Brianza Live

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1711 Contrada Resort: un viaggio tra Natura e Storia

n°. 01 ANNO ‘10 AUTUNNO - INVERNO

TRE BRIANZE UNITE PER IL TURISMO: a Contrada Resort, gli assessori di Lecco, Monza e Como promettono sinergie per lo sviluppo del turismo in Brianza.

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foto a cura di Daniele Riva, WelcomeMedia, Sirtori

Per nome ha una data: 1711. E’ questo

l’anno in cui un antico borgo, che dal 1 luglio 2009 ha ritrovato vita come Resort esclusivo ad Arlate, nel cuore del Parco dell’Adda, fu edificato. Per secoli è stata una dimora familiare e corte contadina, mantenendo intatto il fascino sobrio degli edifici lombardi. Oggi, dopo quasi cinque anni di attento e appassionato restauro da parte della famiglia D’Angelo, diventa oggiuno dei luoghi più raffinati per chi cerca un Resort al di fuori del trambusto della grande Milano. L’Hotel dispone di 23 splendide camere e suites. “Con tanta pazienza, stanza per stanza abbiamo definito, essenze degli arredi, colori e fantasie dei tessuti. E’ stato molto difficile fare certe scelte su campioncini 3x3 cm. Sono molto pignola, ma poi i risultati si vedono. Sono soddisfatta della forma che ha preso questo splendido borgo” dice Rosa Squarcella, proprietaria e dirigente. 1711 Contrada Resort & SPA gode inoltre di un ristorante originale, attento ai valori della tradizione e alla scansione delle stagioni. Il ristorante Tavola del Conte è stato infatti premiato dal critico culinario Luigi Cremona come Hotel Gourmet Collection, alla manifestazione enogastronomica

tenutasi a Merano. Basta poi scendere qualche gradino per scoprire la fascinosa atmosfera di una SPA unica per stile di accoglienza e cura del corpo e dello spirito. Ti Sana SPA è molto attiva nel sostenere progetti di importanza mondiale, come lo sviluppo delle comunità marocchine dell’olio d’Argan, oltre ad impegnarsi nella continua ricerca e lo studio dei migliori prodotti cosmetici esistenti sul mercato. 1711 Contrada Resort & SPA di Arlate è luogo di vacanza, immerso com’è in un ambiente naturale di stupefacente bellezza, ma anche sito ideale per incontri di lavoro, meeting, programmi di team building o come base per gravitare sui principali centri del Nord Italia (primi tra tutti Milano, Como, Lecco e Bergamo) rimanendo tuttavia immersi in una atmosfera appartata e quieta. Il restauro, eseguito in perfetta armonia tra il rispetto del fascino antico e l’inserimento di tutte le migliori tecnologie, ha portato alla nascita di un ambiente in grado di offrire il massimo piacere dell’accoglienza e uno standard di comfort superiore, senza tuttavia intaccare il piacere di ritrovare il senso e i valori della tradizione e della storia di queste terre.

in questo numero 1711 contrada resort: un viaggio.................... 1 intervista a rosa squarcella........................... 2 TRE BRIANZE UNITE PER IL TURISMO....................... 3 ESCE “GO” L’INSERTO DEDICATO AL BENESSERE....... 3 TURISMO IN ITALIA.................................................. 3 TAVOLADELCONTE, DA LECCARSI I BAFFI................. 4 ALBERTO E LA SUA BRIGATA..................................... 4 MILANO HOTEL GOURMET COLLECTION . ................ 4 SERATE A TEMA, LA RICETTA DALLO CHEF................ 5 TI SANA SPA, TRA STORIA E NATURA ...................... 6

OLIO D’ARGAN, FISH PEDICURE, DOUBLE TOUCH .... 7 I PERCORSI DEL BENESSERE..................................... 8 CONOSCERE IL TERRITORIO, SPORT IN BRIANZA ..... 9 EVENTI E PARTNERS, PEVONIA, I TOP BRAND . ...... 10 AUDI, I TOP BRAND ................................................ 10 CARLO RIVA, FITNESS ANGELS . ............................. 11 il TEAM DI CONTRADA RESORT, PART.1.................. 12

1711 Contrada Resort & SPA è un modo davvero nuovo di vivere il proprio soggiorno in Lombardia, sia esso di piacere o di lavoro. Un’esperienza che, grazie allo stile e al calore della famiglia D’Angelo, si rivelerà indimenticabile. » continua, pg. 2

TUBER MAGNATUM PICO Grande successo la serata dedicata al principe dei tartufi. 26 novembre 2009, alle ore 20.00 gli esperti tartufai Angelo Bignoletto e Gabriele Bosisio hanno raccontato “una vita da tartufai”. Gli ospiti, dopo l’aperitivo a base di prosecco, scaglie di grana e stuzzichini fantasia, si sono radunati nella sala Noosphere in cui erano esposti una ventina di tartufi, dal nero pregiato al magnatum pico. » continua, pg. 4

APRE TI SANA SPA Il Benessere Naturale ad Arlate Exclusive B Experience, è la trasformazione del concetto di benessere in pura estasi. L’eccellenza della qualità del servizio e professionalità dello staff. Apre il 5 Ottobre 2009 ad Arlate, la SPA che ricerca la tua felicità e il tuo » continua, pg. 6 benessere.


rosa squarcella

Il restauro 1711 Proprietaria e Amministratore Delegato, ha seguito tutte le fasi dall’acquisto del borgo, ad oggi.

Sono passati quasi 5 anni dal momento in cui è stata presa la decisione di inziare i lavori di restauro. In questa intervista scopriremo le difficoltà e problemi durante i lavori: Come ha deciso di farlo diventare un resort? I lavori sono iniziati il 1 Aprile, a dirlo sembrava già quasi uno scherzo, di 4 anni fa... Inizialmente i permessi erano stati richiesti e concessi per restaurare l’intero complesso e ricavarne 13 appartamenti. Dopo circa 6 mesi di lavoro, ho capito che come condominio avrebbe potuto

perdere il suo aspetto di corte. Mi sentivo già parte delle mura, ero ormai in dovere di proteggere il borgo e averne cura, fino a restituirgli il suo aspetto originale. Mi auguro che in vista dell’Expo 2015, la Brianza acquisti il valore che merita, rivalutando i centri storici come quello di Arlate. Perché il nome 1711? Volevo approfondire la storia del borgo, ho cercato informazioni al catasto Teresiano di Como e Milano. Ho ritrovato alcuni rogiti, tra cui quello del 1881 tra il Nobile Strigelli e la famiglia benestante Bellani. Non ho trovato nulla di più antico facendo riferimento al pozzo nel cortile dove è inciso l’anno 1743. Ero convinta quindi che fosse l’anno del compimento dei lavori. Scrostando il vecchio intonaco dalla facciata di via Parrochiale, abbiamo trovato una pietra, con una data incisa 1711. Essendo la data più antica, abbiamo ritenuto che fosse quella la data di completamento lavori e che quella del

pozzo fosse quella di inaugurazione del pozzo stesso. Ho voluto restaurarla io stessa e aimè sono caduta dal trabattello rompendomi il mignolo della mano sinistra, che è rimasto storto. Abbiamo così nominato il resort in onore del mio mignolo rotto. Qual’è stato l’aspetto più difficile? La suddivisione dei locali destinati a diventare camere. Le pareti avevano uno spessore di 60-70 cm ed erano tutte in sasso posti a , non appena si cercava

di togliere un sasso, si rischiava che crollasse l’intera parete, visto lo stato di abbandono avuto per diversi anni. Abbiamo passato un intera vacanza con il nostro amico architetto a studiare come suddividere gli ambienti, cercando di mantenere l’aspetto originale senza rinunciare ai comfort di un hotel 4*L. Sono state fatte moltissime modifiche in corso d’opera dovute a situazioni difficili incontrate durante i lavori. Passavamo molte ore a ristudiare il progetto nel mio “ufficio” (un container in lamiera dove il freddo era tagliente e il caldo insopportabile) di sabato e domenica, si riscontrava sempre un problema a cui si dovevano trovare la soluzione. Un’altra situazione “divertente” erano i piccioni. Sembra non volessero mai andarsene. La loro camera preferita era l’Exclusive Suite! Oltre alle pietre, i balconi e le inferriate sono anch’esse originali? Solo poche inferriate, come quella della camera 27 e il balconcino della camera 31 in cui è rappresentato un gallo. Sono andata alla ricerca di ferri vecchi in tutta Lombardia. Il caso ha voluto che un sabato pomeriggio, da un fabbro di Cisano Bergamasco, il Sig. Giussani che avrà avuto circa 85 anni, mi sono fermata per una consueta ricerca. Ho casualmente fotografato una vecchia inferriata. Tornando a casa e mostrando le foto a mio marito, mi accorsi che al centro vi erano riportate le sue iniziali AD come Amedeo D’Angelo. L’ho cosi trasformata come balcone sulla facciata che si affaccia sulla Via Fontana, sopra l’arco d’ingresso principale. Ha trovato qualcosa di interessante durante i lavori che ha voluto tenere? Ho cercato disperatamente di salvare una vite secolare che correva lungo tutto il terrazzo tra le colonne. L’ho sradicata e delicatamente riposta in un grande contenitore dove la curavo quotidianamente, dandogli acqua e molte attenzioni. Purtroppo non c’è stato nulla da fare e dopo qualche mese è morta, l’ho comunque conservato il ramo per farne delle composizioni. Inoltre ho trovato e conservato moltissimi chiodi antichi dalle travi. Un giorno mi piacerebbe metterli in mostra. Nella cantina ho trovato al centro del pavimento una pietra scavata, che probabilmente fungeva da raccoglitore di vino durante i travasi. Raccogliendo informazioni da persone che hanno vissuto in questo luogo, abbiamo saputo che negli anni passati hanno vissuto in questo borgo i cosi detti scalpellini che lavoravano la pietra serena. C’è un altro “tesoro”, che è ora esposta nell’antica chiesa di Arlate datata 1000, un’affreco della Madonna delle Sette Spade, che era posizionato sotto il portico, nel cortile. Era una tappa obbligata degli arlatesi durante le processioni. L’affresco fu donato dal proprietario precedente. Non ho trovato ne oro ne armi... purtroppo. Rifarebbe tutto da capo? No, grazie. E’ stata una splendida esperienza, ma è sufficiente così. Ho messo seriamente a dura prova la mia resistenza fisica e mentale, rischiando di rovinare i rapporti con le persone a me care. Fortunatamente, grazie a mio marito, mia sorella, mio cognato, mio nipote e mia figlia, che mi hanno sostenuto nei momenti difficili, sono riuscita a portare a termine questo mio grande progetto.

PRIMA

DOPO

L’INCREDIBILE EVOLUZIONE DEL PROGETTO 1711 CONTRADA RESORT & SPA CHE DAL 2006 AL 2010 SI E’ TRASFORMATO IN UN LUOGO MAGICO, CHE TRASMETTE IL PROFUMO DELLA STORIA. IL PARCO DELL’ADDA TRASFORMA IL SOGGIORNO IN UN VERO MOMENTO DI RELAX E BENESSERE NELLA NATURA.


TRE BRIANZE UNITE PER IL TURISMO

Assessori di Lecco, Monza e Como al 1711

Il turismo in Italia

Monza 15-10-09 Da una Brianza grande,

Principali indicatori del settore alberghiero

Fabio Dadati, Andrea Monti e Achille Mojoli, uniti per il turismo.

a una grande Brianza. Con il rilancio del turismo e del benessere. È una sorta di parola d’ordine risuonata al Contrada Resort & Spa di Arlate Calco, dove si sono incontrati Fabio Dadati, Andrea Monti e Achille Mojoli, assessori al Turismo rispettivamente delle Province di Lecco, Monza Brianza e Como.La Brianza, ritagliata fra tre province ora fermamente intenzionate a creare alleanze e sinergie, è uno scrigno di bellezze naturali e artistiche spesso sottovalutate e offuscate da una imprenditoria laboriosa che ha pensato molto ai mobili, al tessile e alla meccanica, ma poco ai suoi tesori turistici. Questa parte di Lombardia che va dall’ Adda al Lura e da Monza a Lecco, vuole arrivare all’Expo «con il quale ci si augura, pur con le dovute riserve, di avere una ricaduta di 35 milioni di euro» come ipotizza il segretario generale della Camera di Commercio di Monza Brianza Renato Mattioni. Ma l’imprenditoria locale intende guardare ben oltre il grande evento del 2015, e un incoraggiamento arriva dal contributo di quattro milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lombardia, le cui richieste di finanziamento si chiudono il 16 novembre prossimo. «Dobbiamo trasformare la Brianza in una eccellenza di benessere e di accoglienza, creando una offerta integrata di beni culturali, ambientali e turistici» annota Dadati. «Si pensi al marchio del lago di Como,

al turismo religioso grazie ai nostri numerosi santuari - interviene Montila bellezza dei parchi naturali come il Curone e di quelli privati o ancora, le splendide ville patrizie che potrebbero essere aperte al pubblico ogni fine settimana». Poi c’è chi propone i percorsi per gli appassionati dei motori, e anche qui ce n’è da vendere:

dall’autodromo di Monza alla Guzzi, dalla Garelli alla Yamaha di Gerno. E perché non una attenzione anche agli itinerari gastronomici con vini e salumi o a quelli del design, legati al mobile e al tessile? Insomma perle da riscoprire favorendo un turismo «di prossimità », da fine settimana, di riposo dall’ affaticante «business»

ambrosiano, dove il visitatore - uomo d’affari lombardo, italiano od estero, trovi confortevoli strutture alberghiere dotate di centri benessere, trasporti efficienti e collegamenti rapidi con gli aeroporti lombardi e le stazioni ferroviarie milanesi. «Esiste già un protocollo - conclude Dadati - con Fieramilano per promuovere il territorio lecchese nel mondo fieristico, entrando di fatto già oggi nell’Expo 2015, e vendere ai 4 milioni di vistatori e standisti la ricettività alberghiera di Lecco e della Brianza». A fare gli onori di casa, è stato Amedeo D’Angelo, top manager di multinazionali, attualmente Vice Presidente Samsung Italia, ha recuperato con pazienza, rispetto e perizia il cuore della frazione di Arlate, facendolo rivivere in un bellissimo hotel a 4 stelle lusso, un delizioso ristorante di altissima qualità e una Spa da sogno, in cui il concetto di benessere si trasforma in pura estasi. Il tutto con un servizio e uno staff d’eccellenza. Il suo lavoro ad Arlate è la testimonianza di come sia possibile investire bene nel turismo locale. Dopo una vita trascorsa in giro per il mondo ha deciso di realizzare un’attività imprenditoriale a vocazione turistica nella «sua» Brianza.

Esce «GO» l’inserto dedicato al Benessere Lecchese Un vademecum di 48 pagine sulle proposte turistiche d’eccellenza lecchesi. lecco 16-11-09 E’ una rivista tutta da leggere quella che i lettori del Giornale di Lecco e del circuto Netweek hanno trovato gratuitamente lunedì 16 novembre, in allegato con il settimanale. Amministrazione provinciale di Lecco e gruppo Netweek hanno messo in campo un ambizioso progetto di promozione del turismo lecchese. «Vogliamo proporre due uscite annuali della rivista Go, una sul turismo invernale e una incentrata sul periodo primavera-estate - spiega l’assessore provinciale al Turismo Fabio Dadati (Pdl) Nel numero che sta per uscire l’attenzione sarà sulla proposta invernale delle stazioni sciistiche lecchesi e su quella del benessere e del relax». «Go», che ha 48 pagine tutte a colori, viene distribuito gratuitamente in migliaia di copie in allegato al Giornale di Lecco e alle testate lombarde del circuito editoriale Netweek, oltre che insieme al settimanale Novara Oggi. Nella rivista una particolare attenzione sarà rivolta al turismo invernale e alla neve. Fiore all’occhiello della proposta è sicuramente la stazione sciistica dei Piani di Bobbio, la quarta stazione sciistica lombarda. Grazie

all’impegno dell’Itb (Imprese turistiche barziesi), che gestisce tutti gli impianti, sportivi e turisti possono contare su un comprensorio che comprende Piani di Bobbio, Piani di Artavaggio e i rilanciati Piani d’Erna. «Per promuovere le nostre località Go rappresenta uno strumento estremamente interessante e di grande efficacia - commenta Massimo Fossati , amministratore delegato di Itb - I lettori del gruppo Netweek potranno conoscere la nostra offerta nel suo complesso: i Piani di Bobbio, la stazione per praticare gli sport invernali a pochi chilometri da casa su impianti moderni e di grande portata oraria; i Piani di Artavaggio, con i tapis roulants per scorribande sulla neve, ma perfetti anche per i primi approcci sugli sci; i Piani d’Erna, ideali per passeggiate con le ciaspole». Riflettori puntati anche sul mondo del benessere e del relax, una realtà in grande crescita nella Brianza lecchese, con centri termali di alto livello e strutture ricettive di qualità .Un esempio è rappresentato da «1711 Contrada resort», il complesso ricettivo di lusso che si trova nella frazione Arlate a Calco. A disposizione dei clienti

ci sono un hotel con 23 camere e suites dotate di tutti i comfort, le prelibatezze del ristorante «Tavola del conte» e il nuovissimo centro benessere «Ti Sana SPA». C’è pure una struttura di 500 mq che comprende un circuito di vasche, saune, docce sensoriali e

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dati di sintesi 2008: Numero di alberghi...........................34.058 Numero di camere.........................1.059.000 Numero di letti..............................2.143.000 Numero di addetti*.............................258.000 Numero di addetti per impresa..............7,6 Arrivi (‘000 euro)...................................75.006 Presenze (‘000) euro..........................244.641 Fatturato della vendita camere a prezzi finali (Mn euro)......................12.000 Fatturato della ristorazione alberghiera a prezzi finali (Mn euro).......................7.600 Fatturato vendita camere per addetto (‘000 euro)...................................46,5 Valore aggiunto (Mn euro).....................5.040 Valore aggiunto per addetto (‘000 euro)....................................................19,5 Variazione media annua del mercato 2008/2004 (%): - arrivi...............................................................1,5 - presenze........................................................1,1 - valore della domanda di camere............1,7 - valore della ristorazione alberghiera.-0,2 Quota di mercato prime 4 compagnie (%).............................................6,7 Previsioni di sviluppo dell’attività 2009/2008 (%): - arrivi............................................................-2,0 - presenze......................................................-1,9 - valore della vendita di camere............-1,7 Tendenza di medio periodo...........stabilità *inclusi stagionali e indipendenti

Nel 2008 l’andamento dell’attività alberghiera italiana ha evidenziato una flessione di tutte le sue componenti, quale conseguenza della difficilissima situazione congiunturale sia nazionale che internazionale, i cui effetti hanno modificato significativamente i comportamenti di acquisto e delle modalità di fruizione del tempo libero e delle vacanze. Il fatturato totale ha subito un arretramento del 3,5% arrestandosi su un valore valutabile in 22,2 miliardi di euro a fronte di una flessione della domanda turistica che ha impattato anche su tutte le componenti del business: la domanda di camere flette del 4%, la performance del food & beverage registra un decremento più contenuto così come i ricavi relativi a tutte le attività di supporto al soggiorno alberghiero, all’affitto di sale congressuali e ad altri servizi alberghieri. il quadro competitivo mette in evidenza la debolezza della struttura dell’offerta alberghiera italiana, confermata anche dalla progressiva espansione delle compagnie delle catene internazionali, le più dinamiche nell’acquisire imprese e gruppi nazionali con una massa critica non ancora adeguata alle sfide del mercato turistico globale. L’offerta nazionale è infatti caratterizzata da un elevata frammentazione per la prevalenza di operatori medio piccoli. Nel 2009 l’attività settoriale risente della crisi economica che impatta direttamente sulla domanda turistica e le previsioni sono di una flessione del giro d’affari.


Da leccarsi i baffi

Tra Gusto e Benessere

L’ultima tentazione nel campo della ristorazione di alto livello nel Parco dell’Adda.

Alberto e la sua Brigata

Il Ristorante Tavola del Conte esprime gusti di nobiltà, gusti inalterabili nel tempo e fortemente legati alla cultura del territorio. Una ricerca di sapori e di emozioni che ci leghino alla nostra storia e ci proiettino verso le nuove rappresentazioni del benessere culinario. Lo Chef Alberto Giuseppe Vitale con la sua brigata propone una cucina semplice e ricercata al tempo stesso, vede nel rispetto della natura e nella naturalità degli ingredienti che compongono le sue creazioni. Alberto applica in modo cosciente la sua professione del gusto, dell’olfatto, del tatto e della vista che si evolvono continuamente, e che restando ancorati alla nostra storia di lombardi, di italiani e di europei costruiamo il futuro equilibrio dei nostri sensi. Tavola del Conte non vuole essere soltanto un ristorante, ma aspira a condividere con i suoi ospiti emozioni e sensazioni. Desideriamo che chi sceglie di essere il nostro ospite: si senta al centro dell’attenzione mantenga il ricordo di essere stato servito con gioia conservi nella sua memoria il piacere e il gusto dei nostri piatti pensi a noi come a un incontro dolce e piacevole. La cucina è un laboratorio del gusto, dove i profumi dei vapori, gli aromi delle verdure e delle spezie contribuiscono a impregnare di sapori gradevoli le composizioni squisite dei nostri Chef. Il Tavola del Conte ricerca: i fornitori con cura, la qualità con ossessione, gli alimenti naturali non trattati, le culture etniche e le origini italiane, laddove ci siano allevatori e agricoltori che rispettano la natura e i propri collaboratori. In questo modo Tavola del Conte rispetta con

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umiltà il gusto, le convinzioni, le necessità dei suoi ospiti offrendo anche pietanze vegetariane, pietanze con un basso contenuto di grassi, pietanze che rispettino le esigenze di ogni ospite, in particolare per le allergie più comuni come quelle nei confronti dei latticini o del glutine. La pasta, il pane e la pasticceria sono fresche e fatte in casa. L’olio d’oliva extra vergine, le marmellate, la frutta e la salsa di pomodoro provengono dalle nostre terre o sono direttamente preparate da noi nella nostra cucina. Avendo il Centro Benessere Ti Sana nell’adiacente complesso alberghiero Contrada Resort, Alberto è estremamente attento nel rispettare le particolari esigenze dei clienti wellness, che desiderano completare il loro benessere, con pasti light a basso contenuto di grasso, per prolungare il magico effetto di estasi. Nel corso dei suoi viaggi in Asia, Alberto ha approfondito la conoscenza su come preservare e utilizzare gli enzimi e le vitamine contenute nelle materie prime, a beneficio della salute. Il prodotto fresco, il crudo e la cottura a vapore permettono agli alimenti di mantenere i principi attivi, stimolando la circolazione e dando tonalità alla pelle. La buona circolazione è l’elemento fondamentale per mantenere un buono stato di salute e rallentare l’invecchiamento preservando la tonicità muscolare. Vogliamo trasmettere ai nostri ospiti la passione per questo lavoro svolto, per l’attenzione al dettaglio. Desideriamo condividere con loro la nostra passione per la qualità e il servizio e del convivio al Tavola del Conte.

La freschezza di una creatività attuale e la sapienza di sapori antichi si incontrano in un ambiente che, con la medesima originalità, sposa le mura secolari con un’ambientazione assolutamente contemporanea. Luxgallery

Anna Sala (La nostra sommelier) ha iniziato chiamandolo Albi. Lui lascia fare con un sorrisetto malizioso. Sandro (Il Maitre in seconda, Interista) lo chiama solo quando il Milan perde. Claudio lo chef in seconda non ha niente e nessuno da chiamare perché tiene all’Atalanta. Luigi il maitre è juventino… sogna lo scudetto e può continuare a sognare. Eleonora la nostra cuoca non si scopre per evitare conflitti e Valentino essendo Moldavo come tifoso non fa testo. Lui, lo chef è un istrione, ha creato un team di ragazzi che non si tirano indietro di fronte a nessuna sfida. Hanno iniziato quasi tutti assieme a lavorare da molto giovani e si conoscono molto bene. Vengono tutti da esperienze importanti di grande profilo. Oggi hanno accettato di lanciarsi in questa avventura di Tavola del Conte in Contrada Resort. Tutti vogliono,… tutta la brigata fermamente vuole il successo. Le loro squadre di calcio misurano il successo con gli scudetti e con le coppe internazionali. Un ristorante può avere forchette, cucchiai o stelle sulle varie guide, ma Alberto Giuseppe Vitale, professione Chef, dice “ Noi a Tavola del Conte, misuriamo il successo con la soddisfazione totale del cliente, da come viene accolto, al servizio puntuale, alla certezza di avergli dato l’alta qualità della materia prima che compone il piatto prescelto, alla gioia di aver vissuto con noi un’emozione, un’esperienza. L’italiano ha sempre cercato nell’alimentazione e nel gusto le proprie radici e la propria cultura, è intollerante all’imperfezione enogastronomica, premia la fantasia e l’innovazione ma punisce la cattiva qualità. Fare poi ristorazione qui da noi in Brianza è molto rischioso. Il brianzolo doc, non vuole troppe parole strane che compongono il menù, vuole vedere cose vere. Nelle persone e in cucina. Io dico alla mia squadra, che essere onesti è la prima qualità nelle persone che vogliono lavorare con me. Sapersi auto criticare e mettere l’asticella dell’ambizione sempre un pochino più in alto. Il nostro ospite quando viene da noi deve sapere che siamo onesti, onesti nelle nostre proposte, nei volumi, nella presentazione e chiaramente nel conto. Il nostro cliente deve tornare a trovarci, perché vuole scoprire cose nuove e nuovi sapori.” E’ forte constatare nel menù degustazione di Alberto: lo stoccafisso, melanzane, ceci, olio extravergine d’oliva, polenta, cappone ruspante, faraona, spinaci, baccalà, pioppini,verza, verdure locali, pesce di lago, caprino di Montevecchia. Ci ricorda la spesa di nostra madre al mercato. In cucina Alberto prende questi prodotti apparentemente poveri e li valorizza, trasformandoli in sapori di magia. Anche noi abbiamo il nostro Harry Potter.

Merano Hotel Gourmet Collection, una kermesse esclusiva... Si chiude con un considerevole successo la prima edizione! Un successo di pubblico, stampa e visitatori oltre ogni aspettativa per la prima edizione di Gourmet Hotel Collection, che si è chiusa oggi nella GourmetArena allestita nella piazza delle Terme a Merano. La kermesse dedicata ad una selezione di grandi alberghi che coniugano una raffinata ospitalità e la cucina di alto livello ha trovato consenso e attenzione in tutto il settore della ristorazione e dell’hotellerie, ma soprattutto è riuscita a creare interesse nel mondo istituzionale grazie agli argomenti discussi nel GHC Forum. L’1 e il 2 novembre la GourmetArena, guidata e animata dal giornalista enogastronomo Luigi Cremona, ha visto sfilare 16 strutture alberghiere ‘griffate’ che hanno preparato e presentato i migliori piatti della propria filosofia di cucina, accompagnati da vini di aziende selezionate. Dal Relais Villa San Martino di Martina Franca con lo chef Vincenzo di Grande all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, con il patron Massimo Spigaroli, dall’Hotel Hassler Roma, salotto di lusso della capitale, al The Chedi Milan di Milano, a Casa Baladin. Alberto Vitale ha presentato 2 pietanze: Tortelli di Luccio Perca alle erbe fini e Capesante in bella vista.


le serate a tema: Sabores y musica de espana, I PROFUMI DELLA TERRA, TUBER MAGNATUM PICO, VINI E FORMAGGI DELLA BOURGOGNE.

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La “Cuerda Flamenca” e la Paella: 24 settembre 2009 dopo le recenti esperienze a fianco del grande Antonio Canales e del prestigioso “Ballet

Nacional de Espana”, Livio Gianola si presenta in una versione più intimista. Una chitarra otto corde, una percussione e una chitarra portoghese accompagnate dal suono delle nacchere e del tipico battimento di due “bailaoras”. L’essenza del flamenco è tutta in questo concerto carico di atmosfere arcaiche e moderne al contempo, presentato a Tavola del Conte, durante una cena all’insegna del gusto spagnolo, con Paella e tutti i classici affettati iberici.

Il Fascino del sottobosco: 22 ottobre 2009 L’associazione micologica Bresadola Sezione di Missaglia, presenta “Assorbo i profumi della

natura”: una presentazione sulle tecniche di ricerca ed identificazione del fungo. L’accurata ricerca di prodotti pregiati come gli ovoli, hanno permesso lo Chef Alberto di preparare un ricco menù con sfiziosi piatti tra cui: Insalata di ovoli e porcini con pancetta croccante, zuppetta di porcini con castagne e crostini, foiade di pasta fresca con porcini, gorgonzola, castelmagno e petali di ovoli, cappelle di funghi porcini alle tre maniere.

Il Principe dei tartufi, Magnatum: 26 novembre 2009 Viaggio nel gusto raffinato ed esclusivo del “principe dei funghi”. Franco Bosisio, esperto

tartufaio, e Angelo Bincoletto, docente e componente del Comitato Scientifico Nazionale AMB della Lombardia, presentano - con la proiezione di diapositive - i segreti e le qualità organolettiche del tartufo. Grandissimo successo a Tavola del Conte, con più di 90 ospiti. Meritevole l’etichetta di Barbaresco d’Alba che accompagnava la prelibata cena. Grandi complimenti allo Chef per l’innovatIva ricetta di Manzo di razza Fassona piemontese all’Albese con tartufi.

L’esperienza bourghignonne: 22 gennaio 2010 In compagnia della Fam. Serveau, venuta direttamente dal cuore della Bourgogne, lo staff di Tavola del Conte ha presentato la serata Vini e Formaggi della Bourgogne. L’evento ha avuto inizio con una degusatazione di vini indimenticabile, tra cui i rinomatissimi Grand Cru autoctoni. In seguito ai canti tradizionali di Alain Serveau, rinomato sommelier della cantina Albert Bichot, una cena sensazionale. Un esplosione di gusti tra formaggi, mostarde e i perfetti abbinamenti con il vino. Veri fuochi d’artificio per le papille gustative.

LO CHEF ALBERTO VI SUGGERISCE SBROFADEJ IN BRODO Ingredienti per 4 persone Ingredienti: • • • • • •

Farina bianca circa 100gr Parmigiano grattugiato 50gr 3 uova Brodo di carne 1,2 lt. Noce moscata Sale

Rompere in una zuppierina le uova intere, sbatterle con una forchetta unendo un pizzico di noce moscata e di sale, il parmigiano e, a poco a poco, la farina, in quantitativo tale da ottenere un impasto di giusta consistenza ma non eccessivamente compatto. Mettere poi la pasta sul tavolo di marmo e lavorarla con le mani sino ad averla ben liscia; avvolgere la pasta in un tovagliolo di stoffa e lasciarla riposare un’ora o anche più. 10 min prima del pranzo porre sul fuoco la pentola con il brodo e quando questo alzerà il bollore mettete la pasta facendola passare dallo schiaccia patate, cosicchè cadranno nel brodo tanti piccoli vermicelli. Mescolare delicatamente la minestra e quando la pasta verrà a galla levare il recipiente e servire con parmigiano a parte. Il mio consiglio è di impastare a mano una noce di burro con prezzemolo tritato e aggiungerlo mescolando quando gli sbrofadej sono già nel piatto per dargli un sapore raffinato e completamente diverso. Vi suggerisco una variante: nella cucina tradizionale bresciana l’impasto si ottiene senza l’aggiunta del parmigiano ma con burro e latte; una volta ben amalgamato, esso viene fatto cuocere in una padella imburrata e quindi lo si taglia a piccoli pezzi che si lasciano bollire per pochi minuti in un ottimo brodo. Nella zona intorno al lago di Garda, invece, talvolta si usava aggiungere all’impasto un pizzico di farina di grano duro.


apre il 5 ottobre ti sana spa Tra Natura e Storia Luogo magico in cui ogni viaggo sarà trasformati in felicità per l’anima Ad Arlate, lo scorso 5 Ottobre è stata inaugurata Ti Sana SPA. Il nuovo “tempio” della bellezza e del benessere, un luogo dove quiete, natura, storia e relax trovano la loro massima espressione. Tutto è orientato all’eccellenza del servizio e ogni scelta è stata dettata da questo obiettivo: dai materiali, alle linee cosmetiche selezionate, alla filosofia del centro. Ti Sana SPA ripropone in chiave moderna gli antichi rituali, in un ambiente elegante e suggestivo in cui ogni dettaglio è determinante per ricreare un’atmosfera magica. All’interno della struttura si trova la stanza del Savonage per poter proporre autentici rituali turchi di pulizia e purificazione del corpo, e Matrimandir, un luogo speciale dedicato ai trattamenti di coppia, con una vasca matrimoniale riscaldata per riproporre Ofuro, antico concetto di bagno giapponese. Il cuore pulsante dell’attività è il percorso Ti Sana SPA, in cui gli ospiti potranno passare tutto il tempo che desiderano. Comprende un circuito di vasche, saune, docce sensoriali e idroterapie saline. Questo circuito armonioso ed emozionale si differenzia grazie al “tocco” Ti Sana offerto a tutti gli ospiti. Trattasi di un massaggio alle spalle, oppure un pediluvio menta e lime o anche un brossage al

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corpo sul pancone caldo del Savonage. Durante il percorso si possono degustare diversi tipi di frutta fresca e secca, yogurt, succhi di frutta, prodotti da forno fatti in casa, oltre che a diversi tipi di tisane. Nel menu si possono trovare oltre 20 tipi di massaggi, tutti eccezionali capaci di stupire anche gli ospiti più esigenti, tra cui massaggi decontratturanti oppure rilassanti o antistress. Tutte le tecniche e gli antichi rituali provengono da ogni parte del mondo e vengono studiati e rielaborati per soddisfare la richiesta brianzola e non solo. Ti Sana SPA crede nella bellezza naturale e per questo utilizza i prodotti Pevonia Botanica che utilizza principi attivi estratti dagli elementi botanici e marini più puri e li uniscono a processi produttivi “High Tech”, garantendo risultati immediati e visibili. Nella ricerca dei migliori prodotti, Ti Sana ne utilizza anche molti altri di orginine biologica come il sapone d’Aleppo, l’olio d’Argan puro, il miele, sali e fango del Mar Morto e il cioccolato. Ti Sana offre anche servizi di estetica in chiave SPA, come la pedicure sulla rilassante poltrona PediSPA, sulla quale rilassarsi profondamente e godersi un idromassaggio ai piedi. Un altro elemento distintivo sono le tisane, che vengono offerte ad ogni occasione. Anche dopo una semplice epilazione, viene offerta ad ogni ospite una tra le 12 deliziose tisane per prolungare la magica sensazione di benessere concludendola con dolcezza. Grazie all’alta professionalità e competenze dello staff accuratamente selezionato, Ti Sana SPA è in grado di sviluppare pacchetti e programmi altamente personalizzati per trattare inestetismi o voglia di coccole di ciascun ospite.

Osservare la natura, vivere nella sua armonia, entrare nei suoi colori, lasciarsi colmare dai suoi profumi, non è solo benessere è pura estasi

IN COLLABORAZIONE CON PHYTOSOPHIA, i 12 infusi MARCHIATI TI SANA L’azienda Phytosophya è situata nel cuore della pianura padana sul confine tra Lombardia e Piemonte, territorio circondato da risaie dove si distinguono gli appezzamenti di piccoli frutti e piante officinali. Nel nome è racchiusa l’essenza dell’azienda: coltiva, raccoglie e trasforma piante officinali fondendo la sapienza della tradizione erboristica con le moderne tecniche di trasformazione. Le piante vengono coltivate nel totale rispetto della natura senza l’utilizzo di concimi e fertilizzanti chimici, ma utilizzando solo metodi naturali. Gli appezzamenti sono circondati solo da siepi lontano da strade, al riparo dall’inquinamento. Una volta raccolte le piante vengono portate subito nel laboratorio di trasformazione per ottenere integratori alimentari, tisane, oli essenziali e alimenti di alta qualità.

Hibiscus Infuso Karkadè Nap Tisana Dolce Sonno Phoenix Tisana Sgonfiante Siesta Tisana Rilassante Silybum Tisana Depurativa Vis Tisana Energetica Hibiscus Infuso Karkadè 2 Nap Tisana Dolce Sonno 2 Plin Tisana Drenante Siesta Tisana Rilassante 2 Vis Tisana Energetica 2 Zea Tisana Diuretica e.... Grog Tisana Digestiva

karkade, mirtillo bacche, arancio dolce, cannela, garofano chiodi,finocchio escolzia, biancospino, tiglio, arancio scorze, liquirizia finocchio, coriandolo, anice, liquirizia, camomilla, malva, cumino passiflora, melissa, biancospino, arancio scorze, cannella, garofano chiodi bardana, cardo mariano, gramigna, menta eleuterococco, equiseto, rosmarino, timo, liquirizia karkade, mirtillo bacche, arancio dolce, cannela, garofano, rosa canina, finocchio escolzia, biancospino, tiglio, arancio scorze, camomilla, anice liquirizia, malva, arancio, betulla, finocchio, orthosiphon, ortica, menta passiflora, melissa, biancospino, arancio fiori, camomilla, timo eleuterococco, equiseto, karkade, menta, angelica mais, gramigna,tarassaco radice, menta, liquirizia finocchio, bardana, cardo mariano, arancio dolce, liquirizia

Il servizio EASY GIFT Fare un regalo apprezzato e soprattuto in modo semplice Ti Sana SPA offre la possibilità di acquistare un voucher contenete pacchetti personalizzato di ogni genere in modo semplice e soprattutto da casa. Basta un numero di carta di credito, un piccolo contributo di e5 ed il gioco è fatto. Può ricevere il voucher ancora aperto per poterlo personalizzare ancor più, scrivendo una dedica nell’apposito spazio. Il regalo può anche essere spedito direttamente al destinatario.


Il potere dell’olio d’Argan B-Lushly Card, un sistema semplice di tessera prepagata La popolazione berbera del Marocco Meridionale utilizza da millenni l’olio di Argan per le sue incredibili virtù cosmetiche ed alimentari. L’olio di Argan, viene estratto a freddo dai frutti della pianta di Argania Spinosa, un albero alto da 8 a 10 metri, in grado di vivere anche 150-200 anni in condizioni climatiche difficili. Questa preziosa pianta cresce esclusivamente nella regione del Souss, un triangolo di deserto tra Marrakech, Agadir ed Essaouira affacciato sull’Oceano Atlantico. Essendo una specie in via di estinzione è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Sia per questo motivo sia per il fatto che per ottenerne un litro sono necessari i frutti di 6 alberi di Argania Spinosa e 16 ore di lavoro, l’olio di Argan è uno degli oli più rari e preziosi del mondo. Il suo valore è dato anche dalle numerose proprietà in esso contenute e dalle applicazioni che se ne possono fare per la bellezza e per la salute di capelli e pelle. L’olio di Argan è, infatti, ricco di acidi insaturi e di Vitamina E che lo rendono un alleato perfetto per idratare, nutrire e proteggere il corpo dalle aggressioni esterne. Inoltre, questo olio meraviglioso non contiene sostanze che possono provocare allergie, come nichel, profumi, coloranti e conservanti, e quindi è adatto a tutti. L’olio di Argan nonostante sia molto idratante non è grasso e non unge, cosa che lo rende ancora più sfruttabile in ogni occasione, anche prima di vestirsi. Se usato in modo costante, riattiva le funzioni vitali delle cellule, migliora il tono muscolare del viso, attenua la comparsa delle rughe, liscia la pelle, mimetizza le occhiaie e riduce l’irritabilità cutanea. TI SANA usa l’olio d’Argan per le sue speciali proprietà idratanti, antiossidanti e fortificanti su pelle, capelli e unghie; ma anche per un altro motivo… Negli anni ‘90 fu avviato un progetto per valorizzare l’Argan (pianta berbera) e per dare alle donne marocchine un’opportunità di lavoro e di riscatto sociale, con l’obiettivo di eliminare l’analfabetismo e dar loro un’educazione sanitaria, riunendole in cooperative. Il Prof. Zoubida Charrouf, docente di chimica all’Università di Rabat ed esperta a livello internazionale dell’albero d’argan. Nel 1995 presentò alle autorità locali un progetto per lo sviluppo e promozione dell’olio derivato da quest’albero, che comprendesse la salvaguardia della foresta e soprattutto il miglioramento della condizione delle donne.

Qualche consiglio d’utilizzo: Scrub per il corpo aggiungendo un po’ di sale da cucina. Con l’aggiunta di zucchero è invece ottimo per la pelle delle labbra. Le rende morbide e prive di pellicine. Contro le smagliature prodotte dalla gravidanza poche gocce di olio applicate direttamente sulla pelle. Dopo la doccia bastano 6 o 7 gocce di olio sulla pelle ancora umida facendola assorbire con un delicato messaggio. Nell’acqua dellavasca da bagno aggiungere 6/7 gocce di olio di Argan, contribuisce alla detersione rendendo la pelle priva di impurità. Prima e dopo la rasatura, poche gocce di olio di Argan sul viso lasciano la pelle idratata ed evitano le irritazioni. Per rendere i capelli nutriti e setosi si può scaldare qualche goccia d’olio tra le mani e strofinarlo delicatamente sui capelli ciocca per ciocca. Si deve lasciare in posa per un’ora e poi procedere con il solito lavaggio. Per le mani è sufficiente miscelare l’olio in pari quantità con del succo di limone ed immergerle nel composto per almeno 10 minuti, 1 volta a settimana per 2 mesi.

Vantaggi Esclusivi

B - Lushly Card è una carta con microchip che permette a tutti i clienti di usufruire di tutti i servizi offerti con la tranquillità e comodità di una card prepagata. Questo sistema innovativo nell’ambiente dei centri benessere, permette di personalizzare la tessera come si preferisce. Far parte del B-Lushly Club permette di avere non solo innumerevoli vantaggi e scontistiche sul listino prezzi, ma permette di partecipare a esclusivi eventi organizzati da contrada resort e tavola del conte come parte del team. La versatilità di questa magica card permette di poterla acquistare sia per sè stessi che da regalare in ogni occasione. Confezionata nel nostro voucher in cartone naturale, diventa perfetta anche per compleanni, anniversari e ricorrenze speciali. Non esiste limite di ricarica, partendo da e0, pertanto un vero acquisto alla portata di tutti. Il B-Lushly Club potà avere solamente 500 aderenti, dovuto all’esclusività dei vantaggi ed eventi legati alla card. Ad oggi, sono più di 100 i “soci” che ormai fanno parte del Club, destinato a diventare fulcro vitale del benessere.

CARD PERCORSI 10 percorsi TI SANA + 1 percorso OMAGGIO ... CARD € 200 riduzione del 10% su trattamenti di manicure, pedicure, epilazione CARD € 500 riduzione del 10% su trattamenti di manicure, pedicure, epilazione, detersione viso profonda e trattamenti viso Top Results CARD € 1000 riduzione del 15% su trattamenti di manicure, pedicure, epilazione, detersione viso profonda e trattamenti viso Top Results e Bagno Ofuro Omaggio.

Glammin Fish Pedicure Il mercato della cura del corpo e della bellezza sta attraversando un periodo florido. Tra le proposte all’ultimo grido arrivate dagli States, c’è sicuramente il Fish Pedicure, la cura dei piedi fatta direttamente dai pesci. Se si vogliono piedi perfetti, completamente privi di pelle secca, calletti o qualsiasi altra imperfezione, oltre che la classica cura dall’estetista, esiste una nuova pedicure naturale: immergere le proprie estremità in una vasca piena di mini-pesciolini che si avvicinano dolcemente per eliminare tutta la pelle morta o secca anche non visibile ad occhio nudo. In Usa sta diventando una vera e propria tendenza. Il primo centro estetico ad aver adottato la Fish Pedicure si trova in Virginia e ha fatto sapere che sono oltre 5 mila i clienti che già hanno provato questo speciale trattamento. In realtà questa pratica ha avuto origine in Turchia per la cura

della psoriasi e altre malattie dermatologiche, per poi essersi diffusa in tutti i paesi asiatici. La durata del trattamento è di 15 o 30 minuti e il prezzo varia da 35,00 a 50,00 Euro. Ma come funziona? Niente di più semplice, basta immergere i piedi nella vasca piena di piccoli pesci, privi di denti ma dotati di labbra potenti, denominati “Garra Rufa”, un pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia delle Cyprinidae, ed il gioco è fatto, i simpatici pesci si occuperanno della pulizia delle vostre estremità inferiori. Niente paura, non si prova alcun dolore e non c’è nessun rischio di essere morsi, i pesciolini infatti sono minuscoli e completamente innocui, anzi, secondo chi ha già provato il trattamento, si avvertirebbe un piacevole e rilassante solletico. I loro “bacetti” purificano la pelle, eliminando le cellule morte e le irritazioni con un beneficio molto evidente, effettuando un peeling naturale e completo. Ti Sana, la nuovissima SPA nata ad Arlate lo scorso 5 ottobre è la prima ad utilizzare questo ricercatissimo trattamento in Italia, disponibile

dal 21 Dicembre 2009. Ti Sana è un luogo dove benessere, relax e natura trovano la loro massima espressione, un luogo dove vivere un’esperienza assolutamente indimenticabile. La filosofia del centro è quella di soddisfare i bisogni di benessere verso la ricerca di felicità utilizzando i preziosi elementi della natura. La continua ricerca dei migliori prodotti naturali offerti sul mercato ha portato Ti Sana a scegliere ed includere nella sua offerta il Fish Pedicure.

Double Touch, l’esclusiva metodica firmata Ti Sana SPA

DOUBLE TOUCH può essere considerato l’apice del benessere nel massaggio. In questa tecnica è fondamentale l’intesa tra le operatrici che dovranno mantenere un ritmo esattamente identico tra loro, per la riuscita delle manualità. Durante il trattamento c’è sempre un passaggio energetico tra

chi lo fa e chi lo riceve, per questo gli operatori devono avere una totale disponibilità di “ascolto” nei confronti di chi massaggiano. E sono proprio le mani che hanno il compito di cercare e trasmettere l’avvenuto contatto che dispensa piacere e profondo relax. La tecnica a più mani è originariamente molto antica e proviene dall’oriente, in particolare dall’India. La sensazione che si ottiene è di aver fatto “il pieno” di energia, rivitalizzando tutto il corpo. La mente si sente più leggera e spensierata, riuscendo cosi ad ottenere degli ottimi risultati antistress. Il massaggio dura 45 minuti e viene utilizzata una candela, con 5 diverse profumazioni da scegliere al momento. La candela è composta di burro di karité, cocco e mandorle a seconda della profumazione. Il prodotto è interamente naturale. Accendendo la fiamma, la candela inizia a sciogliersi raggiungengo una temperatura di 37°C, il burro ricavato

viene versato sul corpo e utilizzato come olio da massaggio. Il resto della candela, l’ospite la potrà casa. l massaggio a quattro mani è un grande approccio nell’arte del tocco e del “buon vivere”. Ricevendo il massaggio da due persone contemporaneamente il ricevente assorbe il doppio di energia nella metà del tempo.. Lo Champissage è un’altra tecnica interamante sviluppata da Ti Sana, ispirandosi alle tecniche indiane di massaggio craniale, si basa sul massaggio del capo praticato attraverso alle dita dell’operatrice e uno strumento della cultura aborigena australiana. Elimina le tensioni, lo stress, riduce il mal di testa, aiuta la crescita dei capelli e stimola i centri nervosi. Dura 30 minuti e lo si può provare abbinato al percorso Ti Sana.


i percorsi del benessere Formaggini, da secoli...

L’enogastronomia brianzola

Un dei prodotti più famosi della Brianza sono i formagitt. Anzitutto va specificato che i formaggini non si chiamavano caprini, ma semplicemente formagitt, sia che fossero di latte di capra o di latte vaccino. Perché i formaggini di Montevecchia hanno una lunga tradizione basata pure sul latte di vaccino. Ed è un grave sbaglio appaiare i formaggini brianzoli di mucca alle produzioni industriali e insignificanti di “caprini” di latte vaccino: sono cose completamente diverse. Infatti, la tecnica di lavorazione dei “caprini” di Montevecchia non è cambiata nel corso degli anni. Si tratta di formaggi freschi a latte crudo e a pasta cruda prodotti esclusivamente con latte di capra. La lavorazione è “lattica”: quindi al latte si aggiunge pochissimo caglio e poi si lascia fermentare naturalmente, dalle 18 alle 24 ore. I caprini di Montevecchia hanno forma cilindrica (diametro 5, 8 centimetri, altezza 3, 5 centimetri), ma esistono anche pezzature diverse, ad esempio il cilindretto lungo 10, 12 centimetri (tipo Saint-Maure). Quando sono molto freschi (entro i 5, 6 giorni) hanno una pasta bianchissima, aroma delicato, gradevolmente acidulo e sapore latteo. Con la stagionatura aumenta la complessità dei sapori ed è più evidente il tipico gusto di latte di capra. Pur essendo un prodotto storico di quest’area, oggi, nel parco, soltanto un’azienda produce caprini in purezza. Inoltre, purtroppo, spesso si trovano sul mercato prodotti denominati “tipo caprino” fatti con latte vaccino pastorizzato, che confondono il consumatore.

“La Brianza e i suoi vini” Molti si sorprendono nel sapere che la Brianza ha i suoi vini di qualità e che possiamo trovarli proprio fuori casa propria. Nella nostra Montevecchia i contadini hanno lavorato duro negli ultimi 70 anni per sviluppare dei vitigni che producessero poca uva ma di grandissima qualità organolettica. Troviamo qui al famoso “kilometro zero” da Contrada Resort: Il Pincianello, sinonimo di vino giovane, simpatico, leggero dai profumi fruttati e floreali, creato da vitigni di Schiava, Lambrusca, Barbera Tenturina e Croatina con una gradazione alcolica moderata a 10.5% e leggermente vivace. Possiamo trovare il Cepp rosso che ha più corpo con i suoi 13° di contenuto alcolico il quale viene dai vitigni Syrah e Merlot con profumi di amarena, prugne e

“Nell’Alta Brianza si mangiano dopo averli impastati con olio, pepe e sale. A Monza si preparano su un piattino con sale e pepe, cipolla affettata sottilmente, e vi si versa sopra dell’olio [...], si impasta e si mangiano con la polenta. A Calco si mischiano con fettine sottilissime di aglio e, se si vuole, si aggiunge un po’ d’olio. A Sirtori e Montevecchia si cospargono di prezzemolo freschissimo tritato finemente con un filo d’olio e pepe in polvere“.

E’ la Latteria Amabile Maggioni (via Alta Collina 27, sul limite dell’abitato, tel. 0399930382), retta dalla discendenza: fa prodotti ottimi, dai formaggini freschissimi a quelli mezzani, fino a quelli decisamente maturi, sapidi, piccantini, anche nella versione sott’olio. In aggiunta, formaggelle all’erba cipollina, all’aglio e prezzemolo, al rosmarino; robiola di Montevecchia; ottimo burro e ricotta. Visto che l’Atlante non cita quest’azienda che opera con onestà da quasi 90 anni, ve la segnalo io, invitandovi a provarla.

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more o il bianco sempre di 13°con vitigno Sauvignon e Viogner che ha un profumo delicato di pesca e albicocca. La Brianza ha anche il suo spumante di tutto rispetto. Il Terrazze Brut sempre con Sauvignon e Viogner giallo paglierino con riflessi dorati e un perlage da fare invidia agli champagne. Non dimentichiamoci del Pasii vino da 15° che accompagna benissimo i nostri dolci. Montevecchia con i sui terrazzi e l’esposizione a sud molto generosa ci ha permesso di gustare, il nettare degli dei a 479 metri sopra il mare.

cilindrica e dimensioni variabili. Viene prodotto in due tipologie. Una di peso inferiore ai 300 g, macinata fine e un’altra, macinata più grossa e di peso superiore. In entrambi i casi la pasta interna si presenta omogenea, compatta, di colore rosso rubino e magra. L’aroma è delicato e caratteristico. Il sapore dolce. Lo si prepara utilizzando carni suine macinate, sale, pepe nero, aglio e vino. La stagionatura varia a seconda delle dimensioni e va dalle 3 alle 15 settimane. Ha ottenuto la DOP nel ‘96. E’ anche uno dei salumi da tempo più noti e più richiesti sul mercato milanese. Prodotto in quantità relativamente limitate, è un salame sempre più conosciuto in tutto il Nord Italia e viene esportato in diversi paesi europei.

“Il Salame Brianza DOP” Un prelibato insaccato di pura carne suina prodotto in Brianza, all’interno delle provincie di Lecco, Como e Milano. Il prodotto finito ha forma

Consiglio: si dice che questo salame sia ben tagliato quando le fette possono stare in equilibrio sul bordo, perfetto da abbinare ad un generoso bicchiere di Cepp rosso.

L’Ecomuseo di Leonardo Da Vinci, il percorso Il percorso lungo l’Adda dell’Ecomuseo di Leonardo, percorribile a piedi o in bicicletta, inizia alla “porta” nord, al traghetto che collega Imbersago a Villa d’Adda attraversando il fiume Adda. Seguire la strada sterrata per giungere alla diga di Robbiate. Per sfruttare il salto fra i due livelli, a monte e a valle della diga, fu realizzata la centrale Semenza. Dal fiume si vede il ponte di Paderno d’Adda, un arco di ferro proteso da sponda a sponda. Poco a valle del ponte, una seconda diga, realizzata con lunghe aste di legno dette panconcelli, attraversa obliquamente il fiume e origina il naviglio di Paderno. Ai Tre Corni ha inizio il tratto degli “scorci leonardeschi”. Qui, Leonardo pensava di realizzare lo sbarramento dell’Adda da cui far partire il naviglio. Affacciandosi sul fiume, si possono ammirare i tre massi erratici. Dopo quasi un chilometro dall’incile, appare la conchetta, il primo degli 8 salti compiuti dal naviglio di Paderno. L’Adda, invece, procede fra balze e dirupi, generando ampi bacini. La Conca Vecchia è il primo dei due salti previsti dall’architetto Giuseppe Meda che introduce l’escavazione di un nuovo canale parallelo al fiume per aggirare, in sponda milanese, le rapide. Le risorgive che sgorgavano naturalmente dal terreno sono all’origine del nome dato al terzo salto: Conca delle Fontane. Nei pressi sorge lo Stallazzo, un tempo stazione per il ricovero e il cambio dei cavalli che, risalendo l’alzaia, rimorchiavano controcorrente i barconi, oggi è punto di sosta e informazioni per i visitatori. Secondo il progetto dell’architetto Meda, la Conca Grande coincideva con il punto terminale del naviglio, che qui restituiva le sue acque all’Adda. Fra la Conca delle Fontane e la Conca Grande, una scalinata porta in cima allo sperone su cui sorge il Santuario della Madonna della Rocchetta. Accanto al Santuario è stato scoperto un sito archeologico Romano. Di fianco alla Conca di Mezzo sorge uno dei piccoli fabbricati che fanno parte del sistema realizzato da Wyttenbach agli inizi del ’900 per la produzione di energia. Prima che le acque dell’Adda venissero sfruttate dalle centrali elettriche, furono a lungo impiegate per azionare i mulini che, all’epoca in cui ripresero gli scavi per la costruzione del canale, numerosi s’affacciavano lungo le due sponde. La centrale Bertini di Porto d’Adda, realizzata nel 1898, fu costruita dalla società Edison per rifornire di energia elettrica Milano. La centrale Esterle di Cornate d’Adda, dall’architettura monumentale che richiama il rinascimento lombardo, fu realizzata nel 1914 per soddisfare la richiesta crescente di energia. Proseguendo si arriva a Trezzo d’Adda, ‘Città d’arte’ dal notevole patrimonio architettonico. Il Castello Visconteo fu costruito nella sua attuale conformazione da Bernabò Visconti nel 1300 sull’impianto di una Rocca che risalirebbe alla Regina Teodolinda. All’interno del Castello c’è un centro di documentazione sui ritrovamenti longobardi, fra i più importanti d’Europa, venuti alla luce a Trezzo nel 1976/1978 e nel 1990/1992. Sulla riva del fiume si affaccia la centrale Taccani, tuttora in funzione (aperta alle visite guidate ogni 1° domenica del mese). Uno sperone di roccia, ricorda l’antica derivazione del naviglio Martesana realizzato tra il 1457 e il 1463 per favorire il commercio sull’Adda. Proseguendo lungo l’argine si arriva al Santuario della Divina Maternità, con l’annesso convento dei Carmelitani Scalzi (1642) di Concesa, situato ai piedi di uno sperone roccioso, a picco sul fiume, sopra il quale si trova villa Gina, sede del Parco Adda Nord. Sulla sponda opposta si erge il villaggio operaio di Crespi d’Adda (patrimonio Unesco) raggiungibile anche attraverso una passerella. Nel panorama si stagliano le torri merlate del castello Crespi. Seguendo l’alzaia lungo il naviglio si lascia alla sinistra la riva dell’Adda. Sulla destra si estende il grande parco privato della villa Castelbarco. Sul naviglio è posizionata una ruota metallica a otto pale che provvedeva ad azionare una pompa per l’irrigazione dei giardini della proprietà. In questo punto si attraversa la strada provinciale in prossimità del ‘pons aureoli’ e sulla destra, sul poggio di Vaprio d’Adda, si può notare la famosa Villa Melzi d’Eril, edificata nel 1482 da Giovanni Melzi e riedificata nel 1845 dall’arch. Bonacina. Leonardo vi soggiornò per lunghi periodi dal 1506 al 1513. Sulla sponda destra del naviglio si può vedere il lavatoio in pietra con colonne e capitelli. Più avanti si incontrano la Casa del Custode delle Acque, la Visconti di Modrone Velvis (vellutificio) e la centrale Italcementi. Da qui l’alzaia costeggia una zona agricola interessata dalla presenza di una fascia boscata a robinia. Proseguendo lungo il naviglio si giunge al “Rudun”, grande ruota idraulica di Groppello. Si giunge così alla “porta” sud dell’itinerario dell’Ecomuseo Adda di Leonardo.

Dedica agli aromi della Brianza: Il rosmarino di Montevecchia La comparsa di questo prodotto nella zona del Parco Regionela di Montevecchia risale all’inizio del 1900: questa coltura infatti ben si adatta al microclima mite e privo di gelate dei ronchi terrazzati del parco. Il Parco di Montevecchia è il cuore verde della Brianza: si dispiega in terrazzamenti, dolci declivi e fitti boscosi. I torrenti Curione e Molgoretta

solcano le zone pianeggianti, mentre nel centro s’innalza un colle sormontato da una graziosa chiesetta secentesca. Nonostante il fenomeno di abbandono della campagna e dei campi, oggi sono circa un centinaio le aziende agricole che operano e producono all’interno del parco. Caratteristiche: Il rosmarino, è un arbusto appartenente alla famiglia

delle Lamiaceae. Cresce spontaneamente nell’area mediterranea delle zone litoranee della macchia mediterranea, dirupi sassosi e assolati dell’entroterra, dal livello del mare fino alla zona collinare; tuttavia si è acclimatato molto bene anche nella zona dei laghi prealpini e nei luoghi sassosi e collinari della pianura padana. È noto in Italia anche col

nome volgare di ramerino o ramerrino; il nome del genere deriva dalle parole latine ros (rugiada) e maris (del mare). Area di produzione: Comuni compresi nel Parco Regionale di Montevecchia (Cernusco Lombardone, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Perego, Rovagnate, Sirtori e Viganò) in provincia di Lecco.


Conoscere il territorio: Imbersago In un suggestivo paesaggio naturale sono incastonati edifici, chiese e monumenti di particolare bellezza e interesse storico, visitabili dal vivo seguendo i percorsi turistici che attraversano l’intero paese: Chiesa di S. Paolo. La sua dedicazione potrebbe essere riportata ai Cavalieri Franchi che si erano insediati a Imbersago attorno all’anno Mille. La costruzione, su disegno a semplice navata, ha un presbiterio collegato a un piccolo edificio adiacente al lato sud, adibito a sacrestia. Di pregevole fattura lignea è il matroneo posto sopra il portale dell’ingresso principale. Torre medioevale. Posto accanto alla chiesa di S. Paolo, le origini di questo forte torrione in pietre quadrate risalgono al X secolo. Chiesa dei SS. Marcellino e Pietro. Le radici della chiesa parrocchiale risalgono all’alto medioevo, con diverse modifiche e ampliamenti che si sono succeduti nel tempo. La chiesa, come la vediamo oggi, risale ai secoli XVII-XVIII. Di particolare interesse le tele custodite al suo interno e l’organo posto nella cantoria al di sopra del portale d’ingresso, opera della famiglia Serassi. Edicola di S. Marcellino. L’edicola si trova nei pressi dell’omonima chiesa ed è stata restaurata recentemente. Risalente al XVII secolo, raffigura il Santo a mezzobusto. Santuario della Madonna del Bosco. In seguito a un evento miracoloso risalente al 1617, venne successivamente edificata nel 1632 una cappella dedicata alla Madonna apparsa a una madre che l’aveva invocata per il figlio azzannato da un lupo. I lavori di costruzione del santuario, voluto dal cardinale Cesare Monti su disegno di Carlo Buzzi, risalgono al 1641-44. La pianta, a forma di doppio ottagono, ripercorre la tradizione quattrocentesca, tipicamente lombarda, di edifici dedicati al culto Mariano. Fu elevata al rango di Basilica Minore nel 1954, durante una cerimonia presieduta dal patriarca di Venezia, Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII e assiduo frequentatore del Santuario in giovinezza. La Scala Santa di 392 gradini porta al poggio su cui si erge il Santuario. Al di sotto del belvedere-sagrato e prima delle ultime rampe di accesso al piazzale superiore si apre lo scurolo o cripta primigenia, dedicata al miracolo. Notevole, all’interno, nella cappella a sinistra, “La deposizione” di Giulio Campi, nella quale il pittore lascia il suo autoritratto nella figura del frate a sinistra. All’esterno, in cima alla scalinata, domina l’enorme statua bronzea (alta 4 metri) di Papa Giovanni XXIII, opera di Enrico Manfrini. Torre Bellavista. L’impianto di vedetta, che vede in questa costruzione sicuramente un baluardo di difesa della valle e del corso dell’Adda, ha un aspetto che riconduce alla lotta tra Guelfi e Ghibellini. Modificata attraverso i secoli, la forma massiccia dell’odierna torre è ingentilita da bifore e da uno stemma gentilizio in pietra. Interessante la sua collocazione, che vedeva sull’altra sponda bergamasca, sulla sommità del colle a Calusco d’Adda, un’altra torre detta “Torre dei Musei” (ora scomparsa). Villa Castelbarco. Il fabbricato originario risale alla seconda metà del Seicento l’impianto architettonico di questa vasta dimora, posta su un’antica costruzione della feudataria famiglia Landriani, è stato ingentilito mano mano dalle famiglie che si sono succedute nel tempo: i Belgioioso, i Simonetta e infine i Conti di Castelbarco Pindemonte Rezzonico. La villa si distingue anche per il bellissimo parco esteso per tutto il declivio verso settentrione. Villa Mombello. Fu costruita dai conti Andreotti nel XVII sec. (su una costruzione edificata dalla famiglia Airoldi nel XVI sec.). L’impianto è tipico delle grandi dimore patrizie disseminate nella verde Brianza. Il giardino “all’italiana” è uno degli elementi di estrema bellezza di questo complesso monumentale circondato da un bellissimo e immenso parco.

La Palude di Brivio Un itinerario inebriante lungo il corso del fiume che dà il nome ad un’area verde e protetta ricca di risvolti culturali e storici: il Parco Adda Nord. L’Adda che nasce sgorgando dalla Val Fraele, nel suo tratto “montano” attraversa la Valtellina e il Lario fino a raggiungere i luoghi manzoniani del lecchese. La Riserva Naturale della Palude di Brivio, nasconde e protegge ampie fioriture della delicata ninfea e una fauna selvatica di pregio per chi ama le specie acquatiche: nitticore, garzette e tuffetti sono sempre presenti tra i fitti canneti della palude. Un tempo la palude era un lago le cui sponde erano attraversate, fin da epoca romana, da importanti vie di comunicazione verso il Centro Europa. Brivio, da semplice villaggio, si trasformò lentamente in un borgo fortificato che tutt’oggi ha mantenuto le sue caratteristiche originali, arricchite da maestose ville. Il consiglio è di lasciarsi trasportare da questo fascino palustre per trascorrere favolosi momenti di quiete sulle sponde di un Adda nascosto. L’itinerario: I 265 ettari della riserva sono da percorrere a piedi, lungo una fitta rete di tracciati. Dall’ingresso della Riserva Naturale di Via Lago vecchio nei pressi di Calolziocorte ci si muove attraversando una zona ricca di foppe (buche scavate nel passato per l’estrazione di ghiaia e sabbia) e specchi d’acqua. Dopo aver oltrepassato un’alneta si giunge all’Isolone del Serraglio e al Casino del Viceré. Da qui si può procedere lungo quattro direzioni diverse che conducono ad altrettante mete estremamente interessanti: verso Est Lungo un tracciato dal quale si può osservare il paleoalveo dell’Adda; verso Sud costeggiando il Canale della Ruggiolata; verso Sud-Ovest per muoversi all’interno dell’Isolone del Serraglio; verso Ovest fino ad arrivare nei pressi di un osservatorio ornitologico di ricerca.

cluniacensi), che recentemente ha ottenuto dal Consiglio d’Europa il diploma di “Grande Itinerario Culturale”. L’Itinerario Cluniacense Lombardo: In Italia, soltanto in Lombardia, tra il 1068 e il 1107 sorsero un’ottantina di siti cluniacensi, quindi il cluniacesimo italiano è un cluniacesimo lombardo. Dieci siti lombardi tra cui l’ Abbazia di San Nicola di Rodengo Saiano (BS), stanno ora realizzando l’ Itinerario cluniacense lombardo impegnandosi a salvaguardare e far conoscere le testimonianze, i tesori d’arte, e il patrimonio di valori in essi racchiuso. Gli altri nove siti sono: • il Monastero di San Colombano di Arlate a Calco (LC) • il Monastero di San Salvatore a Capodiponte (BS) • la Chiesa di Santa Giulia a Cazzago San Martino (BS) • il Priorato di San Pietro in Vallate a Cosio Valtellino (SO) • il Monastero di San Nicola di Figina a Galbiate (LC) • l’Abbazia di San Giacomo a Pontida (BG) • il Monastero di san Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo (BS) • l’Abbazia di Polirone a San Benedetto Po (MN) L’ordine di Cluny è un ordine benedettino istituito il 2 settembre 909, quando Guglielmo I, duca d’Aquitania, donò la villa di Cluny, • la Basilica di Santa Marria di Calvenzano a Vizzolo Predabissi (MI) nell’omonimo paese della Saône-et-Loire, a Bernone, abate di Baume, per fondarci un monastero di dodici monaci sotto la regola di San Benedetto. Fu però sotto l’abate Odone che la regola detta cluniacense fu adottata da altri monasteri, che formarono intorno a Cluny un vero e proprio impero monastico di priorati autonomi ma sottomessi al governo comune dell’abate di Cluny. L’ordine si diffuse nell’Europa occidentale nel XI-XII secolo, formando una rete di abbazie, priorati e decanati: l’Ecclesia cluniacenses (la Chiesa Cluniacense). I “monaci neri”, chiamati così per il loro abito scuro, hanno esercitato un ruolo importante dal punto di vista spirituale, economico, politico, sociale, artistico-culturale: gli insediamenti cluniacensi hanno originato o consolidato centinaia di borghi e città ; la loro eredità è immensa: edifici sacri e non, sculture, pitture, codici miniati, musiche, arredi e manufatti, una corposa produzione di sermini e trattati, liturgici fino alla “festa dei morti”, inventata nel 1049 da Odilone, quinto Abate di Cluny. La riscoperta di tale patrimonio ha condotto un centinaio di siti cluniacensi ad unirsi nella Fédération des sites clunisiens (Federazione dei siti

Tra i siti Cluniacensi: Arlate


eventi & PARTNERS

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Pevonia Botanica , nelle SPA più presigiose del Mondo con EscutoxTM Audi Experience Pevonia Botanica è un marchio d’eccellenza, che offre alle più prestigiose SPA del mondo, prodotti di cosmesi naturali per la cura della pelle. Il successo di Pevonia è basato sull’eccezionale qualità dei prodotti, sulle formulazioni innovative, sui processi produttivi

e sui trattamenti Spa orientati al risultato, garantendo una soluzione per teenagers, donne e uomini di ogni età e provenienza.Il rapporto che Pevonia ha instaurato con la natura è molto stretto: conoscerla a fondo,

aiuta a selezionare con rigore i principi attivi più puri, di origine marina o botanica, e ad ottenere risultati concreti sempre. Ogni anno questo costante impegno porta alla realizzazione di prodotti e trattamenti professionali SPA basati su una vasta gamma di attivi testati ed efficaci: il segreto di una nota formula antietà, ad esempio, deriva direttamente da una pianta, l’Hibiscus Esculentus L. Sebbene originaria dell’Africa, questa pianta appartenente alla famiglia botanica delle Malvacee, meglio nota come Okra, si è diffusa ovunque ci sia un clima caldo: nel Settecento era già nota in Europa (oggi si coltiva in Grecia, mentre in italia ci sono esemplari solo in Sicilia) e dal Vecchio Continente si è diffusa poi in Medio Oriente, India ed Estremo Oriente. La sua coltivazione è stimolata dall’utilizzo come fonte alimentare, per il suo alto valore nutritivo: da giugno fino ai primi freddi, la pianta produce fiori bianco/gialli ed il suo baccello (definito “capsula” per la sua forma conico-piramidale) ricco di semi bianchi, se raccolto entro 5/8 giorni dalla fioritura può essere cucinato perché ha un sapore simile a quello degli asparagi. Ma l’Hibiscus Escultentus ha ben altre proprietà e

Pevonia Botanica per questo ha brevettato la miscela EscutoxTM, che ne è costituito per il 90%. I laboratori di ricerca, infatti, utilizzano le proteine estratte dai semi maturi dei boccioli della pianta e, nell’ EscutoxTM, le uniscono ad alghe (5%) e squalano (5%). Il risultato è un trattamento viso high tech ad efficace azione riparatrice e anti-age, ridensificante e ad effetto riempitivo delle rughe. Un azione “BotoxTM simile” che deriva dalla sola efficacia di estratti naturali piacevolmente massaggiati sul viso, per donare nuova luminosità ed elasticità alla pelle. P Magazine, Lemi s.r.l

Da Pinuccio, l’esperienza brianzola per eccellenza Chi è Carlo Casati? Da dove viene? Viene da Merate (Lecco), anzi da Sartirana, balzata negli ultimi anni all’onore delle cronache grazie alla nuova chiesa progettata dal celebre architetto Mario Botta. Sartirana, una piccola frazione del comune di Merate, merita di essere visitata specialmente per una sosta al negozio Pinuccio, la bottega di Carlo Casati, quarantenne norcino innamorato del suo mestiere. E’ lui a

tenere in vita l’antica tradizione della salumeria artigianale della Brianza. Una tradizione che si esplica splendidamente nel salame crudo ottenuto dalle sole carni della coscia; nel lardo cremoso lavorato a caldo, paradisiaco se spalmato sul pane o come unico condimento di una bella pasta fatta in casa; nella Borroeula, nome che a Merate designava la pasta di salame che veniva cotta sotto la cenere assieme alle patate, e

che oggi per metonimia s’identifica con l’impasto stesso, che Carlo mantiene morbidissimo grazie a una paziente mondatura delle parti nervose, e che si presta ad essere gustato anche crudo. Ma Casati, che ha imparato tutto da suo papà Giuseppe (mancato pochi anni fa), ha avuto un’altra idea geniale: la Bresaola brianzola. Materia prima? Solo vacche di razza Limousine allevate a Bonate Sopra, paese bergamasco a 25 km da Sartirana, e senza alcuna aggiunta di conservanti.

Sportività e lifestyle. Audi ha il piacere di presentare una nuova iniziativa nel segno della sportività e del lifestyle: i Raduni Audi experience, una serie di eventi dedicati ai clienti dei modelli più sportivi della casa di Ingolstadt, riservati ai piloti di Audi R8, di modelli RS ed S*. La partecipazione è limitata, al fine di offrire un servizio elitario e dedicato, che consentirà ai suoi ospiti di godere di privilegi individuali, con specifiche attività curate in ogni dettaglio e che permetterà di guidare la propria vettura sottolineando ad ogni curva le caratteristiche di esclusività e dinamismo che porta nei suoi geni. Un weekend in perfetto stile Audi, in cui coniugare appuntamenti gastronomici di alto livello, location alberghiere affascinanti e percorsi storici e culturali di particolare interesse dal punto di vista automobilistico e non solo. Il weekend del 17 ottobre 2009, il raduno ha avuto luogo a 1711 Contrada Resort & SPA. Sono stati organizzati, buffet e cene a l l ’i n s e g n a del gusto e dell’eleganza all’interno dello splendido borgo settecentesco. Il pilota Dindo Capello ha partecipato alle gare del sabato e domenica all’Autodromo di Monza.

I Top Brands scelgono una location esclusiva: 1711 Contrada Resort & SPA 1711 a tutto MICE……… 1711 Contrada Resort & Spa apre i battenti agli eventi più prestigiosi, soprattutto agli appuntamenti del top management ai quali dedica una sala meeting dai richiami antichi in binomio con tecnologia di ultima generazione. Illuminata con luce naturale e provvista di collegamenti wireless, la sala meeting - concepita per accogliere sino a 70 ospiti a platea –35 a ferro di cavallo è predisposta per videoconferenze e può ospitare anche sessioni di formazione aziendale. Natura a tutto tondo per eventi all’insegna del benessere e dello stile, per attività di team building a soli trenta minuti di macchina da Milano e in una sapiente alchimia di ambiente, atmosfera e ricercatezza nei dettagli. ...Ringraziamenti a tutte le aziende che ci hanno dato la possibilità di contribuire alla riuscita dei loro eventi nel nostro piccolo borgo lombardo 1711 Contrada Resort & SPA …. Alessandra Ravasi, Sales Manager


Carlo Riva: “We don’t create jewellery, we create emotions that last” Gattinoni, Carlo Carlo Riva, uno dei più innovativi tra i giovani Riva crea “L’ideale”, un anello predesigner di gioielli, ha affascinato fin dal suo sentato all’interno esordio con collezioni del calendario di Alta Roma per la di grande suggestione, collezione Couture attirando l’ammirata Primavera-Estate attenzione del mondo 2003, che vede della moda e del jet-set come testimonial internazionale. Carlo Vanessa Redgrave. Riva trae la sua ispiraziCreazioni in lucidi one dalle incantate metalli bianchi, bruatmosfere del Lago di niti a fuoco, preziosi Como per creare gioidiamanti montati elli di classe per percome spuntoni e sone di gusti raffinati forme geometriche che, come disse Oscar acuminate. Questa Wilde, il gran maestro impronta forte e di raffinatezza, ‘’si conL’Alchimia del decisa, viene trastentano del meglio’’. E messa nei bracciali, per arrivare al meglio designer Carlo Riva nei girocolli e nella Carlo Riva ha una sua Una particolare fusione di corona, impreziosita personale alchimia, eleganza e di originalità di linee da un diamante cenuna particolare fusione che conferisce a tutte le sue trale da 12.40 carati, di eleganza e di origicreazioni il caratteristico tono interpretando uno nalità di linee, che “minimalista di gran lusso” e di stile gotic fetish. conferisce ad ognuna grande carisma visivo. Nello stesso anno delle sue creazioni Carlo Riva firma e il caratteristico tono ottiene la distribuz‘’minimalista di gran lusso’’ e di grande carisma visivo. La ione in esclusiva per l’Italia di un griffe si va affermando con sicurezza nuovo brevettato taglio di diamante: tra la clientela esigente e attenta, inc- il 221 by Carlo Riva, da cui nasce la luse Altezze Reali e importanti nomi prestigiosa collaborazione con Riva dell’economia. Tra le ragioni del suc- Yacht: disegna e firma il nuovo portcesso è la filosofia con la quale Carlo achiavi ufficiale Riva, impreziosito con Riva realizza le sue opere: ‘‘Noi non il sua diamante brevettato. creiamo gioielli, creiamo emozioni Successivamente coniuga la sua creache durano’’. Carlo Riva debutta nel tività con l’innegabile estro di Flavio 2002 con l’omonima griffe nell’Alta Briatore e crea un orologio-gioiello in Moda romana. I preziosi gioielli del serie limitata: oro bianco lucido, movdesigner, tra cui lo scarabeo realiz- imento automatico svizzero, vetro zato con la Silica Glass (una gemma zaffiro, cinturino in coccodrillo sono di colore giallo-verde unica al mondo le esclusive caratteristiche di Night che risale a circa 28 milioni di anni fa), Tight. I clienti di Riva non sono solo le sono stati presentati durante la sfilata dive, le principesse, i grandi manager dello stilista Lorenzo Riva in occasione e gli eredi di patrimoni favolosi: «Le dell’evento televisivo “Donna sotto mia soddisfazione professionale ha le stelle”. Su richiesta della Maison raggiunto l’apice quando il Comitato

di presidenza del premio religioso “Giuseppe Sciacca” mi ha affidato la creazione di un’esclusiva Croce in oro bianco e diamanti per Sua Santità Papa Benedetto XVI». Infatti, sensibile ai più bisognosi, Riva ha sempre sostenuto e sostiene, donando alcuni dei suoi gioielli ad associazioni che si occupano di raccolta di fondi benefici: Airc, Lions, Rotary, Milano Young «La mia famiglia mi ha insegnato che la fortuna va divisa», conclude il designer orgoglioso di portare il nome di Lecco in giro per il mondo insieme alla creatività italiana. Carlo Riva si occupa di creazioni di gioielli personalizzati, consulenza per l’eleganza dell’immagine, consulenza per progetti speciali, design e alta manifattura italiana, shows, esibizioni ed eventi speciali. Realizza inoltre regali esclusivi e gadgets straordinari. Lo splendido e ricco show room si trova in centro a Lecco in Via Alighieri, 17 (+39 0341 367585 | www.carloriva.it), qui l’eccellenza è di casa tra bagliori di ori e argenti e lo scintillio di diamanti e pietre preziose.

Indossa 1711 by Ravasi

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Tra gli amici di Tavola del Conte troviamo il gioielliere Luigi Ravasi. Luigi vi offre una scelta di oggetti in cui potrete ammirare i vostri sogni e vivere un attimo di perenne felicità. I consigli attenti di Luigino vengono dalla sua trentennale esperienza e dal buon gusto coltivato all’insegna di chi vede il vero valore del bello. Luigi Ravasi ci ha accompagnati dal primo giorno. Mi ricordo quando entrando disse “ Cara Rosa l’opera che avete realizzato ad Arlate in 1711 Contrada Resort e Tavola del Conte, mi fa pentire di aver costruito una casa altrove, finalmente Arlate ha un’anima. Arlate, come la conosciamo noi, l’anno prossimo compirà 300 anni, dobbiamo ricordare questa ricorrenza con una linea di prodotti creando un brand. Desidero che questa linea parta dai miei gioielli”. Debbo dire che queste parole mi hanno riempito di gioia. Luigi ha preso l’iniziativa di portare il nostro logo su pins, gemelli e ciondoli con linee semplici, di impatto, che proiettano l’immagine del nostro borgo verso il futuro. Luigi Ravasi ha una lunga tradizione in gioielleria di qualità, una clientela fedele, la quale sarebbe disposta a pagare un po’ di più solo per sentirlo parlare delle sue esperienza e con quella simpatia coinvolgente che fa vedere la vita dal suo lato migliore. Rosa

Il Metodo Fitness Angels Gli studi di settore degli ultimi anni hanno dimostrato che non basta definire il sovrappeso o l’obesità di un individuo usando semplici formule: per un analisi precisa è indispensabile conoscere in maniera dettagliata la composizione corporea, come insieme di massa grassa, muscoli, ossa e percentuale d’acqua. Pensare che la variazione di peso riscontrato sulla bilancia dipenda solo dalla nostra massa adiposa è sicuramente sbagliato. Le variazioni di peso possono verificarsi sia nel comparto fluido, l’acqua

totale e la sua distribuzione dentro e fuori le cellule, sia nel comparto solido, grasso o muscoli. Un metodo ormai superato di misurazione della massa grassa del soggetto è quello di partire da alcuni dati ossei (polso, cosce, vita ecc.): mettere in relazione tali dati con sesso e altezza, estrapolare un dato ottimale di peso e quindi stabilire l’eventuale sovrappeso. Il metodo è quanto mai approssimativo perché è ormai dimostrato che i concetti quali costituzione robusta, ossa pesanti e simili non sono scientifici. La

bioimpedenza è una delle metodiche più precise e veloci per la valutazione della composizione corporea: è un esame di tipo bioelettrico per l’ analisi quantitativa e qualitativa della composizione corporea. La BIA (Bioimpedenziometria) si basa sul principio che tessuti diversi hanno proprietà conduttive e resistive diverse quando una piccola corrente elettrica viene applicata. La misurazione di tali resistenze e reattanze incontrate da una debole corrente che attraversa il corpo umano,

consente di stabilire la composizione corporea e valutare lo stato nutrizionale dell’individuo, i dati riguardanti la massa cellulare, l’angolo di fase, il rapporto sodio potassio, infatti, sono parametri che servono per potere prescrivere un piano adeguato alle esigenze individuali. Fitness Angels è la rivoluzione del concetto di Fitness. Il centro si basa su una filosofia di monitoraggio scientifico grazie a degli strumenti bioanalizzatori. Si tratta di strumentazioni ad alto contenuto tecnologico, utilizzate in molti campi della medicina e in ambito sportivo agonistico. Professionalità e serietà permettono lo svolgimento dell’attività in un ambiente riservato ed accogliente per un limitato numero di clienti, a garanzia di un rapporto personale ed esclusivo. Diego Castagna, proprietario di Fitness Angels sostiene che il rapporto “one to one” permetta di raggiungere i propri obiettivi, in minor tempo e con una qualità maggiore. La vasta scelta di servizi offerti spazia dal recupero della forma fisica al dimagrimento, dal potenziamento e tonicità muscolare fino alla ginnastica posturale. Fitness Angels si trova a Robbiate, in Via Mario Greppi 34/c www.fitnessangels.it


il team di contrada resorT - part 1 PIERO Reception Manager

ALBERTO Chef

“Nella vita ho sempre lavorato in Hotel perché mi piace l’ambiente e il tipo di lavoro, era il mio sogno sin da bambino. Ho scelto 1711 Contrada Resort & SPA perché avendo visto molti hotel in giro per l’Italia come Contract Manager di una Business Travel settore alberghi, me ne sono innamorato ed ora voglio solo vederlo crescere!”

“Nella mia vita ho condotto un ristorante per quasi 20 anni prima di arrivare qui e ho scelto la cucina di Tavola del Conte perché il Dott. D’Angelo mi fornisce le potenzialità per poter esprimere al meglio la mia professionalità. La mia ambizione è portare Tavola del Conte ad essere riconosciuto come il miglior ristorante della zona, soprattutto per la qualità.”

Il mio motto:

Vivi e lascia vivere!

VIRGINIA Estetista Jr. “Dopo essermi diplomata alla scuola di estetica e di perito turistico tradizionale, ho lavorato 2 anni in un centro estetico e in vari villaggi come massaggiatrice. Ho sempre cercato un posto come Ti Sana SPA ( in un Resort ) dove poter far capire alle persone cos’è il benessere e che nella vita bisogna ritagliarsi un po’ di spazi per se stessi. Le mie ambizioni? Non lo so, il massaggio Thai per ora.”

ELENA Front Office SPA “Mi sono laureata in Scienza del Turismo. La mia prima esperienza lavorativa è stata all’Hotel Cristallo Palace di Cortina per un anno e mezzo e dopo mi sono fatta esperienza lavorando in giro per l’Europa. Ti Sana SPA mi ha dato subito l’idea di un centro benessere esclusivo e mi stimolava l’idea che fosse appena nato. Le mie ambizioni sono raggiungere tutti gli obbiettivi che mi sono prefissata.”

Dietro il raggiungimento di grandi obbiettivi, ci sono sempre grandi sogni...

RAFFAELE Reception

ANNA Sommelier

“Mi sono diplomato come Perito Turistico, successivamente ho sempre lavorato come barman nei migliori locali della zona. Ho voluto approfondire la mia conoscenza dei cocktails e studiarne la cultura, ho così conseguito 2 corsi di specializzazione. Essendo di madrelingua francese e vedendo diventare Contrada Resort sempre più affascinante, ho pensato che lavorare in quella che sarebbe stata la più bella realtà alberghiera della Brianza, mi avrebbe dato un’enorme soddisfazione, spingendomi così verso una carriera molto più interessante.”

“Dopo aver fatto per tre anni di corsi per diventare Sommelier, mi sono fatta l’esperienza da Peck per 8 anni. Ho viaggiato all’estero e tornando in Italia sono stata sbalordita dalla struttura e da quanto il Dott. D’Angelo e la Sig. Rosa credono in questo progetto, mi hanno coinvolta loro in questa esperienza. Per quanto mi riguarda spero di far capire ad ogni persona che accogliamo, che vino e cibo sono un piacere da condividere nel nostro meraviglioso Resort..”

ag_green_printig.pdf

Progetto e redazione Erica D’Angelo, Silvia Chiodaroli

Fotografie Francesco Cazzaniga

Grafica ed impaginazione Erica D’Angelo, Silvia Chiodaroli

Hanno collaborato Amedeo D’Angelo, Rosa Squarcella

un ringraziamento a tutto lo staff di 1711 Contrada Resort & SPA

21-11-2008

16:49:49


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