annuario2011
Testo introduttivo Paul Valery fece incidere all’ingresso del Musée de l’Homme di Parigi la seguente frase: “Ami, n’entre pas sans désir”. Ci piace pensare che sia il “desiderio” la spinta emozionale che fa entrare spontaneamente Artisti di differenti estrazioni attraverso le porte di Arte Indaco. Non solo grazie al sito web Indaco (dove sono ormai presenti circa 300 Artisti), ma anche tramite le partecipazioni ai diversi progetti che
portiamo avanti con successo da anni: mostre collettive e personali, pubblicazione dell’Annuario e di cataloghi ad hoc per gli Artisti, servizio di ufficio stampa e gestione di siti e domini personalizzati. In più a breve metteremo online il nuovo portale multi disciplinare di Arte Indaco in cui accanto alle consuete sezioni dedicate alle arti visive, saranno presenti spazi appositi per la poesia, la scrittura, il video e la musica. La nostra forza è rappresentata dal Vostro interesse e dalla Vostra continua adesione nello sostenere il progetto Arte Indaco. Vogliamo insieme dare voce e diffusione alle espressioni artistiche più variegate permettendo a tutti, con costi contenuti, di poter diffondere con qualità le proprie opere e il proprio lavoro in un continuo percorso di conoscenza. Merito anche di Stazione Celeste e di Bambini Nuovi, case editrici che sostengono il progetto e contribuiscono alla distribuzione, tra le altre, anche delle pubblicazioni di Arte Indaco e di questo Annuario. Un ringraziamento a tutti gli Artisti, a Stazione Celeste e a Bambini Nuovi, per dedicare immensa energia all’avventura Indaco. Annalisa Prandi
Testo critico Ha ancora senso parlare di “anima” in quest’epoca? Non abbiamo intenzione di addentrarci in una discussione come questa, preferiamo che, più che le parole scritte, inutilmente cerebrali, siano le immagini a parlare, e che con la forza del segno e dell’intenzione “nel” colore possano guidarci meglio di ogni scritto teorico tramite l’intuizione. L’intuizione è rappresentata dal sesto chackra, di colore Indaco. L’Indaco rappresenta allo stesso modo un punto importante in una progressione che si muove dal particolare all’universale, l’individuo/materia che comincia a liberarsi degli aspetti più pesanti della propria individualità, il principio di un’unione con qualcosa di superiore che non può essere compresa attraverso la mera speculazione, ma soltanto intuita, percepita attraverso strumenti che non appartengono (non del tutto) al campo del conscio. I “colori” delle opere che andiamo a presentare, istantanee di percorsi variegati, indirizzati verso ricerche apparentemente slegate tra loro per forme, sostanze, stilemi espressivi, tutto sembrano significare meno che l’inesistenza di un’anima, che potrebbe diventare paradossalmente il leit
motiv di quest’intero momento storico, propedeutica anticamera che attende alla transizione verso un capovolgimento di prospettive, passo obbligato prima del transito verso l’epoca nuova. E’ forse per questo che il fenomeno del gruppo, del collettivo Arte Indaco in cui confluiscono singole anime, preziose espressioni di ogni unità, sta acquistando nei giorni nostri sempre più fascino ed importanza. Qui si intende “collettivo” non come massa, gruppo che finisce con la sua pressione inevitabilmente inerziale per schiacciare la volontà e la necessità del singolo, ma come dimensione associativa e partecipativa che permette la comunicazione e il libero scambio di conoscenze ed empatiche vibrazioni, al fine di potenziare l’esperienza individuale. E’ un piacere assistere ad una tale esplosione di vissuti, capacità e linguaggi, rimandi a sensazioni passate e moderne, reinterpretazioni di passaggi, di paesaggi rimodellati tramite sensibilità inevitabilmente modernissime. Bisogna quindi cercare di mettere da parte le categorie tradizionali, dato che è impossibile osservare un fenomeno nuovo con uno sguardo antiquato, dato che qualsiasi momento contiene i semi del successivo. Solo così, davanti ad un libro che raccoglie tutt’insieme misteriose minimali simbologie, incantate romanze, geometrici simbionti astratti, grovigli surreali e iperrealistici labirinti, riusciremo a sostenere questa molteplicità di significanti senza rifugiarci nello spaesamento e nella distrazione. E riusciremo a risponderci da soli alla domanda: se abbia ancora un senso la discussione sull’anima, in quest’epoca. Theodore Gregoretti
Opere
Max Gasparini Max Gasparini è nato a Rovato (Bs) nel 1970. Vive e lavora in provincia di Bergamo. Frequenta il liceo artistico poi si dedica al restauro di opere d’arte. Autodidatta, dipinge da sempre, senza peraltro sentire l’esigenza di esporre.
Gli studi sulla pittura classica si riflettono nei suoi soggetti intimisti : ritratti, nature morte, paesaggi; realizzati con tecnica ad olio e tempera all’uovo su tavola . Nel 2007 “incontra” il cartone da imballaggio che lo libera dal cavalletto e dalle tecniche canoniche. Max scopre le grandi pennellate, la liberazione gestuale, le colature e le tecniche più disparate, a volte casuali, arrivando al paradosso di realizzare quadri con lo sverniciatore. Con la liberazione totale dai precedenti schemi arriva la voglia di esporre. Il viso femminile come “TUTTO”, rappresentazione dell’universo (da Platone ) e inteso come figurazione della TERRA GENITRICE è la tematica del lavoro degli ultimi due anni. I colori, così come i bianchi e neri, investono con impeto i numerosi supporti scelti, creando percorsi originali con la materia entro un costante rapporto-guida dell’artista che feconda gli incontri. Scompaiono le tele bianche, lasciando posto a vecchie lamiere arrugginite. Non più mondi sconosciuti ma uno sguardo all’indietro, utilizzando materiali animati da chi ne ha già usufruito. Il vecchio rifiuto e la ruggine di ieri in compenetrazione d’anime con la pittura la sua ideazione. Ultimi impegni: Lineart Gent | St’art Strsburgo | Affordable Art fair Amsterdam 2011, votato dal pubblico quale miglior artista | Vincitore premio Spoleto 2011| Finalista Wannabeeprize international 2011 | Personale presso Galleria Arteèkaos Alassio | Personale al Museo di Palazzo Oddo Albenga | Personale presso Kunsthuizen Gallery Leida
+39 338 9777014 maxgasparini@libero.it www.maxgasparini.com
1. Opera 1. Olio su lamiera, misure 82x200, anno 2011 2. Opera 2. Olio su lamiera, misure 100x170, anno 2011
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Cinzia Razzoli Nata a Genova il 03/06/54, ho trascorso l’infanzia e l’adolescenza fra l’Italia e la Francia. Da molti anni abito a Modena. Ho sempre dipinto e studiato da sola, sperimentando molte tecniche pittoriche e esprimendomi per molto tempo con la pittura a olio.
In seguito ho cominciato a usare l’aerografo e il vetro, insieme a elementi materici come la sabbia. Nell’espressione artistica, non voglio pormi limiti o etichette. Ho aderito ad Arte Indaco perché mi riconosco nella sua ispirazione spirituale. “Artista genovese naturalizzata modenese, Cinzia Razzoli ha maturato fin da giovanissima la propria vocazione pittorica, sedimentata e filtrata nel tempo, pur avendo avuto una formazione culturale diversa da quella degli artisti usciti dall’Accademia di Belle Arti. L’insegnamento educativo primario è stato per Cinzia Razzoli pratica quotidiana… Dopo avere a lungo sperimentato varie tecniche a olio, ora in maturità, con una padronanza del segno e del colore davvero sorprendente, propone mostre antologiche dei suoi vetri dipinti ad aerografo con collage di vetro di mitiche figurazioni. Osservandoli si avverte il fascino e l’incantesimo grafico – coloristico di luce e delicate armonie che essi emanano… C’è sostanza poetica e stilistica nelle sue opere, nella luce che ne accende e ne sfiora radente la superficie vitrea. Emerge la personalità inconfondibile dell’autrice che con abile alchimia miscela realismo all’informale, simbolismo all’espressionismo, continuando a sperimentare, da spirito libero…” Ermanno Sagliani, da “Alpes” – febbraio 2007
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3. Solstizio. Aerografo su vetro e sabbie colorate, misure 70x80, anno 2011
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Elena Sirtori Elena Sirtori nasce nella citta’ di Lecco, il 12 settembre 1965. Cresce tra colori, filati, tessuti e avanguardie artistiche di frequentazione paterna, conoscendo fin da subito tutto cio’ che puo’ essere in qualche modo correlato alla parola Arte. Nelle sue creazioni
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esprime tutta la sua eccentricita’, che diventa una sequenza di “flash onirici” destinati a portare l’osservatore nell’incanto di mondi Fanciulleschi. Un ritmo cadenzato, come lei stessa dice, dalle sete di colore che riveste le tele, quasi fossero personaggi di un vivere quotidiano: Elena osserva attentamente e filtra nella sua Essenza, il mondo in continuo mutamento. Il Cuore come elemento primario, pulsante, gioioso, ma anche sofferto, profondo, inquieto: la sua introspezione e’ in continuo divenire e risente delle contaminazioni di culture di luoghi e tempi i piu’ differenti. L’utilizzo continuo di materiali nuovi, insieme ad altri usuali, cede il passo ad una coscienza evolutiva che volge lo sguardo, dritto, sulle questioni scottanti che esigono soluzioni: ri-ciclare, far ri-nascere gli oggetti, le cose e tutto quanto e’ stato “scartato”, questa e’ la sfida primaria, come il far tornare in Vita tutto cio’ che apparentemente non ne ha piu’. La ricerca prosegue, sondando i 5 sensi e sperimentando con una maggiore maturita’ e consapevolezza; il bagaglio di studi fatto da’ frutti nelle creazioni dove vengono utilizzate anche “pietre” e “cristalli”, simboli, oli di provenienza assolutamente naturale. Il legame con la Terra e’ forte e si percepisce nettamente; l’amore per gli alberi, per tutto quello che si fa “agricolo” e’ certamente il filo trainante. Il tutto esaltato, in contrapposizione, con colori forti, brillanti, quasi circensi e fiabeschi. Cosi’ come, all’interno del marchio da lei creato, “12, Roses and Bubbles” troviamo nuovamente la contrapposizione tra apparenza giocosa e surreale, con il rigore legato alla perfezione dettata dall’esigenza dell’utilizzo di ogni singolo “pezzo” di design.
4. Il cuore dei gusci d’uovo. Tecnica mista con applicazione di gusci d’uovo e materiale di recupero, anno 2010
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Nadia Sponzilli Cerco l’Alchimia dell’Essere attraverso i miei dipinti e oggi li sento come circuiti di autoguarigione e autopotenziamento. Penso che tutto ciò che è dentro me è pure
+39 333 7021607 nadia@giardinodeicolori.it www.giardinodeicolori.it
fuori di me, un rispecchiarsi continuo unisce me, gli altri, la terra. L’acqua, il colore, la luce che nel silenzio si trasforma in oro diventano alleati preziosi per una pittura che è esplorazione di mondi, di energie, di una realtà impalpabile e sottile, fondamento e guida di ogni mio gesto e anelito: socchiudere una porta, alzare un velo e attendere che qualcosa o qualcuno di più Alto comunichi.
5. 10.10.10. Acquerello alchemico, misure 35x50 cm, anno 2010 Talvolta si aprono squarci nel tempo e nello spazio, allora rimaniamo attoniti davanti alla bellezza e all’amore che vediamo e non sappiamo ancora esprimere.
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Silvio Zangarini Sono sempre stato attratto dalla fotografia, forse perchè da piccolo vedevo mio padre scattare foto, anche se lui la considerava, molto più di me, una scienza esatta. Da lui ho appreso i primi rudimenti e ho capito che per me la fotografia doveva essere tutt’altro che una questione tecnica. Mi considero fondamentalmente autodidatta: oltre ad un corso di camera
+39 349 5309503 silviozangarini@ymail.com www.zangarini.it
oscura e uno stage presso lo studio di una fotografa tedesca in Germania, ho sviluppato le mie competenze da solo. Dapprima mi sono cimentato nelle attività “da camera oscura” in un piccolo laboratorio domestico; poi, con l’avvento del digitale, ho deciso di sfruttare le possibilità creative concesse dalle nuove tecnologie. Molto importante per me è il caos, inteso come fulcro di ogni creazione ben riuscita. Solamente a partire dalla caoticità si può generare un ordine equilibrato. Con le mie opere vorrei riuscire a comunicare il senso di meraviglia, di stupore, di magia, di mistero che mi spinge a premere il pulsante di scatto. Nel mio curriculum ci sono diverse mostre, attraverso le quali ho esplorato dapprima il mondo naturale; dopo di che la mia attenzione si è spostata verso il mondo dei viaggi e delle culture locali. Oggi, con l’ultima mostra personale intitolata “Deserti di pietra”, sto sperimentando l’incontro fra fotografia d’architettura e problemi relativi alla socializzazione.
6. Salita e discesa. Londra, Scale I, anno 2011
Stampa Lambda su Dibond, tempo tiratura 5+2 p.a dimensioni 90x34cm e 180x68cm.
7. Spirale. Roma, Musei Vaticani , anno 2010 Stampa Lambda su Dibond, tiratura 5+2 p.a dimensioni 90x37,5cm e 180x75cm.
8. Musei vaticani. Roma, Musei Vaticani, anno 2010 Stampa Lambda su Dibond, tiratura 5+2 p.a dimensioni 90x42cm e 180x84cm.
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Nadia Botta, Manalberi, tecnica terracotta patinata, misure 42x42 cm, anno 2011 Nadia Botta, Fiorire, stampa su forex, tiratura limitata (10 copie) rielaborazione fotografica di un’opera dell’artista, misure 50x70x0,5 cm, anno 2011 Claudio Brunelli, Ala d'angelo, mosaico, anno 2009 Teresa Campioni, UNA?, tecnica mista su tela, misure 80x80 cm, anno 2011
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Giusi Cantagalli, Ritorno alla luce, Olio su tela misto brillantini, misure 50 x 70 cm, anno 2009 Elda Fierro, Maya, tecnica mista su carta, misure 24x32 cm, anno 1994 Umberto Giorgione, Sfere di luce, tecnica mista su tela, 100x100 Micol Grazioli, Natural-art, Cocci di vetro e terracotta levigati dal mare, tronco cavo; installazione a Mazargues (Fr), anno 2010
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Tiziana Gualandi, Gli occhi della notte, mista, misure 35x50 cm, anno 2005 Pasquale Labroca, Nascita di un Pensiero puro, Computer grafica , misure 20 x 30 cm, anno 2011 Veronica Lovati, Genesi, tecnica mista su tela, misure 50x50 cm, anno 2008 Elena Maioli, Centro Ovunque nessuna circonferenza, olio su carta ruvida, misure 100x70 cm, anno 2011
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Terry Malò, Stanza 5, Fine Nigredo, anno 2002 Martina Vivoda Martìn, Like Love in the Water / Attraverso l’acqua, tecniche miste su legno, misure 63x93 cm, anno 2008 Lisa Massei, L’infelice, olio su tela, misure 30x40 cm, anno 2010 Giovanni Mulara, Buddha, acrilico oro, misure 150x100 cm, anno 2011
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Silvia Pisani, Saggezza senza tempo, acrilico su tela, misure 80x80 cm, anno 2011 Domenico Pafumi, Il Graal, acrilico su tavola, misure 120x140 cm, anno 1999 Francesco Perotto , Unisono, acrilico su cartone riciclato, misure 100x100 cm, anno 2011 Almaviva Eleonora Pollio, Respiro rosso, tela con olio e cementite, misure 120x80 cm, anno 2011
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Mariangela Redolfini , Il fiume, acrilico su tela , misure 50x60 cm, anno 2010 Grazia Renier, Oltre lo spazio - tempo, acquarello, misure 46x36 cm, anno 2010 Maura Saviano, La mia luce, olio, acrilico e pastello su carta, misure 50x70 cm, anno 2008 Ada Muniel Segatto, Unico Pianeta Terra. Magico Iride, polimaterico, misure 60x80 cm, anno 2009
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V , Marlena, acrilico su tela , misure 40x60 cm, anno 2011 Angela Vinci, Blaaa, tecnica mista, misure 100x100 cm, anno 2010 Akira Zakamoto, Il ritorno dei giganti, Olio su tela, misure 60 x 40 cm, anno 2011 Francesca Zeta, Medina di Marrakech, acrilico su tela, misure 50x70 cm, anno 2008
benvenuti nel mondo delle FAVOLE FAVOLOSE! Noi pensiamo che ognuno ha una parte bambina che desidera sprigionarsi e sognare ancora. È quella parte vitale, intuitiva, autentica, ricca di soluzioni creative che è capace di credere che tutto è possibile e che tutto può essere realizzato. Le favole dialogano attraverso noi e ci conducono per mano in uno spazio magico. Le favole parlano semplice, è per questo che sono così universali. Le favole sono senza età, è per questo che sono per tutti. Lasciatevi guidare dalle parole viventi e dalla potenza delle immagini. Lasciate libera la testa e regalatevi uno spazio immaginativo dove ricominciare a sognare. Vivetevi un mondo di favole favolose.
Vivete e venite con noi nel mondo delle FAVOLE FAVOLOSE! www.favolefavolose.it quando l'arte diviene narrazione... Simona Vanetti, Il CorRAGGIO
Siamo una Casa Editrice, nata dalla naturale espansione del Portale internet “stazioneceleste. it”, creata da persone che oltre ad essere unite da un profondo senso di amicizia condividono un sogno comune: un Uomo nuovo che possa manifestarsi, senza limiti e paure, attraverso la sua parte divina. http://www.edizionistazioneceleste.it
È una realtà editoriale specializzata in letteratura e musica per l’infanzia e l’adolescenza, libri per l’accompagnamento alla gravidanza e di pedagogia, creati con la consapevolezza che il futuro del mondo e dell’umanità non può prescindere dall’educazione dei bambini http://www.bambininuovi.com
Organizzazione generale
Arte Indaco Direzione artistica e testo introduttivo
Annalisa Prandi Testo critico
Theodore Gregoretti Coordinamento
Luca Motolese Art Director
Marco Giraudo Ufficio stampa
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