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di Nolberto Bovosselli
Vogue Germania, settembre 2010. Photo: Vincent Peters © 2010, Edizioni Condè Nast.
Una favola favolosa
Prosegue inarrestabile l’ascesa della modella italiana più famosa nel mondo. Bianca Balti non si accontenta e, dopo aver spodestato illustri colleghe come testimonial di marchi prestigiosi (Belen ne sa qualcosa), si è concessa anche il lusso di una mostra fotografica “ad personam” che ha celebrato la sua bellezza
Bianca Balti è nata a Lodi il 19 marzo 1984. Ha un fratello più grande e uno più piccolo ai quali è molto legata. Nel 2006 sposa il fotografo Christian Lucidi (da cui si separerà), dal quale nel 2007 ha avuto la piccola Matilde. Al momento è fidanzata con il musicista Francesco Mele.
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Dolce&Gabbana, Jewellery. Photo: Giampaolo Sgura.
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La top model, nel corso della sua già lunga carriera, è apparsa sulle copertine di Vogue, L’Officiel, Marie Claire, Harper’s Bazaar, Playboy ed Elle. È una delle mannequin preferite da Dolce&Gabbana, Missoni e Victoria’s Secret, che nel 2005 la scelse per un catalogo.
«Dipende tutto dalla fisicità, se ce l’hai bene. Se non sei nata col fisico, studia e fatti una cultura». Consiglio forte e chiaro per tutte le ragazze che volessero fare le modelle firmato B.B., una davvero bella che ce l’ha fatta. No, non stiamo parlando di Brigitte Bardot, ma di un fenomeno tutto italiano che, come la sexy icona francese degli anni ’50-’60, ha già fatto del suo nome un “brand industriale” popolare, amato e fonte di business: Bianca Balti. Sicuramente il paragone, dettato soprattutto da quelle iniziali, è arduo; tuttavia la modella-attrice, nata a Lodi 28 anni fa, ha capito immediatamente come sfruttare le qualità che Madre Natura le ha donato in abbondanza. E ha compreso altrettanto rapidamente come trasformarle in una professione profumatamente ricompensata e gestirle al meglio. «Tutte le modelle che arrivano in alto sono delle grandi bu-
siness women», ha dichiarato candidamente la ragazza, che però, con molta onestà, non dimentica una componente fondamentale nel percorso artistico di tutte le star: la fortuna. Lei è arrivata in cima perché ne ha avuta tanta «e quella non si può spiegare, è fortuna e basta. Sono fortunata ad essere nata come sono, anche se fino al liceo per la magrezza mi sentivo il brutto anatroccolo»; ma poi, enfatizzando una sua virtù, ha ricordato anche che «sono stata attenta a non bruciare le tappe. Il primo anno mi hanno proposto un contratto con una casa cosmetica e ho detto no. Mi offrivano così tanti soldi che mi sarei potuta comprare una casa, ma l’ho fatto per mirare più in alto. Dici di no dieci volte e magari un solo sì, ma deve essere quello giusto». Saggia e in gamba, non solo bella. E a quanto dice davvero oculata nelle scelte.
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Vogue Giappone, marzo 2012. Photo: Giampaolo Sgura, © 2012 Condè Nast Publications Japan.
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In un’intervista su Grazia, alla domanda se fosse cambiato il rapporto con il suo corpo durante la gravidanza, la Balti ha risposto: «Più che altro è cambiato proprio il corpo! Prima ero più soda, non avevo le smagliature… Dovrei fare esercizio fisico, ma sono pigra. Non vado in palestra, mi annoio. E mangio, ma cerco di non esagerare. Se mangio non ingrasso. Basta guardare mia madre e mia figlia, siamo magrissime di costituzione».
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Vogue Italia, novembre 2005. Photo: Ellen Von Unwerth © 2005, Condè Nast Publication Italy.
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Tra le esperienze cinematografiche della top model c’è la partecipazione al film di Abel Ferrara Go Go Tales (2007), in cui interpreta il ruolo di una spogliarellista. Nella pellicola, ambientata in un locale di lap-dance, recitano anche Asia Argento e Riccardo Scamarcio.
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Vanity Fair, marzo 2011. Photo: Signe Vilstrup, Edizioni Condè Nast.
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Le sue vere amiche sono principalmente le compagne del liceo, e rare sono le relazioni autentiche nel mondo della moda. «Sembra brutto, lo so – ha ammesso lei stessa – ma io non ho tempo, quindi i miei amici sono quelli che non hanno bisogno della mia presenza, ma del mio cuore. E poi mi piace stare da sola».
Proprio quelle scelte che ha imparato a prendere da sola sin da giovanissima, dopo un’infanzia da lei definita “perfetta” nella provincia lombarda («la mia è la “famiglia del Mulino Bianco”») che l’ha spinta ad uscire dagli schemi per vivere un periodo da adolescente ribelle e punk (abitava in una casa occupata). È proprio in questa fase che la Dea Bendata l’ha baciata e lanciata nel firmamento della moda: il suo attuale agente ne intuì a prima vista il talento, nascosto dietro al viso smunto, alle espressioni acqua e sapone, a quella “erre” pronunciata in modo un po’ snob. Invece che il solito e sofferto lavoretto post-diploma per lei, senza fare alcuna gavetta, arrivò subito un contratto in esclusiva per la campagna pubblicitaria internazionale di Dolce&Gabbana, i quali la scelsero personalmente, e un catalogo per Valentino. Era il 2005 quando le più grandi maison e i più affermati stilisti si accorsero di lei: cover, pubblicità, sfilate, servizi fotografici, cataloghi, calendari. Come quello Pirelli 2011, voluta espressamente dal celebre designer-fotografo Karl Lagerfeld, e dove naturalmente apparve nuda, in tutta la sua bellezza e sensualità. Dopotutto cosa
vuoi che sia per una che già aveva posato per la copertina di Playboy! La Balti è diventata in brevissimo tempo “il volto” di numerosi marchi, non solo nel fashion system, togliendosi anche la soddisfazione di dare il benservito a colleghe più note e dai nomi apparentemente più altisonanti del suo. Infatti, come testimonial viene scelta, tra gli altri, da St. John al posto di Angelina Jolie, dalla casa di biancheria Intimissimi in luogo della modella russa Irina Shayk, e, soprattutto, nel 2011 sostituisce Belen Rodriguez come figura di punta della Tim, con tanto di spot Tv in cui esordisce nei panni di Monna Lisa. In una vecchia intervista su Vanity Fair, la dolce Bianca, riferendosi alla showgirl argentina, ha affermato in modo piuttosto esplicito di invidiare il suo “lato B”: «Fisicamente vorrei essere lei. La guardo e penso che vorrei quel corpo tonico, vorrei quel culo. E anche il suo viso è stupendo: il mio è decisamente più asimmetrico». È difficile crederle, eppure da brava ragazza di provincia solare e spontanea, sembra sincera anche quando tesse le lodi di una potenziale rivale. Così come non appare affatto un commento di circostanza
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L’Officiel, settembre 2011. Photo: Marcin Tyszka, Les Edition.
quando, ricordando l’atmosfera creatasi sul set della pubblicità accanto a Neri Marcorè e Marco Marzocca, la top model, con il suo spiccato sense of humour, ha sottolineato: «Con loro ho riso molto. Abbiamo passato le giornate a fare scherzi al mio agente». Come tutti i personaggi terribilmente popolari e con impegni di lavoro nei quattro angoli del pianeta, anche la Balti è costretta a rinunciare a qualcosa. «Si viaggia tanto e sono gli affetti a farne le spese. Stare lontana da mia figlia di 5 anni mi costa». Già, la figlia, la piccola Matilde, nata dal matrimonio con il fotografo romano Christian Lucidi, dal quale si è separata dopo appena un anno («Avevo 20 anni quando l’ho incontrato e mi sono sposata dopo sei mesi. Non ci conoscevamo. Probabilmente avrei dovuto evitare il matrimonio. Però Matilde non sarebbe mai nata»). Si reputa una mamma «severa ma anche tenera» (la bambina è iscritta ad una scuola steineriana, che fa del rigore didattico il suo pregio), anche perché era un suo desiderio essere una madre giovane («Le donne pensano troppo prima di avere figli. Se ci pensi non è mai il momento giusto»). Appena le è possibile porta la piccola in viaggio con sé, oppure la lascia alle amorevoli cure della nonna materna, sognando per lei un futuro da medico. E magari regalandole fratellini e sorelline, ma non ora perché è ancora presto. In fondo, come evidenzia lei stessa, «ho 28 anni ma mi sembra di aver già vissuto moltissimo… ». Nel suo ambiente si cresce in fretta, si fanno tante esperienze, si ha un peso di responsabilità enorme. Ma poi non c’è da meravigliarsi se, oltre all’avvenenza fisica, alla fama mondiale e alle mille professioni svolte, c’è anche un museo che le dedica una mostra personale tutta per lei. Esattamente come è accaduto di recente ai Mercati Traianei di Roma, dove l’artista lodigiana è stata protagonista di un’esposizione, curata da Stefano Dominella e promossa dall’assessore ai Grandi Eventi Rosella Sensi, intitolata Bianca Balti. Immagini di una favola di moda. Si è trattato di un’elegante galleria di scatti raffiguranti la modella, ambasciatrice e simbolo della bellezza Made in Italy, e al contempo di un’occasione per ripercorrere le tappe della sua sfolgorante carriera; immagini firmate da famosi fotografi del calibro di Ellen Von Unwerth, Camilla Akrans, Txema Yeste, Settimio Benedusi, Miles Aldridge, Patrick Demarchelier, e ovviamente il già citato Karl Lagerfeld, che colgono un solo istante del fascino, dell’ironia, della carica erotica, della semplicità di questa donna e lo rendono immortale. Del resto, «dipende tutto dalla fisicità, se ce l’hai bene», altrimenti guardi, ammiri e sogni Bianca Balti! A partire dal 2012, la modella è stata scelta dal leader mondiale della bellezza, L’Oréal, come nuova testimonial internazionale, al fianco di star della musica e del cinema come Beyoncé, Gwen Stefani, Jennifer Lopez, Andie MacDowell e Jane Fonda.
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