Il GialloRosso 13 Aprile 2019

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10MILA COPIE

IL PERIODICO DALLA PARTE DEL TIFOSO • FONDATO NEL 1974 DAL LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO • WWW.LECCECLUB.COM • 13 APRILE 2019 L’EDITORIALE

ORGOGLIO IN CAMPO E SUGLI SPALTI di MARIO DE LORENZIS *

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“Il GialloRosso” si rifà il look e si prepara a vivere una nuova fase segnata da una rinnovata veste grafica ed una presenza capillare nell’intera provincia garantita dalla versione cartacea, ma allargata a una platea ancora più vasta da quella online. Un anno fa di questi tempi a Lecce vivevamo una Pasqua amara. Anche i giallorossi di Liverani sembravano aver perso l’occasione per centrare il ritorno in Serie B dopo i non esaltanti risultati che facevano temere una rimonta del Catania. Invece, dopo il ritiro a Roma, la squadra seppe ritrovare energie mentali e fisiche per affrontare un finale di stagione all’altezza delle attese di una tifoseria passionale ed esigente, conquistando la promozione e facendo impazzire di gioia l’intero Salento. Dodici mesi dopo, viviamo giorni simili, anche se oggi il sogno è ancora più grande grazie all’impegno di tutto il Consiglio direttivo dell’U.S. Lecce. L’immeritata sconfitta di Cremona ha creato qualche muso lungo, ma la maggior parte dei tifosi è convinta che quello stop non segnerà in negativo un campionato vissuto, comunque vada, da protagonisti. Il calcio è strano, è capace di generare ondate emotive senza paragoni. CONTINUA A PAGINA 2

BATTERE IL CARPI PER RIPRENDERE LA CORSA VERSO LA A

SERIE B 33ª GIORNATA VEN 12 ORE 21

DOM 14 ORE 21

PESCARA - PERUGIA (1-2)

BENEVENTO - PALERMO (0-0)

FUORICAMPO

SAB 13 ORE 15

LUN 15 ORE 21

UN TESTA CODA VIOLENZA NO SIAMO TIFOSI DA BRIVIDO

ARRIVA IL VAR ANCHE IN B

CROTONE - CREMONESE (0-1)

LIVORNO-BRESCIA (0-2)

SAB 13 ORE 15

VERRI E SERGIO ALLE PAGINE 2 E 3

GIANLUIGI CARPENTIERI A PAGINA 7

VIA DEL MARE (ORE 15)

IL CALCIO È PASSIONE

LECCE CLUB A PAGINA 6

LECCE - CARPI (1-0) SAB 13 ORE 15

SALERNITANA - CITTADELLA (1-3) SAB 13 ORE 18

VENEZIA - FOGGIA (1-1) DOM 14 ORE 15

PADOVA - COSENZA (1-2) DOM 14 ORE 15

SPEZIA - ASCOLI (1-3)

CLASSIFICA BRESCIA 57, LECCE 54, PALERMO 53, BENEVENTO 50, VERONA 48, PESCARA 48, CITTADELLA 45, PERUGIA 44, SPEZIA 43, ASCOLI 39, CREMONESE 38, COSENZA 38, SALERNITANA 35, CROTONE 33, FOGGIA 30, VENEZIA 30, LIVORNO 30, CARPI 25, PADOVA 24. Riposa: Verona


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IL PUNTO SULLA B

PERIODICO DEL LECCE CLUB

PER CONTINUARE A SOGNARE, DOPO L’INATTESO STOP DI CREMONA

LECCE ALÉ, RIALZATI E CORRI VERSO LA A di UMBERTO VERRI

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l ko rimediato a Cremona ha fatto più male ai tifosi che alla squadra. Nessuno, in verità, si aspettava quello stop, visto che il Lecce stava correndo come un treno, conquistando punti e nobili posizioni di classifica (secondo posto assoluto). Adesso, però, qualcosa è cambiata. Se prima della trasferta di Cremona sarebbero stati sufficienti 12 punti per salire direttamente in Serie A, dopo la sconfitta subita con la squadra di Rastelli, al Lecce ne servono 15 per blindare la scalata nel massimo campionato. GUARDARSI ALLE SPALLE - A dare la caccia al Lecce ci sono soprattutto il Palermo (vincitore sul Verona) e il Benevento, ma anche Verona e Pescara, che daranno battaglia fino alla fine per insidiare le posizioni che garantiscono la promozione diretta. Dunque, ha fatto un po’ di danni la scivolata con la Cremonese. Fossero arrivati i 3 punti, nelle ultime cinque partite da giocare (tutte le big ne hanno 6, avendo già riposato) sarebbe stato sufficiente pareggiare a Perugia e Padova (uniche due trasferte) e vincere le tre gare interne contro Carpi, Brescia e Spezia. Adesso, si diceva, di punti il Lecce ne dovrà conquistare 15, dovrà cioè vincere assolutamente a Perugia e a Padova, oltre che le tre gare in casa. Impresa non facile, specie nella fase finale della stagione quando a nessuna squadra sono concesse distrazioni e perdita di punti in maniera stupida. Una battuta d’arresto, insomma, che non ci voleva proprio. NON SOLO SFORTUNA - Il Lecce l’ha rimediata per una serie di circostanze-no che si sono concatenate dal primo all’ultimo minuto di gioco. Due pali colpiti, un paio di parate-prodezza di Agazzi, un’incredibile leggerezza di Vigorito che ha costretto il Lecce a giocare in dieci per oltre un’ora, qualche errore arbitrale: ecco racchiuse in poche considerazioni le ragioni di una sconfitta che ha fatto molto male, soprattutto ai tifosi giallorossi, non solo a quei tremila presenti sugli spalti dello “Zini”. UN GRANDE TIFO - Questi ultimi sono stati encomiabili, dimostrando affetto e un grande amore verso il Lecce. Un amore e un attaccamento senza limiti, tanto che a fine gara, pur con l’amarezza nel cuore per l’inattesa sconfitta, hanno applaudito a lungo i loro beniamini, intonando inni di incoraggiamento a non mollare, ma a continuare a dare il meglio fino alla fine della stagione. Un incoraggiamento rivolto non solo ai giocatori, ma anche a Liverani, inventore di questo gruppo; al Ds Meluso, compartecipe del miracolo chiamato Lecce, così come a

Insidia Palermo e Benevento, non mollano Verona e Pescara tutta la dirigenza che, con saggezza e avvedutezza, è riuscita a creare un sodalizio invidiato da tutti e non solo per la bellezza del gioco che i vari La Mantia, Mancosu, Falco o Petriccione riescono a esprimere in ogni partita, anche in quelle - come a Cremona - finite mestamente. È andata male a Cremona, ma per questo eccezionale Lecce tutto è ancora possibile, Serie A diretta compresa. COL FIATO SOSPESO - Non sarà facile, d’accordo, ma non irrealizzabile. Bisognerà non arrendersi, né farsi prendere da alcun scoramento. Benevento, Verona e Pescara e, soprattutto, Palermo faranno carte false per togliere lo scettro al Brescia e il secondo posto al Lecce. Staremo a vedere come andrà a finire. Noi siamo convinti che, in quest’altro mese di gare, non mancheranno le sorprese e che il nostro Lecce sarà il prim’attore di un finale di stagione da vivere col fiato sospeso ma con la giusta fiducia nella grande impresa.

Simone Palombi

SI SPERA NEL RECUPERO DI CALDERONI. FUORI VIGORITO E LA MANTIA, TOCCA A BLEVE TRA I PALI

Liverani, trappola pronta per il Carpi

Andrea Tabanelli

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opo la sconfitta-beffa di Cremona, il Lecce si è rituffato a capofitto nella preparazione della delicata sfida casalinga contro il Carpi. Il successo del Palermo nel posticipo della 32ª giornata giocato lunedì scorso contro il Verona (1-0, Nestorowski) ha mantenuto sì i rosanero di Roberto Stellone al terzo posto in classifica, ma ormai a un solo punto di distacco dai giallorossi. Capitan Mancosu e compagni devono quindi rispondere subito al ritorno della formazione siciliana, riprendendo la marcia interrotta domenica scorsa. A complicare i piani di mister Fabio Liverani ci sono le non perfette condizioni di Marco Calderoni, che allo “Zini” è uscito anzitempo per un problema muscolare ai flessori della gamba destra, così come le concomitanti squalifiche del portiere Mauro Vigorito e dell’attaccante Andrea La Mantia, capocannoniere del Lecce con i suoi 15 gol in stagione (nuovo record personale). Tra i pali tocca a Bleve. A sinistra, l’allenatore del Lecce Fabio Liverani

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

A Cremona si è visto uno spettacolo di tifo che ha pochi eguali in Italia. Quasi 3mila leccesi si sono ritrovati allo stadio “Zini” accomunati dal grande amore per la loro squadra del cuore. Sciarpe, bandiere e cappellini hanno colorato di giallo e di rosso quel settore, continuando a essere orgogliosamente mostrati anche a fine partita, a dimostrazione di una fede incrollabile e di un amore smisurato. E qui torniamo a sottolineare un aspetto sul quale il Lecce Club da tempo pone l’accento, ossia quell’indigesto “calcio spezzatino” che impedisce a chi di quella passione vive e si nutre e che rappresenta l’essenza stessa del calcio di organizzarsi senza ulteriori difficoltà per seguire le partite sia in casa, che in trasferta, soprattutto tra quanti vogliono andare al “Via del Mare” dai centri più lontani della provincia o seguire la formazione giallorossa nelle trasferte in giro per il Paese. “Spezzatino” non solo nei giorni della settimana, ma anche negli orari più disparati. E quest’anno gli impegni del Lecce spesso sono

ORGOGLIO IN CAMPO E SUGLI SPALTI stati programmati alle 21, così come avverrà per la sfidaverità con il Brescia, nel più totale menefreghismo per quanti scelgono tra mille sacrifici di andare allo stadio in giorni lavorativi, di feste comandate e chi più ne ha più ne metta, sobbarcandosi lunghi viaggi notturni. Sono sempre più lontani i tempi in cui si profondevano le migliori energie per combinare le esigenze dei tifosi con quelle dei club... Ormai si vuol favorire il calcio delle tv a pagamento, in streaming, da seguire in poltrona, anziché da un posto sulle tribune. Stadi per lo più vecchi e scomodi complicano la scelta di lasciare lavoro, famiglia e interessi personali per raggiungere i gradoni o le poltroncine degli

impianti sportivi italiani. Temi su quali torneremo ad insistere, convinti che un calcio più a misura di tifoso sia ancora possibile e più giusto, combattendo quel teppismo che non fa onore a una piazza storicamente ammirata per la propria correttezza dentro e fuori casa. Ma oggi vogliamo stringerci attorno al Lecce e sospingerlo alla vittoria contro un Carpi che rievoca nei tifosi giallorossi ricordi poco piacevoli. C’è da riprendere un cammino solo interrotto contro la Cremonese e dimostrare di avere ancora intatte le credenziali per chiudere anche questo torneo in maniera trionfale. Non dovesse succedere entro l’11 maggio, non rappresenterebbe certo una sconfitta o un ridimensionamento. Questa squadra ed i suoi supporters sarebbero pronti a giocarsi il tutto per tutto anche in eventuali playoff che godranno del VAR, piccola garanzia di maggior tutela da quegli errori arbitrali che in questa stagione il Lecce ha pagato fin troppo cari. Mario De Lorenzis * Presidente Lecce Club Centro di Coordinamento


LA GIORNATA

13 APRILE 2019

Filippo Falco

Panagiōtīs Tachtsidīs

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LA COLLABORAZIONE TRA LECCE CLUB E SEPA

QUANDO IL CALCIO È VERA PASSIONE Il GialloRosso su carta con 10mila copie, lo trovate anche on line Uniti nella passione per il calcio e l’amore per Lecce e il Salento. Il Lecce Club Centro di Coordinamento e la Sepa, società di editoria e servizi di comunicazione, hanno stretto un accordo di collaborazione che ha riportato la storica testata del GialloRosso in distribuzione su carta con una tiratura di oltre 10mila copie e naturalmente on line sul sito del Lecce Club e su altri canali. Nella foto il presidente Mario De Lorenzis nella sede del Lecce Club con Luca Martano, che amministra Sepa insieme al cugino Salvatore.

AL VIA DEL MARE IL CARPI, PENULTIMO IN CLASSIFICA, -5 DALLA ZONA PLAYOUT

BRIVIDO TESTA CODA LA CLASSIFICA DELLA SERIE B

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ecce-Carpi non è una sfida come tante altre. A questo avversario sono indelebilmente legati tristi ricordi per i tifosi giallorossi che, contro gli emiliani, il 16 giugno 2013, subirono forse la più cocente delusione vissuta in Lega Pro, nella finale di ritorno dei play-off finita 1-1, in cui videro festeggiare i biancorossi capaci l’anno dopo di conquistare addirittura la promozione in Serie A. Già la trasferta al “Cabassi” era stata amarissima all’andata. Il Lecce, che aveva battuto in semifinale la Virtus Entella, perse per 1-0 con autogol di Tomi su punizione di Kabine. Era la società della famiglia Tesoro, che scelse di affidarsi negli spareggi a mister Elio Gustinetti dopo gli esoneri di Franco Lerda e Antonio Toma.

STOP ED ESONERO DI LERDA - Nella regular season la squadra allora allenata da Lerda fu sconfitta all’andata con un gol di Rachid Arma e, nonostante le rassicurazioni del presidente Savino Tesoro, il ko fu solo l’anticamera dell’esonero dell’allenatore piemontese, arrivato due giornate dopo, a seguito del 3-1 di San Marino. Nel match di ritorno si registrò invece un 2-2 con due doppietta iniziale del solito Arma (4’ e 8’) a cui rispose quella di Ernesto Javier Chevanton (46’ pt e 77’). ANDATA DECISA DA LA MANTIA - Ma quest’anno c’è stata una parziale rivincita per i salentini. Era lo scorso 2 dicembre quando la formazione del tecnico Fabio Liverani superò 1-0 il Carpi con rete del bomber Andrea La Mantia al 35’, nel giorno del 35° anniversario della scomparsa di Michele Lorusso e Ciro Pezzella. Una coincidenza da brividi

quel gol segnato proprio nello stesso minuto in cui i tifosi salentini che gremivano lo stadio carpigiano esponevano uno striscione in memoria dei due calciatori giallorossi morti in un incidente stradale nel 1983.

LA SVOLTA CON CASTORI - In questa complicata stagione 2018/2019, la formazione emiliana sta pagando caro l’incerto avvio di campionato. La società biancorossa in estate aveva affidato la propria panchina a mister Marcello Chezzi. Gli zero punti in tre partite favorirono però il pronto ritorno di Fabrizio Castori, l’uomo della prima storica Serie A. Con lui al timone, la squadra gioca preferibilmente col modulo 4-1-4-1, in cui si predilige attendere l’avversario per poi tentare la sortita con le ripartenze grazie agli esterni veloci. Il tecnico marchigiano ha racimolato lentamente punti e la sua terza gestione sembrava poter garantire alla squadra biancorossa la salvezza o almeno l’accesso ai play-out. CLASSIFICA DISPERATA - Col passare delle giornate, la situazione è precipitata fino a toccare il fondo della classifica. Nello scorso turno è arrivata una boccata di ossigeno grazie al 2-1 rifilato al Padova che è valso lo scavalcamento dei biancoscudati e la conquista del penultimo posto, ma il destino per gli emiliani pare tutt’altro che roseo, con la zona play-out distante 5 punti e la salvezza addirittura 8. La difesa è la più battuta del campionato con ben 55 gol al passivo, neppure lontanamente bilanciati dai 30 segnati che fanno del Carpi il quarto peggior attacco della Cadetteria. Pierpaolo Sergio

PROMOZIONE DIRETTA E PLAYOFF

LA SFIDA PER LA “A” Mancano 6 giornate al termine della Serie B 2018/19 e la lotta per la promozione diretta in Serie A si fa serrata. A giocarsela sono soprattutto le prime tre in classifica, ossia la capolista Brescia, il Lecce secondo e il Palermo terzo posto, ma col Benevento pronto a inserirsi in caso di successo negli scontri diretti con rosanero e le “Rondinelle”. Solo i salentini devono ancora osservare il turno di riposo, (4 maggio). Il Lecce giocherà 5 partite da qui all’11 maggio contro le 6 delle concorrenti, ma col piccolo vantaggio di poter sfruttare il fattore campo in 3 gare delle restanti 5. La terza classificata è promossa direttamente solo se ha 15 o più punti sulla quarta, altrimenti, si disputano i playoff (date e orari da stabilire) dove la 5ª sfida l’8ª mentre la 6ª affronta la 7ª in gare di andata e ritorno. La 3ª affronta la vincente di quest’ultimo incrocio, con la 4ª che se la vede con la vincente tra 5ª e 8ª. Le due semifinaliste vincenti si affrontano in gare di andata e ritorno per stabilire la terza promossa in A.


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L’INTERVISTA

PERIODICO DEL LECCE CLUB

EZIO CANDIDO/UNA VITA IN GIALLOROSSO DA GIOCATORE E TEAM MANAGER

«CHE BELLA SORPRESA COMPLIMENTI, LECCE» di STEFANO MEO

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orsi e ricorsi storici. E nel mezzo una vita intera. Il Lecce si appresta a concludere l’attuale stagione nel migliore dei modi, fuochi d’artificio in batteria, con un altro sogno del quale sarà bene parlare al momento opportuno dopo la salvezza raggiunta nello scorso mese di febbraio. Fino all’11 maggio obbligatorio stringere nelle mani un pezzo di ferro o rispolverare altri riti scaramantici.

“Le nostre, promozioni programmate. Ora è diverso” Con il presidente Indraccolo

CON VENTURA IL DOPPIO SALTO

NON C’ERANO PLAYOFF - In attesa di stappare champagne la memoria torna al 15 giugno 1997 quando un gol di Francioso e una doppietta di Palmieri piegarono il Cesena in casa propria (0-3) e fecero timbrare al Lecce il biglietto per la Serie A. La classifica finale premiò il Brescia con 66 punti seguito da Empoli (64), Lecce (63) e Bari (62). Quattro promozioni, la logica perversa dei playoff non esisteva, e altrettante retrocessioni (Cosenza, Palermo, Cremonese e Cesena). Era il Lecce di Gianpiero Ventura che centrò la massima serie nell’arco di due sole stagioni facendo gridare al miracolo. La città viveva un autentico sogno sportivo. BRAVISSIMO LIVERANI -Analogie con quella squadra e quel campionato? “Nessuna”, commenta Ezio Candido, ex calciatore giallorosso e all’epoca apprezzato Team manager del club. “Quel Lecce era stato costruito per vincere il campionato di serie C, poi quello successivo di B e così fu. La squadra attuale è invece una sorpresa sulla quale nessuno avrebbe scommesso. Bravo Ventura e bravo Liverani”. UN GRANDE CALCIO - Tra le due realtà sono trascorsi 22 anni. Due modi di fare e intendere il calcio assai diversi. “Venivamo da due anni di vittorie”, continua Candido, “e c’era un clima sempre festoso intorno alla squadra. Si andava in giro ad inaugurare nuovi Lecce Club, si respirava aria di rinascita ed anche in campo il livello era decisamente diverso. Quest’anno non ho visto squadre attrezzate per puntare con decisione al salto di categoria. Fermo restando che il Lecce gioca un ottimo calcio, sempre propositivo”. CLIMA FAMILIARE - C’era anche un rapporto più familiare tra squadra, tifoseria organizzata e stampa. “È vero. Ogni giovedì con i tecnici giallorossi, Ventura in testa, sfidavamo i giornalisti sul campo e poi si andava tutti a mangiare la pizza (i giornalisti, sempre sconfitti, schierarono una sera Pa-

EZIO CANDIDO, ha compiuto 70 anni lo scorso 2 marzo. Una vita in giallorosso: portiere, cresciuto nel settore giovanile del Lecce, esordì in prima squadra il 15 settembre del 1968 a Messina. In due stagione in giallorosso difese la porta in 51 occasioni. Nell’estate del 1970 fu ingaggiato dalla Roma come terzo portiere per una breve parentesi. Nei primi anni della gestione Semeraro fu anche Team Manager dell’Us Lecce. Sopra, una recente foto con l’allenatore Luciano Spalletti. A sinistra un giovanissimo Candido con Marcello Indraccolo, commissario dell’Us Lecce dal 1966 al 1971.

LA TRIPLETTA DEL GRANDE

PELÈ

Era il l 24 giugno 1967 quando a Lecce si manifestò “O Rei”, Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelè. Il campione brasiliano era in Italia per una tournée della sua squadra, il Santos. Ci pensò l’allora commissario dell’Us Lecce Marcello Indraccolo a organizzare una esibizione in amichevole dell’asso del pallone che si giocò allo stadio “Via del Mare”. Fu quella una sorta di inaugurazione in grande stile, anche se successiva alla partita che i giallorossi disputarono contro lo Spartak Mosca un anno prima per festeggiare la costruzione del nuovo impianto sportivo cittadino. Ezio Candido giocò solo parte della ripresa di quella gara in cui Pelè segnò una tripletta nel 5-1 finale che i brasiliani rifilarono al Lecce.

Anni di grande entusiasmo, quelli tra il 1995 e il 1997, in cui il Lecce mise a segno la doppia promozione dalla serie C alla serie A, con Gianpiero Ventura (nella foto, sopra) sulla panchina giallorossa e con un gruppo di giocatori mantenuto pressocché inalterato per centrare l’obiettivo. Anche il Lecce di Ventura oltre ai risultati, conquistò molti apprezzamenti per il gioco praticato. In questo vi sono diverse analogie con la stagione attuale in cui il Lecce si sta dimostrando una delle formazioni che esprimono il miglior calcio del campionato cadetto. E dire che era nato per conquistare una onorevole salvezza. Il Lecce degli anni ‘90, invece, dal gruppo Semeraro era stato costruito per vincere subito.

sculli e Aleinikov, vinsero 3-1 e da allora non si giocò più - n.d.r.). Ci si scambiavano opinioni, si scherzava e si cementava un rapporto che contribuì al successo finale”. Era anche un Lecce made in Italy che si allenava a porte spalancate. “Sì, a parte Edusei, erano tutti italiani con un’incredibile voglia di vincere. Li ricordo tutti... Quando ho spento 70 candeline, ognuno mi ha fatto gli auguri”. STESSA EMOZIONE - Lorieri, Bellucci, Centurioni, Macellari, Servidei, Vanigli, Mancuso, Zanoncelli, Bachini, Casale, Mazzeo, De Patre, Bacci, Cucciari, Edusei, Nobile, Baglieri, Palmieri, Russo, Francioso. Di loro resta anche il record di cinque vittorie consecutive nelle prime cinque giornate di campionato.“Oggi il feeling tra squadra e ambiente è cambiato“, conclude Ezio Candido. “La simpatia arriva solo dai tifosi che vanno allo stadio; del resto tra le due realtà c’è una vita. Analogie a parte, oggi il Lecce è la sorpresa più piacevole della Serie B, la squadra non è stata costruita per vincere il campionato ma lo sta facendo alla grande e per questo la gioia è ancora maggiore. Incrociamo le dita”.

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IL PERSONAGGIO

13 APRILE 2019

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Ha conquistato i tifosi

L’esultanza dopo il gol al Foggia

Campione in campo e anche fuori dal rettangolo di gioco, Andrea La Mantia è già legatissimo alla Città e ai tifosi del Lecce.

Il gol del 3-1 al Cosenza. Andrea ora è a quota 15

IMPLACABILE LA MANTIA di PIERPAOLO SERGIO

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rrivato a Lecce la scorsa estate tra non poco scetticismo, a distanza di pochi mesi Andrea La Mantia è diventato uno degli idoli della tifoseria giallorossa, dimostrando di avere ottima tecnica, senso del gol, piedi buoni e un colpo di testa prepotente. GIALLOROSSO DA SEMPRE È tornato a indossare colori a lui cari, visto che è romano e romanista e nel Salento sta vivendo una stagione davvero esaltante, segnata dal primo obiettivo minimo personale: il nuovo record di gol in Serie B, che finora era fermo a 13 centri all’epoca della sua esperienza nel Cosenza. Proprio contro i silani è arrivata la doppietta che lo ha fatto salire a 15 reti, regalando al Lecce un successo che è valso l’aggancio in vetta alla classifica al Brescia. LA CURA LIVERANI DIETRO L’EXPLOIT L’attaccante è protagonista di un campionato da stropicciarsi gli occhi, ma l’arrivo alla corte di mister Liverani si sbloccò solo

grazie al passaggio di Salvatore Caturano alla Virtus Entella, la squadra di provenienza del 27enne bomber. Qui a Lecce è stato proprio Fabio Liverani a fargli cambiare modo di approcciarsi al calcio: “La Mantia è arrivato che era un buon giocatore, ma non un buon atleta. Ora è un ottimo giocatore e un buon atleta. Una differenza che è figlia del suo impegno. Cresce ed è in una condizione psicofisica straordinaria. Mi piace che è sempre dentro la partita”. Così il tecnico ne ha parlato dopo la vittoria sul Foggia, sottolineando l’evoluzione del numero 19 giallorosso, arrivato ad essere fondamentale nell’economia di gioco della formazione salentina. LA FORZA DEL GRUPPO E IL SOGNO DELLA A Da parte sua, il centravanti mantiene un profilo basso e preferisce non guardare al risultato personale, anteponendo quello di squadra. La forza del gruppo è il “segreto” che sta giovando anche a lui e che lo sta consacrando quale nuovo beniamino della passionale tifoseria leccese, come testimonia l’applauso scrosciante accompagnato dal suo nome scandito da tutti i settori dello stadio durante il match contro i calabresi di Piero Braglia. “La Serie A? Cambierebbe la vita a noi tutti” dichiarò al termine di Lecce-Cosenza. Sì, Andrea, di certo sarebbe un gran bel sogno che si avvera.

Andrea La Mantia, attaccante, è nato a Marino (Roma) il 6 maggio 1991. È alto 191 centimetri per un peso forma di 81 Kg. Cresciuto nelle giovanili del Frosinone, passa per la stagione 2008-2009 alla Flaminia in Serie D e al ritorno nel club ciociaro esordisce in serie B contro l’Albinoleffe il 28 novembre 2009

UN DESTINO IN GIALLOROSSO Romano di Marino, Andrea La Mantia è cresciuto con i colori giallorossi nel suo destino. Da ragazzino il suo idolo era Francesco Totti (foto) e il poster del Capitano campeggiava nella sua stanza assieme a quello di Batistuta. Allevato a pane e calcio, a 16 anni in un momento di “crisi” voleva mollare tutto e intraprendere la carriera militare, entrando nella storica scuola della Nunziatella di Napoli. Poi, per fortuna per il calcio, ha cambiato idea.

TUTTI INVITATI ALLA FIERA DEL GOL C’è sempre Andrea La Mantia sul gradino più alto del podio dei marcatori del Lecce. Con le sue 15 reti l’attaccante giallorosso guida il gruppo di giocatori andati a segno quest’anno in campionato. A seguirlo, al secondo posto, c’è Marco Mancosu (nella foto sopra) che ha già realizzato 11 gol in stagione, seguito da Simone Palombi che occupa il terzo posto con le sue 8 reti. Cecchino infallibile della Cadetteria resta invece il bresciano Alfredo Donnarumma che ha messo a segno 24 centri, inseguito a una certa distanza dal pescarese Leonardo Mancuso che si è attestato finora a 18 gol. Alle spalle dei primi tre marcatori troviamo il beneventano Massimo Coda (15), il nigeriano Simy del Crotone (12) e Valerio Verre del Perugia (12). Altri marcatori U.S. Lecce: 7. Tabanelli 5. Falco 2. Lucioni, Scavone 1. Armellino (da gennaio al Monza), Arrigoni Fiamozzi, Venuti

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VITA DI CLUB

PERIODICO DEL LECCE CLUB

ALLARMANO GLI EPISODI DI TEPPISMO PRIMA DEL MATCH CON IL PESCARA

NO ALLA VIOLENZA! Il calcio è passione, non roviniamo una stagione felice

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li episodi di teppismo relativi agli scontri tra opposte frange che si sono verificati nell'ultimo Lecce-Pescara lungo la superstrada LecceBrindisi hanno fatto tornare attuale il tema della violenza nel calcio. Il Lecce Club esprime fermamente condanna sull'imboscata organizzata ai danni dei supporters pescaresi che ha provocato feriti e l’interruzione della circolazione sulla statale 613. Fatti gravi che sottolineano la mancanza di adeguate politiche ed iniziative mirate alla costruzione di un clima più sereno attorno alle partite. E spieghiamo presto il perché. In primis, si tratta di situazioni che compor-

tano massima tensione in tutto l’ambiente leccese, ma soprattutto all’interno della squadra, distogliendo i giocatori dall'obiettivo sportivo principale. Punto 2. La squadra passa da un generale contesto di simpatia che si sta creando attorno a essa, a uno stallo che può solo avere ritorni negativi. Punto 3. L'Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive potrebbe cambiare decisioni sulle restanti trasferte che il Lecce deve affrontare in questo finale di torneo e chiudere a tutti i supporters leccesi la partecipazione alle gare giocate lontano dal “Via del Mare”. Una scelta che creerebbe un danno alla squadra che non potrebbe essere supportata da tutti i suoi tifosi, in par-

ticolare ai migliaia di sportivi che tanto aspettano per vedere i propria beniamini nelle partite che si disputano nel Settentrione. Punto 4. Simili fatti di cronaca allontanano dalla sfide casalinghe le famiglie che vorrebbero andare allo stadio con appresso le nuove generazioni di tifosi giallorossi. Tutto ciò significa che a perderci è il Lecce inteso come squadra ma, soprattutto, come società. Siamo nel momento più delicato del campionato e c’è il rischio che operatori economici salentini o di altra provenienza italiana, ma anche estera orientati a investire sul Lecce potrebbero rinunciare in partenza. Allora è utile ricordare la politica di costrut-

tiva aggregazione portata avanti per anni dal Lecce Club in sinergia con l’U.S. Lecce. Davanti ad atti di teppismo subiti, si è preferito rispondere civilmente, superando i contrasti del momento ed avvicinando le tifoserie avversarie attraverso manifestazioni sportive di riconciliazione che invogliavano le famiglie e i tifosi a partecipare in massa alle partite allo stadio in un clima festoso e tranquillo. Ecco perché auspichiamo che l’attuale dirigenza sia vicina e attenta alle problematiche di quella fascia di tifosi che spesso non hanno voce, ma che rappresenta lo zoccolo duro (e pagante) al seguito del Lecce. Il Lecce Club Centro di Coordinamento

IN CASA E IN TRASFERTA, UN SOLO GRIDO: “FORZA LECCE” Una cosa è il teppismo, un’altra il tifo, quella passione autentica che anima i supporter giallorossi, tornati a migliaia al Via del Mare. Ma non solo. Erano molti a Cremona e tanti certamente saranno presenti anche nelle prossime trasferte. Partono da Lecce ma anche dal resto d’Italia, come (seconda foto a destra) hanno fatto alcuni studenti che frequentano l’università a Milano e in altre città del Nord. Senza i tifosi non ci sarebbe il calcio. Grazie.

INAUGURAZIONE CON LUCIONI E TUMMINELLO

A Racale nuova sezione del LECCE CLUB

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erata di sport e di festa proprio come quelle che si vivevano negli anni d’oro del calcio leccese. C’è infatti da registrare l’apertura di una nuova sezione del Lecce Club, avvenuta nei giorni scorsi a Racale tra l’entusiasmo ed il calore di tanti tifosi che hanno voluto salutare l’inizio della nuova realtà aggregante per il comune del Basso Salento. Come più volte ricordato, sono tanti i tifosi della giallorossi sparsi in tutta la provincia leccese, da sempre il vero serbatoio di fede e passione per la società del presidente Saverio Sticchi Damiani. L’inaugurazione è avvenuta nella sede di via Principe di Napoli alla presenza, tra gli altri, di Alessandro Adamo, vicepresidente dell’U.S. Lecce che a Racale è di casa e che ha consegnato ai dirigenti locali gagliardetto e maglia ufficiale della squadra salentina, oltre che dei due calciatori giallorossi Fabio Lucioni e Marco Tumminello. La cerimonia del taglio del nastro ha segnato l’inizio ufficiale della vita sociale della nuova sezione a cui vanno gli auguri di tutto il Centro di Coordinamento del Lecce Club.

BUONO A SAPERSI I PREZZI DEI BIGLIETTI - Per la partita Lecce-Carpi. Settore Poltronissime: intero euro 55, ridotto Under 12, euro 25 (giorno gara 60, 30); Tribuna Centrale superiore: intero euro 36, ridotto Under 12, 16 (giorno gara 40, 20, ridotto soci Aci 27, ridotto universitari 18); Centrale inferiore: 26, 12 (30, 16, 20, 13); Est:18, 8 (23, 12, 14, 9); Curve Nord/Sud: 14, 6 (17, 9, 10, 7). Under 12: minori di 12 anni al momento dell’acquisto. Omaggio Under 14: riservato ai minori di 14 anni al momento dell’acquisto, per ogni settore dello stadio e fino ad esaurimento dei posti riservati all’iniziativa. Ridotti Uni/Aci: tariffa riservata agli studenti iscritti a corsi Universitari oltre che ai soli amministrativi dell’UniSalento, ai soci Aci. I biglietti possono essere acquistati presso la rete Vivaticket e Botteghini Stadio (acquisto online non abilitato). Prezzi giorno gara: il giorno della gara la maggiorazione dei prezzi sarà applicata solo presso i botteghini. VIABILITÀ E PARCHEGGI L’Ordinanza Dirigenziale n. 126 del Settore Mobilità e Trasporti del Comune di Lecce ha modificato dallo scorso mese di febbraio la viabilità nei dintorni dello Stadio Comunale “Via del Mare” in occasione delle gare interne della formazione giallorossa. Alcune novità introdotte: • Da 3 ore prima dell’inizio delle partite e fino a 2 ore dopo la fine delle stesse, sospensione della circolazione veicolare lungo viale Giovanni Paolo II in direzione stadio (da centro città) all’altezza di Via Pistoia/Via Carrara. • Viale Giovanni Paolo II (provenienza S.P. 364 San CataldoLecce) sarà percorribile esclusivamente la carreggiata in direzione centro città, con la possibilità di parcheggiare in Piazzale Rozzi (Tribuna Est) e lungo la stessa carreggiata. • Spostamento dei venditori ambulanti (paninari e bancarelle di gadget regolarmente autorizzati) in Via Carlo Leo. In considerazione della notevole affluenza di pubblico nelle ultime giornate, l’U.S. Lecce invita tutti i tifosi a raggiungere lo stadio con debito anticipo. Si ricorda che sono disponibili i parcheggi nella zona del mercato bisettimanale di Via Bari e nella zona adiacente Piazza Santa Madre Teresa di Calcutta.

Il Giallorosso - 13 APRILE 2019 Anno XLV • Iscritto al n° 155 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 2.11.1974. Direttore responsabile: Pierpaolo Sergio. Direttore editoriale: Mario De Lorenzis. Hanno collaborato: Toti Carpentieri, Gianluigi Carpentieri, Eugenio Corrado, Stefano Meo, Umberto Verri. Fotografie: Ivan Tortorella, Archivio Lecce Club. Redazione: “Il Giallorosso” - Via Carlo Massa, 3. Tel. 0832/396493 E-mail: lecceclubccasd@libero.it Editore: ASD Lecce Club Centro di Coordinamento • www.lecceclub.com • facebook.com/lecceclubcc/ Pubblicità: SEPA Srl Via Oberdan, 37 - 73100 Lecce. Tel. 366.5262992 • E-mail: commercialesepasrl@gmail.com Stampa: Se.sta Srl - Via delle Magnolie, 21, 70026 Modugno (Bari)


FUORICAMPO

13 APRILE 2019

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I COLORI DEL CALCIO

Pasqua, si ritorna bambini E nelle uova giallorosse... di TOTI CARPENTIERI

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improvvisa invasione di uova multicolori di varie dimensioni nei tanti supermercati presenti in città ci fa comprendere che siamo ormai vicini alla vigilia di Pasqua, una festa che sollecita pace ed armonia, anche se quanto accaduto prima della partita di calcio con il Pescara non va proprio in questa direzione. Ma andiamo oltre, ed immersi nella fantasia dolce e nel suo muoversi dal cioccolato al latte a quello fondente nelle sue varie percentuali, come non sorprendersi dell’improvviso apparire dell’uovo giallorosso, in una inimmaginabile fidelizzazione sportiva dalla parte del gusto?

E ci incuriosisce, a questo punto, immaginare quale possa essere la sorpresa nel suo interno: ci sarà un monile? Forse una Lola? E magari ancora, perché no, un foulard? L’ultima Barbie? O l’Uomo Ragno? Comprensibile allora il fatto che per soddisfare la nostra curiosità ci si sia comportati nell’unico modo logico possibile, acquistando due uova: quella per i maschietti e quella per le femminucce e, una volta fatte a pezzi da un’impazienza quasi infantile, ritrovarsi tra le mani la stessa sorpresa: un’inequivocabile A in carattere Times New Roman corpo 48 di colore giallorosso. Per favore, rompete le uova.

CONTRO IL PESCARA 13 MILA SPETTATORI

SVEGLIA, SALENTO: TUTTI ALLO STADIO

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on 12.936 spettatori che hanno assistito a Lecce-Pescara è stato stabilito il record stagionale di presenze allo stadio “Via del Mare“. Sulle tribune dell’impianto sportivo leccese i tifosi giallorossi (compresi i 160 giunti dall’Abruzzo) hanno superato, sia pure per poche decine, il primato che in questo campionato apparteneva alla sfida Lecce-Palermo dello scorso 21 ottobre (12.719).Il terzo miglior risultato è ora quello registrato in Lecce-Salernitana (12.675 spettatori) alla prima giornata del torneo 2018/2019, gara d’esordio dei giallorossi davanti al pubblico amico. In Lecce-Cosenza, turno infrasettimanale coinciso con l’ultima apparizione casalinga dei giallorossi, il dato degli spettatori ha fatto segnare 11.785 presenze sulle tribune, comunque un discreto risultato.Il travolgente cammino della banda-Liverani sta insomma contagiando sempre più quella fascia “dormiente” dell’ambiente leccese che vive di passione ed entusiasmo figli dei risultati.

LA NOVITÀ /VIDEO ASSISTENZA NEI PLAYOFF

ARRIVA IL VAR ANCHE IN SERIE B di GIANLUIGI CARPENTIERI

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on l’annuncio fatto dal presidente della Figc Gabriele Gravina, con cui si confermava l’utilizzo del VAR già nelle prossime semifinali e nella finale dei play-off di questa stagione della Serie B , la video assistenza conquista nuove frontiere nel segno della massima trasparenza e credibilità. Il provvedimento, più volte sollecitato dal presidente della Lega B Mauro Balata, superate le iniziali perplessità dell’AIA, potrebbe essere esteso alle giornate che precedono le fasi finali degli spareggi promozione e salvezza. Anche se è bene rammentare, come sul VAR, dalla sua introdu-

zione, ci sia stato un susseguirsi, finanche isterico, di condivisioni alternanti tra sì e no da parte di importanti calciatori, dirigenti e commentatori. Poi, si sa, il tempo aggiusta le cose e ben oltre le polemiche recenti in alcune trasmissioni televisive, il VAR oggi esiste e rivendica, partita dopo partita, il suo peso. Fermo restando il ruolo assoluto dell’arbitro. Come non immaginare, allora, che questa estensione temporanea e parziale non possa che essere foriera del suo utilizzo definitivo anche in Serie B dalla stagione 2019/2020? Il futuro del calcio è (anche) questo. E se poi continueranno a esserci polemiche… pazienza.

LA MOVIOLA IN CAMPO Il VAR (Video Assistant Referee), è la moviola in campo, novità della serie A 2017/2018. Il VAR è un sistema di supporto all’arbitro mediante l'impiego di strumenti tecnologici (monitor e filmati) sotto la supervisione di due assistenti. L’obiettivo è correggere decisioni sbagliate o segnalare episodi gravi sfuggiti all'occhio dell'arbitro. Non è applicabile a ogni situazione di gioco, ma solo a quattro tipologie di eventi: gol, rigori, espulsioni dirette, scambi di identità. Tre gli step: si verifica un episodio; si analizza l'accaduto tramite Var; si adotta un provvedimento. È sempre l’arbitro ad avere l'ultima parola su qualunque decisione.


SQUINZANO VIA BRINDISI 41 • SURBO VIA CAMPO SPORTIVO 1 • MELENDUGNO VIA FRATELLI LONGO 1 CALIMERA PIAZZA DEL SOLE, 40 • MARTANO VIA MARCONI 95 • LECCE VIA TRINCHESE 51 • SAN CESARIO S.S. 476 BRINDISI VIA APPIA 229, VIA MARCHE 5, VIA BASILE 10 • CAVALLINO VIA CIRCONVALLAZIONE 56


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