Collegno si rigenera: scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d'intervento

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SCENARI DI SVILUPPO E VALUTAZIONE DEIBENEFICI SOCIALI D’INTERVENTO PER LE AREE DI VIA DE AMICIS

COLLEGNO SI RIGENERA

MAURIZIO VACCARIELLO

COLLEGNO SI RIGENERA SCENARI DI SVILUPPO E VALUTAZIONE DEI BENEFICI SOCIALI D’INTERVENTO PER LE AREE DI VIA DE AMICIS

POLITECNICO DI TORINO

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA COSTRUZIONE E CITTÀ

TESI DI LAUREA MAGISTRALE RELATRICE: MARTA CARLA BOTTERO CORRELATORE: MAURO BERTA


POLITECNICO DI TORINO

Corso di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione e Città

Tesi di Laurea Magistrale COLLEGNO SI RIGENERA: SCENARI DI SVILUPPO E VALUTAZIONE DEI BENEFICI SOCIALI D’INTERVENTO PER LE AREE DI VIA DE AMICIS

Relatrice: Marta Carla Bottero

Candidato: Maurizio Vaccariello 201709

Correlatore: Mauro Berta

LUGLIO 2016


INDICE

0. INTRODUZIONE I 1. DA BORGO AGRICOLO A CITTÀ INDUSTRIALE: Il rapporto con Torino e l’evoluzione del tessuto urbano in seguito ai grandi cambiamenti economici tra ‘800 e ‘900. 1.1 Collegno tra ‘800 e ‘900 1.2 Gli inizi del XX secolo 1.3 Dal dopoguerra agli anni ‘70 1.4 Dagli anni ‘70 a oggi: dalla fine del boom economico alla deindustrializzazione

pag.3

2. COLLEGNO E TORINO OGGI: la pianificazione strategica metropolitana e il contesto normativo vigente. 2.1 La riforma delle città metropolitane. 2.2 D.D.L. 2039 “Contenimento dell’uso del suolo e riuso del suolo edificato”. 2.3 Legge Regionale 20/2009, il “Piano casa” 2.4 Uno strumento per la pianificazione urbana: il Piano Strategico 2.5 Il Secondo Piano Strategico della Città di Torino 2.6 Il Terzo Piano Strategico di Torino: Torino Metropoli 2025 2.7 TORINO CITTA’ UNIVERSITARIA.

pag.41

pag.5 pag.10 pag.14 pag.29

pag.43 pag.46 pag.48 pag.51 pag.53 pag.55 pag.57

3. COLLEGNO E IL TERRITORIO: analisi del contesto e mappatura delle pag.65 principali aree al centro del dibattito metropolitano e locale. 3.1 La Linea 1 della metropolitana pag.69 3.2 Corso Francia pag.71 3.3 Corso Marche pag.81 pag.85 3.4 Il Piano Regolatore Generale di Collegno

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4. IL NUOVO PIANO DI RINNOVAMENTO URBANO DEL COMUNE: COLLEGNO RIGENERA 4.1 Il programma 4.2 La delibera d’indirizzi

pag.105

5. LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE URBANA

pag.129

5.1La rigenerazione urbana 5.1 La sostenibilità 5.2 Le fasi di valutazione del progetto di sostenibilità

pag.106 pag.110

pag.121 pag.122 pag.125

6. STRUTTURAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE PER IL CASO DI pag.137 COLLEGNO 6.1 Analisi SWOT pag.138 6.2 Stakeholder Circle Analysis pag.141 pag.147 6.3 SROI: Social Return On Investment 7. LA POPOLAZIONE E SERVIZI 7.1 La popolazione 7.2 Il trasporto pubblico

pag.165 pag.165 pag.169

8. SWOT ANALYSIS E STAKEHOLDER CIRCLE ANALYSIS: Analisi strategica pag.178 del Comune di Collegno e individuazione degli stakeholder interessati dalla trasformazione. pag.178 7.1. SWOT Analysis pag.183 7.2 Stakeholder circle diagram 9. SCENARI ALTERNATIVI DI TRASFORMAZIONE: Tre proposte per Collegno. pag.191 9.1 Scenario 1- La città della cultura. 9.2 Scenario 2- La città pubblica. 9.3 Scenario 3- La città densa

pag.194 pag.202 pag.208

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10. VALUTAZIONE ECONOMICA DELLE RICADUTE SOCIALI DEGLI INTERVENTI 10.1 Piano di coinvolgimento degli stakeholder 10.2 Mappatura degli outcomes 10.3 Identificare gli indicatori 10.4 Calcolo dei costi d’intervento 10.5 Calcolo dello SROI e Analisi di Sensitività

pag.217 pag.218 pag.255 pag.260 pag.266 pag.270

11. CONCLUSIONI

pag.279

12.BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

pag.285

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INTRODUZIONE

La presente dissertazione fa riferimento a un’analisi comparata di scenari ipotetici basati sul nuovo programma di rigenerazione urbana proposto dal Comune di Collegno, chiamato “Collegno Rigenera”. Il lavoro si propone come strumento di supporto per il decisore, con l’intento di fornire strumenti aggiuntivi per valutare preventivamente la qualità degli interventi. In particolare, si fa riferimento alla valutazione in termini economici dei benefici di natura sociale che si potrebbero generare in seguito alla trasformazione delle aree coinvolte dal piano, attraverso l’utilizzo della tecnica SROI, Social Return On Investment. Il territorio collegnese si caratterizza per un’importante presenza di aree industriali dismesse derivanti da un passato industriale che ha caratterizzato lo sviluppo di Torino e dei comuni limitrofi in tutto il ‘900, specialmente nel periodo successivo alla Seconda guerra mondiale. L’intento dell’amministrazione è quello di avviare una stagione di interventi di nuova generazione capaci di risolvere fratture e degradi urbani, di costruire opportunità di riqualificazione abitativa, terziaria e produttiva, di sostenere il rilancio socio-economico favorendo la riqualificazione del patrimonio immobiliare e territoriale esistente

dal

punto

di

vista

della

qualità

architettonica e dell’efficienza energetica. Il programma trova riferimento normativo nell’art.14

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I


della Legge regionale n. 20 del 14/07/2009, il cosiddetto “Piano Casa”, il quale fornisce la possibilità ai comuni di agevolare interventi di rigenerazione urbana. Il primo capitolo si apre con un’analisi storica delle aree collegnesi interessate dal piano, attraverso cui cercherò di far emergere gli aspetti principali che hanno indotto le trasformazioni urbanistiche della città, sia nella fase di sviluppo economico dovuto alla crescita industriale sia in quelle di recessione che, a partire dagli anni ‘70, hanno generato il fenomeno della deindustrializzazione e il progressivo svuotamento degli spazi produttivi. Quest’excursus consente di capire le motivazioni che hanno portato Collegno a crescere in maniera irregolare, generando una città multipolare, con un centro storico slegato dal territorio maggiormente urbanizzato e con le aree industriali concentrate lungo uno dei principali assi viabilistici di Torino, corso Francia. Il secondo capitolo illustra gli strumenti di pianificazione strategica entro cui il programma potrebbe essere integrato. Viene fornita una panoramica sulle principali normative locali e nazionali in materia di rigenerazione urbana, di consumo dei suoli e di riorganizzazione amministrativa. A quest’ultimo aspetto si lega l’approfondimento relativo ai piani strategici di Torino, rispetti-

II

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vamente il Secondo e il Terzo Piano Strategico dell’Area Metropolitana e il programma di Torino Città Universitaria. Il terzo capitolo, invece descrive il contesto territoriale di Collegno in relazione alle principali infrastrutture caratterizzanti: corso Francia, corso Marche e la Linea 1 della Metropolitana. L’argomentazione si conclude con un approfondimento relativo al Piano Regolatore Generale del Comune. Il quarto capitolo si dedica esclusivamente alla descrizione del programma di Collegno Rigenera. Il focus cerca di raccontare il percorso che ha portato alla definizione del piano, il quale è stato realizzato grazie a incontri continui tra la comunità e l’amministrazione, e di descrivere gli indirizzi di progetto approvati dal Consiglio Comunale di Collegno l’11 febbraio 2016. Il quinto capitolo offre una panoramica sulla casistica dei metodi di valutazione che si possono utilizzare a supporto delle trasformazioni. La trattazione si apre con un approfondimento riguardante il tema della rigenerazione urbana e della sostenibilità a cui fa seguito una descrizione delle diverse fasi del processo per costituire il giudizio di compatibilità, spiegazione fatta attraverso l’analisi delle diverse tecniche di valutazione adottabili in ciascun passaggio.

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III


Il sesto capitolo approfondisce le tecniche effettivamente utilizzate all’interno della tesi per il calcolo dei benefici sociali d’intervento, rispettivamente Analisi SWOT per stabilire le strategie d’intervento, Stakeholders Circle Analysis per individuare gli attori partecipanti al progetto e SROI, Social Return On Investment, per stimare i ritorni sociali. Il settimo capitolo mira a fornire dati riguardanti la popolazione, i servizi e la rete dei trasporti del Comune di Collegno. Tale descrizione consente di fornire un quadro completo della città, costituendo una base statistica di supporto per le valutazioni effettuate nei capitoli successivi. L’ottavo capitolo riguarda l’applicazione dell’Analisi SWOT e della Stakeholders Circle Analysis per il caso di Collegno. Nel primo caso ha permesso di stabilire le strategie da utilizzare nella fase di definizione del progetto, attraverso il riconoscimento dei punti di forza, di debolezza, delle opportunità e dei rischi riguardanti la rigenerazione delle aree di via De Amicis. Nel secondo, invece, mediante l’utilizzo di questa tecnica, è stato possibile definire gli attori

che

potrebbro

essere

coinvolti

all’interno

del processo.

IV

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valuazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Il nono capitolo è quello di definizione degli scenari di progetto. Gli indirizzi disposti da Collegno Rigenera hanno fornito dei principi ben precisi che sono stati utilizzati per strutturare le tre proposte progettuali: una prima, a cui vengono applicati rigorosamente i parametri stabiliti dal programma, con valori del 35% di SLP come premialità per le consistenze esistenti inferiori ai 5.000 mq e del 10% per quelle comprese tra i 5.000 e i 10.000 mq; una seconda in cui il valore del 35% è attribuito a tutte le aree inferiori ai 10.000 mq e del 10% a quelle superiori; una terza in cui viene assegnata una premialità del 35% per tutte le aree, indipendentemente dalle dimensioni. A questa logica quantitativa ne segue una insediativa. Infatti, gli scenari si diversificano per le scelte progettuali adottate: la prima proposta, quella che adotta i parametri di Collegno Rigenera, si definisce attraverso l’aumento degli spazi e dei servizi legati alla cultura; la seconda si concentra maggiormente sugli aspetti legati alla coesione sociale e allo spazio pubblico; la terza , invece, punta alla densificazione degli spazi con un importante aumento dell’offerta residenziale e lavorativa. Il decimo e ultimo capitolo è quello in cui si valutano le ricadute sociali degli interventi proposti dai tre scenari caratterizzanti la simulazione. La stima si apre con una Valutazione di Contingenza basata su dati raccolti

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V


attraverso indagini sulla popolazione. Tali ricerche sono state finalizzate alla determinazione della Disponibilità A Pagare con cui ciascun individuo potrebbe contribuire alla realizzazione degli interventi, con quote da versare una tantum. A questa fase di riconoscimento dei valori, ne segue una di individuazione dei costi d’intervento per ciascuno scenario. Il rapporto tra il valore complessivo ottenuto dalla valutazione di contingenza per ciascun progetto e i relativi costi di realizzazione, consente di trovare il valore SROI. Affinché si prevedano delle ricadute sociali d’intervento è necessario che questo rapporto sia maggiore a 1. L’ultimo passaggio consiste in un’Analisi di Sensitività riguardante i dati di input utilizzati per il calcolo dello SROI. Tale analisi consiste nell’esaminare la variazione dei risultati finali in relazione a variazioni delle voci di costo e di ricavo più significative. Tra i diversi motivi che mi hanno spinto ad affrontare quest’argomento all’interno della tesi, ce ne sono due che ritengo siano stati fondamentali per la mia scelta. Le aree interessate dal programma sono quelle in cui sono cresciuto, alle quali sono legati molti dei miei ricordi e per cui, da cittadino collegnese, vorrei che un loro eventuale sviluppo contribuisse al miglioramento della qualità della vita di tutti, aiutando inoltre Collegno ad avere

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un ruolo centrale all’interno del contesto metropolitano. Un altro motivo riguarda l’unicità del programma proposto; infatti la Legge Regionale 20/2009 in un contesto così ampio non ha mai trovato applicazione, venendo utilizzata solo per porzioni molto piccole di territorio. Inoltre, la possibilità di utilizzare delle tecniche di valutazione economiche innovative come lo SROI, hanno veicolato la mia scelta verso questo tipo di trattazione.

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VII



1



1. DA BORGO AGRICOLO A CITTÀ INDUSTRIALE: il rapporto con Torino e l’evoluzione del tessuto urbano in seguito ai grandi cambiamenti economici tra ‘800 e ‘900.

Per raccontare il rapporto tra Collegno e la Città di Torino ritengo sia doveroso descrivere l’evoluzione storica e morfologica

del

territorio

comunale.

I

passaggi

cruciali potrebbero essere ricondotti a pochi avvenimenti storici riguardanti non solo il comune, ma anche Torino: l’imposizione di corso Francia da parte del Re Vittorio Amedeo II nel 1711; la realizzazione della linea ferroviaria Torino – Susa nel 1854, che cambiò l’identità di Collegno facendola passare da borgo rurale a città specializzata nell’industria tessile; la ricostruzione successiva alla Seconda guerra mondiale, la quale portò la popolazione a crescere, con un incremento demografico senza precedenti; la realizzazione della Linea 1 della Metropolitana nel 2006 cha ha già prodotto dei cambiamenti a scala metropolitana e innescato ulteriori trasformazioni che si concretizzeranno nei prossimi anni. Raccontare Collegno in così pochi passaggi

non

sarebbe

sufficiente

poiché

si

tralascerebbero numerosi aspetti relativi al territorio e alla sua evoluzione morfologica, oltre a numerosi fattori legati all’identità socio-politica

del Comune,

elemento che ne ha sempre caratterizzato la storia.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

3


Figura 1.1 -Carta francese di Collegno - 1813 - Fonte: LARTU Politecnico di Torino.


1.1. COLLEGNO TRA ‘800 E ‘900 Agli inizia dell’800 Collegno era un borgo rurale, molto povero sia in termini di risorse che di popolazione. All’interno del territorio comunale di milleottocento ettari, le uniche aree residenzili erano limitate al solo 1

centro storico. Le poche attività produttive presenti erano

prevalentemente

agricole:

un

mulino,

una fucina e una conceria per la seta. Il concentrico era molto lontano rispetto allo stradale di Francia, realizzato agli inizi del ‘700 per la volontà del Re di collegare la residenza di piazza Castello al 2

Castello di Rivoli. Le uniche strade che partivano dal paese erano quattro e permettevano di raggiungere i borghi limitrofi di Grugliasco, Alpignano, Pianezza e Venaria Reale. La principale attività che consentiva il sostentamento ai quasi milleottocento abitanti era l’agricoltura anche grazie alla vicinanza rispetto alle bealere della Dora Riparia. A partire dal 1860 ci furono i primi insediamenti produttivi le cui attività erano 1. Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la metropoli. Per una storia di Collegno dalla Ricostruzione agli anni Novanta: Ledizioni, 2013. pp.27-28 2. Sammartano, Giuseppe; Zunino, Elisa.

finalizzate alla lavorazione della seta. I servizi per la popolazione erano esigui: una scuola elementare

maschile,

un

e

medico

un

una

pozzo

privata

comunale

femminile, per

l’acqua.

150-300: corso Francia 2011. Provincia di

L’elemento che diede il via alla crescita storica

Torino, 2011.

di

Collegno

fu

sicuramente

la

linea

ferroviaria

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

5


Torino - Susa, voluta fortemente dal governo piemontese con la prospettiva di realizzare un traforo che permettesse di

raggiungere

facilmente

la

Francia

e

favorire

gli scambi commerciali con il popolo transalpino. Il

primo

tratto

del

progetto

venne

inaugurato 3

nel 1854 e Collegno si vide assegnare una stazione. Il comune iniziò a essere interessante agli occhi degli

investitori

e

dell’amministrazione

sabauda.

4

Il Regio Manicomio di Torino a causa del sovraffollamento delle sue strutture in centro città, ritenne necessario

Figura 1.3.-Ospedale Psichiatrico - 1913 -Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

trovare una nuova area per i degenti e individuò nella Certosa di Collegno un luogo adatto: alte mura, grande disponibilità di terreni da coltivare e un adeguato sistema di strutture in grado di ospitare i malati. Inoltre, la prospettiva di una stazione nelle immediate vicinanze dell’ingresso sud del parco avrebbe garantito una maggiore facilità nello scambio delle provviste necessarie all’ospedale.

Figura 1.4.-Ospedale Psichiatrico - 1913 -Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

3. Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la metropoli. Per una storia di Collegno dalla Ricostruzione

agli

anni

Novanta:

Antonio.

Recupero

Ledizioni, 2013. op.cit. p.5 4.

Besso-Marcheis,

prudente e sostenibilità. Il caso della Certosa Reale di Collegno: Franco Angeli, 2016.

6

Figura 1.5.-Ospedale Psichiatrico - 1913 -Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

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Figura 1.6.- Mulino sulla Dora - 2013 - Fonte: Michele d’Ottavio Photographer.


L’anno chiave per lo sviluppo urbano e industriale collegnese fu il 1875. L’imprenditore svizzero Napoleone Leumann decise di trasferire la produzione dello stabilimento Leumann & C. di Voghera nell’area torinese. Questo spostamento avvenne per diversi motivi: in primis, l’area dell’opificio iriense era lontana da ogni forma di energia idraulica, priva di una stazione del treno e con poche risorse umane da impiegare. In secondo luogo, Torino a causa dello spostamento della capitale a Firenze del 1865, concedeva agevolazioni commerciali ed edilizie agli imprenditori che volessero investire sul territorio, in maniera da risollevare l’economia in crisi. La scelta su Collegno ricadde per diversi fattori. Innanzitutto il costo delle aree da edificare, un sesto rispetto a quello che si sarebbe dovuto pagare nell’area di Torino. Altro elemento rilevante fu la disponibilità di manodopera a basso costo. Le donne, abituate a lavorare nei pochi setifici già insediati, erano disposte ad accettare salari molto bassi 5

pur di evitare la miseria. Un

ulteriore

punto

di

forza

era

rappresentato

dalla disponibilità energetica. Infatti la vicinanza dello

stradale

di

Francia

rispetto

alle

bealere

di Grugliasco e Orbassano, consentiva di disporre della potenza necessaria al funzionamento delle turbine dedicate alla produzione delle merci e all’alimentazione dello stabilimento. Inoltre, nel 1871, insieme al

8

5. Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la metropoli. Per una storia di Collegno dalla Ricostruzione

agli

anni

Novanta:

Ledizioni, 2013. p. 47

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prolungamento della Torino- Susa fino alla Francia con l’apertura del traforo del Frejus, venne inaugurata la linea ferroviaria locale Torino - Rivoli la quale permetteva di condurre le merci fino a piazza Statuto e da lì verso Porta Susa, da dove sarebbero entrate nella rete degli scambi commerciali nazionali e internazionali. Un aspetto fondamentale della grande capacità del Cotonificio Leumann di radicarsi al territorio fu l’assistenza e la disponibilità di servizi per le maestranze. Leumann fece realizzare un pozzo per l’acqua potabile, un refettorio, un ambulatorio medico, un dormitorio e successivamente dei villini intorno allo stabilimento, il cui canone d’affitto era di un quinto rispetto a quello medio nazionale. Questi privilegi rendevano i lavoratori riconoscenti verso il loro padrone evitando così proteste o 6

altre forme di comportamento ritenute scorrette. L’ascesa verso l’industrializzazione era iniziata. La grande quantità di scambi nazionali e internazionali, i nuovi prezzi, la possibilità economiche della piccola media borghesia, la disponibilità di terreni, di manodopera e di energia a basso costo garantirono a Collegno l’inserimento di diverse aziende di piccole e medie dimensioni operanti in diversi settori industriali. Nel 1891 fu la volta del Lanificio 6. Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la metropoli. Per una storia di Collegno dalla Ricostruzione

agli

anni

Ledizioni, 2013. op.cit. p.48

Novanta:

e manifattura Giacomo Sella che solamente cinque anni più tardi poteva vantare oltre duecento dipendenti. Questa nuova fase economica influì molto sulle scelte

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

9


urbanistiche. Le frazioni in cui era diviso il comune vennero rinominate: Basse Dora diventò Borgo Dora, Baraccone 7

diventò Regina Margherita (in onore della moglie di Re Umberto I di Savoia). L’area di Balma diventò Savonera e l’area della nuova stazione prese il nome di Borgo Nuovo. Tra il 1881 e i 1901 ci fu un sostanziale aumento della popolazione. L’industrializzazione fece crescere il numero di abitanti i quali passarono da circa 3200 a quasi 4500. Tale incremento portò all’inserimento di nuovi servizi da parte dell’amministrazione: due nuove aule scolastiche da cinquanta alunni ciascuna, alloggi per gli insegnanti e la realizzazione dell’illuminazione elettrica. Nella fine dell’800 ci fu una riconversione generale che portò all’elettrificazione della linea di trasporto Torino - Susa, 8

dello stradale di Francia da parte della Provincia, prima raggiungendo solo la frazione Regina Margherita e successivamente, nel 1904, il villaggio Leumann. L’illuminazione del concentrico invece era fornita dal Lanificio

Sella

attraverso

l’azione

della

turbina

mossa dalla vicina bealera. 1.2. GLI INIZI DEL XX SECOLO La Collegno che si affacciava sul ventesimo secolo era

metropoli. Per una storia di Collegno dalla

molto diversa rispetto a com’era solamente trent’anni

Ricostruzione

prima.

Ledizioni, 2013. p. 50

Lo stabilimento Leumann iniziò a crescere:

il villaggio si ingrandì grazie all’inserimento dell’asilo

10

7. Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la agli

anni

Novanta:

8. Ibidem.p.50

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


infantile, dei bagni e della scuola elementare mista, dell’ufficio

postale

e

del

teatro-cinematografo.

L’espansione del mercato nazionale e internazionale fecero crescere il settore produttivo locale non più specializzato nella sola produzione tessile, ma anche nell’alimentare. Nel 1911 nacque la Bertolini che conobbe fama 9

nazionale grazie all’invenzione del lievito monodose. Il

vero

stravolgimento

dall’exploit Ci

troviamo

del nel

produttivo settore

periodo

del

venne

portato

metalmeccanico. primo

stabilimento

FIAT di corso Dante, che produceva già oltre mille vetture l’anno, e delle formazione delle storiche carrozzerie

torinesi

come

Itaca,

Lancia,

Società

Piemontese Automobili e la Farina, la quale negli anni successivi divenne Pininfarina. Pertanto venivano delegate ad aziende minori la produzione delle singole parti che formavano i veicoli. Una delle più importanti, la Fabbrica Italiana Segmenti, sorse a Collegno ed era specializzata nella produzione di fasce elastiche per i motori. Il boom dovuto alla crescente richiesta di auto da parte della popolazione favorì l’insediamento di altri stabilimenti produttivi, portando negli anni trenta gli 9. Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la metropoli. Per una storia di Collegno dalla Ricostruzione

agli

Ledizioni, 2013. p. 335

anni

Novanta:

opifici situati nel comune ad essere quasi totalmente dedicati a questo settore. Anche il Regio Manicomio fu soggetto ad alcune

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

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trasformazioni derivanti alla crescita continua di degenti. Questo portò all’apertura di una sede distaccata dell’ospedale nell’area di Savonera e a ipotizzare un’altra sede sempre vicino alla ferrovia, ma nel comune di Grugliasco

(la

cui

realizzazione

avvenne

dopo).

Le strutture oltre ad ospitare i pazienti, furono un’importante fonte di occupazione per la popolazione in quanto, la continua crescita del numero di ricoverati, rendeva necessaria

la

presenza

di

personale

dedicato

all’assistenza.

Figura 1.7.- Certosa di Collegno - 2013 - Fonte: Michele d’Ottavio Photographer.

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Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 1.8.- CTM 1854- Nord Ovest - Fonte: LARTU Politecnico di Torino.


1.3. DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI ‘70. La Seconda guerra mondiale resituì un territorio decimato che necessitava di essere ricostruito. Tra le prime azioni intraprese dall’amministrazione ci fu lo sviluppo del primo Piano Regolatore Generale il cui fine era quello di regolamentare la crescita urbanistica, organizzando l’insediamento degli edifici civili e produttivi. Il comune era uno dei più industrializzati di tutta la provincia ed era specializzato in diversi settori: dalla chimica alla meccanica, dal tessile all’alimentare, fino alla lavorazione del legno. Si inserirono sul territorio nuove imprese legate al settore della siderurgia come le Fonderie Acciaierie Giovanni Mandelli nel 1945 e altre realtà del settore metalmeccanico come la fabbrica F.lli Sandretto nel 1958 nell’area di Borgata Paradiso. Il settore tessile iniziò il suo inesorabile declino che lo portò a scomparire all’inizio degli anni ‘70. Per quanto riguardava invece l’ambito alimentare riusciva ancora a sopravvivere grazie al biscottificio Maggiora e la Bertolini alimentari. Negli anni’50 iniziò la grande crescita demografica di Collegno la quale raggiunse nel 1961 i 21500 abitanti, 10

8000 in più di quanto registrato nel 1951. Tale incremento fu il riflesso di quanto accadeva sul territorio nazionale, dove circa nove milioni di persone, migrarono verso i centri della produzione industriale come Torino, Milano e Genova.

14

10. Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la metropoli. Per una storia di Collegno dalla Ricostruzione

agli

anni

Novanta:

Ledizioni, 2013. p. 95

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 1.9.- Ingresso Maggiora Alimentare - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

I lavoratori presenti nel territorio collegnese si triplicarono, passando da quasi 5000 a 15000, distribuiti su circa trecento aziende. Nella stessa proporzione aumentarono anche i residenti sul territorio. A fronte di questi dati l’amministrazione decise di intraprendere delle politiche sullo sviluppo del territorio in maniera da garantire un’espansione

ordinata.

Il

mandato

del

Sindaco

Bertotti, a partire dal 1961, ritenne fondamentale monitorare i danni che la crescita incontrollata di

Torino

avrebbe

provocato

sul

territorio

di Collegno e su quello della prima cintura. Tale crescita doveva essere normata, ponendo il bene della collettività al centro delle scelte dell’amministrazione e pertanto, si propose con difficoltà un piano intercomunale per

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

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facilitare la gestione di servizi come il trasporto, la sanità e l’istruzione. Poste queste considerazioni, i nuovi stabilimenti industriali si sarebbero dovuti insediare nelle aree oltre via Pianezza, vicino alla frazione Savonera, mentre le aree residenziali e il nuovo centro della città nella porzione a cavallo tra la ferrovia e il Centro Storico, in maniera da sanare la frattura tra il concentrico e corso Francia. L’entrata in vigore della Legge n.167 del 1962 - la quale obbligava le amministrazioni, le cui previsioni di incre mento demografico erano stimate nel raggiungimento

Figura 1.11.Collegno in costruzione Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

di 50.000 abitanti entro dieci anni, a realizzare un

piano

per

l’edilizia

popolare

collegato

alla

programmazione urbanistica – portò Collegno a formulare un Piano comunale stabilendo i parametri fondamentali per la trasformazione. L’incremento della popolazione venne quantificato in circa l’80%, con un aumento di circa 11500 abitanti, con una densità di circa 260 abitanti per ettaro e una superficie totale d’intervento pari a 45 ettari. La legge dispose che l’acquisizione

Figura 1.12.Collegno in costruzione Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

dei terreni dovesse essere sottesa al valore di mercato risalente ai due anni precedenti all’approvazione del piano, in maniera da rendere sostenibili le trasformazioni, limitare le speculazioni edilizie da parte di privati e trasformare le città senza gravare troppo sulle famiglie. I nuovi quartieri vicino alla stazione avrebbero dovuto

16

Figura 1.13.Collegno in costruzione Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


incoraggiare l’unità sociale integrandosi con la città preesistente. A tal proposito vennero lasciati degli spazi vuoti per favorire l’insediamento di servizi futuri. Inoltre, la mancata presenza di un centro facilmente riconoscibile dava la possibilità di ridisegnare il tessuto della città in maniera funzionale, collocando su un solo asse tutte le attività più importanti, come Figura 1.14.Collegno in costruzione Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

il nuovo municipio. Il nuovo viale avrebbe dovuto collegare Grugliasco, il nuovo centro città, il Centro Storico a le aree oltre la Dora, verso Pianezza. Queste precise volontà cercavano di ricucire lo strappo tra il Centro Storico, ormai messo ai margini dello sviluppo del Comune e corso Francia, la cui crescita avvenne più per una naturale espansione di Torino che per programmazione de

comuni

attraversati.

A

questo

fattore

si

aggiunge la presenza storica della ferrovia la quale, Figura 1.15.Collegno in costruzione Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

dalla in

sua due

realizzazione, porzioni

molto

separò diverse

il

comune tra

loro.

La coesione sociale tra i nuovi abitanti e quelli già insediati era alla base dell’organizzazione dei nuovi quartieri. Sin da subito si escluse la possibilità di complessi edilizi interamente nuovi che occupassero grandi porzioni di territorio. Si ricercò più l’intervento capillare, integrato nel tessuto urbano esistente. Si definirono luoghi di aggregazione e servizi per la comunità, con aree per

loscambio

commerciale,

culturali

e

sportive,

Figura 1.16.Collegno in costruzione Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

17


opportunamente

collegate

da

mezzi

pubblici.

Al centro della nuova Collegno ci fu il tema della scuola. L’amministrazione puntò su un sistema formativo che potesse genereare cittadini consapevoli. Si investì economicamente molto sulle strutture e sulla qualità dell’insegnamento, stringendo collaborazioni con l’Opera Nazionale Montessori che sfociò nella sperimentazione di 11

nuovi strumenti didattici. Questa virtuosità portò l’UNESCO nel 1970 a considerare Collegno come una città modello nei servizi scolastici, accanto a sole altre cinque

Figura 1.17.Collegno in costruzione Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

città nel mondo. Tutti questi elementi, insieme anche alla facilità di spostamento lungo l’asse di corso Francia e alla qualità dei servizi che l’amministrazione proponeva alla comunità, permise a Collegno di raggiungere la soglia dei 32.000 abitanti a metà degli anni ‘70. Tra i requisiti che la resero attraente, ci furono il decentramento industriale e la delocalizzazione degli stabilimenti in tutta la fascia ovest della città.

Figura 1.18. Collegno in costruzione Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Tali possibilità insediative, fecero gola agli imprenditori i quali, con la prospettiva di disporre di grandi aree dove inserire nuovi stabilimenti per incrementare la produzione a costi inferiori rispetto all’area torinese, decentrarono la produzione dall’ormai saturo territorio torinese. Ai nuovi residenti non si offriva una città dormitorio, bensì un luogo moderno dove poter vivere e in cui poter partecipare direttamente vita pubblica. In tal senso, a partire dal 1968 11.Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la metropoli. Per una storia di Collegno dalla Ricostruzione agli anni Novanta: Ledizioni, 2013. p. 13 18

Figura 1.19. Collegno in costruzione Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 1.20 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

19


Figura 1.21 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

20

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 1.22 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

21


Figura 1.23 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

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Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 1.24 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

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Figura 1.25 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

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Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 1.26 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

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Figura 1.27 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

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Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 1.28 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

27


Figura 1.29 .- Programma degli interventi di edilizia pubblica del Comune di Collegno - Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

28

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


si iniziò ad usare uno strumento decisionale innovativo: il consiglio di quartiere, che dava la possibilità a delegazioni di rappresentanti delle singole borgate di partecipare alla vita decisionale dell’amministrazione. 1.4. DAGLI ANNI 70 AD OGGI: DALLA FINE DEL BOOM ECONOMICO ALLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE Gli

anni

‘60

si

conquiste

dal

punto

e

Il

proletariato

sociale.

chiusero di

con

importanti

vista

economico

divenne

protagonista

sulla scena nazionale grazie alle lotte del Biennio Rosso

Italiano

1968-69.

Queste

tensioni

portarono alla rottura del blocco salariale, concedendo un maggiore potere economico e un miglioramento 12

delle condizioni lavorative dei lavoratori. La globale condizione di benessere portata dal boom economico era destinata ad esaurirsi. Gli anni ‘70 si aprirono con

una

crisi

economica

mondiale

senza

precedenti dalla fine della Seconda guerra mondiale. Numerosi

avvenimenti

segnarono

indelebilmente

il sistema economico italiano portando ancora oggi l’economia 12. Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la

nazionale

a

subirne

gli

effetti.

Per

raccontare i cambiamenti che hanno investito Torino

metropoli. Per una storia di Collegno dalla

e Collegno a partire dagli anni ‘70 è fondamentale

Ricostruzione

ripercorrere la storia economica italiana e mondiale

agli

Ledizioni, 2013. p. 111

anni

Novanta:

in quanto dalle scelte prese dai governi che si sono

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

29


susseguiti, sono dipese le sorti delle piccole e medie imprese localizzate in prossimità delle grandi città. Il preludio alla crisi fu la separazione del dollaro rispetto 13

all’oro nel sistema di valutazione dell’economia mondiale. Questa scissione ebbe ripercussioni devastanti sul sistema capitalistico dell’Europa occidentale la quale, prima

della divisione, poteva disporre di materie prime da tutto il mondo ad un prezzo fisso leggermente variabile. La scissione ha generato un sistema speculativo sul mercato dei cambi, rendendo più forti paesi economicamente deboli, soprattutto riguardo alle risorse petrolifere, sfociata nella crisi energetica del 1973 dovuta alla Guerra del Kippur la quale portò i paesi dell’OPEC a ridurre sensibilmente le esportazioni di greggio verso i paesi occidentali,

con

un

raddoppio

dei

costi

di

approvvigionamento. Sebbene l’Italia fosse riuscita a risollevarsi dopo la guerra, disponeva di un sistema economico non molto strutturato e gli eventi che si avvicendarono su scala mondiale ebbero un effetto dirompente sull’economia nazionale. Le piccole - medie imprese meno competitive non erano in grado di disporre della flessibilità necessaria per modificare rapidamente le proprie caratteristiche; questa rigidità non consentiva a esse di adattarsi a un mercato del lavoro in continuo cambiamento. Inoltre, insieme alla crisi economica, ce ne fu una politica e sociale. L’arretrato

30

13. Peggio, Eugenio. La piccola e la media industria nella crisi dell’economia italiana: Editori Riuniti, 1975.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


sistema economico italiano si basava su bassi salari e sull’utilizzo incontrollato della forza lavoro. Nonostante fosse riconosciuta l’inadeguatezza di tale modello, il governo centrale non fece nulla per modificarne la natura e per aiutare le piccole medie imprese. Quindi nel momento in cui la lotta operaia portò i suoi frutti, le aziende si trovarono a dover far fronte ad un aumento salariale Figura 1.30 .Pubblicità Bartolini alimentari-Anni ‘60 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

e un adeguamento delle strutture lavorative. Costi in più che ebbero una grande influenza sui bilanci aziendali. I settori che subirono la maggiore flessione furono quello agricolo-alimentare e quello tessile. Tale deficit fu portato dalla scarsità di investimenti per l’ammodernamento dei processi produttivi i quali non riuscivano a competere con quanto fatto in altri paesi dell’Europa. Pertanto l’offerta risultava essere inferiore alla domanda, portando i costi di produzione e di vendita a crescere. Il prezzo delle materie

Figura 1.31 .Pubblicità Maggiora Alimentari -Anni - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

prime iniziò a diventare poco sostenibile per le aziende impiegate nel settore alimentare e tessile portando numerose realtà industriali a ridurre o addirittura arrestare la produzione. Solo a Collegno dal 1970 al 1975 chiusero tre dei più importanti stabilimenti presenti sul territorio: il Cotonificio Valle Susa nel 1971, il Cotonificio Leumann nel 1972 e la Maggiora alimentare nel 1974.

Figura 1.32 .Pubblicità Acciaierie Mandelli -Anni 60- Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno. Figura 1.33.- La Voce della dora - giugno 1972 - Fonte: Archivio fotografico del Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

31


Un altro elemento che incise molto sulla crisi furono le speculazioni fondiarie e immobiliari oltre alla mancanza di infrastrutture tecniche e sociali. Coloro che sottoscrivevano un mutuo si

trovarono in pochi anni a vedersi

aumentare i tassi di interesse. Le infrastrutture invece erano ormai obsolete e incapaci di fronteggiare le richieste del sistema industriale ed economico italiano. Il colpo di grazia all’economia italiana venne dato nel 1973 con la svalutazione della Lira adoperata dal Governo Andreotti-Malagodi. In un primo momento si pensò che tale provvedimento avrebbe potuto portare benefici alle imprese italiane, implementando 14

la competitività sui mercati internazionali. L’effetto che si ottenne fu l’opposto poiché, indebolendo il valore economico della moneta, si rese più difficoltoso l’acquisto di materie prime e di petrolio, acutizzando ulteriormente l’inflazione rispetto agli altri paesi europei. La piccola e media impresa si trovò così a veder peggiorare la propria condizione non riuscendo a far fronte alla riduzione

della

domanda

a

causa

dell’aumento

dei costi e della concorrenza straniera. A queste difficoltà legate

alla

bisogna

aggiungere

complessità

del

le

sistema

difficoltà burocratico,

oltre a quelle dovute all’aumento dei tassi di interesse sui prestiti offerti dalle banche; prima della crisi chiunque poteva beneficiare di somme di denaro da parte delle

32

14. Peggio, Eugenio. La piccola e la media industria nella crisi dell’economia italiana: Editori Riuniti, 1975.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


banche senza offrire alcuna garanzia e senza essere sottoposti a controlli riguardanti la reale disponibilità a pagare. Le inadempienze venivano tradotte dalle banche in tassi più alti e nuovi oneri contrattuali. Questo sistema di conseguenza ostacolava anche le imprese sane che si trovavano a dover limitare le esportazioni per contenere i costi. Le realtà industriali minori videro ridurre il proprio potere contrattuale nei confronti delle grandi imprese le quali disponendo di maggiore solidità economica, potevano imporre condizioni economiche più onerose. Le ripercussioni di questi anni si concretizzarono soprattutto nei due decenni successivi. Negli anni ‘80 ci fu il collasso di una buona parte delle imprese presenti sul territorio

nazionale.

globalizzazione

a

Di

fronte

cui

al

processo

numerose

di

aziende

estere si allinearono, in Italia la delocalizzazione fu

soprattutto

nazionale.

A

Torino

numerosi

stabilimenti chiusero e spostarono la produzione fuori dall’area metropolitana; inoltre, il basso costo della manodopera nei paesi del terzo mondo ha fatto si che numerose aziende trasferissero la produzione in altre nazioni come ad esempio la Polonia, il Brasile, la Cina. Le crisi economiche, compresa quella dell’inizio degli anni ‘90 e quella attualmente in atto, hanno inciso molto sul numero di lavoratori impiegati nelle fabbriche. Facendo una semplice analisi riguardante la dimensione

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

33


media delle imprese tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80 notiamo come ci sia stato un ridimensionamento sia in termini di occupati che di metri quadrati delle aree industriali. A Collegno negli anni ‘60 la dimensione media delle aziende era stimata intorno ai 27 addetti per impresa, 15

a metà degli anni ‘90 tale valore scese fino a 13. In molti casi a tale riduzione è coinciso un ridimensionamento fisico degli spazi produttivi; le grandi cattedrali industriali sorte nel ‘900 vennero abbandonate e la produzione spostata in fabbricati minori fuori dalle città. L’assetto territoriale degli impianti produttivi nell’area torinese si è delineato nel ventennio compreso tra gli 16

anni ‘50 e gli anni ‘70. Analizzando la distribuzione delle aree industriali all’interno della città metropolitana, possiamo notare come la maggior parte delle aree produttive si siano sviluppate lungo le principali infrastrutture, ferroviarie e stradali, e lungo i più importanti corsi d’acqua. A questa logica bisogna aggiungere la grande influenza economica e morfologica che la FIAT ha avuto su tutto l’interland, in particolare verso le aree collocate nella zona sud-est. Questi fattori, insieme alla scarsa

metropoli. Per una storia di Collegno dalla

attenzione delle amministrazioni verso lo sviluppo delle

Ricostruzione

aree esterne al centro della città, ha fatto si che il

agli

anni

Novanta:

Ledizioni, 2013. p. 333

tessuto urbano si generasse spontaneamente più per una

16. Spaziante, Agata; Giaimo, Carolina;

naturale saturazione degli spazi derivante dalle logiche

Dansero, Egidio. Se i vuoti si riempiono.

del mercato fondiario, che per una programmazione

34

15.Adorni Daniela; Sguayzer, Marco. Oltre la

Aree industriali dismesse: temi e ricerche: Alinea Editrice, 2001.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Figura 1.34.Mappatura degli stabilimenti industriali lungo i confini e le principali infrastrutture collegnesi - 2016 - Fonte: elaborazione dell’autore.

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ DRUENTO ++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++ VENARIA REALE +++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++ +++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++ + +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ PIANEZZA +++++++++++++++++++++ +++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++ ++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++ ++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++ +++++++++ ++ +++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++ +++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++ +++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++ ALPIGNANO +++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++ ++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++ +++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ COLLEGNO +++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ + +++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++ +++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++ ++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++ TORINO ++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++ ++++++++++++++++++++++++++ +++ ++++++++++ +++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++ +++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ GRUGLIASCO ++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++ ++++++++ ++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++ +++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++ +++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++ +++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++ +++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++ +++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++ ++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++ ++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++ RIVOLI +++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ +++++++++++++++++++++++++ ++++++++++++++


ben definita e regolamentata da strumenti urbanistici. Le aree industriali intorno a via De Amicis per esempio, si sono generate più per una saturazione degli spazi lungo corso Francia che per una progettazione oculata. La presenza della stazione ferroviaria e il crollo del valore di mercato dei terreni agricoli ha fatto si che molte realtà produttive scegliessero Borgata Paradiso e Regina Margherita

come

produzione,

senza

qualità

dello

luoghi curarsi

spazio

che

ideali

per

la

minimamente avrebbero

della

generato.

Come per Torino, anche per i comuni della prima e della seconda cintura abbiamo una pianificazione dedicata maggiormente allo sviluppo delle proprie aree

centrali

Analizzando comuni

rispetto nel

dell’area

loro

a

quelle

insieme, metropolitana

più i

17

esterne.

cinquantadue di

Torino,

possiamo notare come gli insediamenti industriali si trovino in prossimità delle principali infrastrutture ma allo stesso tempo in corrispondenza dei limiti amministrativi comunali. La scarsa attenzione verso le aree periferiche ha fatto si che si generassero spazi casuali, nati solamente per fronteggiare problemi urgenti di natura produttiva. Il centro invece era il luogo delle attività qualificanti, dove si localizzavano i poteri economici e politici, le scuole, gli spazi per il divertimento e per la coesione sociale. Questa

36

forma

progettuale

disorganizzata

ha

17. Belski, Maria Pia. Periferia come centro. Rozzano, 2001.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


segnato in maniera indelebile la città. I confini comunali sono cicatrici provocate da ferite di un passato industriale ormai scomparso, dove ogni porzione di territorio si è formata in maniera specifica, chiusa verso se stessa, senza rapportarsi con lo spazio circostante. La crisi che tra gli anni ‘80 e i ‘90 ha investito l’Italia, ha spento molti di questi luoghi. L’avvento del settore informatico ha velocizzato e migliorato la produzione, ma allo stesso tempo ha allontanato le industrie dalla città. L’utilizzo di macchine a controllo numerico permette di risparmiare sia in termini economici che di spazio, non dovendo ospitare centinaia di lavoratori e riducendo i 18

costi della loro manodopera. Le industrie che sono riuscite a superare la crisi, hanno comunque delocalizzato le proprie attività, abbandonando i vecchi capannoni industriali risultanti obsoleti e sovradimensionati. I quartieri intorno alle fabbriche hanno iniziato il loro declino casi ghetti.

fisico con

la

Come

e

sociale

culminato

in

alcuni

veri

e

propri

precedenza,

la

scarsa

formazione detto

in

di

pianificazione delle amministrazioni durante l’ascesa economica italiana tra gli anni ‘50 e ‘70 ha fatto si che non ci fosse una flessibilità fisica degli spazi tale da 18.

Stella

Richter,

Paolo.

Recupero

urbanistico e ambientale delle aree industriali dismesse : Torino, 10-11 novembre 2006.

Editoriale

Scientifica,

2008.

permetterne una facile trasformazione in qualcosa di diverso. Pertanto è necessario realizzare non solo progetti architettonici o urbanistici, ma anche sociali, in maniera

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

37


da permettere alle diverse comunità di riappropriarsi autonomamente degli spazi in cui vivono. Le periferie di oggi non sono più luoghi dove esistono esclusivamente i lavoratori a basso costo. Gli spazi delle aree più esterne hanno le potenzialità per diventare motori in grado di valorizzare ancora di più la città, divenendo bacini di sperimentazione per progetti sociali, economici, architettonici e comunitari. La crescita qualitativa deve essere fatta non mediante una settorializzazione degli spazi, ma attraverso un collegamento continuo tra le diverse parti, non facendo vincere le logiche del mercato immobiliare, ma realizzando progetti il cui valore venga riconosciuto in termini di miglioramento della qualità della vita. Bisogna realizzare interventi la cui completezza possa rispondere efficacemente alla crescita e alle esigenze della società contemporanea .Luoghi mutevoli, che possano essere utilizzati in tutto l’arco della giornata e non solamente in alcune ore, come accade per alcune aree destinate a uffici progettate negli

ultimi

anni.

Bisogna

studiare

i

contesti,

conoscerne la storia e interpretarne i valori. Le periferie non sono tutte uguali sebbene l’immaginario collettivo pensi il contrario. Il compito del progettista deve avere come fine quello di leggere il territorio, capirne la specificità e proporre soluzioni globali che possano ricreare il senso di comunità laddove si sia estinto. Le attività non devono essere legate al solo pieno, ma anche agli spazi vuoti.

38

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


2



2. COLLEGNO E TORINO OGGI: la pianificazione strategica metropolitana e il contesto normativo vigente.

A partire dalla fine degli anni ‘90, con l’approvazione dell’intervento relativo alla Linea 1 della Metropolitana e la nomina di Torino come città ospitante dei XX Giochi Olimpici invernali che si sono svolti 2006, il rapporto tra Collegno e Torino è cambiato definitivamente. Da luogo satellite del capoluogo piemontese, il Comune è passato ad essere uno dei contesti urbani più virtuosi dell’intera area torinese. Ciò è stato possibile oltre che dalle trasformazioni fisiche che hanno investito tutto il territorio a scala metropolitana, anche attraverso una serie di normative locali, regionali e nazionali che hanno modificato i contesti amministrativi preesistenti. Al fine di comprendere al meglio le strategie progettuali e le motivazioni che hanno spinto il Comune di Collegno ad attuare una politica di rinnovamento e recupero del patrimonio edilizio esistente, ritengo sia fondamentale illustrare il contesto normativo vigente, nazionale e locale, in materia di recupero edilizio e consumo dei suoli, oltre alle strategie di sviluppo di Torino su scala metropolitana.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

41



2.1. LA RIFORMA DELLE CITTÀ METROPOLITANE. 19

La legge n.56 del 7 Aprile 2014, “Disposizioni sulle provincie, sulle unioni e fusioni di comuni”, conosciuta anche come Legge Delrio, ha modificato il contesto amministrativo locale, concretizzando il passaggio dalle Province alle Città Metropolitane, definite come enti amministrativi di secondo livello (il primo è quello nazionale). Tale riforma ha tre finalità principali: 1. Cercare di snellire i processi decisionali, eliminando numerosi il

passaggi

personale

burocratici

coinvolto,

e

riducendo

ottenendo

così

un

notevole risparmio in termini di tempo e denaro; 2.

Aumentare

la

partecipazione

delle

comunità,

delegando a essa un maggiore potere decisionale; 3.

Migliorare

amministrativo, di

l’efficienza

globale

incrementando

raggiungimento

di

del

sistema

le

possibilità

obiettivi

prestabiliti.

I poteri della città metropolitana sono rappresentati da: Sindaco

Metropolitano

(nominato

di

diritto

il sindaco del comune capoluogo), il quale esercita l e

proprie

ricevendo 19. Legge n.56 del 7 Aprile 2014. Fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

svolto

il

funzioni compenso

all’interno

del

a

titolo

solamente contesto

per

gratuito, il

ruolo

comunale;

le assemblee comunali, il consiglio metropolitano e

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

43


la conferenza metropolitana. Il consiglio metropolitano, eletto dai sindaci e dai consiglieri

comunali

dei

comuni

della

città

metropolitana, è l’organo di indirizzo e di controllo: il suo ruolo è quello di approvare iniziative, regolamenti e piani, oltre a verificare che vengano rispettati i termini di legge. La

conferenza

metropolitana,

invece,

è

l’organo deliberativo che approva lo statuto e le modifiche, oltre ad avere potere consultivo sui bilanci. In aggiunta ai nuovi organi costitutivi, la Città Metropolitana si caratterizza per i poteri che esercita: -

Adozione

e

aggiornamento

annuale

del

piano strategico triennale del territorio metropolitano. -

Pianificazione

territoriale

generale

relativa

alle

strutture di comunicazione, le reti di servizi e le infrastrutture di competenza. - Strutturazione e organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano. - Coordinamento e sviluppo di sistemi di mobilità e strutturazione di reti viarie a scala metropolitana. -

Promozione

e

coordinamento

dello

sviluppo

economico e sociale. -

Promozione

e

coordinamento

dei

sistemi

di

informatizzazione e di digitalizzazione. Ogni città metropolitana assume i poteri dell’organo provinciale

44

a

cui

subentra,

sia

in

termini

di

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


ruoli che di patrimonio. “La Città metropolitana di Torino, quale ente di area vasta, svolge un ruolo di sviluppo strategico del territorio metropolitano, di promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della Città metropolitana, nonché provvede alla cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello. La Città metropolitana svolge, inoltre, un’azione di governo del territorio metropolitano e di coordinamento dei Scelte di campo del piano

comuni che la compongono e delle loro forme associative, favorendo i programmi di sviluppo socio-economico.”

Druento San Gillio

Brandizzo

Borgaro Mappano Torinese

Venaria Reale

Pianezza Collegno

4

Rivoli

Torino

3

Villarbasse

Rivalta di Torino

Bruino

Orbassano

Piossasco

“Riordino

delle

funzioni

amministrative

conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni)”.

10 Nichelino

Baldissero Torinese

8

Pino Torinese

9 Pecetto Torinese Moncalieri

Chieri

Trofarello Cambiano Volvera

20. Legge regionale n. 23 il 29 ottobre 2015

2 Beinasco

Castiglione Torinese Gassino Torinese

San Mauro Torinese

7

1

Grugliasco

San Raffaele Cimena

Settimo Torinese

6

5

Alpignano Rosta

Volpiano

Leinì

Caselle Torinese

20

Candiolo

Vinovo

La Loggia

53

L’area metropolitana torinese del Piano Strategico “Torino Metropoli 2025” I 38 Comuni inclusi nei lavori del Piano sono: Alpignano, Baldissero Torinese, Beinasco, Borgaro Torinese, Brandizzo, Bruino, Cambiano, Candiolo, Caselle Torinese, Castiglione Torinese, Chieri, Collegno, Druento, Gassino Torinese, Grugliasco, La Loggia, Leinì, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piossasco, Rivalta di Torino, Rivoli, Rosta, San Gillio, San Mauro Torinese, San Raffaele Cimena, Settimo Torinese, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Villarbasse, Vinovo, Volpiano, Volvera.

Figura 2.1.- La nuova area metropolitana di Torino - 2015 - Fonte: Terzo Piano Strategico di Torino- p.53

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

45


2.2. DDL 2039 “CONTENIMENTO DEL CONSUMO DEL SUOLO E RIUSO DEL SUOLO EDIFICATO”, 21

Il D.D.L. 2039 ha come obiettivo quello di arrestare il consumo di territorio, divenuto ormai un problema su scala nazionale, cercando di indirizzare il settore edilizio verso interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, favorendo il recupero di preesistenze ed eventualmente concentrare le nuove costruzioni in aree già urbanizzate, laddove siano presenti edifici in stato d’abbandono che necessitano di demolizione. L’obiettivo è quello di tutelare il territorio attraverso un’attenta politica ambientale. I temi su cui si fonda il disegno di legge sono riassumibili in tre macro-temi: 1. Consumo di suolo: il consumo sarà possibile solo per i lavori e le opere già inserite nelle programmazioni delle amministrazioni locali. Per le trasformazioni successive, il consumo non potrà essere superiore al 50 % della media regionale nei cinque anni precedenti. 2. Oneri di urbanizzazione: quanto ricavato dalle trasformazioni verrà riutilizzato solo ed esclusivamente a beneficio delle operazioni di riqualificazione. Prima era possibile destinare il 50 % degli introiti per pagare altri tipi di spese.

46

21. Disegno Di Legge 2039 “Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato” - Camera dei Deputati.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


I Fondi potranno essere utilizzati per: - opere di urbanizzazione primaria e secondaria; -risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici; interventi di riuso e di rigenerazione, demolizione di costruzioni abusive; -interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio; - realizzazione di aree verdi; - prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico e sismico; - interventi per favorire l’insediamento di attività di agricoltura in ambito urbano attuati dai soggetti pubblici; - tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico. 3. Riqualificazione delle periferie: nei nove mesi successivi Governo

all’entrata sarà

in

obbligato

vigore a

della

elaborare

legge, dei

il

decreti

legislativi affinché si semplifichino le procedure per la rigenerazione urbanistica, sociale e ambientale. Nonostante

le

intenzioni

siano

virtuose,

questo

Disegno Di Legge, attualmente al Senato, non ha riscosso molto successo all’interno delle amministrazioni comunali. Tale scontento è attribuibile alla scarsa flessibilità dei punti chiave del DDL i quali avrebbero un effetto dirompente sulle strategie e sui bilanci dei comuni.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

47


2.3. PIANO CASA: LEGGE REGIONALE 20/2009: Nel 2009 la Regione Piemonte, per incentivare il rilancio dell’economia in crisi, varò il cosiddetto “Piano casa”, basato sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, sia dal punto di vista della qualità architettonica e dell’efficienza energetica, nonché sul miglioramento delle strutture e la loro messa in sicurezza. Di particolare attenzione, anche nell’ottica di un programma di rigenerazione urbana come quello approvato dal Comune 22

di Collegno, è l’art. 14 il quale introduce una nuova categoria di interventi di recupero, quello dei “programmi di rigenerazione urbana, sociale e architettonica tramite

22. Legge regionale 14 luglio 2009, n. 20. -

azioni partecipative e di concerto con gli operatori privati”.

Regione Piemonte

La

riqualificazione

deve

perseguire

un

migliora-

mento sociale oppure il raggiungimento di una

23. Il protocollo ITACA è uno strumen-

maggiore efficienza energetica. Per incentivare questa

to di valutazione del livello di sostenibilità

tipologia di intervento, vengono previsti incrementi

e

ambientale

degli

edifici.

L’unità elementare che lo costituisce è

volumetrici fino al 35% per interventi di riqualificazione

il criterio i quali vengono raggruppati in

edilizia che siano caratterizzati da significative ricadute

categorie, che formano le aree di valutazione,

sociali. di

un

che a loro volta formano gli strumenti. Per la valutazione bisogna costruire un

Le operazioni sono subordinate al raggiungimento punteggio

minimo

di

2.5

del

protocollo

23

ITACA. Questo valore consente di accertare un’elevata efficienza energetica oltre a un’alta qualità ambientale. Un altro importante elemento che caratterizza la

48

energetica

framework che segue 4 parametri fondamentali: 1.Destinazione d’uso; 2. Tipologia d’intervento;

3.Parametri

caratteristici

dell’edificio; 4. Specifiche del contesto. Da questi dati si determinano gli indicatori di prestazione per ciascun parametro, determinando il punteggio. Fonte: www.itaca.org

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


norma in questione riguarda il comma 3 dell’articolo 14. Tale punto consente di trasferire i quantitativi di ricostruzione, comprese le premialità, “in altre aree individuate dal comune, anche attraverso sistemi perequativi. La perequazione in ambito urbanistico si basa su un principio

secondo

cui,

laddove

un

proprietario

di un’area edificabile, risulti incapace di esercitare il proprio diritto di edificazione a causa dell’impossibilità di raggiungimento del limite minimo dell’indice di edificabilità previsto, potrà procurarsi altrove la differenza volumetrica o di SLP. Quindi ci possono essere trasferimenti di quantità in altre aree, naturalmente previo accordo tra tutti gli attori direttamente interessati. Questo sistema, oltre a dare la possibilità di esprimere in progetti le quantità a disposizione, consente di superare il principio non

della

pochi

zonizzazione,

danni

all’interno

il

quale della

ha

creato

pianificazione

urbanistica a partire dal dopoguerra.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

49



2.4. UN STRUMENTO PER LA PIANIFICAZIONE URBANA: IL PIANO STRATEGICO. La pianificazione strategica è un processo messo in atto dalle amministrazioni cittadine per illustrare le possibilità di crescita delle città. Oltre agli obiettivi, questo tipo di programmazione fornisce gli strumenti e gli indirizzi d’azione necessari affinchè tali finalità si possano raggiungere in una prospettiva di medio/lungo periodo. All’interno del nuovo contesto amministrativo determinatosi in seguito all’approvazione dalla legge Delrio, l’area metropolitana acquisisce un nuovo ruolo: emergere in una rete a larga scala, esprimendo le proprie potenzialità attraverso la ridefinizione degli strumenti di governance metropolitana. Questo nuovo strumento cerca di fornire soluzioni ad altrettante esigenze, partendo dalla definizione dei diversi problemi. È uno processo fondato sulle relazioni tra gli operatori, le realtà territoriali, i soggetti privati e quelli pubblici. Per Torino, i Giochi Olimpici Invernali del 2006 hanno contribuito sensibilmente

alla crescita economica

del capoluogo, facendo da volano per le nuove prospettive

di

trasformazione

della

città

e

per

quelle già avviate a partire dalla metà degli anni ‘90, in seguito all’approvazione del Piano Regolatore Generale di Gregotti - Cagnardi. I cambiamenti hanno modificato sensibilmente il sistema economico e il carattere della

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

51


cittĂ , portando Torino a occupare una nuova posizione nel contesto nazionale ed europeo, costringendola a mutare i propri strumenti di pianificazione, servendosi dei piani strategici come guida per coordinare i diversi livelli della programmazione (culturale, tecnologica, ambientale...).

Figura 2.2 .-Nuovo grattacielo San Paolo - 2015 - Fonte: Abitare.it - Foto di Enrico Cano

52

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


2.5. IL SECONDO PIANO STRATEGICO DELL’AREA METROPOLITANA DI TORINO.

 Associazione Torino Internazionale www.torino–internazionale.org

PIANO STRATEGICO DELL’AREA METROPOLITANA DI TORINO DIREZIONI E OBIETTIVI

Il secondo Piano Strategico di Torino è stato pubblicato nel luglio del 2006 in un contesto reduce dalle Olimpiadi. Rispetto al primo Piano redatto agli inizi del 2000 il cui fine era quello di dare un volto più internazionale alla città, questo programma era finalizzato alla valorizzazione

Figura 2.3 .-Copertina Secondo Piano Strategico di Torino - 2006.

dell’economia della conoscenza, incrementando il valore culturale della società locale, passando da un modello produttivo basato sulle qualità del capitale fisico a uno nuovo, basato sull’impiego della conoscenza, valorizzando le eccellenze della città e incoraggiando le realtà minori. Posta al centro della programmazione la crescita post-industriale, il Piano venne strutturato in quattro macroaree:

1

24

1.Territorio Metropolitano, visto non solo come il luogo delle trasformazioni, ma anche come attore fondamentale che, sfruttando le proprie qualità paesistiche e ambientali, sarebbe potuto diventare una

risorsa

di competitività e coesione. 2.Qualità Sociale: il Piano individuava nel lavoro, nell’uguaglianza, nella disponibilità abitativa e nella salute gli elementi rilevanti per attivare sinergie 24.

Associazione

Secondo

Piano

Torino

Internazionale.

Strategico

dell’area

metropolitana di Torino - 2006 - Fonte:

in grado di incrementare il benessere collettivo. 3. Potenziale culturale: la cultura come motore dell’e-

www.torinostrategica.it. p.14

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

53


conomia della conoscenza. Questo sarebbe stato possibile solamente sfruttando e valorizzando il patrimonio artistico a disposizione della città, favorendo lo sviluppo di contesti culturali e formando personale qualificato in grado di gestire efficacemente le attività proposte. 4. Sviluppo Economico: far crescere le realtà economiche locali, senza dimenticare il passato industriale della città. Da questi quattro punti, derivarono dodici linee guide d’intervento corrispondenti ciascuno, ad ambiti specifici:

Formazione;

Creatività;

Trasformazione

industriale; Lavoro; Trasformazioni urbane e territoriali; Risorse culturali; Promozione e turismo, Accessibilità, trasporti

e

mobilità;

Logistica

Salute

e

cura,;

Immigrazione; Casa e rigenerazione urbana.

Figura 2.3 .-Nuova stazione di Porta Susa - 2015 - Fonte: Michele d’Ottavio Photographer.

54

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Un processo inclusivo

2.6. Il TERZO PIANO STRATEGICO DI TORINO: TORINO METROPOLI 2025 La crisi scoppiata nel 2008 ha rallentato notevolmente le intenzioni espresse nel secondo Piano Strategico. Nel 2012, il Sindaco Piero Fassino ha deciso di Torino Metropoli 2025

riprendere la strada della pianificazione strategica, avviando l’elaborazione e la redazione del Terzo Piano Strategico, un programma in grado di fornire risposte adeguate ai problemi derivanti dal nuovo contesto socio-economico. È stato elaborato in due anni e mezzo

Figura 2.4 .Copertina Terzo Piano Il terzo Piano Strategico dell’area metropolitana di Torino Strategico di Torino - 2015

attraverso

un

processo

inclusivo

caratterizzato

25

da 148 incontri, 230 enti e oltre 500 persone coinvolte. Il piano parte dalla diagnosi delle conseguenze della crisi e cerca di individuare le potenzialità di cui il territorio torinese è ricco. A differenza di quanto accaduto in passato tenta di creare una sinergia urbana molto più ampia, cercando di coinvolgere i comuni facenti parte dell’area metropolitana, gli attori privati e il mondo delle università, della ricerca e della formazione finalizzando lo sviluppo alla creazione di capitale umano qualificato, investendo molto sul tema dell’innovazione. L’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale sono tra gli obiettivi primari del terzo Piano Strategico. Il primo

25. Associazione Torino Internazionale. Terzo

cerca di creare per tutti gli obiettivi del programma,

Piano Strategico dell’area metropolitana di

un sistema in grado di dare opportunità e sostegno

Torino - 2015- Fonte: www.torinostrategica. it. p.13

a tutte le fasce sociali.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

55


Torino vuole diventare una “Città delle opportunità”, un luogo dove si incoraggia lo sviluppo, l’inclusione sociale e dove si possono trovare le condizioni favorevoli per il proprio progetto d’impresa. Per raggiungere tale scopo, l’area torinese deve realizzare due obiettivi: diventare efficiente per le imprese e garantire la crescita dell’occupazione. Il piano si fonda su due strategie: costruire la governance metropolitana e abilitare il sistema economico. La governance punta a creare una rete amministrativa sovracomunale che agendo su scala metropolitana, sia in grado di fornire strumenti, politiche e pratiche per la gestione del territorio, dei servizi e delle funzioni amministrative.

Abilitare

il

sistema

economico

e

sociale, invece, cerca di valorizzare i fattori economici già presenti su tutta la città fornendo una base solida su cui fare impresa e dove investire nuove risorse.

Figura 2.5 .- B.ART. - Millo - Via Scarlatti - Fonte: foto di Marco Cau

56

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


TORINO CITTA’ UNIVERSITARIA

2.7. TORINO CITTÀ UNIVERSITARIA Negli ultimi anni sia l’Università degli Studi che il Politecnico di Torino, hanno avviato un progetto di rinnovamento delle loro sedi. L’intervento non ha riguardato solo il recupero del patrimonio esistente, ma anche la realizzazione di nuove aree dedicate alla formazione. Le operazioni in questione, non solo hanno aumentato l’offerta formativa, ma hanno anche avuto importanti ripercussioni

sull’organizzazione

infrastrutturale

dell’intera area metropolitana torinese. Le strategie Urban Center Metropolitano Figura 2.6 .Copertina Torino Città dicembre 2012 Universitaria - 2012

adottate dai due atenei sono state molto diverse. Il Politecnico ha investito molte risorse sulla Cittadella Politecnica e sul nuovo edificio a Mirafiori, sede del centro 26

per il Design. UniTo invece ha investito molto sul concetto di Campus Urbano che si diffonde in maniera capillare all’interno della città. Questa espansione è avvenuta lungo due direttrici fondamentali: l’asse del Centro Storico, dove sono concentrate le facoltà umanistiche e lungo l’asse del Po, dove sono presenti le sedi scientifiche. Le scelte distributive adottate dai due atenei hanno influenzato molto il tessuto cittadino, concentrando lungo le sedi universitarie diversi servizi e funzioni, oltre a generare una forte richiesta abitativa per gli 26. Associazione Torino Internazionale. Torino città universitaria - 2012- Fonte: www.torinostrategica.it. p.16

studenti. Inoltre hanno consentito il rilancio di aree degradate come esempio la zona di San Salvario.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

57


01 persone, funzioni, usi, servizi. Sette sono queste geografie, ciascuna delle quali possiede caratteri e vocazioni specifiche: il Centro storico e le sponde della dora, il quartiere di Barriera di milano, la Spina 2, le sponde del Po, l’area intorno a mirafiori e i poli di Orbassano e Grugliasco. All’interno di queste geografie, il programma di riqualificazione e l’ampliamento del sistema universitario si è più in generale intrecciato con il quadro delle trasformazioni urbane messe in campo dai soggetti pubblici e privati. Talvolta questo è accaduto in modo quasi naturale, come è nel caso del nuovo polo all’ex Italgas lungo le sponde della dora; in altri casi è stato portato avanti in modo programmatico, come è nel caso del nuovo Centro del design a mirafiori. In entrambi i casi, le geografie del sistema universitario hanno contribuito in modo molto efficace alla qualificazione di luoghi e parti della città e del territorio metropolitano, che hanno trovato negli usi legati alla formazione e alla ricerca universitaria uno straordinario motore di rinnovamento urbano.

Il Piano di Torino Città Universitaria realizza una nuova

idea di residenzialità universitaria all’interno dell’ambiente urbano. L’obiettivo è quello di mettere a punto, attraverso sinergie tra pubblico e privato e in collaborazione con i

I sette distretti-geografie individuati, che verranno analizzati singolarmente due atenei torinese, nuovi luoghi di residenza e di servizi nelle prossime pagine, sono i seguenti: 1) Polo umanistico / Centro storico e sponde della Dora; 2) Barriera c’Entro; 3) Cittadella Politecnica / Spina 2; 4) Polo scientifico-ospedaliero e Architettura / Tra le sponde del Po e la ferrovia; 5) Economia e Centro del design / Intorno a Mirafiori; 6) Polo scientifico Grugliasco; Figura/ 2.7 .Politecnico di Torino - Nuova 7) Polo ospedaliero / Orbassano.

per gli studenti universitari. L’attività si basa sul recupero

di aree disponibili localizzate in prossimità delle diverse sedi e si presenta come una strategia per sviluppare, trasformare e far crescere la qualità urbana degli spazi,

sede di Mirafiori - Fonte: Isola Architetti

La Cittadella Politecnica: la corte interna

incrementando il sistema dei servizi per la collettività. Per facilitare al meglio quest’iniziativa, si è pensato di suddividere lo spazio urbano del territorio torinese in sette distretti: 1.Polo umanistico. Centro storico e sponde della Dora. dove sono presenti le sedi universitarie di Palazzo Nuovo

e

del

nuovo

campus

universitario

Luigi Einaudi sorto nell’area Ex Italgas. 2.Barriera

c’entro,

dove

la

grande

Figura 2.8. Cittadella Politecnica - corso Castelifdardo - Fonte: Torino Città Universitaria

disponibilità

di aree libere si concilia molto con la richiesta di spazi per la formazione universitaria. 3.Cittadella Politecnica. Situata lungo l’asse della Spina Centrale, ospita le sedi del Politecnico di Torino. Figura 2.9.Politecnico di Torino - Castello del Valentino - Foto Automoto.it

58

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

11


4.Polo-Scientifico-Ospedaliero e Architettura. L’area in questione situata a sud della città, è compresa tra le sponde del Po e la linea ferroviaria che collega la stazione di Porta Nuova a quella del Lingotto. La zona è attualmente caratterizzata dalla presenza della Facoltà di Architettura in corrispondenza del Parco Figura 2.10 .Uni.To- Palazzo Nuovo Fonte: Sibilla Associati

del Valentino, di Biotecnologie su via Nizza e dal Polo Ospedaliero vicino corso Unità d’Italia. I nuovi insediamenti potrebbero essere realizzati in edifici attualmente liberi come il Palazzo del Lavoro e Torino esposizioni. 5.Economia e Centro del Design. L’ambito è compreso tra corso Unione Sovietica e il limite occidentale della fabbrica della Fiat Mirafiori. In questa parte della città, all’interno dell’ex Ospizio dei Poveri Vecchi, trova sede la Facoltà

Figura 2.11. Campus Einaudi - Fonte: The Plan

di Economia e Commercio. In una parte della fabbrica, invece, il Politecnico di Torino ha recentemente inaugurato il Centro del Design il quale ospita i corsi di Laurea in Disegno Industriale e Ingegneria dell’Autoveicolo. 6.Polo scientifico di Grugliasco. Tra questi sette luoghi della formazione universitaria, quello che potrebbe interessare più da vicino lo sviluppo di Collegno in funzione della realizzazione di strutture per lo scambio intermodale

Figura 2.12.Ex Ospedale dei Poveri Vecchi, Facoltà di Economia - Fonte: See Torino

e di servizi per gli studenti, è quello di Grugliasco dove è

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

59


01 SETTE DISTRETTI SETTE GEOGRAFIE

1. POLO UmANISTICO / CENTrO STOrICO E SPONdE dELLA dOrA 2. BArrIErA C’ENTrO 3. CITTAdELLA POLITECNICA / SPINA 2 4. POLO SCIENTIFICO-OSPEdALIErO E ArChITETTUrA / TrA LE SPONdE dEL PO E LA FErrOvIA 5. ECONOmIA E CENTrO dEL dESIGN / INTOrNO A mIrAFIOrI 6. POLO SCIENTIFICO / GrUGLIASCO 7. POLO OSPEdALIErO / OrBASSANO

2

6

1

3

4 7

5

Figura 2.13 .- Mappa dei 7 distretti di Torino Città Universitaria- Fonte: Torino Città Universitaria

9


attualmente presente la Facoltà di Agraria e di Medicina Veterinaria dell’Università degli studi di Torino. Le sedi, situate vicino corso Francia, tra la ferrovia Torino-Modane e via Torino, sono rispettivamente collocate all’interno delle aree dell’ex ospedale psichiatrico di Grugliasco, Villa Azzurra, e all’interno di un complesso di nove edifici realizzati tra la metà dgli anni novanta e l’inizio degli Figura 2.14 .Grugliasco- Sede di Veterinaria e Agraria - Fonte: foto diLuca Moretto

anni 2000. Attualmente è in corso di studio un progetto per la realizzazione di nuove strutture in grado di ospitare la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e della Facoltà di Farmacia in un’area contigua alle sedi esistenti. Nel 2006, con l’intento di ospitare i giornalisti per le olimpiadi è stato realizzato il complesso di Villa Claretta il quale attualmente ospita le residenze universitarie EDISU. Nel 2010, invece, è stata realizzata la Città Universitaria

Figura 2.15. Grugliasco - Città della Conciliazione -Fonte: Michele d’Ottavio Photographer.

della Conciliazione il cui obiettivo è quello di fornire diversi servizi legati all’infanzia e alla persona per cercare di conciliare i tempi di lavoro e quelli privati. 7.Polo Ospedaliero di Orbassano. All’interno dell’Ospedale San Luigi Gonzaga a Orbassano, si colloca il nuovo complesso di aule e servizi per gli studenti delle Facoltà di Medicina e Chirurgia. È in corso di definizione un intervento volto alla creazione di nuovi spazi

Figura 2.16. Grugliasco - Complesso di Villa Claretta - fonte: EDISU Piemonte

da adibire ai Laboratori di ricerca.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

61



3

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

63



3. COLLEGNO E IL TERRITORIO: Analisi del contesto e mappatura delle principali aree al centro del dibattito metropolitano e locale.

Il contesto in cui si trovano le aree oggetto di studio da parte del mio lavoro sono in prossimità del confine comunale tra il Comune di Collegno, Grugliasco e Torino. Al fine di fornire un quadro territoriale completo, ritengo sia importante mappare l’insieme delle tensioni progettuali in atto, con l’intento

di

identificare le

principali aree che potrebbero essere interessate o che sono già al centro del dibattito in materia di trasformazione, oltre alle principali infrastrutture che caratterizzano le aree di via De Amicis. Nella stessa proporzione è fondamentale conoscere la struttura del Piano Regolatore Generale ed esprimere i principi fondamentali stabiliti dal programma per le aree comprese tra il Campo Volo e Corso Francia.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

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Figura 3.1.- Mappatura delle trasformazioni possibili per le aree circostanti via De Amicis - 2016 - Fonte: elaborazione dell’autore




3.1 LA LINEA 1 DELLA METROPOLITANA Il 2016 si è aperto con il decennale della Metropolitana di Torino. Inaugurato nel febbraio del 2006, l’intervento fu accolto con scetticismo da parte dell’opinione pubblica. Il timore più grande, giustificato dall’indebitamento che la realizzazione dell’infrastruttura ha generato nelle casse Figura 3.2.Linea 1 della Metropolitana Fonte: GTT.it

comunali torinesi, derivava dall’ipotesi di scarso utilizzo. L’inizio non fu incoraggiante, con solamente ventimila utenti al giorno, ma nel corso degli anni crebbe, arrivando 27

nel 2013 a toccare una media giornaliera di 107.000.

Il primo tracciato si articolava lungo un asse est-ovest, con la tratta Fermi - Porta Susa e successivamente arrivò a Porta Nuova. I lavori subirono numerosi ritardi a causa dei ritrovamenti archeologici lungo tutto il percorso, culminati con la scoperta di un cimitero longobardo a Figura 3.3. Nuova stazione Certosa Fonte: GTT.it

Collegno, dove attualmente sorge il centro di coordinamento GTT. Negli anni successivi la linea è cresciuta anche verso sud, raggiungendo il capolinea del Lingotto. Il percorso proseguirà ancora in questa direzione mediante l’aperturadelle stazioni Italia ‘61, in corrispondenza del nuovo Palazzo

della

Regione,

e

Bengasi,

in

presenza

dell’omonima piazza. Gli interventi in programma da parte dell’amministrazione metropolitana saranno dedicati anche al prolungamento Figura 3.4. Nuova stazione Cascine Vica Fonte:GTT.it

verso ovest, fino a Rivoli. A partire dalla stazione Fermi,

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

69


il tracciato si svilupperà per 3.4 km lungo l’asse di via De Amicis, fino all’incrocio con Corso Pastrengo, passerà al 28

di sotto la ferrovia Torino-Modane e si porterà nuovamente sotto l’asse di corso Francia. La tratta prosegue fino alla frazione di Cascine Vica del Comune di Rivoli, in corrispondenza dell’intersezione con la tangenziale est. Il nuovo piano prevede la realizzazione di quattro nuove fermate: Certosa, in corrispondenza dell’ingresso sud del Parco Generale Dalla Chiesa; Collegno Centro, vicino al nuovo ipermercato PAM, sorto dove prima c’era la Maggiora Alimentari; Leumann, di fronte all’ex stabilimento tessile; Cascine Vica, vicino allo svincolo della tangenziale est. Il costo complessivo dell’opera, finanziata attraverso il “Decreto Sblocca Italia” è di circa 304 mln di euro e i

27. Alberto Riccadonna. Torino Storia, num.4. Anno 1, 2016 - p.22 28. Ministero dei trasporti. Dipartimento dei trasporti terrestri. Progetto Preliminare prolungamento Lina 1 della Metropolitana di Torino. - Anno 2016.

lavori dureranno circa 4 anni a partire dal 2016.

Figura 3.5 .- Prolungamento Linea 1 della Metropolitana - Fonte: Gtt.it

70

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


3.2 CORSO FRANCIA Corso Francia, oltre a essere uno dei principali assi viari di Torino, è il viale rettilineo più lungo d’Europa, con i suoi dodici chilometri di lunghezza. Su di esso si affacciano quattro comuni differenti: all’estremo ovest troviamo Rivoli, ad est Torino, a sud Grugliasco e a nord il comune di Collegno. La realizzazione avvenne per volontà del Re Vittorio Amedeo II il quale, desideroso di collegare mediante linea retta i tre luoghi della vita della dinastia Savoia, il Castello di Rivoli, luogo della nascita, Palazzo Madama, luogo della 29

vita e la Basilica di Superga, luogo della sepoltura, volle anche realizzare un viale d’accesso a ovest della città che affermasse la maestosità del Ducato di Savoia, in procinto di diventare Regno di Sicilia, a cospetto della Francia. Sin dagli inizi, anche a causa dell’imposizione della volontà del sovrano, la gestione della strada fu complicata. Nel 1711, anno della sua concezione, venne imposto il pagamento per la sua realizzazione ai comuni di Collegno e Grugliasco, ma a causa della loro natura rurale e di conseguenza la loro scarsa disponibilità economica, l’intervento venne finanziato dalle sole Regie Finanze. I proprietari terrieri vennero obbligati a lasciare incolti i terreni su cui si sareb29. Sammartano, Giuseppe; Zunino, Elisa.

be insidiato il nuovo tracciato. Inoltre, un progetto di tale

150-300: corso Francia 2011. Provincia di

portata creò non pochi disagi agli abitanti a Sud i quali non

Torino, 2011.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

71


Figura 3.6 .- Corso Francia anni ‘60- Fonte: Corso Francia 150-300



potevano più raggiungere il Mulino di Torino in prossimità della Dora. Questo motivo costrinse l’amministrazione a costruire delle strade d’accesso vicinali. L’ultimo tratto subì una deviazione a causa dell’ostruzionismo dei Padri Gesuiti in merito all’espropriazione dei terreni. Nel 1712 il viale fu ultimato: il grande nastro verde creato dagli alberi si articola lungo prati, vigneti e cascinali che sorgono tra le campagne. La strada è frequentata soprattutto dalla borghesia con i loro pesanti veicoli da viaggio e dalle vetture padronali dei ricchi torinesi, i quali imitando le corti reali, usavano villeggiare nei dintorni di Rivoli. L’anno successivo iniziarono i lavori per il parco e per la villa della Tesoriera, portati a termine nel 1715.

30

Nel 1819 la volontà della casata sabauda fu quella di prolungare la strada fino a Susa. Qui si aprirono due differenti scenari: deviare la strada tra Collegno e Grugliasco oppure modificare il tracciato a Rivoli allargando la strada esistente. La scelta ricadde su quest’ultima. Fin dalla sua costituzione fino alla metà del diciannovesimo secolo, il grande viale non venne considerato come un elemento di valore da parte dei comuni di Collegno e Grugliasco, bensì quasi una barriera. Tutto cambiò, oltre che per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Susa del 1854, anche per l’inserimento di una linea di trasporto veloce che collegasse Torino a Rivoli il cui tracciato avrebbe attraversato lo stradale. Il primo progetto fu del Cavalier

74

30. Sammartano, Giuseppe; Zunino, Elisa. 150-300: corso Francia 2011. Provincia di Torino, 2011.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Carlo

Reinfield

il

quale

propose

una

linea

di

tram trainati da Cavalli. Tale progetto non vide mai la luce su questo tratto (a differenza di alcune zone del centro di Torino) e i diritti vennero ceduti al Cavalier Giovanni Colli il quale portò a compimento la realizzazione della ferrovia a vapore Torino-Rivoli nel 1871. Solo quattro anni più tardi iniziò il grande cambiamento che portò numerosi edifici industriali e residenziali ad affacciarsi sul corso. Il primo fu il Cotonificio Leumann. La vicinanza alla linea ferroviaria locale permetteva di scambiare e inviare merci sul mercato nazionale e internazionale. Nel 1900 venne realizzato il Villaggio Leumann, un insieme di villini indipendenti e di servizi per gli operai sorto in prossimità dello stabilimento. Nel 1904, il Comune di Torino propose la formulazione di un Piano Regolatore Congiunto in grado di fornire delle regole ben precise per tutelare la qualità e la sezione stradale del viale. Nel 1945, il viale cambiò denominazione passando dal nome di viale Italia attribuito durante il periodo fascista, a corso Francia. Il boom edilizio successivo

alla

fine

della

Seconda

guerra

mondiale purtroppo vanificò tali intenzioni, portando il corso a non riuscire a mantenere un’uniformità stilistica

dei

fronti

strada.

La

bellezza

degli edifici ottocenteschi viene offuscata dall’inserimento di

grandi

complessi

industriali.

La

grande

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

75


Figura 3.7 .- Ex deposito CTREA di Collegno anni ‘60 - Fonte: Corso Francia 150-300.


alberatura rimasta l’unico elemento di continuità su tutta la lunghezza della strada, scomparve in alcuni tratti. Il trasporto pubblico Nel corso del ‘900, il continuo insediamento di attività produttive lungo l’asse est-ovest determinò la necessità di realizzare un sistema di trasporto pubblico migliore della linea ferroviaria Torino-Rivoli, in grado di poter far fronte alla grande quantità di lavoratori che si spostavano tra i diversi comuni. Nacquero le prime proposte di un sistema di trasporto sotterraneo i cui lavori iniziarono nel 1936 con lo scavo del tunnel di via Roma (attualmente utilizzato come area di parcheggio sotterraneo) ma che non videro mai la fine. Si mantenne quindi la linea elettrificata inaugurata nel 1914 i cui treni vennero sostituiti dai filobus nel 1971. Alle soglie degli anni ‘80 la giunta comunale torinese, approvò la progettazione di una linea metropolitana superficiale composta da due tracciati: uno nord-sud e l’altro est-ovest, giacente proprio su corso Francia. Tale decisione determinò da subito una forte resistenza da parte della cittadinanza che sfociò nella nascita del Comitato per la Difesa di corso Francia. L’associazione sosteneva che un intervento di questa portata non avrebbe portato alcun miglioramento

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

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Figura 3.8 .- Principali stabilimenti produttivi del ‘900 su corso Francia - Fonte elaborazione dell’autore CORSO SUSA

RIVOLI ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ...... ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ...... ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ...... ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ...... ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ...... ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ...... ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ...... ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ...... ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ...... ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ......

SAPONIFICIO F.LLI FILIPPI CONCERIA FRASCHINI

ELCAT

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FAST NEBIOLO

GRAFF

PRINCIPALI STABILIMENTI PRODUTTIVI DEL �900 SU CORSO FRANCIA

AZIENDA TESSILE

AZIENDA MECCANICA

AZIENDA ALIMENTARE

GRAFF : FABBRICA DOLCI, 1924 -1953 FAST NEBIOLO: MECCANICA TIPOGRAFIA,1924-1953

FABBRICA NAZIONALE PIZZI

SAPONIFICIO FRATELLI FILIPPI: SAPONI BARONI

CONCERIA FRASCHINI: PELLI E TESSUTI, 1932 -1981 ELCAT: INTERNI AUTOMOBILI LEUMANN

FABBRICA NAZIONALE PIZZI: TESSUTI

FILP LIME

VIALE XXIV MAGGIO FABBRICA ITALIANA SEGMENTI

BISCOTTIFICIO MAGGIORA

BARONI: LAVORAZIONE LEGNO LEUMANN: TESSILE, 1875 - 1972

COTONIFICIO VALLE SUSA

FILP LIME: MECCANICA, 1924 - 1986 FABBRICA ITALIANA SEGMENTI: FASCE ELASTICHE MOTORI BISCOTTIFICIO MAGGIORA: BISCOTTI, 1939-1974

CHAZELETTES FAST COLLEGNO

VIALE GRAMSCI

BERTOLINI

GALLINO

AR-CO

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COTONIFICIO VALLE SUSA: TESSUTI, 1952 - 1971 CHAZELETTES: ALIMENTARE ACCIAIERIE GIOVANNI MANDELLI

FAST COLLEGNO: MECCANICA TIPOGRAFICA BERTOLINI: LIEVITI E SCIROPPI, 1911-1999 ACCIAIERIE GIOVANNI MANDELLI: FONDERIA, 1945-1996

CAMUT

GALLINO: COMPONENTI AUTO

REBAUDENGO

F.LLI SANDRETTO INPES

AR-CO: BRUCIATORI CAMUT: MECCANICHE UTENSILI

CHIARA

REBAUDENGO: MECCANICA FIAT IVECO

CHIARA: SERRAMENTI F.LLI SANDRETTO E INPES: MECCANICA 1958-2008

AERONAUTICA ITALIANA

FIAT IVECO: ASSISTENZA FIAT IVECO AERONAUTICA ITALIANA: MECCANICA VENCHI-UNICA: CIOCCOLATO, 1878 -1960

VENCHI-UNICA

VIA PIETRO COSSA

TORINO


riguardante la riduzione dei flussi veicolari e che un beneficio si sarebbe potuto ottenere solamente con la realizzazione di un tracciato sotterraneo. Inoltre, una norma risalente al 1964, stabiliva che i viali da piazza Statuto a piazza Massaua essendo spazi di interesse pubblico, non potevano essere toccati. Pertanto nel 1982 il progetto venne modificato. La nuova proposta prevedeva l’interramento della linea fino a Collegno, dopodiché il tracciato si sarebbe sviluppato a livello strada. Il Comitato tornò a scontrarsi nuovamente contro l’amministrazione e il progetto si fermò definitivamente.

Figura 3.9 .- Vista corso Francia da Rivoli - Fonte: Corso Francia 150-300

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

79


A partire degli anni ‘90 venne formulata l’ipotesi di realizzazione della prima linea metropolitana automatica. Il progetto venne approvato nel 1997 e subì un’importante accelerazione in seguito alla nomina di Torino quale città ospitante dei Giochi Olimpici Invernali del 2006. Il futuro di corso Francia è strettamente legato a quello della Linea 1 della Metropolitana. Il 5 febbraio 2016, i sindaci di Collegno e Rivoli, Francesco Casciano e Franco Dessì, e i relativi assessori ai Trasporti si sono riuniti per decidere il futuro del grande viale

urbano

all’interno

delle

aree

comunali

di competenza. Il nodo cruciale dell’incontro è stata la riorganizzazione di corso Francia, soprattutto in relazione alle conseguenze che il prolungamento della Linea 1 potrebbe

generare.

riorganizzare

il

L’obiettivo

trasporto

sarebbe

pubblico

di

quello

di

superficie

in maniera da limitare l’utilizzo di mezzi privati, favorendo lo scambio modale.

Figura 3.10 .- Viale XIV Maggio angolo corso Francia -Fonte: Corso Francia 150-300

80

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


3.3. CORSO MARCHE Sin dal dopoguerra, corso Marche è stato messo al centro della viabilità Ovest di Torino, prevedendone LIVELLO 0 BOULEVARD

il suo utilizzo quale tangenziale interna alla città. Questa

LIVELLO 1 TANGENZIALE

LIVELLO 2 FERROVIA

Figura 3.11. Sezione nuovo corso Marche - Fonte: elaborazione dell’autore

proposta

consentirebbe

di

collegare

la Tangenziale Nord con quella Sud, scaricando i flussi di traffico urbani. Il progetto prevede un’infrastruttura su tre livelli: al primo un boulevard urbano, al secondo una bretella autostradale e infine, al terzo, la linea ferroviaria Torino-Lione. Il fulcro dell’intervento però si trova nel Capitol, un centro polifunzionale sovrastante il punto d’incontro tra la linea ferroviaria Torino-Modane e Sito, in 31

corrispondenza del Bivio Pronda.

L’impianto generale della proposta, si estende per 15 chilometri,

con

l’estremo

a

nord,

corrispondente 32

Figura 3.12. Capitol corso Marche - 2008 Fonte: museotorino.it

alla valle della Dora e quello sud, a piazza Mirafiori.

Da questi due punti, si diramano strade minori veicolari e pedonali che consentono di raggiungere rispettivamente il Parco della Dora e quello del Sangone. Su corso Marche si affaccia il complesso dell’area indu-

31. Cagnardi, Augusto ; Barbieri, Carlo Alberto ; Gregotti Associati. Un senso nuovo del piano

striale dell’Alenia Aeronautica. Nel 2007 lo Studio Amati

: piani regolatori Gregotti Associati / Augusto

Architetti di Roma ideò il progetto per la trasformazio-

Cagnardi ; con contributi di ricerca di Carlo

ne urbanistica dell’intero lotto, realizzando un quartiere

Alberto Barbieri. Etaslibri, 1996 32. De Rossi, Antonio. La nuova città, dalla Spina a corso Marche. Allemandi, 2008.

interamente pedonale il quale si sviluppa lungo un ampio viale centrale delimitato da due piazze. All’interno di

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

81


Figura 3.13 .- Tracciato del futuro asse integrato di corso March. - Fonte: www.museotorino.it


quest’ultime, si inseriscono i due edifici simbolo del lotto: nel primo caso, una torre di 150 metri e nel secondo, la nuova sede del Politecnico di Torino per Ingegneria Aerospaziale. Il lotto è occupato per 4,5 ettari da un parco urbano e tutti i parcheggi vengono portati sotto terra.

Figura 3.14. Nuovo progetto Alenia Aeronautica - 2007 - Fonte: Studio Amati Architetti

Figura 3.15. Nuovo progetto Alenia Aeronautica - 2007 - Fonte: Studio Amati Architetti

Figura 3.16. Nuovo progetto Alenia Aeronautica - 2007 - Fonte: Studio Amati Architetti

Figura 3.17 .- Nuovo progetto Alenia Aeronautica - 2007 Fonte: Studio Amati Architetti

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

83


Figura 3.17.- Aeroporto Torino- Aeritalia - Fonte: Michele d’Ottavio Photographer.


3.4. IL PIANO REGOLATORE GENERALE DI COLLEGNO L’attuale Piano Regolatore Generale di Collegno fu redatto nel 1998 e successivamente, sottoposto revisione nel 2003. Le due fasi del programma coincidono con altrettanti eventi molto importanti: nel 1998, era stata appena approvata la realizzazione della Linea 1 della Metropolitana il cui capolinea sarebbe dovuto sorgere in corrispondenza dello stabilimento produttivo Elbi; nel 2003 invece, alle soglie dell’apertura della nuova infrastruttura e di concerto a tutti quegli interventi in programma per il rinnovamento di Torino, era necessario dare un ulteriore impulso alle trasformazioni, soprattutto a quelle riguardanti le aree circostanti a via De Amicis. Per raccontare al meglio il contesto territoriale a cui è dedicata la mia dissertazione, ritengo necessario 33

focalizzare l’attenzione sull’ambito del PRG denominato “I Bordi della città e le aree di via De Amicis”. Variante 12 al PRG 1998 La redazione di un nuovo Piano nel 1998, nacque dalla necessità di realizzare uno strumento organizzativo in grado di fornire risposte adeguate alle nuove esigenze economiche e sociali della popolazione. Il 33. Settore Pianificazione Territoriale- Ambiente- Edilità. PRG Collegno - 2012- Fonte: www.comune.collegno.gov.it

precedente PRG del 1993 venne formulato per far fronte a una previsione di terziarizzazione dell’economia e una

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

85


Figura 3.17.- Ricomposizione P.R.G. di Collegno, Rivoli, Torino, Grugliasco - Fonte: Elaborazione dell’autore




Collegno, aree di via De Amicis - 1996

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Via Fratelli Tampellin

i


Collegno, aree di via De Amicis - 2006

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Collegno, aree di via De Amicis - 2016

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crescita urbana che, anche in seguito alla crisi economica degli anni ‘90 e al conseguente mutamento del sistema economico, non riuscì a realizzarsi. Il concetto di città come organismo in continua espansione venne superato da un nuovo modello basato sulla riqualificazione e sulla ricucitura dei tessuti consolidati. I Bordi della Città e le Aree di via De Amicis 34

L’ambito riferito alle aree di via De Amicis si inscrive all’interno del tessuto urbano definito a nord dal Campo Volo, a ovest dalla Certosa di Collegno e dal Parco Generale Dalla Chiesa, a sud da via Torino e corso Francia, a est da corso Antony. L’obiettivo del piano è quello di promuovere un progetto di riqualificazione complessiva che consenta al quartiere di migliorare l’integrazione con il sistema urbano esistente. Il progetto riguardante la trasformazione dell’area pone al centro l’asse di via De Amicis, definito come servizi.

il Per

nuovo

asse

incoraggiare

centrale gli

dove

inserire

interventi,

vengono

individuati dei Motori di Trasformazione: -

Rifunzionalizzazione

e

recupero

dei

fabbricati

della Certosa e l’inserimento all’interno di corsi di

biente- Edilità. Norme tecniche di attuazio-

specializzazione dell’Università degli Studi di Torino.

ne. Ambito di progetto: I bordi della città e

- Recupero del Parco Della Chiesa, mediante la

94

34. Settore Pianificazione Territoriale- Am-

le aree di via De Amicis - 2012- Fonte: www. comune.collegno.gov.it/relazioni e norme

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 3.18.- Nuovo ponte sulla Dora: Fonte: Michele d’Ottavio Photographer


realizzazione di spazi attrezzati per il gioco e lo sport. - Recupero delle ex acciaierie Mandelli: recupero dell’impianto

dismesso

e

riconversione

dell’area

in Parco della storia industriale. - Realizzazione della nuova via Tampellini, in grado di raccordare lo svincolo autostradale di Collegno con corso Marche. - Linea 1 della Metropolitana interrata. - Ristrutturazione dell’area ex Elbi-Fermi mediante l’inserimento di attività commerciali, edifici residenziali e

servizi,

oltre

ai

parcheggi

per

la

stazione

Fermi della metropolitana. - Trasformazione del Campo Volo in verde pubblico affiancato all’attuale funzione di aeroporto turistico. - Riqualificazione di corso Antony e corso Montello. -

Nuovo

sottopasso

della

ferrovia

lungo

l’asse

di viale XXIV Maggio/via Martiri XXX aprile. Le Relazioni Le relazioni indicano connessioni fisico e visive, allineamenti, rapporti tra gli edifici, tra questi e lo spazio aperto del lotto, della strada o di uno spazio pubblico, le modalità di occupazione del suolo e le modalità con

cui

l’intervento

si

colloca

nel

contesto.

- Relazioni per i luoghi del lavoro: raggruppa tutte le

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Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


categorie terziarie, produttive e commerciali. Le relazioni per quest’ambito riguardano il recupero dell’identità dei luoghi mediante un miglioramento del rapporto con le strade e l’edificato circostante. Inoltre, è richiesto l’utilizzo di tecniche costruttive e a basso impatto ambientale. - via De Amicis: Realizzazione di un viale alberato asimmetrico e di una pista ciclabile. L’intervento mira a una riduzione del traffico e dell’inquinamento, fornendo all’asse un nuovo senso di centralità anche grazie alla realizzazione della piazza in corrispondenza dell’area Elbi. - Relazioni per area di ricucitura Mandelli: in prossimità dell’incrocio tra via De Amicis e corso Pastrengo, si prevede la realizzazione di edifici la cui altezza massima non superi i quattro piani fuori terra con localizzazione di attività terziario/produttive. Oltre a questo

intervento,

realizzazione per -

favorire Relazioni

di

è

in

una

piazza

l’ingresso

al

per

Fermi:

via

programma

parco

la

pavimentata Dalla

Chiesa.

Realizzazione

di

edifici a destinazione residenziale e terziario commerciali in sostituzioni a quelli produttivi esistenti. - Relazioni per via Richard d’Oriente: realizzazione di una nuova strada di collegamento tra via Antonelli e via Tampellini. - Relazioni per via Tommaseo: è prevista la realizzazione di un nuovo collegamento tra i luoghi dello sport di

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

97


Figura 3.19.- Complesso residenziale ex Cotonificio Vallesusa- Fonte: Michele d’Ottavio Photographer


corso Antony, il Campo Volo, mediante un sistema verde che si inserisce tra le case e i luoghi del lavoro. - Relazioni per corso Fratelli Cervi: proseguimento di via Fratelli Cervi e connessione con la nuova via Tampellini e la Statale 24 attraverso l’itinerario naturale del parco. La nuova viabilità è tangente all’area, ai servizi destinati alle attività ricreative e allo svago comprese tra il Campo Volo, il Parco Dalla Chiesa, il deposito della Metro. - Relazioni per corso Pastrengo: Realizzazione di un viale alberato pedonale in corrispondenza del sedime del vecchio muro di cinta del parco, abbattuto negli anni ‘70. Per l’area sottostante al deposito GTT, si prevede l’inserimento di un parcheggio pubblico, di un ecocentro, area camper e servizi annessi. -

Relazioni

per

via

Torino:

Preservare

l’identità

della strada inserita tra la storica ferrovia Torino-Modane e ciò che rimane del muro dell’ex Ospedale Psichiatrico. - Relazioni per via Tampellini: realizzazione di un progetto paesaggistico mediante una rilettura dei percorsi storici. Inoltre è prevista la realizzazione di un’area di parcheggio vicino via Tampellini, rispettando l’identità di via del Brucco (strada di collegamento tra la Certosa e il cimitero). Il 26/5/2005, il Consiglio Comunale ha approvato il documento di indirizzi per la definizione della Variante di PRGC relativa al luogo di progetto “I bordi della Città e le aree di Via De Amicis”. In questo documento, viene

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

99


espressa la necessità di modificare alcuni aspetti del PRG del 2003 in relazione a problemi emersi successivamente all’approvazione del Piano. Tali aspetti sono: - Superare la zonizzazione attraverso il principio della perequazione, introducendo i parametri di superficie territoriale e indice territoriale, senza snaturare il PRG il quale si basa sulla SLP e non sulla cubatura. - Reinterpretare il concetto di Mixitè: ripensare via De Amicis come ambito urbano dove coesistono in maniera omogenea negozi, centro commerciale, cinema, alberghi, centri servizi, edilizia popolare e spazio di interscambio. Oltre a questo, si propone di aumentare la percentuale destinata a residenziale. - Migliorare le connessioni con la città attraverso spazi e percorsi pubblici. - Prevedere quote di ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) e in locazione a prezzi convenienti, e definire norme e criteri con meccanismi di incentivazione per una progettazione ecocompatibile dell’intera area. Piano Particolareggiato ELBI del 2006 35

Il Piano Particolareggiato ELBI approvato nel 2006,

rappresenta il primo intervento di trasformazione per le

biente- Edilità. Variante 6 - Piano Partico-

aree di via De Amicis dopo quello che ha riguardato la

lareggiato “Area Elbi” - 2008- Fonte: www.

realizzazione delle fermata Fermi agli inizi degli anni

100

35. Settore Pianificazione Territoriale- Am-

comune.collegno.gov.it

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


2000. Le aree interessate dal Piano in precedenza erano occupate dalla fabbrica Elbi, azienda produttrice di elettrodomestici

insediata

nel

territorio

a

metà degli anni ‘60, e dalla Messer. In seguito ad accordi con il Comune, l’Elbi ha spostato la propria produzione in una nuova sede a nord di Collegno, in prossimità dello svincolo autostradale. Nella zona occupata dall’ex stabilimento industriale, è stato realizzato un nuovo quartiere con edifici residenziale a edilizia convenzionata con un’alta efficienza energetica, servizi, negozi, con una S.L.P. complessiva di 25.705 mq. Oltre a questa tipologia abitativa, il progetto si caratterizza per la presenza di un centro commerciale con una superficie lorda di pavimento pari a circa 21.000 mq.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

101


Figura 3.20- CLinea ferroviaria Torino- Modane - Fonte: Michele d’Ottavio Photographer


4


Figura 4.1- Area ex Mandelli - 2016 - Fonte: Fotografia dell’autore.


4. COLLEGNO RIGENERA: il il nuovo piano di riqualificazione urbana del Comune di Collegno

36

COLLEGNO METROPOLIS 2025 PSPC

E

COLL GNO RIG NERA costruiamo insieme un progetto di rigenerazione urbana per il recupero delle aree dismesse, per riqualificare la città e per sostenere il rilancio socio-economico del territorio

ASFORMIAMO

TR

LA CITTÀ

Lunedì 29 giugno 2015 .

ore 20,45 Sala Consiliare - Villa Comunale - Via Torino, 9

sono invitati: cittadini, organizzazioni sociali e politiche, associazioni, comitati di quartiere, ordini professionali, operatori economici...

Barbara MARTINA Assessore alla Pianificazione Territoriale

Francesco CASCIANO Sindaco di Collegno

Figura 4.2. Manifesto Collegno Rigenera - 2016 - Fonte: Comune di Collegno.

Collegno Rigenera è un piano di rinnovamento urbano proposto dal Comune di Collegno per cercare di far crescere la città riducendo il consumo di suolo, mediante interventi ad alta sostenibilità ed efficienza energetica. Intende riqualificare i luoghi abbandonati con nuove destinazioni d’uso e funzionalità, attraverso incentivi che possano promuovere il settore edilizio, sfruttando le potenzialità della metropolitana e della qualità dei servizi in città. È promosso dall’amministrazione per cercare di rispondere a necessità economiche e sociali del territorio collegnese, partendo dalla riqualificazione di aree ed edifici, rispettando alcuni principi e perseguendo diversi obiettivi: 1. Qualificare la città come “Collegno Social Town”, dove si cerca di porre maggiore attenzione all’uguaglianza sociale, al miglioramento dei servizi pubblici, al recupero delle periferie, al miglioramento delle

Figura 4.3. Fase di coinvolgimento dei cittadini - Fonte: Inerba Associazione Socioculturale.

infrastrutture e dei servizi per gli spostamenti in città. 2. Rendere la città più vivibile e bella, implementando la qualità degli edifici e degli spazi del paesaggio urbano. Contribuire alla tutela dell’ambiente, aumentando la disponibilità di spazi verdi naturali in ambito urbano e migliorando il clima acustico e il microclima della città, trasformando Collegno in una smart city. 3. Superare ed eliminare le barriere fisiche e ambientali. Realizzare una città a misura d’uomo, progettando

Figura 4.4. Fase di coinvolgimento dei cittadini - Fonte: Inerba Associazione Socioculturale.

l’ambiente cittadino in funzione di una maggiore 36. Città di Collegno- Presentazione programma Collegno Rigenera - 2015- Fonte: www.comune.collegno.gov.it

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

105


sicurezza per pedoni, ciclisti e automobilisti. Il contesto amministrativo in cui si cala tale programma è quello di “Collegno Metropolis 2025”, un percorso partecipativo e di ascolto, che cerca di incentivare la partecipazione della cittadinanza alle politiche pubbliche e che cerca di gerarchizzare gli interventi al fine di incoraggiare lo sviluppo economico, urbano, sociale, culturale di Collegno. Tale rinnovamento contribuisce attivamente alle strategie di modificazione del territorio già intraprese dalla Città di Torino, su scala metropolitana.

Figura 4.4. Fase di coinvolgimento dei cittadini - Fonte: Inerba Associazione Socioculturale.

4.1 IL PROGRAMMA In seguito alla ricostruzione post-bellica, ai periodi di crisi e di ripresa che si sono susseguiti nei decenni successivi, il territorio di Collegno ha avuto uno sviluppo irregolare. Escluse le aree a destinazione residenziale,

quelle

a

scopo

produttivo

si

sono

concentrate per molto tempo nelle zone a cavallo della ferrovia Torino-Modane e di Via De Amicis. Come spiegato

Figura 4.5. Fase di coinvolgimento dei cittadini - Fonte: Inerba Associazione Socioculturale.

all’interno della parte relativa all’evoluzione del tessuto urbano collegnese, ciò avvenne a causa della saturazione degli spazi lungo l’asse di corso Francia, immediatamente vicino alle zone sopracitate. Pertanto si è arrivati a un’occupazione degli spazi spontanea, senza regole. La

ristrutturazione

industriale

dovuta

alle

due

crisi più recenti, quella degli anni novanta e quella

106

Figura 4.6. Fase di coinvolgimento dei cittadini - Fonte: Inerba Associazione Socioculturale.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


in

cui

attualmente

siamo,

hanno

lasciato

sul

territorio ampie aree dismesse e fabbricati inutilizzati. Collegno rigenera è un Piano Strategico Partecipato Comunale, in cui tutti la cittadinanza, le istituzioni e

gli

nella

organi fase

amministrativi

di

vengono

concertazione

e

coinvolti

consultazione.

Si basa sul “Piano Casa”, Legge Regionale approvata Figura 4.7. Fase di coinvolgimento dei cittadini - Fonte: Inerba Associazione Socioculturale.

nel 2009, che attraverso interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente dal punto di vista della qualità

architettonica

e

dell’efficienza

energetica,

cerca di rilanciare l’economia e aumentare la qualità dello spazio urbano. I comuni che decidono di attuare tali politiche di rinnovamento

devono

individuare

autonomamente

gli ambiti di territorio in cui promuovere i programmi. La riqualificazione deve perseguire una maggiore Figura 4.8. Fase di coinvolgimento dei cittadini - Fonte: Inerba Associazione Socioculturale.

efficienza energetica o fini sociali. La volontà di far partecipare la comunità alla vita politica del comune è qualcosa che fa parte dell’identità di Collegno, il quale fu uno dei primi comuni su scala nazionale che istituì i comitati di quartiere alla fine degli anni ‘60. Nel caso di Collegno Rigenera, il

costante

attraverso

coinvolgimento incontri,

chioschi

della

cittadinanza

informativi

nelle

principali manifestazioni sul territorio, un blog dedicato Figura 4.9 Fase di coinvolgimento dei cittadini - Fonte: Inerba Associazione Socioculturale.

alla rigenerazione urbana, l’istituzione di un Urban Center

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

107


presso il palazzo comunale, ha consentito di raccogliere una serie di segnalazioni e manifestazioni di interesse relative alle aree bisognose di recupero su tutti il territorio. Un ulteriore elemento di valore sociale è rappresentato dalla volontà del Comune, in accordo con gli studi tecnici che parteciperanno alle gare, di coinvolgere i giovani professionisti iscritti all’albo attraverso stage o assunzioni. Il primo passo ufficiale del programma risale al 27 maggio 2015, con la deliberazione della giunta comunale relativa alla fase partecipativa per la raccolta delle segnalazioni e

Figura 4.10. Fase di coinvolgimento dei cittadini - Fonte: Inerba Associazione Socioculturale. 1

delle manifestazioni di interesse, il cui termine fu fissato per il 2 settembre 2015, poi prorogato al 30 ottobre 2015. Da questa fase è stato possibile ottenere un quadro generale delle aree e verificarne la distribuzione sul territorio. Le segnalazioni pervenute sono state suddivise in due categorie: le semplici indicazioni fatte dai cittadini, relative ad aree in stato di degrado che per la comunità necessi-

Figura 4.11. Area Centrale Fonte: Foto dell’autore

terebbero di intervento e le manifestazioni di interesse,

2

dove un proprietario di un immobile o di un’area esprime la volontà di intervenire per la trasformazione o per il recupero secondo i nuovi parametri disposti dal piano. I punti chiave del programma di rigenerazione urbana sono stati illustrati l’11 febbraio 2016, attraverso la Delibera di Indirizzi, stabilendo le regole di base al fine di avviare la fase concertativa tra i privati e l’Amministrazione,

108

Figura 4.12. Ex Sottostazione FF.SS.Fonte: Foto dell’autore

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


29 giugno 2015 – Assemblea Pubblica Primo incontro di presentazione dell'iniziativa “Collegno Rigenera” e avvio della fase partecipativa e concertativa. 15 luglio 2015 – Avvio della 1” fase di Collegno Rigenera. 19 luglio 2015 – Promozione dell’iniziativa alla cittadinanza. Presidio del territorio con il sostegno dell’associazione Inerba. 21luglio 2015 – Incontro informativo con i referenti del Comitato di Quartiere .Leumann-Terracorta. 22 luglio 2015 – Incontro informativo con i referenti del Comitato di Quartiere Borgata Paradiso. 23 luglio 2015 – Incontro informativo con i referenti del Comitato di Quartiere Regina Margherita. 24 luglio 2015 – Incontro informativo con i referenti del Comitato di Quartiere Centro Storico, Savonera, Borgonuovo e Villaggio Dora. 25 luglio 2015 – Promozione dell’iniziativa alla cittadinanza. Presidio del territorio con il sostegno dell’associazione Inerba. 29 agosto 2015 – Promozione dell’iniziativa alla cittadinanza. Presidio del territorio con il sostegno dell’associazione Inerba. 5 settembre 2015 – Promozione dell’iniziativa alla cittadinanza. Presidio del territorio con il sostegno dell’associazione Inerba. 16 settembre 2015 – Incontro del Gruppo di Lavoro “Collegno Rigenera”. Aggiornamento segnalazioni e manifestazioni d-interesse, predisposizione di un intervento per la Commissione, comunicazione, blog, Urban Center. 24 settembre 2015 – 6° Commissione Consigliare Aggiornamento su programma di rigenerazione urbana, sociale e architettonica “Collegno Rigenera”. 14 ottobre 2015 – I14 ottobre 2015 – Incontro del Gruppo di Lavoro “Collegno Rigenera”.Aggiornamento sul bando: segnalazioni e manifestazioni d'interesse, relazione sugli incontri con professionisti e proprietà, ruolo dei referenti di Settore 30 ottobre 2015 – Scadenza presentazione candidature per “Collegno Rigenera”. Presentazione dei servizi forniti dall’Urban Center allestito per il Piano Strategio Partecipato. 18 novembre 2015 – Incontro del Gruppo di Lavoro “Collegno Rigenera”: esiti del bando e relazione sugli incontri con professionisti e proprietà 30 novembre 2015 – incontro del Gruppo di Lavoro “Collegno Rigenera”. Prima analisi delle segnalazioni pervenute nell’ambito di “Collegno Rigenera” e smistamento agli Uffici competenti. 16 dicembre 2015 – incontro del Gruppo di Lavoro “Collegno Rigenera”. 13 gennaio 2016 – incontro del Gruppo di Lavoro “Collegno Rigenera” Elaborazione segnalazioni e manifestazioni d'interesse 19 gennaio 2016 – 6° Commissione Consigliare.Presentazione della proposta di delibera di indirizzi “Collegno Rigenera”. 2 febbraio 2016 – 6° Commissione Consigliare. Approvazione degli indirizzi e presa d’atto delle manifestazioni d’interesse.

COLLEGNO RIGENERA

2 febbraio 2016 – Consiglio Comunale. Approvazione degli indirizzi e presa d’atto delle manifestazioni d’interesse.

Figura 4.13 Mappatura tappe della iniziativa Collegno Rigenera - 2016- Fonte: Elaborazione dell’autore.


per la definizione dei contenuti progettuali.

3

Il passo successivo riguarderà la perimetrazione delle aree soggette a trasformazione, tra tutte quelle per cui sono state presentate le manifestazioni d’interesse. Per incentivare una piena valorizzazione e riqualificazione del territorio, gli ambiti di rigenerazione potranno includere anche aree di proprietà comunale connesse ad aree private coinvolte o a fabbricati di proprietà pubblica da riqualificare. Tali aree sono:

Figura 4.14. Ex Acciaieria Mandelli. Fonte: Foto dell’autore.

- il complesso di Villa Guaita; - il complesso di Villa Li-

4

cia; - i Laboratori e il Padiglione 21 dell’ex Ospedale Psichiatrico; - l’edificio comunale di via Oberdan n. 10; - il complesso di via Tampellini destinato a magazzino comunale; - il complesso del Villaggio Leumann; - l’edificio a torre del centro servizi del Piano Insediamenti Produttivi; - le aree comunali di via Catania; - le aree comunali di via De Amicis limitrofe alla ex Mandelli; - le aree comunali limitrofe all’ex deposito GTT di corso Francia;

Figura 4.15. Ex Lattes - Fonte: Foto dell’autore

- l’area dell’ex sottostazione elettrica delle Ferrovie di

5 3

via Colombo, in futura permuta a favore del Comune.4.2 4.2. LA DELIBERA DI INDIRIZZI La

delibera

di

indirizzi

fornisce

le

finalità

per

preservare l’interesse pubblico e le prerogative sociali del Programma Collegno Rigenera. È stata approvata con

110

maggioranza

allargata

senza

voti

contrari

Figura 4.16. Via Losa 5.- Fonte: Foto dell’autore

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 4.17 Tavola riassuntiva delle segnalazione delle manifestazioni d’interesse. Fonte: Comune di Collegno


l’11 febbraio 2016, da parte del Consiglio comunale.

6

I punti cruciali della Delibera sono: 1)Definizione degli ambiti territoriali d’intervento: Illustrare le strategie d’intervento al fine di verificarne la compatibilità con gli obiettivi indicati dal piano. Necessità di rispettare, in ambito fondiario, la dotazione di verde privato permeabile definita dal P.R.G.C., pari al 20% della superficie fondiaria. Il programma è strutturato in ambiti di rigenerazione urbana, aree anche non contigue ma con la localizzazione

Figura 4.18. Via Losa 17 Fonte:Foto dell’autore.

di tutti i servizi dovuti e dalle opere infrastrutturali fun-

7

zionali agli interventi previsti. Gli ambiti di rigenerazione potranno includere anche aree comunali connesse ad aree private coinvolte e/o fabbricati di proprietà pubblica da riqualificare. 2)Indicazione sulle aree per servizi pubblici: Necessità di garantire, tra i servizi di pubblica utilità, la realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali e il completamento di quelli già esistenti. Oltre agli interventi legati

Figura 4.19. Via Losa 17- Fonte: Foto dell’autore

alla mobilità lenta, dovrà valutarsi l’insediamento di:

8

- Aree destinate a giardini pubblici e spazi verdi di vicinato. - Aree a parcheggio pubblico, anche in strutture interrate. - Nuove strutture scolastiche e di formazione professionale. - Nuove strutture per anziani e per la prima infanzia - Aree e opere utili all’inserimento delle campane per l’interramento dei rifiuti. 3) Integrazione e coerenza con il contesto urbano:

112

Figura 4.20. Ex Union- Fonte: Foto dell’autore

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


9

l’intento è quello di realizzare tipologie edilizie in coerenza con quelle già esistenti nello spazio circostante d’intervento. Eventuali scostamenti, dovranno essere condivisi e discussi con l’Amministrazione. Pur nel rispetto del contesto urbano circostante in riferimento all’altezza dei nuovi edifici, dovrà essere privilegiato l’addensamento edificatorio. Inoltre , è richiesta l’integrazione delle aree di via De Amicis con il resto della città, mediante l’insediamento

Figura 4.21 Metropolis. Fonte:Foto dell’autore.

di edifici a destinazione d’uso residenziale e terziaria, 10

rispetto all’attuale assetto industriale dell’area. Il settore produttivo, dovrà integrarsi con attività economiche di alto valore nei settori dell’innovazione e della ricerca. 4)Il parametro quantitativo da utilizzare è la SLP. 5)Premialità rispetto alle quantità già esistenti: Le premialità sono cumulabili tra loro nei limiti stabiliti dall’art.14 della L.r. 20/2009, riconosciuto come un “bonus”, al massimo del 35 %, da sommare alla superficie

Figura 4.22. Prima Industrie- Fonte: Foto dell’autore

già esistente. Nel caso di Collegno Rigenera, le 11

premialità vengono assegnate in funzione della superficie delle consistenze esistenti: non vi è riconosciuta alcuna premialità per aree dove le preesistenze superano i 10000 mq di SLP, mentre per quelle con superficie inferiore è riconosciuta la premialità a fronte di: - documentata necessità di bonifica ambientale, con una premialità massima del 13% per consistenze esi-

Figura 4.23. Fabi 1- Fonte: Foto dell’autore

stenti non superiori a2.500mq, del10% per consistenze

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

113


comprese tra 2.500 mq e 5.000 mq, e dell’8% tra 5.000

12

mq e 10.000 mq. - localizzazione di imprese di alto valore economico, con una premialità massima del 10%; - localizzazione di atelier per artisti, laboratori di eccellenza artigiana, spazi dedicati alla cultura e alla formazione, startup culturali private, con una premialità massima del5%; - previsione di edilizia abitativa sociale: a) In caso di consistenze esistenti inferiori a 5.000 mq:

Figura 4.24. Fabi 2.- Fonte: Foto dell’autore.

obbligo di realizzare una quota di edilizia abitativa

13

sociale in affitto a canoni agevolati per almeno il 15% della superficie residenziale in progetto. È garantita, in questo caso, una premialità non superiore al 10% della superficie esistente totale. b) In caso di consistenze esistenti comprese tra 5.000 mq e 10.000 mq, è obbligatorio realizzare una quota di edilizia abitativa sociale in affitto a canoni agevolati, per almeno il 20% della superficie residenziale di progetto.

Figura 4.25 Vela s.a.s.- Fonte: Foto dell’autore

È garantita, in questo caso, una premialità sempre

14

non superiore al 10% della superficie esistente totale. c) In caso di consistenze esistenti superiori a 10.000 mq: obbligo di realizzare una quota di edilizia abitativa sociale in affitto a canoni agevolati per almeno il 20% della superficie residenziale in progetto. Non è concessa in tal caso nessuna premialità. Oltre ad alloggi in locazione agevolata permanente, po-

114

Figura 4.26. Immobile via Magenta 15Fonte: Foto dell’autore

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


15

tranno quindi essere previste residenze temporanee da destinare a differenti tipologie di utenti anche in base alle esigenze dell’Amministrazione Comunale. In caso di consistenze esistenti superiori a 10.000 mq, oltre alla quota dovuta di edilizia sociale, è previsto l’obbligo di cedere al Comune un lotto fondiario per la realizzazione di ERP sovvenzionata in misura non inferiore al 15% dell’edilizia residenziale totale, da dedursi dal bilancio com-

Figura 4.27. Ex Aiassa- Fonte: Foto dell’autore.

plessivo della capacità edificatoria residenziale dell’area. 16

6) Rapporto con le previsioni del P.R.G.C. Vigente: Per una maggiore sostenibilità economica degli interventi di più limitate dimensioni, nel caso in cui le consistenze esistenti siano inferiori a 5.000 mq di SLP, è concessa la

possibilità

di

recuperare

fino

al

15%

della

SLP già prevista sull’area dal vigente P.R.G.C. 7) Recupero degli edifici esistenti: È consentito il recupero dei fabbricati esistenti, senza demolizione. All’interno, e nei Figura 4.28. Area EX Elbi.- Fonte: Foto dell’autore

limiti dei volumi edificati da recuperare, potranno essere 17

incrementate

le

superfici

realizzando

nuovi

orizzontamenti. 8) Quantità massime della rigenerazione urbana: Le quantità in progetto per ogni singola area non potranno comunque superare il limite massimo di legge corrispondente

alle

consistenze

esistenti

+35%.

9) Qualità ambientale e energetica degli edifici: in base all’articolo 14 della L.R. Del 2009, tutti gli interventi Figura 4.29. Ex Sandretto-Fonte: Foto dell’autore

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

115


dovranno raggiungere un punteggio di almeno 2.5 del

18

sistema di valutazione denominato “Protocollo Itaca”. 10) Oneri aggiuntivi connessi al maggior valore a seguito di variante: l’incidenza degli oneri di urbanizzazione dovuti per gli interventi dovrà essere stabilita anche in relazione alla valutazione del maggior valore delle aree per effetto della variante al P.R.G.C. Tale maggior valore sarà suddiviso nella misura del 50% tra Comune e parte privata. Nei prossimi mesi verranno istituite delle commissioni

Figura 4.30. Via Losa 20- Fonte: Foto dell’autore.

cittadine, con la presenza di un referente per comitato

20

di quartiere e del gruppo di lavoro Collegno Rigenera, un rappresentante delle consulte, delle scuole e delle famiglie collegnesi per presentare e condividere i risultati delle prime fasi. Attraverso Collegno Rigenera verranno definiti i temi e gli interventi ritenuti prioritari e sostenibili per lo sviluppo economico, urbano, sociale e culturale della Città di Collegno. Collegno Rigenera non rappresenta solo un restyling della

Figura 4.31 Comparto 1.- Fonte: Foto dell’autore

città, ma una strategia per il rilancio economico della città. 22

21

Figura 4.34 Campo Volo- Fonte: Foto dell’autore

116

Figura 4.33 Nuova Sabel- Fonte: Foto dell’autore

23

Figura 4.32. Plurimetal s.a.s.- Fonte: Foto dell’autore

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


22 Nuova Sabel

1

Area centrale

11 Fabi 1

18 Immobile via Losa 20

2

Sottostazione FF.SS.

12 Fabi 2

19 Ex Sandretto campo sport. 23 Via De Amicis 71- Plurimetal s.a.s.

3

Ex Mandelli

13 Vela s.a.s.

20 Comparto 1

4

Ex editoria Lattes

14 Immobile via Magenta 15

21 Campo Volo

5

Immobile via Losa 5

15 Ex Aiassa

6

Immobile via Losa 17

16 Fermi comparti 2-3

7

Immobile via Losa 19

17 Ex Sandretto

8

Ex Union

9

Metropolis

24 Chiara servizi s.r.l.

10 Prima Industrie

21

20

22

16

13

12 11 2

1

19

3

15

18 23 7 4 6 10 5 8

17 14 9 24

Figura 4.35 Mappatura fotografie aree manifestazioni d’interesse- 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

117



5



5. LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE URBANA

5.1. LA RIGENERAZIONE URBANA “La rigenerazione urbana è un fenomeno dinamico e 37

continuo, legato all’aspetto fisico, sociale ed economico”. Si

basa

sulla

valutazione

delle

necessità

dei

cittadini e su diversi aspetti, i quali ne definiscono le caratteristiche: il controllo della crescita urbana; il mutato profilo delle politiche urbane; la connessione delle problematiche sociali con la programmazione economica; la relazione tra risposta socio-economica e condizioni fisiche; il preseguimento del benessere collettivo e la risoluzione delle problematiche connesse all’housing; il bisogno di provvedere al fabbisogno abitativo;

la

sostenibilità

ambientale,

sociale

ed economica. Secondo Peter Roberts e Hugh Sykes, uno dei principi fondanti della rigenerazione urbana è “l’assenza di una teoria univoca e universale in grado di spiegare tutte le questioni inerenti alle problematiche urbane e l’esistenza di

un vasto panorama di visioni che

costituisce lo scopo e le competenze della rigenerazione 38

urbana”. Da questa teoria si evince che non esiste un 37. GARSIA, Leonardo. - Abitare la rigenerazione

metodo unico e universale per approcciarsi al tema in

urbana: La misura della città e della casa nel

questione, ma ogni volta è necessario individuare le

XXI secolo- 2015- Gangemi Editore - p.23

caratteristiche principali del contesto cosicché si possano

38. ROBERTS Peter, SYKES Hugh - Urban

adottare soluzioni efficaci in grado di risolvere le diverse

Regeneration: A HandbookPublications LTD.

2000- Sage

problematiche in analisi. Rigenerare il tessuto urbano

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

121


non significa solamente agire sulla componente fisica del territorio, ma anche su tutti quei fattori economici, sociali riguardanti la sostenibilità. Un luogo in forte stato di degrado, in molti casi è il riflesso delle condizioni sociali della popolazione, pertanto è necessario agire con il fine di migliorare la qualità fisica degli spazi, ma anche di soddisfare le esigenze dei cittadini. I programmi di rigenerazione urbana vengono strutturati basandosi su valutazioni socio-economiche accompagnate

dalle

proposte

le quali,

progettuali

di

trasformazione delle aree in esame, sono in grado di fornire delle risposte coerenti con le condizioni della comunità. 5.2. LA SOSTENIBILITÀ Per un processo di rigenerazione urbana come quello che interesserà Collegno nei prossimi anni, è molto importante che gli interventi che verranno proposti, si basino sul principio della sostenibilità. Come scritto nel precedente capitolo, l’approvazione dei progetti sarà vincolata al raggiungimento del punteggio minimo di 2.5 del protocollo

ITACA,

uno

strumento

di

valutazione

energetica e ambientale degli edifici anche in relazione al contesto in cui si collocano. La sostenibilità non è 39

solo dell’edificio e un progetto sostenibile si definisce tale quando in maniera trasversale riesce a rispondere

122

39.BOTTERO, Marta; MONDINI, Giulio. Valutazione e sostenibilità: piani, programmi, progetti. Celid, 2009.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


efficacemente a tutti gli aspetti di cui si costituisce: - La sostenibilità ambientale: utilizzare le risorse rinnovabili

in

una

misura

inferiore

rispetto

alle

capacità di rigenerazione e quelle non rinnovabili in maniera da consentirne l’utilizzo alle generazioni future. -

La

sostenibilità

tecnologica:

ricercare

nuove

tecnologie in grado di soddisfare i bisogni dell’uomo, rispettando l’ambiente e le risorse utilizzate. - La sostenibilità economico-finanziaria: la possibilità di definire le risorse necessarie al soddisfacimento dei bisogni e misurare la quantità di denaro necessaria affinché tali necessità si possano sostenere nel tempo. - La sostenibilità sociale: valorizzare le risorse umane in gioco mantenendo un elevato tasso di equità e giustizia sociale. - La sostenibilità culturale: mantenere alti i livelli di diversità culturale al fine di aumentare la qualità della società. Ambiente

Cultura

Tecnologia Progetto Sostenibile

Società

Economia

Figura 5.1- Schema del fiore di loto quale rappresentazione grafica del progetto di sostenibilità- 2009 Fonte: BOTTERO, Marta; MONDINI, Giulio. Valutazione e sostenibilità: piani, programmi, progetti. Celid, 2009. p. 22

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

123


FASI FASE CONOSCITIVA

CONTENUTI I soggetti coinvolti: - analisi degli attori. - analisi degli interessi pubblici e privati - analisi dei finanziamenti in atto e potenziali -analisi dei progetti di trasformazione. Il quadro socioeconomico: - indicatori territoriali - indicatori economici - indicatori sociali - il turismo culturale

STRUMENTI - Cartografia esistente - Analisi dei valori immobiliari - Quadro normativo di riferimento - Questionari socioeconomici - Ricerca del VET, Valore Economico Totale - Cluster Analysis - Analisi floro-faunistica - ...

Il quadro ambientale- culturale: - carta del rischio e vincoli territoriali - risorse ambientali - risorse patrimoniali tangibili, intangibili e materiali - infrastrutture e accessibilità. - mappa degli eventi socioculturali e loro promozione

FASE DI CONCERTAZIONE

- valutazione di criticità, potenzialità, opportunità e debolezze. - regole per la formazione di un tavolo di concertazione. - tecniche di accompagnamento ai processi decisionali - attivazione del processo di partecipazione pubblica

- Analisi SWOT - Analisi Multicriteri - Analisi di contingenza.

FASE DI DEFINIZIONE STRATEGICA DEGLI OBIETTIVI

- definizione di obiettivi di breve periodo - definizioni di obiettivi di lungo periodo - verifica della coerenza degli obiettivi rispetto all’UE

Indicatori ambientali/sociali/ economici/ di paesaggio/chimici/ fisici

FASE DI VALUTAZIONE SISTEMICA

- analisi degli impatti - valutazione delle alternative - definizione delle misure di mitigazione

- Valutazione Impatto Ambientale (VIA) - Valutazione Ambientale Strategica (VAS) - Valutazione Incidenza Ecologica (VIE) - Analisi Costi/Benefici e Analisi Costi/Ricavi. -Community Impact Evaluation (CIE) -Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC) - Life Cycle Assessment (LCA) -Valutazione degli impatti visivi sul paesaggio

FASE DI MONITORAGGIO

- obiettivi - procedure di monitoraggio - il sistema delle conoscenze - tempi e modalità di attuazione

- Monitoraggio per obiettivi - Monitoraggio per risorse - Monitoraggio per azioni - Monitoraggio stato dell’ambiente

Figura 5.2- Il processo per arrivare all’espressione di un giudizio di compatibilità- 2009 Fonte: BOTTERO, Marta; MONDINI, Giulio. Valutazione e sostenibilità: piani, programmi, progetti. Celid, 2009. p.24

124

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


5.2. LE FASI DI VALUTAZIONE DEL PROGETTO DI SOSTENIBILITÁ All’interno della valutazione dei progetti di rigenerazione urbana è fondamentale riconoscere una procedura valida che consenta di gestire efficacemente tutte le fasi d’analisi, facilitando le relazioni tra i soggetti coinvolti a partire dalla fase di ideazione, fino a quella di gestione. La valutazione del progetto di sostenibilità si suddivide in diverse fasi: Nella prima, quella CONOSCITIVA, è fondamentale tenere a mente tutti gli aspetti del contesto in cui si andrà ad operare. L’analisi riguarda tre tematiche: - Analisi dei soggetti coinvolti: per compiere quest’azione bisogna capire quali sono le intenzioni dei soggetti

interessati

alle

trasformazioni,

chiamati

attori o stakeholder, al fine di avere un quadro generale che consenta di operare come attore super partes. - Analisi socioeconomica: la quale mira a fornire il

quadro

potenzialità

più del

completo territorio.

possibile Per

riguardo

sviluppare

le tale

conoscenza, si fa riferimento ad alcuni indicatori: - popolazione e territorio; - indicatori dei settori economici: agricoltura, industria e servizi; - il tessuto imprenditoriale;

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

125


- il mercato del lavoro; - il tenore di vita; - la competitività del territorio; - la qualità della vita; - Il quadro ambientale-culturale: si cercano di mappare tutti quegli aspetti di interesse culturale, ambientale e patrimoniale del territorio. In questa fase conoscitiva spesso

si

fa

riferimento

a

un

parametro

40

chiamato Valore Economico Totale, corrispondente all’insieme dei valori d’uso e di non uso delle risorse a disposizione del contesto a cui si fa riferimento. I valori in questione sono riferiti ai beni della collettività come quelli 41

paesaggistici, culturali, ricreativi. Non hanno un prezzo di mercato, ma non significa che non abbiano un valore o non possano essere considerati dei beni economici. 42-43

Come detto in precedenza, il VET si costituisce di: - Valore d’uso, distinguibile in diretto, ossia che può essere utilizzato direttamente, e indiretto, che può essere utilizzato solo grazie a servizi ad hoc.

La valutazione economica dei beni ambien-

- Valore di non uso, legato maggiormente alla futuribilità

tali. Metodologia e casi di studio. Città Studi

del bene in questione. Si divide in: valore d’opzione, valore d’esistenza e valore di lascito. Il primo mira ad assicurare la disponibilità del bene anche in un periodo successivo; il secondo a preservare l’integrità del bene in questione; il terzo a consentire un’adeguata disponibilità del bene anche alle generazioni future.

126

40 .STELLIN, Giuseppe; ROSATO, Paolo.

Edizioni, 1998. 41. SIRCHIA G., La valutazione economica dei beni culturali, Carrocci Editore. 2000. 42. HANLEY N., SPASH C.L., Cost Benefits Analysis and the Environment, Edward Elgar Publishing Limited, 1993. 43. PEARCE D.W., TURNER R.K. , Economia delle risorse naturali e dell’ambiente. Il Mulino. 2000.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


I metodi di valutazione utilizzabili per stimare il

44. ADAMOWICZ, Wiktor, BOXALL P., WILLIAMS M., LOUVIERE J. - Stated preference approaches for measuring passive use va-

Valore Economico Totale possono essere monetari o

lues: choice experiments and contingent

non monetari. I primi si basano su preferenze rivelate,

valuation, - American Journal of Agricultural

ossia informazioni che sono deducibili dal mercato esi-

Economics, 1998.

stente. I secondi invece si basano su preferenze affer-

45. BOXALL P., ADAMOWICZ, W., SWAIT J., WILLIAMS M., LOUVIERE J. - A comparision

mate, identificabili nella disponibilità a pagare da parte

of stated prefernce methods for environ-

di un soggetto per disporre di una determinata risorsa.

mental valuation - Ecological Economics, 1996.

44-45

VALORE ECONOMICO TOTALE

Valore d’uso

Valore di non uso

PREFERENZE RILEVATE Mercati surrogati o convenzionali

PREFERENZE AFFERMATE Mercati ipotetici DOSE RISPOSTA - FUNZIONE DI PRODUZIONE

Random utilitymodelli di scelta discreta

Metodo dei costi viaggio

Metodo dei prezzi edonici

Mercato immobiliare

Costi mancati

Prezzi di mercato

Mercato del lavoro

Analisi congiunte

Valutazione di Contingenza

Esperimenti di scelta

Contingent ranking

Confronti a coppie

Classi congiunte/ contingenti

TRASFERIMENTO DEI BENEFICI

Figura 5.3- Metodi per la valutzione monetaria dei beni ambientali- 2009 Fonte: BOTTERO, Marta; MONDINI, Giulio. Valutazione e sostenibilità: piani, programmi, progetti. Celid, 2009. p.27

LA FASE CONCERTATIVA ha il fine di stabilire quali sono le relazioni e gli interessi degli attori in gioco all’interno della trasformazione. Questo quadro conoscitivo consente di ottimizzare gli interventi, riuscendo a determinare delle strategie efficaci e degli obiettivi ben definiti.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valuazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

127

1


I modelli utilizzabili in questa fase sono: 46

- SWOT ANALYSIS la quale mira a definire le possibilità di sviluppo di un’area stabilendo i punti di forza (Strenghts), di debolezza (Weakness), opportunità (Opportunities) e minacce (Threats) che si potrebbero generare. - Analisi Multicriteri: con questo termine, si fa riferimento a diverse tecniche che si basano sulle relazioni tra diversi aspetti, sia qualitativi che quantitativi, riguardanti il problema in analisi. Tale metodo consente di far emergere il ruolo di ciascun attore all’interno del progetto, esplicitandone i punti di vista e i poteri di cui dispone. 47-48

- Valutazione di contingenza: “Questo metodo stima il valore di un bene ambientale simulando l’esistenza di un mercato, attraverso un’indagine tesa a quantificare la disponibilità a pagare del potenziale fruitore per un dato bene culturale e/o ambientale, attraverso le preferenze

Paper. Istituto Nazionale di Economia Agraria, Roma. 47. D’AGOSTINO, Alberto. Estimo immobiliare urbano ed elementi d’economia con valutazione economica finanziaria sugli investimenti per la valorizzazione e trasformazione delle opere pubbliche: Esculapio, 2015. pp.

esplicitamente espresse per situazioni tangibili (da

494 -495.

rilevazioni su scenari esistenti) o intangibili (su scenari

48. ROSCELLI, Riccardo. Manuale di estimo.

49

ipotetici)”. Il metodo in questione cerca di stabilire il valore economico mediante sondaggi o interviste, tesi a determinare la disponibilità a pagare (WTP= Willingness To Pay) di un soggetto in relazione ad un cambiamento 50-51

ambientale. La disponibilità a pagare può essere intesa

Valutazioni economiche ed esercizio della professione. UTET, 2014. 49. BRAVI, Marina - Metodo del prezzo edonico, a cura di SIRCHIA G., La valutazione economica dei beni culturali, Carrocci Editore, 2000 50. - CARSON, R.T. Contingent Valuation: A User’s Guide, Environmental Science & Technology, 2000.

come l’attribuzione di un valore d’esistenza di un bene.

51. LOUVIERE J.J., HENSHER D.A., SWATT J.D.-

Come tutte le tecniche di valutazione, anche questo

Stated Choice Methods. Analysis and Applica-

strumento presenta dei punti di forza e di debolezza.

128

46 .STORTI, Daniela; L’analisi SWOT, Working

tion, Cambridge University Press, Cambridge. 2000.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Tra i vantaggi troviamo sicuramente la capacità del metodo dindividuare il valore del bene per l’intera collettività.

Gli

svantaggi

sono

strettamente

legati ai risultati, i quali non sono mai riferiti all’interezza della popolazione essendo che le indagini sono sottoposte il più delle volte ad campione ridotto di individui. Inoltre in molti casi gli intervistati tendono ad enfatizzare o a ridurre la loro disponibilità a pagare a seconda delle situazioni: ad esempio, se si trovassero effettivamente a dover pagare una quota per partecipare a una trasformazione

ambientale,

probabilmente

la

loro

disponibilità sarebbe ridotta rispetto a quanto verrebbe dichiarato in relazione a uno scenario ipotetico. Non avendo un mercato in cui collocarsi, tale strumento valutativo si basa sulla costruzione di un mercato ipotetico di riferimento al cui interno il consumatore possa manifestare la propria disponibilità a pagare per la conservazione o il miglioramento qualitativo del bene ,o a essere rimborsato nel caso di un peggioramento sostanziale o di una sua diminuzione di disponibilità. In sintesi, la valutazione di contingenza si può strutturare in diversi passaggi: - Definire il tipo di indagine: si decide se ricorre a indagine telefonica, interviste personali o questionari. Tale

scelta

può

dipendere

da

diversi

fattori

riguardanti la disponibilità economica per svolgere la

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

129


ricerca

e

sulla

migliore

convenienza

logistica

dell’indagine. - Delimitare il bacino d’utenza: in funzione del territorio e della comunità a cui ci si riferisce, bisogna capire a quanti individui sottoporre l’indagine. Il bacino dovrà essere definito nelle sue caratteristiche principali come

età, reddito, distanza dal bene. Inoltre il

questionario dovrà essere inviato o sottoposto, per quanto possibile, in egual modo a tutti gli intervistati. - Stabilire la disponibilità media ponderata: attraverso i dati raccolti, si determina il valore medio di DAP proposto dagli individui a cui viene sottoposta l’indagine. - Determinare la valutazione complessiva della risorsa: una volta determinato il valore medio, si moltiplica per il numero d’individui intervistati, ottenendo così il valore complessivo della risorsa per cui la comunità sarebbe disposta ad investire. FASI 1. Costruzione del mercato ipotetico 2. Ottenimento di valutazioni individuali

3. Stima media di disponibilità a pagare o richiesta di pagamenti compensativi

Riproduzione dello scenario rispetto al quale i soggetti intervistati devono esprimere le loro scelte e valutazioni. In questa fase devono essere chiari i contenuti dell’intervento (migliorativo o peggiorativo) da valutare, i conseguenti effetti (positivi e negativi), il mezzo attraverso cui verrà ripagato l’intervento dai beneficiari, l’entità del contributo al finanziamento dell’intervento. Definisce le modalità di conduzione dell’indagine (intervista telefonica, questionario inviato via posta o via e-mail, intervista diretta) e di richiesta dei dati (domande a risposta guidata, a risposta chiusa, a risposta aperta ecc..). In questa fase il campione esprime (alternativaamente o contemporaneamente, per un riscontro della coerenza interna delle risposte) la sua massima disponibilità a pagare per ottenere un miglioramento ambientale o per evitare un peggioramento, oppure la somma minima ce richiederebbe come compensazione per supportare un danno o per rinunciare alla sua rimozione. Queste informazioni vengono solitamente integrate con dei dati di tipo socioeconomico sull’intervistato, in modo da avere un ulteriore riscontro indiretto su quanto dichiarato in termini di disponibilità a pagare.

Riguarda il tipo di elaborazione cui sottoporre le dichiarazioni di pagamento raccolte. A questo scopo vengono solitamente utilizzate la media o la mediana dei valori dichiarati.

4. Costruzione di curve di valutazione o di domanda individuale

Le curve sono ricavate dalla fase di elaborazione precedente attraverso un’operazione di regressione rispetto alle variabili indipendenti (reddito, livello di istruzione, età, livelli di qualità amientale ecc..).

5. Aggregazione dei dati

Consiste nell’aggregazione delle curve di domanda individuale, al fine di ottenere la funzione di domanda collettiva del bene ambientale oggetto di valutazione per il campione intervistato.

6. Valutazione conclusiva dell’esperimento

Gli autori del sondaggio riassumono le loro considerazioni tecniche sull-efficacia della simulazione di mercato, sull’efficacia della simulazione di mercato, sull’adeguatezza delle modalità d’indagine e sul grado di comprensione, da parte degli intervistati, di quanto loro sottoposto. In questa fase può essere d’aiuto fare riferimento ai risultati di altre indagini su argomenti simili.

Figura 5.4- Fasi applicative del metodo della Valutazione di Contingenza- 2009 Fonte: BOTTERO, Marta; MONDINI, Giulio. Valutazione e sostenibilità: piani, programmi, progetti. Celid, 2009. p.24 130

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


LA FASE STRATEGICA DI DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI: In

funzione

dei

concertazione,

si

dati

determinati

determinano

nella

gli

fase

obiettivi

e

di le

strategie per raggiungerli. Gli scenari devono essere strutturati secondo delle linee d’azione ben precise, gerarchizzandole in base alle esigenze. Le strategie si possono suddividere in: - Strategie di conoscenza, riguardanti il monitoraggio continuo

delle

condizioni

del

luogo

(risorse,

programmi in atto...) e degli strumenti utilizzabili per migliorare il processo di conoscenza. - Strategie di conservazione: stabilire dei programmi ben precisi per tutelare gli aspetti ambientali e culturali del territorio. - Strategie di partecipazione: l’insieme delle azioni mirate a consolidare gli interessi e accrescere i valori identitari. - Strategie di sviluppo: per aumentare sia qualitativamente che quantitativamente il patrimonio locale. - Strategie di marketing e comunicazione territoriale: utilizzare le reti tecnologiche per accrescere la comunicazione multimediale, aumentare il turismo culturale e rendere note le possibilità d’investimento. La FASE DI VALUTAZIONE SISTEMICA: Questa fase ha come fine quello di analizzare gli impatti, contribuendo attivamente alla realizzazione del progetto, stabilendo

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

131


un quadro complessivo costituito dall’insieme dei vantaggi e degli svantaggi di ciascuna tra le alternative proposte. In questo modo, considerando sin da subito tutti gli aspetti che siano essi positivi o negativi, si può strutturare l’iter in maniera chiara e completa. Esso deve fondarsi sulla complessità del territorio definendone le problematiche e fornendo soluzioni adeguate. Il tutto, coinvolgendo la collettività all’interno del processo. Tra i numerosi modelli di valutazione per la fase Sistemica, abbiamo: 52

- VIA, Valutazione d’impatto ambientale: è un modello valutativo di supporto al processo decisionale che consente di valutare preventivamente gli impatti che il progetto potrebbe avere sull’ambiente circostante. Le componenti ambientali su cui bisogna indagare maggiormente sono: uomo, flora e fauna; acqua, aria, clima e suolo; paesaggio, beni materiali e patrimonio culturale. 53

- VAS, Valutazione ambientale strategica: è uno strumento che sin da subito valuta e propone soluzioni

ad

all’attuazione

eventuali di

problematiche

determinate

conseguenti

politiche,

piani

e

programmi, sul territorio soggetto alla trasformazione

52. ANPA - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Linee guida VIA. 2001. 53. BOTTERO, Marta - L’eredità di un grande

- VIE, Valutazione d’Incidenza Ecologica:54questo modello è utilizzato per valutare gli effetti delle trasformazioni in

132

evento. Celid, 2007. 54. AA.VV. - Valutazione d’Incidenza Ecologica, Valutazione Ambientale. n.13. 2008

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


contesti ecologici particolari. È lo strumento per la salvaguardia degli habitat, focalizzandosi sulla tutela della biodiversità. 55

- Analisi Costi e Ricavi(ACR) e Analisi Costi Benefici(ACB): la prima è utilizzata per valutare la convenienza di investimenti

di

natura

privata,

basandosi

su

criteri di natura finanziaria. La seconda, adottata soprattutto per opere di pubblica utilità, mira a stimare la crescita del benessere della comunità in relazione agli

interventi

realizzati

rapportando

i

costi

dell’intervento con i benefici sociali generati dal progetto. 56

- CIE, Community Impact Evaluation: basata sull’Analisi Costi Benefici, consente di fornire delle valutazioni economiche specifiche per ciascun attore e relativo interesse in gioco. L’obiettivo principale dell’analisi e capire se il benessere di una data colelttività subisce delle variazioni in seguito alla realizzazione di un piano/progetto, in quale misura e chi sono i soggetti colpiti. Si suddivide su tre livelli: descrizione; analisi; valutazione. Si parte dalla presentazione del progetto, 55. ROSCELLI, Riccardo, Prefazione a cura di

riservando particolare attenzione alla descrizione delle

PRIZZON Francesco- La Valutazione degli in-

alternative, dello stato di fatto e delle nuove prospettive.

vestimenti immobiliari. Celid , 2001. 56. LICHFIELD, Nat- Community Impact Evaluation, UCL Press, 1996.

Successivamente si specificano le proposte secondo le diverse variabili che lo costituiscono. A questo punto è

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

133


importante specificare ulteriormente quali potrebbero essere i cambiamenti portati dall’intervento, identificando gli effetti e attribuendoli a ciascuno dei settori coinvolti i quali devono essere specificati all’inizio della valutazione. La parte centrale dell’analisi riguarda la valutazione degli impatti: in seguito all’identificazione degli effetti del progetto, avviene una conversione degli stessi al fine di avere un sistema di elementi che consentano le diverse valutazioni. 57

- IPPC, Integrated Pollution and Control (IPPC): mira a prevenire e ridurre la quantità di inquinanti provenienti da una serie di attività. 58

- LCA, Life Cycle Assessment (LCA): ha come fine quello di stimare il carico ambientale (l’insieme delle attività antropiche agenti su un determinato territorio) in tutte le fasi di realizzazione di un progetto.

57. LANZI, Eugenio; Lanzi, Elisa; Pini, Alfredo - IPPC - Guida all’applicazione della nuova 59

normativa sulla prevenzione e riduzione inte-

- Valutazione di impatti visivi sul paesaggio: studiare

grata dell’inquinamento- ARS Edizioni Infor-

l’impatto visivo che l’attività dell’uomo o un progetto ha

matiche. 2005.

su un territorio, che sia esso antropizzato o naturale.

58. BALDO, Gianluca; MARINO, Massimo; ROSSI, Stefano - Analisi del ciclo di vita LCA. Edizioni Ambiente, 2008.

LA FASE DI MONITORAGGIO: Il monitoraggio consente di valutare che quanto realizzato sia conforme a quanto stabilito durante la fase di progettazione.

134

59. NERI, Paolo - Verso la valutazione ambientale

degli

edifici.

Life

Cycle

Assessent a supporto della progettazione eco-sostenibile. Alinea Editrice, 2007.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


6



6. STRUTTURAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE PER IL CASO DI COLLEGNO

Come mostrato nel precedente capitolo esistono diverse tecniche di valutazione, ciascuna in grado di fornire informazioni differenti. In un processo molto articolato come quello riguardante il programma Collegno Rigenera è molto importante determinare le strategie d’intervento che si potrebbero utilizzare, partendo dall’analisi dei punti di forza e di debolezza del territorio. Inoltre, essendo un procedimento che sarà caratterizzato da numerose concertazioni tra pubblici e privati, è fondamentale mappare i soggetti che prenderanno parte al progetto, cercando di stabilire in anticipo quale potrà essere il loro potere e in quale misura agiranno durante l’intero iter. I modelli scelti per svolgere tale analisi sono rispettivamente la SWOT Analisys per la parte strategica e la Stakeholder Cyrcle Analisys per la mappatura degli stakeholder. Inoltre, essendo il programma di ristrutturazione urbana molto attento agli aspetti di natura economica e sociali, ritengo opportuno sviluppare un’ulteriore Analisi di Contingenza e un’Analisi Costi Benefici che prende il nome di SROI, acronimo di Social Return On Investment.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

137


6.1. SWOT ANALYSIS 60

L’analisi SWOT è uno strumento in grado di evidenziare e analizzare, già in fase strategica, l’insieme di fattori intrinsechi ed estrinsechi riguardanti l’ambito di progetto. Per fattori interni, intendiamo i punti di forza e di debolezza mentre per esterni, l’insieme delle opportunità e dei rischi che si possono generare (da qui deriva l’acronimo SWOT: S= strenght, W=weakness, O= opportunities, T= threats) . Si cerca quindi di evidenziare tutti quegli elementi che possono favorire od ostacolare il raggiungimento degli obiettivi, cercando di far emergere le opportunità di sviluppo dell’area al fine di ottenere un risultato soddisfacente

inserendo

sin

da

subito

tutte

le eventuali variabili di rischio. Le origini di questa tecnica sono risalenti agli anni ‘60,70 e il primo utilizzo riguardava la definizione delle strategie di sviluppo aziendale. Nei decenni successivi il suo impiego è stato esteso anche all’analisi di scenari alternativi di sviluppo tra cui quello urbanisticoterritoriale. Graficamente il risultato che si ottiene è una matrice quadrata 2x2 dove nelle diverse caselle troviamo: - Punti di forza ossia l’insieme degli elementi in grado di evidenziare gli aspetti di pregio e le potenzialità delle aree in esame.

138

60 .STORTI, Daniela; L’analisi SWOT, Working Paper. Istituto Nazionale di Economia Agraria, Roma. op.cit. p.128

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


-Punti di debolezza, definito da tutti quei fattori che possono rappresentare delle criticità o dei punti deboli per le zone in esame. -Le

opportunità,

riguardanti

tutti

che

possano

consentire

un

quegli

aspetti

miglioramento

della qualità delle aree d’interesse. -I rischi, ovvero tutti gli elementi d’incertezza che possono

minare

la

qualità

finale

del

processo.

Utilizzare l’analisi SWOT consente di essere effettuali sin da subito, conoscendo già in fase di definizione delle scelte progettuali tutti quegli aspetti che potrebbero valorizzare o influire negativamente sul procedimento produttivo.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

139


Positive Factors

SWOT Analysis

STRENGHTS

OPPORTUNITIES

Internal Factors

External Factors

THREATS Negative Factors

WEAKNESSES

Figura 6.1- La matrice dell’Analisi SWOT- 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

140

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


6.2. ANALISI DEGLI STAKEHOLDERS: STAKEHOLDERS CYRCLES ANALYSIS Qualunque processo decisionale il cui fine ultimo coincide con una trasformazione del territorio, si determina attraverso una serie di comportamenti da parte di individui che, in rappresentanza di uno specifico interesse, deviano le scelte progettuali in maniera più o meno incisiva, a seconda del potere di cui dispongono. Conoscere la tipologia di interlocutore (stakeholder) con cui bisognerà relazionarsi durante l’iter progettuale ed essere consapevoli della sua forza burocratica permette di anticipare soluzioni a problemi di natura tecnica, politica o sociale che si potrebbero presentare. È molto importante coinvolgerli sin da subito nel processo di pianificazione, senza privilegiare nessuno, in 61

maniera da dare voce anche quegli attori definiti deboli. Analizzare gli stakeholder e il loro ruolo consente di massimizzare i benefici sociali, economici e istituzionali

del progetto, riducendo al minimo gli eventuali effetti negativi che si potrebbero generare (procedimenti amministrativi, legali, contenziosi di natura economica....). Nonostante questa tecnica sia molto utile purtroppo presenta anche dei punti deboli. Per esempio, la scelta degli

stakeholder,

seppur

confutata

da

elementi

concreti, avviene in maniera arbitraria, ipotizzando chi o 61 .DENTE, Bruno; Policy decisions Springer.2014

quale organizzazione avrà un ruolo nel processo. Sebbene

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

141


questo

potrebbe

incidere

negativamente

sui

risultati, la stakeholder analysis permette di considerare le volontà di ogni individuo, valutandone il potere all’interno

dell’iter

classificazione

decisionale basata

mediante sulla

una

capacità

di influenzare il processo. La tipologia di stakeholder Il ruolo di ciascun attore che partecipa al processo decisionale è funzione del tipo di interesse che deve rappresentare. Pertanto gli attori possono essere suddivisi in: -ATTORI

POLITICI,

che

rappresentano

collettivo

della

comunità

-ATTORI

BUROCRATICI,

che la

l’interesse

gli

cui

ha

eletti.

responsabilità

nel processo è vincolata dall’applicazione di un insieme che

di

non

norme

lasciano

giuridiche spazio

a

e

amministrative

interessi

soggettivi.

- ATTORI CON INTERESSI SPECIALI i quali, rappresentando un interesse di natura economica o sociale, cercano di indirizzare le scelte verso la soluzione progettuale più soddisfacente. Rientrano in questa categoria le imprese di costruzioni, individui, comitati di quartiere e cittadini. - ATTORI CON INTERESSI GENERALI: rappresentano nel processo tutti i soggetti o gli interessi che non sono in grado di difendersi in prima persona. hanno

142

alcuna

legittimazione

politica

o

Non

giuridica.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


- ESPERTI: basano il loro interesse su delle competenze tecniche in grado di strutturare il problema collettivo fornendo le soluzioni più appropriate per risolverlo. Per valutare l’influenza dei diversi stakeholders e quindi la loro capacità di “uccidere” il progetto, si è scelto di utilizzare la STAKEHOLDER CIRCLE METHODOLOGY. Tale metodo consente di graficizzare il potere di ciascun attore, rapportandolo con la capacità di incisione sul progetto. I cerchi concentrici di cui il grafico è costituito rappresentano la distanza dello stakeholder dal progetto mentre invece, l’ampiezza dell’arco ne definisce l’influenza. Questo metodo consente di: - Identificare i soggetti, cercando di capirne le esigenze. Dare

priorità

ai

soggetti

in

base

alla

loro

influenza e alla loro distanza dal progetto. -Visualizzare

i

principali

soggetti

interessati,

rapportandoli gli uni con gli altri, permettendoci di valutare la loro capacità di uccidere il progetto. - Comprendere gli interessi degli stakeholder e adottare delle soluzioni specifiche in grado di soddisfare ciascun interesse o obiettivo di ogni gruppo di attori. - Monitorare i cambiamenti nel tempo, valutando l’efficacia comunicativa durante l’intero iter progettuale. L’intensità dell’interesse degli attori all’interno di tutto il processo, non rimane costante. In molti casi, si possono

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

143


avere dei cambiamenti di potere o d’influenza, a seconda che si siano raggiunti o meno determinati obiettivi o che se ne generino di nuovi. Gli attori la cui forza rimane costante, si possono suddividere in tre categorie: - KEY DECISION MAKER, che influiscono dall’inizio sulle scelte progettuali. Fanno parte di questa categoria gli esperti, gli investitori, i proprietari e organi politici. - POWER TO KILL PROJECT, ossia quegli attori che possono uccidere il progetto in qualunque momento. - GREAT EXTERNAL INFLUENCE, ossia coloro che hanno la capacità di decretare il successo del progetto. Rientrano in questa categoria gli investitori, i visitatori, i turisti, gli ambientalisti, i media e le organizzazioni non governative. In tutti gli ambiti economici, tra cui quelli riguardanti la modificazione del territorio e della scena sociale-urbana, è molto importante cercare di capire i rischi e anticipare quelle che potrebbero essere le decisioni da parte di coloro che incidono economicamente sul processo produttivo e da chi invece subisce socialmente la trasformazione.

144

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Identificare i soggetti, capire chi parteciperá al processo. Dare priorità ai soggetti in base alla loro influenza e alla loro distanza dal progetto.

IDENTIFICARE

Visualizzare i principali soggetti interessati, rapportandoli gli uni con gli altri, permettendoci di valutare la loro capacità di uccidere il progetto. Comprendere gli interessi degli stakeholder e adottare delle soluzioni specifiche in grado di soddisfare ciascun interesse o obiettivo di ogni gruppo di attori. Monitorare, i cambiamenti nel tempo, valutando l'efficacia comunicativa durante l'intero iter progettuale. POTE

PO TE RE

DISTANZA

DARE PRIORITÁ

VISUALIZZARE Progetto

COMPRENDERE

POTERE: Indica la capacità di bloccare od ostacolare il progetto DISTANZA: Indica la posizione dell’attore nel contesto decisionale AREA GENERATA: Influenza dello stakeholder all’interno del processo

MONITORARE

Stakeholder Circle Analysis Figura 6.2- Schema Stakeholders Cyrcle Analysis- 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

145


ENVIRONMENTAL

SROI ECONOMIC

SOCIAL

Figura 6.3- Schema Social Return On Investment- 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

146

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


6.3. SROI: SOCIAL RETURN ON INVESTMENT Per verificare ex-ante la qualità dei processi decisionali e valutarne la fattibilità, in molti casi si fa riferimento a modelli analitici in grado di prefigurare scenari di sviluppo dell’intero iter procedurale. Questo tipo di analisi è un supporto fondamentale per la definizione delle tattiche e permette di razionalizzare i processi decisionali. È una metodologia sistematica, nonché uno strumento di marketing il cui obiettivo principale è quello di facilitare l’elaborazione e la gestione di strategie di analisi e intervento. Realizzare una valutazione dei benefici sociali che una trasformazione come quella che interesserà Collegno nei prossimi anni potrebbe determinare, è fondamentale al fine di stabilire l’idoneità degli interventi in programma. È importante riconoscere in anticipo quali sono i bisogni e i desideri della comunità, cercando di riferirsi a tutti i cittadini che siano essi famiglie, giovani o persone anziane. Il continuo confronto con il contesto sociale permette di aumentare la qualità e l’efficacia della stima, dando la possibilità di modificare o inserire nuove variabili in corso d’opera. Inoltre, stimare il valore economico sociale che una qualsiasi trasformazione è in grado di

generare,

risulta

necessario

in

quanto

permette di prevedere la qualità degli interventi. La creazione di un modello di analisi socioeconomica

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

147


come lo SROI (Social Return Of Investment), nasce dalla necessità di quantificare in termini economici quei valori sociali che non possono essere acquistati o venduti. Tale valutazione determina risultati in termini sociali, ambientali ed economici i quali vengono espressi mediante un valore monetario determinato dal rapporto tra la quantità di denaro investito per la trasformazione e il valore sociale (in termini di qualità per l’utenza) generato. Una relazione basata su tale valutazione, non restituisce risultati

esclusivamente

economici,

ma

consente

di far emergere tutti quegli aspetti della collettività che altrimenti verrebbero esclusi dal processo. Permette di

illustrare

casi

studio

includendo

informazioni

di carattere qualitativo, quantitativo e finanziario. Lo SROI può essere di due tipi: una ex-post, valutativa, che consente di verificare i risultati di una trasformazione ormai compiuta; un’altra di natura previsionale il cui fine sarebbe quello di determinare quanto valore sociale potrà essere raggiunto in funzione degli obiettivi iniziali. Quest’ultima è particolarmente utile nelle fasi di pianificazione di un’attività, consentendo di anticipare tutti

quegli

aspetti

che

si

misurerebbero

solo

a progetto avviato. È molto utile riconoscere in anticipo gli obiettivi che si vogliono raggiungere con questa stima. Questa previsione

148

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


consente di capire la strategia d’intervento più idonea, traducendo i valori non monetizzabili in valori economici. 62

L’obiettivo ultimo della valutazione SROI è quello di misurare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti, considerando la natura dei loro interessi che siano essi economici, ambientali o sociali. Tali aspetti vengono tradotti in termini monetari, consentendone il confronto con la quantità di denaro investito per l’intero processo. Prima

di

descrivere

dettagliatamente

il

modello

economico, esplicitandone le diverse fasi e i principi su cui si fonda, è necessario descrivere alcuni elementi che compariranno all’interno della valutazione. La loro spiegazione aiuta a comprendere i diversi passaggi che dovranno essere svolti. Tali oggetti sono: -Proxy: All’interno di un modello economico rappresenta una variabile inserita volontariamente al fine di determinare un risultato altrimenti impossibile da ottenere. La proxy consente di approssimare un valore per cui non riusciamo a ottenere una soluzione esatta. -Outcomes: sono i risultati che si ottengono in conseguenza alle scelte adottate. A differenza degli output i quali si riferiscono ai prodotti finiti, gli outcomes si rifanno al grado di soddisfazione dell’utente. 62 .The SROI Network, Guida al Ritorno Sociale sull’Investimento. SROI. Human Foundation, 2012

Lo SROI è stato sviluppato a partire dalla contabilità sociale

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

149


e dall’analisi costi benefici, ed è basato su sette principi: 1) Coinvolgere gli Stakeholders: informare gli attori che parteciperanno al processo sugli elementi misurabili e in grado di determinare un valore. Gli stakeholder devono essere identificati e successivamente coinvolti durante l’intera analisi. Questo fa si che il valore finale e l’intero processo si basino sulle informazioni di coloro che sono interessati alle attività o che sono in grado di influenzarle. 2) Capire cosa cambia: raccontare il cambiamento e valutarlo attraverso i dati raccolti, identificando i cambiamenti positivi e negativi e riconoscendo gli aspetti attesi e inattesi. Il valore è determinato direttamente dagli stakeholders oppure da quegli effetti le cui ricadute incidono direttamente sugli attori in gioco. Il racconto che si genera deve essere confutato da prove concrete e determina degli outcome che possono essere economici, sociali o ambientali. La loro analisi permette di stabilire se gli effetti previsti all’inizio del processo si sono concretizzati. 3) Valutare ciò che conta: Influenza direttamente le relazioni di potere tra gli stakeholder. Si fonda sull’utilizzo di proxy finanziarie (proxy: approssimazione di un valore, in termini monetari, per il quale non è possibile ottenere una misura esatta) attraverso cui si identifica il valore degli outcomes riconoscendone la tipologia oppure, nel caso in cui fossero esclusi dal mercato, se ne esprime la natura. Molti outcomes non sono direttamente scambiabili

150

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


sul mercato e quindi non possiedono un valore facilmente riconoscibile. 4) Includere solo ciò che è materiale: stabilire quali dati devono essere inclusi nei calcoli per fornire un quadro generale il più realistico e chiaro possibile. La forza di questo principio si basa su una valutazione volta a comprendere quale sarebbe stata la decisione finale dell’attore considerato nel momento in cui una determinata informazione fosse stata esclusa dal dialogo. Pertanto il riconoscimento della pertinenza dei

dati

qualità

all’interno del

del

processo

rapporto, evitando

garantisce così

la

omissioni

in grado di influenzare le scelte degli stakeholder. 5) Non sovrastimare: bisogna riferirsi a risultati prestazionali

riguardanti

la

specifica

attività

realizzata dallo stakeholder, evitando di considerare cosa sarebbe potuto accadere se fossero subentrati altri

soggetti

durante

il

compimento

dell’azione.

Essere trasparenti: bisogna esplicitare ogni singolo aspetto, attore o cambiamento, in maniera tale da evitare fraintendimenti in grado di compromettere la qualità del processo. 6) Verificare i risultati: La ricerca SROI, come per ogni attività di ricerca, porta con sé degli aspetti di soggettività dovuti dal tipo di coinvolgimento del ricercatore. Pertanto è necessaria una revisione da terzi per valutarne la qualità. Il

calcolo

dello

SROI

prevede

la

compilazione

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

151


di che

una si

tabella

definita

sviluppa

in

“Mappa sei

dell’impatto”

passaggi

chiave:

1)Stabilire il campo d’analisi e identificare i principali stakholder: Identificare il fine e riconoscere chi parteciperà al processo e in quali termini. In questa fase ci sono tre passaggi: definire il campo d’analisi, individuare gli stakeholder e capire con quale modalità coinvolgerelo. Il campo d’analisi indica l’insieme di fattori che vogliamo considerare all’interno della valutazione, escludendo quelli inutili. Questo insieme limitato di elementi consente di avere fin da subito chiaro l’obiettivo finale, rendendo più agevole l’intero processo. La scelta iniziale è fatta valutando: Lo scopo ossia capendo quali sono le motivazioni che ci portano a eseguire l’analisi. I destinatari, cioè capire chi è l’utente a chi è rivolta la nostra indagine. Il background, avendo ben chiaro quali sono gli obiettivi della

nostra

ricerca,

focalizzando

accuratamente

il lavoro su determinati aspetti da approfondire. Decidere come coinvolgere gli stakheolders, valutando il metodo più appropriato per raccogliere le informazioni; la loro inclusione può aiutare a comprendere meglio i punti di forza e debolezza delle attività in progetto. Chi

152

svolgerà

il

lavoro,

capendo

se

l’analisi

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


potrà

essere

fatta

autonomamente

o

con

la

partecipazione di collaboratori esterni. L’ampiezza

delle

circoscrivendo specifici

o

attività l’azione

allargando

su

cui

ad il

concentrarsi,

alcuni campo

punti d’azione.

Il periodo di tempo nel quale l’intervento avverrà o è avvenuto. Se l’analisi è previsionale o valutativa, incidendo molto sulle tempistiche di studio. Una volta stabilito il campo d’analisi si passa all’identificazione e al coinvolgimento degli stakeholder ossia l’insieme di persone o organizzazioni che possono influenzare il processo in maniera positiva o negativa, determinante o debole. Il loro coinvolgimento può essere semplice, attraverso telefonate oppure più complesso, mediante l’organizzazione di focus group. Figura 6.4- Definizione degli Stakeholders- 2016 - Fonte: Guida al Ritorno Sociale sull’Investimento. SROI. Human Foundation, 2012. p.26

Stakeholder

Descrizione

Motivo inclusione

Metodo coinvolgimento

es. cittadini, Comune, lavoratori

Descrizione dello stakeholder

es. benefici economici, sociali...

es. intervista, questionario, seminario...

2)

Mappare

gli

Quanti?

Quando?

es. 1, 2, 3, 4, 5, 6....

Periodo di coinvolgimento

outcomes,

mostrando

le

relazioni tra input, output e outcome per ogni attore coinvolto. Si compone di cinque passaggi:

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

153


- Avviare la mappa degli impatti, accompagnata da una descrizione che mostri agli stakeholder coinvolti quali sono i cambiamenti che si potrebbero generare attraverso il progetto. - Indentificare gli input, stabilendo in quali termini i diversi attori contribuiranno alla realizzazione delle diverse attività. Tali input possono essere ad esempio di natura economica o temporale. Nel primo caso, la loro determinazione sarà molto più semplice poiché saranno rappresentati da un valore ben definito; nel secondo invece, bisognerà realizzare delle valutazioni specifiche. - Assegnare un valore agli input, significa attribuire una quantità economica a quei valori non monetizzati (tempo, attività sociali) per consentirne la somma con altri di cui invece ne conosciamo la misura. - Chiarire gli output, descrivendo i risultati che si intende raggiungere. -

Descrivere

gli

outcomes,

anticipando

agli

staekholders quali potrebbero essere gli incrementi in

termini

sociale)

154

di

che

benessere

(economico,

ciascuno

potrebbe

educativo,

Figura 6.5- Mappatura degli Outcomes- 2016 Fonte: Guida al Ritorno Sociale sull’Investimento.

raggiungere.

SROI. Human Foundation, 2012. p.36

Categoria Outcome

Outcome

Descrizione

Stakeholders coinvolti

es. economica, educazione, inclusione sociale....

specificare il beneficio che lo stakeholder ottiene/otterrà dall’intervento

specificare da cosa è dovuto il raggiungimento del beneficio

Individuare gli stakeholder che traggono il beneficio

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


3) Dimostrare gli outcome e attribuirne un valore, esplicitando gli indicatori, i valori economici e le proxies ricercando i dati al fine di stabilire se gli outcome previsti sono stati raggiunti. Gli indicatori quindi sono elementi che ci consentono di decretare se ci sono stati dei reali cambiamenti. Nella valutazione si applicano agli outcome, per consentire la misurazione delle trasformazioni alle quali siamo interessati. Non si determinano in maniera casuale, bensì mediante il coinvolgimento degli

Stakeholder,

consentendoci

di

disporre

di informazioni ben precise su cui basare l’analisi. In alcune occasioni risulta necessario utilizzare più di un indicatore, non potendo far riferimento solamente a caratteri oggettivi o soggettivi. Una volta stabiliti i parametri, si verifica la loro misurabilità in funzione dell’obiettivo e alle risorse già stabilite. La raccolta dei dati passa attraverso la determinazione di un campione, differente a seconda della tipologia di lavoro che si intende fare. Se siamo in un contesto ristretto, si può ipotizzare di coinvolgere tutti gli stakeholder mentre in caso contrario risulta necessario stabilire un campione eterogeneo (diverso per età, sesso, interessi) in maniera da ottenere un insieme di dati diversificato e completo. Questa

fase

si

compone

di

quattro

passaggi:

- Sviluppare gli indicatori degli outcomes, esplicitando i più importanti per ciascun tipo di cambiamento attuato.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

155


Raccogliere i dati di outcomes attraverso fonti già esistenti (interne o esterne al processo) o altre create ad hoc come report, interviste, questionari, ecc.. - Stabilire la durata degli otucomes:

L’effetto degli

outcome può essere differente all’interno processo, con alcuni che avranno una durata maggiore rispetto ad altri. Questo potrebbe portare i benefici a subire l’influenza anche di quei fattori non strettamente legati all’intervento. Permette di valutare la durabilità dei risultati. Quando si prospetta che l’outcome duri oltre la conclusione delle attività, allora continuerà a generare valore. La scala temporale che si usa, fa riferimento al numero di anni durante cui ci si attende che il beneficio persista oltre l’intervento. Ogni outcome va stimato, utilizzando dei dati precisi o rifacendosi a studi analoghi facendo si che ci sia accuratezza nella stima. Nel caso di progetti di investimento è fondamentale differenziare la durata del benefici e la loro aspettativa di vita. - Assegnare valore agli outcomes, attribuendo un valore monetario a cose che non possiedono un valore di mercato. I prezzi che utilizziamo nella vita di tutti i giorni sono approssimazioni di valori da parte del produttore e del compratore. Attribuire quale potrebbe essere il valore di un determinato outcome, ci consente di stabilirne la rilevanza all’interno del processo.

156

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Outcomes

Indicatori

Proxy Finanziaria

Valore unitario

Fonte

specificare il beneficio in esame (es. nuovi appartamenti, pista ciclabile, parco urbano...)

esprimere il risultato che si otterrà dal beneficio in questione

funzione finanziaria con cui stimiamo il valore

es. valore di mercato

Indicare la fonte da cui è stato preso il valore unitario

Figura 6.6- Sviluppare gli indicatori degli outcomes- 2016 - Fonte: Guida al Ritorno Sociale sull’Investimento. SROI. Human Foundation, 2012. p.42

4) Definire l’impatto, stabilendo gli stakeholder che hanno più influenza nel processo (eventualmente inserirne di nuovi nel caso in cui fossero stati omessi), in maniera da eliminare o declassare tutti quegli aspetti che non si generano dall’attività di progetto o che non influiscono marcatamente

sull’attività

svolta,

consentendo

così di individuare quegli aspetti per cui è necessario investire in iniziative e attività. Si compone di quattro passaggi: - Deadweight e Spiazzamento: il primo stabilisce la quantità di outcome che si sarebbe venuta a creare anche nel caso in cui l’attività non avesse avuto luogo. Il secondo invece, non si applica in tutte le valutazioni SROI, ma è utile per capire quanto peso specifico abbia in più un outcome rispetto ad altri, quanto li abbia spiazzati. Le valutazioni, in percentuale, fanno riferimento a gruppi di comparazione o benchmark (punteggi prestazionali qualitativamente alti)

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

157


- Attribuzione: ha come obiettivo quello di stabilire quanta parte dell’outcome provenga dal contributo di organizzazioni o persone esterne. Tale valore è calcolato in percentuale. - Drop-off: nel definire la durata degli outcome è emerso anche la loro eventuale variazione di intensità in funzione del tempo. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire, i benefici potrebbero essere influenzati da altri elementi. Il dropoff determina quanto sia l’incidenza di tali fattori e si utilizza per quegli outcome la cui durata è superiore a un anno - Calcolo dell’impatto: rappresenta il valore finale dell’impatto,

tenendo

conto

dei

parametri

precedentemente descritti.

Voce di costo

Costo unitario

Quantità

Costo totale

Fonte

specificare la voce di costo d’intervento in esame

specificare il costo unitario dell’intervento in esame

specificare la quantità per cui moltiplicare il costo unitario

il prodotto tra il costo unitario d’intervento e la quantità

Indicare la fonte da cui è stato preso il valore unitario

Figura 6.7- Definizione dell’impatto-

2016 - Fonte: Guida al Ritorno Sociale sull’Investimento. SROI. Human Foundation, 2012. p.59

5) Calcolare lo SROI: l’ultima fase della valutazione consiste nel calcolo dello SROI. Il report costituente la valutazione deve essere sintetico e deve contenere tutte le informazioni necessarie alla comprensione degli interventi,

158

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


oltre ai risultati ottenuti nelle quattro fasi precedenti. L’idea di base è quella di calcolare due valori: quello finanziario dell’investimento e quello finanziario dei costi e dei benefici sociali. Per fare questa operazione si sommano tutti i benefici, sottraendo gli aspetti negativi e mettendo a confronto il valore determinato con quanto investito per la trasformazione. Si struttura in cinque passaggi: - Proiettare verso il futuro, stabilito il valore d’impatto, si sottrae ad esso il drop-off per ogni periodo successivo al primo anno. - Calcolare il VAN (Valore attuale netto), sommando i costi e i benefici, spesi e ricevuti nei diversi periodi in analisi. Per consentirne il confronto, si utilizza un

processo

chiamato

attualizzazione,

riportando

tutti i pagamenti futuri a t=0. Quindi la formula finale sarà B/((1+r)^n) dove B sono i benefici annuali, r il saggio di sconto e n l’anno preso in considerazione. - Calcolare il ratio iniziale SROI, rapportando il valore attuale con quello degli input. Questo significa dividere il valore scontato dei benefici per il totale degli investimenti. - Analisi di sensitività. Dopo aver calcolato il ratio, è importante valutare in che misura i risultati verrebbero modificati nelle stabilire

se

fasi

si

cambiassero

precedenti.

quali

sono

alcuni

Questo le

ipotesi

parametri

permette che

di

hanno

un’incidenza maggiore sul modello in esame.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

159


- Periodo di ritorno sociale (si calcola con questa formula:

investimento/(impatto

annuale/12),

determinando l’arco di tempo in cui il valore del ritorno sociale comincerà a superare l’investimento. Per calcolare il valore del ritorno sociale sull’investimento vi sono due procedimenti alternativi tra loro: il RATIO SROI = valore attuale/ valore degli inputs oppure il RAPPORTO SROI NETTO= valore attuale netto/ valore degli inputs. Il valore che si ottiene ci dice che per ogni x€ investito avremo un ritorno y€ di beneficio sociale. Restituire, utilizzare e integrare, con gli stakeholder rispondendo alle loro eventuali domande, con il fine di verificare la solidità dela valutazione. Si compone di tre passaggi: 1.

Rendere

conto

agli

staekholders,

divulgando

i risultati attraverso un report SROI. 2. Utilizzare i risultati, verificando se le attività progettate

debbano

essere

revisionate

in base ai risultati ottenuti dall’analisi. 3. Certificare le informazioni. Il report deve essere preparato anche in funzione di coloro a cui fa riferimento. Deve contenere informazioni qualitative, quantitative e finanziarie, in maniera da fornire un quadro il più completo possibile agli stakeholder. Se il risultato finale da noi ottenuto avrà un valore maggiore di 1, significherà che il progetto proposto avrà un ritorno positivo dal punto di vista sociale.

160

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Un modello valutativo come lo SROI non ha come obiettivo ultimo quello di ottenere semplicemente un numero. La fase di confronto, di indagine e di interrogazione degli attori in gioco, consente di valutare in itinere se il lavoro che si sta svolgendo è adeguato, riuscendo ad andare incontro alle esigenze degli stakeholder e in caso contrario, a modificare i dati in corso d’opera, nella circostanza in cui venissero disattese determinate richieste. Un’analisi SROI permette di pianificare e migliorare la strategia di intervento, di essere più effettuali e di attrarre investimenti.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

161



M

7



7. LA POPOLAZIONE E I SERVIZI.

7.1 POPOLAZIONE

Collegno è uno dei comuni appartenenti alla Città MetroTORINO

politana di Torino. È situato a ovest del capoluogo piemontese, è compreso tra il comune di Rivoli a ovest, Pianezza e Venaria a nord, e Grugliasco a sud. L’area complessiva è

Figura 7. 1: Keyplan Città Metropolitana di Torino - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore

di 18,1 kmq ed è occupata in gran parte da aree agricole, dal Parco Agronaturale della Dora Riparia, dall’aeroporto dedicato alla memoria di Edoardo Agnelli Torino-Aeritalia (conosciuto ai molti come Campo Volo) e dal grande

SAVONERA

complesso del Parco Dalla Chiesa, ex sede dell’ospedale psichiatrico di Collegno, che fu il più grande d’Italia. È attraversato

BORGO NUOVO

suddivide

CENTRO STORICO VILLAGGIO DORA PARADISO

LEUMANN TERRACORTA

REGINA MARGHERITA

comune

Dora in

due

Riparia

che

macro-porzioni.

Dal punto di visto amministrativo il territorio comunale attivamente alle decisioni politiche della città. A

Figura 7.2: Comune di Collegno, Borgate e quartieri - 2016 - Fonte:Elaborazione dell’autore.

Leumann 7.890

10.276

12.352

8.974

partire da sud troviamo Borgata Paradiso, Regina Margherita, Santa Maria, Leumann Terracorta, nella zona centrale il Villaggio Dora, il Centro Storico, Borgo Dora, mentre nella parte nord la frazione di

Savonera

Savonera. La popolazione è distribuita in maniera

Paradiso

eterogenea. La maggior parte vive nelle aree prossime a

Borgodora Regina Margherita

2266

il

fiume

è suddiviso in diversi quartieri i quali partecipano

SANTA MARIA

8.372

dal

Santa Maria

Corso Francia e con 12.352 unità, Borgata Paradiso è il quartiere più popolato. Tale divisione dipende dalle

Figura 7. 3: Grafico della distribuzione della popolazione - 2016 -Fonte: Elaborazione dell’autore.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

165


AREA

POPOLAZIONE

BILANCIO 2015

49.998

+ 72.223.450 - 72.453.350

X 1000

2

18.1 km

26.038

DENSITÁ

23.960

INCIDENZA POPOLAZIONE

ASSETTO POPOLAZIONE 60

47,8 %

52,2 %

X 100 40

60

20 15

5,4 %

2769,12/km

TASSO MIGRATORIO

0

ETÁ MEDIA

FAMIGLIE media

2,24

45,7

47,1

+1,6 %

COMPOSIZIONE FAMIGLIE

44,5

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

22.493

STRANIERI

7.247 7.363 4.310 2.966 1.602

483

+

124

+11,4 %

1.082

Figura 7. 4: Statistiche popolazione del Comune di Collegno - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore. Dati forniti dal Comune di Collegno 166

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


trasformazioni che si sono susseguite dai primi del ‘900 sul territorio collegnese. I cambiamenti hanno riguardato in una prima fase il nuovo assetto di corso Francia, con l’inserimento della linea ferroviaria a trazione elettrica Torino– Rivoli e in un secondo momento, l’insediamento di attività produttive legate al settore tessile e alimentare, portando una buona parte dei lavoratori ad abitare le aree circostanti. Nello stesso periodo, il mancato accordo tra i comuni di Grugliasco, Collegno e Torino ha portato alla creazione di un tessuto eterogeneo a causa della scarsa regolamentazione riguardante le tipologie abitative che si sarebbero dovute affacciare sul fronte strada. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino a oggi, Collegno ha vissuto un periodo di forte cambiamento. Il numero degli abitanti è cresciuto vertiginosamente in concerto a un grande crescita del settore manifatturiero locale. Questi due fattori hanno inciso molto sulle trasformazioni urbanistiche e sulla qualità della vita nel comune. All’inserimento di nuove realtà produttive si collega intimamente lo sviluppo urbanistico-territoriale e di conseguenza l’aumento della qualità della vita. L’ascesa della Torino industriale della seconda metà del ‘900 nel panorama industriale italiano e internazionale ha influenzato molto la vita di Collegno, senza però negarle la possibilità di avere un’identità ben definita. Oggi il comune ha numeri importanti. Con 49.998 abitanti

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

167


STATO CIVILE

FASCE DI ETÁ

6.59

CONIUGATI

13.39

DIVORZIATI

17.84

63.66

0-15

2.815

3.095

15-65

16.322 15.511

65-80

4.820

4.103

80+

2.045

1.251

50.7

3.3

VEDOVI

7.6

CELIBI

38.3

ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE 51.000

51.000

50.000

50.000

49.000

49.000

48.000

48.000

47.000

47.000

46.000

46.000

45.000

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

45.000

VARIAZIONE PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE Collegno

Provincia di TO

Piemonte

+3.9% +2,9%

+3.9% +2,9%

+1,9%

+1,9% +1,00%

+1,00% +0,00%

+0,00%

-1,0%

-1,0%

-1,9%

-1,9%

-2,9%

2002

2003

2004

2005

2006

2007

SALDO MIGRATORIO

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

-2,9%

ISCRITTI(altri) Cancellati dall’Anagrafe

ISCRITTI(Da altri comuni) ISCRITTI(dall’estero)

2006 2007

2008 2009

2010

2011 2012

+81

2005

+898

2004

+351

2003

-124

2002

+175

0

-44

1.000

+100

1.000

-171

2.000

+220

2.000

-99

3.000

+743

3.000

+1.474

4.000

+609

4.000

2013

2014

0

Figura 7. 5: Statistiche popolazione del Comune di Collegno - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore. Dati forniti dal Comune di Collegno 168

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


è il secondo comune per popolazione della prima cintura di Torino, subito dopo a Moncalieri, il settimo a livello regionale, il centoquarantacinquesimo a scala nazionale e al tremilaottocentonovesimo posto per età media con 45.7 anni. L’età media della popolazione è cresciuta a causa dell’arresto dei flussi migratori stranieri i quali rappresentano solo il 5% della popolazione con un’età media di trentatré anni. Nella totalità delle famiglie residenti, un terzo è rappresentato

da

famiglie

monocomponente,

un

terzo da famiglie composte da due individui e un terzo da famiglie con più di due persone. 7.2. TRASPORTO PUBBLICO Guardando l’area comunale nella sua complessità, si nota facilmente la sua delimitazione da parte di tre arterie principali: corso Francia a sud, corso Marche a est e la tangenziale di Torino nella parte nord-ovest. E’ separato in due parti da dalla storica linea ferroviaria del Frejus ( conosciuta come linea Torino – Modane) inaugurata nel 1854 che permette di collegare il capoluogo piemontese con la Francia. Collegno ha una sua stazione ferroviaria situata nella parte sud del parco della Certosa. La multipolarità e la diversa matrice stradale che caratterizza il tessuto urbano interno, genera un costante bisogno di qualità e di quantità riguardante il trasporto pubblico, in relazione alla diffi

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

169


coltà di accesso alle diverse aree lontane dal centro della città. Lo svuotamento progressivo della zona industriale in prossimità dell’asse di corso Francia, iniziato ormai venticinque anni fa, ha ridistribuito verso l’esterno i flussi giornalieri di quella parte della popolazione che ogni giorno compiva spostamenti per raggiungere il posto di lavoro. Valutando i dati forniti dall’Agenzia della Mobilità Piemontese, emerge come quasi la metà della popolazione residente si sposti ogni giorno verso le aree dei comuni limitrofi. Lo scambio quotidiano maggiore si ha con il Comune di Torino, quello di Grugliasco e quello di Rivoli. I dati relativi a queste tre zone, dimostra come la vicinanza a tessuti cittadini consolidati e ben serviti dalla mobilità pubblica permetta un rapido e sostanzioso movimento di popolazione. In questa classifica compaiono anche il comune di Alpignano, Pianezza e Venaria reale, dovei flussi sono più deboli a causa delle difficoltà derivanti da una minore quantità di stazioni destinate al trasporto pubblico

urbano

e

suburbano.

Esistono

sistemi

di trasporto extraurbano gestiti da aziende private che offrono servizi di mobilità via bus, ma in maniera molto

minore

rispetto

agli

altri

comuni.

Il territorio è servito da diverse forme di trasporto pubblico. Al primo posto abbiamo la Linea 1 della Metropolitana di Torino il cui attestamento finale coincide con la fermata Fermi, localizzata a metà di Via de Amicis. Altre forme di

170

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


SPOSTAMENTI/GIORNO INTERNI A COLLEGNO

SPOSTAMENTI PER ATTIVITÁ E RITORNI A CASA 41.246 SPOSTAMENTI/GIORNO PER ATTIVITÁ

100%

81.124 SPOSTAMENTI GIORNO EFFETTUATI PER TUTTI GLI SCOPI

74%

5%

63%

14.689

2.243

29.234

SPOSTAMENTI/GIORNO IN INGRESSO A COLLEGNO ESCLUSI I RITORNI A C.

97%

39.877 SPOSTAMENTI/GIORNO PER RITORNO A CASA

SPOSTAMENTI/GIORNO IN INGRESSO A COLLEGNO

80%

14%

6%

12.615

2.207

2.114

SPOSTAMENTI/GIORNO IN USCITA DA COLLEGNO ESCLUSI I RITORNI A C.

74%

20%

6%

24.149

6.535

2.114

69% 13.579

SPOSTAMENTI/GIORNO IN USCITA DA COLLEGNO

25% 4.935

6% 1.164

SPOSTAMENTI/GIORNO INTERNI A COLLEGNO ESCLUSI I RITORNI A C.

74%

20%

6%

32%

5%

63%

24.126

6.625

2.048

7.411

1.186

14.782

CON QUALE MEZZO?

MOBILITÁ DESTINATA IN COLLEGNO - PROVENIENZE 23.380

MOBILITÁ PUBBLICA 15

69.2

14%

10

7.312

5

MOBILITÁ PRIVATA

608

540

231

ALPIGNANO

PIANEZZA

VENARIA R.

RIVOLI

GRUGLIASCO

MOBILITÁ A PIEDI

TORINO

COLLEGNO

47%

MOBILITÁ GIORNALIERA PER STUDIO O LAVORO

1.883 1.715

0

35%

47.4

MOBILITÁ DESTINATA IN COLLEGNO - DESTINAZIONI

ALTRI MEZZI

23.380

4% MOBILITÀ FUORI COMUNE PER STUDIO O LAVORO

15

7.312

10

TEMPI DI PERCORRENZA

5

PORTA NUOVA

MOBILITÀ PRIVATA

29 min.

26 min.

FERMATA FERMI

LINGOTTO

226 VENARIA R.

PORTA SUSA

FERMATA FERMI

294 PIANEZZA

FERMATA FERMI

22 min.

392 ALPIGNANO

18 min.

20 min.

1.573 RIVOLI

16 min.

2.508

0

GRUGLIASCO

63.2

AEROPORTO TORINO

TORINO

FERMATA FERMI

COLLEGNO

17 min.

56 min.

Figura 7. 6 Statistiche mobilità e trasporti - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore. Dati forniti da AMP, Agenzia Mobilità Piemontese .

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

171


trasporto sono rappresentate dal bus, le cui linee principali sono la 36, 17 e 33. La prima collega Piazza Martiri della Libertà a Rivoli con Piazza Massaua a Torino. La linea 17 consente di mettere in relazione quattro comuni differenti: Rivoli, con capolinea in corrispondenza dell’Ospedale, Collegno, Grugliasco e Torino, con attestamento nell’area del Palavela ( più precisamente via Ventimiglia) in prossimità del Polo Ospedaliero di Torino. La linea 33 permette di collegare la zona di Borgodora con il centro di Torino. La linea Torino – Modane consente di collegare la stazione di Porta Nuova ai comuni di Collegno, Grugliasco, Alpignano e altri comuni fuori dall’area metropolitana

con

treni

con

passaggio

orario.

Il mezzo più usato rimane comunque l’automobile, con il 47% della popolazione che la utilizza per gli spostamenti quotidiani. Il trentacinque percento della popolazione si muove a piedi, soprattutto all’interno del comune. Nonostante il comune di Collegno vanti un’importante rete per il

trasporto ciclabile, questa

forma di spostamento è la meno utilizzata. Questo molto probabilmente dipende dalla mancanza di collegamenti con le reti ciclabili dei comuni circostanti. Come per il trasporto pubblico, anche il sistema dei servizi si distribuisce sul territorio in maniera disomogenea. Nelle aree prossime a corso Francia possiamo trovare la

172

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


LINEA 76 - VIA DE AMICIS (COLLEGNO) STAZIONE FERMI - VIA OLEVANO (GRUGLIASCO) LINEA 32 - PIAZZA ROBOTTI (ALPIGNANO)- CORSO TASSONI (TORINO) LINEA 37 - VIA DE AMICIS (COLLEGNO) STAZIONE FERMI - VIA MUSINÈ (PIANEZZA) LINEA 44 - VIA PORTALUPI (COLLEGNO)- PIAZZA OMERO (TORINO) LINEA 38 - VIA MINGHETTI (COLLEGNO)- PIAZZALE CAIO MARIO (TORINO) LINEA 17 - RIVOLI OSPEDALE - VIA VENTIMIGLIA (TORINO) LINEA 33 - STAZIONE FF.SS. COLLEGNO - CORSO VITTORIO EMANUELE (TORINO) LINEA 36 - VIA DON MURIALDO (RIVOLI) - PIAZZA MASSAUA (TORINO)

LINEA FFSS TORINO - MODANE VIABILITÁ PERCORSI CICLABILI STAZIONE TOBIKE T

STAZIONE FERROVIARIA ISOCRONA LUOGHI RAGGIUNGIBILI IN 10 MINUTI IN BICI DALLA FERMATA FERMI

T

M M T

Figura 7. 7: Mappatura delle linee di trasporto nel Comune di Collegno - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore. Dati forniti da GTT, Gruppo Torinese Trasporti.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

173


maggiore concentrazione di servizi primari per la comunità quali scuole, supermercati, uffici postali e impianti sportivi. Tale accentramento si perde procedendo verso nord, con un diradamento progressivo verso le aree industriali in prossimità della tangenziale. Le grandi strutture commerciali, escluso il nuovo ipermercato Ipercoop sorto in prossimità della stazione della metropolitana Fermi, sono tutte disposte lungo il raccordo autostradale nord. Tale posizione ha influito molto sulle trasformazioni riguardanti la viabilità

portando dopo diversi anni il

Comune a realizzare il nuovo ponte sulla Dora. La recente infrastruttura permette di collegare il neo svincolo autostradale di Collegno, con l’attestamento della Linea 1 della Metro, con le aree centrali di via De Amicis che diventanoil nuovo centro di scambio del sistema viario torinese.

174

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


SCUOLE

MERCATI

CULTURA

4

7

35

BANCHE

CENTRI COMMERCIALI

18

3

IMPIANTI SPORTIVI

12

S

SCUOLA

P

UFFICIO POSTALE

SS

Sp SPORT Mk SUPERMERCATO

C

LUOGHI DELLA CULTURA

CC CENTRO COMMERCIALE

A

AMMINISTRAZIONE

+

SANITÁ

CC

CC

TANGENZIALE STAZIONE FF.SS.

SS

+ Mk Mk

SS

S S

Sp Sp

CC Sp Sp

SS

Sp Sp

S

P SS A +

Mk

S C P

Mk

Sp Sp

CC C

S

S S

Sp Sp

SS Mk Mk Mk Mk

Sp Sp

S

S

S

Sp Mk

C

SS P

S

++

++ ++

SS Mk

CC

PP PP

Pam

M M

SS SS

Sp Sp

Mk Mk

PP SS SS

++ + +

Sp Sp

Sp

SS

PP Mk Mk

Sp

SS

Mk Mk Sp Sp

SS

SS S

S

Sp

Mk Mk

S

S

SS

M

Mk Mk

Figura7. 8: Mappatura dei servizi nel Comune di Collegno - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore. Dati forniti da Comune di Collegno.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

175



PALAZZO CIVICO

8


8. SWOT ANALYSIS E STAKEHOLDER CIRCLE ANALYSIS: Analisi strategica del Comune di Collegno e individuazione degli stakeholder interessati dalla trasformazione. 8.1 SWOT ANALYSIS 63 La SWOT Analysis riguardante il Comune di Collegno ha permesso di mettere in evidenza le caratteristiche principali del territorio, consentendo di riconoscere i

punti

di

forza,

di

debolezza,

le

opportunità

e i rischi derivanti da eventuali trasformazioni. La valutazione ha permesso di evidenziare come la posizione strategica delle aree di via De Amicis rispetto alla fermata Fermi della Linea 1 della Metropolitana sia uno dei punti di forza principali dell’area. Infatti,

essendo

l’attestamento

ovest

dell’unica

linea di trasporto sotterranea di Torino, nel corso degli anni è diventato un luogo di riferimento per lo scambio modale automobile- trasporto pubblico. A questo fattore si aggiunge l’immediata vicinanza di spazi verdi come il Campo Volo, il Parco Agrinaturale della Dora, il Parco Generale Dalla Chiesa, uno dei più grandi parchi attrezzati dell’area metropolitana di Torino e la presenza di impianti sportivi come la ASD Collegno Paradiso. Un altro aspetto di grande importanza riguarda la vicinanza

a

spazi

culturali

come

le

aree

del

Padiglione 14 e delle Lavanderie a vapore le quali, durante il periodo estivo, ospitano importanti eventi artistici e musicali. A

questi

fattori

di

pregio

si

contrappongono

delle debolezze derivanti dalle storiche attività industriali dell’area. Infatti la vocazione industriale del sito, in

178

63 .STORTI, Daniela; L’analisi SWOT, Working Paper. Istituto Nazionale di Economia Agraria, Roma. op.cit. p.138

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


concomitanza ad una scarsa organizzazione urbanistica, ha portato l’area a chiudersi su se stessa, determinando un’importante frammentazione del tessuto stradale. Inoltre,

le

recenti

crisi

economiche

hanno

determinato la chiusura di molti stabilimenti produttivi i quali attualmente, versano in stato di forte degrado. Nonostante questi “difetti”, l’area ha delle enormi potenzialità. L’analisi delle opportunità che la zona di via De Amicis potrebbe offrire, ha consentito di mettere in luce diversi elementi che consentirebbero di rendere l’area un luogo centrale a scala metropolitana. Tali possibilità riguardano il miglioramento dell’educazione, l’inserimento di attività produttive tecnologiche di pregio e di spazi per start-up, aspetto al centro della programmazione da parte dell’amministrazione comunale. In tal senso, all’interno di una pianificazione sottesa ai piani strategici sovracomunali, Collegno potrebbe ricoprire un luogo centrale vista anche la vicinanza alle sede universitaria di Medicina Veterinaria e Agraria. La crescita del polo universitario di Grugliasco potrebbe consentire a Collegno di inserire residenze

per

gli

studenti

in

prossimità

della

metropolitana mentre invece, lo sviluppo di spazi dove attuare

le

permetterebbe

proprie di

progettualità

attrarre

un

bacino

aziendali, d’utenza

molto diversificato, portando il Comune a diventare un

punto

di

riferimento

a

scala

metropolitana.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

179


ANALISI 1: SWOT ANALYSIS DIAGRAM

s w

STRENGHTS - Posizione strategica per il trasporto pubblico e veicolare. - Attestamento linea 1 Metro - Presenza fermate Linea 1 Metro: Paradiso, Fermi e nuova stzione Certosa. - Vicinanza ad aree verdi tra cui il Parco della Certosa e il Parco Agrinaturale della Dora. - Vicinanza al Campo Volo per voli turistici. - Vicinanza a Torino . - Vicinanza a centri commerciali come Carrefour, IKEA, Ipercoop. - Vicinanza a luoghi ospitanti eventi culturali: Parco della Certosa, Ex Lavanderia a vapore. - Vicinanza a centri sportivi : Polisportiva Paradiso Collegno e Olympic Collegno. - Luoghi in disuso disponibile alla rigenerazione. - Intenzionalità del Comune ad avviare processi di rigenerazione. - Presenza di siti archeologici Longobardi. - Grande coinvolgimento della comunità nella attività amministrative

WEAKNESSES - Grande presenza di aree in stato di abbandono - Presenza di aree in stato avanzato di degrado. - Suoli inquinati a causa della precedente attività industriale. - Scarsa pianificazione urbanistica - Viabilità interna incompleta. - Presenza di elementi di scarso valore architettonico. - Frammentazione dei percorsi ciclabili esistenti - Mancanza di servizi

Figura 8.1: Analisi SWOT per Collegno - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore. 180

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


OPPORTUNITIES - Facilità di accesso dall’autostrada. - Presenza di spazi adeguati per ridisegnare la viabilità. - Miglioramento viabilità ciclopedonale. - Crescita stazioni per il bike sharing. - Presenza della ferrovia per raggiungere la Francia. - Fabbricati di pregio architettonico da valorizzare. - Sistema perequativo che favorisce le trasformazioni della città. - Nuovo Piano Strategico della Città Metropolitana di Torino. - Torino Città Metropolitana. - Torino Città Universitaria. - Aree verdi attrezzabili. - Educazione della comunità ai temi della sostenibilità. - Valorizzazione del paesaggio. - Sperimentazione di nuove realtà tecnologiche. - Inserimento di Start-up. - Inserimento di realtà industriali ad alto valore tecnologico. - Creazione nuovi posti di lavoro. - Ridefinizione del tessuto urbano attraverso un piano urbanistico ben definito

THREATS - Speculazione edilizia. - Realizzazione di progetti privi di un’identità ben definita, realizzati per le sole logiche di mercato. - Tempi lunghi di realizzazione degli interventi. - Contenziosi tra stakeholders e il Comune di Collegno. - Progetti di scarsa qualità nati solo per ottimizzare costi e metrature. - Saturazione degli spazi. - Demolizioni incontrollate. - Tempi amministrativi lunghi. - Aumento dell’inquinamento dovuto alla crescita dei flussi veicolari. - Scarso riconoscimento delle priroità d’intervento. - Blocco della viabilità e aumento del traffico interno

o t

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

181


Alle opportunità si contrappongono i rischi. Infatti, la disponibilità di un’area così vasta che necessita di una rapida riqualificazione potrebbe portare a fenomeni come la speculazione edilizia e alla realizzazione di

progetti

di

scarsa

qualità

volti

solamente

alla massimizzazione dei profitti. Inoltre, viste le numerose proprietà e gli stakeholders che potrebbero essere coinvolti dal piano, non sono da escludere contenziosi con gli amministratori locali. Inoltre, secondo il PRG vigente, essendo l’intera area destinata a spazi produttivi, sarebbero necessarie delle varianti al programma, le quali potrebbero generare conflittualità allungando

tra gli attori e la direzione comunale, di

molto

i

tempi

di

trasformazione.

Infatti, come per quanto successo per l’ex Acciaierie Mandelli

dove,

nonostante

l’ottenimento

di

un

permesso di costruire in deroga, il cantiere è stato bloccato poiché non è stato effettuata la variante in grado di modificare la destinazione d’uso dell’area. Infine, la dilatazione dei tempi, porterebbe all’interruzione delle attività di cantiere, aumentando i tempi di realizzazione,

il

traffico

interno

e

l’inquinamento

dell’area.

182

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


8.2 STAKEHOLDERS CIRCLE ANALYSIS L’analisi degli stakeholders ha consentito di individuare gli attori che potrebbero partecipare al processo e di organizzarli a secondo della loro tipologia e della loro capacità importante

di

ucciderlo.

Questa

fase

quanto

consente

di

in

è

molto

interpretare

anticipatamente i rischi e di suddividere coloro che

parteciperanno

al

processo

di

realizzazione

rispetto chi invece si troverà a subirlo, evitando distinzioni

e

agendo

in

maniera

super

partes,

valutando preventivamente quali potrebbero essere i problemi che si potrebbero generale dalle relazione tra i diversi stakeholders coinvolti. Gli attori a seconda del ruolo che avranno all’interno 64

del processo, sono stati suddivisi in:

- Attori politici, che rappresentano l’interesse collettivo della

comunità.

categoria:

Dall’analisi,

Unione

rientrano

Europea,

Stato

in

questa Italiano,

Città Metropolitana di Torino, Comune di Collegno. - Attori Burocratici, la cui responsabilità nel processo è sottesa all’applicazione di norme giuridiche e ammini64 .DENTE, Bruno; Policy decisions Springer.2014. op.cit. p.141

strative che non lasciano spazio a interessi soggettivi. Rientrano in questa categoria: Ministero dell’Ambiente,

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

183


Ministero

delle

Infrastrutture

e

dei

Trasporti,

Soprintendenza ai Beni Culturali, Regione Piemonte, l’Ufficio Tecnico Comunale del Comune di Collegno, l’Ufficio Urbanistico Comunale del Comune di Collegno. - Attori con interessi specifici i quali, rappresentando un interesse di natura economica o sociale, cercando di indirizzare le scelte al fine di ottenere i risultati più soddisfacenti

possibile.

Rientrano

in

questa

categoria: investitori, progettisti, sindacati, imprese di costruzioni, comitati di quartiere, residenti, Ipercoop, GTT, Aeroclub, lavoratori. - Attori con interessi generali: si identificano in coloro che hanno un interesse che non riesce ad essere tutelato in prima persona. Rientrano in questa categoria: turisti, media e opinione pubblica, associazioni culturali, Comune di Grugliasco, Comune di Rivoli, Comune di Venaria Reale, Comune di Pianezza, Comune di Druento. In

funzione

del

potere,

gli

attori

sono

stati

ulteriormente suddivisi in: - Key decision maker: sono coloro che hanno una grande influenza sull’intero processo. Dallo schema si evince che fanno parte di questa categoria

i progettisti, le

imprese di costruzioni, la Soprintendenza ai Beni Culturali, i tecnici qualificati, l’Ufficio Tecnico Comunale, ITACA.

184

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Il loro potere tecnico, consente di verificare la conformità degli interventi rispetto a contratti e normative dedicate. - Power to kill project: ad esempio gli organi amministrativi nazionali e internazionali, come l’Unione Europea, il Governo Italiano, il Ministero dell’Ambiente e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i quali sono in grado di bloccare le progettualità, soprattutto nel caso in cui le proposte non fossero conformi ad aspetti legali e politici. A questi attori si aggiungono quelli amministrativi sovralocali, come la Regione Piemonte, la quale rientra in tutto il processo dovendo controllare la conformità degli interventi secondo quanto stabilito dalla normativa regionale, e quelli locali rappresentati dal Comune di Collegno. -

Great

external

Influences:

indentifichiamo

coloro che sono in grado di influire sul progetto in maniera minore, dall’esterno. Rientrano in questa categoria coloro che hanno interessi che il progetto venga o meno realizzato come i comuni limitrofi a quello di Collegno, i lavoratori, gli ambientalisti, i media e l’opinione pubblica, le associazioni culturali, i residenti, i comitati di quartiere, GTT, l’Ipercoop, l’Aeroclub Torino.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

185


ANALISI 2: STAKEHOLDER CIRCLE DIAGRAM Figura 8.1: Stakeholders Circle Analysis per il programma Collegno Rigenera- 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore. 186

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

187

STAKEHOLDERS

LIVELLO

Locale Locale Locale Locale Locale Locale Locale Locale Locale Locale Locale Locale Locale Locale Locale

Comune di Grugliasco

Comune di Rivoli

Comune di Venaria Reale

Comune di Pianezza

Comune di Druento

Comitati di quartiere

Residenti

Ufficio Tecnico Comunale

Urban Center di Collegno

Ufficio urbanistico comunale

Ipercoop

GTT

Aeroclub Torino

Lavoratori

Metropolitano

Comune di Collegno

Città Metropolitana di Torino

Regionale

Nazionale/Locale

Associazioni culturali

Regione Piemonte

Nazionale/Locale Nazionale/Locale

ITACA

Nazionale/Locale

Soprintendenza Beni Culturali

Tecnici qualificati

Nazionale/Locale

Nazionale

Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti

Imprese di costruzione

Nazionale

Ministero dell'Ambiente

Nazionale/Locale

Nazionale

Stato Italiano

Nazionale/Locale

Internazionale/Nazionale/Locale

Ambientalisti

Sindacati

Internazionale/Nazionale/Locale

Progettisti

Media e opinione pubblica

Internazionale/Nazionale/Locale

Internazionale/Nazionale

Internazionale

Investitori

Turisti

Unione Europea

Interesse specifico

Interesse generale

Interesse specifico

Interesse specifico

Burocratico

Politico Interesse specifico

Burocratico

Interessi speciali

Interesse specifico

Interesse generale

Interesse generale

Interesse generale

Interesse generale

Interesse generale

Politico

Politico/Burocratico

Burocratico

Interesse generale

Esperto

Esperto

Esperto/Burocratico

Interesse specifico

Interesse specifico

Interesse generale

Burocratico

Burocratico

Politico

Interesse generale

Interesse specifico

Interesse specifico

Interesse generale

Politico

TIPOLOGIA ATTORE

RISORSE

Economico/Sociale

Sociale/Conoscitivo

Economico/Tecnico/Conoscitivo

Economico

Politico/Legale

Conoscitivo

Tecnico/Legale/Burocratico

Legale/sociale

Legale/Conoscitivo

Legale/Conoscitivo

Legale/Conoscitivo

Legale/Conoscitivo

Legale/Conoscitivo

Legale/Conoscitivo

Politica/Economica/Tecnica

Politica/Economica/Tecnica

Politica/Legale/Sociale/Economica

Conoscitivo/Sociale

Tecnico

Tecnico/Legale

Tecnico/Economico

Economico

Legale/Sociale/Economico/Poltico

Conoscitivo/Sociale

Politico/Sociale

Politico/Legale

Politica/Legale/Sociale/Economica

Sociale/Conoscitivo

Tecnico/Economico/Legale

Economico

Conoscitivo/Sociale

Politica/Legale/Sociale/Economica

RUOLI/OBIETTIVI

Preservare la propria condizione lavorativa o valutare nuove possibilità di inserimento con la creazione di nuovi posti di lavoro

Accertarsi che la rigenerazione non influisca in maniera determinante sulle attività dell’Aeroclub.

Conoscere le scelte dell’amministrazione locale al fine di garantire un adeguato servizio di trasporto pubblico.

in seguito alle trasformazioni in programma, adottare strategie economiche in grado di far aumentare i profitti.

Gestione efficiente dei processi di rigenerazione dal punto vi sita legale e tecnico.

Elemento di contatto tra la comunità e l'amministrazione. Fornisce ai residenti aspetti conoscitivi riguardanti gli interventi e le politiche attuate.

Valutazione dei requisiti tecnici, legali e burocratici degli elaborati progettuali

Realizzazione di progetti con forte valenza sociale; Miglioramento della qualità della vita; difesa dei propri interessi.

Rappresentare le volontà dei quartieri all'interno dei contesti decisionali del comune.

Conoscere le trasformazioni e gli effetti prodotti dal progetto. Adottare eventuali soluzioni in grado di far fronte a nuove necessità dovute alla trasformazione.

Conoscere le trasformazioni e gli effetti prodotti dal progetto. Adottare eventuali soluzioni in grado di far fronte a nuove necessità dovute alla trasformazione.

Conoscere le trasformazioni e gli effetti prodotti dal progetto. Adottare eventuali soluzioni in grado di far fronte a nuove necessità dovute alla trasformazione.

Conoscere le trasformazioni e gli effetti prodotti dal progetto. Adottare eventuali soluzioni in grado di far fronte a nuove necessità dovute alla trasformazione.

Conoscere le trasformazioni e gli effetti prodotti dal progetto. Adottare eventuali soluzioni in grado di far fronte a nuove necessità dovute alla trasformazione.

Gestione amministrativa e tecnica dei processi di rigenerazione. Rapporto continuo con i professionisti e con i rappresentanti della comunità

Collaborare e verificare che gli interventi siano coerenti con quanto programmato nel Nuovo Piano Strategico di Torino

Valutare la qualità ambientale degli interventi/ Verificare l'applicazione delle normative Regionali e Nazionali.

Valutare le ricadute sociali e fornire sostegno alla comunità in qualunque forma essa sia.

Valutare la sostenibilità degli interventi

Valutazioni tecniche riguardanti i singoli aspetti di ciascun intervento e verificarne la pertinenza legale.

Accertare presenza di edifici di interesse storico e imporre l'eventuale adozione di normativa per la tutela dei beni.

Realizzare la trasformazione/ massimizzare i profitti

Tutelare politicamente e legalmente gli interessi dei lavoratori

Comunicare le politiche e le decisioni delle amministrazioni alla popolazione

Valutare la qualità delle scelte infrastrutturali. Disporre eventuali investimenti per il miglioramento delle infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove.

Consenso Politico/rispetto dell'ambiente

Consenso politico/miglioramento condizioni della comunità/ promozione attività economiche legate al settore costruttivo e tecnologico

Promuovere lo sviluppo sostenibile e sostenere aspetti legati al rispetto dell'ambiente.

Rappresentare fisicamente gli interessi dei committenti

Valutare i fattori di rischio legati agli investimenti nella trasformazioni/ Fornire il denaro necessario per le trasformazioni

Conoscere il luogo e partecipare ad iniziative culturali locali

Miglioramento condizioni della comunità/ promozione attività economiche legate al settore costruttivo e tecnologico



Arredamenti

9



9. SCENARI ALTERNATIVI DI TRASFORMAZIONE: Tre proposte per Collegno

Nell’ultima parte della ricerca, si cercherà di valutare, mediante

una

simulazione,

i

benefici

sociali

che un intervento come quello in programma da parte dell’amministrazione comunale di Collegno, potrebbe generare

sulla

comunità

locale.

Il

procedimento

può essere suddiviso in due differenti passaggi: La

prima

fase

è

quella

di

definizione

degli scenari di progetto fondanti la simulazione. Le tre proposte verranno diversificate tra loro in maniera tale da consentire una diversa disposizione dei valori di input per la successiva fase di stima, ottenendo

così

valori

differenti

che

consentano

di individuare quale proposta è in grado di rispondere maggiormente

ai

Questa

iniziale

fase

bisogni è

della

comunità.

fondamentale

per

la costruzione del mercato ipotetico. La seconda fase si occupa di valutare le ricadute sociali degli interventi. Per effettuare questo paesaggio è necessario realizzare una Valutazione di Contingenza mediante il coinvolgimento della popolazione. I tre scenari e le relative destinazioni d’uso, saranno la fondamenta

su

cui

strutturare

i

questionari.

Per ciascun aspetto indagato, il bacino d’utenza è stato individuato in un totale di 100 individui. Una volta ottenute le informazioni attraverso i questionari, 65. WTP= Willing To Pay (Disponibilità a pagare)

65

si ricaverà il WTP medio degli individui per ciascuna

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

191


proposta in esame e successivamente i valori complessivi dei beni ambientali in esame. Attraverso un’analisi Costi-Benefici, questi valori, sommati a quelli economici diretti

individuati

mediante

indagini

di

mercato,

verranno rapportati con i costi d’intervento di ciascuno scenario, consentendo di ottenere il valore sociale per ogni progetto, rispondendo così all’obiettivo iniziale della tesi. I tre progetti si differenziano per le tipologie edilizie insediate e soprattutto per le quantità di S.L.P. realizzabile. Infatti, riprendendo il principio delle premialità stabilito dal programma di Collegno Rigenera, le quantità sono state distribuite secondo tre principi differenti: nel primo scenario, abbiamo un’applicazione reale dei parametri del Piano quindi, con una premialità del 35% per le aree la cui superficie lorda di pavimento realizzabile secondo gli indirizzi del P.R.G. non supera i 5.000 mq, del 10% per quelle comprese tra i 5.000 e i 10.000 mq e nessuna per le aree oltre i 10.000 mq; nel secondo scenario tali premialità vengono traslate verso l’alto, assegnando premialità del 35% per le aree al disotto dei 10.000 mq e del 10% per quelle al disopra; infine, nell’ultimo scenario è stato attribuito un valore del 35% per tutte le aree interessate dal progetto, indipendentemente dalla loro superficie.

192

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


NOME AREA Ex Elbi Ex Lattes Comparto 1 Viale Certosa + Autolavaggio Ex Sandretto+ Via Sassi Ex Acciaierie Mandelli Prima Industrie (interno) Ex Aiassa Fabi Prima Industrie Nuova Sabel SRL Nuova Sabel SRL Chiara Servizi Immobile via Losa n.5 Ex Union Immobile via Losa n.17-19 Fabbricati via Torino 42-48 Ex Begalla Plurimetal SAS Vela sas Complesso Via Magenta 15 Ex Jura Fabbricato via De Amicis 68 Fabbricato via De Amicis 81 Complesso via Tommaseo 56 Complesso via De Amicis 55 Ex Fivit Colombotto Plurimetal SaS Altri immobili via Losa

AMBITO Regina Margherita Borgata Paradiso Regina Margherita Borgata Paradiso Regina Margherita Borgata Paradiso Regina Margherita Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Regina Margherita Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Regina Margherita Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Borgata Paradiso Regina Margherita Borgata Paradiso

AREA (mq) Indice Fondiario 138064 1,2 4280 1,2 44715 1,2 54732 1,2 55100 1,2 4100 1,2 4500 0,8 4242 1,2 6400 1,2 2577 1,2 7405 1,2 3350 1,2 3318 1,2 4400 1,2 2492 1,2 3300 0,8 4524 1,2 3849 1,2 15400 1,2 2654 0,75 8300 1,2 1483 1,2 3200 1,2 2665 1,2 1760 1,3 15639 1,2 4500 1,2 406949

Figura 9.1 -Tabelle massima quantità realizzabile per ogni scenario - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

SLP realizzabile 165676,8 5136 53658 65678,4 66120 4920 3600 5090,4 7680 3092,4 8886 4020 3981,6 5280 2990,4 2640 5428,8 4618,8 18480 1990,5 9960 1779,6 3840 3198 2288 18766,8 5400 484.200 mq

Premialità Collegno Rigenera 0 165676,8 0,1 5649,6 0 53658 0 65678,4 0 66120 0,35 6642 0,35 4860 0,1 5599,44 0,1 8448 0,35 4174,74 0,1 9774,6 0,35 5427 0,35 4479,3 0,1 5808 0,35 3092,04 0,35 3564 0,1 5971,68 0,35 6235,38 0 18480 0,35 2687,175 0,1 10956 0,35 2402,46 0,35 5184 0,35 4317,3 0,35 3088,8 0 18766,8 0,35 7290 504.032 mq

Premialità 0,1 0,35 0,1 0,1 0,1 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,1 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,1 0,35

10% e 35% 182244,48 6933,6 59023,8 72246,24 72732 6642 4860 6872,04 10368 4174,74 11996,1 5427 5375,16 7128 4037,04 3564 7328,88 6235,38 20328 2687,175 13446 2402,46 5184 4317,3 3088,8 20643,48 7290 556.576 mq

Premialità 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35

35 % per tutte le aree 223663,68 6933,6 72438,3 88665,84 89262 6642 4860 6872,04 10368 4174,74 11996,1 5427 5375,16 7128 4037,04 3564 7328,88 6235,38 24948 2687,175 13446 2298,65 5184 4317,3 3088,8 25335,18 7290 653.567 mq

All’interno delle tre proposte sono state adottate delle soluzioni differenti per quanto riguarda le aree in prossimità della zona fermi e della zona ovest, dove abbiamo l’acciaieria Mandelli, la Fivit-Colombotto e l’area comparto 1, denominata così dal piano regolatore comunale.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

193


9.1.SCENARIO 1, LA CITTÀ DELLA CULTURA Il primo scenario cerca di porre al centro della progettazione l’aspetto culturale. Il progetto in questione si caratterizza per il recupero di alcuni fabbricati da destinare a cooperative sociali e associazioni al fine di ospitare eventi o altre forme di manifestazioni che pongano al centro la cultura e la comunità. Una delle parti più importanti del Masterplan riguarda la parte ovest, dove in corrispondenza dell’area ex Mandelli sorge un distretto culturale. Infatti i nuovi inserimenti progettuali prevedono: un auditorium con annesso un teatro all’aperto in grado di ospitare spettacoli, concerti e altre iniziative compatibili con la destinazione d’uso; delle residenze per gli artisti e sale prove utilizzabili anche dalla comunità locale; una nuova biblioteca civica in sostituzione a quella esistente localizzata attualmente presso il Villaggio Leumann; aule studio, università popolare e laboratori multimediali dove tenere corsi formativi per tutte le età e garantire spazi di studio per gli studenti; residenze universitarie; una serra botanica. Salendo verso nord, troviamo un centro fieristico, ricavato dal recupero dello stabilimento della ex Fivit Colombotto attualmente in disuso. L’area si presta molto a questa finalità date le dimensioni. Proseguendo verso il centro direzionale GTT troviamo una serie di capannoni di piccole medie dimensioni dove

194

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


poter innestare nuove attività produttive . Nello spazio antistante si trovano degli spazi adibiti alla vendita al dettaglio, in maniera da permettere agli artigiani di vendere direttamente i loro prodotti risparmiando sui trasporti. L’ultima parte invece è caratterizzata da uffici e spazi di co-working, in prossimità dell’a rotonda della S.P. 24. Spostandoci verso la fermata della metropolitana Fermi, l’intervento riguarda solamente la zona sud visto che, almeno in questo scenario, è stato considerato come realizzabile il progetto residenziale attualmente in fase di valutazione da parte dell’amministrazione di Collegno,

realizzato dallo Studio Mellano. L’intervento

proposto mira a recuperare parte dei capannoni attualmente

in

stato

di

abbandono

attraverso

sopraelevazioni o demolizioni parziali al fine di inserire spazi dedicati alla vendita e co-working. L’obiettivo è quello di creare uno spazio pubblico, permeabile lungo le direzioni nord-sud che possa essere usufruibile da tutti e che superi l’attuale problema di saturazione dell’area. Nella parte est invece, il progetto si caratterizza per la demolizione del fabbricato industriale dell’ ex Impes e per la demolizione parziale dello stabilimento ex Sandretto al fine di ospitare uffici e spazi per star-up e co-working. Il resto delle aree sono dedicate all’inserimento di nuovi edifici a destinazione residenziale tranne per l’area dove sorge attualmente la Vela s.a.s., la cui destinazione

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

195


cambia arrivando a ospitare un centro sportivo in continuità con quello che accade lungo l’asse di corso Antony. Un altro aspetto importante riguardante questa porzione è l’apertura di un collegamento stradale tra via Galvani e via Sassi, attualmente non presente.

196

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


PROPOSTA 1: PARAMETRI COLLEGNO RIGENERA

0 6 9 13 14 15 16 18 20 21 32 33 34 29 x 25 28 26 31/x-2

Nuovi Appartamenti Di cui Social Housing Aree commerciali

NOME AREA

SLP REALIZZABILE

AREA REALIZZATA

ELBI Ex Lattes Comparto 1 Viale Certosa Ex Sandretto+ Via Sassi Ex Acciaierie Mandelli Prima Industrie (interno) Ex Aiassa Ex Begalla Prima Industrie Nuova Sabel SRL Nuova Sabel SRL Vela sas Via Magenta 15 +via De Amicis 55 Ex Jura Fabbricati via Torino 42-48 Ex Fivit Colombotto Immobile via Losa n.5 Immobile via Losa n.17-19 Ex Union Plurimetal Sas + Altri immobili via Losa

165676,80 5649,60 53658,00 65678,40 66120,00 6642,00 4860,00 5971,68 8448,00

105.855 3.435 46.027 99.720 47.970 0 4.860 5.972 17.696

105.855 795 0 91.720 0 0 0 0 8.448

37.049 159 0 32.102 0 0 0 0 0 2.142 6.468 866 0 0 0 0 90 510 382

0 1.320 4.422 0 0 0 0 0 8.448 0 0 0 875 0 0 0 4.479 1.892 1.102 3.921

13949,34 18480,00 5775,98 10956,00 3564,00 18766,80 4479,30 3092,04 5808,00 7290,00

7.320 42.105 7.225 7.200 0 25.340 4.479 2.500 3.650 6.465

6.120 23.480 6.350 0 0 0 0 600 2.548 2.544

474865,94

435.906

248.460

Residenze universitarie 0 0 0 0 11.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Uffici Spazi Cultura Spazi Sport 0 0 0 0 1.320 0 0 29.000 0 0 8.000 0 0 0 36.970 0 0 0 0 0 4.860 0 0 5.972 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 18.625 0 0 0 0 7.200 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

79.768

26.459

11.000

38.320

55.002

18.625

Capannoni 0 0 0 11.500 0 0 0 0 0 0 0 1.200 0 0 0 0 25.340 0 0 0 0 38.040

Figura 9.2 -Tabella quantità realizzate per lo scenario numero uno - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

197



Scenario 1 - La cittĂ della cultura




9.2 SCENARIO 2: LA CITTÀ PUBBLICA Il

secondo

scenario

a

differenza

del

primo

cerca di porre al centro lo spazio pubblico e i luoghi di

aggregazione.

Al

distretto

culturale

de

ll’area ex Mandelli, si sostituisce il nuovo mercato coperto la cui funzione sarebbe quella di concentrare in un solo punto i diversi mercati rionali settimanali nel comune. A partire da questo spazio, se ne innesta un altro, pubblico che si insinua attraverso edifici a destinazioni uffici progettati in corrispondenza dello stabilimento ex Fivit Colombotto, che consente di raggiungere il nuovo parco urbano el Campo Volo. Al posto degli spazi produttivi inseriti nella prima proposta, nnel comparto 1 troviamo nuovi edifici a destinazione mista residenziale uffici. La zona circostante l’area fermi, si caratterizza per edifici residenziali e a corte aperta entro cui si infila una parte dello spazio pubblico generato dalla piazza fermi. In prossimità del viale Certosa, troviamo un nuovo complesso scolastico e un centro di ricerca scientifica. Nella

parte

sud

dell’area

troviamo

uno

spazio

pubblico intorno a cui si innestano diversi edifici a destinazione uffici e commerciale ricavati dal recupero dei capannoni industriali ormai in disuso. Nella parte est invece, il progetto si caratterizza per la demolizione del fabbricato industriale dell’ ex Impes e per

202

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


la demolizione parziale dello stabilimento ex sandretto al fine di ospitare uffici e spazi per star-up e co-working. Il resto delle aree sono dedicate all’inserimento di nuovi edifici a destinazione residenziale tranne per l’area dove sorge attualmente la Vela s.a.s., la cui destinazione cambia arrivando a ospitare un centro sportivo in continuità con quello che accade lungo l’asse di corso Antony. Un altro aspetto importante riguardante questa porzione è l’apertura di un collegamento stradale tra via Galvani e via Sassi, attualmente non presente.

NOME AREA

SLP REALIZZABILE

AREA REALIZZATA Nuovi Appartamenti Di cui Social Housing Aree commerciali

Residenze universitarie

Uffici Spazi Cultura Spazi Sport Capannoni Centro ricerca

0 ELBI 182.244,48 Ex Lattes 6 6.933,60 9 Comparto 1 Viale Certosa+ Autolavaggio 59.023,80 Ex Sandretto+ VIa Sassi 13 72.246,24 14 Ex Acciaierie Mandelli 72.732,00 15 Prima Industrie (interno) 6.642,00 Ex Aiassa 16 4.860,00 18 Prima Industrie 10.368,00 Fabi 17 6.872,04 Nuova Sabel SRL 20 16.170,84 Nuova Sabel SRL 21 Vela sas 32 20.328,00 33 Via Magenta 15+ De Amicis 55 5.775,98 Ex Jura 34 13.446,00 29 Fabbricati via Torino 42-48 3.564,00 Ex Fivit Colombotto x 20.643,48 Immobile via Losa n.5 25 5.375,16 Immobile via Losa n.17-19 28 4.037,04 Ex Union 26 7.128,00 Ex Begalla + Via de Amicis 68 30-37 9.731,34 39 Complesso via Tommaseo 56 4.317,30 31/x-2 Plurimetal SaS Altri immobili via Losa 7.290,00

133.688,00 4.230,00 77.340,00 89.945,00 73.305,00 0,00 8.370,00 16.900,00 5.620,00 12.445,00

83.943,00 795,00 30.257,00 73.945,00 55.284,00 0,00 0,00 0,00 4.380,00 11.245,00

29.380,05 159,00 10.589,95 25.880,75 19.349,40 0,00 0,00 0,00 657,00 3.935,75

4.870,00 1.320,00 0,00 0,00 18.021,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 11.250,00 1.320,00 0,00 46.363,00 0,00 16.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 8.370,00 0,00 16.900,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

47.975,00 7.225,00 0,00 3.700,00 21.300,00 4.479,30 2.500,00 3.650,00 8.560,00 4.300,00 6.465,00

29.350,00 6.350,00 0,00 3.700,00 0,00 0,00 600,00 2.548,00 1.938,00 4.300,00 0,00

10.272,50 1.270,00 0,00 555,00 0,00 0,00 90,00 509,60 387,60 0,00 0,00

0,00 875,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.102,00 1.712,00 0,00 6.465,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 21.300,00 4.479,30 1.892,00 0,00 0,00 0,00 0,00

539.729,30

525.564,30

308.635,00

103.036,60

34.365,00

0,00

116.624,30 11.250,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.240,00 1.200,00

18.625,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

33.625,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

18.625,00

2.440,00

33.625,00

Figura 9.3 -Tabella quantità realizzate per lo scenario numero due - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

203



Scenario 2 - La cittĂ pubblica




SCENARIO 3, LA CITTÀ DENSA Il terzo scenario si caratterizza per un differente approccio legato alle quantità di slp proposte. Viste le importanti premialità in gioco in questa proposta, si è scelto di aumentare notevlmente l’offerta degli edifici ad uso residenziale e di quelli per uffici, arrivando alla quasi saturazione delle aree oggetto di trasformazione mediante densificazione. Punto centrale del progetto è la nuova Piazza

Fermi

su

cui

si

affacciano

diverse

attività commerciali di piccola dimensione e il centro commerciale Piazza Paradiso . Le

rigide

geometrie

dello

spazio

pubblico

in

corrispondenza delle aree sottostanti alla stazione, si ammorbidiscono pian piano che ci si avvicina al parco del campo volo. L’area ex Mandelli in questo scenario è occupata da edifici per uffici e residenziale, così come l’area del Comparto 1. Nella parte est invece, il progetto si caratterizza per la demolizione del fabbricato industriale dell’ ex Impes e per la demolizione parziale dello stabilimento ex sandretto al fine di ospitare uffici e spazi per star-up e co-working. Il resto delle aree sono dedicate all’inserimento di nuovi edifici a destinazione residenziale tranne per l’area dove sorge attualmente la Vela s.a.s., la cui destinazione cambia arrivando a ospitare un centro sportivo in

208

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


continuità con quello che accade lungo l’asse di corso Antony. Un altro aspetto importante riguardante questa porzione è l’apertura di un collegamento stradale tra via Galvani e via Sassi, attualmente non presente.

0 6 9 13 14 15 16 18 17 20 21 32 33 34 29 x 25 28 26 30 39 31/x-2

Nuovi Appartamenti Di cui Social Housing Aree commerciali

NOME AREA

SLP REALIZZABILE

AREA REALIZZATA

ELBI Ex Lattes

223.663,68 6.933,60 72.438,30 88.665,84 89.262,00 6.642,00 4.860,00 10.368,00 6.872,04 16.170,84

157.524,00 4.230,00 95.699,00 109.410,00 107.391,00 0,00 8.370,00 0,00 6.350,00 13.135,00

115.258,00 795,00 41.735,00 85.410,00 71.466,00 0,00 0,00 0,00 5.110,00 11.935,00

40.340,30 159,00 14.607,25 29.893,50 25.013,10 0,00 0,00 0,00 766,50 4.177,25

8.641,00 1.320,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 16.590,00 1.320,00 0,00 53.964,00 0,00 24.000,00 0,00 35.925,00 0,00 0,00 0,00 8.370,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

24.948,00 5.775,98 13.446,00 3.564,00 25.335,18 5.375,16 4.037,04 7.128,00 9.627,53 4.317,30 7.290,00

59.715,00 8.670,00 0,00 5.180,00 24.850,00 4.479,30 2.500,00 3.650,00 11.984,00 6.020,00 7.313,00

41.090,00 7.795,00 0,00 0,00 0,00 0,00 600,00 2.548,00 11.984,00 4.300,00 0,00

14.381,50 1.559,00 0,00 0,00 0,00 0,00 90,00 509,60 2.396,80 0,00 0,00

0,00 875,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.102,00 1.712,00 0,00 6.465,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 5.180,00 24.850,00 4.479,30 1.892,00 0,00 0,00 0,00 0,00

653.566,87

651.401,30

400.026,00

133.893,80

20.115,00

0,00

159.980,30 16.590,00

Ex Sandretto+ VIa Sassi Ex Acciaierie Mandelli Prima Industrie (interno) Ex Aiassa Prima Industrie Fabi Nuova Sabel SRL Nuova Sabel SRL Vela sas Via Magenta 15+ De Amicis 55 Ex Jura Fabbricati via Torino 42-48 Ex Fivit Colombotto Immobile via Losa n.5 Immobile via Losa n.17-19 Ex Union Ex Begalla + Via de Amicis 68 Complesso via Tommaseo 56 Plurimetal SaS Altri immobili via Losa

Residenze universitarie

Uffici Spazi Cultura Spazi Sport Capannoni Centro ricerca

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.240,00 1.200,00

18.625,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

33.625,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

18.625,00

2.440,00

33.625,00

Figura 9.4 -Tabella quantità realizzate per lo scenario numero tre - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

209



Scenario 3 - La cittĂ densa





10



10. VALUTAZIONE ECONOMICA DELLE RICADUTE SOCIALI DEGLI INTERVENTI

Prima di procedere con i vari passaggi dell’analisi SROI, ritengo sia necessario ricordare cosa si intende per Ritorno Sociale sull’Investimento. Quando si pensa al concetto di valore, il più delle volte si fa riferimento soltanto a quelli che vengono espressi in termini finanziari, dimenticando che il concetto di valore ha un significato più ampio. Le accezioni del termine sono numerose e quello economico è solo uno tra tanti. Esistono ad esempio il valore legale, quello statistico, quello musicale, quello morale e quello sociale. Proprio il valore o i valori sociali, vengono posti al centro di questa particolare tecnica valutativa dove, mediante l’attribuzione di termini finanziari ai benefici che un individuo o una comunità potrebbero ottenere da una trasformazione ambientale, vengono valutati insieme ad altri valori economici noti, i quali costituiscono tutte quelle cose che possono essere comprate o vendute. Lo SROI quindi si interessa al valore piuttosto che al denaro. Quest’ultimo è l’unità di misura comune che viene adottata per realizzare la stima. La valutazione può essere di due tipi, ex-post oppure previsionale.

La simulazione in esame riguardante

il confronto e l’indagine sui 3 scenari di progetto per

il

programma

di

Collegno

Rigenera,

rientra

nella seconda categoria visto che si cerca di prevedere quanto valore sociale sarà creato se le attività raggiungeranno gli outcomes individuati nella fase

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

217


istruttoria della stima. La valutazione, come già espresso nel capitolo nel capitolo 6 di questa dissertazione, si può suddividere in diversi passaggi: 1) Piano di coinvolgimento degli stakholders. 2) Mappatura degli outcomes. 3) Sviluppo degli Indicatori economici 4) Stima dei costi d’intervento 5) Calcolare lo SROI 6) Restituire, utilizzare e integrare. Il calcolo dello SROI per i tre differenti scenari è stata effettuato seguendo questi sei passaggi. Nelle pagine successive, ogni passaggio metodologico verrà accompagnato dal corrispettivo realizzato per il caso di Collegno. 10.1 PIANO DI COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS Prima di procedere in questa prima fase di valutazione ritengo sia fondamentale definire il concetto di campo d’analisi e di stakeholder. Il primo, riguarda il confine di ciò che vogliamo prendere in considerazione. La definizione di tale limite passa dall’individuazione dello scopo dell’analisi, cercando di capire il perché effettuiamo l’indagine,

a

chi

è

rivolta,

qual’è

la

nostra

mansione, di quante e quali tipo di risorse disponiamo,

218

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


chi si occuperà del lavoro, quanto tempo ci vorrà e capire se l’analisi sarà valutativa o previsionale. Per stakeholder invece, intendiamo le persone o le organizzioni che, alla luce dell’analisi, sono direttamente coinvolte nel processo di trasformazione influenzando le

attività

sia

positivamente

che

negativamente.

Una volta stabilito il nostro campo d’analisi e chi intendiamo coinvolgere all’interno del nostro lavoro, è utile capire con quali modalità potrà avvenire la fase di indagine. Si possono utilizzare dei metodi di coinvolgimento diretto o indiretto. Alla prima categoria fanno riferimento tutte quelle forme che consentono all’intervistato e all’intervistatore di avere un approccio frontale. Rientrano in questa categoria le riunioni, i workshop, compilazione di questionari durante incontri programmati...ecc. Quelli indiretti invece, non pongono le due figure una di fronte l’altra,

ma

le

indagini

vengono

fatte

attraver-

so strumenti come ad esempio e-mail, telefonate, questionari online..ecc.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

219


Il

piano

di

coinvolgimento

degli

stakeholders

per il comune di Collegno ha portato ha portato all’individuazione

di

tre

categorie

principali

di

stakeholders per tutti e tre gli scenari in esame: - I cittadini di Collegno, i quali sono i diretti interessati

dalle

eventuali

trasformazioni

dell’area

essendo parte del territorio comunale. - I residenti delle aree in esame, essendo abitanti delle zone al centro del programma di rigenerazione urbana. - I cittadini dei comuni limitrofi, essendo anch’essi fruitori delle aree durante l’intero arco della giornata. Le ragioni dell’inclusione sono da individuare nei benefici derivanti dalla mobilità e dai nuovi servizi per la città. I residenti delle aree in esame sono quelli più sensibili a un eventuale trasformazione dell’area. Il metodo di coinvolgimento adottato per questa prima fase di valutazione è stato il questionario. Per ogni aspetto di ciascun masterplan, sono state sottoposte domande aperte ad un bacino d’utenza composto da 100 individui, tutti intervistati nel periodo di marzo 2016. Gli stakeholders considerati nei tre scenari, sono stati raccolti tutti all’interno di un’unica tabella.

220

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


STAKEHOLDERS

DESCRIZIONE

RAGIONE DELL’INCLUSIONE

METODO DI COINVOLGIMENTO

CITTADINI DI COLLEGNO (anziani, giovani, famiglie, studenti, lavoratori)

Abitanti dell’intero territorio di Collegno

Benefici derivanti dalla mobilità e dai nuovi servizi per la città

QUESTIONARIO

FAMIGLIE RESIDENTI (anziani, giovani, famiglie, studenti, lavoratori)

Abitanti insediati nelle vicinanze delle aree d’intervento

Gruppo che trae maggiori benefici sia abitativi che sociali.

QUESTIONARIO

CITTADINI COMUNI LIMITROFI (studenti, lavoratori)

Utilizzatori esterni delle aree d’intervento

Benefici derivanti dalla mobilità e dai nuovi servizi per la città

QUESTIONARIO

QUANTI

QUANDO

100

MARZO

Figura 10.1 -Tabella stakeholders individuati attraverso il piano di coinvolgimento - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

221


Come descritto nel capitolo 9, i tre masterplan hanno caratteristiche differenti. La prima proposta si fonda sull’inserimento di spazi destinati alla cultura, consistenti in una mediateca e e altri servizi annessi. Inoltre, nel primo scenario, così come nel terzo, è prevista la realizzazione di una pista ciclabile su via De Amicis, in grado di connettere le aree di corso Francia a quelle di corso Pastrengo. Altro aspetto, però comune tra tutte e tre le proposte, riguarda la realizzazione di un parco urbano nella zona del Campo Volo. La seconda invece mira più all’aspetto pubblico attraverso l’inserimento di un mercato coperto all’interno dell’area ex Mandelli e proponendo una piazza in corrispondenza dell’attuale parcheggio d’interscambio modale presso la fermata della Linea 1 della Metropolitana Fermi. La terza e

ultima

invece,

segue

delle

logiche

differenti

riguardanti le tipologie insediate, sebbene si costituisca anch’essa attraverso l’inserimento di una piazza pubblica in corrispondenza dell’area Fermi e di una pista ciclabile, oltre al parco urbano del Campo Volo. Al fine di realizzare nelle successive fasi della valutazione un’Analisi

di

Contingenza,

è

stato

necessario

indagare le scelte progettuali sottoponendo ad un bacino di 100 individui un questionario per ciascuna delle proposte progettuali all’interno di ogni masterplan. Le seguenti indagini sono state effettuate dagli

222

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


studenti dell’Unità di Progetto di Architettura ed Economia Urbana del secondo semestre del Corso di Laurea in Architettura Costruzione e Città a cui ho avuto la possibilità di partecipare in veste di collaboratore esterno. In

particolare,

l’oggetto

sviluppati attraverso la riguarda Fermi;

i

seguenti

parco

dei

diversi

questionari

valutazione di contingenza, ambiti

urbano

d’intervento:

Campo

Volo;

piazza mercato

coperto;mediateca; pista ciclabile. I risultati dei 100 questionari sono stati riassunti in una tabella in cui compaiono: - Il valore WTP, Willing to pay, il quale indica la disponibilità a pagare da parte dell’individuo, inscritta in un range differente a seconda del caso in esame. - La frequenza assoluta F, la quale indica il numero di individui che ha risposto assegnando un determinato valore tra quelli proposti. La somma dei diversi prodotti tra i WTP e la F, consentirà di trovare

un importo che, suddiviso per il numero

degli intervistati, determina il valore del WTP medio. In seguito a questa fase d’indagine è stato possibile 58. Bacino d’utenza = è l’area raggiungibile a par-

calcolare il VET per ogni oggetto in esame. Tale valore è

tire da un punto prefissato della cartina definito

stato ottenuto moltiplicando il valore del WTP medio,

da un comune di partenza e un raggio di azione definito in km in linea d’aria.

58

per il bacino d’utenza in grado di usufruire del servizio.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

223


QUESTIONARIO PIAZZA FERMI

Questionario Parte1: Definizione del Contesto

1. Conosce la zona presso la stazione Fermi?

SI - 65% NO - 35%

2. Quanto frequentemente si reca nella zona presso la stazione della metro Fermi?

Regolarmente - 42% Saltuariamente - 51% Mai - 7%

3. È a conoscenza del programma di rigenerazione urbana “ Collegno Rigenera” promosso dall’Amministrazione comunale della Città di Collegno? SI - 69% NO - 31%

224

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


4. Cosa pensa in merito al progetto di riqualificazione della zona Fermi attraverso la creazione di una piazza come nuovo fulcro di Collegno ? Non vale la pena realizzarla - 5% Non so - 5% Non mi esprimo perché vorrei maggiori informazioni - 19% Dovrebbe essere realizzata - 71%

5. Ritiene che la somma necessaria per la realizzazione della nuova piazza potrebbe essere spesa in alternativa per realizzare opere pubbliche intercomunali? (scuole, palazzetto dello sport, centri di accoglienza...) Sarebbe opportuno realizzare un’altra opera - 15% Non so - 28 % Sarebbe opportuno realizzare la piazza - 57%

6. Con quale è solito utilizzare lo spazio pubblico (piazze, strade, giardinetti,..) per incontrare altre persone?

Mai - 7% Regolarmente- 43 % Saltuariamente - 50 %

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

225


7. Con quale frequenza si receherebbe nella nuova piazza presso la stazione della metro Fermi qualora fosse realizzata? Mai - 10% Regolarmente - 32% Saltuariamente - 58%

8. Sarebbe favorevole alla realizzazione di una ZTL nel tratto di via De Amicis, di fronte all’uscita della stazione dellla metro Fermi con l’inserimento di percorsi ciclopedonali? SI - 39% NO- 61 %

9. Ritiene utile la collocazione nella nuova piazza di un ufficio turistico?

SI - 71% NO - 29 %

226

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


10. È solito fare la spesa al mercato? SI (spesso) - 47% SI (a volte)- 41% NO- 12%

11. Usufruisce del servizio di “car sharing”? SI - 15% NO- 85 %

Se no, prevede che lei o qualcuno della sua famiglia possa usufruirne in futuro? SI - 54 % NO- 15 %

12. Usufruisce del servizio “Tobike”? SI - 33% NO - 67 %

Se no, prevede che lei o qualcuno della sua famiglia possa usufruirne in futuro? NO - 60 % SI - 40 %

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

227


13. Sarebbe disposto a ridurre l’utilizzo dell’auto per migliorare la qualità dell’aria nella sua città? SI - 96% NO - 4%

14. Ritiene che la realizzazione della nuova piazza potrebbe generare un incremento del valore degli immobili situati in prossiimità dell’area in questione?

SI - 96% NO - 4%

Questionario Parte 2: Profilo socio-economicoo dell’intervistato

15. Ritiene utile la collocazione nella nuova piazza di un ufficio turistico?

228

<20 - 6%

40-50 - 20%

20-30 - 34%

50-60 - 12 %

30 - 40 - 23 %

>60 - 5%

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


16. Sesso

F - 54% M - 46%

17. Comune di residenza

Collegno - 45%

Rivoli - 7%

Torino - 20%

Altre cittĂ - 21 %

Grugliasco - 7 %

18. Titolo di studio

Licenza elementare - 3%

Laurea - 54 %

Licenza media - 4% Diploma - 39%

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

229


19. Professione

Impiegato - 28%

Altro - 17%

Operaio - 4%

Studente - 23%

Pensionato- 4 %

Disoccupato- 2%

Libero professionista - 22 %

20. Reddito annuale del nucleo familiare

<15.000- 5%

30.000/50.000 - 11%

15.000/20.000- 14%

>50.000 - 1 %

20.000/30.000 - 69 %

Quanto sarebbe disposto a pagare in ermini di contributo una tantum all’Amministrazione comunaledi Collegno per la realizzazione dell’intervento?

WTP F

=

4030 100

VET = WTP x

= 40 ¤/pro capite

= (n°famiglie Collegno + Tot. pendolari provenienti da altri comuni) n°medio di individui per famiglia

= 40 x ((22.332 + 12884)/2,25) = 626.000 ¤

230

=

WTP

Frequenza

0

13

0

5

4

20

10

11

110

15

7

105

20

8

160

25

3

75

30

8

240

40

6

240

50

15

750

60

5

300

80

8

640

100

7

700

120

2

240

150

3

450

Totale

100

4030

WTP*F

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


L’obiettivo

del

questionario

è

quello

di

stimare

i benefici derivanti dalla realizzazione di una nuova Piazza

Pubblica

nelle

aree

attualmente

occupate dal parcheggio d’interscambio Fermi. L’indagine per la realizzazione della piazza Fermi ha determinato

un valore di 40 €/pro capite che

l’individuo verserebbe una tantum all’amministrazione per contribuire alla realizzazione dell’intervento. Una volta stabilito il WTP pro capite, è stato possibile determinare il Valore Economico Totale con cui la comunità potrebbe contribuire per l’inserimento della nuova piazza. Per ottenere tale valore, si è fatto riferimento al prodotto tra il WTP e il bacino d’utenza, consistente in questo caso nel numero di famiglie di Collegno sommato al numero di pendolari provenienti dai comuni vicini, diviso il numero medio di individui per famiglia nella zona nord ovest italiana. Pertanto è stato possibile ottenere un VET pari a 626.000 €.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

231


PARCO URBANO CAMPO VOLO

1. Tipologia di questionario

Face to face- 65% Online - 35%

2. Qual’è la sua professione? Studente- 35% Impiegato - 42% Operaio - 51% Altro - 7%

3. Sesso

Maschio - 45% Femmina - 55%

232

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


4. Titolo di studio

Diploma- 47% Laurea - 38% Media inferiore- 14% Scuola elementare - 1%

5. Età? <20- 13% 21-30 - 44% 31-40 - 16% <41 - 27%

6. Sarebbe disposto a pagare in termini di contributo da versare “una tantum” all’amministrazione comunale al fine di poter realizzare il nuovo parco? Si - 45% No - 55%

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

233


Quanto sarebbe disposto a pagare in ermini di contributo una tantum all’Amministrazione comunale di Collegno per la realizzazione dell’intervento?

WTP F

=

3111 100

= 31,11= 31 ¤/pro capite

WTP

Frequenza

WTP*F

0

55

0

1

1

1

5

1

5

10

7

70

15

1

15

20

7

140

30

1

30

50

7

350

100

17

1700

200

1

200

300

2

600

Totale

100

3.111

Il bacino d'utenza è stato determinato attraverso l'utilizzo di isocrone, stabilendo un tempo massimo di raggiungimento del Campo Volo di 20 minuti in auto, a piedi e in bicicletta. Il valore del WTP è stato moltiplicato per il numero di famiglie presenti nei comuni o nelle circoscrizioni intercettate.

VET = WTP x N°famiglie = 31¤ x 248.638 = 7.707.778 ¤

234

Comune

Individui

Famiglie

Alpignano

17.115

7.557

Bruere

452

179

Collegno

50.077

22.332

Grugliasco

37.971

16.764

Borgata Lesna

130.709

65.265

Lucento

126.666

59.008

Rivoli

48.835

21.658

Parella

98.784

49.705

Pianezza

14.938

6.170

525.547

248.638

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


L’obiettivo del questionario è quello di stimare i benefici derivanti dalla realizzazione di un nuovo parco attrezzato negli spazi verdi liberi attigui all’Aeroporto Torino - Aeritalia. L’indagine per la realizzazione del nuovo parco urbano del Campo Volo, ha determinato un valore di 31 €/pro capite che l’individuo verserebbe una tantum all’amministrazione per contribuire alla realizzazione dell’intervento. Una volta stabilito il WTP pro capite, è stato possibile determinare il Valore Economico Totale con cui la comunità potrebbe contribuire al nuovo parco. Per ottenere tale valore, si è fatto riferimento al prodotto tra il WTP e il bacino d’utenza, consistente in questo caso nel numero di famiglie inscritte all’interno di mappe isocrone riferite al tempo massimo di venti minuti per raggiungere il Campo Volo a piedi, in auto e in bici. Pertanto

è

stato

possibile

ottenere

un

VET

pari a 7.707.778 €.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

235


MERCATO COPERTO - ACCIAIERIE MANDELLI 1. Conosce il complesso delle ex Acciaierie Mandelli?

SI - 79% NO - 21%

2. Se si, con quale frequenza ci passa davanti?

Spesso- 56% Mai - 25% Almeno una volta al giorno - 19%

3. Cosa pensa delle iniziative che mirano alla rifunzionalizzazione di ex edifici industriali?

Favorevole - 90% Non sono a conoscenza - 9% Contrario - 1%

236

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


4. Conosce le condizioni di degrado e abbandono dell’ex Acciaierie Mandelli?

SI - 80% NO - 20%

5. Cosa pensa in merito a un suo eventuale riuso?

Sono favorevole- 84% Meglio costruire qualcosa di nuovo - 10% Non mi esprimo - 4% Non ne vale la pena - 2%

6. Sarebbe interessato a strutture destinate a uso pubblico?

SI- 97% No - 3%

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

237


7. Ha mai visitato un mercato coperto?

SI - 92% NO - 8%

8. Se si, dove?

Nella mia provincia- 48% In province europee- 33% In altre province italiane - 4% Altre- 1%

9. Sarebbe interessato a strutture destinate a uso pubblico?

SI- 88% No - 0% Indifferente - 12%

238

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


10. Crede che sarebbe una buona idea dare una nuova vita all’area trasformandola in un grande mercato coperto?

SI - 88% NO - 7% Indifferente - 5%

11. Se no, ritiene che ci siano prioritĂ per altre opere intercomunali? (scuole, palestre, ecc..)?

SI- 48% NO- 33% Altro- 4%

12. Immagina che un mercato coperto disturberebbe la quiete pubblica della zona o dei luoghi di lavoro?

No - 91% Si - 6% Indifferente - 3%

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

239


13. Crede che potrebbe costituire un efficace investimento da tramandare alle generazioni future?

SI - 88% NO - 7% Indifferente - 5%

14. Sarebbe disposto a pagare in termini di contributo una tantum

all’Amministrazione comunale di Collegno per la realizzazione dell’intervento? SI- 61% NO- 39%

15. Qualora non fosse interessato, quali motivazioni hanno indotto la sua scelta?

Non è mia competenza - 47% Vorrei più informazioni - 23% Non ho le possibilità economiche - 21% Vorrei pagare per un altro progetto- 5% Indifferente - 4%

240

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


16. Qual’è la sua età? Meno di 18 - 2% Tra i 18 e i 25 - 17% Tra 26 e 39 - 26% Tra 40 e 64 - 45% Più di 65 - 19%

17. Qual’è il suo sesso?

Maschile- 46% Femminile- 54%

18. Qual’è il suo comune di residenza? Collegno- 37%

Pianezza - 6%

Grugliasco- 27%

Alpignano- 2%

Torino- 16%

Rivalta - 2%

Rivoli- 10%

Giaveno - 1%

Venaria- 5%

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

241


19. Qual’è la sua professione? Impiegato - 40%

Operaio - 3%

Studente - 17%

Disoccupato - 3%

Libero professionista - 14% Altro - 13% Pensionato - 10%

20. Qual’è il suo titolo di studio? Media superiore- 52% Laurea - 27% Media inferiore- 17% Elementare - 3% Nessuno- 1%

21. Qual’è il suo reddito? 1000 - 2000 euro

4000 - 5000 euro

non rispondo

>10000 euro

2000 - 3000 euro 3000 - 4000 euro <1000 euro

242

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Quanto sarebbe disposto a pagare in ermini di contributo una tantum all’Amministrazione comunaledi Collegno per la realizzazione dell’intervento?

WTP F

=

3250 100

= 32,5 ¤/pro capite

VET = WTP x N°famiglie = 32.5 ¤ x239.887 = 7.471.328 ¤

WTP

Frequenza

WTP*F

0

39

0

5

3

1

10

1

5

15

1

70

20

14

15

25

2

140

30

1

30

50

15

350

60

8

1700

70

1

200

90

1

600

100

11

600

120

3

600

Totale

100

3250

Comune

Famiglie

Alpignano

7.557

Collegno

22.332

Grugliasco

16.764

Pianezza

6.170

Rivalta

8.297

Rivoli

21.658

Torino

132.360

Venaria

14.749 239.887

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

243


L’obiettivo del questionario è quello di stimare i benefici derivanti dalla realizzazione di un nuovo mercato coperto nelle aree occupate in passato dell’ex Acciaieria Giovanni Mandelli le quali riversano attualmente in stato d’abbandono. L’indagine per la realizzazione del nuovo mercato coperto nelle aree occupate in passato dalle acciaierie Giovanni Mandelli, ha determinato un valore di 32,5 €/pro capite che l’individuo verserebbe una tantum all’amministrazione per contribuire alla realizzazione dell’intervento. Una volta stabilito il WTP pro capite, è stato possibile determinare il Valore Economico Totale con cui la comunità potrebbe contribuire al nuovo mercato . Per ottenere tale valore, si è fatto riferimento al prodotto tra il WTP e il bacino d’utenza, consistente in questo caso nel numero di famiglie residenti nei comuni limitrofi e a Collegno. Pertanto è stato possibile ottenere un VET pari a 7.471.328 €.

244

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


MEDIATECA - ACCIAIERIE MANDELLI 1. Abita a Collegno?

SI - 51% NO - 49%

2. Frequenta le biblioteche?

Si - 60% No - 40%

3. Se si, quand’è stata l’ultima volta che si è recato nell’ultimo anno?

Mai- 38% Negli ultimi 6 mesi - 27% Nell’ultimo mese - 35%

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

245


4. Quand’è stata l’ultima volta che è andato a teatro ?

Mai - 55% Negli ultimi 6 mesi - 32% Ultimo mese - 13%

5. È interessato ai temi legati alle industrie attive e non, presenti nell’area di Collegno?

Si- 65% No - 35%

6. È a conoscenza delle condizioni precarie in cui versa oggi il complesso delle ex Acciaierie Mandelli?

SI- 63% No - 37%

246

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


7. È a conoscenza delle aree verdi circostanti il fabbricato?

SI - 62% NO - 38%

8. Qual’è il suo comune di residenza? Collegno - 50% Torino- 30% Grugliasco - 18% Alpignano- 1% Pianezza - 1%

9. Sesso

Femminile - 60% Maschile - 39% Altro - 1%

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

247


10. Età?

18-30 anni - 46% 30-50 anni - 33% 50-70 anni - 21%

11. Titolo di studio?

Elementare- 0%

Diploma- 45%

Altro- 5%

Laurea- 42%

Licenza media- 8%

12. Professione: a. Settore

248

Scuola/Università- 54%

Trasporti/Comunicazione - 9%

Industria - 22%

Credito/assicurazione - 5%

Commercio/alberghi - 9%

Agricoltura - 1%

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a. Impiego

Studente- 39%

Disoccupato - 6%

Impiegato - 29%

Dirigente - 5%

Altro - 16%

Operaio - 5%

13. Qual’è il suo reddito?

<15.000- 10% 15.000- 20.000 - 21% 30.000-50.000 - 30% >50.000 7% Non so /non rispondo - 32%

È stato elaborato un progetto che mira al recupero dell’area Mandelli. La proposta ha come fine ultimo la realizzazione di verde pubblico,orto botanico e una mediateca. Ipotizzando che l’unico modo per riqualificare l’area sia quello di finanziare il progetto attraverso un versamento economico “una tantum” da versare all’amministrazione comunale, sarebbe disposto a contribuire? 13. Contribuirebbe?

Si - 38% No - 62%

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

249


Quanto sarebbe disposto a pagare in ermini di contributo una tantum all’Amministrazione comunaledi Collegno per la realizzazione dell’intervento?

WTP F

=

2360 100

= 23,6 ¤/pro capite

VET = WTP x n°famiglie comuni intervistati

= 23,6 x 114.894= 2.711.418 ¤

250

=

WTP

Frequenza

WTP*F

0

69

0

5

1

5

10

3

30

20

2

40

30

1

30

40

1

40

50

10

500

70

2

140

100

6

600

150

2

300

200

3

600

Totale

100

2360

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


L’obiettivo del questionario è quello di stimare i benefici derivanti dalla realizzazione di una mediateca nelle aree occupate in passato dell’ex Acciaieria Giovanni Mandelli le quali riversano attualmente in stato d’abbandono. L’indagine per la realizzazione di una mediateca nelle aree occupate in passato dalle acciaierie Giovanni Mandelli, ha determinato

un valore di 23,6 €/pro capite che

l’individuo verserebbe una tantum all’amministrazione per

contribuire

alla

realizzazione

dell’intervento.

Una volta stabilito il WTP pro capite, è stato possibile determinare il Valore Economico Totale con cui la comunità potrebbe contribuire alla nuova mediateca . Per ottenere tale valore, si è fatto riferimento al prodotto tra il WTP e il bacino d’utenza, consistente in questo caso nel numero di famiglie residenti nei comuni i cui cittadini sono stati sottoposti all’intervista. Pertanto è stato possibile ottenere un VET pari a 2.711.418€.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

251


PISTA CICLABILE

1. Per quale motivo frequenti Collegno? Abito qui - 75%

Interscambio- 10%

Lavoro- 9%

Motivi occasionali - 3%

Studio- 4%

2. Quanto sei soddisfatto dei servizi offerti dalla cittĂ di Collegno? Per niente- 4%

Non rispondo- 35%

Poco - 19% Abbastanza - 66% Molto - 10%

3. Cambieresti il tuo mezzo di trasporto per utilizzare dei nuovi percorsi ciclopedonali

Si - 82% No- 17% Non so - 1%

252

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


4. Quanto tempo passi all’aperto a Collegno durante il tuo tempo libero? Abbastanza - 54% Poco- 32% Molto - 14%

Quanto sarebbe disposto a pagare in ermini di contributo una tantum all’Amministrazione comunaledi Collegno per la realizzazione dell’intervento?

WTP F

=

2080 102

= 20,4 ¤/pro capite

VET = WTP x n°famiglie coinvolte

= 20,4 x 26.037= 531.155 ¤

=

WTP

Frequenza

0

51

0

5

8

40

10

10

100

15

2

30

20

4

80

30

9

270

WTP*F

50

10

500

100

7

700

360

1

360

Totale

102

2080

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

253


L’obiettivo del questionario è quello di stimare i benefici derivanti dalla realizzazione di una pista ciclabile su via De Amicis che consenta di connettere corso Francia a Pastrengo. L’indagine per la realizzazione di una pista ciclabile su via De Amicis, ha determinato un valore di 20,4 €/pro capite che l’individuo verserebbe una tantum all’amministrazione per contribuire alla realizzazione dell’intervento. Una volta stabilito il WTP pro capite, è stato possibile determinare il Valore Economico Totale con cui la comunità potrebbe contribuire alla nuova pista ciclabile . Per ottenere tale valore, si è fatto riferimento al prodotto tra il WTP e il bacino d’utenza, consistente in questo caso nel numero di famiglie residenti nel comune di Collegno. Pertanto è stato possibile ottenere un VET pari a 531.155€.

254

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


10.2. MAPPATURA DEGLI OUTCOMES In questa fase per ogni scenario si cerca di determinare quali possono essere gli impatti più rilevanti dal punto di vista dei benefici.Nella fase di mappatura degli outcomes, si cerca di definire la mappa dell’impatto, cercando di ottenere tutti i dati di input necessari al

calcolo

dei

benefici

complessivi

determinabili

attraverso ciascuna proposta. Uno dei primi passi è

identificare

ad

esempio

intendono

questi con

fattori,

quale

contribuire

cercando

risorsa

durante

gli

di

capire

stakeholder

l’intero

processo.

Nel caso specifico in esame, gli attori coinvolti contribuiranno versando una quota in denaro una tantum, diversa a seconda della tipologia d’intervento. Pertanto il valore di input assegnato è di natura economica. Un altro aspetto fondamentale da chiarire riguarda la definizione degli outcomes e le relative tipologie. Ricordiamo

che

gli

outcome

sono

i

risultati

che si ottengono in conseguenza alle scelte adottate. A differenza degli output i quali si riferiscono ai prodotti finiti, gli outcomes si rifanno al grado di soddisfazione dell’utente. Alla definizione dei benefici è necessario accompagnare una breve descrizione che spieghi in che termini si potrebbe realizzare il risultato e capire quali attori potrebbero effettivamente beneficiarne. Nascono così tre tabelle differenti, ognuna per ciascuno scenario:

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

255


Figura 10.2 -Mappatura degli outcomes per lo scenario 1 - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

CATEGORIA OUTCOME

ECONOMICA

Scenario 1

EDUCAZIONE

INCLUSIONE SOCIALE

OUTCOME

DESCRIZIONE

STAKEHOLDERS COINVOLTI

-Aumento di valore degli immobili circostanti le aree d’intervento. - Maggiore disponibilità finanziaria dovuta alla riduzione dei consumi dei vani abitativi. - Miglioramento attrattività dell’area. - Maggiore efficienza energetica per tutta l’area secondo i parametri del protocollo ITACA. -Aumento dei posti di lavoro

- Aumento del numero di abitazioni -Inserimento di nuove tipologie edilizie a canone calmierato. -Risparmio economico dovuto all’inserimento di nuove tecnologie a basso consumo energetico. - Sgravi fiscali dovuti agli interventi di retrofit per l’edificio. -Utilizzo degli oneri di urbanizzazione per finanziare le opere ubblico. - Inserimento di nuove ambienti di lavoro.

- Famiglie Residenti - Comune di Collegno

-Corsi di formazione per tutte le età. -Luoghi dove sviluppare interessi e nuove attività culturali. - Laboratori di supporto alle arti creative. -Nuove stanze per gli studenti universitari. - Possibilità di studiare in ambienti aperti tutto il giorno. - Educare la popolazione al rispetto dell’ambiente e all’utilizzo degli orti urbani. - Luoghi dove ospitare manifestazioni e fiere. - Benefici derivanti dall’attività sportiva.

-Università popolare -Teatro, residenze per gli artisti e sale prove. - Laboratori multimediali. - Aule studio - Nuove residenze universitarie -Nuova serra botanica nell’edificio dell’ex Jura. - Recupero del fabbricato Fivit-Colombotto per inserire un centro fieristico. - Realizzazione di strutture dedicate allo sport indoor.

- Famiglie residenti - Altri abitanti di Collegno - Studenti - Lavoratori -Comune di Collegno

- Nuove attività per la comunità e spazi in grado di ospitare eventi pubblici. - Nuove identità per i luoghi. - Nuovi luoghi dove poter favorire l’inclusione sociale e facilitare l’integrazione degli stranieri.

- Creazione di spazi pubblici per la comunità dove potersi incontrare. - Recupero degli edifici e assegnazione ad associazioni socio-culturali. - Inserimento di locali, ristoranti e luoghi attivi anche nelle ore serali.

- Famiglie residenti -Altri abitanti di Collegno - Comune di Collegno -Associazioni culturali

- Miglioramento della sicurezza stradale - Maggiore utilizzo della mobilità lenta - Aumento di punti per l’interscambio modale. - Nuovi spazi dove poter lasciare i mezzi privati.

- Riorganizzazione dell’assetto stradale. - Inserimento di Zone 30 e aree pedonali. -Realizzazione di nuovi percorsi ciclabili e collegamento con quelli già esistenti. - Realizzazione di nuovi parcheggi. -Riorganizzazione del trasporto pubblico.

-Famiglie residenti -Altri abitanti di Collegno -Comune di Collegno -Lavoratori -Abitanti altri comuni

- Miglioramento della salute globale - Aumento delle aree verdi utilizzabili

- Realizzazione del nuovo parco nell’area Campo Volo - Realizzazione di nuovi spazi verdi all’interno del tessuto urbano consolidato. -Miglioramento della salute globale derivante dall’utilizzo di tipologie costruttive e materiali a basso impatto ambientale

-Famiglie residenti -Altri abitanti di Collegno -Comune di Collegno -Abitanti altri comuni

MOBILITÀ

SALUTE

256

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Figura 10.3 -Mappatura degli outcomes per lo scenario 2 - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

CATEGORIA OUTCOME

ECONOMICA

EDUCAZIONE

INCLUSIONE SOCIALE

MOBILITÀ

SALUTE

STAKEHOLDERS COINVOLTI

OUTCOME

DESCRIZIONE

-Aumento di valore degli immobili circostanti le aree d’intervento. - Maggiore disponibilità finanziaria dovuta alla riduzione dei consumi dei vani abitativi. - Miglioramento attrattività dell’area. - Maggiore efficienza energetica per tutta l’area secondo i parametri del protocollo ITACA. -Aumento dei posti di lavoro.

- Aumento del numero di abitazioni -Inserimento di nuove tipologie edilizie a canone calmierato. -Risparmio economico dovuto all’inserimento di nuove tecnologie a basso consumo energetico. - Sgravi fiscali dovuti agli interventi di retrofit per l’edificio. -Utilizzo degli oneri di urbanizzazione per finanziare le opere ubblico. - Inserimento di nuove ambienti di lavoro. delle diverse zona e ne aumenta la qualità grazie all’inserimento di servizi dedicati. -Inserimento di nuove attività commerciali di vicinato e negozi

- Famiglie Residenti - Comune di Collegno - Lavoratori

- Possibilità di far diventare Collegno un luogo d’eccellenza dal punto di vista della ricerca tecnologica. - Educare la popolazione al rispetto dell’ambiente e all’utilizzo degli orti urbani. - Benefici derivanti dall’attività sportiva. - Aumento dell’offerta scolastica

- Realizzazione di un nuovo centro di ricerca tecnologico.

- Famiglie residenti - Altri abitanti di Collegno -Abitanti dei comuni limitrofi - Lavoratori -Comune di Collegno

- Nuove attività per la comunità e spazi in grado di ospitare eventi pubblici. - Nuove identità per i luoghi. - Nuovi luoghi dove poter favorire l’inclusione sociale e facilitare l’integrazione degli stranieri.

- Creazione di spazi pubblici per la comunità dove potersi incontrare. - Realizzazione della nuova piazza Fermi - Inserimento di locali, ristoranti e luoghi attivi anche nelle ore serali. - Realizzazione della nuova Piazza fermi - Inserimento del nuovo mercato coperto che raggruppa i diversi mercati

- Famiglie residenti - Altri abitanti di Collegno - Comune di Collegno

- Miglioramento della sicurezza stradale - Nuovi spazi dove poter lasciare i mezzi privati. -Miglioramento interscambio modale

- Riorganizzazione dell’assetto stradale. - Inserimento di Zone 30 e aree pedonali. - Riorganizzazione spazi

-Famiglie residenti -Altri abitanti di Collegno -Comune di Collegno -Lavoratori -Abitanti altri comuni

- Miglioramento della salute globale - Aumento delle aree verdi utilizzabili

- Realizzazione del nuovo parco nell’area Campo Volo - Realizzazione di nuovi spazi verdi all’interno del tessuto urbano consolidato. -Miglioramento della salute globale derivante dall’utilizzo di tipologie costruttive e materiali a basso impatto ambientale - Benefici derivanti dall’attività sportiva

-Famiglie residenti -Altri abitanti di Collegno -Comune di Collegno -Abitanti altri comuni

-Realizzazione di un nuovo comprensorio elementari/medie e di un nuovo asilo vicino alla fermata Fermi della Metropolitana.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

257


Figura 10.4-Mappatura degli outcomes per lo scenario 3 - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

CATEGORIA OUTCOME

ECONOMICA

EDUCAZIONE

INCLUSIONE SOCIALE

MOBILITÀ

SALUTE

258

STAKEHOLDERS COINVOLTI

OUTCOME

DESCRIZIONE

-Aumento di valore degli immobili circostanti le aree d’intervento. - Maggiore disponibilità finanziaria dovuta alla riduzione dei consumi dei vani abitativi. - Miglioramento attrattività dell’area. - Maggiore efficienza energetica per tutta l’area secondo i parametri del protocollo ITACA. -Aumento dei posti di lavoro.

- Aumento del numero di abitazioni -Inserimento di nuove tipologie edilizie a canone calmierato. -Risparmio economico dovuto all’inserimento di nuove tecnologie a basso consumo energetico. - Sgravi fiscali dovuti agli interventi di retrofit per l’edificio. -Utilizzo degli oneri di urbanizzazione per finanziare le opere ubblico. - Inserimento di nuove ambienti di lavoro. - Aumento di edifici a destinazione d’uso terziaria -Inserimento di nuove attività commerciali di vicinato e negozi - Spazi per Start-up e FabLab

- Famiglie Residenti - Comune di Collegno - Lavoratori

- Possibilità di far diventare Collegno un luogo d’eccellenza dal punto di vista della ricerca tecnologica. - Educare la popolazione al rispetto dell’ambiente e all’utilizzo degli orti urbani. - Benefici derivanti dall’attività sportiva. - Aumento dell’offerta scolastica

- Realizzazione di un nuovo centro di ricerca tecnologico. - Realizzazione di strutture dedicate allo sport indoor. -Realizzazione di un nuovo comprensorio elementari/medie e di un nuovo asilo vicino alla fermata Fermi della Metropolitana.

- Famiglie residenti - Altri abitanti di Collegno -Abitanti dei comuni limitrofi - Lavoratori -Comune di Collegno

- Nuove attività per la comunità e spazi in grado di ospitare eventi pubblici. - Nuove identità per i luoghi.

- Realizzazione della nuova piazza Fermi

- Famiglie residenti - Altri abitanti di Collegno - Comune di Collegno

- Miglioramento della sicurezza stradale - Nuovi spazi dove poter lasciare i mezzi privati. - Maggiore utilizzo della mobilità lenta - Aumento di punti per l’interscambio modale.

- Riorganizzazione dell’assetto stradale. - Inserimento di Zone 30 e aree pedonali. - Realizzazione di nuovi parcheggi. -Realizzazione di nuovi percorsi ciclabili e collegamento con quelli già esistenti.

-Famiglie residenti -Altri abitanti di Collegno -Comune di Collegno -Lavoratori -Abitanti altri comuni

- Miglioramento della salute globale - Aumento delle aree verdi utilizzabili

- Realizzazione del nuovo parco nell’area Campo Volo - Realizzazione di nuovi spazi verdi all’interno del tessuto urbano consolidato. -Miglioramento della salute globale derivante dall’utilizzo di tipologie costruttive e materiali a basso impatto ambientale

-Famiglie residenti -Altri abitanti di Collegno -Comune di Collegno -Abitanti altri comuni

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


Da quanto illustrato nelle tre tabelle si può notare come le diverse destinazioni d’uso contenuto all’interno di ciascun progetto, determinino differenti benefici di natura sociale. Nel primo scenario ad esempio si può notare come l’aspetto riguardante l’educazione sia al centro della proposta, con numerosi benefici di natura educativa. Per esempio, l’inserimento della mediateca e dell’università popolare consentirebbe di aumentare l’offerta formativa locale, con corsi di formazione per tutte le età e spazi dedicati allo studio privato e collettivo. Il secondo scenario invece, molto diverso rispetto al primo, pone al centro invece l’inclusione sociale, con la creazione di spazi in grado di ospitare eventi pubblici e luoghi con una forte connotazione attrattiva per

la

comunità

come

la

piazza

del

mercato.

Il terzo scenario invece si sviluppa intorno agli aspetti

di

natura

economica

derivanti

da

un

forte incremento degli edifici a destinazione d’uso uffici e soprattutto residenziale. Tale aspetto inciderebbe molto sul valore dell’area, facendo aumentare molto il valore degli immobili esistenti e di quelli in progetto.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

259


10.3. SVILUPPO DEGLI INDICATORI ECONOMICI A questa fase di mappatura degli outcomes, segue quella che assegna a questi risultati un valore mediante l’utilizzo di proxy finanziarie. Nello SROI, ricorrere a queste funzioni è necessario poiché ci consente di stimare un valore sociale di quei beni non commercializzabili, per i quali non esiste un processo di definizione del prezzo. Questo passaggio è molto utile affinché si possano mettere in relazione i valori degli outcomes non noti, con altri di cui ne conosciamo la natura. Per esempio, inserire all’interno della stessa tabella il valore di mercato degli appartamenti in progetto con il beneficio che si potrebbe ottenere dall’inserimento della mediateca, consente di stabilire quanto l’outcome sia significativo, oltre a permetterci di ottenere il valore complessivo

che

si

potrebbe

ottenere

dalla

trasformazione. Di seguito vengono illustrati i vari valori in gioco nelle tre diverse proposte e le relative proxy finanziarie.

260

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


SCENARIO 1

AREA TOTALE: 437.500 mq Residenziale: 248.500 mq* Spazi cultura: 55.000 mq Uffici: 38.320 mq

Capannoni: 38.000 mq Aree commerciali: 26.500 mq Aree sportive: 18.600 mq

Residenze universitarie: 11.000 mq

*di cui 80.000 mq destinato a edilizia sociale

INDICATORI ECONOMICI CATEGORIA

INDICATORE

PROXY FINANZIARIA

Nuovi appartamenti

Valore di mercato

€/mq * SLP

2.600

438.599.600 Osservatorio Mercato Immobiliare

Nuovi appartamenti ad edilizia convenzionata

Valore di mercato

€/mq(calmierato 20%) * SLP

2.080

165.917.120 Osservatorio Mercato Immobiliare

Uffici

Valore di mercato

€/mq * SLP

1.300

49.816.000 Osservatorio Mercato Immobiliare

Aree commerciali

Valore di mercato

€/mq * SLP

2.200

58.210.460 Osservatorio Mercato Immobiliare

Valore di mercato

€/mq * SLP

600

22.824.000 Osservatorio Mercato Immobiliare

Mediateca

DAP

24

2.711.498

Indagine diretta con questionario

DAP

31

7.707.778

Indagine diretta con questionario

Capannoni Laboratorio Multimediale Parco

Aumento qualità della vita per gli abitanti

VALORE UNITARIO ¤ VALORE COMPLESSIVO

FONTE

Piste ciclabili

Aumento sicurezza abitanti

DAP

20

531.155

Indagine diretta con questionario

Recupero capannoni

Nuovi spazi per le cooperative

€/mq * SLP

500

5.415.840

Osservatorio Mercato Immobiliare

VALORE TOTALE PROPOSTA

751.733.451 ¤

Figura 10.5 -Sviluppo indicatori economici scenario 1 - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Gli outcome stimati all’interno dello scenario 1 sono tutti quelli a cui è stato possibile attribuire un valore. Per le nuove destinazioni residenziali, uffici, capannoni e aree commerciali, è stato moltiplicato il valore di mercato al mq, determinato mediante consultazione dell’osservatorio del mercato immobiliare, per la superficie di progetto. L’unica eccezione è quella relativa agli appartamenti ad edilizia convenzionata, la cui proxy è stata ottenuta calmierando del 20% il valore di mercato dei nuovi appartamenti. Per quanto riguarda il laboratorio multimediale, il parco, la pista ciclabile, il valore complessivo è stato ottenuto attraverso il prodotto tra la DAP registrata mediante indagine durante la fase di coinvolgimento degli stakeholders e l’area relativa all’oggetto in esame. Il valore complessivo

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

261


della proposta è di 751.733.351 ¤. Ricordo che il progetto in questione è quello tra i tre proposti che rispetta i parametri definiti dal programma Collegno Rigenera. SCENARIO 2

AREA TOTALE: 531.500 mq Residenziale: 310.000 mq* Uffici: 118.000 mq Centro di ricerca: 35.000 mq

Commerciale: 35.000 mq Spazi sport: 19.000 mq Spazi cultura: 11.500 mq

Capannoni: 2.500 mq

*di cui 105.000 mq destinato a edilizia sociale

INDICATORI ECONOMICI VALORE COMPLESSIVO

FONTE

CATEGORIA

INDICATORE

PROXY FINANZIARIA

VALORE UNITARIO €

Nuovi appartamenti

Valore di mercato

€/mq * SLP

2.600,00

534.555.840,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

€/mq(calmierato 20%) * SLP 2.080,00

214.316.128,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

Nuovi appartamenti ad edilizia convenzionata

Uffici

Valore di mercato Valore di mercato

€/mq * SLP

1.300,00

151.611.590,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

Aree commerciali

Valore di mercato

€/mq * SLP

2.200,00

75.603.000,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

Capannoni

Valore di mercato

€/mq * SLP

600,00

€/mq * SLP

1.600,00

Centro di ricerca

Valore di mercato

Mercato coperto

Aumento dei servizi

Parco Piazza Fermi

1.464.000,00

Osservatorio Mercato Immobiliare

53.800.000,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

DAP

32,50

7.471.328,00

Indagine diretta con questionario

Aumento qualità della vita per gli abitanti

DAP

31,00

7.707.778,00

Indagine diretta con questionario

Aumento qualità della vita per gli abitanti

DAP

40,00

626.062,22

Indagine diretta con questionario

VALORE TOTALE PROPOSTA

1.047.155.726,22 ¤

Figura 10.6 -Sviluppo indicatori economici scenario 2 - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Gli outcome stimati all’interno dello scenario 2 sono tutti quelli a cui è stato possibile attribuire un valore. Per le nuove destinazioni residenziali, uffici, il centro di ricerca, i capannoni e le aree commerciali, è stato moltiplicato il valore di mercato al mq, determinato mediante consultazione dell’osservatorio del mercato immobiliare,

262

per la superficie di progetto. L’unica

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


eccezione è quella relativa agli appartamenti ad edilizia convenzionata, la cui proxy è stata ottenuta calmierando del 20% il valore di mercato dei nuovi appartamenti. Per quanto riguarda il mercato coperto, il parco, la piazza fermi, il valore complessivo è stato ottenuto attraverso il prodotto tra la DAP registrata mediante indagine durante la fase di coinvolgimento degli stakeholders e l’area relativa all’oggetto in esame. Il valore complessivo della proposta è di 1.047.155.726,22 ¤. Ricordo che il progetto in questione è quello tra i tre proposti che aumenta leggermente i parametri di Collegno Rigenera. Infatti, mentre per lo scenario numero 1, le premialità attribuite sono del 35% per le consistenze esistenti inferiori ai 5.000 mq e del 10% per quelle comprese tra i 5.000 mq e i 10.000 mq, in questo caso il valore del 35% è attribuito a tutte le consistenze esistenti inferiori ai 10.000 mq mentre quello del 10%, per quelle che superano tale valore.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

263


SCENARIO 3

AREA TOTALE: 651.400 mq Residenziale: 400.025 mq* Uffici: 159.980 mq Centro di ricerca: 33.625 mq

Commerciale: 20.115 mq Spazi sport: 18.600 mq Spazi cultura: 16.590 mq

Capannoni: 2.500 mq

*di cui 134.000 mq destinato a edilizia sociale

INDICATORI ECONOMICI CATEGORIA

INDICATORE

Nuovi appartamenti

Valore di mercato

Nuovi appartamenti ad edilizia convenzionata

Uffici

Valore di mercato

PROXY FINANZIARIA

VALORE UNITARIO €

VALORE COMPLESSIVO

FONTE

2.600,00

691.943.720,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

€/mq(calmierato 20%) * SLP 2.080,00

278.499.104,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

€/mq * SLP

Valore di mercato

€/mq * SLP

1.300,00

207.974.390,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

Aree commerciali

Valore di mercato

€/mq * SLP

2.200,00

44.253.000,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

Capannoni

Valore di mercato

€/mq * SLP

600,00

Centro di ricerca

Valore di mercato

€/mq * SLP

1.600,00

DAP

20

531.155

Indagine diretta con questionario

Piste ciclabili

Aumento sicurezza abitanti

1.464.000,00

Osservatorio Mercato Immobiliare

53.800.000,00 Osservatorio Mercato Immobiliare

Parco

Aumento qualità della vita per gli abitanti

DAP

31,00

7.707.778,00

Indagine diretta con questionario

Piazza Fermi

Aumento qualità della vita per gli abitanti

DAP

40,00

626.062,22

Indagine diretta con questionario

VALORE TOTALE PROPOSTA 1.286.799.209,02 € Figura 10.6 -Sviluppo indicatori economici scenario 3 - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Gli outcome stimati all’interno dello scenario 3 sono tutti quelli a cui è stato possibile attribuire un valore. Per le nuove destinazioni residenziali, uffici, il centro di ricerca, i capannoni e le aree commerciali, è stato moltiplicato il valore di mercato al mq, determinato mediante consultazione dell’osservatorio del mercato immobiliare,

per la superficie di progetto. L’unica

eccezione è quella relativa agli appartamenti ad edilizia convenzionata, la cui proxy è stata ottenuta calmierando del 20% il valore di mercato dei nuovi appartamenti. Per quanto riguarda la pista ciclabile, il parco, la piazza fermi, il valore complessivo è stato ottenuto attraverso il prodotto tra la DAP registrata mediante indagine durante la fase di coinvolgimento degli stakeholders e l’area relativa

264

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


all’oggetto in esame. Il valore complessivo della proposta è di 1.286.799.209, 02 ¤. Ricordo che il progetto in questione è quello tra i tre proposti che aumenta di molto i parametri di Collegno Rigenera. Infatti, mentre per gli altri due scenari vengono diversificate le premialità secondo due diversi valori, quello del 35% e quello del 10%, in questo caso viene attribuito il valore massimo di premialità per tutte le aree indipendentemente dalla consistenza esistente.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

265


10.4. STIMA DEI COSTI D’INTERVENTO In questa fase sarà necessario stimare il costo totale di ciascuna proposta, determinabile attraverso la somma dei costi di ciascun intervento in programma all’interno di ogni scenario. Tale valore si ottiene moltiplicando il costo di costruzione al mq di ciascun intervento, per l’area totale di riferimento. I valori di costo sono stati trovati in maniera 59

diretta, attraverso la consultazione del Prezzario DEI,

ricercando la tipologia che più si avvicinasse a quanto progettato. Per alcuni interventi di cui non era disponibile il costo di costruzione, si è ritenuto necessario utilizzare valori appartenenti a progetti analoghi. Ottenere il valore dei costi di costruzione è necessario per il calcolo finale dello SROI in quanto il Valore Attuale Netto, consistente in una somma di quantità le quali vengono addizionate non contabilmente ma attualizzandole sulla base di un saggio di sconto, e il totale dei costi di costruzione vanno rapportati tra loro, ponendo il VAN come numeratore e i costi di costruzione come denominatore.

59. ORDINE DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI DI

MILANO.

Prezzi

tipologie

edilizie:

DEI, Tipografia del genio civile, 2014.

266

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


SCENARIO 1

AREA TOTALE: 437.500 mq Residenziale: 248.500 mq* Spazi cultura: 55.000 mq Uffici: 38.320 mq

Capannoni: 38.000 mq Aree commerciali: 26.500 mq Aree sportive: 18.600 mq

Residenze universitarie: 11.000 mq

*di cui 80.000 mq destinato a edilizia sociale

STIMA DEI COSTI D'INTERVENTO CATEGORIA

COSTO UNITARIO

SLP

COSTO TOTALE

FONTE

Prezziario DEI/ A3

1.307,00

168.692,15

220.480.644,95

1.174,00

79.767,85

93.647.451,50

Prezziario DEI/ B5f

Uffici

1.333,00

38.320,00

51.080.560,00

Prezziario DEI/ D2

Aree commerciali

1.307,00

26.459,30

34.582.305,10

Prezziario DEI/ A3

Nuovi appartamenti Nuovi appartamenti ad edilizia convenzionata

Capannoni

360,00

38.040,00

13.694.400,00

Centro sportivo

1.151,00

18.625,00

21.437.375,00

Mediateca

664,00

36.970,00

24.548.080,00

Prezziario DEI/D5F

Parco

35,00

802.600,00

28.091.000,00

Prezziario DEI/I2F

Pista ciclabile Recupero capannoni per cooperative

30,00

1.605,00

48.150,00

949,00

10.831,68

10.279.264,32

COSTO TOTALE INTERVENTO

Prezziario DEI/ E5f Costo unitario progetto analogo

Costo unitario progetto analogo Prezziario DEI/D21

497.889.230,87 ¤

Figura 10.7 -Stima dei costi d’intervento per lo scenario 1 - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Il costo d’intervento per l scenario 1 è di 497.889.231 €. I costi unitari del centro sportivo e della pista ciclabili non erano presenti sul Prezzario DEI, da cui sono state ricavate invece le altre voci di costo. Pertanto, si è ritenuto necessario individuare progetti analoghi dove fosse esplicitata tale voce.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

267


SCENARIO 2

AREA TOTALE: 531.500 mq Residenziale: 310.000 mq* Uffici: 118.000 mq Centro di ricerca: 35.000 mq

Commerciale: 35.000 mq Spazi sport: 19.000 mq Spazi cultura: 11.500 mq

Capannoni: 2.500 mq

*di cui 105.000 mq destinato a edilizia sociale

STIMA DEI COSTI D'INTERVENTO CATEGORIA

Nuovi appartamenti Nuovi appartamenti ad edilizia convenzionata

Uffici

COSTO UNITARIO

SLP

COSTO TOTALE

FONTE

1.307,00

205.598,40

268.717.108,80

Prezziario DEI/ A3

1.174,00

103.036,60

120.964.968,40

Prezziario DEI/ B5f

1.333,00

82.999,30

110.638.066,90

Prezziario DEI/ D2

Aree commerciali

1.307,00

16.344,00

21.361.608,00

Prezziario DEI/ A3

Capannoni

360,00

2.440,00

878.400,00

Prezziario DEI/ E5f

Centro di ricerca

1.413,00

33.625,00

47.512.125,00

Prezziario DEI/ D6f

Scuola

664,00

11.250,00

7.470.000,00

Prezziario DEI/ F1F

Centro sportivo

1.151,00

18.625,00

21.437.375,00

Mercato coperto

1.006,00

18.021,00

18.129.126,00

Prezziario DEI/D5F

Parco

35,00

802.600,00

28.091.000,00

Prezziario DEI/I2F

Piazza Fermi

59,00

80.230,00

4.733.570,00

Prezziario DEI/I14

COSTO TOTALE INTERVENTO

Costo unitario progetto analogo

649.933.348,10 ¤

Figura 10.8 -Stima dei costi d’intervento per lo scenario 2 - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Il costo d’intervento per l scenario 2 è di 649.933.348 €. Il costo unitario del centro sportivo non era presente sul Prezzario DEI, da cui sono state ricavate invece le altre voci di costo. Pertanto, si è ritenuto necessario individuare un progetto analogo dove fosse esplicitata tale voce.

268

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


SCENARIO 3

AREA TOTALE: 651.400 mq Residenziale: 400.025 mq* Uffici: 159.980 mq Centro di ricerca: 33.625 mq

Commerciale: 20.115 mq Spazi sport: 18.600 mq Spazi cultura: 16.590 mq

Capannoni: 2.500 mq

*di cui 134.000 mq destinato a edilizia sociale

STIMA DEI COSTI D'INTERVENTO CATEGORIA

Nuovi appartamenti Nuovi appartamenti ad edilizia convenzionata

COSTO UNITARIO

SLP

COSTO TOTALE

FONTE

1.307,00

266.132,20

347.834.785,40

Prezziario DEI/ A3

1.174,00

133.893,80

157.191.321,20

Prezziario DEI/ B5f

Uffici

1.333,00

126.355,30

168.431.614,90

Prezziario DEI/ D2

Negozi

1.307,00

20.115,00

26.290.305,00

Prezziario DEI/ A3

Capannoni

360,00

2.440,00

878.400,00

Prezziario DEI/ E5f

Centro di ricerca

1.413,00

33.625,00

47.512.125,00

Prezziario DEI/ D6f

Scuola

664,00

16.590,00

11.015.760,00

Prezziario DEI/ F1F

Centro sportivo

1.151,00

18.625,00

21.437.375,00

Parco

35,00

802.600,00

28.091.000,00

Prezziario DEI/I2F

Piazza Fermi

59,00

80.230,00

4.733.570,00

Prezziario DEI/I14

COSTO TOTALE INTERVENTO

Costo unitario progetto analogo

813.416.256,50 ¤

Figura 10.7 -Stima dei costi d’intervento per lo scenario 3 - 2016 - Fonte: Elaborazione dell’autore.

Il costo d’intervento per l scenario 3 è di 813.416.256 €. Il costo unitario del centro sportivo non era presente sul Prezzario DEI, da cui sono state ricavate invece le altre voci di costo. Pertanto, si è ritenuto necessario individuare un progetto analogo dove fosse esplicitata tale voce.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

269


Da quanto emerso riguardo la stima dei costi di costruzione, si può facilmente notare come tale valore cresca a seconda dello scenario. Nello scenario numero 1 infatti, abbiamo il costo più basso, corrisponente a 497.889.231 €, nel secondo dove aumentano leggermente le quantità di SLP in gioco, il valore dei costi d’intervento sale fino a 649.933.348 €. Nel terzo e ultimo progetto, dove le superfici lorde di pavimento ipotizzate sono massime, otteniamo

un

valore

pari

a

813.416.256

€.

10.5 CALCOLO DELLO SROI L’ultimo passo per determinare i benefici sociali che le simulazioni

progettuali

potrebbero

realizzare

sul-

la comunità locale, riguarda il calcolo dello SROI. La prima fase di questo passaggio è proiettare il valore di tutti gli outcome ottenuti, al futuro, determinando

il

66

VAN,

valore

attuale

netto.

Per

ciascun masterplan è stato individuato un tempo massimo di esaurimento dei benefici pari a cinque anni.

( Bt ) (1+r)n

Il VAN è necessario per sommare i benefici nei diversi periodi in analisi. Per rendere tali valori comparabili viene

270

utilizzato un processo chiamato attualizzazione.

66. THE SROI NETWORK, Guida al Ritorno

Tale metodo riconosce che le persone generalmente

Sociale sull’Investimento. SROI. Human Foundation, 2012. p.70

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


preferiscono ricevere una somma di denaro oggi piuttosto che domani a causa del rischio potenziale (es.

che

la

somma

non

venga

pagata)

o a causa di un costo opportunità es. possibili guadagni da altri investimenti). Questo concetto è noto come “valore temporale del denaro”.

Valore attuale =

Valore + Valore + Valore + Valore dell’impatto dell’impatto dell’impatto dell’impatto nell’anno 1 nell’anno 2 nell’anno 3 nell’anno n (1+r)

(1+r)

2

(1+r)

3

(1+r)

n

Una volta ottenuto il valore del VAN, si potrà procedere al calcolo dello SROI. Tale valore è semplicemente il rapporto tra il VAN e il valore degli input che nel nostro caso, sono i costi d’intervento.

Ratio SROI =

Valore Attuale Valore degli Input

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

271


SCENARIO 1

AREA TOTALE: 437.500 mq Residenziale: 248.500 mq* Spazi cultura: 55.000 mq Uffici: 38.320 mq

Capannoni: 38.000 mq Aree commerciali: 26.500 mq Aree sportive: 18.600 mq

Residenze universitarie: 11.000 mq

*di cui 80.000 mq destinato a edilizia sociale

CALCOLO SROI

Partiamo dal Masterplan realizzato

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

438.599.599,75

0,00

0,00

0,00

0,00

Valore nuovi appartamenti Social Housing 165.917.120,20

0,00

0,00

0,00

0,00

OUTCOME

Valore edilizia residenziale

ECONOMICA

Negozi

58.210.460,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Uffici

49.816.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

5.415.840,00

0,00

0,00

0,00

0,00

22.824.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Recupero edifici per cooperative Capannoni

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Mediateca

542.299,68

542.299,68

542.299,68

542.299,68

542.299,68

Nuova pista ciclabile

106.230,96

106.230,96

106.230,96

106.230,96

106.230,96

Benefici derivanti dall'attività sportiva

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1.541.555,60

1.541.555,60

1.541.555,60

Aumento dell'offerta scolastica

EDUCAZIONE

MOBILITA' SALUTE

Miglioramento della qualità ambientale dovuto al nuovo parco VAN con saggio al 2 percento COSTO INTERVENTO Valore Attuale Netto proposta

SROI=

Bt Σ( (1+r) ) n

Ct

=>1

728.405.006,07

2.105.042,52

2.063.767,18

1.541.555,60 1.541.555,60 2.023.301,16 1.983.628,58

497.889.230,87 ¤ 736.580.745,51 ¤

VAN Ct

SROI

1,48

Il valore dello SROI ottenuto per lo scenario 1 è di 1,48 €:1€. Ciò significa che per ogni euro investito, avrò 1,48€ di beneficio sociale.

272

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


SCENARIO 2

AREA TOTALE: 531.500 mq Residenziale: 310.000 mq* Uffici: 118.000 mq Centro di ricerca: 35.000 mq

Commerciale: 35.000 mq Spazi sport: 19.000 mq Spazi cultura: 11.500 mq

Capannoni: 2.500 mq

*di cui 105.000 mq destinato a edilizia sociale

CALCOLO SROI

Partiamo dal Masterplan realizzato

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

534.555.840,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Valore nuovi appartamenti Social Housing 214.316.128,00

0,00

0,00

0,00

0,00

OUTCOME Valore edilizia residenziale

ECONOMICA

Negozi

75.603.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

centro di ricerca

53.800.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Uffici

151.611.590,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1.464.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Inserimento del nuovo mercato coperto 1.494.265,60

1.494.265,60

1.494.265,60

Realizzazione della nuova Piazza Fermi

125.212,44

125.212,44

125.212,44

125.212,44

125.212,44

Nuovi spazi sicuri dove circolare

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Capannoni EDUCAZIONE

Aumento dell'offerta scolastica

INCLUSIONE SOCIALE MOBILITA'

SALUTE

Benefici derivanti dall'attività sportiva Miglioramento della qualità ambientale dovuto al nuovo parco VAN con saggio al 2 percento

COSTO INTERVENTO Valore Attuale Netto proposta

SROI=

Bt Σ( (1+r) ) n

Ct

=>1

1.494.265,60 1.494.265,60

0,00

0,00

0,00

1.541.555,60

1.541.555,60

1.541.555,60

1.541.555,60 1.541.555,60

1.014.227.050,63

3.038.286,86

2.978.712,60

2.920.306,47 2.863.045,56

649.933.348,10¤ 1.026.027.402,13 ¤

VAN Ct

SROI

1,58

Il valore dello SROI ottenuto per lo scenario 2 è di 1,58 €:1€. Ciò significa che per ogni euro investito, avrò 1,58€ di beneficio sociale.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

273


SCENARIO 3

AREA TOTALE: 651.400 mq Residenziale: 400.025 mq* Uffici: 159.980 mq Centro di ricerca: 33.625 mq

Commerciale: 20.115 mq Spazi sport: 18.600 mq Spazi cultura: 16.590 mq

Capannoni: 2.500 mq

*di cui 134.000 mq destinato a edilizia sociale

CALCOLO SROI

Partiamo dal Masterplan realizzato

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

691.943.720,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Valore nuovi appartamenti Social Housing 278.499.104,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Negozi

44.253.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Uffici

207.974.390,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Capannoni

1.464.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Aumento dell'offerta scolastica

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Sviluppo centro di ricerca e formazione

53.800.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

OUTCOME Valore edilizia residenziale

ECONOMICA

EDUCAZIONE

125.212,44

125.212,44

125.212,44

125.212,44

125.212,44

Nuova pista ciclabile

106.230,96

106.230,96

106.230,96

106.230,96

106.230,96

Nuovi spazi sicuri dove circolare

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Benefici derivanti dall'attività sportiva

0,00

0,00

0,00

0,00

1.541.555,60

1.541.555,60

1.541.555,60

1.541.555,60

1.541.555,60

1.704.151,29

1.670.736,56

1.637.977,02

1.605.859,82

INCLUSIONE SOCIALE Realizzazione della nuova Piazza Fermi MOBILITA'

SALUTE

Miglioramento della qualità ambientale dovuto al nuovo parco VAN con saggio al 2 percento COSTO INTERVENTO Valore Attuale Netto proposta

SROI=

Bt Σ( (1+r) ) n

Ct

=>1

1.254.614.914,71

0,00

813.416.256,50 ¤ 1.261.233.639 ¤

VAN Ct

SROI

1,55

Il valore dello SROI ottenuto per lo scenario 3 è di 1,55 €:1€. Ciò significa che per ogni euro investito, avrò 1,55€ di beneficio sociale.

274

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


L’ultimo SROI,

passaggio riguarda

riguardante

l’Analisi

di

il

Calcolo

Sensitività.Tale

dello analisi

consiste nell’esaminare la variazione dei risultati finali in relazione a variazioni delle voci di costo e di ricavo più significative. Lo scopo è quello di individuare le variabili chiave dell’analisi e di identificare le aree di maggiore incertezza, consentendo un monitoraggio finalizzato.

Si

è

proceduto

quindi

definendo

ipotesi significative di variazione delle stime per la determinazione dei costi e dei benefici ( per esempio +/-5%, +/-10%) e quantificando i risultati economici, esponendo gli effetti di queste variazioni. In termini operativi, l’analisi di sensitivà viene condotta modificando una variabile alla volta e verificando la variazione percentuale così determinata negli indicatori di redditività (in questo caso lo SROI). Solitamente i risultati dell’analisi di sensitività vengono raccolti in un grafico, che roporta sulle ascisse la variazione applicata e sulle ordinate la variazione percentuale dell’indicatore che si sta esaminando. Tra le varie spezzate è stato possibile osservare le variabilità più

significative

che

corrispondono

alle

funzioni

caratterizzate da un maggiore coefficiente angolare. In questo caso, le variabili cruciali un che quindi richiederebbero ulteriori approfondimenti nella stima sono, per tutti e tre i progetti, quelle relative al costo dei nuovi appartamenti e al loro valore di mercato.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

275


SCENARIO 1

ANALISI DI SENSITIVITÁ Benefici

ANALISI DI SENSITIVITÁ COSTI

Nuovi appartamenti

Recupero capannoni per cooperative

Mediateca

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00%

1,58 1,55 1,51 1,48

6,37% 4,55% 2,03% 0,00%

5,00% 10,00% 15,00%

1,44 1,41 1,38

-2,74% -4,92% -7,20%

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00%

1,48 1,48 1,48 1,48 1,48 1,48 1,48

0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00%

1,49 1,48 1,48 1,48 1,47 1,47 1,47

Nuovi appartamenti

Aree commerciali

0,67% 0,00% 0,00%

Incidenze

-0,68% -0,68% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,67%

1,35 1,39 1,43 1,48

-9,63% -6,47% -3,50% 0,00%

5,00% 10,00% 15,00%

1,52 1,56 1,61

2,63% 5,13% 8,07%

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00%

1,46 1,47 1,47 1,48 1,48 1,49 1,49

-1,37% -0,68% -0,68% 0,00% 0,00% 0,67% 0,67%

-15,00% 1,47 -10,00% 1,47 -5,00% 1,48 0,00% 1,48 5,00% 1,48 10,00% 1,48 15,00% 1,49

Capannoni

0,00% -0,68% -0,68% -0,68%

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00%

-0,68% -0,68% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,67%

0,1 0,05 Costo nuovi appartamenti

-0,2

-0,15

-0,1

-0,05

0

Recupero capannoni

0

-0,05

0,05

0,1

0,15

0,2

Mediateca Valore nuovi appartamenti Aree commerciali Valore capannoni

-0,1 -0,15

Variazione

276

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


SCENARIO 2

ANALISI DI SENSITIVITà Benefici

ANALISI DI SENSITIVITà COSTI -15,00% 1,68 -10,00% 1,65 -5,00% 1,61 Nuovi appartamenti

Centro di ricerca

Mercato coperto

5,95% 4,24% 1,86%

0,00%

1,58

0,00%

5,00% 10,00% 15,00%

1,55 1,52 1,49

-1,94% -3,95% -6,04%

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00%

1,60 1,59 1,58 1,58 1,57 1,57 1,56

Nuovi appartamenti a edilizia convenzionata

1,25% 0,63% 0,00% 0,00% -0,64% -0,64% -1,28%

1,53 1,55 1,56 1,58

-3,27% -1,94% -1,28% 0,00%

5,00%

1,59

0,63%

10,00% 1,61 15,00% 1,63

1,86% 3,07%

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00%

Piazza Fermi

-15,00% 1,59 0,63% -10,00% 1,58 0,00% -5,00% 1,58 0,00% 0,00% 1,58 0,00% 5,00% 1,58 0,00% 10,00% 1,57 -0,64% 15,00% 1,57 -0,64%

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00%

1,58 1,58 1,58 1,58 1,58 1,58 1,58

0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

-15,00% 1,58 0,00% -10,00% -5,00% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00%

Parco

1,58 1,58 1,58 1,58 1,58 1,58

0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

0,08 0,06

Incidenza

0,04 Costo nuovi appartamenti

0,02 -0,2

-0,15

-0,1

0

-0,05 0 -0,02 -0,04

Costo centro di ricerca

0,05

0,1

0,15

0,2

Costo mercato coperto Valore nuovi appartamenti SH Valore Piazza Fermi Valore parco

-0,06 -0,08

Variazione

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

277


SCENARIO 3

ANALISI DI SENSITIVITÁ Benefici

ANALISI DI SENSITIVITÁ COSTI -15,00% 1,66 -10,00% 1,63 -5,00% 1,58 Nuovi appartamenti

Scuola

Centro sportivo

0,00% 5,00%

6,63% 4,91% 1,90%

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00% 5,00%

Uffici

1,51 1,53 1,54 1,55 1,56

1,55 1,52

0,00% -1,97%

10,00% 1,49 15,00% 1,46

-4,03% -6,16%

10,00% 1,58 15,00% 1,59

-15,00% 1,55 -10,00% 1,55 -5,00% 1,55 0,00% 1,55 5,00% 1,55 10,00% 1,55 15,00% 1,55

0,00% 0,00% 0,00%

-15,00% 1,55 -10,00% 1,55 -5,00% 1,55

-15,00% -10,00% -5,00% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00%

Pista ciclabile

0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

-2,65% -1,31% -0,65% 0,00% 0,64% 1,90% 2,52% 0,00% 0,00% 0,00%

1,55 1,55

0,00% 0,00%

10,00% 1,55 15,00% 1,55

0,00% 0,00%

0,00% 5,00%

-15,00% 1,54 -0,65%

1,56 0,64% 1,55 0,00% 1,55 0,00% 1,55 0,00% 1,55 0,00% 1,55 0,00% 1,54 -0,65%

-10,00% -5,00% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00%

Negozi

1,55 1,55 1,55 1,55 1,56 1,56

0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,64% 0,64%

0,08 0,06

Incidenza

0,04 Costo nuovi appartamenti

0,02 -0,2

-0,15

-0,1

0

-0,05 0 -0,02

Costo scuola

0,05

0,1

0,15

0,2

Costo centro sportivo Valore uffici Pista ciclabile

-0,04

Negozi

-0,06 -0,08

Variazione

278

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


CONCLUSIONI

Quanto emerso dai sondaggi e dalla valutazione SROI consente di stabilire quali possono essere i bisogni della comunità in relazione a dei possibili interventi. Alla base della stima c’è stato il coinvolgimento degli stakeholders, rappresentati in questo caso dai cittadini di Collegno, dalle famiglie residenti nelle aree al centro della trasformazione e dai cittadini dei comuni vicini. Il metodo con cui hanno preso parte alla valutazione è stato quello del questionario a risposta chiusa, ciascuno sottoposto ad un campione di 100 persone, in grado di fornire informazioni in merito alla Disponibilità A Pagare per la realizzazione di un parco nella zona del Campo Volo, di una pista ciclabile su via De Amicis, di un mercato coperto o di una mediateca nell’area ex Mandelli, e di una piazza pubblica in corrispondenza dell’attuale parcheggio d’interscambio della stazione Fermi. Ricordiamo che le indagini sono state effettuate dagli studenti dell’Unità di Progetto gestita dal Prof. Mauro Berta e la Prof. Marta Carla Bottero. La valutazione ha portato ad individuare una serie di outcomes derivanti dagli interventi: per ciascuna proposta, i bisogni sono stati suddivisi in: outcomes di natura economica; educazione; inclusione sociale; mobilità; salute. Per lo scenario numero 1, i benefici maggiori derivanti

dall’intervento

riguardano

l’educazione

e

l’inclusione sociale; per il numero 2, i benefici riguardanti

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

279


l’inclusione sociale e la mobilità interna all’area; il terzo e ultimo scenario invece, determina benefici di natura economica, aumentando l’offerta residenziale e lavorativa, incidendo così sul valore complessivo dell’area. Guardando più nel dettaglio le tre proposte e i rispettivi risultati si può facilmente notare che gli scenari che hanno ottenuto un punteggio più alto, sono quelli che danno maggiore importanza allo spazio pubblico e ai punti di aggregazione con la realizzazione della Piazza Fermi negli scenari 2 e 3, e del mercato coperto nello scenario 2. Proposta n°2: 1,58> 1 Proposta n°3: 1,55> 1 Proposta n°1: 1,48>1 Lo scenario che ha fatto registrare il valore di SROI più alto è stato il numero 2, quello relativo alla città pubblica, dove vengono ipotizzate sia la presenza della piazza Fermi che

del

mercato

coperto.

Quest’ultimo

potrebbe

avere un ruolo molto importante per il rilancio economico e per aumentare il bacino d’utenza in grado di usufruire dell’area visto che, l’attività mercatale ha da sempre un ruolo cruciale nella vita di Collegno la quale, con i suoi sei mercati rionali settimanali è una delle aree più attive da questo punto di vista. Per quanto riguarda la piaz-

280

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


za, invece, richiama un bisogno già percepito dalla comunità ossia la scarsità di punti di aggregazione di questo tipo dove passare il proprio tempo libero. Un altro aspetto che potrebbe essere interessante approfondire riguarda la quantità di aree costruite nella seconda e nella terza proposta. In questi due scenari infatti vengono incrementate le premialità imposte da Collegno Rigenera (il quale fa riferimento alla L.R.20/2009), aumentando di molto il valore di mercato dell’area. A tal proposito, ho ritenuto necessario approfondire la stima attraverso un’Analisi di Sensitività. Tale analisi consiste nell’esaminare la variazione dei risultati finali in relazione a variazioni delle voci di costo e di ricavo più significative. La verifica si ottiene aumentando o diminuendo in termini percentuali alcuni parametri di input fondamentali. In questo caso i valori con una maggiore incidenza, per tutti e tre i masterplan, sono quelli legati al valore e al costo dei nuovi appartamenti. All’aumento dei costi di realizzazione dei nuovi vani abitativi abbiamo una diminuzione dei benefici sociali, poiché si ridurrebbe la forbice tra i valori e i costi d’intervento. Al contrario, aumentando i valori dei benefici abbiamo un aumento del valore delle ricadute sociali d’intervento. Questa tesi si poneva l’obiettivo di valutare in termini economici i benefici per la comunità che alcuni interventi

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

281


potrebbero generare sul territorio collegnese all’interno del nuovo programma di rigenerazione urbana Collegno Rigenera. Durante lo svolgimento dell’elaborato è stato molto importante ricostruire il background storico del comune, fornendo una base solida che mettesse in luce aspetti non solo legati alla strutturazione del tessuto urbano, ma che evidenziasse anche i bisogni storici e le caratteristiche della comunità. Infatti, la partecipazione alle politiche pubbliche, da sempre una caratteristica fondante del comune di Collegno, e le differenti reazioni in merito alle tipologie insediative proposte all’interno dei diversi scenari, definiscono alcuni aspetti specifici propri della comunità. L’analisi del nuovo rapporto con Torino, non più passivo, ma centrale all’interno del nuovo contesto metropolitano, fanno di Collegno un luogo che potrebbe essere fondamentale per la crescita del capoluogo piemontese. In quest’ottica sarebbe molto utile sviluppare progetti in grado di rendere le aree di via De Amicis dei luoghi ad alta qualità urbana e sociale, magari declassando leggermente l’attuale funzione di interscambio modale, veicolando le decisioni verso la creazione di una mixitè di pregio tra

spazio

pubblico

e

spazio

privato.

Il

nuovo

programma urbanistico di Collegno in tal senso potrebbe essere in grado di fornire delle risposte adeguate. Valutare le ricadute sociali d’intervento ha permesso

282

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


di evidenziare quali potrebbero essere le direzioni da intraprendere da parte dell’amministrazione per incentivare la crescita dell’area e per aumentarne la qualità. L’analisi per quanto approfondita, non ha potuto evidenziare numerosi aspetti della trasformazione e valutare la posizione di tutti gli attori individuati all’interno dell’analisi degli stakeholders, Tale mancanza è dipesa dalla difficoltà di coinvolgimento e dal tempo che un lavoro così approfondito avrebbe richiesto. Inoltre, durante la fase di mappatura degli outcomes, sono stati individuati dei benefici che non sono stati stimati nella fase di sviluppo degli indicatori economici come ad esempio l’inserimento di nuove scuole, di spazi per start-up, di aree sportive e di molti altri elementi che potrebbero migliorare la qualità sociale e dello spazio urbano. Come per il coinvolgimento degli stakeholders, il calcolo dei valori in questione avrebbe richiesto delle analisi più specifiche, aumentando di molto il tempo di elaborazione delle stime.

Un’altra prospettiva che sicuramente meriterebbe di essere approfondita riguarda il progetto architettonico. Infatti sarebbe molto efficace proporre soluzioni di pregio che non tengano conto solamente della convenienza economica, ma anche di quella dal punto di vista sociale.

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis

283


In conclusione, in presenza di una domanda reale derivante dal programma di Collegno Rigenera, l’utilizzo di tecniche

di valutazione innovative come lo SROI,

potrebbero essere di grande supporto all’amministrazione comunale in quanto sono in grado di far

interagire

i valori sociali con quelli economici, permettendo di considerare numerosi aspetti che molte volte vengono trascurati

o

considerati

secondari

nel

processo

progettuale.

284

Collegno si rigenera: Scenari di sviluppo e valutazione dei benefici sociali d’intervento per le aree di via De Amicis


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