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Incentivi in crisi I dolori del superbonus
INCENTIVI
I DOLORI DEL SUPERBONUS SOLO PER ABBONATI
La cessione del credito si è in parte bloccata e molte imprese si trovano in difficoltà. Alla base ci sono la mancata previsione dell’impatto economico sul bilancio pubblico, la saturazione del cassetto fiscale delle banche ma anche una strategia incerta
di Federico Della Puppa
SOLO PER ABBONATI
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Alla fine i draghi stanno vincendo contro Superman. Se fosse un film si potrebbe sceneggiare una bella storia di supremazia piena di effetti speciali e Cgi (computer generated imagery), con il supereroe che purtroppo nulla può contro il fuoco della creatura fantastica, che brucia tutto ciò che non è di suo gradimento. Perché diciamocelo, a Mario Draghi il superbonus non piace, non è mai piaciuto e appena
SOLO PER ABBONATI
ha avuto una scusa per iniziare ad affossarlo non se l’è lasciata scappare. E la scusa è stata la scoperta di frodi fiscali generate non dal superbonus, ma dal meccanismo pensato per farlo funzionare e rapidamente utilizzato dagli altri bonus, bonus facciate e 65%. Se questi due bonus fossero personaggi del film sarebbero quelle figure che rubano al protagonista la cosa per lui più importante, la cessione del credito in questo caso, facendo ricadere la colpa sugli altri. E il supereroe della nostra storia, purtroppo, nulla può e nulla potrà contro di loro, che hanno semplicemente utilizzato le regole che erano state costruite per agevolare il superbonus e che, per norma, andavano estese a tutti i bonus. Come costringere Superman a esporsi alla radioattività della kryptonite, facendogli perdere le sue forze speciali, mentre gli altri personaggi al contrario acquistano maggiore forza. Per tacere della necessità per Superman di trovare una cabina telefonica dove trasformarsi da umano in supereroe, mentre gli altri non hanno, o meglio non hanno avuto, fino a novembre dello scorso anno nemmeno bisogno di nascondersi.
PASSAGGI BUROCRATICI
La metafora della cabina telefonica è chiaramente riferita al compendio articolato di passaggi burocratici che regolano il superbonus (e provate voi a cambiarvi in una cabina telefonica, a patto di trovarne una), un sistema controllato e controllabile in ogni sua fase e momento, nel quale molte figure di certificatori intervengono a garantire la correttezza del processo che, come abbiamo sempre scritto, di fatto produce e ha prodotto fin dall’inizio moneta fiscale, solo che non si è voluto chiamarla così e analizzarne gli impatti. Questo è stato il nodo principale, non verificato nella sua complessità applicativa nell’estensione a tutti i bonus, perché mentre un percorso di superbonus deve passare attraverso molti livelli certificati di controllo, il bonus facciate e, in una certa misura anche il 65%, non aveva tutte queste necessità. Anzi, è come se a un certo punto del film al comprimario sullo sfondo arrivasse in dote una bella dose di kryptonite con la quale acquisire superpoteri senza alcuna limitazione e regola. E da qui in poi nel film si scatenerebbe il drago che, vista la malparata, come un deus ex machina inizia a sputare fuoco e fiamme contro tutto e contro tutti, senza considerare le differenze tra i personaggi in azione, peraltro dando la colpa a Superman di aver reso tutti supereroi, con il rischio di far finire tutto come nella più classica delle tragedie greche, facendo morire praticamente tutti i personaggi. Ma se fosse un film che finisse in questo modo tutti noi sapremmo già che il regista ha in mente un sequel, dove ci sarebbe il riscatto del supereroe contro gli approfittatori. Ma