4 minute read
Terreal Italia Piccolo spessore, grande rendimento
TERREAL ITALIA
PICCOLO SPESSORE GRANDE RENDIMENTO
Il sistema Piterak è proposto in versione Slim e XS. Rappresenta una innovativa tipologia di chiusura verticale opaca in cotto, che si applica grazie a dispositivi di sospensione e fissaggio meccanico. E le finiture accontentano anche l’estetica
di Sara Giusti
Terreal Italia rinnova la tradizione del laterizio introducendo sul mercato un nuovo sistema di facciata ventilata. Il sistema si chiama Piterak, proposto in versione Slim e XS, e rappresenta una innovativa tipologia di chiusura verticale opaca in cotto, messa in opera con l’ausilio di dispositivi di sospensione e fissaggio meccanico. L’elemento più esterno del rivestimento è montato completamente a secco e garantisce qualità estetiche, acustiche e termiche di alto livello, oltre a una elevata durata nel tempo.
ATTENZIONE AL DESIGN
Dal design elegante e contemporaneo, Piterak Slim è un prodotto
Il sistema per facciate ventilate Piterak Slim è montato completamente a secco con l’ausilio di dispositivi di sospensione e fissaggio meccanico doppia pelle di grandi dimensioni, fino a 500x1800 millimetri, a giunto orizzontale chiuso. Consente un’ottima schermatura alla pioggia, e presenta elevate caratteristiche tecniche, pur con peso e spessore ridotti: 30 millimetri per 48 kg/mq. È particolarmente interessante dal punto di vista delle resistenze all’urto e sollecitazioni a flessione del vento. Piterak XS è invece un prodotto di medio formato, fino a 400x1200 millimetri, sempre con giunto orizzontale chiuso. Grazie allo spessore ridotto e alle ottimizzazioni dei processi produttivi, è leggero, facile da installare, e idoneo su grandi superfici. Dal punto di vista estetico il sistema di facciata ventilata Piterak di Terreal Italia è disponibile in un’ampia gamma di soluzioni dalla linea architettonica contemporanea, con tre finiture di superficie (liscio, sabbiato e rigato) e una grande varietà di colori, sia nelle
E MANDELA DIVENTA NZEB
La terracotta Terreal Italia è stata scelta per il rivestimento delle facciate del nuovo Palazzo Mandela di Asti. Riqualificato da Tecse Engineering Studio Associati, l’edificio è stato completamente ristrutturato per ridurre i consumi energetici e le emissioni con un approccio metodologico orientato alla sostenibilità, che ha permesso all’intervento di conseguire la prestigiosa certificazione energetica Itaca rilasciata da iiSbe Italia. L’intervento si è posto come obiettivo l’ottenimento dello status di edificio a energia quasi zero N-Zeb (acronimo di Nearly Zero Energy Building). Un risultato reso possibile anche dal sistema di facciata ventilata Piterak Slim, posato a secco, scelto anche per la rapidità e l’elevata possibilità di razionalizzazione. Il cotto, in lastre dalle elevate caratteristiche meccaniche, è stato applicato tramite un sistema di fissaggio customizzato, riuscendo a coniugare le prestazioni richieste con un’estetica naturale. Il caldo color ebano, accostato al beige delle fasce delle finestre e al grigio del piano terra, riprende i toni tipici della città piemontese. Nell’insieme, l’aspetto sobrio e imponente della geometria del fabbricato si stempera nei giochi di colore tra tradizione e modernità.
Il sistema Piterak Slim di Terreal Italia per la facciata del Palazzo Mandela di Asti
sfumature della terracotta naturale, come rosso arancio, rosso, rosa, champagne, sia nelle tonalità più attuali e di moda, come grigio perla, cioccolato ed ebano, oltre alle versioni con smaltature.
DURABILITÀ
I vantaggi che comporta l’utilizzo della facciata ventilata in terracotta Terreal Italia, materiale al 100% naturale e traspirante, sono molteplici, a partire dalla protezione dell’edificio dall’acqua e dagli agenti atmosferici. Grazie alla continuità del rivestimento esterno, alle sue modalità di vincolo e alla presenza dell’intercapedine ventilata, i rivestimenti di facciata Piterak consentono di mantenere asciutto lo strato di isolante e la controparete interna. Tutto ciò comporta vantaggi sia in termini di durabilità, poiché gli strati più interni del rivestimento non sono soggetti ai tensionamenti dovuti ai cicli di assorbimento e rievaporazione dell’acqua e, quindi, a un’azione di degrado, sia in termini di efficienza energetica. L’isolante interno, infatti, rimane asciutto e l’edificio non subisce dispersioni dovute al temporaneo aumento della conducibilità termica. Relativamente al comportamento termo-igrometrico ed energetico, il sistema delle facciate ventilate è particolarmente efficace: prevede un’intercapedine di aria tra parete e rivestimento, capace di generare moti convettivi che favoriscono la traspirabilità dell’edificio, il cosiddetto effetto camino. Tale fenomeno si autoregola in funzione delle condizioni ambientali esterne e fornisce un comportamento dinamico che asseconda le contrapposte esigenze della stagione estiva e di quella invernale.
EFFETTO CAMINO
Il flusso d’aria naturale che si genera nei sistemi di facciata ventilata consente una netta riduzione dei carichi termici estivi dell’edificio. Il controllo solare operato dal rivestimento esterno e dalla ventilazione dell’intercapedine intercettano la radiazione solare incidente sulla facciata, con una conseguente parziale riflessione della radiazione solare e la dissipazione di buona parte del calore assorbito. In questo modo si verifica una riduzione della trasmissione di calore tra l’ambiente interno e quello esterno, per effetto della possibilità di realizzare un isolamento termico omogeneo e continuo, e una riduzione dei rischi di condensa all’interno degli strati della parete, causa di danneggiamento della struttura sia dal punto di vista fisico che prestazionale. Infine, grazie alla ventilazione dell’intercapedine d’aria, è possibile anche un rapido smaltimento verso l’ambiente esterno del vapore acqueo prodotto dagli ambienti interni.
ISOLAMENTO ACUSTICO
Tra gli altri vantaggi dei sistemi di facciata ventilata non va dimenticato l’isolamento acustico degli ambienti: i rivestimenti delle pareti ventilate in cotto favoriscono la riflessione e l’assorbimento dei rumori esterni, contribuendo al soddisfacimento dei requisiti acustici passivi imposti dal Dpcm del 5 dicembre 1997. A questo si possono aggiungere ulteriori benefici come la possibilità di smontaggio degli elementi costruttivi e di intervento puntuale, la riduzione dei tempi di posa e l’assenza di manutenzione nel tempo.