Report di validazione dello schema MAKE IT SUSTAINABLE

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2013

Report di Validazione

Sistema di certificazione “Make It Sustainable”

Università degli Studi di Trento_DICAM 12/11/2013


INDICE DELLA RELAZIONE

PREMESSA Obiettivo_ pag. 3 Metodologia del lavoro_pag. 3

REPORT Struttura operativa_ pag. 4 Sistema di certificazione MIS_ pag. 4 Puntuali contributi innovativi della certificazione MIS_ pag. 5 Fasi principali dell’iter di certificazione MIS_ pag. 5 Prodotti certificati MIS_ pag. 5 Risultati della valutazione_ pag. 6 Conclusioni_ pag. 11

ALLEGATI Allegato_Prodotti certificati MIS Allegato_Metrica di valutazione Allegato_Specifica Tecnica MIS Allegato_Brochure Allegato_Template Offerta Economica Allegato_Linkage Table Allegato_Esempio certificato MIS

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PREMESSA Obiettivo del lavoro Verificare se la certificazione Make It Sustainable (MIS) è capace di rappresentare in maniera valida e credibile i principi di sostenibilità condivisi dalla comunità scientifica. Metodologia del lavoro L’indagine condotta dal gruppo di lavoro del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale e Meccanica (DICAM) dell’Università degli Studi di Trento (UNITN) è avvenuta attraverso un’analisi di documenti ritenuti rilevanti e un’indagine sul campo. A tal fine sono state prese in considerazione tre componenti fra loro correlate e complementari: la struttura operativa che realizza l’iter certificativo, gli strumenti (specifica tecnica, riferimenti normativi e non, standard internazionali, etc.) e le modalità di verifica della conformità ai requisiti del sistema di certificazione.

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Acronimi DICAM_Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale e Meccanica EPD_ Environmental Product Declaration FSC_ Forest Stewardship Council ITACA_Istituto per l'Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale LEED_ Leadership in Energy and Environmental Design MIS_Make It Sustainable MSC_Marine Stewardship Council OdC_ Organismo di Certificazione PEFC_ Programme for Endorsement of Forest Certification QHSE_Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente e Responsabilità Sociale UNITN_Università degli Studi di Trento


REPORT

Struttura operativa L’Istituto ICMQ è un Organismo di Certificazione (OdC) accreditato da ACCREDIA e ISPRA, abilitato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed anche notificato presso la Comunità Europea. ICMQ ha una struttura operativa con sede a Milano, costituita da uno staff interno di circa 30 persone ed affiancato da collaboratori esterni (oltre 60) che operano nei diversi ambiti delle certificazioni su tutto il territorio italiano. Da 25 anni svolge attività di certificazione e di ispezione nel settore delle costruzioni operando in conformità alle norme internazionali, europee e nazionali. ICMQ rilascia certificazioni cogenti o volontarie che riguardano i sistemi di gestione, i prodotti, gli edifici e il personale in ambito Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente e Responsabilità Sociale (QHSE). Il sistema denominato Make It Sustainable (MIS) rientra nell’ambito della certificazione di prodotto. Referenze: durante la visita effettuata alla sede di ICMQ a Milano (il 22/10/2013) si è potuto constatare come le prassi operative delle certificazioni di prodotto sono state estese ed applicate anche allo schema MIS per assicurare elevata professionalità e imparzialità. Sistema di certificazione MIS Il sistema di certificazione MIS si basa sull'analisi dei processi finalizzati alla realizzazione di un prodotto materiale o immateriale. Lo scopo della certificazione è di valorizzare e validare l’impegno profuso e gli investimenti fatti per raggiungere obiettivi di sostenibilità. L’attività di certificazione MIS può avere come oggetto uno specifico sistema, un processo, un servizio, un concept, un prodotto, un cantiere, etc. E’ un nuovo modello di valutazione per valorizzare le scelte operate nella pianificazione, realizzazione e gestione di un prodotto/servizio e non per dare garanzia di valori riguardo le caratteristiche di sostenibilità del prodotto stesso. La certificazione MIS può essere richiesta da soggetti italiani o stranieri che operano nei molteplici settori merceologici. Da anni è in atto una trasformazione di mercato a livello internazionale che ha l’obiettivo di orientare i modelli di produzione e di gestione nonché di contribuire alla creazione di una domanda di prodotti, servizi e processi con minori impatti ambientali. Questo ha portato a un ampio sviluppo di standard di sostenibilità e di sistemi di certificazione attraverso iniziative multilateriali che riuniscono produttori, trade e NGO. Ne sono esempi: gli standard FSC o PEFC per i prodotti forestali, lo standard MSC per i prodotti ittici, lo standard BS 8903 per la catena degli acquisti, le dichiarazioni di prodotto ambientali (EPD), gli standard di sostenibilità ambientale degli edifici come LEED, ITACA, BREEAM, etc. ICMQ in tal senso ha già sviluppato un sistema di certificazione volontaria di prodotto denominato ICMQ ECO per rispondere alle esigenze dei produttori di dimostrare con attendibilità le caratteristiche misurate e dichiarate dei loro prodotti. Con il MIS si ampliano gli orizzonti anche sulla sostenibilità del processo.

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Puntuali contributi innovativi della certificazione MIS  E’ una certificazione che non misura la sostenibilità dell’oggetto della certificazione mediante la definizione di specifici parametri o livelli di qualità, ma assicura attraverso un processo di analisi e di valutazione l’attuazione e il rispetto dei principi della sostenibilità sociale economica e ambientale nell’ideazione, realizzazione e gestione di un determinato prodotto, servizio o cantiere.  MIS ammette i riconoscimenti di terza parte già posseduti da chi ambisce alla certificazione. Non richiede procedimenti o procedure ad hoc. Si basa sull’analisi delle evidenze fornite del sistema di monitoraggio dei principali indicatori riguardanti la sostenibilità.  E’ una certificazione applicabile anche a prodotti immateriali come un concept o una sequenza di lavorazioni (ad es. il cantiere edile).  E’ una certificazione che può essere limitata ad una specifica applicazione e non necessariamente a tutti i prodotti del soggetto che la richiede.  L’iter di certificazione MIS è stato ideato ed è implementato in coerenza ai principi della sostenibilità. Fasi principali dell’iter di certificazione MIS Il percorso di certificazione inizia dal ricevimento della richiesta del preventivo e si conclude con il rilascio del certificato insieme all’autorizzazione dell'uso del marchio. Prosegue nel tempo con sorveglianze periodiche. Le fasi principali dell'iter MIS comprendono: a. la definizione dell’oggetto, materiale o immateriale, della certificazione e la sua destinazione d’uso, quando pertinente; b. la preparazione dell’offerta economica; c. la programmazione delle attività di valutazione; d. l’audit presso il soggetto richiedente per valutare le azioni che ha intrapreso in coerenza ai principi di sostenibilità mediante l’analisi di requisiti essenziali e operativi in due macro aree (area dei processi e area dei risultati); questa fase può prevedere un "pre-audit" ossia una visita ispettiva iniziale; e. l’emissione del certificato con validità annuale; f. la sorveglianza periodica per verificare il mantenimento della conformità ai requisiti del sistema; g. il rinnovo della certificazione dopo un anno. Gli ispettori redigono un rapporto finale relativo alle visite di audit e di sorveglianza, nonché provvedono alla trasmissione di tutta la documentazione elaborata al responsabile di commessa che ha il compito di presentarla al Comitato Tecnico per deliberare il rilascio/rinnovo della certificazione. Prodotti certificati MIS Il sistema di certificazione MIS è stato introdotto nel 2012. I certificati MIS sono 14 (dati pubblicati al 24/10/2013), di cui 3 certificati Make It Sustainable (senza uso del marchio sul

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prodotto) e 11 Make It Sustainable Plus (con uso del marchio sul prodotto). I certificati sono stati rilasciati a soggetti italiani (società di consulenza o di progettazione, aziende produttrici, associazioni, università), eccetto uno ottenuto da un’organizzazione no profit con sede in India. Per quanto riguarda l’oggetto della valutazione, il 43% è costituito da prodotti, il 36% da concept, il 14% da cantieri e il 7% da servizi. In particolare, dall’analisi dei dati si osserva che:  sono stati certificati prodotti appartenenti a settori merceologici diversi come prodotti edilizi e prodotti agroalimentari;  sono stati certificati concept di unità abitative, concept di servizi, etc.;  è stata certificata la conduzione di cantieri edili. Per maggiori dettagli vedere l’ALLEGATO_Prodotti certificati MIS che contiene i grafici di sintesi sui certificati MIS pubblicati al 24/10/2013. Risultati della valutazione Per quanto sopra detto si deduce che il sistema di certificazione MIS risponde a criteri di riferimento che danno garanzia in rapporto alla scientificità di un processo valutativo e che in questo caso si possono individuare nei seguenti: 1. Criterio della RIPETIBILITA’ dei RISULTATI 2. Criterio della ACCURATEZZA 3. Criterio della CHIAREZZA 4. Criterio della TRASPARENZA 5. Criterio della CREDIBILITA’ 6. Criterio della AFFIDABILITA’ i cui contenuti si possono così enunciare per punti: 1. Criterio della RIPETIBILITA’ dei RISULTATI Invariabilità dei risultati del processo di certificazione indipendentemente dalla composizione del gruppo di valutazione (ispettori). 2. Criterio della ACCURATEZZA Acquisizione di tutte le componenti che possono essere usate ai fini della certificazione fornite dal soggetto richiedente e tempistica ispettiva. 3. Criterio della CHIAREZZA Accessibilità dei contenuti della specifica tecnica e dei certificati ai fini della comprensione da parte degli stakeholder. 4. Criterio della TRASPARENZA Disponibilità di informazioni trasparenti sul processo di certificazione e sulla pubblicità dei risultati. 5. Criterio della CREDIBILITA’ Certificazione rilasciata da un ente terzo. 6. Criterio della AFFIDABILITA’

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Sviluppo dei requisiti della specifica tecnica in accordo con i principi di sostenibilità internazionalmente riconosciuti, formazione degli ispettori, processo di rinnovo del sistema e del certificato. Per ulteriori approfondimenti di seguito si definiscono gli enunciati puntualmente. 1 _ Criterio della RIPETIBILITA’ dei RISULTATI  Invariabilità dei risultati del processo di certificazione indipendentemente dalla composizione del gruppo di valutazione (ispettori). Il criterio è garantito dalla metrica di valutazione adottata dal sistema MIS che minimizza la variabilità dei risultati finali. Il gruppo di valutazione incaricato (un ispettore o più a seconda della specificità dell’oggetto di valutazione) ad ogni requisito della macroarea dei processi utilizza una metrica di valutazione che applica il modello di Deming “Plan-Do-Check-Act“ (PDCA) sul quale sono costruite tutte le norme relative ai sistemi di gestione. Il valutatore, infatti, non attribuisce il punteggio di 1 (parziale conformità), 2 (completa conformità), 0 (assenza di conformità) a sua discrezione sulla base delle evidenze raccolte, ma utilizza una griglia di analisi segmentata in quattro fasi basata sulla logica PDCA. Anche per i requisiti della macroarea dei risultati il sistema prevede una griglia di valutazione segmentata, basata su quattro step rappresentati dai principi della “coerenza, rilevanza, usabilità e consistenza”. Referenze: vedere l’ALLEGATO_Metrica di valutazione. Questo documento contiene le due griglie di valutazione utilizzate dagli ispettori per attribuire ai requisiti della specifica tecnica la conformità nulla, parziale, totale. 2_ Criterio dell’ACCURATEZZA  Acquisizione di tutte le componenti che possono essere usate ai fini della certificazione fornite dal soggetto richiedente. Il processo di certificazione prevede l’identificazione e l’analisi di tutte le informazioni necessarie all’applicazione della specifica tecnica durante la visita ispettiva (obbligatoria), quella di pre-audit (facoltativa su richiesta) e quella di sorveglianza (obbligatoria per il rinnovo del certificato). Il Gruppo di Valutazione (un ispettore o più, a seconda della specificità dell’oggetto della valutazione) durante l’audit analizza:  i processi attuati dall’organizzazione;  un’ampia varietà di evidenze costituite da documenti, informazioni, fatti tangibili e intangibili raccolte durante gli audit in merito alla pianificazione, realizzazione e gestione di specifici prodotti e servizi secondi i principi della Sostenibilità nella sua accezione più generale ed estesa. Durante la visita ispettiva si richiede la presenza e la partecipazione delle figure aziendali chiave e responsabili delle scelte strategiche e dei processi attuati per l’oggetto della valutazione.

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 Tempistiche delle visite ispettive e di sorveglianza calibrate ai fini della valutazione. La durata delle visite ispettive (giorni) e il numero degli ispettori sono programmati dall’ente certificatore in base alla complessità dell’oggetto della valutazione. Se l’organizzazione non possiede un sistema di gestione già certificato, l’iter prevede che l’attività di sorveglianza periodica sia semestrale e non annuale.  Informazioni e processi impiegati per la procedura di valutazione raccolti, analizzati, registrati, archiviati al fine di permetterne un riesame. L’iter di certificazione produce una serie di documenti standardizzati che sono accuratamente registrati e archiviati in un database dell’OdC e disponibili in tempo reale. Referenze: l’ing. R. Garbuglio, l’ing. M. Cassinari e la sig.ra Francesca Esposito hanno mostrato il 22/10/2013 il database che gestisce MIS (utilizzato anche per gli altri sistemi di certificazione offerti dall’Istituto) descrivendo dettagliatamente, anche con un esempio concreto di azienda certificata MIS, tutti i passaggi dell’iter certificativo e i documenti prodotti. L’UNITN, inoltre, ha potuto sperimentare le attività di valutazione di certificazione MIS per il concept dell’unità abitativa denominata “living box”. L’audit è stato realizzato presso il Laboratorio di Progettazione Edilizia del DICAM, alla presenza del soggetto responsabile delle scelte strategiche e dello sviluppo del concept. Il Gruppo di Valutazione, costituito da due ispettori, ha raccolto informazioni ed evidenze per verificare la conformità del processo ai requisiti della specifica tecnica. Durante l’audit gli ispettori hanno verificato le info, i fatti tangibili e intangibili accedendo e visionando i documenti citati durante l’intervista. 3_ Criterio della CHIAREZZA  Contenuti della specifica tecnica chiaramente esposti. La specifica tecnica MIS è caratterizzata da una premessa iniziale che introduce gli ambiti di applicazione della certificazione culturale e di prodotto. Seguono: la spiegazione della logica di valutazione dello schema, le descrizioni del certificato e dell’uso del marchio, l’elenco di tutti i requisiti del sistema suddivisi per aree di valutazione (dei processi e dei risultati). Infine, la specifica si conclude con degli allegati quali il modello del certificato e la tabella degli indicatori di performance del GRI-G3.1. Referenze: vedere l’ALLEGATO_Specifica Tecnica MIS (ed. 24/09/2013)  Contenuti del certificato chiaramente esposti. Il certificato MIS è strutturato in modo da evidenziare in modo chiaro ed inequivocabile l’oggetto della certificazione. Viene descritto in modo dettagliato il prodotto, il servizio, il cantiere o il concept con anche la destinazione d’uso quando pertinente. Referenze: vedere i certificati pubblicati in http://www.icmq.it/ricerca-aziende.php.

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4_ Criterio della TRASPARENZA  Capacità di dare informazioni sui contenuti e sul processo di certificazione. Per conoscere informazioni utili alla certificazione MIS sono disponibili: pagine web dedicate nei siti degli OdC che rilasciano questo marchio (ICMQ, CERSA), una pagina di facebook e opuscoli cartacei. Un portale interamente dedicato a MIS è in fase di costruzione. Il modello dell’offerta economica predisposto per MIS consente di realizzare preventivi dettagliati con tabelle che includono in modo chiaro e inequivocabile i costi (fissi e facoltativi, inclusi ed esclusi) per le diverse attività (pre-audit, valutazione, sorveglianza periodica), la durata del contratto e del certificato, le modalità di accettazione dell’offerta economica, le modalità di pagamento. Referenze vedere i seguenti siti web e allegati: web: www.icmq.it/prodotti_make-it-sustainable.php www.cersa.com/make-it-sustainable.php www.facebook.com/makeitsustainable www.makeitsustainable.org (di prossima pubblicazione) ALLEGATO_ Brochure e ALLEGATO_Template Offerta Economica  Pubblicazione dei certificati in database accessibili anche agli stakeholder. I certificati dei prodotti MIS sono pubblicati in un database elettronico accessibile a tutti senza account di accesso. Il certificato in duplice lingua (italiano e inglese) è completato da allegati che forniscono informazioni relative agli obiettivi e attività che l’organizzazione certificata svolge a favore dello sviluppo della cultura della sostenibilità e della tutela della collettività. In particolare, negli allegati sono specificati i requisiti core della specifica soddisfatti e possono essere elencate le aree nelle quali l’organizzazione ha dimostrato di gestire un piano di azione per migliorare le proprie prestazioni ambientali e ridurre gli impatti negativi. Referenze consultare in www.icmq.it/ricerca-aziende.php il database dove è possibile vedere, selezionando prima “Certificazione di prodotto” e poi lo schema di riferimento “Make it Sustainable”, l’elenco delle organizzazioni che hanno ottenuto la certificazione MIS e scaricare il pdf dei loro certificati. 5 _ Criterio della CREDIBILITA’  Certificazione rilasciata da un ente terzo. MIS non è un’appropriazione infondata di qualità e virtù da parte di organizzazioni per avere sul mercato un'immagine positiva delle proprie attività, servizi o prodotti e così allontanare l'attenzione da responsabilità nei confronti di impatti negativi ambientali, sociali ed economici. E’ un sistema di certificazione volontario di terza parte indipendente che attua in maniera efficace una procedura di valutazione per verificare la coerenza tra le politiche di sostenibilità dell’organizzazione e la specifica applicazione. MIS si basa su evidenze verificate dagli ispettori dell’OdC. Referenze: attualmente (ottobre 2013) gli OdC accreditati che rilasciano certificazioni MIS sono: _ICMQ istituto (www.icmq.it/prodotti_make-it-sustainable.php);

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_CERSA (www.cersa.com/make-it-sustainable.php) che fa parte del gruppo ICMQ; _ICMQ Certification India Pvt Ltd che fa parte del gruppo ICMQ. 6_ Criterio dell’AFFIDABILITA’  Requisiti della specifica tecnica sono stati sviluppati in accordo con i principi di sostenibilità internazionalmente riconosciuti. La specifica tecnica (ed 24/09/2013) applica i principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica riconosciuti dai seguenti riferimenti e protocolli:  En ISO 26000 per la Responsabilità Sociale delle organizzazioni;  En ISO 9004 per la gestione della Qualità;  En ISO 14004 per l'implementazione, il mantenimento ed il miglioramento di un sistema di gestione ambientale;  En ISO 14040 per la verifica LCA,  lo standard LEED;  il GRI (Global Reporting Initiative) per il reporting della sostenibilità delle organizzazioni. L’analisi della specifica ha evidenziato che i requisiti delle due macroaree di valutazione (area dei processi e area dei risultati) hanno dei richiami puntuali ai riferimenti internazionali sopraindicati. Ad esempio, i requisiti 8AB Cantiere (vedere a pag. 21 della specifica tecnica) elencano una serie di best practice e misure per la gestione del cantiere riferibili allo standard LEED. Nella loro esplicitazione compare sempre anche il riferimento preciso al prerequisito o credito LEED. Si vuole sottolineare, però, che la specifica MIS non solo ripropone requisiti LEED internazionalmente riconosciuti, ma li integra con misure e pratiche che vanno oltre il LEED (come per es. utilizzare strategie per il risparmio idrico anche all’interno degli uffici di cantiere, etc; limitare l’inquinamento acustico delle attività costruttrice che nei piani di cantiere LEED tipicamente non sono incluse). Il documento “Linkage Table” attraverso una tabella di nove pagine, costruita dagli sviluppatori del sistema, evidenzia come i requisiti MIS (ultima colonna) coprono campi di applicazioni simili a quelli dei riferimenti internazionali GRI, ISO 26000 (prime quattro colonne della tabella) che includono le tre dimensioni fondamentali e inscindibili dello sviluppo sostenibile: Sociale, Economica e Ambientale. I requisiti di MIS si ritengono adeguati per verificare l’applicazione dei principi di sostenibilità: economici, ambientali e sociali. Referenze: vedere l’ALLEGATO_Specifica Tecnica MIS (ed. 24/09/2013) e l’ALLEGATO_Linkage Table  Gli addetti alle attività di valutazione (audit e applicazione della specifica tecnica ) sono formati e preparati. Gli ispettori che durante l’audit raccolgono e verificano le evidenze sono professionisti con elevata esperienza maturata nel mondo delle certificazioni delle norme e degli standard riguardanti i sistemi di gestione, in particolare ambientali. In caso di oggetto di valutazione complesso e articolato, il gruppo di valutazione può essere costituito anche da più ispettori con competenza specifica nelle diverse aree tecniche.

Eliminato: ¶

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 La certificazione ha validità limitata. Il rinnovo viene rilasciato solo in seguito all’esito positivo della visita di sorveglianza. La certificazione MIS ha validità annuale e viene rinnovata solo dopo un’ispezione di controllo con esito positivo. Il certificato MIS specifica chiaramente che “rimane valido fino alla scadenza o fino a quando non siano significativamente modificate le condizioni stabilite nelle specificazioni tecniche richiamate o siano variati significativamente i processi e/o le infrastrutture dell’organizzazione”. Referenze: vedere l’ALLEGATO_Esempio certificato MIS.  E’ previsto un processo di revisione/aggiornamento del sistema MIS in termini di riorganizzazione dei requisiti all’interno della specifica (LEED/ITACA si evolvono nel tempo così come gli altri standard). ICMQ ha affermato che il sistema è e sarà soggetto a delle revisioni periodiche per eventuali aggiornamenti degli standard internazionali presi come riferimento. Referenze: aspetto discusso durante la visita all’istituto ICMQ avvenuta il 22/10/2013. CONCLUSIONI In base ai contenuti della presente relazione per quanto detto e specificato si può ritenere che la struttura operativa, ICMQ è dotato sia delle caratteristiche organizzative e gestionali che delle risorse umane e strumentali richieste per l’attività di certificazione MIS. Il sistema MIS presenta idonee valenze procedurali e di processo che possono ritenersi idonee per garantire la certificazione di sostenibilità dei processi e dei prodotti. La certificazione MIS, sviluppata e svolta da ICMQ, è una attendibile attestazione della capacità di un prodotto materiale e immateriale di soddisfare i principi di sostenibilità. Essa identifica e riconosce le competenze e le abilità operative di un’organizzazione, ente, società, persona individuale a sviluppare un concept, erogare un servizio, o realizzare un qualsiasi prodotto materiale o immateriale secondo i principi internazionalmente riconosciuti della sostenibilità sociale, economica e ambientale. La certificazione e il marchio MIS sono un valido mezzo per comunicare e garantire alla collettività e al mercato l’impegno profuso da un soggetto attore nel contribuire allo sviluppo sostenibile.

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ALLEGATI 12


ALLEGATO_Prodotti certificati MIS


Elaborazione dati pubblicati nel database di ICMQ al 24/10/2013

Grafico 1: soggetti che hanno ottenuto certificazione MIS

Grafico 2: emissioni mensili certificati MIS

Grafico 3: prodotti materiali e immateriali certificati MIS


ALLEGATO_Metrica di valutazione


ALLEGATO_METRICA DI VALUTAZIONE

Oggetto della certificazione

Destinazione d'Uso (se pertinente)

Processi Punteggio 0 0,5

0 1

0,99 2,99

nullo parziale

4

1

3

4

completo

si

Logica di Valutazione

no

parz.

basato su un chiaro raziocinio che supporta la scelta adottata anche con evidenze oggettive; implementato in modo appropriato rispetto a quanto previsto dall’approccio stesso;

Plan

Do

Check

monitorato e controllato per valutare la sua efficacia rispetto ai risultati attesi

Act

migliorato in base ai risultati.

NA

0

0

Tabella di Controllo Req. App. F. Corr.

x

0

4

1,00

x

1

3

1,33

x

2

2

2,00

3 4

1 0

4,00 NA

x

0

Obiettivi

na

0

4

Ambientale/Energetico

Sociale

Risultati Punteggio

4

0

0

0,99

nullo

0,5

1

2,99

parziale

1

3

4

completo si

Logica di Valutazione

Coerenza

Rilevanza

Usabilità

Consistenza

0

no

parz.

na

NA

Tabella di Controllo Req. App. F. Corr.

In linea con la strategia e gli obiettivi per la sostenibilità;

x

0

4

1,00

x

1

3

1,33

x

2

2

2,00

x

3

1

4,00

4

0

NA

riferiti ai bisogni dell’organizzazione e ai bisogni espliciti ed impliciti degli Stakeholder nonché delle loro aspettative;

accurati e di chiara interpretazione;

supportati da evidenze oggettive e disponibili secondo tempistiche adeguate e definite;

0

0

0

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ALLEGATO_Specifica Tecnica MIS


Make It Sustainable

Versione Controllata

Proprietà di ICMQ S.p.A.

ALLEGATO_SPECIFICA TECNICA MitS

© Settembre 2013 ICMQ Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, immagazzinata, archiviata o comunicata in qualsiasi forma o in qualsiasi mezzo (elettronico, meccanico, fotocopiato, scannerizzazione o altrimenti) senza il preventivo consenso scritto da parte di ICMQ spa.

Ed.

24/09/2013

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Make It Sustainable

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Proprietà di ICMQ S.p.A.

Premessa Make It Sustainable è uno strumento innovativo, marketing oriented e made in Italy, che per primo valorizza specifici prodotti, servizi e cantieri ideati, realizzati e gestiti secondo i principi di sostenibilità. Utilizza riferimenti internazionali al fine di facilitarne la sua diffusione e riconoscimento all’estero e si prefigge, attraverso un approccio non generalista, di creare fiducia tra la collettività e ciò che essa “tocca con mano” contribuendo pertanto a migliorare la reputazione societaria. In particolare opera in due ambiti fra loro sinergici: • culturale, divulgando i principi dello sviluppo sostenibile attraverso il supporto di associazioni, università e società aventi ruolo di definizione delle politiche di gruppo – Make It Sustainable Ambassador • di servizio, valorizzando mediante una certificazione di terza parte indipendente le organizzazioni che seguono i principi di sostenibilità nella pianificazione, realizzazione e gestione di specifiche attività – Make It Sustainable Certified La valorizzazione di specifici prodotti, servizi o cantieri avviene infatti mediante un innovativo modello di valutazione con cui un organismo di certificazione di terza parte indipendente verifica che un determinato prodotto, cantiere o servizio è realizzato, gestito ed erogato secondo i principi di sostenibilità; Lo schema di certificazione verifica la coerenza tra ciò che un’organizzazione realizza e la sua strategia di sostenibilità, combattendo, di fatto, il greenwashing. Ciò avviene attraverso un approccio innovativo, concreto e non generalista che utilizza riferimenti internazionali quali En ISO 26000, En ISO 9004, En ISO 14004, En ISO 14040 (LCA), Leed e GRI (Global Reporting Initiative). Make It Sustainable Certified non richiede, da parte dell’azienda, l’elaborazione di procedure o documenti ad hoc e non impone pre-definiti parametri numerici relativamente alle caratteristiche dei prodotti e dei processi. Non vuole infatti essere uno strumento per indirizzare il mercato verso un prodotto piuttosto che un altro, ma vuole essere un mezzo per valorizzare le scelte fatte dall’organizzazione. Tali scelte devono essere coerenti ai principi di sostenibilità e quindi garantire una valutazione equa tra aspetti economici, ambientali e sociali.

Contribuire allo sviluppo sostenibile significa dunque incrementare il valore della propria organizzazione perseguendo la tutela dell’ambiente, delle risorse e della società (collettività) e Make It Sustainable è lo strumento per comunicare e garantire al mercato e alla collettività il proprio impegno in questa direzione.

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La valutazione si adatta a seconda della tipologia ed estensione del prodotto e servizio dell’organizzazione permettendo un’ottimizzazione delle tempistiche anche in funzione di eventuali certificazioni e riconoscimenti posseduti dall’organizzazione; Attraverso un’analisi di processi e di risultati vengono ricercate: 

la coerenza tra ciò che l’organizzazione dichiara e ciò che realmente realizza;

la valutazione critica dei processi che deve essere basata sull’analisi dei feedback degli Stakeholder e sul grado di raggiungimento degli obiettivi. La valutazione dei requisiti avviene verificandone l’implementazione, con una soglia minima che attesta il bilanciamento tra aspetti sociali, economici e ambientali riferiti allo specifico prodotto o servizio. In particolare i requisiti definiti “Core” sono gli elementi minimi che devono essere gestiti dall’organizzazione affinché essa possa concorrere all’ottenimento della certificazione Make It Sustainable.

In occasione dell’audit effettuato presso l’azienda, vengono valutate le strategie e le azioni intraprese dall’organizzazione in coerenza ai principi di sostenibilità in due macro aree (di processo e di risultato) mediante l’analisi del rispetto di requisiti essenziali (di seguito Core), di requisiti operativi e dei risultati ottenuti dall’organizzazione. 1.

Area di Processo

Responsabilità Organizzativa;

Strategia e Obiettivi;

Processi chiave (prodotto, cantiere o servizio);

Infrastrutture, materiali e tecnologie;

Personale;

Le Partnership e le Informazioni;

Consumatori e Utenti (collettività)

Prodotto, Servizio e Cantiere

2.

Area di risultato

Ed.

24/09/2013

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Make It Sustainable

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Logica di valutazione: 

dei processi relativi ad uno specifico prodotto o servizio:

Plan – Approccio

basato su un chiaro raziocinio che supporta la scelta adottata anche con evidenze oggettive;

basato su modalità definite e documentato in modo appropriato;

incentrato sui bisogni presenti e futuri dell’organizzazione;

localizzato sui bisogni espliciti e impliciti e sulle aspettative degli Stakeholder;

integrato e allineato con la strategia per la sostenibilità.

implementato in modo appropriato rispetto a quanto previsto dall’approccio stesso;

attuato nei tempi pianificati.

monitorato e controllato per valutare la sua efficacia (rispetto ai risultati attesi) e la sua efficienza (quante risorse, tempo e denaro sono consumati); ivi compresa l’identificazione del “periodo temporale” adeguato per misurarlo;

riesaminato per svolgere attività di apprendimento finalizzate a generare idee per nuovi cambiamenti all’approccio.

migliorato in base ai risultati delle misure, del riesame e delle attività di apprendimento.

(Approach)

Do – Implementazione (Deployment)

Check – Monitoraggio e Riesame (Monitoring and Review)

Act – Miglioramento (Improvement) 

dei risultati relativi ad uno specifico prodotto o servizio:

Coerenza e solidità

Ed.

24/09/2013

In linea con la strategia per la sostenibilità;

riferiti ai bisogni dell’organizzazione e ai bisogni espliciti ed impliciti degli Stakeholder nonché delle loro aspettative;

accurati e di chiara interpretazione;

supportati da evidenze oggettive e disponibili secondo tempistiche adeguate e definite;

confrontati con quelli di altre organizzazioni comparabili (qualora applicabile).

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Make It Sustainable

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Il Certificato A seguito di esito positivo della verifica l’organizzazione ottiene un certificato Make It Sustainable per ciascuna unità produttiva, servizio, cantiere oggetto della valutazione e una serie di allegati che evidenziano: •

i requisiti “core” gestiti dall’organizzazione;

una raccolta di parametri GRI applicabili al prodotto o servizio;

le principali attività a carattere sociale ed ambientale;

le eventuali verifiche d’ispezione o di controllo tecnico, richieste dal cliente.

I certificati sono pubblicati anche tramite database elettronici che ne consentono la visualizzazione via web. Uso del Marchio Per utilizzare il marchio sul prodotto o sul servizio nessun requisito aggiuntivo è richiesto all’organizzazione. E’ l’organismo di certificazione che effettua, durante la verifica dei processi, la convalida documentale delle metodiche di determinazione dei parametri ambientali ed energetici.

Definizioni: Processi chiave: strategia, progettazione, pianificazione, sviluppo, fabbricazione, erogazione, gestione, comunicazione, analisi e miglioramento di specifici prodotti, servizi o cantieri. Stakeholder: Con il termine stakeholder (o portatore d’interesse) si individuano i soggetti influenti nei confronti di un'iniziativa economica, sia essa un'azienda o un progetto. Fanno, ad esempio, parte di questo insieme: i clienti, i fornitori, i finanziatori (banche e azionisti), i collaboratori, ma anche gruppi d’interesse esterni, come i residenti di aree limitrofe all'azienda o gruppi di interesse locali. In altre parole Il termine viene usato per intendere i portatori di interessi, cioè tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati alle vicende aziendali: azionisti, finanziatori, amministratori, dipendenti, clienti, fornitori, pubblica amministrazione, opinione pubblica, ecc. Innovazione: Stakeholder. Ed.

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Un’idea, un processo o un prodotto che viene percepito come nuovo da una consistente parte degli

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La valutazione verifica se ai processi relativi a uno specifico prodotto, servizio o cantiere sono applicati in particolare i principi e gli ambiti richiamati rispettivamente dalla ISO 26000, dal GRI (Global Reporting Initiative) e da LEED (cantiere). La specifica copre in pratica tutti gli elementi riscontrabili nei riferimenti sopra riportati, per quanto applicabili a specifiche attività . In particolare il punto 7 della 26000, non coperto dal GRI, è invece trattato da Make It Sustainable ma solo per le parti applicabili ai processi relativi ad uno specifico prodotto, servizio o cantiere (7.4.1; 7.5; 7.6 e 7.7). Si veda il documento Make It Sustainable_GRI_ISO 26000 per i dettagli..

Ed.

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Aree di Processo e di Requisiti Responsabilità Organizzativa 1A Il Management dell’organizzazione definisce le responsabilità e agisce secondo codici di condotta ispirati alla sostenibilità. In pratica le organizzazioni:

    

01. Definiscono un organigramma in cui sono individuate le responsabilità per i processi chiave (ad esempio strategia, progettazione, coordinamento, sviluppo, fabbricazione, erogazione, gestione, comunicazione) e gli obiettivi [GRI 31, Rif. 4.1 – G4, Rif. 34, 38]. 02. Definiscono e promuovono l’adozione di codici di condotta interni fondati su principi economici, ambientali e sociali [GRI 31, Rif. 4.12], favoriscono la condivisione d’informazioni e delle conoscenze e li comunicano con chiarezza al proprio personale verificandone lo stato di comprensione e applicazione [GRI 31, Rif. 4.8]. 03. Definiscono metodologie al fine di assicurare la conformità con tutti i requisiti legislativi e volontari applicabili; inclusa l’attività di marketing e comunicazione (pubblicità, promozione e sponsorizzazione) [PR6] 04. Attuano il miglioramento e la prevenzione dei rischi (infortuni, inquinamento, etc.), la minimizzazione del consumo di risorse (incluso il risparmio energetico) (EN26, LA6); 05. Utilizzano metodologie definite per la preparazione e l’interpretazione dei risultati relativi alle prestazioni di sostenibilità adottando unità di misura riconosciute a livello internazionale [GRI 31, Rif. 5].

1B Il Management interagisce con i clienti, i partners, i rappresentanti della società (Stakeholders esterni). In pratica le organizzazioni:

 

01. Partecipano ad associazioni di categoria nazionali e/o internazionali, detengono una posizione presso gli organi di governo e partecipano a progetti e comitati, fornendo anche finanziamenti nell’ambito della sostenibilità [GRI 31, Rif. 4.13]. 02. Preparano e divulgano agli Stakeholder chiave rapporti di sostenibilità conformi a principi (equilibrio, comparabilità, accuratezza, puntualità, chiarezza e affidabilità dei dati) e modelli internazionali (ad esempio Global Reporting Initiative) al fine di assicurare la massima chiarezza e trasparenza.

1C Il Management attiva misure di salvaguardia dei diritti umani, tutela reputazionale e riduzione dei rischi d’investimento. In pratica le organizzazioni:

 

Ed.

01. Valutano la necessità di introdurre nella scelta degli investimenti, dei fornitori e dei partner specifici criteri per la salvaguardia dei diritti umani, per l’efficace contrasto dello sfruttamento del lavoro minorile, del lavoro forzato e obbligato (HR1, HR2, HR6, HR7). 02. Valutano gli impatti indiretti che genera l’attività dell’organizzazione, relativa allo specifico prodotto, servizio e cantiere. Quali ad esempio quelli derivanti dal miglioramento o dal deterioramento delle condizioni sociali o ambientali, il miglioramento delle competenze e conoscenze all’interno di una comunità professionale o i lavori sostenuti nella catena di fornitura o di distribuzione (EC9)

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Strategia e Obiettivi 2A La strategia per la sostenibilità si fonda sulla comprensione delle esigenze ed aspettative degli Stakeholder e dell’ambiente esterno. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

 

01. Selezionano e aggiornano periodicamente i principali Stakeholder evidenziando le loro aspettative e i loro interessi e definendo e documentando le attività di coinvolgimento attraverso modalità definite [GRI 31, Rif. 4.14, 4.15 e 4.16]. 02. Raccolgono le informazioni provenienti dagli Stakeholder e, garantendo un equilibrio tra le aspettative, si assicurano che esse siano valutate quali input per la definizione e riesame della strategia per la sostenibilità, identificando gli aspetti rilevanti, opportunità e minacce [GRI 31, Rif. 4.17]. In pratica l’organizzazione predispone piani di miglioramento strategici coerentemente ai principi di sostenibilità.

2B Le strategie sono sviluppate per raggiungere gli obiettivi nei tre ambiti della sostenibilità (economico, sociale e ambientale). In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

   

01. Definiscono una strategia chiara e documentata coerentemente ai tre aspetti della sostenibilità (economico, sociale e ambientale) [GRI 31, Rif. 1.1]. In particolare la strategia promuove lo sviluppo locale e il miglioramento dell’ambiente in cui opera l’organizzazione (EC1, EC6, EC7; EC8); 02. Gestiscono, qualora rilevante, gli impatti sulla biodiversità (EN14); 03. Fissano obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, definiti nel tempo e documentati, assicurando le risorse necessarie al loro raggiungimento; bilanciano gli obiettivi dell’organizzazione con quelli degli Stakeholder. 04. Definiscono indicatori di prestazione (performance) suddivisi nelle tre categorie: economica, ambientale e sociale coerenti agli obiettivi.

2C Le strategie per la sostenibilità sono perseguite. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

01. Applicano le strategie supportandole con dati oggettivi;

2D Le strategie per la sostenibilità sono riesaminate ed aggiornate. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

 

Ed.

01. Raccolgono e analizzano periodicamente i risultati delle prestazioni economiche, ambientali e sociali per valutare eventuali modifiche alla strategia e agli obiettivi, migliorare le prestazioni future e fornire ai propri Stakeholder benefici duraturi, utilizzando anche ricerche di mercato (benchmarking), indagini verso i clienti e altre forme di feedback; 02. Valutano periodicamente le conseguenze sulla strategia dei cambiamenti delle normative cogenti e volontarie in materia di ambiente, energia, sicurezza, di responsabilità da prodotto e sociale garantendone la conformità [GRI 31, Rif. 1.2];

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Processi chiave: progettazione, pianificazione, gestione, promozione e supporto 3A Il prodotto, il servizio e il cantiere sono progettati secondo i principi della sostenibilità. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

    

01. Prendono in considerazione gli standard nazionali e internazionali applicabili e relativi a ciascun aspetto della sostenibilità; 02. Sviluppano un’idea innovativa che può coinvolgere una nuova tecnologia e che conduce l’organizzazione a un prodotto/processo sconosciuto a essa e/o al settore in cui opera. 03. Valutano gli impatti significativi da un punto di vista ambientale, sociale ed economico e i rischi associati verificandone la coerenza con la strategia e gli obiettivi (EN26; SO9); 04. Utilizzano appropriate metodologie e tecniche per valutare l’impatto del prodotto, del servizio e del cantiere su una determinata collettività, incluse le fasi d’inizio attività, di operatività e di dismissione (SO1); 05. Utilizzano appropriate metodologie e tecniche per valutare l’impatto del prodotto, del servizio e del cantiere lungo l’intero ciclo di vita (ad esempio: Life Cycle Assessment) [PR1]

3B Il prodotto, il servizio e il cantiere sono gestiti per migliorare la sostenibilità. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

 

01. Pianificano e attuano i processi chiave per lo specifico prodotto, servizio, cantiere adottando modalità definite per una loro efficace gestione per raggiungere o superare le richieste e le aspettative degli Stakeholder coerentemente alla strategia e agli obiettivi; 02. Assicurano al proprio personale tutte le risorse necessarie in funzione degli obiettivi da raggiungere.

3C I prodotti, servizi e cantieri sono comunicati e promossi coerentemente ai principi di sostenibilità. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

 

01. Comunicano al mercato e ai consumatori le caratteristiche del prodotto/servizio in modo chiaro e non equivocabile. 02. Promuovono e supportano le prestazioni di sostenibilità dei prodotti, dei servizi e cantieri mediante certificazioni, ispezioni e riconoscimenti di terza parte indipendente.

3D I prodotti, i servizi e i cantieri sono supportati coerentemente ai principi di sostenibilità. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

 

01. Adottano adeguata documentazione a supporto degli Stakeholder per l’uso responsabile dei prodotti, dei servizi e della gestione del cantiere (PR3) 02. Adottano una contrattualistica in cui sono chiaramente individuate le caratteristiche di beni e servizi, i costi e le tempistiche.

3E I prodotti, i servizi e i cantieri sono migliorati coerentemente ai principi di sostenibilità. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

Ed.

01. Raccolgono le informazioni provenienti dagli Stakeholder e i monitoraggi interni per definire piani di miglioramento coerenti ai principi di sostenibilità. 24/09/2013

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Risorse: Infrastrutture, Materiali, Tecnologie 4A Le infrastrutture, attrezzature, materiali e risorse naturali sono gestiti per migliorare ogni aspetto della sostenibilità. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

 

01. Definiscono e attuano una strategia per la gestione delle infrastrutture, attrezzature e materiali basata sull’analisi del rischio per rispettare e superare i requisiti di legge per la sostenibilità (miglioramento della salute e della sicurezza, riduzione dei rischi ambientali, riduzione del consumo di energia e di acqua (EN6), miglioramento del riciclaggio e della gestione rifiuti, uso di energie rinnovabili) (EC2, EC7, EC8); 02. Identificano, valutano e introducono, coinvolgendo il personale e gli altri Stakeholder, le tecnologie alternative, inclusi i processi supportati dall’IT, per sostenere e migliorare l’efficacia dei processi chiave, dello specifico prodotto, servizio o cantiere coerentemente alla strategia e agli obiettivi;

4B Le attività di Outsourcing sono gestite coerentemente ai principi di sostenibilità. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

   

Ed.

01. Analizzano i rischi in relazione alla singola attività data in subappalto per quanto riguarda gli aspetti ambientali e sociali; 02. Coinvolgono i subappaltatori nella definizione delle regole da seguire ai fini del rispetto della strategia di sostenibilità; 03. Definiscono una modalità di monitoraggio del rispetto delle regole da parte del subappaltatore; 04. Ove l’analisi del rischio abbia evidenziato situazioni potenzialmente critiche, gestiscono a livello contrattuale i criteri concernenti il rispetto dei diritti umani e le misure atte a eliminare lo sfruttamento del lavoro minorile, del lavoro forzato e obbligato (HR1, HR2, HR6, HR7).

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Personale 5A I piani per il personale sono sviluppati e supportano la strategia per la sostenibilità. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

 

01. Identificano e documentano, per ciascun ruolo, le competenze del personale (Mappa delle Competenze).

 

03. Allineano i piani di sviluppo delle competenze del personale con la strategia e gli obiettivi.

05. valutano la necessità di formazione specifica in merito alla salvaguardia dei diritti umani di tutto il personale coinvolto nei processi (HR3) e in particolare verificano tale aspetto per l’eventuale personale addetto alla sicurezza (HR8)

02. Identificano i bisogni di formazione, ivi compresa la sicurezza sul lavoro, rispetto alla Mappa delle Competenze, (Competence Gap) (LA6, LA7) 04. Verificano l’efficacia della formazione erogata per colmare i Competence Gap e assicurano, senza discriminazione di sorta, che il proprio personale abbia gli strumenti, le competenze, le informazioni (anche in merito alle modalità pratiche di applicazione dei principi di sostenibilità alle attività di competenza) e il grado di responsabilizzazione che consentano di massimizzare il proprio contributo per raggiungere gli obiettivi, (LA10, LA11, LA12)

06. Tengono sotto controllo il turn-over e laddove ritenuto rilevante ne analizzano le cause (LA2).

5B Il personale è coinvolto e responsabilizzato. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

  

01. Promuovono una cultura in cui le capacità, l’innovazione, la mentalità aperta e creativa sono valorizzate per raggiungere gli obiettivi e migliorare le prestazioni. 02. Coinvolgono il proprio personale nel riesaminare sistematicamente e migliorare i processi chiave, i prodotti, i servizi e i cantieri coerentemente alla strategia e agli obiettivi. 03. Incoraggiano e supportano individui e gruppi a prendere parte ad attività a favore della società più in generale (coinvolgimento della comunità locale, valutazioni di impatto e programmi di sviluppo, partecipazione alla messa a punto di politiche e iniziative per migliorare la sostenibilità, etc.) che rafforzano i risultati relativi alla sostenibilità;

5C Il personale comunica efficacemente attraverso tutta l’organizzazione. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

01. Attuano una comunicazione interna efficace.

5D Il personale è tenuto in considerazione e sono previsti riconoscimenti e premi. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

Ed.

01. Riconoscono e premiano, senza discriminazione di sorta, le persone e i gruppi che hanno dimostrato un comportamento conforme al codice etico, idee innovative e il raggiungimento degli obiettivi (LA3)

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Partnership e Informazioni 6A La gestione di partner e fornitori è orientata al miglioramento della sostenibilità. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

01. Sviluppano relazioni con potenziali partner che permettano di fornire valore agli Stakeholder per mezzo di competenze e sinergie e gestione.

6B La gestione delle informazioni e delle conoscenze supporta il processo decisionale e incrementa la capacità dell’organizzazione. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

   

01. Assicurano ai Responsabili informazioni accurate e sufficienti ad assisterli nel prendere decisioni efficaci e tempestive, mettendoli in grado di prevedere con efficacia le prestazioni future dello specifico prodotto, servizio o cantiere; 02. Gestiscono mediante modalità definite le informazioni e valutano i potenziali impatti che la perdita di riservatezza, integrità e disponibilità delle informazioni stesse potrebbero avere sull’organizzazione e sui suoi Stakeholder (PR8) 03. Forniscono al proprio personale e a utenti esterni l’accesso alle pertinenti informazioni e conoscenze e ne sorvegliano l’accesso, garantendo, al contempo, sicurezza e protezione della proprietà intellettuale dell’organizzazione. 04. Costituiscono e gestiscono reti d‘informazioni (sia interne sia esterne) per identificare le opportunità d’innovazione per migliorare la sostenibilità dei processi chiave, dei prodotti, dei servizi e dei cantieri.

Consumatori e Utenti (collettività) 7A La gestione degli effetti di prodotti e servizi. In pratica le organizzazioni per lo specifico prodotto, servizio o cantiere:

 

01. Attivano misurazioni relative alla customer satisfaction (PR5);

03. Gestiscono gli eventuali casi di non conformità/reclami riferiti a regolamenti e codici volontari riguardanti le informazioni e l’etichettatura di prodotti e servizi (PR4);

  

Ed.

02. Gestiscono gli eventuali casi di non conformità/reclami riferiti a regolamenti e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza della collettività di prodotti e servizi durante il loro ciclo di vita (PR2);

04. Gestiscono gli eventuali casi di non conformità/reclami riferiti a regolamenti e codici volontari riferiti all’attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione e servizi (PR7); 05. Gestiscono gli eventuali casi di non conformità/reclami riferiti a incidenti discriminatori (HR4) regolamenti e codici volontari relativi ai diritti umani (HR11), alle violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori (PR8). 06. Gestiscono gli eventuali casi di non conformità/reclami riferiti a corruzione (SO4) concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche (SO7).

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Prodotto, Servizio e Cantiere 8AA Prodotto – Servizio (Infrastruttura) L’organizzazione partendo dall’analisi dell’impianto/servizio e dal rispetto della legge identifica quali sono le macro aree (vedi elenco sotto) critiche in funzione dell’ambiente e degli Stakeholder. Conseguentemente definisce un piano di azione con lo scopo di migliorare le proprie prestazioni ambientali e mitigare gli impatti più significativi relativamente a tali aree( EN26, EN18):

 Materiali – inteso come consumo di risorse, ad esempio, non rinnovabili, ad elevato consumo energetico, utilizzo di sostanze pericolose);

 Energia - ad esempio fonti rinnovabili;  Acqua - ad esempio, volumi di acqua impiegata durante la produzione e/o l’utilizzo del prodotto/servizio;

 Emissioni, Rumore, Scarichi - ad esempio, gas a effetto serra, emissioni di sostanze che riducono lo strato di ozono;

 Trasporto e Approvvigionamento;  Rifiuti - ad esempio privilegiare la destinazione a recupero piuttosto che lo smaltimento ;  Conformità. A tal fine e per quanto applicabile l’organizzazione tiene sotto controllo: 01. Materiali a. Materie prime utilizzate per peso o volume

Analisi

Piano Miglioramento

GRI

 Classificazione

dei materiali acquistati da fornitori esterni e ottenuti da fonti interne (es. attività di estrazione) in peso o volume comprensivi delle eventuali caratteristiche di pericolosità (schede di sicurezza);

EN1

 Il peso o il volume delle risorse rinnovabili utilizzate.

b. Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato.

Ed.

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o

non-rinnovabili

 La percentuale di materiale

riciclato contenuta nel prodotto determinata secondo la UNI EN ISO 14021

EN2

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02. Energia a. Consumo diretto e indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria

03. Acqua a. Prelievo totale di acqua per fonte.

Ed.

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Analisi

Piano Miglioramento

Consumo totale di energia in MJ per tonnellate di prodotto

Percentuale di energie rinnovabili rispetto al totale prodotte in loco (%)

-

solare

-

eolico

-

idroelettrico

-

geotermico

-

biomassa

Percentuale globale di energie rinnovabili, rispetto al totale, provenienti da gestore esterno (%)

GRI

EN3 EN4

Analisi

Piano Miglioramento

volume totale di acqua prelevata in metri cubi per anno (m3/anno), suddiviso per le seguenti fonti:

-

scarichi idrici organizzazioni;

-

acque piovane raccolte direttamente e immagazzinate dall’organizzazione;

di

GRI

altre

-

acque di superficie, incluse le acque provenienti da zone umide, fiumi, laghi e oceani;

-

acque sotterranee;

-

acque fornite da acquedotti pubblici o da altre società di gestione dei servizi idrici

EN8

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04. Emissioni, Rumore, Scarichi, a. Emissioni totali di gas a effetto serra

b. Emissioni in atmosfera significative.

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Analisi

Piano Miglioramento

GRI

Emissioni totali di gas a effetto serra calcolati secondo la Direttiva Emission Trading, ove applicabile.

EN16

Quantitativo complessivo (bilancio di massa) e specifico (es. mg per Nmc) delle sostanze inquinanti per le quali l’eventuale autorizzazione all’emissione in atmosfera richiede monitoraggio.

EN20

c. Rumore

identificazione tramite indagine fonometrica dell’impatto acustico del sito

EN29

d. Acqua totale scaricata

Volume totale di acqua scaricata (mc) per tonnellata di prodotto;

EN21

 e. Scarti

Ed.

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Percentuale di acqua scarico riutilizzata;

EN10

di

percentuale di scarto riutilizzata nel processo produttivo;

percentuale di classificata sottoprodotto;

scarto come

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05. Trasporto e Approvvigionamento a. Trasporto

b. Imballaggio

c. Approvvigionamento

06. Rifiuti a. Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento.

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Analisi

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Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l’attività dell’organizzazione e per gli spostamenti del personale

Percentuale d’imballo, sul totale, suddivisa in base alla presenza di materiale riciclato secondo le seguenti categorie:

-

materiali consumer;

-

materiali riciclati post consumer (compreso imballi ritornati dai consumatori e riutilizzati)

-

materiali biodegradabili

Percentuale, d’imballaggi riutilizzati

Percentuale di materie prime estratte, lavorate e realizzate a livello locale, ovvero entro 800 km dal sito produttivo;

riciclati

GRI

EN29

pre EN27

sul totale, ritornati e

Analisi

-

Ed.

Piano Miglioramento

EC6

Piano Miglioramento quantità totale (ton.) di rifiuti pericolosi e non pericolosi suddivisi per le seguenti destinazioni: recupero; smaltimento;

GRI

EN22

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07. Conformità

Proprietà di ICMQ S.p.A.

Analisi

Piano Miglioramento

a. Numero totale e volume di sversamenti significativi

Identificare e gestire tutti gli sversamenti significativi e i relativi volumi

b. Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale

Valore totale delle multe significative;

Numero di monetarie;

Cause intentate attraverso meccanismi di risoluzione delle controversie.

sanzioni

EN23

non

EN28

Note integrative esclusivamente rivolte agli studi di progettazione Per ogni commessa lo studio di progettazione deve valutare gli aspetti relativi alla sostenibilità sui quali può avere influenza durante le fasi dello sviluppo del progetto, definendo obiettivi in funzione della complessità e del livello di influenza che lo studio di progettazione ha sulle varie fasi progettuali. Questa analisi può avvenire contestualmente alla definizione del piano della qualità di commessa, qualora lo studio applichi un sistema di gestione secondo la norma ISO 9001, o con un documento specifico. L’analisi deve essere periodicamente riesaminata e lo stato di avanzamento degli obiettivi deve essere verificato periodicamente. Al termine del progetto, lo studio di progettazione deve valutare il livello di raggiungimento degli obiettivi, analizzando la cause di eventuali mancati raggiungimenti e, in caso di effettivo raggiungimento degli obiettivi, valutando a posteriori se sarebbe stato possibile definire obiettivi più ambiziosi (a beneficio di progetti futuri). L’analisi degli aspetti relativi alla sostenibilità dovrà essere eseguita tenendo conto delle macro aree descritte nel paragrafo successivo e altri eventuali aspetti ritenuti significativi. Macro Aree I requisiti specifici traggono origine da quelli comuni di ITACA e LEED: ANALISI DEL SITO  Riutilizzo di aree antropizzate (già oggetto di insediamento)

Ed.

Vicinanza ai trasporti pubblici e utilizzo di trasporti alternativi

Vicinanza alla rete infrastrutturale

Collocazione del progetto in un'area con adeguato mix funzionale

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GRI

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GESTONE DELLE RISORSE  Risorsa idrica (gestione acqua potabile per usi interni ed esterni) 

Risparmio energetico (energie alternative)

Gestione dei materiali (riciclati, riciclabili e locali)

COMFORT AMBIENTALE INTERNO  Inquinamento aria interna (VOC, FUMO, RADON) 

Comfort termoigrometrico

Comfort acustico

Comfort visivo (luce naturale)

INQUINAMENTO AMBIENTALE  Effetto isola di calore 

Inquinamento acustico

Inquinamento atmosferico

Permeabilità del suolo

Gestone dello smaltimento dei rifiuti solidi

Gestione delle acque reflue e di dilavamento

Inquinamento (Emissioni) luminoso

EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA'  Manuale di gestione dell'opera

Ed.

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Lo studio di progettazione che sia o non sia in possesso di una certificazione di sistema di gestione qualità secondo la UNI EN ISO 9001 rilasciata da organismo di certificazione accreditato deve dare evidenza di: 

Chiara attribuzione di responsabilità

Pianificazione della progettazione - pianificare e tenere sotto controllo la progettazione -

determinare: a) le fasi della progettazione e sviluppo; b) il riesame, la verifica e la validazione appropriati a ogni fase di progettazione e sviluppo; c) le responsabilità e le autorità per la progettazione e sviluppo.

-

gestire le interfacce tra i diversi gruppi, eventualmente, coinvolti nella progettazione e sviluppo.

-

aggiornare gli elementi in uscita dalla pianificazione per quanto appropriato, con il progredire della progettazione e sviluppo.

Gestione Outsourcing Qualora lo studio di progettazione scelga di affidare all’esterno una o parti del suo processo di progettazione deve assicurare di tenere sotto controllo tali processi. Il tipo e l'estensione del controllo da applicare a questi processi affidati all’esterno devono essere chiaramente definiti.

Elementi in ingresso alla progettazione e sviluppo - approfondire e stabilire i requisiti cogenti applicabili (particolare attenzione alle legislazioni regionali); -

Ed.

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definire le prestazioni / requisiti da raggiungere (obiettivi)

Tali obiettivi possono essere individuati da requisiti: - facenti riferimento a schemi riconosciuti (Es: Leed, Breem etc) -

stabiliti dalla committenza;

-

stabiliti dal team di progettazione e approvati dal Committente.

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Ed.

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Elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo Gli elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo devono essere approvati prima del loro rilascio e devono: a) soddisfare i requisiti in ingresso alla progettazione e sviluppo; b) fornire appropriate informazioni per l'erogazione del servizio e la sua sicura ed appropriata utilizzazione (quando applicabile) Riesame della progettazione e sviluppo In fasi opportune, devono essere effettuati riesami sistematici della progettazione e sviluppo, in conformità a quanto pianificato al fine di: a) valutare la capacità dei risultati della progettazione e sviluppo di soddisfare i requisiti; b) identificare qualsiasi problema e proporre le azioni necessarie. A tali riesami devono partecipare rappresentanti delle funzioni coinvolte nella/e fase/i di progettazione e sviluppo oggetto del riesame. Devono essere mantenute registrazioni dei risultati dei riesami e delle eventuali azioni necessarie. Trattasi di riesami intermedi ad esempio per verificare che, data la scelta di utilizzare energie rinnovabili di origine eolica e solare, la progettazione di massima dei singoli impianti sia in linea con il rispetto dei requisiti/obiettivi finali (cumulativi) e non interferisca con gli elementi architettonici e strutturali. Verifica della progettazione e sviluppo La verifica deve essere effettuata in conformità a quanto pianificato per assicurare che gli elementi in uscita dalla progettazione e sviluppo abbiano soddisfatto i requisiti in ingresso alla progettazione e sviluppo. Devono essere mantenute registrazioni dei risultati della verifica e delle eventuali azioni necessarie. Trattasi di verifica quantitativa a fronte di tutti gli elementi progettuali al fine di verificare il rispetto dei requisiti/obiettivi iniziali. Validazione della progettazione e sviluppo La validazione della progettazione e sviluppo deve essere effettuata per assicurare che la progettazione risultante sia in grado di soddisfare i requisiti per l'applicazione specificata o, ove conosciuta, per l'utilizzazione prevista. Devono essere mantenute registrazioni dei risultati della validazione e delle eventuali azioni necessarie. Se ad esempio per l’edificio è stato previsto che il 20% dell’energia consumata derivi da fonti energetiche rinnovabili, in fase di validazione, definita la destinazione d’uso dei locali e la distribuzione oraria dei consumi energetici, si deve verificare che, i sistemi di utilizzo di energia acquisiscano il 20% dalle fonti rinnovabili progettate. Tenuta sotto controllo delle modifiche della progettazione e sviluppo Le modifiche della progettazione e sviluppo devono essere identificate e devono esserne mantenute registrazioni. Le modifiche devono essere riesaminate, verificate e validate, per quanto appropriato, ed approvate prima della loro attuazione. Il riesame delle modifiche della progettazione e sviluppo deve comprendere la valutazione dell’effetto di tali modifiche sulle parti componenti e sul prodotto (edificio, parte di esso etc) già consegnato. Devono essere mantenute registrazioni dei risultati del riesame delle modifiche e delle eventuali azioni necessarie.

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8AB Cantiere Se l’opera è soggetta a essere LEED compliant o ITACA compliant, l’organizzazione dimostra che lo specifico cantiere è gestito e soggetto ai relativi requisiti. Se l’opera non è soggetta ad essere LEED compliant o ITACA compliant, l’organizzazione dimostra che lo specifico cantiere è gestito attraverso piani della qualità integrati con i requisiti di sostenibilità garantendo il rispetto dei requisiti minimi riportati nel seguito, per quanto applicabili: 01. Gestione del cantiere SS prerequisit 1 – Construction Activity Pollution Prevention SS prerequisito 1 – Prevenzione dell’inquinamento da attività di cantiere -

Prevenire la perdita di terreno durante la costruzione causata dal deflusso superficiale delle acque meteoriche e/o dall’erosione dovuta al vento, includendo la protezione del terreno superficiale rimosso e accumulato per il riuso;

-

prevenire la sedimentazione nei canali fognari e nei corpi idrici recettori;

-

prevenire l’inquinamento dell’aria causato dallo sviluppo di polveri;

-

adottare misure idonee a limitare le emissioni acustiche.

Esempi di corretta gestione del cantiere: -

mantenere pulita la viabilità interna ed esterna al cantiere tramite motoscopa;

-

mantenere bagnato il manto stradale interno al cantiere per evitare il sollevamento di polveri;

-

stabilizzare l’ingresso al cantiere;

-

installare ed utilizzare un sistema di lavaggio ruote (manuale o meccanico).

02. Gestione delle acque (Non contribuisce a prerequisiti e/o crediti LEED, il risparmio idrico infatti è considerato solo in fase di operatività dell’edificio – wc, irrigazione, riutilizzo acque grigie e/o meteoriche,…) -

Utilizzare, per l’erogazione dell’acqua all’interno degli uffici di cantiere, strategie che consentano di ridurre il consumo di acqua;

-

ottenere le autorizzazioni necessarie all’approvvigionamento idrico del cantiere (es. allaccio a pubblico acquedotto, emungimento da pozzo, ecc.) secondo quanto previsto dalla legislazione applicabile;

-

valutare la necessità ed ottenere, se necessario, una autorizzazione allo scarico delle acque reflue secondo quanto previsto dalla legislazione applicabile.

03. Gestione dei rifiuti MR credit 2 – Construction Waste Management MR credito 2 –Gestione dei rifiuti da costruzione

Ed.

-

Le modalità di raccolta dei rifiuti prodotti durante le attività di cantiere devono essere tali da privilegiare il recupero rispetto allo smaltimento. Almeno il 90% dei rifiuti prodotti deve essere avviato a recupero;

-

deve essere garantita la corretta identificazione (indicazione del codice CER) e separazione dei rifiuti, in fase di raccolta e di deposito temporaneo, con particolare riferimento alla separazione fra rifiuti pericolosi e non pericolosi;

-

l’organizzazione deve tenere traccia di tutti gli smaltimenti effettuati, e documentati attraverso i formulari di identificazione rifiuti (FIR) o altro sistema applicabile in funzione della legislazione

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nazionale (es. SISTRI), in modo da avere un quadro preciso delle percentuali di rifiuto destinate a riutilizzo, e di quelle destinate a smaltimento; -

posizionamento di appositi contenitori nelle aree critiche ed in prossimità dei posti di lavoro.

04. Gestione dell’aria interna e dei prodotti contenenti compositi organici volatili (VOC) IEQ credit 3.1 – Construction Indoor Air Quality Management Plan: During Construction QI credito 3.1 – Piano di gestione IAQ: fase di costruttiva -

ridurre i problemi di qualità dell’aria interna derivanti dal processo di costruzione, per garantire il comfort sia dei lavoratori durante le fasi di realizzazione, sia dei futuri inquilini dell’edificio.

-

proteggere i materiali assorbenti dai danni dell’umidità;

-

proteggere gli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria (HVAC), insieme a tutte le attrezzature e/o componenti, al fine di evitare eventuali danneggiamenti e/o contaminazione da parte di inquinanti, polvere, umidità.

-

garantire un adeguato ricambio d’aria ai piani durante le lavorazioni.

Esempi di corretta gestione dei prodotti in cantiere: Per lo stoccaggio: -

sigillatura integrale;

-

stoccaggio al coperto;

-

stoccaggio su piano rialzato.

Per la consegna: -

camion coperto;

-

sigillatura integrale;

-

utilizzare all’interno dell’edificio materiali che rispettino specifici limiti di emissività di VOC riportati nelle specifiche dello schema di sostenibilità.

05. Criteri di selezione dei prodotti e delle forniture Non sono stati definiti dei parametri numerici relativamente alle caratteristiche dei prodotti e dei processi in quanto la specifica tecnica non vuole essere uno strumento per indirizzare il mercato verso un prodotto piuttosto che un altro ma vuole essere un mezzo per valorizzare le scelte fatte dall’organizzazione che devono essere coerenti ai principi di sostenibilità e quindi garantire una valutazione equa tra aspetti economici, ambientali e sociali. In particolare per quanto riguarda gli acquisti di prodotti, la valutazione che viene fatta non è sulla singola caratteristica «sostenibile» posseduta o meno dal prodotto ma sulla gestione complessiva del processo gestito dall’organizzazione che deve dare evidenza del rispetto dei principi di sostenibilità. Per quanto riguarda I documenti di acquisto essi devono essere chiari nelle definizioni dei requisiti richiesti ed in particolare devono:

Ed.

-

identificare compiutamente le caratteristiche del prodotto/servizio da acquistare;

-

indicare le specifiche applicabili, gli elaborati relativi necessari;

-

indicare la procedura da applicare negli eventuali controlli presso il fornitore/subappaltatore;

-

precisare le condizioni di accettazione;

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controllo

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-

indicare i requisiti di fornitore/subappaltatore;

qualità

e/o

di

assicurazione

qualità

in

carico

al

-

indicare la documentazione che il fornitore deve produrre per dimostrare le caratteristiche di sostenibilità dei propri prodotti. Nella scelta dei materiali sono da preferirsi: o

prodotti dotati di una certificazione (riferite alle specifiche caratteristiche di sostenibilità del prodotto stesso);

o

auto dichiarazioni dei fornitori supportate da una convalida eseguita da un ente terzo indipendente.

06. Processi di realizzazione degli impianti tecnologici La corretta realizzazione degli impianti costituisce un elemento critico nell’ottica del “funzionamento” dell’edificio nel corso della sua vita utile e quindi della sua sostenibilità. Per questo motivo è necessario che l’impresa eserciti un adeguato controllo sulle attività di chi realizza gli impianti, controllo che deve essere particolarmente attento nel caso in cui, come normalmente accada, l’attività sia affidata in subappalto. L’Impresa deve identificare un responsabile del controllo impiantistico con adeguati requisiti di: -

competenza (da definire anche in funzione della complessità degli impianti realizzati);

-

imparzialità: il responsabile del controllo impiantistico deve essere libero da “conflitti di interesse” quali, a titolo esemplificativo ma non limitativo, relazioni di tipo economico con l’impresa che esegue i lavori. Nel caso la realizzazione degli impianti sia svolta direttamente del personale dell’Impresa, il responsabile del controllo deve essere un professionista esterno.

07. Gestione delle modifiche progettuali Le scelte e le strategie di attuazione dello sviluppo progettuale (modifiche) sono state effettuate coerentemente ai principi di sostenibilità appartenenti ai requisiti precedentemente indicati. In particolare, i criteri di approfondimento progettuale sono stati guidati dalla volontà di ridurre l’impatto ambientale e migliorare le performance energetiche dell’intervento.

Ed.

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Risultati

Ed.

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Risultati per lo specifico prodotto, servizio e cantiere In generale riguardano le prestazioni e devono essere:  segmentati coerentemente alle tipologie di Stakeholder individuati;  coerenti con la strategia per la sostenibilità e i relativi obiettivi;  accurati e di chiara interpretazione;  supportati da evidenze oggettive e disponibili secondo tempistiche adeguate e definite;

Indicatori di Prestazione: indicatori che esprimono misure interne utilizzate dall’organizzazione al fine di monitore, comprendere, prevedere e migliorare le prestazioni dello specifico prodotto, servizio o cantiere verso gli Stakeholder.

Risultati per il Cliente 9A Indicatori di prestazione A seconda dei fini dell’organizzazione, le misure possono concentrarsi su:

  

servizi al cliente, rapporti e assistenza; apprezzamenti e reclami; riconoscimenti esterni.

Esempi di Indicatori

In funzione dello scopo dell’organizzazione queste misure (indicatori) possono, ad esempio, riguardare: Area Relazione col cliente e servizio

Prestazioni del servizio (ad esempio rispetto della tempistica).

Relazione col cliente e servizio

Risultati relativi alla percezione del prodotto servizio (qualità, affidabilità, tempistiche del servizio, assistenza pre e post vendita)

Non Conformità e Reclami Non Conformità e Sanzioni Non Conformità e Reclami Non Conformità e Reclami Non Conformità e Reclami

Ed.

Descrizione

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Non conformità/reclami riferiti a regolamenti e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza della collettività di prodotti e servizi durante il loro ciclo di vita (PR2); Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi riguardanti la fornitura dei prodotti e il loro utilizzo (S08 e PR9) non conformità/reclami riferiti a regolamenti e codici volontari riguardanti le informazioni e l’etichettatura di prodotti e servizi (PR4); casi di non conformità/reclami riferiti a regolamenti e codici volontari riferiti all’attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione e servizi (PR7); Gestiscono gli eventuali casi di non conformità/reclami riferiti a regolamenti e codici volontari relativi alle violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori (PR8).

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Risultati relativi al Personale 10A Indicatori di prestazione

A seconda dei fini dell’organizzazione, le misure possono concentrarsi su:  Prassi di lavoro, coinvolgimento e impegno;  Definizione degli obiettivi, gestione delle competenze e delle prestazioni;  Formazione;  Comunicazione interna.

Esempi di Indicatori

In funzione dello scopo dell’organizzazione queste misure (indicatori) possono, ad esempio, riguardare: Area Comunicazione Interna Formazione

Quantità ed efficacia dell’attività di formazione.

Pratiche di Lavoro

Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo della propria carriera (LA12)

Pratiche di Lavoro

Tasso d’infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo (LA7)

Pratiche di Lavoro

Ed.

Descrizione Efficacia delle comunicazioni interne.

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Programmi di educazione, formazione, consulenza, prevenzione e controllo dei rischi attivati a supporto dei lavoratori, delle rispettive famiglie o della comunità, relativamente a disturbi o malattie gravi (LA8)

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Risultati relativi alla Società 11A Indicatori di prestazione

A seconda dei fini dell’organizzazione, le misure possono concentrarsi su:  Prestazioni concernenti l’ambiente;  Prestazioni concernenti la società;  Conformità a leggi e regolamenti.

Esempi di Indicatori

In funzione dello scopo dell’organizzazione queste misure (indicatori) possono, ad esempio, riguardare:

Prestazioni ambientali Area

Descrizione

Materiali Energia Acqua Emissioni, Rumori, scarichi

Si veda Requisiti Specifici: Infrastruttura - Servizio

Trasporto e Approvvigionamento Rifiuti Conformità Prestazioni sociali Area

Description

Comunità Locali

Indicatori che misurano l’impatto del prodotto, servizio e cantiere sulla comunità locale.

Comunità Locali Conformità

Ed.

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Misurazione della percezione dell’opinione pubblica rispetto all’apertura e alla trasparenza dell’organizzazione Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi riguardanti l’ambito ambientale (EN28)

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Risultati Economici 12A Principali risultati strategici

Si tratta di indicatori chiave che dimostrano il successo dello specifico prodotto, servizio e cantiere.

A seconda dei fini dell’organizzazione, le misure possono concentrarsi su:  Risultati finanziari;  Prestazioni rispetto al budget.

12B Indicatori chiave di prestazione operativa

Si tratta d’indicatori chiave finanziari e non finanziari usati per misurare le prestazioni operative dell’organizzazione per lo specifico prodotto, servizio e cantiere.

Esempi di Indicatori

A seconda dei fini dell’organizzazione, le misure possono concentrarsi su:

  

Ed.

Indicatori chiave di prestazione dei processi; Prestazioni di partner e fornitori; Indicatori relativi alla tecnologia, all’informazione e alle conoscenze.

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Metrica di Valutazione

Ed.

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Verifica 

Requisiti Core;

Requisiti Applicativi;

Risultati.

Per il rilascio della certificazione è necessario raggiungere per i Requisiti e i Risultati la percentuale di conformità minima richiesta così come di seguito riportato. I Requisiti Applicativi sono a loro volta suddivisi in Requisiti Generali e Requisiti Specifici (Prodotto, Servizio e Cantiere). Nel caso dei Requisiti Specifici la percentuale di conformità minima richiesta varia a seconda dei requisiti applicabili. Requisiti Applicativi : Requisiti Generali Requisiti Specifici Prodotto, Servizio: Requisiti Applicabili: Materie prime utilizzate per peso o volume, Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato, Consumo diretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria, Prelievo totale di acqua per fonte, Emissioni totali di gas a effetto serra, Emissioni in atmosfera significative, Rumore, Acqua totale scaricata, Scarti, Trasporto, Imballaggio, Approvvigionamento, Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento, Numero totale e volume di sversamenti significativi, Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale. Cantiere: Requisiti Applicabili: Gestione del cantiere, Gestione delle acque, Gestione dei rifiuti, Gestione dell’aria interna e dei prodotti contenenti compositi organici volatili, Criteri di selezione dei prodotti e delle forniture, Processi di realizzazione degli impianti tecnologici, Gestione delle modifiche progettuali

Ed.

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Requisiti Core per lo specifico prodotto, servizio e cantiere: o

1A.01 Definiscono un organigramma in cui sono individuate le responsabilità per i processi chiave (ad esempio strategia, progettazione, coordinamento, sviluppo, fabbricazione, erogazione, gestione, comunicazione) e gli obiettivi [GRI 31, Rif. 4.1].

o

2B.01 Definiscono una strategia chiara e documentata coerentemente ai tre aspetti della sostenibilità (economico, sociale e ambientale) [GRI 31, Rif. 1.1]. In particolare la strategia promuove lo sviluppo locale e il miglioramento dell’ambiente in cui opera l’organizzazione (EC1, EC6, EC7; EC8);

o

2D.02 Valutano periodicamente le conseguenze sulla strategia dei cambiamenti delle normative cogenti e volontarie in materia di ambiente, energia, sicurezza, di responsabilità da prodotto e sociale garantendone la conformità [GRI 31, Rif. 1.2];

o

1A.02 Definiscono e promuovono l’adozione di codici di condotta interni fondati su principi economici, ambientali e sociali [GRI 31, Rif. 4.12], favoriscono la condivisione d’informazioni e delle conoscenze e li comunicano con chiarezza al proprio personale verificandone lo stato di comprensione e applicazione [GRI 31, Rif. 4.8].

o

2A.01 Selezionano e aggiornano periodicamente i principali Stakeholder evidenziando le loro aspettative e i loro interessi e definendo e documentando le attività di coinvolgimento attraverso modalità definite [GRI 31, Rif. 4.14, 4.15 e 4.16].

o

3B.01 Pianificano e attuano i processi chiave per lo specifico prodotto, servizio, cantiere adottando modalità definite per una loro efficace gestione per raggiungere o superare le richieste e le aspettative degli Stakeholder coerentemente alla strategia e agli obiettivi;

o

3A.03 Valutano gli impatti significativi da un punto di vista ambientale, sociale ed economico e i rischi associati verificandone la coerenza con la strategia e gli obiettivi (EN26);

o

2B.03 Fissano obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, definiti nel tempo e documentati, assicurando le risorse necessarie al loro raggiungimento; bilanciano gli obiettivi dell’organizzazione con quelli degli Stakeholder.

o

2B.04 Definiscono indicatori di prestazione (performance) suddivisi nelle tre categorie: economica, ambientale e sociale coerenti agli obiettivi.

o

2A.02 Raccolgono le informazioni provenienti dagli Stakeholder e, garantendo un equilibrio tra le aspettative, si assicurano che esse siano valutate quali input per la definizione e riesame della strategia per la sostenibilità, identificando gli aspetti rilevanti, opportunità e minacce [GRI 31, Rif. 4.17]. In pratica l’organizzazione predispone piani di miglioramento strategici coerentemente ai principi di sostenibilità. Conformità Minima Requisiti

N° Requisiti

% di conformità minima 10

Ed.

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80

Pt. Max. 20

Pt. Min. 16

Completa

Parziale

Nulla

7

2

1

8

0

2

6

4

0 Pag.31


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Requisiti Operativi per lo specifico prodotto, servizio e cantiere: Requisiti Generali Conformità Minima Requisiti N° Requisiti

% di conformità minima

80

48

Pt. Max.

96

Pt. Min.

77

Completi

Parziali

Nulli

38

1

9

37

3

8

36

5

7

35

7

6

34

9

5

33

11

4

32

13

3

31

15

2

30

17

1

29

19

0

Requisiti Specifici Cantiere

Conformità Minima Requisiti

N° Requisiti Applicabili

Ed.

% di conformità minima

Pt. Max.

Pt. Min.

7

71

14

10

6

66

12

8

5

60

10

6

4

50

8

4

3

50

6

3

2

50

4

2

1

100

2

2

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Completa

Parziale

Nulla

4

2

1

3

4

0

3

2

1

2

4

0

2

2

1

1

4

0

2

0

2

1

2

1

1

1

1

0

3

0

1

0

1

0

2

0

1

0

0

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Prodotto, Servizio:

Conformità Minima Requisiti

N° Requisiti Applicabili

% di conformità minima

Pt. Max.

Pt. Min.

15

82

30

25

14

82

28

23

13

82

26

21

12

82

24

20

11

81

22

18

10

80

20

16

9

77

18

14

8

75

16

12

7

71

14

10

6

66

12

8

5

60

10

6

4

50

8

4

3

50

6

3

2

50

4

2

1

100

2

2

Ed.

24/09/2013

Completa

Parziale

Nulla

12

1

2

11

3

1

11

1

2

10

3

1

10

1

2

9

3

1

9

2

1

8

4

0

8

2

1

7

4

0

7

2

1

6

4

0

6

2

1

5

4

0

5

2

1

4

4

0

4

2

1

3

4

0

3

2

1

2

4

0

2

2

1

1

4

0

2

0

2

1

2

1

1

1

1

0

3

0

1

0

1

0

2

0

1

0

0

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Risultati per lo specifico prodotto, servizio e cantiere: Conformità Minima Requisiti N° Risultati

% di conformità minima 4

Ed.

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50

Pt. Max. 8

Pt. Min. 4

Completa

Parziale

Nulla

2

0

2

1

2

1

0

4

0

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Allegati

Ed.

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Modello di Certificato Prodotto: CERTIFICATO N°

MitS-xxxxx In conformità alla specifica tecnica “MAKE IT Sustainable” si certifica che In compliance with the technical specification “MAKE IT Sustainable” we hereby certify that

Organizzazione yyy (indirizzo sede legale) unità operativa operational unit (indirizzo)

pianifica, realizza e gestisce designs, carries out and manages

mediante processi e infrastrutture coerenti ai principi di sostenibilità e di standard e modelli riconosciuti a livello internazionale * by processes and infrastructures that are consistent with sustainability and standard principles, as well as with internationally recognized models i seguenti prodotti the products listed below

aaa; bbb; ccc; ddd; eee; fff *En Iso 26000, En Iso 9004, En Iso 14004,– per quanto applicabili / as applicable

Ed.

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Modello di Certificato Cantiere: CERTIFICATO N°

MitS-xxxxx In conformità alla specifica tecnica “MAKE IT Sustainable” si certifica che In compliance with the technical specification “MAKE IT Sustainable” we hereby certify that

Organizzazione yyy (indirizzo sede legale) unità operativa operational unit (indirizzo)

pianifica, realizza e gestisce designs, carries out and manages

mediante processi e infrastrutture coerenti ai principi di sostenibilità e di standard e modelli riconosciuti a livello internazionale * by processes and infrastructures that are consistent with sustainability and standard principles, as well as with internationally recognized models le attività di realizzazione di scavi, movimento terra, pavimentazioni e fognature digging, earthworks, paving and sewers

nel cantiere di in the construction site of

zzz (indirizzo cantiere)

*En Iso 26000, En Iso 9004, En Iso 14004, – per quanto applicabili / as applicable

Ed.

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Modello Allegato al certificato Generale: Allegato al CERTIFICATO N°

MitS-xxxxx Per lo specifico prodotto, servizio o cantiere indicati nell’oggetto del certificato sopra riportato, l’organizzazione ha fornito evidenza di conformità anche ai seguenti requisiti coerentemente ai principi di sostenibilità e di standard e modelli riconosciuti a livello internazionale. Requisiti Core o

o

o

o

o

o

o o

Ed.

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Ha definito un organigramma nominale in cui sono individuate le responsabilità per la strategia, progettazione, sviluppo, fabbricazione, erogazione, gestione, comunicazione, marketing e obiettivi [GRI 31, Rif. 4.1]. Ha definito e promuove l’adozione di codici di condotta interni fondati su principi economici, ambientali e sociali [GRI 31, Rif. 4.12], favorisce la condivisione d’informazioni e delle conoscenze e li comunica con chiarezza al proprio personale verificandone lo stato di comprensione e applicazione [GRI 31, Rif. 4.8]. Utilizza metodologie definite per la preparazione e l’interpretazione dei risultati relativi alle prestazioni di sostenibilità adottando unità di misura riconosciute a livello internazionale [GRI 31, Rif. 5]. Partecipa ad associazioni di categoria nazionali e/o internazionali, detiene una posizione presso gli organi di governo e partecipa a progetti e comitati, fornendo anche finanziamenti nell’ambito della sostenibilità [GRI 31, Rif. 4.13]. Seleziona e aggiorna periodicamente i principali Stakeholder evidenziando le loro aspettative e i loro interessi e definendo e documentando le attività di coinvolgimento attraverso modalità definite [GRI 31, Rif. 4.14, 4.15 e 4.16]. Raccolglie le informazioni provenienti dagli Stakeholder e, garantendo un equilibrio tra le aspettative, si assicura che esse siano valutate quali input per la definizione e riesame della strategia per la sostenibilità, identificando gli aspetti rilevanti, opportunità e minacce [GRI 31, Rif. 4.17]. Definisce una strategia chiara e documentata coerentemente ai tre aspetti della sostenibilità (economico, sociale e ambientale) [GRI 31, Rif. 1.1]; Valuta periodicamente le conseguenze sulla strategia dei cambiamenti delle normative cogenti e volontarie in materia di ambiente, energia, sicurezza, di responsabilità da prodotto e sociale garantendone la conformità [GRI 31, Rif. 1.2];

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Modello Allegato al certificato Prodotto/Servizio: Allegato al CERTIFICATO N°

MitS-xxxxx Per lo specifico prodotto identificato nel certificato sopra riportato, l’organizzazione ha dimostrato di gestire un piano di azione con lo scopo di migliorare le proprie prestazioni ambientali e mitigare gli impatti più significativi relativamente alle aree sotto riportate: Aree Risorse rinnovabili o non-rinnovabili utilizzate Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato Consumo diretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria Prelievo totale di acqua per fonte Emissioni totali di gas a effetto serra Emissioni in atmosfera significative Rumore Acqua totale scaricata Scarti Imballaggio Approvvigionamento Rifiuti suddivisi per tipologia e per metodi di smaltimento. Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale.

Rif. GRI* EN1 EN2 EN3 EN8 EN16 EN20 EN29 EN21 EN10

EN27 EC6 EN22 EN28

*Global Reporting Initiative

Ed.

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Modello Allegato al certificato Cantiere: Allegato al CERTIFICATO N°

MitS-xxxxx L’organizzazione ha dimostrato che le attività svolte nello specifico cantiere indicato nel certificato sopra riportato sono gestite applicando i principi di sostenibilità nel seguito elencati: Requisiti specifici Cantiere o

o o

o

o o o

Ed.

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Gestione del cantiere  SS prerequisit 1 – Construction Activity Pollution Prevention  SS prerequisito 1 – Prevenzione dell’inquinamento da attività di cantiere Gestione delle acque Gestione dei rifiuti  MR credit 2 – Construction Waste Management  MR credito 2 –Gestione dei rifiuti da costruzione Gestione dell’aria interna e dei prodotti contenenti compositi organici volatili (VOC)  IEQ credit 3.1 – Construction Indoor Air Quality Management Plan: During Construction  QI credito 3.1 – Piano di gestione IAQ: fase di costruttiva Criteri di selezione dei prodotti e delle forniture Processi di realizzazione degli impianti tecnologici Gestione delle modifiche progettuali

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A1-Global Reporting Initiative (GRI) Indicatori di performance (GRI-G3.1) Economica EC1

- Valore economico direttamente generato e distribuito

EC2

- Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità connesse con i cambiamenti climatici

EC3

- Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del piano pensionistico

EC4

- Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione

EC5

- Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale

EC6

- Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata sui fornitori locali

EC7

- Procedure di assunzione in loco

EC8

- Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi di pubblica utilità

EC9

- Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti

Ambientale EN1

- Materiali utilizzati

EN2

- Percentuale di materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato

EN3

- Consumo diretto di energia per fonte

EN4

- Consumo indiretto di energia per fonte

EN5

- Risparmio energetico

EN6

- Prodotti e servizi per l'efficienza energetica o basati sull'energia rinnovabile

EN7

- Iniziative volte alla riduzione del consumo dell'energia indiretta e riduzioni ottenute

EN8

- Consumo di acqua per fonte

EN9

- Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua

EN10

- Percentuale e volume totale dell'acqua riciclata e riutilizzata

EN11

- Terreni posseduti affittati o gestiti in aree protette, di significativo valore per la biodiversità

EN12

- Descrizione dei maggiori impatti sulla biodiversità

EN13

- Habitat protetti o ripristinati

EN14

- Strategie

EN15

- Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e nelle liste nazionali

EN16

- Emissioni di gas a effetto serra

EN17

- Altre emissioni indirette di gas a effetto serra

Ed.

24/09/2013

Pag.41


Make It Sustainable

Versione Controllata

ProprietĂ di ICMQ S.p.A.

EN18

- AttivitĂ per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra

EN19

- Emissioni di sostanze nocive per lo strato di ozono

EN20

- Altre emissioni in atmosfera

EN21

- Scarichi idrici

EN22

- Produzione rifiuti e metodi di smaltimento

EN23

- Numero totale e volume di sversamenti significativi

EN24

- Rifiuti pericolosi

EN25

- BiodiversitĂ e habitat colpiti dalle dispersioni dell'organizzazione

EN26

- Mitigazione di impatti di prodotti e servizi sull'ambiente

EN27

- Percentuali dei prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato per categoria

EN28

- Valore delle multe e numero delle sanzioni non monetarie eper mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale

EN29

- Impatti ambientali dei trasporti

EN30

- Spese e investimenti per la protezione dell'ambiente

Pratiche di Lavoro e condizioni di lavoro adeguate LA1

- Ripartizione del personale per tipo, contratto e regione, suddiviso per sesso

LA2

- Numero totale e tasso di nuove assunzioni e turnover del personale, suddiviso per etĂ , sesso e area geografica

LA3

- Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno ma non per i lavoratori part-time e a termine

LA4

- Grado di copertura dei contratti collettivi

LA5

- Periodo minimo di preavviso per modifiche operative

LA6

- Percentuale lavoratori rappresentati nel comitato per la salute e sicurezza

LA7

- Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di decessi, divisi per area geografica e sesso

LA8

- Programmi formativi relativi alla prevenzione e al controllo dei rischi

LA9

- Accordi con sindacati su salute e sicurezza

LA10

- Formazione del personale

LA11

- Programmi per lo sviluppo delle competenze e avanzamenti di carriera

LA12

- Percentuale dipendenti valutati sulle performance e sullo sviluppo della carriera

Ed.

24/09/2013

Pag.42


Make It Sustainable

Versione Controllata

Proprietà di ICMQ S.p.A.

LA13

- Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione del personale per sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità

LA14

- Rapporto tra lo stipendio base degli uomini e quello delle donne

LA15

- Tassi di rientro al lavoro e fidelizzazione dopo il congedo parentale per sesso

Diritti Umani HR1

- Operazioni con clausole sui diritti umani

HR2

- Fornitori valutati in relazione al rispetto dei diritti umani

HR3

- Ore totali di formazione dei dipendenti sugli aspetti dei diritti umani

HR4

- Casi di discriminazione e azioni intraprese

HR5

- Rischi per il diritto alla libertà di associazione e contrattazione collettiva

HR6

- Operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile

HR7

- Operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro forzato

HR8

- Personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto formazione sui diritti umani

HR9

- Violazioni dei diritti della comunità locale

HR10

- Operazioni soggette a revisioni dei diritti umani e/o valutazioni dell’impatto

HR11

- Reclami correlate ai diritti umani registrate, indirizzate e risolte tramite meccanismi di gestione dei reclami

Società SO1

- Percentuale di operazioni che coinvolgono la comunità locale, valutazioni degli impatti e dei

SO2

- Monitoraggio del rischio di corruzione

SO3

- Personale formato sulla prevenzione dei reati di corruzione

SO4

- Azioni intraprese a seguito di casi di corruzione

SO5

- Posizioni sulla politica pubblica e lobbying

SO6

- Contributi a partiti politici

SO7

- Azioni legali riferite a concorrenza sleale, antitrust

SO8

- Sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti

SO9

- Operazioni con impatti negativi potenziali

programmi di sviluppo

o effettivi sulle comunità locali SO10

Ed.

- Prevenzione e misure di mitigazione nelle operazioni con impatti negativi potenziali o effettivi sulle comunità locali 24/09/2013

Pag.43


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Versione Controllata

Proprietà di ICMQ S.p.A.

Responsabilità di Prodotto PR1

- Impatti sulla salute

PR2

- Casi di non conformità in materia di salute e sicurezza dei prodotti e servizi

PR3

- Informazioni su prodotti e servizi

PR4

- Non conformità a regolamenti e codici volontari su informativa di prodotto

PR5

- Soddisfazione del cliente

PR6

- Leggi, standard e codici volontari in tema di marketing e pubblicità

PR7

- Non conformità a regolamenti e codici volontari

PR8

- Reclami documentati su violazioni della privacy

PR9

- Sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti

Ed.

24/09/2013

Pag.44


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Versione Controllata

Proprietà di ICMQ S.p.A.

A2 - Leadership in Energy and Environmental Design (LEED) Gestione del cantiere SS prerequisit 1

- Construction Activity Pollution Prevention

SS prerequisito 1

- Prevenzione dell’inquinamento da attività di cantiere

Gestione dei rifiuti MR credit 2

- Construction Waste Management

MR credito 2

- Gestione dei rifiuti da costruzione

Gestione dell’aria interna e dei prodotti contenenti compositi organici volatili (VOC) IEQ credit 3.1

- Construction Indoor Air Quality Management Plan: During Construction

QI credito 3.1

- Piano di gestione IAQ: fase costruttiva

Ed.

24/09/2013

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Make It Sustainable

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Proprietà di ICMQ S.p.A.

A3 – Macro Obiettivi Studi di Progettazione

ANALISI DEL SITO Finalità Prestare attenzione agli aspetti ambientali legati al sito di costruzione, con riferimento alla gestione delle aree esterne e al rapporto tra l’edificio e l’ambiente circostante. Ridurre l’impatto ambientale della localizzazione di un edificio su un determinato sito ed eventualmente riqualificare siti nei quali è presente inquinamento ambientale, per evitare così il consumo di aree non urbanizzate. Indirizzare lo sviluppo di nuove aree urbane verso quei siti che sono già antropizzati e che comprendono al loro interno servizi e infrastrutture di base. Localizzare i progetti in aree che siano servite dalla rete di trasporti pubblici e dalla rete infrastrutturale, per minimizzare l’utilizzo dell’automobile.

Requisiti

Schema

Riferimenti

Riutilizzo di aree antropizzate (già oggetto di insediamento) e minimizzazione dell’impatto ambientale

LEED

SS1, SS3

ITACA (Esit)

A1.5

Vicinanza ai trasporti pubblici e utilizzo di trasporti alternativi

LEED

SS4.1, 4.2, 4.3, 4.4

ITACA (Esit)

A1.6

LEED

-

ITACA (Esit)

A1.10

LEED

SS2

ITACA (Esit)

A1.8

Vicinanza alla rete infrastrutturale Collocazione del progetto in un'area con adeguato mix funzionale

Ed.

24/09/2013

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Make It Sustainable

Versione Controllata

Proprietà di ICMQ S.p.A.

GESTONE DELLE RISORSE Finalità

Porre l’attenzione sul risparmio di tutte le risorse utili all’edificio: ottimizzare il consumo di acqua potabile prevedendo il riutilizzo di acqua piovana e acque grigie -

minimizzare i consumi energetici attuando strategie alternative e sostenibili.

-

scegliere materiali da costruzione con elevato contenuto di riciclato, per ridurre al minimo la richiesta di materie prime, e che siano recuperati da distanze limitate, per evitare lunghi trasporti.

-

Riutilizzo di strutture esistenti e/o progettazione di componenti riutilizzabili

Requisiti

Schema

Riferimenti

Risparmio della risorsa idrica (gestione acqua potabile per usi interni ed esterni)

LEED

GA PR1, GA1, GA2 (opzione 1), GA3 B5.1, B5.2

ITACA (Esit) Risparmio energetico ed uso di energie alternative

LEED ITACA (Esit)

Gestione dei materiali (riciclati, riciclabili e locali) e riutilizzo di strutture esistenti e/o progettazione di componenti riutilizzabili

LEED ITACA (Esit)

Ed.

24/09/2013

EA PR 2, EA1, EA2, EA6 B1.2, B1.5, B3.3 (da valutare in aggiunta ai precedenti: B6.2, 6.3, 6.4, 6.5) MR1.1, MR1.2, MR3, MR4, MR5, MR6 B4.6, B4.7, B4.9, B4.10

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Make It Sustainable

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Proprietà di ICMQ S.p.A.

COMFORT AMBIENTALE INTERNO Finalità

Gestire l’aria interna in modo che non sia nociva per i lavoratori, durante la fase di costruzione e per gli utenti, durante la fase di occupazione. Prestare quindi attenzione ai materiali utilizzati, che dovranno avere bassi contenuti di Composti Organici Volatili. Inoltre, gestire tutti i materiali porosi, in modo che siano al riparo da eventuali sostanze nocive presenti nell’aria. Prediligere una gestione dell’edificio priva di zone fumatori (sia in fase di costruzione, sia in fase di occupazione. Requisiti Schema Riferimenti Inquinamento aria interna (VOC, FUMO, RADON) e gestione LEED QI PR1, QI PR2, QI della ventilazione 4.1, 4.2, 4.3, 4.4 ITACA (Esit) D2.5 Comfort termoigrometrico

Comfort acustico Comfort visivo (luce naturale)

Inquinamento elettromagnetico

Ed.

24/09/2013

LEED

QI 7.1

ITACA (Esit)

D3.1, D3.2, D3.3

LEED

-

ITACA (Esit)

D5.6

LEED ITACA (Esit)

QI6.1, QI8.2 D4.1

LEED

-

ITACA (Esit)

D6.1

QI8.1,

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Make It Sustainable

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Proprietà di ICMQ S.p.A.

INQUINAMENTO AMBIENTALE Finalità

Minimizzare l’impatto sul microclima e sull’habitat umano, attraverso accorgimenti atti a limitare la dispersione di calore e la concentrazione di rumore in aree aperte. SS7.1 Gestire gli spazi aperti pavimentati in modo da permettere il naturale ciclo idrologico, riducendo quindi le pavimentazioni impermeabili, e prediligendo pavimentazioni drenanti o sistemi di recupero delle acque. SS 6.1 Deviare dal conferimento in discarica i rifiuti di demolizione e costruzione, e indirizzarli in appositi siti di raccolta e riciclaggio. MR2

Requisiti

Schema

Riferimenti

Effetto isola di calore

LEED

SS7.1, SS7.2

ITACA (Esit)

C6.8

LEED

-

ITACA (Esit)

C1.2

LEED

SS6.1, SS6.2

Inquinamento atmosferico (emissioni di CO2)

Permeabilità del suolo

ITACA (Esit)

C4.2

Gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi (durante la costruzione per LEED e in fase operativa per ITACA)

LEED

MR2

ITACA (Esit)

C3.2

Gestione delle acque reflue e di dilavamento

LEED

GA2 (opzione 2)

ITACA (Esit)

C4.1

LEED

SS8,

ITACA (Esit)

-

Inquinamento (Emissioni) luminoso

EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA' Finalità Informare gli utenti dell’edificio delle norme/comportamenti da rispettare per mantenere il livello di sostenibilità dell’edificio.

Ed.

Requisiti

Schema

Riferimenti

Manuale di gestione dell'opera

LEED

ID1

ITACA (Esit)

E6.5

24/09/2013

Pag.49


ALLEGATO_ Brochure


RealizzaloSostenibile

ALLEGATO_BROCHURE

Molti parlano di mondo sostenibile. Noi lo realizziamo insieme a voi.

ICMQ S.p.A. Via. G. De Castillia, 10 – 20124 Milano (MI) Tel. +39.02.7015081 Fax +39.02.70150854 www.icmq.it - commerciale@icmq.org

1 ------------------------------Ed. 16.10.2013


MAKE IT SUSTAINABLE IL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’

RealizzaloSostenibile

Finalità Make It Sustainable è uno strumento innovativo, marketing oriented e made in Italy, che per primo valorizza specifici prodotti, servizi e cantieri ideati, realizzati e gestiti secondo i principi di sostenibilità. Utilizza riferimenti internazionali al fine di facilitarne la sua diffusione e riconoscimento all’estero e si prefigge, attraverso un approccio non generalista, di creare fiducia tra la collettività e ciò che essa “tocca con mano” contribuendo pertanto a migliorare la reputazione societaria.

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In particolare opera in due ambiti fra loro sinergici: • culturale, divulgando i principi dello sviluppo sostenibile attraverso il supporto di associazioni, università e società aventi ruolo di definizione delle politiche di gruppo; • di servizio, valorizzando mediante una certificazione di terza parte indipendente le organizzazioni che seguono i principi di sostenibilità nella pianificazione, realizzazione e gestione di specifiche attività. Contribuire allo sviluppo sostenibile significa dunque incrementare il valore della propria organizzazione e Make It Sustainable è lo strumento per comunicare e garantire al mercato e alla collettività il proprio impegno in questa direzione.

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MAKE IT SUSTAINABLE IL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’

RealizzaloSostenibile

Make It Sustainable Ambassador

Certified

ICMQ Istituto rilascia, a titolo non oneroso, il marchio Make It Sustainable Ambassador a specifiche entità che diffondono la cultura e i principi della sostenibilità mediante attività di comunicazione, formazione, promozione, indirizzo e politica.

Lo schema di certificazione verifica la coerenza tra ciò che un’organizzazione realizza e la sua strategia di sostenibilità, combattendo, di fatto, il greenwashing.

Divenendo Ambassador, questi soggetti hanno l’opportunità di: • partecipare ad un’importante iniziativa culturale; • valorizzare il proprio impegno nell’ambito della sostenibilità e incrementare l’efficacia e l’economicità delle attività di comunicazione anche attraverso iniziative condivise;

Ciò avviene attraverso un approccio innovativo e concreto che utilizza riferimenti internazionali quali En Iso 26000, En ISO 9004, En Iso 14004, En Iso 14040 (LCA), Leed e Gri (Global Reporting Initiative).

• promuovere la certificazione di sostenibilità Make It Sustainable.

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MAKE IT SUSTAINABLE IL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’

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Valutazione La valutazione è finalizzata ad appurare se ai processi relativi a uno specifico prodotto, servizio o cantiere sono applicati i principi e gli ambiti richiamati rispettivamente dalla ISO 26000, dal GRI (Global Reporting Initiative) e da LEED (cantiere).

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A questa analisi contribuiscono anche le metodiche di realizzazione (9004), gli approcci energetici e le eventuali valutazioni sul ciclo di vita (14040) e gli aspetti ambientali relativi a tale attività (14004).

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MAKE IT SUSTAINABLE IL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’

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Caratteristiche •

Make It Sustainable Certified •

non richiede, da parte dell’azienda, l’elaborazione di procedure o documenti ad hoc e non impone predefiniti parametri numerici relativamente alle caratteristiche dei prodotti e dei processi.

Non vuole infatti essere uno strumento per indirizzare il mercato verso un prodotto piuttosto che un altro, ma vuole essere un mezzo per valorizzare le scelte fatte dall’organizzazione. Tali scelte devono essere coerenti ai principi di sostenibilità e quindi garantire una valutazione equa tra aspetti economici, ambientali e sociali.

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la valutazione si adatta a seconda della tipologia ed estensione del prodotto e servizio dell’organizzazione permettendo un’ottimizzazione delle tempistiche anche in funzione di eventuali certificazioni e riconoscimenti posseduti dall’organizzazione;

Attraverso un’analisi di processi e di risultati vengono ricercate:

la coerenza tra ciò che l’organizzazione dichiara e ciò che realmente realizza;

la valutazione critica dei processi che deve essere basata sull’analisi dei feedback degli Stakeholder e sul grado di raggiungimento degli obiettivi.

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MAKE IT SUSTAINABLE IL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’

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Requisiti e Certificato La valutazione dei requisiti avviene verificandone l’implementazione, con una soglia minima – definita “percentuale di conformità” - che attesta il bilanciamento tra aspetti sociali, economici e ambientali riferiti allo specifico prodotto o servizio. In particolare i requisiti definiti “Core” sono gli elementi che devono essere gestiti dall’organizzazione affinché essa possa concorrere all’ottenimento della certificazione Make It Sustainable relativamente ad uno specifico servizio o prodotto.

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A seguito di esito positivo della verifica l’organizzazione ottiene un certificato Make It Sustainable per ciascuna unità produttiva, servizio, cantiere oggetto della valutazione e una serie di allegati che evidenziano: •

i requisiti “core” gestiti dall’organizzazione;

una raccolta di parametri GRI applicabili al prodotto o servizio;

le principali attività a carattere sociale ed ambientale;

le eventuali verifiche d’ispezione o di controllo tecnico, richieste dal cliente.

I certificati sono pubblicati anche tramite database elettronici che ne consentono la visualizzazione via web.

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MAKE IT SUSTAINABLE IL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’

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Requisiti Core e Uso del Marchio 1A.01 Definiscono un organigramma in cui sono individuate le responsabilità per i processi chiave (ad esempio strategia, progettazione, coordinamento, sviluppo, fabbricazione, erogazione, gestione, comunicazione) e gli obiettivi [GRI 31, Rif. 4.1]. 2B.01 Definiscono una strategia chiara e documentata coerentemente ai tre aspetti della sostenibilità (economico, sociale e ambientale) [GRI 31, Rif. 1.1]. In particolare la strategia promuove lo sviluppo locale e il miglioramento dell’ambiente in cui opera l’organizzazione (EC1, EC6, EC7; EC8); 2D.02 Valutano periodicamente le conseguenze sulla strategia dei cambiamenti delle normative cogenti e volontarie in materia di ambiente, energia, sicurezza, di responsabilità da prodotto e sociale garantendone la conformità [GRI 31, Rif. 1.2]; 1A.02 Definiscono e promuovono l’adozione di codici di condotta interni fondati su principi economici, ambientali e sociali [GRI 31, Rif. 4.12], favoriscono la condivisione d’informazioni e delle conoscenze e li comunicano con chiarezza al proprio personale verificandone lo stato di comprensione e applicazione [GRI 31, Rif. 4.8]. 2A.01 Selezionano e aggiornano periodicamente i principali Stakeholder evidenziando le loro aspettative e i loro interessi e definendo e documentando le attività di coinvolgimento attraverso modalità definite [GRI 31, Rif. 4.14, 4.15 e 4.16]. 3B.01 Pianificano e attuano i processi chiave per lo specifico prodotto, servizio, cantiere adottando modalità definite per una loro efficace gestione per raggiungere o superare le richieste e le aspettative degli Stakeholder coerentemente alla strategia e agli obiettivi;

Per utilizzare il marchio sul prodotto o sul servizio nessun requisito aggiuntivo è richiesto all’organizzazione. E’ l’organismo di certificazione che effettua, durante la verifica dei processi, la convalida documentale delle metodiche di determinazione dei parametri ambientali ed energetici. Questi indicatori sono gestiti dall’organizzazione e riferiti allo specifico prodotto e servizio così come alle infrastrutture di realizzazione degli stessi. In questo caso si parla di Make It Sustainable Certified Plus.

3A.03 Valutano gli impatti significativi da un punto di vista ambientale, sociale ed economico e i rischi associati verificandone la coerenza con la strategia e gli obiettivi (EN26); 2B.03 Fissano obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, definiti nel tempo e documentati, assicurando le risorse necessarie al loro raggiungimento; bilanciano gli obiettivi dell’organizzazione con quelli degli Stakeholder. 2B.04 Definiscono indicatori di prestazione (performance) suddivisi nelle tre categorie: economica, ambientale e sociale coerenti agli obiettivi. 2A.02 Raccolgono le informazioni provenienti dagli Stakeholder e, garantendo un equilibrio tra le aspettative, si assicurano che esse siano valutate quali input per la definizione e riesame della strategia per la sostenibilità, identificando gli aspetti rilevanti, opportunità e minacce [GRI 31, Rif. 4.17]. In pratica l’organizzazione predispone piani di miglioramento strategici coerentemente ai principi di sostenibilità.

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MAKE IT SUSTAINABLE IL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’

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In sintesi Make It Sustainable Innovativo

International Reference

 Si applica a specifici prodotti, servizi o cantieri realizzati secondo i principi di sostenibilità.

 E’ stato sviluppato elaborando i principi richiamati da protocolli e standard riconosciuti internazionalmente;

Marketing oriented 

Comunica l'impegno nel rispettare l’ambiente e la collettività;

Valorizza

Incrementa la credibilità di specifici prodotti, servizi e cantieri dando evidenza delle attività svolte dall’organizzazione in termini di sostenibilità; Migliora la reputazione aziendale e i rapporti con gli Stakeholder promuovendo la gestione delle tematiche ambientali e sociali e facilitando i rapporti con la collettività e le autorità di controllo.

Made in Italy  L’idea di valorizzare specifici prodotti o servizi realizzati secondo i principi di sostenibilità è 100% italiana.

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 gli investimenti effettuati in coerenza con la strategia di sostenibilità 

le attività e i servizi attraverso un approccio concreto e non generalista

le certificazioni e riconoscimenti ad oggi eventualmente posseduti

Il know-how e l’innovazione

Economicamente sostenibile 

non richiede l’elaborazione di procedure o documenti ad hoc e verifica la coerenza tra la strategia aziendale di sostenibilità e la sua applicazione nella pianificazione, realizzazione e gestione di specifici prodotti, servizi e cantieri.


ALLEGATO_Template Offerta Economica


Prot. /CP Spett.le Milano, Oggetto: Certificazione Make It Sustainable Plus Settore: Tipologia Servizio:

Premessa

ICMQ è l’organismo di certificazione e ispezione, riconosciuto a livello internazionale, annoverata tra le migliori organizzazioni nel campo della Sostenibilità in virtù della propensione a coniugare gli elevati standard qualitativi di studio e ricerca con gli obiettivi di efficienza e di efficacia nel servizio e nella relazione con il Mercato. ICMQ opera attraverso una rete d’ispettori dislocata su tutto il territorio nazionale, mettendo a disposizione un elevato standard di competenza e professionalità nelle diverse tipologie di servizi offerti.

Descrizione del servizio Make It Sustainable è un innovativo servizio di valutazione che contribuisce a un efficace marketing aziendale. Il risultato si traduce nella possibilità di valorizzare e comunicare attraverso un marchio di sostenibilità di

prodotto,

rilasciato da un organismo di terza parte indipendente: •

l’impegno nel rispettare l’ambiente e la collettività;

gli investimenti effettuati, coerenti con le strategie di sostenibilità;

i prodotti e i servizi attraverso un approccio concreto e non generalista;

le certificazioni e riconoscimenti a oggi eventualmente posseduti attraverso un servizio marketing-oriented.

1


Preventivo realizzato in coerenza ai principi di Sostenibilità

Ambito

Descrizione

Obiettivo

Economico

Attenta e accurata valutazione delle attività, dei prodotti e dei servizi oggetto della certificazione ivi compresa l’analisi dei riconoscimenti di terza parte posseduti dall’organizzazione.

Predisporre un’offerta personalizzata in funzione della singola realtà aziendale ponendo particolare attenzione alla corretta identificazione delle tempistiche di audit e delle sinergie applicabili.

Ambientale

Riduzione delle tempistiche necessarie a predisporre l’offerta economica con conseguente risparmio di ore lavoro, materiali di consumo e CO2 prodotta.

Definire le migliori condizioni economiche attraverso un mix equilibrato tra le aspettative del cliente e le risorse necessarie alla realizzazione di un servizio professionale.

Sociale

Trasparenza delle voci di spesa dell’attività mediante un modello di offerta in cui siano esplicitati i costi operativi e gestionali necessari alla realizzazione del servizio.

Trasformare il cliente in un partner incrementando la reciproca fiducia attraverso un rapporto chiaro, costruttivo e senza costi occulti.

Audit In occasione delle ispezioni l'ispettore verificherà i processi attuati dall’organizzazione e le relative evidenze in merito alla pianificazione, realizzazione e gestione di specifici prodotti e servizi secondo i principi della sostenibilità. Per entrambe le fasi si consiglia la partecipazione delle figure aziendali responsabili delle scelte strategiche e dei processi analizzati.

2


Offerta economica Make It Sustainable Plus In considerazione della fase di lancio del servizio Make It Sustainable, delle dimensioni e attività aziendali, dei rapporti in essere e delle sinergie applicabili, le condizioni di miglior favore a Voi concesse sono riportate, nel dettaglio, nelle tabelle seguenti.

Pre - Audit

Standard

A Voi dedicata 1

Durata Pre - audit (gg.)

0,5

Attività di Pre - audit

Costo Fase - Pre audit

Attività facoltativa

Valutazione

Standard

A Voi dedicata 2

Durata audit (gg.)

1,5

Gestione Pratica

Attività di Valutazione

Emissione Certificato

Diritti uso del Marchio Plus

€ + Φ*

Servizi Digitali

Costo Fase Valutazione

* % in funzione del volume prodotto – da concordare

Sorveglianza periodica

Standard

A Voi dedicata

Frequenza (mesi)

6

Numero di audit in 12 mesi

2

Durata totale Audit in campo (gg.)

2

Note 6

In caso di Sistema di Gestione certificato da organismo accreditato 2 la verifica di sorveglianza è annuale 1,5

Attività di Sorveglianza

Mantenimento Certificato

Costi da intendersi annuali

Diritti uso del Marchio Plus

Servizi Digitali

Costo Fase Sorveglianza * % in funzione del volume prodotto – da concordare

3


Spese I costi sopra riportati, al netto di IVA, non comprendono le spese degli ispettori (viaggio, vitto ed eventuale alloggio). Le spese di trasferimento in auto saranno contabilizzate a 0,6 €/km

Durata del contratto Make It Sustainable e del certificato Il contratto derivante tra le parti a seguito dell'accettazione della presente offerta, relativa a Make It Sustainable, ha la durata di un anno e sarà tacitamente rinnovato salvo disdetta da comunicare con lettera raccomandata entro due mesi dalla scadenza del certificato. Il certificato ha scadenza annuale, dalla data di prima emissione, e sarà rinnovato di anno in anno in seguito ad esito positivo delle visite di sorveglianza previste. La presente offerta è valida fino al 31/12/2013.

Modalità di accettazione preventivo La presente offerta, firmata per accettazione, dovrà essere inviata, via email all’indirizzo di posta XXXXXXXXXXXX

o

via

fax

al

numero

XXXXXXXXX

all’attenzione

della

Sig.ra

XXXXXXXXXXXXXXX. Contestualmente dovrà essere inviata, ai medesimi riferimenti, la domanda di certificazione allegata alla presente offerta.

Modalità di pagamento

A. Costi relativi al Pre- Audit • Attività di Pre – Audit: 30 gg data fattura e comunque prima della visita di valutazione

B. Costi relativi alla Valutazione: • 20% mediante bonifico alla firma della presente offerta; • 80% dopo la visita di audit e prima della consegna del certificato.

C. Costi relativi alla Sorveglianza Periodica: • Diritti di mantenimento, uso del marchio e servizi digitali: 30 gg data fattura ad inizio anno; • Attività di sorveglianza: 30 gg data fattura. Coordinate Bancarie: XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Rendendoci disponibili a soddisfare eventuali richieste di chiarimenti, cogliamo l’occasione per porgerVi distinti saluti. ICMQ S.p.A.

Per accettazione

4


ALLEGATO_Linkage Table


ALLEGATO_LINKAGE TABLE

LinkageTable: MIS, GRI G3.1 - GRI G.4 and ISO 26000 ISO 26000 and GRI’s G3.1 and G4 Guidelines cover a very similar scope of topics. This G3.1-G4/ISO based table will help organizations interested in using MIS FRAMEWORK to APPLY THE PRINCIPLES OF SUSTAINABILITY TO THE PROCESS RELATED TO THE SPECIFIC PRODUCT, SERVICE OR CONSTRUCION BUILD. GRI 1.1

Strategy and Analysis

ISO 26000 Core Social Responsibility

ISO 26000 Clauses

MIS

Organizational governance

6.2

Guidance on integrating social responsability throughout an organisation

7

1A.01 1A.02 1A.04 1A.05 1B.01 1B.02 2A.01 2A.02 1B.01 2D.01 2D.02 Clause 7 – only for process related to product/ service

1.2 2.3

Organizational Profile

4.1- 4.17

Governance, Commitments, and Engagement

NO

Social Category (includes Human Rights, Labour, Product Responsibility and Society) Human Rights Disclosures on Management Approach*

Goals and Performance Policy Organizational Risk Assessment Impact Assessment Organizational Responsibility Training and Awareness Monitoring, Follow-up and Remediation Additional Contextual Information

Aspect

Investment and Procurement Practices

HR1 G4-HR1

HR2 G4-HR10

HR3 G4-HR2

Organizational governance Human Rights Due Diligence Human rights risk situations Resolving grievances Promoting social responsibility in the value chain

6.2 6.3 6.3.3 6.3.4 6.3.6 6.6.6

Percentage and total number of significant investment agreements and contracts that include clauses incorporating human rights concerns, or that have undergone human rights screening.

Human Rights Due diligence Avoidance of complicity Promoting social responsibility in the value chain

6.3 6.3.3 6.3.5 6.6.6

1C.01; 4B.04

Percentage of significant suppliers, contractors, and other business partners that have undergone human rights screening, and actions taken.

Human Rights Due diligence Avoidance of complicity Employment and employment relationships Promoting social responsibility in the value chain

6.3 6.3.3 6.3.5 6.4.3

1C.01; 4B.04

Human Rights Avoidance of complicity

6.3 6.3.5

Total hours of employee training on policies and procedures concerning aspects of human rights that are relevant to operations, including the percentage of employees trained.

6.6.6 5A.05


GRI Aspect

Non-discrimination

HR4 G4-HR3

Total number of incidents of discrimination and corrective actions taken.

Aspect

Freedom of Association and Collective Bargaining

HR5

Operations and significant suppliers identified in which the right to exercise freedom of association and collective bargaining may be violated or at significant risk, and actions taken to support these rights.

Aspect

Child Labor

HR6 G4-HR5

Operations and significant suppliers identified as having significant risk for incidents of child labor, and measures taken to contribute to the effective abolition of child labor.

Aspect

Forced and Compulsory Labor

HR7 G4-HR6

Operations and significant suppliers identified as having significant risk for incidents of forced or compulsory labor, and measures to contribute to the elimination of all forms of forced or compulsory labor.

Aspect

Security Practices

HR8 G4-HR7

Percentage of security personnel trained in the organization’s policies or procedures concerning aspects of human rights that are relevant to operations.

Aspect

Indigenous Rights

HR9 G4-HR8

Total number of incidents of violations involving rights of indigenous people and actions taken.

Aspect

Assessment

HR10 G4-HR9

Percentage and total number of operations that have been subject to human rights reviews and/or impact assessments.

ISO 26000 Core Social Responsibility

ISO 26000 Clauses

MIS

Human Rights Resolving grievances Discrimination and vulnerable groups Fundamental principles and rights at work Employment and employment relationships

6.3 6.3.6 6.3.7 6.3.10 6.4.3

7A.05

Human Rights Due diligence Human rights risk situations Avoidance of complicity Civil and political rights Fundamental principles and rights at work Employment and employment relationships Social dialogue

6.3 6.3.3 6.3.4 6.3.5 6.3.8 6.3.10 6.4.3

N.A

Human Rights Due diligence Human rights risk situations Avoidance of complicity Discrimination and vulnerable groups Fundamental principles and rights at work Promoting social responsibility in the value chain

6.3 6.3.3 6.3.4 6.3.5 6.3.7 6.3.10 6.6.6

1C.01; 4B.04

Human Rights Due diligence Human rights risk situations Avoidance of complicity Discrimination and vulnerable groups Fundamental principles and rights at work Promoting social responsibility in the value chain

6.3 6.3.3 6.3.4 6.3.5 6.3.7 6.3.10 6.6.6

1C.01; 4B.04

Human Rights Avoidance of complicity Employment and employment relationships Promoting social responsibility in the value chain

6.3 6.3.5 6.4.3

5A.05

Human Rights Resolving grievances Discrimination and vulnerable groups Civil and political rights Respect for property rights

6.3 6.3.6 6.3.7 6.3.8 6.6.7

N.A

Human Rights Due Diligence Human rights risk situations Avoidance of complicity

6.3 6.3.3 6.3.4 6.3.5

N.A

6.4.5

6.6.6


GRI

ISO 26000 Core Social Responsibility

ISO 26000 Clauses

MIS

7A.05

Aspect

Remediation

HR11 G4-HR12

Number of grievances related to human rights filed, addressed and resolved through formal grievance mechanisms.

Human Rights Resolving grievances

6.3 6.3.6

Society Disclosures on Management Approach

Goals and Performance Policy Organizational Responsibility Training and Awareness Monitoring and Follow-up Additional Contextual Information

Organizational governance Fair Operating Practices Community involvement and development

6.2 6.6 6.8

Aspect

Local Communities

SO1 G4-SO1

Percentage of operations with implemented local community engagement, impact assessments, and development programs.

Economic, social and cultural rights Community involvement and development Community involvement Social Investment

6.3.9 6.8

Economic, social and cultural rights

6.3.9 6.5.3 6.5.6

SO9

Operations with significant potential or actual negative impacts on local communities.

SO10

Prevention and mitigation measures implemented in operations with significant potential or actual negative impacts on local communities.

Aspect

Corruption

SO2

Percentage and total number of business units analyzed for risks related to corruption.

SO3

Percentage of employees trained in organization’s anti-corruption policies and procedures.

SO4

Actions taken in response to incidents of corruption.

Aspect

Public Policy

SO5

Public policy positions and participation in public policy development and lobbying.

Prevention of pollution Protection of the environment, biodiversity and restoration of natural habitats Community Involvement and development

Fair Operating Practices Anti-corruption

3A.04

6.8.3 6.8.9 3A.03

7A.06 6.8

6.6 6.6.3

N.A.

N.A.

7A.06

SO6

Fair Operating Practices Responsible political Total value of financial and in-kind contributions to involvement Community involvement political parties, politicians, and related institutions by country.

Aspect

Anti-competitive Behaviour

SO7 G4-SO7

Total number of legal actions for anti-competitive behavior, anti-trust, and monopoly practices and their outcomes.

Aspect

Compliance

SO8 G4-SO8

Monetary value of significant fines and total number of non-monetary sanctions for noncompliance with laws and regulations.

6.6 6.6.4 6.8.3

N.A.

N.A.

Fair Operating Practices Fair competition Respect for property rights

6.6 6.6.5 6.6.7

7A.06

Fair Operating Practices Anti-Corruption Respect for property rights Wealth and income creation

6.6 6.6.3 6.6.7 6.8.7*

7A.03


GRI Labor Disclosures on Management Approach

Goals and Performance Policy Organizational Responsibility Training and Awareness Monitoring and Follow-up Additional Contextual Information

Aspect

Employment

LA1

ISO 26000 Core Social Responsibility

ISO 26000 Clauses

MIS

Organizational governance Labour Practices Fundamental principles and rights at work

6.2 6.4 6.3.10

Total workforce by employment type, employment contract, and region, broken down by gender.

Labour Practices Employment and employment relationships

6.4 6.4.3

N.A.

LA2

Total number and rate of new employee hires and employee turnover by age group, gender, and region.

Labour Practices Employment and employment relationships

6.4 6.4.3

5A.06

LA3 G4-LA2

Benefits provided to full-time employees that are not provided to temporary or part- time employees, by significant locations of operation.

Labour Practices Employment and employment relationships Conditions of work and social protection

6.4 6.4.3

5D.01

LA15

Return to work and retention rates after parental leave, by gender.

Labour Practices Conditions of work and social protection

6.4 6.4.4

N.A.

Aspect

Labor/ Management Relations

LA4

Percentage of employees covered by collective bargaining agreements.

Labour Practices Employment and employment relationships Conditions of work and social protection Social dialogue Fundamental principles and rights at work

6.4 6.4.3

N.A.

Labour Practices Employment and employment relationships Conditions of work and social protection Social dialogue

6.4 6.4.3

LA5

Minimum notice period(s) regarding significant operational changes, including whether it is specified in collective agreements.

6.4.4

6.4.4 6.4.5 6.3.10 N.A.

6.4.4 6.4.5

Aspect

Health and Safety

LA6 G4-LA5

Percentage of total workforce represented in formal joint management–worker health and safety committees that help monitor and advise on occupational health and safety programs.

Labour Practices Health and safety at work

6.4 6.4.6

1A.04 5A.02

LA7 G4-LA6

Rates of injury, occupational diseases, lost days, and absenteeism, and total number of workrelated fatalities, by region and by gender.

Labour Practices Health and safety at work

6.4 6.4.6

5A.02

LA8

Education, training, counseling, prevention, and risk-control programs in place to assist workforce members, their families, or community members regarding serious diseases.

Labour Practices Health and safety at work Community involvement and development Community involvement Education and culture Health

6.4 6.4.6 6.8

N.A.

Labour Practices Health and safety at work

6.4 6.4.6

LA9

Health and safety topics covered in formal agreements with trade unions.

6.8.3 6.8.4 6.8.8 N.A.


GRI

ISO 26000 Core Social Responsibility

ISO 26000 Clauses

MIS

Aspect

Training and Education

LA10 G4-LA9

Average hours of training per year per employee by gender, and by employee category.

Labour Practices Human development and training in the workplace

6.4 6.4.7

5A.04

LA11 G4-LA10

Programs for skills management and lifelong learning that support the continued employability of employees and assist them in managing career endings.

Labour Practices Human development and training in the workplace Employment creation and skills development

6.4 6.4.7

5A.04

LA12 G4-LA11

Percentage of employees receiving regular performance and career development reviews, by gender.

Labour Practices Human development and training in the workplace

6.4 6.4.7

5A.04

Aspect

Diversity and Equal Opportunity

LA13

Composition of governance bodies and breakdown of employees per employee category according to gender, age group, minority group membership, and other indicators of diversity.

Discrimination and vulnerable groups Fundamental principles and rights at work Labour Practices Employment and employment relationships

6.3.7 6.3.10

N.A.

6.8.5

6.4 6.4.3

Aspect

Equal Remuneration for Women and Men

LA14

Ratio of basic salary and remuneration of women to men by employee category, by significant locations of operation.

Discrimination and vulnerable groups Fundamental principles and rights at work Labour Practices Employment and employment relationships Conditions of work and social protection

6.3.7 6.3.10 6.4 6.4.3

Product Responsibility Disclosures on Management Approach

Goals and Performance Policy Organizational Responsibility Training and Awareness Monitoring and Follow-up Additional Contextual Information

Organizational governance Fair Operating Practices Consumer Issues

6.2 6.6 6.7

Aspect

Customer Health and Safety

PR1

Life cycle stages in which health and safety impacts of products and services are assessed for improvement, and percentage of significant products and services categories subject to such procedures.

Economic, social and cultural rights Promoting social responsibility in the value chain Consumer Issues Protecting consumers’ health & safety Sustainable consumption

6.3.9 6.6.6

Consumer Issues Fair marketing, factual and unbiased information and fair contractual practices Protecting consumers’ health & safety Sustainable consumption Consumer service, support and complaint and dispute resolution Education and awareness

6.7 6.7.3

PR2 G4-PR2

Total number of incidents of non-compliance with regulations and voluntary codes concerning health and safety impacts of products and services during their life cycle, by type of outcomes.

Aspect

Product and Service Labeling

PR3 G4-PR3

Type of product and service information required by procedures, and percentage of significant products and services subject to such information requirements.

PR4 G4-PR4

Total number of incidents of non-compliance with regulations and voluntary codes concerning product and service information and labeling, by type of outcomes.

N.A.

6.4.4

6.7 6.7.4 6.7.5

6.7.4 6.7.5 6.7.6 6.7.9

3A.05

7A.02

3D.01

3D.02 7A.03


PR5

Practices related to customer satisfaction, including results of surveys measuring customer satisfaction.

Aspect

Marketing Communications

PR6

Programs for adherence to laws, standards, and voluntary codes related to marketing communications, including advertising, promotion, and sponsorship.

PR7 G4-PR7

Total number of incidents of non-compliance with regulations and voluntary codes concerning marketing communications, including advertising, promotion, and sponsorship by type of outcomes.

Aspect

Customer Privacy

PR8 G4-PR8

Total number of substantiated complaints regarding breaches of customer privacy and losses of customer data.

Aspect

Compliance

PR9

Monetary value of significant fines for noncompliance with laws and regulations concerning the provision and use of products and services.

ISO 26000 Core Social Responsibility

ISO 26000 Clauses

MiTS

Consumer Issues Protecting consumers’ health & safety Sustainable consumption Consumer service, support and complaint and dispute resolution Access to essential services* Education and awareness

6.7 6.7.4 6.7.5 6.7.6

7A.01

Consumer Issues Fair marketing, factual and unbiased information and fair contractual practices Consumer service, support and complaint and dispute resolution Education and awareness

6.7 6.7.3

Consumer Issues Consumer data protection and privacy

6.7 6.7.7

6B.02 7A.05

Consumer Issues Consumer service, support and complaint and dispute resolution*

6.7 6.7.6

7A.05

Organizational governance Community involvement and development

6.2 6.8

6.7.8 6.7.9 1A.03

6.7.6 6.7.9

7A.04

Economic Category Economic Disclosures on Management Approach

Goals and Performance Policy Additional Contextual Information

Aspect

Economic Performance

EC1 G4-EC1

Direct economic value generated and distributed, including revenues, operating costs, employee compensation, donations and other community investments, retained earnings, and payments to capital providers and governments.

Community involvement and development Community involvement Wealth and income creation Social investment

6.8

EC2 G4-EC2

Financial implications and other risks and opportunities for the organization’s activities due to climate change.

Climate change mitigation and action

6.5.5

4A.01

Aspect

Market Presence

EC5

Range of ratios of standard entry level wage by gender compared to local minimum wage at significant locations of operation.

Discrimination and vulnerable groups Conditions of work and social protection Community involvement and development

6.3.7 6.4.4

N.A.

Promoting social responsibility in the value chain Community involvement and development Employment creation and skills development Wealth and income creation

6.6.6

EC6 G4-EC9

Policy, practices, and proportion of spending on locally-based suppliers at significant locations of operation.

1B.01

6.8.3 6.8.7 6.8.9

6.8

6.8 6.8.5 6.8.7

1B.01 8AA.05.c

GRI and ISO 26000: How to use the GRI Guidelines in conjunction with ISO 26000

GRI


ISO 26000 Clauses

MiTS

Community involvement and development Employment creation and skills development Wealth and income creation

6.8

1B.01 4A.01

Economic, social and cultural rights Community involvement and development Community involvement Education and culture* Employment creation and skills development Technology development and access* Wealth and income creation Social investment

6.3.9 6.8

Understanding and describing significant indirect Economic, social and cultural rights economic impacts, including the extent of impacts. Promoting social responsibility in the value chain Respect for property rights Access to essential services* Community involvement and development Employment creation and skills development Technology development and access* Wealth and income creation Social investment

6.3.9 6.6.6

GRI EC7 G4-EC6

Procedures for local hiring and proportion of senior management hired from the local community at locations of significant operation.

Aspect

Indirect Economic Impacts

EC8

Development and impact of infrastructure investments and services provided primarily for public benefit through commercial, in-kind, or pro bono engagement.

EC9

ISO 26000 Core Social Responsibility

6.8.5 6.8.7

1B.01 4A.01

6.8.3 6.8.4 6.8.5 6.8.6 6.8.7 6.8.9 1C.02

6.6.7 6.7.8 6.8 6.8.5 6.8.6 6.8.7 6.8.9

Environmental Category Environment Disclosures on Management Approach

Goals and Performance Policy Organizational Responsibility Training and Awareness Monitoring and Follow-up Additional Contextual Information

Organizational governance The Environment

6.2 6.5

Aspect

Materials

EN1 G4-EN1

Materials used by weight or volume.

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

8AA.01.a

EN2 G4-EN2

Percentage of materials used that are recycled input materials.

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

8AA.01.b

EN3

Direct energy consumption by primary energy source.

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

8AA.02.a

Aspect

Energy

EN4 G4-EN3

Indirect energy consumption by primary source.

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

8AA.02.a

EN5

Energy saved due to conservation and efficiency improvements.

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

N.A.

EN6

Initiatives to provide energy-efficient or renewable energy based products and services, and reductions in energy requirements as a result of these initiatives.

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

4A.01


GRI EN7

Initiatives to reduce indirect energy consumption and reductions achieved.

Aspect

Water

EN8 G4-EN8

Total water withdrawal by source.

ISO 26000 Core Social Responsibility

ISO 26000 Clauses

MiTS

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

N.A.

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

8AA.03.a

EN9

Water sources significantly affected by withdrawal of water.

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

N.A.

EN10 G4-EN10

Percentage and total volume of water recycled and reused.

The Environment Sustainable resource use

6.5 6.5.4

8AA.04.d

Aspect

Biodiversity

EN11

Location and size of land owned, leased, managed in, or adjacent to, protected areas and areas of high biodiversity value outside protected areas.

The Environment Protection of the environment & biodiversity, and restoration of natural habitats

6.5 6.5.6

N.A.

EN12

Description of significant impacts of activities, products, and services on biodiversity in protected areas and areas of high biodiversity value outside protected areas.

The Environment Protection of the environment & biodiversity, and restoration of natural habitats

6.5 6.5.6

N.A.

EN13

Habitats protected or restored.

The Environment Protection of the environment & biodiversity, and restoration of natural habitats

6.5 6.5.6

N.A.

EN14

Strategies, current actions, and future plans for managing impacts on biodiversity.

The Environment Protection of the environment & biodiversity, and restoration of natural habitats Community involvement

6.5 6.5.6

2B.02

The Environment Protection of the environment & biodiversity, and restoration of natural habitats

6.5 6.5.6

N.A.

The Environment Climate change mitigation and action

6.5 6.5.5

8AA.04.a

6.8.3

EN15

Number of IUCN Red List species and national conservation list species with habitats in areas affected by operations, by level of extinction risk.

Aspect

Emissions, Effluents and Waste

EN16 G4-EN15-16

Total direct and indirect greenhouse gas emissions by weight.

EN17

Other relevant indirect greenhouse gas emissions by weight.

N.A.

EN18 G4-EN19

Initiatives to reduce greenhouse gas emissions and reductions achieved.

8AA

EN19

Emissions of ozone-depleting substances by weight.

EN20 G4-EN21

NOx, SOx, and other significant air emissions by type and weight.

8AA.04.b

EN21 G4-EN22

Total water discharge by quality and destination.

8AA.04.d

EN22 G4-EN23

Total weight of waste by type and disposal method.

8AA.06.a

EN23 G4-EN24

Total number and volume of significant spills.

8AA.07.a

EN24

Weight of transported, imported, exported, or treated waste deemed hazardous under the terms of the Basel Convention Annex I, II, III, and VIII, and percentage of transported waste shipped internationally.

The Environment Prevention of pollution

6.5 6.5.3

N.A.

N.A.


GRI EN25

Identity, size, protected status, and biodiversity value of water bodies and related habitats significantly affected by the reporting organization’s discharges of water and runoff.

Aspect

Products and Services

EN26 G4-EN27

Initiatives to mitigate environmental impacts of products and services, and extent of impact mitigation.

EN27 G4-EN28

Percentage of products sold and their packaging materials that are reclaimed by category.

Aspect

Compliance

EN28 G4-EN29

Monetary value of significant fines and total number of non-monetary sanctions for noncompliance with environmental laws and regulations.

Aspect

Transport

EN29 G4-EN30

Significant environmental impacts of transporting products and other goods and materials used for the organization’s operations, and transporting members of the workforce.

Aspect

Overall

EN30

Total environmental protection expenditures and investments by type.

ISO 26000 Core Social Responsibility

ISO 26000 Clauses

MiTS

The Environment Prevention of pollution Sustainable resource use Protection of the environment & biodiversity, and restoration of natural habitats

6.5 6.5.3 6.5.4 6.5.6

N.A.

The Environment Sustainable resource use Promoting social responsibility in the value chain Sustainable consumption

6.5 6.5.4 6.6.6

1A.04 3A.03 8AA

The Environment Prevention of pollution Sustainable resource use Sustainable consumption

6.5 6.5.3 6.5.4 6.7.5

8AA.05.b

The Environment

6.5

8AA.07.b

The Environment Sustainable resource use Promoting social responsibility in the value chain

6.5 6.5.4 6.6.6

8AA.04.c 8AA.05.a

The Environment

6.5

N.A.

6.7.5


ALLEGATO_Esempio certificato MIS


ALLEGATO_ESEMPIO CERTIFICATO MitS





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