per informazioni 331 7960366 - 333 2612442

L’Università delle Tre Età, quota sette VICOVARO - Un altro anno è finito. E sì, il porto è stato raggiunto e la nave, col suo carico di sapere, è giunta a destinazione. È passato un altro anno, il settimo, e l’Università delle Tre Età - sede di Vicovaro - è già in fermento per progettare il prossimo.

C’erano molte persone alla ex Chiesa di Santa Maria delle Grazie a raccogliere i frutti di un anno di lavoro, di studio, di visite guidate e soprattutto di passione. With passion. Sembra quasi il titolo di un film di altri tempi, ambientato nella Valle dell’Aniene, con protagonisti i tanti cittadini (oltre cento) che per mesi hanno seguito le lezioni dei ventinove docenti nei diciassette corsi attivati.

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CULTURA

23 maggio 2013

U3 è lo slogan della presentazione multimediale preparata da Fabrizio Bellobuono, che scorre sorniona tra i sorrisi e le arrampicate dei visitatori, colti da uno scatto furtivo; sembrano attori di una scoperta entusiasmante. Una batteria di immagini ricuce insieme le visite guidate e ricorda, passandole in rassegna, le conferenze. Il Presidente dell’UNITRÉ, Costantino Centroni, le nomina tutte, ma qualcuna gli è rimasta nel cuore. In particolare richiama alla memoria l’incontro con lo scrittore Erri De Luca del 20 febbraio scorso, presso la Sala Teatro di Mandela, organizzato grazie alla sensibilità e all’impegno costruttivo di Laura De Si-

mone. Un momento unico come uniche sono tutte le occasioni che parlano al cuore. C’è un momento della chiusura dell’anno accademico che si tinge di malinconia , ma è doveroso oltre che fortemente sentito il saluto a due socie dell’Università che ci hanno lasciato: la nostra docente di archeologia dottoressa Irene

Lombardi e la signora Anna Giustiniani.

Ma la vita continua a scorrere e a dircelo sono i bravi ragazzi della sezione musicale dell’Istituto Comprensivo di Vicovaro, scuola media Marcantonio Sabellico, che sotto la guida paziente e ammiccante della loro professoressa Raffaella Paolone, hanno eseguito suonate per violino, anche di una certa complessità. Un omaggio a Verdi, a cui è dedicato l’anno in corso, con due brani: La donna è mobile e Va’ pensiero. La musica, così come è nella nostra tradizione, ha intervallato le parole degli oratori (...) www.unitrevicovaro.it.

Margherita Crielesi

Il circolo Gobetti al 5° anno di conferenze

Mostra al S.Nicola di Paola Cordischi TIVOLI - Domenica 9 Giugno 2013 nella bellissima Chiesa di S. Nicola nel centro storico di Tivoli si inaugurerà un’ esposizione di grandi opere di paola Cordischi. Questa sarà una personale che vuole far conoscere il più recente lavoro di questa autrice che ha sempre utilizzato materiali non usuali e di recupero .

L’artista attiva dal 1995 ha partecipato ed organizzato quasi 30 mostre tra personali e collettive ed ha raggiunto ora una maturità artistica. Il suo lavoro su juta, con fili, tessiture e tecniche di colore combinate antiche e moderne crea infatti opere molto originali, che pur essendo attuali, richiamano le nostre radici storiche e culturali, nonché si ispirano all’Arte popolare e primitiva di altri paesi.

Cordischi crea quadri di tessuto che propongono con raffinatezza e semplicità un’Arte nuova, non concettuale, ma vicina al sentire delle persone comuni.

Info tel 340.8750060 - Tivoli , Chiesa di S. Nicola vicolo del Colle 7 (vicino al tempio di Ercole Vincitore) dal 9 al 23 Giugno 2013 - Inaugurazione il 9/6/13 alle 17,30.

Performance musicale a cura del Centro Diffusione Musicale e letture di Simona Minorenti Aperta venerdì, sabato h 16 – 19,30 e domenica h 10-13 e 15- 19.

TIVOLI - Mercoledì 28 maggio si è concluso il quinto anno di attività del Circolo di cultura politica ed economica “ Piero Gobetti “.

E’ stato trattato il tema “ Democrazia e partiti”. Relatore invitato il professor Cesare Pinelli dell’Università Sapienza di Roma.

L’illustre docente, dopo aver compiuto un ampio excursus sulla formazione e la vita dei partiti in Italia e in Europa, si è soffermato sulla loro crisi, indicando i loro limiti nell’azione politica presente e le cause del discredito di cui oggi essi sono oggetto. Riconoscendo la insostituibilità della presenza dei partiti in una società democratica, ha però insistito sulla necessità di una loro profonda autoriforma affinché tornino ad essere luoghi di formazione e di selezione del personale politico, oltre che di progettazione di assetti sempre più democratici dello stato.

Notevole contributo al rinnovamento dei partiti è senza dubbio il ritorno di una sana politica, intesa come dibattito di idee e non occasione di rissa o conquista di potere, nel rispetto del dettato costituzionale che continua a mantenere una sua pregnanza e una sua attualità nonostante gli attacchi subdoli o frontali che esso subisce ad opera di quanti perseguono un modello di democrazia plebiscitaria.

E’ seguito un dibattito a cui hanno partecipato numerosi presenti, nel corso del quale si è evidenziata anche l’importanza di definire con legge la personalità giuridica e la vita interna dei partiti al fine di avere trasparenza nei metodi di gestione degli stessi.

Il ciclo di conferenze – dibattito del Circolo “Gobetti” riprenderà il prossimo autunno e si protrarrà fino alla primavera del 2014.

Trenta candeline per l’Agesci TIVOLI - Sabato 8 giugno dalle 20,30 in piazza Trento grande festa per il compleanno dell’associazione giovanile Agesci.

In occasione del trentennale degli scout tiburtini si esibiranno in concerto “Il Bandito e il Guidone”, autori della canzone del campo regionale EG 2011 “Io e la mia sq. siamo qua”. La serata è aperta ai genitori dei ragazzi, alle associazioni parrocchiali e cittadine, ai gruppi scout della zona, alle persone interessate, ai curiosi e a tutti coloro che hanno condiviso la passione per lo scoutismo, che hanno percorso un tratto di strada col gruppo scout e vorranno rivedersi in vecchie foto e spegnere le candeline.

Pecoranera Festival GUIDONIA - Guidonia Montecelio, sarà lo spazio del parchetto di Casa Calda a Guidonia, in via Cristoforo Ferrari n. 9, ad ospitare la due giorni di musica indipendente, stand gastronomici, oggettistica ed esposizione. L’idea del Pecoranera Festival – spiegano gli organizzatori - non è solo quella di promuovere la musica indipendente suonata nella nostra zona, ma soprattutto far funzionare uno spazio di tutto rispetto come teatro di eventi. Siamo del parere che l’attenzione per il territorio, tutto, e per i talenti locali, fa crescere la città, i giovani e la voglia di organizzarsi”.

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Concerto in cava rimandato al 14 giugno

GUIDONIA MONTECELIO - Era previsto per il 25 maggio ma il tempo è stato inclemente e così “RocceSpineStreghe in cava” è stato spostato al 14 giugno. Ad ospitare l’evento la società Travertino Morelli F. & C. s.r.l. di Via delle Cave in località Le Fosse. Si tratta un piccolo pezzo dello spettacolo di teatro partecipazione che Simone Saccucci sta portando in giro da circa 2 anni in Italia ed Inghilterra e che sbarcherà proprio nello spettacolare scenario lunare delle cave di travertino. Il 14 giugno 2013 per la prima volta uno dei principali stabilimenti di estrazione di travertino nella zona tiburtina, aprirà i cancelli per uno spettacolo che prova a raccontare facce e storie della zona dove le cave sorgono da millenni.

Un nuovo Cd per i quindici anni di musica di Carlo Gizzi In occasione dei 15 anni di attività con i bambini, è uscito il 1° giugno l’ultimo CD di Carlo Gizzi.

GIZZILAND, questo è il titolo del disco,è una raccolta di venti brani fra i più significativi della sua produzione e sarà disponibile presso il negozio di elettronica Fiorani in via Acquaregna (Tivoli).

Borse di studio per il Premio Giontella GUIDONIA MONTECELIO - Assegnate le borse di studio agli studenti del liceo scientifico e linguistico Majorana di via Roma vincitori dell’undicesima edizione del “Premio Roberto Giontella”, dedicato al meteorologo scomparso prematuramente nel 1999.

Nell’Auditorium intitolato allo stesso Roberto Giontella, ex alunno del Majorana, i genitori dell’uomo, scomparso a 38 anni, hanno premiato i quattro giovani vincitori delle borse di studio che si sono confrontati sul tema delle “Nuvole”. Presenti all’evento, realizzato con la grande collaborazione dei docenti dell’istituto guidati dal dirigente Eusebio Ciccotti, autorità politiche, ufficiali dell’aeronautica. Al termine della premiazione hanno anche sfilato le studentesse che hanno indossato gli abiti da loro realizzati con materiali di riuso all’interno del corso “La comunicazione nella moda”. A fare da apripista sulla passerella un abito che richiama le nuvole, tema del premio. Il primo premio, per il secondo anno consecutvo, è andato a Sara Di Giovannantonio (V C) per il racconto in stile dannunziano: “Nefele nuvola ardente di passione”. Secondi ex aequo Andrea Barbagallo (V B) con il dipinto “Nubi all’orizzonte” e il racconto “Le nuvole” di Luca Agosti (II C). Sul terzo gradino del podio è salita Carmen Palumbo (IV H) per il suggestivo cortometraggio animato “La danza delle nuvole”.

Idee creative per Tivoli Il team Idee Creative è alla griglia di partenza con un nuovo progetto: la seconda edizione del concorso intitolato “L’Arte Secondo Me – Tivoli: esercizi di stile tra storia e paesaggio” Il tema del concorso sarà la rivisitazione di opere d’arte di immediata riconoscibilità attraverso qualunque tecnica delle arti visive. È possibile “ridisegnare” una foto, “scolpire” un quadro, “fotografare” un dipinto, l’importante è la realizzazione dell’opera attraverso tecniche proprie.

All’interno di questa edizione, un ruolo particolare giocherà la reinterpretazione delle opere che si sono ispirate ai paesaggi della città di Tivoli, come i dipinti di W. Turner, C.Remond, J.A. Koch e molti altri, oppure delle opere che, inserite nell’ambiente urbano tiburtino, caratterizzano la città, come il Tempio di Vesta o l’arco di Arnaldo Pomodoro a piazza Garibaldi. Il concorso culminerà con una esposizione delle opere nei giorni dell’11/12 e 13 ottobre con conseguente premiazione.

Per info www.ideecreativeroma.it/

È morto Little Tony È proprio il caso di dirlo: una spada nel cuore ha trafitto tutti gli appassionati di musica. E’ morto Little Tony, nome d’arte di Antonio Ciacci.

Aveva 72 anni, essendo nato a Tivoli il 9 febbraio del 1941.

Un brutto male se lo è portato via a Villa Margherita a Roma dove era ricoverato da circa tre mesi. Cittadino della Repubblica di San Marino poiché nato da genitori entrambi sammarinesi, originari di Chiesanuova, ha tuttavia vissuto quasi sempre nel nostro paese, senza mai richiedere la cittadinanza della Repubblica Italiana. Ha iniziato a cantare giovanissimo ed aveva la passione del rock and roll tanto da essere soprannominato l’Elvis Presley italiano. Moltissimi i suoi successi tra cui Cuore Matto, Riderà, 24.000 baci, indimenticabile canzone eseguita in coppia con Adriano Celentano al festival di Sanremo del 1961, che chiuse al secondo posto. Famosi altri brani sanremesi come, appunto, La spada nel cuore e Bada bambina. Senza dimenticare Profumo di mare sigla della fortunatissima serie televisiva Love Boat. Viene colpito da un infarto (dal quale poi si ristabilisce) il 23 aprile del 2006, durante un concerto tenutosi al ‘’Contessa Banquet Hall’’ di Ottawa e organizzato per la comunità italo-canadese. Nel 2008 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo col brano Non finisce qui. È del 2007 un’indimenticabile concerto a Piazza Garibaldi a Tivoli dopo che l’amministrazione comunale gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. La salma è stata tumulata il 30 maggio nel cimitero di Tivoli.

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CULTURA

n. 10 2013

L’Archeopark della discordia!

CASTEL MADAMA - Per il Comune va bene ma i cittadini non ci stanno: “Giù le mani da Colle Passero, area archeologica autentica in un contesto boschivo dichiarato valore culturale.

Nulla contro l’Archeopark, che si trovi un’altra area”.

Accade a Castel Madama: approvato il progetto di un “Parco a tema didattico” da realizzare su un’area archeologica, dove la Soprintendenza ha recentemente evidenziato notevoli ritrovamenti; sulla zona, ovviamente soggetta a vincolo paesaggistico, esiste anche il divieto di edificazione secondo il parere del Comitato Tecnico Regionale in quanto area boschiva protetta; peraltro si tratta di un territorio ad uso civico dell’Università Agraria che, ai sensi dell’art. 142 del Codice dei Beni Culturali beni Culturali, non può essere ceduto o trasformato se non per particolari esigenze.

Il progetto dell’Archeopark, oltre ad una ricostruzione di capanne di un villaggio, prevede la realizzazione di circa mille mq di tettoie in legno distribuite nell’area del parco per ospitare le attività didattiche e ricreative con le classi e le famiglie; un laghetto artificiale di circa 1.000 mq per riprodurre l’ambiente palafitticolo; strutture in mura-

tura per ristorante bar di 350 mq con portico di 150 mq e centro visita con reception, biglietteria, infermeria, servizi igienici, bookshop, sala guide e appartamento del custode su due piani per ulteriori 280 mq.

In breve, un bel po’ di cemento!

Tutto ciò su di un’area con vincolo paesaggistico e archeologico? Praticamente impossibile!

Eppure…

Favorevoli il Comune, la società privata dell’Archeopark e l’Università Agraria: alla richiesta è seguito un bando di gara indetto dall’Università Agraria di Castel Madama a cui, per inciso, sembra abbia partecipato la sola Società Archeopark!

Sfavorevoli i Cittadini che ricorrono al TAR ottenendo la dichiarazione di nullità del Piano Integrato di Intervento che avrebbe dovuto riqualificare l’intera area della frazione di Colle Passero. Di fatto lo stesso non prevedeva standard a servizi (la località è priva di fognature, di illuminazione, di adeguate reti idriche e di telefonia e altro). Gli unici standard previsti dal Piano erano: un marciapiede per la sosta degli autobus; un mega parcheggio ad esclusivo servizio della struttura privata, distante dai

primi caseggiati che tra l’altro non necessitano di parcheggi poiché essendo insediamenti di campagna sono tutti dotati di parcheggio autonomo.

Il ‘No’ della Regione all’Archeopark”. In seguito a ricorso al TAR dei cittadini, la stessa Regione, con provvedimento n.

3942 del 18/04/2012 lo ha respinto, evidenziando in particolare l’assenza delle necessarie procedure di VAS (Valutazione ambientale strategica) e dall’altro, nel merito, che: “Il Programma in oggetto non prevede interventi di interesse pubblico, sufficienti ad assicurare un’adeguata

riqualificazione urbanistica”, non essendo possibile “ravvisare interventi necessari a soddisfare la mancanza di opere di urbanizzazione all’interno del nucleo abitato di Colle Passero sorto a suo tempo attraverso attività edilizia spontanea”.

In conclusione, quindi, la Regione Lazio considerava il suddetto Programma Integrato del tutto “carente di elementi utili a qualificarlo quale strumento urbanistico finalizzato alla riorganizzazione del territorio, in cui siano presenti una pluralità di funzioni, ed in cui sia evidente la valenza dell’interesse pubblico”.

Quella strana storia dell’Archeopark a Castelmadama. Archeologia falsa al posto di quella originale

In ricordo di Don Gallo Se questa è una donna Presso la Sala d’Angolo di Villa D’este sabato 8 giugno alle ore 17.30 verrà presentato il libro “Se questa è una donna” di Luca Attanasio. Shirin, Aminata, Yergalum. Tre donne, tre viaggi, tre riscatti. Vittime di offese, soprusi, tortura. Costrette a guardare negli occhi la più cieca crudeltà umana, quella che non prova pietà per niente e nessuno. Donne di paesi lontani che portano sulle loro spalle il peso dell’oppressione e dell’ignoranza, mascherate da valori e tradizione. Tre eroine contemporanee le cui storie ne racchiudono migliaia di altre che resteranno senza nome, perse per sempre. Donne che possono salvare il mondo, tornare a dargli senso. Donne che dopo aver pagato spregiudicati Caronte moderni, affrontato la Palude Stigia della terra, infilandosi giù fino all’ultimo girone dell’inferno, riemergono nuove, purificate, portatrici di cultura e passione.

Se questa è una donna rappresenta la scelta di Luca Attanasio (giornalista, scrittore, esperto di temi sociali, diritti umani, immigrazione, conflitti, politica) di dare una veste narrativa, quindi universale, alle testimonianze raccolte nei suoi anni di intesa attività giornalistica. La scelta di raccontare il mondo sommerso delle donne vittime di tortura per mostrare come dietro ogni essere umano in fuga dal proprio paese si nasconda una storia, straordinaria e drammatica, di infinita violenza e immenso coraggio. All’incontro parteciperanno: Maria Concetta Petrollo Pagliarani Dir. della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma, Pres. dell’Associazione Amici delle Biblioteche, Silvia Costa, Europarlamentare, Membro della commissione Donna, Paola Perini - Portavoce Coord. Associazioni Casa delle Culture e dell’Arte, Nadia Palozza - Presidente Associazione Reterosa. Monologhi e reading tratti dai racconti a cura di Mariangela Imbrenda, attrice.

L’incontro si inserisce all’interno del percorso “Tributo, storia e pratica umana”, un’iniziativa culturale che ha già realizzato tappe importanti in Biblioteche e Centri Culturali d’Italia, curata dall’associazione “Amici delle Biblioteche”, Fillea Cgil, Legambiente, Vento di Tramontana e altri soggetti.

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I più venduti di Maggio

Inferno Zero zero zero Il grande Gatsby Tutti a casa Il signor dinosauro Mandami tanta vita Non so niente di te

Dan Brown R. Saviano F. S. Fitzgerald M. Giordano S. D’Achille P. Di Paolo P. Mastracola

Le classifiche sono elaborate su indicazione di: LIBRERIA VILLA D’ESTE - Tivoli - Piazza Garibaldi CANDIDO LIBRERIA - C. Comm. Tiburtino Guidonia

Più di dieci anni fa Don Gallo fu ospite di Tivoli in occasione del premio Igino Giordani. Il ricordo del suo incontro con l’allora Vescovo Garlato.

Non tutti forse ricordano come i percorsi della vita di don Andrea Gallo e della città di Tivoli, si siano incrociati in una particolare occasione.

Nel 2001 l’allora assessore alla cultura del comune Giuseppe Tripodi, Sergio Ribichini ricercatore storico al Cnr ed io, eravamo membri della commissione per il Premio Igino Giordani istituito l’anno prima, dallo stesso comune di Tivoli. Ogni anno si individuava un personaggio o un ente, che si fosse mosso sul tema scelto rispetto alla particolare figura di Igino Giordani cittadino tiburtino e del mondo. Per il 2001 il tema era “La trasmigrazione delle culture: educazione alla mondialità, alla pacifica convivenza, nell’incontro di tradizioni e culture. “ Arrivammo alla conclusione che sia don Andrea Gallo, che la comunità di Sant’Egidio, potessero rappresentare proprio il tema scelto nell’alveo delle loro esperienze.

Solo dopo aver organizzato la giornata, che consisteva in una tavola rotonda con dibattito sulla tematica scelta alla presenza delle istituzioni comunali e dei premiati, ci ponemmo il problema che forse il Vescovo di Tivoli, allora Pietro Garlato, invitato al dibattito potesse entrare in contrasto con la particolare esuberanza di don Gallo.

Eravamo perciò un po’ tesi e preoccupati quando don Andrea fece il suo ingresso nella sala del Convitto Nazionale dove si teneva l’evento e dove era già presente il Vescovo. Ma don Gallo spiazzò tutti, come era sua naturale abitudine, e si prostro ai piedi di Garlato baciandogli l’anello e riconoscendo in lui l’autorità della Chiesa. Gar-

lato rimase stupito e abbracciò don Andrea, l’atmosfera si fece di un tratto più distesa.

I due si trovarono subito reciprocamente simpatici, anche se su posizioni molto diverse, e ci dettero una lezione di dialogo, proprio rispetto al tema scelto per il premio. E’ emblematico pensare che i due, quasi coetanei, siano morti a poche settimane uno dall’altro (Garlato si è spento a Tivoli il 28 aprile scorso). Nel dibattito emersero con forza le loro diverse interpretazioni da uomini di Chiesa, ma entrambi sottolinearono sempre la comune volontà di dialogo aperto con tutti, sia nella Chiesa che nel mondo. Don Gallo ringraziò anche per i soldi del premio, che non volle personalmente ma ci disse di inviare alla Comunità di San Benedetto al Porto, da lui creata, per riparare alcuni locali utilizzati dagli ospiti.

Dopo la cerimonia andammo con don Gallo a cena in una trattoria di Tivoli e per sua richiesta fu una cena informale, sotto un pergolato all’aperto, con cibi semplici. Ad alcune cose non rinunciò però: si fumò un sigaro, bevve un buon bicchiere di vino rosso e volle intonare alcuni canti partigiani, primo tra tutti Bella ciao, che risuonò per molte volte nella serata diffondendosi per i vicoli del centro storico.

Paolo Giorgi

La Società Archeopark e il Comune ritentano attraverso la via breve del S.U.A.P. (Sportello unico attività produttive), strumento di semplificazione amministrativa, che sembra presentare altre incongruenze visto che si tratta di una procedura utilizzata per snellire i rapporti tra Pubblica Amministrazione e utenza.

Ri-perimetrazione? Soprattutto, lascia perplessi come mai si sia deciso con delibera n.5 del 19 febbraio 2013 del Consiglio Comunale di approvare una relazione di riesame delle effettive zone boschive! Ma l’area è in un contesto boschivo già dichiarato di valore dalla Regione Lazio, che bocciò il progetto Archeopark in quella zona!

Perché ora si presenta una nuova ri-perimetrazione, fatta da privati con standard di giudizio non congruenti a quelli regionali visto che rispetto ai circa 9 ettari di bosco individuati dalla regione ne corrispondono poco più di 5 in quella privata, non riconoscendo oltre 3 ettari di bosco già sottoposto a tutela?! In tali casi, non si ricorre a perizie fatte dal Corpo forestale dello Stato?

Perché tanto accanimento proprio su quell’area, ma il Piano Regolatore Generale di Castel

Madama possibile non fornisca altre zone per la realizzazione di questo Luna park!

Tanti quesiti insoluti. Perché si vuole sostituire l’originale con il falso? Ingenue speranze economiche per il paese? Basterebbe considerare che in casi sfavillanti come Parigi, spesso chi va all’Euro Disney Paris, la Tour Eiffel, non la vede nemmeno in cartolina! Una conferma viene dal nostrano parco giochi di Valmontone: quanti hanno acquistato una pizza al centro storico, dopo una giornata intera al parco fagocitante tempo ed energie con tutti i servizi a disposizione? Allora perché imbarcarsi in un’impresa tanto assurda a Castel Madama, rischiando di profanare uno spazio naturale integro e un’area archeologica “vera” con potenziale tutto da scoprire e da valorizzare? Perché il bene culturale è considerato un problema e una ricostruzione storica una risorsa? Ammesso che l’Archeopark non dovesse “funzionare economicamente parlando”, cosa se ne faranno i cittadini di Castel Madama di una colata di cemento a Colle Passero? Sarebbe la via aperta alla speculazione edilizia? E il bosco? E i resti archeologici?

Ilaria Morini

Prosegue GiugnoinFesta a la Botte Prosegue il programna della 8ª edizione della festa a La Botte Venerdì 7 giugno Ore 20.30 Torneo di Calcio Balilla Sabato 8 giugno Ore 8.00 - 12.00 15ª giornata in parrocchia“Donazione sangue” Ore 20.30 Prima serata torneo di Briscola Domenica 9 giugno Ore 20.30 Torneo di Calcio Balilla Lunedì 10 giugno Ore 20.30 Concorso Festival Musica leggera Martedì 11 giugno Concorso Festival Musica leggera Ore 20.30 Mercoledì 12 giugno Concorso Festival Musica leggera Ore 20.30 Giovedì 13 giugno Ore 20.30 Finale Concorso Festival Musica leggera VeVenerdì 14 giugno Ore 21.00 Serata latinoamericana esibizione di Felipe Ocanto Millet con balli di gruppo Sabato 15 giugno Ore 18.00 Lancio di Paracadutisti (atmonauti) Ore 21.00 Serata Cover Band di Renzo Arbore Domenica 16 giugno Ore 18.00 Apertura stand gastronomici Ore 21.00 Serata Cabaret con Indietro Tutta “Smile” Gli stand gastronomici aprono alle ore 18

Sagra delle Sagne al farro CINETO ROMANO - Domenica 9 Giugno 2013 tornerà l’appuntamento con la “Sagra delle sagne di farro”, storica sagra che vede come protagonista le fettuccine alla farina di farro. Ci sarà la possibilità di fare un pasto completo o di mangiare solo il piatto di ‘sagne’ di farro, con musica dal vivo e mercatini dell’artigianato.

L’appuntamento è in Piazza Dei Villini.

Il laghetto di S. Benedetto

La Val d’Aniene è preziosa ed unica, il laghetto di San Benedetto, sotto i monasteri benedettini, è conosciuto per la particolare energia spirituale che in esso si capta, per la sua bellezza e per la limpidezza dell’Aniene. Domenica 2 giugno sono arrivati da tutta Italia, per immergersi in abito bianco nell’acqua gelida e pregare per la Pace.

Sport 6 GIUGNO 2013

n. 11

L’inserto XL Sport è a cura di Piergiorgio Monaco e Danilo D’Amico

Skate Park di Collefiorito pronti per la partenza?

GUIDONIA MONTECELIO - Dopo 12 anni lo skate park di Collefiorito sta per prendere vita, vicina la fine dei lavori e prossima la consegna ai cittadini, grandi e piccoli.

Realizzata anche una pista ciclabile. La storia di questi lavori si perde nel tempo e dura era stata la denuncia da parte de Il faro sui ritardi e sui costi, raddoppiati nel tempo, e numerosi gli articoli scritti su questo giornale. Una lunga gestazione iniziata nel 2006 quando il progetto è stato inserito nell’elenco del piano triennale dei lavori pubblici. Il costo previsto era di 350mila euro. Tre anni dopo è stata poi indetta la gara per l’affidamento dei lavori, aggiudicata al-

l’impresa CO.FA.M srl di Roma per un importo pari a quasi 166mila euro. I primi problemi vengono alla luce nel 2010 quando, durante

l’esecuzione dei lavori ci si accorge che devono essere fatti altri scavi.

L’importo sale così a oltre 235mila euro. Fino al 2012 il limbo. Dopo

la rescissione del contratto con la CO.FA.M., priva di recinzione, l’opera resta a metà e incustodita.

L’impianto viene comunque usato dai ragazzi, subisce furti e danneggiamenti. E così il Comune riapre il portafoglio, bandisce una nuova gara per lavori di recinzione che vengono affidati alla ditta EUROMAGIA Coop. Soc. per quasi 40mila euro. Lo skate park a quel punto può contare su una recinzione ma va riparato e l’impianto va terminato. Parte così un’altra gara aggiudicata all’impresa ROAD 95 & C. srl per un importo di oltre 65mila euro.

Michela Maggiani

Tutti al Ripoli per il “Città di Tivoli” TIVOLI - Si avvicina il giorno dell’esordio per il Torneo Giovanile di calcio “Città di Tivoli”, organizzato dalla Css Tivoli. La prestigiosa manifestazione si svolgerà dal 10 al 15 giugno presso lo Stadio Ripoli. A scendere in campo saranno le selezioni del 2001, categoria Esordienti, della Css Tivoli padrona di casa, della Nuova Tor Tre Teste, della Vigor Perconti, dell’Acd Guidonia Montecelio, della Ss Lazio, dell’Urbetevere, della Lodigiani e del Frosinone.

Grandi nomi per grandi partite. Le otto compagini sono state divise in due gironi da quattro squadre.

Ecco di seguito il programma del torneo. Si parte lunedì 10 giugno alle 16.30 con Css Tivoli-Nuova Tor Tre Teste, alle 17.30 Lodigiani-Urbetevere e alle 19 Lazio-Vigor Perconti. Il giorno dopo si replica con Frosinone-Guidonia alle 16.30, Nuova Tor Tre Teste-Vigor Perconti alle 17.45, Css Tivoli-Lazio alle 19. Mercoledì in campo Guidonia-Lodigiani alle 16.30, Lazio-Tor Tre Teste alle 17.45 e Frosinone-Urbetevere alle 19. Giornata conclusiva giovedì 13 giugno con Guidonia-Urbetevere alle 16.30, Frosinone-Lodigiani alle 17.45 e Css Tivoli-Vigor Perconti alle 19. Il pass è dedicato alle prime due classificate. Semifinali e finali con le successive premiazioni tutte nella giornata di sabato 15 giugno.

Vista la presenza di società professionistiche e di club di grande valore giovanile il livello della competizione sarà sicuramente alto e molto probabilmente alcune giovani promesse raggiungeranno in futuro il calcio che conta. La manifestazione sarà seguita dalla

nostra redazione con aggiornamenti serali sul sito internet xlgiornale.it nella sezione “Sport” e sul sito www.notizialocale.it.

Appuntamento quindi al Campo Ripoli, pronto a rivivere grandi appuntamenti sportivi dopo un anno di transizione. Con la speranza di un nuovo inizio sotto il segno del calcio sano e del divertimento.

Danilo D’Amico

Fatti avvenimenti opinioni La tua città sul web L’informazione quotidiana nei territori di: www.notizialocale.it

Tivoli

Guidonia Montecelio

Area Sabina

info@notizialocale.it

Area Nomentana Valle dell’Aniene Empolitana

Il Cretone Castelchiodato va avanti e rilancia

Il Cretone Castelchiodato va avanti e rilancia. E’ il presidente Fabrizio Valentini a parlare in una giornata di fine maggio che di sicuro non porta con la mente all’estate. Anche il CreCas è in cerca del sole e di notizie positive dopo una stagione che poteva regalare qualche soddisfazione in più. La prima squadra si è fermata al quinto posto del campionato di Promozione, non completando una rimonta comunque importante. Non sono bastati 63 punti a Lauri e compagni. Le belle notizie sono arrivate dalla Juniores Provinciale che ha vinto il campionato con quattro punti di vantaggio sull’Atletico Monterotondo in un torneo molto equilibrato e difficile.

Presidente, come legge i risultati di questa annata?

“Dopo la delusione della prima squadra dove non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo di inizio stagione e cioè i play off per la promozione in Eccellenza, è arrivata questa bella soddisfazione con la Juniores. Ritengo sia importante creare una società solida dal basso e quindi per la prossima stagione dedicheremo ancora più tempo al settore giovanile rinforzando le selezioni Giovanissimi e Allievi che partiranno con in testa la vittoria”.

Qual è la grande novità?

“La creazione della Polisportiva Città di Palombara che ci vede in prima linea con il calcio. La gente di Palombara ha fame di calcio vero. In questa polisportiva ci sarà spazio per gli altri sport, compreso il calcio a 5 e la pallavolo.

E’ un grande progetto”.

Ma dove giocherete il prossimo anno?

“Abbiamo presentato la richiesta dell’affidamento dell’impianto di Palombara. Purtroppo negli ultimi anni la gestione del campo non è piaciuta al sottoscritto e a molti cittadini che chiedono a gran voce un cambio della guardia.

E’ in fase di preparazione, infatti, una raccolta firme di oltre un migliaio di persone. La manutenzione è mancata e la direzione è stata poco chiara. Rimane a noi il campo di Castelchiodato, ringraziamo l’Università Agraria per la collaborazione visto che è di sua proprietà. Ritengo il campo di Castelchiodato un punto di forza per il futuro, con il cambio del terreno dalla terra battuta al sintetico ed alcune migliorie potrebbe diventare uno dei migliori del Lazio”.

A quali figure vi appoggerete per crescere ancora?

“Dalla prossima stagione il nostro brand si avvicinerà a quello del Pescara con una affiliazione, ci tengo a dirlo, al costo di zero euro. In passato, infatti, queste collaborazioni sono state strumentalizzate e hanno portato solo costi per le società di calcio. Noi abbiamo trovato nel Pescara un valido alleato. Per quanto riguarda i professionisti del settore abbiamo trovato Bruno Grillo un esperto nel settore”.

Intanto è già partito il calciomercato. Annunciamo i primi colpi per la prima squadra?

“Il nostro primo rinforzo è rappresentato dal ritorno a casa di Persichetti dopo l’esperienza con il Montecelio in Eccellenza. Mi dispiace per la partenza di Giacchè. Restano, invece, i punti fermi della squadra come Lauri, Calabresi, Ferramini, Costanzo, Colarossi e Cerroni. Ad allenare il Cretone Castelchiodato sarà Fabio Gentili, ex Monterotondo Lupa e Città di Monterotondo”.

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XL

L’Empolum Sporting Club: compie 30 anni

CASTEL MADAMA - L’Empolum Sporting Club, il centro sportivo compie 30 anni. 30 anni sono per un uomo il raggiungimento dell’età matura, dove si è ancora giovani per divertirsi nel pieno della forma, ma comincia ad affiorare quel sentimento che è la responsabilità dell’esperienze e degli anni passati.

L’Empolum, da 1983 presente su un territorio vasto come quello della valle dell’Aniene, compie gli anni con la consapevolezza di aver raggiunto un traguardo che da una parte ci inorgoglisce e dall’altra ci responsabilizza. Non neghiamo di pensare ogni tanto, in questi anni, quante persone abbiamo visto nuotare nella nostra piscina, colpire di dritto nei nostri campi da tennis, faticare in palestra o fare gol a calcetto, i bambini di allora oggi portano i loro figli a scuola nuoto. E come i loro genitori, seguono le lezioni in tribuna e vengono in massa per le gare, pronti a fare un tifo sfegatato al momento del fischio di partenza. In queste tre decadi si sono alternati momenti di gioia, di soddisfazioni, sbagli e delusioni, che alla fine non fanno altro che impreziosire i tanti buoni risultati ottenuti.

Sentiamo cosa ci dicono i responsabili «Con l’occasione vogliamo ringraziare: tutto lo staff e i collaboratori, senza i quali l’Empolum non andrebbe avanti; i fornitori, i migliori su piazza; tutti i soci che ci hanno scelto e ci sceglieranno; tutti coloro che apprezzano quello che facciamo e gli mettiamo a disposizione; tutti quelli che con le loro critiche hanno permesso di migliorarci giorno dopo giorno; gli sponsor che in un periodo di questo tipo, non si sono tirati indietro in questa iniziativa. L’amministrazione e i cittadini di Tivoli. Come non ricordare, inoltre, l’indimenticato e indimenticabile Spartaco Di Lorenzo, ideatore, fondatore e persona con maggior merito di aver trasformato un pezzo di terra in 2 campi da tennis, poi divenuti 4, ai quali si sono aggiunti i campi di calcetto, il campo coperto e lo straordinario sforzo economico che è quello di affiancare a tutto questo delle piscine e una palestra, con un totale di 11 spogliatoi.

Al prossimo traguardo insieme allora, e siate consapevoli che quando imparate a stare a galla o strappate un buon tempo nei 100 mt misti, vi andate a giocare un match point con il collega spocchioso o saltate in dribbling il cugino che ha giocato in serie D, alzate sulla panca 70kg o vi riesce una coreografia di zumba che provavate da 3 mesi, siamo contenti almeno quanto voi».

Memorial Renzo Picchetti

E’ iniziato bene il quinto Memorial Renzo Picchetti, dedicato alla memoria di uno sportivo romano molto impegnato con lo sport ed il sociale. La manifestazione, organizzata dalla Spes Montesacro, vede il Guidonia classe 1999 impegnato nel girone B insieme al Villanova. La squadra di Raffaele Colia è reduce dalla vittoria nel campionato Giovanissimi Provinciali (straordinario lo score di 25 vittorie e un pareggio in 26 giornate, ndr) ed è stata inserita nel raggruppamento B insieme al Settebagni terzo classificato nei Regionali e al Villanova nona forza del Lazio oltre alla Lodigiani, presente al torneo con la squadra 2000 terza classificata ai Provinciali. Nella prima partita il Guidonia ha battuto per 2-1 la Lodigiani, composta da ragazzi di un anno più piccoli, non senza qualche difficoltà. Dopo soli quattro minuti Di Giuseppe ha sbloccato la partita con un bel colpo di testa sull’angolo di Libertini. Poi tanta sofferenza davanti al giro palla degli avversari che hanno pareggiato nel finale della prima frazione con il tiro-cross di Arezzini che si è infilato nel sacco. Nella ripresa le cose sono andate meglio per i guidoniani che al 17’ si sono riportati in vantaggio con la rete di Colombi su passaggio di Amici. Nel finale clamoroso palo di Libertini e altre occasioni mancate. Nell’altra partita pareggio per 1-1 tra Settebagni e Villanova. Proprio il derby in programma per il 10 giugno deciderà le sorti del girone. Intanto nella categoria 2000 il Guidonia ha già raggiunto la finalissima che si disputerà il 27 giugno, giorno delle premiazioni. Tempo di tornei e i ’97 del Guidonia sono impegnati presso il campo sportivo della Vis Aurelia di via Gioacchino Ventura 54 a Roma in un girone che comprende anche l’Atletico Acilia, l’Olimpia ed il Futbolclub per il XXVI Torneo Ceccacci. Tra le favorite Savio, Ladispoli e proprio i romani del Futbolclub.

SPORT

n. 11 2013

VOLLEY/Nove squadre iscritte nei tornei provinciali

L’Andrea Doria in crescita TIVOLI - Il presidente dell’Andrea Doria Gianfranco Dragone ha voluto ringraziare, con una nota sul sito internet ufficiale della società, soci, atleti, genitori, parenti e amici per una stagione sportiva vissuta insieme nel segno di un sereno e puro divertimento sportivo.

Ecco i numeri della società tiburtina nel cammino targato 2012/2013: nove squadre iscritte nei tornei provinciali, un settore minivolley in forte crescita ed espansione, una serie C maschile e una serie D femminile che hanno riconfermato la partecipazione ai rispettivi campionati regionali, oltre 190 gare disputate con l’aiuto di 20 dirigenti tesserati, 3 arbitri associati, 9 segnapunti e una segretaria, 136

atleti tesserati con un settore tecnico composto da cinque allenatori tesserati Fipav e laureati Isef-Iusme.

Al 31 maggio la maggior parte delle attività istituzionali è terminata, ma la società ha pensato di lanciare un’iniziativa per il mese di giugno. Con piccoli contributi è possibile continuare ad allenarsi sulle tecniche della pallavolo con corsi specializzati per età e capacità secondo le diverse categorie, opportunità aperta anche alle persone alla prima esperienza.

Sorrisi anche per le giovani leve. Domenica 12 maggio i piccoli atleti dell’Andrea Doria hanno partecipato alla IV edizione del Memorial “Franco Favretto” nella splendida cornice dei Fori Imperiali. A ca-

pitanare il team il mister Maurizio Valeriani. È stata invece fissata a martedì 11 giugno alle 18.30 la “Festa di fine stagione”, un ap-

puntamento utile a ripercorre le tappe di una annata da ricordare che ha riservato molte gioie e pochi dolori comunque utili alla crescita sportiva.

CALCIO/Mister Tavani plaude ai suoi ragazzi

Fcd Tivoli, una stagione sofferta Arrivati al termine della stagione, è tempo di bilanci per la Fcd Tivoli Calcio. Bilanci che se dal lato tecnico e sportivo possono ritenersi ottimi, in relazione alle enormi difficoltà incontrate nel cammino, sul profilo societario non possono non essere negativi. Come tutti gli appassionati tiburtini sanno, infatti, i ragazzi del mister Fabio Tavani (nella foto) si sono trovati soli e abbandonati dal presidente Filippo Lori praticamente subito, ad inizio stagione. Un addio che ha certamente complicato il cammino a giocatori e staff tecnico.

Un anno fa proprio, proprio questo periodo, Filippo Lori si faceva portabandiera del rilancio del calcio tiburtino con tanto di conferenza stampa alle Scuderie Estensi, interventi su giornali e tv locali, non mancavano promesse di categorie prestigiose in breve tempo (ma si sa, sognare è gratis). Sogni che, al momento di mettere la prima pietra per renderli realtà, naufragavano ancora prima di iniziare.

I ragazzi della Tivoli Calcio hanno deciso comunque di non mollare ed andare avanti, sostenuti dal mister Tavani e dall’intero staff tecnico, tra i quali va ricordata la fondamentale presenza del massaggiatore Giovanni Todesco e del dirigente Amato Caponera, esemplari nel non abbandonare i ragazzi e sostenerli per tutta la stagione fino al raggiungimento del sesto posto in classifica nel campionato di 1° Categoria.

Nel mese di dicembre 2012 gli stessi dirigenti (con l’aiuto di alcuni tifosi e simpatizzanti locali) si sono addirittura adoperati per raccogliere fondi per pagare le rate dell’iscrizione alla Federazione, evitando così la radiazione. Sarebbe stata l’ennesima pagina triste che già lo scorso anno aveva visto protagonista il calcio tiburtino con la scomparsa della beneamata Tivoli 1919.

Dirigenza e squadra insieme hanno provato a fare loro la società, ma tra costi di iscrizione, affitto del campo e spese varie, raggiungere la

cifra di circa 20mila euro è apparso un obiettivo troppo alto da raggiungere, ancor più in sostanziale auto-gestione. Tra l’altro, a livello economico grava anche un’altra grossa incognita, perché la società potrebbe anche aver maturato dei debiti durante l’anno.

Proprio al termine di queste difficoltà, mister Tavani ci teneva a ringraziare tutti i ragazzi, lo staff e i tifosi che sono stati vicini alla squadra. A conti fatti, solo un gruppo sano e forte come quello della Tivoli di quest’anno poteva arrivare in fondo tra mille ostacoli riuscendo a lavorare seriamente e, per alcuni tratti del campionato, anche avvicinandosi al podio.

Tutto questo in totale assenza di una società, di una sede, di figure di riferimento come un presidente, un segretario e tutto quanto concerne una squadra di calcio e in generale una società sportiva. L’impegno – va sottolineato – è stato massimale sia da parte dei ragazzi di Tivoli che dai “forestieri” di Roma e zone limitrofe, sempre presenti nonostante la mancanza dei rimborsi-benzina promessi in estate dal presidente Filippo Lori.

Questo in chiusura di stagione il bilancio del tecnico Tavani “Abbiamo cercato di tenere accesa una speranza affinché tutto ciò non finisse, e anzi potesse riaccendere la passione dei tiburtini. Tra mille difficoltà i ragazzi hanno dimostrato rispetto ed attaccamento a questa maglia, rifiutando offerte da altre squadre e tenendo duro fino alla fine. Ora però, con rabbia e delusione, siamo costretti a farci da parte: non possiamo affrontare un’altra stagione in queste condizioni.

Cogliamo l’occasione per fare i complimenti agli amici dell’Estense vincitori del campionato di 2° Categoria (forse l’anno prossimo unica compagine tiburtina a fare anche la prima squadra, ndr) e per ringraziare gli amici della Css Tivoli che ci hanno sostenuto”.

Come direbbe qualcuno, ai posteri l’ardua sentenza.

Giovanissimi ‘98 per il “Beppe Viola” VILLANOVA - Mentre il “Beppe Viola” prosegue, le guidoniane, uscite di scena al primo turno, fanno il punto della situazione. La trentesima edizione del “Beppe Viola”, la manifestazione dedicata ai Giovanissimi classe 1998 e considerata da tutti come la Champions League giovanile, ha riservato grandi emozioni nel raggruppamento E che ha visto le gare svolgersi al “Ferraris” di Villanova. A passare il turno è stata la Lodigiani con sette punti, davanti al Villanova con sei e al Guidonia con quattro. Quota zero per il Villalba Ocres Moca. La vittoria del girone è stata in bilico fino all’ultimo minuto dell’ultima partita, un bene per lo spettacolo.

Partiamo dalla nostra analisi dalla valutazione sulle squadre. Il Villanova (voto 7.5) ha disputato tre gare perfette, perdendo quella con la Lodigiani solo per una serie di sviste arbitrali. Certo, anche il successo della prima giornata contro il Guidonia è stato spianato da una decisione discutibile, ma resta la rabbia dei torti subiti nello scontro con i romani. La formazione di Simone Milani ha messo in mostra un bel gioco, giocando a testa alta e dimostrando di avere le carte in regola per fare bene contro qualsiasi corazzata.

Il Guidonia (voto 7) ha risposto con rabbia alla delusione della prima giornata che di fatto ha complicato la squadra agli uomini di Giorgio Pirri. I giallorossoblù, reduci dalla salvezza nel campionato Elite, al primo anno di partecipazione della società nella massima categoria regionale giovanile, hanno affrontato il torneo come una festa liquidando poi il Villaba con tre gol e ottenendo un risultato di prestigio contro la Lodigiani.

Male il Villalba Ocres Moca (voto 5) apparso dietro alle due rivali cittadine in un gruppo, quello dei ’98, che necessita di almeno un paio di rinforzi per la prossima stagione. Di questo il direttore sportivo Enrico Pagliaroli è consapevole.

Per quanto riguarda i singoli il Guidonia ha messo in mostra il fantasista Porzi e l’ala D’Eugenio; sul primo è forte l’interessamento del Catania, mentre il secondo è stato chiamato a fare un provino dalla Lazio, società gemellata con quella del presidente Giuseppe Bernardini. Il migliore nel Villanova è stato l’esterno destro Veneruso, seguito dal difensore D’Errigo. Nel Villalba Ocres Moca, nonostante le tre sconfitte, si sono messi in luce il fantasista Zuccari autore di due gol splendidi e di un “gol fantasma”, ed il difensore Guerriero che ha evidenziato le sue doti nel gioco aereo.

XL

SPORT

6 GIUGNO 2013

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RUGBY/Il presidente Piervenanzi riprogetta l’assetto della squadra

Tivoli Rugby, linea verde nella Seniores VILLA ADRIANA - Un’aquila alla guida delle aquile, cambio della guardia sulla panchina della Tivoli Rugby all’insegna della “linea verde”. Il nuovo coach della prima squadra tiburtina sarà Alberto Bitocchi, 33 anni, con un passato da giocatore iniziato proprio nella Tivoli nel 1993 e poi proseguito in A2 nella Lazio fino al 2007.

Bitocchi, un grande pilone che in carriera ha avuto modo di confrontarsi con giocatori del calibro di Andrea Lo Cicero, ha cominciato ad allenare nel 2008 nella Tivoli Rugby partendo dall’under 8 fino ad arrivare all’under 20.

“Non mi aspettavo questa chiamata – ha commentato il nuovo mister degli amarantoblu – anche se sognavo che arrivasse. Allenare la Tivoli per me è un grande orgoglio e un grande traguardo sia perché rappresenta la mia città, sia perché è un sogno che cullo dal giorno che ho appeso gli scarpini al chiodo”.

“Allenare i bambini ed i ragazzi è bellissimo – prosegue Bitocchi – perché giorno dopo giorno vedi i loro miglioramenti e quindi il frutto del tuo lavoro. Con la prima squadra, invece, lavori per far fare ai tuoi ragazzi il tuo stile di gioco. Trasmetti in campo la tua visione del rugby. Mi sento maturo e preparato per questa sfida, da tempo lavoro per farmi trovare

pronto. Ho già fatto il primo discorso alla squadra, ed ho precisato un aspetto. Con alcuni dei miei giocatori ho giocato insieme, con diversi c’è amicizia. Fuori dal campo siamo amici, dentro ho specificato che io sono l’allenatore e loro i giocatori. In campo non c’è democrazia”.

“In questo momento la squadra non sta vivendo un bel periodo, sta volando bassa – aggiunge l’ex pilone – l’obiettivo è rialzarci in piedi. Dobbiamo partire dal basso e, giorno dopo giorno, migliorare le prestazioni. La società non mi ha posto obiettivi, mi ha dato tre anni per realizzare il mio pro-

getto. A tutti fa piacere vincere, il mio sogno è arrivare alle finali per la Serie D. Penso che quando saliranno i ragazzi delle giovanili ce la potremo fare, ma serve anche pensare con una mentalità diversa. Dobbiamo considerarci dei semiprofessionisti, non possiamo essere più dilettanti. I ragazzi, secondo me, sono pronti”.

“Vorrei avere una squadra completa, di 35 elementi – conclude Alberto Bitocchi – mancherebbe un’apertura di esperienza. Difficile che qualche giocatore si sposti da Roma, quindi ce la dovremo “costruire” in casa. Penso che insieme agli allenatori delle giovanili riusciremo a tirarla fuori. In questa stagione, poi, ci sono stati diversi infortuni che hanno portato anche a cambiamenti in ruoli importanti. Ora spero in una ripresa fisica dei ragazzi, così da partire a settembre con i ranghi completi. Voglio dare alla squadra un gioco dinamico, incentrato su un lavoro di fino delle terze linee.

Loro saranno il punto cardine.

Intanto ho confermato il capitano Marco Alfonsi. Con me lavoreranno il team manager Nicola Cipri, che ha già collaborato con me nell’under 20 facendo un ottimo lavoro, e poi abbiamo il nostro preparatore atletico d’eccezione, l’olimpionico Andrea Giocondi”.

Fulvio Ventura

Minirugby: l’Amatori Tivoli Rugby a Perugia L’attività della Tivoli Rugby va oltre la prima squadra e al settore giovanile e vede una società molto attiva anche con i più piccoli. Domenica 19 maggio si è disputato a Perugia il quinto torneo di minirugby dove hanno partecipato più di 87 squadre con oltre 1300 ragazzi. Tra tutte queste compagini anche la Tivoli Rugby. Le numerose squadre, raggruppate in differenti gironi, hanno dato vita ad una competizione entusiasmante in un’atmosfera, sportivamente parlando, molto serena.

Questa occasione ha rappresentato con evidenza quanto sia cresciuto il movimento del minirugby con tutta la sua carica ed energia. Inoltre i numerosi genitori hanno contribuito positivamente a rendere questo appuntamento un momento piacevole da vivere con i propri figli. Durante il torneo, nell’attesa di giocare e dopo le partite, i piccoli rugbisti tiburtini hanno potuto socializzare con i coetanei provenienti da tutta Italia. Al termine dell’esperienza i genitori hanno ringraziato vivamente il presidente Maurizio Piervenanzi, il consigliere Livio Nobili, gli istruttori Alessio Di Carlo e Andrea Belardi e l’istruttrice federale Maria Cristina Tonna. Da ricordare, tra le varie manifestazioni organizzate dalla Tivoli Rugby in questa stagione, anche la fantastica giornata vissuta all’Olimpico di Roma in occasione dell’amichevole della Nazionale contro gli All Blacks con la sfilata sul campo dei giovani atleti.

Rugby al femminile: raggruppamento VILLA ADRIANA - Sabato 15 Giugno 2013 presso il campo “Rocca Bruna” si svolgerà un raggruppamento Under 14 Femminile composto da squadre complete (Amatori Tivoli Rugby n.1 e n.2 e Rugby Lanuvio Asd) e squadre miste che saranno formate sul posto in base al numero di atlete partecipanti. Appuntamento alle ore 17.00.

RUGBY/Sabato 8 giugno l’Under 16 per la coppa Lazio La Tivoli Rugby protagonista a livello giovanile con l’Under 16 che sabato si giocherà l’ambìto titolo della Coppa Lazio contro la Cus Roma. Appuntamento alle 17 sul campo di Rocca Bruna. A guidare i valorosi tiburtini l’allenatore Massimiliano Achilli.

Mister Achilli, l’ultima volta che ci siamo sentiti le cose per voi non andavano molto bene: poi cosa è successo?

“All’inizio della stagione ho cercato di portare tutti i componenti del gruppo allo stesso livello e non sono mancate le difficoltà. Poi i ragazzi sono maturati ed il rendimento è migliorato. Nel ritorno il numero delle partite vinte è aumentato”.

Siete arrivati praticamente a disputare la finalissima contro la Cus Roma, quante possibilità di vittoria ci sono?

“Noi ci crediamo anche se dobbiamo vincere in maniera netta per non far scattare il bonus agli avversari e quindi con almeno sette punti di distacco. E’ comunque una bella soddisfazione disputare una gara così importante. Loro sono una buona squadra all’interno di una società ben organizzata che può

permettersi anche di fare selezione scegliendo gli elementi migliori. Possono lavorare molto e bene sui giovani già formati. Noi, al contrario, siamo chiamati sempre a far capire la mentalità del rugby ai ragazzi che arrivano dal basso oppure addirittura a chi al rugby non ha mai giocato. Queste difficoltà, però, aumentano il valore del lavoro svolto. La fiducia non manca, sabato il Cus Roma entrerà in campo con alle spalle la stanchezza per un torneo disputato in Francia”.

Lei è stato anche promosso ed il prossimo anno allenerà l’Under 18.

“Sì, da settembre inizieremo questa nuova avventura all’interno di un progetto che porterà i ragazzi in prima squadra nel giro di due o tre anni. La società si sta impegnando al massimo per fare le cose con ordine, seguendo un criterio di crescita preciso. Si tratta di un salto importante perché dall’Under 16 all’Under 18 cambiano molte cose, soprattutto il rapporto con i ragazzi. Il primo passo da fare, però, è sempre lo stesso: trapiantare nei giovani la mentalità di questo sport perché una volta capito a fondo è poi più facile praticarlo”.

Il Basket Guidonia in terra elvetica Si è svolto il 24 al 25 Maggio il Torneo Internazionale di Lugano, in Svizzera, che ha visto la partecipazione di numerosi ragazzi provenienti dall’Italia, dalla Germania, dall’Ungheria. Tra loro anche gli atleti del Basket Guidonia e oltre ovviamente ai cestisti di terra elvetica. Un ottimo torneo, disputato in una stupenda struttura sportiva pubblica collocata in un parco, con annessi campi di calcio in erba tradizionale, skate park e campi di calcio a 5. Dopo aver disputato due ottime partite sabato 25 i ragazzi del Basket Guidonia sono approdati alla finale del terzo e quarto posto disputata domenica 26, che con grande determinazione ed entusiasmo è stata vinta 59-44 contro la squadra DDV Lugano. Terminata la premiazione domenica pomeriggio la ripartenza per l’Italia e ad aspettarli alla stazione un nutrito gruppo di genitori, amici che hanno festeggiato il terzo posto. «E’ stato un ottimo risultato – il commento del coach Umberto Fanciullo, - in una manifestazione che ha visto impegnati questi ragazzi per la prima volta in un torneo internazionale così importante e prestigioso. Ho visto dei miglioramenti tecnici e comportamentali molto importanti. E’ stato un confronto con squadre di buon livello tecnico ed è servito per capire quali margini di miglioramento possono avere i nostri ragazzi». «Da parte della società - commenta il Presidente Raffaele di Marco – ci tengo a ringraziare i tecnici, i dirigenti e tutto lo staff del Basket Guidonia che ci ha permesso di poter partecipare ed ottenere un prestigioso terzo posto».

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