IN BETWEEN : Il nuovo polo per la FADU, limite tra tessuto urbano e paesaggio fluviale.
Progetto di Tesi, corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica Anno Accademico 2018-2019 Studente : Yuri Rocco Relatore : Fabrizio Leoni
Residenze per studenti. La casa di passaggio.
Anno Accademico 2018-2019 Studente : Yuri Rocco Relatore : Fabrizio Leoni
“...abitare non significa solo occupare una casa con la propria famiglia; significa anche usufruire della pluralitĂ dei servizi presenti in un insediamento.â€?
Le Corbusier
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Indice 1. abstract 2. introduzione 3. la residenza dentro il campus 4. la residenza fuori il campus 5. conclusioni analitiche 6. scelta area di progetto fuori il campus 7. scelta area di progetto dentro il campus 8. progettazione 9. tavole di progetto 10. bibliografia 11. foto area di progetto
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1. Abstract Questa tesi investiga tematiche fondamentali della progettazione urbana, residenziale e di servizi all’interno dei campus universitari. Attraverso questa ricerca progettuale cerco di far fronte alla società contemporanea che è caratterizzata dalla velocità con cui essa stessa si trasforma ed avanza. La voglia continua di migliorarsi è forte e quindi gli standard di vita sono in continuo mutamento garantendo una costante ricerca in modelli di città e in modelli abitativi, giungendo a soluzioni sempre più idonee alle necessità. Nello specifico l’area di progetto si trova nel campus universitario di Buenos Aires, in Argentina ed è situata proprio su un limite, dove finisce il tessuto urbano e inizia il paesaggio naturale fluviale. La necessità di questo progetto deriva dall’insufficienza di infrastrutture e funzioni necessarie, e dal fatto che il limite urbano non ha tutt’oggi una definizione chiara, anzi è abbandonato a se stesso. L’obbiettivo è quello definire questo limite fornendo nuovi servizi per gli studenti e per il campus, ma anche quello di definirlo attraverso una successione di spazi che stabiliscono nuove relazioni.
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2. Introduzione La società contemporanea è caratterizzata dalla velocità con cui essa stessa si trasforma ed avanza. La voglia continua di migliorarsi è forte e quindi gli standard di vita sono in continuo mutamento garantendo una costante ricerca in modelli di città e in modelli abitativi, giungendo a soluzioni sempre più idonee alle necessità. E’ proprio così che la progettazione di residenze svolge un ruolo importante nella società contemporanea nella quale però, quando si parla di residenza si deve anche specificare quale “tipo” di residenza. A causa del fatto che ci troviamo difronte una società tanto mutovele le possibilià tipologiche sono molte e sempre più settoriali. Allo stesso tempo bisogna tener presente che la vita di oggi è frenetica e sicuramente meno stabile rispetto al passato. Stabile inteso come crescere e poi vivere nella stessa città, nella stessa casa. Oggi è sempre più comune trasferirsi in una nuova città o stato già nel momento in cui si sceglie l’università o si inizia il pimo lavoro. Questo fenomeno che vorrei definire come “corsa allo spostamento” produce nuove necessità che nell’ ambito dell’ architettura si traduce in nuove tipologie. La necessità di un luogo da poter chiamare casa rimane immutato, quello che cambia sono le tempistiche di permanenza. Oggi i giovani iniziano a vivere in strutture che definerei “temporanee”, di passaggio, nelle quali si stabiliscono per qualche anno pronti poi a muoversi verso una nuova meta, una nuova struttura. Così la tipologia di “casa di passaggio” prende vita. Il penisero comune dell’innovazione nel campo residenziale volge al migliorare gli standard di vita. Se ragioniamo a livello generazionale, allora forse una possibile soluzione per adempiere questo obbiettivo risiede proprio nei giovani. Forse migliorando gli standard delle “case di passaggio” ed abituando le nuove generazioni a standard più idonei possiamo veramente riuscre ad influire positivamente sulle persone, sulle decisioni future e quindi sulla società. Essendo la “casa di passaggio” destinata maggiormente alla categoria degli studenti universitari assume vari significati, questo perchè le necessità dello studente, in particolar modo quello fuori sede, non sono molte ma sono specifiche. Grazie allo sviluppo e alla continua modernizzazione del sistema universitario, insieme al costante processo di internazionalizzazione, la cosiddetta area “servizi agli studenti” pone un approccio in grado di rispondere al crescente bisogno di soluzioni abitative moderne ed economiche, in linea con gli standard già consolidati in numerosi paesi occidentali, dove lo studente riesce a trovare spazi idonei alle sue attività, luoghi che facilitano l’apprendimento e il confronto, spazi destinati allo studio ma anche al tempo libero. Fondamentale è quindi l’integrazione con la città. E’ grazie ad una buona integrazine all’interno del tessuto urbano e alla rete di servizi che si riesce a garantire il completamento di un buon progetto.
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2. Introduzione
Lo scopo di questa tesi è quello di investigare le tematiche fondamentali rigurdanti la progettazione di edifici di tipologia residenziale studentesca attraverso uno “state of art” suddiviso in due macro aree: - residenze all’interno del campus universitario - residenze fuori il campus universitario L’ analisi dei casi studio è basata su 5 paramentri fondamentali quali la tipologia dell’edificio, il mix funzionale, la prossimità dai servizi pubblici, la prossimità del campus universitario, e se il contesto esercita una “costrizione” sul progetto. Il tentativo ultimo è quello di dare una visione chiara e completa di questa tipologia abitativa, ma anche quello di riuscire a trovare differenze comuni tra le due macro aree presentate e infine, fornire una risposta progettuale adeguada alla società che ci appartiene.
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3. Residenze dentro il campus Baker House Dormitory, Cambridge, USA
Architetto : Alvar Aalto Anno di costruzione : 1948 Studenti : 352
Ad Alvar Aalto nel 1946 viene commissionata la realizzazione di una residenza universitaria a Cambridge negli Stati Uniti dal Massachusetts Institute of Technology. Il progetto sorge tra una strada carrabile da un lato e dal letto di un fiume dall’ altro. È proprio questa peculiarità di sito a dare una sinuosità alla facciata della residenza lato fiume e al contrario una rigidità e serietà lato strada. L’ edificio si sviluppa su ben sette livelli e come consuetudine al piano primo si sviluppano i servizi collettivi che hanno una metratura preponderante in tutto la struttura per permettere agli studenti un alto tasso di socializzazione e scambio di idee o informazioni. Le camere a differenza di tanti altri collegi, sono l’ una diversa dall’ altra perché “costrette” a seguire l’ andamento curvilineo della struttura eliminando quindi la noiosa ripetitività degli spazi caratteristici di queste tipologie di strutture. Particolare interessante è che l’ intero arredo non è stato lasciato al caso ma è stato progettato dalla moglie di Aalto, Aino Marsio. Aalto come parametro di riferimento per la costruzione dell’ edificio tiene conto del costo a posto letto, di conseguenza cerca di massimizzare gli spazi evitando sprechi inutili di metrature. -6-
3. Residenza dentro il campus
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3. Residenza dentro il campus
Inquadramento edificio nel suo contesto
L’ edificio è costruito dentro il polo universitario ed ha una sua area di pertinenza lasciandolo così libero da costrizioni di contesto. In questo caso il contesto definiscono l’edificio.
Inquadramento edificio nel campus universitario e rispettiva distanza dai servizi pubblici
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3. Residenza dentro il campus
L’ edificio è di tipologia a stecca. Il mix di funzioni avviene all’interno dello stesso volume in tutti i piani dell’ edificio.
Tutte le differenti tipologie di alloggi all’interno del dormitorio.
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3. Residenza dentro il campus
Simmons Hall at MIT, Cambridge, USA
Architetto : Steven Holl Anno di costruzione : 1999 - 2002 Studenti : 350
Quando il Massachusetts Institute of Technology commissionò a Steven Holl nel 1999 di progettare un nuovo dormitorio per la scuola, essi avevano un obiettivo in vista: che gli spazi intorno e all’interno dell’edificio avrebbero suscitato un’interazione tra gli studenti. Così il dormitorio per studenti di dieci piani è diventato una piccola città di per sé in equilibrio con elementi architettonici opposti, come i vuoti e i pieni, l’opacità e la trasparenza. La soluzione progettuale di Holl era che l’edificio avrebbe funzionato metaforicamente come una spugna. Sarebbe una struttura porosa che assorbirebbe la luce attraverso una serie di grandi aperture che si sarebbero incise nell’edificio in modo che la luce possa filtrasse attraverso la sezione. Queste interruzioni nella sezione diventerebbero quindi i principali spazi interattivi per gli studenti, fornendo visualizzazioni su diversi livelli. Nei suoi disegni originali, Holl si riferiva a queste interruzioni come ai “polmoni” dell’edificio in quanto avrebbero portato giù la luce naturale mentre facevano circolare l’aria. I polmoni disseminati in tutto l’edificio hanno una geometria organica dinamica che giustappone la rigidità dell’esterno rettilineo a griglia. Lungo questo sistema di grigliamento esterno colorato ci sono cinque grandi aperture, o vuoti, in una struttura altrimenti solida che corrisponde agli ingressi principali, ai corridoi di vista e alle terrazze esterne Il progetto di 195.000 piedi quadrati non è solo un dormitorio con 350 residenze, ma contiene anche un teatro da 125 posti , un caffè notturno e ristoranti a livello della strada. I corridoi interni sono larghi 11 piedi, aumentando le possibilità per le condizioni urbane all’interno. L’abbondanza di finestre crea un costante barlume di luci che cambiano come le diverse stanze, somiglianti a uno skyline della città di notte. Ogni stanza residenziale ha nove finestre funzionanti e grazie ad una profondità del muro di 18 pollici, permette al sole invernale a bassa angolazione di riscaldare l’edificio e consentire alle stanze di rimanere all’ombra e fresche durante i mesi estivi. - 10 -
3. Residenza dentro il campus
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3. Residenza dentro il campus
Inquadramento edificio nel suo contesto
Tipologia a stecca, l’ edificio è costretto dal contesto visto che sorge tra due strade.
Le stanze private sono disposte sul perimetro dell’edificio.
Le aree comuni sono caratterizzate da spazi di forme irregolari utilizzate anche a portare luce naturale all’interno dell’ edificio.
La circolazione si trova interna alla pianta così da poter giungere a tutti i locali dall’interno verso l’esterno.
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3. Residenza dentro il campus
Inquadramento edificio nel campus universitario e rispettiva distanza dai servizi pubblici
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3. Residenza dentro il campus
Pavillon Suisse, Parigi
Architetto : Le Corbusier Anno di costruzione : 1930 Studenti : 42
Celebre opera di Le Corbusier, il Pavillon comincia ad essere realizzato a partire dagli anni ‘30 sotto commissione di Rudolf Fueter dell’ Università di Zurigo. Il padiglione è sito nella città di Parigi, atto ad ospitare 42 studenti è frutto dell’ unione di ben cinque progetti. La struttura è caratterizzata da due corpi di fabbrica ben distinti, quello più basso ospita la hall e i servizi collettivi, mentre l’ altro corpo alto cinque piani ospita i servizi residenziali e nell’ ultimo l’ alloggio del direttore assieme a una piccola foresteria. Caratteristica fondamentale dell’ architetto sono i famosi pilotis che ripropone in questa opera al di sotto del corpo residenziale e che fungeva da spazio di sosta e preambolo per la hall dell’ edificio. Le camere sono solo e unicamente singole con doccia e lavandino di pertinenza, esposte a Sud e con una metratura di 18 m2. I servizi igienici invece erano collettivi e situati in una posizione baricentrica rispetto alla distribuzione delle camere. I finanziamenti per la realizzazione dell’ opera erano esigui e ciò non facilitò l’ esecuzione dei lavori che oltretutto trovarono particolari problemi nella realizzazione delle fondamenta, dovuti ad una consistenza del terreno non proprio ideale. - 14 -
3. Residenza dentro il campus
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3. Residenza dentro il campus
Inquadramento del progetto a livello urbano
Inquadramento del progetto nel contesto. L’ edificio è costruito dentro il polo universitario ed ha una sua area di pertinenza lasciandolo cosÏ libero da costrizioni di contesto. Importante anche la vicinanza dei servizi pubblici.
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3. Residenza dentro il campus
Il mix funzionale è evidenziat dai diversi volumi che compongono l’edificio.
Tipologia a stecca
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3. Residenza dentro il campus
Tietgen Dormitory, Copenhagen
Architetto : Lundgaard e Tranberg Architects Anno di costruzione : 2005 Studenti : 400
Il Tiegen Dormitory nasce dall’intenzione di realizzare un “dormitorio del futuro” ed è collocato vicino all’Università, a Ørestad North nella città di Copenhagen. La forma circolare del progetto atta a simboleggiare uguaglianza, è una risposta urbana al contesto basato su una struttura rigida. Il volume cilindrico si completa e si orienta attorno al cortile interno. I livelli superiori sono organizzati con stanze lungo il perimetro esterno con vista verso l’ambiente circostante, sono di varie profondità così da creare una facciata dinamica, in grado di far percepite i singoli volumi delle residenze. Le aree comuni sono orientate verso l’interno del cortile. A livello del terreno il cortile è accessibile tramite passaggi aperti che dividono l’edificio in 5 sezioni e dove sono collocati i blocchi dell’accesso verticale. Su ogni piano ciascuna delle sezioni è composta da 12 residenze organizzate attorno a un’area e a una cucina comuni. Le strutture comuni a tutto il dormitorio sono raggruppate a livello del suolo.
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3. Residenza dentro il campus
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3. Residenza dentro il campus
Inquadramento del progetto a livello urbano
Inquadramento del progetto nel contesto. L’ edificio è costruito dentro il polo universitario ed ha una sua area di pertinenza lasciandolo cosÏ libero da costrizioni di contesto. Importante anche la vicinanza dei servizi pubblici.
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3. Residenza dentro il campus
Il mix funzionale avviene in tutti i piani dell’ edificio. Le funzioni comuni sono i volumi che siaffacciano sulla corte interna.
Tipologia a corte. La forma tonda a contrasto del contesto rigido
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3. Residenza dentro il campus
380 Student Units and Public Space Design, Utrecht
Architetto : Architectenbureau Marlies Rohmer Anno di costruzione : 2008 Studenti : 1200
La costruzione di alloggi per studenti sul sito dell’Università di Utrecht ha trasformato De Uithof in un vero e proprio campus, affrontando simultaneamente la continua carenza di alloggi per i giovani in questa città. Il nuovo complesso di 380 stanze indipendenti e raggruppate si manifesta come una massa solitaria nella “striscia di oggetti” del piano generale dell’OMA (che comprende anche la torre Unnik e l’Educatorium). La facciata è costituita da una griglia di pannelli di alluminio multicolore in cui le finestre sono omesse. Visto da lontano, i colori si fondono in una pelle grigia e squamosa. Più si avvicina, più si presenta come un colorato nido d’ape per i giovani studenti provenienti da tutto il mondo. Sotto questa pelle vivace, l’interno della massa favorisce l’incontro e l’interazione ad ogni scala. Sale per feste e nicchie lungo le scale e i corridoi creano un microcosmo in cui il giovane può prosperare . Tra le varie cose ospita una serie di spazi comuni e commerciali. De Uithof era un ammasso monotono di edifici universitari ai margini della città di Utrecht. Gli edifici separati avevano poco rapporto l’uno con l’altro, così Rem Koolhaas (OMA) e Art Zaaier hanno ideato un concetto che avrebbe conferito a De Uithof maggiore coerenza e carattere. Da allora l’oggetto è stato quello di ottenere un maggiore contrasto tra le zone edificate e le aree aperte. Le qualità paesaggistiche esistenti devono essere accentuate, ma ciò deve essere bilanciato da una costruzione compatta in cluster funzionali per migliorare il livello di interazione urbana ed eliminare la sensazione di un deserto urbano. La sezione centrale è costituita dalla zona della Kasbah, una fitta striscia in singoli edifici sono ravvicinati, e la zona “Oggetto”, in cui gli edifici sono di una scala simile ma raggruppati separatamente attorno a una striscia pubblica percorribile a piedi. Un segno distintivo dell’area centrale è che gli edifici comunicano anche internamente attraverso una passerella continua al primo piano. - 22 -
3. Residenza dentro il campus
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3. Residenza dentro il campus
RWU North Campus Residence Hall, Bristol, USA
Architetto : Perkins+Will Anno di costruzione : 2009 Studenti : 350
Progettato da Perkins + Will, la nuova residenza da 350 posti letto aumenterà l’alloggio nel campus fino all’80% di iscrizione. Progettato sullo strato delle geometrie del campus, l’edificio è composto da due volumi che formano una curva e che sono giunti tra loro proprio nel puto d’incontro. La curva dell’ edificio forma un nuovo cortile ovest e garantisce ottime viste sulla baia di Mount Hope rivolta a est. Il programma di spazio nella curva è dedicato principalmente agli usi comuni, fornendo spazio di attività della comunità per l’intero campus, tra cui una grande sala, un seminario, sale studio e una sala giochi. Un importante percorso pedonale che collega il nucleo accademico con la struttura di parcheggio sull’estremo nord del campus traccia un percorso direttamente attraverso il sito del progetto e separa lo spazio comune dagli appartamenti e dalle suite al piano terra. I piani sono collegati ai livelli superiori attraverso ponti che formano anche un ingresso nel cortile. I 350 posti letto sono stati programmati per soddisfare le esigenze degli studenti delle classi superiori e sono raggruppati in una combinazione di sei tipi di appartamenti e suite. Gli appartamenti dispongono di cucine complete e comprendono unità per sei persone, quattro persone e capacità singola. La maggior parte delle unità dispone di camere doppie, con una percentuale limitata di camere singole. - 24 -
3. Residenza dentro il campus
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4. Residenze fuori il campus Student Residence, Parigi, Francia
Architetto : LAN Architecture Anno di costruzione : 2011 Studenti : 143
L’idea alla base del progetto è fornire integrazione urbana e comfort ottimizzato per i futuri occupanti. Il progetto è composto da diversi edifici, i volumi e i vuoti che occupano a seconda del contesto circostante. Sulla strada, tre volumi di sei piani sono separati da due spaccature che danno accesso alla residenza e alla circolazione verticale. Le altezze degli edifici sul retro della trama variano a seconda degli edifici vicini. Nel mezzo, un ampio cortile è illuminato da una spaccatura nell’edificio sud. Il cortile fornisce l’accesso ai vari edifici e definisce la loro interrelazione. Questo spazio di 15 x15 metri quadrati garantisce la luce del sole per tutte le stanze e agisce come una specie di polmone verde. L’intento di creare una dualità tra strada e cortile è stato perseguito nella scelta dei materiali. Le facciate che si affacciano sulla strada sono rivestite in mattoni scuri color ardesia. Invece le facciate che si affacciano intorno al cortile sono rivestitie con tavole di larice come anche la facciata lungo il passaggio di ingresso. Gli spazi esterni interagendo con gli spazi comuni e fungendo da cuscinetto tra spazi privati non sono semplicemente impostati per la circolazione, ma forniscono anche la convivialità che il progetto cerca di creare. La destinazione di tali spazi non è specificata dal progetto in modo che il loro utilizzo possa essere definito e sviluppato dai residenti. Gli spazi di accoglienza, i locali amministrativi, le strutture comuni e le aree di studio e di svago sono situate intorno al cortile. Le 143 camere sono suddivise in tre diverse tipologie. Le camere hanno una superficie media di 18 m², tra cui un bagno e una zona cucina. La vista sul cortile offre un’atmosfera tranquilla adatta alla concentrazione e allo studio. Dieci camere sono appositamente progettate per le persone con mobilità ridotta. La struttura è in calcestruzzo, coibentata esternamente con 12 cm di lana minerale, rivestimento in mattoni o legno e raccordi a doppio vetro ad alte prestazioni, garantisce un efficace isolamento termico. In inverno gli edifici mantengono il loro calore interno, e in estate il loro isolamento esterno riduce il surriscaldamento solare e interno, mentre l’inerzia consente la cattura del calore durante il giorno e la sua conservazione durante la notte. - 26 -
4. Residenza fuori il campus
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4. Residenza fuori il campus
Inquadramento del progetto a livello urbano
Inquadramento del progetto nel contesto. L’ edificio è costruito fuori il polo universitario inserendosi all’ interno di un blocco urbano denso che costringe il nuovo insediamento.
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4. Residenza fuori il campus
Il progetto è collocato lontano dal campus universitario ma la sua localizzazione è strategica rispetto ai servizi pubblici. Infatti la presenza di due stazioni ferroviarie e metropolitane sono fondnamentali.
Tipologia a corte inserita nel contesto
Mix funzionale all’interno di alcuni dei volumi di progetto
Gli spazi di circolazione e di interazione comune sono i percorsi ricavati nella corte semi-pubblica
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4. Residenza fuori il campus
Basket Apartments, Paris
Architetto : OFIS Architects Anno di costruzione : 2008 - 2013 Studenti : 192
Il Progetto Basket Apartments è collocato a Parigi proprio sui margini di Parc La Vilette ed ha una configuarazione molto particolare dovuta dalla situazione urbana esistente. Il lotto di progetto infatti è lungo 200 metri e largo 11, tra un campo da calcio e la linea del tram. Vista la sua natura il disegno presenta due volumi allineati e connessi alla base tra di loro. La connessione tra i due volumi avviene tramite un ponte al primo piano e un giradino utilizzato come spazio comune. Gli edifici sono alti 11 piani, il seminterrato è dedicato allo spazio tecnico, i programmi condivisi al piano terra e gli appartamenti per studenti nei nove piani superiori. L’obiettivo del progetto era garantire agli studenti un ambiente sconsono per lo studio e l’incontro. Sul campo di calcio si affaccia un corridoio aperto e una galleria, fornendo così una vista sulla torre Eiffel. Questa galleria è sia l’accesso agli appartamenti che uno spazio comune. I moduli degli appartamenti/studio hanno le stesse dimensioni e contengono gli stessi elementi per ottimizzare il design e la costruzione. Tutti i moduli hanno un balcone studio che si affaccia sulla strada di diverse dimensioni ed orientato a caso per diversificare le viste e il ritmo della facciata.
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4. Residenza fuori il campus
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4. Residenza fuori il campus
Inquadramento del progetto a livello urbano
Inquadramento del progetto nel contesto. L’ edificio è costruito fuori il polo universitario inserendosi in una area molto particolare, tra un campo da calcio e la linea del tram.
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4. Residenza fuori il campus
Sono importanti la vicinanza del Parc de la Villette e della linea del tram con la fermata proprio vicino l’ ingresso.
Tipologia a stecca entrambe le facciate sono caratterizzate da una geometria dinamica ed irregolare
Il contesto costringe il volume di progetto.
Il mix funzionale avviene all’interno del volume dove la circolane è parte dello spazio di interazione.
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4. Residenza fuori il campus
Il Collegio di Urbino, Urbino
Architetto : Giancarlo De Carlo Anno di costruzione : 1962 - 1983 Studenti : 1000
Opera di De Carlo, i primi lavori partirono intorno agli anni ‘50 ed erano relativi alla ristrutturazione della sede centrale e realizzazione del primo nucleo di collegi sul Colle dei Cappuccini. Ad oggi il complesso appare come un unico corpo, ma invece è stato frutto di numerosi interventi che si sono succeduti nel tempo. Il primo nucleo prevedeva un collegamento tra il vecchio convento dei cappuccini e il centro funzionale universitario. Le aree comuni come mensa, uffici, biblioteca, soggiorno ecc, si collocano nei tre volumi cilindrici del centro servizi che seguendo le pendenze della collina gli conferiscono una forma irregolare. L’area residenziale si sviluppa lungo due circonferenze con il centro servizi, mentre il ballatoio aperto distribuisce le celle raggruppate a nuclei di 6 o 8 che seguono anch’essi l’andamento scosceso della collina generando un totale di 150 posti letto. Le stanze presentavano uno standard dimensionale elevato per l’epoca, circa 16 mq, interrompendo la tradizionale condivisione dei servizi igienici rendendoli autonomi per cella. Come detto precedentemente si susseguirono altri interventi che ampliarono la capienza dai 150 posti letto precedenti a ben 1000. Il vecchio convento quindi fu definitivamente inglobato nel polo universitario, con funzioni amministrative, foresteria e servizi generali. Al vecchio nucleo vennero aggiunti tre nuovi complessi: il Tridente, l’Aquilone e la Vela totalmente diversi tra loro. Il primo nasce su un nucleo centrale da cui si diramano tre assi, i quali seguono l’ andamento del terreno. Caratteristica affascinante di questa costruzione è la possibilità di aggregazione delle camere sia in senso orizzontale, grazie ai servizi igienici in comune, che in senso verticale grazie alle aree comuni. I secondi nuclei si dispongono lungo l’ andamento rettilineo del colle contrariamente alla verticalità del Tridente. L’ Aquilone si trova al centro dell’ intero complesso e comunicante con il Convento dei Cappuccini. Le caratteristiche dimensionali sono di 20 mq per la camera e 5 mq per il bagno, standard piuttosto alti per l’ epoca. La Vela invece è caratteristica perché segue l’ andamento scosceso della collina permettendo quindi una fantastica vista a tutti gli alloggi che sono oltretutto forniti di ampio giardino e numerosi spazi comuni che stimolano e facilitano l’ aggregazione tra residenti. - 34 -
4. Residenza fuori il campus
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4. Residenza fuori il campus
Inquadramento del progetto a livello urbano
Inquadramento del progetto nel contesto. L’ edificio è costruito fuori il polo universitario inserendosi su di una collina poco distante dal campus universitario. Le fermate degli autobus sono vicine alle residenze e al campus.
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4. Residenza fuori il campus
L’area dei colleggi è suddivisa in differenti parti del progetto. Essendo costruito in un contesto influenzato dalla natura i volumi (in base alla parte ) sono differenti tra loro perche costruiti seguendo le curve di livello. Il contesto in questo caso non costringe il volume ma lo vincola.
Nonostate le parti del progetto siano differenti, la logica funzionale è la stessa. I volumi con funzioni simili compongono lo stesso volume. CosÏ le funzioni comuni sono raggruppate in volumi propri.
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4. Residenza fuori il campus
Casa dell’ Accademia, Mendrisio
Architetto : Könz architetto, Carola Barchi, Molo architetti Anno di costruzione : 2006 Studenti : 72
Il Progetto per la Casa dell’Accademia di Mendrisio è collocato su un terreno inclinato della piccola città. Si inserisce nel sedime perperdicolarmente alla strada e consiste in due volumi allungati, emergenti dalla terra che racchiudono uno spazio verde nel mezzo. Il programma prevede unità abitative e spazi comuni destinati agli studenti dell‘Accademia di architettura. Nei piani superiori vengono collocate le stanze per gli studenti mentre nel seminterrato ci sono le zone di servizio. Gli spazi comuni sono collocati al piano terra e si affacciano sul giardino centrale. La circolazione è basata su due scalinate che salgono dalla strada e passano sui due lati del giardino collegando tutti i livelli del ballatoio. Per il collegamento verticale rapido tra i piani ci sono delle rampe di scale in testa ai due edifici che collegano i ballatoi. Già nel prospetto esterno si percepiscono le celle abitative, mentre nel giardino si aprono grandi facciate vetrate. Le unità abitative sono pensate per 4 studenti e presentano un impianto grazie al quale i servizi servono da cuscinetto tra lo spazio comune interno e le stanze. Dato che queste ultime hanno bisogno di più privacy sono disposte verso il perimetro esterno del progetto. - 38 -
4. Residenza fuori il campus
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4. Residenza fuori il campus
Cité A Docks Student Housing, Le Havre
Architetto : Atelier Cattani Anno di costruzione : 2010 Studenti : 100
Il Progetto per lo Student Housing Cité a Docks collocato nei distretti meridionali di Le Havre vuole stabilire un legame con il paesaggio portuale circostante, ma preservare all’interno un ampio patio verde. La tipicità del progetto è nella struttura primaria indipendente, supporta i contenitori e consente una grande libertà compositiva per trovare un equilibrio tra un’espressione architettonica industriale e una qualità di habitat controllato. L’insieme degli spostamenti dei moduli l’uno rispetto all’altro offre trasparenza e leggerezza all’edificio e garantisce una funzione di protezione solare. L’accesso laterale all’alloggio è pensato per ottimizzare l’uso dello spazio abitativo. Questi ingressi laterali consentono l’uso di una grande superficie vetrata alle estremità dei contenitori dove sono collocate la zona notte e la zona giorno, generando così un notevole impatto luminoso. Il blocco dei servizi aiuta la divisione spaziale interna collocato nella zona centrale del modulo. Le sequenze dei corridoi trasversali da dove si accede alle abitazioni, scandiscono le facciate con una successione di spazi pieni e vuoti favorendo l’ngresso nella direzione Nord-Sud.
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4. Residenza fuori il campus
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4. Residenza fuori il campus
Grundfos Kollegiet Dormitory, Aarhus, Denmark
Architetto : CEBRA Anno di costruzione : 2012 Studenti :
Una delle straordinarie caratteristiche di Grundfos Kollegiet consiste nel fornire alloggi per studenti nel cuore del nuovo sviluppo del fronte portuale di Aarhus, ovvero un edificio residenziale a basso costo in un sito molto attraente. Lo scopo principale dell’edificio è quello di fornire un posto dove gli studenti possano vivere mentre studiano. Il progetto funziona con strisce verticali come metafora dei libri, da lontano questo fa sembrare l’edificio come un libro su uno scaffale, mentre da vicino assomiglia a un condensato di Manhattan con piccoli fasci di mini torri. Ogni piccola torre è trattata in modo diverso sia all’interno che all’esterno con materiali diversi e aperture delle finestre. Questo crea una varietà di alloggi, adatti a single, coppie o amici che vivono insieme. Le torri sono progettate per essere diverse altezze al fine di incorporare strutture tecniche sul tetto, accentuare l’ingresso principale e fornire una terrazza sul tetto con vista sul lungomare e sulla città. Le “torri” sono collocate sul perimetro del sito che istituisce uno spazio interno aperto. I singoli appartamenti sono raggiunti da corridoi rivestiti di specchi. Gli specchi servono per dare il senso dello spazio espandendo l’atrio relativamente stretto con infiniti riflessi. Le riflessioni aiutano l’orientamento su più piani da una posizione che consente di vedere persone o attività che si trovano direttamente sotto o sopra di te. Oltre a essere un metodo a basso costo per creare straordinarie caratteristiche spaziali, gli specchi riducono anche la necessità di illuminazione artificiale riflettendo al massimo la luce del giorno dal grande lucernario fino alla hall. - 42 -
4. Residenza fuori il campus
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5. Conclusioni analitiche Dopo aver analizzato i precedenti casi seguendo una prima divisione in base alla loro localizzazione fuori o dentro i vari capus universitari, successivamente sono stati scelti 5 paramentri di paragone quali il mix funzionale integrato o separato dal volume residenziale, la prossimità dal campus, la prossimità dai servizi pubblici, la costrizione o meno da parte dei vari contesti sugli edifici analizzati, la tipologia dell’ edificio e la tipologia insediativa, posso giungere a delle prime conclusioni analitiche utili per sapere come intervenire in aree differenti. Sapere che le residenze sono dentro il campus vuol dire che sono destinate esclusivamente a studenti e generalmente, avere a disposizione una propria area di progetto “libera” da costrizioni di contesto volumetriche. All’interno del campus i lotti urbani sono di tipologia più aperta essendo pensati proprio per ospitere le funzioni del’università. Questo porta a decisioni progettuai consone che in alcuni casi si relazionano al contesto naturale mentre in altri casi vanno in totale opposizione con il contesto. Per il mix funzionale che nel caso di progetti di residenza studentesca diventa fondamentale aggregare funzioni differenti dalla residenza per garantire un mix di spazi condivisi e privati. Quando ci si trova all’interno del campus universitario possiamo notare come si ha libertà di scelta, se unire le varie funzioni all’ interno del volume residenziale o separare i volumi in base alle funzioni. Si può però notare la tendenza a separare i volumi in base alle funzioni perchè nel caso in cui si è all’interno del campus già sono presenti spazi di interazione e condivisione. La possimità con i servizi pubblici è ottima essendo un cmapus universitario. Nel caso in cui invece la residenza va collocata fuori dal campus allora cambiano le cose. Sicurmente può benissimo trattarsi di un dormitorio non solo per studenti universitari quindi anche la tipologia verrà influenzata da questa prima informazione. Sicuramente il paramentro di prossimità con i servizi pubblici è fondamentale come anche il mix funzionale perchè allora si tratta di soddisfare necessità a più ampio raggio. Nella maggior parte dei casi studiati si può notare come il contesto costringe l’area di progetto influenzando maggiormente sulle decisioni volumetriche e di programma. La tipologia tende a essere a corte se non per costrizioni da parte di infrastrutture .
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5. Conclusioni analitiche
La ricerca per questa tematica è giunta con la scelta di possibili aree di progetto. Tre sono le aree scelte, due a Milano fuori il campus ma vicini sia alle università che ai servizi pubblici, una a Buenos Aires dentro il campus universitario.
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6. Scelta area di progetto
Inquadramento delle aree di progetto a livello urbano.
Inquadramento aree di progetto nel contesto. La decisione nella citta di Milano ricade su due aree fuori dal campus univerisario ma molto vicine al Politecnico di Milano. Molto importanti per entrambe sono la vicinanza della fermata della metropolitana, della stazione ferroviaria e della linea del tram che giunge diretto in centro.
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(Fuori il campus)
6. Scelta area di progetto (Fuori il campus)
La prima possibile area di progetto come già detto è fuori dal campus universitario, ma è molto vicino. E’ un lotto libero di un blocco urbano denso e residenzaiale collocato vicino Piazza Piola su Via Enrico Noe. L’area totale del lotto è di 440 mq ed è un lotto Gotico, largo 9 mt e lungo 44 mt. Essendo il lotto selezionato denso possiamo dire che il contesto costringe il futuro volume di progetto, mentre per quanto riguarda il contesto a livello di quartiere si tratta di un tessuto urano denso residenziale.
Visto che il volume è costretto dal contesto le possibilità insediative sono limitate, ma si ha la possibilità di un mix funzionale divisbile per volumi, o anche integrato nei volumi residenziali. - 47 -
6. Scelta area di progetto (Fuori il campus)
Anche la seconda possibile area di progetto come già detto è fuori dal campus universitario ma molto vicina. Questa area è stata scelta criticamente perchè vuole esplorare la soluzione migliore in situazioni di costrizione da parte del contesto elevate. Si tratta dalla zona centrale tra i due sensi di direzione di Via Pacini, per la lunghezza di essa, attualente utilizzata come parcheggio sul sedime di una vecchia linea tram.
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6. Scelta area di progetto (Fuori il campus)
Essendo l’ area lungo tutta la via che collega la stazione della mentro di Piola con la stazione della metro e del treno di Lambrate, la strategia è quella creare un percorso centrale sul quale vengno inseriti i futuri volumi di residenze e di servizi comuni. La larghezza totale della strada inclusi i marciapiedi laterali è di 30 metri, l’altezza degli edifici lungo la via è di circa 5 piani, e sono presenti molti alberi lungo l’area scelta. L’intenzione è quella inoltre di spostare l’attuale parcheggio sotto terra così da garantire una migliore sistemazione e decongestionare la via.
Le possibilità insediative prevedono la separazione dei volumi per funzioni obbligata e una certa attenzione alle misure.
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7. Scelta area di progetto
(Dentro il campus) Inquadramento delle aree di progetto a livello urbano.
Inquadramento aree di progetto nel contesto. La decisione nella citta di Buenos Aires ricade su una area dentro il campus universitario. L’area è la traccia di un lavoro inziato e mai completato, il terzo volume del progetto per la citta universitaria. Importanti sono la vicinanza della fermata del treno in una direzione, e nell’altra la vista sul Rio.
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7. Scelta area di progetto (dentro il campus)
L’ area di progetto ha una dimensione di 10.500 mq totali, lunga 150 metri e langa 70 metri. Il contesto non esercita nessuna costrizione sul futuro volume, ma è importante sapere che a nord c’è una grande area verde che fa da filtro al Rio, metre nella direzione opposta oltre i campi sportivi e la strada ad alto scorrimento ci sono altri campi sportivi tra cui lo stadio del River Plate (importante il calcio in sud america) e poi inzia la magia urbana più densa.
Le possibilità insediative sono molteplici e tutte plausibili essendo l’area libera e all’interno del campus.
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8. Progettazione
(dentro il campus)
Situazione attuale .
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8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
residenze
pubblico
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8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
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residenze
negozi
aule studio
market
aula conferenze
serre
food
sport
8. Progettazione (dentro il campus)
residenze aule studio aula conferenze
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pubblico
8. Progettazione (dentro il campus)
residenze residenze aule studio
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8. Progettazione (dentro il campus)
residenze
pubblico
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8. Progettazione (dentro il campus)
residenze aule studio
pubblico
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8. Progettazione (dentro il campus) Organismo 2
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8. Progettazione (dentro il campus) Organismo 3
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
in rosso le residenze in giallo l’auditorium in blu i servizi food in arancione le aule studio in azzurro gli shops in verde il market in viola lavanderia in verde militare lo sport
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Strategia 2 :
una stecca polifunzionale
in rosso le residenze in giallo l’auditorium in blu i servizi food in arancione le aule studio in verde gli shops in viola il market in azzurro la lavanderia in verde militare lo sport
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8. Progettazione (dentro il campus)
8. Progettazione (dentro il campus)
in rosso le residenze in giallo l’auditorium in blu i servizi food in arancione le aule studio in verde gli shops in viola il market in azzurro la lavanderia in verde militare lo sport
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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8. Progettazione (dentro il campus)
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9. Tavole di progetto
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9. Tavole di progetto
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9. Tavole di progetto
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9. Tavole di progetto
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9. Tavole di progetto
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9. Tavole di progetto
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9. Tavole di progetto
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9. Tavole di progetto
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9. Tavole di progetto
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9. Tavole di progetto
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10. Bibliografia Pubblicazioni - C.H. Haskins, L’origine dell’università, G. Arnaldi, Bologna, Il Mulino, 1972 - J. Verger, Le università nel Medioevo, Il Mulino, Bologna, 1991 - G.P. Brizzi, Le università dell’ Europa. Gli uomini e i luoghi, Silvana Editoriale, Milano, 1993 - Carla Chiarantoni, La residenza temporanea per studenti, Alinea Editrice, 2008 - Lorenzo Dall’ Olio, Residenze Iniversitarie, Mancosu editore, 2012
Siti web - www.archdaily.com - www.dezeen.com - www.festivaldelmedioevo.it/portal/la-nascita-delluniversita/ - blog.uniplaces.com/15-coolest-student-residences-in-the-world/ - www.alvaraalto.fi/en/works/ - www.fondationlecorbusier.fr/corbuweb/morpheus.aspx?sysId=11&sysLanguage=en-en - www.ltarkitekter.dk - www.collegiurbino-decarlo.it - alberto-cattani-architecte.blogspot.com - perkinswill.com - www.lan-paris.com - ecdm.eu - cebraarchitecture.dk - www.rohmer.nl - www.stevenholl.com - www.ofis-a.si - www.koenz.ch/?progetti=45 - afasiaarchzine.com/2015/06/konz-barchi-molo-3/ - it.wikipedia.org
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11. Foto area di progetto
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11. Foto area di progetto
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11. Foto area di progetto
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11. Foto area di progetto
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11. Foto area di progetto
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