Venetian Masks

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Le Maschere masks


Kartaruga

Il nome Kartaruga evoca le plissettature della cartapesta che dà vita alle nostre maschere, deriva infatti, dalla fusione di “cartapesta” e “tartaruga”, il soggetto di una patera (stemma in marmo) presente sulla facciata del nostro primo storico laboratorio a Venezia. Con orgoglio oggi possiamo dire che la parola kartaruga suona con naturalezza, non solo come un sinonimo di cartapesta, ma addirittura ne rappresenta un aggettivo qualitativo. La tecnica e la ricerca, con uno sguardo attento al recupero della tradizione, sono i punti di partenza per ogni nostra creazione. Così facendo, siamo riusciti a creare e trattare le materie prime secondo il sapere dei mascherai della Serenissima ottenendo il massimo della qualità, ma innovando le forme, i colori e gli abbinamenti. Il mondo di Kartaruga si esprime nella creatività del suo laboratorio e può essere ammirato in un’esplosione di colori anche nel rinomato atelier “Il Canovaccio” dove potrete trovare in esclusiva la nostra produzione. KARTARUGA - The name Kartaruga evokes the folds of the pâpier-maché that gives life to our masks: it derives in facts from the fusion of cartapesta (pâpier-maché) and tartaruga (turtle), the subject of a patera (marble coat of arms) on the façade of our first historic workshop in Venice. Today we can proudly say that the word kartaruga sounds naturally not only as a synonym but also as a representative qualitative adjective of pâpier-maché. The technology and research with a careful look at the recovery of the tradition are the starting points for each creation. In so doing, we were able to create and process the raw materials according to the knowledge of the mask creators of the Serenissima, ensuring the utmost quality but innovating shapes, colours and matching. The world of Kartaruga is expressed in the creativity of its workshop and can be seen in an explosion of colours also in the renowned studio “Il Canovaccio” where you can find our exclusive production.



Animali

Kartaruga vanta un’ampia collezione di maschere raffiguranti animali. Rompendo con la tradizione il fondatore Franco Gabriele Cecamore negli anni ‘80 si accorge del bisogno degli adulti di rivivere i ricordi dell’infanzia rivisitando le fiabe classiche: le maschere si rendono strumento per trasformare una narrazione in un gioco delle parti. Acquistate per un uso decorativo divengono vere e proprie sculture che impreziosiscono ed arredano. Motivo d’orgoglio è la scelta dell’Agenzia Oliviero Toscani di caratterizzare la campagna 2010 Almo Nature con alcuni animali Kartaruga. ANIMALS - Kartaruga boasts a large collection of masks depicting animals. Breaking with tradition, in the ‘80s the founder Franco Gabriele Cecamore realizes the need for adults to relive childhood memories by revisiting the classic fairy tales: the masks become a tool to turn a narration into a role game. Bought for a decorative purpose, they become sculptures that embellish and furnish. We pride ourselves on the choice of Oliviero Toscani’s Agency to characterize the 2010 Almo Nature’s campaign with some Kartaruga animals.



Piume

La collezione di maschere con le piume, scelta personalmente da Jan Harlan produttore esecutivo di “Eyes Wide Shut”, è ormai associata al film di Kubrick, ma risale agli anni ‘80. E’ il caso più emblematico di come sia stato possibile rinnovare il concetto di maschera e di Carnevale miscelando la storia del costume europeo con le caratteristiche distintive delle popolazioni indigene Indio, Inca e Maya, utilizzatrici di piumaggi nelle maschere dei loro rituali sacri . Dai tempi antichi sino ai nostri giorni, l’utilizzo della piuma è simbologia di vanità, bellezza, strumento di seduzione e corteggiamento che adorna il corpo attraverso abiti e copricapo rinascimentali e accessori di stile barocco e rococò. FEATHERS - The collection of masks with feathers, hand-picked by Eyes Wide Shut’s executive producer Jan Harlan, although now associated with Kubrick’s movie, goes back to the ‘80s. This is the key example of how it was possible to update the concept of mask and Carnival mixing the history of European costume with the distinctive features of native Indian, Inca and Mayan people, users of feathers in the masks during their sacred rituals. From ancient times until today, the use of feathers is a symbol of vanity, beauty, means of seduction and courtship that adorns the body with Renaissance clothing and headgear and baroque and rococo style accessories.



Jolly

Quando si parla di Jolly, detto anche Giullare o Matta: il Folle dei tarocchi, molte sono le associazioni di pensiero. La prima immagine è quella associata alla carta da gioco, ma non tutti sanno che la sua origine è piuttosto recente, risale infatti al XIX secolo. Nel contesto del gioco, così come nell’arte e nelle metafore del quotidiano, questa figura è simbolo di pazzia e di ironia al limite dello scherno. La figura del Giullare è chiaramente legata al ruolo che rivestiva a corte: far divertire ad ogni costo e l’unico con licenza di deridere il sovrano. Anche a Venezia l’accezione con la quale si evoca la Matta è sempre positiva, addirittura fortunata e meglio di ogni altra figura racchiude in sé la goliardia che contraddistingue il Carnevale di Venezia. JOLLY - When it comes to Joker, also known as the Jester or Fool -the Fool tarot card- there are many associations of ideas. The first image is associated with the playing card, but not everyone knows that its origin is fairly recent, dating back to the nineteenth century. In the context of the game, as well as art and common metaphors, this figure is a symbol of madness and irony bordering on scorn. The figure of the Jester is clearly linked to the role it played in the court: to entertain at any cost and the only one allowed to mock the king. Even in Venice the meaning with which we evoke the Fool is always positive, happy, even lucky and better than any other figure it embodies the cheerfulness that characterizes the Carnival of Venice.



Stoffa

La via della seta, la Serenissima, Marco Polo , Venezia Repubblica Marinara ... sono tutte suggestioni che appartengono alla città di Venezia e che Kartaruga vuole evocare attraverso i colori e i giochi di luce dei tessuti che sono stati protagonisti della storia e che oggi impiega per adornare le maschere in infinite varianti di colore e dominanze. FABRICS - The Silk Road, the Serenissima, Marco Polo, Venice Maritime Republic... These are all fascinations that belong to the city of Venice and that Kartaruga wants to celebrate through the tissues’ chromatic plays of light that were protagonists of the history and that we now use to decorate the masks with endless variations of colour and dominance.



Volti

La maschera del Volto rappresenta l’assoluta neutralità, lo sguardo dell’assenza a cui attribuire ogni sentimento. “Essa porta riferimento alla calma che servirà a cogliere le varie passioni e stati drammatici; essa non porta conflitti precedenti, è disponibile per qualsiasi azione” (Lecoq) La collezione di Volti Kartaruga nella sua varietà di decorazioni che spaziano dalla foglia oro al pizzo macramè, dalle pietre alla tecnica del craquelé vale per se stessa, come oggetto d’arte, ma si trasforma in altre situazioni per ciò che contiene, nel suo sostituirsi a qualcosa, come indossata ad un viso. FACES - The mask of the Face represents absolute neutrality, that look of absence to which we can give any feeling. “It refers to the calm that will be needed to capture the various passions and dramatic conditions, it does not carry earlier conflicts, is available for any action” (Lecoq) The collection of Kartaruga Faces in its variety of decorations ranging from the gold leaf to the macramé lace, from the stones to the crackle technique is worth for itself, as an art object, but changes in other situations for what it contains, replacing something else, like when worn on a face.


La tradizione

La Bauta è il travestimento veneziano del 1600 per antonomasia. Il Lorenzetti lo definisce “abito d’uso” più che vera e propria maschera, portata indistintamente da uomini e donne di ogni ceto e condizione, essendo medesima la foggia, poteva succedere che si trovassero assieme “la più grande nobiltà, la plebe più vile, e i delatori più insigni”. Un’apparizione misteriosa e altrettanto inquietante e silenziosa, che crea volutamente delle attese, è forse questo il piccolo segreto de La Moretta. La tradizione la vuole sostenuta sul viso mediante un bottone tenuto fra i denti. Come tanti vezzi del passato questa maschera era venuta dalla Francia e si era imposta come affascinante complemento dell’abito femminile. Il Medico della Peste, con il suo becco da uccello con rostro adunco riempito di essenze medicamentose, munito di occhiali, guanti, una lunga tunica di puro lino e una bacchetta, non è propriamente una maschera carnevalesca. Fu ideata, infatti, dal dottor Charles De Lorme testimone della drammatica pestilenza del 1630 a Venezia, con l’ingenua speranza che ciò bastasse a proteggere contro i miasmi e i pericoli mortali dell’epidemia. La sua nuova funzione carnascialesca estremizza i sentimenti: mescolando la sofferenza con la gioia, scongiurando per sempre il pericolo, il grande uccello porrà sotto le sue ali protettive la Serenissima. TRADITION - The Bauta is the Venetian disguise of 1600 par excellence. Lorenzetti calls it “habitual dress” rather than actual mask: in facts it was equally worn by men and women of every class and status -since the shape was the same- and it could happen that “the greatest nobility, the vilest plebs, and the most famous spies” found themselves together. A mysterious appearance as much as eerie and silent, which deliberately creates expectations: perhaps this is the little secret of La Moretta. Tradition has it supported on the face by means of a button held between one’s teeth. Like many charms of the past, this mask came from France and had become an attractive complement to feminine apparel. The Medico della Peste (Plague Doctor), with his bird-like beak with its hooked rostrum filled with medicinal woods, fitted with goggles, gloves, a pure linen long tunic and a stick, is not really a carnival mask. It was designed, in fact, by Dr. Charles De Lorme after witnessing the dramatic plague of 1630 in Venice, with the naive hope that it would be enough to protect against the stench and the mortal dangers of the epidemic. Its new carnival feature takes feelings to extremes: mixing suffering with joy, forever warding danger off, the great bird will bring the Serenissima under its protective wings.


Commedia del Arte La Commedia dell’arte conosciuta all’estero come Commedia all’italiana ha origine nel 1500. Carlo Goldoni a metà del ‘700 comincia a sperimentarla e confrontarsi con essa utilizzando le maschere come tratto distintivo del carattere ben preciso dei personaggi portati in scena da attori che recitano a canovaccio ovvero improvvisando. La riforma teatrale attuata da Goldoni conferì a quest’ultimi un’individualità sempre più marcata fino a trasformare la Commedia dell’arte in Commedia di carattere. Le maschere teatrali sono tradizionalmente in cuoio, Kartaruga attualmente ripropone i personaggi più noti utilizzando la cartapesta, ma senza trascurare il calore ed il fascino che può trasmettere l’effetto del cuoio. Le sue creazioni ispirandosi alla Commedia a braccio possono così diventare strumento di satira attuale.

COMMEDIA - The Commedia dell’arte -known abroad as Italian comedy- has its origins in 1500. Carlo Goldoni in the mid-700 begins to experience it and deal with it using the masks as a distinctive feature of the precise character brought to the stage by actors playing a canovac cio, improvising. The theatrical reform implemented by Goldoni conferred a more and more marked individuality on them, to the point of turning the Commedia dell’arte into Characters Comedy. The theatrical masks are traditionally made of leather, Kartaruga today proposes the best known characters using pâpier-maché, but without neglecting the warmth and charm that can be transmitted by leather. Our creations, inspired by the Commedia a braccio can thus become an means of satire today.


Fantasy

Kartaruga si esprime anche nella realizzazione di soggetti che richiamano l’immaginario, l’illusione dei sogni come per le romantiche versioni dei Sole e Luna impreziosite dai caldi toni dell’oro, nei leggendari personaggi fiabeschi o nella mitica ed inquietante figura del Trefaccia. FANTASY - Kartaruga expresses itself also in the realization of subjects recalling the imagination, the illusion of dreams as the romantic versions of the “Sun and Moon”s enriched by the warm shades of gold, or the legendary fairy-tale characters or the mythical and creepy figure of the Trefaccia (Three Faces).


KARTARUGA SRL Castello 5756 30122 VENEZIA Italy P.I.V.A e C.F. 03637950274

Laboratorio e Negozio Maschere Castello 5754 30122 VENEZIA Italy Tel. +39 041 2410071

Negozio Oggettistica Castello 5378 30122 VENEZIA Italy Tel. +39 041 2770419

www.kartaruga.com info@kartaruga.com


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