Duedesignerallastessafermata

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Due designer alla stessa fermata.

Bob Noorda & Massimo Vignelli


Possedere un forte segno

un marchio, definito anche come

d’ identificazione, immediatamente

una ‘promessa’ che l’azienda fa al

riconoscibile, da sempre, è

mercato ed alla clientela o come la

un’esigenza per tutte le grandi

‘carta d’identità’ dell’azienda.

imprese e le multinazionali. Il marchio rappresenta il simbolo

In presenza di mercati e

attraverso il quale un’azienda

competitors globali e con prodotti

si presenta al mercato, è da questo

(apparentemente) indifferenziati,

identificata e riconosciuta.

non c’è settore merceologico,

Un logotipo, uno slogan, una

contesto produttivo o di servizio

elaborazione grafica, una

che non riconosca che un buon

combinazione di colori e/o

marchio può influenzare e

di testo: tutti questi elementi

sostenere significativamente

possono contribuire a costituire

il successo di un’azienda,


raccontandola, presentandola e

e che coinvolga

differenziandola rispetto all’offerta.

l’architettura degli interni e il

Per anni le aziende

packaging dei prodotti furono Bob

italiane, troppo concentrate

Noorda e Massimo Vignelli:

sull’idea imprenditoriale,

grafici, designer ed art directors,

sul prodotto o servizio, sui

che con il loro lavoro hanno

processi di produzione, di

influenzato la grafica e la cultura

commercializzazione e vendita,

industriale del nostro paese negli

hanno sottovalutato l’importanza

ultimi quarant’anni.

del proprio marchio aziendale. I primi a capire che un’azienda ha bisogno di un’identità forte che vada al di là del semplice marchio


Logo compagnia aerea AmericanAirlines

Bob Noorda


Nato ad Amsterdam nel 1927,

la grafica moderna, l'immagine

forma la propria educazione

coordinata aziendale, mentre

all'Istituto delle arti industriali

imprenditori ed industriali italiani

IVKNO dove ha la possibilità di

affidavano ancora la propria

apprendere il razionalismo e il

pubblicità a pittori ed illustratori.

basic design, direttamente dai

Decisivi furono gli incontri

professori del Bauhaus.

con Pirelli, Piero Bassetti e

Nei primi anni Cinquanta,

Giangiacomo Feltrinelli.

si trasferisce a Milano, la città

Qualche anno dopo, diviene

della Triennale, in clima di grande

consulente artistico per il

fermento ed evoluzione culturale

packaging alla Rinascente-Upim

ed industriale; qui, inizia ad operare

e co-fondatore e vicepresidente

in tutti i settori del visual design.

insieme a Massimo Vignelli, di

Noorda fu tra i primi ad introdurre

una società di progettazione di

Mi sono sempre considerato un freelance anche quando ero art director alla Pirelli, perchè nella mia vita sono sempre stato un uomo libero


immagini coordinate, la “Unimark

la medaglia d’oro per l’immagine

International for design and

coordinata alla Biennale di

marketing USA”.

Ljubjana.

Docente di graphic design presso

Questo personaggio austero

l'Umanitaria di Milano, l'ISIA di

e schivo ma anche ironico ed

Urbino e lo IED di Milano, fino

elegante, si è spento l'11 Gennaio

al 2001 è stato professore di

2010, ad 82 anni.

comunicazione visiva alla facoltà

Verrà ricordato come l'archittetto

di Design del Politecnico di Milano,

dei marchi, uno dei primi

dove nel 2005 gli è stata conferita

intellettuali in Italia a teorizzare

la Laurea Honoris Causa in

l’importanza della costruzione

Disegno Industriale.

di un’identità aziendale fondata

Durante la sua carriera ha ricevuto

non tanto sul prodotto ma sulla

molti riconoscimenti sia in Italia che

cultura del gruppo; a lui dobbiamo

all'estero, tra cui due Compassi

le caratteristiche moderne della

d'Oro dell' ADI, di cui era membro,

corporate identity.

il premio più prestigioso nell’ambito del design industriale nazionale, due premi Bodoni per l’Editoria e

Sono solo un modesto " visual designer


Logo compagnia aerea AmericanAirlines

Packaging Heller

Immagine coordinata AmericanAirlines

Works Logo per i department stores Bloomingdale's

Works


Immagine coordinata AmericanAirlines

Logo per i department

stores Bloomingdale's Non si può raccontare come vengono le idee. (...) è un processo lento, solitario, di creazione e decantazione per trovare la sintesi assoluta. Questo è il difficile.


Per Bob Noorda, il lavoro

aziende italiane e straniere.

creativo è un processo lento e di

"Nel design di un marchio e di

precisione, che richiede pazienza

un sistema di corporate identity

ed estrema concentrazione e che

-spiega Noorda-ho sempre seguito

difficilmente nasce da ispirazioni

un metodo molto semplice che

improvvise.

essenzialmente si basa su cinque

Il suo lavoro si distingue per la

punti". Dunque secondo Noorda,

straordinaria comunicazione

quando queste regole vengono

visiva, per la chiarezza formale e

rispettate, si può dire di essere di

l’essenzialità espressiva, dovute

fronte ad un progetto di corporate

alla formazione razionalista dei

che funziona:

professori del Bauhaus e per i programmi di valorizzazione della

1. Sintesti e semplicità:

corporate identity, per la cura

Il marchio è un segno grafico

dell’imballaggio e del design del

che in pochi tratti deve essere in

prodotto e per il design di interni ed

grado di rappresentare un'azienda,

esposizioni.

un'istituzione o un soggetto

Studia e progetta circa 170 marchi

individuale; deve essere quindi

e l’immagine coordinata di diverse

semplice perchè deve parlare al


pubblico tramite un messaggio

marchio senza però perdere le

immediato, riconoscibile e

sue principali caratteristiche

facilmente comprensibile.

personali. Da qui nasce la necessità di creare un manuale

2. Atemporalità:

del marchio per spiegare come

Un marchio deve durare nel tempo,

utilizzarlo.

perciò non devo seguire le mode del momento.

4. La memoria:

Un progetto di corporate identity

Deve essere facilmente

deve essere il più possibile

memorizzabile, quindi deve

svincolato dalla dimensione

utlizzare un linguaggio semplice

temporale.

e comprensibile a tutti.

3. Riproducibilità:

5. Continuità: corporate identity.

Il marchio per essere chiamato

L'immagine coordinata aziendale

tale deve essere facilmente

è una struttura complessa,

riproducibile su qualsiasi supporto

di cui il marchio è una parte

e situazione, proprio per questo

fondamentale ma non è tutto,

esistono differenti declinazioni del

in quanto essa è costituita da


diversi codici di comunicazione

Italiano, l’icona del self-service del

(cromatici, tipografici, iconografici

distributore di benzina, progettata

e fotografici).

per l’Agip e adottata in seguito da

In questo caso il manuale di

altre compagnie.

corporate identity è fondamentale

Famose sono la segnaletica della

perchè regola il corretto utilizzo di

metropolitana di San Paolo del

tutto gli elementi permettendo così

Brasile, Milano New York.

la continuità del progetto. Vari sono i lavori che lo hanno reso famoso, tra questi troviamo: il design degli esterni e interni dei supermercati e ipermercati Coop in Italia, degli interni degli uffici della Regione Lombardia, il famoso Pirellone, i loghi delle librerie Mondadori e Feltrinelli, i marchi di identità aziendali come Agip, Enel, Hera, Banco Desio, Touring Club


In senso orario: logo Regione Lombardia, Touring Club Italiano, Caffè Moak. Eni (ex Ente Nazionale Idrocarburi).


In senso orario: logo Agip, Coop (supermercati), Banca Popolare di Milano, librerie Feltrinelli.


In senso orario: logo Enel (Ente enerigia elettrica), Metropolitane Milanesi,Total (compagnia petrolifera), Mondadori Editore.


Manifesto Biennale di Venezia, 1970


Manifesto Biennale di Venezia, mostra fotografica, 1979


Bozzetto per il manifesto 50 anni di Domus


Manifesto Pirelli Rolle, 1959


Manifesto Pirelli Rolle, 1960


Manifesto Pirelli Velo


Manifesto compagnia aerea Alitalia


Massimo Vignelli


Nato a Milano nel 1931, è

grado di saper progettare tutto, dal

come Noorda, uno dei pionieri

cucchiaio alla cittĂ , Vignelli prende

della grafica moderna.Dopo aver

in considerazione la possibilitĂ

studiato architettura al Politecnico

di poter estendere il campo del

di Milano, nel 1957 insieme a

design, dalla comunicazione al

Lella Vignelli si trasferisce in

disegno degli oggetti, dagli interni

America grazie ad una borsa

ai mobili ecc.

di studio di tre anni. Tornati a

Una visione umanistica del design

Milano, nel 1960 fondano uno

che la cultura degli anni Sessanta

studio di architettura e design per

e Settanta non riusciva ancora a

occuparsi di grafica, immagini

comprendere; l'architetto infatti,

coordinate, segnaletiche, ecc.

progettava solo costruzioni.

Essendosi formato in un ambiente

Nel 1965 dunque, decide di

in cui l'architetto doveva essere in

andare in America con la moglie

If you can design one thing, you can design everything.


Lella per la seconda volta;

Internationale),presidentedell'AIGA

entrambi sentivano di dover

(American Institute of Graphic Art),

compiere una missione, erano

vicepresidente dell'Architectural

missionari di un certo tipo

League di New York, membro

di attitudine verso il design,

dell'IDSA (Industrial Designers

soprattutto in un ambiente come

Society of America) e gli sono stati

quello americano, fortemente

attribuiti vari premi e riconoscimenti

dedicato alla specializzazione.

tra i quali due Compassi d'Oro

Nel 1966 fondano la Vignelli

dell' ADI. Da sempre Vignelli ha

Associates, trasferendosi

scelto la via della semplificazione

definitivamente a New York.

visiva dei modelli strutturali, dando

Qualche anno dopo insieme

valore semantico al messaggio

all'amico Bob Noorda, Vignelli

semplificato con l'eleganza che solo

diventa co-fondatore e design

i progettisti del suo calibro possono

director della societĂ Unimark

conferire.

International con sede a Chicago.

Un razionalismo grafico basato su

Ha insegnato e tenuto conferenze

un forte senso delle proporzioni

nelle piĂš importanti universitĂ

e delle dimensioni, uno stile

del mondo. Ăˆ stato presidente

riconducibile alla tradizione

dell'AGI (Alliance Graphique

modernista.


Works


Lines lasts longer Details lasts longer Good design lasts longer


Agli inizi degli anni Ottanta negli

a delinearne l'aspetto.

Stati Uniti si diffonde lo “Stile

Tre aspetti in particolare, vengono

Vignelli”, applicato a libri, riviste,

considerati fondamentali, la

segnaletiche e in tutti i settori

Semantica, la Sintassi e la

più sensibili alla comunicazione

Pragmaticità del design.

grafica e al design.

La Semantica nel design

Uno stile fondato su una

(Semantics), è intesa come la

metodologia di approccio al

ricerca del significato e della

progetto ben precisa, basata

storia di qualsiasi cosa si debba

sulla disciplina, poichè secondo

progettare.

Vignelli “Il design senza disciplina

Infatti, la prima cosa da fare,

è anarchia, un esercizio di

prima di iniziare qualsiasi lavoro

irresponsabilità”. Essenziale è la

che sia grafico, di interior,

forte attenzione ai dettagli durante

packaging ecc., è dedicare del

il processo creativo, perchè questi,

tempo alla ricerca di informazioni

sommati, portano al risultato finale;

sul soggetto del nostro lavoro, per

tutto deve essere “appropriato”al

conoscerne al meglio la natura in

progetto: materiali, dimensioni,

tutti i suoi aspetti e così trovare

colori, texture, poiché sono questi

la direzione più appropriata per


svilupparne il nuovo design. La sintassi (Syntactis), come

Design is One

sappiamo è la disciplina che controlla l'uso appropriato della grammatica nella costruzione

Dunque l'attenzione ai dettagli è

delle frasi e nell'articolazione di

essenziale e le griglie sono uno

un linguaggio; in questo caso,

dei vari strumenti che aiutano i

il linguaggio in questione è il

designer a dare al graphic design

Design. Alla base di un progetto

una corretta consistenza sintattica.

infatti, vi sono molte componenti:

Se creiamo cose che pensiamo

la struttura, la griglia, i caratteri

siano semanticamente corrette e

tipografici, il testo, le headlines,

sintatticamente consistenti ma al

le illustrazioni ecc, ed è proprio

momento della pubblica fruizione

la corretta relazione tra questi

nessuno ne capisce il risultato o

vari elementi a dar vita ad un

il significato, vuol dire che tutti gli

progetto di design; ad esempio

sforzi fatti sono stati vani e l'intero

il carattere si deve relazionare

lavoro inutile.

correttamente alla griglia, le foto

E' essenziale infatti, che ogni

devono adattarsi tra di loro ecc.

artefatto riesca a comunicare


se stesso, senza aver bisogno

ed esposti in tutto il mondo, alcuni

di spiegazioni, deve essere

fanno parte di collezioni permanenti

comprensibile (Pragmatics).

di vari musei come:

Vignelli ha lavorato per molte

il Museo d'Arte Moderna,

compagnie ed istituzioni

il Metropolitan Museum of Art,

Americane ed Europee, tra le

il Brooklyn Museum e il

quali troviamo American Airlines,

Cooper-Hewitt Museum,

Bloomingdale's, United Colors of

a New York; il Museo delle Arti

Benetton, IBM, Ducati Motor, Knoll

Decorative a Montreal; e il Die Neue

e la ditta di trasporti Newyorchesi,

Sammlung a Monaco.

per la quale ha progettato insieme a Bob Noorda la segnaletica della metropolitana. I suoi lavori sono stati pubblicati

Learn from the past, Think of the present, Dream of the future.


In senso orario: Logo compagnia aerea American Airlines, Immagine coordinata American Airlines, packaging Heller, logo depertament stores Bloomingdale's.


Segnaletica Ducati Motor


Poster European Iceberg Toronto, 1984


Poster Knoll International, 1966


Poster Standing Calendar, 1966


Poster Arvanitis, Dimitris


Poster Bicentenario USA, 1976


Poster Fort worth Art Museaum, 1976


Due designer alla stessa fermata.

Le metropolitane.


Due personalitĂ come quelle

coordinate ma non solo.

di Bob Noorda e Massimo Vignelli, non potevano far

Dalla loro matita sono usciti

altro che trovarsi e incrociare

progetti che quotidianamente

i rispettivi percorsi personali e

sono sotto gli occhi di milioni di

professionali.

persone, come la progettazione

Come anticipato in precedenza,

della segnaletica della

infatti, Vignelli e Noorda non

metropolitana di Milano e in

solo sono stati amici nella vita

seguito di quella di New York.

ma insieme hanno anche dato vita all' Unimark International Corporation, combinando i propri talenti con quelli di altri designer, per dedicarsi soprattutto alla progettazione di identitĂ aziendali e immagini


Metropolitana Milanese 1963


Nel 1962, l'architetto Albini aveva

lungo tutta la stazione.

ricevuto l'incarico di realizzare

Su questa striscia rossa, alta 25

queste stazioni dal punto di vista

cm la scritta in bianco delle stazioni

architettonico e del design degli

si ripete ogni 5 metri per tutta la

interni; egli capĂŹ subito l'importanza

lunghezza del percorso;

di creare un sistema omogeneo

un accorgimento semplice

e quindi chiamò Noorda a far

ma efficace che permette al

parte del gruppo di lavoro sin

passeggero di capire dove si trova

dal prinicipio evitando di dare

anche con il treno in movimento ed

alla comunicazione un ruolo

a diverse velocitĂ .

accessorio, come spesso avviene.

Uno dei primi problemi da risolvere

In primo luogo, si decise di

fu la leggibilitĂ .

sostituire i cartelli con i nomi

La fascia doveva quindi essere

delle stazioni, con una fascia

opaca per evitare riflessi che ne

Settimane intere sotto terra a studiare, i colleghi mi chiamavano la talpa.


Studio segnaletiche Metropolitana Milanese,1963


avrebbero reso difficile la lettura;

ma anche un esempio per

per la segnaletica venne studiato

molte metropolitane in Italia e

un carattere ex novo partendo

all’estero per la chiarezza visiva

dall'Helvetica, che Noorda

e la coerenza grafica che lo

ridisegnò lettera per lettera in

contraddistinguono e la richiesta

modo che fosse leggibile sia in

dello studio della segnaletica

prospettiva per il viaggiatore

testimonia come la Milano di quegli

ancora sul treno in movimento,

anni fosse sensibile alla chiarezza,

sia vista dal basso verso l'alto.

alla semplicitĂ , allo stile.

Questo progetto grafico, fu all’epoca non solo rivoluzionario

A sinistra: Prima Proposta logo per le Metropolitana Milanese A destra: Logo attuale MM




Metropolitana Newyorchese 1968


Il lavoro per la metropolitana di

sostituiti da numeri o lettere, ogni

New york fu una conseguenza

linea contraddistinta da un colore

poiché il progetto della MM era

diverso.

piaciuto molto.

Inizialmente si pensò a scritte nere

In questo caso però, la

su sfondi bianchi, optando alla fine

metropolitana aveva più di trenta

per sfondi scuri, perchè proprio in

linee, con 430 stazioni costruite

quel periodo (primi anni Settanta)

negli anni, quindi tutte diverse

si registrò il fenomeno dei primi

e con un'infinita ridondanza di

writers che imbrattavano le stazioni

indicazioni. Si decise dunque

con le bombolette spray.

di semplificare tutto e creare

Ne derivò quindi un linguaggio

anche qui un sistema a fascia ma

comune, coordinando scritte

posizionato ad una certa altezza.

alfanumeriche e colori in un

I nomi delle linee vennero

sistema integrato e così dal caos,

La segnaletica è il sistema-guida dell'accoglienza, una civiltà di segni ha bisogno di interfacce capaci di comunicare ai cittadini


Segnaletica Metropolitana NYC, 1968


si tornò all'ordine.

delle stazioni su fogli di carta

La parte di ricerca e di

traspartenti, in modo da poter

preparazione del progetto prese

ipotizzare di prendere una linea

un carattere quasi antropologico,

e dunque seguirne l'itenario

finalizzato alla comprensione dei

scoprendo cosĂŹ dove c'era bisogno

meccanismi psicologici del

di posizionare un'informazione o

pubblico nel modo di muoversi

un cambiamento di linea.

e orientarsi in un ambiente

Per Bob Noorda la segnaletica è

complesso. I flussi vennero

il sistema-guida dell'accoglienza,

studiati attentamente

una civiltĂ di segni ha bisogno di

sovrapponendo le piante

interfacce capaci di comunicare ai

Cartelli Segnaletica Metropolitana NYC, 1968



cittadini attraverso un linguaggio di

Purtroppo, nel 1979 venne

sintesi chiaro e rispettoso.

sostituita, principalmente perchè

Quattro anni dopo, nel 1972,

troppo geograficamente lontana

Vignelli presenta la nuova mappa

dalla realtĂ .

della metropolitana newyorchese:

Lo stesso Vignelli, comunque,

nessun groviglio complicato degli

ha realizzato nel 2008 per Men's

itinerari dei treni geograficamente

Vogue una mappa aggiornata,

troppo accurati, ogni linea del treno

se possibile ancora piĂš elegante

rappresentata da un colore, ogni

dell'originale, dove tenta di

fermata da un punto.

rispondere alle critiche sollevate

Niente di piĂš semplice. Il risultato fu

all'epoca estremizzandone

una straordinaria soluzione grafica.

l'astrazione.


Mappa Metropolitana NYC, 1977 Massimo Vignelli


Re-design Mappa Metropolitana NYC per Men's Vogue, 2008 Massimo Vignelli


Fonti: -Bob Noorda. Una vita nel segno della grafica. Dialogo con Francesco Dondina. Editrice San Raffaele. -Interviste: Bob Noorda sui giornali. -Design is One. Intervista a Massimo Vignelli. (realizzata da Sergio Schito e Anna Vera studenti IUAV di Venezia). -The Vignelli canon www.google.it www.oblique.it www.vignelli.com http://www.designboom.com http://www.educational.rai.it/lezionididesign




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