Sestetto dell’Orchestra da Camera di Mantova Filippo Lama violino Pierantonio Cazzulani violino Massimo Piva viola Klaus Manfrini viola Stefano Guarino violoncello Paolo Perucchetti violoncello Il Sestetto si compone di prime parti dell’Orchestra da Camera di Mantova, musicisti che, partecipi del progetto orchestrale, ne condividono il modo di fare musica, l’assidua ricerca della qualità sonora, la sensibilità ai problemi stilistici. Alessandro Maria Carnelli direttore
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Alessandro Maria Carnelli ha studiato direzione d’orchestra dal 2000 al 2004 al Wiener Musikseminar di Vienna con Erwin Acèl, perfezionandosi in seguito a San Pietroburgo e Firenze; nel 1999 ha ottenuto la borsa di studio della Fondazione Wagner del Festival di Bayreuth. La sua formazione comprende anche il diploma di pianoforte, la laurea in musicologia e studi di composizione e organo barocco. Nel corso degli ultimi anni ha debuttato al Musikverein di Vienna, ha diretto l’ensemble del Teatro Regio di Torino (Histoire du soldat di Stravinsky), è stato in Francia per un ciclo di concerti, ha diretto più volte l’orchestra I Pomeriggi
Giovedì 03 dicembre
Mantova, Teatro Bibiena, ore 20.45
Lockenhaus on tour
Vilde Frang violino James Boyd viola Nicolas Altstaedt violoncello Alexander Lonquich pianoforte Musiche di A. Dvořák, S. Veress, R. Strauss
Musicali di Milano e l’Orchestra 1813 di Como e ha inoltre tenuto vari concerti a Milano (Sala Verdi, Teatro Dal Verme). Ha recentemente diretto la produzione scenica de L’ammalato immaginario di Vinci (prima esecuzione dell’edizione critica). Impegni futuri comprendono il suo ritorno al Musikverein di Vienna nel 2016 nell’ambito di una serie di concerti in Austria. Attualmente è impegnato in un ampio progetto dedicato a Verklärte Nacht di Schönberg, una composizione che Carnelli ha diretto varie volte e a cui ha dedicato un libro: Il labirinto e l’intrico dei viottoli. Il progetto include concerti, incontri, conferenze presso varie istituzioni in Italia e all’estero. La sua collaborazione con CPI (Cantori Professionisti d’Italia) lo ha portato a lavorare con cantanti di fama internazionale quali Alessandro Corbelli, Gemma Bertagnolli, Pietro Spagnoli. È stato assistente di Umberto Benedetti Michelangeli all’Orchestra Sinfonica Giovanile del VCO, che ha più volte diretto in concerto; ha anche collaborato con il Conservatorio di Novara per l’esecuzione di brani di giovani compositori. Dal 2004 gode del sostegno della Fondazione Salina, grazie al quale partecipa regolarmente a “Primavera in Musica” ad Arona. È autore delle monografie su Musorgskij, Čajkovskij, Schönberg e ŠostakoviČ pubblicate da Skira - Il corriere della sera, e del già citato Il labirinto e l’intrico dei viottoli, la prima monografia su Verklärte Nacht di Schönberg (Editore XI.IT).
Domenica 13 dicembre
Mantova, Teatro Bibiena, ore 11.00
Suonare = giocare
Playtoy Orchestra Fabrizio Cusani direttore e narratore Musiche di L.v. Beethoven e Q. Jones Poggio Rusco, Teatro-Auditorium, ore 18.00
Hèsperos piano trio
Musiche di L.v. Beethoven e J. Suk
Mantova, Teatro Bibiena / ore 20.45
Gabriella Sborgi mezzosoprano Sestetto dell’Orchestra da Camera di Mantova Alessandro Maria Carnelli direttore
La domenica musicale
“Intorno a Verklärte Nacht”
soggetto riconosciuto
Comune di Gonzaga
Giovedì 19 e sabato 21 novembre 2015
Comune di San Benedetto Po
Programma
Note all’ascolto
1. Gli antenati
Verklärte Nacht (notte trasfigurata) fu scritta a Vienna nel 1899, al crocevia di stimoli e tendenze diversissime, da un giovane compositore quasi autodidatta: Arnold Schönberg. Questo programma vuole ricostruire gli interessi del giovane Schönberg e gettare luce sul contesto in cui Verklärte Nacht fu scritta.
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J. S. Bach Ricercare a 6 da L’offerta musicale BWV1079
*** 2. Dal pianoforte agli archi, da Brahms a Schönberg e oltre Tre Lieder – Suite per sestetto (versioni di A. M. Carnelli) prima esecuzione assoluta J. Brahms Liebestreu op. 3 n. 1 A. Schönberg Der Wanderer op. 6 n. 8 A. Berg Die Nachtigall da Sieben frühe Lieder
*** 3. Zemlinsky: l’amico e il collega A. von Zemlinsky Ein Stück aus dem Leben eines Menschen - 1. Schicksal (frammento per sestetto) - prima esecuzione assoluta Maiblumen blüten überall per voce e sestetto
*** 4. Verso Verklärte Nacht A. Schönberg Tre frammenti per sestetto Toter Winkel Ein Harfenklang prima esecuzione assoluta Frammento in sol minore dagli schizzi per Verklärte Nacht prima esecuzione assoluta Verklärte Nacht op. 4 (versione originale per sestetto) Grave – Animato - Poco allegro – Grave Adagio - Più mosso, moderato - Adagio
Gli antenati Il Ricercare a 6 dall’Offerta Musicale di Bach apre il programma perché è non solo l’emblema della tradizione contrappuntistica di cui Schönberg è un acuto continuatore, ma anche un brano a sei parti come la stessa Verklärte Nacht. Tra le pieghe delle armonie tardoromantiche in Verklärte Nacht si cela infatti un fitto lavoro combinatorio che Schönberg avrebbe poi portato avanti fino alle tecniche dodecafoniche. Da Brahms a Schönberg e oltre Brahms ha influenzato profondamente Schönberg. Ho realizzato la Suite di tre Lieder per mettere in luce la continuità di una tradizione che passa attraverso Schönberg dalla generazione precedente (Brahms) a quella successiva (Berg), con tre splendidi Lieder che ben si prestano a mostrare una serie di fortissime affinità reciproche e anche a illustrare quanto la scelta di utilizzare il sestetto d’archi fosse ormai dietro l’angolo: la parte pianistica infatti rimanda alla scrittura per strumenti ad arco con una pienezza di scrittura che travalica le possibilità del quartetto. In questa versione le allusioni dell’originale parte pianistica si esplicitano nel sestetto con risultati sorprendenti. Non a caso Die Nachtigall fu trascritto da Berg per orchestra d’archi con una peculiare soluzione molto più simile alla scrittura per sestetto che alla consueta scrittura per orchestra d’archi. Zemlinsky: l’amico e il collega Schönberg e Zemlinsky lavoravano a stretto contatto: intorno al 1899 a Vienna entrambi lavoravano sull’organico di sestetto, scrivevano composizioni cameristiche ispirate a fon-
ti poetiche, ed entrambi subirono il fascino della produzione poetica di Richard Dehmel (utilizzata da entrambi in numerosi Lieder, e qui da Zemlinsky per Maiblumen blühten überall e da Schönberg per Verklärte Nacht). Il primo frammento di Zemlinsky (Ein Stück aus dem Leben eines Menschen - 1. Schicksal) mostra il passaggio al sestetto per un desiderio di maggiore ricchezza di scrittura: Zemlinsky abbozzò le prime battute per quartetto d’archi, poi si interruppe, ricopiò l’inizio così com’era su nuovi fogli con sei pentagrammi e proseguì la stesura utilizzando l’intero organico di sestetto. Verso Verklärte Nacht Da una serie di frammenti per sestetto di Schönberg e Zemlinsky nasce Verklärte Nacht che invece è non solo compiuta ma di ampie dimensioni. Nell’omonima poesia di Dehmel colpisce l’interna articolazione formale e l’evoluzione della vicenda narrata, rispetto alla staticità delle poesie che avevano ispirato i frammenti Toter Winkel e Ein Harfenklang. Schönberg cioè trovò nella poesia di Dehmel un testo ispirato a quegli ideali di alternanza, contrasto, evoluzione e rimandi interni che sono l’anima stessa della tradizione strumentale mitteleuropea. Alle cinque strofe della poesia corrisponde una struttura in cinque sezioni, e all’alternanza tra voce narrante (strofe 1 3 5) e monologhi in prima persona (strofe 2 4) corrisponde un’analoga differenziazione di materiali motivici fra le sezioni della composizione. La suggestione di partenza fornita dalla poesia fu fortissima visto che portò Schönberg a scrivere un brano non solo ampio e compiuto dopo l’abbandono dei precedenti tentativi, ma atipico per l’enorme quantità di temi e motivi che si interrompono l’un l’altro tra continui cambi di velocità, metro, ritmo, dinamica, tonalità, in aperto contrasto con il tipico passo ampio della scrittura tardoromantica. Non inganni quindi l’ampia lunghezza di Verklärte Nacht: qui il Novecento aforistico si stava facendo già strada. Alessandro Maria Carnelli
Gabriella Sborgi mezzosoprano Gabriella Sborgi si divide tra attività concertistica e teatro dell’opera. Studia a Milano (American School of Milan, Conservatorio “G. Verdi”, As.Li.Co.), a Londra (Hancock, MacSherry), Lugano (L. Castellani), Nizza (D. Baldwin), Parigi (Centre de Formation Lyrique de l’Opera de Paris). Vince il Concorso Europeo As.Li.Co., “The Actor Singer Competition” della William Walton Foundation e rappresenta l’Italia al Cardiff Singer of the World Competition. Eclettica, nasce come interprete del teatro barocco, mozartiano e del teatro musicale del Novecento. Le vengono regolarmente affidate dai più importanti teatri, prime esecuzioni di autori contemporanei quali Bacalov, Corghi, D’Amico, Denisov, Einhorn, Francesconi, Galante, Manca, Ustwolskaya, Vacchi. L’evoluzione della sua vocalità la porta a spaziare verso un repertorio più squisitamente lirico e belcantistico (Rossini, Bellini, Bizet, Massenet...) senza sottrarsi alla dedizione per la musica da camera e sinfonica, ospite di enti concertistici quali Maggio Musicale Fiorentino, Accademia Chigiana, Biennale di Venezia, Festival di Brescia e Bergamo, Unione Musicale di Torino, Orchestra della Radio Svizzera Italiana, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra della Rai, Amici della Musica di Vicenza e Firenze, Orchestra Verdi di Milano, Sky Classica. Per la Radio Svizzera Italiana, diretta da Diego Fasolis, ha inciso lo Stabat Mater di Haydn, La Riconoscenza, Stabat Mater e Petite Messe Solennelle di Rossini e il Dies Irae di Ferdinando Galimberti (prima esecuzione in tempi moderni). Fra le altre registrazioni, Il Ciclo del Tempo di Giorgio Gaslini e Canti della Terra e del Mare di Sicilia di A. Favara (Ed. Clarius Audi), i Lieder op. 91 di Brahms (Amadeus) e l’Otello di Verdi (dvd prodotto dal Maggio Musicale Fiorentino, direttore Zubin Mehta, regia Lev Dodin).