Satsang sulla kundalini Il risveglio della kundalini inizia sempre da muladhara chakra?
Non necessariamente il risveglio inizia da muladhara; lo si può avere in ogni chakra. Potete concentrarvi su anahata chakra e se sarete in grado di gestire lì il risveglio una porzione rilevante del cervello verrà illuminata. In virtù dell’evoluzione ogni individuo ha determinati chakra che sono più sensibili di altri. Ad esempio, potreste essere in grado di svegliare manipura chakra molto più facilmente rispetto ad ajna chakra. Ci sono alcune persone che hanno difficoltà a concentrarsi su ajna chakra perché lì sentono dolore. Ciò non significa che non sono qualificati ma che la loro sensitività lì non c’è. Il sistema dove s’inizia praticando il risveglio di muladhara e poi, gradualmente, si risalgono i chakra esiste perché le esperienze relative ai centri più elevati sono, a volte, molto difficili da affrontare. Le esperienze dei centri inferiori, come muladhara, non sono così intense. Se risvegliate i centri psichici da quelli inferiori a quelli più elevati potrete adattarvi più facilmente alle esperienze psichiche. È possibile attivare qualche chakra senza che ci sia il risveglio della kundalini?
Si, i chakra possono svegliarsi con la pratica delle tecniche yogiche. L’improvviso risveglio ed apertura dei chakra può avvenire in seguito ad inattesi tumulti emozionali, durante momenti d’intensa paura, ansia, passione, ecc. Il risveglio di swadhisthana chakra è molto comune. In quasi tutti i casi si è riscontrato che prima del risveglio di muladhara avviene il risveglio di swadhisthana. Manipura chakra potrebbe svegliarsi con la sensazione di un calore bruciante. Il risveglio di anahata e di vishuddhi chakra sono molto rari. In genere sono swadhisthana e manipura che si risvegliano perché manipura è il centro di tutte le paure ed ansie e swadhisthana è il centro di tutte le passioni. Yoga Yoga Panorama Panorama
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