Sorrisi n° 3 - il giornalino dello Studio Menna

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Un recente sondaggio ha rilevato che il 60% degli italiani non ha effettuato nell’ultimo anno una visita di controllo dal proprio dentista. Del resto, in questo clima di austerity finanziaria, la maggior parte delle famiglie ha operato dei tagli: meno abbigliamento, meno ristoranti, zero spazio al superfluo e ovviamente, se i denti non fanno male, perché andare dal dentista a spendere soldi?

barzellettiamo

la limatura rituale • a proposito di colluttorio

LEONARDO La formula matematica del sorriso perfetto

tra ricordi d’infanzia, leggende e cartoni

i dentini a pois i batteri anti carie la fatina dei denti

sguardo assente, umore variabile come il tempo …e bocca infiammata la gengivite nella crescita

fluoro sì…

Per risparmiare. Questa è la risposta giusta, perché in realtà sono le cure complesse a richiedere un investimento economico importante. Cure che si possono evitare con un’attenta prevenzione, prendendosi cura periodicamente della propria igiene orale. Questo numero vuole perciò sottolineare come l’esperienza dal dentista non è solo legata alla cura di un problema importante, innescato da una carie o da una malattia parodontale, non è semplicemente finalizzata a riallineare i denti con l’apparecchio. La visita dal dentista può e dovrebbe essere soprattutto di controllo, per valutare correttamente e riconoscere in modo tempestivo i sintomi, altrimenti trascurati, di patologie anche gravi che riguardano sia i denti che le gengive. Per questo la prevenzione, a cominciare dall’uso corretto dello spazzolino, per proseguire ad esempio con la fluoro profilassi, insieme alle visite di controllo sono lo strumento che vi consente di mantenervi in salute ed anche di risparmiare sulle cure complesse e più costose del dentista. Insomma è primavera, fate entrare un raggio di sole anche sul vostro sorriso e su quello dei vostri piccoli. Una bocca sana è soprattutto bella, come un prato fiorito e profumato su cui volano farfalle. Annalisa Bottega

nemica placca amico spazzolino i consigli dell’esperto fluoro no quando e come usarlo

Brunella

sorrisi

in questo numero prevenzione = risparmio

una bocca sana: un tesoro prezioso

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sorrisi… co alcuni consigli: tale la giusta tecnica. Ec o (3ola quantità di dentifrici cc pi a un e ar us • ma non oro I denti sembrano lisci, 5 mm), meglio se al flu rii, dello spazzolino di 45° tt fa sta te in la io re na op cli sc in • ro ic Appoggiare lo sono. Al m a superficie del dente. all to et sp ic p i d ngivale, imprimendo lo smalto appare pieno le setole sul bordo ge o dapprima un movimento rotatorio e poi ovealron sc ri vo fa e ch e” gh u ss cole “r ngiva al dente (dal ro ge lla da ale tic o numer l’attacco del nemico bianco) perfici a cc razione sia per le su la pe p l’o la e : er ti et rip en • d i tr uno dei nos interne. Per la parte esterne che per quelle azzolinti frontali, tenere lo sp de i de a rn te batterica. in ita trasparente costitu La placca è una patina no in posizione verticale lar go re movine vie n no se e, rfici masticatorie con un pe su le e lir da milioni di batteri ch pu • ti. etro usare carie e gengivi delicato in avanti e indi to en mente rimossa, può ca m sfa fo di e è impore di calcio acca si forma ovunque, pl la é ich Inoltre, con la deposizion po • gua. rma in tartaro. spazzolare anche la lin e nt ti, questa patina si trasfo ta ca ac pl lla i batteri de La carie si forma quando che trasformano in aciliberano alcuni enzimi i negli alimenti. Quedi gli zuccheri contenut ro smalto dei denti, sti acidi attaccano il du che all’inizio è invisiaprendo la via alla carie curata in tempo, forbile ma che, se non viene a dolore e la distruzioma una cavità che caus dei denti doe. ire, una pulizia ottimale fin ne progressiva del dent r Pe m fia in ed (tre per enire carie ente durare sei minuti lm ea id e Il modo migliore per prev bb vre lla minuti complesè l’eliminazione de ), ma mai meno di tre ta mazione alle gengive, ca ar e nt sta co i dopo e so corretto nsigliabile lavarsi i dent co È . te en placca batterica con l’u am siv eprima di andanti adeguato alle sp sto e comunque sempre pa di uno spazzolino da de ni og o. pp ilu izione e sv ire. cifiche esigenze di dent fondamen- re a dorm è a m e, cil ffi di è n no i Lavarsi i dent

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hetti Elisabetta Cocc

nemica placca o n i l o z z a p s o amic


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Martina Salva tore

fluoro sì…fluor o no?

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isti Perché i dent bini? m sono come ba mpre e s o n n a h é h Perc cca le mani in bo

Spesso mi sen to rivolgere Per quan to riguarda l’a tale quesito. ssunzione di fl Secondo le l’acqua del nost uoro tramite ro te rr it orio ed i cibi, linee guida p che le tracce er la salute talmente di tale elemento in essi cè bene dire ontenute esigua orale del Min istero del ma. Io stessa tramditaenilonlasuscitare nessun probleèboratorio Gale welfare, la flu lizzare la nostra no ho fatto oro profilas- flaunoaro acqua potabile : il contenu riscontr si domiciliare con prodotti il pericolo di unaatoflèuoinrofesiriore a 0,20 mg/l. Pertatontodi , cioè di varie formu lazioni, qua- azinocnhee di fluoro è veramente duifnfi’eccilcee. ssiva assunun sovra Add li gocce o com accidentale co irittura presse, de- compresse è codmopsalegtagio n gocce o mente annulla ve essere effet cessiva ed im to d tuata in tut- sattiva su mediata assunzione di latt alla suce, ch bito ti i bambini d a quando si da l’assunzionl’eeffdeellttao dpel fluoro. Pertanto è asse udr-iasticche o de termina l’alla lle gocce di nel biberon d ttamento al pflicuocro el latte quand o o li i , bimbi sono a m eno che non si seno fino ai se u ti li zz d e in Il fluoro infatt la i o a le c ui formulazi nni. gocce soliiè

one è compati l’unico elemen Dato che com bile con il latt trastare l’inso to in grado di e qualunque a e. rgenza della c conlt ra sostanza an arie; il suo m fluoro potrebb smo di azione c e h c e e c si esplica per aniavere effetti c il lo più a livello ollaterali, ogg lo smalto dei d topico: dentisti pediatrici cerchiam i noi enti è costituit o di personali o da cristalli d siapatite che zzare la i idros- fluoro profilassi, individuan per sostituzion do i bambini p e dei gruppi id recettivi che p con ioni fluoru iù cariorossidi er predisposizi ro diventano d one genetica, abitudini igien i fluoroapatite st’ultima risult c a ttive . ic Q he ed alimenta a, da studi scie uentifici ormai a tr ri o tati, molto m e ll o p e g r e n p it o o c riale, sono me o conccredieno cariorece no protetti. Ci ttiva. Ecco pe consiglia la fl proponiarché si mo inoltre di intercettare p uoro profilass rec i topica profe alla poltrona, ssionale tia dando maggiori inform ocemente la malateffettuata anc a zioni su tutti h e do menti che con a che il dentist gli eletribuiscono all a ritenga il pazi po i sei anni fino a formazione cesso carioso; ente in grado do autonomo d el proin monon dimentich ed efficace di ia lavare i denti u m n o dentifricio ade a c m h a e lattia multi fa la carie è con un guatamente fl ttoriale. Perta uorato. non solo, ma n to fl uoro sì e sempre sotto stretto controll toiatrico. o odonKatiuscia Men na


sorrisi…

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a o s d r s a ente u g s a r v iabile c e r o m ome e… u b oc il

temp ca o infiammata!

Ebbene sì, sono tutti sintomi della cosiddetta pubertà, un’onda d’urto che invade i nostri figli e li proietta lontano da noi. È un periodo che va dagli 11 ai 18 anni, con una certa precocità nelle femmine, coinvolge e stravolge l’intero equilibrio corporeo e psicologico.

Tali trasformazioni si riscontrano anche in bocca, ma diventano evidenti solo nel momento in cui sorge il “problema: la gengivite”. Essa è un’infiammazione della gengiva dovuta a un sovraccarico ormonale estro-progestinico che si registra proprio in questo periodo particolare della crescita. La gengivite si distingue in: 1. LIEVE: appare una tumefazione localizzata dei tessuti gengivali; 2. MEDIA: è presente un arrossamento evidente delle gengive, gonfiore e sanguinamento allo spazzolamento; 3. GRAVE: è presente un significativo gonfiore dei tessuti ed un forte sanguinamento anche spontaneo.


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Giuditta De Donatis

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Uno scheletro va dal dentist questi dopo u ae n’attenta visit a esclama: «Mah, i denti vanno bene… sono le gengive che m i preoccupano ». In caso di prolungata infiammazione, si può avere l’insorgenza di una patologia più seria conosciuta come parodontite giovanile nella quale sono coinvolte oltre alle gengive anche le strutture più profonde di sostegno al dente, come osso e legamento parodontale. L’aspetto del cavo orale presenta una gengiva retratta con manifestazioni tipo “allungamento di tutto il dente” con più o meno esposizione della radice. Alla luce di ciò, la diagnosi precoce è importante per il successo del trattamento di queste infiammazioni. Può essere d’aiuto fare anche un’indagine familiare per vedere se c’è una qualche predisposizione genetica alla parodontite, ma il passo più importante sicuramente è quello di stabilire buone abitudini di igiene orale con il vostro bambino. Le misure preventive per mantenere una buona salute orale si possono riassumere nell’abituare fin da piccolo il vostro bambino all’uso prima dello spazzolino e poi del filo interdentale, al fine di evitare un accumulo eccessivo di placca, e nel fare periodiche sedute di controllo. In questo modo i vostri figli avranno un sorriso sano e forte che li aiuterà a rafforzare la fiducia e l’autostima. Valentina Menna

dentini pois

Finalmente i miei denti sono bianchi e splendenti! Anche se sono ancora un po’ pigra nell’usare lo spazzolino e la mamma spesso mi urla: - Maria Chiara lavati i denti… Per molto tempo infatti, da quando avevo circa due anni, i miei dentini da latte hanno iniziato ad avere dei piccoli puntini neri, proprio brutti. Eppure non sono mai stata golosa né di caramelle, né di dolci in generale e i miei genitori mi pulivano la bocca persino con delle garzine imbevute di acqua e bicarbonato, ma niente. Quando sembrava che le macchie fossero andate via, dopo qualche settimana ricomparivano, specialmente sui colletti. Poi, ormai avevo sette, otto anni, la mamma mi ha portato dalla dottoressa Katiuscia per un semplice controllo. Dopo una bella chiacchierata e un’accurata pulizia la dentista ha esclamato: - Sei proprio fortunata ad avere questi puntini neri, perché io li posso facilmente togliere con i miei attrezzi, ma sarà molto difficile che in futuro ti curerò una carie! La dottoressa mi ha spiegato che era un batterio che viveva nella mia bocca a colorare i miei dentini, perché rilasciavano residui di ferro, ma che questi streptococchi non vanno per niente d’accordo con quelli “mutans” che provocano le carie. Cioè se c’erano i miei, difficilmente potevano abitare gli streptococchi veramente cattivi e dannosi. E poi, Katiuscia ha aggiunto che con i denti permanenti le cose sarebbero andate meglio e i puntini neri avrebbero potuto anche sparire. Previsione azzeccata: adesso ho undici anni, i miei denti sono bianchi e per fortuna fin’ora ho fatto solo qualche pulizia, la profilassi del fluoro e le sigillature. Insomma, quasi quasi devo ringraziare quegli streptococchi brutti ma buoni. Maria Chiara Di Martino


i t n e d a n lafati dei

rtoni a c e e d n e g g le , ia z n fa n di tra ricordi d’i ate: dite la verità, chi lor co e gin pa te es qu e e sfogliat sot-

sorrisi…

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o di e piccini ch latte sotto un bicchiere da o in nt de Confessate! Lettori gran un a, vit lla eno una volta ne voi non ha nascosto, alm e? olo ritual’indomani delle monet re va tro r pe o in o protagonisti di un picc sc an cu nt il ve to di no do ca e ch , i denti da latte escita dell’individuo. In cr lla ne e nt rta po In quasi tutto il mondo im gio chino di hé segnano un passag piagnucola per quel po so es sp e le, probabilmente perc ch e e nt de il iè appena caduto ricompensa ed è affasc lla de o ier ns pe più, il bambino, a cui al to ve fastidio, sorride subi r altri. sangue perso e per il lie ssa essere prezioso pe po ivo cis in lo co us in m o te o di un topo, per im en rp se un di na nato dall’idea che il su ta lla ne per poi nte caduto va nascosto no il dente in un falò, tta bu ni bi In alcune culture il de m ba i , re alt la storia, prolo trovi e lo usi. In eddate. Comunque vada ffr pedire che una strega ra no so si do an qu ri lle cene dei denti. recuperare le monete da polino oppure la fatina to il no iso no do l de e rto ovo lungometraggio an nu l ne e nt rta po tagonisti assoluti del fu im rte que legè stata dedicata una pa vembre col titolo Le cin no so or Proprio a quest’ultima sc lo o cit us è ve cinque tra le rks, che in Italia di libri per bambini do mato targato DreamWo na lla co a un to rit sc ha e l’innoJoyce, gere nemici e difender fig on sc r gende. L’autore, William pe o lor tra no infanzia si allea o li conosciamo già, ma od m he alc qu in più iconiche figure dell’ i at im an (il Coniglio esti nuovi “supereroi” Natale) e Calmoniglio bo ab cenza dei bambini. Qu (B rd No po Do esentati così! o particolare. eata da Joyce è davver non ci sono mai stati pr cr e on rsi ve La ! na à colioli e… Dent blu, metà umana e met e e rd ve Pasquale), ecco arrivar a tin fa e nt ga a splendida ed ele non toccano mai Ci troviamo davanti un minuto ed i suoi piedi un a rm fe sta n molno , energia al secondo le sue ali. Ha lte vo di brì. È sempre piena di aia in nt ce tte ccoglie ba o uccello che sette giorni su sette: ra to pi m co e nt terra, come il velocissim rta po im sono impegnate in un te aiutanti, ed insieme bini di tutto il mondo! i dentini caduti ai bam

a proposito di colluttorio Molto spesso, i collutori sono erroneamente utilizzati solo per rinfrescare l’alito. Il dentista potrà invece darvi utili indicazioni riguardo ai vari tipi di coluttorio che meglio sono indicati per il vostro cavo orale. Esistono infatti colluttori antinfiammatori, colluttori antitartaro, quelli post intervento chirurgico, alla clorexidina, colluttori per le tasche gengivali, colluttori per l’alito cattivo e collutori al fluoro. Se da sempre usate prodotti per rinfrescare l’alito e non potete farne a meno, consultate comunque il vostro dentista. Bisogna precisare però che l’alito cattivo può essere indice sia di problemi di salute orale, che di patologie, anche lievi, che riguardano tutto l’apparato gastro-intestinale. Ma ricordate: anche un ottimo colluttorio non sostituisce spazzolino e dentifricio che, usati correttamente, rimangono gli strumenti migliori per l’igiene orale.


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Un

la limatura rituale In molte culture esistono, e resistono ancora, dei rituali che segnano i vari passaggi da un’età all’altra degli esseri umani. All’interno di queste cerimonie, che possono interessare solo i maschi, solo le femmine o entrambi i sessi, troviamo spesso la pratica della limatura dei denti. Già i Maya praticavano con maestria tale rituale, che per questo popolo rappresentava anche un segno puramente estetico; infatti foravano addirittura i denti per incastonarvi pietre preziose. Oggi, per esempio a Bali, un rito di grande importanza è appunto la cerimonia della limatura dei denti, che si svolge tra i sedici e i diciotto anni di età. Segna il passaggio all’età adulta ed è un requisito indispensabile per il matrimonio. Un sacerdote lima leggermente gli incisivi e i canini superiori degli adolescenti per dar loro una linea esteticamente gradevole. Infatti i denti appuntiti, oltre a ricordare quelli degli animali feroci ed aggressivi (gli istinti bestiali e violenti quindi non devono esistere nel rapporto coniugale), rappresentano anche una delle principali caratteristidentista al su che degli spiriti malvagi, basta osservare la maschera della o paziente: danza tipica Rangda. I balinesi sostengono che la limatura dei denti non è dolorosa, ma solo un po’ fastidiosa, simile alla sensazione che si prova mangiando del ghiaccio. La cerimonia si conclude con la somministrazione di un delizioso Il paziente: jamu, una bevanda ricostituente a base di erbe, preparata con curcuma appena spremuta, succo di foglie di betel, succo di limetta e miele.

I soldi con cu i mi ha pagato ieri sono falsi . Perché i dent i e mi ha messo sonoch veri?

La formula matematica del sorriso perfetto

Leonardo

ova il coniglio cercau

Fin dall’antichità si pensa che la proporzione armonica delle cose segua una formula matematica. Uno dei massimi sostenitori di questa teoria è stato sicuramente Leonardo da Vinci che ha effettuato molti studi su questo argomento: il più famoso l’uomo Vitruviano. E lo stesso Leonardo ha applicato la proporzione aurea al viso ed al sorriso. Oltre a quelli del geniale Da Vinci sono numerosi gli studi che mostrano appunto la proporzione aurea come fattore dell’armonia del sorriso. Guardando frontalmente un sorriso, la dentatura perfetta dovrebbe rispettare le seguenti proporzioni: la larghezza dei denti laterali deve essere il 62% dell’ampiezza degli incisivi centrali, la larghezza del canino deve risultare il 62% di quella dell’incisivo laterale e così di seguito per i denti posteriori. Fortunatamente la natura supera la matematica e sorrisi non perfetti sanno essere molto accattivanti.


sorrisi…

8 sorrisi… splenDENTI

n.3 aprile 2013

periodico informativo e di intrattenimento a diffusione interna a cura dello Studio dentistico MENNA Via Alessandrini 28 - Ortona • www.studiomennabimbismile.it coordinamento editoriale Annalisa Bottega progetto grafico e impaginazione MobyDick - Ortona

Siria Sttimio

Costruisci un albero con i colori della primavera: ritaglia con le forbici le parti colorate lungo il tratteggio e segui lo schema qui accanto.

Nicolò Ranieri

sorrisi


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