... un’aquila incontra un drone?
€ 4,90 IN ITALIA
DOMANDE E RISPOSTE
CHE COSA SUCCEDE SE...
... SI INTEGRA UN CIRCUITO IN UNA ROSA?
NUMERO SPECIALE
... NON SI DORME PER TROPPO TEMPO? ... ARRIVA UN NIPOTINO?
> Si tengono
... scappa la pipì durante una passeggiata spaziale? SEM N. 48, Primavera 2016 - Belgio € 7,50 / Austria € 7,50 - Canada cad 13,00 / Canton Ticino chf 10,40 / Francia € 7,00 / Germania € 11,50 / Lussemburgo € 7,50 / Portogallo (cont.) € 7,50 - Spagna € 7,50 / Svizzera chf 10,80 - Usa $12,00
P.I. Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art.1, comma 1, Verona CMP
i piedi a mollo nella vodka? > La Terra smette di ruotare? > La Barbie ingrassa?
N. 48 – Primavera 2016 In copertina: Milkovasa/Shutterstock, T.Barwick/Getty Images, M. Rowe/Getty Images, Epa/Ansa, Nasa
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... un diavolo spinoso vuole bere?
Animali 6 Tecnologia 12 Natura 34 Sport 40 Cibo 70 Economia 78
CHE COSA SUCCEDE SE... scappa la pipì durante una passeggiata spaziale? È una domanda importante: potrebbe bastare un poco di liquido per scatenare un cortocircuito nel sistema di monitoraggio delle funzioni vitali dell’astronauta. Perciò è stato inventato uno speciale “pannolone cosmico” (pag. 82), composto da un materiale capace di assorbire 300 volte il proprio peso. D’altra parte, “Che cosa succede se...” è una domanda che fa da motore alla scienza da quando questa esiste, cioè da quando esiste l’uomo (es: “Che cosa succede se strofino due pietre tra ... STAMPO I loro?”). È vero che la stessa domanda può ispirare SOLDI CON LA MIA studi che sembrano senza senso, come: “Che cosa STAMPANTE? succede se tengo i piedi a mollo nella vodka?” (pag. 3). La visione scientifica della realtà, però, dice che non possiamo saperlo fino a quando non ci abbiamo provato. Isabella Cioni
50 ... tutti gli abitanti della Terra saltano contemporaneamente?
4 | FocusD&R Primavera 2016
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SOMMARIO
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... si apre il portellone di un aereo in volo?
Marka
DOMANDE E RISPOSTE
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... UN GIOCATORE DI GOLF PERDE LA PALLINA?
24
Ipa
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... si guarda un film horror?
... Superman ci colpisce con un pugno?
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Getty Images
... si assumono farmaci scaduti?
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Salute 18 Psiche 24 Arte e cultura 30 Scienza 48 Società 54 Misteri 66 Universo 82 Amore e sesso 88 Storia 94 Famiglia 104 Mondo 108 ... SI VIENE COLPITI DA UN FULMINE?
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CHE COSA SUCCEDE SE...
Domandona 3 Vero Falso? 60
Ipa
92 ... IL PARTNER È ANCHE IL PROPRIO MIGLIORE AMICO?
Primavera 2016 FocusD&R | 5
Animali
CHE COSA SUCCEDEREBBE SE I TOPI DIVENTASSERO MOLTO PIÙ GRANDI?
6 | FocusD&R Primavera 2016
P
otrebbero raggiungere le dimensioni di un bue. I topi infatti sono specie adattabili e potrebbero crescere, soprattutto se altre specie di mammiferi più grandi scomparissero. Oggi i roditori più grandi sono i capibara (pesano fino a 80 kg), ma in passato ci sono stati esemplari ancora più imponenti: il Josephoartigasia monesi, oggi estinto, aveva le dimensioni di una grande mucca e pesava oltre una tonnellata. Secondo il paleobiologo Jan Zalasiewicz della Leicester University, i mammiferi sono cresciuti di dimensioni quando i dinosauri si sono estinti e un processo simile potrebbe in futuro interessare i roditori. DINOSAURI. Durante il Cretaceo, quando i dinosauri erano ancora in vita, i mammiferi erano piuttosto piccoli e avevano le dimensioni di un topo. Solo dopo l’estinzione dei dinosauri si sono evoluti in forme diverse, alcune di esse di grandi dimensioni, come i mammut o i rinoceronti. Se in futuro accadesse qualcosa di simile, i roditori potrebbero crescere e diversificarsi. In un futuro non troppo lontano, i topi potrebbero assumere le dimensioni di una pecora e, nel tempo, anche di un bue.
AMICHEVOLE? Questo mammifero, il capibara, è il più grosso dei roditori. Abita le rive dei fiumi del Sud America.
Ogni organismo ha il suo ruolo all’interno dell’ecosistema e le zanzare non fanno eccezione. Se dovessero estinguersi, però, molti esperti concordano che le nicchie ecologiche che occupano potrebbero essere rapidamente conquistate da altri animali senza gravi conseguenze. Pesci, uccelli, pipistrelli e tutte le specie che se ne nutrono mangerebbero altro e, anche se esistono zanzare con un ruolo nell’impollinazione di colture tropicali come il cacao, non si tratta di un contributo fondamentale. I benefici della loro scomparsa supererebbero i costi: di circa 3.500 specie di zanzare, un paio di centinaia infastidiscono Homo sapiens e ogni anno causano milioni di morti. Alle zanzare, tuttavia, si può riconoscere almeno un merito: hanno limitato la distruzione della biodiversità rendendo alcune aree tropicali praticamente inabitabili per l’uomo.
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... le zanzare scomparissero?
Tecnologia
CHE COSA SUCCEDE SE SI APRE IL PORTELLONE DI UN AEREO IN VOLO? S
e accadesse in alta quota, la temperatura crollerebbe rapidamente sotto lo zero e, in teoria, i passeggeri e gli oggetti che si trovano nella cabina, o almeno quelli più vicini all’apertura, potrebbero essere risucchiati nel vuoto. Questo perché a bordo dell’aereo la pressione viene mantenuta ai livel li adatti alla sopravvivenza degli esseri umani, di gran lunga maggiore a quella dell’aria rarefatta presente nell’atmosfera esterna. Ma si tratta di un’ipotesi teo rica, perché aprire manualmente il portellone ad alta quota, in pratica, è impos sibile anche per una persona estremamente forte, benché talvolta la cronaca riporti qualche folle tentativo. IMPOSSIBILE! A parte una serie di ulteriori sistemi di sicurezza, è proprio la pressurizzazione a cui è sottoposto l’aereo a impedire l’apertura dello sportello. Il sistema di sblocco, infatti, prevede che il portellone per essere aperto debba prima scorrere verso l’interno della cabina: operazione che, a causa della grande differenza di pressione, risulta impossibile.
... Facebook blocca le iscrizioni domani? Nel giugno 2014 il sito Mashable ha pubblicato un’infografica, basata su alcuni studi demografici, secondo cui se Facebook avesse interrotto le iscrizioni nel 2014, nel 2065 il numero di utenti morti avrebbe superato quello dei vivi. Ma non è tutto: agli attuali tassi demografici di nascita e morte della popolazione mondiale, anche se Facebook non chiudesse le iscrizioni, prima o poi il numero dei morti sarebbe destinato a superare quello degli utenti vivi. La data in cui avverrà il “sorpasso”? Secondo gli esperti, il 2130. Secondo John Romano ed Evan Carroll, autori di Your Digital Afterlife, una “guida pratica al trapasso” del nostro io digitale, nel 2013 su Facebook c’erano 30 milioni di morti. Erano i profili degli utenti deceduti nei primi 8 anni di vita del social network: 428 addii ogni ora, 10.273 ogni giorno, 312.500 ogni mese.
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BASSA QUOTA. Solo gli aerei per il paracadutismo, che non volano a grandi altezze, non sono pressurizzati.
Salute
COSA SUCCEDE SE NON SI DORME PER TROPPO TEMPO? U
na carenza prolungata di sonno provoca scompensi e può condurre alla morte, perché altera le funzioni cerebrali, oltre a compromettere la memoria, ridurre la capacità di attenzione e rallentare i riflessi. Se una persona non dorme per 36 ore diminuiscono progressivamente la capacità di prendere decisioni e fare calcoli aritmetici. Possono anche insorgere psicosi, manie, ossessioni, aggressività e perfino allucinazioni. PRIMATI. Il record di deprivazione del sonno spetta a Randy Gardner, statunitense, che è stato sveglio per 11 giorni e 24 minuti consecutivi, per poi crollare e dormire 14 ore filate. C’è poi Thai Ngoc, contadino vietnamita ultrasettantenne, che non dormirebbe (suo malgrado) da più di 40 anni. Pare che, nel 1973, sia stato colpito da un’insolita forma di febbre: sarebbe sveglio da allora, anche assumendo sonniferi o ubriacandosi. Il suo caso non è però mai stato provato né studiato, anche perché Ngoc rifiuta di sottoporsi a qualsiasi test.
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Reuters/Contrasto
INSONNIA PERICOLOSA. La mancanza prolungata di sonno altera pesantemente le funzioni cerebrali.
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Natura
CHE COSA SUCCEDE SE PIOVE NEL DESERTO PIÙ ARIDO DEL MONDO? 34 | FocusD&R Primavera 2016
Danita Delimont/Alamy
SPETTACOLARE. Il deserto fiorito si verifica soprattutto tra le città di Copiapò e Vallenar, in Cile, da settembre a ottobre.
S
i ricopre di fiori. Il luogo della Terra (esclusa l’Antartide) dove piove meno è il deserto di Atacama, in Cile, in cui ci sono precipitazioni annuali che raggiungono a malapena i 12 millimetri. In queste condizioni la vegetazione del deserto è praticamente inesistente e la distesa di sabbia e rocce sembra morta. In alcuni anni, invece, il fenomeno climatico detto El Niño è particolarmente forte e la temperatura dell’acqua dell’oceano, lungo le coste occidentali del Sud America, aumenta. Questo porta a una crescita dell’evaporazione e quindi delle precipitazioni. In queste occasioni l’Atacama è definito il desierto florido, e i tempi di fioritura diversi delle
varie specie fanno sì che i colori dominanti cambino di settimana in settimana. RISORTI. Le specie vegetali che rinascono (circa 200) sono quasi tutte endemiche del deserto di Atacama. I semi e i bulbi che sono rimasti in quiescenza per molti anni hanno così l’occasione di germinare: la loro fioritura porta con sé anche la rinascita di altre vite nel deserto, che si riempie di insetti, uccelli e piccoli rettili. Il fenomeno è temporaneo e l’intero ecosistema è molto fragile, tanto che il governo del Cile ha preso provvedimenti per impedire che i raccoglitori di fiori rari e i motociclisti degradino con le loro attività un ambiente così particolare. Primavera 2016 FocusD&R | 35
Misteri
66 | FocusD&R Primavera 2016
CHE COSA SUCCEDE SE UNA FORZ A INARRESTABILE INCONTR A UN OGGET TO INAMOVIBILE?
N
on può accadere nulla poiché l’esistenza di una “forza inarrestabile” di fatto esclude quella di un “oggetto inamovibile” e viceversa. Se la forza fosse in grado di spostare l’oggetto, allora questo non sarebbe più inamovibile. Al contrario, se esistesse un oggetto in grado di fermare una forza inarrestabile, questa non potrebbe più essere definita tale. In più, nel nostro universo fisico, oltre a non esistere una forza inarrestabile, non può esistere neanche un oggetto inamovibile, in quanto dovrebbe essere dotato di inerzia infinita e dunque di massa infinita, mentre il nostro universo è “finito”. PARADOSSO DELL’ONNIPOTENZA. La domanda nasce in realtà da un antico problema teologico sull’esistenza dell’onnipotenza di Dio. Il risultato è che anch’essa non potrebbe esistere, perché se Dio (la forza inarrestabile) non fosse in grado di creare un oggetto inamovibile non sarebbe onnipotente; al contrario, se lo creasse, avrebbe originato qualcosa che di fatto limita la sua onnipotenza, sconfessandola.
FORZA INFINITA. Se la forza lo sposta, l’oggetto non è inamovibile. Se non lo sposta, non è inarrestabile.
Zastolskiy Victor/Shutterstock
... il cervello ha un’esperienza mistica? Le teorie scientifiche relative a cosa consente questa esperienza rientrano in due campi opposti. Alcuni studi sostengono che l’attivazione di una certa area nel cervello provochi tendenze mistiche, mentre lesioni in quest’area le ridurrebbero. Sull’altro fronte, molti scienziati sostengono invece che sia la soppressione delle funzioni inibitorie a rendere inclini al trascendente. Una ricerca dell’Istituto di Riabilitazione di Chicago e della Victoria University di Wellington sembra oggi avvalorare questa seconda ipotesi: per lo studio sono stati sottoposti a risonanza magnetica 116 veterani della guerra del Vietnam (con danni cerebrali) e 32 reduci senza disturbi neurologici. È emerso che i danni ai lobi frontali, temporali e alla corteccia prefrontale erano legati a esperienze mistiche, accreditando quindi la teoria legata alla soppressione dei freni inibitori.
Primavera 2016 FocusD&R | 67
Universo
CHE COSA SUCCEDE SE SCAPPA LA PIPÌ DURANTE UNA PASSEGGIATA SPAZIALE?
N
iente di particolare, perché parte integrante della tuta spaziale utilizzata per le Eva (le attività extraveicolari) è oggi una specie di pannolone chiamato Mag (Maximum absorbency garment), entrato in uso nel 1988 per rimpiazzare il dispositivo che era stato sviluppato precedentemente per le missioni Shuttle. CULETTO ASCIUTTO. Il Mag è costituito da una serie di strati che filtrano l’eventuale urina, mantenendo così l’umidità lontana dalla pelle dell’astronauta, fino a uno strato costituito da un polimero, il sodio poliacrilato, che può assorbire diverse centinaia di volte il proprio peso in acqua. In genere, però, si fa in modo che gli astronauti comincino l’Eva dopo aver urinato e loro stessi cercano di regolarsi nell’assunzione di liquido durante l’attività. Nel 1961 però il Mag non era ancora stato sviluppato e ad Alan Shepard, il primo americano ad andare nello spazio, scappò la pipì mentre era in attesa dello storico lancio. I tecnici erano preoccupati che il liquido potesse procurare un cortocircuito al sistema di monitoraggio delle funzioni vitali, così lo spensero prima di dargli il permesso di... farsela addosso!
... si commette un reato nello spazio? Lo spazio è per definizione extraterrestre ma non è extraterritoriale. Per cui, se vi venisse compiuto un reato (per esempio un danneggiamento), il responsabile sarebbe poi perseguibile sulla Terra. Secondo l’Agenzia spaziale italiana, di norma in ambito spaziale vige l’articolo 8 dell’Outer Space Treaty del 1967: il Paese che ha registrato il veicolo lanciato esercita su di esso e sul suo equipaggio la propria giurisdizione. Nel caso della Stazione spaziale internazionale, però, c’è anche un trattato specifico, il cui articolo 22 delinea i principi di “criminal jurisdiction” a bordo; in base a esso, un Paese membro (Canada, Usa, Russia, Giappone e i Paesi europei rappresentati dall’Esa, l’Agenzia spaziale europea) può esercitare la propria giurisdizione penale su un membro dell’equipaggio che sia proprio connazionale, indipendentemente dal modulo in cui si trovi.
82 | FocusD&R Primavera 2016
Dipende dalla durata dell’esposizione. La realtà è diversa da quella raccontata in alcuni film, ma ugualmente letale. Il soggetto può restare vigile per 15-20 secondi prima di perdere coscienza. Il problema principale deriva dai liquidi del corpo umano, che nel vuoto vanno in ebollizione e quindi evaporano: gli occhi e la lingua iniziano subito a bruciare. Anche l’apparato respiratorio non se la passa bene. Essendo i polmoni il solo organo interno del corpo a diretto contatto con l’esterno, se si dovesse trattenere istintivamente il fiato la pressione dell’aria accumulata danneggerebbe l’apparato respiratorio, frantumandolo. Il corpo invece non si congelerebbe all’istante, visto che non rilascia calore così velocemente. L’unico “vantaggio”? Un corpo nello spazio può continuare a vagare senza decomporsi.
SULLA SOGLIA DEL NULLA. Per le passeggiate spaziali, è meglio essere attrezzati.
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... un corpo umano viene esposto al vuoto spaziale?