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90 aprile 2014
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• I profeti
della Bibbia • Gli oracoli dell’antichità • Gli alchimisti del Rinascimento • Richelieu, Rasputin e il nazismo esoterico
PROFEZIE E POTERE, VERITÀ E MENZOGNE
E GLI ALTRI IN PIÙ... Anni ’30: il “cartello” che bruciò le lampadine Antichità: i misteri delle scritture perdute Posta prioritaria: l’epopea dei piccioni viaggiatori
GUERRA DELLE DUE ROSE La lotta fratricida per il trono tra York e Lancaster nell’Inghilterra del Quattrocento. Persero tutti
Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art.1, comma 1, DCB Verona
SCOPRIRE IL PASSATO, CAPIRE IL PRESENTE
90 aprile 2014
focusstoria.it
IN PIÙ...
C’
Jacopo Loredan direttore
RUBRICHE 4 LA PAGINA DEI LETTORI 6 NOVITÀ & SCOPERTE 9 AGENDA 10 MICROSTORIA 12 CURIOSARIO 76 UNA FOTO UN FATTO 78 DOMANDE & RISPOSTE 110 FLASHBACK
14 L’agguato di Pizarro Come gli spagnoli massacrarono gli Incas del Perù usando l’inganno, a Cajamarca.
20 Spegnete quella luce LEEMAGE/MONDADORI PORTFOLIO
è chi vi legge la precognizione dell’attacco alle torri del World Trade Center. Chi la prossima fine del mondo, legata all’elezione di un papa gesuita (il “papa nero”) al soglio di Pietro. Noi, senza volerci arrischiare in interpretazioni esoteriche, in questo numero di Focus Storia vi illustriamo invece l’opera e la vita di Nostradamus alla luce del rapporto con il potere, dell’influenza che esercitò l’uomo Michel de Nostredame sui grandi della sua epoca (ma non solo). Come un fiume carsico, il filone profetico, magico, visionario è infatti apparso e si è inabissato ricorrentemente lungo la storia dell’uomo; dai profeti biblici alla Sibilla, da Ermete Trismegisto ai Rosacroce fino a Rasputin e a Hitler, Truman e Perón, ha consacrato e consigliato i governanti. Soltanto oggi, secondo lo storico e politologo Giorgio Galli, ha perso gran parte della sua forza, annichilita dal potere del denaro. Ma io non sono affatto sicuro che sia detta l’ultima parola...
Nel 1924 il primo cartello della Storia impose un limite alla durata delle lampadine.
Il profeta Isaia in un dipinto del XV secolo.
24 Eroi pennuti
Profeti e profezie 32
Portavoce di Dio I profeti biblici erano preziosi alleati del potere. Lo dimostra la storia di Elia, paladino di Yahweh contro i sacerdoti fenici di Baal.
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Nell’ombelico del mondo A Delfi gli antichi Greci consultavano la Pizia prima di prendere decisioni importanti. E pagavano gli oracoli a peso d’oro.
46 L’universo dell’esoterismo Correnti, sette, tradizioni e personaggi di un’idea che percorre tutta la storia d’Occidente: sapienza e potere sono riservati a pochi eletti.
48 Il grande mediatore Da due millenni con i suoi scritti Ermete Trismegisto condiziona la Storia. E pensare che si tratta di un personaggio leggendario.
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Nostradamus. Un profeta per tutte le stagioni È considerato il più famoso di tutti i veggenti. Il segreto delle sue profezie? Scrivere in modo oscuro e fumoso.
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Potere magico Anche in tempi recenti, sovrani e leader si sono affidati a mistici e presunti profeti. I “legami pericolosi” fra magia e politica, da Richelieu a Hitler.
In copertina: Un ritratto elaborato del veggente Nostradamus (XVI secolo). (L. Tarlazzi, National Geographic, G. Turner)
I piccioni viaggiatori, arma strategica in tante guerre.
82 Liberi tutti Che cosa disse veramente Adam Smith, il filosofo scozzese del ’700 padre del liberismo.
88 Scritture perdute e ritrovate
Le lingue e gli alfabeti che resistono a ogni decifrazione, antichi di millenni.
94 Salerno capitale Nel 1943, la città campana fu per 6 mesi la sede del governo dell’Italia liberata dagli Alleati.
100 Sangue
sulla corona Nel Quattrocento la Guerra delle due rose fra Lancaster e York precipitò l’Inghilterra in un sanguinoso conflitto dinastico. Ma tra i due litiganti, prevalsero i Tudor. 3
La Lune del Re Sole
Trasposizioni La locandina del film del 2009 dedicato all’investigatore inventato da Doyle.
O
Il vero volto di John Watson
E
“
lementare, Watson” o forse sarebbe meglio dire: “elementare, Smith”. John Watson, creato dalla penna di Arthur Conan Doyle (1859-1930), quale compagno fedele dell’investigatore Sherlock Holmes, sarebbe davvero esistito, e rispondeva appunto al nome di William Smith. Lo scrittore e medico scozzese si sarebbe infatti ispirato a un suo
compagno all’Università di Edimburgo. Nell’ateneo, entrambi erano allievi di Joseph Bell, professore di medicina con grandi capacità di osservazione. Almeno nell’opinione di Conan Doyle, che proprio a lui si ispirò per la figura dell’acuto Holmes. Medico detective. Lo rivela oggi l’osteopata Tim Baker dopo aver ritrovato un articolo del 1938, nel quale si par-
la di Smith, come alter ego di Watson. Il che smentirebbe anche coloro che pensavano che il collaboratore fosse ispirato allo stesso autore, in quanto, come lui, laureato in medicina. Una curiosità: la frase che l’investigatore ripete al suo aiutante (“elementare Watson”) è un’invenzione cinematografica, che non appare nei testi di Conan Doyle. • Aldo Bacci
Un cimitero sotto gli Uffizi
S
otto la Galleria degli Uffizi a Firenze si potrebbe trovare una vasta necropoli. Una sessantina di scheletri di epoca altomedioevale sono stati ritrovati, durante i lavori per l’ampliamento del museo, a pochi metri dalla galleria nei pressi di piazza del Grano, vicino all’Arno. Erano uomini e donne di diverse età, ammassati in poco spazio. La sepoltura, frettolosa e in 8
una grande fossa, suggerisce che la causa della morte sia stata un’epidemia: la peste, il colera oppure un’influenza. Periodo nero. Alcune monete, ritrovate nelle tombe insieme ai resti umani, hanno permesso di datare i resti al IV-V secolo d. C. Un’epoca in cui Firenze visse un profondo declino, probabilmente causato proprio dall’epidemia.
Gli archeologi, sebbene siano alle prese con gli scavi da alcuni mesi, hanno portato alla luce solo una piccola parte della fossa comune, ipotizzando che questa possa arrivare fin sotto il museo. In attesa del test del Dna che rivelerà le cause dei decessi, si cercano nello scavo anche i motivi della decadenza di quel periodo, nel quale Alcuni dei reperti ritrovati sotto la città rischiò di sparire. (b. s.) piazza del Grano, a Firenze.
SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA
ltre 60mila tra piatti, bottiglie, armi, anfore, ceramiche: è questo il tesoro che custodisce da 350 anni La Lune (foto), il vascello di re Luigi XIV di Francia, affondato misteriosamente nel 1664 e ritrovato nel 1993 al largo delle acque di Tolone, in Francia. Archeologia in 3D. Per esplorare i 420 metri quadri della nave, immersa a circa 90 metri di profondità i ricercatori, guidati dall’archeologo Michel L’Hour, si sono serviti della tecnologia più avanzata: una telecamera subacquea capace di trasmettere immagini in 3D. Grazie a queste riprese è stato possibile creare una mappatura precisa della nave (www.operationlune.com) e pianificare il recupero di oggetti e preziosi che si trovano ancora a bordo, aprendo al contempo una nuova strada per l’archeologia subacquea. (g. l.)
CONQUISTADORES
L’AGGUATO DI PIZARRO
L’imperatore inca Atahualpa non fu attaccato perché rifutò di convertirsi. Il suo esercito fu avvelenato con il vino (e massacrato a Cajamarca in Perù). Il piano fu progettato a tavolino: lo dimostra un documento segreto
ALAMY
Inganno mortale Cumbemayo, nei pressi di Cajamarca, il luogo dove l’imperatore Atahualpa fu attirato dagli uomini di Pizarro, con la scusa di offrire vino a lui e ai suoi dignitari. Nel massacro (a destra, in una stampa d’epoca), il 16 novembre 1532, morirono circa 3mila Incas.
AKG/MONDADORI PORTFOLIO
L
e enciclopedie la chiamano ancora battaglia, ma fu un’imboscata bella e buona, che si trasformò in eccidio. Avvenne nell’aspro paesaggio di Cajamarca, in Perù, il 16 novembre 1532. Alla fine della giornata rimasero sul campo circa 3mila Incas e, a seconda delle stime, da zero a 5 conquistadores. I prigionieri indigeni furono migliaia. Nonostante l’evidenza delle cifre, solo in tempi recenti si è cominciato a capire cosa fu davvero la “battaglia di Cajamarca”: non soltanto un massacro, ma un vile inganno programmato a tavolino. Carte segrete. Facciamo un salto avanti di 4 secoli da quel 16 novembre. A Lima, nel 1996, Laura Laurencich Minelli, archeologa e antropologa dell’Università di Bologna, presenta una relazione che illustra i risultati degli studi su due manoscritti gesuitici databili agli inizi del XVII secolo. Scoppia il finimondo. In uno dei due documenti, l’Historia et Rudimenta linguae Piruanorum dei gesuiti italiani Anello Oliva e Antonio Cumis, si legge che le cordicelle intrecciate, famose come quipu, sono una vera lingua e non un semplice codice aritmetico. Ma questo, per la nostra storia, interessa poco. Nell’altro – Exsul immeritus Blas Valera populo suo, del gesuita Blas Valera – si narrano i fatti di Cajamarca. Ma in modo assai diverso da come riportato dai due cronisti ufficiali del Perù spagnolo, Guamán Poma de Ayala e Garcilaso de La Vega. I documenti sono stati sottoposti ad approfondite analisi e oggi si sa che sono autentici e attendibili.
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PRIMO PIANO
I profeti biblici erano preziosi alleati dei re d’Israele. Fu il caso di Elia, che vinse la lotta di potere con i sacerdoti del dio fenicio Baal
PORTAVOCE di S
DIO
acri rompiscatole: è l’irriverente stereo- come intraprendere una guerra. È evidente che tipo associato alle figure dei profeti bi- l’attività dei profeti aveva grande valenza politiblici, dipinti spesso come outsider delle ca: in nome della divinità potevano incoraggiare logiche mondane, sant’uomini chiamati il re o frenarlo nell’attività militare, ma anche riora a fustigare i costumi di re e popolino, ora a prenderlo per comportamenti scorretti pubblici vaticinare pestilenze e calamità come punizio- o privati, esacerbare conflitti e persino influenne per i loro peccati. Eppure ben pochi furono i zare le scelte per la successione al trono». profeti emarginati, in rotta con il potere. Come Magico elia. Ma qual era esattamente l’identiin altre antiche civiltà orientali, anche nella so- kit di questi “altoparlanti” terreni del sovrannacietà ebraica gli “intermediari di Dio” erano in turale? Chiamati dal loro popolo nabí, cioè “progenere ben introdotti e alleati delle istituzioni. clamatori”, oppure hozeh, “veggenti”, essi non Vicini al potere. «Ogni decisione del re d’Israe- appartenevano a un gruppo sociale definito. A le doveva essere preventivamente avallata dal- ricevere la vocazione dall’alto, nella Bibbia trola divinità», spiega lo storico delle religioni Ma- viamo di volta in volta pastori come Amos e aririo Liverani, autore del fondamentale saggio Ol- stocratici come Isaia, sacerdoti come Geremia e tre La Bibbia. Storia Antica di Israele (Laterza). donne come la profetessa Anna. Inoltre il mesAssolvevano questo scopo uno o più profeti di- saggio profetico poteva essere desunto da visiopendenti da una corte, dove per secoli i porta- ni, come quelle di Ezechiele, disavventure mivoce della divinità nazionale ebraica, Yahweh, rabolanti come quella di Giona (finito nel venvissero in coabitazione con quelli di concorren- tre di un grosso pesce), e a volte anche poteri ti stranieri dal largo seguito popolare, come il prodigiosi. È il caso di Elia, forse il profeta più importante di tutto l’Antico Testamento, le cui dio fenicio Baal. Dal primordiale Abramo fino a Mosè (1500 vicende sono narrate nel I e nel II Libro dei Re. Come per altri personaggi biblici, della sua via.C.) e poi per più di un millennio, i profeti rimasero dunque una costante del popolo ebrai- ta sappiamo pochissimo. Il nome stesso, Elia, co. E il loro ascendente tra i contemporanei an- traducibile con “il mio Dio è Yahweh”, potrebdava ben oltre le proverbiali grida nel deserto. be essere uno pseudonimo. Secondo la tradizione originario di Tishbe, a «Dal re», aggiunge Liverani, est del Giordano, operò all’in«i profeti erano consultati sui grandi problemi del momen- “Sono pieno di zelo per segna della lotta all’idolatria: to: come metter fine alla sicil Signore, Dio degli gran parte della sua vita (prima metà dell’VIII secolo a.C.) cità, come trovare acqua dueserciti, poiché gli si svolse sotto il re di Israele rante una spedizione, se e
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Israeliti hanno ucciso di spada i tuoi profeti”
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LESSING/CONTRASTO (3)
Svegliati, Elia Il sonno di Elia, dipinto seicentesco di Philippe de Champaigne. Secondo la Bibbia, nel deserto di Oreb (Sinai) a Elia apparve in sogno un angelo che lo invitò a svegliarsi e a mangiare. Al suo risveglio trovò accanto a sé acqua e focaccia.
PRIMO PIANO
MARY EVANS/SCALA
È considerato il veggente più noto di tutti i tempi, eppure sapeva ben poco di astrologia. Il suo segreto? Scrivere il più possibile. E sempre con un linguaggio oscuro e fumoso
NOSTRADAMUS
Un profeta per tutte le stagioni “ U n piccolo trucco che fece grossi danni fu un opuscolo, all’apparenza innocuo, che fu distribuito in gran quantità dai nostri agenti e anche lanciato dagli aerei. Stampato in francese e presentato come un’edizione delle Profezie di Nostradamus (e infatti ne conteneva diverse), il libriccino prevedeva distruzioni immani a opera di ‘fiammeggianti macchine volanti’, mentre il Sud-Est della Francia sarebbe stato immune dal disastro. Mentre preparavo questo opuscolo, non immaginavo che avrebbe avuto il tremendo effetto che ebbe. Tutti gli sforzi delle autorità francesi di impedire l’esodo della popolazione verso il Sud-Est furono vani”. Questo ricordo di Walter Schellenberg, capo della Sesta Sezione (spionaggio estero) del Reichssichersheitshauptamt con56
tiene, forse, uno dei più formidabili misteri della Seconda guerra mondiale. Nei primi mesi del conflitto contro la Francia (estate 1940), i tedeschi usarono come arma segreta sedicenti profezie di Nostradamus (1503-1566), il più celebre astrologo di tutti i tempi. I tedeschi fecero credere che questi avesse previsto l’invasione del Paese da parte della “Grande Germania”, e che solo la parte sud-orientale sarebbe stata risparmiata dal turbine di fuoco de-
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“L’anno in cui i fratelli del giglio saranno in età / uno di essi terrà la grande Romania”
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gli Stuka. Quando i nazisti attaccarono Parigi, verso nord, in direzione della Manica, trovarono le vie sgombre da profughi, proprio come volevano. Strumento politico. Che la propaganda e la manipolazione facciano vincere battaglie e guerre è cosa nota; ma che alcune migliaia di opuscoli abbiano potuto determinare lo spostamento in massa di una popolazione è un fenomeno che sbalordì lo stesso ideatore di questa messinscena. Lo stratagemma di Schellenberg era certo astuto, ma non avrebbe avuto tanta efficacia se non avesse potuto contare sulla plurisecolare fama di Nostradamus. Bastò quel nome, messo in calce a quartine spurie o manipolate, perché la gente si fidasse ciecamente di quelle pretese profezie. Le previsioni dell’astrologo per antonomasia sono infatti così ambigue da pre-
WHITEIMAGES/SCALA
Ritratto di sapiente Un’immagine moderna di Nostradamus. A sinistra, sopra il titolo, un’edizione del 1690 delle sue celebri profezie.
ROGER-VIOLLET-ALINARI
Non si tratta di militari dal fisico eccezionale, ma di un carro armato in gomma. La foto è stata scattata nel corso della Seconda guerra mondiale in Inghilterra e ritrae uno dei finti bersagli usati per confondere il nemico. Il repertorio dei “trucchi di guerra” è vasto: i giapponesi usarono sagome di legno, i tedeschi (nel primo conflitto mondiale) autovetture camuffate da autoblindo, i francesi tentarono di ingannare gli aviatori tedeschi con cingolati di rami intrecciati. Gli inglesi arrivarono persino a reclutare un illusionista, Jasper Maskelyne, che fece realizzare nel deserto un finto porto di Alessandria d’Egitto, le cui luci si spegnevano all’arrivo degli aerei tedeschi inducendo i piloti a credere di trovarsi sull’obiettivo. 110