La gazzetta dello sport con edizioni locali 24 dicembre 2016

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sabato 24 dicembre 2016 anno 120 - numero 304 euro 2,00

SUPERCOPPA ITALIANA JUVE 4 MILAN 5

Tablet gothic heavy cp 8 Regular

Tablet gothic heavy cp 8 Regular rosa uno

A Doha dopo i calci di rigore il Milan alza la sua settima Supercoppa italiana (eguagliati i bianconeri) Ai supplementari risultato di 1-1

SUPERMILAN

RINGRAZIA SUPERGIGIO A Chiellini risponde Bonaventura: 1-1 anche al 120’. Ai rigori, errore di Mandzukic e prodezza di Donnarumma su Dybala. Decisivo Pasalic, Juve battuta

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IN TRIONFO SUL MITO GIGI «E NOI SIAMO ITALIANI...» 10

L’ANALISI di Luigi Garlando

LA SFURIATA DI ALLEGRI «LI PIGLIEREI A CALCI»

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LA PAURA DI MAX REGALI PER VINCENZO

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

Donnarumma vola e distende il braccio che sembra quello di una gru. Il guanto incrocia il rigore avvelenato dal sinistro di Dybala.

Gigio Donnarumma, 17 anni, para il rigore di Dybala. Questa prodezza e il successivo gol di Pasalic regalano al Milan la Supercoppa al Milan dopo 5 anni AP

STORIE DI NUMERI 10 VIOLA

STRATEGIE NERAZZURRE

Antognoni ora ha l’erede «Bernardeschi come Robben» «C’è una generazione di fenomeni: su Benassi e Locatelli vi dico...»

Lucas Leiva dice sì all’Inter: palla a Klopp Gabigol: «Esplodo qui»

CALAMAI A PAGINA 17, COMMENTO DI CONDO’ A PAGINA 25

BREGA, TAIDELLI ALLE PAGINE 12-13

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L’INTERVISTA

STRAGE DI BERLINO

L’altro Froome Terrorista ucciso «Diventare papà vicino a Milano mi ha migliorato» Merkel: bravi!

Per le festività natalizie la Gazzetta non uscirà domani e dopodomani. Tornerà in edicola martedì 27.

Chris Froome, 31 anni

1 Cagliari, sfogo di Giulini «Ma che calcio è?» E pensa anche di lasciare FRONGIA, LONGHI A PAGINA 20

DELL’ARTI A PAGINA 40

Auguri

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GHISALBERTI A PAGINA 31

DA NON PERDERE

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2 Fenomenale Pellegri Il ragazzo record della A segna pure a pallanuoto ODDI A PAGINA 16

3 Vigilia di Natale con la B Il Verona va a Carpi Derby a Pisa e Avellino SETTI, CARLI A PAGINA 27

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CENITI, DALLA VITE, GOZZINI, LICARI, PASOTTO, SCHIANCHI DA PAGINA 2 A PAGINA 11

w IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi L’Inter lancia l’abbonamento Gabigol: paghi un euro ed entri negli ultimi cinque minuti.


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Supercoppa Italiana R Trionfo a Doha

Signora?

Juve, rigori fatali Gigio para Dybala e il Milan trionfa dopo cinque anni Fabio Licari INVIATO A DOHA (QATAR)

M

a che bel Milan all’orientale. Ir­ riducibile, con­ centrato, umile, consapevole di essere inferiore alla Juve e di poterla battere così. Aspettan­ do dalla Cina il famoso closing­ Godot, ecco intanto dal Qatar la Supercoppa. Che sarà picco­ la, entra in bacheca soltanto ai rigori (dopo un sofferto 1­1), ma per chi non vince dal 2011 sembra quasi un Mondiale. Va­ leva di più per i rossoneri e così è stato: primo successo di Mon­ tella in panchina, la settima del Milan (Juve raggiunta), la pri­ ma volta che il trofeo se l’aggiu­ dica chi non ha vinto né scudet­ to né Coppa Italia. E quindi una spinta enorme per ricomincia­ re il 2017 con il petto in fuori e spiegare che l’inseguimento al­ la Champions non è casuale. Come non era stato di un altro continente l’1­0 di campionato. Perché questa Juve soffre il Mi­ lan quasi quanto soffre se stes­ sa e i suoi limiti di gioco che ogni tanto affiorano. Finché è Supercoppa, passi, ma dopo sa­ rà più dura. DONNARUMMA-BUFFON Mez­ z’ora con il coltello tra i denti e poi un crollo improvviso, psico­ logico e fisico, con strappi che tengono in piedi. Ma poche idee. Poteva chiuderla lì la Juve e invece la riapre, la spreca pro­

LA MOVIOLA di FRANCESCO CENITI

MANI DE SCIGLIO E HIGUAIN GIÙ: NIENTE PENALTY SCELTE CORRETTE  Damato passa l’esame Doha: non sbaglia nei momenti decisivi. Come al 120’ quando la Juve chiede con veemenza (giallo a Higuain) un rigore per il tocco col gomito di De Sciglio sul passaggio di Evra. Fa bene l’arbitro a considerarlo involontario: il milanista ha il braccio attaccato al corpo e non cerca mai il pallone che gli sbatte addosso in modo casuale. Sempre nei supplementari, annullato un gol a Evra per un evidente fuorigioco. E ancora prima Higuain cade in area, ma il contatto con Paletta è minimo e non avrebbe giustificato la concessione del penalty ai bianconeri. Per il resto, qualche dubbio (Mandzukic disturba Paletta) nell’azione che porta al corner per la Juve con successivo gol di Chiellini. Rischia il secondo giallo Lichtsteiner che salta con il gomito largo su Bonaventura (colpito al naso).

prio, pensando forse di gestire il vantaggio, o tentando di fare uscire il Milan che però inge­ nuo non è. In un’altalena emo­ zionante ed equilibrata di 120’ più i rigori. Anche questi in bili­ co fino all’ultimo, con Dybala che si fa parare il suo e Pasalic che non perdona. Il Milan però fa qualcosa in più, o quel poco lo fa meglio. Esaltanti le parate Buffon e Donnarumma. So­ prattutto l’ultima su Dybala dal dischetto, 4 rigori a 3 per il Mi­ lan. E se Allegri chiude l’anno con la questione della gestione di Dybala (e del deludente Pja­ nic), anche Montella, con la coppa che rimanda i problemi a domani, deve chiedersi a cosa serve insistere con Bacca.

IL NUMERO SVOLTA ALEX SANDRO Tattica e protagonisti, d’accordo, ma la svolta è innega­ bilmente nell’in­ I gol di Bonaventura nistica e chiude fortunio di Alex in questa stagione: Kucka e Abate Sandro dopo con la complicità 33’: dentro Evra, 2 in Serie A (contro di Alex Sandro, si spalancano Sassuolo e Pescara) fondamentale praterie per Su­ e uno ieri a Doha per come tiene so, da quel mo­ Suso fuori dal mento il migliore. Il Milan non gioco e fa l’ala. Al sesto tiro in era quasi uscito dalla trequarti. 18’, di cui cinque in porta, Non è come in campionato, Chiellini, impeccabile, anticipa quando aveva concesso il pos­ tutti e firma l’1­0. Allegri ha sesso per affollare il centro­ scelto il 4­3­1­2 con Pjanic: in campo, tagliare i passaggi e una partita non cruciale per i colpire dalle fasce. Qui la Juve suoi destini poteva tentare Dy­ il possesso se lo prende per bala. Se non ora, quando. Il sbrigare la pratica senza buro­ problema è che la solidità di­ crazia: Sturaro è in trance ago­ fensiva, e il lavoro dei mediani,

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RMatch-point falliti da Bacca e Dybala che sbaglia anche dal dischetto. Decide Pasalic

sono sprecati dalla giornata lontana dalla zona gol di Hi­ guain e Mandzukic, e soprat­ tutto da Pjanic che continua a non interpretare il 10 moder­ no: poche responsabilità, tanti tocchetti, se non ci sono puni­ zioni scompare. SU, SU, SUSO Il Milan, ripiega­ to su se stesso, pare contratto in un 4­5­1 difensivo nel quale le mezzali Kucka e Bertolacci, asfissiate, perdono sempre pal­ la, e gli esterni devono preoc­ cuparsi di rinculare. «Dentro» Suso, e con il calo bianconero,


SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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No Donna! JUVENTUS

MILAN

4 5

AL 90’ 1-1; AL 120’ 1-1 MARCATORI Chiellini (J) al 18’, Bonaventura (M) al 38’ p.t. SEQUENZA RIGORI Marchisio (J) gol, Lapadula (M) parato; Mandzukic (J) traversa, Bonaventura (M) gol; Higuain (J) gol, Kucka (M) gol; Khedira (J) gol, Suso (M) gol; Dybala (J) parato, Pasalic (M) gol. JUVENTUS (4-3-1-2) Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro (dal 33’ p.t. Evra); Khedira, Marchisio, Sturaro (dal 34’ s.t. Lemina); Pjanic (dal 22’ s.t. Dybala); Higuain, Mandzukic. PANCHINA Neto, Audero, Barzagli, Benatia, Coccolo, Asamoah, Hernanes, Cuadrado, Pjaca. ALLENATORE Allegri. BARICENTRO MEDIO 52,3 METRI CAMBI DI SISTEMA nessuno. AMMONITI Khedira per gioco scorretto; Higuain per comportamento non regolamentare. MILAN (4-3-3) Donnarumma; Abate (dal 12’ p.t.s. Antonelli), Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Locatelli (dal 29’ s.t. Pasalic), Bertolacci; Suso, Bacca (dal 12’ p.s.t. Lapadula), Bonaventura. PANCHINA Gabriel, Zapata, Gomez, Poli, Fernandez, Honda, Sosa, Luiz Adriano, Niang. ALL. Montella. BARICENTRO MEDIO 51,1 METRI CAMBI DI SISTEMA nessuno. AMMONITI Romagnoli, Kucka e De Sciglio per gioco scorretto

Donnarumma para il rigore di Dybala spalancando al Milan la vittoria della Supercoppa. Sotto da sinistra: i rossoneri festeggiano il successo sulla Juventus; i giocatori bianconeri delusi a centrocampo dopo la sconfitta; il gol segnato da Bonaventura che ha pareggiato quello di Chiellini

1Inizio travolgente dei bianconeri che passano con Chiellini, ma si spengono con l’uscita di Alex Sandro. Pari di Bonaventura, Suso trascina il Diavolo ai rigori comincia però una seconda partita nella quale Evra si limi­ ta ad aspettare, mai aggredire, lo spagnolo: al quale concede troppi metri per poi impedirgli cross, tagli e manovra. Suso è la chiave e il vero regista del Mi­ lan, e non lo fermano mai. Ogni tanto – come faceva Donadoni

ai tempi belli – si accentra per dettare il gioco, anche perché in mezzo Locatelli avverte ine­ vitabili dolori di crescita. Quel­ lo più in sintonia è naturalmen­ te Bonaventura che, da sini­ stra, comincia a scavare il solco in cui Lichtsteiner finisce per impantanarsi. Esce Alex San­

dro e 5’ dopo, guarda un po’, assist di Suso e Bonaventura anticipa di testa l’esterno, 1­1. PROBLEMI PJANIC-BACCA Il ribaltamento della situazione, psicologica almeno, ha il suo punto debole anche per il Mi­ lan. Se per Allegri l’enigma è

ARBITRO Damato di Barletta. NOTE spettatori 11.356. Tiri in porta 10-5. Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 4-0. Angoli 11-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’; p.t.s. 1’, s.t.s. 0’.

Pjanic, per Montella si chiama Bacca. E se la Juve ci mette 67’ per inserire Dybala, Montella aspetta inspiegabilmente 102’ per inserire Lapadula. I due, Dybala e Lapadula, sbaglieran­ no i rigori finali, ma non si può negare che l’azzurro doveva entrare ben prima: sarebbe sta­ to interessante vederlo in un Milan che ha cominciato a co­ struire in velocità, anche per non assistere all’errore clamo­ roso di Bacca sottorete. E l’ar­ gentino? Al di là dell’errore dal dischetto, è l’unico a poter cambiare la partita. Incursioni,

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PRIMO TEMPO SUBITO jUVE Dopo 7’ Mandzukic controlla di petto e tenta il destro di controbalzo da oltre 20 metri: Donnarumma in tuffo devia in angolo PRELUDIO AL GOL Al 17’ Higuain lancia in area Sturaro: da ottima posizione fa partire un tiro forte, ma abbastanza centrale e così Donnarumma respinge, poi Abate mette in angolo SVETTA CHIELLINI E dall’angolo calcia Pjanic e Chiellini anticipa tutti realizzando con bel tocco d’esterno destro al volo: pallone a mezz’altezza, nulla da fare per Donnarumma RISPOSTA MILAN Al 21’ Suso da destra si accentra e prova il sinistro a giro dal vertice dell’area: palla mezzo metro a lato alla destra di Buffon CI PENSA JACK Al 39’ il Milan pareggia sull’asse Suso-Bonaventura: lo spagnolo pennella dalla destra per Bonaventura che s’inserisce in mezzo all’area bruciando la difesa juventina e superando Buffon con una perfetta girata di testa

SECONDO TEMPO MILAN SFORTUNATO Al 12’ Milan vicinissimo al vantaggio: sul cross di Suso svetta Romagnoli, Buffon è battuto, ma la traversa gli nega il 2-1 BACCA STECCA Al 17’ tiro-cross dalla destra di Abate con Bacca in ritardo che non riesce in scivolata a mettere in rete da due passi JUVE PERICOLOSA Al 20’ Khedira sferra un destro al veleno da 25 metri: Donnarumma vola sotto l’incrocio e mette in angolo BUFFON SUPER Incredibile palla della vittoria sprecata dal Milan al 38’ quando Buffon si supera deviando d’istinto la schiacciata di testa di Bacca da pochi passi ANCORA MILAN Al 47’ Suso dalla destra pesca Bacca solo in area: palla leggermente lunga e il colpo di testa finisce alto

TEMPI SUPPLEMENTARI BACCA SI DIVORA IL 2-1 Al 2’ p.t.s. Bacca si mangia la più facile delle occasioni: dalla destra ennesimo cross messo da Suso in mezzo, poi tiro di Bonaventura respinto da Buffon, la palla arriva a Bacca che con la porta vuota perde tempo e sbaglia lo stop. Poi salva Chiellini DYBALA SPRECA La Juve ha il match point al 12’ del s.t.s quando Evra pesca Dybala solo in area: la girata dell’argentino è incredibilmente alta

assist, tiri, non sempre al mas­ simo, ma fuori categoria. An­ che lui fallisce un gol quasi fat­ to, sentirsi riserva non aiuta: ma, se il 4­3­3 alla Barça è pro­ prio fuori dai pensieri di Alle­ gri, non sarà facile dirimere l’affollamento in attacco. Di si­ curo il Qatar e il Milan non por­ tano bene: anche nel 2014 k.o. con il Napoli in Supercoppa, e nel 2003 in Champions sconfit­ ta con i rossoneri. Sempre ai ri­ gori. La Juve poteva permetter­ si di perdere, ma fa male lo stesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ALBO D’ORO CHI HA VINTO LA SUPERCOPPA 1988 (giocata nell’89) Milan; 1989 Inter; 1990 Napoli; 1991 Sampdoria; 1992 Milan; 1993 Milan; 1994 Milan; 1995 (giocata nel ‘96) Juventus; 1996 Fiorentina; 1997 Juventus; 1998 Lazio; 1999 Parma; 2000 Lazio; 2001 Roma; 2002 Juventus; 2003 Juventus; 2004 Milan; 2005 Inter; 2006 Inter; 2007 Roma; 2008 Inter; 2009 Lazio; 2010 Inter; 2011 Milan; 2012 Juventus; 2013 Juventus; 2014 Napoli; 2015 Juventus; 2016 Milan


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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Supercoppa Italiana R Trionfo a Doha

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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE PAGELLE di FABIO LICARI 5,5

6,5

LICHTSTEINER Non sempre convincente in fase difensiva, e il gol in anticipo di Bonaventura lo dimostra, ma neanche in attacco fa vedere cross e incursioni.

RUGANI Come Romagnoli sta acquistando personalità: i compagni ora lo cercano. Sempre in anticipo, bene di testa, fa sentire il corpo agli attaccanti.

 CONTRASTI 1  CROSS 5  PASSAGGI 32

 CONTRASTI 0  LANCI 7  PASSAGGI 72

7

6,5

JUVENTUS

MILAN

5,5

6,5

È TORNATO IL VERO CHIELLINI BUFFON C’È, PJANIC EVANESCENTE

BENE PALETTA E ROMAGNOLI SUPER SUSO, BACCA INVISIBILE

L’ALLENATORE

L’ALLENATORE

MASSIMILIANO ALLEGRI La colpa della sua Juventus è pensare che la partita sia chiusa in anticipo: invece dura 120’. Sfortunato con Alex Sandro, ma si discuterà a lungo di Dybala fuori: quel Milan alle corde, crediamo, avrebbe ricevuto all’inizio il colpo letale. Non con meno leggerezza andrà studiata la questione Pjanic. Poi non è dai rigori che si giudicano giocatori e allenatori.

VINCENZO MONTELLA Quel Bacca del tutto fuori dal gioco, quasi umiliato da una manovra che non lo prevede, poteva essere sostituito prima. Ma il suo Milan è concreto, solido, approfitta degli episodi, non si arrende mai e ha un’impronta di gioco. Quando sai a memoria la formazione, la snoccioli come negli Anni 70, è già un buon segno. Anche per i giocatori.

5,5

CHIELLINI Gran partita con gran gol da attaccante, ma Chiello non è nuovo a questi colpi. Quello che rinfranca è che è tornato quello implacabile dietro.

ALEX SANDRO Togliete tutto ma non Alex Sandro, decisivo nel tamponare Suso e schiacciare Abate. Si capisce quando esce. Per lo spagnolo è una goduria.

IL MIGLIORE

IL MIGLIORE

GIANLUIGI BUFFON Uno spettacolo il «vecchio» come il «giovane» sull’altra sponda. Meno interventi ma forse più difficili, tipo quello su Bacca. Aiutato dalla traversa su Romagnoli. Che sia il migliore spiega un po’ di sofferenze bianconere nella manovra.

SUSO «Liberato» dall’infortunio di Alex Sandro, si conferma la faccia più bella di questo Milan. Tutto passa dalle sue iniziative e dalla sua classe. Evra non può fermarlo per limiti agonistici: gli concede assist, cross, tutto.

 CONTRASTI 0  LANCI 11  PASSAGGI 79

 CONTRASTI 0  CROSS 3  PASSAGGI 8

 PARATE 4  RINVII 16  PRESE ALTE 1

6

6,5

KHEDIRA Difficile da giudicare: perché l’impressione è che le tante belle incursioni, con tiri in porta, facciano perdere un po’ di filtro in mezzo.

MARCHISIO Ritmi bassi, ma nel finale ha più fiato, sbroglia situazioni e segna il rigore. Sempre più alla Busquets, ma davanti sono meno mobili che al Barça.

 TIRI 1  RECUPERI 5  PASSAGGI 44

 TIRI 0  RECUPERI 8  PASSAGGI 72

7

 TIRI 0  CROSS 21  OCCASIONI CREATE 5

IL PEGGIORE

IL PEGGIORE

MIRALEM PJANIC Sarebbe perfetto in un calcio con cambi volanti: dentro per punizioni e angoli, poi fuori. Da uno con la sua classe si deve pretendere di più. Non fa il trequartista, non agisce nelle zona calde, e arretrando pesta un po’ i piedi a Marchisio.

CARLOS BACCA Qui la questione, oltre che tattica, è psicologica. Uno come lui non può perdere palla e tempo due volte in area: in altri tempi sarebbero stati due gol. In più Buffon gli fa una gran parata. Ha bisogno di un’altra squadra.

 TIRI 0  RECUPERI 1  PASSAGGI 23

6

4,5

 TIRI 2  SPONDE 0  PALLE PERSE 5

DAMATO C’è qualche episodio da consegnare alla moviola, e qualche limite di personalità nella gestione di un paio di situazioni («gialli» risparmiati). Ma non incide. Sulla mano chiesta da Evra al 120’ è proprio a un passo. DI FIORE 6,5 - GIALLATINI 6 VALERI 6 - RUSSO 6

7,5

6,5

7,5

DONNARUMMA Starebbe bene sul podio con Suso: le sette parate sono notevoli, anche se nessuna alla Banks. Ipnotizza Dybala sul rigore, dice no a Sturaro e Khedira.

ABATE Potrebbe andare in tilt quando l’asse Alex Sandro-SturaroMandzukic s’impossessa della sinistra, ma regge. Si sta evolvendo in un esterno difensivo.

 PARATE 8  RINVII 9  PRESE ALTE 3

 CONTRASTI 2  CROSS 7  PASSAGGI 42

6,5

6,5

PALETTA Lotta con la stessa grinta di Mandzukic e non concede spazi: tiri da fuori o attaccanti che devono allargarsi per vedere la porta. Decisivo nell’assedio.

ROMAGNOLI Altra sicurezza difensiva, con in più una traversa a Buffon battuto. Bella la sfida a distanza, finita pari, con Rugani. C’è un futuro per l’Italia.

 CONTRASTI 3  LANCI 13  PASSAGGI 67

 CONTRASTI 0  LANCI 5  PASSAGGI 64

5,5

4,5

6

6

DE SCIGLIO Piuttosto timidino, si propone poco e si prende poche responsabilità. Niente Dybala? Forse dal suo lato Cuadrado avrebbe potuto fargli più male.

KUCKA Per quasi un tempo pare frullato dal ritmo disumano di Sturaro, ma come Abate non finisce k.o., anzi combattendo più di prima. Tanta sofferenza.

 CONTRASTI 2  CROSS 1  PASSAGGI 63

 TIRI 1  RECUPERI 5  PASSAGGI 34

6,5

5,5

5,5

6

STURARO Per un tempo sembra un marziano, inarrestabile negli inserimenti e in marcatura. Poi cala e si fa male. Ma dà più di quanto ci si aspetti.

HIGUAIN Una di quelle giornate in cui resta lontano dall’area a smistare palloni. Non gliene arrivano decisivi: anche gli ultimi gol se li è creati lui.

LOCATELLI Soffre sotto pressione, e si sapeva, e fa scorrere il gioco con meno fluidità. Montella si accorge che lì si soffre e cambia bene con Pasalic.

BERTOLACCI Non è facile rientrare dopo lunga assenza e reagire alle incursioni di Khedira, difficile da inseguire. Lotta e non sfigura quando diventa pivot.

 TIRI 2  RECUPERI 3  PASSAGGI 14

 TIRI 2  SPONDE 1  DRIBBLING 3

 TIRI 0  RECUPERI 6  PASSAGGI 28

 TIRI 1  RECUPERI 7  PASSAGGI 42

5

5

7

6,5

MANDZUKIC La recente foga del lottatore qui dura poco. Pian piano perde duelli, si fa anticipare, scompare e stampa sulla traversa il rigore.

EVRA Dal giorno alla notte con Suso. Temendo di non poterlo inseguire lo aspetta basso e gli concede troppa libertà. Nel finale prova ad attaccare.

BONAVENTURA Gol da punta, la solita continuità. Concede qualche affondo a Lichtsteiner, ma tiene palla con saggezza. Bravo Montella a tenerlo alto.

PASALIC Decisivo quando il Milan poteva cadere. Dà sostanza alla mediana, pressa, rinforza l’attacco. E ha il sangue freddo per il rigore decisivo.

 TIRI 1  SPONDE 4  DRIBBLING 0

 CONTRASTI 1  CROSS 0  PASSAGGI 18

 TIRI 4  CROSS 5  PASSAGGI 43

 TIRI 2  RECUPERI 3  PASSAGGI 22

6

DYBALA Ha le attenuanti per l’entrata ritardata, ma il rigore non deve sbagliarlo. In mezzo tanti colpi ma, forse, poco fiato. Serviva per il k.o. prima?

LEMINA Non si fa prendere dalla confusione nel finale e gestisce con personalità possesso e appoggi. Non è colpa sua la sconfitta.

 TIRI 4  SPONDE 0  DRIBBLING 4

 TIRI 0  RECUPERI 2  PASSAGGI 14

6 Bevi responsabilmente.

5,5

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5,5

ANTONELLI Entra per Abate e si mette a sinistra spostando De Sciglio sull’altra fascia. Chiude nella vana aggressione finale juventina.

LAPADULA Non riesce a farsi vedere nei 20 minuti scarsi concessi da Montella e poi, troppo carico, sbaglia il rigore. Pollice verso. Ma vediamolo dal 1’.

 TIRI 0  CROSS 1  PASSAGGI 5

 TIRI 0  CROSS 1  PASSAGGI 2


Supercoppa italiana R L’eroe della serata

6

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GARA AI RAGGI X 4

TIRI

8 1 FUORI

13

PARATI

GOL SUBITI

% PARATE

88,88%

PRESE ALTE 3 RINVII DAL FONDO

9

PASSAGGI POSITIVI 21

NEGATIVI 19

LANCI POSITIVI La strepitosa prodezza con la mano di richiamo di Gigio sul rigore di Dybala GETTY

fIL PROTAGONISTA

DONNARUMMA

Gigio in volo continuo Battuto il mito Gigi «Gioia indescrivibile»

1Di fronte al maestro Buffon regala capolavoro e trofeo al Milan «Dedicato al presidente. Con tanti italiani in campo è più bello» Marco Pasotto INVIATO A DOHA (QATAR)

B

envenuti in quello che dovrebbe essere il Milan del futuro, e che invece è assolutamente (anche) il Milan del presente. A riaprire la ba­ checa rossonera ci pensa il più piccolo di tutti, e ovviamente non stiamo parlando di stazza. Piccolo e italiano, perché il di­ segno del dio del pallone ha consegnato al Milan una regia che più perfetta non si poteva. «Avanti i giovani, avanti l’Ita­ lia», ha twittato a fine gara il club rossonero, che alza di nuo­

vo un trofeo per mano ­ è il caso di dirlo ­ del giocatore più em­ blematico del progetto. Una vittoria non solo «per» Berlu­ sconi, ma in qualche modo «di» Berlusconi, che di questo pro­ getto è stato un fautore ed ese­ cutore romantico e appassiona­ to. Silvio lascerà il Milan nel migliore dei modi, consegnan­ do a chi verrà una squadra ca­ pace di riconquistare una cop­ pa dopo cinque anni e mezzo a pane e acqua, e con un’anagra­ fe molto chiara: davanti c’è un intero ciclo, di cui Donnarum­ ma è il portabandiera. MURATE SuperGigio si prende

la sua serata più bella davanti agli occhi dell’altro Gigi, di cui è erede designato. Ovviamente non esiste rivalità, Buffon si è sempre entusiasmato nel parla­ re del collega perché a Gigio è impossibile non voler bene. Im­ possibile non augurargli di ri­ percorrere la carriera di Buf­ fon. E dire che la sua partita era iniziata con un brivido, un mezzo liscio su un rinvio dopo 10 secondi. Sembrava un catti­ vo presagio, subito spazzato via: prima una respinta su Khe­ dira, poi un dribbling sperico­ lato ma efficace su Sturaro al li­ mite dell’area piccola, un mira­ colo su Sturaro e un’altra mura­

8 GDS

E’ finita: Supercoppa al Milan. Donnarumma abbracciato da Romagnoli e Kucka AFP

ta su Khedira, fino al capolavoro su Dybala: braccio destro di richiamo, palla che si spegne a lato, l’argentino che china la testa. Ad accendere le luci della festa è poi stato Pasa­ lic, ma il fornitore di corrente è stato SuperGigio. «Dopo la Su­ percoppa spero di abbracciare per primo Donnarumma», rac­ contava Galliani qualche gior­ no fa. Da auspicio si è trasfor­ mato in oracolo, anche se poi l’abbraccio è stato collettivo. Nelle parole dell’a.d. si poteva leggere piuttosto chiaramente l’interpretazione della sfida: abbracciare Donnarumma equivaleva al pensiero di ab­ bracciare chi avrebbe potuto essere decisivo nella difesa del fortino. E così è stato.

È LA VITTORIA DEL LAVORO: MONTELLA CI HA DATO QUALCOSA IN PIÙ GIGIO DONNARUMMA PORTIERE MILAN

SPECIALITA’ «E’ un’emozione indescrivibile ­ racconta il por­ tiere, dopo aver sollevato quel­ la coppa al cielo mille volte ­. Abbiamo preparato bene la partita, ce l’abbiamo messa tut­ ta e abbiamo giocato alla pari. E con tanti italiani in campo è più bello, un piacere. E’ una soddisfazione immensa, non si può descrivere. L’abbiamo cer­ cata e voluta questa vittoria, è frutto del lavoro e la dedichia­ mo al presidente. Non so se sa­ rà il suo ultimo trofeo, ma que­ sto è per lui. Montella? Ci ha dato qualcosa in più». SuperGi­ gio ha stoppato la Juve con quella che ormai sta diventan­ do una delle specialità della ca­ sa. Pare che dagli undici metri, quando c’è lui fra i pali, chi tira i rigori veda la porta molto pic­ cola, perché Gigio ne occupa una buona porzione. E poi di solito azzecca l’angolo. La pri­ ma perla fu col Real, su Kroos, nell’estate dell’anno scorso. Aveva 16 anni e fu un’estate da sballo perché poi ne parò due al Sassuolo (Berardi e Acerbi), re­ galando il Trofeo Tim al Milan. Ma c’è altro: lo scorso luglio mandò di traverso la partita al Bayern di Ancelotti (Rafinha) e alla prima di campionato ha salvato i 3 punti con il Torino su Belotti. Ora la parata più im­ portante deve farla il club, non importa per mano di chi: occor­ re un nuovo contratto che lo la­ sci sereno nelle mani del Milan. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE ALTRE PERLE Gigio pararigori Quello di ieri è il 6° penalty ribattuto Quello parato ieri a Paulo Dybala decisivo per la conquista della Supercoppa Italiana non è certo il primo rigore neutralizzato da Gigio Donnarumma. Da quando difende i pali del Milan, prima come riserva di Diego Lopez nelle amichevoli estive e poi da titolare della cattedra, è già al sesto rigore parato. Di seguito la serie dei penalty parati. 

REAL MADRID-MILAN 10-9 d.c.r. 30 luglio 2015 Rigore parato a Kroos SASSUOLO-MILAN 4-5 d.c.r. 13 agosto 2015 Rigori parati ad Acerbi e Berardi Trofeo Tim BAYERN MONACO-MILAN 6-8 d.c.r. 28 luglio 2016 Rigore parato a Rafinha International Champions Cup MILAN-TORINO 3-2 21 agosto 2016 rigore parato a Belotti al 96’ Serie A


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Supercoppa Italiana R L’analisi JUVENTUS

BARICENTRO

MILAN

MEDIO 52,3 metri 12

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ANGOLI

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POSSESSO PALLA

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FALLI FATTI

DRIBBLING

PASSAGGI EFFETTUATI

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PASSAGGI RIUSCITI

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TIRI NELLO SPECCHIO

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PALLE INTERCETTATE

MEDIO 51,1 metri

BARICENTRO

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33 70

82,2%

82,2%

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91 73 5

29 99 13

2 GDS - DATI OPTA

fLA PARTITA AI RAGGI X

Andrea Schianchi

Non pressa e non crea: S il rombo di Allegri sfilettato da Montella

1Dopo il gol di Chiellini la Juve si siede e la sua mediana non gira:

lenta e in confusione, serve a Mandzukic e Higuain solo 88 palloni LA MOSSA TATTICA

BONAVENTURA: cross 5 SUSO: cross 21 BERTOLACCI: contrasti 4 KUCKA: recuperi 5

SUSO MARCHISIO STURARO BONAVENTURA

KUCKA

KHEDIRA PJANIC BERTOLACCI

LOCATELLI

PASSAGGIO MOVIMENTO

RESPONSABILITA’ I rossoneri si prendono quello che la Juve regala e cominciano ad allarga­ re la manovra puntando sugli uno­contro­uno degli esterni: va sottolineato che l’uscita di Alex Sandro e l’ingresso di Evra agevola non poco la strategia del Milan, ma la pochezza dei bianconeri in termini di costru­ zione e la lentezza del palleg­ gio sono davvero imbarazzan­ ti. Il rombo che prevede Mar­ chisio come vertice basso e Pja­ nic come vertice alto non funziona: Khedira si butta ne­

STUDIO

GDS

e dopo cinque mesi di la­ voro, di allenamenti e di partite, in campionato e in Champions League, il gioco ancora non si vede, perlomeno il bel gioco, significa che esiste un problema strutturale. La Ju­ ve, da tutti ritenuta più forte del Milan sia per qualità fisiche sia per doti tecniche, non riesce a imporre il ritmo e non domi­ na come dovrebbe (e potreb­ be) in mezzo al campo, nono­ stante sia passata in vantaggio e abbia, di conseguenza, potu­ to scegliere la tattica più adat­ ta. Invece, dopo il gol di Chiel­ lini, succede che i bianconeri, seguendo uno schema già visto e rivisto in questa stagione, si rintanano, concedono metri e campo agli avversari, forse illu­ dendosi che ciò possa bastare.

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gli spazi, Sturaro ringhia e sinistra. Sono loro due a garan­ stantuffa, però non c’è nessuno tire il valore aggiunto, e non è che si assuma la responsabilità un caso che siano sempre loro di disegnare un’azione degna due a costruire il gol del pareg­ di nota. Se Mandzukic e Hi­ gio: cross dello spagnolo e te­ guain, in 120 minuti, toccano sta di Jack in anticipo su Licht­ la miseria di 88 palloni in due, steiner. La manovra del Milan è significa che la squadra, con i tanto elementare quanto effi­ movimenti e i suggerimenti, cace, anche perché la Juve non non riesce a supportare gli at­ pressa ma aspetta. Il pallone fi­ taccanti e non li mette nelle mi­ nisce regolarmente sui piedi di gliori condizione per conclude­ Suso che scodella in area la bel­ re a rete. Ché, alla fine, quello lezza di 21 cross. A tratti ci so­ che conta nel calcio è sempre no tre­quattro bianconeri im­ arrivare il più ve­ pegnati nel­ locemente possi­ l’azione di con­ bile nei pressi IL NUMERO trasto, neanche dell’area nemica avessero davanti e tirare in porta. il fratellino di Il resto, cioè i ri­ Garrincha... Lo­ cami, i lanci e i gico che, spo­ dribbling, sono stando molti uo­ dettagli che de­ i palloni persi da mini in quel set­ vono essere fun­ Gonzalo Higuain. E tore, la Juve lasci zionali all’obiet­ libere altre zone tivo. La Juve, in­ Dybala, che gioca di campo, quelle vece, non ha la solo 53 minuti, dove i rossoneri necessaria velo­ arriva a quota 17. costruiscono cità di esecuzio­ manovre su ma­ ne e nemmeno le idee sono lu­ novre e minacciano la porta di cide e geniali. Buffon. Sono 71 i palloni tocca­ ti da Suso e 77 quelli di Bona­ PRAGMATISMO Il Milan, con­ ventura: il totale fa 148, a di­ sapevole dell’inferiorità, si pre­ mostrazione del fatto che il Mi­ occupa di arginare Pjanic, po­ lan li ha eletti a salvatori della tenzialmente il più pericoloso, patria. Infine, con molto prag­ e di dare un’occhiata alle mez­ matismo, appena entra Dyba­ zali che s’inseriscono. Higuain la, Montella ordina a Bertolac­ e Mandzukic rimbalzano con­ ci di occuparsi esclusivamente tro Romagnoli e Paletta che, dell’argentino. Classica marca­ una volta riconquistato il pallo­ tura a uomo. Quando ci vuole, ne, alzano la testa e cercano ci vuole... Suso a destra e Bonaventura a © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Supercoppa Italiana R I perdenti

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UNA SERATA NO

L’ALLENATORE DELLA JUVE E stop. «Il rigore? Non c’era, è stato bravo l’arbitro».

LA FURIA DI ALLEGRI «LI PRENDEREI A CALCI» CHE URLA DAVANTI A MAROTTA E PARATICI Max attacca la squadra: «Sono molto arrabbiato Partita letta male» E poi punge Dybala: «In 60’ poteva e doveva essere determinante» Matteo Dalla Vite INVIATO A DOHA (QATAR)

U

na furia. Max Allegri lo è durante e pure dopo. La panchina è a massimo dieci metri dalla posizione della stampa. E si sente tanto, prati­ camente tutto. Le situazioni di gioco lo portano a sacramentare spesso, cose di gioco, cose nor­ mali. Però Max si scatena spes­ sissimo nell’area tecnica, avan­ za, a volte usa l’ironia, indie­ treggia e si mette a parlare con quelli in panchina, segnatamen­ te Barzagli. Dice che si doveva fare così o cosà: insomma, se la sentiva male da subito. Quando poi il Milan mette il rigore deci­

sivo dopo l’errore di Dybala, ec­ co che la rabbia esonda: «Li prenderei a calci», lo si sente ur­ lare alla fine mentre si sfoga vi­ bratamente con l’a.d. Marotta e il d.s. Paratici. È la rabbia per un trofeo che se ne va. E la delusio­ ne per non aver visto i suoi at­ taccanti metterla dentro.

È LA MANIERA IN CUI GIOCHI QUESTE PARTITE CHE CONTA MASSIMILIANO ALLEGRI (NELLA FOTO LO SFOGO)

ABBIAMO DIFESO MALE: CONCESSI TROPPI CROSS E OCCASIONI MASSIMILIANO ALLEGRI SULLA FASE DIFENSIVA

DEVE DETERMINARE E forse il primo indiziato di tutto questo è Paulo Dybala: Allegri decide di tenerlo ancora una volta in pan­ ca, per la quarta volta di fila; Paulo non è contento, ma il suo gol non arriva e le stoccate scat­ tano in automatico. «Se ho rim­ pianti per non averlo messo dal­ l’inizio? Nessuno. Dybala ha giocato 60’, sessanta minuti: ha avuto occasioni per fare gol. Con una partita andata in que­ sto modo, Dybala doveva e pote­ va determinare». Doveva e pote­ va determinare. La traduzione è che Paulo non deve minima­ mente avere il muso lungo per la quarta panca consecutiva. Paulo deve far vincere le partite.

MOLTO ARRABBIATO Alla fine, comunque, Allegri ammette la furia che c’è in lui. «Ero arrab­ biato durante la partita e lo so­ no ancora – dice il tecnico della Juventus –: anzi, sono molto ar­ rabbiato. Perché in campo di­ ventano importanti tutti, pure coloro che entrano dopo. Così com’è importante la lettura del­ la partita, lungo tutto il campo e la gara. Se è una sconfitta che cambia le cose? Macché: intan­ to abbiamo perso ai rigori e non in partita, poi evidentemente qui a Doha non ci va bene per­ ché perdemmo anche contro il Napoli proprio dagli undici me­ tri e insomma al momento non posso dire nulla perché siamo primi in campionato e in Cham­ pions. Però una cosa va capita: è il modo in cui giochi le partite che conta». E qui c’è la prima stoccata, non per tutti ma per molti. E su questo Max ha ragio­ ne: 20’, i primi, di predominio e poi la sua Juve è sparita. «Ab­ biamo giocato una buona prima mezz’ora, poi ci siamo affidati troppo agli episodi. Una cosa da migliorare è la fase difensiva. E non parlo dei difensori, loro si sono comportati bene: abbiamo permesso al Milan di fare una quindicina di cross e gli abbia­ mo concesso troppe occasioni. Era importante vincere perché quando si giocano le finali biso­ gna cercare sempre di vincerle, ma succede... Ora ci rivedremo l’1 gennaio e dovremo fare par­ tite diverse con un’attenzione diversa». Avviso ai naviganti chiarissimo: anche ai musi lun­ ghi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ

Caldara-Juve Visite mediche già superate  Martedì era in panchina a Bergamo, mercoledì e giovedì a Torino per le visite mediche: non c’è alcun dubbio ormai, il futuro di Mattia Caldara sarà bianconero. E la sua esclusione in campionato contro l’Empoli non era casuale visto l’impegno delle visite il giorno dopo in Piemonte. Così, superato questo adempimento, la Juve ha definitivamente chiuso l’acquisto del promettentissimo centrale dell’Atalanta. Tutto pronto per l’ufficialità che arriverà a gennaio, ma il 22enne rimarrà fino al 2018 all’Atalanta.

Dybala, errori e muso lungo Così La Joya diventa un caso

Paulo Dybala, 23, consolato da Benatia e Alex Sandro a fine gara INVIATO A DOHA (QATAR)

L

a serata di poca... Joya era iniziata così. «Dyba­ la? Allegri decide la for­ mazione migliore da schie­ rare, ma in questo momento siamo fortunati e consape­ voli di avere una panchina di titolari. Nell’arco dei 90’ ci saranno occasioni per far entrate qualcuno dalla pan­ china»: parola dell’a.d.Bep­ pe Marotta. Il resto è storia di un ragazzo che con 60’ di calcio non ha inciso sulla partita pur avendo avuto le opportunità di farlo. ANCORA PANCA Questa è la storia di un ragazzo che è stato messo come arma del dopo, che si aspettava di po­ ter tornare dal 1’ e che ovvia­ mente oggi diventa un caso. Perché è stata la sua quarta panchina di fila e perché lui stesso aveva detto di essere «pronto già da quando sono rientrato», ovvero dal 7 di­ cembre contro la Dinamo Zagabria. Se la sentiva di po­ ter giocare dall’inizio, ma Allegri è andato verso l’ice­ berg­Pjanic e tutto, poco alla volta, è andato a sbattere contro il Milan. Già, Dybala si attendeva di essere titola­ re dopo aver toccato la pan­ china e piccoli spezzoni di gara contro i croati, contro il Torino (cambiando la parti­ ta) e contro la Roma. Sem­ brava che Allegri l’avesse dosato proprio per la finale di Supercoppa. Invece no. L’ha dosato a tal punto che l’ha rimesso dopo. E lui non c’è rimasto bene.

E LA FIRMA? Il problema è che le occasioni le ha create o se le è trovate: niente colpo decisivo, però. E quando quel rigore è stato parato da Donnarumma dopo quell’occasione sparata in tribuna (girata al volo di sini­ stro), Allegri non ci ha visto più dalla rabbia. Il pubblico lo ave­ va evocato, Max lo ha infilato ma senza riceverne il giusto tocco magico: i due si rivedran­ no il 1° gennaio e ne riparleran­ no, a mente fredda. Ora, però, c’è sempre la questione legata al contratto. Proprio due giorni fa, a una domanda di un gior­ nalista di Abu Dhabi convinto che avesse già firmato l’allun­ gamento, La Joya ha risposto: «Non ho firmato ancora nulla, e di questa cosa non voglio parla­ re». Infastidito? Probabilmente no, ma certamente pareva esse­ re il primo e invece sono arriva­ ti Sturaro, Rugani e Bonucci prima di lui. La questione è aperta, il Real Madrid e il Bar­ cellona guardano, ma che Dy­ bala rimarrà alla Juventus è una quasi­sicurezza. Nel frat­ tempo, ecco il capitano Gigi Buffon: «Se sono contento per lui o arrabbiato del fatto che Donnarumma mi abbia tolto la Coppa? Lui è un ragazzo di si­ curo avvenire, e certamente io non sono mai stato né invidioso né rosicone nella mia vita. Di­ spiace per la finale, ma quando sei la Juve, questa Juve, devi cercare di vincere gare così». Poi, Giorgio Chiellini: «Doveva­ mo essere più cinici e canniba­ li». Per Alex Sandro problemi al flessore sinistro; per Sturaro problemi al quadricipite manci­ no. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CLIMA A DOHA

Zero tornelli e tifosi mescolati: si sente più Max che il tifo 1Supporter bianconeri in maggioranza, ma a tratti il silenzio è quasi irreale. E solo per Dybala scatta un coretto INVIATO A DOHA (QATAR)

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l minuto 63, i tifosi qata­ rioti vestiti di biancone­ ro si «europeizzano». Così: «Dybalà! Dybalà!», con l’accento sulla «a». Un minuto dopo Allegri chiama Paulo e lo fa alzare dalla panca. Ma per la Juve non c’è resurrezione. Dy­ balà si mangia un gol nella por­ ta sotto la curva juventina e poi Donnarumma gli para il rigore decisivo.

SILENZI E MUSO LUNGO In que­ sto Paese senza tornelli, la poli­ zia fa comunque sul serio: il prefiltraggio allo stadio sapeva di situazione all’italiana: me­ tal­detector, accendini che vo­ lano nel cestino, attenzione massima e tre posti di blocco prima dello stadio. La parola d’ordine, in questi giorni, era attenzione e compostezza, quella dei tifosi: ai campi d’alle­ namento, fuori dagli hotel, au­ tografi o fotografie da prendere ma con massima educazione.

Un ingresso «infuocato» per Juve e Milan allo stadio Al Sadd LAPRESSE

La stessa che si udiva quando c’era il giro­palla delle squadre durante la partita: in certi mo­ menti sembrava che qualcuno mettesse il volume a zero, tutto attutito, religioso silenzio, roba irreale. A tal punto che, nel pri­ mo tempo, si è sentita un’im­ precazione pazzesca di Allegri davanti a un gol sbagliato. E an­ che alla fine, a finale persa. La Coppa del deserto è stata an­ nunciata come «Clash of Cam­ pioni». Il «clash» è stato giocato dentro uno stadio che ha prati­ camente la stessa capienza del­ lo Scida di Crotone: 13.000 po­ sti. Gli spettatori, alla fine, sono 11.356. Fra tifosi bianconeri e rossoneri, erano 500 le unità italiane con anche rappresen­

tanti delle rispettive curve. Il Milan è arrivato prima allo sta­ dio; la Juve – stavolta – dopo, con Buffon che esce per primo con gli occhiali da sole e Dybala che è partito dalla quarta pan­ china consecutiva: sguardo bu­ io. Giornata che sarà pessima. Anche per i tifosi locali vestiti di bianconero, in maggioranza. Ma il bello dello stadio è stato anche vedere i supporter mi­ schiati, come da noi non succe­ de praticamente più. Il clima ovattatato alla fine sparisce: saltano e cantano i milanisti. E parte l’inno rossonero, come fosse ancora il 22 ottobre quan­ do vinse il Milan: a San Siro. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Supercoppa Italiana R I vincitori

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L’A.D. ROSSONERO

L’ALLENATORE DEL MILAN altezza e l’identità degli sposi è piuttosto evidente. Montella adesso è in luna di miele col Milan, perché dalle parti di via Aldo Rossi hanno una sensibili­ tà molto spiccata verso le cose che luccicano da mettere in sa­ lotto. Magari ci sarà ancora qualche scambio di vedute con il presidente Berlusconi sul si­ stema di gioco e qualche nome da mandare in campo, ma il grande vincitore di ieri sera è proprio Vincenzo.

MONTELLA «IN CAMPO MI SONO EMOZIONATO QUESTO È IL NOSTRO NUOVO INIZIO» «Con Berlusconi festeggeremo davanti a un bicchiere di vino. Ora dovremo essere bravi a non disperdere questa energia» Marco Pasotto INVIATO A DOHA (QATAR)

C’

è chi gira la testa. E chi si volta del tutto, guar­ dando nella direzione opposta. Lui no. Vincenzo Montella il nemico preferisce guardarlo negli occhi, e stavol­ ta è scattata la festa. Un nemi­ co subdolo, troppo ricorrente negli ultimi tempi per viverla con fatalismo. Un nemico lun­ go undici maledetti metri, che hanno punito il Milan in cam­ pionato e l’hanno sollevato al cielo assieme alla Supercoppa ieri sera. Montella quei rigori se li è guardati tutti, impassibi­ le, in mezzo al suo staff, fino

alla parata di Donnarumma e al gol di Pasalic che hanno por­ tato il Diavolo in paradiso. Ad aprirne il cancello ci ha trovato lui, Vincenzo, al primo titolo da allenatore dopo qualche tentativo andato a vuoto. Mon­ tella conquista il suo primo tro­ feo e allo stesso tempo regala a Berlusconi quello che molto probabilmente sarà l’ultimo di Silvio da proprietario del Mi­ lan. ANIMA E’ un allenatore che in qualche modo passerà alla sto­ ria: l’allenatore della transizio­ ne societaria, ma soprattutto l’allenatore che sarà ricordato ­ comunque andranno le cose nei prossimi anni ­ come l’uo­ mo capace di restituire un’ani­ ma e un’essenza al Milan. Lui lo disse già diverse settimane fa, e nessuno potè dargli torto: «Siamo tornati una squadra». Questa è la ciliegina con cui de­ corare una torta che è multi­ piano, come quelle dei matri­ moni: può crescere ancora in

I RIGORI? HO DECISO IO. VOLEVO CHE PASALIC TIRASSE PER 3°... VINCENZO MONTELLA SUL RIGORE DECISIVO

SI CRESCE CON LE IDEE E LA VOGLIA DI PORTARLE AVANTI VINCENZO MONTELLA SUL FUTURO ROSSONERO

RIFLESSIONI Poi, a lui queste cose non raccontatele nemme­ no. Perché in questi casi gli al­ lenatori ­ giustamente ­ lascia­ no il red carpet della festa ai lo­ ro ragazzi. «Sono particolar­ mente contento per la crescita di questa squadra dall’inizio del nostro percorso ­ dice il tec­ nico ­. Sono contento per Ber­ lusconi, Galliani, Maiorino e il mio staff, perché lavorano tutti duro. Ma non definitemi l’uo­ mo in più. Assolutamente no. Certo, si lavora anche per que­ ste soddisfazioni, ma si cresce soltanto se ci sono idee e voglia di portarle avanti anche da parte dei giocatori. Sì, è il mio primo trofeo da tecnico, ma le emozioni le ho già scaricate in campo, abbiamo festeggiato tanto assieme ai ragazzi. Ora è giusto che mantenga un certo decoro...», sorride Vincenzo. BICCHIERE DI VINO La sua non è falsa modestia, è così di natu­ ra: è un allenatore che molto difficilmente parla, per così di­ re, in prima persona. «Berlu­ sconi non l’ho ancora sentito, ma sono straconvinto che sia felice. Festeggeremo prossima­ mente, magari davanti a un bicchiere di vino». Sarà, quel­ la, una serata da riflessioni profonde sul futuro del club, perché in questo momento il Milan può essere maneggiato con disinvoltura anche osser­ vando il futuro. Le basi ci sono. «Il progetto italiano è qualcosa che parte da lontano. Prima della partita ho detto ai ragazzi che questo avrebbe potuto es­ sere l’inizio di un nuovo per­ corso, un punto di partenza. Ora dobbiamo essere bravi a non disperdere questa energia. In campo mi sono emoziona­ to». Poi svela qualcosa sui rigo­ ri: «La scaletta l’ho decisa io. Qualche giocatore ha voluto cambiarla, altri si sono adatta­ ti, altri ancora non hanno volu­ to tirare. Per esempio avrei preferito che Pasalic tirasse per terzo. Faccio i complimenti alla Juve, perché hanno avuto la forza di congratularsi con noi a fine partita. Un grande club si vede anche da queste cose». Chiusura bon ton per una sera­ ta perfetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Galliani si gode l’ultima gioia: «Nessun sassolino da togliermi...»

La gioia di Galliani a fine gara abbracciato dall’ex Serginho IPP INVIATO A DOHA

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a telefonata scatta subi­ to, quando tutto il Mi­ lan è già a festeggiare sotto la curva Sud in trasfer­ ta. Una telefonata con un sorriso a trentadue denti con Berlusconi, a cui Adriano Galliani racconta in diretta che cosa sta avvenendo sul prato dell’Al Sadd Stadium e come è andata la partita. E’ una coppa dal sapore strano, senz’altro, per questa coppia di dirigenti che in trent’anni (a febbraio saranno trentu­ no) ha collezionato ventino­ ve titoli. Un sapore strano perché, a meno di sorprese, sarà davvero l’ultimo trofeo che chiude un’epoca rosso­ nera forse irripetibile. Gal­ liani a Doha non avrebbe nemmeno dovuto andarci. C’era un closing previsto pri­ ma per il 2, e poi per il 13 di­ cembre che avrebbe dovuto consegnare il club nelle ma­ ni dei cinesi. Magari l’a.d. rossonero avrebbe seguito la squadra ugualmente, ma da semplice tifoso. Le lungaggi­ ni burocratiche però hanno regalato tutt’altro scenario, perché ieri sera è andato in un modo che Berlusconi e Galliani hanno condiviso tantissime volte. Le braccia alzate al cielo, la telefonata, il capitano che alza un tro­ feo. L’a.d. rossonero si guar­ dava intorno gustandosi tut­ to questo come si fa con l’ul­ timo boccone di un piatto prelibato. Lo si assapora fino in fondo. Ha abbracciato Montella, si è piazzato dietro i giocatori in festa che si sta­ vano filmando col selfie­sti­

ck, mentre dalla Cina la Sino­ Europe Sports twittava la pro­ pria soddisfazione: «Grazie Mi­ lan per la stupenda vittoria. La Supercoppa ha unito i tifosi del Milan di tutto il mondo!». Sì, tutto abbastanza strano, se pen­ siamo che il premio vittoria lo pagherà la cordata cinese. NEL CUORE Galliani cederà il comando assieme a Berlusconi, ma forse dopo aver alzato una coppa il 3 marzo sembra una data lontana. E non è certo que­ sto il momento di fare «testa­ mento» sportivo: «Se è la mia ultima coppa? Sono così felice che ha poca importanza. E’ la 29°, e non è male. Ho sentito Berlusconi, è felice, ha detto che ci voleva. Tutti i ragazzi, Donna­ rumma per primo, hanno dedi­ cato la coppa al presidente: sia­ mo molto contenti. Il 20 febbra­ io saranno 31 anni di Milan ed è stato di gran lunga il periodo più felice della storia rossonera. Dico sempre che bisogna pensa­ re alla storia e non alla cronaca, e i 31 anni di Berlusconi hanno portato i trofei conquistati». Parrebbe qualcosa di molto si­ mile al mettere alcuni puntini su alcune «i», ma poi precisa: «Non ho nessun sassolino da to­ gliermi. Sono innamorato paz­ zo del Milan, finché sarò a.d del Milan salto come un grillo e da­ rò le mie energie, e quando non lo sarò più lo farò ugualmente. Io sono felice, non ho problemi di presente o futuro. Questo successo ha un sapore molto bello e molto dolce, fantastico. Al gol di Pasalic mi sono com­ mosso. Questa vittoria me la porto nel cuore forse più di tut­ te, poi vi racconterò perché». m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MERCATO

Zaza via dal West Ham, che punta l’«incedibile» Bacca 1Il club non intende riscattare l’ex Juve,

ne, troveremo la giusta soluzio­ ne». Dunque, l’impiego di Zaza obbligherebbe al riscatto del centravanti, opzione evidente­ mente non contemplata dai manager inglesi. Zaza tornerà dunque a Torino, ma sarà un semplice scalo verso una nuova destinazione: lo cerca il Valen­ cia di Prandelli (che punta an­ che Jovetic, che però gradireb­ be rimanere in Italia).

in orbita Valencia. Bilic vuole il colombiano, ma il Milan non intende farlo partire Alessandra Gozzini MILANO

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i Zaza si era parlato mol­ tissimo prima dell’estate, dopo il rigore fallito al­ l’Europeo. L’Italia aveva lascia­ to il torneo, e lui aveva poi la­ sciato l’Italia senza che i due eventi fossero necessariamente collegati tra loro. In ogni caso di Zaza si è poi smesso di parla­ re: da quando è finito al West Ham ha giocato 8 partite senza

lasciare grandi tracce. Lo score visto che si parla di Premier parla di zero gol, 5 uscite da ti­ tolare, 3 da subentrato, 4 sosti­ tuzioni, 2 cartellini gialli. Diffi­ cile che i numeri vengano ag­ giornati e il motivo lo ha spie­ gato Bilic, l’allenatore del West Ham: «Riscatto alla quattordi­ cesima presenza? Questo è il motivo per cui non è stato parte del gruppo nelle ultime partite, ha un tipo di contratto molto specifico. Parlerò con lui del suo futuro e della sua situazio­

Da sinistra Simone Zaza, 25 anni, e Carlos Bacca, 30 GETTY IMAGES

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INCEDIBILE La conseguenza stavolta c’è: il West Ham avrà bisogno di un nuovo attaccan­ te. Bilic è in vena di confessioni: «Potremmo riprovarci con Bac­ ca anche se ultimamente non sta giocando con continuità e questo può essere un problema

visto che abbiamo bisogno di giocatori che abbiano il ritmo­ partita». Carlos, in realtà, ha quasi recuperato il ritmo gara: ieri ha giocato la prima da tito­ lare in Supercoppa dopo setti­ mane di assenza. Il problema semmai è un altro, non fisico ma contrattuale: Galliani, a.d. rossonero, deve autofinanziare il mercato ma non è dell’idea di cedere Bacca per far cassa. «Lo ripeto, Carlos è incedibile, la sua cessione non rientra nei no­ stri piani» ha spesso ribadito. Così come non rientra nei piani cinesi: Carlos è un giocatore di livello internazionale dunque utile anche come spot per altri campioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R La svolta nerazzurra

De Boer-Pioli, non c’è gara Ora l’Inter corre il doppio IL CONFRONTO FRANK DE BOER STEFANO PIOLI GARE DI CAMPIONATO

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PUNTI

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MEDIA PUNTI

1,27 2,16 GOL FATTI

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1,18 2 GOL SUBITI

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MEDIA GOL SUBITI Frank de Boer, 46 anni, esonerato in novembre GETTY IMAGES

1,27 1,16

Stefano Pioli, 51, l’anno scorso era sulla panchina della Lazio GETTY

1I numeri in campionato sono impietosi. Con l’olandese la media punti era di 1,27, ora è salita a 2,16. La squadra segna di più e subisce meno Matteo Brega MILANO

N

on è ancora sufficiente. «No, mi aspettavo di fare di più». Stefano Pioli non si ferma davanti alla soglia dei 13 punti conquistati in cam­ pionato sui 18 disponibili. E co­ sì dopo la Lazio l’umore soddi­ sfatto dell’allenatore gli conce­ de di andare oltre la fredda ve­ rità della ragione. Ovvero che a Napoli la squadra non ha «par­

tecipato» e che contro il Milan ha ripreso il pareggio solo nel recupero dopo aver giocato di più e meglio dei rossoneri. Pioli dovrebbe essere soddisfatto di ciò che ha fatto finora. Ha sem­ plicemente stravolto l’Inter con il buon senso. I numeri della sua Inter evidenziano una deci­ sa accelerata. Basti pensare che facendo bottino pieno nelle ul­ time tre giornate i nerazzurri hanno scalato quattro posizio­ ni. Dopo il k.o. di Napoli, il 2 dicembre, erano infatti undice­

simi, mentre chiudono il 2016 al settimo posto, avendo nel frattempo scavalcato Torino, Fiorentina, Genoa e Sampdo­ ria. Per raggiungere però qual­ cosa di migliore, qualcosa di più consono alle ambizioni e alla storia di questo club, l’Inter ha attraversato la terra desola­ ta dell’anonima classifica per affacciarsi su una terrazza più deliziosa. I ringraziamenti di mercoledì sera, da parte della dirigenza e dei giocatori, per aver regalato a tutti un sereno

Natale dopo aver “rovinato” quello precedente, certificano quanto Stefano stia incidendo sull’ambiente. IN CRESCITA Adesso, dopo 6 partite di campionato e con la pausa natalizia, si può fare un primo confronto numerico con l’Inter di Frank de Boer. L’olan­ dese fu esonerato dopo aver sommato 14 punti in 11 partite; Pioli ne ha fatti 13 in 6, ovvero gli stessi in metà del tempo. Dei 30 complessivi nessuno scorda

4

 le squadre scavalcate in classifica dall’Inter, che era undicesima e ora è settima, negli ultimi tre turni: Torino, Fiorentina, Genoa e Sampdoria

i 3 presi da Stefano Vecchi con­ tro il Crotone. La media punti di Pioli è una bilancia democra­ tica: 2,16 contro 1,27. Un anda­ mento invidiabile se non ci fos­ se da riasfaltare la strada che porta al terzo posto. E così i margini di errore sono pratica­ mente nulli, con partite da vin­ cere e altri avversari da aggan­ ciare e superare di giornata in giornata. Le due fasi hanno preso vigore con Pioli. La dife­ sa, che non subisce gol da tre turni di fila, ha ritrovato il bi­ nomio Miranda­Murillo. I gol subiti sono diminuiti e per ave­ re una simile situazione si tor­ na a Roberto Mancini, a un an­ no fa, quando per quattro gare consecutive l’Inter non subì graffi: Bologna, Roma, Torino e Frosinone. L’attacco invece non è più un piccolo silenzio tra i rumori. Con De Boer – ar­ tefice di una gaffe all’assegna­ zione dello sportivo olandese dell’anno, avendo aperto la bu­ sta con il nome del vincitore a favore di telecamera ­ l’Inter se­ gnava quasi solo con Mauro Icardi viaggiando a 1,18 a gara. Ora la batteria offensiva di Pio­ li è la principale fonte di rumo­ re che silenzia gli avversari bat­ tendo 2 colpi di media a parti­ ta. ANIMA Pioli ha cercato, e con­ tinuerà a farlo, l’equilibrio tat­ tico come un rabdomante. La squadra, costruita da prece­ denti gestioni tecniche, lo ri­ chiede senza soluzione di con­ tinuità. E l’intervento più pro­ fondo dell’allenatore sta pro­ pr io in questo aspetto. Toccando tasti tecnici, tattici ma soprattutto caratteriali. L’Inter, come dice lo stesso Pio­ li, «adesso ha un’anima ed è una buona base su cui lavora­ re». I concetti di passione, co­ raggio, velocità d’esecuzione, un passo alla volta saranno de­ terminanti per tentare la risali­ ta. Il pubblico del Meazza sta con l’allenatore. Lo hanno fatto in queste settimane applau­ dendo e sostenendo l’uomo ve­ nuto da Parma ogni qualvolta ve ne fosse l’occasione. Sono i giocatori, per i tifosi, che si de­ vono sintonizzare. Il 2017 si aprirà con un gennaio che op­ porrà via via Udinese, Chievo, Palermo e Pescara. Servono 12 punti per alimentare la rincor­ sa Champions, per cavalcare il buonumore e per innaffiare l’autostima. Poi, il 5 febbraio, si potrà alzare la testa a guardarsi negli occhi per la sfida dello Stadium. La Juventus, si sa, è qualcosa di più che una sempli­ ce tappa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPO IL K.O. NEL DERBY

Medel quasi pronto, nel mirino ha l’Udinese 1Visita a Barcellona per il jolly, che farà

UN VERO JOLLY

i «compiti delle vacanze» col fisioterapista di fiducia. Corre per esserci l’8, alla ripresa Luca Taidelli MILANO

L

a striscia positiva dei com­ pagni ha quasi fatto di­ menticare l’assenza di Gary Medel. Ma Stefano Pioli non vede l’ora di riabbracciare un giocatore fondamentale. «Gary si fa sentire in campo ­ ha spiegato il tecnico 5 giorni fa in Gazzetta ­. Sulla sua posizione vedremo, ma a me dietro con­ vince. Mi piacciono i difensori con personalità, che sappiano costruire il gioco». CONTROLLO E COMPITI Nel derby del 20 novembre in cui esordì sulla panchina nerazzur­ ra, Pioli aveva deciso di abbas­

sare il cileno in difesa, al fianco di Miranda. Il 29enne di Santia­ go aveva risposto alla grande, ma dopo mezz’ora si era dovuto arrendere per un problema al ginocchio destro, dopo un con­ trasto sulla linea laterale con Mattia De Sciglio. «Proprio quello che non doveva romper­ si...» ha confidato Pioli agli amici. Gary ha preferito l’inter­ vento alla terapia conservativa e 4 giorni dopo è stato operato al menisco dal professor Cou­ gat. Tempi di recupero stimati in un mese e mezzo e lì è comin­ ciata la rincorsa. Medel nei giorni scorsi, accompagnato dal dottor Corsini, è tornato a Barcellona per un controllo che ha dato esiti confortanti. Il re­ cupero procede per il meglio e

Con difesa a 4, il cileno può giocare al fianco di Miranda, come nel derby, o a centrocampo 4-2-3-1

HANDANOVIC D’AMBROSIO MIRANDA BROZOVIC

MEDEL

ANSALDI

MEDEL (KONDOGBIA)

CANDREVA JOAO MARIO

PERISIC

ICARDI

Nella linea a tre, Medel può muoversi come terzo di destra dietro o in mediana 3-4-2-1

HANDANOVIC MEDEL

MIRANDA

CANDREVA BROZOVIC JOAO MARIO

Gary Medel, 29 anni. Il cileno è all’Inter dall’estate 2014,GETTY

MURILLO

MEDEL ANSALDI (KONDOGBIA) PERISIC

ICARDI

Gary è partito per le ferie con specifici «compiti per le vacan­ ze», che svolgerà in patria con un fisioterapista di fiducia. Il 29 dicembre sarà alla Pinetina, per mettere nel mirino l’Udine­ se, avversario dei nerazzurri al­ la ripresa. Tra Appiano e il ritiro di Marbella verrà monitorato da vicino dallo staff medico ne­ razzurro. Gary non vuole ri­ schiare ricadute, ma visto la sua tempra da guerriero saran­ no i dottori a doverlo frenare. GRINTA E DUTTILITÀ Intoccabi­ le anche con De Boer, il cileno oltre alla leadership mette in campo tanta duttilità. Di fatto può coprire due ruoli in difesa e altrettanti in mezzo al campo. Dietro può fare il terzo di destra in una linea a tre, ma anche il centrale ­ proprio come contro il Milan, che ha segnato due gol quando lui era già uscito ­ se l’Inter si dispone con il modulo più classico. Nelle terre di mez­ zo il cileno invece può fare il

vertice basso di un rombo o af­ fiancarsi a Brozovic in un cen­ trocampo a 4, coprendo le spal­ le al croato quando questi cerca l’inserimento in area. CHIAVE MERCATO Se però Pioli ha chiesto un uomo di sostanza per la mediana, significa che davvero ­ a meno di situazioni contingenti ­ intende insistere con Medel difensore. A prescin­ dere dalla crescita di Murillo. Unico intoccabile del centro­ campo con Joao Mario e Brozo­ vic, Gary è anche l’uomo che permetterebbe di assorbire senza contraccolpi l’eventuale partenza di Kondogbia ­ quello che garantirebbe il miglior in­ casso ­, ma anche il mancato ar­ rivo di un centrale difensivo. Meriti che gli valgono il rinno­ vo, con adeguamento dell’in­ gaggio, destinato a salire sui 2 milioni, bonus compresi. Il suo agente sarà a Milano a inizio anno per chiudere l’accordo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R Mercato

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

10­15 milioni risolverebbe mol­ ti problemi e darebbe più liber­ tà ad Ausilio e Gardini.

Leiva dice sì all’Inter: la palla passa a Klopp Gabigol: «Esplodo qui»

1C’è l’ok del centrocampista del Liverpool, ma deciderà il tecnico Luiz Gustavo e Diarra più difficili. Il brasiliano: «Sto crescendo» Luca Taidelli @LucaTaidelli

U

na fiche sola da puntare sull’uomo giusto per da­ re corpo alla rimonta Champions. Quella di gennaio sarà l’ultima sessione di merca­ to in cui l’Inter avrà le mani le­ gate dai vecchi accordi con l’Uefa in chiave fairplay finan­ ziario. Dalla prossima estate Suning avrà le mani e il porta­ foglio più liberi per portare a Milano due­tre top player con cui riportare la squadra «ai ver­ tici mondiali», come di recente ribadito dagli Zhang.

appunto a giugno punterà a un top centrocampista. Possibil­ mente italiano. L’identikit di Verratti. In gioco per gennaio rimangono anche Obi Mikel ­ che lo stesso Chelsea offre in prestito gratuito ­ e Badelj, per il quale però vale il discorso di Luiz Gustavo e Diarra. Anche la Fiorentina vuole soldi subito. SE PERÒ IN USCITA... Lo scena­ rio ­ compreso l’assalto a un ter­ zino sinistro ­ potrebbe cambia­ re soltanto se l’Inter saprà muo­ versi bene in uscita. Ci proverà cedendo gli elementi fuori o ai

margini del progetto di Pioli. Sono in partenza Jovetic, Bia­ biany, Santon, Melo (piace a Sao Paulo e Palmeiras), Yao e Gnoukouri. Il giovane nigeria­ no è rimasto solo per maturare lo status di «cresciuto nel viva­ io» per le liste Uefa. L’idea è di mandarlo in prestito, ma se ar­ riva un’offerta pesante ­ discor­ so che vale un po’ per tutti ­, l’ivoriano sarà venduto. Atten­ zione anche all’intervento della stessa Suning, che potrebbe portare allo Jiangsu un neraz­ zurro. Piazzare per esempio Biabiany ­ arrivato a zero ­ per

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LUCAS LEIVA Il centrocampista brasiliano del Liverpool ha 29 anni AFP

PUNTO CENTROCAMPO Ora pe­ rò bisogna pensare al pareggio di bilancio al 30 giugno prossi­ mo, quindi serve arrivare a fine gennaio con un attivo di 25­30 milioni. Ecco perché il centro­ campista di sostanza richiesto da Pioli potrà arrivare soltanto in prestito o comunque con una formula low cost. Motivo per cui i due elementi in cima alla lista (Luiz Gustavo e Lassana Diarra) non saranno facili da prendere. Wolfsburg e Marsi­ glia, rispettivamente, vogliono monetizzare da una cessione dei loro centrali. L’Inter conti­ nuerà a lavorarci, ma al mo­ mento è più facile arrivare a Lu­ cas Leiva. Il Liverpool potrebbe aprire al prestito del 29enne che l’Inter aveva già seguito pri­ ma ai tempi in cui giocava al Gremio e poi con Benitez. E Lei­ va ­ assistito da Kia Joorab­ chian, stretto consulente di Su­ ning ­ avrebbe già dato il pro­ prio gradimento al passaggio in nerazzurro. Decisivo diventa dunque il parere di Klopp, tec­ nico dei Reds che negli ultimi tempi ha impiegato il biondo soltanto nei minuti finali, per blindare un vantaggio dei suoi. Poi ci sarà da trattare sulla for­ mula, in quanto l’Inter spinge per un prestito secco, senza ob­ bligo di riscatto. Un po’ per mo­ tivi finanziari, un po’ perché

L’EX CAPITANO

Parla Ranocchia: «La fascia? E’ solo un pezzo di stoffa»  Così Andrea Ranocchia all’Ansa: «La fascia da capitano la tolsero a me per darla a Mauro Icardi. Arrivavo da un’annata non positiva in cui ero stato attaccato su tutti i fronti ma sono ancora vivo. E sto meglio di prima. La fascia è solo un pezzo di stoffa. Si è capitani dimostrandolo ogni giorno e io sono un giocatore che dà tutto per l’Inter». Il difensore poi parla così del momento della squadra, reduce da tre vittorie consecutive in campionato: «La Champions resta un obiettivo possibile. Il campionato è ancora lungo e soprattutto quest’anno le squadre sono molto vicine. Tutto può accadere anche grazie a Pioli, un tecnico esperto e preparato. Stiamo recuperando la forma fisica che ci mancava e prevedo un futuro positivo». Chiosa rapida dedicata a Gabigol: «Deve guadagnarsi il posto in campo, come tutti gli altri».

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LASSANA DIARRA Il centrocampista francese del Marsiglia ha 31 anni AFP

GABIGOL CI CREDE Discorso a parte per Gabigol, che potrebbe andare in prestito anche perché Pioli vuole sfoltire l’attacco pu­ re per dare più spazio al baby Pinamonti. Dal Brasile il 20enne brasiliano ha parlato così: «Sono arrivato da tre me­ si. Mi sono adattato alla città e alla squadra. Sono molto felice all’Inter. Spero di giocare di più, so che serve pazienza. Ogni giorno mi sento più inseri­ to. Si è visto contro la Lazio. Il piano A è quello di restare al­ l’Inter e di esplodere come ho fatto nel Santos. Le mie difficol­ tà? Tanta gente dice fesserie. Sono arrivato molto giovane, qui ci sono elementi esperti. Ho imparato tanto e penso che sia solo questione di tempo. Nes­ sun calciatore è arrivato qui e ha giocato subito titolare. In Italia ci sono grandi attaccanti, ma nessuno con uno stile di gioco come il mio, che parto da lontano. Spero di tornare a gennaio e fare bene nella se­ conda parte di stagione». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R Le inseguitrici

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Condizione, rientri e tattica La Roma pensa alla rimonta

1Spalletti: «All’inizio si è perso tempo. Ora

siamo molto più forti. Mi fido di questa rosa»

CARBURARE Per tali ragioni, la soddisfazione è palpabile. «Ci si è messo un po’ a carburare – dice a Roma Radio –, ora siamo molto più forti dell’inizio. Ab­ biamo avuto sfortuna con gli infortuni che non hanno deter­ minato la quadratura e in que­ sto siamo stati altrettanto bravi perché tutti si sono messi a di­ sposizione e hanno sposato ciò che gli veniva detto. Certo, ab­ biamo perso un po’ di tempo ad essere squadra, mentre ora si possono fare buone cose. I complimenti vanno fatti ai gio­ catori che hanno lavorato in maniera seria. Fanno i discorsi giusti negli spogliatoi, a quelli più farfalloni glielo si dice, pe­ rò sono un gruppo importante. Li sento vicini, è un gruppo che abbiamo scelto e ci fidiamo. Certo, la Roma non è la squa­ dra ideale per far crescere i gio­ vani e permettere loro di fare delle esperienze e di sbagliare. Quello si può fare a Udine o Empoli. Lì diventa più facile ar­ rivare all’obiettivo e a far espri­ mere la qualità ai calciatori».

RINCON E DEFREL Ed è per que­ sto che, a gennaio, il mercato porterà rinforzi poco esotici ma subito pronti, se occorrerà. Per questo, pur restando vigile, la Roma non farà follie per porta­ re a casa Rincon (Genoa) e Go­ IL RECORD mez (Atalanta), anche se piaccio­ no, così come Defrel (Sassuo­ lo). Situazione Luciano Spalletti, 57 anni, tecnico della Roma LAPRESSE aperta col Tori­ no, a cui piace i punti conquistati Roma stia dimo­ dalla Roma in questo Iturbe. La Roma Massimo Cecchini strando duttilità però vorrebbe tattica (ormai anno solare: monetizzare con ROMA cambia modulo eguagliato il primato Iago Falque, a otto l’albero, il dono che con frequenza e ottenuto nel 2006 costo sdi ripren­ ha trovato la Roma non è buona personali­ derlo e piazzarlo stato sorprendente, ma tà) e ottima condizione fisica altrove (Marsiglia o Lione). In neppure così scontato. Si tratta (è la squadra del campionato generale, una cosa è certa: la di una investitura vera e pro­ che ha segnato di più nei secon­ squadra è costruita per vincere pria, quella che la incorona al di tempi), senza contare che anche in questa stagione. E così momento come l’anti­Juve del l’inizio del nuovo anno dovreb­ non sorprende che nel retro del campionato. Luciano Spalletti be riportare la rosa a regime, foglietto che pubblichiamo qui lo sa e la sfida giustamente lo col rientro a pieno titolo in sotto – fra croci e ghirigori – esalta. gruppo di Mario Rui, Florenzi e spicchi un concetto sottolinea­ Paredes. Certo, Spalletti perde­ to: vincere la Coppa Italia. Tra­ POSSIBILITÀ Al netto della for­ rà Salah per un mese circa a guardo senz’altro alla portata za bianconera, infatti, la squa­ causa della Coppa d’Africa, ma della squadra. E se poi la Juve dra giallorossa sa di poter con­ la società si è detta sempre dovesse rallentare, tutti sanno tare almeno su tre armi per tranquilla per via delle alterna­ chi sarà la prima ad avere la provare a ridurre il gap con la tive che ha messo a disposizio­ possibilità di approfittarne. capolista. Non è un caso che la ne dell’allenatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GLI APPUNTI ANTI-CHIEVO DEL TECNICO Otto consigli (vincenti) per vivere felici. Sono quelli che Luciano Spalletti si è appuntato prima della conferenza di presentazione del match col Chievo. Risultato? Ha avuto ragione

LA TENDENZA

Paradosso Olimpico Pochi spettatori e punteggio pieno squadra di Spalletti e la Juven­ tus. Non è in un Olimpico che certo pieno non è: la media di presenze reali, al netto degli abbonati ufficialmente conteg­ giati anche se fisicamente as­ senti, si attesta intorno ai 22 mila spettatori. Con il Chievo, per dire, i paganti sono stati 6.419. Pochi, sì. Ma che non hanno impedito alla Roma di fare percorso netto all’Olimpi­ co: nove vittorie su nove, 10 a voler contare pure il derby tec­ nicamente fuori casa. Cosa c’è di più da guadagnare? L’entu­

PARADOSSO STADIUM A Roma invece il giardino è già verde a sufficienza, anche senza la spinta di chi all’Olimpico non va più per la nota questione ide­ ologica delle barriere. Non ser­ ve l’effetto Stadium, per inse­ guire la Juve. Servirebbe lo Sta­ dium proprio, ma questo è un discorso che vale per la società e le ricadute economiche posi­ tive di un impianto di proprie­ tà. Nell’attesa Spalletti ha già imparato a cucinare una cena stellata senza contorno.

ROMA

E

h, l’Olimpico pieno. Eh, se avessimo lo Juventus Sta­ dium. Eh, campo Testac­ cio, il tifo, il fattore campo. Tut­ to bello, tutto affascinante, ma forse tutto tremendamente re­ torico. È una teoria pure giusta, per carità. Ma resta appesa al nulla, perché per questa Roma non vale. Il vestito è un altro, la pratica dice non è qui che va ri­ cercata la differenza tra la

Gol e valigie Gabbiadini saluta Napoli Ecco Pavoletti

1Il 28 visite mediche per il genoano

Griffe su rigore per l’azzurro in partenza Mimmo Malfitano NAPOLI

L’

appuntamento con Leonardo Pavoletti è fissato per mercoledì, a Villa Stuart, a Roma. Ad at­ tenderlo ci sarà il medico so­ ciale, Alfonso De Nicola, che curerà le visite mediche a cui verrà sottoposto il cen­ travanti del Genoa che, dal primo gennaio, sarà in forza al Napoli. Gli esami clinici saranno scrupolosi, perché il ragazzo è reduce da due infortuni, uno muscolare e l’altro di natura traumatica, con interessamento del gi­ nocchio. Dopodiché, ci sarà la firma del contratto che lo legherà al club di De Lauren­ tiis fino al 2020. L’arrivo di Pavoletti dovrebbe rimette­ re le cose a posto, nel senso che Dries Mertens verrà re­

stituito al suo ruolo di esterno sinistro, anche se da centravan­ ti non ha per niente sfigurato. Anzi, chissà come si comporte­ rà, Maurizio Sarri, nel momen­ to delle scelte, alla ripresa del campionato, considerato che l’attaccante belga ha realizzato 8 reti nelle ultime tre gare di campionato. Ma, il problema verrà affrontato nel momento in cui si porrà. Per il momento, l’allenatore ha la certezza di po­ ter contare su Pavoletti, in atte­ sa di recuperare Arkadiusz Mi­ lik per la metà di febbraio. No­ nostante i risultati ottenuti fi­ nora, il Napoli ha la necessità di avere un centravanti che sappia garantire nei sedici metri av­ versari quella fisicità mancata con l’infortunio dell’attaccante polacco e che la squadra ritro­ verà con il prossimo acquisto. VIA GABBIADINI Ormai, non ci sono più dubbi: Manolo Gab­

biadini andrà via a gennaio. Una decisione che la società ha maturato nel corso di questi mesi, con il benestare dell’alle­ natore, che non l’ha mai visto nei suoi schemi. Resta da capire dove finirà. Di sicuro, il ragazzo è attenzionato dal mercato straniero, Wolfsburg e Sou­ thampton sono i due club mag­ giormente interessati: sarebbe­ ro pronti a offrire a Aurelio De Laurentiis, 18 milioni di euro, mentre lo Stoke City si propor­ rebbe con una cifra più bassa. In ogni modo, qualsiasi sarà la nuova destinazione dell’attac­ cante, probabilmente la società non otterrà gli stessi soldi che avrebbe potuto incassare in estate, quando il cartellino di Gabbiadini era stato valutato intorno ai 30 milioni di euro. Ma dopo la partenza di Higuain e l’arrivo di Milik, Sarri non se l’è sentita di dare il via libera al trasferimento del giocatore per non restare senza alternative al centro dell’attacco. CARATTERE Intanto Gabbiadini ha voluto chiudere la sua espe­ rienza napoletana con un atto di coraggio puro, presentando­ si sul dischetto del rigore e bat­ tere Tatarusanu per un pareg­ gio ottenuto a pochi secondi dal termine della gara, che ha evitato il tracollo. Manolo non ha avuto alcuna esitazione e s’è presentato alla battuta deter­ minato al punto giusto, assu­ mendosi una responsabilità pe­ sante. La prova di carattere l’ha premiato con il gol, l’ultimo con la maglia del Napoli, dopo due anni esatti dalla sua presenta­ zione a Castel Volturno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

EMERGENZA DIFESA siasmo, ok. Ma poi in classifica il massimo è stato già raggiun­ to. È lontano da Roma che la musica va registrata e il vestito cucito meglio. È in un’andatura lenta che racconta di 11 punti conquistati su 27 disponibili, tendenza da invertire nella ri­ cerca della felicità assoluta.

Davide Stoppini

L’esultanza di Manolo Gabbiadini, 25 anni, dopo il rigore trasformato contro la Fiorentina ANSA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Senza Koulibaly subiti tre gol a gara Maksimovic ci sei? Gianluca Monti NAPOLI

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ei gol subiti senza Ka­ lidou Koulibaly, ades­ so in partenza per la Coppa d’Africa. La difesa del Napoli ha perso il suo perno e alla ripresa del campiona­ to Sarri dovrà fare i conti l’emergenza. Albiol verrà squalificato, ma dal Franchi è arrivata anche un’altra brutta notizia: l’infortunio di Vlad Chiriches. Il rumeno

stava diventando il terzo uomo della retroguardia azzurra, ca­ pace di sostituire indifferente­ mente i due titolari. A Firenze, però, un problema muscolare lo ha costretto ad uscire anzi­ tempo. Risentimento al flesso­ re della coscia sinistra, Chiri­ ches starà fermo una settima­ na. Prima di fine anno farà de­ gli accertamenti ma è in forte dubbio per il match del 7 gen­ naio con la Samp. La speranza di averlo in campo contro i blu­ cerchiati è legata al fatto che si è fermato appena ha avvertito il

fastidio e questo potrebbe aver limitato i danni. DELUSIONE E SORPRESA Toc­ cherà dunque a Nikola Maksi­ movic, che giovedì ha sofferto molto la vivacità di Kalinic. Il contributo dell’ex torinista sin qui è stato al di sotto delle aspettative: appare incerto nel­ le letture e anche nelle uscite. Ora però potrà giocare con con­ tinuità ma dovrà anche adat­ tarsi a compagni di volta in vol­ ta diversi. A partire da Tonelli che a sorpresa potrebbe essere titolare nella prima gara del 2017. Pagato 9 milioni in estate, fin qui l’ex empolese si è visto solo in Primavera perché dopo un problema al ginocchio du­ rante il ritiro non è mai entrato nelle rotazioni di Sarri. Ora, complice l’emergenza, sta per arrivare il suo momento. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL PREMIO GAZZETTA

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CONTENUTO PREMIUM

Imprendibile

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POTENZA A GIRO COSI’ INSIGNE DISEGNA LA SUA PERLA

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IL GOL DI LORENZO ALLA FIORENTINA CONIUGA PRECISIONE E FORZA: È IL MIGLIOR GESTO TECNICO DELLA GIORNATA. SUL PODIO LA FORZA DI QUAISON E IL MOVIMENTO DI ICARDI IL GESTO di ALEX FROSIO @alexfrosio

L CLASSIFICA MANUEL LOCATELLI (MILAN) 12 RICCARDO MEGGIORINI (CHIEVO) MAURO ICARDI (INTER) 8 LAZOVIC (GENOA), MURIEL (SAMPDORIA), BERARDI (SASSUOLO) , FOFANA (UDINESE), VERDI (BOLOGNA), SZCZESNY (ROMA), SKORUPSKI (EMPOLI) , KALINIC (FIORENTINA), LJAJIC (TORINO), ANDERSON (LAZIO), PJANIC (JUVENTUS), NAINGGOLAN (ROMA), HIGUAIN (JUVENTUS), MERTENS, INSIGNE (NAPOLI) 6 BIRAGHI, CAPRARI (PESCARA), DYBALA (JUVENTUS), SUSO, DONNARUMMA, LAPADULA (MILAN), MILIK (NAPOLI), BABACAR, BERNARDESCHI (FIORENTINA), A. GOMEZ (ATALANTA), HANDANOVIC (INTER), BIRSA (CHIEVO), QUAISON (PALERMO) 4 SPINAZZOLA (ATALANTA), BASTOS (LAZIO), BACCA (MILAN), TOTTI (ROMA), PERISIC (INTER), DEFREL (SASSUOLO), DANILO (UDINESE), BERISHA (ATALANTA), DIAWARA, HAMSIK (NAPOLI), PAVOLETTI (GENOA) 2 IL REGOLAMENTO 6 PUNTI AL 1o, 4 AL 20, 2 AL 3o

a Grande Bellezza fun­ ziona al cinema, questo è sicuro. Non sempre nel calcio. Prendete Lo­ renzino Insigne e il suo gol: una prodezza meravigliosa che però «perde» qualcosa per­ ché alla fine il risultato è 3­3 e il suo Napoli ha pure rischiato di perderla, e ha finito per contare di più il rigore segnato da Ma­ nolo Gabbiadini all’ultimo mi­ nuto. Il sempreverde adagio se­ condo il quale i gol sono tutti uguali, insomma, vale anche questa volta. Ma qui si parla dei migliori gesti tecnici della gior­ nata ­ anomala, perché si sono giocate due partite in meno, rinviate per la Supercoppa ita­ liana ­, e dunque la grande bel­ lezza conta eccome. Il destro a giro di Lorenzinho a Firenze conquista così la perla della giornata. LA PARABOLA La rete da ap­ plausi del numero 24 del Napo­ li aggiunge qualcosa al classico del genere: di solito, la soluzio­ ne dell’accentramento da sini­ stra con destro a giro verso il se­ condo palo è un concentrato di tecnica e precisione, quasi di dolcezza. Insigne ha dovuto ag­ giungere un ingrediente, la po­ tenza, perché ha cercato e tro­ vato la spettacolare parabola dalla distanza. La bravura è sta­ ta quindi anche nella capacità di non perdere il controllo della

traiettoria. La concorrenza più agguerrita a Insigne nella gior­ nata di perle è stata interna, nel senso che è arrivata nella stessa gara: il secondo miglior gesto tecnico sarebbe (condizionale d’obbligo, per regolamente se ne può scegliere soltanto uno a partita) il secondo gol di Fede­ rico Bernardeschi ­ ma mica male anche il suo assist per Za­ rate ­ cioè quel sinistro in dia­ gonale dalla distanza dopo una poderosa percussione a taglia­ re il campo. C’è però una picco­ la sostanziale differenza: il fan­ tasista viola è stato «favorito» da una protezione non impec­

 1 Il destro a giro di Lorenzo Insigne verso l’incrocio: è la perla della giornata LIVERANI

 2 Robin Quaison finalizza di potenza dopo uno slalom LAPRESSE

 3 Il colpo di testa di Mauro Icardi contro la Lazio REUTERS

IL LOB DI MERTENS È IL MEGLIO DEL MESE Il meraviglioso pallonetto di Dries Mertens contro il Torino, quinto gol del Napoli e quarto personale del belga, è la perla del mese di dicembre: a giudicare dalla bellezza, è già candidato al premio dell’anno...

cabile della porta da parte di Reina. Sul tiro di Insigne, inve­ ce, Tatarusanu non ha colpe perché non aveva chance di in­ tervenire: pallone che si abbas­ sa all’improvviso, misura del ti­ ro calcolata apposta per scaval­ care il portiere e infilarsi all’in­ crocio. D’altra parte quel tipo di gol appartiene al bagaglio tec­ nico di Lorenzino. IL PODIO Due indizi non fanno ancora una prova: secondo la assodata teoria giallistica di Agatha Christie, ne servono al­ meno tre. Robin Quaison, tut­ tavia, per la seconda giornata consecutiva si ritrova sul «luo­ go del delitto». Contro il Ge­ noa, domenica sera, slalom e colpo alle spalle di Perin per il momentaneo 1­1. Contro il Pe­ scara, mercoledì sera, slalom e colpo alle spalle di Bizzarri. E anche lui, come Insigne, ha ag­ giunto al cocktail vincente la potenza: spaventosa, nella con­ clusione di destro da dentro l’area e dritta all’incrocio. Se­ condo posto per lo svedese in rosanero. Al terzo c’è Mauro Icardi, che si serve del manuale del perfetto attaccante per rifi­ lare il 2­0 alla Lazio: taglio da­ vanti al difensore per andare in anticipo sul primo palo e devia­ re di testa verso il secondo. L’ar­ gentino dell’Inter aggancia Meggiorini risale al secondo posto nella classifica generale, comandata dal milanista Loca­ telli, l’unico in 18 giornate ad aver preso due perle. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LE ALTRE NOMINATION LUCA MAZZITELLI  Cagliari-Sassuolo, 29’ p.t. Sulla trequarti inventa un filtrante che taglia fuori mezza difesa avversaria e mette Adjapong davanti alla porta: Rafael sbaglia e arriva il gol LUKASZ SKORUPSKI  Atalanta-Empoli, 4’ s.t. Su un diagonale potente di Kessie dall’interno dell’area, il portiere toscano è reattivissimo nell’allungo ma soprattutto con mano aperta d’acciaio ferma il pallone ADEM LJAJIC  Torino-Genoa, 14’ p.t. Prima un perfetto stop a seguire su spiovente altissimo da 30 metri, poi finta e controfinta su Izzo, bevuto per andare al tiro, parato da Lamanna STEPHAN EL SHAARAWY  Roma-Chievo, 46’ p.t. Perfetta punizione a giro, che va a baciare il palo interno: lo aiuta la pessima disposizione della barriera: il pallone passa a lato del primo uomo interno LUIS MURIEL  Sampdoria-Udinese, 37’ p.t. Addomestica in corsa un lancio di Sala da 40 metri con un delizioso controllo di sinistro a seguire, grazie al quale vola verso l’area (ma viene fermato)


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Serie A R Il baby esordiente del Genoa

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

VACANZE FELICI

GIOCAVANO ALLORA E GIOCANO ORA

Non solo Belotti Freccia Barreca Il Torino gode con i giovani

Il 17 marzo 2001, quando nasceva Pietro Pellegri, in Serie A giocavano giocatori che sono tuttora in campo nei campionati di massima divisione: la formazione nel campetto qui sotto è composta da loro (fra parentesi, la squadra di allora) BUFFON (Parma)

3 4-3-

DAINELLI (Lecce)

BONERA (Brescia) DONATI (Atalanta)

GAMBERINI (Bologna) MAGGIO (Vicenza)

CASSANO (Bari)

PIRLO (Brescia) DONADEL (Milan)

1Il terzino è

GILARDINO (Verona) TOTTI (Roma)

GDS

Il piccolo Pellegri da bambino, già promette bene come calciatore

Pellegri, un fenomeno anche nella pallanuoto

1Il più giovane «deb» di A (15 anni), cannoniere nei tornei estivi in vasca Ibra il modello, l’ex capitano Marco Rossi l’avversario alla playstation Francesco Oddi

A

l Genoa Cricket and Fo­ otball club ci tengono al­ la storia: sono il club più antico d’Italia, ieri sul sito ri­ cordavano anche d’essere stati i primi, nel 1902, a fondare un settore giovanile. I cui dirigen­ ti, ieri, avevano il pranzo di Na­ tale, quando lo avevano fissato non immaginavano di poter brindare a un record storico: la sera prima, nel finale di Torino­ Genoa, il centravanti della Pri­ mavera Pietro Pellegri ha esor­ dito a 15 anni e 280 giorni, di­ ventando il più giovane gioca­ tore della storia della Serie A, eguagliando il primato stabili­ to dal romanista Amedeo Ama­ dei nel lontano 1937. Secondo in classifica, fino a 2 giorni fa, Gianni Rivera, per soli 8 giorni: ieri si è complimentato anche lui («È una buona notizia per il nostro calcio, importante che si continui a credere nei giovani, bravo Pietro») col piccolo gi­ gante che se gli chiedi chi è il suo idolo ti risponde Zlatan Ibrahimovic e Marco Rossi. PLAYSTATION E PALLANUOTO È un amico di famiglia l’ex capi­ tano, oggi direttore sportivo dell’Under 17 del Genoa: anda­ va spesso a cena a casa Pellegri, una volta neppure la moglie riuscì a farlo schiodare, perché il giovane bomber lo aveva sfi­ dato alla Playstation: era poco

più di un bambino, ma già allo­ ra non ci stava a perdere, fece­ ro notte a furia di rivincite. Competitivo e sportivo: ieri si è allenato in palestra col prepa­ ratore, nel tempo libero gioca a ping pong e ama nuotare. Du­ rante le vacanze si è iscritto al torneo di pallanuoto della Rari Nantes Pegli: la sua squadra ha vinto, e lui, da bravo centra­ vanti, è stato capocannoniere. Poi è andato in ritiro con la Pri­ mavera, sotto età di 2 anni, a Bardonecchia: nell’albergo di fronte c’era la prima squadra, ogni tanto Juric lo chiamava per qualche allenamento, fa­ cendolo entrare nell’amichevo­ le con l’Alessandria, al posto di Pavoletti. Non era la prima vol­ ta coi grandi: 12 maggio, ami­ chevole del giovedì col Casale,

GIANNI RIVERA SU PIETRO PELLEGRI

Gasperini gli fece giocare 7’ al posto di Pandev, lui segnò, e ri­ mase in ballo fino all’ultimo per una clamorosa convocazio­ ne per l’ultima di campionato, sfumata per una contrattura nell’allenamento di rifinitura. Un anno prima, come sempre sotto età, aveva trascinato i Giovanissimi a un clamoroso secondo posto alla Manchester Cup, la manifestazione giova­ nile più importante del mondo: unica italiana in finale, prima del Genoa, il Milan di Manuel Locatelli. PADRE E FIGLIO L’anno prossi­ mo quei 2000 sbarcheranno in Primavera e troveranno Marco Pellegri, team manager, re­ sponsabile di un pensionato con 36 ragazzi, e padre del loro

Francesco Bramardo TORINO

C

inque punti in più dello scorso anno, più tre rispetto al massimo ottenuto in Serie A nell’era di Urbano Cairo, e con una partita in meno. Il Natale granata sarà sere­ no, una settimana di vacan­ za per staccare la spina, scaricare la tensione e l’aci­ do lattico prima di ripren­ dere la preparazione in vi­ sta della sfida col Sassuolo (domenica 8 gennaio), gli altri tre punti che il tecnico serbo Sinisa Mihajlovic vorrebbe incamerare pri­ ma del giro di boa in cam­ pionato.

compagno. In comune hanno l’altezza, il tifo per i rossoblù e la militanza nel settore giova­ nile: Pellegri senior, classe ’64, 1 metro e 90, ha fatto il libero fino nei Giovanissimi, poi ha lasciato il club, e ci è tornato nel 2006, cominciando subito a portare il figlio – 188 centime­ tri, e anno di nascita del padre sulla maglia – a vedere gli alle­ namenti. C’era anche papà Pel­ legri ieri al brindisi, con Marco Rossi e Michele Sbravati, il re­ sponsabile, che ha scelto in gi­ ro per l’Italia i vari El Shaa­ rawy, Sturaro, Perin, Ragusa e Mandragora. L’ultimo talento, nato e cresciuto a Pegli, dove il Genoa ha il centro sportivo, se lo è ritrovato praticamente dentro casa.

FRECCIAROSSA Altra nota lie­ ta la tenuta, una volta tanto, è arrivata dal pacchetto arretra­ to. La difesa dopo dieci gol su­ biti in tre gare, è uscita inden­ ne nonostante il «bombarda­ mento» aereo, i palloni a spio­ vere in area che tanto fanno male ai granata (15 gol subiti su cross in area). Giovedì sera in casa contro il Genoa è tor­ nato protagonista Antonio Barreca. Il difensore 21enne (la scorsa stagione in prestito a Cagliari in B, con 15 getto­ ni), dopo alcune sbavature nel derby e contro il Napoli, è tor­ nato a fare il difensore puro li­ mitando per una gara le incur­ sioni offensive. Premiato dalla stampa sportiva come «gioca­ tore rivelazione dell’anno», tre mesi fa Barreca debuttava in serie A contro l’Empoli con la maglia del club nel quale ha mosso i primi passi fino al pre­ stito, Cittadella e Cagliari, pri­ ma del ritorno a casa. In tre mesi il «Frecciarossa» grana­ ta, tifoso del Milan da bambi­ no, ha conquistato la convoca­ zione in Nazionale e la grande fiducia di Mihajlovic. In attesa del rientro di Molinaro, po­ trebbe arrivare un rinforzo dal calciomercato, ma dovrà vedersela con Barreca (14 presenze) che al posto fisso ci ha preso gusto.

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Antonio Barreca, 21 anni, 14 presenze in Serie A

SI VEDE CHE È PRONTO. BUONE NOTIZIE PER IL NOSTRO CALCIO Enrico Preziosi e Pietro Pellegri

la rivelazione e la squadra di Mihajlovic è a +5 sull’anno scorso

DOLCI NOTE La vittoria contro il Genoa porta la firma ancora una volta dell’attaccante An­ drea Belotti, quattordicesimo gol stagionale, terzo consecu­ tivo (prima volta in carriera), con Adem Ljajic in regia, due assist per il serbo. Il 2016 si chiude per il Gallo con un re­ cord invidiabile: 28 reti nel­ l’anno, 24 in campionato, 1 in Coppa Italia e 3 in azzurro. Belotti è l’attaccante italiano che ha segnato più di tutti nel 2016, 13 reti come il romani­ sta Edin Dzeko, una in meno del capitano interista Mauro Icardi in vetta alla classifica cannonieri (e ricordiamo sempre i due rigori sbaglia­ ti…). Con venti gare ancora a disposizione l’attaccante ber­ gamasco è già in doppia cifra, già superate le dodici marca­ ture dello scorso anno, il pri­ mo con il Toro.

GETTY

Pellegri nell’esordio a Torino IPP

IL FLOP

Chi è Luis Alberto? La Lazio se lo chiede, e gli dà una chance 1Solo 27 minuti in 18 gare, a gennaio andrà via in prestito. Ma con Anderson, Keita e Lulic fuori, col Crotone tocca a lui Stefano Cieri ROMA

V

entisette minuti in quasi mezzo campionato. E non perché sia stato fer­ mato da un infortunio. Sempli­ cemente per scelta tecnica. Nella Lazio che procede a gon­ fie vele (al netto dell’ultimo doloroso k.o. di San Siro con l’Inter) c’è spazio anche per un flop grande così. Quello di Luis Alberto.

OGGETTO MISTERIOSO Dopo lunga ed estenuante ricerca, lo spagnolo era stato scelto come l’uomo destinato a raccogliere l’eredità di Antonio Candreva. Si trattava di una scommessa, d’accordo, ma le referenze non erano male. Promessa del cal­ cio spagnolo, il Liverpool lo ac­ quistò appena ventenne pa­ gando quasi 10 milioni al Sivi­ glia. Dopo le difficoltà di am­ bientamento in Inghilterra si era rilanciato in Spagna nelle ultime due stagioni, prima a

Luis Alberto, 24 anni FORTE

Malaga e poi a La Coruna. A 24 anni sembrava pronto a una nuova e più fortunata espe­ rienza all’estero. E invece l’av­ ventura nella Lazio si sta rive­ lando un incubo. Inzaghi lo ha relegato ai margini. All’inizio per una condizione fisica sca­ dente (il Liverpool, che ne de­ teneva il cartellino, gli aveva concesso di allenarsi autono­ mamente, ma lui in pratica è ri­ masto fermo tutta l’estate); poi per un atteggiamento poco consono in allenamento. Così si spiegano i soli 27 minuti gio­ cati in 18 partite. I primi 13 a San Siro col Milan a settembre, i secondi 14 all’Olimpico col Bologna a ottobre. Prima e do­ po solo panchina e addirittura

tribuna in quattro occasioni. TAGLIO O RILANCIO? Spezzo­ ni di gara nel corso dei quali, peraltro, Luis Alberto ha fatto capire perché Inzaghi lo consi­ deri l’ultima scelta tra gli ester­ ni d’attacco. Preceduto non so­ lo dai titolari Anderson e Keita (più Lulic), ma anche dal gio­ vane Lombardi e dal redivivo Kishna. I numeri ce li avrebbe pure, Luis Alberto. Lo si è visto nelle partitelle infrasettimana­ li. Ma da soli non bastano a far­ ne un giocatore adatto ad un calcio tattico come quello ita­ liano. Anche perché più che un attaccante esterno lo spagnolo è un trequartista. Alla Lazio è costato 5 milioni l’estate scor­

sa. Un investimento che esclu­ de a gennaio una cessione a ti­ tolo definitivo (la minusvalen­ za sarebbe eccessiva). Ma il prestito è una soluzione che può convenire tanto al giocato­ re quanto alla società. E in Spa­ gna club disposti a prenderlo ce ne sono. Prima del taglio, però, a Luis Alberto verrà con­ cessa un'ultima possibilità. Più per necessità che per convin­ zione. Col Crotone, alla ripresa del campionato, mancheranno Keita (in Coppa d’Africa), An­ derson e Lulic (squalificati). Per Luis Alberto può essere la sliding door della sua avventu­ ra italiana. Saprà cogliere l’oc­ casione? © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R La bandiera della Fiorentina

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON...

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CONTENUTO PREMIUM

Antognoni

L'IDENTIKIT GIANCARLO ANTOGNONI NATO A MARSCIANO (PERUGIA) IL 1° APRILE 1954 RUOLO DI IERI CENTROCAMPISTA OGGI DIRIGENTE U. 21 (IN USCITA)

«GENERAZIONE DI FENOMENI BERNARDESCHI COME ROBBEN»

Giancarlo Antognoni è stato un fantastico numero 10 degli Anni Settanta e Ottanta. Ha giocato per 15 anni nella Fiorentina (19721987) e dei viola è stato capitano e bandiera. In Serie A, 325 presenze e 59 gol, sempre e solo con la Fiorentina. Ha vinto il Mondiale 1982 con l’Italia di Bearzot.

di spendere due parole su La­ padula che sta vivendo una fa­ vola che mi ricorda quella di Totò Schillaci. Tornando ai più giovani aspetto l’esplosione di Berardi. Ha colpi da fenome­ no. Alla Baggio, per capirci. Il Sassuolo non me ne voglia, ma Berardi a giugno deve andare a sfidare il mondo accettando l’offerta di un grande club».

Quale può essere l’obiettivo di questa Fiorentina? «Il sesto posto. E andare più avanti possibile in Coppa Italia e in Europa League. Sarebbe bello anche vincere qualcosa con la Primavera».

L’INTERVISTA di LUCA CALAMAI

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alla finestra dell’uf­ ficio si vede il campo centrale di Cover­ ciano. Per tanti anni è stato il suo salotto di casa. Giancarlo Antognoni ha accompagnato, con affetto e competenza, la crescita della meglio gioventù del calcio ita­ liano. «Abbiamo una genera­ zione di grandi talenti. Siamo coperti in tutti i ruoli. E’ un gruppo che può vincere il Mon­ diale». Ancora pochi giorni poi il «mitico dieci», come lo chia­ mano i tifosi viola, chiuderà la sua avventura in federazione e tornerà a lavorare per la Fio­ rentina. «Sa cosa mi dicono al bar, per strada, quando vado al ristorante? Mi dicono: “Gian­ carlo, bentornato in famiglia”. Per me è come riconquistare l’amore della mia vita. Non è stato facile in questi anni. Cosa provereste incontrando ogni giorno la donna che ti ha fatto battere il cuore senza poterci stare insieme?». Antognoni e i suoi ragazzi. Si parte da Ber­ nardeschi. «Il gol che ha segna­ to contro il Napoli mi ha ricor­ dato quello che realizzai io con la maglia della Nazionale con­ tro la Grecia, nel dicembre del 1980. Uno strappo in verticale e una fucilata da fuori. Di di­ verso c’è solo il piede. Lui è tut­ to sinistro, io “picchiavo” con il destro». Chi le ricorda Bernardeschi? «Lui è un dieci e mezzo. Ha la potenza e la precisione di tiro di Robben. Ma può funzionare anche da trequartista, parten­ do da una posizione più cen­ trale. E’ stato bello vederlo con la fascia di capitano contro la Lazio. Un altro grande numero 10 nella storia della Fiorentina. Federico e Chiesa sono stati fantastici contro il Napoli».

TANTI GIOVANI FORTI, POSSIAMO VINCERE IL MONDIALE SULLA NAZIONALE DI GIAMPIERO VENTURA

del campionato. «Mi ricorda un po’ Causio. Po­ tenza, dribbling, piedi delicati. Ed è giovanissimo. Sousa è sta­ to bravo a scoprirlo e a dargli spazio. Non tutti gli allenatori hanno questo coraggio. Un al­ tro tecnico che in questo senso merita un bel dieci in pagella è Mihajlovic». Che ha lanciato Donnarumma. «L’erede di Buffon. Un mostro tra i pali. Ma Sinisa ha anche spinto il Milan a investire tanti soldi su Romagnoli. Quanto manca alla Roma del mio ami­ co Spalletti uno come Roma­ gnoli».

Nel suo ufficio in questi anni ha ospitato tanti c.t.. «Prandelli è un uomo buono e un ottimo tecnico; Conte è l’al­ lenatore che tutti i presidenti vorrebbero avere e Ventura è un insegnante di calcio». Pensando alla sua avventura azzurra chi vuole ringraziare? «Il presidente Tavecchio e il di­ rettore generale Uva che mi hanno promosso all’Under 21. Però vorrei ricordare anche In­ nocenzo Mazzini che, a suo tempo, mi aprì le porte della fe­ derazione». E ora la Fiorentina.

DIRIGENTE Del club viola Antognoni è stato a lungo anche dirigente. Oggi sta per lasciare l’incarico in federazione, come capo delegazione dell’Under 21, per tornare proprio alla Fiorentina.

Giancarlo Antognoni, 62 anni, sarà presto dirigente della Fiorentina

«“BERNA” COL NAPOLI HA RIFATTO IL MIO GOL ALLA GRECIA NEL 1980. BENASSI PUÒ DIVENTARE TARDELLI, MENTRE LOCATELLI È IL POTENZIALE EREDE DI PIRLO»

Federico Bernardeschi, 22 anni. A destra Antognoni nella Fiorentina Anni Settanta

La coppia Romagnoli-Rugani rende onore alla storia dei grandi difensori italiani. «Possono ripetere le im­ prese di Nesta e Canna­ varo. Rugani fa anche dei gol. Allegri è stato bravo a farlo crescere, a incattivir­ lo al punto giusto. Ricordo che a Empoli disputò tutto un campionato senza pren­ dere un cartellino giallo. Quando vuoi vincere la Cham­ pions o uno scudetto qualche fallo cattivello lo devi fare. E dietro a questi due fenomeni c’è Caldara. Tanta roba. La Ju­ ve lo ha già preso vero? Un gran colpo».

Il suo giudizio su Sousa? «E’ un allenatore moder­ no, preparato, che fa giocare bene le sue squadre. Ma è chiaro che gli allenatori devo­ no fare i conti con i risul­ tati. Questo vale per Mourinho e per Sousa».

Chiesa è una delle rivelazioni

MI RICORDA CAUSIO: POTENZA, DRIBBLING E PIEDI DELICATI SU FEDERICO CHIESA DELLA FIORENTINA

«Mi ha conquistato la passione di Andrea Della Valle. Lui è ve­ ramente un tifoso. Fin dal no­ stro primo incontro mi ha fatto sentire uno di famiglia. Sono pronto a dare una mano, ma nessuno mi chieda miracoli. Penso che la Fiorentina abbia tutto per vincere una Coppa. E con il nuovo stadio e la Cittadella ci sarà la possi­ bilità di fare un salto di qualità. Ne sono con­ vinti sia Andrea Della Valle sia il presidente operativo Cogni­ gni».

Passiamo ai centrocampisti. «Benassi è un piccolo Tardelli, Locatelli in futuro può diventa­ re un Pirlo, ma ancora non ha il suo piede. E attenti a Gagliar­ dini, Cataldi e soprattutto Grassi. In chiave azzurra, però, non dimenticate Verratti. Lui è già vicino a Pirlo. E’ un giocato­ re che mi fa impazzire. E dire che la Serie A se lo è fatto scap­ pare. Che errore».

Ha salutato il suo c.t. Di Biagio? «E’ un allenatore preparato. E’ pronto anche per una panchi­ na di Serie A. Ma scusate, di­ menticavo di citare altri due talenti veri, Barreca del Torino e Conti dell’Atalanta. Sono for­ ti». Antognoni giovedì mattina ha salutato tutti i dipendenti di Coverciano. Dopo Natale do­ vrà liberare la sua stanza: «Mia moglie Rita è preoccupata di ritrovarsi in casa targhe e Cop­ pe. Qualcosa porterò nel mio nuovo ufficio alla Fiorentina». Come sta il calcio italiano? «Meglio. Non siamo lontani dalle grandi potenze europee. Le squadre più forti di Serie A hanno capito che è importante acquistare giocatori italiani. E se Di Biagio potrà contare su tutti i titolari, la “mia” Under 21 può vincere l’Europeo». Lo scudetto? «Non scopro certo io la forza della Juve, ma attenti alla Ro­ ma. Ha ancora grandi margini di crescita. E mi piace il lavoro di Sarri. Lui è venuto dal basso e non ha perso la sua semplici­ tà. Giovedì sera, a fine gara, si è fermato nel tunnel del Franchi per salutare il ragazzino Chie­ sa. Veramente un bel gesto». Tra poco inizierà la sua terza vita in viola. «Ho sfiorato lo scudetto da cal­ ciatore, forse lo potevo vincere da dirigente se Batistuta non si fosse infortunato nel momento chiave del torneo. Ora riparto con grande entusiasmo, ma non parliamo di scudetto. Sa­ rebbe già bellissimo vincere una Coppa. Sarebbe il primo ti­ tolo della gestione Della Valle». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Corvino è tornato a Firenze con grandi motivazioni. «Per lui parlano i risultati. Anche con poco budget a disposizione ha portato giocatori interessanti». Kalinic vale la clausola di 50 milioni? «Certo. Fa gol e lavora per la squadra. E’ il cen­ travanti che piace a tutti gli allenatori».

Passiamo agli attaccanti. «Fatemi aprire una parentesi su Belotti: non credevo diven­ tasse così bravo. E’ come il mio amico Ciccio Graziani. Ha il fuoco dentro. E consentitemi

E Borja Valero? «E’ il riferimento perfetto per i tanti giovani viola di talento».

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È COME IL MIO AMICO CICCIO GRAZIANI: HA IL FUOCO DENTRO SU ANDREA BELOTTI DEL TORINO


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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie A R Tutti in vacanza

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ritiri made in Italy La A lavora a casa, l’Inter a Marbella

LA GUIDA Juventus e Milan riprendono a Capodanno Sfruttando il turno di riposo per gli impegni in Supercoppa del Milan, il Bologna (che avrebbe dovuto affrontare i rossoneri, si recupera l’8 febbraio, così come Crotone-Juventus) ha chiuso il suo 2016 a Pescara e tornerà ad allenarsi martedì 27 dicembre: i rossoblù di Donadoni saranno i primi a riprendere la preparazione in vista dell’ultima giornata di andata fissata per il weekend del 7 e dell’8 gennaio. Il giorno dopo toccherà al Crotone, anch’esso a riposo nell’ultimo turno. Cagliari, Fiorentina e Genoa le ultime a tornare in campo, il 2 gennaio. Dove non è specificata la località, i club si alleneranno nei rispettivi centri sportivi. 

1Niente tournée: i nerazzurri gli unici all’estero Bologna e Crotone fuori città, negli Usa la Roma baby trovò di fronte Augustin, come nella finale dell’Europeo Under 19. E la partita, finita 1­0 per il MILANO Psg, la decise proprio l’attac­ uest’anno, niente passe­ cante, titolare in coppia con relle davanti agli sceic­ Ibra. Quest’anno, l’Inter – che chi: Milan e Juventus tornerà ad allenarsi il 29 alla Pi­ hanno già dato ieri. E netina – lavorerà in Spagna, a chissà se si saranno ricordati di Marbella, dove ha casa Fabio Jack Bonaventura, che ieri ha Capello. Il 3 gennaio, triangola­ segnato il gol dell’1­1 ma due re a Cadice contro Marbella e anni fa non fu tenero sulle con­ Linense, squadre della Segun­ seguenze del mini­ritiro a Du­ da B, l’equivalente della nostra bai: «Troppi infortuni? È stato Lega Pro, che domenica scorsa più marketing che un vero ri­ si sono affrontate anche in chiamo atletico». Quest’anno il campionato (ha vinto 2­0 il problema non si pone: negli Marbella, secondo in classifi­ Emirati, gran parte dei giocato­ ca). Sabato 7, volo per Trieste e ri ci andrà solo in trasferimento a vacanza, per Udine, dove la smaltire i cenoni LE ECCEZIONI squadra di Pioli domina il made Mini-supplemento riprenderà il in Italy. Le squa­ campionato, l’8 dre sono tutte in di ferie per alle 12.30. ferie, tranne il i sudamericani; chi Cagliari: stamat­ va in coppa d’Africa GIÀ A ROMA tina l’ultima tornerà in Italia Programma si­ sgambata, poi dopo la competizione mile (volo alla vi­ arrivederci al­ gilia della parti­ l’anno nuovo. ta, senza passare per casa) anche per il Bologna, IN SPAGNA Proprio a Doha, a che non ha giocato l’infrasetti­ cavallo tra la fine del 2015 e manale (avrebbe dovuto af­ l’inizio del 2016, si era affaccia­ frontare il Milan) e tornerà in ta l’Inter: capodanno con le fa­ campo già martedì 27 dicem­ miglie, Icardi fotografato con bre. Dal 1° gennaio, ritiro a Tor­ Wanda Nara vestito da emiro. re del Grifo (Catania), poi di­ In Qatar, l’Inter giocò anche rettamente a Torino per affron­ un’amichevole contro il Psg, tare la Juve. Solo da ufficializ­ Thohir in quei giorni ne appro­ zare anche un terzo ritiro, fittò per provare a prendere La­ quello del Crotone, anch’esso a vezzi, ma alla fine non se ne fe­ riposo giovedì (la sfida con la ce niente. In campo le stelle, ma Juve e Bologna­Milan si recu­ anche i giovani della Primave­ perano l’8 febbraio): calabresi ra: Dimarco, che pochi giorni a Roma dal 3 gennaio, fino alla dopo sarebbe finito ad Ascoli, si partita con la Lazio.

Marco Calabresi

CLASSIFICA

Q

SQUADRE

JUVENTUS ROMA NAPOLI LAZIO MILAN ATALANTA INTER TORINO FIORENTINA UDINESE CHIEVO GENOA SAMPDORIA CAGLIARI BOLOGNA SASSUOLO EMPOLI PALERMO CROTONE PESCARA

PT

42 38 35 34 33 32 30 28 27 25 25 23 23 23 20 17 14 10 9 9

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

17 18 18 18 17 18 18 18 18 18 18 18 18 18 17 18 18 18 17 18

14 12 10 10 10 10 9 8 7 7 7 6 6 7 5 5 3 2 2 1

0 2 5 4 3 2 3 4 6 4 4 5 5 2 5 2 5 4 3 6

3 4 3 4 4 6 6 6 5 7 7 7 7 9 7 11 10 12 12 11

36 39 40 32 27 27 28 36 28 24 19 21 21 27 17 24 10 16 14 14

14 18 21 21 20 21 21 27 24 24 20 22 24 42 22 33 26 35 32 33

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

19ª GIORNATA SABATO 7 GENNAIO EMPOLI-PALERMO ore 18 NAPOLI-SAMPDORIA ore 20.45 DOMENICA 8 GENNAIO, ore 15 UDINESE-INTER ore 12.30 CHIEVO-ATALANTA GENOA-ROMA LAZIO-CROTONE PESCARA-FIORENTINA SASSUOLO-TORINO ore 15 MILAN-CAGLIARI ore 18 JUVENTUS-BOLOGNA ore 20.45

MARTEDÌ 27 DICEMBRE Bologna (dal 1° al 7 gennaio ritiro a Catania) MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE Crotone (dal 3 al 7 gennaio ritiro a Roma?) GIOVEDÌ 29 DICEMBRE Atalanta Empoli Inter (dal 2 al 7 gennaio a Marbella) Lazio Sampdoria Torino VENERDÌ 30 DICEMBRE Chievo Napoli Palermo Pescara Sassuolo Udinese

Sopra Torre del Grifo, che ospiterà il mini-ritiro del Bologna. Sotto, Icardi e Wanda Nara durante la festa dell’anno scorso FOTOPRESS/GETTY

TUTTI A CASA La Roma di Ze­ man (stagione 2012­13) tornò dalla Florida tre giorni prima della partita di Napoli. «Adesso pensiamo a smaltire il fuso ora­ rio», disse il boemo. Risultato: Napoli 4­Roma 1, e Zeman che sulla panchina giallorossa sa­ rebbe durato solo un altro me­ se. Non solo per questo, da tre anni la Roma che va in America a Capodanno è la Primavera, che si divertirà e brinderà al derby di Coppa Italia vinto 5­0. Spalletti lavorerà a Trigoria, co­ sì come a casa resteranno tutte le altre squadre di Serie A, che

hanno preferito le proprie strutture anche a costo di pren­ dere freddo. Oltre l’Inter, il To­ rino è l’unica ad aver program­ mato un’amichevole (mercole­ dì 4 contro il Monza), ma altre potrebbero essere organizzate nei prossimi giorni. Due regole valgono per tutti: i sudamerica­ ni avranno uno o due giorni di permesso in più, mentre i con­ vocati per la Coppa d’Africa si aggregheranno direttamente alle nazionali. Più andranno avanti nella competizione, più tardi li rivedremo in Italia.

1Ricorsi accolti, annullata la decisione

dell’Antitrust: non c’è stata alterazione della gara per il triennio 2015-18

C

ome non detto. La sen­ tenza del Tar del Lazio assolve tutti i protagoni­ sti della battaglia dei diritti tv del calcio italiano (annullando pesanti multe), ma soprattutto demolisce il castello di accuse dell’Antitrust. DIETROFRONT In più di un pas­ saggio la sentenza dei giudici amministrativi ha toni clamo­ rosi: la vendita dei diritti della A nel 2014 ha tutelato la con­ correnza. Come a dire che il te­ orema dell’Authority trascura­ va proprio il principio portante della sua attività. Ad affondare la lama ci sono, poi, espressioni davvero pesanti, visto che la Prima Sezione del Tar defini­ sce «palesemente incongruo» il termine con cui l’Antitrust fa ri­

LUNEDÌ 2 GENNAIO Cagliari (si allena anche stamattina) Fiorentina Genoa LE AMICHEVOLI GIÀ FISSATE 3 GENNAIO 1° trofeo la Linea de la Concepcion (a Cadice, Spagna) Linense-Marbella (ore 18) INTER-perdente partita A (ore 19) Vincente partita A-INTER (ore 20) 4 GENNAIO TORINO-Monza (ore 15, Sisport)

LA NOMINA

Diritti tv, il Tar assolve tutti Ridono Lega, Infront, Rti e Sky @carlolaudisa

DOMENICA 1 GENNAIO Juventus Milan Roma

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LA SENTENZA

Carlo Laudisa

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ferimento a un accordo anti­ concorrenziale tra le parti, e addirittura conclude che il Ga­ rante: «nell’avviare l’istrutto­ ria...ha violato i principi di le­ galità». Concetti troppo netti per non aspettarsi un ricorso al Consiglio di Stato del Garante Antitrust. Anche perché la li­ nea colpevolista negli ultimi due anni aveva animato le in­ dagini della Procura di Milano. Nel mirino c’era il presunto cartello tra l’advisor Infront, la Lega di Serie A e Mediaset per isolare Sky, a cui era attribuito un ruolo «difensivo e margina­ le». I FATTI Facciamo un passo in­ dietro. Nel giugno 2014 Sky si aggiudica due pacchetti, con un prezzo superiore alla base d’asta. Infront e la Lega, però, considerano quell’esito condi­ zionante per il mercato e per i consumatori: così si approda a

La torre simbolo della sede di Mediaset di Cologno Monzese ANSA

una soluzione che prevede una suddivisione dei contenuti tra Sky e Mediaset. In un primo momento l’intesa a due merita il varo del Garante, salvo poi il dietrofront di otto mesi dopo. Tanto che, nello scorso aprile, arriva la censura con tante multe: euro 1.944.070,17 per la Lega, 9.049.646,64 per In­ front, euro 51.419.247,25 per RTI ed euro 4.000.000,00 per Sky. PROSPETTIVE Ma ora il Tar ha

ribaltato tutto (come aveva già fatto in parte, con verdetto consultivo, l’Authority delle Comunicazioni) e ridisegna gli scenari in vista della nuova asta che l’anno prossimo vedrà in scena gli stessi attori per l’as­ segnazione dei diritti 2019­21. Tanto per dirne una, la Lega di A ha appena sfornato le linee guida per il prossimo triennio, anticamera del nuovo bando. L’Antitrust ha già fatto delle os­ servazioni e chiede in fretta dei chiarimenti da via Rosellini.

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Insomma, un altro atto è alle porte. E i toni sono già surri­ scaldati. LE REAZIONI Ovviamente gli interessati hanno applaudito il colpo di scena. Nel pomeriggio la Confindustria del calcio si è così espressa sul proprio sito: «La Lega esprime piena soddi­ sfazione per il contenuto della sentenza, che ha negato la sus­ sistenza dell’intesa e ha ricono­ sciuto la piena correttezza del­ l’operato della Lega stessa, an­ che sotto il profilo della tutela della concorrenza e dell’inte­ resse dei consumatori». Da parte sua, Mediaset ha indicato i punti principali della senten­ za, ponendo l’accento su un aspetto: «Non può definirsi un accordo spartitorio dato che le parti hanno consentito il per­ petuarsi di una concorrenza che, altrimenti, non ci sarebbe stata». Anche dai piani alti di Sky arriva un commento asciutto, ma soddisfatto: «Sia­ mo lieti che si sia dissolto an­ che il minimo dubbio sulla cor­ rettezza del nostro operato». IL FUTURO Questo verdetto ha anche un sapore politico? Nei giorni in cui Mediaset subisce il sanguinoso assalto di Vivendi, va in onda una sorta di pax in­ terna. E i duellanti storici si tro­ vano in sintonia. Gli equilibri cambiano in fretta: per ora è così. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Federico Ferri direttore di Sky Sport  Sky Sport ha un nuovo direttore responsabile: Federico Ferri succede a Massimo Corcione, al vertice della testata sportiva di Sky per 12 anni e che ora lascia il suo incarico nelle mani del vicedirettore che lui stesso ha contribuito a far crescere professionalmente. Torinese, 39 anni, Ferri, che nella sua carriera ha lavorato per Il Giornale, Il Messaggero, Leggo e Tuttosport, è entrato in Sky nel 2005 come cronista e inviato e, successivamente, si è sempre di più focalizzato su attività manageriali e di coordinamento editoriale degli eventi calcistici, fino ad assumere nel 2011 la responsabilità editoriale del calcio. «Corcione ha dato un contributo fondamentale a Sky fin dagli inizi - ha detto l’a.d. di Sky, Andrea Zappia -. Se oggi Sky è un punto di riferimento, molto è dovuto al suo lavoro. Per questo voglio ringraziarlo a nome di tutti. Ora la guida di Sky Sport passa a Federico Ferri, che rappresenta un esempio perfetto di quanto Sky creda fortemente nello sviluppo dei suoi talenti».


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Magic +3 Campionato R

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Guglielmo Longhi

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L

a vittoria scacciacrisi non ha portato la serenità che tutti si aspettavano, anzi ha inasprito tensioni e veleni. Il paradosso Cagliari, che batten­ do il Sassuolo ha portato a 13 punti il margine sulla terzulti­ ma: dato per scontato che la quota salvezza è destinata ad abbassarsi visto l’andamento delle ultime tre, ne basterebbe­ ro altri 15 per sentirsi al sicuro. Sarebbe quindi il momento di distendere i nervi, raffreddare i contrasti, pensare positivo. E invece... Invece i tifosi conte­ stano la squadra e i leader della squadra contestano l’allenato­ re che li ha sostituiti. Nono­ stante la classifica, sotto trac­ cia resta un disagio neppure tanto sottile. RABBIA GIULINI Il presidente non ha gradito (eufemismo) lo spettacolo dell’altra sera in campo: «Ho visto e sentito di tutto: striscioni contro la squa­ dra, cori offensivi, giocatori che se la prendevano con l’alle­ natore. Sono rimasto disgusta­ to, ma che calcio è? Non mi rappresenta più». La contesta­ zione del pubblico l’ha colpito: «Ma come, si sta chiudendo un anno da record, abbiamo vinto il campionato di B e ora siamo praticamente salvi, eppure alla gente non va bene?». Lo stri­ scione esposto davanti all’en­ trata dello stadio («Vergogna­ tevi tutti...nessuno escluso») e il ripetuto lancio di petardi hanno fatto il resto. Quindi? Giulini ha il morale a terra e al momento i pensieri sono i più neri. Non è escluso che possa considerare l’ipotesi di cedere la società.

MERCATO ATALANTA

Pinilla in Messico Ciao Stendardo: c’è il Pescara 1Il centravanti cileno va al Veracruz 3

Fatta per il difensore agli abruzzesi, che ora puntano Carmona e Paloschi Matteo Spini BERGAMO

O  1 Tommaso Giulini, 39 anni, presidente del Cagliari  2 Daniele Dessena, 29  3 Marco Sau, 29 ANSA/GETTY

La rabbia di Giulini «Ma che calcio è?» Potrebbe lasciare

1Il presidente del Cagliari e la contestazione dei tifosi

MULTATI Dopo Joao Pedro, pu­ nito per aver criticato la deci­ sione di andare in ritiro prima del Sassuolo, anche Sau e Des­ sena saranno multati: la cifra deve essere decisa (e non si escludono altri provvedimen­ ti). Inevitabile la reazione del club: il primo si è rifiutato di stringere la mano al tecnico, il secondo ha lanciato la fascia da capitano e preso a calci un tabellone pubblicitario.

Proteste contro Rastelli: Sau e Dessena saranno multati

RASTELLI COMPRENSIVO Il caso Dessena­Sau è stato chiu­ so, ma non si sa quanto tempo durerà la tregua. Dopo la parti­ ta, Rastelli era stato abbastan­ za comprensivo: «Ho giocato a calcio, so che certe situazioni possono capitare. Chi ha la fa­ scia al braccio deve però dare l’esempio, avremo modo di chiarire con serenità. Mi di­ spiace vedere questo clima che si è creato attorno ai ragazzi e al sottoscritto. Siamo una neo­

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 I gol subiti dal Cagliari in 18 partite di campionato, 2,33 a gara: i rossoblù sono la peggior difesa di A sia in casa (19 reti) che in trasferta (23)

 I gol di Marco Sau in 16 gare di campionato. L’attaccante del Cagliari ha servito anche due assist e preso 3 cartellini gialli. La sua media voto è di 5,97

promossa, è assurdo pretende­ re di più». Intanto, i tifosi sono divisi: stare con o contro il tec­ nico? La rivoluzione pre­Sas­ suolo ha dato un chiaro segna­ le: fuori Storari, da molti indi­ cato come il principale colpe­ vole del disastroso bilancio della difesa, Ceppitelli e Tacht­ sidis. Anche per Rastelli, la ri­ flessione è obbligata, lo strap­ po è da ricucire, lo spogliatoio va ricaricato. «Mi auguro che la vittoria col Sassuolo ci per­ metta di andare avanti più se­ reni», l’auspicio di Rastelli che ieri ha guidato la seduta di sca­ rico e oggi dirigerà l’ultimo al­ lenamento dell’anno: il Caglia­ ri si ritrova il 2 gennaio per pre­ parare la trasferta col Milan. Ci sono poi gli obiettivi di merca­ to. Gli identikit: un difensore veloce da schierare quando gli

tto giorni dopo il messaggio d’addio, Mauricio Pinilla sem­ bra avere trovato la sua nuo­ va casa: è vicinissimo il suo trasferimento al Veracruz. Che, con ogni probabilità, sarà la quindicesima squa­ dra (comprendendo l’Inter, con la quale non è però mai sceso in campo) della sua carriera da giramondo, così come il Messico sarà l’ottavo paese. Abbandona l’Italia dopo sette anni e mezzo consecutivi, l’Atalanta dopo due: a quasi trentatré anni, segue le orme di Maxi Mora­ lez, che un anno fa, di questi tempi, aveva lasciato Berga­ mo ed era approdato nella Liga Mx messicana (al Le­ on). TELENOVELA L’accordo sembra ormai trovato, il giocatore è stato convinto ed è pronto a lasciare Dubai (dove sta trascorrendo le vacanze invernali insieme al

DENTRO E FUORI Pinilla in uscita, come un altro giocatore ormai fuori dai piani tecnici: anche per Stendardo siamo al­ le ore decisive, visto che la sua cessione al Pescara (dove sem­ brava destinato già in estate) è praticamente fatta. Potrebbero cambiare aria anche Carmona e Paloschi: pure su di loro, è forte il pressing degli abruzze­ si. Uscite ed entrate: l’Atalanta segue con attenzione Mandra­ gora della Juventus (che po­ trebbe rientrare nei tanti di­ scorsi aperti tra le due società) e Orsolini dell’Ascoli. Ormai certo l’arrivo del brasiliano Jo­ ao Schmidt: il centrocampista del San Paolo sarà nerazzurro dall’estate, a parametro zero, ed è atteso per le visite medi­ che già nei giorni successivi al­ le feste natalizie.

avversari giocano con attac­ canti piccoli, un centrocampi­ sta e una punta al posto di Mel­ chiorri, infortunato. ULTRA’ FERMATO Stefano Can­ nas, disoccupato di 34 anni, re­ sidente a Sestu è stato fermato giovedì notte. È il tifoso che dalla Nord ha lanciato il fortis­ simo petardo che ha causato il ferimento dell’addetto antin­ cendio che cercava di rimuo­ verlo. E’ un dipendente di una azienda esterna al Cagliari: sottoposto a intervento chirur­ gico, rischia la perdita di polli­ ce e indice della mano destra. Il tifoso è stato riconosciuto dalle immagini visionate da Digos e Squadra mobile. Si cer­ cano i complici. (ha collaborato Mario Frongia) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Papu Gomez e alle famiglie) e a spostarsi in Messico. Vicina al­ la conclusione, insomma, la te­ lenovela­Pinilla, che ha infiam­ mato l’autunno atalantino: da qualche tempo il centravanti era certo dell’addio (da parec­ chie settimane non figurava più tra i convocati), che aveva sostanzialmente certificato giovedì scorso, con la lettera ai tifosi apparsa sul suo profilo Instagram, in cui salutava il mondo atalantino. Le voci sul suo conto, nel frattempo, si so­ vrapponevano: c’era la doppia pista italiana (Bologna e Ge­ noa) e poi qualche destinazio­ ne più esotica, come il Wuhan Zall di Ciro Ferrara, in Cina. Fi­ no a quando è spuntato il Vera­ cruz, che nelle scorse ore ha spinto con decisione. Ma che la sua storia bergamasca fosse ai titoli di coda era chiaro dal­ l’estate, anche per via dei rap­ porti con Gasperini, che aveva già incontrato al Genoa: anzi, aveva sorpreso il fatto che ad agosto fosse rimasto a Berga­ mo. Il suo ultimo flash atalan­ tino resta il rigore da tre punti contro l’Inter, il 23 ottobre.

Mauricio Pinilla, 32 REUTERS

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO PALERMO

Andelkovic, intervento al ginocchio riuscito  (f.v.) Sinisa Andelkovic è stato sottoposto a lavaggio articolare e resezione meniscale al ginocchio destro a Novara dal dottor Battistella. Il difensore sloveno del Palermo si era infortunato mercoledì in allenamento, ha saltato la gara col Pescara, ma sarà pronto a tornare in gruppo alla ripresa degli allenamenti, prevista per venerdì.

PESCARA

Tifosi monitorati dopo gara col Bologna  Tifosi del Pescara sotto osservazione. Lo comunica l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive con la determinazione numero 44, dove si rende noto come i sostenitori abruzzesi saranno monitorati nei prossimi incontri, rimarcando «il

deplorevole comportamento posto in essere dai tifosi del Pescara al termine della gara col Bologna del 18 dicembre».

COPPA ITALIA PRIMAVERA

A Firenze e Roma le semifinali di andata  Saranno Fiorentina-Entella e Roma-Inter le semifinali di andata di Coppa Italia Primavera in programma il 7 gennaio (ritorno il 25). Il sorteggio ha stabilito anche che sarà la vincente di Fiorentina-Entella a giocare in casa l’andata della finale del 6 aprile, con il ritorno il 21 in casa di Roma o Inter.

CALCIO A 5

Prima fase Winter Cup Si gioca dal 27 al 29  Da martedì 27 a giovedì 29 dicembre la prima fase di Winter Cup. In campo i 12 club di A, divisi in quattro gironi da tre squadre.


Magic +3 campionato R Il listone

a

18

GIORNATA

CLASSIFICA GENERALE POS. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

NOME PARTECIPANTE DAVIDE VALLELONGA MAURO VINOTTI DANIELE MORANDINI AMEDEO BUZZETTI GIUSEPPE DE BLASIO STEFANO RECCHI DAVIDE LA MATTINA DAVIDE COLLARETA ANTONIO VALLELONGA ANGELO PASCUCCI

PROV. SQUADRA RC ANTONIO VALLELONGA 103 SV ZIN 107 UD TARCISIO BURGNICH MI DRESDEN PZ BRIENZA 3 PG STEFCIN 66 CL DL6 GE PECORA8 RC DAVIDE VALLELONGA 326 PU SPARTA URBINO 1

PUNTI 1332 1330,5 1328,5 1325,5 1324,5 1321,5 1321 1321 1321 1320

CLASSIFICA ELITE POS. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

NOME PARTECIPANTE LUCA TERRECUSO STEFANO CERVI NICOLA NOCCO ENRICO STEFANO DOMENICO DRAGO TOMMASO FUSCO ANDREA RIVA NORMAN SETTI GIUSEPPE COSTANTINO MARCO SERENA

PROV. SQUADRA NA ASIMIRI MO FC CERVESE PR BRASILERANDO RM VERONICA2 MI VINCENZO ROSA - BJH FI TRIVMVIRATO MI CHE SCHIFO 2.0 BG REAL NORMI E FEDE RC RECOSTA 25---12 PC GOLDCOAST 43

PUNTI 1284 1283,5 1280,5 1278,5 1277 1276 1275 1274,5 1274,5 1273

CLASSIFICA DI GIORNATA POS. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

NOME PARTECIPANTE LODOVICO PATERNO ANDREA PENSALFINI ANDREA BARTOLUCCI GIANFRANCO AUDISIO CRISTIAN D'ALESSANDRO LUCA MILO CHRISTIAN BERGHINO FRANCESCO FARACE RATCLIFF BACHI GIUSEPPE RENDINA

PROV. SQUADRA VI VENETKENS_98 PU PAPERO PG P/2 TO CLAUSOLA LESCISSOLIA CH INTERFOREVER2017* NA LUIGI O' CAPITAN 2A BI BIM BUM BECKS CO FARAUS77 LI B121 MO MAGICA INTER

PUNTI 101,5 99 99 98 98 97,5 97,5 97 97 97

PORTIERI

CODICE GIOCATORE 101 ALDEGANI (PES) 102 ALISSON (ROM) 104 AUDERO (JUV) 105 BASSI (ATA) 106 BERISHA (ATA) 164 BERNI (INT) 107 BIZZARRI (PES) 108 BRESSAN (CHI) 109 BUFFON (JUV) 110 CARRIZO (INT) 166 COJOCARU (CRO) 111 COLOMBO (CAG) 112 CONSIGLI (SAS) 113 CORDAZ (CRO) 170 CUCCHIETTI (TOR) 114 DA COSTA (BOL) 115 DONNARUMMA (MIL) 116 DRAGOWSKI (FIO) 117 FESTA (CRO) 118 FIORILLO (PES) 119 FULIGNATI (PAL) 120 GABRIEL (MIL) 121 GOMIS (BOL) 122 HANDANOVIC (INT) 165 HART (TOR) 124 KARNEZIS (UDI) 162 KRAPIKAS (SAM) 125 LAMANNA (GEN) 126 LEZZERINI (FIO) 127 LOBONT (ROM) 130 MARCHETTI (LAZ) 131 MARSON (PAL) 132 MAZZINI (ATA) 133 MIRANTE (BOL) 134 NETO (JUV) 135 PADELLI (TOR) 136 PEGOLO (SAS) 137 PELAGOTTI (EMP) 138 PERIN (GEN) 139 PERISAN (UDI) 168 PLIZZARI (MIL) 140 POMINI (SAS) 141 POSAVEC (PAL) 142 PUGGIONI (SAM) 143 PUGLIESI (EMP) 144 RADU (INT) 145 RAFAEL (CAG) 146 RAFAEL (NAP) 147 REINA (NAP) 148 SARR (BOL) 149 SCUFFET (UDI) 150 SECULIN (CHI) 151 SEPE (NAP) 152 SKORUPSKI (EMP) 153 SORRENTINO (CHI) 154 SPORTIELLO (ATA) 155 STORARI (CAG) 167 STRAKOSHA (LAZ) 161 SZCZESNY (ROM) 156 TATARUSANU (FIO) 157 TOZZO (SAM) 158 VARGIC (LAZ) 163 VISCOVO (CRO) 159 VIVIANO (SAM) 160 ZIMA (GEN)

MAGIC PUNTI 0 0 5 0 0 0 5 0 5 0 5 0 1,50 0 0 5 5 0 5 0 0 5 5 7,50 7 6 0 5,50 0 0 2 0 0 5 5 0 0 0 0 0 5 0 5,50 6 0 0 2,50 0 2 5 0 0 0 4 4 4,50 0 0 5 3 0 0 5 0 0

MEDIA QUOT. 0 1 0 2 5,00 1 0 1 5,70 8 0 1 4,14 10 0 1 5,16 19 0 1 5,00 1 0 1 4,50 14 4,84 15 0 1 5,04 8 5,39 19 5,00 1 4,50 1 0 2 0 1 5,00 1 5,00 2 5,08 19 4,72 14 4,92 17 0 1 5,38 3 6,00 3 0 1 5,08 14 0 1 0 1 5,14 9 5,62 4 3,75 4 0 1 4,50 1 4,83 14 0 1 5,00 1 0 1 3,97 9 4,70 8 0 1 0 1 5,50 3 0 1 4,81 16 5,00 1 0 1 0 1 0 1 5,09 16 5,22 17 3,75 7 3,40 6 5,67 5 5,75 23 4,72 14 0 1 0 1 5,00 1 5,00 7 5,00 1

CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 0 18 6 1 0 0 0 16 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 18 5,50 4 16 0 0 0 0 0 12 0 0 18 0 0 1 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 18 7,50 0 16 7 0 18 6 0 0 0 0 4 6,50 1 2 0 0 0 0 0 13 5 3 0 0 0 0 0 0 7 0 0 4 0 0 2 0 0 0 0 0 2 0 0 15 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 18 6,50 1 10 6 0 0 0 0 0 0 0 5 5,50 3 0 0 0 18 5,50 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16 6,50 2 18 7 3 8 5,50 1 15 0 0 6 0 0 18 6 1 18 6 3 0 0 0 0 0 0 1 0 0 8 0 0 1 0 0

MEDIA VOTO 0 0 0 0 6,40 0 6,11 0 6,04 0 0 0 6,25 6,34 0 6,36 6,47 0 7,00 0 0 0 0 6,38 6,22 6,33 0 6,50 7,00 0 6,15 0 0 6,00 6,25 5,75 0 6,00 6,08 0 0 0 5,94 6,10 0 0 6,10 0 6,00 0 0 0 0 6,43 6,36 5,56 5,90 6,33 6,42 6,06 0 0 0 6,19 0

R. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 2 0 0 0 0 1 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 1/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/1 1/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0

MAGIC PUNTI 6 9,50 9,50 0 0 5 5,50 6 5 6 0 0 0 0 0 5 5,50 6 0

MEDIA QUOT. 5,93 11 6,69 19 6,33 3 5,29 4 0 4 5,80 7 5,86 9 6,28 17 6,03 10 6,06 10 0 2 5,50 5 0 3 5,50 3 6,00 1 5,20 7 5,95 4 6,00 4 5,25 4

CAMPIONATO P. V. G. 15 0 0 18 6,50 3 3 7 1 7 0 0 0 0 0 10 5,50 0 18 5,50 0 18 0 1 18 5 1 8 0 1 0 0 0 11 0 0 0 0 0 4 0 0 1 0 0 10 5,50 0 10 5,50 1 4 0 0 2 0 0

MEDIA VOTO 5,82 6,25 5,67 5,29 0 6,05 5,86 6,24 5,92 5,79 0 5,50 0 5,50 0 5,50 5,80 6,00 5,50

R. 2 0 0 0 0 0 2 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/1 0/2 0/2 0/0 0/0 0/5 0/4 0/4 0/2 0/2 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/6 0/3 0/1 0/1

DIFENSORI

CODICE GIOCATORE 201 ABATE (MIL) 202 ACERBI (SAS) 203 ADJAPONG (SAS) 204 ADNAN (UDI) 205 AJETI (TOR) 206 ALBIOL (NAP) 406 ALEESAMI (PAL) 207 ALEX SANDRO (JUV) 209 ALVES (CAG) 210 ALVES (JUV) 428 AMUZIE (SAM) 211 ANDELKOVIC (PAL) 212 ANDREOLLI (INT) 213 ANGELLA (UDI) 214 ANIBAL (GEN) 215 ANSALDI (INT) 216 ANTEI (SAS) 217 ANTONELLI (MIL) 219 ARMERO (UDI)

220 ASTORI (FIO) 221 AVELAR (TOR) 223 BARBA (EMP) 224 BARRECA (TOR) 225 BARZAGLI (JUV) 226 BASTA (LAZ) 415 BASTOS (LAZ) 227 BELLUSCI (EMP) 228 BENATIA (JUV) 229 BIRAGHI (PES) 420 BIRASCHI (GEN) 230 BITTANTE (CAG) 232 BONUCCI (JUV) 233 BOVO (TOR) 234 BRIVIO (GEN) 236 BURDISSO (GEN) 237 CACCIATORE (CHI) 238 CALABRIA (MIL) 239 CALDARA (ATA) 240 CAMPAGNARO (PES) 241 CANNAVARO (SAS) 242 CAPUANO (CAG) 243 CASTAN (TOR) 245 CECCHERINI (CRO) 247 CEPPITELLI (CAG) 248 CESAR (CHI) 250 CHIELLINI (JUV) 251 CHIRICHES (NAP) 252 CIONEK (PAL) 253 CISSOKHO (GEN) 254 CODA (PES) 255 CONTI (ATA) 256 COSIC (EMP) 257 COSTA (EMP) 258 COSTA (CHI) 259 CRESCENZI (PES) 429 CUOMO (CRO) 260 D'AMBROSIO (INT) 261 DAINELLI (CHI) 262 DANILO (UDI) 414 DE MAIO (FIO) 263 DE SCIGLIO (MIL) 264 DE SILVESTRI (TOR) 265 DE VRIJ (LAZ) 266 DELL'ORCO (SAS) 268 DIKS (FIO) 269 DIMARCO (EMP) 271 DODO (SAM) 272 DOS SANTOS (CRO) 273 DRAMÉ (ATA) 419 DUSSENNE (CRO) 274 EDENILSON (GEN) 275 ELY (MIL) 276 EMERSON (ROM) 278 EVRA (JUV) 279 FARAONI (UDI) 404 FAZIO (ROM) 280 FELIPE (UDI) 281 FERRARI (BOL) 282 FERRARI (CRO) 283 FIAMOZZI (GEN) 284 FLORENZI (ROM) 286 FORNASIER (PES) 409 FREY (CHI) 287 GAMBERINI (CHI) 288 GASTALDELLO (BOL) 289 GAZZOLA (SAS) 290 GENTILETTI (GEN) 292 GHOULAM (NAP) 293 GIULIANO (PAL) 294 GOBBI (CHI) 295 GOLDANIGA (PAL) 405 GOMEZ (MIL) 296 GONZALEZ (PAL) 297 GRANATA (NAP) 298 GYOMBER (PES) 423 HELANDER (BOL) 299 HEURTAUX (UDI) 300 HOEDT (LAZ) 301 HYSAJ (NAP) 302 IERARDI (GEN) 408 ISLA (CAG) 303 IZZO (GEN) 305 JESUS (ROM) 416 KONKO (ATA) 306 KOULIBALY (NAP) 307 KRAFTH (BOL) 308 KRAJNC (SAM) 427 LASICKI (NAP) 309 LAURINI (EMP) 403 LETSCHERT (SAS) 311 LICHTSTEINER (JUV) 401 LIROLA (SAS) 399 LUKAKU (LAZ) 313 MAGGIO (NAP) 314 MAIETTA (BOL) 315 MAKSIMOVIC (NAP) 410 MALOKU (PES) 317 MANOLAS (ROM) 411 MARCHIZZA (ROM) 319 MARTELLA (CRO) 320 MASIELLO (ATA) 321 MASINA (BOL) 322 MATTIELLO (JUV) 325 MBAYE (BOL) 426 MESBAH (CRO) 326 MIANGUE (INT) 413 MILIC (FIO) 327 MIRANDA (INT) 328 MOLINARO (TOR) 329 MORETTI (TOR) 330 MORGANELLA (PAL) 331 MORLEO (BOL) 332 MUNOZ (GEN) 333 MURILLO (INT) 334 MURRU (CAG) 335 NAGATOMO (INT) 336 NURA (ROM) 337 OIKONOMOU (BOL) 422 OLIVERA (FIO) 425 ORBAN (GEN) 338 PALETTA (MIL) 339 PASQUAL (EMP) 340 PATRIC (LAZ) 341 PAVLOVIC (SAM) 342 PELUSO (SAS) 343 PEREIRA (SAM) 344 PERES (ROM) 345 PEZZELLA (PAL) 346 PISACANE (CAG) 347 PRCE (LAZ) 348 PUNZI (PAL) 349 RADU (LAZ) 350 RAIMONDI (ATA) 402 RAJKOVIC (PAL) 351 RANOCCHIA (INT) 352 REGINI (SAM) 355 RISPOLI (PAL) 356 RODRIGUEZ (FIO) 357 ROMAGNOLI (MIL) 358 ROSI (CRO) 359 ROSSETTINI (TOR) 360 RUDIGER (ROM) 361 RUGANI (JUV) 362 RUI (ROM) 364 SALAMON (CAG) 418 SALCEDO (FIO) 365 SAMIR (UDI) 366 SAMPIRISI (CRO) 367 SANTON (INT) 368 SARDO (CHI) 369 SECK (ROM) 371 SILVESTRE (SAM) 372 SKRINIAR (SAM) 373 SPOLLI (CHI) 374 STENDARDO (ATA) 375 STRINIC (NAP) 377 SUAGHER (ATA) 378 TERRANOVA (SAS) 379 TOLOI (ATA) 380 TOMOVIC (FIO) 381 TONELLI (NAP) 382 TOROSIDIS (BOL) 383 TROIANI (CHI) 384 VANGIONI (MIL) 407 VERMAELEN (ROM) 412 VESELI (EMP) 430 VINICIUS (LAZ) 386 VITIELLO (PAL) 387 VITTURINI (PES) 388 WAGUE (UDI) 400 WALLACE (LAZ) 389 WIDMER (UDI) 390 YAO (INT) 391 ZAMBELLI (EMP) 392 ZAMPANO (PES) 395 ZAPATA (MIL) 396 ZAPPACOSTA (TOR) 397 ZUKANOVIC (ATA) 398 ZUPARIC (PES)

21

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5,50 0 0 6 6 5 0 6,50 6 8,50 0 0 6 0 0 4,50 0 6 0 5 0 5 5,50 6 0 0 6 6 6 0 0 5,50 5 6 5,50 0 6 7,50 5 6,50 0 6 0 5 0 0 6,50 0 6 0 6 0 6 6,50 6 5,50 7 6,50 6 6 0 0 6,50 5,50 5 6 0 0 5 0 0 6 6 4 0 6 6 0 0 5,50 0 0 5,50 0 0 0 6 0 0 0 0 6 5,50 0 0 6 4,50 0 0 0 6 6 6 6 6 6 0 0 7 0 0 0 6 5,50 7 0 6 0 6 6 0 6 0 5,50 0 5 0 5 0 5 0 0 0 0 0 0 6 6,50 0 6 6 6 6,50 6 0 6 5 6 6 0 0 0 6 6,50 0 0 0 0 6 6 4 0 6 0 6 6 5 0 0 0 0 5 0 0 0 5,50 6 6 6 6

6,09 0 5,50 5,89 6,09 6,00 5,50 5,72 6,06 5,88 5,50 5,12 6,12 6,12 6,00 6,11 5,89 5,75 7,14 5,68 6,07 7,00 5,77 5,59 5,11 5,50 6,79 7,00 5,39 6,00 4,67 6,14 5,50 5,96 5,50 5,64 6,00 5,62 5,90 6,03 5,33 5,72 6,07 6,36 5,25 6,00 5,70 4,00 5,33 6,17 4,60 6,22 6,00 5,95 6,08 5,25 5,97 5,84 5,25 5,83 5,75 6,44 5,68 5,92 6,50 5,29 5,67 5,40 6,03 0 6,07 5,19 5,86 4,92 0 5,25 6,33 5,40 6,75 5,81 6,00 5,44 6,00 5,31 6,00 6,19 5,55 0 0 5,67 5,50 5,96 5,77 5,80 6,00 5,85 6,25 0 6,37 0 5,64 6,59 5,78 6,00 5,20 5,86 6,00 5,64 6,00 6,25 5,50 5,50 6,00 5,88 5,82 5,65 5,64 0 5,44 5,67 5,36 6,20 5,82 5,75 5,00 5,56 5,21 5,64 5,25 5,67 0 0 6,36 5,38 5,50 5,00 5,81 6,34 5,42 5,94 6,15 5,86 5,81 6,88 0 5,58 5,58 5,81 6,11 5,20 0 0 6,18 5,66 5,57 6,00 6,00 0 5,50 5,81 5,32 0 5,27 0 6,00 5,67 5,62 0 5,67 5,17 5,50 5,83 6,12 0 5,43 6,06 6,00 6,21 6,12 5,80

11 4 4 6 11 9 4 7 7 8 4 3 14 4 4 10 8 3 11 7 6 4 7 6 3 4 14 9 4 4 2 9 3 8 2 5 1 6 8 11 4 8 6 9 2 4 5 3 4 6 4 7 2 5 6 3 10 8 4 8 3 11 5 6 9 5 5 4 11 1 9 4 5 3 1 3 4 4 4 10 1 7 10 4 4 14 4 3 1 4 4 8 5 4 4 7 3 1 15 1 7 13 9 2 3 4 2 4 14 4 4 3 3 7 11 4 4 1 4 4 4 9 9 4 4 6 3 11 2 5 1 1 11 3 4 3 7 11 10 10 7 9 7 9 4 4 6 5 4 3 3 1 10 6 4 4 4 4 3 7 4 4 4 1 4 4 4 2 3 2 4 8 10 4 4 9 4 10 10 4

16 0 5 14 11 13 5 16 8 17 2 4 13 4 1 18 14 4 11 14 7 4 13 16 14 4 12 8 14 1 3 14 9 13 1 11 1 12 15 17 3 16 7 11 2 1 5 1 9 9 5 9 1 10 6 2 16 16 2 18 2 9 11 6 11 14 9 5 15 0 15 13 7 6 0 8 6 5 6 16 1 16 17 8 8 16 10 0 0 6 2 12 11 5 4 13 4 0 15 0 14 17 16 1 5 7 3 11 18 4 6 3 2 12 14 10 7 0 9 6 7 15 14 8 3 16 7 14 2 12 0 0 14 4 4 5 18 16 13 16 13 14 8 8 0 6 12 8 9 10 0 0 17 16 7 1 4 0 3 13 14 0 11 0 1 3 8 0 3 3 6 12 12 0 7 16 1 14 12 5

5,50 0 0 6 0 5 0 6,50 0 6 0 0 0 0 0 5 0 0 0 5,50 0 5 6 0 0 0 0 6 6 0 0 5,50 5 6 5,50 0 0 6,50 5,50 6,50 0 0 0 5 0 0 5,50 0 0 0 0 0 0 6,50 0 6 7 6,50 0 0 0 0 6,50 5,50 5 0 0 0 5 0 0 6 0 4,50 0 6 0 0 0 5,50 0 0 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5,50 0 0 0 5 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0 0 7,50 0 0 0 0 6 7 0 6 0 0 6,50 0 0 0 5,50 0 5 0 5 0 5 0 0 0 0 0 0 6 6,50 0 0 0 6 6,50 0 0 6 5 6 0 0 0 0 6 6,50 0 0 0 0 6 6 4,50 0 0 0 0 6 5 0 0 0 0 5 0 0 0 5,50 0 6 6 6

1 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 0 0 0 1 0 3 2 1 2 0 0 0 0 2 2 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 2 0 0 1 1 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0

6,03 0 5,70 5,89 6,20 5,88 5,80 5,78 6,14 5,79 0 5,50 5,96 6,38 0 6,18 5,89 6,00 6,36 5,61 5,64 5,50 5,92 5,63 5,36 5,88 6,27 6,25 5,54 0 5,00 6,07 5,50 5,96 5,50 5,59 0 5,58 6,27 5,82 5,25 5,77 5,79 6,14 5,25 0 5,50 4,00 5,31 6,22 4,62 6,25 0 6,00 6,10 5,75 5,97 5,84 4,50 5,76 5,50 6,17 5,77 6,00 6,23 5,50 5,67 5,25 5,90 0 5,97 5,35 5,92 5,42 0 5,44 5,90 5,75 6,25 5,91 0 5,47 6,12 5,56 6,12 6,12 5,67 0 0 5,83 5,50 5,82 5,73 5,90 6,00 5,88 5,62 0 6,27 0 5,62 6,15 5,67 0 5,38 5,92 6,00 5,65 6,11 5,88 5,67 5,67 6,00 6,00 5,93 5,65 5,64 0 5,38 5,80 5,67 6,14 5,82 5,88 5,33 5,66 5,43 5,64 5,50 5,67 0 0 6,11 5,62 5,75 5,20 5,69 5,97 5,54 6,00 6,04 5,75 6,06 6,43 0 5,67 5,77 5,88 5,62 5,25 0 0 6,18 5,75 5,86 6,00 5,88 0 5,50 6,00 5,46 0 5,25 0 0 5,67 5,56 0 5,83 5,17 5,67 5,71 5,83 0 5,50 5,88 0 6,14 6,12 5,90

0 0 0 1 0 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 2 0 0 0 1 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 0 0 0 1 1 1 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 2 0 0 1 0 1 0 1 0 0 1 0 0 0 3 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 4 0 0 4 0 1 0 0

0/4 0/0 0/2 0/2 0/2 0/1 0/3 0/8 0/1 0/5 0/1 0/3 0/2 0/2 0/0 0/2 1/4 0/2 0/1 0/6 0/0 0/0 0/4 0/2 0/3 0/4 0/1 0/0 0/4 0/0 1/0 0/6 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/1 0/7 0/5 0/1 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 1/1 1/2 0/0 0/1 0/0 0/2 0/0 0/6 0/0 0/4 0/0 0/3 0/2 0/1 0/0 2/5 0/2 1/0 0/0 0/0 0/3 0/6 0/1 1/4 0/0 0/3 0/1 0/3 0/0 0/3 0/0 0/5 0/4 0/4 0/2 0/4 1/1 0/0 0/0 1/0 0/0 0/3 0/1 0/1 0/0 0/1 0/1 0/0 0/3 0/0 0/0 0/3 0/3 0/0 0/1 0/1 0/0 0/3 0/4 0/1 0/2 0/1 0/0 0/3 0/3 0/2 0/0 0/0 0/0 0/2 1/3 2/2 0/4 0/2 0/2 0/5 0/3 0/2 0/1 0/2 0/0 0/0 0/7 0/2 1/0 0/2 0/2 0/2 1/2 0/2 0/5 0/3 0/4 0/4 0/0 0/1 0/5 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/2 0/3 0/4 0/0 0/1 0/0 0/0 0/5 0/7 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/2 0/3 0/1 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/1

CENTROCAMPISTI

CODICE GIOCATORE 501 ACQUAH (TOR) 502 ALLAN (NAP) 721 AQUILANI (PES) 506 ASAMOAH (JUV) 507 BADELJ (FIO) 508 BADU (UDI) 511 BARBERIS (CRO) 512 BARELLA (CAG) 513 BARRETO (SAM) 514 BASELLI (TOR) 720 BASTIEN (CHI) 516 BENASSI (TOR) 518 BERTOLACCI (MIL) 521 BIGLIA (LAZ) 522 BIONDINI (SAS) 719 BOUY (PAL) 527 BROZOVIC (INT) 528 BRUGMAN (PES) 529 BRUNO (PES) 530 BUCHEL (EMP) 535 CAPEZZI (CRO) 537 CARMONA (ATA) 538 CASTRO (CHI) 539 CATALDI (LAZ) 540 CHOCHEV (PAL) 541 CIGARINI (SAM) 543 COFIE (GEN) 544 CRISETIG (CRO) 545 CRISTANTE (PES) 726 CRISTOFORO (FIO) 546 CROCE (EMP) 551 DE ROSSI (ROM) 707 DEPAOLI (CHI) 553 DESSENA (CAG) 556 DI GENNARO (CAG) 558 DIAKHATE (FIO) 559 DIAWARA (NAP) 560 DIOUSSE (EMP) 561 DONSAH (BOL) 562 DUNCAN (SAS) 714 DZEMAILI (BOL) 700 ERAMO (SAM) 568 FAZZI (CRO) 569 FERNANDES (SAM) 571 FOFANA (UDI) 572 FREULER (ATA) 573 GAGLIARDINI (ATA) 575 GAZZI (PAL) 695 GNAHORÉ (CRO) 578 GNOUKOURI (INT) 580 GRASSI (ATA) 704 GUSTAFSON (TOR) 581 HALLFREDSSON (UDI) 582 HAMSIK (NAP) 724 HENRIQUE (PAL) 583 HERNANES (JUV) 584 HETEMAJ (CHI) 585 HILJEMARK (PAL) 589 IONITA (CAG) 591 IZCO (CHI) 592 JAJALO (PAL) 594 JANKTO (UDI) 596 JORGINHO (NAP) 597 KESSIÉ (ATA) 598 KHEDIRA (JUV) 599 KONDOGBIA (INT) 600 KONE (UDI) 603 KUCKA (MIL) 728 KUMS (UDI) 604 KURTIC (ATA) 606 LAXALT (GEN) 702 LEITNER (LAZ) 608 LEMINA (JUV) 698 LINETTY (SAM) 610 LOCATELLI (MIL) 611 LODI (UDI) 697 LUKIC (TOR) 613 LULIC (LAZ) 614 MAGNANELLI (SAS) 615 MAIELLO (EMP) 616 MANDRAGORA (JUV) 617 MARCHISIO (JUV) 620 MAURI (EMP) 622 MAZZITELLI (SAS) 623 MEDEL (INT) 624 MELO (INT) 625 MEMUSHAJ (PES) 627 MIGLIACCIO (ATA) 628 MILINKOVIC (LAZ) 710 MINALA (LAZ) 629 MISSIROLI (SAS) 631 MONTOLIVO (MIL) 632 MORRISON (LAZ) 634 MUNARI (CAG) 635 MURGIA (LAZ) 636 NAGY (BOL) 637 NAINGGOLAN (ROM) 731 NICOLETTI (CRO) 639 NTCHAM (GEN) 640 OBI (TOR) 643 PADOIN (CAG) 645 PALOMBO (SAM) 646 PAREDES (ROM) 647 PAROLO (LAZ) 718 PASALIC (MIL) 648 PELLEGRINI (SAS) 653 PJANIC (JUV) 655 POLI (MIL) 657 PULGAR (BOL) 659 RADOVANOVIC (CHI) 660 RIGONI (GEN) 661 RIGONI (CHI) 662 RINCON (GEN) 725 ROG (NAP) 701 ROHDEN (CRO) 664 SALA (SAM) 665 SALZANO (CRO) 705 SANCHEZ (FIO) 711 SARZI (SAS) 670 SENSI (SAS) 675 STROOTMAN (ROM) 676 STURARO (JUV) 679 TACHTSIDIS (CAG) 680 TAIDER (BOL) 681 TELLO (EMP) 683 TORREIRA (SAM) 686 VALDIFIORI (TOR) 687 VALERO (FIO) 688 VECINO (FIO) 699 VELOSO (GEN) 690 VERRE (PES) 691 VIVES (TOR) 730 VIVIANI (BOL) 712 ZANELLATO (MIL) 692 ZIELINSKI (NAP) 693 ZONTA (INT)

MAGIC PUNTI 0 6 0 6 6 5,50 6 6 5,50 6 6 6 6 5 0 0 6,50 6 5 4,50 6 0 0 0 5 0 6 6 6 6,50 6,50 0 0 5 6,50 0 6 5 6 0 6 0 6 5 6 6 6,50 6,50 6 0 0 0 0 6 4,50 6 0 0 0 7 5,50 0 0 10 6 7 0 6 6,50 5 6 0 6 6 6 0 0 5,50 0 0 6 6 0 7,50 0 0 6,50 0 5,50 0 0 6 0 0 0 6 6 6 0 5 4,50 0 0 5 6 6,50 6 6 6 6 0 5 6,50 0 6 6,50 6 6 0 6 6 6 0 6 5 6,50 5,50 0 5,50 0 0 0 6 6 6,50 0

MEDIA VOTO 5,67 6,07 5,69 5,70 5,90 5,68 6,00 5,77 6,03 5,85 6,00 6,03 6,50 6,00 5,68 5,50 6,14 5,81 5,00 5,57 5,95 4,75 6,22 6,00 5,75 6,00 6,38 5,73 5,65 6,25 6,24 5,93 0 5,57 6,04 0 6,22 5,90 5,83 5,90 5,97 0 0 6,07 6,35 6,21 6,65 6,00 0 6,00 5,70 0 6,05 6,33 5,82 5,72 6,08 5,79 6,00 5,67 5,59 5,93 5,91 6,47 6,21 5,50 5,62 5,81 5,81 6,06 6,12 0 6,10 6,12 6,00 0 6,00 6,09 6,04 5,00 0 6,40 6,06 6,14 6,15 5,88 5,88 0 6,03 0 5,80 5,79 0 5,75 6,33 6,14 6,25 0 5,79 5,75 5,85 6,00 6,12 6,06 5,83 5,93 6,27 5,70 5,56 6,06 6,19 5,88 6,25 6,50 5,71 5,38 5,75 6,21 0 6,00 6,03 6,07 5,59 5,96 5,50 6,28 6,00 6,21 5,95 5,92 5,58 5,67 6,20 0 6,28 0

R. 0 0 1 0 2 2 0 1 0 2 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 2 0 0 0 0 0 1 2 1 0 0 0 0 1 1 1 0 0 2 1 0 1 1 1 1 0 0 2 0 0 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 1 0 0 0 0 3 4 0 0 0 1 0 1 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 0 2 0 2 0

ESPAMM 1/1 0/2 1/1 0/1 0/4 0/1 0/1 0/4 1/3 0/3 0/0 0/2 0/1 0/2 0/5 0/1 0/4 0/5 0/0 0/2 1/3 1/1 1/1 0/3 0/3 0/2 0/1 0/6 0/0 0/0 0/3 0/4 0/0 1/4 1/3 0/0 0/0 0/4 0/0 0/0 1/4 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/5 1/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/1 0/3 0/4 0/1 0/2 0/0 0/2 0/0 0/2 1/4 0/0 0/3 0/1 1/3 0/0 0/2 0/3 0/0 0/1 0/3 0/4 0/0 0/1 0/4 0/2 0/0 0/0 0/0 0/3 0/5 0/3 1/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/2 0/2 0/0 0/5 0/0 0/2 0/2 0/0 0/2 0/1 0/5 0/0 0/2 0/5 0/2 1/3 0/1 0/1 1/3 0/4 0/5 0/2 0/4 0/0 0/3 0/3 0/0 0/3 0/0 0/0 0/2 0/4 0/3 0/1 0/4 0/1 0/3 0/2 0/2 1/5 1/1 1/0 0/1 0/0 0/2 0/0

MAGIC CAMPIONATO MEDIA S. R. PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO C 0 5,60 7 10 0 0 5,65 C 5,50 6,88 22 17 6 2 6,32 C 0 6,00 4 1 0 0 6,00 C 0 0 2 0 0 0 0 C 11 6,18 16 14 7 2 5,61 C 6 6,06 10 16 6,50 1 5,94

R. 1 6 0 0 3 0

ESPAMM 1/1 0/5 0/0 0/0 1/0 0/2

MEDIA QUOT. 5,50 4 6,00 14 6,00 8 5,67 4 6,09 11 5,79 10 5,94 5 5,73 5 6,24 11 6,59 16 6,00 4 6,78 16 6,17 5 6,55 14 5,45 4 5,00 4 6,77 16 5,66 7 5,00 2 5,43 5 5,75 7 4,00 4 6,62 15 6,28 7 5,88 7 5,67 4 6,20 5 5,50 4 5,65 5 6,20 5 6,15 12 5,87 11 0 1 6,00 5 6,54 11 6,00 1 6,22 8 5,77 7 5,88 4 5,90 4 6,15 13 0 4 6,00 2 6,68 15 7,35 15 6,50 9 6,65 9 5,88 6 6,00 2 6,00 4 5,70 3 0 4 6,05 6 7,25 25 5,86 9 5,90 8 5,92 7 5,75 9 5,67 3 5,78 5 5,86 6 6,50 7 5,82 10 7,41 17 6,93 18 5,44 7 5,50 4 5,79 9 5,88 11 6,89 17 6,26 13 0 4 6,05 7 6,16 11 6,29 7 0 3 5,75 4 6,44 14 5,96 8 5,00 3 6,00 3 6,33 7 5,88 4 6,00 7 6,00 7 5,50 4 5,68 10 0 3 6,75 15 0 3 5,60 5 5,69 4 0 3 5,42 4 7,33 4 6,07 10 6,81 21 6,00 1 6,19 4 5,79 6 5,94 9 6,00 3 6,38 7 6,09 14 6,14 7 6,57 14 7,57 26 5,67 4 5,65 4 5,94 9 6,44 15 6,12 7 6,18 14 6,50 4 5,75 9 5,27 4 5,79 4 6,31 9 0 1 6,38 6 6,41 14 5,81 6 5,45 6 6,13 9 5,36 4 6,25 11 5,91 8 6,19 15 5,88 11 5,75 8 5,54 5 5,33 4 6,92 8 6,00 1 6,72 18 0 1

CAMPIONATO P. V. G. 6 0 0 14 6 0 8 0 1 6 0 0 16 6 1 14 5,50 0 9 0 0 13 6 0 17 5,50 2 17 6 4 1 6 0 16 6 4 3 0 0 11 5 2 11 0 0 1 0 0 11 6,50 3 16 6 0 1 5 0 7 5 0 12 0 0 2 0 0 16 0 2 9 0 1 12 5 1 3 0 0 5 6 0 12 0 0 13 6 0 5 6,50 0 17 6,50 0 15 0 0 0 0 0 7 5 2 13 7 2 1 0 0 9 6 0 15 5,50 0 4 0 0 5 0 0 17 0 2 0 0 0 1 0 0 14 5 3 13 6 4 12 6 1 10 6,50 0 13 6,50 0 1 0 0 4 0 0 5 0 0 0 0 0 10 0 0 18 6 5 14 5 0 10 0 1 12 0 0 14 0 0 3 0 0 9 6 0 11 6 1 7 0 1 11 0 0 16 7 6 15 0 3 9 7 0 4 0 0 14 0 1 16 6,50 0 18 5,50 5 17 6 1 0 0 0 11 0 0 16 6 0 14 0 2 0 0 0 2 0 0 17 6 2 12 0 0 1 0 0 1 0 0 6 0 0 8 0 0 11 7 0 10 0 0 4 0 0 17 6,50 1 0 0 0 16 5,50 3 0 0 0 5 0 0 8 0 0 0 0 0 6 0 0 3 0 1 15 0 0 16 6 3 1 0 0 8 0 1 12 5 0 17 5 1 2 0 0 8 0 1 17 5 1 7 0 1 15 4,50 3 14 0 5 6 0 0 10 0 1 16 6 0 17 0 2 8 5,50 1 17 6,50 0 1 0 0 18 0 0 13 6,50 0 7 0 0 13 6 1 0 0 0 8 6 1 16 6 2 8 0 0 11 0 0 15 0 1 11 5 0 16 6,50 0 16 5,50 0 13 0 0 12 5,50 0 14 0 0 12 0 0 3 0 0 6 0 1 1 0 0 16 6,50 2 0 0 0

TREQUARTISTI

CODICE GIOCATORE 503 ALVAREZ (SAM) 504 ANDERSON (LAZ) 505 ARAMU (TOR) 509 BALIC (UDI) 510 BANEGA (INT) 515 BENALI (PES)

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517 BERNARDESCHI (FIO) 520 BIABIANY (INT) 523 BIRSA (CHI) 525 BONAVENTURA (MIL) 703 CABEZAS (ATA) 533 CANDREVA (INT) 536 CARBONERO (SAM) 729 CUADRADO (JUV) 547 D'ALESSANDRO (ATA) 549 DE GUZMAN (CHI) 550 DE PAUL (UDI) 555 DI FRANCESCO (BOL) 727 DIAMANTI (PAL) 563 EL KADDOURI (NAP) 564 EMBALO (PAL) 566 EVANGELISTA (UDI) 570 FERNANDEZ (MIL) 574 GAKPÉ (GEN) 576 GIACCHERINI (NAP) 579 GOMEZ (ATA) 586 HONDA (MIL) 587 IAGO (TOR) 593 JALLOW (CHI) 722 JOAO MARIO (INT) 595 JOAO PEDRO (CAG) 601 KREJCI (BOL) 602 KRUNIC (EMP) 607 LAZOVIC (GEN) 609 LJAJIC (TOR) 619 MATHEUS (EMP) 626 MERTENS (NAP) 630 MITRITA (PES) 633 MOUNIER (BOL) 706 MURIC (PES) 638 NINKOVIC (GEN) 732 OKONKWO (BOL) 716 PEPE (PES) 650 PERISIC (INT) 651 PEROTTI (ROM) 656 POLITANO (SAS) 717 PRAET (SAM) 658 QUAISON (PAL) 663 RIZZO (BOL) 666 SAPONARA (EMP) 715 SOSA (MIL) 673 SPINAZZOLA (ATA) 674 STOIAN (CRO) 677 SUSO (MIL) 678 TABACCHI (BOL) 713 TELLO (FIO) 694 TOLEDO (FIO) 682 TONEV (CRO) 689 VERDI (BOL) 709 ZANIMACCHIA (GEN) 937 ALBERTO (LAZ) 933 BAHEBECK (PES) 808 BENTIVEGNA (PAL) 809 BERARDI (SAS) 812 CALLEJON (NAP) 814 CAPRARI (PES) 816 CHIESA (FIO) 819 DE GIORGIO (CRO) 926 DEL SOLE (PES) 824 DJURICIC (SAM) 828 EL SHAARAWY (ROM) 829 EWANDRO (UDI) 831 FARIAS (CAG) 936 GABRIEL (INT) 836 GERSON (ROM) 837 GIANNETTI (CAG) 840 HAGI (FIO) 845 ILICIC (FIO) 847 INSIGNE (NAP) 848 INSIGNE (NAP) 849 ITURBE (ROM) 850 JOVETIC (INT) 852 KEITA (LAZ) 853 KISHNA (LAZ) 931 LATTE (ATA) 862 MATOS (UDI) 872 NALINI (CRO) 877 OCAMPOS (GEN) 879 PALLADINO (CRO) 883 PARIGINI (CHI) 942 PEREZ (FIO) 889 PIERINI (SAS) 914 PJACA (JUV) 935 RAGUSA (SAS) 896 RICCI (SAS) 899 SALAH (ROM) 918 SALLAI (PAL) 907 TRAJKOVSKI (PAL) 911 ZARATE (FIO) 928 ZECCA (SAS)

C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A

15 7,97 0 0 5 6,79 6 6,59 0 0 6,50 6,88 0 0 6 6,27 9,50 6,70 9 6,25 5 5,47 6 5,94 6 5,96 0 0 0 5,60 0 6,00 6 5,62 5,50 6,33 0 5,75 7,50 7,17 6 5,67 6 8,17 0 0 0 6,32 6,50 6,40 6 6,24 0 5,46 6 6,03 7,50 7,50 0 0 10 8,67 0 5,69 6 5,30 0 0 6,50 6,50 6 6,00 0 5,75 6 6,62 9 7,82 0 6,92 5,50 5,96 9,50 6,64 6 5,81 0 6,19 6 5,67 7 6,18 6 6,10 6 7,33 6 6,00 0 5,91 0 6,00 6 5,67 6 7,50 0 6,00 0 5,00 0 7,33 0 5,75 0 10,00 5 7,72 6 6,11 7,50 6,50 6 6,00 0 0 0 5,83 10,50 6,77 0 6,00 14,50 7,12 0 6,00 0 4,75 6 5,56 0 6,00 0 6,13 10 7,56 0 0 0 6,00 0 5,50 6 7,41 0 5,33 0 0 5 5,75 6 5,88 6 6,59 6 5,85 0 5,00 0 0 0 0 6 6,17 4,50 6,23 0 6,00 5 7,78 0 5,06 0 9,50 10 7,50 0 0

28 4 17 19 4 23 3 16 11 8 6 6 13 3 3 2 4 4 7 25 4 25 1 16 4 14 5 9 21 2 31 4 4 4 8 2 6 20 24 14 12 12 5 17 5 8 8 23 1 12 4 4 12 1 4 3 3 4 26 14 5 3 1 4 21 4 14 3 3 6 3 19 30 4 3 5 23 4 1 5 4 12 11 4 2 1 4 10 9 28 2 5 10 1

18 0 17 16 0 17 0 13 10 10 15 8 14 0 5 1 4 6 6 18 3 15 0 14 5 17 14 15 14 0 15 8 5 0 11 1 8 17 14 13 12 11 8 16 6 11 10 18 1 16 1 6 11 1 1 3 2 2 18 18 7 1 0 3 15 1 8 1 2 8 2 15 17 0 1 3 16 3 0 6 4 11 17 1 0 0 3 11 12 16 8 1 5 0

8,50 0 5 0 0 6,50 0 0 7 6 5 0 6 0 0 0 0 5,50 0 7 0 6 0 0 6,50 0 0 6 6,50 0 7 0 0 0 7 0 0 6 6 0 5,50 6,50 0 0 0 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 6,50 7,50 0 0 0 7,50 0 8 0 0 6 0 0 7 0 0 0 6 0 0 5 0 6 0 0 0 0 0 5 0 5 0 0 7,50 0

9 0 4 2 0 3 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 1 0 3 0 8 0 1 1 1 0 0 5 0 11 0 0 0 2 0 0 4 6 2 0 3 0 2 0 0 1 5 0 0 0 0 4 0 0 1 0 2 7 3 0 0 0 0 3 0 3 0 0 0 0 3 5 0 0 0 5 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 2 2 8 0 1 2 0

6,53 0 6,06 6,33 0 6,18 0 6,12 6,35 6,05 5,47 5,71 5,93 0 5,60 6,00 5,50 5,90 5,75 6,56 5,50 6,43 0 6,07 6,20 5,88 5,64 6,00 6,36 0 6,63 5,62 5,12 0 6,05 0 5,75 5,94 6,25 6,35 5,92 5,91 5,79 5,88 5,70 6,23 5,75 6,44 0 5,73 0 5,70 6,45 0 5,00 6,33 5,50 7,00 6,22 5,89 6,42 0 0 5,83 6,10 6,00 6,06 6,00 5,00 5,57 6,00 5,79 6,41 0 6,00 5,67 6,38 5,33 0 5,75 6,00 6,17 5,78 5,00 0 0 6,25 5,73 5,62 6,09 5,25 6,50 6,25 0

1 0 4 0 0 3 0 3 1 0 1 0 3 0 0 0 0 0 0 4 0 2 0 3 1 3 0 2 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 4 2 1 0 0 1 0 0 1 2 0 3 0 0 1 0 0 0 0 0 6 0 1 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 2 5 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 4 0 0 1 0

0/3 0/0 0/1 0/3 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/2 0/2 1/1 0/5 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/4 0/0 0/0 0/0 0/5 0/0 0/0 0/5 1/1 0/2 0/0 0/5 0/1 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/2 0/0 0/4 0/1 0/1 0/2 0/1 0/0 0/1 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/4 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/4 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/3 0/2 1/1 0/0 0/1 0/0

MEDIA VOTO 0 0 5,38 0 5,92 6,12 5,50 6,78 6,16 6,17 5,71 0 6,24 5,62 5,86 6,61 6,58 5,92 5,94 5,12 5,60 5,36 5,60 6,32 6,28 5,57 6,31 5,68 6,15 0 6,43 6,00 6,12 5,60 5,65 5,32 6,13 5,70 5,72 5,55 6,07 6,00 6,00 6,43 0 6,28 0 6,03 5,85 5,75 5,60 5,25 5,78 5,96 5,70 6,17 5,67 6,21 5,50 0 6,33 5,46 5,89 5,90 5,97 5,95 6,04 5,43 0 0 6,17 6,75 0 5,82 6,00

R. 0 0 0 0 0 0 0 2 0 2 0 0 0 0 0 2 2 1 1 0 0 0 0 0 2 0 1 0 1 0 0 0 0 0 1 0 1 2 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 2 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1 2 1 2 0 1 0 0 0 0 2 0 0 1

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/3 0/2 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/1 0/1 0/0 0/0 1/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/4 0/0 0/2 0/0 0/0 0/1 1/1 0/2 0/3 0/2 0/3 0/0 0/1 0/4 0/1 0/1 0/0 0/3 0/0 0/3 1/0 0/0 0/0 1/0 0/2 0/0 0/0 0/4 0/0 0/1 0/1 0/0 0/2 0/2 0/0 0/2 0/3 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/2 0/2

ATTACCANTI

CODICE GIOCATORE 932 ACATULLO (PES) 801 ACQUAFRESCA (BOL) 802 ADRIANO (MIL) 922 ARRAS (CAG) 803 BABACAR (FIO) 804 BACCA (MIL) 806 BALOGH (PAL) 807 BELOTTI (TOR) 920 BORRIELLO (CAG) 810 BOYÉ (TOR) 811 BUDIMIR (SAM) 815 CASSANO (SAM) 820 DEFREL (SAS) 821 DESTRO (BOL) 823 DJORDJEVIC (LAZ) 825 DYBALA (JUV) 826 DZEKO (ROM) 827 EDER (INT) 830 FALCINELLI (CRO) 832 FLOCCARI (BOL) 833 FLORO FLORES (CHI) 835 GABBIADINI (NAP) 838 GILARDINO (EMP) 843 HIGUAIN (JUV) 844 ICARDI (INT) 940 IEMMELLO (SAS) 915 IMMOBILE (LAZ) 846 INGLESE (CHI) 851 KALINIC (FIO) 941 KEAN (JUV) 854 LAPADULA (MIL) 855 LO FASO (PAL) 856 LOMBARDI (LAZ) 857 LOPEZ (TOR) 858 MACCARONE (EMP) 859 MANAJ (PES) 860 MANDZUKIC (JUV) 919 MARILUNGO (EMP) 861 MARTINEZ (TOR) 863 MATRI (SAS) 864 MCHEDLIDZE (EMP) 865 MEGGIORINI (CHI) 866 MELCHIORRI (CAG) 917 MILIK (NAP) 868 MIRANDA (CHI) 871 MURIEL (SAM) 873 NEGRO (NAP) 874 NESTOROVSKI (PAL) 875 NIANG (MIL) 878 PALACIO (INT) 881 PALOSCHI (ATA) 882 PANDEV (GEN) 884 PAVOLETTI (GEN) 885 PELLISSIER (CHI) 886 PENARANDA (UDI) 887 PERICA (UDI) 939 PESIC (ATA) 888 PETAGNA (ATA) 934 PETTINARI (PES) 890 PINAMONTI (INT) 891 PINILLA (ATA) 894 PUCCIARELLI (EMP) 895 QUAGLIARELLA (SAM) 898 SADIQ (BOL) 901 SAU (CAG) 902 SCHICK (SAM) 930 SIMEONE (GEN) 913 SIMY (CRO) 927 SOLERI (ROM) 903 TCHANTURIA (EMP) 904 THEREAU (UDI) 906 TOTTI (ROM) 925 TOUNKARA (LAZ) 908 TROTTA (CRO) 910 ZAPATA (UDI)

MAGIC PUNTI 0 6 6 0 0 6 0 10 10 0 0 0 5,50 6 0 6 9,50 0 6 6 0 9,50 6 6 14 0 4,50 5 5,50 6 6 0 6 0 0 0 6 5,50 0 0 10 5,50 0 0 0 5 0 5,50 6 6 0 5,50 0 6 0 0 5,50 5,50 4,50 0 0 5,50 6 6 10 6 6 6 0 0 5 0 0 6 6

MEDIA 0 6,00 5,50 0 7,21 7,36 5,50 8,88 7,22 6,21 5,71 0 7,29 6,58 5,86 7,65 8,78 6,19 6,85 5,30 5,60 5,82 5,55 7,97 8,56 5,93 7,81 6,11 7,42 6,00 7,75 6,00 6,88 5,50 6,08 5,77 6,84 5,80 5,89 5,82 7,29 6,25 6,85 8,07 0 7,25 0 7,17 6,14 5,75 5,00 5,21 6,60 6,68 5,70 6,79 5,67 6,89 5,42 0 7,00 5,68 6,50 5,92 6,75 7,10 7,23 5,88 0 0 7,73 8,62 0 6,25 6,83

QUOT. 1 4 6 1 11 25 4 35 20 7 8 3 22 17 9 25 34 15 16 4 8 13 13 40 39 8 28 11 28 2 17 2 2 4 16 8 26 7 6 9 11 15 14 11 2 21 1 20 15 6 5 5 15 15 5 11 4 14 4 1 5 10 18 4 18 14 20 7 2 1 27 7 4 11 21

CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0 1 0 0 5 0 0 0 0 0 7 0 3 14 0 6 2 0 0 16 7,50 13 16 7 7 12 0 0 7 0 0 0 0 0 17 5,50 6 13 0 4 7 0 0 10 0 3 18 6,50 13 13 0 1 17 0 5 5 0 0 10 0 0 11 6,50 2 11 6 0 18 0 10 18 8 14 7 0 1 18 4,50 9 14 5 2 18 6 8 1 0 0 8 0 4 2 0 0 4 6 1 5 0 0 13 0 2 11 0 2 16 0 4 10 6 0 9 0 1 11 0 1 7 7 3 16 5,50 2 10 0 3 7 0 4 0 0 0 18 5,50 6 0 0 0 18 6 7 14 0 3 6 6 0 5 0 0 7 5,50 0 10 0 3 14 6 3 5 0 0 12 0 3 3 5,50 0 14 5,50 3 6 5 0 0 0 0 3 0 1 14 5,50 1 18 6 4 6 0 0 16 7 4 10 6 4 15 6 6 8 0 1 0 0 0 0 0 0 15 5 8 4 0 2 0 0 0 12 0 2 18 6 5


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Mondo R Il fallimento

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

UNA GRANDE SCOMPARE

CONTENUTO PREMIUM

Steaua

1

BUCAREST

LA STELLA NEL BUCO NERO FINE DI UN’ERA IL RACCONTO di ANDREA SCHIANCHI

T

rent’anni dopo la luce della Stella si spegne e il cielo di Bucarest è nero come la pece. La gloriosa Steaua non c’è più, cancellata da una sen­ tenza che dà ragione al Mini­ stero della Difesa e torto a Ge­ orge «Gigi» Becali, l’oligarca­ faccendiere che, al principio degli anni Novanta, dopo il crollo del regime comunista, l’aveva acquistata a prezzo stracciato, ne aveva sfruttato il nome e lo stemma, e promette­ va di rifarla bella com’era stata. Progetto fallito, la Steaua ri­ partirà dai Dilettanti. CALCIO E POTERE La memoria è l’unico strumento al quale ag­ grapparsi per raccontare un’avventura che, per molti versi, ebbe dell’incredibile. Trent’anni fa, appunto: merco­ ledì 7 maggio 1986. Allo stadio Sanchez Pizjuan di Siviglia an­ dava in scena la finale della Coppa dei Campioni. Da una parte il Barcellona di Terry Ve­ nables, strafavorito. Dall’altra,

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 gli scudetti conquistati dalla Steaua Bucarest, società fondata nel 1947. Il nome «Steaua» («Stella») è stato adottato nel 1961.

sorprendentemente, la Steaua come un esercito si comportò Bucarest di Emerich Jenei che, quella notte di trent’anni fa. nell’ordine, aveva fatto fuori i danesi del Vejle, gli ungheresi DAL DISCHETTO Consapevoli della Honved, i finlandesi del della bravura del Barcellona, Kuusysi (ma che sofferenza!) seguito da un’imponente schie­ e, infine, in semifinale, l’An­ ra di tifosi, i romeni impostaro­ derlecht di Vincenzino Scifo. no tutta la partita sulla difensi­ Roba da non crederci, perché va. Fu una delle più brutte fina­ la Steaua era davvero brutta da le di Coppa dei Campioni: non vedere, praticava un calcio sal­ un lampo, non un guizzo, non damente ancorato agli italia­ un colpo di fantasia. L’obiettivo nissimi principi di difesa e con­ di Jenei era arrivare ai calci di tropiede. In sostanza Jenei, rigore, e riuscì nell’intento. abile stratega, pur avendo a di­ Contava il risultato, mica sposizione giocatori di discrete l’estetica. L’arbitro francese qualità tecniche Vautrot ritmò i (Lacatus, Bolo­ tiri dal dischetto ni, Belodedici CURIOSITA’ e pure lui, proba­ tra gli altri), so­ In Romania era il bilmente, rimase steneva che ci si stupito da ciò doveva compor­ simbolo del regime che avvenne. Il tare come i pove­ comunista di portiere della ri contro i ricchi: Nicolae Ceausescu Steaua Helmut chiusi a riccio a Ducadam parò i proteggere i po­ Una lite giudiziaria primi due rigore chi averi e poi ra­ calciati da pidi nelle incur­ cancella lo storico Alexanco e da sioni offensive nome e ora il club Pedraza. Lo stes­ per cercare di riparte dai dilettanti so fece il numero sorprendere il uno del Barcello­ nemico. Era la storia della for­ na, Urruticoechea. Al terzo mica contro la cicala. Spettaco­ tentativo romeno Marius Laca­ lo zero, ma tanta sostanza. Co­ tus fece centro, mentre Duca­ sì quella Steaua divenne sim­ dam si distese sulla destra e re­ bolo di sport proletario e, allo spinse pure la conclusione di stesso tempo, espressione del Pichi Alonso. A quel punto toc­ regime comunista di Nicolae cò a Balint: gol. E su Marcos, Ceausescu, il feroce dittatore neanche fosse un ragno, Duca­ che aveva potere di vita e di dam fece un altro miracolo. Fi­ morte su tutta la Romania. Per ne dei giochi: 2­0 per la Steaua, controllare al massimo le ope­ prima squadra dell’est, primo razioni il Conducator aveva club del blocco sovietico, a piazzato ai vertici della società conquistare la Coppa dei Cam­ il figlio adottivo Valentin, e pu­ pioni. Ducadam divenne l’eroe re l’altro figlio Nicu aveva un di Siviglia e, quando rientrò a ruolo di rilievo. La squadra Bucarest, gli venne recapitato funzionava come un esercito e un regalo speciale da un im­

FU LA PRIMA SQUADRA DELL’EST A VINCERE NEL 1986 LA COPPA DEI CAMPIONI, CON 4 RIGORI PARATI DA DUCADAM IN FINALE. ORA RIPARTE DAI DILETTANTI 2

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1 La Steaua Campione d’Europa da Ceausescu 2 L’eroe della notte di Siviglia: il portiere Helmut Ducadam che parò 4 rigori nella finale di Coppa dei Campioni. 3 Marius Lacatus, oggi: era il giocatore-simbolo della Steaua sarà l’allenatore del nuovo club

portante tifoso del Real Ma­ drid che voleva sdebitarsi per aver fermato gli odiati rivali del Barcellona: era una Merce­ des. Allegria, feste, balli, persi­ no champagne. Ma qui, miste­ riosamente, l’avventura di glo­ ria s’intreccia con le ombre. MISTERO La carriera dell’eroe Ducadam si interruppe all’im­ provviso: una malattia dei vasi sanguigni del braccio che non gli consentì più di parare. Que­ sto, perlomeno, disse lui stes­ so. Tuttavia le voci che circola­ rono in quel periodo furono al­ tre: si disse che gli agenti degli Securitate, su ordine di Nicu Ceausescu, gli avessero spez­ zato le mani poiché si era rifiu­ tato di consegnare al figlio del Conducator la Mercedes che gli avevano regalato. Dove stia la verità, nonostante la testi­ monianza e la smentita del di­ retto interessato, non si può sa­ pere perché Ducadam, figlio del regime, al regime e ai suoi personaggi (che si riciclarono dopo il crollo del comunismo)

rimase sempre legato. Fatto sta che quella notte del Sanchez Pizjuan di Siviglia fu la sua ulti­ ma partita internazionale: se­ guirono tristi comparsate in patria e una carriera da diri­ gente, fino a diventare, guarda caso, proprio presidente della Steaua di proprietà del faccen­ diere Becali. Strani intrecci. La Steaua, tre anni dopo il trionfo di Siviglia, ebbe un’altra op­ portunità: maggio 1989, a Bar­ cellona, finale di Coppa dei Campioni contro il Milan di Sacchi. Non ci fu partita, 4­0 per i rossoneri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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 i rigori parati da Ducadam nella finale di Coppa dei Campioni del 1986. Il portiere neutralizzò i tiri di Alexanco, Pedraza, Pichi Alonso e Marcos.


Mondo R Inghilterra

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MERCATO

Allardyce va al Palace Oscar in Cina 1L’ex c.t. in pista a 3 mesi dallo scandalo svelato dal Telegraph Chelsea: 60 milioni dallo Shanghai

Antonio Conte, 47 anni, tecnico del Chelsea LAPRESSE

Claudio Ranieri, 65 anni, dal 2015 al Leicester GETTY

Walter Mazzarri, 55, tecnico del Watford REUTERS

Conte scarta il pacco Il primo boxing day per la 12ª vittoria 1Il Chelsea contro il Bournemouth per allungare la striscia di successi. Diego Costa e Kanté squalificati, spazio a Fabregas Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA

I

l primo Boxing Day non si scorda mai e Antonio Con­ te spera che il suo Santo Stefano nel pallone gli assicuri la dodicesima vittoria di fila. Uno dei rituali più famosi del calcio britannico non ha scom­ posto l’allenatore italiano: «La sera del 25 dicembre ceneremo tutti insieme alle 9 e poi a letto. Il giorno dopo si gioca e per noi sarà una vigilia come le altre». Beh, non proprio uguale, an­ che perché contro il Bourne­ mouth mancheranno gli squa­ lificati Diego Costa e N’Golo Kanté: due protagonisti della cavalcata che ha permesso al Chelsea di trascorrere il Natale in testa alla Premier, con 6 punti di vantaggio sul Liverpo­ ol. Il centravanti spagnolo è il

capocannoniere del torneo con 13 reti, media un gol ogni 115’, mentre il centrocampista fran­ cese è il dodicesimo uomo dei Blues: gioca davvero per due. «Sappiamo benissimo quanto siano importanti Costa e Kanté per noi, ma questo sarà un test per la mia squadra. In settima­ na abbiamo lavorato a fondo per trovare soluzioni alternati­ ve e, possibilmente, vincere. Il Bournemouth è un avversario serio. Non sarà una passeggia­ ta». Le soluzioni possibili han­ no i nomi di Batshuayi e di Fa­ bregas in coppia con Matic, ma Conte potrebbe anche puntare su un giovane dal fisico pos­ sente come Chalobah nella me­ diana. MAZZARRI Il Watford di Wal­ ter Mazzarri aprirà il Boxing Day alle 13.30, nel derby casa­ lingo con il Crystal Palace do­

ve, dopo l’esonero di Alan Par­ dew, ci sarà l’esordio in panchi­ na dell’ex c.t. della nazionale inglese, Sam Allardyce. Maz­ zarri trascorrerà le feste da so­ lo: il figlio è rimasto in Italia a preparare un esame universi­ tario. Il Watford si allena oggi alle 10, con un’ora di anticipo rispetto al copione abituale. I giocatori saranno liberi fino a domani pomeriggio. La sera del 25, tutti insieme nel solito albergo di Wa­ tford: cena e a letto. Maz­ zarri non si è lasciato in­ cantare dal fascino del Boxing Day: «Per me sarà una bella giornata se vincere­ mo, altrimenti sarà una brutta festa». Nelle ultime cinque ga­ re, il Watford ha perso quat­ tro volte: Mazzarri pensa ai tre punti e quale possa essere la migliore alternativa per l’ex juventino Pereyra, fuori

L’EX ARSENAL

ACTION IMAGES

uso per almeno tre mesi.

Davide Longo RANIERI Il Leicester di Claudio Ranieri farà i conti con l’Ever­ ton, reduce dal k.o. nel derby con il Liverpool. Anche qui un’assenza pesante: Jamie Var­ dy sconterà il primo dei 3 turni di squalifica. Il ricorso del cen­ travanti, espulso contro lo Sto­ ke, è stato infatti respinto. Ra­ nieri è un veterano del Boxing Day: il primo risale alla stagio­ ne 2000­2001. Il Chelsea pa­ reggiò 2­2 sul campo dell’Ip­ swich. L’ultimo, nel 2015, non fu fortunato: il Leicester perse 1­0 all’Anfield con il Liverpool. Ranieri vuole vincere per al­ lontanarsi dalla zona bollente, ma non sarà facile: l’Everton è un osso duro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

18ª GIORNATA Lunedì 26 Ore 13.30: Watford-Crystal Palace (Sky Sport 1, Sky Sport 3, Supercalcio). Ore 16 (Diretta gol Sky Sport Mix, Sky Sport 1, Sky Sport 3 e Supercalcio): Arsenal-West Bromwich; Burnley-Middlesbrough; Chelsea-Bournemouth; LeicesterEverton; Manchester United-Sunderland; Swansea-West Ham. Ore 18.15 Hull-Manchester City (Sky Sport 1, Sky Sport 3, Supercalcio). Martedì 27 Ore 18.15 Liverpool-Stoke (Sky Sport 3, Supercalcio). Mercoledì 28 Ore 20.45 Southampton-Tottenham (Sky Sport Mix, Sky Sport 1, Sky Sport 3) CLASSIFICA Chelsea 43, Liverpool 37; Manchester City 36; Arsenal 34; Tottenham 33; Manchester United 30; Southampton 24; West Bromwich ed Everton 23; Bournemouth, Stoke e Watford 21; West Ham 19; Middlesbrough 18; Leicester e Burnley 17; Crystal Palace 15; Sunderland 14; Swansea e Hull City 12.

S

am Allardyce torna clamorosamente in pista. A 3 mesi dalle dimissioni dalla na­ zionale inglese per lo scoop del Tele­ graph che lo aveva filmato mentre suggeriva a finti businessmen (in realtà dei cronisti) come bypassare le regole che vietano le terze pro­ prietà e dava la disponibilità a entrare in un affare da 400 mila sterline, Allardyce è stato ingaggiato dal Crystal Palace che pochi giorni fa aveva esonerato Alan Pardew. Per lui ingag­ gio fino al 2019 a 2,7 milioni di euro all’anno. OSCAR CINESE Un ritorno clamoroso, tanto quanto l’affare di mercato ufficializzato ieri: il brasiliano Oscar è passato dal Chelsea ai cine­ si dello Shanghai Sipg per 60 milioni di euro. Il 25enne trequartista del Chelsea, dopo 4 sta­ gioni e mezza con i Blues, si trasferirà nella Super League dove andrà a guadagnare circa 30 milioni di euro lordi a stagione, un ingag­ gio che fa di lui uno dei 10 giocatori più pagati del pianeta. Oscar raggiungerà nello Shan­ ghai il connazionale Hulk, approdato in Cina la scorsa estate, e il tecnico portoghese André Villas­Boas, ingaggiato un mese fa con uno stipendio di 13 milioni all’anno. «È una sor­ presa, una distorsione – ha commentato il tec­ nico dell’Arsenal, Arsene Wenger –. Di solito un giocatore cerca la giusta combinazione fra la qualità della competizione e la quantità del­ l’ingaggio, ma questo non mi sembra il caso». OBIETTIVI BLUES Con i 60 milioni incassati il Chelsea si tufferà sul mercato. Il primato in classifica ha ovviamente ingolosito Roman Abramovic che è pronto a fornire a Conte i rin­ forzi necessari per puntare al titolo, soprattut­ to in difesa. Sul taccuino dell’ex c.t. azzurro ci sono l’esterno destro del Monaco Sidibé e il romanista Rüdiger per il quale sarà tentato un nuovo assalto. Sembra invece svanire l’opzio­ ne Draxler. Il 23enne trequartista sembra de­ stinato al Psg che avrebbe trovato un accordo con il Wolfsburg per 38 milioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SPAGNA

Eboué confessa: «Depresso e solo, pensavo al suicidio» CORRISPONDENTE DA LONDRA

U Emmanuel Eboué, 33 anni AP

Diego Costa: salterà il Boxing Day

Oscar, 25 anni, con la maglia dello Shanghai

n giorno Arsene Wenger, dopo una prestazione da nove contro l’Aston Vil­ la, paragonò Emmanuel Eboué, ivoriano con passapor­ to belga, 33 anni, a Garrincha. Era il 2005 e il ragazzo preleva­ to dal Beveren, destinazione obbligata per tutti i ragazzi cresciuti nell’Asec Mimosas, era uno degli astri nascenti della Premier. Alla fine del 2016, l’ivoriano condivide con

Garrincha gli aspetti peggiori della storia del fuoriclasse bra­ siliano: depressione e isola­ mento. «Ho pensato di suici­ darmi – ha raccontato in un’in­ tervista rilasciata al Daily Tele­ graph –. Dopo il licenziamento al Sunderland dopo 23 giorni di lavoro e l’anno di stop per le irregolarità nel mio trasferi­ mento dall’Arsenal al Galatasa­ ray nel 2011, mi sono trovato svuotato. Senza una squadra, senza il calcio e senza amici». Eboué vive a Londra. Il figlio Mathis frequenta l’accademia dell’Arsenal: «Quando lo ac­ compagno c’è sempre qualcu­ no che mi chiede che fine abbia fatto. Ogni volta devo raccon­ tare la mia storia e questo mi deprime. Ho pensato anche di togliermi la vita, ma ho tre figli e devo provvedere a loro». bold © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dramma Yeray Al difensore basco trovato un tumore

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Yeray, 21 anni, con il Sassuolo

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alla gioia per la prima stagione da titolare con il suo Athletic Bilbao al dramma per la scoperta di un tumore al testicolo. Ansia e pa­ ura in Spagna per Yeray Alva­ rez, 21enne difensore centrale dei baschi, che la prossima set­ timana sarà operato per un tu­ more al testicolo destro, rileva­ to da un’ecografia alla quale si era sottoposto dopo aver mani­ festato alcuni disturbi. «Yeray è forte e sereno – ha detto il presi­ dente dell’Athletic, Josu Urru­ tia – e sta dimostrando molta

maturità in una situazione dif­ ficile». Yeray, prodotto del viva­ io dei baschi, da questa stagio­ ne è titolare al centro della dife­ sa di Valverde. Per lui anche due assist in Europa League, uno dei quali nella vittoria 3­2 contro il Sassuolo per il gol del 2­1 di Aduriz. Sui social sono apparsi numerosi messaggi di auguri, tra i quali quelli del Re­ al, dell’Atletico e del Barcello­ na, prossimo avversario del­ l’Athletic in Coppa del Re: «Speriamo che tu possa tornare presto a giocare» ha scritto il club catalano sul proprio profi­ lo Twitter. COPPA DEL RE Questo l’esito del sorteggio degli ottavi di finale (andata il 4, ritorno l’11 gennaio): Las PalmasAtl. Madrid; Cordoba-Alcorcon; Athletic-Barcellona; Siviglia-Real; R. Sociedad-Villareal; Deportivo-Alaves; Valencia-Celta; Osasuna-Eibar. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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I messaggi arrivati da Doha

Coni e dintorni

LA PAURA DI MAX, IL REGALO PER VINCENZO

IL NATALE DI PETRUCCI E QUELLO DI BARELLI

L’ANALISI di LUIGI GARLANDO email: lgarlando@rcs.it

D

onnarumma vola e distende il braccio che sembra quello di una gru. Il guanto incrocia il rigore avvelenato dal sinistro di Dybala. Eccolo il closing più gioioso per il Milan a ridosso del Natale. Parata decisiva, porta chiusa, poi Pasalic timbra la conquista della Supercoppa italiana. Un ragazzo italiano del ‘99, creato in casa, contro il campione, costato 40 milioni, destinato a diventare Messi. Così il Milan torna a vincere dopo 5 anni e Galliani si scompone euforico sull’elegante poltrona stile Richelieu, come ai tempi belli. Per Berlusconi è il trofeo numero 29. Per Montella, che lo merita più di tutti, il primo di una carriera che si annuncia luminosa. Riferiscono di un Allegri furibondo con i suoi e s’intuisce il perchè. Vero che i rigori sono appesi al caso e che lo stesso

Dybala aveva divorato il match­ball. Ma è anche vero che è difficile ricordare una Juve che si spegne di colpo. Uscito Alex Sandro, dopo una mezzora della solita Juve tirannica, è uscita anche una buona dose di rabbia. Strano. Succedeva all’inizio del campionato scorso, prima della strigliata dei Buffon, poi la Signora rimise a posto i sentimenti e ciao. E’ con la continuità etica che ha fatto il vuoto. Strano vederla accendersi solo ad intermittenza nel cuore di una finale. Allegri ha urlato di paura: sa che dopo 5 anni di vittorie e pancia piena sarà sempre più difficile tenere alte le motivazioni. A Doha si è accesa una brutta spia. Ma non è solo questione di voglie. Pjanic ha faticato anche ieri a trovare posizione e giocate; Dybala ha sbagliato molti appoggi in una posizione arretrata che non è la sua; Higuain, spesso decisivo, ieri stentava a farsi imbeccare. Dybala non sarà sempre riserva. A metà stagione non sappiamo ancora quale sarà la vera Juve che si giocherà la Champions, dove troverà avversari molto più forti di

Suso che ieri ha imperversato. Anche qui dovrà crescere. Sturaro, mostro di generosità non di tecnica, anche ieri ha avuto le occasioni migliori e anche ieri non ha fatto gol. Con Vidal la Juve avrebbe chiuso la partita e non si sarebbe mai spenta agonisticamente. Date ad Allegri almeno un mediano di grande qualità e cuore, se volete chiedergli l’Europa. Mertens, Insigne e Salah, geni bonsai tipo Suso, attaccheranno più carichi. Dopo Doha, chi insegue in campionato spera. A proposito di mercato: Montella merita un bel regalo. Non può cavarsela sempre contro i più forti solo con sacrificio, organizzazione e ripartenze. Con un paio di innesti di qualità può infiocchettare la stagione oltre le attese. Il Milan sembra un bambino finito in mezzo a una lite di separazione. Potenziali venditori e potenziali acquirenti trovino il modo di sbloccare il mercato pattuito a costo zero e di elargire gli alimenti. Se ben nutrito, il Diavoletto darà altre soddisfazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Quanti giovani per la Nazionale

BERNARDESCHI & C., BABY BOOM ITALIA CONDÒ CONFIDENTIAL di PAOLO CONDÒ twitter: @PaoloCond

L

a splendida prestazione di Federico Bernardeschi contro il Napoli ­ dunque in una partita importante e difficile ­ ha finito di convincerci che la Nazionale italiana sia in viaggio verso un’epoca d’oro. Che questo si traduca in vittorie è ovviamente da vedere, la storia del calcio è piena di generazioni che non hanno reso in base al loro potenziale: ma esaurita questa premessa ­ obbligata come le controindicazioni di un bugiardino ­ la pausa natalizia invita al bilancio del talento espresso nella prima metà di campionato, ed è un bilancio finalmente ricco. Molti club hanno dato spazio ai giovani italiani, che hanno risposto alzando il volume e mostrando qualità in ogni reparto: da Donnarumma a Rugani, da Gagliardini a Belotti, non c’è settore del campo nel quale non si

annuncino giocatori di alto livello. Una situazione molto diversa rispetto a un recente passato nel quale, per esempio, abbiamo spesso lamentato l’assenza di grandi attaccanti. La sensazione è che quest’Italia giovane e completa possa raggiungere la maturità tecnico­agonistica ­ quella che ti fa competere con decisione per la vittoria ­ fra l’Europeo del 2020 e il Mondiale in Qatar del 2022. Parliamo di una generazione nata negli anni 90, e che ha nel ‘94 la sua stagione millesimata con Rugani, Gagliardini, Bernardeschi, Berardi e Caldara: un anno in più sulle spalle di Belotti, Sturaro e Politano, uno in meno su quelle di Romagnoli, Mazzitelli e Petagna (fidatevi, un giorno comincerà a segnare e non si fermerà più), aggiungeteci il «vecchio» Verratti (’92, in Qatar avrà 30 anni) e il baby Donnarumma (’99) e la rosa comincia a prendere forma. Per completarla, al momento opportuno, Giampiero Ventura o chi per lui pescherà fra gli anziani dell’epoca, da Immobile a Insigne, oppure fra i ragazzini che si affacciano ora, da

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2016

PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO Urbano Cairo CONSIGLIERI Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera

Pellegrini e Chiesa a Locatelli. Senza contare che una A capace di far debuttare il 2000 Kean e il 2001 Pellegri può riservare altre sorprese. Come si trasforma una generazione sicura ma ancora un po’ futuribile in una squadra che possa competere già nel 2018? È il tema, natalizio fino a un certo punto (i pericoli non sono pochi), sul quale Ventura ragiona da un po’: l’eredità di Antonio Conte era per certi versi un frutto avvelenato, perché un Europeo buono alle soglie dell’ottimo aveva buona parte della sua spiegazione nell’empatia creata dal c.t., e non (solo) nel valore intrinseco dei giocatori. La squadra ora è cambiata, appartiene più a Ventura com’è giusto che sia, ma ormai è difficile immaginare che riesca a qualificarsi senza passare per un delicato spareggio. Non è la situazione ideale per fare scuola ai giovani, andando a regola; ma l’altra sera Bernardeschi delle regole se n’è fregato, ed è stato una meraviglia. Mai dimenticare che i campioni sono sfrontati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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PALAZZO DI VETRO di RUGGIERO PALOMBO

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a settimana prenatalizia, che esalta le capacità spettacolar­comunicative di Giovanni Malagò, ha avuto questa volta derive inaspettate. Dopo i Collari d’Oro di lunedì, con il presidente emerito Giorgio Napolitano che col suo magistrale intervento dedicato a quel resta del mai nominato Comune di Roma si è collocato sul gradino più alto di un ideale podio olimpico, precedendo la testa pensante di Campriani e il sorridente e un po’ scolastico neoministro dello sport (finchè dura) Luca Lotti, è arrivato il martedì del Consiglio Nazionale. Lì il presidente del basket Gianni Petrucci, incurante di tutti gli schiaffoni internazionali che prende la sua disciplina, inclusa la clamorosa esclusione a pagamento (1,7 milioni di euro per ospitare il torneo di qualificazione andato a male) da Rio 2016, ha voluto ritagliarsi un quarto di celebrità attaccando il calcio. Reo, secondo lui, di essere andato a Palazzo Chigi senza passare dal via (cioè dal Coni) per realizzare il «colpo di mano» del restyling della legge Melandri, che ha riservato al calcio l’intero ammontare della mutualità (il 10% dei diritti tv della Serie A) cancellando così la percentuale riservata per interposto Coni al basket. Novecentomila euro, che poi, come ha ammesso lo stesso Petrucci, sono rientrati subito e proprio via Palazzo Chigi con gli interessi. In Consiglio, silente Tavecchio («la misura è colma» dirà poi), la replica giusta, garbata censura a Petrucci, è arrivata da quel vecchio uomo di sport e politica che è Mario Pescante. Quella sbagliata («Eccezione che conferma la regola, quell’episodio non accadrà più») da Malagò. Perché sbagliata? Perché qualcuno dovrà prima o poi far sapere a Petrucci e ricordare a Malagò che la

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Ecco tuttavia un’altra occasione davvero natalizia profilarsi all’orizzonte del presidente del Coni. È di queste ore la decisione del Tribunale di Roma in ordine alle nuove ipotesi di reato (malversazione e falso ideologico) che si erano configurate nei confronti di Paolo Barelli, dopo che quella di truffa, tanto cara al Coni, era finita con l’archiviazione. Ebbene, anche stavolta tutto archiviato, non in due righe ma con quattro istruttive paginette che spiegano come e perché il fatto non sussiste. Sul fronte penale la fine di una guerra Coni­Fin, o meglio Malagò­Barelli, durata tre anni, all’ombra della quale è successo di tutto, inclusi errori comportamentali dell’uno e dell’altro e, per inciso, otto­medaglie­otto conquistate a Rio dal nuoto. Se complice il Natale a Malagò venisse in mente di alzare il telefono e dichiarare chiuso il conflitto che attualmente ha risibili code sportive col ricorso del «suo» Valentini contro l’elezione (83,4% dei voti) di Barelli, non sarebbe una cattiva idea. Anche perché il Natale fa tutti più buoni, ma la Befana, come è noto, dispone anche del carbone.

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decisione di ritoccare la Melandri in quel modo(forse non il migliore ma per altri motivi) è stata presa da Lotti, allora sottosegretario chez Renzi, in una riunione ristretta cui prese parte anche il presidente del Coni, che dunque era informato di tutto. «I soldi prodotti dal calcio vanno al calcio» disse (giustamente, per inciso) Lotti e nessuno si oppose. Confessiamo che chi scrive ha ritenuto per qualche ora che la mano di Petrucci fosse stata armata per un qualche motivo (l’inconscio desiderio di complicare a Tavecchio la vita prelettorale?) proprio da Malagò, che in un passato prossimo, quando si è trattato di tagli ai contributi del calcio, aveva agito per interposto Binaghi. Ma il diluvio di smentite piovutoci addosso da ogni dove, al netto della excusatio non petita, ci ha convinto del contrario. Malagò vittima, per una volta. Peccato solo non abbia colto l’occasione per raccontare le cose come stanno.

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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie B R Oggi la 20a giornata

Verona, è come giocare in casa Amarcord Setti nella sua Carpi 90’ finali mentre il Verona già retrocesso non è riuscito a fer­ mare il Palermo.

Davide Setti CARPI (MODENA)

I

l posto sulla tribuna del Cabassi sarà più o meno lo stesso di quando lì Mauri­ zio Setti, presidente del Verona e carpigiano doc, era uno di ca­ sa. Oggi però per la prima volta su quelle poltroncine siederà da avversario di un Carpi con cui nel 2009 iniziò in Serie D la sua avventura nel calcio, al fianco di Stefano Bonacini. Il patron emiliano sarà al suo so­ lito posto, qualche fila più alto, e magari i due si scambieranno una stretta di mano. Rimane la stima, ma forse l’amicizia non è più quella di una volta. Colpa delle scorie lasciate dall’ultima volata salvezza di Serie A, che a Udine condannò il Carpi nei

CLASSIFICA SQUADRE

PT

PARTITE G

VERONA FROSINONE BENEVENTO (-1) SPAL CITTADELLA CARPI PERUGIA BARI ENTELLA SPEZIA NOVARA ASCOLI BRESCIA SALERNITANA LATINA PRO VERCELLI VICENZA PISA TERNANA CESENA AVELLINO TRAPANI

37 35 33 32 31 31 29 27 26 26 25 23 23 21 21 21 21 20 20 19 17 12

19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19

V

N

11 10 9 9 10 8 7 7 6 6 7 5 5 4 3 4 5 4 4 4 4 1

RETI P

4 5 7 5 1 7 8 6 8 8 4 8 8 9 12 9 6 8 8 7 5 9

F

4 4 3 5 8 4 4 6 5 5 8 6 6 6 4 6 8 7 7 8 10 9

36 28 25 29 29 21 24 20 26 17 23 19 22 22 21 17 14 7 20 20 12 12

S

22 20 11 23 23 16 17 18 22 16 21 22 27 23 24 24 25 11 25 20 26 28

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

21ª GIORNATA MERCOLEDI 28 DICEMBRE SPEZIA-VICENZA GIOVEDI 29 DICEMBRE BARI-SPAL VENERDI 30 DICEMBRE SALERNITANA-PERUGIA NOVARA-CARPI BENEVENTO-PISA CITTADELLA-ENTELLA LATINA-AVELLINO PRO VERCELLI-FROSINONE TERNANA-ASCOLI TRAPANI-BRESCIA VERONA-CESENA

CESENA

ore 20.30 ore 20.30 ore 15 ore 17.30 ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30

(4-3-3)

TRAPANI

(4-3-2-1)

OGGI ore 15

PREZZI 5-60 euro

IL CONFRONTO Vale però la pe­ na di riavvolgere il nastro per raccontare due personaggi che hanno tanto in comune. Quasi coetanei (classe ’64 Bonacini, ’63 Setti), sposati entrambi con due figli, ex calciatori a livello dilettantistico nelle due squa­ dre un tempo satellite del Car­ pi (Dorando Pietri e Atletic Carpi), hanno cominciato qua­ si insieme quella che sarebbe poi diventata un’attività di suc­

avversario nella sua città: che rivalità con Bonacini! E poi Luppi e Siligardi... (4-3-3)

ASCOLI

(4-4-1-1)

AVELLINO

SPEZIA

(4-3-3)

BARI

(4-3-1-2)

SALERNITANA

2 PERTICONE 23 KONE

34 DI ROBERTO

18 DJURIC

33 RENZETTI

14 15 BIRINDELLI DEL FABRO

7 NIZZETTO 29 RIZZATO

7 GARRITANO

30 FAUTARIO

8 VERNA

7 MANNINI

20 PERALTA

9 CANI

28 GATTO

3 LONGHI

39 ALMICI 11 ORSOLINI

3 AUGUSTYN 8 CARPANI

5 33 MENGONI MIGNANELLI 6 10 BIANCHI GIORGI 28 GATTO 21 CACIA

29 10 GRANOCHE PICCOLO

10 DE LUCA

30 8 24 PULZETTI SIGNORELLI VIGNALI

29 VALIANI

23 PIU

17 MIGLIORE

19 TERZI

3 N. VALENTINI

5 DE COL

3 DAPRELÀ

8 BASHA

32 CASASOLA

13 FAZIO

22 FARELLI

CESENA Camplone conferma il 4-3-3 ma, rispetto a Novara, saranno almeno due le novità: in difesa Perticone per Rigione, in attacco Di Roberto è favorito su Panico. PANCHINA 22 Agazzi, 3 Filippini, 16 Rigione, 20 Falasco, 4 Cascione, 6 Cinelli, 24 Vitale, 9 Rodriguez, 17 Panico. ALL. Camplone. SQUAL. Ciano e Dalmonte. DIFFIDATI Perticone, Cascione e Laribi.

(4-4-1-1)

OGGI ore 15

PREZZI 25-50 euro

1 FRATTALI 32 5 25 3 GONZALEZ DJIMSITI JIDAYI PERROTTA 11 8 21 7 BELLONI D’ANGELO OMEONGA VERDE 10 CASTALDO 33 ARDEMAGNI 19 IMPROTA

7 JOAO SILVA

14 5 DELLA ROCCA RONALDO

14 FEDELE

5 30 6 TONUCCI CAPRADOSSI CASSANI

(4-3-3)

3 VITALE

6 SCHIAVI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BRESCIA PRO VERCELLI OGGI ore 15

PREZZI 10-100 euro

2 UNTERSEE

5 SOMMA

29 PERICO

CARPI

(4-4-1-1)

VERONA

(4-3-3)

OGGI ore 15

PREZZI 14-50 euro

25 BISOLI 9 CARACCIOLO

3 PINZI

24 LUPERTO

4 COLY

28 MARTINELLI

20 NDOJ

20 21 EMMANUELLO CASTIGLIA 6 EGUELFI

12 BELEC

17 CALABRESI

10 LA MANTIA

8 BUSELLATO

(4-4-2)

 PISA (a.c.) Lunga fila alla biglietteria prima delle ultime compere natalizie. L’acquisto del Pisa da parte di Corrado e soci ha scatenato i tifosi per un derby che torna dopo dieci stagioni, sempre in B e che conta 34 precedenti all’Arena (18 vittorie a 6 per il Pisa). Attesi 8mila spettatori, ma nessuno da La Spezia: i gruppi hanno rinunciato alla trasferta per i pochi biglietti (430). E mentre Corrado in visita allo stadio chiedeva alla squadra «di stringere i denti per queste due partite, poi ci sarà il mercato», l’ex proprietario Fabio Petroni iniziava la sua partita con la giustizia dopo la condanna sancita dal tribunale di Roma: 9 anni e 6 mesi per bancarotta fraudolenta.

15 MINELLI

10 ROSINA

16 TUIA

(4-3-1-2)

Il Pisa è in festa Spezia da solo Petroni fa crac

5 STRUNA

21 6 ROMAGNOLI GAGLIOLO

7 CONCAS

24 MBAYE

21 BONAZZOLI

20 LOLLO

17 CRIMI

3 LETIZIA 11 DI GAUDIO

15 LASAGNA

9 MORRA

10 LUPPI

11 PAZZINI

2 ROMULO

8 7 PALAZZI MUSTACCHIO

24 BESSA

8 FOSSATI

27 VALOTI

4 BANI

2 BERRA

18 30 4 SOUPRAYEN CARACCIOLO BIANCHETTI

1 PROVEDEL

3 PISANO

12 MICAI

1 TERRACCIANO

PISA Emergenza con otto assenti tra squalifiche e infortuni. Mannini e Golubovic adattati in mediana, Gattuso fa debuttare in campionato il giovane Birindelli (figlio dell’ex Juve). PANCHINA 12 Giacobbe, 22 Cardelli, 2 Avogadri, 17 Salvi, 26 Favale, 35 Mudingayi, 9 Eusepi, 31 D’Angina. ALL. Gattuso. SQUALIFICATI Di Tacchio e Sanseverino. DIFFIDATI Cani e Di Tacchio.

ASCOLI Aglietti rilancia Bianchi reduce da lungo stop per infortunio: gioca al fianco del rientrante Carpani. Torna disponibile anche Perez. PANCHINA 12 Ragni, 13 Gigliotti, 4 Paolini, 14 Felicioli, 23 Cinaglia, 19 Addae, 30 Favilli, 7 Jaadi, 9 Perez. ALLENATORE Aglietti. SQUALIFICATI Cassata. DIFFIDATI Mengoni.

AVELLINO Novellino inverte solo gli esterni di centrocampo Verde e Belloni. Sold out la curva e il settore ospiti, restano solo poche centinaia di biglietti per le tribune. PANCHINA 22 Radunovic, 17 Asmah, 23 Donkor, 16 Crecco, 15 Lasik, 20 Paghera, 18 Soumaré, 30 Camarà, 9 Mokulu. ALL. Novellino. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Diallo, Gonzalez e Perrotta.

BRESCIA Recupera Martinelli a centrocampo. Trequartista: Ndoj è in lizza con Morosini e Dall’Oglio. Bonazzoli è favorito su Torregrossa per il ruolo di seconda punta. PANCHINA 1 Arcari, 31 Fontanesi, 8 Dall’Oglio, 14 Crociata, 33 Sbrissa, 23 Morosini, 7 Camara, 11 Rosso, 32 Torregrossa. ALL. Brocchi. SQUAL. nessuno. DIFF. Bubnjic, Morosini e Pinzi.

CARPI Torna Struna, Poli recuperato ma solamente per la panchina. Castori conferma il 4-4-1-1 con Belec fra i pali e il rientrante Lollo alle spalle di Lasagna. PANCHINA 1 Colombi, 18 Montipò, 13 Poli, 14 Bifulco, 8 Bianco, 30 Mezzoni, 16 Jawo, 26 De Marchi, 10 Catellani. ALLENATORE Castori. SQUALIFICATI Sabbione. DIFFIDATI Catellani e Gagliolo.

1 NICOLAS

SPEZIA Confermata la squadra di sabato con il cambio tra Maggiore e Signorelli. Infortunati Sciaudone, Errasti, Nenè e Okereke. PANCHINA 33 A. Valentini, 6 Ceccaroni, 20 Datkovic, 32 Galli, 13 Deiola, 25 Maggiore, 11 Baez, 26 Mastinu, 34 Cisotti. ALL. Di Carlo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Nenè, Piu e Vignali.

BARI Rientrano tra i titolari Cassani, Basha e Valiani. In forte dubbio Di Cesare. Previsto un ballottaggio a centrocampo tra Fedele e Romizi. PANCHINA 22 Ichazo, 24 Turi, 13 Di Cesare, 15 Doumbia, 4 Romizi, 17 Furlan, 21 Castrovilli, 7 Boateng, 11 Fedato. ALLENATORE Colantuono. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fedele, Romizi, Tonucci e Valiani.

SALERNITANA In 500 per incitare la squadra di Bollini che conferma il 4-3-3 e si affida all’ex Joao Silva. PANCHINA 22 Liverani, 27 Laverone, 13 Mantovani, 18 Luiz Felipe, 2 Franco, 31 Garofalo, 28 Zito, 17 Caccavallo, 11 Donnarumma. ALLENATORE Bollini. SQUALIFICATI Bernardini e Coda. DIFFIDATI nessuno.

PRO VERCELLI Mammarella è squalificato: al suo posto gioca Eguelfi. Berra favorito su Germano. PANCHINA 12 Zaccagno, 3 Germano, 13 Legati, 5 Budel, 15 Dramane, 17 Ardizzone, 27 Ebagua, 11 Sprocati, 25 Altobelli. ALLENATORE Longo. SQUALIFICATI Mammarella. DIFFIDATI Castiglia e Mustacchio.

VERONA Sempre fuori i soli Zuculini e Cherubin: rientro previsto tra un mese. Pecchia pensa alle due punte, ma a gara in corso. PANCHINA 12 Coppola, 5 Boldor, 16 Maresca, 20 Zaccagni, 23 Fares, 7 Troianiello, 26 Siligardi, 21 Gomez, 9 Ganz. ALLENATORE Pecchia. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fossati e Romulo.

ARBITRO Manganiello di Pinerolo. GUARDALINEE Citro-Gori. TV Sky Sport 1, Supercalcio HD e Calcio 1.

ARBITRO Baroni di Firenze. GUARDALINEE Intagaliata-Colella. TV Sky Calcio 8 HD.

ARBITRO Abisso di Palermo. GUARDALINEE Bottegoni-Margani. TV Sky Calcio 6 HD.

ARBITRO Pezzuto di di Lecce. GUARDALINEE Santoro-Fiore. TV Sky Calcio 5 HD.

ARBITRO Pasqua di Tivoli. GUARDALINEE Villa-Dei Giudici. TV Sky Calcio 1 HD.

ENTELLA

(4-3-1-2)

NOVARA

(3-5-2)

OGGI ore 15

PREZZI 14-35 euro

19 IACOPONI

15 PELLIZZER

FROSINONE

(3-5-2)

BENEVENTO

(4-2-3-1)

OGGI ore 15

PREZZI stadio esaurito

8 TROIANO

27 CALDERONI 5 4 CASARINI VIOLA

24 PRYYMA

3 KEITA

30 MOSCATI

14 TREMOLADA

22 BENEDETTINI

18 DIONISI

LATINA OGGI ore 15

19 CISSE

20 FALCO

13 CHIBSAH 2 PEZZI

5 LUCIONI

(3-4-3) PREZZI 13,5-57,5 euro

10 CICIRETTI 21 DE FALCO

15 CAMPORESE 1 CRAGNO

2 17 IMPARATO BELMONTE 4 ACAMPORA 30 DROLÈ

9 CERAVOLO

24 8 DICKMANN FARAGÒ 2 TROEST

15 23 ARIAUDO BRIGHENTI

9 D. CIOFANI

9 CAPUTO

(4-3-3)

SPAL

(3-5-2)

TERNANA OGGI ore 15

22 ELEZAJ

21 5 11 13 27 GORI SAMMARCO KRAGL M. CIOFANI MAZZOTTA

18 SANSONE

6 3 SCOGNAMIGLIO MANTOVANI

PERUGIA

22 BARDI

5 CECCARELLI

16 GALABINOV

20 CORONADO

19 MANIERO

20 BRIENZA

GLI ALTRI Quello di Setti non sarà l’unico ritorno da brividi a Carpi. Davide Luppi e Luca Sili­ gardi la maglia del Carpi non l’hanno mai vestita, ma abita­ no in città. Anche Luppi è car­ pigiano doc, anche se sulla car­ ta d’identità c’è scritto Trescore Balneario. Cresciuto fra Bolo­ gna e Sassuolo, nel 2014 fu ad un passo dal Carpi ma poi scel­ se Modena, da cui è passato in estate al Verona. Siligardi è in­ vece di Campagnola, Bassa reggiana a 15 km da Carpi, ma da qualche anno ha preso casa in città. Il Cabassi era il suo campo quando nel 2005­06 giocava con la Dorando Pietri in Eccellenza, un anno prima che Bonacini entrasse in socie­ tà. Anche lui nel gennaio del 2013 sembrava a un passo dal Carpi, ma il Livorno disse no. Per tutti e tre oggi sarà una Vi­ gilia di Natale da passare a ca­ sa. Ma da avversari.

IL DERBY

1 CHICHIZOLA

26 MASUCCI

26 5 COLOMBATTO SCOZZARELLA

8 FIGLIOMENI

PREZZI 12-68,5 euro 1 LANNI

24 GOLUBOVIC

4 BELLI

5 LARIBI

36 DE CENCO

10 PETKOVIC

OGGI ore 15

22 IACOBUCCI

27 LIGI

8 SCHIAVONE

PREZZI 5-30 euro 1 UJKANI

Verona capolista in leggera fre­ nata (2 vittorie in 6 gare) e il Carpi che insegue a ­6, ma vie­ ne da 10 punti in 4 partite.

Maurizio Setti, 53 anni LAPRESSE

PISA

1 AGLIARDI 14 BALZANO

cesso nella moda. Operaio pri­ ma e rappresentate poi Bonaci­ ni, ora titolare col socio Rober­ to Marani del marchio Gaudì; fotografo, poi autista­magazzi­ niere Setti, prima di creare il gruppo Antress. Nel 2009 il calcio li ha uniti, quando Bona­ cini accolse Setti in società. I successi arrivarono subito, col doppio salto dalla D alla Prima divisione, poi Setti nell’autun­ no 2011 decise di entrare nel Bologna. Oggi sarà un’altra prima volta, quella che porta a sfidarsi al Cabassi (in A la sfida venne gioicata a Modena) il

1Il presidente per la prima volta da

OGGI ore 12.30

27

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

23 VENUTI

8 SCAGLIA 3 BRUSCAGIN

14 VOLTA

15 ZEBLI

27 DI CHIARA 11 DEZI

29 7 BUONAIUTO GUBERTI 35 PAPONI

17 MARIGA

4 5 GARCIA TENA DELLAFIORE

31 NICA

23 BROSCO

12 PINSOGLIO

1 MERET 23 VICARI

5 GIANI

4 28 19 ARINI MORA 29 SCHIATTARELLA 13 LAZZARI BEGHETTO 17 7 ZIGONI ANTENUCCI 11 DUGANDZIC

11 BOAKYE

36 AMADIO

14 BONIFAZI

(4-3-1-2) PREZZI 12-32 euro

10 FALLETTI

17 28 PETRICCIONE PALUMBO 18 GERMONI

5 MASI

VICENZA CITTADELLA OGGI ore 15

(4-3-1-2) PREZZI 16-45 euro

1 BENUSSI

9 ZACCARDO

7 VITA

23 ADEJO 18 RIZZO

17 2 ESPOSITO PUCINO 21 URSO 16 10 BELLOMO GIACOMELLI 11 GALANO

14 PALOMBI

18 ARRIGHINI

25 DEFENDI

23 PAOLUCCI

4 6 VALJENT MECCARIELLO 22 ARESTI

(4-2-3-1)

10 CHIARETTI 4 IORI

3 19 BENEDETTI PELAGATTI

9 LITTERI 16 BARTOLOMEI

6 SCAGLIA

2 SALVI

1 ALFONSO

ENTELLA Per una vittoria che manca da sette turni, Breda recupera Troiano e Ceccarelli. Sempre fuori causa Ammari e Costa Ferreira. PANCHINA 1 Paroni, 32 Sini, 28 Baraye, 14 Benedetti, 6 Gerli, 11 Palermo, 32 Beretta, 10 Cutolo, 20 Diaw. ALLENATORE Breda. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Iacoponi.

FROSINONE Marino dà fiducia alla stessa squadra che ha battuto il Trapani e ripropone il 3-5-2, con Bardi che torna tra i pali. PANCHINA 1 Zappino, 3 Crivello, 4 Russo, 8 Gucher, 7 Frara, 10 Soddimo, 20 Csurko, 14 Preti, 16 Volpe. ALLENATORE Marino. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ariaudo e Kragl.

PERUGIA Bianchi e Ricci (in ballottaggio con Acampora) hanno avuto la febbre. Esordio in B di Elezaj. Chiamati anche i giovani Santopadre e Traorè. PANCHINA 12 Santopadre, 19 Alhassan, 5 Joss, 8 Ricci, 33 Brighi, 9 Bianchi, 36 Traorè. ALL. Bucchi. SQUAL. Monaco. DIFFIDATI Belmonte, Brighi, Di Chiara e Volta.

SPAL A centrocampo, con il rientro di Mora, sono in quattro per tre maglie. Ok Antenucci dopo la febbre. PANCHINA 22 Branduani, 3 Silvestri, 24 Del Grosso, 20 Castagnetti, 27 Ghiglione, 18 Schiavon, 21 Pontisso, 9 Cerri, 11 Finotto. ALLENATORE Semplici. SQUALIFICATI Gasparetto. DIFFIDATI Castagnetti, Giani e Zigoni.

VICENZA Bellomo torna titolare sulla trequarti, mentre Galano sarà ancora il centravanti, con Raicevic in panchina. PANCHINA 22 Vigorito, 4 Bogdan, 27 Zivkov, 26 Bianchi, 8 Signori, 29 Fabinho, 20 Orlando, 13 Raicevic, 28 Cernigoi. ALL. Bisoli. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pucino, Siega, Signori e Urso.

TRAPANI Nizzetto giocherà al posto di Barillà mentre De Cenco sarà l’unica punta davanti a Coronado e Petkovic. PANCHINA 1 Guerrieri, 3 Daì, 6 Legittimo, 9 Balasa, 16 Machin. 23 Visconti, 14 Ciaramitaro, 25 Canotto, 34 Kresic. ALLENATORE Calori. SQUALIFICATI Barillà e Citro. DIFFIDATI Colombatto, Fazio, Legittimo e Pagliarulo.

NOVARA Emergenza tra i pali: con Da Costa e Pacini fuori uso per l’influenza, toccherà al terzo Benedettini. Prima convocazione per Macheda. PANCHINA 31 Pacini, 30 Koch, 33 Romagna, 28 Selasi, 20 Kupisz, 23 Adorjan, 9 Di Mariano, 10 Macheda, 32 Lukanovic. ALLENATORE Boscaglia. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Calderoni.

BENEVENTO Formazione da decidere per Baroni che è costretto a rinunciare a Buzzegoli, Melara e Lopez. Ceravolo stringe i denti e dovrebbe giocare. PANCHINA 12 Gori, 18 Gyamfi, 14 Padella, 4 Del Pinto, 7 Melara, 27 Jakimovski, 11 Pajac, 33 Pinto, 24 Puscas. ALLENATORE Baroni. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ceravolo, Ciciretti e Lucioni.

LATINA Ballottaggio tra Amadio (favorito) e Rocca per la sostituzione di Bandinelli. Boakye è l’alternativa a Gilberto nel tridente. PANCHINA 1 Tonti, 6 Criscuolo, 28 D’Urso, 11 Regolanti, 13 Coppolaro, 26 Maciucca, 27 Gilberto, 29 Rocca, 33 Rolando. ALLENATORE Vivarini. SQUALIFICATI Bandinelli. DIFFIDATI Bruscagin e Gilberto.

TERNANA Meccariello per Zanon, a centrocampo torna Palumbo. Avenatti dovrebbe andare in panchina perché non al meglio. PANCHINA 1 Di Gennaro, 26 Flavioni, 30 Contini, 7 Sernicola, 15 Bacinovic, 19 Di Livio, 21 Battista, 3 Surraco, 20 Avenatti. ALLENATORE Carbone. SQUALIFICATI Di Noia e Zanon. DIFFIDATI Bacinovic e Falletti.

CITTADELLA Venturato recupera Chiaretti e Kouame. Non ci sarà invece Schenetti per un fastidio al ginocchio destro. PANCHINA 22 Paleari, 21 Martin, 11 Pedrelli, 17 Strizzolo, 20 Pasa, 29 Maniero, 29 Pascali, 5 Valzania, 27 Kouame. ALLENATORE Venturato. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Iori, Pasa, Pelagatti, Scaglia e Valzania.

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28

Lega Pro R Girone A: 20a giornata

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Alessandria, stavolta c’è Bocalon Vittoria numero 15: Braglia in volo 1Una doppietta dell’attaccante e poi Marconi: superata anche la Pro Piacenza ALESSANDRIA-PRO PIACENZA 3-1 MARCATORI Bocalon (A) al 15’ e al 31’, Sall (PP) al 45’ p.t.; Marconi (A) al 20’ s.t. ALESSANDRIA (4-4-2) Vannucchi 6; Celjak 6,5, Gozzi 6,5, Piccolo 6,5, Barlocco 7; Marras 7 (dal 28’ s.t. Sosa 6), Mezavilla 6,5, Branca 6,5, Iocolano 6 (dal 32’ s.t. Nicco s.v.); Gonzalez 6,5, Bocalon 7 (dal 16’ s.t. Marconi 6,5). (Fischnaller, La Gorga, Manfrin, Cottarelli, Fissore, Aramini). All. Braglia 6,5 PRO PIACENZA (3-5-2) Fumagalli 5,5; Sall 6,5, Aspas 6, Bini 6; Cardin 5,5, Pugliese 6,5 (dal 35’ s.t. Girasole s.v.),

Cavalli 6, Rossini 6 (dal 21’ s.t. Musetti 5), Calandra 6,5; Bazzoffia 5,5, Pesenti 6. (Bertozzi, Sane, Martinez, Gomis, Ferrara, Marra, Cassani, Pozzi). All. Pea 6. ARBITRO Chindemi di Viterbo 6. NOTE paganti 1.218, abbonati 1.620, incasso non comunicato. Ammoniti Cardin e Bini. Angoli 9-4.

Nicola Pilotti ALESSANDRIA

L’

Alessandria inizia il ri­ torno con un’altra vitto­ ria (15ª) riprendendo il cammino solitario in testa do­ po il pareggio di Pontedera. A farne le spese la Pro Piacenza e il punteggio avrebbe potuto es­ sere più severo se gli avanti gri­ gi fossero stati meno leziosi in fase di conclusione. La squadra di Pea ha quasi sempre subito

La Cremonese con il brivido Brighenti, errore e riscatto CREMONESE

3

VITERBESE

1

MARCATORI Varutti (V) al 39’, Belingheri (C) al 41’ p.t.; Scarsella (C) al 20’, Brighenti (C) al 33’ s.t. CREMONESE (4-3-1-2) Ravaglia 6; Salviato 6, Marconi 6,5, Polak 6, Gemiti 6; Scarsella 6,5, Pesce 6,5 (dal 31’ s.t. Cavion 6), Belingheri 6,5 (dal 13’ s.t. Maiorino 6,5); Perrulli 7 (dal 24’ s.t. Porcari 6); Brighenti 6, Stanco 6. (Bellucci, Galli, Procopio, Stanghellini, Ruci, Scappini, Haouache, Lame, Ferretti). All. Tesser 6,5. VITERBESE (4-4-2) Iannarilli 6,5; Celiento 5,5, Dierna 5,5, Pacciardi 6, Varutti 6,5; Belcastro 5,5 (dal 28’ s.t. Diop 6), Cuffa 5,5, Mununga 5,5 (dal 24’ s.t. Cenciarelli 5,5), Fè 6; Neglia 6, Bernardo 6,5 (Pini, Mallus, Scardala, Invernizzi, Corinti). All. Tacchi 5,5 (Pagliari squalificato). ARBITRO Prontera di Bologna 6. NOTE paganti 607, abbonati 1.780, incasso di 9.414 euro. Ammoniti Varutti e Celiento. Angoli 6-5.

spingere quel pallone da due passi sono stati Neglia e Varutti (a quest’ultimo è stato assegnato il gol). La Cremonese ha però trovato il pareggio due minuti dopo con Belingheri, in spaccata su assist di Perrulli, uomo ovunque. IL VANTAGGIO Nella ripresa la Cremonese ha accelerato e al 20’ è arrivato il vantaggio di Scarsella. Per la verità su quella azione l’arbitro Provera aveva assegnato un rigore alla Cremonese e mostrato il cartellino rosso a Dierna per fallo di mano. L’assistente, dopo avere richiamato l’attenzione del direttore di gara, ha segnalato che la palla era già entrata e quindi cartellino rosso di nuovo nel taschino e niente rigore. Ha chiuso definitivamente i conti Brighenti con un bel rasoterra al 33’, facendosi così perdonare il rigore fallito. Negli ultimi minuti, giocati nella nebbia, la Cremonese ha gestito bene il vantaggio. Giorgio Barbieri

 CREMONA La Cremonese vince

ancora in rimonta, resta al secondo posto a 8 lunghezze dall’Alessandria con 3 di vantaggio sul Livorno. Contro la Viterbese la partita però era iniziata male per i grigiorossi con un rigore fallito (parata di Iannarilli) al 6’ da Brighenti, al suo secondo errore consecutivo dagli undici metri. Al 39’ la squadra allenata da Pagliari, ieri squalificato e sostituito dal vice Tacchi, è passata in vantaggio grazie a una dormita della difesa di casa su angolo: a

Foschi ex spietato Il Renate va forte Olbia, niente pari

la pressione e l’iniziativa dei più titolati avversari, rispon­ dendo però colpo su colpo, ad­ dirittura sfiorando la rete del pareggio a inizio ripresa con Bazzoffia. Poi la maggior tecni­ ca dell’Alessandria e alcuni ac­ corgimenti tattici da parte di Braglia hanno permesso di chiudere la gara a loro favore.

Andrea Brighenti, 29 LAPRESSE

A TUTTO GAS I padroni di casa subito con il piede sull’accele­ ratore sfiorando il vantaggio con Marras prima e Gozzi poi. Il gol è arrivato al quarto d’ora con Bocalon, bravo a sfruttare l’assiste del solito Gonzalez. La Pro Piacenza ha cercato di rea­ gire, ma i padroni di casa han­ no sempre chiuso con ordine. E’ andato in rete anche Gonza­ lez al 29’ ma il direttore di gara

Riccardo Bocalon, 27 anni, è arrivato a quota 13 gol LAPRESSE

ha annullato per un fuorigioco dubbio. Dopo 2’ il raddoppio ancora di Bocalon, dopo una corta respinta di Fumagalli su cross di Celjak. A questo punto l’Alessandria ha rallentato fa­ vorendo così la manovra degli emiliani e prima dell’intervallo gli ospiti hanno dimezzato lo svantaggio con Sall, lesto a mettere alle spalle di Vannuc­ chi l’invito di Pesenti. Nella ri­ presa Pea è partito alla ricerca del pari e dopo 25’ ha messo anche la terza punta Musetti, mentre Braglia ha tolto Boca­ lon (calato alla distanza) per lo scalpitante Marconi. Ed è stato proprio quest’ultimo a chiude­ re i conti sull’invito millimetri­ co di Iocolano. C’è stato ancora tempo per il palo colpito da Gonzalez e il colpo di testa di Marconi a lambire il palo, pri­ ma di sancire la fine della gara. RECUPERO Intanto la Lega ha stabilito che il recupero di Pro Piacenza­Siena sarà giocato mercoledì 18 alle ore 14.30. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cellini è decisivo Polidori bum bum Forte è il re del gol Livorno, che filotto L’Arezzo è il primo La Lucchese riparte Ribaltato il Racing a vincere a Como Piacenza in frenata RACING CLUB

1

COMO

2

PIACENZA

1

LIVORNO

2

AREZZO

3

LUCCHESE

2

MARCATORI Loglio (RC) al 27’ p.t; Lambrughi (L) al 22’, Cellini (L) al 24’ s.t. RACING CLUB (3-5-2) Reinholds 6,5; Macellari 5,5, Vastola 6, Caldore 5,5; Bigoni 5,5 (dal 34’ s.t. Calabrese s.v.), Maestrelli 5, Ricciardi 5,5, Massimo 6 (dal 27’ s.t. Shahinas s.v.), Capanna 5; De Sousa 5,5, Loglio 6,5 (dal 27’ s.t. Taviani 4). (Savelloni, Proietti, Vona, Giura, Cascione, Lazzari). All. Giannichedda 6. LIVORNO (3-4-1-2) Mazzoni 6,5; Rossini 5,5, Borghese 6, Gasbarro 4,5 (dal 1’ s.t. Toninelli 6); Jelenic 7, Luci 6, Marchi 6, Lambrughi 7; Venitucci 5 (dal 1’ s.t. Cellini 7); Murilo 6,5 (dal 46’ s.t. Morelli s.v.), Maritato 6. (Falcone, Gemmi, Ferchichi, Dell’Agnello, Gonnelli, Bartolini). All. Foscarini 6,5. ARBITRO D’Ascanio di Ancona 5,5. NOTE spettatori 200 circa; nessun abbonato, paganti e incasso non comunicati. Espulso Taviani al 31’ s.t.; ammoniti Caldore e Macellari. Angoli 0-7.

MARCATORI Polidori (A) al 7’ e al 28’, Le Noci (C) su rigore al 33’, Corradi (A) al 43’ p.t.; Cicconi (C) al 27’ s.t. COMO (4-3-1-2) Zanotti 5,5; Marconi 6, Briganti 5, Antezza 5, Sperotto 5 (dal 39’ p.t. Peverelli 6); Cicconi 7 (dal 32’ s.t. Cristiani s.v.), Fietta 6,5, Pessina 5,5; Le Noci 6; Chinellato 6,5, Cortesi 6 (dal 10’ s.t. Mutton 5,5). (Rota, Rubinho, Nossa, Di Quinzio, Scaglione, Ambrosini, Piacentini, Bartulovic, Damian). All. Gallo 6. AREZZO (4-4-1-1) Benassi 6; Luciani 6, Muscat 6, Solini 5,5, Sabatino 6; Bearzotti 6,5 (43’ s.t. Sirri s.v.), Foglia 7, De Feudis 6, Corradi 7; Grossi 6,5; Polidori 7,5 (40’ s.t. Yamga s.v.). (Garbinesi, Masciangelo, Milesi, Erpen, Demba, D’Ursi, Ba, Borra, Rossetti). All. Sottili 6,5. ARBITRO Paterna di Teramo 5,5. NOTE spettatori 1.500 circa; abbonati 1.179, paganti e incasso n.c.. Espulso Grossi al 28’ s.t.; ammoniti Solini, Fietta, Luciani, Corradi e Chinellato. Angoli 3-3.

MARCATORI Forte (L) al 4’ e al 9’ p.t.; Razzitti (P) al 38’ s.t. PIACENZA (4-3-3) Pelizzoli 6,5; Castellana 5,5, Silva 6, Pergreffi 6, Agostinone 6; Saber 6,5, Taugourdeau 5,5, Barba 5 (dal 33’ p.t. Segre 7); Matteassi 6 (dal 24’ s.t Cazzamalli 6), Debelijuh 5,5 (dal 13’ s.t. Razzitti 6), Franchi 5,5. (Criscione, Kastrati, Di Cecco, Sciacca, Colombini, Rossi, La Vigna, Cesana). All. Franzini 5,5. LUCCHESE (3-4-3) Nobile 6,5; Espeche 6, Dermaku 6, Capuano 6; Merlonghi 6, De Feo 6,5 (dal 37’ s.t. Bragadin s.v.), Bruccini 6,5, Cecchini 6,5; Nolè 6, Forte 7,5 (dal 45’ s.t. Zecchinato s.v.), Terrani 7 (dal 18’ s.t. Fanucchi 6). (Di Masi, Florio, Maini, Mingazzini, Gargiulo, De Martino). All. Galderisi 7. ARBITRO Ayroldi di Molfetta 5,5. NOTE paganti 234, abbonati 1.040, incasso di 1.673 euro. Amm. Pergreffi, Taugourdeau, Nolè e Bruccini. Angoli 7-1.

 ROMA Nel segno di Cellini. Il bomber

 COMO L’Arezzo è il primo quest’anno a

 PIACENZA Due gol in 9’ (di rapina in

del Livorno (in panchina per scelta tecnica) ha dato agli amaranto l’11° risultato utile consecutivo, segnando il gol del sorpasso contro un Racing sempre più ultimo. Eppure il gol di Loglio e le parate del nuovo acquisto Reinholds avevano illuso i romani di Giannichedda, che hanno subito l’ennesima rimonta stagionale. Sono bastati 3’ a Lambrughi (testata da due passi) e Cellini (taglio sul primo palo e destro vincente) per il ribaltone di Natale del Livorno. Giuseppe Di Giovanni

vincere a Como. Decisiva la doppietta di Polidori: primo gol su assist di Grossi, il raddoppio dopo un’esitazione di Zanotti. La squadra di Gallo ha reagito e fatto gol su rigore con Le Noci. Ma un’altra ingenuità della difesa, fermatasi sul lancio di Grossi pensando che Corradi fosse in fuorigioco, ha regalato all’Arezzo anche il terzo gol. Inutile lo sforzo del Como nella ripresa, così come il gol su punizione di Cicconi, all’esordio: con gli ospiti in 10 però il pari non è arrivato. Liliana Cavatorta

mischia e con gran sinistro dal limite) permettono a Francesco Forte di andare in testa ai marcatori dei tre gironi (15 gol) e alla Lucchese di riprendere la marcia interrotta contro la Giana. Il Piacenza incappa invece nel terzo k.o. nelle ultime 5 gare. La squadra di Galderisi ha sfiorato più volte la terza rete in contropiede e non ha faticato a contenere la disordinata reazione dei padroni di casa, in gol solo con Razzitti, che ha deviato un tiro di Segre. Paolo Gentilotti

Scazzola, prima ok Tuttocuoio di rigore Giana, finale d’oro Scatto Lupa Roma grazie al suo allievo dopo la... Tempesti Poker con Marotta Colombo su rigore Pontedera solo Calò Prato, derby amari Carrarese che flop salva la Pistoiese

OLBIA

1

SIENA

2

TUTTOCUOIO

3

CARRARESE

0

PISTOIESE

1

RENATE

2

PONTEDERA

1

PRATO

1

GIANA

4

LUPA ROMA

1

MARCATORI Marzeglia (R) al 15’ p.t.; Anghileri (R) al 4’, Piredda (O) al 10’ s.t. OLBIA (4-3-1-2) Carboni 6; Pinna 6,5, Dametto 5,5, Miceli 5,5, Cotali 6,5; Muroni 6, Geroni 5,5 (dal 36’ s.t. Feola s.v.), Tetteh 5,5 (8’ s.t. Cossu 7); Piredda 6,5; Kouko 5,5, Ragatzu 6 (dal 16’ s.t. Capello 5,5). (Montaperto, Van Der Want, Murgia, Russu, Pisano, Scanu, Senesi, Auriemma, Quaranta). All. Mignani 5,5. RENATE (4-4-1-1) Cincilla 6,5; Di Gennaro 6,5, Malgrati 6, Teso 5, Vannucci 6; Anghileri 7, Dragoni 5,5 (dal 13’ s.t. Graziano 5,5), Pavan 6, Scaccabarozzi 6; Napoli 7 (dal 37’ s.t. Lavagnoli s.v.); Marzeglia 6,5 (dal 21’ s.t. Florian 5,5). (Galli, Palma, Merelli, Mora, Schettino, Stefanelli, Santi). All. Foschi 6. ARBITRO Capraro di Cassino 6. NOTE paganti 620, abbonati 238, incasso non comunicato. Ammoniti Miceli, Pinna e Cincilla. Angoli 10-6.

MARCATORI Marotta (S) su rigore al 17’ p.t.; Calò (P) al 21’, Bunino (S) al 44’ s.t. SIENA (4-4-2) Moschin 6; D’Ambrosio 6, Stankevicius 5,5, Ghinassi 6, Iapichino 6; Grillo 6 (dal 37’ s.t. Saric s.v.), Doninelli 5 (dal 22’ s.t. Castiglia 5,5), Guerri 6, Vassallo 6,5; Marotta 7, Mendicino 5,5 (dal 25’ s.t. Bunino 7,5). (Ivanov, Romagnoli, Rondanini, Bordi, Masullo, Firenze, Secondo). All. Scazzola 6. PONTEDERA (3-4-2-1) Lori 6; Risaliti 6, Della Latta 6, Polvani 5,5; Corsinelli 6,5, Calò 6,5, D. Gemignani 6, A. Gemignani 6; Disanto 5,5 (dal 1’ s.t. Udoh 6), Bonaventura 6 (dal 18’ s.t. Cais 6); Santini 6. (Becuzzi, Borri, Vettori, Chella). All. Indiani 6. ARBITRO Pagliardini di Arezzo 6. NOTE paganti 310, abbonati 2.135, incasso di 17.272 euro. Ammoniti A. Gemignani e Santini. Angoli 4-7.

 OLBIA E’ finita come all’andata, con il

che Scazzola ha cresciuto alla Pro Vercelli e che ha inserito a 20 dalla fine, a regalare in extremis tre punti al tecnico all’esordio col Siena. Eppure la squadra di Indiani aveva meritato il pari, dopo lo svantaggio nel primo tempo. Al 17’ il Pontedera si è fatto sorprendere in contropiede: Vassallo ha lanciato Marotta, Andrea Gemignani l’ha spinto in area, rigore che lo stesso Marotta ha realizzato. Secondo tempo quasi tutto a favore degli ospiti e pareggio con un missile all’incrocio di Calò. Nel finale il diagonale vincente di Bunino. Alessandro Lorenzini

Renate dell’ex Foschi vincitore, ma stavolta è una sconfitta immeritata per l’Olbia. I sardi hanno confermato la scarsa propensione ai pareggi (3 in 20 gare). Partita a due volti: Olbia impacciato e Renate super nel primo tempo. Il gol al 15’: testa di Marzeglia su cross di Anghileri, che poi ha raddoppiato a inizio ripresa con un’altra inzuccata su assist di Napoli. Con Cossu poi Olbia in cattedra: gol di Piredda al volo su cross di Pinna, e Kouko, dopo una traversa, ha fallito due volte il pari. Augusto Ditel

 SIENA E’ Cristian Bunino, classe 1996,

MARCATORI Moncini (P) al 2’, Tempesti (T) al 39’ p.t.; Shekiladze (T) su rigore all’8’, Provenzano (T) su rigore al 38’ s.t. TUTTOCUOIO (4-3-1-2) Nocchi 6; Mulas 6 (dal 28’ s.t. Tiritiello s.v.), Falivena 6, Bachini 6, Picascia 6; Provenzano 6,5, Caciagli 6,5, Zenuni 6 (28’ s.t. Berardi s.v.); Masia 6; Tempesti 6,5, Shekiladze 7 (dal 39’ s.t. Serinelli s.v.). (Cappellini, Borghini, Merkaj, Gremigni, Siani, Frare, Pellini, Lo Porto). All. Fiasconi 6,5. PRATO (4-2-3-1) Melgrati 5,5; Catacchini 6 (dal 34’ p.t. Sobacchi 5), Ghidotti 5,5, Danese 6, Tomi 6; Carcuro 6, De Micheli 6; Malotti 5,5 (39’ s.t. Marini s.v.), Sowe 5,5, Di Molfetta 5,5; Moncini 6 (43’ pt. De Simone 5,5). (Saloni, Vannucci, Yahon, Checchin, Cavagna). All. Monaco 5,5. ARBITRO Nicoletti di Catanzaro 6. NOTE paganti 170, abbonati 134, incasso di 1.718 euro. Ammoniti Tempesti, Tomi, Bachini. Danese e Caciagli. Angoli 5-3.

MARCATORI Marotta al 30’, Pinardi al 37’, Ferrari al 45’, Marotta al 47’ s.t. CARRARESE (4-3-3) Lagomarsini 5,5; Migliavacca 5, Battistini 5, Cristini 5, Foglio 5; Dell’Amico 5,5 (dal 33’ p.t. Torelli 5), Rosaia 5, Amico 5 (dal 19’ s.t. Belfasti 5); Rolfini 5, Miracoli 5,5, Bastoni 5,5 (dal 33’ s.t. Marabese 5). (Contini, Rampi, Pellizzari, Brondi, Gabrielli, Massaro). All. Danesi 5. GIANA (3-5-2) Viotti 6; Perico 7, Montesano 7, Bonalumi 7; Iovine 6,5, Greselin 5,5 (dal 14’ s.t. Chiarello 6), Pinardi 7 (dal 42’ s.t. Ferrari 6,5), Marotta 7,5, Augello 6,5; Gullit 5,5 (dal 19’ s.t. Pinto 6,5), Bruno 7. (Sanchez, Rocchi, Sosio). All. Albè 7. ARBITRO Mei di Pesaro 5,5. NOTE paganti 339, abbonati 450, incasso di 1.395 euro. Ammoniti Marotta, Migliavacca e Chiarello. Angoli 4-5.

 PONTEDERA (Pi) Un tap-in di

sul campo della Carrarese. Gli uomini di Albè stendono la squadra di Danesi con quattro reti, tutte arrivate nell’ultimo quarto d’ora di una partita fino a quel momento equilibrata. Risultato severo per la Carrarese che recrimina per un presunto fallo da rigore subito da Bastoni al 38’. Al 30’ della ripresa a sbloccare è stato Marotta con un colpo di testa ravvicinato. Il k.o. al 37’ con cannonata di Pinardi nel sette. Ferrari ha firmato il terzo gol, poi nel recupero è stato nuovamente Marotta a chiudere le marcature con un diagonale. Luca Santoni

Tempesti, tornato al gol dopo 236 giorni, e due rigori hanno dato al Tuttocuoio la sfida-salvezza col Prato per trascorrere un Natale fuori dai playout. Piangono invece gli ospiti, sempre sconfitti nei 9 derby toscani disputati: la squadra di Monaco si è illusa con la rete di Moncini dopo 2’ (imponente stacco aereo). Nel secondo tempo due ingenuità di Sobacchi e Ghidotti hanno permesso prima a Shekiladze e poi a Provenzano di mettere sotto l’albero la seconda vittoria casalinga stagionale. Stefano Lemmi

 CARRARA Poker di Natale per la Giana

MARCATORI Baldassin (L) al 4’, Colombo (P) su rigore al 42’ p.t. PISTOIESE (4-3-1-2) Feola 6; Guglielmotti 6,5, Priola 6, Neuton 6, Sammartino 6; Hamlili 6, Minotti 5,5 (dal 24’ s.t. Luperini 5,5), Benedetti 5,5; Bellazzini 5,5 (dal 19’ s.t. Varano 5); Rovini 6 (dal 40’ s.t. F. Proia s.v.), Colombo 6. (Albertoni, Placido, Boni, Colombini, Gargiulo, Pandolfi, Gyasi, Tomaselli). All. Remondina 5,5. LUPA ROMA (4-3-1-2) Svedkauskas 6; Mazzarani 6, Rosato 6, Gigli 6, Celli 5,5; Baldassin 6,5, La Camera 6, Corvesi 6; Ceccarelli 6 (dal 37’ s.t. Rozzi s.v.); Fofana 5,5, Mancosu 6 (dal 15’ s.t. Garufi 5,5). (Brunelli, Scicchitano, Svideroschi, Aloi, D. Proia, Palomeque). All. Di Michele 6. ARBITRO Lorenzin di Castelfranco Veneto 5,5. NOTE paganti 395, abbonati 253, incasso di 7.100 euro. Espulso Varano al 34’ s.t.; ammoniti Baldassin, Celli, Benedetti, Fofana, Mancosu, Hamlili, Garufi e Sammartino. Angoli 4-0.  PISTOIA Brutta partita, piena di falli e

scorrettezze, terminata con un giusto pareggio. Lupa Roma in vantaggio dopo soli 4’ con Baldassin su assist di Fofana. Al 7’ l’arbitro concede alla Pistoiese un rigore (madi di Mazzarani) che, dopo il parere del collaboratore, viene annullato. Al 42’ altro rigore (validissimo) per i toscani, fallo di Celli su Guglielmotti: Colombo con una staffilata pareggia. Brutta e senza emozioni la ripresa. Enzo Cabella

CLASSIFICA SQUADRE

ALESSANDRIA CREMONESE LIVORNO AREZZO RENATE LUCCHESE (-1) GIANA PIACENZA COMO OLBIA VITERBESE SIENA PISTOIESE CARRARESE TUTTOCUOIO PONTEDERA PRO PIACENZA LUPA ROMA PRATO RACING CLUB

PT

50 42 39 36 32 31 30 29 28 27 27 26 24 22 21 19 18 17 12 11

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 19 20 20 20 20 19 20 20 20

15 13 11 10 8 8 7 8 7 8 7 7 5 6 5 4 5 4 3 3

5 3 6 6 8 8 9 5 7 3 6 5 9 4 6 7 3 5 3 2

0 4 3 4 4 4 4 7 6 9 7 7 6 10 9 9 11 11 14 15

42 40 32 31 25 29 25 24 29 27 22 25 25 23 17 18 17 16 14 17

13 21 19 23 20 19 19 24 29 28 23 22 24 28 22 32 23 31 39 39

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

RISULTATI ALESSANDRIA-PRO PIACENZA CARRARESE-GIANA COMO-AREZZO CREMONESE-VITERBESE OLBIA-RENATE PIACENZA-LUCCHESE PISTOIESE-LUPA ROMA RACING CLUB-LIVORNO SIENA-PONTEDERA TUTTOCUOIO-PRATO

3-1 0-4 2-3 3-1 1-2 1-2 1-1 1-2 2-1 3-1

PROSSIMO TURNO GIOVEDÌ 29 DICEMBRE LUCCHESE-OLBIA PRO PIACENZA-PISTOIESE VENERDÌ 30 DICEMBRE GIANA-SIENA LUPA ROMA-PIACENZA VITERBESE-TUTTOCUOIO AREZZO-CARRARESE PONTEDERA-COMO PRATO-RACING CLUB RENATE-CREMONESE LIVORNO-ALESSANDRIA

(ore 14.30) (2-2) (ore 14.30) (2-1) (ore 14.30) (2-1) (ore 14.30) (2-3) (ore 14.30) (0-0) (ore 16.30) (3-1) (ore 16.30) (1-3) (ore 16.30) (0-1) (ore 16.30) (2-3) (ore 20.45) (1-3)

MARCATORI 15 RETI Forte (1, Lucchese). 14 RETI Gonzalez (2, Alessandria). 13 RETI Bocalon (Alessandria). 12 RETI Brighenti (3, Cremonese). 9 RETI Marzeglia (Renate). 8 RETI Bruno (Giana); Cellini (3, Livorno). 7 RETI Moscardelli (2) e Polidori (Arezzo); Capello (2, Olbia); Razzitti (1, Piacenza); Rovini (Pistoiese); Pesenti (4, Pro Piacenza); Marotta (1, Siena); Neglia (Viterbese). 6 RETI Santini (1, Pontedera); De Sousa (3, Racing Club); Shekiladze (1, Tuttocuoio); Marano (Viterbese). 5 RETI Floriano (3, Carrarese); Stanco (Cremonese); Maritato (1) e Murilo (Livorno); Baldassin (Lupa Roma); Piredda e Ragatzu (Olbia); Colombo (1, Pistoiese); Bunino (Siena). 4 RETI Iocolano (Alessandria); Erpen (1) e Grossi (1, Arezzo); Chinellato (1), Di Quinzio e Le Noci (1, Como); Belingheri, Scappini (1) e Scarsella (Cremonese); Terrani (1, Lucchese); Fofana (Lupa Roma); Franchi, Matteassi e Taugourdeau (Piacenza); Romano (Prato); Loglio (Racing Club); Mendicino (1, Siena).

GIRONE C

Il Matera in fuga Cosenza cambia: se ne va Roselli  Il girone C ha giocato giovedì la 20a giornata e ritorna il 29. L’ultimo turno è stato fatale a Giorgio Roselli, esonerato dal Cosenza: nella prossima gara dovrebbe andare in panchina il vice Stefano De Angelis, poi si parla di Erra. Invece il Taranto ha tesserato il difensore Som, 28 anni, ex Casertana. Ecco classifica e prossimo turno: Matera p. 42; Juve Stabia e Lecce 40; Foggia 38; Francavilla 32; Cosenza 30; Fidelis Andria 28; Catania (-7) e Siracusa 27; Fondi (-1) e Monopoli 26; Casertana (-2) 23; Paganese 22; Akragas 20; Taranto 19; Reggina e Messina 18; Melfi (1) 17; Catanzaro 16; Vibonese 15. Così giovedì 29: ore 14.30 Akragas-Lecce (1-4), Catanzaro-Francavilla (0-1), Fondi-Vibonese (0-1), MelfiJuve Stabia (0-4), MessinaReggina (0-2) e MonopoliCasertana (1-0); ore 16.30 Foggia-Siracusa (2-1); ore 18.30 Catania-F. Andria (0-0), Paganese-Matera (1-2); ore 20.30 Taranto-Cosenza (1-0).


Lega Pro R Girone B: 20a giornata CLASSIFICA SQUADRE

PT

VENEZIA PORDENONE REGGIANA PADOVA PARMA GUBBIO SAMBENEDETTESE BASSANO FERALPI SALO' ALBINOLEFFE SANTARCANGELO LUMEZZANE SUDTIROL MACERATESE (-3) ANCONA TERAMO FORLI' MANTOVA MODENA FANO

39 38 37 36 36 34 31 30 29 26 24 22 22 21 20 19 19 18 16 16

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20

11 11 11 10 10 11 8 7 8 6 5 5 5 5 4 4 4 5 3 3

6 5 4 6 6 1 7 9 5 8 9 7 7 9 8 7 7 3 7 7

3 4 5 4 4 8 5 4 7 6 6 8 8 6 8 9 9 12 10 10

26 34 26 29 30 25 26 32 26 22 20 12 16 18 15 23 20 17 11 10

16 22 18 19 21 21 22 27 21 21 21 15 20 20 23 28 30 30 21 22

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

RISULTATI FANO-SUDTIROL FERALPI SALO'-SANTARCANGELO FORLI'-VENEZIA GUBBIO-PORDENONE MACERATESE-ALBINOLEFFE MANTOVA-ANCONA PADOVA-SAMBENEDETTESE PARMA-MODENA REGGIANA-BASSANO TERAMO-LUMEZZANE

0-0 2-0 1-0 1-0 0-0 3-2 1-0 3-1 1-1 1-1

PROSSIMO TURNO GIOVEDÌ 29 DICEMBRE MODENA-FERALPI SALO’ (ore 14.30) (0-1) VENERDÌ 30 DICEMBRE ALBINOLEFFE-PADOVA (ore 14.30) (1-1) BASSANO-TERAMO (ore 14.30) (1-1) LUMEZZANE-PARMA (ore 14.30) (0-1) PORDENONE-FORLI’ (ore 14.30) (2-0) SAMBENEDETTESE-MACERATESE (ore 14.30) (2-1) SUDTIROL-GUBBIO (ore 14.30) (0-1) VENEZIA-MANTOVA (ore 16.30) (0-0) ANCONA-REGGIANA (ore 18.30) (0-4) SANTARCANGELO-FANO (ore 18.30) (2-0)

MARCATORI 12 RETI Arma (6, Pordenone). 10 RETI Mancuso (2, Sambenedettese). 9 RETI Minesso (5, Bassano). 8 RETI Calaio’ (2, Parma). 7 RETI Grandolfo (Bassano); Gerardi e Guerra (1, Feralpi Salo’); Bardelloni (4, Forli’); Ferretti (Gubbio); Altinier (Padova); Nocciolini (Parma); Gliozzi (Sudtirol). 6 RETI Marchi (1, Mantova); Russo (5, Padova); Manconi (1, Reggiana); Sansovini (1, Teramo). 5 RETI Ponsat (Forli’); Casiraghi (3, Gubbio); Berrettoni (Pordenone); Geijo (Venezia). 4 RETI Gonzi (AlbinoLeffe); Frediani (Ancona); Fabbro e Laurenti (Bassano); Gucci e Masini (1, Fano); Ranellucci (Feralpi Salo’); Candellone e Valagussa (Gubbio); Bacio Terracino e Barbuti (1, Lumezzane); Colombi (1, Maceratese); Caridi e Zammarini (Mantova); Baraye e Evacuo (2, Parma); Cattaneo (Pordenone); Guidone e Nole’ (Reggiana); Bulevardi (Teramo). 3 RETI Anastasio, Cortellini, Mastroianni e Virdis (1, AlbinoLeffe); Samb (Ancona); Maistrello (Bassano); Capellini (Forli’); Quadri (2, Maceratese); Dettori e Favalli (Padova); Mogos (Reggiana); Di Massimo (2) e Sorrentino (Sambenedettese); Cesaretti, Cori e Valentini (Santarcangelo); Ilari e Jefferson (Teramo); Marsura, Modolo, Moreo e Pederzoli (2, Venezia).

Furia Pordenone Baby Conti al 93’ fa felice il Gubbio

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Reggiana, adesso è una vera crisi Niente primato, Colucci si dimette 1La contestazione e il pareggio con il Bassano dietro alla clamorosa scelta del tecnico REGGIANA-BASSANO 1-1 MARCATORI Cesarini (R) al 35’, Maistrello (B) al 46’ s.t. REGGIANA (4-3-1-2) Perilli 5,5; Ghiringhelli 5,5, Spanò 6,5, Sabotic 7, Pedrelli 5; Calvano 6 (dal 13’ s.t. Maltese 5,5), Bovo 6, Nolè 5; Cesarini 7; Marchi 5 (dal 41’ s.t. Rozzio 5,5), Falcone 5 (26’ s.t. Manconi 6,5). (Narduzzo, Giron, Angiulli, Lombardo, Rizzi, Bonetto, Mecca, Guidone). All. Colucci 5. BASSANO (3-5-2) Rossi 6; Soprano 6 (dal 36’ s.t. Maistrello 7), Pasini 6, Bizzotto 6,5; Formiconi 6, Falzerano 6,

Laurenti 5,5 (dal 41’ s.t. Candido s.v.), Minesso 6, Lancini 6; Grandolfo 5,5 (dal 48’ s.t. Cavagna s.v.), Fabbro 6. (Bastianoni, Tronco, Mazzon, Bortot). All. D’Angelo 6. ARBITRO Pasciuta di Agrigento 6. NOTE paganti 673, abbonati 5.243, incasso di 20.408 euro. Ammoniti Soprano, Laurenti. Fabbro, Marchi e Nolè. Angoli 1-6.

Ezio Fanticini REGGIO EMILIA

N

atale al veleno per la Reggiana. Non riesce a riscattare la batosta contro il Parma, si fa rimontare dal Bassano nel recupero, vede svanire il primato nella conte­ stazione e a fine partita Leo­ nardo Colucci si dimette a sor­ presa: «Non sono più l’allena­ tore della Reggiana. Lo faccio

per il bene della Reggiana, de­ vo lasciare tranquilli i ragazzi e ho anche problemi a casa». Uno sfogo inatteso, che ha spiazzato la società, decisa a ri­ cucire lo strappo. «Ho parlato con Colucci, abbiamo piena fi­ ducia in lui – ha detto il patron Mike Piazza – è stata una parti­ ta abbastanza frustrante, ma la squadra è in forma e il nostro progetto va ben oltre i risultati sul campo». Il d.s. Andrea Grammatica: «Questa è una follia, anche per la squadra: so­ no tutti con Colucci». POST DERBY La società vuole evitare il clamoroso ribaltone natalizio, favorito dalle scorie del derby col Parma, che ha frantumato il feeling coi tifosi. «Mister e squadra avete umilia­

Leo Colucci, 43 anni, alla prima stagione nella Reggiana LAPRESSE

to la città: vergognatevi» lo striscione della curva sud. Non è servita la mossa di Colucci che ha cambiato 6/11 della squadra piegata dai cugini. La Reggiana è parsa ancora stor­ dita, di fronte a un Bassano ri­ maneggiato, ma deciso ad uscire dalla crisi (non vince da 8 partite). Nonostante le diffi­ coltà e una clamorosa palla gol sprecata da Ghiringhelli al 28’, i granata sono passati nel fina­ le grazie a un contropiede rifi­ nito da Manconi per Cesarini. Gol da primato, ma al 2’ di re­ cupero Maistrello ha anticipa­ to Rozzio e insaccato di testa. IL GIALLO Nel momento nega­ tivo anche la notizia di una lite tra alcuni giocatori e un giova­ ne, in una discoteca cittadina, due settimane fa. Il giovane so­ stiene di essere stato picchiato e di aver riportato la lussazione di una spalla. Querela pronta. «Abbiamo preso provvedimen­ ti seri, in base al regolamento interno» ha detto Grammatica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Calaiò carica il Parma Venezia, k.o. e rabbia Padova, decide Russo Un altro derby felice Il Forlì è in gran forma Samb stesa su rigore PARMA-MODENA

3-1

FORLÌ-VENEZIA

MARCATORI Calaiò (P) al 15’, Giorgino (P) al 34’, Giorico (M) al 38’, Corapi (P) su rigore al 41’ p.t. PARMA (3-4-3) Zommers 6; Canini 6, Lucarelli 6,5, Saporetti 6,5; Mazzocchi 6,5, Giorgino 7, Corapi 7, Nunzella 6,5; Baraye 7 (dal 43’ s.t. Guazzo s.v.), Calaiò 7,5 (dal 32’ s.t. Evacuo s.v.), Nocciolini 7 (dal 18’ p.t. Scavone 6,5). (Coric, Fall, Benassi, Messina, Ricci, Simonetti, Miglietta, Mastaj, Melandri). All. D’Aversa 7. MODENA (3-5-1-1) Manfredini 6; Popescu 5,5, Accardi 6, Aldrovandi 5; Calapai 6, Salifu 5 (dal 1’ s.t. Loi 5,5), Giorico 6, Schiavi 6, Basso 5,5; Tulissi 5,5 (dal 40’ s.t. Olivera s.v.); Diakite 5,5 (dal 1’ s.t. Bajner 4). (Costantino, Cossentino, Sakaj, Ravasi, Olivera, Minarini, Besea, Zucchini, Remedi, Caselli). All. Capuano 5. ARBITRO Zanonato di Vicenza 6. NOTE paganti 737, abbonati 9.193, incasso di 51.845 euro. Espulso Bajner al 32’ s.t.; ammoniti Aldrovandi, Scavone, Tulissi e Schiavi. Angoli 1-6.

1-0

MARCATORE Capellini al 21’ s.t. FORLI’ (4-3-2-1) Turrin 7; Adobati 7, Cammaroto 7,5, Conson 7,5, Sereni 7; Alimi 7,5, Capellupo 8, Spinosa 7 (dal 38’ s.t. Vesi s.v.); Tentoni 6,5 (dal 43’ s.t. Martina Rini s.v.), Capellini 7,5; Bardelloni 6,5 (dal 31’ s.t. Tonelli 6,5). (Semprini, Baschirotto, Franchetti, Croci, Ferretti, Di Rocco, Tura, Piccoli, Parigi). All. Gadda 7. VENEZIA (4-3-3) Facchin 6; Fabris 6 (dal 39’ s.t. Edera s.v.), Domizzi 6,5, Modolo 6, Garofalo 5,5; Malomo 5,5 (dal 22’ s.t. Tortori 5,5), Pederzoli 5,5, Soligo 6; Moreo 6 (dal 35’ s.t. Ferrari s.v.), Geijo 6, Marsura 6,5. (Sambo, Vicario, Luciani, Galli, Acquadro, Cernuto, Stulac, Fabiano). All. Inzaghi 6. ARBITRO Balice di Termoli 6. NOTE paganti 353, abbonati 514, incasso di 6.328 euro. Ammoniti Adobati, Garofalo, Domizzi, Alimi e Capellini. Angoli 3-3.  FORLI’ Il Forlì spazza via anche il Venezia capolista, ottiene la terza

al Modena cadere sotto i colpi di un Calaiò ispiratissimo: un gol, un assist e un passaggio che ha propiziato il rigore su Baraye. E proprio come a Reggio Emilia alla squadra di D’Aversa è bastato un tempo per portare a casa tre punti pesantissimi: in due gare il Parma è passato da -8 a -3 dalla vetta, complici scivoloni e mezzi passi falsi delle prime (k.o. per Venezia e Pordenone, pari per la Reggiana).

vittoria consecutiva senza subire reti e lascia la squadra di Inzaghi con tanta rabbia in corpo. Non la nasconde il tecnico: «Sono successe cose strane anche stavolta. Così è difficile tenere tranquilli i ragazzi. Ci faremo sentire nelle sedi opportune». Il riferimento è a qualche contatto dubbio nell’area di casa che secondo il Venezia sarebbe stato da punire con il rigore. Un sentimento condiviso dal portiere Facchin che, senza giri di parole, in sala stampa ha attaccato: «Ci facciamo un mazzo tutta la settimana, siamo stanchi di farci prendere in giro».

LA PARTITA Nel primo tempo monologo del Parma, all’inizio con un inedito 3-4-3, che D’Aversa ha dovuto variare in un 3-5-2 dopo il primo gol, quando si è infortunato Nocciolini mentre porgeva l’assist a Calaiò (alla prima vera azione d’attacco): controllo perfetto e girata imprendibile. Il raddoppio al 34’, quando lo stesso Calaiò ha rubato palla servendo Giorgino per la deviazione vincente. Il Modena ha avuto il torto, soprattutto nel primo tempo, di abbassarsi troppo ad aspettare un Parma scatenato nei suoi uomini migliori. Sul 2-0 comunque Giorico aveva subito riaperto la partita con un tiro dalla distanza deviato da Lucarelli. Dopo 3’ però Calaiò ha infilato un corridoio impossibile per Baraye che è stato cinturato da Aldrovandi: rigore trasformato da Corapi. Nella ripresa il Parma ha controllato un Modena che, con i cambi di Capuano, ha aumentato il possesso palla ma di fatto non è mai stato pericoloso. Sandro Piovani

LE PROTESTE Le proteste del Venezia sono riferite a episodi nel finale (un presunto mani in area e un atterramento di Ferrari), quando con la forza della disperazione ha buttato palloni in area scatenando mischie furibonde, con il Forlì costretto a chiudersi in area. D’altra parte c’era da proteggere il gol segnato da Capellini, uomo del match come domenica ad Ancona, che ha concluso un’azione iniziata da Spinosa a sinistra, con Bardelloni che di tacco ha appoggiato a Capellini: il tiro ha trovato un paio di deviazioni che hanno spiazzato Facchin. I romagnoli hanno anche fallito qualche veloce contropiede. Oltre alle proteste il Venezia ha creato un paio di occasioni clamorose sull’1-0, con Geijo che ha visto il tiro respinto da Turrin e poi Moreo calciare sul palo, oppure nel recupero sempre con Geijo che da pochi passi ha messo fuori da buona posizione. Per il Venezia una sconfitta che non compromette il primato, per il Forlì un balzo per la salvezza. Gavino Cau

 PARMA I derby fanno bene al Parma. Dopo la Reggiana, è toccato

PADOVA-SAMBENEDETTESE

1-0

MARCATORE Russo su rigore al 16’ p.t. PADOVA (3-5-2) Bindi 6; Sbraga 6,5, Emerson 6,5, Russo 7; Madonna 6, Mazzocco 6, Filipe 6 (dal 35’ s.t. Gaiola s.v.), Dettori 6,5, Favalli 6; Altinier 6 (dal 24’ s.t. Alfageme 6), Neto Pereira 7 (dal 44’ s.t. Germinale s.v.). (Favaro, Tentardini, Monteleone, Boniotti, Marcandella). All. Brevi 7. SAMBENEDETTESE (4-3-3) Aridità 6; Tavanti 6, Mori 6, Radi 5,5 (dal 39’ s.t. Pezzotti s.v.), Di Pasquale 5,5; Lulli 6, Berardocco 6, Damonte 5,5 (dal 13’ s.t. Di Massimo 6,5); Mancuso 6, Sorrentino 6, Candellori 6 (dal 30’ s.t. Tortolano s.v.). (Pegorin, Di Filippo, Zappacosta, Mattia, Vallocchia). All. Palladini 6. ARBITRO Schirru di Nichelino 6. NOTE paganti 1.994, pagavano anche gli abbonati, incasso di 12.686 euro. Espulso il tecnico Palladini al 44’ s.t.; ammoniti Candellori, Mori, Tavanti, Radi, Filipe, Dettori, Berardocco, Alfageme, Di Massimo e Di Pasquale. Angoli 1-12.  PADOVA È un Padova da dieci, manca ancora la lode per i punti

persi nell’andata, ma i veneti hanno dimostrato scalando la classifica di poter essere protagonisti fino alla fine. Dieci come le vittorie, dieci come il numero di maglia del suo trascinatore Neto Pereira. Non è un caso che il Padova abbia fatto fatica col brasiliano fuori per un problema a un ginocchio. Basta così un rigore al 16’ per battere e distanziare la Samb, con l’arbitro che vede una trattenuta in area di Di Pasquale su Russo: lo stesso difensore, al sesto gol stagionale, non sbaglia. E pensare che due mesi e mezzo fa fu proprio la gara persa a San Benedetto del Tronto ad aprire la crisi del Padova, con Brevi a un passo dall’esonero: da quel giorno la sua squadra ha macinato 26 punti. «Abbiamo sofferto, ma la squadra sta crescendo. Sono contento, ma il campionato si deciderà da fine febbraio a marzo. Chi sbaglierà meno sarà in testa» dirà a fine gara. MANCATO RADDOPPIO Dopo il vantaggio di Russo il Padova non è riuscito a raddoppiare qualche minuto più tardi con Altinier. La Sambenedettese si è vista di più nel secondo tempo con Mancuso e Di Massimo che ha dato vivacità all’attacco, senza però essere incisiva dalle parti di Bindi, nonostante i 12 corner battuti. Nel finale l’espulsione dell’allenatore Palladini per proteste e il mancato 2-0 del Padova, con Aridità che ha respinto su Germinale e Mazzocco. Andrea Moretto

La Feralpi fa 100 Mantova da brividi Il solito Sansovini Maceratese pari: Fano, troppo poco Gerardi e Guerra: Caridi fa doppietta non basta al Teramo in casa non funziona Südtirol ordinato: Santarcangelo k.o. Ancona, che beffa Leonetti, gol e addio AlbinoLeffe, un palo il pareggio va bene

GUBBIO

1

FERALPI SALÒ

2

MANTOVA

3

TERAMO

1

MACERATESE

0

FANO

0

PORDENONE

0

SANTARCANGELO

0

ANCONA

2

LUMEZZANE

1

ALBINOLEFFE

0

SÜDTIROL

0

MARCATORE Conti al 48’ s.t. GUBBIO (4-3-3) Narciso 7; Kalombo 6,5 (dal 31’ s.t. Burzigotti s.v.), Marini 6, Rinaldi 6, Zanchi 6; Valagussa 6,5 (dal 38’ s.t. Bergamini s.v.), Croce 6, Casiraghi 6; Ferretti 6, Candellone 6 (dal 44’ s.t. Conti 7), Ferri Marini 6. (Volpe, Pollace, Petti, Marghi, Costantino, Musto, Tavernelli). All. Magi 6,5. PORDENONE (4-3-1-2) Tomei 6; Parodi 6, Stefani 6, Ingegneri 6, De Agostini 6; Misuraca 6,5, Burrai 7, Suciu 6,5; Cattaneo 6,5 (dal 33’ s.t. Pietribiasi s.v.); Arma 5, Berrettoni 6. (D’Arsiè, Marchi, Raffini, Pellegrini, Filinsky, Broh, Buratto, Azzi, Gerbaudo, Martignago). All. Tedino 6. ARBITRO Dionisi di L’Aquila 5. NOTE paganti 408, abbonati 675, incasso di 7.539 euro. Ammoniti Zanchi e Ferri Marini. Angoli 7-4.  GUBBIO (Pg) Bello il Pordenone,

cinico il Gubbio che dopo aver rischiato nel primo tempo, piazza la zampata vincente al 93’ con il diciottenne Conti che infligge ai friulani la terza sconfitta esterna. Tedino recrimina con l’arbitro: «Qualcuno che piange sempre ora sarà contento. E non mi riferisco al Gubbio. Gli episodi contro sono stati fin troppo evidenti». In particolare il tecnico punta l’indice sul rigore al 25’ prima concesso (fallo di Valagussa su Misuraca) e poi non dato, e il gol annullato a Ingegneri al 41’. Magi ha chiesto alla difesa di giocare alta ed è riuscito così a mettere 14 volte in fuorigioco Arma e compagni. Euro Grilli

29

MARCATORI Gerardi all’8’, Guerra al 34’ p.t. FERALPI SALÒ (3-5-2) Livieri 6; Gambaretti 6,5, Aquilanti 7, Allievi 6,5; Parodi 6,5, Settembrini 7, Staiti 6,5, Maracchi 6, Ruffini 7 (dal 21’ s.t. Turano 6); Gerardi 7 (dal 44’ s.t. Bizzotto s.v.), Guerra 6,5 (26’ s.t. Romero 6). (Murati, Caglioni, Ranellucci, Gamarra, Davì, Boldini, Luche, Codromaz). All. Asta 7. SANTARCANGELO (3-5-2) Nardi 6; Paramatti 6,5, Adorni 6, Sirignano 6; Posocco 5,5 (dal 6’ s.t. Valentini 6), Gatto 5,5, Dalla Bona 6,5 (dal 36’ s.t. Mancini s.v.), Ungaro 5,5, Rossi 5; Merini 5 (dal 14’ s.t. Cesaretti 5), Cori 5,5. (Gallinetta, Santini, Ronchi, Urso, Gulli, Alonzi, Danza). All. Marcolini 6. ARBITRO Annaloro di Collegno 6,5. NOTE spettatori 500 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Aquilanti, Cori e Dalla Bona. Angoli 1-4.

MARCATORI Caridi (M) al 3’, Ricci (A) al 9’, Momentè (A) al 38’, Caridi (M) al 40’, Marchi (M) su rigore al 48’ s.t. MANTOVA (4-2-3-1) Bonato 6; Gargiulo 5 (dal 42’ s.t. Cristini s.v.), Siniscalchi 6,5, Carini 6, Bandini 6; Boccalari 6,5 (dal 15’ s.t. Regoli 4), Raggio Garibaldi 6; Zammarini 6, Di Santantonio 5,5 (dal 30’ s.t. Ruopolo 6), Caridi 8; Marchi 6,5. (Maniero, Errera, Romeo, Menini, Laplace). All. Graziani 6. ANCONA (4-3-3) Scuffia 5; Daffara 5, Moi 5,5, Ricci 6,5, Forgacs 6; Agyei 6, Zampa 6, Gelonese 6; Bariti 6, Momentè 6 (dal 44’ s.t. Samb s.v.), Frediani 6,5. (Rossini, Barilaro, Malerba, Djuric, Kostadinovic, Bambozzi, Montagnoli, Tassoni, Battaglia, Voltan). All. Brini 6. ARBITRO Zufferli di Udine 5. NOTE paganti 201, abbonati 1.412, incasso di 9.203 euro. Ammoniti Zampa, Bandini e Bariti. Angoli 4-8.

 SALÒ (Bs) La Feralpi Salò rompe il

 MANTOVA L’imprevedibilità del calcio

digiuno dopo 4 giornate regalandosi un Natale sereno. Successo storico per la squadra del presidente Pasini, il numero 100 tra i professionisti dalla fondazione che risale al 2009. Contro il Santarcangelo (vittorioso 3-1 all’andata) gara chiusa in poco più di mezzora. In gran spolvero gli attaccanti: Gerardi, al rientro dalla squalifica, ci ha messo 8’ per sbloccare il risultato con una splendida azione personale. Pregevole il raddoppio di Guerra al 34’ con un mancino dal limite all’incrocio. g.t.

si palesa al 93’. Sotto di un gol a 10’ dal termine e sulle gambe, il Mantova trova la terza vittoria di fila in casa, con rigore decisivo di Marchi e riporta l’Ancona nella mischia playout quando sentiva il successo esterno. Secondo tempo da cardiopalma. Un guizzo di Caridi porta avanti il Mantova al 3’, il colpo di testa di Ricci dal primo corner pareggia i conti. L’ex Momentè firma il sorpasso al primo pallone, ancora Caridi (58 reti nel Mantova a 36 anni) restituisce speranza ai locali, che al 93’ rivedono la luce. Matteo Bursi

MARCATORI Sansovini (T) al 10’, Leonetti (L) al 48’ s.t. TERAMO (4-3-1-2) Rossi 6; Altobelli 6,5, Speranza 6, Capitanio 5,5, D’Orazio 5,5; Bulevardi 5,5, Carraro 6,5 (dal 33’ s.t. Steffè 5), Ilari 6; Di Paolantonio 6; Fratangelo 5,5 (dal 1’ s.t. Sansovini 7), Croce 6 (dal 24’ s.t. Petrella 6). (Calore, Caidi, Manganelli, Karkalis, Petermann, Mantini, Cesarini, Forte). All. Zauli 6. LUMEZZANE (4-3-3) Pasotti 6,5; Rapisarda 6, Tagliani 6, Sorbo 5,5, Bonomo 6; Calamai 6, Arrigoni 6,5, Varas 5,5 (dal 13’ s.t. Speziale 5,5); Bacio Terracino 6 (dal 36’ s.t. Leonetti 6,5), Barbuti 5,5, Russini 6,5 (dal 38’ s.t. Magnani s.v.). (Fiory, Allegra, Brusacà, Genevier, Gentile). All. De Paola 6. ARBITRO De Angeli di Abbiategrasso 5,5. NOTE paganti 1.170, abbonati 514, incasso non comunicato. Ammoniti Bulevardi e Capitanio. Angoli 4-3.

MACERATESE (4-3-1-2) Forte 6; Marchetti 6, Gattari 6, Perna 6,5, Ventola 5,5; Mestre 5 (dal 1’ s.t. Franchini 5), Malaccari 6, De Grazia 5,5; Turchetta 6; Colombi 5,5 (dal 45’ s.t. Broli s.v.), Petrilli 5 (dal 20’ s.t. Palmieri 5). (Moscatelli, Gremizzi, Bondioli, M. Massei, Allegretti, A. Massei, Bangoura, Ramadani, Cannoni). All. Giunti 5,5. ALBINOLEFFE (3-5-2) Nordi 6; Zaffagnini 6, Gavazzi 6, Magli 6,5; Guerriera 6, Agnello 5,5, Di Ceglie 6, Nichetti 6, Anastasio 6; Mastroianni 5 (dal 28’ s.t. Moreo 5), Minelli 6 (dal 33’ s.t. Virdis 5). (Cortinovis, Mondonico, Scrosta, Dondoni, Ravasio, Ammirati, Mandelli). All. Alvini 6. ARBITRO Tursi di Valdarno 5. NOTE spettatori 600 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Espulso Ventola al 42’ s.t.; ammoniti Marchetti, Anastasio, Guerriera, Agnello, Moreo e De Ceglie. Angoli 6-6.

 TERAMO Contro il Lumezzane

 MACERATA L’AlbinoLeffe rimaneggiato

recupero di nuovo decisivo per il Teramo, ma stavolta in negativo, dopo il punto in extremis con la Feralpi. A segno due subentrati. Il gol di Sansovini, su assist di Carraro, ha illuso gli abruzzesi e ha fatto cadere l’imbattibilità del Lumezzane dopo 325’. Ma a gelare il Teramo ci ha pensato Leonetti, di testa, su punizione causata da un ingenuo fallo di Steffè. Per Leonetti, che a gennaio dovrebbe lasciare il Lumezzane, è un gol dal profumo di addio. Gaetano Lombardino

interrompe la serie nera pareggiando con una Maceratese ancora in difficoltà in casa. Emozioni concentrate nel primo tempo. Marchigiani per due volte vicini al vantaggio: al 19’ con un colpo di testa di Turchetta e con un suo assist non sfruttato da De Grazia. Ospiti pericolosi invece al 27’, quando è stato Magli a colpire un palo dopo una deviazione sotto porta, poi con un tiro debole di Mastroianni in area. Nella ripresa, tra la noia, l’espulsione di Ventola. Mauro Giustozzi

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FANO (3-5-2) Andrenacci 6; Zigrossi 6, Zullo 6, Ferrani 6; Cazzola 6 (dal 34’ s.t. Lanini s.v.), Schiavini 5,5 (28’ s.t. Gualdi s.v.) Bellemo 6, Gabbianelli 6, Taino 6; Masini 5,5, Gucci 5,5. (Menegatti, Di Nicola, Borrelli, Sassaroli, Ingretolli, Capezzani, Camilloni). All. Cusatis 6. SÜDTIROL (4-3-3) Marcone 6; Tait 6, Di Nunzio 6, Bassoli 6, Sarzi Puttini 5,5; Furlan 6, Obodo 6,5, Cia 6 (dal 42’ s.t. Vasco s.v.); Ciurria 6, Gliozzi 5,5 (dal 30’ s.t. Sparacello s.v.), Spagnoli 5,5 (dal 17’ s.t. Tulli 6). (Piz, Martinelli, Fink, Brugger, Torregrossa, Packer). All. Viali 6. ARBITRO Bertani di Pisa 6. NOTE paganti 145, abbonati 981, incasso non comunicato. Ammoniti Ciurria, Masini, Zigrossi e Di Nunzio. Angoli 3-4.  FANO (Pu) A un Fano scarsamente

incisivo non è bastata la generosità per venire a capo di un Südtirol ordinato. In una sfida povera di spunti, l’unica palla gol è capitata a Masini (tiro però troppo angolato), a chiusura di una mezzora in cui il pressing alto ha inibito la squadra di Cusatis e consegnato le chiavi della partita agli ospiti. La crescita del Fano ha prodotto un secondo tempo d’attacco, che però ha partorito solo un tiro sporco di Gabbianelli, fuori di poco: la classifica resta molto deficitaria, alla luce anche dei risultati delle rivali. Il Südtirol, che non è andato oltre un paio di iniziative di Ciurria, si è accontentato di un pari che comunque alza la deficitaria media esterna. Andrea Amaduzzi


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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Ciclismo R Il personaggio

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON...

CONTENUTO PREMIUM

Froome

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«LA MIA VITA È MIGLIORE DA QUANDO SONO PAPÀ» L’INCONTRO di CLAUDIO GHISALBERTI INVIATO A MASER (TREVISO)

D

imenticate il Chris Froome — un po’ nervoso e un po’ scontroso, forse an­ che per colpa anche delle “gabbie” di Sky — che ve­ dete alle corse. Quello con cui viaggiamo dall’aeroporto di Ve­ nezia a Maser, sede della Sidi, un’ora circa di auto con Antonio Rossetto alla guida, è il vero Chris Froome: educato, gentile, simpatico, disponibile. Così confrontarsi con lui diventa un piacere e un privilegio. «Già tra parlare e stare zitto io preferi­ sco la seconda scelta — spiega col sorriso il tre volte re del Tour —. Poi alle corse sono te­ so, concentrato. Penso a tutto quello che devo fare per prova­ re a vincere. In più ci sono mille persone attorno e in pochi se­ condi non è facile che si crei fee­ ling. E ci dovete anche capire: noi siamo corridori, non abbia­ mo la stessa facilità di espres­ sione di voi giornalisti». Chris, suo figlio Kellan ha appena compiuto un anno. Come si trova nel ruolo di padre? «Straordinariamente bene. Mio figlio m’ha cambiato la vita, ma in meglio. Mi ha dato più tran­ quillità, ora quando sono a ca­ sa…sono a casa. Michelle è una bravissima madre, molto atten­ ta. Lui dorme dalle 7 di sera alla 7 di mattino. Siamo fortunati». Il suo programma agonistico? «Il 10 gennaio vado in Australia e starò lì fino alla prima setti­ mana di febbraio. Correrò Down Under e Cadel Evans Gre­

at Ocean Race, poi andrò in al­ tura in Sudafrica per tre setti­ mane. Rientrerò al Catalogna, quindi Romandia, Delfinato e Tour. Un programma a me or­ mai familiare». Le piace il percorso del prossimo Tour? «Diciamo che è un Tour molto diverso dal solito. Ci sono sol­ tanto tre arrivi in salita, di cui uno solo duro e lungo. Ci si gio­ cherà il tutto per tutto in quel­ l’unico giorno, anche perché ci sono pochi chilometri a crono­ metro. Ne verrà fuori una corsa più aperta e forse questo è un bene per lo spettacolo». Lei in Francia ha un ruolino di marcia eccezionale: 2° nel 2012 nel trionfo di Wiggins, maglia gialla nel 2013, 2015 e 2016. Unico neo il 2014 con la caduta e il ritiro. Le pesa quel buco? «Non guardo mai indietro. Poi le cadute fanno parte delle cor­ se. Anche se sei il migliore, il più in forma, non è detto che vinci una corsa. Comunque quell’anno Vincenzo (Nibali, ndr) era forte e ha vinto». Tour significa anche Ventoux, la moto che vi fa cadere e quella pazzesca corsa a piedi in maglia gialla. Che ricordo ha? «Adesso posso ridere, ma in quel momento è stato un casi­ no. Stavo pensando a come gio­ carmi la vittoria quando con Mollema e Porte ci siamo trova­ ti a terra. Ho visto che la bici era inservibile e sapevo che l’ammi­ raglia era lontana, sono partito di corsa. E non sono neppure scivolato...». Sorride.

L’ABBRACCIO DEI GENITORI DI CHAVES A NIBALI: QUESTO È CICLISMO FROOME/1 SULL’IMMAGINE SIMBOLO DEL GIRO

QUINTANA È IL MIO RIVALE PIÙ DURO. E CONTADOR NON È FINITO FROOME/2 SUGLI AVVERSARI PIÙ TEMUTI

MI ALLENO OGNI GIORNO IN MODO FEROCE. SOLO COSÌ POSSO VINCERE FROOME/3 SULLA PREPARAZIONE MANIACALE

LE SCARPE DA «CORSA» E IL PIEDE PIÙ CORTO Chris Froome ha regalato a Dino Signori, il «signor Sidi», le scarpe della tappa del Mont Ventoux. Una curiosità: il piede di Chris, molto snello, negli ultimi anni s’è accorciato di mezzo numero, da 46 a 45,5: 3,3 millimetri.

to dai tifosi. Non ha mai pensato di dire basta? «Ci sono stati momenti che mi hanno deluso. Quello non fa parte del nostro sport, non è nel dna del ciclismo. Anzi, nel cicli­ smo non c’è proprio spazio per quella gente». Un’altra immagine forte del 2016 è legata al Giro, con i genitori di Chaves che abbracciano Nibali che ha appena strappato la maglia rosa al figlio. «Bellissima, da incorniciare. Quello è il senso del ciclismo». Possiamo mettere in ordine di pericolosità i suoi rivali? «Quintana in salita mi fa soffri­ re molto. Contador è difficile da affrontare perché imprevedibi­ le. Può ancora vincere? Penso di sì, ha testa, esperienza e mo­ tivazione. Il cambio di team gli farà bene. Poi c’è Bardet che cresce e Porte, di cui si parla po­ co, ma che è uno degli scalatori più forti al mondo». Nibali e Aru? «Con Vincenzo è da tanto che non ho un testa a testa. Aru quest’anno non ha avuto una stagione facile e al Tour ha sof­ ferto...» Che cosa pensa di Chaves? «È un giovane che ha già fatto vedere a tutti che può essere competitivo. I podi al Giro e alla Vuelta sono una conferma. Sta crescendo». Chris fino dove vuole arrivare? «Voglio correre altri 5­6 anni ad alti livelli. Sono arrivato tardi al ciclismo, posso restare ai vertici più a lungo. Ho solo 9 stagioni da pro’ nelle gambe, mi sento ancora giovane. Finché non sa­ rò fisicamente distrutto, e avrò motivazioni, andrò avanti. Per me fino a 18 anni la bici era so­ le, divertimento, libertà... È sta­ ta la mia fortuna».

Sulle strade della Boucle lei spesso è stato maltratto, umilia-

IL RE DI 3 TOUR TRA FAMIGLIA E AMBIZIONI SPORTIVE: «VOGLIO ALTRI 6 ANNI AD ALTI LIVELLI»

Quindi pensa che l’attività giovanile come è concepita oggi sia sbagliata?

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«Al cento per cento. I giovani sono troppo stressati, invece che divertirsi sono già dei pro’. Poi quando passano non riesco­ no a fare il necessario salto di qualità». Ha mai pensato di puntare a una classica? «Difficile. Le gare a tappe, con la fatica che s’accumula giorno per giorno, sono più adatte a me. Nella giornata singola io non riesco a dare tutto come al­ tri». Quindi il recupero è la sua dote migliore. «Non è solo questione di doti naturali. Conta molto, o forse di più, il metodo d’allenamento. Io mi alleno tutti i giorni in mo­ do feroce. Tanti colleghi che escono con me dicono che non hanno mai visto uno prepararsi così. Ogni giorno mi alleno tan­ to e forte. Non è facile, anzi a volte è di una durezza tremen­ da, ma è quello che fa la diffe­ renza tra la vittoria e il podio». Qual è l’allenamento preferito? E quello che gradisce meno? «Quello che mi piace di meno è con la bici da crono: c’è da soffrire così tanto che a vol­ te non so neppure io co­ me faccio a sopportar­ lo. La posizione è sco­ moda, la schiena fa male, il sedere pure. È tutto incredibil­ mente molto diffi­ cile. La salita, in­ vece, specie se fatta senza lavo­ ri specifici, mi piace da morire: mi guardo attorno, vivo la natura e me la godo. La mia salita pre­ ferita? Il Col de Turini (non lontano da Mento­ ne, ndr)». E la salita su cui ha sofferto di più? «Lo Zoncolan al Giro e l’An­ gliru alla Vuelta: sono muri. Eccessivi». Ma hanno un senso salite così dure in una corsa a tappe? «Alla gente piacciono, ma credo che ci sia poco spetta­ colo perché c’è poca tattica. Vai a 7­8 all’ora, a stare a ruota non risparmi nulla. Sono come cronoscalate, solo una questione fisica». © RIPRODUZIONE RISERVATA

 1 La foto dell’anno: Chris Froome a piedi sul Ventoux nella 12a tappa del Tour dopo aver rotto la bici per lo scontro con una moto della tv costretta dalla folla a fermarsi sulla salita REUTERS  2 Froome sul podio del Tour AP  3 Sui Campi Elisi con la moglie Michelle e il figlio Kellan e, sotto, in azione nella vittoriosa crono di Megeve REUTERS/AFP


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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Formula 1 R Sotto i riflettori

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON...

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CONTENUTO PREMIUM

Wolff

«IO, BOTTAS E LA FERRARI ALL’ITALIANA»

Testa coda di felicità per Nico Rosberg, 31 anni, dopo aver vinto il Mondiale ad Abu Dhabi GETTY IMAGES

CAPO MERCEDES E «MANAGER» DI VALTTERI: «NESSUN CONFLITTO DI INTERESSI SE VIENE. A MARANELLO NON SERVONO MERCENARI» L’INTERVISTA di ANDREA CREMONESI

la per questo abbiamo deciso di prenderci un po’ di tempo (l’an­ nuncio sarà a gennaio; n.d.r.)».

UN TEST A ROSSI LO OFFRO DAVVERO MI INTRIGA CAPIRE QUANTO VA FORTE

I

l Natale di Toto Wolff sarà Dovesse arrivare davvero Botdolcissimo malgrado lo tas a fianco di Hamilton, non tescherzetto di Nico Rosberg me di venir accusato di conflitto abbia reso questo dicembre de­ d’interesse visto che lei gestisce cisamente più movimentato di il pilota finlandese? quanto il manager austriaco «Non sono un idiota. Quando potesse prevedere al termine di entrai in Daimler 4 anni fa, feci una stagione trionfale. L’enne­ un accordo per cui non posso sima. Ma non è soltanto la sod­ gestire o avere interessi com­ disfazione di vedere la propria merciali con un pilota Merce­ scuderia sul tetto del mondo des. Il problema non si porrà. per il terzo anno consecutivo, a Chi parla di conflitto d’interes­ rendere queste feste un po’ spe­ se è un analfabeta della…F.1». ciali ma pure il fatto che ad aprile sua moglie Susie lo ren­ Babbo Natale porta ai bimbi derà papà. Rilassato, il capo «cattivi» il carbone. Visto le diffidella Mercedes Motorsport coltà che vi ha causato, immagichiude idealmente l’ufficio, no che voglia regalarne un vagoper le vacanze invernali, af­ ne a Rosberg! «No (ride; n.d.r.). La sua deci­ frontando i temi sione di ritirarsi, caldi di queste che io rispetto, settimane: solo GARE VINTE non cambia nul­ la staffetta tra la nei nostri rap­ Paddy Lowe e Ja­ porti personali mes Allison e ov­ che restano ec­ viamente la con­ cellenti». ferma di Valtteri Bottas quale suc­ Nico resterà pucessore di Ro­ I GP (su 21) vinti re testimonial sberg rappresen­ dalla Mercedes nel della Mercedes? tano le Colonne «Sì». d’Ercole che non 2016. Per il terzo vuole oltrepas­ anno di fila centrati tutti e 2 i Mondiali Ci racconta qualsare. cosa del “Patto Wolff, siamo a Natale e sembra della Cucina” di qualche giorno proprio che vogliate fare un re- fa con Hamilton? galo speciale a Bottas: una frec- «Sì, il problema è che, durante cia d’argento e non si tratta di un il campionato, la domenica se­ ra ognuno va per la sua strada. modellino! «È troppo presto per dirlo, non Non c’è tempo per digerire abbiamo ancora preso la deci­ quanto è avvenuto nel fine set­ sione perché coinvolge più di timana del GP. Era importante, un pilota e di un team. E dob­ a stagione terminata, con lo biamo avere rispetto per le altre scemare delle emozioni e del­ squadre. Valtteri è una possibi­ l’adrenalina, trovare il tempo lità ma sappiamo anche quanto per sedersi intorno a un tavolo sia importante per la Williams. e studiare dove poter migliora­ E’ una situazione delicata che re in vista del prossimo anno». impone di muoversi con caute­ Che cosa vi ha chiesto Hamilton? Magari di tornare coi suoi vecchi meccanici? «Questa è una vecchia storia, lui ha capito perché ci siamo mossi in quella direzione e io ho compreso che dal punto di vista psicologico quel passo gli aveva fatto male».

CI SIAMO CHIARITI CON HAMILTON SI E’ DISCUSSO SU COSA MIGLIORARE

SU VALENTINO ROSSI UN GIORNO SULLA FRECCIA

SU LEWIS HAMILTON E IL PATTO DELLA CUCINA

SU NICO ROSBERG IL CAMPIONE CHE SI RITIRA

Alla festa di fine anno della Mercedes c’era pure Mick Schumacher: ritiene possibile un suo test già quest’anno con la F.1 e un coinvolgimento nel vostro programma-giovani? «Mick è un grande ragazzo e un eccellente pilota. La sua fami­ glia ci è nel cuore ma è giusto che si concentri sulla F.3. Se sa­ prà far bene, tanti team gli met­ teranno gli occhi addosso e ci saranno anche quelli della Mer­ cedes». Domani è Natale: regalo speciale per Susie che tra pochi mesi la renderà padre? «Sì, oltre ai vestitini per i bam­ bini, ci sarà qualcosa di partico­ lare per lei. E’ il minimo visto che non riusciamo a stare a lun­ go insieme». © RIPRODUZIONE RISERVATA

FAR GIRARE MICK CON LA F.1? ORA SI CONCENTRI SULLA F.3, POI CHISSÀ...

PAPÀ E MAMMA Il presidente di Mercedes F.1 Toto Wolff, 44 anni, austriaco, con la moglie Susie Stoddart, 34, scozzese: ad aprile saranno genitori EPA

SU MICK SCHUMACHER IL FIGLIO DI MICHAEL

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L'ANALISI di A. CR.

TROPPO RISCHIOSO PUNTARE SUI GIOVANI

Maranello si affida a Binotto d.t. e non ci sono tecnici-star. «Hanno puntato sull’italianità del team. Per me un valore ag­ giunto, non un freno. La Ferrari non ha bisogno di mercenari. Sono convinto che le decisioni assunte da Marchionne e Arri­ vabene vadano nella decisione giusta». Sa che Valentino Rossi ha accolto la sua provocazione? Lui un test lo farebbe volentieri con la Mercedes. «Io sono conscio che la F.1 è an­ che spettacolo. E a me piace­ rebbe davvero testare le capaci­ tà di Rossi e di Ogier al volante delle nostre macchine. Sì, la mia idea è riuscire ad organiz­ zare una giornata con loro».

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IL RAPPORTO NON SI È GUASTATO RESTERÀ NOSTRO TESTIMONIAL

Ritiene che il Mondiale 2017 si risolverà in una sfida tra Mercedes e Red Bull? In fondo le nuove regole, privilegiando l’aerodinamica, sembrano penalizzare la Ferrari che ha in questo settore il suo tallone d’achille. «No. Nel 2012 e 2013 noi non eravamo di certo i favoriti, poi col cambio regolamentare sia­ mo diventati vincenti. Può suc­ cedere anche alla Ferrari che ha il potenziale e le risorse per tornare competitiva».

Valtteri Bottas, 27 LAPRESSE

L

a tentazione di battere la stessa strada della Red Bull è stata accarezzata e ponderata. Ma non è che tutti nascono con gli attribuiti di Verstappen, capace da un gran premio all’altro di cambiare macchina e obiettivi e di combattere senza remore coi vari Hamilton, Rosberg, Vettel, Raikkonen e Ricciardo. E promuovere un giovane come Wehrlein avrebbe sì costituito per la Mercedes la mossa più facile ma anche potuto esporre il 22enne al rischio di una bocciatura. In fondo è capitato nella scorsa stagione a Kyvat, che nel 2015 aveva ereditato la Red Bull da Vettel e che dopo Sochi è stato «retrocesso» in Toro Rosso. Così si è deciso di non stravolgere il proprio piano che prevede una crescita lineare dei propri giovani, con 2 o 3 anni di gavetta. Da qui la decisione di puntare su Valtteri. Pilota esperto, veloce e costante. Ma l’annuncio si potrà dare solo quando Massa si accorderà con la Williams. Felipe, che trattando da un punto di forza, può strappare un buon contratto, si sarebbe convinto a rimandare il ritiro. Ma in Brasile sostengono che prima di dire sì abbia avanzato alcune richieste sulla macchina 2017. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Sci alpino R Il personaggio

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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Maze «Per la mia ultima gara mi alleno anche a Natale Ma se vinco...» Marisa Poli INVIATA A MADONNA DI CAMPIGLIO

D

i certo non sarà una sfila­ ta. Tina Maze è pronta per la gara d’addio, il gi­ gante del 7 gennaio a Maribor, la sua pista. E sogna un’ultima volta alla Maze. Per dire: si alle­ nerà anche a Natale. Con quel furore che l’ha portata alla sta­ gione dei record, nel 2012/2013, e a vincere due ori olimpici, quattro mondiali e 26 gare di coppa del Mondo. Tina è stata l’apripista del gigante parallelo dell’Alta Badia, era nel parterre di Madonna di Campiglio nelle vesti di «ta­ lent» di Eurosport. «Dopo la ga­ ra di Maribor sarà il mio impe­ gno principale — dice la 33enne di casa a Gorizia con il compagno Andrea Massi —. Racconterò ciò che ho visto, con gli occhi da atleta». Questa ultima gara di Maribor non è andata via semplice … «Prima la Fis non ha riconosciu­ to il mio status di infortunata, poi la mia federazione si è mes­ sa di traverso sugli sponsor. Per fortuna si è risolto tutto. Ma io voglio fare una gara vera, non solo salutare». Significa che vuole tornare e vincere? «(risata). Sì, così magari se vin­ co mi viene voglia di tornare a

VOGLIO UNA GARA VERA. SO SCIARE, MI MANCA SOLO UN PO’ DI FORZA TINA MAZE SUL GIGANTE DI ADDIO

gareggiare. Più seriamente, mi sento ogni giorno meglio. Sto seguendo un piccolo program­ ma di allenamento. So sciare, però la forza un po’ mi manca, l’importante è esserci. Poi chis­ sà, chissà, chissà, come dice Va­ sco». Vasco Rossi? «Sì. Mi piace tantissimo, finora ho visto tre concerti suoi. Ha quel modo semplice e sincero che ha conquistato le ge­ nerazioni».

SOFIA GOGGIA MI SOMIGLIA: IN PISTA È MASCHILE, FUORI È BELLISSIMA TINA MAZE SULL’AZZURRA

seguiva con curiosità». Le ha dato consigli? «Sofia, come la Vlhova, è una che veniva a vedere quando mi allenavo, che studiava quando sollevavo i pesi. Non c’era biso­ gno che mi chiedesse consigli, una guarda e impara. Come ho fatto io con la Vonn, la Riesch e prima con la Kostelic. Credo che Sofia sia molto simile a me. Quando è in modalità sport ha atteggiamenti molto maschili, come succedeva a me. Poi fuori è una bellissima ragazza, com­ pletamente diversa. Credo che affrontare le gare con questo spirito aiuti».

1Il 7 gennaio a Maribor la stella slovena darà l’addio. «Ma non scenderò solo per salutare» terapista, gli allenatori, da Ma­ goni, a Pini e Ghirardi. Andrea (Massi) non mi manca, perché è con me. Mi mancano le gare, ma non gli allenamenti». Hirscher o Kristoffersen? «Hirscher mi affascina molto. La sua costanza è pazzesca. Per me già vincere una volta la cop­ pa del Mondo è stata dura. Lui l’ha fatto 5 volte di fila. Forse i ragazzi si fanno meno storie di noi. Non ho parole per dire quanto è grande. Kristoffersen è bravo, ma io guardo la carrie­ ra sul lungo termine. Fa impres­ sione il livello a cui è arrivato lo sci, sia come preparazione atle­ tica che come rischi».

Se l’immaginava così forte? «È molto più costante in tutte le discipline, qualche volta sba­ glia ancora. Ma si vedeva che aveva qualcosa di speciale». Che dice delle altre azzurre? «La Bassino è una bella sciatri­ ce, la Brignone ha fatto un po’ fatica, deve superare lo choc di avere in squadra ragazze che vanno forte. Quando ti batte una compagna di squadra non è la stessa cosa». La sua connazionale Stuhec sembra imbattibile in discesa. «Era forte, finalmente è venuta fuori. Peccato che non sia suc­ cesso prima, sarebbe stato bello condividere il podio con lei o con la Drev. Non ci siamo mai

La musica è sempre una parte importante della sua vita? «Sì, mi dà sempre emozioni forti. Mi sono divertita molto nel concerto a La Vil­ la, penso sia piaciuto anche al pubblico. Mu­ sica e sport insieme per me sono il massimo. Cre­ do non sia un caso che la mia canzone, My way is my decision, sia arrivata nella stagione dei record. Ero troppo gasata quando la sen­ tivo sul traguardo. Una volta però, a Zagabria, mi è arriva­ ta alle orecchie quando ero al cancelletto. Ho cominciato a cantic­ chiare e a ballare e sono uscita…».

Tina Maze nella nuova veste di commentatrice per Eurosport

allenate insieme, alle federa­ zioni non piacciono i team pri­ vati. Penso di avere aperto la strada, ho preso un po’ di botte, ma ora anche la Stuhec può avere un suo team». È quello il futuro? «Nel passato ce lo hanno mo­ strato anche Tomba e la Com­ pagnoni. Poi la Paerson, la Kostelic. Puoi arrivare fino a un certo punto con la squadra, poi hai bisogno di una struttura su misu­ ra». Come si vede nel ruolo di commentatrice in tv? «Bene. Un’atleta sa di cosa sta parlando e non sento pressione se dico qualcosa sugli ex colleghi. Se sei sin­ cera non si offende nessuno». Come è stato il primo anno senza sci? «Molto duro. È stato difficile riabituarsi a stare a casa. Sono grata a Eurosport che mi ha of­ ferto questo ruolo, lo trovo su misura. Così potrò essere ai Mondiali e all’Olimpiade. E la­ vorare con Jonathan Edwards è divertente, a Maribor scierà per la prima volta, ma di sport ne sa». Che cosa le manca dello sci? «La mia squadra. La fisio­

Che ne dice della Goggia? «Forte, ha un carat­ tere positivo. Sorri­ de, è esuberante, un bel personaggio per il nostro sport. Mi ricordo la sua espressione quando veniva da me, mani sui fianchi. Mi

POLIVALENTE È nata a Crna na Koroskem (Slo) il 2 maggio 1983. In Coppa ha vinto 26 gare in tutte le specialità: 4 discese, un superG, 14 giganti, 4 slalom e 3 supercombinate. Sua la Coppa del Mondo 2013. Ai Mondiali vanta 2 ori e 2 argenti; ai Giochi 2 ori, 2 argenti e un bronzo

Che cosa farà dopo Maribor? «Ho bisogno di pormi sempre nuovi obiettivi, stare a casa a far nulla per me è impossibile. Mi sono finalmente laureata in Pedagogia, dopo 10 anni, e ma­ gari lavorerò con i bambini, mi è sempre piaciuto. Quando so­ no a casa a Gorizia provo a im­ parare a cucinare. E intanto mi vedrete in tv». Sempre che a Maribor non vinca. Chissà. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA Martedì superG a Santa Caterina con De Aliprandini Definito il gruppo azzurro per le tre gare di Santa Caterina. Per il superG di martedì (ore 11), recupero di quello saltato a Lake Louise (Canada), saranno al via Paris, Innerhofer, Fill, Casse, Buzzi, Bosca, De Aliprandini e un ottavo ancora non definito. Nove i posti per la discesa di mercoledì (ore 11.45): lunedì, nella sola prova prevista, si giocheranno un pettorale Paris, Innerhofer, Fill, Casse, Heel, Pangrazzi, Buzzi, Bosca, De Vettori, Battilani, Paini e Cazzaniga. Giovedì infine la combinata alpina (ore 10.30 e 14) con Paris, Innerhofer, Fill, Casse, De Vettori, Tonetti, Paini, Pangrazzi. DONNE A SEMMERING MARTEDÌ PRIMO GIGANTE Fatta la squadra azzurra per il triplo appuntamento di Semmening (Austria). Nei due giganti, martedì (ore 9.45 e 13, recupero di Courchevel saltato martedì scorso per il troppo vento) e mercoledì (10.30 e 13.30), sono state convocate Sofia Goggia, Marta Bassino, Federica Brignone, Manuela Moelgg, Irene ed Elena Curtoni, Nadia Fanchini, Francesca Marsaglia e Laura Pirovano. Allo slalom pomeridiano di giovedì (ore 15 e 18) parteciperanno Moelgg, Irene Curtoni, Chiara Costazza, Bassino e Brignone.

Nuoto R Fasi regionali Coppa Brema

È Natale, la Pellegrini regala uno show a Pietralata 1Fede celebra l’ultima gara del 2016 con l’Aniene in una piscina periferica di Roma: «Anno positivissimo, ora al lavoro sui 200» Roberto Parretta ROMA

F

ederica Pellegrini regina di Pietralata. In uno sce­ nario per lei inusuale, vi­ sto che a Roma è più di casa al Foro Italico, a Ostia o al suo Aniene, la 28enne campiones­ sa veneta si è divertita e ha fat­ to divertire il pubblico che ieri mattina ha riempito la tribuna

della vasca da 25 metri. Fede ha vinto 3 gare in un’ora: i 200 stile libero, i 100 dorso e la 4x100 stile libero dell’Aniene, con Rachele Cerracchi, Elena Di Liddo ed Erika Ferraioli. «Sono stanchissima, ma chiu­ do questo 2016 con un sorri­ so», dice la Pellegrini. Che poi deve scappare a prendere il tre­ no: «Devo finire di comprare i regali e non vedo l’ora di torna­ re a casa da mamma e papà».

NUMERI Fede ha vinto i 200 sl in 1’54”90, poi i 100 dorso in 59”38 e infine ha nuotato in 54”13 la seconda frazione della staffetta. Il campionato nazio­ nale a squadre, dedicato alla memoria dei sette azzurri scom­ parsi nell’incidente aereo del 28 gennaio 1966, nel quale persero la vita 46 persone, è un appun­ tamento al quale la Pellegrini, a dispetto della collocazione in calendario a 2 soli giorni da Na­ tale, non vuole rinunciare. «Per­ ché è bello stare in squadra con le compagne dell’Aniene», dice la campionessa azzurra. Ovvia­ mente la più inseguita per foto e autografi, dai tifosi, ma anche dalle più giovani colleghe. In

mezzo, anche una favolosa sfida tra Luca Dotto e Filippo Magnini nei 100 stile, risolta in favore del primo (47”46) per 31 centesimi. Pippo si prenderà la rivincita con la 4x100 mista dell’Aniene (49”2 la sua ultima frazione), che batte la Larus di Dotto. MONDIALI Se il 2016 della Pel­ legrini è stato «positivissimo», il 2017 sarà quello delle risposte che dovranno arrivare ai Mon­ diali di Budapest. «Gli allena­ menti saranno mirati sempre sui 200», dice, anche se guardando ancora un po’ più in la, magari ai Giochi di Tokyo 2020, «se poi il fisico non risponderà, è logico che mi sposterò sulla velocità».

Nel pomeriggio, con Fede sul treno, in acqua è tornato Ma­ gnini, che ha vinto i 200 stile in 1’44”84 e la 4x100 stile, con un 47”4 da ultimo frazionista. Aniene che ha letteralmente dominato la scena sia in campo maschile (13.130 punti, davan­ ti alla Larus con 12.510) che femminile (12.964 punti, da­ vanti al Tiro a volo con 11.094). Grazie anche alle sue stelle, Fe­ de e Pippo. A Roma (25 m). Uomini, 50 sl Dotto 21”49; 100 sl Dotto 47”46, Magnini 47”77; 200 sl Magnini 1’44”84. Donne, 200 sl-100 do Pellegrini 1’54”90, 59”38.

Federica Pellegrini, 28 LAPRESSE

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Basket R Eurolega

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Milano da incubo Senza difesa A nè anima È la settima sconfitta di fila

Massimo Oriani

BARCELLONA

89

MILANO

75

INVIATO A BARCELLONA

1Il Barcellona domina, l’EA7 mai in partita. Repesa con un filo di voce: «Qualcosa deve cambiare per forza» LE PAGELLE di M.O. MILANO

4

5,5

KALNIETIS-DRAGIC FLOP, RADULJICA ORMAI DA TAGLIARE IL MIGLIORE

6,5

RAKIM SANDERS

L’unico a segnare con continuità, soprattutto dall’arco. In difesa non ferma nessuno e quando gli affidano Koponen c’è da mettersi le mani nei capelli

IL COACH

5

JASMIN REPESA

Siamo alle mosse della disperazione, come i 3 play insieme in campo. Inutile infierire, per lui purtroppo parla il campo e la sentenza pare inappellabile

MCLEAN Su Tomic fa quel che può, visto che Raduljica non può stare in campo. Davanti e a rimbalzo si sente meno. Sarebbe bello vederlo accanto a un centro vero

3 RADULJICA Irriso da Tomic in avvio: gli segna 8 punti in faccia in 4’. Nel 2° quarto fa pure peggio. Impresentabile, non c’è più un motivo al mondo per non tagliarlo

5 HICKMAN Non riesce a dare ordine all’attacco, anzi, pare persino creare maggiore confusione se possibile. Serve 8 assist in 27’ ma sono solo fumo negli occhi

4,5 KALNIETIS Qualcosina in attacco nel 1° periodo stavolta riesce a darla, ma se parliamo di passi avanti raccontiamo solo delle grandi bugie. In difesa non c’è mai.

4,5 DRAGIC Primo tempo disastroso. Trova un paio di spunti in attacco nel 3° quarto (6 punti) ma partecipa allo scempio difensivo, non certo il suo forte…

5,5 MACVAN In difesa partecipa allo show della banda del buco. In attacco ha un buon impatto nel secondo periodo, quando di fatto la partita è già finita

BARCELLONA

7 RICE 7, DORSEY 6,5, CLAVER 6,5, NAVARRO 6, VEZENKOV 6,5, OLESON 6, KOPONEN 7, RENFROE 6, TOMIC 7,5. ALL. BARTZOKAS 7

N.G. FONTECCHIO Aggressivo quando entra in campo nel 1° quarto. Strappa un rimbalzo d’attacco e serve un bell’assist. Alla fine restano gli unici 3’ della sua partita

6 CINCIARINI Difficile passare da settimane nel congelatore a 25 minuti ma ci mette l’anima e in difesa è uno dei pochi che si sbatte sino alla fine, trovando qualche punto

5 ABASS In quintetto come contro il Panathinaikos e purtroppo ripete lo stesso avvio di partita, disastroso. È ormai uno di quelli più sfiduciati

ltro giro, altro regalo. Sembra di essere al Wa­ verly Theater di New York, dove per anni tutti i ve­ nerdì e sabato sera a mezzanot­ te si poteva assistere al Rocky Horror Picture Show. L’Olimpia di quest’anno somiglia tanto a un film dell’orrore, con repliche (a volte bi) settimanali dello stesso spettacolo, indecente. Stavolta è andato in scena al Pa­ lau Blaugrana, per il 7° k.o. consecutivo. Inutile stare a ri­ petere sempre le stesse cose, perché di quelle si tratta. Nien­ te difesa, contropiede tre con­ tro uno (se non zero) degli av­ versari, attacchi confusionari, ­11 a rimbalzo, un centro, Ra­ duljica, che non ha motivo di restare in campo, imbarazzante per pochezza, stavolta anche in attacco (0/7 prima del «gol» al’ultimo minuto). Insomma, anche contro il non certo tra­ scendentale Barcellona di que­ sti tempi, ci è voluto poco per capire che sarebbe stata l’enne­ sima serata di coppa alla mila­ nese. Un quarto per la precisio­ ne, chiuso sul 32­19 per i cata­ lani.

EA7 MILANO: Kalnietis 8 (2/5, 0/3), Dragic 6 (2/5), Abass (0/2), Sanders 27 (5/5, 5/9), Raduljica 2 (1/8); McLean 5 (2/3, 0/1), Hickman 8 (0/3, 2/4), Fontecchio, Macvan 11 (4/4, 0/1), Cinciarini 8 (4/7). N.e.: Pascolo, Cerella. All.: Repesa. ARBITRI: Belosevic (Ser), Petek (Slo), Balak (Isr). NOTE – T.l.: Bar 12/16, Mil 14/17. Rimb.: Bar 33 (Dorsey 10), Mil 24 (tre con 4). Ass.: Bar 30 (Rice 11), Mil 17 (Hickman 7). Usc. 5f.: nessuno. Progr.: 5’ 13-4, 15’ 41-26, 25’ 61-42, 35’ 79-61. Max vant.: Bar 21 (82-61), Mil mai. Spett.: 4911.

triple del finlandese ex Virtus. Ma risalire da quei primi 10’ in­ guardabili era impresa che que­ sta Olimpia non ha nelle mani e nell’anima. Il 20/32 su azione (12/18 da 2 con Tomic a spa­ droneggiare sotto canestro) del Barça alla pausa la diceva lunga sulla difesa (?) tricolore.

Jamel McLean, 28 anni. Il lungo EA7 ha chiuso con 5 punti, 2 rimbalzi e 2 palle perse GETTY

LA GUIDA Rivincita della finale: a Mosca colpo Fenerbahce all’overtime Nella riedizione della finale 2016, il Fenerbahce vince a casa Cska con un 20-4 all’overtime. Quattordicesima giornata. Giovedì: Galatasaray Istanbul-Efes Istanbul 76-86; Stella Rossa Belgrado-Real Madrid 82-70; Zalgiris Kaunas-Kazan 80-88; Bamberg-Olympiacos Pireo 82-68. Ieri: Cska Mosca-Fenerbahce Istanbul 7995 dts (Teodosic 21; Dixon 25); Darussafaka IstanbulMaccabi Tel Aviv 86-84 (Wilbekin 23; Goudelock 23); Panathinaikos Atene-Vitoria 69-68 (Singleton 23; Shengelia 17); Barcellona-Milano 89-75. Classifica: Cska 12 vinte - 2 perse; Real Madrid, Olympiacos, Panathinaikos, Vitoria, Fenerbahce 9-5; Darussafaka 86; Efes 7-7; Stella Rossa, Barcellona 6-8; Bamberg, Zalgiris, Kazan, Maccabi 5-9; Milano, Galatasasay 4-10. SI FERMA TONUT? (m.c.) Stefano Tonut potrebbe fermarsi per 4-6 settimane per la protrusione discale che lo affligge da un mese e mezzo, che lo ha costretto a saltare la Champions e abbassare il minutaggio in campionato. Dopo le festività di Natale sarà presa la decisione se intervenire o no per risolvere il problema.

SERIE A-2

Lucca insegue il sogno Sorpresa San Martino senza il totem Yacoubou.

Francesco Velluzzi

L

BARCELLONA: Rice 10 (2/3, 2/5), Navarro 8 (1/3, 2/7), Claver 6 (1/3, 1/2), Doellman 8 (3/4, 0/2), Tomic 19 (9/10); Dorsey 8 (1/2), Vezenkov 13 (4/4, 1/4), Eriksson (0/1, 0/1), Oleson (0/1), Koponen 15 (0/1, 5/7), Renfroe 2 (1/2, 0/1). N.e.: Holmes. All.: Bartzokas.

MEDIE Che d’altronde si erano presentati col peggior attacco FOTO Le prime due azioni della (70.1 punti di ripresa fotogra­ media), a cui per vano l’attuale contro Milano LA CHIAVE Olimpia: lay up contrapponeva Priva di Simon, è la di Doellman in la peggior difesa un’area desolata­ (88.7) del tor­ solita Olimpia: i mente deserta e neo. Per aggiun­ catalani, peggior tripla di Rice sen­ gere miseria a attacco del torneo, za un difensore miseria, i catala­ segnano con una nel raggio di tre ni avevano perso facilità sconcertante metri. Il ­20 sul le ultime 3 gare, 59­39 con l’en­ l’EA7 (priva di nesimo timeout Simon, bloccato dal mal di di Repesa metteva persino tri­ schiena) 6 di fila (e 10 delle ul­ stezza. Perché mancano 16 par­ time 17 compreso il k.o. di Ve­ tite alla fine di quello che è di­ nezia dopo aver iniziato la sta­ ventato un calvario e Milano gione 8­0).Insomma, entrambe non può permettersi di giocarle erano alla disperata ricerca di tutte a questo modo. Il tecnico punti, sporchi, maledetti e subi­ parla con un filo di voce, dice le to. Ma una squadra, quella di cose che gli tocca dire in questo coach Bartzokas, ha aggredito momento, ma nemmeno lui pa­ la sfida con quella mentalità, re convinto, anche perché il re­ con la fame di chi non mangia frain è sempre lo stesso: «Avvio da un pezzo (ultimo successo pessimo in difesa e a rimbalzo, col Pana il 2 dicembre), l’altra ce ne hanno presi 3­4 in attacco ha recitato a memoria il copio­ nei primi minuti. Qualcosa de­ ne visto nelle ultime partite. ve cambiare per forza, ognuno Repesa, sempre più traballante di questi giocatori può fare me­ e indifendibile, ha provato a glio. Servono fiducia, condizio­ mescolare un po’ le carte, schie­ ne, più cattiveria». Manca poco rando nel 2° quarto un quintet­ alla mezzanotte. Ma non siamo to con tre play (Cincia, Kalnietis al Waverly, qui il sipario è già e Hickman), dopo che la scelta calato. Speriamo non definiti­ di mettere Sanders su Koponen vamente. gli era esplosa in faccia con 4 © RIPRODUZIONE RISERVATA

A-1 DONNE

ucca comanda ancora, co­ me lo scorso anno, ma a inseguire, con la sempre favorita Famila Schio, c’è l’Umana Venezia che in questa prima parte (si è già consuma­ ta la prima di ritorno) ha rega­ lato la sorpresa più incredibile: domenica 18 a casa sua ha rifi­ lato 30 punti allo squadrone di Miguel Mendez, campione d’Italia. Schio, che lotta per centrare i primi 4 posti del gi­ rone di Eurolega, ha un alibi di ferro: gioca senza due play­ maker, Martinez e Gatti e pure

(32-19, 49-35; 72-51)

COME FILA SAN MARTINO L’altra sorpresa è la Fila San Martino di Lupari, costruita con raziocinio dall’appassiona­ to presidente Vittorio Giuriati e da coach Larry Abignente. Jasmine Bailey (16,5 punti di media) è la stella, il ritorno di Megan Mahoney ha dato soli­ dità e il gruppo italiano è di spessore. Curiosità: San Marti­ no (a due passi da Cittadella ri­ velazione della B di calcio), 13 mila abitanti, ha due squadre in A. Stessa proprietà. Sempre di Lupe si tratta. Quella di A2 che è a metà classifica, è la can­

Valeria De Pretto, 25 anni, di La Spezia, è una delle migliori italiane di questa prima parte di campionato. Ha giocato lo scorso anno a Parma e prima a Broni ed è cresciuta a Schio CIAMILLO

tera del club. Ha vinto la B e ora lancia le sue brave giovani. DELUSIONI Da Ragusa (quinta ora che ha tre super straniere) e Napoli ci si aspettava di più. Ma Napoli con Molino in pan­ china ha invertito la rotta ed è l’unica che ha battuto Lucca. Grazie a super Gray capocan­ noniera del torneo (20,36 di media). A proposito di marca­ trici, per trovare un’italiana bi­ sogna scendere all’ottava posi­ zione con la sorprendente ala vicentina Valeria De Pretto. Si è parlato poco di lei, ma con i suoi punti proverà a salvare La Spezia che è ultima con una so­ la vittoria. Il 4 gennaio si torna in campo con gli ottavi di cop­ pa Italia. Tutte coinvolte dalla quinta alla dodicesima, chi passa sfida le prime 4, a feb­ braio le Final Four. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Colpo Agrigento a Trapani Recanati vince dopo 12 k.o., Scafati dopo 6. Piacenza +25  Si sbloccano le ultime: +28 Scafati su Reggio dopo 6 perse di fila; dopo 12 k.o. Recanati ferma Mantova terza. Piacenza +25 nello scontro diretto su Roseto, colpo di Agrigento a Trapani. Gir. Est: Ravenna-Chieti 79-74; Trieste-Jesi 10877; Verona-Ferrara 92-81 dts; Piacenza-Roseto 88-63; Recanati-Mantova 66-64; Udine-Treviso (26/12); Forlì-Imola (26/12); Virtus Bo-Fortitudo Bo (6/1). Class.: Virtus Bo**, Treviso** 20; Ravenna, Piacenza 18; Mantova,Roseto, Trieste*, Fortitudo Bo* 16; Jesi, Verona* 12; Imola*, Udine* 10; Ferrara*, Chieti*, Forlì* 8; Recanati 4. Gir. Ovest: Legnano-Casale 72-63; TrapaniAgrigento 69-76; Scafati-Reggio C. 99-71; Eurobasket R.-Agropoli 82-65; Tortona-Rieti 7960; Ferentino-Virtus R.(2/1); Latina-Treviglio (11/1); Siena-Biella (11/1). Cl.: Biella**, Legnano* 20; Agrigento, Tortona 16; Ferentino*, Trapani, Siena*, Eurobasket R. 14; Virtus R.**, Treviglio**, Rieti, Latina* 12; Reggio C., Casale, Agropoli 10; Scafati** 6. (*1 gara in meno; **2 gare in meno)

MIAMI RITIRA LA MAGLIA #32 DI SHAQ Miami ha omaggiato giovedì Shaquille O’Neal, protagonista del primo titolo Heat, col ritiro della sua maglia numero 32. Dal 2004 al 2008 a Miami, Shaq è uno dei 12 giocatori con la maglia ritirata in 2 squadre: l’altra i Lakers, dove ha vinto tre titoli.


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Pallavolo R Il fenomeno

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Si chiude l’andata dell’A-1 femminile

A sinistra Osmany Juantorena, 31 anni, di Civitanova, che ospiterà Latina, contro il muro modenese di Maxwell Holt, 29, e Santiago Orduna, 33, che riceveranno Ravenna. A destra il saluto natalizio dell’azzurra Sofia D’Odorico, 19, che con Novara ospiterà Busto Arsizio TARANTINI

 (a.a.) Santo Stefano di schiacciate anche per la serie A1 femminile che chiude il girone di andata e stabilisce la griglia per gli accoppiamenti di Coppa Italia. PROGRAMMA Lunedì ore 16 (diretta Rai Sport) Il Bisonte Firenze-Savino Del Bene Scandicci; ore 17 Imoco Conegliano-Foppapedretti Bergamo; Pomì Casalmaggiore Metalleghe Montichiari; Sudtirol Bolzano-Liu Jo Nordmeccanica Modena; Igor Gorgonzola Novara-Unet Yamamay Busto Arsizio; Saugella Monza-Club Italia. CLASSIFICA: Casalmaggiore 25; Conegliano, Bergamo 22; Novara 20; Busto 19; Scandicci 17; Modena 14; Bolzano 12; Firenze 11; Montichiari, Monza, Club Italia 6.

Palazzi pieni e Natale alternativo Santo Stefano si passa sotto rete

1Uomini e donne tutti in campo lunedì, dopo un 25 dicembre in palestra o in autostrada Birarelli: «Ci abbiamo fatto l’abitudine. Un sacrificio? È il nostro regalo al movimento» nuele Birarelli, capitano del­ l’Italia che con la sua Perugia ospiterà Sora. «I palazzetti so­ l record è di Alberto Giulia­ no sempre pieni e questo è un ni: il tecnico di Piacenza dato positivo, però ai giocatori compirà 52 anni il giorno si chiede un bel sacrificio, so­ di Natale, quando con la squa­ prattutto a chi è impegnato in dra sarà in viag­ trasferta e tra­ gio verso Vero­ scorre il Natale na. Così ha già IL NUMERO in viaggio. Per avanzato una ri­ come la vedo io chiesta a capitan questo è il nostro Zlatanov: «Mi regalo al movi­ metti la candeli­ mento del volley, na sul panino poi però non si Fattoria?». Già, Le partite che si dica che noi gio­ perché i pallavo­ giocheranno lunedì, catori non fac­ listi sono attesi ciamo niente per da una giornata l’intera giornata di far crescere il no­ di schiacciate, Superlega maschile stro sport. Se panettone ma e Serie A femminile quasi tutte le al­ soprattutto chi­ tre discipline si lometri in autostrada; tutta la fermano un motivo ci sarà». serie A, sia maschile sia femmi­ nile, scenderà in campo il 26 INIZIATIVE Giocando a Santo dicembre, idea avanzata alcuni Stefano le squadre si allenano anni fa e che nel tempo ha ri­ il giorno di Natale, con le modi­ scosso un grande successo di fiche a quello che dovrebbe es­ pubblico. sere il pranzo più ricco di tutto l’anno. Abbacchio, cappone e REGALO «Ormai ci abbiamo baccalà saranno solo nei piatti fatto l’abitudine» spiega Ema­ dei vicini di tavola, i pallavolisti

Matteo Marchetti

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potranno guardare e poco più. «A noi ­ dice Birarelli ­ lo staff non ha vietato niente. Siamo professionisti, assaggerò un po’ tutto ma in quantità limitata». Non sarà una giornata come tutte le altre neppure per le gio­ vani del Club Italia, impegnate sul campo di Monza. «Non tra­ scorrerlo in famiglia è tosto ­ spiega Alessia Orro, regista az­ zurra classe 1998 ­ e soprattut­ to le più giovani del gruppo, le ragazze del 2002, lo stanno ac­ cusando. Lo staff ha program­ mato gli allenamenti per con­ sentirci di trascorrere mezza giornata a casa, ma per chi co­ me me dovrebbe prendere ae­ rei è impossibile. Mangerò dal mio fidanzato, mentre altre mie compagne si sono organiz­ zate e ospiteranno chi ha la fa­ miglia lontana. La mia idea sul­ le gare a S.Stefano? Se si potes­ se evitare sarebbe meglio». SOLIDARIETA’ Natale tempo di solidarietà. Come quella messa in campo da chi ha la fortuna di poter mangiare a casa propria, la sera della vigilia e il pranzo

del 25, e invita i giocatori che un peso dedicare parte della altrimenti resterebbero da soli. giornata di Natale e il 26 di­ «E’ capitato anche a me negli cembre alla pallavolo. Anche anni scorsi ­ spiega Davide perché non siamo gli unici; ci Marra, libero di Vibo Valentia godiamo tre mesi di vacanza in che viaggia verso Molfetta ­ il estate, possiamo anche lavora­ sostegno dei compagni e i pre­ re a Santo Stefano». Meno con­ parativi dei gior­ vinto Samuele ni precedenti so­ Papi, che tra­ no bellissimi. Pe­ LA SFIDA scorrerà il 25 di­ rò Natale è una cembre fra pale­ festa molto sen­ stra e pullman, tita, passarlo in viaggio verso lontano dai pro­ Verona dove gio­ pri affetti non è cherà con Pia­ bello. Se ci faces­ I punti in classifica cenza. «Molti di sero giocare a di Conegliano e noi non ci fanno Capodanno non più caso, però mi toccherebbe, Bergamo, seconde non possiamo ma così non è ca­ alla pari in A donne: negare che ci fa­ rino». lunedì si sfidano rebbe piacere passare il Natale PRO E CONTRO Voce decisa­ in famiglia». Poi arriva una cri­ mente fuori dal coro è quella di tica (o meglio, un’autocritica) Gianni Caprara, tecnico della a tutto il movimento. «I calen­ Pomì Casalmaggiore. «Il mio dari sono stilati da Lega e Fede­ giudizio è estremamente posi­ razione, noi come giocatori tivo e ringrazio la Lega perché non ci siamo mai imposti chie­ ci fa esibire in palazzetti stra­ dendo di fermarci durante le pieni. Mi ritengo una persona feste. Non possiamo lamentar­ estremamente fortunata a ci adesso». svolgere questa attività e non è © RIPRODUZIONE RISERVATA

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ALLE 18 Lube riceve Latina Bernardi-Giannelli tempo di rinnovi CIVITANOVA-LATINA (m.g. - p.a.) La Lube contro Latina dovrebbe tornare all’assetto abituale con Christenson-Sokolov, Stankovic-Cester, KaliberdaJuantorena, Pesaresi libero. Striscia di 8 vittorie consecutive per Civitanova. Sfida numero 47 Latina si presenta a Civitanova con la rosa al completo. Bagnoli dovrebbe iniziare con Sottile-Fei in diagonale, Rossi e Gitto al centro, Maruotti e Klinkenberg di banda. PERUGIA-SORA (an.me. - al.bi.) La Sir Safety Perugia costruisce il proprio futuro con Lorenzo Bernardi: il tecnico ha sottoscritto l’accordo per il nuovo contratto triennale (con premi a obiettivi). Pochi dubbi per Bagnoli che deve rinunciare all’infortunato Mattei (operato lunedì al 1° dito della mano sinistra) al centro. La BioSì scenderà in campo con Seganov in regia opposto a Miskevich, Kalinin e Rosso martelli, Gotsev-Sperandio al centro. TRENTO-PADOVA (niba - ma.s) La Diatec Trentino si fa il regalo di Natale, prolungando fino al 2020 con Giannelli. Baldovin recupera Shaw e lancia Averill. Sestetto: Shaw-Giannotti, AverillVolpato, Fedrizzi-Maar MODENA-RAVENNA (p.r. - s.cam.) Piazza avrà tutti a disposizione. Possibile impiego dei titolari con Orduna-Vettori, Holt e Le Roux o Piano, di banda Petric e Ngapeth. Bunge col solito sestetto: Spirito-Torres, Van Garderen e Lyneel; al centro Ricci e l’ex Bossi. VERONA-PIACENZA (r.p. - m.mar.) Grbic ha avuto buone indicazioni dall’amichevole vinta 5-0 con Padova. Ferreira sta recuperando dopo l’infortunio alla mano destra, ma il suo impiego è incerto. Giocano BaranowiczDjuric, Kovacevic-Lecat, ZingelAnzani. Ancora dubbio Marshall: se non ce la fa, spazio a Parodi e Yosifov in campo da centrale. MOLFETTA-VIBO (f.v. - mi.fa.) Ancora con tre brasiliani in campo, uno per ogni reparto.Il Molfetta si affida alle coppie Thiago-Sabbi, RafealOlteanu, Leite-Polo. Il libero è De Pandis. Seconda trasferta di fila per la Tonno Callipo. Traguardo delle cento partite in campionato Michalovic, opposto con Coscione in regia, Costa e Barone centrali, Geiler e Kadu in posto 4. MILANO-MONZA Ore 18.30, diretta Raisport (c.mus. - giu.ma.) Derby casalingo per la Revivre, che si presenta con tutti i giocatori disponibili. Gi Group Monza sul mercato alla ricerca di un centrale italiano per sostituire Forni. Da valutare il recupero dell’opposto Hirsch (distorsione a una caviglia): pronto Dzavoronok. CLASSIFICA Civitanova 38;Trento, Modena 35; Perugia 34; Verona 25; Piacenza 24; Monza 22; Vibo 18; Ravenna 16; Molfetta 15; Latina, Padova 14; Milano 13; Sora 12

Atletica R La classifica italiana dell’anno

Arrivati in maratona: Roma sempre più leader 1Nel 2016 salgono di 4000 i classificati: 2394 nella capitale Michele Marescalchi

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uando manca solo la Ma­ ratona di San Silvestro del 31 dicembre a Calde­ rara di Reno (Bo), dove sono attesi 200­250 classificati, la stagione 2016 delle marato­ ne italiane può considerarsi conclusa. Le 61 gare totali, ri­ spetto allo scorso anno, vedono un aumento di circa 4000 arri­ vati (60.778 contro 56.800), tenuto conto che ci sono state nove nuove maratone e quattro non disputate. Ai primi sei posti si confermano, nello stesso or­ dine, Roma, Firenze, Venezia, Milano, Reggio Emilia e Vero­

na. Sono dodici quelle con più di mille classificati (tredici nel 2015), con Ravenna (campio­ nato italiano master) new en­ try nella top ten. Le grandi ma­ ratone, Roma a par te (+2394!), anche per via di nuove regole, hanno fatto regi­ strare un calo: Venezia su tutte, con oltre duemila arrivati in meno, ma anche Verona, Reg­ gio Emilia, Milano e, in piccola parte, Firenze. Gli aumenti di classificati (pubblichiamo le prime 20) sono nelle gare più piccole, con le nuove Lecce e Parma verso i mille classificati. Sempre più italiani, poi, scelgo­ no di correre all’estero: a New York (capolista mondiale con 51.360 arrivati), Londra, Pari­ gi, ma anche a Valencia, dove in novembre sono stati 1525 gli italiani classificati, più che in 53 maratone nazionali. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 18enne Geist lancia il peso a 20.83 Secondo jr di sempre

ALTRE LEADER IN RIBASSO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.

MARATONA

ARRIVATI 2016

DIFFERENZA COL 2015

Roma Firenze Venezia Milano R. Emilia Verona Padova Torino Ravenna Pisa Rimini Conegliano Barchi-Fano Lecce Parma Brescia Ferrara Verbania Terni Russi

13.881 8215 4620 3719 2541 2135 1736 1579 1409 1392 1330 1180 992 962 907 835 819 699 661 649

+2394 -60 -2025 -283 -469 -559 +362 +5 +353 +96 +213 -371 -22 NUOVA NUOVA +63 +241 +325 +4 +31

Il via della maratona di Roma del 10 aprile 2016: arrivati in 13,881, 2394 più del 2015 TEDESCHI

(si.g.) A Greensburg (Usa), in un meeting indoor, il 18enne Jordan Geist ha lanciato il peso da 7.26 kg a 20.83, seconda prestazione mondiale di sempre tra gli juniores. Aveva 19.58 di personale con il 6 kg.  A BRUXELLES (d.m.) Al campione europeo u. 23, il belga Isaac Kimeli, il cross di Bruxelles. Uomini (km 9): 1. I Kimeli 26’26”; 2. D’Hoedt 26’28”; 3. Bouchikri 26’38”. Donne (km 6): 1. Mc Cormack (Irl) 19’28”; 2. Carton 19’46”; 3. Weightman (Gb) 19’46”.  DEMATTEIS (d.m.) A Bernard e Martin Dematteis ex aequo il 3° Trail del Pescatore (26.5 km) a Fossano (Cn).


Tennis R Il caso

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Sollievo Kvitova «Ho mosso le dita, è il regalo più bello»

TACCUINO IL N.1

Murray, 16 tornei nel 2017. Roma c’è  Sedici tornei più eventualmente le Atp Finals. E’ il programma di Andy Murray, numero uno del mondo, per il 2017. Nessuna sorpresa se non la scelta di non difendere il titolo vinto quest’anno a Pechino. Questa la programmazione dello scozzese: Doha, Australian Open, Dubai, Indian Wells, Miami, MonteCarlo, Madrid, Roma, Roland Garros, Queen’s, Wimbledon, Montreal, Cincinnati, Us Open, Shanghai, Parigi Bercy.

1La ceca fuori dall’ospedale dopo l’operazione alla mano sinistra ferita da un rapinatore Federica Cocchi

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nche un piccolo movi­ mento delle dita può avere il sapore della vit­ toria. Petra Kvitova sorride do­ po la grande paura dell’aggres­ sione in casa, nella sua Pro­ stejov, da parte di un ladro che poi l’ha ferita con un coltello alla mano sinistra per rubarle 185 euro. La mancina due vol­ te campionessa di Wimbledon lo aveva detto subito dopo l’ag­ gressione: «Mi conoscete, sono una combattente e tornerò». Quattro ore sotto i ferri per si­ stemare il brutto taglio che aveva lesionato anche i tendini della mano con cui Petra tiene la racchetta. E poi i dubbi sul

«PER I MEDICI STO REAGENDO MOLTO BENE E TUTTO VA COME PREVISTO» PETRA KVITOVA 26 ANNI

futuro, perché la volontà da so­ città di Vysoke nad Jizerou e, la non basta, e quella coltellata appena due giorni dopo, un avrebbe potuto stroncarle la grande sospiro di sollievo: «Mi carriera. La Kvitova è uscita ie­ sento meglio ogni giorno che ri mattina dall’ospedale, a tre passa — ha continuato la regi­ giorni dalla grande paura, e ha na di Wimbledon —. Giovedì subito voluto mostrarsi in pub­ durante un controllo con il chi­ blico per una breve conferenza rurgo sono riuscita a muovere stampa. Provata ma sorriden­ le dita della mano sinistra e te, la ceca ha voluto subito mo­ credo sia stato il più bel regalo strare al pubbli­ di Natale che io co la sua reazio­ abbia mai rice­ ne, il carattere LA CHIAVE vuto nella mia da lottatrice che vita». La reazio­ la contraddistin­ ne della 26enne gue anche in è quella che an­ campo. Con la che i medici spe­ mano fasciata e ravano, reattiva, immobilizzata si Le vittorie a pronta a rispon­ è seduta al tavo­ Wimbledon di Petra dere a questo lo ed ha subito colpaccio del de­ dato la buona Kvitova, che ha stino. E’ nei mo­ notizia: «I medi­ trionfato nel 2011 e menti di difficol­ ci che mi hanno nel 2014 tà che capisci chi operata ­ ha det­ veramente ti to con la luce della speranza a vuole bene, e lei è stata inon­ illuminare gli occhioni azzurri data di affetto e attestati di sti­ ­ dicono che l’esito dell’inter­ ma da quasi tutte le colleghe vento è stato ottimo, proprio del circuito. «Non ho mai rice­ come era previsto e sperato». vuto così tanti messaggi di in­ coraggiamento — ha detto an­ REGALO Martedì l’operazione cora nella conferenza stampa in una clinica specializzata nel­ improvvisata —, sono davvero la chirurgia della mano nella grata a tutti coloro che hanno

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L’ARGENTINO

È ufficiale: Del Potro forfeit a Melbourne Petra Kvitova, 26 anni, nel 2011 è stata numero 2 del mondo AFP

avuto un pensiero per me in questo momento». RIENTRO I danni a tendini e di­ ta della mano sinistra dovreb­ bero risolversi in tre mesi, ma la giocatrice difficilmente po­ trà riprendere in mano la rac­ chetta prima di sei mesi. «Non mi interessa quanto tempo ci vorrà — ha aggiunto Kvitova —. Che siano tre o sei mesi o anche un anno non mi interes­ sa: ho una certezza ed è che un giorno o l’altro io tornerò a gio­ care e non mi importa di quan­ ta fatica e impegno ci vorran­ no, perché io voglio fare di tut­ to per tornare a giocare». Du­ rante la sua apparizione davanti alla stampa, Petra non ha risposto a nessuna doman­ da, si è limitata a raccontare

com’è la situazione al momen­ to. Non ha voluto nemmeno accennare al giorno dell’ag­ gressione, parlare di quel gior­ no che avrebbe potuto cam­ biarle la vita per sempre. Intan­ to l’aggressore ha fatto perdere le proprie tracce ed è ancora ri­ cercato dalla polizia di Pro­ stejov. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«NON HO MAI RICEVUTO TANTI MESSAGGI: SONO IMPORTANTI» PETRA KVITOVA SULL’AFFETTO DELLA GENTE

 Lo aveva prospettato alcuni giorni fa, ora è ufficiale: Juan Martin del Potro non giocherà l’Australian Open per recuperare al meglio dalle fatiche del suo incredibile 2016 e prepararsi al resto della stagione. ancora in dubbio la sua presenza in Davis nel 1° turno contro l’Italia.

INTERNAZIONALI

Ecco la Race to Foro  Tornano anche per il 2017 òe Pre-Qualificazioni agli Internazionali d’Italia di Roma. (10/21 maggio). La Federtennis lancia la Race to Foro: per gareggiare basta avere la tessera Fit e possono iscriversi anche i non classificati. Appuntamento dal 27 dicembre in Piemonte (a Verbania) e Toscana (a Firenze e Siena).

Rugby R Pro 12

Tebaldi-Allan, la regia regala il derby a Treviso

1Il numero 9 dà dinamismo alla mischia, l’apertura segna 18 punti: dopo due anni il Benetton vince il derby d’Italia con le Zebre Emanuele Spironello

TREVISO

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ZEBRE

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opo quasi due anni il Be­ netton torna a vincere il derby d’Italia (6­3 il computo delle sfide) e lascia così l’ultimo posto in classifica proprio alle Zebre che però do­ vranno recuperare due gare in questo Pro 12. Una gara non spettacolare ma giocata a viso aperto dalle due formazioni: primo tempo equilibrato, ri­ presa invece appannaggio dei padroni di casa che hanno di­ mostrato una maggiore fre­ schezza davanti ai bianconeri parsi a corto di energie fisiche e forse anche mentali. ALLAN DECISIVO Una gara de­ cisa dai 18 punti di un Tomma­ so Allan in grande spolvero, autore di tre calci che permet­ tevano al Benetton di restare vicino alle Zebre nella prima parte di gara, e poi la meta de­ cisiva al 18’ della ripresa. Nel suo score vanno aggiunte le due trasformazioni, la seconda facile facile a coronamento del­ la meta di Sperandio lesto a in­ tercettare l’ovale in mezzo al campo a cinque minuti dalla fi­ ne in uno degli ultimi disperati assalti dei bianconeri. Le Zebre hanno dominato in mischia chiusa per un tempo, ma que­ sto non ha permesso loro di trovare confidenza e possesso territoriale. Il Benetton, più falloso nei primi minuti e spes­ so richiamato da un preciso e attento Marius Mitrea, ha mes­ so maggiore ardore e prestan­

MARCATORI p.t. 20’ c.p. Allan, 34’ m. Van Schalkwyk tr. Canna, 40’ c.p. Allan; s.t. 12’ c.p. Allan, 18’ m. Allan tr. Allan, 35’ m. Sperandio tr. Allan, 39’ m. Van Zyl. TREVISO McLean; Esposito, Benvenuti (12’ s.t. Morisi), Sgarbi, Sperandio; Allan (39’ s.t. McKinley), Tebaldi (33’ s.t. Bronzini); Barbini (25’ s.t. Montauriol), Steyn, Barbieri (21’ s.t. Lazzaroni); Budd, Fuser; Ferrari (29’ p.t. Pasquali), Giazzon (21’ s.t. Santamaria), De Marchi (15’ s.t. Zanusso). All. Crowley ZEBRE Padovani; Bellini, Bisegni, Castello (23’ s.t. Boni), Venditti (25’ s.t. Van Zyl); Canna, Violi (33’ s.t. Palazzani); Van Schalkwyk, Meyer, Minnie (26’ s.t. Ruzza); Biagi, Geldenhuys (21’ s.t. Bernabò); Chistolini (12’ s.t. Ceccarelli), D’Apice (21’ s.t. Festuccia), Lovotti (21’ s.t. Postiglioni). All. Guidi. ARBITRO Mitrea. NOTE p.t. 6-7, spett. 3200. Calci: Allan 13 (5/6, drop 0/1); Padovani 0/1, Canna 2 (1/1, drop 0/1). Altre: Ulster-Connacht 23-7. Classifica: Munster, Leinster 37; Ospreys 36; Scarlets, Ulster 32; Glasgow 27; Cardiff 22; Connacht 20; Dragons 15; Edimburgo 14; Treviso 10; Zebre 8.

Tito Tebaldi, 29 anni PLPRESS

la mischia, al 12’ era ancora Al­ lan a centrare i pali riportando avanti i suoi (9­7). Meno preci­ so poco dopo Canna in un ten­ tativo di drop. Così i punti pen­ santi li trovava ancora il nume­ ro 10 biancoverde con la meta che al 18’ spaccava in due il match. Giazzon a metà campo calciava lungo un pallone ri­ masto libero a terra. Era l’aper­ tura il primo ad avventarsi sul­ l’ovale, allungarselo di una de­ cina di metri con il piede, e rac­ coglierlo con una splendida giocata prima di schiacciare e trasformare (16­7). L’uomo del match sprecherà poi un piazza­ to (corto) e un successivo drop (out di pochissi­ mo) al 28’, ma la LA CHIAVE parola fine la metteva Speran­ dio con l’inter­ cetto a metà campo e la pla­ Tommy Allan, uomo match, placcato da Venditti FAMA nata in mezzo ai Gli azzurri in campo pali (23­7). A za, chiavi del successo finale. portante come ieri, sui 46 giocatori rendere meno Ferrari, il pilone pesante il diva­ FERRARI SI IMMOLA Come destro che si era schierati. Cinque rio per gli zebra­ spesso è accaduto in questa sta­ immolato su non nazionali nelle ti, la meta di Van gione la formazione di Guidi D’Apice lanciato Zebre, 4 per Treviso Zyl non trasfor­ ha iniziato con il piglio giusto, in meta, sfrutta­ mata da Canna subendo il calcio di Allan al 20’ va un fuorigioco su un pallone per il 23­12 finale che permette per un’ostruzione a terra (0­3), in vanti ospite, a tempo scadu­ a Treviso di prendersi i 4 punti. ma rimettendo il naso avanti al to. E Allan permetteva ai suoi Per la prima volta quest’anno il terzo tentativo, con la meta di di accorciare al termine della match di ritorno non si gioche­ Dries van Schalkwyk che al 34’ prima frazione di gioco (6­7). rà tra una settimana, ma coin­ si incuneava tra le maglia di av­ ciderà con l’ultima di regular versarie, schiacciando tra un BUON TEBALDI La ripresa però, season, il prossimo 6 maggio al nugolo di avversari. Mitrea con a parte qualche sussulto inizia­ Lanfranchi di Parma. In quello l’ausilio del Tmo (Damasco) le, ha visto Treviso prendere in che potrebbe essere lo spareg­ assegnava la marcatura e Can­ mano il pallino del gioco e le gio decisivo per il posto italia­ na siglava il 7­3 Zebre. Treviso Zebre a subire la manovra di un no in Champions Cup. che aveva perso una pedina im­ ottimo Tito Tebaldi. Sistemata © RIPRODUZIONE RISERVATA

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TACCUINO SESTO TURNO

Eccellenza: Calvisano, nove mete a S. Donà (i.m.) Nel 6° turno di Eccellenza Calvisano travolge (9 mete) San Donà nella sfida fra le imbattute. Chiude così il 2016 quasi a punteggio pieno, avendo fallito in 6 partite solo un bonus mete. Ampie vittorie anche per le inseguitrici Padova e Rovigo. Risultati: Reggio-Padova 7-29; San Donà-Calvisano 17-59; Fiamme Oro-Lazio 20-13; ViadanaMogliano 30-16; RovigoPiacenza 34-3. Classifica: Calvisano 29; Padova 23; Rovigo 20; Viadana, Mogliano 14; Fiamme Oro, Reggio 12; San Donà 10; Piacenza, Lazio 6. ADDIO GWILLIAM (i.m.) E’ morto a 93 anni John Gwilliam, terza linea, capitano e gloria del Galles: 23 caps dal 1947 al 1954, autore di un doppio Grande Slam (1950, 1952), nel XV che ha battuto per l’ultima volta gli All Blacks nel 1953. JENKINS K.O. (i.m.) Addio Sei Nazioni per Gethin Jenkins, 36enne pilone del Galles recordman di presenze (126 Galles, 5 Lions): un infortunio a un bicipite in Ulster-Cardiff di Pro 12 l’ha costretto a un intervento chirurgico, stop di almeno tre mesi.


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1VELA: SYDNEY-HOBART (r.ra.) Tutto pronto in Australia per la 72

edizione della Rolex Sydney–Hobart, regata d’altura di 628 migliaal via come da tradizione il 26 dicembre. In gara 90 scafi: record della traversata di un giorno, 18h23’12” che appartiene a Wild Oats 2012. a

TUTTENOTIZIE DOPING: PER SOCHI

Il Cio apre un’inchiesta su 28 russi

ATLETICA

Yifter ora non corre più L’addio a una leggenda 1L’etiope morto a 72 anni: amico del’ l’Italia, ai Giochi di Mosca 1980 vinse 5000 e 10.000

Thomas Bach, n. 1 del Cio AP  Nel giorno in cui Vladimir Putin ribadisce che la Russia mai ha creato un sistema doping supportato dallo Stato, il Cio – sulla base del rapporto McLaren – annuncia l’apertura di una procedura disciplinare per 28 russi in gara ai Giochi di Sochi 2014 per manipolazione di campioni di urine che ora saranno rianalizzati presso il laboratorio di Losanna. La federazione internazionale dello sci ha svelato il coinvolgimento di sei fondisti, quella del biathlon di due: gli otto, non identificati, sono stati precauzionalmente sospesi. Intanto il Tas ha squalificato dieci anni Vladimir Mokhnev, ex coach dell’ottocentista Yuliya Stepanova, la gola profonda che ha dato il via allo scandalo.  SCHWAZER Il test del Dna sulle urine contaminate di Alex Schwazer potrebbe svolgersi in Italia in gennaio.

Andrea Buongiovanni

E

ra amico anche del­ l’Italia. Fine Anni Set­ tanta­primi Anni Ot­ tanta: Miruts Yifter, morto ieri a 72 anni a Toronto per carenze polmonari dopo una degenza ospedaliera di mesi, transitava spesso nel nostro Paese. Fu per esem­ pio secondo e terzo alla Cin­ que Mulini del 1977 e del 1981 e ancora terzo alla Stramilano del 1982. Viag­ giava in coppia col conna­ zionale Mohamed Kedir. Etiopi, come Abebe Bikila e Memo Wolde, campioni olimpici di maratona a Ro­ ma 1960, Tokyo 1964 (il pri­ mo) e Città del Messico 1968. Kedir, al suo confron­ to, pareva un ragazzino. E non perché, nelle gare italia­ ne, gli finiva regolarmente davanti. Era la faccia: una faccia da vecchio, quella di

GHIACCIO: FIGURA

La Kostner nell’Italia per l’Europa

Carolina Kostner, 29 anni AP Definita la squadra azzurra per gli Europei di Ostrava (25-28/1). Col ritorno di Carolina Kostner e Anna Cappellini-Luca Lanotte altre punte, tra Maurizio Zandron e Matteo Rizzo, scelto il primo. Uomini: Righini, Mau. Zandron. Donne: Kostner, Rodeghiero. Coppie: Della Monica-Guarise, MarcheiHotarek, Ghilardi-Ambrosini. Danza: Cappellini-Lanotte, Guignard-Fabbri, Tessari-Fioretti.  RUSSI E GIAPPONESI Campionati nazionali. Russi (a Chelyabinsk) - Uomini. Finale: 1. (1.1.) Kolyada 283.48; 2. (2.3.) Samarin 260.07; 3. (7.2.) Kovtun 249.37; 7. (3.8.) Voronov 233.62. Donne. Corto: 1. Medvedeva 80.08; 2. Sotskova 74.39; 3. Zagitova 74.26; 4. Pogorilaya 73.45; 5. Radionova 70.19; 6. Tuktamysheva 69.17. Danza. Finale: 1. (1.1.) Bobrova-Soloviev 197.26; 2. (2.2.) Stepanova-Bukin 189.54; 3. (4.3.) SinitsinaKatsalapov 178.45; 4. (3.4.) Ilinykh-Zhiganshin 178.28. Giapponesi (a Osaka) - Uomini. Corto: 1. Mura 90.34; 2. Uno 88.05; 3. Tana-ka 85.68. Coppie. Finale: 1. (1.1.) Suto-B. Audret 160.25. Danza. Finale: 1. (1.1.) Muramoto-Reed 158.36.

BOXE IL BILANCIO FPI (i.m.) La Fpi stilando il bilancio del quadriennio olimpico (102 medaglie in campionati europei, mondiali o qualificazioni olimpiche: 26 ori, 26 argenti, 50 bronzi) comunica l’impennata del movimento avvenuta dal 2000 ad oggi: tesserati dilettanti da 3007 a 7.242 (6.551 uomini, 591 donne); tecnici da 644 a 2.336; 11.000 incontri organizzati, il 200% in più. In crescita anche il settore arbitri-giudici, da 197 del 2002 a 263 e il settore giovanile (6-14 anni), da 294 del 2005 a 2.400. Tra i pugili professionisti si è passati dai 115 tesserati del 2001 a 283 (272 uomini, 11 donne). Nonostante la crescita numerica, però, l’Italia è tornata da Rio senza una medaglia olimpica come non succedeva da 20 anni (Atlanta 1996) e tra i professionisti non ha campioni del mondo.  PODDA (g.l.g.) A Roma, nella riunione della BBT, Luca Podda (7-2) è stato sconfitto non da Matic, ma dal pericoloso Duric (Cro, 2) per ko 5. L’italiano aveva dominato tutte le riprese ma un colpo preciso e potente lo ha messo giù. Buccioni ha detto che fermerà il ragazzo il quale anche a luglio aveva mostrato problemi nell’assorbire i colpi.  TORNA WILDER (r.g.) Deontay Wilder (Usa 37), campione massimi Wbc, fermo dallo scorso luglio per infortunio (strappo al bicipite e mano destra fratturata) dopo la difesa con Chris Arreola (Usa 36-5-1), tornerà sul ring il 25 febbraio contro lo sfidante volontario, il polacco Andrzej Wawrzyk (33-1), unica sconfitta nel 2013, contro Alex Povetkin (Rus) per la cintura Wba.  MICHALCZEWSKI DENTRO (r.g.) Il polacco Dariusz Michalczewski (48-2), 48 anni, attivo in Germania dove detenne per oltre un decennio (19942003) il Mondiale Wbo mediomassimi, difeso 23 volte, fermatosi a un match dal primato di Rocky Marciano (49), è stato rilasciato in attesa di giudizio dopo aver trascorso la notte in prigione di Danzica (Pol) con l’accusa di maltrattamenti alla

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Miruts Yifter, in rosso, nella finale dei 10.000 di Mosca 1980 AP

Yifter, anche quando era giova­ ne, come solo quella di certi etiopi. Che atletica diversa ri­ spetto a quella di oggi: riempi­ va stadi, strade e campi. E Mi­ ruts, stempiato e piccolino, era uno dei campioni che più entu­ siasmava le folle. DOPPIETTA Il capolavoro, dopo il bronzo sui 10.000 ai Giochi di moglie, su denuncia della stessa.  BOTTAI BENEFICO (r.g.) Serata di boxe a fini benefici a Livorno. Il superwelter ed ex tricolore, Lenny Bottai (26-3) vincitore di Peter Orlik (Ung. 21-20-1) ko 3, ha devoluto l’incasso di 4000 euro a favore dei terremotati di Amatrice.

HOCKEY GHIACCIO ALPS (m.l.) Lunedì la 24a giornata: Feldkirch-Egna (18); Renon-Lustenau (18.30); Jesenice-Fassa (19.30); Zell am See-Cortina (19.30); KitzbühelVipiteno (20); Gardena-Salisburgo B (20.30). Classifica: Renon** 65; Val Pusteria 56; Jesenice* 45; Feldkirch 43; Lustenau* 42; Asiago* 38; Cortina* 36; Zell am See* 32; Egna 30; Vipiteno* 29; Salisburgo B** 27; Fassa* 22; Gardena, Kitzbühel*, Bregenzerwald* 20; Klagenfurt* B 15 (*1 in meno, **1 in più).  QUI BOLZANO (m.l.) Il Bolzano lunedì (ore 17.30), per il 35° turno di Ebel, gioca a Villach (Aut).  RECORD JAGR Il 44enne ceco Jaromir Jagr, con un assist al 13’20” del terzo periodo di Florida-Boston 13, è definitivamente diventato il secondo marcatore di sempre in Nhl con 1888 punti (755+1133), uno più di Mark Messier. In testa, lontanissimo, Wayne Gretzky con 2857. 

Monaco di Baviera 1972 e il «no» forzato a Montreal 1976, a quelli (boicottati) di Mosca 1980, a 36 anni (anche se si di­ ceva ne avesse 42...): con due finali che non si dimenticano (54”9 e 54”4 negli ultimi 400), fece doppietta 5000­10.000. Entrando così in un esclusivo club del quale già facevano par­ te il finlandese Hannes Koleh­

RICONOSCENZA Fu proprio ascoltando alla radio il rac­ conto dell’uno­due di Miruts che Haile Gebrselassie, de­ gnissimo erede, trasse ispi­ razione per diventare quel che è poi diventato. «Rap­ presentava tutto per me – ha detto ieri Haile, commosso –: quando ho cominciato a correre, sognavo di diventa­ re come lui. È la persona grazie alla quale sono cre­ sciuto fino alle vette più al­ te». Eppure Yifter, in Patria, non è sempre stato amato: nemico dell’apparato politi­ co­militare, nel novembre 1997 chiese asilo politico in Canada e dal 1998 risiedette appunto a Toronto. La mag­ gioranza dei suoi sette figli vive oggi lontano dall’Etio­ pia. Ma quando il feretro, la settimana prossima, arrive­ rà ad Addis Abeba, è previ­ sta un accoglienza molto ca­ lorosa. Meritata, doverosa. «La mia gente mi vuol bene, mi è riconoscente» ha rac­ contato che dicesse chi lo ha frequentato nelle ultime set­ timane nella stanza 4183 dell’Bridgepoint Hospital. Anche Kedir telefonava. Per l’atletica mondiale è un Na­ tale un po’ triste. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SPRINT OLANDESE (al.f.) Ad Amsterdam (Ola, 50 m), Jesse Puts sigla il primato olandese dei 50 sl: 21”82. Uomini: 100 fa Verlinden 52”68. Donne: 100 sl Steenbergen (16) 54”46; 100 ra Schouten (16) 1’09”49.  PRO SERIES (al.f.) Sono 5 tappe della Pro Series americana 2017: Austin (13-15/1), Indianapolis (24/3, con Pellegrini e gli azzurri del raduno americano), Mesa (13-15/4), Atlanta 4-7/5) e Santa Clara (16/6). 

IPPICA OGGI ALBENGA QUINTE’ (ore 18, inizio 15). In 16 sul miglio. Indichiamo Ottone Jet (11), Rockfeller Font (16), Ricasoli (9), Masaniello (4), Rohini (14), Mayion dei Greppi (12). ANCHE Gal.: Roma (14.15). Tr.: Aversa (14.25), Treviso (14.40). IERI 10-17-14-13-7 A Montegiorgio (m 2100): 1 Onixmatch (R. Paladini) 1.15.8; 2 Para No Verte Mas; 3 Naldo Benal; 4 Opinio Pf; 5 Ohara Pine Sn; (n 11 ritirato) Tot.: 6,22; 2,17, 1,63, 1,87 (29,73col ritirato 15,33 ) Quinté nv. Quarté 542,20. Tris 29,73 (col rit. 15.33). 

PALLANUOTO A RECCO Una schiarita forse definitiva per la riapertura della piscina di Punta Sant’Anna. In un incontro con l’amministrazione comunale, la Pro Recco si è impegnata a effettuare una serie di manutenzioni straordinarie. E la squadra potrebbe giocarvi le partite casalinghe dalla prossima stagione. 

NUOTO COPPA BREMA (al.f.) A Torino (25 m). Uomini: 50-100 sl, 100 fa, 200 mx Miressi 21”71, 47”19, 52”78, 1’58”48; 200-400 sl Senor 1’45”38, 3’46”73; 1500 sl Bracco 15’21”69. Donne: 50 sl Menicucci (14) 25”45; 400-800 sl, 200 ra, 200 mx Trombetti 4’09”13, 8’29”66, 2’30”52, 2’12”11; 100-200 fa Petronio 59”05, 2’10”11. A Genova (25 m). Uomini: 1500 sl F. Bianchi 15’27”82; 100 fa Razzetti 53”02. Donne: 200800 sl Romei (16) 2’00”31, 8’39”65; 400 sl, 200 mx Musso 4’10”86, 2’14”78; 100-200 fa Tarzia 59”45, 2’12”15. 

GOLF

Woods, una partita con Trump Tre anni fa giocava con Obama  Tiger Woods e Donald Trump compagni di golf. L’ex numero 1 al mondo, appena rientrato alle gare dopo quasi un anno e mezzo di assenza dai tornei, ha giocato ieri pomeriggio proprio con il prossimo presidente degli Stati Uniti in Florida. Il campo prescelto ovviamente è uno dei tanti di proprietà di Trump che, con il suo 2,8 è il presidente con l’handicap migliore. Si è giocato a West Palm Beach con altri due giocatori di cui non è stata resa nota l’identità. Tre anni fa Tiger, che compirà 41 anni il 30 dicembre, aveva disputato un foursome con il presidente

mainen (Stoccolma ‘12), il ceco Emil Zatopek (Helsinki ’52), il sovietico Vladimir Kuts (Melbourne ‘56), il fin­ landese Lasse Viren (Mona­ co ‘72 e Montreal ‘76) e al quale si sarebbero aggiunti l’etiope Kenenisa Bekele (Pechino 2008) e il britanni­ co Mo Farah (Londra 2012 e Rio 2016).

uscente, Barack Obama. Un incontro che non aveva mancato di suscitare polemiche perché sarebbe costato ai contribuenti 3,6 milioni soprattutto per adeguare le misure di sicurezza. Allora, insieme a Woods e Obama, avevano giocato anche Ron Kirk, all’epoca ministro del commercio estero, e Jim Crane proprietario della squadra di baseball degli Houston Astros. Trump è proprietario di diversi campi da golf tra cui uno dei più affascinanti e storici come Turnberry, in Scozia, sede per quattro volte dell’Open Championship.

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PENTATHLON CIAO LAVINIA A 30 anni l’azzurra Lavinia Bonessio lascia l’attività agonistica. La romana quest’anno ha vinto la staffetta le gare di Coppa del mondo al Cairo (con Franceschini) e a Roma (con Michele) e il bronzo europeo (con Franceschini) a Sofia. Rimarrà nello sport, occupandosi di informazione nel settore atletica dell’Esercito. 

SPORT INVERNALI TRICOLORI TEAM SPRINT (g.viel) Natale tricolore per il fondo italiano, prima del Tour de Ski (inizio 31 dicembre in Val Munstair, Svi). A Santo Stefano, a Fiera di Primiero (Tn), in palio i titoli Team Sprint con le Fiamme Oro favorite sia in campo maschile con Pellegrino-Noeckler opposti a Nizzi-Rastelli (Esercito), MullerUrbani (Forestale) e SalvadoriPerotti (Fiamme Gialle), sia tra le donne con Debertolis-Stuerz, dove i Carabinieri (Vuerich-Roncari) difendono il titolo. Martedì prova individuale a Feltre (Bl) con Federico Pellegrino e Gaia Vuerich favoriti. Raisport lunedì ore 20.30; martedì 18.30. 

IPPICA: NATALE E IL 26

Parigi-Roma Gran parata del trotto azzurro

Vampire Dany DE NARDIN

Luigi Migliaccio

G

rande trotto tra Nata­ le e S. Stefano sulla rotta Parigi­Roma. Domani pomeriggio sulla carbonella nera di Vincen­ nes due corse di assoluto li­ vello che tra l’altro qualifi­ cheranno i vincitori al pros­ simo Prix d’Amerique di fi­ ne gennaio. Il Criterium Continental per i quattro anni con una partecipazio­ ne italiana massiccia e di qualità: cinque gli indigeni in pista capeggiati da quel Traders capace qualche set­ timana or sono di battere niente meno che sua mae­ stà Bold Eagle. Dalla Scan­ dinavia arriva Treasure Kro­ nos agli ordini di Jerry Rior­ dan. Ci saranno poi il porta­ colori della scuderia Bivans Tony Gio, Timone Ek e il vincitore del Turilli Tesoro degli Dei. L’altra corsa è il Tenor de Baune, riservato ai cinque anni dove l’italia sa­ rà rappresentata dal der­ bywinner 2014 Sugar Rey. ROMA SHOW La tradizione vuole invece che il giorno di Santo Stefano sia Roma il palcoscenico d’elezione. In programma due gr, 1. Nel Gala Internazionale è Pa­ scià Lest favorito, in virtù del numero alla corda e do­ po il convincente assolo nel Palio di Montegiorgio. La prova più stuzzicante è però l’ Allevatori: capitolo con­ clusivo del circuito dei due anni che vedrà rinnovarsi la sfida, tra Vivid Wise As (scude Bivans) favorito ma in rottura nel Gran Crite­ rium vinto da Vampire Dany, appartenente alle scuderie vincitrici dei Derby del 2016: la Wave di Gianlu­ ca Lami (Unicka­trotto) e la Incolinx di Diego Romeo (Saent­galoppo). Ecco gli schieramenti romani. Ore 14.40 - GP Allevatori (gr 1-m 2100) 1 Vivid Wise As (E. Bellei); 2 Vampire Dany (R. Andreghetti); 3 Vernissage Grif (G. Maisto), 4 Vessillo As (E. Baldi); 5 Volturina Jet (VP. Dell’Annunziata); 6 Varden Baba (M. Pistone); 7 Vincerò Gar (P. Gubellini); 8 Vincent Sm (M. Minopoli jr); 9 Vocky Laksmi (A. Di Nardo); 10 Valchiria Op (A. Gocciadoro); 11 Voyager grif (D. Battistini); 12VArietà Luis (E. Moni); 13 Vicente Calderon (G. Lombardo jr). Ore 15.40 - Galà del Trotto (gr 1-m 2100): 1 Pascià Lest (P. Gubellini); 2 Moses Rob (R. Vecchione); 3 Radiofreccia Fi (E. Bellei); 4 Sharon Gar (G. Di Nardo); 5 Rocky Winner (R. Andreghetti); 6 Superbo Capar (G. Lombardo jr); 7 Divisionist (A. Di Nardo); Positano d’Ete (M. Minopoli jr); 9 Totoo del Ronco (Gior. D’Alessandro); 10 Trendy Ok (A. Gocciadoro); 11 Raul Breed (F. Minopoli); 12 Rombo di Cannone (VP. Dell’Annunziata); 13 Rogers Waters (D. Di Stefano).


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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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1 Il corpo di Anis Amri a terra in piazza I Maggio a Sesto San Giovanni; 2 L’agente scelto Christian Movio, 36 anni, in ospedale a Monza dopo essere stato colpito da un proiettile sparato da Amri; 3 Amri nel video girato prima dell’attentato di Berlino in cui giura fedeltà all’Isis ANSA

IL FATTO DEL GIORNO L’ALLARME TERRORISMO di GIORGIO DELL’ARTI gda@vespina.com

Anis Amri, il responsabile della strage di Berlino, è stato ucciso da due poliziotti ieri alle tre di notte in piazza I maggio a Sesto San Giovan­ ni, vicino a Milano, di fronte alla stazione ferroviaria.

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Per tutta la giornata di ieri le tv non hanno fatto che raccontare la storia. Forse però vale pena di metterla per iscritto. Alle 3.08 di ieri una pattu­ glia di agenti della polizia ferma un presunto maghre­ bino che s’aggirava in piaz­ za I maggio, davanti alla sta­ zione di Sesto San Giovanni, «con fare sospetto» (così il ministro dell’Interno, Mar­ co Minniti). Scendono, bloccano l’uomo. Quello di­ ce: «Sono calabrese». Uno dei due agenti è siciliano, l’accento non gli pare trop­ po calabrese. Gli chiedono i documenti. Il giovane ha

Lo scontro di Sesto 3 mostra il valore della polizia italiana o è una casualità? 1Il jihadista di Berlino ucciso alla periferia di Milano Era arrivato dalla Francia, plausi dalla Germania con sé uno zainetto, lo apre, fruga dentro una sacca, si cre­ de alla ricerca del documento, invece tira fuori una calibro 22 e spara contro uno dei due poli­ ziotti, Christian Movio, 36 an­ ni, agente scelto, originario della provincia di Udine. Movio è ferito a una spalla, mentre si regge il braccio il presunto ma­ ghrebino va a nascondersi die­ tro la stessa volante della poli­ zia. L’altro agente gira intorno all’auto, lo vede lì accovaccia­ to, gli spara due colpi di rivol­ tella. Il presunto maghrebino

s’accascia e prima di morire grida ai due agenti: «Poliziotti bastardi!». Quello che ha spa­ rato si chiama Luca Scatà, ha 29 anni, viene da Canicattì Ba­ gni (Siracusa), è appena arri­ vato al commissariato di Sesto, in prova. Si direbbe un novelli­ no, ma troppo novellino non deve essere. Ha avuto freddez­ za e buona mira. Ci vorranno cinque o sei ore per esser certi che l’uomo ucciso è Amri: lo confermano le impronte digi­ tali e le analisi del dna, fatte a tempo di record.

A NORD DELLA METROPOLI

Andrea Guerra SESTO SAN GIOVANNI (MILANO)

L

MOSCHEA IN ARRIVO Qui la comunità islamica è viva e ben

LA CHIAVE

Fermato da una volante, ha ferito un agente ma l’altro ha sparato due volte uccidendolo Emergono le lacune nei servizi di sicurezza dei tedeschi, che ora scrivono: «Grazie Italia»

Quella più sorprendere è l’inefficienza tedesca. Hitler prese il potere at­ traverso i servizi. Dopo la guer­ ra, dovendo necessariamente ricostituire una rete informati­ va, i governanti tedeschi ebbe­ ro paura di farla troppo forte. I loro agenti sanno un mucchio di cose, ma possono agire mol­ to poco. A questo si aggiunga il fatto che ogni Land (Regione) ha un suo servizio di sicurezza, il che fa un totale di quaranta diversi organi di sorveglianza, che si scambiano informazioni malvolentieri (così come acca­ de tra i servizi europei, ognuno molto geloso delle cose sue). Il nostro collega Marco Imarisio fa l’esempio del ponte di Glieni­ cke, detto anche Ponte delle Spie, reso celebre dal film con Tom Hanks. «Chi lo attraversa, cammina per la metà berlinese sotto la giurisdizione di un mi­ nistro dell’Interno della Cdu, e per l’altra dipende dal suo col­ lega del Brandeburgo, nomina­ to dai socialisti della Spd».

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Come ha fatto Amri a finire a Sesto da Berlino? Ha attraversato la Fran­ cia, è sceso a Chambéry in Sa­ voia, da qui è partito per Torino dove è rimasto tre ore. Da Tori­ no, intorno all’una di notte, s’è trasferito a Milano. A Milano ha finalmente preso l’ultimo treno e ha raggiunto Sesto, do­ ve lo aspettava il suo destino. Gli hanno trovato addosso un

LE MINACCE NON VANNO SOTTOVALUTATE MA L’ITALIA C’È, LO STATO C’È A SESTO È STATA EVIDENZIATA L’IMPORTANZA DI UN MAGGIOR CONTROLLO DEL TERRITORIO PAOLO GENTILONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

centinaio di euro e nello zai­ no spazzolino, dentifricio e schiuma da barba. Niente cellulare, che aveva buttato per non lasciare traccia. Non è folle pensare che qualcuno lo abbia guidato fino a piaz­ za I maggio. Il documento lasciato sul sedile del tir (un’abitudine) è una firma per far capire ai suoi capi che l’impresa l’aveva com­ piuta lui. L’Isis, è ovvio, pre­ ferisce che questi cosiddetti martiri di Allah finiscano al­ l’altro mondo il prima possi­ bile. Non si sa mai che, cat­ turati, gli torni la voglia di vivere e si mettano a parla­ re. Salah, unico sopravvis­ suto della strage di Parigi del 13/11, tiene la bocca ser­ ratissima ed è ancora vivo.

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Una volta tanto gli italiani sono lodati in tutto il mondo. Sì, è un coro di elogi. Il mini­ stro dell’Interno tedesco e la Merkel si sono congratulati con noi, la Merkel ha annun­ ciato provvedimenti perché buchi nel sistema come quelli messi in evidenza dal­ la strage di Breitscheidplatz vengano riparati. I poliziotti tedeschi hanno spedito un messaggio bilingue: «Grazie e pronta guarigione ai colle­ ghi feriti.#Danke für die Unterstützung & gute Besse­ rung dem verletzten Kolle­ gen. #Breitscheidplatz».

LA POLEMICA

L’ex città operaia dove gli stranieri sono ormai il 17% a stazione di Sesto Fs si trova al capolinea della li­ nea 1, la metropolitana rossa di Milano. Lì, nel piazzale dove si fermano autobus e taxi, è stato ucciso Anis Amri, terro­ rista ricercato da mezza Euro­ pa. Sesto San Giovanni è in qualche modo la “capitale” del Nordmilano, l’area della Città Metropolitana di Milano che si trova a Nord, al confine con Monza: 82 mila abitanti, l’ex città delle fabbriche, come mol­ ti altri comuni dell’hinterland, ospita moltissimi stranieri (so­ no il 17 per cento della popola­ zione), in primis egiziani copti, poi rumeni, peruviani, ecuado­ riani e filippini.

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La pattuglia va normalmente di ronda alle tre di notte intorno alla stazione di Sesto San Giovanni? Le diranno tutti di sì. Poi siamo liberi di credere o non credere. I nostri servizi hanno bravi in­ filtrati in mezzo agli islamisti radicalizzati? Qualcuno ha av­ vertito i nostri del personaggio in arrivo? Io penso di sì. Il no­ stro Paese è indenne da atten­ tati (facciamo gli scongiuri) anche per un sistema di sorve­ glianza, basato su una rete di informazioni, assai efficiente. Senza sbottonarsi troppo, ci viene raccontato che il nostro primato in questo campo è l’esi­ to del lungo esercizio fatto du­ rante l’epoca brigatista. Ma for­ se anche l’effetto dell’antica po­ litica filo­araba dei nostri go­ ver ni, f in dal tempo di Andreotti. Certo è che con gli islamisti hanno collezionato fi­ gure barbine un po’ tutti. Fran­ cesi, belgi, tedeschi.

Il sindaco, Monica Chittò LAPRESSE

inserita nei meccanismi sociali cittadini. Non è un caso che a poche decine di metri da dove è avvenuta la sparatoria si stia per realizzare la moschea più grande di tutta la Lombardia, pensata (e tra poco anche rea­ lizzata) dal centro culturale

islamico che conta qualche cen­ tinaio di fedeli. Al momento i musulmani pregano in una ten­ sostruttura provvisoria e stan­ no cercando di mettere insieme i fondi per realizzare il loro so­ gno. L’integrazione è una “pro­ va quotidiana”, per certi versi dura: nell’ultimo mese si conta­ no almeno tre episodi di scritte xenofobe e contro il sindaco, Monica Chittò del Pd, sui muri del Municipio. «Ma chi mischia i discorsi non fa onore al lavoro svolto dalle forze dell’ordine», ha detto il primo cittadino, che guida una giunta di sinistra. E ha anche ribadito di essere «or­ gogliosamente fiera di come la città ha sempre gestito i proces­ si di integrazione». Le indagini proseguono: si cerca di stabilire perché Anis Amri fosse a Sesto e se avesse un appoggio locale. Curioso il fatto che il camion usato per l’attentato a Berlino fosse partito, lo scorso 16 di­ cembre, da una ditta di Cinisel­ lo Balsamo che si trova a un chi­ lometro in linea d’aria dalla sta­ zione di Sesto Fs. Una maglia della Pro Sesto è stata infine consegnata a Christian Movio, l’agente ferito nella sparatoria con Amri, «come segno di vici­ nanza, riconoscenza e affetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Diffusi nomi e volti degli agenti coinvolti «Erano da tutelare»

L

a polemica è esplosa subito sui social: per­ ché il Viminale ha reso noti volti e nomi dei due agenti coinvolti nell’uccisio­ ne dello jihadista? Non c’è timore di possibili ripercus­ sioni, contro di loro o contro chi indossa una divisa? «Si sarebbe dovuta tutelare l’identità degli agenti, così come avviene per i militari impegnati all’estero in atti­ vità di contrasto al terrori­ smo», osserva Franco Mac­ cari, segretario generale del Coisp, sindacato indipen­ dente di polizia. Nell’oppo­ sizione al governo c’è chi chiede le dimissioni del mi­ nistro degli Interni Marco Minniti. Intanto, i profili so­ cial dei due agenti, Christian Movio e Luca Scatà, vengo­ no oscurati: «Stiamo parlan­ do di una dimensione che non è la criminalità ma il

Un jersey dipinto OMNIMILANO

terrorismo internazionale e c’è un problema di prevenzione», spiega il questore di Milano An­ tonio De Iesu, mentre in rete circolano le foto dei colleghi di Movio che lo salutano in ospe­ dale, a Monza. Proprio dai pro­ fili Facebook e Instagram dei

due poliziotti spuntano però anche link a siti razzisti e foto di Scatà («un ragazzo coraggioso che ha fatto il suo dovere», dice il padre) che tende il braccio nel saluto romano. Intanto, a Milano, i jersey anticamion in­ stallati come misure anti­terro­ rismo sull’asse Castello­Duo­ mo, in Darsena e in piazza Gae Aulenti vengono decorati dai writer per «rendere un po’ più leggera» questa misura di sicu­ rezza, che poteva essere perce­ pita come «un moloch» dai mi­ lanesi, come spiega l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza. «Invito tutti al concerto di Ca­ podanno in Duomo: ci saremo anche noi, faremo i controlli a campione su borse e zaini e ci saranno i presidi adeguati», prova a tranquillizzare tutti il sindaco, Beppe Sala. AUSTRALIA Ma i timori per il terrorismo non riguardano so­ lo l’Italia. A Melbourne, in Au­ stralia, la polizia è riuscita sventare un piano per un attac­ co multiplo, in stile Parigi, pro­ grammato per Natale. Lo avrebbero pianificato alcuni giovani australiani, di origine egiziana e libanese, radicaliz­ zati sul web. Tra i sette coinvol­ ti, c’è anche una donna.


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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Mps, c’è l’ok della Ue al fondo del governo L’a.d. Morelli: «Resto»

1La Commissione

europea verificherà che le norme siano rispettate. Il Tesoro salirebbe al 62% Elisabetta Esposito

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allito l’aumento di capita­ le, si temeva che l’Unione Europea potesse storcere il naso (eufemismo) di fronte al decreto con cui il governo ha istituito un fondo da 20 miliar­ di per salvare il settore banca­ rio e Mps. Invece da Bruxelles è arrivata una certa apertura. La Commissione Ue ha fatto sape­ re di aver «preso nota dell’an­ nuncio del governo italiano su varie misure di sostegno alle banche», spiegando di «condi­ videre l’obiettivo delle autorità di rafforzare il settore in linea con le regole Ue». Di fatto un ok, ma a certe condizioni, defi­ nite dalle norme europee sugli aiuti di Stato, sulla base di un solido «piano di ristrutturazio­ ne equilibrato». Le regole in questione normalmente fanno scattare l’avvio della risoluzio­ ne della banca (ovvero il falli­ mento), ma se la mancanza di patrimonio viene evidenziata in seguito a uno stress test (quindi «se ha necessità di capi­ tale ma non è in grado di racco­ gliere tutti i fondi fra i privati», come è accaduto a Mps), «una banca che necessita di un aiuto pubblico può ricevere una rica­ pitalizzazione cautelativa». La Commissione ha ribadito che qualsiasi soluzione venga adot­ tata i depositi dovranno essere «completamente protetti» e che in caso di mis­selling le banche assicurino che non ci siano «ef­ fetti avversi sugli investitori». La Ue ha poi fatto sapere che per Mps sarà in stretto contatto con autorità italiane e Bce.

L’ingresso della prestigiosa sede centrale del Monte dei Paschi, ovviamente nel centro di Siena ANSA

IL FUTURO Sono subito inizia­ te, intanto, le valutazioni su quanto effettivamente arriverà a possedere il Tesoro. Secondo la stima degli analisti di Equita, definita «plausibile» da fonti di governo, con 4 miliardi di rica­ pitalizzazione pubblica lo Sta­ to controllerà il 62% di Mps, mentre gli investitori crollereb­ bero al 38%. L’a.d. dell’istituto, Marco Morelli, ha ribadito di voler continuare: «Tutte le energie che ho impiegato sa­ ranno ancora più forti per cer­ care di portare la banca in una posizione solida. L’intervento statale non era sicuramente la prima opzione, ma ci darà la possibilità di procedere con lo smaltimento accelerato dei cre­ diti deteriorati, di tutelare i clienti in possesso di bond e di avere una posizione diversa e più forte».

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 Giovedì notte il governo ha approvato il decreto che dà vita a un fondo da 20 miliardi di euro per la tutela del settore bancario

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INCHIESTA A NAPOLI

Lotti indagato Ma lui nega: «Non esiste»  «Sarei indagato per rivelazioni di segreto d’ufficio. È una cosa che semplicemente non esiste. Inutile stare a fare dietrologie o polemiche. Sto comunque tornando a Roma per sapere se la notizia corrisponde al vero e, in tal caso, per chiedere di essere sentito oggi stesso. È una cosa che non esiste e non ho voglia di lasciarla sospesa», sono le parole di Luca Lotti, neo ministro dello Sport e fedelissimo di Matteo Renzi, affidate a Facebook, appena dopo aver letto il «Fatto quotidiano» di ieri che dava notizia dell’avviso di garanzia in prima pagina. Lotti, per la precisione, sarebbe indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento nell’ambito di un’indagine del pm di Napoli Woodcock sugli appalti pilotati alla Consip, la spa incaricata di razionalizzare gli acquisti della Pubblica amministrazione. Il fascicolo sarebbe stato stralciato dal filone principale sulla corruzione (che vede indagati Alfredo Romeo e il dirigente della Consip Marco Gasparri) finito a Roma per competenza territoriale. A inguaiare Lotti sarebbero le dichiarazioni di Luigi Marroni, ex assessore alla Sanità della Regione Toscana, promosso da Renzi a capo della Consip che avrebbe tirato in ballo anche il generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia, comandante della Legione Toscana. A mettere in moto l’inchiesta sarebbe stata «una bonifica contro le microspie», evidentemente ordinata dopo una fuga di notizie.

 Secondo gli analisti il Tesoro investirebbe 4 miliardi per la ricapitalizzazione pubblica di Monte dei Paschi, arrivando ad una quota del 62%

Luca Lotti, 34 anni

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L’INCHIESTA ROMANA

Lascia Regina Coeli: Scarpellini ai domiciliari Marra resta in carcere

Sergio Scarpellini, arrestato il 16 dicembre ANSA  È terminata dopo otto giorni la detenzione nel carcere romano di Regina Coeli per l’immobiliarista Sergio Scarpellini, arrestato insieme all’ex capo del personale del Campidoglio Raffaele Marra e accusato di corruzione funzionale. I suoi legali ieri mattina avevano presentato istanza di scarcerazione che il gip Maria Paola Tomaselli ha accolto, grazie anche al parere favorevole del pm Zuin. Resta in carcere invece Marra. Al centro dell’indagine c’è l’acquisto di un appartamento a Roma che Marra acquistò nel 2013 grazie a circa 370 mila euro messi a disposizione da Scarpellini. L’immobiliarista è stato interrogato dai pm il 20 dicembre, parlando per oltre due ore e cercando di fare chiarezza sulla sua posizione e soprattutto sui rapporti con Marra. Gli investigatori mirano infatti a svelare tutte le implicazioni a livello politico, istituzionale e amministrativo dell’ex vicecapo di gabinetto della Raggi.

CEDUTO L’85% DEL MARCHIO

Un altro gioiello se ne va Buccellati vende ai cinesi  Un altro pezzo di Italia che finisce in Cina. Il gruppo Gangtai ha rilevato dalla famiglia Buccellati e dal fondo Clessidra la storica griffe di gioielli, fondata a Milano quasi cento anni fa, nel 1919. Il valore della transazione sarebbe superiore ai 195 milioni di euro. I venditori resteranno dunque con il 15% mentre Andrea Buccellati manterrà il ruolo di direttore creativo e assumerà quello di presidente onorario.

L’Onu vota contro Israele Storica astensione Usa  Con 14 voti a favore e la storica astensione degli Usa il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato ieri una risoluzione di condanna degli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Esultano i palestinesi («Duro colpo ad Israele»), mentre Tel Aviv accusa gli americani di aver «abbandonato il loro unico alleato in Medio Oriente» e fa sapere che non rispetterà la risoluzione. Durissimo Trump che twitta: «Dal 20 gennaio si cambia».

Garlasco bis, indagato amico del fratello di Chiara

A

LE TELEFONATE Durante le in­ dagini successive alla morte di Chiara, il giovane era stato sen­ tito due volte, il 18 agosto e il 4 ottobre. Dai tabulati telefonici risultavano infatti sei telefona­ te fatte tra il suo cellulare e casa

TASCABILI

SUGLI INSEDIAMENTI NEI TERRITORI

SÌ ALLA REVISIONE

desso ha un nome l’uo­ mo il cui dna è finito sot­ to le unghie di Chiara Poggi facendo riaprire il giallo di Garlasco. Si chiama Andrea Sempio, è un amico del fratello della vittima, Marco, e il 13 agosto del 2007, quando si è consumato il delitto, era appe­ na maggiorenne. Ed è lui, oggi impiegato di 28 anni, il primo indagato dalla Procura di Pavia in questa inchiesta bis. L’istan­ za di richiesta della revisione del processo presentata dalla difesa di Alberto Stasi, che per quest’omicidio sta scontando una condanna di 16 anni nel carcere di Bollate, è stata rite­ nuta «fondata» dal pg di Milano Alfonso che l’ha trasmessa alla corte d’appello di Brescia.

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A BORDO 111 PASSEGGERI

Dirottato aereo libico Prima la paura poi la resa

Alberto Stasi sta scontando nel carcere di Bollate la condanna a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi ANSA

Poggi nei giorni precedenti l’omicidio, tre inviate dall’abi­ tazione (e a chiamare dovrebbe essere stato Marco) e tre dal te­ lefono di Sempio, due delle quali fatte quando in casa c’era soltanto Chiara, mentre il resto della famiglia era in vacanza. Allora il suo alibi risultò però solido. Ma evidentemente qual­ cuno sospettava di lui al punto da spingere gli investigatori in­ gaggiati dalla madre di Stasi a prelevare il suo dna da una bot­ tiglia d’acqua e un cucchiaino per confrontarlo con quello tro­ vato sotto le unghie di Chiara.

UN NUOVA MENSA AD AMATRICE CON LA RACCOLTA CORRIERE-LA7 Ad Amatrice è stata inaugurata, tra la commozione della gente e i ringraziamenti del sindaco Pirozzi, la mensa costruita grazie ai fondi raccolti con «Un aiuto subito», l’iniziativa del Corriere della Sera e de La7. Il progetto, nato da un’idea del commissario straordinario Erranì, è dell’archistar Stefano Boeri, che darà anche il suo contributo progettuale per la ricostruzione del centro storico dell’antico borgo. La mensa è la prima opera realizzata con i fondi delle raccolte solidali post-terremoto

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La liberazione degli ostaggi nello scalo di Malta AP  Lunghe ore di panico per i 111 passeggeri dell’Airbus A320 della compagnia libica Afriqiyah Airways, dirottato ieri e fatto atterrare a Malta. Gli autori dell’azione, che volevano arrivare a Roma, all’aeroporto de La Valletta hanno minacciato di far saltare il velivolo, subito circondato da militari e membri delle forze speciali: i due, che avevano una bandiera pro Gheddafi, si sono poi arresi pacificamente.


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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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GUIDA AL WEEKEND

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DAVANTI ALLA TV

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Il Teatro Massimo illuminato a Palermo: tante città italiane si mettono in vetrina per le feste LAPRESSE

Mostre, musica e visite in città Non c’è solo il panettone GAZZA NATALE Francesco Rizzo

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inizio 2015, Milano face­ va i conti: oltre 34 mila persone avevano appro­ fittato delle festività per visitare mostre e musei in città. Poco più di Torino, 30.750 per il Polo Reale, secondo una tendenza che ha premiato anche centri come Verona e Rimini. Natale è aperto per la cultura e anche quest’anno sono molte le possi­ bilità per chi si alza da tavola. Proprio a Milano, per esempio, oggi e domani sono visitabili mostre come quella su Rubens a Palazzo Reale e Jean­Michel Basquiat al Mudec, ma chi vuo­ le qualcosa in più può attendere il 26: il Museo della Scienza or­

talizie le Oasi Wwf pensano a nonni e nipoti: fino al 9 gennaio l’ingresso nelle diciassette Oasi che aderiscono è gratuito. In­ formazioni su www.wwfoa­ si.eu/natale­in­oasi: centri co­ me quello di Valmanera, nel­ l’Astigiano, propongono ­ da martedì ­ laboratori di zoologia, giochi, esplorazioni nel bosco.

LEGGERE Ma c’è una mappa web anche per i mercatini: su www.ilturista.info si possono trovare informazioni sulle pic­ cole fiere da Nord a Sud, con in­ formazioni specifiche, orari, in­ ganizza laboratori per ragazzini dirizzi. Ci sono ancora mercati­ su temi come i robot, il cibo, ni aperti da Lecce a Bressanone l’energia. Mostre aperte anche (Bolzano). E in montagna, il 28 a Roma (Edward Hopper), Na­ dicembre a Lusérn, in Trentino, poli (I Tesori Nascosti, da Cara­ si rivivrà il Natale di 100 anni fa vaggio a Morandi, 150 opere di alla Haus von Prükk, classica norma non visibili al pubblico), abitazione Cimbra; mentre c’è Genova (Helmut Newton, solo chi presenta programmi oltre il oggi). È anche l’occasione per 1 gennaio (come #iolofaccioa­ avventurarsi nella Dalì Expe­ Courmayeur, tra sport, chef e rience a Bologna: animazioni musica) o Cortina, con il festi­ 3D e realtà au­ val «Una monta­ mentata per os­ gna di libr i» servare da un LA CHIAVE (Mauro Corona e nuovo punto di Rubens a Milano Buttafuoco tra vista oltre 200 gli ospiti). Di li­ opere del genio e Dalì a Bologna: bri, per i ritarda­ spagnolo. Ci so­ la curiosità è Torino tari nei regali, si no anche città in chiave «magica» parla anche oggi che si mettono in a Milano con Se­ vetrina, per le fe­ Tutti i mercatini gni e disegni, ini­ ste: a Napoli, il ziativa dedicata Teatro San Carlo delle feste ai piccoli. L’alter­ sarà visitabile da scoprire con una nativa? I musi­ domattina con mappa interattiva cal. Due esempi: guide che condu­ a Milano, da lu­ cono tra sale e palco; a Torino, nedì, Le Avventure di Alice nel lunedì sera, è possibile parteci­ Paese delle Meraviglie, a cura di pare a Torino Magica, itinerario Chiara Noschese; a Padova, Ge­ tra enigmi massonici e simboli ronimo Stilton nel regno della esoterici. Per chi preferisce la fantasia. Che è Natale, in fondo. natura, per tutte le festività na­ © RIPRODUZIONE RISERVATA

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

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6,5

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Può darsi che avvertiate la voglia di infilare familiari e colleghi nel forno al posto del tacchino. Siate buoni: è Natale… A S. Stefano ok l’amore.

La Luna conferisce brio alla vigilia e al giorno di Natale. Appagante la vita sociale, intriganti i viaggi. S. Stefano, però, d’umor sfigotombale. Ingiustificato.

Serenità? Pigrizia? Sì, grazie. Perché ve le meritate. No, però, alle compagnie (né alle fornicazioni) allargate: meglio in pochi. Giorno 26 allegro.

Voi siete il presepe, la Luna è una cometa accesa a mille volts che v’illumina di gioia. Le tradizioni vengono rispettate, l’ormone natalizio è dolce e uvettato.

Più che jingle bells le vostre potrebbero essere jingle balls. Ve le farà suonare (e girare) la Luna, pesantina a tutto tondo. Un 26 da jingle suins…

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

7-

6

7-

6

7-

6+

Vigilia e Natale rallegrati dal calore degli amici, degli affetti e dalla riuscita dei vostri progetti. S. Stefano un po’ vittimitisticolagnoso: state su.

GAZZA METEO

a cura di 3BMETEO.COM

Oggi e domani potreste trasudare ira da tutti gli aculei. Con metodo e pazienza, però, risolverete tutto. S. Stefano amichevole e fornichevole.

OGGI Milano MAX 11° MIN 3°

Vigilia e Natale di viaggi piacevoli, di riunioni familiari affettuose, d’amor alla crema chantilly. Il 26 avrete però due zebedei... formato famiglia.

Roma

MAX 14° MIN 4°

Pensieri gioiosi come una cremazione? Scacciateli. E impigritevi, narcisizzatevi, oggi e domani! Giorno 26 di viaggi, movida e gioia.

DOMANI Milano MAX 13° MIN 3°

Roma

MAX 13° MIN 5°

OSCAR Punta sulla musica Me­ diaset: dal Concerto di Natale (stasera alle 21.10 su Canale 5. Renga, Vecchioni e Tony Had­ ley tra gli ospiti) agli Italian Mu­ sical Awards con Michelle Hun­ ziker e Christian De Sica (gli “Oscar” del musical italiano, il 26, alle 13.40). Italia 1 premia la tradizione (Una poltrona per due, stasera, 21.30: un an­ no fa radunò comunque 2,2 mi­ lioni di fan), dopo un pomerig­ gio a base di Simpson. Classici domani sera anche su Rete 4 (Sette spose per sette fratelli, alle 21.15) mentre La7 (20.35) rico­ struisce Un anno di Crozza. Da Benedetta Parodi a Carla Gozzi, da Enzo Micco a Ernst Knam: Real Time (stasera, 19.10) fe­ steggia radunando alcuni dei ZECCHINO Rai Uno viaggia fra suoi volti più celebri, mentre il sacro della Messa celebrata Sky Uno HD punta su Michael dal Papa a San Pietro (stasera Bublè­Natale ad Hollywood e alle 21.25) al profano Panariel­ Adele Live in New York City lo sotto l’albero rewind, i per­ (oggi dalle 20.25), Sky Arte su sonaggi del comico toscano che Il Coro della Cappella Sistina un anno fa, in con la Missa Pa­ due serate, han­ pae Marcelli di no superato il IL NUMERO Giovanni Pierlui­ 26% di share gi da Palestrina (domani alle (stasera alle 20.35). Per i più 21.15). E per i più giovani anche Lo piccoli? Su Nic­ Zecchino di Nata­ kelodeon (Sky le (domani alle Benigni, con «I dieci 605­606) uno 9.35), seguito, comandamenti», ha speciale (domani tra l’altro, dal alle 19) con tutti i Concerto di Na­ vinto la prima serata personaggi di tale da Assisi del Natale 2015: Thundermans, (12.25). Su Rai oltre 17% di share Henry Danger, Due cinema vec­ Game Shakers; chio e nuovo: da Il gobbo di No­ su DeaKids (Sky 601­602), dop­ tre Dame (stasera) a Mary Pop­ pio appuntamento con Catti­ pins e lo splendido Up nel corso vissimo me 1 e 2, oggi e domani della domenica, quando Rai Tre alle 12.40 e alle 12.55. risponderà con la magia (vir­ f.riz. tuale) di A Christmas Carol. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dalla Hunziker a Panariello Tutta la tv sotto l’albero 1Michelle su Canale 5, Adele per Sky Rai Uno e La7 puntano sulla comicità

A

a qualcuno non man­ ca la fantasia: Disco­ very Channel celebra il Natale con 11 ore full im­ mersion sugli squali (oggi e domani alle 19.05), in un al­ ternarsi di documentari. Poi c’è chi cavalca l’occasione per lanciare nuovi prodotti, come Netflix, che oggi mette online Trollhunters, la nuo­ va serie d’animazione Dre­ amworks basata sull’omoni­ mo libro di Guillermo del To­ ro e Daniel Kraus (un adole­ scente deve difendere il mondo dalle minacce dei troll malvagi). Ma si può an­ che puntare sui successi con­ solidati: Mtv offre maratone delle più recenti produzioni italiane, da#Riccanza a Ri­ diculousness Italia, fino a Pif e il suo Il Testimone (domani, 21.10, a gennaio nuovi epi­ sodi). Poco natalizio? Il pa­ linsesto è un menù per tutti.

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LO SPORT IN TV

21/3 - 20/4 ARIETE Ecco arrivare la Luna splendida splendente. E la vostra vita diventa come un film di Frank Capra, con violini e melassa d’amor. Tutto va bene!

1 Michelle Hunziker, 39 anni, a Santo Stefano su Canale 5 con un programma dedicato ai musical; 2 Giorgio Panariello, 56, torna domani sera su Rai Uno; 3 La cantante inglese Adele, 28, sarà una delle protagoniste su Sky; 4 Maurizio Crozza, 57, festeggia su La7 con il suo “meglio di” ANSA/AP

La Luna paventa tensioni, stanchezza e un tantino di sfighezza fino al 26. State su, organizzandovi con metodo. Sudombelico negletto.

Non mettete nello schiaccianoci della vostra pedanteria gli zebedei altrui: vi converrà. Forma fisica e fornicazione sono benedette dagli astri.

DOPODOMANI Milano Roma MAX 13° MIN 3°

MAX 15° MIN 5°

IN TV OGGI CALCIO

CArPI - VErONA Serie B 15.00 - SKY CALCIO 1 frOsINONE - BENEVENTO Serie B 15.00 - SKY CALCIO 2 PErUGIA - LATINA Serie B 15.00 - SKY CALCIO 3 sPAL - TErNANA Serie B 15.00 - SKY CALCIO 4 BrEsCIA - PrO VErCELLI Serie B 15.00 - SKY CALCIO 5 AVELLINO - sALErNITANA Serie B 15.00 - SKY CALCIO 6 CEsENA - TrAPANI Serie B 15.00 - SKY CALCIO 7

BIATHLON

COPPA DEL MONDO Inseguimento femminile (replica) 17.00 - EUROSPORT COPPA DEL MONDO Staffetta 4x6 (replica) 18.00 - EUROSPORT

fOOTBALL

GrEEN BAy - MINNEsOTA NFL 19.00 - FOX SPORTS sEATTLE - ArIZONA NFL 22.30 - FOX SPORTS

sALTO CON GLI sCI COPPA DEL MONDO HS 137 (replica) 15.00 - EUROSPORT

COPPA DEL MONDO HS 140 (replica) 21.00 - EUROSPORT

BAsKET

CLEVELAND - GOLDEN sTATE NBA 21.00 - SKY SPORT 1, CIELO sAN ANTONIO - CHICAGO NBA 23.00 - SKY SPORT 1

fOOTBALL

EAsTErN MICHIGAN OLD DOMINION NCAA (replica) 14.00 - SKY SPORT 2

GOLf

ITALIAN OPEN PGA European Tour (replica) 03.00 - SKY SPORT 3

rUGBy

INGHILTErrA - AUsTrALIA Test Match (replica) 08.00 - SKY SPORT 2

sALTO CON GLI sCI

AsCOLI - BArI Serie B 15.00 - SKY CALCIO 8

IN TV DOMANI

COPPA DEL MONDO HS 137 (replica) 18.00 - EUROSPORT

VICENZA - CITTADELLA Serie B 15.00 - SKY CALCIO 9

CALCIO

sPAGNA - ITALIA Europei 2016 (replica) 13.45 - RAI SPORT 1

TENNIs

ENTELLA - NOVArA Serie B 15.00 - SKY CALCIO 10

GErMANIA - ITALIA Europei 2016 (replica) 16.00 - RAI SPORT 1

Us OPEN Highlights (replica) 20.00 - EUROSPORT 2

rOLAND GArrOs Highlights (replica) 19.00 - EUROSPORT 2

IN TV LUNEDì CALCIO

WATfOrD - CrysTAL P. Permier League 13.30 - SKY SPORT 1, SKY SPORT 3, SKY SUPERCALCIO HULL CITy - MAN. CITy Permier League 15.00 - SKY SPORT 1, SKY SPORT 3, SKY SUPERCALCIO

BAsKET

fOrLì - IMOLA Serie A2 20.30 - SKY SPORT 2

fOOTBALL

DALLAs - DETrOIT NFL 02.30 - FOX SPORTS

VOLLEy

IL BIsONTE fIrENZE sAVINO DEL BENE sCANDICCI Serie A1 femminile 16.00 - RAI SPORT 1 rEVIVrE MILANO GrOUP MONZA Superlega 18.15 - RAI SPORT 1


GAZZALOOK R Speciale Capodanno

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DISCO ROSSO PROFONDO rosso vintage 1975 LUIGI BIANCHI MANTOVA TUXEDO coat in lana e cachemire  900 euro MONCLER PIUMINO omaggio al capodanno cinese, anno del gallo, reversibile  1.050 euro

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SMOKING, PAPILLON E UN PO’ DI LUREX Una giacca taglio smoking è come il decolleté delle signore: non può mancare. Ci sono notti che non sono come le altre, dove la parola d’ordine è osare. Capodanno è la regina delle notti, la prima dell’anno da vivere al massimo. Anche dell’eleganza. Comanda sempre il rosso, che porta bene. E spopola ancora il lurex che sull’uomo diventa... a borchie. Happy new year!

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SABATO 24 DICEMBRE 2016

Fazio il conduttore Roma E lo show è garantito

VERSO IL 2017

1Preso in giro in estate per l’omonimia con il presentatore tv ha già raggiunto le presenze per il riscatto: ora è inamovibile Chiara Zucchelli ROMA

L

a battuta, che poi battuta non era, l’ha fatta Luciano Spalletti a Roma Radio: «Fazio è un giocatore di perso­ nalità e qualità, non è il socio della Littizzetto». Il riferimen­ to, neppure troppo velato, è a una foto che girava sui social network quest’estate in cui un altro Fazio, Fabio il conduttore e non Federico il calciatore, era immortalato con la maglia del­ la Roma. Dopo la buona pre­ stazione contro il Chievo – l’en­ nesima – Spalletti gongolava, perché lui Fazio lo ha chiesto espressamente, «visto che lo volevo già quando ero in Rus­ sia e visto che in Spagna e In­ ghilterra non giocava ho chie­ sto di portarlo qui». Anche i ti­ fosi lo hanno eletto beniamino, con un paragone di quelli che pesano: «The wall», come un altro difensore centrale illustre che qui ha scritto la storia. «Sa­ muel era solo più bello», ha commentato su Twitter tale Daniela, e come lei altri roma­ nisti hanno riempito di compli­

SAREBBE FORTE PURE DA MEDIANO. LO VOLEVO GIÀ ALLO ZENIT LUCIANO SPALLETTI ALLENATORE ROMA

menti il profilo del giocatore. Uno poco personaggio, ma che nello spogliatoio si fa sentire eccome. Prima di imbarcarsi per Siviglia, dove trascorrerà qualche giorno di vacanza, Fa­ zio ha letto tutto e ha pure gra­ dito, tanto che ha voluto condi­ videre, con emoticon sorriden­ ti, il tweet di un tifoso che scri­ veva a Donald Trump in riferimento al muro tra Usa e Messico: «Mi dispiace, ma Fa­ zio non è in vendita».

Vacanze giallorosse tra Maldive e Africa E il primo a Trigoria 1Totti, De Rossi e Florenzi alle Maldive, Rüdiger in Sierra Leone. Quasi tutti al lavoro a Capodanno

RISCATTO In vendita no, ma in prestito neppure. La Roma lo ha pagato un milione e 200mila euro per il prestito, a giugno lo riscatterà dal Tot­ tenham per 3,2 milioni visto che ha raggiunto il numero di presenze necessarie. Fazio se l’è meritato: in campionato ha saltato per scelta tecnica solo la partita contro la Samp, poi non è più uscito. Nel senso let­ terale del termine: da Fiorenti­ na­Roma del 18 settembre non ha saltato neanche un minuto, e ha resistito sia al ritorno di Rüdiger che a quello di Verma­ elen.

ROMA

I Federico Fazio, 29 anni: 15 gare di fila da 90’ in campionato LAPRESSE

INIZIO DIFFICILE Per Spalletti è un titolare inamovibile, no­ nostante all’inizio il rapporto – tecnico, non umano – non fos­ se idilliaco. È vero che era stato l’allenatore toscano a volerlo, ma è vero anche che Fazio, re­ duce da un’annata complicata (appena 7 presenze nell’ultima stagione tra Tottenham e Sivi­ glia), non era partito nel mi­ gliore dei modi. Infatti contro il Porto, espulso Vermaelen, non era stata lui la prima scel­ ta. Anzi, sembrava il quarto centrale, dopo Manolas, Ver­ maelen e Juan Jesus (costato più del doppio), il quinto una volta rientrato Rüdiger. Spal­ letti ci ha lavorato, anche dura­ mente, lui si è messo a disposi­ zione come se fosse un Prima­ vera e non un calciatore con tre Europa League in bacheca e i risultati sono arrivati. Magari

Totti e De Rossi ieri a Fiumicino in partenza per le Maldive

non è rapidissimo, ma com­ pensa con una tecnica ottima. REGISTA «È vero – ha confer­ mato Spalletti –, contro il Chie­ vo è stato quasi il regista della squadra. Se lo facciamo gioca­ re mediano, diventa pure un mediano fortissimo. Lui è uno capace di arrivare al limite del­ l’area, copre campo e visto che ha questa costituzione fisica importante magari non si pen­ sa che abbia la possibilità di es­ sere da tutte le parti del terre­ no come i centrocampisti e in­ vece ci arriva. Anche con le spalle girate si sa disimpegnare quando viene attaccato dal­ l’uomo, senza contare la perso­ nalità che mette a disposizio­ ne». Oggi e domani, visto che il suo futuro ora si chiama Roma. © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic LA MAGLIA DI TOTTI ALL’ASTA SOLIDALE PER I TERREMOTATI  Non si ferma la solidarietà della Roma per Amatrice e i paesi colpiti dal sisma di agosto. Ieri capitan Francesco Totti – via social – ha messo all’asta la sua maglia autografata dell’ultimo derby. «Il ricavato è per l’associazione di Capricchia, frazione di Amatrice», ha detto. Il termine di questa asta è il 20 gennaio e già si superata la cifra di mille euro per aggiudicarsi la maglia.

romani al mare, chi a ri­ posarsi e basta, come Totti e De Rossi, chi in­ vece ad alternare sole, mare e lavoro, come Florenzi, perché la voglia di rientrare dall’infortunio è troppa e il traguardo di metà febbraio si inizia a vedere. Sono ini­ ziate ieri le vacanze dei gio­ catori della Roma e Fiumici­ no sembrava una piccola succursale di Trigoria, so­ prattutto per la presenza di Totti, De Rossi e Florenzi in aeroporto, ovviamente rico­ nosciuti e immortalati da ti­ fosi e addetti allo scalo. La meta era la stessa, anche se poi si divideranno: tutti e 3, infatti, con rispettive fami­ glie hanno scelto le Maldive per ricaricarsi. Hanno viag­ giato insieme – con scalo negli Emirati – poi ognuno andrà nella sua isola, per ri­ vedersi a Trigoria il primo gennaio. SUDAMERICA E EUROPA Gli europei, infatti, torneranno al lavoro dopo il veglione del 31, i sudamericani inve­ ce avranno un giorno in più per poter tornare con tran­ quillità dal lungo viaggio.

Emerson, Alisson con moglie incinta (tra quattro mesi na­ scerà Helena), Juan Jesus e Bruno Peres torneranno a ca­ sa, così come Iturbe, mentre Paredes, vista anche la nascita del piccolo Giovanni qualche settimana fa, non si allontane­ rà dall’Italia e ha fatto venire la famiglia per festeggiare. Non si è allontanato più di troppo ne­ anche Fazio, tornato con la moglie a Siviglia, città dove ha vissuto, giocato e dove potreb­ be persino tornare a fine car­ riera. LA MIA AFRICA Qualche gior­ no di riposo anche per Salah, che prima di unirsi all’Egitto per la coppa d’Africa andrà a prendere un po’ di sole a Du­ bai, dove incontrerà tanti col­ leghi, dall’atalantino Gomez al laziale Immobile. Il 27 e il 28 parteciperà al Globe Soccer Award, poi penserà alla Coppa d’Africa. Stesso continente an­ che per Rüdiger, che ha scelto di non andare in Germania ma in Sierra Leone, terra d’origine della sua famiglia. «Non vedo l’ora, sono felicissimo», ha scritto ieri prima di decollare. Una settimana di relax con i parenti più stretti, per archi­ viare un 2016 intenso e diffici­ le, visto l’infortunio al crociato e le dichiarazioni di Lulic dopo l’ultimo derby. Rüdiger non le ha mai commentate, così come non ha commentato la squalifi­ ca del bosniaco. Non lo farà certo in questa sosta, il cui uni­ co obiettivo, suo e dei compa­ gni, è ricaricare le batterie per continuare nel 2017 la rincorsa alla Juventus. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Serie A R La nota dolente

SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Lazio, che ti succede nell’intervallo?

1Solo 3 gol incassati nei primi tempi, 18 nei secondi. Inzaghi al lavoro per risolvere il problema Stefano Cieri ROMA

C

osa succede nell’inter­ vallo? Perché la Lazio si squaglia (quasi sempre) nella ripresa? Cosa s’imposses­ sa dei giocatori biancocelesti a metà delle partite, trasforman­ doli da calciatori quasi perfetti a interpreti vulnerabili ed insi­ curi? Sono i quesiti che accom­ pagneranno le vacanze natali­ zie di Inzaghi e dei suoi uomi­ ni. Il primo problema da risol­ vere in vista di una ripresa del campionato che può consenti­ re alla squadra di Inzaghi di ri­ prendere subito l’ottimo cam­ mino avuto fin qui. Nonostante il k.o. di San Siro, infatti, la La­ zio ha chiuso l’anno solare con un sorprendente e positivo quarto posto in classifica, ad un solo punto dalla zona Champions. NUMERI IMPIETOSI Certo, se la tenuta difensiva della forma­ zione biancoceleste fosse stata anche nei secondi tempi la stessa delle prime frazioni di gioco adesso le prospettive sta­ gionali sarebbero ancora più rosee. I numeri parlano chiaro. I 21 gol subiti nelle prime 18 giornate di campionato dalla Lazio sono arrivati quasi tutti (18) nella ripresa. Appena 3, invece, quelli incassati nei pri­ mi tempi. Che fanno della dife­ sa della Lazio la migliore in Se­ rie A. Fino all’intervallo, però.

Il problema è soprattutto que­ sto, la tenuta difensiva. Perché per il resto, tra primo e secon­ do tempo, il rendimento della Lazio non subisce grandi diffe­ renze. In alcuni casi, anzi, mi­ gliora. I gol fatti, ad esempio, sono maggiori nella ripresa (18) che nei primi tempi (14). Ed anche i punti conquistati, nel complesso, crescono nei secondi tempi (se le partite du­ rassero 45 minuti la Lazio avrebbe 27 punti). TESTA O FISICO? Però quei gol presi con puntualità sconcer­ tante nelle seconde frazioni di gara pesano tantissimo sulle potenzialità della formazione biancoceleste. Risolvere que­ sto problema diventa impre­ scindibile. Il punto è capire se la difesa laziale sia vittima di un calo fisico oppure mentale. Probabilmente entrambe le co­ se. Anche se, nel dopopartita di San Siro, Inzaghi ha giusta­ mente evidenziato come i dati relativi al rendimento atletico dei giocatori rivelino che la squadra corre più nella ripresa che nel primo tempo. Allora, forse, è soprattutto una que­ stione mentale. Che rischia di aggravarsi con il ripetersi di questi eventi. Inzaghi, che fin qui si è rivelato anche un fine psicologo, dovrà quindi curare soprattutto questo aspetto. Do­ vrà infondere ai suoi giocatori una sicurezza e una solidità che fin qui non hanno avuto fi­ no in fondo.

LA SORPRESA

Lombardi: «Devo tutto al tecnico»

Il secondo gol di Icardi domenica a San Siro, l’ultimo dei 18 incassati dalla Lazio nei secondi tempi FORTE Periodo

Gol

Tiri Tiri totali nello specchio

Gol Tiri Tiri nello specchio subiti concessi concessi

1° TEMPO

14

123

45

3

93

2° TEMPO

18

136

52

18

141

Palloni giocati

Palloni giocati in area

33

5.816

222

51

5.554

228 GDS

RProblema mentale più che fisico Necessaria una scelta definitiva sul modulo

QUESTIONE MODULO Altra questione da affrontare è quel­ la del modulo. L’alternanza di rendimento della retroguardia tra primi e secondi tempi non è strettamente legata al modo in cui la difesa è schierata. Alme­ no questo dicono i numeri. Pe­ rò certamente alternare la di­

Nuoto R L’Aniene festeggia

fesa a 3 a quella a 4 qualche di­ sorientamento lo crea. Forse è il caso di fare una scelta defini­ tiva in questo senso. Di modu­ lo e anche di uomini. Anche se non sarà facile, perché i cen­ trali di Inzaghi si stanno tutti comportando egregiamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pallanuoto R Le romane di A-1

Pietralata, non solo Pellegrini Vis Nova e Lazio Pure la Quadarella da applausi avanti con fiducia 1Dopo 10 turni

Roberto Parretta

segnali di crescita I primi bilanci di Ferraro e Moroli

P

er un giorno a Pietralata ci si è sentiti come alle Olimpiadi. Grazie ai cam­ pioni che si sono presentati nel­ la vasca da 25 metri del centro federale per la fase regionale della Coppa Caduti di Brema: da Federica Pellegrini, che in un’ora ha dominato due gare individuali e contribuito alla vittoria della staffetta veloce del suo Aniene, a Luca Dotto e Filippo Magnini, protagonisti di un emozionante duello nei 100 stile risolto solo all’ultima bracciata. Passando però anche per Simona Quadarella, com­ pagna di squadra di Federica, e che si divide con la Pellegrini il programma delle gare dello sti­ le libero: il raggio d’azione del­ la ragazza spazia infatti dai 400 metri in su. DOPPIA MATURITA’ La matti­ nata è stata ricca di entusiasmo nel centro natatorio situato alle spalle dell’ospedale Pertini. C’erano i bambini delle scuole nuoto, entusiasti per la possibi­ lità di andare a caccia di auto­ grafi a distanza ravvicinata con i campioni. Il programma delle gare individuali si è chiuso con gli 800 femminili, vinti proprio dalla Quadarella in 8’27”80, un tempo inferiore a quello fatto registrare nei campionati di Riccione, dove aveva invece centrato una bella doppietta (vinti pure i 1500). La dimo­ strazione che le cose stanno an­ dando sempre meglio nel per­ corso per ricucire un filo che ri­ schiava di spezzarsi. La fresca diciottenne (li ha compiuti il 18 dicembre), era stata infatti d’

Gianluca Scarlata ROMA

S Simona Quadarella, romana di Ottavia, fresca diciottenne LAPRESSE

RSimona ha due obiettivi nel 2017: la maturità a scuola e i Mondiali di Budapest oro ai Giochi giovanili di Nan­ chino 2014 (sugli 800) e bicam­ pionessa del mondo juniores a Pechino 2015 (800 e 1.500). «E’ stato un buon 2016», dice Si­ mona, che a novembre aveva timbrato anche il nuovo record italiano dei 1.500. «Dopo un’estate che non è andata co­ me avrei voluto, cominciare la nuova stagione così significa che sto facendo un buon lavo­ ro». In effetti, all’inizio del­ l’estate di Rio, Simona non è riuscita a tagliare il traguardo della qualificazione olimpica, nonostante giocasse in casa, nel Settecolli del Foro italico. Aveva nuotato i suoi 800 in

 Il debutto in Serie A, il primo gol, la presenza in pianta stabile nella rosa della prima squadra. Cristiano Lombardi sta vivendo un anno veramente straordinario. Per questo il ritorno nella sua Viterbo, ieri, per l’inaugurazione di una sala cinematografica, ha avuto un sapore del tutto particolare. «Dopo anni di sacrifici per me è arrivata la svolta. Spero che presto possa raggiungermi in prima squadra pure Rossi, anche lui viterbese». Il bilancio è ovviamente positivo. «Devo ringraziare i giocatori più esperti che mi hanno aiutato, soprattutto il giorno dell’esordio. E poi Inzaghi a cui devo tutto. Sono cresciuto con lui nelle giovanili, mi conosce meglio di chiunque altro, sono contento di aver ripagato la sua fiducia». E il bello deve ancora venire. Perché alla ripresa del campionato col Crotone Lombardi sarà probabilmente titolare (mancheranno Keita, Anderson e Lulic). «Mi farò trovare pronto: qualche panettone in meno e un po’ di corsa in più...».

8’37”52, tempo più lento di sei secondi rispetto a quanto com­ binato ai campionati europei di Londra. «Mi aspettavo un tem­ po più basso, ho sbagliato gara si in dall’inizio, ero troppo ner­ vosa», disse quel giorno. Ma ora si volta pagina: «L’obiettivo sono i Mondiali, cercherò di an­ dare forte ad aprile, con un oc­ chio anche alla maturità» «MI AIUTANO TUTTI» La Qua­ darella, allenata all’Aniene dal­ l’ex azzurro Christian Minotti, un debole per la Nutella, è in­ fatti all’ultimo anno di liceo scientifico e ad aprile cercherà il pass per la rassegna iridata di Budapest. «Cerchiamo di mi­ gliorarci sempre, proviamo a fare 1.500, 800 e 400. Mi aiuta­ no tutti, la famiglia, la società, mi sento molto seguita. E anche a scuola i professori lo sanno e ci tutelano». E chissà che il 2017 non le porti la maturità a scuola e in vasca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

i chiude la prima parte di stagione per Vis No­ va e Lazio, tempo di bi­ lanci per le due squadre ro­ mane di A­1 dopo dieci turni. Sotto l’albero la Lazio ha tro­ vato i primi tre punti ed è pe­ nultima, la formazione di Ciocchetti va avanti con la consapevolezza di poter lot­ tare anche contro club squa­ dre blasonati. RAFFRONTI Rispetto allo scorso anno, la Vis Nova è mi­ gliorata grazie a un gruppo equilibrato, ben amalgama­ to, che lavora con grande ab­ negazione. E lo dimostrano gli 11 punti in classifica (e il decimo posto) frutto delle vittorie con Torino, Bogliasco e Lazio e i pareggi con Quinto e Canottieri Napoli, sfioran­ do il colpaccio nell’ultimo turno con il Posillipo. Un ro­ ster che nel corso delle setti­ mane è cresciuto dal punto di vista tecnico e caratteriale, ma che ha ancora margini. L’obiettivo è evitare i playout, ottenendo così una salvezza tranquilla. «Credo che la Vis Nova abbia tutte le carte in regola per mantenere l’A­1, abbiamo visto come il gruppo stia venendo fuori – dice il presidente Marco Ferraro –. Sono contento dell’atteggia­

mento dei ragazzi e di come si stiano impegnando, possiamo far bene e giocarci le nostre pos­ sibilità negli scontri diretti. Ab­ biamo allestito una squadra im­ prontata sui giovani, dal portie­ re Nicosia a Briganti, e sono or­ goglioso poi di come stiano rispondendo i giovanissimi, da Migliorati a Ciotti che unitamen­ te a Sofia sono stati convocati nelle nazionali giovanili. La no­ stra Under 17 si è qualificata alla fase successiva nazionale. C’è un serbatoio prolifico e molto atti­ vo, intendiamo far crescere que­ sti talenti». SPERANZA Con lo sguardo rivol­ to al futuro e alla crescita del mo­ vimento romano di eccellenza, anche la Lazio insegue la salvez­ za. Rispetto alla precedenti sta­ gioni la squadra è stata rivolu­ zionata, tutti under 20 più qual­ che senatore. Dopo un lungo di­ giuno è arrivata la prima vittoria contro l’Acquachiara: la squa­ dra, affidata a Massimo Tafuro, è cresciuta molto nelle ultime settimane. Il presidente Massi­ mo Moroli ha le idee chiare: «Ab­ biamo deciso di cambiare pagina e di avviare un progetto bienna­ le. Rimango estremamente fidu­ cioso perché la Lazio ha un po­ tenziale da salvezza, possiamo battere Quinto e Torino. Abbia­ mo un doppio scopo: il primo è di evitare l’ultimo posto, in se­ conda battuta riuscire a salvarci. I ragazzi si stanno allenando be­ ne e possono crescere grazie a un tecnico preparato e di grande fermezza morale. Purtroppo ci sono mancati Di Rocco e Lepora­ le in alcune partite, ma sono cer­ to che il 2017 possa portarci quei punti per rimanere in A­1». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rugby R Derby ovale Fiamme Oro a segno Giorgio Lo Giudice ROMA

L

e Fiamme Oro vincono un derby tirato, ma tec­ nicamente povero, con le difese ad avere la meglio sugli attacchi. Il 20­13 fina­ le, premia la maggiore preci­ sione dalla piazzola di Bu­ scena, rispetto al suo omolo­ go Cioffi, che di punizioni ne ha sbagliate due e la trasfor­ mazione. Le Fiamme Oro hanno avuto il torto di esser­ si adattate al gioco pieno di entusiasmo ma un po’ caoti­ co della Lazio. Una situazio­ ne a rischio se ci fosse stato un calciatore più ispirato dall’altra parte. È sembrata in definitiva la partita del «vorrei ma non posso». Alla fine il pilone Giuseppe Di Stefano, uno dei migliori dei cremisi, spiega: «Eravamo un po’ in tensione, in parte per la classifica che ci pena­ lizza e poi perché il derby è sempre una partita partico­ lare». Anche il tecnico Um­ berto Casellato la pensa in modo simile: «Per giocare bene si deve essere in due. Ci abbiamo provato, poi ci sia­ mo adattati a loro». Sul fron­ te laziale c’è il seconda linea Damiani a recriminare: «Malgrado una partita gio­ cata bene, ci troviamo a commentare ancora una sconfitta immeritata». © RIPRODUZIONE RISERVATA

I MARCATORI P.t. 2’ cp Buscema, 11’ cp Cioffi, 16’ cp Buscema, 19’ m. De Gaspari; s.t. 8’ m. Coronel tr. Calandro, 12’ e 27’ cp Buscema, 35’ cp Calandro, 38’ drop Buscema. I punti: Fiamme Oro 4, Lazio 1.


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SABATO 24 DICEMBRE 2016

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NATALE IN CITTÀ

Una Milano blindata tra mercati, pattini e musei aperti 3 1

Annabella D’Argento

«N  1 Una maglia di Marco Van Basten, al Milan dal 1987 al 1995: tra le altre, al museo ci sono la numero 10 dell’Argentina di Lionel Messi e la 10 della Roma di Francesco Totti  2 La sezione dedicata alle scarpe da calcio  3 Le maglie della Nazionale

Maglie e miti: ecco il museo del pallone 1Le divise di Pelé, Maradona, Ibra e 80 paia di scarpini nel nuovo spazio in Galleria Andrea Guerra

ORARI E PREZZI Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 22.30. Biglietti 12 euro. Studenti e riduzioni 11; gruppi e convenzioni 10; ragazzi 9; ridotto 6; bambini accompagnati 1 euro.

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on è solo un luogo di culto dove è custodito il Dna di quasi un centina­ io di campioni del calcio mo­ derno (perché maglie, scarpe e guanti sono stati indossati da­ gli atleti più bravi del pianeta), è anche la casa di un nuovo premio che ogni anno sarà as­ segnato a chi avrà fatto l’assist più bello. È il neonato Museo del calcio di Milano, non solo su Inter e Milan ma aperto al mondo e anche all’universo femminile. Il battesimo si è te­ nuto la scorsa settimana ed è situato in uno dei luoghi sim­ bolo della città, cioè la Galleria Vittorio Emanuele (civico 11 e 12), il cuore di Milano. Quasi

duecento oggetti originali in bacheca per essere ammirati dai turisti di tutto il mondo e soprattutto dagli amanti del gioco del pallone. Ci sono le maglie dei grandi campioni che hanno fatto innamorare di­ verse generazioni, a comincia­ re da quelle di Maradona e Pelé. GLI OGGETTI Ci sono i guanti e le casacche dei più forti numeri 1 del mondo e oltre 80 paia di scarpe indossate da difensori, centrocampisti e attaccanti che hanno reso gloriosi i club nei quali hanno giocato: Kakà, Fi­ go, Ibrahimovic. C’è anche una sezione dedicata al calcio fem­ minile, inaugurata alla presen­ za delle ragazze dell’Inter. E poi una sezione in cui si rac­

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contano i segreti degli stadi più famosi e conosciuti del globo terrestre e una che celebra gli allenatori più vincenti. ASSIST L’idea è di Alessandro­ Rosso Group (che ha creato an­ che la «Camminata sui tetti della Galleria») che ha trovato la collaborazione del Comune di Milano e ha affidato la pro­ gettazione del museo allo stu­ dio di architettura Dontstop, già noto per aver recentemente lavorato alla ristrutturazione dello stadio Meazza e della ri­ qualifica delle sue aree ester­ ne. «La scelta di un edificio sto­ rico come la Galleria Vittorio Emanuele, è stato apposita­ mente pensata per dare mag­ gior lustro a tale iniziativa». I pezzi pregiati arrivano dalla collezione di Federico Enri­ chetti, curatore del museo, che mette così il suo tesoro in bella mostra. Ogni anno il museo del calcio sarà anche il luogo dove verrà premiato il miglior assist e quindi dove verrà assegnata la «Stringa d’Oro». E, come spiegano gli organizzatori del­ l’iniziativa, non è affatto un ca­ so che questo riconoscimento trovi casa nel cuore della Lom­ bardia: «A Milano si apre un museo di risonanza internazio­ nale che premia la qualità più “ambrosiana” del gioco del pallone: la generosità. Visione, forza, estro, tecnica e cuore: chi saprà mettere in campo queste cinque caratteristiche riceverà il premio». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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 1 Barriere di protezione in piazza Duomo colorate dai writers  2 La nuova illuminazione del Duomo  3 La festa di Natale con i City Angels davanti alla stazione centrale FOTOGRAMMA

IN CITTÀ

Bikemi, nuova stazione in largo Rio de Janeiro  (fra.cuo.) Ieri una nuova stazione del servizio di bike sharing BikeMi è stata attivata in largo Rio de Janeiro, mentre le mille biciclette a pedalata assistita saranno potenziate con altrettante batterie al litio nuove. Grazie a un finanziamento di 605mila euro del ministero dell’Ambiente, Atm potrà rinnovare il parco delle mille biciclette rosse a cui si aggiungono le 3650 gialle a pedalata tradizionale. Nella nuova stazione (sono 254 in città) ci sono 24 stalli.

on sono preoccupa­ to ma certamente attento», ha detto il sindaco Giuseppe Sala riguar­ do all’allarme terrorismo. «In giro più pattuglie — ha rimar­ cato Sala — piazza Duomo sarà protetta da dissuasori». Parole che gettano un po’ di luce sulle ombre delle ultime ore. Mentre proprio una nuova illuminazio­ ne irradia da ieri il Duomo: 56 nuovi fari a fascio strettissimo divisi in 2 batterie da 28 proiet­ tori ciascuno illuminano la Ma­ donnina, la facciata e le vetrate della Cattedrale. Un weekend in sicurezza, si spera, e ricco di iniziative per milanesi e turisti. Un Natale di mostre e musei aperti anche il 25 e il 26. Da Pa­ lazzo Reale (Hokusai, Escher, Rubens, Pomodoro), al Mudec (Homo Sapiens, Jean­Michel Basquiat), al Pac (Armin Linke). PATTINI Si continua a pattinare sul ghiaccio in piazza Gae Au­ lenti circondati dai grattacieli, così come in piazza Città della Lombardia e in piazza Liberty. Mercatini e pattini anche al Vil­ laggio delle Meraviglie nei giar­ dini Indro Montanelli. Tranne il 25 e il 1o gennaio la magia del ghiaccio la si ritrova anche ai Bagni Misteriosi. Tanti mercati­ ni in città: dal Duomo al Bro­ cantage in via Zebedia, da piaz­ za Portello a City Life fino a Mi­ lano Bottega di piazza Gramsci. Per gli amanti della tradizione, da non perdere il presepe mo­ numentale dei sassi di Matera nel cortile di Palazzo Marino. Per i più piccoli torna «Babbo Natale sulle Nuvole» alla Torre Branca (il 24 dalle 10 alle 13). E poi ancora le attrazioni del Dar­ sena Christmas Village. Come ogni anno, per Natale, il servi­ zio delle quattro linee di metro­ politana e delle linee di superfi­ cie sarà effettuato dalle 7 alle 19.30 (www.atm.it). © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Calcio e basket R

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BRESCIA-PRO VERCELLI

LA SVOLTA TECNICA

Brocchi-Longo La sfida iniziò in Primavera

Cristian Brocchi e Moreno Longo: i tecnici di Brescia e Pro Vercelli si sono sfidati ai quarti Primavera 2015 con Milan e Torino LAPRESSE

Gian Paolo Laffranchi

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rescia­Pro Vercelli è an­ che Cristian Brocchi ver­ sus Moreno Longo. Non è mica la prima volta. Nient’af­ fatto. È una sfida che parte da lontano. Dieci giugno 2015, quarti di finale scudetto del campionato Primavera. Milan contro Torino, Brocchi su una panchina e Longo sull’altra: 3­3, servono i calci di rigore, fi­ nisce 6­7. Prevalgono i granata, piangono i rossoneri. In campo, diversi dei giocatori del Brescia attuale: di qua sbagliano i mila­ nisti Crociata e Vassallo, di là il

torinista Rosso. Nel Milan, con Donnarumma e il bresciano Ca­ labria, c’è pure Modic. Longo poi vinse lo scudetto. Brocchi cercherà oggi la rivincita, al Ri­ gamonti. CRESCITA «Longo sì, è un alle­ natore che conosco — sorride Brocchi —. Ci si affronta, ci si confronta. I processi di crescita proseguono. A volte ci sono in­ terpretazioni calcistiche diver­ se. È proprio questo il bello. Si possono prendere cose positive anche da altri allenatori e io provo sempre a farlo. Fonda­ mentale, e utile, apprezzare il lavoro degli altri. La Pro Vercel­

Agenda e risultati R CICLISMO MISS (d.vig.)_È la 18enne Alessia Gozio, figlia di Tiziano d.s. della Feralpi, la nuova Miss Ciclismo 2016. Bresciana di Ronco di Gussago, ha praticato ciclismo, studia finanza e marketing e sogna di diventare avvocato. È stata eletta nella finale al “The Beach” di Milano. 

GINNASTICA ARTISTICA USA (f.c.) Nell’ambito dell’operazione Tokyo 2020, sei ginnaste lombarde sono state selezionate dalla Federazione per prendere parte, dal 7 al 19 gennaio, al training camp internazionale di Dallas (Usa). Sono: Sofia Arosio (Gal Lissone); Caterina Cereghetti (Centro Sport Bollate), Asia e Alice D’Amato, Francesca Noemi Linari e Giorgia Villa della Brixia Brescia. 

vasca corta. Uomini: 1. Team Lombardia 12.375 punti, 2. Gestisport 11.704, 3. Nuotatori Milanesi 11.189. Donne: 1. Team Lombardia 12.479, 2. Team Insubrika 11.592, 3. Gestisport 11.317.

SPORT INVERNALI SCI DI FONDO (s.s.) Secondo posto per Mirco Bertolina nella 15 km a inseguimento seniores di Cogne valevole per la Coppa Italia Sportful. Il valtellinese si è piazzato alle spalle del trentino Sergio Rigoni per meno di 1”, terzo il friulano Claudio Muller. Nella categoria juniores ancora un podio per Martina Bellini, seconda alle spalle della bellunese Anna Comarella, mentre Laura Colombo si è piazzata terza fra le aspiranti dietro alla veneta Alessia De Zolt Ponte e alla trentina Rebecca Bergagnin. 

TENNISTAVOLO MILANO A2 Va al giro di boa a punteggio pieno Milanosport, in testa alla classifica di A2 maschile con 3 punti di vantaggio su Genova. Ha vinto 6 partite per 4-0 e una per 4-1, impressionante lo score dei giocatori: 13 successi su 13 per Matteo Mutti, 9 su 9 per Guoze e 6 su 7 per Daniele Sabatino. 

HOCKEY GHIACCIO COPPA ITALIA (gi.pr.) Il Milano passa senza patemi al Pala Albani di Varese e si conferma leader del girone Ovest di Coppa Italia a punteggio pieno. Nell’8-2 di giovedì, tripletta dell’ex Pozzi e doppietta della new entry Terzago. A segno anche Schina(2) e Perna. Per il Varese, fermo a 0 punti, reti di P. Borghi e Andreoni. 

HOCKEY PISTA FINALI COPPA ITALIA (pa.vi.) Sarà Follonica ad ospitare le Final 8 di Coppa Italia, dal 24 al 26 febbraio, dove saranno impegnate Lodi e Monza. I giallorossi, detentori del trofeo, affronteranno nei quarti il Bassano degli ex Tataranni e Dal Monte, i brianzoli, alla loro prima qualificazione, sfideranno il Viareggio. Le due lombarde hanno la possibilità d’incontrarsi in semifinale. Le altre sfide sono Forte dei Marmi-Sarzana e Follonica-Breganze. 

NUOTO COPPA BREMA (al.f.) Team Lombardia Smgm domina la fase regionale di coppa Brema a Monza in 

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RUGBY: ECCELLENZA

Calvisano vola Viadana cresce  (al. sor.) Il Calvisano impone un ritmo forsennato al campionato d’Eccellenza con la vittoria in casa del San Donà (17-59). Al termine del primo tempo i bresciani intascano il bonus per le 4 marcature e il copione non cambia più. A Viadana, i mantovani battono il Mogliano (30-16). I punti messi a segno dai padroni di casa sono tutti argentini con la meta del man of the match Brex e la doppietta dell’apertura Ormson. Viadana raggiunge Mogliano in quarta posizione.

li non sarà facile da battere. Beh, chi ci affronta a volte cam­ bia atteggiamento. Pensa di prenderci di sorpresa pressan­ do alto: lo fanno in tanti. Longo ci conosce bene e non penso venga qui tanto per giocarsela di rimessa e basta. Conosce pregi e difetti del Brescia. Pro­ verà a colpirci in quelli che ri­ terrà i nostri punti deboli. Noi dovremo fare lo stesso, facendo al meglio il nostro gioco». RIVINCITA Brocchi sotto l’albe­ ro sogna una rivincita (con Longo) soprattutto perché si­ gnificherebbe 3 punti preziosi: il modo migliorare per salutare il pubblico di casa prima del Natale. «La mia speranza è che i ragazzi siano concentrati per una partita sicuramente impe­ gnativa. Dovremo fare grandis­ sima attenzione. Il nostro lavo­ ro — assicura l’allenatore bian­ cazzurro — è costantemente volto a restituire ai tifosi quello che ci danno. Non abbiamo mai perso l’occasione per ringra­ ziarli, anche perché chiediamo sempre un sostegno forte: ciò di cui i ragazzi hanno bisogno. Il fatto di sentire il pubblico così coinvolto, e di sentirsi sospinti dalla gente, può aiutare nei momenti duri della partita. Quindi sì, ci piacerebbe regala­ re ai bresciani una vittoria pri­ ma di Natale. Sarebbe il modo migliore per fare gli auguri. An­ che perché mi è rimasto l’ama­ ro in bocca per la mancata vit­ toria di Latina. È vero che ab­ biamo pareggiato, è altrettanto vero che avremmo meritato di vincere. Poteva essere un col­ paccio di quelli consistenti per davvero. Saremmo saliti in una zona importante della classifi­ ca. Abbiamo preso un punto. Ora prendiamone tre». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Caja: «Varese, ora sacrifici e giù la testa»

Attilio Caja, 55 anni, a Varese nel 2015 quando sostituì Pozzecco

Filippo Brusa

L

a salvezza conquistata due stagioni fa non era servita ad Attilio Caja, subentrato al dimissionario Gianmarco Pozzecco il 24 febbraio 2015, per strappa­ re la riconferma come alle­ natore di Varese, che, alla fine di quel campionato, aveva scelto di voltare pagi­ na, puntando su Paolo Mo­ retti. Un anno e mezzo do­ po, in casa biancorossa si è assistito al ribaltone oppo­ sto perché l’ottavo stop nel girone di Champions Lea­

gue, subito mercoledì in Gre­ cia con il Paok Salonicco, si è sommato agli altrettanti passi falsi del campionato, portan­ do il totale di sconfitte a quota 16 (17 se si considera anche la seconda gara del turno preli­ minare di coppa). MERITOCRAZIA Il club si è convinto così a dare il ben ser­ vito a Moretti e a richiamare Caja, che ha commentato il brusco distacco dell’estate 2015: «In Italia, a livello gene­ rale, la meritocrazia non viene riconosciuta. Ma è inutile ri­ pensare al passato e non ho nessun risentimento. Ho la­

sciato un buon ricordo e lavo­ rato bene, se adesso sono stato richiamato». Il coach guarda avanti con fiducia: «Ho ricari­ cato le pile nel periodo passa­ to senza una panchina. Tra­ smetterò la mia energia positi­ va a tutta la squadra. Ho parla­ to ai ragazzi: hanno delle qualità che, nonostante siano già state buttate sul campo, devono emergere pienamente con il lavoro quotidiano». L’ur­ genza è uscire il prima possibi­ le dalla crisi: «Abbassiamo la testa e prepariamoci ai sacrifi­ ci: bisogna avere il desiderio e la fame per invertire la rotta. Il campionato è difficile ma equilibrato e non esistono par­ tite impossibili: dobbiamo es­ serne convinti sempre per da­ re soddisfazione a un pubblico competente che, come la so­ cietà, merita di più. Ognuno deve fare la sua parte». Caja debutterà martedì nella gara casalinga con Venezia e non stravolgerà la squadra: «Non sono un professore che deve correggere un tema strappan­ dolo ma semmai preferisco ri­ leggerlo per migliorarlo gra­ dualmente. Mi aspetto una crescita nell’autostima, nella volontà e nello spirito di tutto il gruppo: la svolta deve essere innanzitutto mentale e poi tecnica». IL SALUTO Moretti ha salutato Varese con una lettera in cui scrive che sognava di avere una foto appesa almeno in uno sgabuzzino della sede bianco­ rossa: «Credo di non essermi guadagnato neanche la canti­ na, ma lo stemma di Pallaca­ nestro Varese e i due referti delle Finali di Fiba Cup a Cha­ lon saranno nella mia casa, nel salone più importante». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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IL PROTAGONISTA

Fiducia Cordaz «Dai, Crotone Puoi salvarti»

 i gol segnati da Quaison, contro la Roma, il Genoa e il Pescara. Lo svedese ha già superato il record personale (2 reti nella stagione 2014-2015)

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1Il portiere si sente in corsa

 le gare da titolare di Quaison con Corini. Prima, aveva giocato dall’inizio in 3 gare: col Sassuolo e con l’Inter con Ballardini e a Cagliari con De Zerbi

«Magico 2016, ora continuiamo» Luigi Saporito CROTONE

Palermo non molla Per tutto il resto c’è super Quaison 1Con Corini lo svedesino è diventato protagonista «Quattro punti in tre gare sono la nostra ripartenza» Fabrizio Vitale PALERMO

È

l’emblema del cambia­ mento, della rigenerazio­ ne messa in atto da Euge­ nio Corini. I 4 punti del Paler­ mo nelle ultime 2 gare portano la firma di Robin Quaison, pas­ sato da comprimario a protago­ nista attivo nel giro di 20 gior­ ni, cioè dall’arrivo del nuovo tecnico. Quattro gare giocate sempre titolare, punto fermo alle spalle di Nestorosvki, due gol consecutivi, contro Genoa e Pescara. Non era mai accaduto da quando è a Palermo che an­ dasse a segno per due volte di fila. La rete contro gli abruzzesi aveva acceso la speranza di ve­ dere la prima vittoria stagiona­ le al Barbera ma il pareggio ac­ ciuffato dagli avversari in pie­ no recupero ha rovinato la festa dei 20.000 presenti allo stadio. Con un Quaison così, però è le­ cito tenere accesa la fiammella

della speranza in chiave salvez­ za. «È stato un peccato non aver portato a casa i 3 punti, voglio vincere sempre – ha detto al si­ to ufficiale del Palermo –. Per me vincere è più importante di fare gol. Anche con il Pescara qualcosa di positivo si è vista, è stato importante non aver per­ so. Ma dentro lo spogliatoio ve lo garantisco non c’era un ra­ gazzo che non volesse vincere».

RIPARTITI Quaison guarda alla sostanza e a quello che la squa­ dra ha fatto nelle ultime 2 par­ tite, un’inversione di tendenza netta rispetto alle 9 sconfitte consecutive. «Abbiamo retto bene per 90 minuti, è difficile spiegare cosa è mancato nel fi­ nale. Quattro punti nelle ulti­ me due gare comunque non so­ no da gettare, anzi. Sono un punto di ripartenza per il futu­

ro». Già, il futuro che ripropone un altro scontro diretto alla ri­ presa del campionato. I rosane­ ro saranno impegnati a Empoli in un altro scontro diretto nel quale sarà vietato fallire. EMPOLI A NOI DUE Quaison confida nel momento della squadra che in trasferta sta avendo un rendimento molto positivo. «Dopo Natale tornere­ mo a Palermo con grinta, pron­ ti per allenarci in vista del l’Em­ poli – continua lo svedese –. Sa­ rà una partita importante, co­ me quella col Pescara e vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi che anche l’altra se­ ra sono stati perfetti. Io, come i miei compagni, li vorrei sem­ pre così caldi per tutta la parti­ ta». Robin vuole battere il ferro mentre è caldo, non solo a livel­ lo di rendimento collettivo ma anche personale e non inter­ rompere il feeling con il gol. Corini ha puntato dritto su di lui fin dal suo arrivo e il centro­ campista con vocazione da go­ leador non intende deludere. Il suo contratto è in scadenza, proseguire con questo tipo di prestazioni potrebbe accelera­ re le manovre per il rinnovo o proiettarlo verso club più im­ portanti, anche se per il Paler­ mo sarebbe un grave errore perderlo a parametro zero. «Sono contento di quello che sto facendo, sto giocando un po’ meglio di prima, ma posso fare sempre di più. Per il 2017 mi auguro di continuare su questa strada. Questo vale per me, per i miei compagni e per la società. L’impegno non manca, facendo così arriveranno i ri­ sultati». Lui ne è certo ed è la missione del Palermo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

In alto il tiro di Robin Quaison per l’1-0 al Pescara, partita poi finita in parità. A sinistra il fantasista svedese, 23 anni, assieme al tecnico del Palermo Corini. Dopo la svolta in panchina Quaison è stato rivalutato IPP/LAPRESSE

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ettantasette presenze con la maglia del Crotone, tutte da titolare. Alex Cordaz, da tre stagioni in rossoblù, vanta una salvezza in B quasi insperata nel suo primo anno crotonese e una promozione in A che nessuno avrebbe pronosticato, la passata sta­ gione. Si ritrova, a 33 anni, a giocare per la prima volta in serie A. Dopo averla inseguita per una decennio con alterne fortune, questa volta la vuole mantenere a tutti i costi. ANNO FANTASTICO «È stato un 2016 strepito­ so: nella prima metà abbiamo vissuto un so­ gno culminato ad aprile con una promozione inaspettata da tutti e per questo ancor più vis­ suta ed emozionante – dice il portiere, che al­ la ripresa salterà per squalifica la gara con la Lazio –. In questi ultimi mesi, invece, ci siamo confrontati con una realtà nuova, che ci sta consen­ tendo di competere a un livello superiore e quindi di crescere dal punto di vista fisico e tecnico. Ab­ biamo conquistato questa categoria e vogliamo Alex Cordaz, mantenerla a tutti i costi. 33 anni Al di là dei risultati, che LAPRESSE contano più di ogni altra cosa, è la crescita della squadra che ci dà fidu­ cia, assieme alle prestazioni che siamo stati in grado di produrre contro top­team, sia in casa che fuori. Ci attende ora un girone di ritorno, dopo Lazio e Juventus, particolarmente duro. LOTTA AFFASCINANTE Cordaz ci crede, nono­ stante le difficoltà «Abbiamo maturato l’espe­ rienza necessaria per competere. Dovremo andare al massimo contro avversari che con­ tano su mezzi e e risorse spesso maggiori del­ le nostre. Saranno fondamentali le partite in casa: chiediamo al nostro splendido pubblico di sostenerci fino alla fine, come ha sempre fatto». Infine gli auguri. «Voglio augurare a tutti uno splendido Natale e un felice anno nuovo. Crotone è una città bellissima, qui mi sento a casa. E’ una città che merita la serie A. Spero con tutte le mie forze che il 2017 porti alla città grandi soddisfazioni sportive. In questo senso noi daremo il massimo». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie B R Oggi al Manuzzi per rilanciarsi

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Calori ci crede di più: «Trapani salvo»

1Il tecnico lancia la sfida al Cesena: «È partito per lottare al vertice. Abbiamo lavorato su più moduli» Franco Cammarasana TRAPANI

«A

ndiamo a Cesena per fare una partita veramente impor­ tante»: i propositi di Alessan­ dro Calori non lasciano dubbi. Al «Manuzzi» il Trapani va per tentare l’impresa. Se nei gioca­ tori la voglia e la determinazio­ ne sono uguali a quelle del loro allenatore, allora la prestazio­ ne dei granata sarà sopra le ri­ ghe. Tutt’altro che scalfita, in­ fatti, la fiducia del tecnico da­ gli ultimi risultati negativi: «A Trapani – dice Calori – sto vi­ vendo un’esperienza difficile ma bella sotto tanti punti di vi­ sta. La fiducia è anzi aumenta­ ta, poiché sono ancora più con­ vinto che abbiamo davvero le possibilità di tirarci fuori. Lo stesso, però, voglio vedere nei miei giocatori».

CARATTERE E QUALITA’ Di fronte oggi il Trapani si troverà una formazione che in fatto di voglia di riscatto e qualità tec­ niche non gli è assolutamente inferiore. «Il Cesena – fa notare il tecnico – è una squadra parti­ ta per fare un campionato di vertice. Finora non ci è riuscita ma ha giocatori importanti, so­ prattutto a centrocampo e in avanti. In casa ha fatto sempre bene. Noi ci siamo preparati per affrontarla nel miglior mo­ do possibile. Ad ogni partita, però, dobbiamo aggiungere qualcosa in più in modo da di­

ventare sempre più squadra, che abbia al contempo caratte­ re e qualità». LE SCELTE Calori si tiene abbot­ tonato nell’entrare nei partico­ lari. Le scelte sul piano tattico le farà anche in funzione degli avversari. Il Cesena, privo de­ gli squalificati Ciano, Dalmon­ te e Filippini, sembra orientato a optare per un inedito 3­5­2, sul quale Camplone ha fatto esercitare i suoi in settimana, abbandonando per una volta il consueto 4­3­3: «Qualunque cosa farà il Cesena – assicura

R«In questa gara non rinunceremo alla qualità ma dovremo fare più del solito»

4 Alessandro Calori, 50 anni, di Arezzo, allenatore del Trapani LAPRESSE

 I punti conquistati dal Trapani nelle gare in trasferta. La squadra granata, lontano dal Provinciale, ha ottenuto 4 pareggi e ha subito 5 sconfitte

Calori –, non ci faremo cogliere di sorpresa. Abbiamo lavorato anche noi su più moduli. Non rinunceremo alla qualità ma dobbiamo fare qualcosa in più del solito».. Sono le assenze a condizionare le scelte di Calo­ ri. Il tecnico non anticipa chi metterà in porta al posto di Guerrieri, per nulla sereno do­ po le ultime prestazioni negati­ ve. Il prescelto dovrebbe essere Farelli, mentre in panchina do­ vrebbe andare Ferrara (o vice­ versa?). Quasi scontato l’im­ piego di Nizzetto e De Cenco, al posto degli squalificati Baril­ là e Citro, ma le novità potreb­ bero essere non solo queste. Sul piano tattico potrebbe pre­ sentare al «Manuzzi» una squadra schierata ad albero di Natale (4­3­2­1) nella speran­ za di trovare sotto quell’albero punti preziosi. Proprio ciò che da tempo sognano i tifosi… © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lega Pro R Dopo la ventesima giornata

Il Catania raccoglie i pezzi Siracusa, effetto 3 su 3 E prepara i colpi di mercato La società pensa al futuro 1L’ultimo scivolone ha portato anche quattro squalifiche Rinforzi: le idee Lodi e Marchese

Pino Rigoli, 53 anni, è nato a Raccuja (Messina) LAPRESSE

Giovanni Finocchiaro CATANIA

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l mesto rientro del Catania in sede diventa disastro, se si pensa alle conseguenze di una prestazione scellerata, ma anche caratterizzata da espulsioni e da ammonizioni che hanno decimato il gruppo in vista del confronto interno con l’Andria, giovedì prossimo. QUADRO ALLARMANTE Se alla vigilia del confronto di Castel­ lammare di Stabia, erano fuori uso Fornito in mediana, Pisci­ tella, Anastasi e Sibilli in attac­ co, se nella rifinitura si è bloc­ cato Bergamelli che da tempo aveva accusato un malanno fi­ sico, in partita è successo di tut­ to. I cartellini rossi distribuiti dall’arbitro bloccheranno per il prossimo match sia il difensore di destra Nava, sia il centrale Drausio. E la difesa avrà gli uo­ mini contati. L’ammonizione a Bastrini, diffidato, costa un turno di squalifica. A centro­ campo Biagianti era diffidato e sarà squalificato per via del­ l’ammonizione subita. In attac­ co le assenze già note di Ana­ stasi, Piscitella e Sibilli e lo sta­

to di forma precario di Caeta­ no, pongono interrogativi seri al tecnico Rigoli che ha preferi­ to schierare, in Campania, part time, Barisic e non Paolucci. LA RIPARAZIONE Nella lotta per i playoff la corsa al sesto po­ sto o al quinto resta aperta. Ma il Catania dovrà intervenire sul mercato in maniera robusta. Tra i possibili partenti ci sono soprattutto le punte: Caetano, Piscitella, Paolucci, forse anche Anastasi e Di Grazia. Sarà rin­ novato l’intero pacchetto, fa­ cendo affidamento intanto su Mazzarani e forse su Russotto. Le voci di Perez dell’Ascoli e di Saraniti della Vibonese si rin­ corrono, ma serve prima cede­ re. Al Catania potrebbe anche balenare l’idea di cambiare re­ gista, cedendo Scoppa o affi­ dando a Bucolo nuovamente le chiavi del centrocampo. In me­ diana non basta solo il sacrifi­ cio di Biagianti per fare quadra­ re i conti. Le voci di un ritorno di Lodi sono gradite al pubblico etneo, ma è anche vero che sul calciatore si sono fiondate le squadre di A e B. Stesso discor­ so per Marchese, difensore ten­ tato da molti club di A e B. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1Terza vittoria di fila per Sottil e Cutrufo sogna «Voglio uno stadio senza barriere»

Andrea Sottil, 42 anni, è il tecnico siracusano LAPRESSE

Francesco Gallo SIRACUSA

T

re su tre. Il Siracusa, dopo aver superato Akragas e Catania, ha regolato pure il Messina. Lo stadio «Nicola De Simone» continua ad essere il fortino degli azzurri. Su 27 punti conquistati, 20 sono stati ottenuti in casa. Contro i giallo­ rossi è arrivata la quinta vitto­ ria consecutiva davanti al pub­ blico amico. Nella prima fra­ zione di gioco è bastata la dop­ pietta di Catania, che ha toccato quota 8 reti in questa stagione. Gli azzurri di Sottil, archiviato il successo sul Messi­ na, hanno già la mente rivolta alla delicata trasferta di Foggia in programma giovedì. Ieri la squadra è ritornata ad allenarsi e lo stesso farà questa mattina, poi riposo per il giorno di Nata­ le e ripresa per Santo Stefano. Dopo la partita in Puglia, la lunga pausa con il ritorno in campo il 21 gennaio nella gara casalinga con il Taranto. Da gennaio si aprirà la fase dedica­ ta al mercato di riparazione an­ che se Sottil storce il naso. «Ab­ biamo le idee chiare su quello che, se dobbiamo fare, faremo.

Lo dico perché – ha spiegato il tecnico – non mi piace il merca­ to invernale e la confusione che porta oltre a essere poco rispet­ toso per questi ragazzi che alle­ no dal 20 luglio e che mi hanno dato tanto fino ad adesso». IDEA INNOVATIVA Il presiden­ te del Siracusa, Gaetano Cutru­ fo, guarda al futuro e nel suo programma c’è il rifacimento del «look» dell’impianto siracu­ sano, prendendo a modello gli stadi inglesi. «Ci penso ormai da tempo. Voglio che il primo stadio di Lega Pro senza barrie­ re sia il “Nicola De Simone”, uno stadio per famiglie, senza divisioni tra spalti e terreno di gioco. Sono convinto che si possa fare. Noi possiamo farlo già dal prossimo anno. Ma ci occorre la garanzia che questo progetto sia condiviso da tutti. E per tutti intendo anche i tifo­ si. All’inizio era una suggestio­ ne, però adesso è un progetto concreto. Ma attenzione: met­ teremo mani a questo progetto solo quando avrò la garanzia che non si potrà ritorcere con­ tro di noi. Io sono sicuro che la città si mostrerà matura per en­ trare nella storia». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 24 DICEMBRE 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SABATO 24 DICEMBRE 2016

Colantuono ingrana la prima «Bari, ora vinci in trasferta»

SERIE D

1L’allenatore però non si fida dell’Ascoli: «Conosco l’ambiente e a casa mia

ho qualche ultrà bianconero... Brienza dà qualità, giocherà più vicino alle punte» Franco Cirici BARI

«P

er me ad Ascoli vale doppio. In famiglia ho anche qualche ul­ tras della squadra bianconera». Sarà una vigilia speciale per Stefano Colantuono. Ad Ascoli è di casa (risiede da quelle parti), vi ha giocato un paio di IL NUMERO stagioni (1989­91), conosce come le sue tasche quell’am­ biente. «So cosa possono dare i tifosi ascolani – dice il le reti del Bari nelle tecnico –. Di recente 9 gare in trasferta: hanno avvicinato la curva al rettangolo le firme di Maniero verde. Ma anche noi (su rigore), Brienza, saremo supportati Daprelà e De Luca dal sostegno della nostra gente, la grande certez­ Franco za di questo Bari. E i tifosi van­ Brienza, 37 no ripagati con una prestazio­ anni, ne importante. Dobbiamo fare prima tante cose per bene, esprimerci stagione sui livelli che raggiungiamo nel Bari LAPRESSE abitualmente al San Nicola».

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BANCO DI PROVA Nonostante recuperi qualche uomo (Cassa­ ni, Valiani e Basha hanno scon­ tato la squalifica), nemmeno stavolta potrà scegliere più di tanto. Monachello, Moras, Ivan, Sabelli e Martinho sono sempre fermi ai box, mentre Di Cesare, Scalera e Fedele devo­ no fare i conti con qualche ac­ ciacco. «L’emergenza continua – fa notare Colantuono –. Peral­ tro dobbiamo fare molta atten­ zione ai cartellini gialli, con 4 diffidati sul groppone: Valiani, Romizi, Fedele e Tonucci. Le mie scelte terranno conto an­ che di questo particolare. Ma il nostro obiettivo non cambia: sarebbe auspicabile tornare a vincere fuori. Ascoli è un banco di prova importante, dopo il passo indietro di Pisa. Un risul­ tato pieno ci sbloccherebbe an­ che in trasferta, visto che al San Nicola giochiamo con maggio­

re scioltezza». Brienza sarà, una volta di più, il faro della manovra. «Eleva il nostro tasso qualitativo, in modo esponen­ ziale. Facile che, rispetto a sa­ bato, Ciccio giochi un po’ più vicino alle punte». Con l’obiet­ tivo di «risvegliare» Maniero, ex di turno (come lo stesso Brienza). «Riccardo non è un problema – rassicura Colantuo­ no –. Stia tranquillo e sereno. Solo così potrà tornare al gol, giocando bene e per la squa­ dra». IRRISPETTOSO L’allenatore ro­ mano conosce il mestiere, la psicologia dei calciatori. E sa bene che aria può tirare in que­ sto periodo. Proprio per que­ sto, con altri 180’ minuti da gio­ care, Colantuono evita accura­ tamente l’argomento mercato: «Non è giusto parlarne ora, sa­ rebbe irrispettoso nei confronti di calciatori che stanno dando il massimo per i co­ lori biancorossi. Sono or­ goglioso di tutti i miei ra­ gazzi». E’ molto più espli­ cito sulle caratteristiche del rivale di turno: «L’Ascoli è da tenere in grande considerazio­ ne. Basti pensare che a Benevento ha saputo aggredire un avver­ sario temibile. Stanno facendo tutti bene, esaltati da qualche individuali­ tà di rilievo. Cacia lo conosciamo, Giorgi ha grande esperienza e in quanto a Orsolini è il miglior giovane della categoria. Un talento che va as­ solutamente disin­ nescato, dobbiamo farlo lavorare anche in fase di non possesso, affinché sia meno luci­ do davan­ ti». © RIPRODU­ ZIONE RISERVATA

Gigi Boccolini, 70 anni, allenatore MOSCA

Boccolini vota «Bisceglie ok Bravo Ragno» 1Il tecnico specialista in promozioni: «Il Gravina può risalire. Nardò, falsa partenza» Nicola Lavacca

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Stefano Colantuono esulta dopo la vittoria con l’Avellino LAPRESSE

IN VIAGGIO

Ci saranno 300 tifosi biancorossi L’ultima volta vittoria con autogol  BARI (f.c.) I tifosi biancorossi non si concedono pause, nemmeno alla vigilia di Natale. Ad Ascoli saranno almeno in 300, per spingere Micai e soci a infrangere il tabù esterno (7 punti conquistati lontano dal San Nicola). Eppure, questo campionato era partito nel migliore dei modi, in trasferta: blitz a Perugia (0-1, rigore di Maniero) e 0-0 a Vicenza. Dopo i pareggi di Terni e Brescia, però, il meccanismo si è inceppato con Roberto Stellone. E le

cose non sono migliorate con Stefano Colantuono. Vero è che il suo Bari in trasferta è a secco di gol e ha racimolato solo un punto (0-0 a Pisa), uscendo a mani vuote da Verona, pur mostrandosi all’altezza del forte rivale. A stimolare la truppa biancorossa, il ricordo dell’ultimo precedente ad Ascoli. Poco più di otto mesi fa, il Bari di Andrea Camplone fece bottino pieno nelle Marche grazie a un’autorete del terzino Cinaglia, che deviò nella propria porta una conclusione ravvicinata di Tonucci.

igi Boccolini è una sorta di demiurgo della serie D, avendo vinto come alle­ natore ben 7 campionati oltre ad un ri­ pescaggio in C2 con la Vigor Lamezia (2003­ 2004). Ha portato tra i professionisti le pu­ gliesi Galatina, Tricase, Nardò, Martina e Brindisi, squadra della sua città adottiva. Da tre stagioni, dopo l’esperienza con la Ferma­ na, è fuori dalla mischia «perché il calcio di oggi – dice – non mi piace più, è troppo condi­ zionato dal business e inquinato dalla corru­ zione, da un certo affarismo». Resta granitica la passione per uno sport che ha caratterizza­ to la sua vita (memorabili le esperienze in A da calciatore con Napoli, Catanzaro e Lazio). LE FAVORITE «Seguo con interesse il girone H della D che conosco bene. Dopo l’andata, la classifica rispecchia i valori espressi dal cam­ pionato. Il Trastevere ha mostrato di avere il piglio della capolista. Non è più una sorpresa. Il Bisceglie, penalizzato di un punto, ha le car­ te in regola per ambire al primo posto: Ragno è un tecnico esperto e preparato. L’organico è competitivo, supportato da un club ben orga­ nizzata. Occhio alla Nocerina: non ha solo il blasone ma anche tanta qualità». C’è anche la matricola Gravina che ha ambizioni di succes­ so finale. Boccolini, 70 anni, giudica così il te­ am di De Luca: «Ha avuto un buon avvio, poi si è afflosciato. Forse, sta un po’ pagando lo scotto dell’inesperienza. Potrebbe risalire la china. A Gravina gioca Guadalupi che ho avu­ to nel Brindisi, un calciatore già pronto per la Lega Pro. Quanto al Nardò, la falsa partenza ha pesato sul rendimento, anche se con Foglia Manzillo le cose sono migliorate. San Severo e Manfredonia possono salvarsi, più arduo il compito del Madrepietra Apricena». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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L’EX CAPOLISTA

Nanni Veglia MATERA

Allarme Lecce Difesa groviera e dubbi su Gomis

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a favola più bella della sua storia, il Matera l’ha scritta sotto l’albero. Con la vittoria sul Taranto, ha con­ quistato il primo posto in soli­ tudine, traguardo mai assapo­ rato nella terza serie naziona­ le; anche nella mitica stagione 1978­79, quella dell’unica pro­ mozione in serie B, i biancaz­ zurri divisero il primato con il Pisa, con cui conquistarono ap­ paiati la serie cadetta. Ora, proprio alla vigilia di Natale, la formazione materana regala un’altra pagina di storia alla sua gente, che mai ha davvero cancellato il ricordo di quella cavalcata. L’operazione sor­ passo ai danni del Lecce è stata completata e la fuga può di­ ventare realtà. I SEGRETI Oggi un’intera città torna a sognare, emotivamen­ te trascinata dal gruppo pla­ smato dal tecnico Auteri a sua

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 Le reti messe a segno dal Matera nelle prime 20 giornate, 12 delle quali realizzate da Maikol Negro, vice capocannoniere del girone C

immagine e somiglianza, ben­ ché il tecnico gli rimproveri an­ cora qualche peccatuccio di leggerezza e immaturità. Am­ mirare il Matera resta, comun­ que, uno spettacolo per palati fini: il gioco è aggressivo e av­ volgente, la manovra non dà tregua all’avversario e le occa­ sioni da rete fioccano a ripeti­ zione. Nonostante i tanti infor­ tuni abbiano limitato l’organi­ co (Infantino, Di Lorenzo, Bi­ fulco, Sartore e Louzada su tutti), Auteri ha saputo estrar­ re il meglio da tutti i suoi effet­ tivi, partendo da una difesa imperforabile, consolidata a tre e ben orchestrata dal rien­ trante De Franco, e da un cen­ trocampo granitico, guidato da capitan Iannini e dall’uomo ovunque Armellino. L’allena­ tore ha quindi rispolverato Ca­ soli nel ruolo di cursore e mo­ torino instancabile sulla fascia sinistra, poi adattato all’occor­ renza anche a destra dopo l’in­ fortunio di Di Lorenzo. ATTACCO SUPER In attacco, con Infantino ai box, si è risco­ perto bomber Maikol Negro, che ha messo in mostra la sua classe e bucato le porte avver­ sarie per 12 volte, attestandosi al momento al secondo posto della classifica marcatori alle spalle del leccese Caturano. Per la punta di origini salenti­ ne suonano oggi anche sirene dalla serie A, considerato che Pescara e Crotone sembrereb­

Marco Errico LECCE

S La squadra di Auteri festeggia con i tifosi dopo la vittoria sul Taranto che vale la vetta solitaria LAPRESSE

Matera fa festa Prima e sola è già nella storia 1Neanche nella stagione ‘78-79 a questi livelli Auteri guida un gruppo che può sognare Giacomo Casoli, 28 anni LAPRESSE

bero pronte al blitz. Intanto, il già da oggi per preparare la Matera si gode il suo super at­ trasferta di giovedì a Pagani. tacco, forte di 46 reti segnate Sarà l’ultimo impegno prima che lo portano al primo posto della lunga sosta, alla quale il in Italia e tra i primissimi nei Matera intende arrivare anco­ campionati europei. Un altro ra da prima della classe ed in piccolo record di beata solitudine. una prima parte «Lavoreremo co­ di stagione da me abbiamo PARLA CASOLI incorniciare, e sempre fatto, an­ che conferma la «È un bellissimo che nel giorno di vena offensiva momento per Natale – spiega di una squadra la squadra e Giacomo Casoli, rimasta a secco uomo partita anche per me» solo in quattro giovedì sera col occasioni. Taranto –. La Pa­ «Ora non dobbiamo ganese è una ri­ GLI AVVERSARI sottovalutare vale tosta, che in Auteri, però, la Paganese, in casa casa sua sa farsi continua a getta­ rispettare; per si fa rispettare» re acqua sul fuo­ noi sarà impor­ co, guarda avan­ tante continuare ti e al lavoro ancora da svolge­ su questo trend per affrontare re, soprattutto su quegli aspet­ il lungo periodo di pausa nella ti legati alla concretezza e ai maniera migliore e ricaricarci piccoli cali di tensione ai suoi in vista della seconda parte ragazzi ancora vanno incon­ della stagione. È un bellissimo tro. Ecco perché il tecnico di momento, per la squadra e per Floridia, dopo il canonico gior­ me, e siamo certi di giocarci le no di riposo post partita, ha vo­ nostre chance fino in fondo». luto a rapporto il suo gruppo © RIPRODUZIONE RISERVATA

arà un Natale costella­ to di dubbi per il Lec­ ce. I tre gol incassati dal Monopoli, dopo il tris del Matera del 3 dicembre, alimentano le perplessità sulla tenuta difensiva. Nelle ultime tre gare casalinghe Gomis è stato superato 7 vol­ te, mettendo in conto anche il gol della Paganese. Un bi­ lancio pesantissimo, per una squadra con ambizioni da promozione diretta. COPPIA INADEGUATA Il der­ by di giovedì ha confermato che la convivenza di Cosen­ za e Giosa nel cuore della di­ fesa è complicata. I due han­ no caratteristiche identiche e vanno in difficoltà quando devono affrontare attaccan­ ti veloci. Per questo diventa indispensabile l’innesto di un difensore centrale con una buona rapidità. Qualità che non possono garantire nemmeno Vinetot e Drudi, anche loro prestanti fisica­ mente ma non certo fulmini di guerra. Sotto questo aspetto potrebbe essere utile Freddi, ma non gioca una

partita di campionato da quasi un anno: il suo rientro si sta ri­ velando più lento del previsto. PORTA APERTA Per il mercato di gennaio è indispensabile l’arrivo di un centrale con de­ terminate caratteristiche. E re­ sta un’incognita anche il ruolo del portiere, visto che Gomis continua a non convincere. An­ che giovedì il ragazzo senegale­ se ha lasciato a desiderare, con forti responsabilità sul terzo gol del Monopoli. Dalla società si rinnovano attestati di stima per i tre portieri in rosa (oltre a Gomis, ci sono Bleve e Chiro­ ni), ma per il mercato di genna­ io si parla con sempre maggiore insistenza di un possibile ritor­ no di Perucchini, praticamente inutilizzato a Benevento. SOLIDARIETA’ Oggi si torna al lavoro con una doppia seduta a porte chiuse al Via del Mare, in vista della trasferta in casa del­ l’Akragas di giovedì 29. Ieri una delegazione della squadra, composta da Cosenza, Fiordili­ no e Pacilli, ha fatto visita ai piccoli pazienti del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Ai bambini sono stati donati dei gadget giallo­ rossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OBIETTIVI FOGGIA

COLPO TARANTO

Punta in arrivo Piace Di Piazza

È già definito l’esterno Som

 FOGGIA (e.l) Il Foggia riprenderà oggi gli allenamenti in vista della sfida interna del 29 dicembre contro il Siracusa. La preparazione si fermerà solo domani, giorno di Natale, per poi ripartire lunedì 26. Per l’ultima partita dell’anno non ci sarà il centrale Empereur, espulso ad Andria, e squalificato. In attacco tornerà Mazzeo, già convocato per il derby di giovedì ma non utilizzato da Stroppa. Alla riapertura delle liste, il Foggia tornerà sul mercato per acquistare un centravanti: piacciono Matteo Di Piazza del Vicenza e Felice Evacuo del Parma. Il club rossonero è alla ricerca di un attaccante di esperienza per completare l’attacco.

 TARANTO (a.b.) Non ha perso tempo il Taranto e all’indomani della sconfitta di Matera, in anticipo sull’apertura del mercato di riparazione, ieri ha dato notizia dell’ingaggio del difensore esterno sinistro Thomas Som, nell’ultima stagione a Benevento e (da gennaio a Caserta. Il camerunense, classe 1985, da alcune settimane in prova nel Taranto, potrebbe esordire già giovedì in casa con il Cosenza, in quanto svincolato, causa anche l’emergenza nel reparto causata dalla squalifica imminente di De Giorgi e dagli infortuni di Stendardo e Altobello. Per l’ultima gara del 2016 il club ha deciso di abbassare i prezzi dei biglietti.


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