Il ruolo dell’esercizio fisico nella prevenzione e nel trattamento dello scompenso cardiaco Presentato da : Berti Carlotta
2 maggio 13
Che cos’è lo scompenso cardiaco? E’ una sindrome clinica causata da un’anomalia cardiaca che ha risvolti su tutto l’organismo. I decessi dovuti a malattie ischemiche del cuore, scompenso cardiaco compreso, costituiscono attualmente il 30% di tutti i decessi dovuti alle malattie del sistema circolatorio. 2 maggio 13
Tasso di mortalitĂ nel nostro paese
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Patologie che causano lo scompenso cardiaco MALATTIA CORONARICA FARMACI, ARITMIE, ALTRO….
VALVULOPATIE
SCOMPENSO CARDIACO
IPERTENSIONE ARTERIOSA 2 maggio 13
CARDIOMIOPATIA DILATATIVA
OBIETTIVITA’ CLINICA ASPETTO GENERALE CUTE PRESSIONE ARTERIOSA FREQUENZA CARDIACA RANTOLI POLMONARI
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SINTOMATOLOGIA SOGGETTIVA • Dispnea • Astenia • Edema polmonare • Ritenzione renale di sodio • Gonfiore a gambe e caviglie • Cattiva digestione 2 maggio 13
CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE Classe I: assenza di dispnea, astenia e palpitazioni durante l’attività fisica Classe II: astenia,dispnea, e palpitazioni durante l’attività fisica ma assenza dei sintomi a riposo Classe III: sintomi presenti durante l’attività fisica inferiore a quella ordinaria ma assenti a riposo Classe IV: sintomi presenti anche a riposo che si accentuano a qualunque attività fisica 2 maggio 13
FATTORI DI RISCHIO Familiarità per la malattia Diabete Dislipidemia Sedentarietà Obesità Fumo Ipertensione 2 maggio 13
Fumo tabella dal Pooling Project
Indice di incidenza relativa di eventi coronarici maggiori • FUMATORI
54
• EX FUMATORI
63
• ½ PACCH. AL DI’
104
• 1 PACCH. AL DI’
120
• + DI 1 PACCH. AL DI’
183
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Ipertensione tabella dal Pooling Project
Pressione Arteriosa Sistolica mmHg < 120 120-130 130-138 138-150 > 150 2 maggio 13
Indice di incidenza relativo ad eventi coronarici 70 86 87 102 150
LA PREVENZIONE PRIMARIA: quando il trattamento è volto alla modifica dei fattori di rischio prima dell’insorgenza della malattia SECONDARIA: quando il trattamento avviene per ridurre le complicanze derivate dalla malattia TERZIARIA: quando il trattamento viene realizzato per ritardare il decorso della malattia 2 maggio 13
CHE COS’E’ LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA? ⇒ Somma delle attività necessarie ad assicurare al meglio le condizioni fisiche, mentali e sociali del paziente. Essa comprende: • • • • • •
ASSISTENZA CLINICA E DIAGNOSTICA VALUTAZIONE DEL RISCHIO PREVENZIONE SECONDARIA TRAINING FISICO EDUCAZIONE SANITARIA VALUTAZIONE PSICOLOGICA
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TRAINING FISICO • • • • •
BENEFICI Riduzione dei sintomi Riduzione mortalità Miglioramento della tolleranza allo sforzo Maggior grado di benessere Miglioramento del profilo di rischio 2 maggio 13
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE Dispnea a riposo negli ultimi 3-5 giorni Angina Diabete mellito incontrollato Embolia recente Insufficienza valvolare Infarto miocardico acuto
PROGRAMMA DI TRAINING FISICO • • • •
Deve essere: Facilmente comprensibile Adattabile al soggetto valutato Sicuro valutabile
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5 FATTORI CHIAVE 1. Modalità 2. Intensità 3. Durata 4. Frequenza 5. Progressione
LA MIA ESPERIENZA SCOPO: evidenziare se sussistevano eventuali modifiche in alcuni parametri indicativi per la valutazione funzionale, prima e dopo un ciclo di training fisico.
DESTINATARI: 33 pazienti affetti da SC in classe I-III in condizione di stabilitĂ clinica.
DURATA: 8 settimane, per 16 sedute (2 per settimana). CARICO: alla cyclette da 0 a 30 watt, da 8 a 20 minuti. 2 maggio 13
CLASSE FUNZIONALE
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PA SISTOLICA-DIASTOLICA
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FREQUENZA CARDIACA
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VOLUME VENTRICOLARE SINISTRO
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