Lezione 5 il paesaggio

Page 1

Il paesaggio Il paesaggio


Chiunque abbia mai posseduto una fotocamera si è cimentato almeno una volta nella fotografia di paesaggio. D’altronde, il paesaggio è lì, disponibile, impugna la fotocamera e scatta. Ma quante volte riesci a creare immagini che raccontino esattamente l’emozione che hai provato?


Consigli per migliorare la composizione nei paesaggi


Massima profondità di campo Impostate come diaframma un'apertura tra f/11 ed f/16 per ottenere un esteso campo di nitidezza su tutta la scena che state inquadrando. Non è consigliabile ridurre ulteriormente il diaframma ad esempio a f/22 o f/32 perchè in linea di massima gli obiettivi fotografici sono progettati per dare il massimo rendimento ai diaframmi intermedi (f/811). Chiudendo ulteriormente l'apertura si possono avere fenomeni di diffrazione con conseguente abbassamento qualitativo della resa ottica.


1. Scegli bene il punto di vista, in genere le posizioni ribassate funzionano molto bene cerca le linee, esplicite o implicite, che il paesaggio ti offre


Un treppiedi per amico L'uso di un treppiedi è consigliabile in primo luogo perchè anche con una diffusa quantità di luce, cercheremo di utilizzare un basso valore ISO e un diaframma piuttosto chiuso. Questo comporterà un allungamento dei tempi di scatto con conseguente rischio di micromosso o peggio di mosso. Se invece avete delle ottiche stabilizzate potete permettervi qualche stop oltre il "tempo di sicurezza" e scattare a mano libera sempre che ci sia luce comunque sufficiente. Se ad ogni modo utilizzate su cavalletto ottiche dotate di stabilizzatore, ricordatevi di disattivarlo prima di scattare: specialmente i primi modelli di questo utile dispositivo, potrebbero produrre delle vibrazioni con la macchina completamente immobile. Last but not least, scattare con la macchina montata sul treppiedi vi aiuterà a soppesare con attenzione la composizione della foto valutando con la giusta calma tutti gli elementi nell'intera inquadratura. La fotografia di paesaggio presuppone una buona quantità di luce che non ci costringa ad aumentare la sensibilità ISO nonostante i diaframmi piuttosto chiusi che il genere fotografico in questione richiede. Quindi utilizzate il valore ISO più basso possibile, solitamente 100 o anche 50 in base al modello. Attenzione però alle scene con marcate differenze di luminosità, in questi casi valori ISO molto bassi possono accentuare i contrasti tendendo a perdere gamma dinamica nelle zone d'ombra.


Quali obiettivi usare? Grandangolari e non solo La fotografia di paesaggio non vuol dire utilizzare unicamente ottiche grandangolari ma anche focali piĂš lunghe come ad esempio un classico 70-200mm. I teleobiettivi hanno un effetto opposto rispetto ai grandangolari per quanto riguarda la prospettiva, la profonditĂ di campo e la porzione di inquadratura ripresa. Queste lenti aiutano ad avere una composizione piĂš rigorosa escludendo gli elementi superflui dall'inquadratura e sono indicati quando non possiamo avvicinarci ad un soggetto che vogliamo porre in risalto nella nostra commposizione come ad esempio un casolare o un albero solitario su un pesaggio collinare. Provate quindi ad esplorare la visuale con un teleobiettivo e se disponete di uno zoom, provate a variare lunghezza focale per sperimentare differenti inquadrature.


Il grandangolo


Il teleobiettivo


Composizione fotografica regola dei terzi Seguendo la "regola dei terzi" come schema compositivo di base, posizioneremo la linea dell'orizzonte non al centro ma sul terzo superiore o inferiore in funzione di quello che vogliamo evidenziare nella nostra foto. Se ad esempio stiamo fotografando il mare o delle colline, posizioneremo la linea dell'orizzonte sulla linea superiore, mentre se siamo di fronte ad un tramonto e vogliamo far risaltare le nuvole tinte di rosso, sceglieremo di collocare l'orizzonte sul terzo inferiore.



Primo piano e prospettiva La visione umana e stereoscopica e ci permette di cogliere la profondità di una paesaggio. La nostra reflex invece riprodurrà su un piano bidimensionale una scena che a noi appariva vasta e sconfinata. Dobbiamo quindi ricorrere all'espediente del primo piano per rendere il senso di profondità. Quindi fotografando con un obiettivo grandangolare, il modo migliore per evidenziare la profondità di un paesaggio è inquadrare un soggetto in primo piano: una roccia, un fiore, un cespuglio e qualsiasi altro elemento che evidenzi le distanze, aiuterà a creare un senso di prospettiva e tridimensionalità. Per assicurarvi che tutti i piani siano a fuoco utilizzate il pulsante di controllo della profondità di campo che simula la chiusura del diaframma prima dello scatto. Solitamente è posto alla destra o sinistra della base del bocchettone d'innesto dell'obiettivo. Nel dubbio consultate il manuale.



perche il teleobiettivo? La fotografia riporta in due dimensioni una scena che noi osserviamo in tre dimensioni. Questa è una delle cause della “delusione” che si prova nell’osservare una fotografia di un paesaggio che ci appariva meraviglioso quando era davanti a noi: nelle due dimensioni si perde il senso di profondità della scena. Per recuperare tale senso di profondità, è necessario inserire qualcosa di interessante nel primo piano della fotografia, in modo che l’occhio sia costretto a fare la stessa operazione che fa quando osserva la scena dal vivo: passare dal primo piano allo sfondo e viceversa. Quindi è importante, quando stiamo scattando la nostra fotografia, fare attenzione ad includere qualcosa in primo piano. Nella fotografia riportata sotto, il cane in primo piano, pur non essendo così invasivo da apparire come il soggetto principale della fotografia, contribuisce sicuramente a dare profondità alla scena




Composizione Il rispetto della regola dei terzi, ed il fatto che si facciano confluire tutte le linee verso un unico punto di fuga, come mestrato sotto, contribuisce senz’altro a trasmettere il senso di profondità della scena.





Questione di punti di vista Questione di punti di vista Sperimentate diverse inquadrature, non limitatevi a restare in piedi, provate ad accucciarvi ed avvicinarvi al terreno oppure cercate un punto di ripresa piÚ elevato. Guardando nel mirino verificate come cambia la composizione spostandosi anche di poco sia in verticale che in orizzontale. Questo è tanto piÚ vero con gli obiettivi che accentuano le prospettive come i grandangolari piÚ o meno spinti.



Luce di qualità Un soggetto statico come un paesaggio, può trasmettere emozioni completamente differenti in base alla qualità della luce che lo colpisce. Solitamente con la luce più calda del primo mattino o del tardo pomeriggio con inclinazione radente e ombre lunghe, si ottengono gli scatti più suggestivi. Se invece volete scattare nelle ore centrali del giorno, il cielo potrebbe apparire poco interessante in particolar modo se non sono presenti nuvole. In tal caso cercate di limitare la porzione di cielo nel vostro campo inquadrato e date maggior risalto agli elementi in primo piano e nel resto dell'inquadratura.





Pericolose inclinazioni Scattare una foto con l'orizzonte inclinato è molto più facile di quanto si pensi. In particolar modo con i mirini delle moderne reflex digitali che sono notoriamente più piccoli rispetto ai precedenti modelli analogici. Premesso che esistono strumenti di fotoritocco per raddrizzare l'orizzonte, cerchiamo di stare "in bolla" al momento dello scatto. Il modo più sicuro è utilizzare un treppiedi e un semplice ed economico strumento a bolla da inserire nella slitta porta flash, non potrete sbagliare. Se invece la vostra reflex non è di ultima generazione e non è dotata di una livella elettronica visibile nel mirino o sullo schermo LCD, potrete cercare di aiutarvi in questo modo: allineate i punti di messa a fuoco con la linea dell'orizzonte, dopodichè spostate l'inquadratura verso l'alto o verso il basso magari seguendo le indicazioni della "regola dei terzi", cercando allo stesso tempo di non inclinare orizzontalmente la macchina fotografica.





Filtro polarizzatore, digradanti e ND Per rendere più intenso il blu del cielo utilizzate un filtro polarizzatore. Una volta avvitato sulla ghiera filettata dell'obiettivo, ruotate la parte mobile del filtro per verificare guardando nel mirino l'effetto di massima saturazione cromatica. Per attenuare l'eccessiva luminosità del cielo, possiamo Invece utilizzare un filtro digradante che avendo la parte superiore più scura che sfuma completamente verso la parte inferiore, è utilizzato per non bruciare il cielo che è di gran lunga più luminoso del terreno. Se invece volete riprodurre l'effetto delle nuvole in movimento, la risacca delle onde o lo scorrere di un torrente, potete utilizzare uno o più filtri ND (Neutral Density), filtri di colore grigio neutro che hanno lo scopo di allungare i tempi di posa. In questo caso, dovete utilizzare obbligatoriamente un treppiedi per rendere l'effetto del movimento dell'acqua senza che il resto della foto sia mossa con i lunghi tempi di esposizione.


POLARIZZATORE SENZA FILTRO

CON FILTRO



filtro digradante


1352 Ă— 741 - soulwomanphoto.com



filtro ND (natural density)




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.