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I mercatini natalizi

Ogni anno, all’inizio del periodo dell’Avvento, i mercatini natalizi si riaccendono nelle piazze d’Europa, segnalando l’avvicinarsi del Natale. Per tantissime persone, i mercatini di Natale sono diventati ormai il tradizionale appuntamento dell’anno. Sia nelle grandi città sia nei piccoli centri abitati si trovano mercatini pieni di luce e di atmosfere emozionanti. Ogni mercatino ha poi le sue peculiarità, ognuno offre qualcosa di unico, anche a seconda della suggestiva cornice in cui sono ospitati. L’offerta varia dai prodotti artigianali, spesso fatti a mano in loco, a originali idee regalo fino a specialità gastronomiche tipiche della località. Tra profumi di biscotti e di vino caldo, i mercatini danno soprattutto l’occasione di vivere la tradizione del Natale con allegria, svago e spirito di comunità tra grandi e piccini.

Si ritiene che il precursore dei mercatini di Natale sia il Dezembermarkt (mercato di dicembre) di Vienna, risalente al 1298 circa quando l’imperatore Albrecht I concesse ai negozianti il diritto di organizzare un mercato (Krippenmarkt) per uno o due giorni all’inizio dell’inverno.

La comparsa dei mercatini di Natale pare abbia avuto origine attorno al 1400 nei territori compresi tra la Germania e l’Alsazia. Ci sono infatti testimonianze storiche secondo i quali Strasburgo, Dresda e Norimberga hanno ospitato i primi mercatini natalizi. Originalmente, i mercatini di Natale si chiamavano mercatini di san Nicola, essendo organizzati intorno alla festa del santo, ma con la Riforma protestante presero il nome di Christkindlmarkt, luzione del conflitto, cioè il perdono, per introdurre una pace autentica e stabile». Il fatto che il perdono sia necessario non vuol dire che sia ovvio o facile, tuttavia rappresenta la strategia giusta per raggiungere la pace: «Il perdono infatti comporta sempre un’apparente perdita a breve termine, mentre assicura un guadagno reale a lungo termine». ovvero mercatino del Bambino Gesù. I mercatini di Natale si sono estesi ai paesi di lingua tedesca in tutta Europa e anche negli Stati Uniti, Giappone, India e altri paesi. Nei tempi moderni, i mercatini si sono adattati ai cambiamenti dei costumi sociali, ma conservano gran parte del sapore del passato.

«I Messaggi per la Giornata della pace hanno dato un contributo fondamentale all’elaborazione di una teologia e di una spiritualità che spronano tutte le donne e gli uomini di buona volontà a diventare operatori di pace in un mondo ancora segnato dalla violenza» (card. P. Turkson). La pace non è un’utopia: è possibile. L’uomo è fatto per la pace che è dono di Dio. Essa è fragile, perché tutti i doni, proprio perché preziosi, sono fragili e quindi vanno protetti. La pace è simile alla speranza di cui parla il poeta Charles Péguy: è come «un fiore fragile che cerca di sbocciare in mezzo alle pietre della violenza».

In Svizzera i mercatini di Natale sono da sempre una tradizione molto sentita. Nel periodo prenatalizio profumo di spezie e vin brulé si diffondono nei mercatini di Zurigo, Basilea, Berna e Lucerna, visitati in compagnia della famiglia e degli amici. Anche in molte città d’Italia, dall’Alto Adige in giù, da alcuni decenni i mercatini di Natale sono diventati un appuntamento imperdibile del mese di dicembre e sono andati a inserirsi nelle tradizioni storiche locali, come quella dei presepi di Napoli e di Bologna oppure delle fiere cittadine nelle piazze dei grandi centri.

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