Focusstoria febbraio 2014a

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SCOPRIRE IL PASSAT PASSATO, TO, CAPIRE IL PRESENTE

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MENSILE – Austria, Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna € 8,00 - Germania € 9,00 CH CHF 12,00 - CH CT CHF 11,50 CANADA CAD11,50, USA $11,50

febbraio 2014

63 a.C C.  14 d.C.

IL MONDO DI

AUGUSTO

L’uomo che rifondò Roma Alla corte e di Ottaviano Geneerale da retrovie Ingegnerri e grandi opere Più ricchi e più liberi Ciò che resta di lui IN PIÙ...

● EXPO: 150 anni di

esposizioni universali ● Saghe famigliari: le tre sorelle di Napoleone ● Auschwitz: fototessere dall’inferno

IL REGNO DI GENGIS KHAN

Come i Mongoli conquistarono il mondo e dominarono dal fiume Indo al Mediterraneo

Livi iv viia nc a Dru D A zia a M aggi rco ggiore Giulia li a A usiilla la Luc uciio Ma a Cla M arciio Fil ugu lip ppo o gusst Luciio Pinario ta audia o Sc c a r po o Ga aio o Ottav Tibe tav io o ber rio io o Cla Cl aud Giu G iu uli lio dio o Cesaa o Neron are e Au Aug ugu gusto e Gai G a io o Ciln nio M ec cena te Luci Lu ucio io M Mu una z io Plan la anco Az zia aM Mag ag ggior ggio ore

IN REGALO IL GRANDE POSTER L’IMPERO, I FATTI E I PROTAGONISTI Gaio io o

Giu ulia

M ag ggio giio ore

Giiu Gi u uliio o Ce Cesa are ar e

io o Vir rgiliio one eClod lodia ia Pul Pulc cr a

Viibio Sest Ses ib Pa a nsa sto to P Pom Po omp ro Ma M onia mp a no o pe peo ag agn ag eo gn o no o Pio io o

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M a rco Ant ton nio

Flac acco o Tit to

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Cle eopat op tr aV VIII Gn neo o Po omp peo o M agn no


CI TRROVI ANCHEE SU:

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focusstoria.it

febbraio 2014

Augusto con la toga di pontifex maximus.

P

Jacopo Loredan direttore

IN PIÙ...

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4 LA PAGINA DEI LETTORI 6 NOVITÀ & SCOPERTE 9 AGENDA 10 MICROSTORIA 12 SCIENZA & SCIENZIATI 13 CURIOSARIO 72 DOMANDE & RISPOSTE 76 MANUALE PER VIAGGIATORI NEL TEMPO 110 FLASHBACK

PERSSONAGGGI

Le sorelle Bonaparte Le ambiziose ragazze della famiglia napoleonica.

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Augusto, 20 secoli dopo 34

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Giustiziere dei cesaricidi, conquistatore dell’Egitto di Cleopatra, riformatore dell’esercito. Eppure in battaglia Augusto non fu un grande stratega.

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Roma città aperta Con Augusto gli scambi commerciali, già intensi, aumentarono. Così come gli spostamenti interni nell’impero e l’immigrazione.

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Auguste eredità Augusto fornì un modello di potere di grande fascino fascino, no,, no sconfinato nel mito. Eccone gli ingredienti, ti, raccontati da chi li ha studiati a fondo.

In copertina: Elaborazione al computer di una celebre statua di Augusto imperatore. SCALA, ELAB. J. CABRERA

TECNNOLOGGIA

E arrivò il treno Come la ferrovia ha cambiato il mondo.

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STORRIE D’ITALIIA

L’invenzione del parlamento Nel Trecento in Friuli nacque un’istituzione che anticipò la democrazia moderna.

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GRANNDI TEMI

Il regno delle steppe L’impero mongolo fondato da Gengis Khan fu il più vasto di ogni tempo.

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Virgilio e gli altri Intorno ad Augusto si muoveva un circolo letterario di tutto rispetto, gestito da colui che divenne il “talent scout” per antonomasia: Mecenate.

COSTTUME

Che barba! L’evoluzione delle barbe, dalla preistoria all’età contemporanea.

L’uomo che fece Roma Di salute cagionevole e poco prestante. Ma astuto, prudente e carismatico. Così era Augusto, lo statista che fondò l’impero.

40 Generale da retrovie

GRANNDI EVVENTTI

Le “nonne” dell’Expo La storia fotografica della esposizioni universali.

L’impero degli ingegneri Tecnici abilissimi, anche se non proprio originali, i romani perfezionarono le invenzioni di altri popoli e le usarono per la grandezza dell’Urbe.

RUBRICHE

ARCHHEOLOOGIA

L’enigma del tempio Nuove teorie sul complesso sacro di Göbekli Tepe (Turchia).

CORBIS

er qualcuno un nuovo Augusto sarebbe utile pure oggi: soltanto il genio pragmatico del primo imperatore romano saprebbe sollevare l’Italia, e forse l’Europa e forse l’Occidente dalle crisi in cui si dibattono. Ma, a duemila anni dalla morte di Gaio Ottaviano, non è probabilmente il caso di giocare con queste nostalgie, considerato che l’ultimo ad arrischiarsi a farlo, il cavalier Benito Mussolini, è finito malissimo. Restano, del grande figlioccio di Cesare, l’impronta che ha lasciato sul mondo classico e l’affascinante eredità che ha trasmesso alle età successive. E anche noi dalla sua figura possiamo trarre ispirazione, soprattutto se, come sottolinea lo storico Andrea Giardina, ci teniamo alla larga da un certo numero di cattivi esempi con cui il fondatore dell’impero potrebbe ancora, e troppo facilmente, sedurre popoli e élite del XXI secolo.

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POSTER LO IN REGA GI,

SONAG CON PER FATTI E LUOGHI L’ L E D ETÀ EA AUGUST

OLOCCAUSTTO

L’ultimo Sonderkommando Abbiamo intervistato Enrico Vanzini, che nel 1945, a Dachau, fu costretto dai nazisti a riempire di cadaveri i forni crematori. 3


─Insalata alla Rossini

L

A cura di Giuliana Rotondi

V. SIRIANNI

Rose leggende su Gioacchino Rosnta-sini (1792-1868) non si contano. Un suo biografo narra chee il musicista da piccolo avrebbe fattto il chierichetto soltanto per poter oter bere le ultime gocce del vino contentenuto nelle ampolle della Messa. Altri gli attribuiscono questa massiassima esistenziale: “Mangiare, amare, are, cantare e digerire sono i quattro atti di quell’opera comica che è la vita”. ta”. Insalatone. Di certo si sa però soltanto che quando si parlava di ccibo ibo non era secondo a nessuno. Era talmente meticoloso che, invece dii fare la spesa in bottega, si faceva sspepedire i cibi dalle località di produziozione: da Gorgonzola gli mandavano ano l’omonimo formaggio, da Milano no il panettone. Per non smentirsi aveva veva anche amicizie “doc”: frequentava tavaa Antonin Carême, uno dei più famomomo si chef dell’epoca, che gli dedicò paparecchie delle sue ricette. Quella che ch Rossini amava di più però era l’inl’in insalata inventata da lui: era compompo posta da mostarda, limone, pepe, sale, alee, olio d’oliva, aceto e tartufo.

─Il temerario “Nivola” l

─Ill marketing k d della ll regina

I

L

l leggendario pilota automobilistico Tazio Nuvolari (1892-1953) era tanto abile quanto spericolato. Si dice che all’inizio di una gara, che richiedeva la presenza a bordo di un meccanico, avesse ingiunto al malcapitato compagno di avventura: “Quando affronterò una curva troppo spinta caccerò un urlo. Tu buttati sotto il cruscotto così se ci ribaltiamo sei protetto”.

Più veloce del vento. Quando arrivarono al traguardo, i presenti chiesero al meccanico com’era andata la corsa. Lui, ancora visibilmente sconvolto, avrebbe risposto fugando ogni dubbio sulla moderazione del cosiddetto “mantovano volante”: “Nivola ha cominciato a urlare al via e ha finito solo al traguardo. In pratica sono rimasto sotto il cruscotto per tutta la corsa”.

a storia è accattivante. Narra che la regina Isabella d’Ungheria, a 72 anni, nel 1370, piena di acciacchi e malata di gotta, avesse commissionato a un frate di passaggio un intruglio a base di rosmarino per recuperare la giovinezza perduta. La pozione funzionò e lei divenne così avvenente da essere chiesta in sposa dal re di Polonia. Falsità. Peccato che tale regina non sia esistita: la regi-

na di Ungheria, a quel tempo, si chiamava Elisabetta e morì nel 1380 vedova fedele dell’ex marito, Carlo Roberto di Angiò, deceduto anni prima (1342). La storia, inventata, nacque nel Seicento come “pubblicità ingannevole” messa in circolazione da alcuni speziali quando l’Acqua della Regina fu lanciata sul mercato come panacea per tutti i dolori, soprattutto quelli articolari. 13


PERSONAGGI

Il club delle donne Le Bonaparte all’incoronazione di Napoleone (a destra), il 2 dicembre 1804. Da sinistra, le 3 sorelle dell’imperatore Elisa, Paolina e Carolina e le due cognate, mogli di Luigi e Giuseppe.


SCALA

N

apoleone aveva un forte senso della famiglia, ma era anche un despota. Tutti dovevano obbedirgli e tutto doveva essere sotto il suo controllo. Ogni congiunto era una pedina utile alla costruzione e alla conservazione del suo “Risiko” imperiale. A tutti gli effetti il suo fu l’impero d’un clan, formato dai Bonaparte e i relativi consorti (v. riquadro alle pagg. seguenti). Non sfuggirono, infatti, a tale destino neppure le tre femmine di casa, le sorelle di Napoleone, Elisa, Paolina e Carolina, che furono tutt’altro che docili marionette nelle mani del fratello condottiero. In misura maggiore o minore, tutt’e tre gli dettero grattacapi e si distinsero per autonomia di pensiero e d’azione. LA PIÙ SOMIGLIANTE. Elisa (1777-1820), la maggiore e meno bella, era quella che gli somigliava di più nel carattere. Era infatti autoritaria e impaziente come lui. Alta, mascolina, risoluta fino

Nella famiglia Bonaparte erano tutti molto ambiziosi, a cominciare dalle ragazze, che sapevano quello che volevano. E come ottenerlo dal fratello

VENERANDA BIBLIOTECA AMBROSIANA/DEA/SCALA

LE SORELLE BONAPARTE alla ruvidezza. Persino Napoleone, più grande di lei di otto anni, le rimproverava di agire troppo impulsivamente. Battezzata con il nome di Maria Anna (e poi soprannominata Elisa), era stata l’unica delle figlie di Carlo Bonaparte e Letizia Ramolino a ricevere un’educazione da aristocratica. Faceva errori di ortografia, ma, tutto sommato, era una donna colta, con qualità artistiche e incline al mecenatismo. Amava anche la magnificenza, il teatro, i balli mascherati, le feste (passione comune alle tre sorelle). Soprattutto le feste teatrali di cui lei stessa era regista e scenografa. Spese una fortuna per ristrutturare e abbellire le dimore di cui venne in possesso nei luoghi da lei amministrati: prima, nel principato di Piombino, poi nei ducati di Lucca e Massa e, infine, dal 1809, nel granducato di Toscana. Era iperattiva tanto nello svago quanto nel governo. 21


GRANDI EVENTI

Le nonne dell’ 26

EXPO


BRIDGEMANART 2

Alla vigilia dell’Esposizione universale di Milano, che si aprirà nel maggio 2015, viaggio per immagini tra le sue antenate. A partire dalla Tour Eifel

Parigi 1900 Troppe spese Milioni di visitatori, ma un disastroso crac finanziario. Per l’Expo di Parigi 1900 si eressero il Grand Palais (a destra nella foto sopra) e il Petit Palais (a sinistra), lungo l’Avenue Nicholas II, ora Avenue Churchill.

Parigi 1889 Apre la Torre La torre Eiffel fu costruita in 26 mesi per l’Expo 1889, centenario della presa della Bastiglia. La torre di 324 metri non piacque a tutti e rischiò di essere demolita dopo la manifestazione. 27


PRIMO PIANO

Celebrazione Passi delle Res Gestae Divi Augusti, la cronaca delle gesta di Augusto scritta da lui stesso. Sono incisi sull’esterno dell’Ara Pacis, altare alla pace augustea, dedicato nel 9 d.C.

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Augusto fornì un modello di potere di grande fascino, sconfnato nel mito e imitato da molti. Eccone gli ingredienti, raccontati da chi li ha studiati a fondo

AUGUSTE G

augeo, “accresco”. Il vincitore si attribuì quindi un nome carismatico, qualificandosi come “colui che accresce” il mondo romano, che reca benessere e felicità. «Augusto governò con poteri eccezionali, ma usando parole tradizionali. In questo modo innovava e rassicurava al tempo stesso. Molti storici hanno ritenuto di conseguenza che egli fosse un abile incantatore, o peggio un astuto bugiardo. Nulla di più errato, a mio avviso. Tutti erano Augusto rifondò lo Stato roin grado di capire che la repubblimano in crisi, proponendosi coca era cambiata, ma erano al temme restauratore della repubblipo stesso convinti – Augusto comca, ma di fatto imponendo l’impreso – che la vecchia respublica pero. Qual è la verità storica? Fu Andrea Giardina stesse proseguendo la sua lunga più tradizionalista o innovatore? Vicedirettore storia, con le medesime magistra«Questa è una domanda fondadella Normale di ture, le medesime assemblee pomentale. Ma è anche la più difficiPisa, docente di polari, anche se i loro poteri erano le. I contemporanei erano convinStoria romana, ridimensionati. Teniamo presente ti che con Augusto si fosse verifiè autore di che questa magica parola, respucato un profondo cambiamento: il numerosi saggi. blica, fu usata dai romani per tutmondo romano era governato da ti i secoli a venire, fino alla caduta un princeps, ovvero da un individuo al quale si riconosceva il primato, la cui au- dell’impero e oltre. Affermare che Augusto fosse torità era immensa e indiscussa. Del resto auc- consapevole di avere edificato un nuovo regime toritas, “autorità”, è il concetto chiave, che più monarchico chiamato “impero”, destinato a lundi ogni altro qualificava la posizione del nuovo ghissima vita, significa giocare con il passato». capo dei romani. «Augusto non era un nome imposto alla naQuali furono le mosse vincenti della sua ascesa? scita, come i nostri nomi di battesimo, ma un «Anzitutto quelle compiute subito dopo l’uccisoprannome (i romani dicevano un cognomen) sione del padre adottivo, Giulio Cesare. Quando, assunto nel 27 a.C., 4 anni dopo la vittoria nel- dopo il cesaricidio, Gaio Ottavio (il futuro Aula guerra civile. Fu una scelta fredda, calcolata, gusto allora si chiamava così) irruppe sulla scepolitica. Augustus ha la stessa radice di auctori- na politica romana, era poco più di un ragazzo, tas, ed entrambe le parole rimandano al verbo sconosciuto ai più. Un giovane di salute cagioovernò Roma per oltre quarant’anni. Basterebbe questo a renderlo eccezionale. Ma se Augusto è diventato (con Alessandro Magno) l’archetipo dell’imperatore antico, il merito non è solo della sua longevità politica. Ecco gli ingredienti (e le eredità) del potere augusteo secondo uno dei massimi studiosi italiani della società romana, lo storico Andrea Giardina.

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Un dipendente della Stromberg-Carlson Corporation di New York prepara un cavo che tiene insieme 402 fili, uno dei più grandi mai utilizzati in una centralina telefonica. Le sperimentazioni in questo settore sono iniziate in America a fine ’800, dopo che è stato depositato il brevetto del telefono da parte di Bell e Meucci, e dopo qualche anno la società si è imposta come una delle più importanti del Paese, diventando poi leader nella distribuzione di prodotti elettronici,

FOX PHOTOS/GETTY IMAGES

telefoni e televisori.

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