L'ORDINE E LA FORMA, Architettura Razionalista a milano

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Antoine MAMBRINI Katarzyna ROMANOWICZ

L’ORDINE LA

E FORMA

FOTOGRAFIA DELL’ ARCHITETTURA POLITECNICO DI MILANO



Antoine Mambrini Katarzyna Romanowicz

L’ORDINE E LA FORMA Architettura razionalista a Milano

Fotografia dell’ architettura Politecnico di Milano 2015



Indice

Introduzione :

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Planimetria e Edifici :

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Casa Rustici :

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Casa Comolli Rustici :

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Sede della UniversitĂ Luigi Bocconi :

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Arengario :

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Edificio per abitazioni e uffici :

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UnitĂ residenziale, quartiere Gallaratese :

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Bibliografia :

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Introduzione Il razionalismo italiano è quella corrente architettonica che si è sviluppata in Italia negli anni venti e anni trenta del XX secolo, nell’ambito del Movimento Moderno, seguendo i principi del funzionalismo, e proseguendo in vario modo in frange sino agli anni settanta. L’architettura razionalista esprimeva questa volontà di cambiamento e di rifiuto delle tradizioni. Quando molti giovani architetti si resero conto che dietro al modernismo di facciata si andavano affacciando i veri intenti repressivi e dittatoriali del regime, era ormai troppo tardi per tornare indietro. La geometrizzazione della struttura sembrerebbe alludere a quel formale “ritorno all’ordine” di cui il fascismo si era fatto promotore. Il razionalismo è una ricerca di un ordine e di una coerenza unitaria estetica e funzionale dell’insieme architettonico; si parte dall’analisi razionale delle funzioni e delle esigenze delle strutture abitative o pubbliche o industriali, si considerano i materiali e le tecniche realizzative più idonee alla realizzazione dell’opera, si omette ogni considerazione emotiva cercando la pura forma espressa dalla sua funzione; si pone in contrapposizione al Romanticismo ormai divenuto formale conservatorismo borghese e con l’Irrazionalismo decorativo dell’Art Nouveau. L’ornamento fine a sé stesso viene rifiutato, si definisce la necessità di una stretta connessione tra forma e funzione, si utilizzano nuovi materiali e nuove tecnologie costruttive. Per il tema del nostro progetto di fotografia abbiamo scelto l’architettura razionalista a Milano. Vivendo e osservando il paesaggio urbano di questa città, per un breve periodo di tempo, non si può non notare la grande influenza dell’architettura razionalista per quanto riguarda l’aspetto e l’immagine complessiva della città stessa. Lo spirito industriale della città è percepito in modo molto diverso dalla maggior parte delle città italiane. Possiamo trovare la monumentale e ascetica l’architettura modernista dietro ogni angolo. Esso attribuisce un grande ruolo nella valutazione dello spazio. Mentre la filosofia del movimento moderno in Europa sembra essere ampiamente criticato per essere tagliato fuori dal patrimonio storico, le potenzialità grafiche dei volumi architettonici non possono essere negati. Nel nostro progetto abbiamo voluto concentrarci sulla semplicità e il carattere geometrico dell’architettura razionalista. Tuttavia le immagini finali non sono che le immagini rigorose di come l’architettura si è presentata. Abbiamo cercato di mostrare la bellezza nascosta di ogni semplice, lineare, massiccia forma, sottolineando il contrasto tra volumi pieni e spazio vuoto, enormi blocchi di fragili, delicati elementi. La luce gioca un ruolo molto importante. A far valere il gioco di luci e ombre sulle superfici degli edifici, garantisce profondità e rende più plastica e piacevole per l’osservatore. La composizione delle foto presentate è strettamente grafica, talvolta ci siamo concentrati solo sulla parte ingrandita degli edifici, in modo tale che le direzioni principali e le linee diventino il soggetto dell’immagine. Anche se alcuni fotogrammi sembrano essere molto dinamici, con una prospettiva non regolare, abbiamo cercato di mantenere alcune direzioni prevalenti ordinate. Per rafforzare il carattere grafico del nostro lavoro ed evitare ulteriori distrazioni abbiamo deciso di scegliere la tecnologia analogica e il bianco e nero. Abbiamo voluto mantenere le cornici chiare ed eleganti, concentrandoci non solo sulle forme in sé, ma anche sul rapporto che gli edifici creano con lo spazio circostante. Abbiamo cercato di osservare la realizzazione dei lavori presentati, il loro dinamismo così come il purismo.

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.2 1.

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3.

1000 m

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Edifici

1. Casa Rustici, 1933 - 1935 Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Corso Sempione 36, angolo Via Giulia Cesare Procaccini

2. Casa Comolli Rustici, 1934 - 1935 Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Via Cola Montano 1, Via Gugliemo pepe 32

3. Sede della UniversitĂ Luigi Bocconi, 1937 - 1941 Giuseppe Pagano, Gian Giacomo Predaval Via Roberto Sarlatti 25 4. Arengario, 1937 - 1942 Giovanni Muzio, Piero Portaluppi, Enrico Agostino Griffini, Pier Giulio Magistretti Piazza del Duomo, Via Guglielmo Marconi 1, 3 5. Edificio per abitazioni e uffici, 1947 - 1950 Piero Bottoni, Guglielmo Ulrich Corso Buenos Aires 36, angolo Via Giuseppe Broggi 6. UnitĂ residenziale, quartiere Gallaratese, 1969 - 1974 Aldo Rossi Via Enrico Falck 37

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Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Casa Rustici, 1933 - 1935

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Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Casa Rustici, 1933 - 1935

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Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Casa Rustici, 1933 - 1935

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Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Casa Rustici, 1933 - 1935

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Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Casa Rustici, 1933 - 1935

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Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Casa Comolli Rustici 1934 - 1935

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Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Casa Comolli Rustici 1934 - 1935

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Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Casa Comolli Rustici 1934 - 1935

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Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni Casa Comolli Rustici 1934 - 1935

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Giuseppe Pagano, Gian Giacomo Predaval Sede della UniversitĂ Luigi Bocconi 1937 - 1941

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Giuseppe Pagano, Gian Giacomo Predaval Sede della UniversitĂ Luigi Bocconi 1937 - 1941

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Giuseppe Pagano, Gian Giacomo Predaval Sede della UniversitĂ Luigi Bocconi 1937 - 1941

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Giuseppe Pagano, Gian Giacomo Predaval Sede della UniversitĂ Luigi Bocconi 1937 - 1941

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Giovanni Muzio, Piero Portaluppi Enrico Agostino Griffini, Pier Giulio Magistretti Arengario, 1937 - 1942

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Giovanni Muzio, Piero Portaluppi Enrico Agostino Griffini, Pier Giulio Magistretti Arengario, 1937 - 1942

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Piero Bottoni, Guglielmo Ulrich Edificio per abitazioni e uffici, 1947 - 1950

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Piero Bottoni, Guglielmo Ulrich Edificio per abitazioni e uffici, 1947 - 1950

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Piero Bottoni, Guglielmo Ulrich Edificio per abitazioni e uffici, 1947 - 1950

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Piero Bottoni, Guglielmo Ulrich Edificio per abitazioni e uffici, 1947 - 1950

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Aldo Rossi UnitĂ residenziale, quartiere Gallaratese 1969 - 1974

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Aldo Rossi UnitĂ residenziale, quartiere Gallaratese 1969 - 1974

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Aldo Rossi UnitĂ residenziale, quartiere Gallaratese 1969 - 1974

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Aldo Rossi UnitĂ residenziale, quartiere Gallaratese 1969 - 1974

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Aldo Rossi UnitĂ residenziale, quartiere Gallaratese 1969 - 1974

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Aldo Rossi UnitĂ residenziale, quartiere Gallaratese 1969 - 1974

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Bibliografia

GRAMIGNA Giuliana, MAZZA Sergio, Milano, un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano, Editore Ulrico Hoepli, 2001 GRANDI Maurizio, PRACCHI Attilio, Milano, guida all’architettura moderna, Milano, Zanichelli, 1980 FOLLI Maria Grazia, Tra novecento e razionalismo, architetture milanese, 1920-1940, Milano, Edizioni Clup di Città Studi, 1991 BUCCI Federico, MERIGGI Maurizio, INTROINI Marco, Architetti milanesi, tre generazioni, Milano, arabAFenice, 2008 GRAPHIC MAGAZINE, #30 Publishers, Paju, Propaganda Press, 2014

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L’ORDINE E LA FORMA, ARCHITETTURA RAZIONALISTA A MILANO 2015


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